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SCUOLA - Stipendi: invece di cancellare scatti docenti il Ministro Giannini pensi ad adeguarli all'inflazione

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SCUOLA – Stipendi: invece di cancellare gli scatti ai docenti il Ministro Giannini pensi ad adeguarli all’inflazione

Anief-Confedir ricorda al nuovo responsabile di Viale Trastevere che nell’ultimo quinquennio il costo della vita è aumentato del 12%, mentre le buste paga dei nostri insegnanti sono state incrementate meno del 10%. Tanto è vero che sono i peggio pagati della PA italiana e risultano in fondo alla classifica degli stipendi di categoria dell’area Ocde.

Marcello Pacifico: esemplare quanto accaduto nel 2012, quando sono stati penalizzati più di tutti con un decremento medio retributivo del -2,6%. Non ha senso parlare di meritocrazia se non si portano risorse aggiuntive.

SCUOLA – Stipendi: invece di cancellare gli scatti ai docenti il Ministro Giannini pensi ad adeguarli all’inflazione

 

Anief-Confedir ricorda al nuovo responsabile di Viale Trastevere che nell’ultimo quinquennio il costo della vita è aumentato del 12%, mentre le buste paga dei nostri insegnanti sono state incrementate meno del 10%. Tanto è vero che sono i peggio pagati della PA italiana e risultano in fondo alla classifica degli stipendi di categoria dell’area Ocde.

 

Marcello Pacifico: esemplare quanto accaduto nel 2012, quando sono stati penalizzati più di tutti con un decremento medio retributivo del -2,6%. Non ha senso parlare di meritocrazia se non si portano risorse aggiuntive.

 

“Prima di concentrarsi sul merito degli insegnanti, il nuovo Ministro dell’Istruzione farebbe bene ad adeguare i loro stipendi al costo della vita e alla media dei paesi Ocde, impegnandosi innanzitutto per far stanziare risorse aggiuntive e interrompendo la prassi di effettuare prelievi forzati dai fondi destinati dalle istituzioni scolastiche, ridotti ormai quasi all’osso”: è la risposta di Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, alle intenzioni espresse sulla carta stampata dal neo-Ministro, Stefania Giannini, riguardo alla necessità di rivedere il modello degli scatti d'anzianità stipendiali, reputati in vita solo per “un mancato coraggio politico del passato”.

 

“Il Ministro Giannini – sottolinea Pacifico – fa bene a preoccuparsi di incentivare la professionalità, ma prima di tutto ha l’obbligo di allineare le buste paga dei docenti italiani all’inflazione, visto che questa nell’ultimo quinquennio è aumentata di circa il 12%. Mentre nello stesso periodo gli stipendi di chi insegna, con l’ultimo Contratto collettivo nazionale di lavoro, si sono attestati attorno ad un incremento del 10%. Per poi bloccarsi con l’approvazione della Legge 122/2010. Tanto da farli sprofondare in fondo alla classifica di quelli percepiti dagli insegnanti europei. È evidente che non si può parlare di introdurre la meritocrazia senza adeguare gli stipendi base al costo della vita indicato dall’Istat”.

 

Anief-Confedir non può che esimersi dal denunciare che finché ciò non si concretizzerà, le nostre istituzioni continueranno a tradire l’articolo 36 della Costituzione, oltre che a umiliare la professionalità di centinaia di migliaia di insegnanti che operano nei nostri istituti. A tutti i livelli: scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. La riprova di tutto ciò è sostenuta anche da diversi studi internazionali, tutti concordi nel dire che oggi a fine carriera i nostri docenti percepiscono tra i 6 e gli 8 mila euro in meno rispetto alla media dei colleghi dei paesi avanzati.

 

E anche a livello nazionale sono i meno pagati nella PA. Scorrendo l’ultimo ‘Conto annuale’, realizzato dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, emerge che nel 2012 docenti e Ata della scuola hanno percepito in media 29.548 euro annui: un compenso inferiore anche ai dipendenti dei ministeri, delle regioni e delle autonomie locali. Le professioni ‘in divisa’ percepiscono circa 10 mila euro annui in più. Rispetto ai lavoratori della presidenza del Consiglio del ministri, il gap sale a 20mila euro. Per non parlare dei magistrati, che, forti della sentenza n. 223/2012 favorevole alla concessione degli ‘scatti, viaggiano su parametri completamente diversi portando a casa ogni anno oltre 140 mila euro.

 

Gli effetti dei dispositivi normativi che hanno portato a questa situazione, hanno comportato per i dipendenti della scuola un danno crescente: ai ‘tiepidi’ incrementi del triennio 2007-2009, è seguito un progressivo peggiorare della situazione. Dopo il 2010, contrassegnato da appena un +0,4%, oltre che dall’entrata in vigore del decreto legge 78 che è andato a bloccare pure la vacanza contrattuale, abbiamo assistito a un 2011 caratterizzato da una crescita retributiva individuale praticamente nulla. E un 2012 che ha comportato addirittura un decremento medio retributivo nella PA dell’1% rispetto all’anno precedente, con la scuola più penalizzata di tutti con un preoccupante -2,6%.

 

“Prima di progettare qualsiasi riforma – spiega quindi Pacifico – occorre quindi affrontare l’allineamento stipendiale. E per farlo, il legislatore dovrà necessariamente avviare un confronto con tutte le componenti, ad iniziare da associazioni e sindacati, che operano nel settore scolastico. Ed è anche indispensabile che si interrompa la prassi di includere nelle Leggi di Stabilità delle manovre al risparmio che vedono il settore della scuola sistematicamente bersagliato. Come non si possono più approvare dei provvedimenti, come il decreto legislativo 150/2009, voluto dall’allora ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che pongono l’istruzione pubblica alla pari degli altri comparti statali. Salvo poi cercare di rettificare l’errore strada facendo, come è accaduto nel 2010 e 2011 quando per recuperare gli scatti di anzianità bloccati per legge – conclude il sindacalista Anief-Confedir – si è andati a ‘raschiare’ quasi un terzo dei risparmi derivanti dalla legge 133/2008 Tremonti-Gelmini”.

 

Per approfondimenti:

Il conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato  

 

24 febbraio 2014

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Luigi Palamara
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Reggio Calabria. "Carnevale rock al Museo"

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“Carnevale rock al Museo”


 

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria ed il suo personale del Servizio di

 

 Accoglienza e Vigilanza offrono  alla città sabato 1 Marzo, un’apertura  straordinaria serale

 

 dalle ore 20:00 alle ore 24:00 del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

 

Sarà possibile visitare i Bronzi di Riace.L’ingresso sarà a pagamento: 5euro il biglietto intero,il

 

 biglietto ridotto 3 euro da18 a 25 anni. Ivisitatori di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65 entrano gratuitamente.

 

 

 

 

 

 

In questa occasione si esibirà il gruppo rock reggino Back Side

 

 dalle 21:30 alle 23:30 all’interno della “ Piazza” del Museo.

 

 Il concerto è con ingresso gratuito e supportato da Uniroyal. Chi vuole potrà partecipare in maschera

 

 


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RISVEGLIO IDEALE. Diamo un calcio all'illegalità

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“DIAMO UN CALCIO ALL’ILLEGALITA’…”

Memorial Antonio Raffaele Talarico

 

 

Domenica 2 marzo 2014, alle ore 9:30, si terrà il memorial Antonio Raffaele Talarico, incontro calcistico con la Royal Team Lamezia, calcio a 5 femminile. L’evento che avrà luogo presso il Palazzetto dello Sport “Alfio Sparti”, in via G. Marconi a Lamezia Terme intende ricordare la figura di Antonio Raffaele Talarico, assassinato il 2 settembre 1988, mentre si recava al lavoro che svolgeva con dedizione da oltre vent’anni presso un cantiere edile nella città di Lamezia Terme. Talarico fu riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata, dopo un lungo processo che si concluse nel 2011, con la condanna a trent’anni di reclusione del collaboratore di giustizia, reo confesso dell’omicidio e appartenente a un’organizzazione criminale dedita il racket che operava nel territorio di Lamezia Terme.

