Quantcast
Channel: MNews.IT
Viewing all 6567 articles
Browse latest View live

Comune. Pisapia: "Milano oggi prova un immenso dolore"

$
0
0

Il Sindaco: “Sarà lutto cittadino”

Milano, 25 febbraio 2014 – “Purtroppo è successo quello che fino all’ultimo, anche quando le speranze erano minime, speravamo non accadesse. La morte di Alfredo Famoso è stata provocata da un gesto assurdo e terribile. Nessuna ragione può spiegare tale comportamento. Ora è il momento di stringerci attorno alla famiglia di Alfredo, che ha perso un marito, un padre, un fratello, uno zio lasciando un vuoto incolmabile. Ieri sono stato a Niguarda e come tutti ho sperato che il sottile filo che teneva  in vita Alfredo Famoso non si spezzasse. Milano oggi prova un immenso dolore e come Sindaco ho deciso che nella nostra città ci sarà lutto cittadino, concorderemo la data insieme alla famiglia.”


Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia 


--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Il Presidente Scopelliti esprime solidarietà al Presidente dell'Ente Parco d'Aspromonte Giuseppe Bombino

$
0
0

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito all’intimidazione compiuta ai danni del Presidente dell'Ente Parco d’Aspromonte, Giuseppe Bombino, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Desidero rivolgere vicinanza e solidarietà al Presidente dell'Ente Parco Aspromonte Giuseppe Bombino per il vile atto intimidatorio subito. Ferma è la mia condanna nei confronti di un gesto che mira a colpire ed indebolire l’azione di un rappresentante delle istituzioni e di una classe dirigente che si sta spendendo con grande impegno, e significativi risultati, a favore dello sviluppo di un territorio come il comprensorio del Parco d’Aspromonte. Sono certo che il Prof. Bombino proseguirà con il medesimo slancio e determinazione, senza alcun condizionamento,  nell’assolvimento del suo incarico sapendo di avere dalla sua parte una comunità pronta a fare fronte comune contro il crescente imbarbarimento del clima e contro chi vuole tenere sotto scacco questa terra”.

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Solidarietà di Daniele Romeo al Prof Bombino

$
0
0

Reggio Calabria 25 febbraio 2014 - "Esprimo sincera solidarietà al Prof. Giuseppe Bombino per il vile atto intimidatorio subito. Il Presidente dell'Ente Parco Aspromonte si sta impegnando notevolmente per il rilancio di quell'area che è un'autentica risorsa per il nostro territorio e questi episodi vergognosi non devono condizionare la sua azione. Sono certo che verranno presto individuati i responsabili e che il prof. Bombino andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre". 
Lo dichiara il componente del comitato provvisorio di coordinamento regionale del Nuovo Centrodestra Daniele Romeo.



--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Reggio Calabria: solidarietà a Bombino da parte del PD

$
0
0

REGGIO CALABRIA – L'intimidazione subita dal prof. Bombino, Presidente dell'Ente Parco Aspromonte, ci lascia ancora una volta l'amarezza di gesti che non rappresentano i calabresi, ma che inevitabilmente ne infangano l'onestà e la civiltà di cui sono portatori. Esprimo al dott. Bombino la solidarietà e vicinanza della federazione provinciale del Partito Democratico e mi auguro che le forze preposte al controllo del territorio possano avere ancor più strumenti per poter rispondere a gesti tanto vili quanto feroci, assicurandone alla giustizia gli autori.

Seby Romeo
Segretario provinciale del Partito Democratico

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Il Presidente Raffa sulla lettera alla città di mons. Giuseppe Fiorini Morosini

$
0
0

<<SOLO UNA CLASSE POLITICA CHE ANTEPONE IL BENE COMUNE ALL’INTERESSE DI PARTE PUO’ IPOTIZZARE CHE REGGIO CALABRIA   ABBIA INTRAPRESO LA STRADA PER   DIVENTARE UN NUOVO MODELLO DI POLIS >>
                                                                    
