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Locri, ancora una volta la Città infangata sui media Nazionali
L’ultimo atto di una campagna mediatica negativa si è consumato al Festival di Sanremo per opera del giornalista Gian Antonio Stella
Ancora una volta la Città di Locri, il suo nome, il suo popolo, la sua storia, la sua cultura, balza agli onori della cronaca in ambito nazionale, nominata impropriamente con accezione negativa ed in favore di poter catturare ancora di più audience, che per la controversa “mamma Rai” significa introiti. Tutto questo senza tenere conto di tutto quello che rappresenta il nome “Locri”.
Una affermazione infangante e che colpisce direttamente la nostra Città. Uno spot gratuito e negativo promosso in prima serata durante un appuntamento mondano di primissima importanza, da un palco storico, durante una trasmissione seguita da milioni di italiani e da milioni di cittadini europei, attraverso le parole di una persona influente e di maggior spessore del giornalismo italiano.
Ma questa volta vogliamo dire “BASTA!”, perché le parole pesano molto più tanto altro.
Se si tiene in considerazione che il giornalista Gian Antonio Stella ha travalicato e reinterpretato a suo piacimento le parole dell’ex Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, Mons. Giancarlo Maria Bregatini, il fatto è ancora più grave e sgradevole da commentare.
Queste le dichiarazioni espresse dal Sindaco della Città di Locri, dott. Giovanni Calabrese, attraverso il profilo personale di Facebook: «Parlare male e spesso sparare cazzate è la cosa più semplice del mondo. Respingiamo con sdegno le farneticanti dichiarazioni del giornalista Gian Antonio Stella che ieri sera dal Festival Sanremo, manipolando alcune affermazioni di Monsignor Bregantini, ha offeso e mortificato in mondovisione la dignità e l'onestà della città di Locri e dei suoi cittadini Locri ha sicuramente tanti problemi, ma non è quel "posto brutto" che vuol far credere Stella agli italiani. Io sono orgoglioso di essere lo rese. W Locri. W i Locresi».
Oltretutto, ricordiamo, che nel lontano 2006, l’organizzazione del Festival di Sanremo, dopo l’omicidio Fortugno avvenuto nell’ottobre 2005, ha avuto la brillante idea di contattare i cosiddetti “Ragazzi di Locri” per invitarli durante la kermesse, sempre in favore dell’audience di sicuro successo, cercando di trattare la nostra Città come terra di ‘ndrangheta e come posto orribile. Ma i veri ragazzi di Locri, quelli reali, che vivono quotidianamente la nostra Città e la nostra realtà, e che ci rappresentano, si sono categoricamente rifiutati di salire sul palco dell’Ariston.
Date tutte queste premesse, e soprattutto in riferimento a quanto accaduto e detto nella serata del Festival di Sanremo del 19 febbraio 2014, l’Amministrazione Comunale di Locri intende tutelare la propria immagine su tutti i fronti e comunica che darà mandato ai propri legali di querelare i signori Fabio Fazio e Gian Antonio Stella, oltre che l’emittente televisiva Rai, per il danno causato alla nostra Città e a tutti i nostri cittadini.
Locri, 20.02.2014
CITTÀ DI REGGIO CALABRIA
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LA COMMISSIONE STRAORDINARIA
Premesso che, a causa della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani, che oramai si protrae da alcuni giorni per l'intervenuta chiusura del centro di conferimento di Pianopoli (CZ), si è venuto a determinare un considerevole accumulo dei medesimi rifiuti lungo le vie cittadine che potrebbe cagionare gravi rischi igienico-sanitari e di inquinamento ambientale;
Vista la nota prot. n. 5163 del 17 febbraio 2014 del Comando Polizia Municipale di Reggio Calabria, con la quale venivano rappresentate, oltre al profilo igienico-sanitario, le gravi complicazioni che potrebbero verificarsi per la tutela della sicurezza della circolazione stradale e il grave pregiudizio in danno della mobilità pubblica e privata;
Vista la nota dell'ASP del 12 febbraio 2014 prot. n. 210;
Vista la nota prot. n. 26086 del 17 febbraio 2014, con la quale il Dirigente comunale del Settore competente ha richiesto la convocazione di un tavolo tecnico al fine di affrontare la problematica de qua;
Tenuto conto dell'esito della riunione tecnica tenutasi in data odierna alla presenza della Commissione Straordinaria, dei rappresentanti dell'ASP, nella persona della d.ssa M.L. Giulianini, del Dirigente del Settore Servizi Tecnici arch. Marcello Cammera del Dirigente del Settore Politiche Ambientali e Culturali D.ssa Carmela Stracuzza, e del Comandante della Polizia Municipale dott. Domenico Crupi;
Acquisito telefonicamente da parte del Dirigente del Settore Polizia Municipale il parere favorevole dell'ARPACAL nella persona della dott.ssa Angela Cardile;
Acquisito il parere favorevole da parte di tutti i partecipanti alla riunione sopra richiamata;
e del Dirigente generale del Dipartimento Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria;