Interverranno all’incontro: Gilda Talarico, familiare della vittima, l’Avv. Giovanna Fronte, Socio fondatore Risveglio Ideale, Orfeo Notaristefano, giornalista e scrittore, Carola Nicastro e Franco Roppo Valente, membri del Laboratorio socio culturale “La Piazza”.

I lavori saranno introdotti e moderati da Immacolata Corso, Simona Vescio e Rosario Scarfone, dell’Associazione Risveglio Ideale e registrerà la qualificata presenza dell’On. Angela Napoli, Consulente Commissione Parlamentare Antimafia e Presidente Ass. Risveglio Ideale.

L’incontro terminerà con la premiazione delle atlete e la consegna di una targa ricordo alla Sig.ra Gilda Talarico, familiare della vittima. L’associazione Risveglio Ideale ringrazia l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme per la collaborazione.


L’incontro di giorno due è aperto alla partecipazione e ai contributi di tutta la cittadinanza.

 

 

Dati di contatto per ulteriori informazioni:  Simona Vescio al 340.5215928

 

 

Associazione  RISVEGLIO IDEALE

 

Lamezia Terme, 24 febbraio 2014

 


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BELVEDERE SPINELLO: 70ENNE MUORE IN OSPEDALE PER LE FERITE RIPORTATE ALLA TESTA. I CARABINIERI FERMANO LA MOGLIE.

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Questa notte, i Carabinieri della Stazione di Belvedere Spinello hanno sottoposto 
a fermo di indiziato di delitto, MARRAZZO Luisa, 61enne casalinga, originaria 
di Belvedere, per omicidio. 
Tutto ha inizio quando, il 14 febbraio u.s., la MARRAZZO accompagnato dal 
cognato trasportano presso il pronto soccorso il marito ARNONE Rosario, 
70enne, pensionato, asseritamente vittima di una caduta accidentale dalle scale 
di casa. 
Le condizioni dell’ARNONE peggiorano e viene trasferito presso l’ospedale di 
Cosenza, dove nella mattinata di ieri decede. 
E’ il decesso dell’ARNONE che spinge il fratello della vittima a recarsi presso il 
Comando Stazione e raccontare la verità ai Carabinieri. 
Racconta infatti che nella serata del 14 febbraio 2014, la MARRAZZO, a seguito 
dell’ennesima lite familiare, avrebbe ripetutamente colpito alla testa con un 
pezzo di legno il marito che era seduto sul divano, nei pressi del camino acceso. 
L’uomo riferisce anche che, appresa la notizia dalla MARRAZZO e pensando che 
le condizioni del fratello non fossero così gravi, le avrebbe consigliato di 
raccontare che si era trattato di un incidente, pertanto il marito veniva 
trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale civile “San Giovanni Di Dio” 
di Crotone e successivamente, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute, 
presso l’ospedale civile di Cosenza, in prognosi riservata. 
La MARRAZZO ed il cognato dichiarano falsamente presso il pronto soccorso 
che le ferite erano riconducibili ad una caduta accidentale dalle scale della 
propria abitazione. Nella mattinata odierna, l’ARNONE Rosario decede in 
conseguenza delle gravi lesioni riportate, spingendo il fratello a presentarsi 
presso la Stazione e raccontare la verità sull’accaduto. 
 
 
 
 
 La MARRAZZO, alla presenza del proprio legale, interrogata nell’immediatezza 
dai Carabinieri, ha ammesso le proprie responsabilità. 
Pertanto la MARRAZZO, su disposizione del Sostituto Procuratore, Dott. De 
Lucia, è stata tradotta presso il carcere di Castrovillari mentre il fratello della 
vittima è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento. 
Nei prossimi giorni verranno eseguiti dei rilievi scientifici presso l’abitazione dei 
coniugi attualmente posta sotto sequestro, al fine di rinvenire possibili tracce 
dell’accaduto. 








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CONTROLLI DEI CARABINIERI, DUE PERSONE ARRESTATE E ALTRE 5 DENUNCIATE. DENUNCIATI TRE UOMINI, NOTATI NEI PRESSI DI UNA VILLA CON ARNESI DA SCASSO.

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FIUMICINO (RM) - Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno concluso un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Fiumicino. All’operazione hanno preso parte decine di pattuglie a piedi e a bordo di autoradio che hanno dato vita a posti di blocco e di controllo sulle principali arterie urbane ed extraurbane, allo scopo di prevenire, e laddove necessario reprimere, ogni forma di reato.

Alle attività hanno preso parte anche i Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo dell’8° Reggimento “Lazio”, unità cinofile specializzate nella ricerca di armi e droga e un elicottero del Centro di Volo dei Carabinieri di Pratica di Mare che, dall’alto, ha osservato e ripreso tutte le fasi dell’operazione per coordinare gli interventi.

Per diverse ore i principali punti di snodo  - tra gli altri via della Scafa, via Portuense, via di Torre Clementina, via della Foce Micina, via del Faro, via Coccia di Morto, via Trincea delle Frasche, via Coni Zugna, via della Veneziana, via della Pineta e via di Castellammare - sono stati presidiati dalle “gazzelle” dell’Arma mentre militari in divisa e in abiti civili si sono distribuiti lungo le vie dei centri cittadini di Maccarese, Focene, Fiumicino e Fregene. Proprio in queste ultime due località, i Carabinieri hanno posto particolare attenzione. Il bilancio dell’operazione è di oltre 300 veicoli controllati e più di 500 persone identificate, molte delle quali con precedenti. Due di queste sono stati arrestate, altre 5 denunciate a piede libero.

Il primo a finire in manette è stato un cittadino cingalese di 31 anni, con precedenti, sorpreso in via del Faro, a Fiumicino, mentre stava aggredendo l’ex suocero connazionale. L’intervento dei militari è stato provvidenziale: l’uomo, infatti, è stato bloccato proprio mentre stava per colpire la vittima alla testa con un crick

Nel centro di Fiumicino, invece, durante un servizio di pattuglia appiedata, il fiuto di un cane antidroga del Nucleo Cinofili ha indirizzato i Carabinieri verso un gruppetto di giovani riunitosi in un parco comunale. Durante il controllo, uno dei ragazzi – un 19enne romano – è stato trovato in possesso di alcune dosi di marijuana e hashish. Immediata è scattata anche la perquisizione dell’abitazione del giovane, al cui interno i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato altre decine di dosi di “fumo” e l’occorrente per il confezionamento della droga. Inevitabile per il giovane l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante le attività, inoltre, un uomo e una donna di Fiumicino sono stati denunciati a piede libero dopo essere stati trovati in possesso di modiche quantità di droga nella loro abitazione in via Reverberi.

A Fregene, i Carabinieri hanno controllato 3 cittadini romeni, già conosciuti alle forze dell’ordine, notati in un auto parcheggiata nei pressi di una villa. La perquisizione del bagagliaio ha consentito di sequestrare chiavi alterate, grossi cacciaviti ed altri arnesi per lo scasso. Anche nei loro confronti è scattata la denuncia a piede libero.

Nel corso dell’operazione, infine, sono stati organizzati 110 posti di controllo alla circolazione stradale che hanno portato a rilevare 35 infrazioni alle norme del Codice della Strada.

