Un uomo di 45 anni ha ucciso l'anziana madre e poi con una sega l'ha sezionata mettendo i resti nel frigorifero. La donna si chiamava Maria Pia Guariglia e aveva 70 anni. Il figlio si chiama Lino Renzi, ha 45 anni, e - da quanto si è saputo finora - soffre di problemi psichici ed era sottoposto a terapie. Lino Renzi è stato trovato dai poliziotti sul letto della propria camera, completamente nudo: non ha aperto bocca ed è stato trasferito in ambulanza in ospedale.
MAMMA…”QUANTO TI VOGLIO BENE, QUESTE PAROLE D’AMORE, CHE TI SOSPIRA IL MIO CUORE FORSE NON S’USANO PIÙ…”Domenico Salvatore
Un delitto su due, viene commesso all’interno della sfera familiare; se non parentale. Non è la prima volta, che un uomo e perfino una donna, uccida la propria madre, facendo scempio del cadavere. Un raptus improvviso si dice di solito; quell’impulso di forte intensità che può portare ad uno stato ansioso e/o alla momentanea perdita della capacità di intendere e di volere. Il flash dell’agenzia Ansa, come al solito è puntuale e tempestivo…”Dramma e orrore a Salerno in un'abitazione di via Martuscelli. Un uomo di 45 anni ha ucciso l'anziana madre e poi con una sega l'ha sezionata mettendo i resti nel frigorifero.
Alcuni resti sono stati trovati dalla Polizia su una griglia dove l'uomo li aveva messi a cuocere. I primi a entrare in casa e a fare la macabra scoperta sono stati i vigili del fuoco e gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Salerno, giunti sul posto dopo una telefonata anonima che segnalava un forte e acre odore di gas provenire dall'appartamento.La donna si chiamava Maria Pia Guariglia e aveva 70 anni. Il figlio si chiama Lino Renzi, ha 45 anni, e - da quanto si è saputo finora - soffre di problemi psichici ed era sottoposto a terapie. Lino Renzi è stato trovato dai poliziotti sul letto della propria camera, completamente nudo: non ha aperto bocca ed è stato trasferito in ambulanza in ospedale.Da quanto si apprende dai vertici della Squadra Mobile della Questura di Salerno, diretta dal vice questore Claudio De Salvo, che si trova sul luogo della tragedia, gran parte del corpo di Maria Pia Guariglia è stato trovato sul pavimento del bagno, con ampie mutilazioni. Sulla piastra della cucina, invece, c'erano alcuni brandelli di interiora. Il magistrato di turno della Procura di Salerno, che coordina le indagini, è Maria Carmela Polito mentre il medico legale che effettuerà un esame esterno sul cadavere è il dottore Mastrangelo”.
Un grande disse: La mamma è la cosa più bella che Dio abbia potuto creare”. Ed un altro…”Dio ha scelto di nascere da una donna”. Ma i poeti si sono superati. Edmondo de Amicis…” Non sempre il tempo la beltà cancella/O la sfioran le lacrime e gli affanni;/Mia madre ha sessant’anni,/E più la guardo e più mi sembra bella./Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto/Che non mi tocchi dolcemente il core;/Ah se fossi pittore/Farei tutta la vita il suo ritratto./Vorrei ritrarla quando inchina il viso/Perch’io le baci la sua treccia bianca,/O quando inferma e stanca/Nasconde il suo dolor sotto un sorriso./Ma se fosse un mio prego in cielo accolto/Non chiederei del gran pittor d’Urbino/Il pennello divino/Per coronar di gloria il suo bel volto;/Vorrei poter cangiar vita con vita,Darle tutto il vigor degli anni miei,/Veder me vecchio, e lei/Dal sacrifizio mio ringiovanita./” Una mamma è come un albero grande/che tutti i suoi frutti dà:/per quanti gliene domandi/sempre uno ne troverà./Ti dà il frutto, il fiore e la foglia,/per te di tutto si spoglia,/anche i rami si toglierà./Una mamma è come un albero grande./Una mamma è come una sorgente./Più ne toglie acqua e più ne getta./Nel suo fondo non vedi belletta:/sempre fresca, sempre lucente,/nell’ombra e nel sole è corrente./Non sgorga che per dissetarti,/se arrivi ride, piange se parti./Una mamma è come una sorgente./Una mamma è come il mare./Non c’è tesori che non nasconda,/continuamente con l’onda ti culla/e ti viene a baciare./Con la ferita più profonda/non potrai farlo sanguinare,/subito ritorna ad azzurreggiare./Una mamma è come il mare./Una mamma è questo mistero:/tutto comprende, tutto perdona,/tutto soffre, tutto dona,/non coglie fiore per la sua corona./Puoi passare da lei come straniero,/puoi farle male in tutta la persona./Ti dirà: <<Buon cammin, bel cavaliero!>>/Una mamma è questo mistero./. Bella anche quella di Francesco Pastonchi. O la canzone Mamma son tanto felice…” Mamma, son tanto felice/perché ritorno da te./ La mia canzone ti dice/ ch'è il più bel sogno per me!/ Mamma son tanto felice.../ Viver lontano perché?/ Mamma, solo per te la mia canzone vola,/ mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!/ Quanto ti voglio bene!/ Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore/ forse non s'usano più,/ mamma!,/ ma la canzone mia più bella sei tu!/ Sei tu la vita/ e per la vita non ti lascio mai più!/ e la voce ti manca,/ la ninna nanna d'allor./ Oggi la testa tua bianca/ io voglio stringere al cuor/ Mamma, solo per te la mia canzone vola,/ mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!/ Quanto ti voglio bene!/ Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore/ forse non s'usano più,/ mamma!, /ma la canzone mia più bella sei tu!/ Sei tu la vita/ e per la vita non ti lascio mai più!/ Mamma... mai più!/ “. Festa della donna, festa della mamma, festa della nonna, festa delle mimose. Tutta una vita a pronunziare quella magica parola “mamma” che pronunciò anche Dio fatto uomo in Gesù. Bella, dolce, bandiera della nostra vita; accanto a noi quando ci rimbocca le coperte; quando malati, non si stacca dal nostro capezzale; quando tristi o addolorati, ci consola; quando depressi ci ravviva. Sempre e comunque, da figli, da padri e perfino da nonni. La mamma, ci concepisce, ci porta nel pancione per nove mesi, ci nutrisce e ci educa, ma soprattutto ci aiuta a crescere. La mamma, provvede a tutte le necessità del nuovo nato: nutrirlo, pulirlo, riscaldarlo, proteggerlo, coccolarlo, imparare a conoscerlo come il bambino che è realmente, al di fuori del proprio corpo, e soprattutto ad amarlo.
La mamma, crea il bambino non solo fisicamente, ma anche come persona. Ed è veramente inaudito, che un figlio possa uccidere la propria madre. Solo chi non sia in grado di intendere e volere, si abbandona a simili orrori di violenza inaudita ed incredibile. E solo per questo, può essere perdonato. Non ha bisogno della galera, ma di una casa di cura. Un caso del genere al di là dello sdegno e dell’indignazione se non dell’orrore, può solo creare commiserazione, compatimento, pietà e misericordia. Domenico Salvatore