Ing. Bruno Gualtieri;
Ravvisata pertanto l'esigenza a fronte di detta emergenza sanitaria e di igiene pubblica, nelle more di una risoluzione della presente problematica, di disporre l'immediato ricorso a misure eccezionali di salvaguardia ambientale e di tutela igienico-sanitaria dei cittadini, al fine di prevenire attuali e concreti rischi della salute pubblica, a mezzo il ricorso allo strumento dell'ordinanza contingibile e urgente, di cui all'articolo 191 del D.Lgs n. 152/2006;
Dato atto che ricorrono i presupposti per l'emanazione del presente provvedimento contingibile e urgente, nel superiore fine di consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti;
Visto l'art. 191. del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, che conferisce al Sindaco il potere di emettere, nell'ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente;
ORDINA
· per le motivazioni esposte in premessa ed in deroga alle modalità ordinarie di conferimento dei rifiuti di,cui al Dlgs. 152 dl 2006, lo stoccaggio temporaneo, presso il capannone insistente presso l'impianto in località Sambatello di Reggio Calabria, dei rifiuti solidi urbani presenti nelle strade cittadine> raccolti dal gestore AVR SpA, che avrà cura, nell'adempimento ditale ordinanza, di raccogliere prioritariamente i rifiuti nei siti sensibili e a più alto indice di rischio, alle stesse modalità, patti e condizioni del servizio espletato sulla base del contratto vigente;
· di dare atto che tale strumento eccezionale di raccolta è limitato al tempo strettamente necessario al ripristino dell'ordinaria attività di raccolta dei rifiuti, e comunque nel termine massimo prescritto dal D.lgs n. 152/06;
· di disporre che alla presente ordinanza venga garantita la più ampia diffusione, a mezzo stampa, pubblicazione all'Albo pretorio e sul sito istituzionale dell'ente.
DISPONE
· la comunicazione della presente ordinanza al Prefetto di Reggio Calabria, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio , al Ministro della Salute, al Ministro delle Attività produttive , al Presidente della Regione Calabria e della Provincia di Reggio Calabria, e alle forze di Polizia presenti sul territorio;
·che il Sig. Comandante dei Vigili del Fuoco organizzi presso il sopracitato sito di stoccaggio dei rifiuti, un servizio antincendio h 24 a decorrere dalla data odierna.
· la notifica della presente ordinanza ad Ecologia Oggi S.p.a., quale gestore dell'impianto in Sambatello;
Contro il presente atto è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di 60 gg. dalla data della presente, oppure in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 gg. dalla data della presente.
Dal Palazzo Municipale, lì 20 febbraio
LA COMMISSIONE STRAORDINARIA
Chiusolo — Castaldo — La Paglia
Il Console generale di Svizzera a Milano, Elisa Canton, ha fatto visita, nella mattinata di oggi, alla sig.ra Pia Carbonare, la “nonnina” più longeva di Domodossola, 105 anni compiuti il 7 febbraio scorso.
L’incontro, avvenuto presso la RSA di Domodossola dove la sig.ra Carbonara è ospite, è stato suggellato con l’omaggio, da parte del Console, di un mazzo di fiori e di una scatola di cioccolatini, ovviamente svizzeri.
La visita del Console, veicolata dal giornalista Antonio Ciurleo, è dovuta al fatto che la 105enne ospite della casa di Riposo ha la doppia cittadinanza italo-svizzera.
All’incontro erano presenti anche la Vice Sindaco di Domodossola, Lilliana Graziobelli e la Direttrice della Casa di Riposo, Cecilia Quagliaroli.
Dopo la visita alla Casa di Riposo, il Console è stato accompagnato dal Vice Sindaco Graziobelli nella sala storica del Municipio: in questa locationè stato consegnato al Console Canton un libro sul Sempione, dono dell’Amministrazione Comunale.
All’incontro in Municipio era presente anche l’Assessore Antonio Leopardi.
Dopo la visita al Palazzo Municipale, il Console è stato accompagnato dagli amministratori domesi in un breve, e particolarmente apprezzato dal diplomatico, tour nel Borgo della Cultura.
Si allegano foto della visita del Console Elisa Canton
E’ accaduto ieri, presso il cimitero comunale di Bagheria dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sono intervenuti scoprendo uno scenario a dir poco inquietante.
Centinaia di bare erano accatastate tra il muro perimetrale e alcune cappelle private, a ridosso delle quali vi erano, ancora fumanti, le braci di fuochi che, durante la notte, avevano incendiato anche resti umani e ossa.
Sottoposte a sequestro le aree teatro della macabra vicenda, dove sono stati rinvenuti anche parti non ancora decomposte di corpi umani ed effetti personali perfettamente integri.
I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Termini Imerese, procedono per i reati di “vilipendio, soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e gestione incontrollata di rifiuti speciali”.
Sono in corso indagini per far luce sugli ancora molti aspetti oscuri dell’intera vicenda.