240214

 




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Luigi Palamara
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Umberto Lopresti presenta "AIN'T ME BABY. I'M NOT THERE"

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Al via ieri pomeriggio, la mostra d’arte contemporanea dal titolo “AIN’T ME BABY. I’M NOT THERE” dell’artista Umberto Lo Presti, in arte Tom Pueblo St. Rier, organizzata con il patrocinio della provincia di Reggio Calabria, in collaborazione con Città del Sole edizioni, Associazione culturale Start Out e gruppo Pavone costruzioni, che si può visitare nella Sala Mostre del Palazzo della Provincia fino al 28 febbraio.
In occasione dell’inaugurazione, abbiamo intervistato l’artista.
Chi arriverà alla mostra, vedrà queste impalcature a cui sono appese le opere. Perché le impalcature?
«Le impalcature perché, solitamente, specialmente nella nostra realtà, vengono utilizzate per tirare su delle brutture enormi che condizionano la nostra vita e la nostra relazione con gli altri, oppure l’assenza delle impalcature richiama a tutti quei palazzi non finiti, lasciati rustici che simboleggiano il menefreghismo nei confronti dell’alterità, ovvero della città, del tuo vicino di casa che di fronte non ha una bellezza, ma deve subire il disinteresse del vicino; qui l’impalcatura assume un ruolo diverso, si fa messaggera di una denuncia, di un grido. Queste impalcature in questi sette giorni gridano di ricominciare ad edificare la bellezza, oggi queste impalcature sostengono la bellezza e vogliono portarla avanti, ricostruirla, tornare a ricostruire bellezza».
Una cruda verità, perché purtroppo nella nostra città molti sono i palazzi non finiti e abbandonati a se stessi, molti quelli con l’impalcatura, che abbruttiscono la città.
La scelta dei ritagli di giornale è casuale oppure c’è un ordine…
«Sono collage all over ovvero i ritagli ricoprono l’intera superficie del quadro. Questi sono stati l’inizio del mio percorso, non c’è un ordine, non c’è uno schema se non quello del colore di una tonalità che si percepisce in lontananza, avvicinandosi dalla tendenza monocroma che si percepisce da lontano, si iniziano a percepire giochi surreali come ad esempio dei cuochi che risalgono le gambe di una donna, o come la vicinanza tra Mickey Mouse accanto alla Dama con l’ermellino, accostamenti tra sacro e profano, gli orologi di Dalì sul volto del Cristo, in questa fase è il colore l’unica cosa predeterminata, una tendenza verso un colore, poi il quadro prende vita da solo, o attraverso riferimenti che non predetermino, l’inconscio invade i miei quadri con una potenza inaudita, anche per le altre opere ruolo fondamentale è l’inconscio, dipingendo lo sfondo do un carattere diverso al quadro, o la ferita ha un ruolo simbolico molto importante che richiama alla sessualità e alla nascita. I quadri con i pois, a parte i riferimenti colti come la galatea delle sfere di Dalì, ma nascono anche dal mio pigiama e dalla mia cravatta». (L’artista al momento dell’intervista indossava una cravatta nera con pois bianchi).
L’opera “La costellazione”, è un quadro con petali su cui sono adagiate pietre laviche. Perché questa scelta?
«Il fondo è fatto con petali veri di fiori che ho raccolto, in un lavoro di molta pazienza perché ce ne sono voluti moltissimi, sulla morbidezza dei petali, c’è la solidità la durezza della pietra lavica».
C’è un artista a cui ti ispiri?
«Forse la risposta più corretta sarebbe a 2000 e più anni di storia dell’arte, perché studio molto, il riferimento più appropriato credo sia il surrealismo e anche la pop art, riletti in modi diversi, ma anche alla bellezza classica della Magna Grecia, o anche le pitture che tendono al monocromo. Il surrealismo ha una predominanza maggiore specialmente per l’inconscio, ma è un surrealismo molto, molto eretico, perché nella mia indole di senza Dio senza e padrone, non potevo farmi tiranneggiare nemmeno da una corrente artistica».
Pensi che Reggio possa tornare alla bellezza?
«Credo fermamente e mi auguro di sì. Però c’è bisogno di tantissima forza, di tantissima energia e si sa che si ha quando si è ragazzi. Questa mostra è un gesto fortemente politico non per nulla la sala è quella della Provincia e sono contento che un’istituzione abbia ospitato una mostra del genere. Spero vivamente che questa città possa splendere».
Ai nostri lettori, consigliamo di non perdere l’occasione per visitare la mostra di questo giovane artista reggino.

Valentina Raffa

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Monsignor Morosini parla ai giovani reggini «la vita è un problema per tutti, ma è un dono».

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Nell’ambito del percorso formativo rivolto ai giovani over18, promosso dall’Associazione Attendiamoci O.n.l.u.s., dal titolo “Work In… Work Out”, giorno 20 nei locali parrocchiali della Chiesa Cattolica dei Greci di Reggio Calabria, si è svolto l’incontro con l’Arcivescovo di Reggio Calabria- Bova, Giuseppe Fiorini Morosini.
Padre Giuseppe, così vuole essere chiamato, ha raccontato episodi della sua vita, quindi è stato un modo per i giovani di conoscerlo come uomo e che ha lasciato ai giovani presenti gli strumenti per capire cosa significhi essere cittadini responsabili, ma per esserlo bisogna prima di tutto avere rispetto di se stessi e degli altri. 
Per questo motivo ha iniziato con la tragedia che ha toccato la nostra città: il ragazzo di 22 anni che pochi giorni fa si è gettato dal ponte di Pentimele, ha ricordato la ragazza di soli 15 anni indotta al suicidio su internet, chiedendosi dov’è la vita? «La vita è un problema per tutti», ha affermato l’Arcivescovo, proseguendo «di fronte alla vita si possono assumere due atteggiamenti: o la prendiamo in mano e decidiamo come viverla, oppure la lasciamo agli altri e decidono loro per noi, come una barca in mezzo al mare o la lasciamo andare in balia delle onde o saliamo sulla barca e iniziamo a remare anche con il mare mosso, anche nelle difficoltà, cercando di portare la barca dove vogliamo noi, così deve essere con la vita». Ma cosa vuol dire prendere in mano la nostra vita? Padre Giuseppe l’ha spiegato con semplici parole «significa chiedersi perché vivo? Non abbiamo deciso noi di vivere, mamma e papà ci hanno donato la vita, che ho ricevuto come dono, e dunque in quanto dono vuol dire che valgo, che sono degno di rispetto, io come tutti gli altri che sono un dono come me. Da qui si costruisce un discorso sul bene comune, sull’essere un buon cittadino, sulla responsabilità come persona».
Monsignor Morosini per aiutare i giovani in questo cammino, ha proposto un “Sinodo dei giovani” una serie di incontri, un dialogo generazionali che coinvolge giovani dai 18 ai 30 anni, a partire dal questo mese fino ad ottobre in cui i temi principali che verranno discussi saranno famiglia e affettività, partecipazione e cittadinanza, valori e fede. Ma sono coinvolti anche i meno giovani, con una “Lettera alla città” «che fanno parte di un unico progetto pastorale» come ha spiegato lo stesso Vescovo, «perché è necessario ripartire dalla speranza, che per i cristiani è un dono di Dio»
Padre Giuseppe ha concluso «alla città ho chiesto una cosa: che si riparta guardando al futuro, per ricostruire».

Valentina Raffa

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Le notizie del 24 febbraio 2014, pomeriggio

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RENZI, INVIARE A CASA DICHIARAZIONE REDDITI PRECOMPILATA Cambiare rapporto, fisco non deve essere nemico ma consulente  - ROMA, 24 FEB - Tra le proposte «concrete e puntuali per cambiare i rapporti con il fisco» abbiamo quella di «inviare a tutti i dipendenti pubblici e pensionati, direttamente a casa magari usando la tecnologia, la dichiarazione dei redditi precompilata». Lo ha detto Matteo Renzi nel suo intervento al Senato sottolineando che il «fisco non deve più essere un nemico ostile che fa paura» ma assuma i connotati «di una sorta di consulenza che fa al cittadino».

SUICIDIO ASSISTITO VICENTINA, PROCURA APRE FASCICOLO - VICENZA, 24 FEB - La procura di Vicenza ha aperto un'inchiesta che ipotizza il reato di aiuto al suicidio in relazione alla scomparsa il 30 gennaio di Oriella Cazzanello, la donna di 85 anni di Arzignano che ha scelto la morte assistita a Basilea affidandosi ad una società specializzata. Non avendo sue notizie, i familiari dell'anziana, di condizioni economiche molto agiate, ne avevano denunciato la sparizione nei giorni scorsi, per poi vedersi recapitare un'urna con le ceneri spedita dalla Svizzera. Il fascicolo, scrive il Giornale di Vicenza, è stato aperto dal pm Gianni Pipeschi dopo l'esposto dei familiari che vogliono vederci chiaro su quanto accaduto e soprattutto comprendere chi possa aver aiutato la donna a togliersi la vita. Secondo il legale dei familiari, avv. Claudia Longhi, l'anziana godeva di perfetta salute, era piena di interessi, da poco aveva rinnovato la patente di guida e curava in maniera quasi maniacale il proprio aspetto fisico. I parenti adombrano dunque l'ipotesi che qualcuno, vicino a lei negli ultimi tempi, possa averla indotta e aiutata a compiere il gesto. Solo dopo l'apertura del testamento, che avverrà dopo la stesura del certificato di morte, i familiari decideranno se procedere anche in sede civile per indegnità nei confronti di eventuali beneficiari di polizze che la signora potrebbe aver sottoscritto. Beneficiari che i parenti ritengono possano essere gli stessi che l'avrebbero convinta al suicidio.

RENZI AL SENATO PER LA FIDUCIA, 'GRANDI SOGNI CON CORAGGIÒ 'SCELTE RADICALI E CONTROCORRENTE, RIFORME PER I CITTADINÌ 'Sappiamo che viviamo un tempo di grande difficoltà e struggenti responsabilita« e abbiamo la consapevolezza di dover 'recuperare il coraggio e il gusto di fare sogni più grandi e accompagnarli da una concretezza puntualè. Lo dice il premier Matteo Renzi al Senato nel discorso per la fiducia. Renzi rivendica la necessità di 'un cambio radicale delle politiche economichè e la volontà di 'andare controcorrentè. Propone una 'legislatura di svoltà per una 'tregua della politica rispetto ai cittadinì e per 'inseguire un Paese che è davanti a noì attraverso il rispetto dell'accordo sulle riforme 'che va oltre la maggioranza di governò. Scuola, lavoro, capacità di attrarre investimenti sono gli obiettivi urgenti del nuovo governo. Renzi annuncia una 'immediata riduzione a due cifre del cuneo fiscalè. Entro giugno, dice, sarà pronto un pacchetto organico di revisione della giustizia, a partire da quella amministrativa. ---. MARÒ: VERTICE GOVERNO CON MOGHERINI, PINOTTI E DE MISTURA PROCURATORE, SPIEGHEREMO PERCHÈ NIA PUÒ OPERARE LO STESSO Vertice a Palazzo Chigi sulla vicenda dei Marò con il premier Renzi, il ministro degli esteri Mogherini, quello della difesa Pinotti e l'inviato speciale del governo De Mistura. Dall'India il procuratore Vahanvati assicura spiegazioni sul fatto che 'la Nia può operare anche in assenza del Sua Act', circostanza alla quale si è opposta la difesa. Nell'affidavit presentato alla Corte Suprema si ribadisce proprio che 'le disposizioni del Sua Act non si applicano a questo casò. La questione sarà discussa fra due settimane da un tribunale composto da tre giudici. ---. UCRAINA: MOSCA ATTACCA, 'DUBBI SU LEGITTIMITÀ ISTITUZIONÌ IANUKOVICH INDAGATO PER UCCISIONI DI MASSA, ORDINE D'ARRESTO Durissima presa di posizione di Mosca dopo la deposizione del presidente ucraino IanukovIch e la formazione di un nuovo governo. Il premier russo Medvedev ha espresso 'forti dubbì sulla 'legittimità di alcuni organi istituzionalì sottolineando che la situazione in Ucraina 'rappresenta una minaccia per i nostri interessi e per la vita dei nostri cittadinì. Mosca minaccia anche l'aumento dei dazi doganali sulle importazioni dall'Ucraina se si avvicinerà all'Ue. A Kiev è arrivata l'Alto rappresentante Ue Ashton. Berlino apre ad 'aiuti da parte del Fmi, quando ci sarà un governo transitorio. Ianukovich indagato per le uccisioni di massa, spiccato un mandato di cattura. ---. SI È DIMESSO IL GOVERNO EGIZIANO, 'MISSIONE COMPIUTÀ MANSOUR ACCETTERÀ LE DIMISSIONI, VERSO INCARICO A MAHLEB Il governo egiziano si è dimesso: lo ha annunciato il premier Bevblawi sottolineando che l'esecutivo ha terminato il proprio compito avendo compiuto la prima fase della road map - con l'approvazione della Costituzione - e riportato sicurezza nel Paese. Secondo la stampa il presidente Mansour accetterà le dimissioni del governo e darà l'incarico all'ex ministro Ibrahim Mahleb di formare un nuovo esecutivo. ---. RCS: DELLA VALLE, VALUTIAMO AZIONE DI RESPONSABILITÀ 'RIFONDARE AZIENDA, AD INADEGUATO, DARE DELEGA A CAIRÒ Diego Della Valle, azionista all'8,99% di Rcs, sta valutando un'azione di responsabilità sulle vicende recenti del gruppo editoriale. Lo afferma in un'intervista a Radio 24 nella quale precisa che non sarebbe sulla 'vendità della sede storica, ma 'su tre o quattro cose... la stiamo valutandò. Ha poi detto che l'Ad Scott Jovane è 'assolutamente inadeguatò e per questo 'bisognerebbe affidare la delega per la gestione dell'azienda ad un editore puro come Urbano Cairò. Nuovo attacco alla famiglia Agnelli: 'Hanno fatto molto più male che bene all'Italià. ---. CROLLO DI VENTOTENE: 4 CONDANNE, ANCHE IL SINDACO ACCUSA OMICIDIO COLPOSO, MORIRONO DUE STUDENTESSE Sono stati condannati per omicidio colposo i quattro imputati del processo per il crollo del costone sull'isola di Ventotene di aprile 2010, in cui persero la vita due giovani studentesse romane, Sara Panuccio e Francesca Colonnello. Condannati a 2 anni e 4 mesi il sindaco di Ventotene Assenso e il responsabile dell'ufficio tecnico Romano; a un anno e 10 mesi l'ex sindaco Biondo e l'ingegnere del genio civile di Latina Pizzuti. Il pm aveva chiesto due anni e tre mesi per Assenso, Romano e Pizzuti, mentre per l'ex sindaco era stata chiesta l'assoluzione. ---. AL LAVORO PER RIMUOVERE TRENO DERAGLIATO,2,5 MILIONI DI COSTI TERMINATE OPERAZIONI PRELIMINARI, RFI: CONTIAMO CHIUDERE OGGI Proseguono da questa mattina le operazioni per rimuovere dai binari il treno deragliato per una frana lo scorso 17 gennaio ad Andora, in Liguria. Sono terminate le operazioni preliminari necessarie per avviare il sollevamento della motrice che sarà spostata sulla 'superchiattà giunta nelle prime ore di oggi. 'Stiamo lavorando perchè le operazioni di recupero del treno possano concludersi oggì, ha detto l'ad di Rfi Michele Mario Elia, l'intervento di recupero 'costerà circa 2,5 milionì. ---. SOCHI: PUTIN, IL MONDO HA VISTO LA RUSSIA APERTA E MODERNA CONDANNATI 7 OPPOSITORI, OLTRE 200 FERMATI, ANCHE PUSSY RIOT Una Russia 'aperta, moderna e multiformè: è l'immagine che Sochi ha offerto al mondo, secondo Vladimir Putin che ha vantato il principale dei successi olimpici all'indomani della chiusura dei Giochi invernali 2014. A Mosca 7 oppositori sono stati condannati a pene fino a 4 anni per violenze avvenute nel 2012. Manifestazioni davanti al Tribunale, fermate più di 200 persone, anche le Pussy Riot Maria Aliokhina e Nadezhda Tolokonnikova.