Palermo, 21 febbraio 2014
SCUOLA – Diventare insegnanti diventa un lusso: 3 mila euro per iscriversi ai corsi abilitanti e scarseggiano le ore di permesso studio
Anief: i problemi organizzativi dei Pas si stanno riflettendo sui docenti che dovranno frequentarli. I costi d’iscrizione si rivelano esorbitanti, addirittura equivalenti ai Tfa, con il record a Palermo; risultano ancora tante le discipline rimaste escluse; mentre la ripartizione degli iscritti su più anni viene applicata anche quando non è necessaria; a tanti ammessi vengono negate le 150 ore.
SCUOLA – Diventare insegnanti diventa un lusso: 3 mila euro per iscriversi ai corsi abilitanti e scarseggiano le ore di permesso studio
Anief: i problemi organizzativi dei Pas si stanno riflettendo sui docenti che dovranno frequentarli. I costi d’iscrizione si rivelano esorbitanti, addirittura equivalenti ai Tfa, con il record a Palermo; risultano ancora tante le discipline rimaste escluse; mentre la ripartizione degli iscritti su più anni viene applicata anche quando non è necessaria; a tanti ammessi vengono negate le 150 ore.
Disorganizzati, ipercostosi e in molti casi impossibili da frequentare: sono i corsi di abilitazione speciali, i cosiddetti Pas, riservati al personale docente precario che ha svolto almeno 3 anni di servizio da almeno 180 giorni di supplenze per ognuno. Malgrado il Miur abbia indicato alle università di far partire le lezioni già dai primi giorni del 2014, in modo da finire entro il prossimo mese di luglio, risultano ancora innumerevoli casi di corsi Pas non avviati: in particolare, di quelli dedicati ai maestri della scuola dell’infanzia e primaria continuano a non aversi notizie. E lo stesso vale per tante discipline, soprattutto di laboratorio.
Ma i problemi sono svariati. Non si capisce, ad esempio, per quale motivo i candidati di alcune regioni siano stati “spalmati” su più anni, anche laddove il numero complessivo di iscritti risulti modesto: in Piemonte, ad esempio, poco più di 100 iscritti ad una classe di concorso sono stati ripartiti su tre distinte annualità, mentre in Lombardia ad un raggruppamento disciplinare simile, per quantità di aspiranti docenti, viene data la possibilità di concludere indistintamente le attività formative nella prossima estate. Perché queste disparità di trattamento?
Preoccupa, poi, la mancata concessione delle ore di permesso studio per un’alta mole di docenti. Eppure, proprio sulla concessione delle 150 ore solo un mese fa il Ministero dell’Istruzione aveva chiesto agli uffici periferici di garantirle a tutti, a costo di assegnarle in misura ridotta. Come mai la richiesta del Miur sia stata disattesa, costringendo più di qualche corsista Pas a dimettersi dall’incarico di insegnamento, rimane un vero mistero.
Altrettanto scandaloso è il tema dei costi esorbitanti chiesti dagli atenei ad ogni corsista. Ormai siamo alla corsa al rialzo. Anche in questo caso non si comprende perché, soprattutto dopo l’impegno preso da Viale Trastevere di garantire l’accesso ai corsi con costi accessibili a tutti, anche per il minore impegno di ore complessive di insegnamento rispetto ai Tfa ordinari. Invece alcuni atenei, a sorpresa, hanno deciso di imporre costi di iscrizione equivalenti se non superiori a quelli richiesti lo scorso anno per frequentare i Tirocini formativi attivi. Vale per tutti, l’esempio del Conservatorio di Musica ‘Vincenzo Bellini’ di Palermo, dove agli ammessi alle classi di concorso A031, A032 e A077 vengono chiesti 3mila euro.
Permangono, infine, i problemi già ravvisati dall’Anief. Come quello della ingiusta penalizzazione nei confronti dei candidati ai corsi abilitanti con tanti anni di servizio, già collocati nei corsi formativi programmati per gli anni 2015/16 e 2016/17 solo perché già in possesso di un certificato di abilitazione. Che però il più delle volte non è stata nemmeno utilizzata. Per non parlare della spendibilità del titolo, vista l’ostinazione da parte del Miur di continuare a tenere blindate le graduatorie permanenti, diventate “ad esaurimento”, malgrado rappresentino l’unico canale di assunzione, per il 50% dei posti vacanti, destinato al personale abilitato attraverso i corsi universitari.
“Sembra assurdo– commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – che quelli che fino a qualche anno fa erano dei corsi abilitazione gratuiti ed organizzati agevolmente dagli uffici scolastici del Miur, si siano improvvisamente trasformati in percorsi formativi esosi e disomogenei. Occorre che il Ministro intervenga con celerità, per sanare una volta per tutte dei limiti organizzativi davvero gravi”.
Per approfondimenti:
Al via i corsi di abilitazione per 70mila docenti, ma nelle università regna il caos
21 febbraio 2014