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Luigi Palamara
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Il "Renda" tra gli 11 nuovi Poli Tecnici regionali. Boom di presenze all'Open Day

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24 Febbraio 2013 - POLISTENA (Reggio Calabria)  - Tra gli 11 “Poli tecnici” scelti dalla Regione Calabria come avanguardie sul fronte del turismo e dell’agroalimentare c’è anche l’Istituto “G. Renda” di Polistena per “i servizi e la ristorazione”. La Regione infatti ha deciso di finanziare 11 Poli tecnici e professionali, tra cui proprio il “Renda”, per la formazione di figure specifiche nel settore del turismo e dell’agroalimentare attraverso stage formativi nelle oltre cento aziende calabresi che hanno aderito all’iniziativa. Intanto, l’Open Day dell’Istituto “G. Renda” ha riscosso notevole successo, tanto che la modernissima scuola ha fatto registrare il boom di visitatori. Tanti, infatti, gli studenti ed i genitori, provenienti dall’intero comprensorio della Piana e non solo, che hanno voluto conoscere da vicino la realtà dell’istituto scolastico. Emozionanti i diversi momenti organizzati nell’intento di presentare l’offerta formativa delle due realtà presenti nella scuola: l’Istituto professionale per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera e la sezione Servizi Commerciali. Due percorsi a disposizione degli studenti verso i quali si apre un’ampia offerta formativa che spazia dalla grafica alla cucina, dall’informatica alla sala e ai servizi di ricevimento. La dirigente scolastica del “Renda”, dott.ssa Pasqualina Maria Zaccheria, nell’accogliere e ringraziare gli ospiti per la loro presenza, ha evidenziato come “la scuola cresce nella misura in cui tutti usano entusiasmo e dedizione: il corpo docente, gli assistenti di laboratorio, i collaboratori scolastici”. La preside Zaccheria ha parlato di sinergia necessaria per costruire in modo vero, autentico ed efficace, il futuro, puntando sulla competenza e sulla concretezza. Il “Renda”, in tal senso, con i suoi tanti riconoscimenti ottenuti, è “scuola d’eccellenza”. Agli studenti ospiti, è stata data la possibilità di vivere, per un giorno, da studenti del “Renda”: sono entrati nelle aule, hanno visitato i laboratori di grafica, informatica, sala, cucina e ricevimento. Cibi elaborati artisticamente, sono stati presentati agli ospiti, così come lo spettacolo musicale allestito dagli stessi studenti. Non solo canto ma anche ballo, bene intervallato con spiegazioni tecniche sull’offerta formativa. Nel corso dell’Open Day, non solo lezione all’interno del “Renda”, ma anche esposizione. L’istituto polistenese, di fatto, ha ospitato il territorio, allo scopo di dar vita, proprio con il territorio, ad un legame duraturo nel tempo. Negli ampi spazi antistanti ai corridoi, tanti i produttori, gli artigiani e gli operatori dei servizi commerciali e del turismo che si sono alternati a presentare la propria esperienza e capacità di fare impresa. Un modo autentico per dimostrare come si costruisce il lavoro, come si lavorano i cibi, come gli stessi vanno seguiti lungo il percorso e come vanno presentati. Grande l’entusiasmo espresso dagli studenti e dai loro genitori che fino a tarda sera hanno varcato le porte del “Renda” per conoscere l’essenza di una scuola “concreta” che punta molto sulla competenza.

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EMERGENZA RIFIUTI IN CALABRIA, SANTELLI (FI): "ALFANO DIA DELEGA AL PREFETTO DI CATANZARO"

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"La situazione rifiuti in Calabria è diventata decisamente drammatica. Alla difficoltà di costruire un convincente piano regionale si aggiungono giornalmente le posizioni di singole amministrazioni comunali che, speculando politicamente sui cittadini, bloccano anche soluzioni di emergenza”.
Lo afferma la deputata di Forza Italia Jole Santelli. Secondo la parlamentare azzurra, “Al fine di evitare inutili rimbalzi di responsabilità e stupidi giochetti politici che finiscono per danneggiare la Calabria e avvantaggiare solo gli interessi di pochi chiedo formalmente al Ministro Alfano di conferire al Prefetto del Capoluogo della Regione la delega alla Conferenza regionale delle autorità provinciali di pubblica sicurezza. Strumento  - conclude l’on. Santelli - non più utilizzato dai tempi di De Sena e che oggi potrebbe essere quanto mai utile".

Roma, 24 febbraio 2014

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PTCP Milano - Piano Territoriale Coordinamento Provincia - Presentazione sede Provincia - Assoedilizia

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PTCP Milano
Il tema delle grandi realtà urbane alla presentazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano

MILANO E NAPOLI LE VERE CITTA’ METROPOLITANE D’ITALIA

Colombo Clerici: “Il lavoro dell’assessore De Angelis è la premessa di uno sviluppo equilibrato e sostenibile” 

La competizione economica internazionale si misura sempre più sulla capacità dei grandi centri urbani di essere motori di sviluppo; e da tempo i sistemi territoriali cresciuti attorno alle grandi realtà urbane hanno guadagnato terreno come attori economici globali.

Diversi studi, da quelli della Banca Mondiale a quelli dell’Ocse tendono ad evidenziare come oggi una quarantina di città-regione (17 in Europa) rappresentino circa il 40% dell'economia mondiale.

Sul piano dell’innovazione e della produzione, la competitività degli Stati, e quindi delle aree continentali, dipenderà sempre più dalle reti – formali e informali - delle grandi aree metropolitane e dalla loro tendenza a superare addirittura i confini statuali.

In Italia sono dieci le aree metropolitane che si apprestano ad essere riformate dal disegno di legge Delrio, anche se secondo l’on.  Guido Podestà,  presidente della Provincia di Milano, soltanto due meriterebbero la definizione: Milano, appunto, e Napoli.

L‘ha detto in occasione della presentazione del Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Milano che si pone, in sintesi, come il primo significativo passo verso l’istituzione della Città metropolitana.

Il Piano contiene infatti numerosi elementi innovativi: tra questi il vincolo, finora mai adottato, che blocca un nuovo consumo del suolo alla realizzazione dell’80% dell’urbanizzazione prevista.

L’Ocse ha attestato che la provincia di Milano è la terza area metropolitana più popolata d’Europa dopo Parigi e Londra, ma è anche quella che ha subito un’urbanizzazione meno controllata, caratterizzata da un centro a fortissima intensità e da un territorio periferico disgregato e dispersivo, con conseguenze che tutti conosciamo per mobilità e traffico.

Ogni giorno sono circa 800.000 i veicoli che entrano in Milano portando al collasso le strade.

Con il nuovo documento di indirizzo si sostituisce la visione “milanocentrica” con un sistema reticolare basato su una città centrale, Milano, di quasi 2 milioni di abitanti, insieme ai 24 comuni limitrofi e i 9 poli attrattori (Abbiategrasso, Binasco, Castano Primo, Melzo-Gorgonzola, Legnano, Magenta, Melegnano, Paullo, Rho).

Motore del Piano l’assessorato alla Pianificazione del Territorio retto da Franco De Angelis, un noto esperto milanese (Piano regionale dei trasporti, Passante Ferroviario, Piano regionale della Mobilità, Trasporti ferroviari e interscambi per citare) che così ha definito il lavoro suo e dei collaboratori: “Recepisce le tendenze più avanzate in materia di pianificazione territoriale e introduce diverse novità. Prende atto di un diverso modo di considerare tematiche come la salvaguardia paesistica e il consumo di suolo, tutela in chiave innovativa un’attività come l’agricoltura,  che nel territorio milanese rischia un’immeritata marginalizzazione pur essendo in Italia la seconda per produzione agroalimentare, rilancia con forza il concetto di policentrismo riportandolo a scala di città metropolitana”.

Sintetizza il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “Il lavoro svolto è la premessa di uno sviluppo equilibrato e sostenibile”. 

Emilio De vita, direttore del Settore Pianificazione Territoriale ha illustrato dettagliatamente il Piano dopo il saluto introduttivo del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei.

E’ seguita una tavola rotonda coordinata dal vicedirettore del Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi con la partecipazione di Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, di Carlo Alberto Panigo, vicepresidente di Confcommercio e di Rosario Bifulco, consigliere di Assolombarda.

La provincia di Milano è popolata da 3,1 milioni di abitanti, di cui poco meno di 1,3 milioni vivono nel capoluogo.
Aggregando i territori delle province della Lombardia occidentale e delle province, che gravitano su Milano, di Piacenza e Novara, si raggiungono 8,5 milioni di abitanti su un territorio di 17.500 kmq entrando nella fascia in cui si collocano le “world cities” più performanti del globo (Londra, New York, Parigi).  

 
Foto : Achille Colombo Clerici con Giangiacomo Schiavi
 
       A s s o e d i l i z i a
Property Owners' Association Milan Italy

Benito Sicchiero



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'NDRANGHETA:ARRESTO FUNZIONARI PS; PM, INTERDIZIONE PER AGENTE

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Domani interrogato da giudice per decidere su richiesta Dda - VIBO VALENTIA, 25 febbraio 2014 - C'è anche un terzo poliziotto coinvolto nell'inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato all'arresto dell'avvocato Antonio Carmelo Galati e dell'ex dirigente della squadra mobile di Vibo Valentia, Maurizio Lento, e del suo vice, Emanuele Rodonò. Per il terzo poliziotto, in servizio nella Questura, la Dda di Catanzaro ha chiesto al Gip la sospensione dall'esercizio di pubblico ufficiale. Il poliziotto è accusato di rivelazione di segreti d'ufficio
Il poliziotto sarà sentito domani mattina dal giudice per le indagini preliminari, Abigail Mellace, che dovrà decidere sulla richiesta di interdizione avanzata dalla Dda di Catanzaro. Il poliziotto, secondo l'accusa, tra il 2009 ed il 24 febbraio del 2011 avrebbe riferito all'imprenditore ed ex consigliere provinciale di Vibo, Aurelio Maccarone, zio di Antonio Maccarone, arrestato nel marzo dello scorso anno per associazione mafiosa insieme al genero, Pantaleone Mancuso, detto «Vetrinetta», nell'ambito dell'operazione antimafia «Black money», dell'esistenza di un'informativa di reato nei confronti di un componente della famiglia Maccarone redatta dal Gico della Guardia di finanza di Milano. 

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Giusy Versace 'Ambasciatrice di Speranza' in Qatar per Save the Dream

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Giusy Versace 'Ambasciatrice di Speranza' in Qatar per Save the Dream


L’atleta paralimpica invitata a Doha come ambasciatrice della campagna internazionale di promozione dell’integrità sportiva tra i giovani 'Save the Dream'


Milano 25 febbraio 2014 - Il sorriso ed il coraggio di Giusy Versace conquistano il Qatar. L'atleta paralimpica, ospite in questi giorni a Doha dell'International Centre for Sport Security (I.C.S.S.) e del Comitato Olimpico del Qatar per il progetto 'Save the Dream', sta incantando un pò tutti con la sua storia e i suoi forti messaggi di speranza.

Candidata dalla I.C.S.S e dal Comitato Olimpico del Qatar come 'Ambasciatrice di Speranza'per Save the Dream, la campagna internazionale di promozione dell'integrità dello sport tra i giovani, la Versace in questi giorni ha incontrato studenti e giovani atleti disabili per parlare della sua esperienza, nell'intento di aumentare la consapevolezza e l importanza dello sport paralimpico anche nel paese del Golfo Persico.

In Qatar, infatti, Save the Dream sostiene un importante progetto nell'ambito dell'educazione scolastica sportiva Qatar Schools Olympic Program e proprio ieri mattina Giusy Versace ha inaugurato la giornata paralimpica di questo programma, correndo accanto a giovani atleti disabili. Nella stessa mattinata Giusy ha incontrato anche i bambini della Doha British School.

"E' stato emozionante e divertente essere qui a Doha. Questa esperienza mi ha fatto capire come, a volte, tutto il mondo è paese! Anche qui, come in Italia, ci sono ancora diverse barriere da abbattere per quanto concerne lo sport per i disabili, ma al tempo stesso ci sono anche persone ed enti che lavorano per favorire la loro integrazione sociale. Personalmente vorrei fare qualcosa di più non solo per i bambini ma anche per le donne che vivono la propria disabilità come una vergogna. In questi giorni ho potuto apprezzare il lavoro e l'impegno che Save the Dream e ICSS portano avanti per difendere i diritti di tutti attraverso progetti sportivi. Questo fa ben sperare ad una eventuale collaborazione futura".


Nella foto, si riconoscono da sinistra Alessandro Pinto ( Manager Save the Dream Programme), Massimiliano Montanari (Direttore International Cooperation ICSS), Giusy Versace e il Presidente ICSS Mohammed Hanzab


L'incontro alla British School




Giusy durante la Giornata Paralimpica

Manuela Merlo
Ufficio Stampa Giusy Versace



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Scuola e Beni culturali. Riprendiamoci l'idea di Gentile e Bottai per una nuova umanizzazione dei saperi linguistici in una società smarrita - di Pierfranco Bruni

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Scuola e Beni culturali. Riprendiamoci l’idea di Gentile e Bottai per una nuova umanizzazione dei saperi linguistici in una società smarrita

 

di Pierfranco Bruni

 

 

 

 

 

      Cosa sono i beni culturali e cosa rappresentano in una Nazione come l’Italia? C’era una volta una linea che andava da Giovanni Gentile a Giuseppe Bottai. La cultura passava attraverso la griglia dei processi educativi e la scuola non era soltanto dialettica dell’informazione, ma costituiva l’umanesimo di una civiltà. Il patrimonio storico e identitario di una Nazione è nella sua “materialità” dei beni ma anche nella sua “immaterialità”.

Il dibattito si apre a ventaglio: dalle lingue ai fenomeni antropologici, dalle archeologie alla musica dal vivo.  C’è, comunque, una visione particolare tra la cultura di un popolo, ovvero i beni culturali, e le radici etniche. Le eredità storiche sono modelli di conoscenza ma anche elementi formativi.

Beni culturali e minoranze linguistiche (etnico - storiche - antropologiche - archeologiche) è un rapporto che si manifesta attraverso elementi e modelli che vivono sul territorio. Il territorio è una espressione emblematica che è a sua volta espressione di conoscenza e di consapevolezza storica.

Il fattore didattico chiama in causa una questione pedadogica e storica. E nel caso delle minoranze etnico - linguistiche occorre principalmente un raccordo che invita a leggere queste comunità non solo in un contesto folcloristico e antropologico ma anche profondamente articolato su questioni di "rappresentanza" storica le cui identità sono anche dati materiali. I beni culturali come testimonianza materiale e immateriale.

Siamo in una società smarrita e in una Nazione che ha dimenticato radici e storia, identità e processi culturali. Dare il senso ad una memoria storica significa dare il senso agli orizzonti delle eredità di un popolo.

      Nelle realtà minoritarie si coniugano grazie a dei processi che sono dentro l'invito alla conoscenza del territorio. La storia delle minoranze etnico – linguistiche  è una storia che ha vissuto stagioni di grandi conflittualità e di confronti sul piano storico, ma anche di importanti fasi in cui il senso dell'identità viene ad essere assorbito come modello di ereditarismo  nella consapevolezza anche di una nobiltà e dignità culturale.

La cultura popolare e i codici dell’appartenenza (anche attraverso una analisi archeologica e antropologica delle presenze documentarie che incidono sul territori) costituiscono modelli fondamentali tra formazione e cultura.  

      Gli archetipi, che sono il vissuto ma anche la presenza delle etnie, si lasciano ascoltare come modello identitario in una dimensione nazionale. Proprio in virtù di cio stabilire un raccordo tra i processi educativi e i beni culturali presenti tra queste comunità costituisce una chiave di lettura fondamentale per capire di più la cultura dell'appartenenza.

Identità, eredità e appartenenza sono i veri “codici” che Gentile e Bottai hanno trasmesso ed hanno tramandato nei passaggi di crisi per focalizzare l’attenzione sulla persona e sui popoli.

I beni culturali sono la memoria di un popolo e l'espressione di una civiltà ma sono anche la capacità di una progettualità che va inserita in un percorso di metodologie pedagogiche. Le identità sono appartenenza. La pedagogia dei beni culturali è una traduzione di storia che deve inevitabilmente passare attraverso i codici di una realtà che è valore educativo. La pedagogia del tempo nella storia attraverso le radici di una civiltà che è testimonianza di identità, ovvero Gentile che incontra Bottai. 

Le culture di minoranza etnico – linguistica hanno un patrimonio identitario non solo ricco di storia. All’interno della loro storia ci sono espressioni di civiltà che tracciano un percorso esistenziale all’interno di un paesaggio che è soprattutto valoriale e simbolico. Valori e simboli costituiscono un raccordo fondamentale che vive nell’humus di una appartenenza che richiama codici (e si richiama a) che sono la testimonianza di profondi radicamenti.

      La presenza cosiddetta minoritaria (di culture minoritarie) nei nostri contesti territoriali rappresenta una di quelle ricchezze fondamentali che già di per sé va letta come un bene culturale ma non depositato e abbandonato nei registri della storia o addirittura “musealizzato” in quanto è la cerniera tra le identità che hanno definito un contesto territoriale e culturale e le valenze esistenziali, antropologiche e religiose che hanno attraverso geografie e quei processi vitali che hanno permesso di caratterizzare il tempo e la fisionomia di un territorio.

      Ma è pur vero che il territorio è sempre l’esperienza e il documento di una realtà che è stata ma che continua ad essere grazie ad una archeologia del sapere che non dimentica l’archeologia dell’anima. Le civiltà moderne sono intrecciate, nella loro struttura, nell’archeologia del sentire che lega il sapere e l’anima.

Un “territorio”, come direbbe Maria Zambrano, che è e resta metafisico oltre i modelli della “prassi”  nella Ragione della geopolitica. La cultura dell’umanesimo non è nel conflitto tra scienza e humanitas, come epoche fa si affermava, ma rientra in un nuovo processo in cui i sapere sono realtà multidisciplinari. La linea a cui si faceva riferimento poneva la scuola come centro della formazione della persona e la cultura come riferimento di una civiltà delle Nazioni.

Forse sarebbe opportuno  rileggere sia Gentile che “Primato” di Bottai. D’altronde sia la Riforma Gentile per la scuola che le Leggi sulla tutela dei beni culturali sono espressioni di saggezza e di sapienza. Soprattutto oggi potrebbero essere punto di riferimento.

 

 

 




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'NDRANGHETA: GIP, FUNZIONARI PS HANNO ABDICATO LORO ESERCIZIO

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VIBO VALENTIA, 25 febbraio 2014 - «Grava in modo indiscutibile sui due funzionari l'accusa di avere abdicato all'esercizio delle proprie funzioni in un territorio ad altissima densità criminale, lasciando l'inerme cittadinanza ancora più esposta al potere di assoggettamento delle potenti e pericolose cosche». È quanto scrive il gip distrettuale di Catanzaro, Abigail Mellace, nell'ordinanza che ha portato all'arresto dei funzionari di polizia Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò e dell'avvocato Antonio Carmelo Galati.
Sulla condotta dei due funzionari della polizia di Stato, il giudice distrettuale di Catanzaro sostiene anche che «l'avere garantito soprattutto alla articolazione interna della cosca dei Mancuso, facente capo soprattutto a Mancuso Pantaleone, di 67 anni, una condizione di tranquillità ambientale (a causa della totale assenza di investigazioni) e di collusiva complicità, manifestata anche nelle relazioni della società civile, sia un contributo di importanza enorme che integra in maniera quasi scolastica la fattispecie delittuosa in esame». «Ciò in quanto - aggiunge il gip distrettuale - le gravissime condotte hanno aumentato a dismisura le possibilità di sopravvivenza del sodalizio, rafforzandone concretamente le capacità operative e determinando per ciò stesso al reale ed elevato pericolo di una attuazione ancora più incisiva e sistematica dei delitti scopo del programma criminoso».

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Reggio Calabria: Angeli Bianchi incontrano il Vescovo al Policlinico

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Si è svolta nel pomeriggio di ieri l’attesa visita del Vescovo Monsignor Fiorini Morosini, presso il reparto di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Madonna della Consolazione di Reggio Calabria.
Ad accoglierlo un rappresentante della famiglia Pulitanò, la direttrice sanitaria Nadia Farisano, i primari dei vari reparti del Policlinico, tutto lo staff medico del reparto, i volontari ed il direttivo dell’associazione Angeli Bianchi che dal 2013 opera all’interno della struttura con un progetto di volontariato dal titolo “Un Angelo in Corsia”, volto a rendere meno pesante la degenza dei piccoli pazienti. 
E proprio a questo ha fatto riferimento Mons. Morosini che dopo la visita dell’intera struttura e una breve celebrazione ha affermato: “Mi congratulo con questa Associazione per il servizio di volontariato che svolge, per il supporto offerto ai medici nell’ospitare i piccoli degenti e alle famiglie dei bambini che, più degli adulti, soffrono la lontananza da casa”. 
“Una giornata stupenda e importante – sono state le parole del Presidente dell’Associazione Maurizio Albanese -. Dopo 4 mesi di attività nel reparto di Chirurgia Pediatrica con i nostri volontari abbiamo avuto l’onore della presenza di Sua Eccellenza che, abbracciando il nostro progetto, ci incoraggia ancora di più ad andare avanti nel nostro compito, quello di donare sorrisi ai bambini. La sua visita, che giunge dopo l’incontro in Curia dei primi di febbraio, ci riempie di orgoglio. Colgo l’occasione, inoltre, per ringraziare tutto il Policlinico che ci da la possibilità di fare del volontariato”.
A margine dell’incontro la soddisfazione anche del Primario del reparto, Mariano Barbalace : “Sono orgoglioso della visita di Monsognor Morosini, perché rappresenta la testimonianza che ci sono occhi attenti all’attività di chirurgia pediatrica”. 

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MATTEO RENZI - Presidente del Consiglio dei Ministri - Nuovo Governo in Italia - Felicitazioni ed Auguri di Assoedilizia

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: LE FELICITAZIONI DI COLOMBO CLERICI
PER LA ASSUNZIONE DELLA CARICA DA PARTE DI MATTEO RENZI E L'AUGURIO ALL'ITALIA DI UNA DECISA RIPRESA MORALE ED ECONOMICA IN SPIRITO DI COSTRUTTIVA CONCORDIA
 
 
Matteo Renzi è il nuovo Presidente del Consiglio.
 
Il Presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia, Achille Colombo Clerici, nell’esprimere al Presidente Renzi le felicitazioni personali e delle Organizzazioni che rappresenta, formula l’augurio di ogni successo nell’operare per il bene dell’Italia intera in un momento, come l'attuale, particolarmente difficile della sua storia.
 
Augurio in uno con l’auspicio che possa subito seguire l’attività del nuovo Governo per l'adozione delle urgenti misure necessarie per la ripresa morale ed economica del Paese, in spirito di costruttiva concordia.

            ASSOEDILIZIA
                     e
     ISTITUTO EUROPA ASIA
      Europe Asia Institute



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In Calabria 1300 lavoratori ex Lsu rischiano il posto. Longo preme su Sel

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Reggio Calabria – Dura presa di posizione del consigliere Giuseppe Longo circa la questione ex  Lsu addetti alle pulizie operanti presso le scuole della provincia. Dei complessivi 1300 lavoratori calabresi infatti ben 600 sono impiegati in provincia di Reggio Calabria e comunque tutti corrono il serio rischio di restare a casa per via dell’esaurimento a fine mese dell’ultimo stanziamento di fondi contenuto nell’ultima legge di stabilità (circa 34,6 milioni di euro). «Ripercussioni drammatiche attendono – afferma in una nota un esasperato Longo – gli ambienti scolastici provinciali, soprattutto per la parte che concerne la sicurezza igienico sanitaria. Ma questo disastro, ripetutamente annunciato, è l’inevitabile frutto di una gestione irresponsabile dell’intero settore dell’istruzione». Longo - che denota altresì una squilibrata e disuniforme ripartizione dei medesimi fondi a netto vantaggio dell’area dell’Italia settentrionale - si dice certo che ciò graverà ancora una volta a discapito dei lavoratori e delle famiglie calabresi. Per tale, motivo conclude la nota, oltre ad aderire «alla vertenza della Cgil prevista per martedì 25 febbraio in Piazza Italia davanti alla sede della Provincia ci siamo già attivati per chiedere alla deputazione Sel una interrogazione parlamentare atta a richiamare l’attenzione dell’attuale nuovo governo su questo ennesimo dramma sociale», sollecitando infine ai sindaci, al presidente Raffa ed ai lavoratori medesimi «un energico intervento presso il MIUR affinché si attivi per prorogare l’attività in essere».

 

Giuseppe Campisi


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Oreste Romeo (NCD): MINACCE AL PROF. GIUSEPPE BOMBINO

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Reggio Calabria 25 febbraio 2014 - <<La notizia della grave ed insolente minaccia di cui il Prof. Giuseppe Bombino questa mattina  e' stato fatto oggetto suscita indicibile sgomento misto alla rabbia che accompagna la sensazione di impotenza che si prova nell'assistere in Città  all'allarmante escalation di una violenza criminale sintomatica di degrado culturale pericoloso ed all'apparenza inarrestabile.
Nel momento in cui il clima è irrespirabile ed appare impresa titanica assicurare accettabile governo all'evidente smarrimento, a qualsiasi livello, della pur minima forma di quella civiltà che ha da sempre caratterizzato la nostra gente, non si puo' tacere delle gravi sottovalutazioni cui sono andati incontro episodi recentissimi ed altrettanto gravi, cosi come deve crescere l'impegno, corale, a puntare con sempre maggiore convinzione sulla nostra reale e ben diversa identità, riscoprendola ed affermandola con orgoglio quale irrinunciabile patrimonio da mettere a frutto nell'ottica di una ripartenza che non potrà essere troppo a lungo ostacolata da personalismi o da idolatrie velleitarie e settarie.
Un abbraccio forte al carissimo Amico Giuseppe Bombino, nella certezza che gli importanti valori dei quali Egli e' unanimemente riconosciuto ed ammirato portatore, nella sfera privata e nella sua veste pubblica, ben presto consentiranno il recupero della serenità interiore e della energia ideale fin qui quotidianamente trasmesse con intelligente dedizione ed infinito amore alla Famiglia ed all'intera Comunità Reggina>>
Oreste Romeo 



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Luigi Palamara
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Torrenova (ME): 3 spacciatori sorpresi ed arrestati dai Carabinieri ed un altro soggetto di Torrenova segnalato alla Prefettura.

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Compagnia di Sant’Agata Militello

 

Torrenova (ME): 3 spacciatori sorpresi ed arrestati dai Carabinieri ed un altro soggetto di Torrenova segnalato alla Prefettura.

 

Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Militello, nel comune di Torrenova, hanno tratto in arresto tre persone per spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta di Matteo RAGUSA e Giuseppe AMORELLO, 22enni di Palermo e Fausto CASTELLI, 34enne di Torrenova. In particolare i Carabinieri sono riusciti a risalire a due episodi di spaccio in due momenti distinti. Il tutto inizia ha inizio da un controllo da parte dei militari nei confronti dei due palermitani, sospettati di detenere una elevata dose di sostanze stupefacenti. I Carabinieri, sebbene a seguito di perquisizione personale e veicolare non trovino alcuna sostanza, recuperano una somma di denaro in loro possesso di circa 450 euro, ritenuto poi il provento della compravendita della droga. Ancora i militari dell’Arma, sempre a Torrenova, riescono a risalire, a seguito di ulteriori accertamenti, ad un trentaquattrenne, Fausto Castelli, il quale viene trovato in possesso di 62 grammi di hashish. Le immediate indagini e ricostruzioni dei militari dell’Arma hanno così accertato la presenza di due episodi di spaccio avvenuti in breve tempo: il primo da parte dei palermitani a favore di Castelli ed il secondo, sempre dai medesimi, a favore di un noto assuntore di sostanze stupefacenti di Torrenova. Quest’ultimo, a seguito di perquisizione, veniva trovato in possesso di 7 grammi di hashish e segnalato quindi alla Prefettura di Messina per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. Mentre per i due palermitani e per il torrenovese Castelli è scattato l’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I due palermitani sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Caserma in attesa della convalida dell’arresto, il Castelli ,invece, su disposizione della Procura della Repubblica di Patti, è stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari. Tutta la sostanza stupefacente rinvenuta è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri della Stazione di Sant’Agata.

 

Tortorici (ME): carcere per i due trasportatori di materiale esplosivo

Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Tortorici, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Patti, hanno tratto in arresto Sebastiano GALATI MASSATO ed Antonino COSTANZO ZAMMATARO, conducendoli, dopo la convalida del Gip, presso la Casa Circondariale a Messina – Gazzi. I due tortoriciani erano stati tratti in arresto dai Carabinieri di Tortorici venerdì sera e trattenuti in regime degli arresti domiciliari dopo che erano stati trovati in possesso di un manufatto contenente materiale esplosivo altamente pericoloso.


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