                                                              Di Giuseppe  Raffa
Il senso dello Stato e l’etica della politica. Un tema quasi dimenticato dal cittadino di una società caratterizzata da gravi tensioni sociali, civili e politiche.  Al senso dello Stato si richiama mons.  Giuseppe Fiorini Morosini, l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova,  nella sua recente “lettera  alla città”.  Il suo invito alla riflessione è quanto mai  attuale ove si consideri  la grave crisi economica e sociale  in cui è sprofondata la più grande città della Calabria.  Il richiamo del presule giunge dall’attenta analisi di una società che sembra abbia perso quegli antichi valori, come il rispetto degli altri e la solidarietà, che in passato hanno rappresentato la vera forza di un popolo chiamato nella sua millenaria storia a superare momenti di grande difficoltà. Il dibattito sul senso dello Stato è una costante delle varie civiltà che hanno accompagnato l’uomo nel corso dei secoli. Per avere un’idea  su un tema  così  attuale  basta ricordare Platone  per il quale lo stato ideale è perfetto se ordinato secondo l’idea del bene comune che poi contribuisce alla creazione del bello. Bene comune e bellezza, a mio avviso, si realizzano solo attraverso il sentimento dell’amore (quello vero per questa terra e per la sua gente) che, analizzando il protagonismo della quotidianità, sembra non appartenere più alla politica che preferisce l’olimpo all’agorà. Si consuma così il distacco tra i cittadini e la classe politica preposta al governo del territorio.  Un fenomeno che genera la società dei privilegi, della contrapposizione, dell’individualismo, della sfiducia nei confronti dello Stato, della sempre più precaria coesione sociale. Il cittadino globale ritorna allo stadio anomico, alla giungla. Insomma, come scrive il presule della Chiesa reggina,  siamo di fronte  alla diffusione di “modelli antisociali, anti statali e contro il bene comune: abusivismi di vario genere, mancanza di rispetto delle regole di convivenza, evasione contributiva e fiscale, accesso a benefici non spettanti, corruzione, favoritismi, raccomandazioni, prevaricazioni, truffe finanziarie, omertà, indifferenza”.  Fattori che costituiscono l’humus propizio alla nascita e al radicamento di fenomeni degenerativi  come la ‘ndrangheta, diventata  ormai  un vero e proprio cancro  che, in alcune aree della provincia, resiste all’azione degli  anticorpi sociali.  A questo punto come non condividere il pensiero del Metropolita quando sostiene la necessità di una maggiore coerenza tra la nostra fede e i comportamenti nella vita di tutti i giorni? Il cristiano, il cattolico, ancorché stimolato dalla voglia dell’impegno politico, non può chiudere gli occhi davanti a comportamenti   che di fatto producono il vantaggio del singolo ai danni della collettività: neanche quando il protagonista è un collega di partito o il componente di  un segmento dell’ elettorato amico. L’etica della politica non può, assolutamente, ridursi ad uno slogan, alla solita litania da convegno, mentre nei fatti si adottano comportamenti   contrari sia alle regole morali sia alle norme che stanno alla base della pacifica convivenza.  Uno degli antidoti al decadimento politico, secondo me,  si chiama  primato della società civile che, liberando creativa socialità di fronte allo strapotere e all’incapacità di chi amministra la cosa pubblica, diventi  strumento dinamico teso a rafforzare  il senso  della responsabilità personale  e farla così  trasformare in garante di una maggiore partecipazione democratica.  L’invito a progettare il futuro e la scommessa sulla speranza non sono certo dei riconoscimenti che mons. Fiorini Morosini fa per legittimare questo o quel politico, questo o quello schieramento, quanto piuttosto un  richiamo al senso di responsabilità di quanti “trovano nella fede cristiana un’ulteriore spinta alla partecipazione”. Ma non in senso farisaico,  di cui Reggio, purtroppo, è vittima.  La politica da tempo ormai è chiusa in una torre eburnea che impedisce di  comunicare con il cittadino il quale, poi, attraverso non certo disinteressate casse di risonanza, viene bombardato di messaggi mendaci.  E’ indispensabile rigenerare la società attraverso un’azione pedagogica  in grado di  diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, la cultura della legalità, della solidarietà, dell’eguaglianza e della giustizia sociale.  Solo quando il tessuto sociale  uscirà dallo stato di narcosi in cui è stato ridotto da piccola o grande illegalità, solo quando la classe politico – amministrativa anteporrà il bene comune all’interesse di parte, possiamo ipotizzare  che Reggio Calabria  abbia intrapreso la strada per diventare un nuovo modello di polis. 



--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

SERATA D'ANNUNZIO - TARANTO 3 MARZO - CON PIERFRANCO BRUNI E NERIA DE GIOVANNI - INCONTRO DI STUDI

$
0
0

 

 

 

 

 

 

Serata D'Annunzio

Discutendo con Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni  su  Io ho quel che ho donato” 

- Taranto Lunedì 3 marzo -

-          

Dialoga con gli autori Marilena Cavallo. Interviene Tiziana Grassi.

Introduce Giusy De Marco

 

 

 

 

 

Serata dedicata a Gabriele D’Annunzio con  Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni per presentare il saggio "Gabriele D'Annunzio. Io ho quel che ho donato",  edito, in  una elegante veste, dalla Casa editrice Nemapress.

La manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale “Oriana Fallaci”, si svolgerà lunedì 3 marzo  alle 17,30 al Grand Hotel Mercure – Delfino di Taranto, Viale Virgilio 66. Introdurrà i lavori la presidente dell’Associazione Giusy De Marco. Dialogherà con Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni la saggista e critico letterario Marilena Cavallo. Interverrà la giornalista e scrittrice Tiziana Grassi.

Lo studio, che è stato pubblicato in occasione dei 150 anni della nascita di D’Annunzio, (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), ha aperto una vasta dialettica anche sulla funzione che il dannunzianesimo ha avuto all’interno della cultura europea e internazionale. Infatti il lavoro di Bruni e De Giovanni è arricchito con contributi di: Emanuela Forgetta che parla del rapporto di D’Annunzio con la Catalogna, Stefan Damian con la Romania, Arjan Kallco con l’Albania, Andrea Guiati con gli Stati Uniti d’America, André Ughetto con la Francia, Valentina Piredda  con l’Austria.

Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni hanno indagato tra le pagine e nella vita di D’annunzio, con un approfondimento sull’interventismo dannunziano alla Prima Guerra Mondiale, tracciando delle linee originali e portando sullo scenario letterario una lettura innovativa, coraggiosa e ricca di importanti stimoli. E’ considerato un saggio che apre delle prospettive nuove ad un D’Annunzio dentro tutto il Novecento tra letteratura, estetica e antropologia e scava nel “nascosto” letterario e umano di Gabriele.

Neria De Giovanni è  Presidente dell’AICL, critica letteraria e saggista ed è tra i massimi esperti di Grazia Deledda. Pierfranco Bruni è scrittore e Vice presidente del Sindacato Libero Scrittore oltre ad essere esponente di spicco dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari ed è tra esperti di Cesare Pavese.

 “Abbiamo voluto ricordare l’opera di D’Annunzio, sottolineano Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni, constatando che non sempre la critica ufficiale, accademica ed universitaria, ha dato seguito a percorsi innovativi, a tutto campo, sull’attività letteraria del Vate all’interno dei processi letterari moderni. Il nostro studio cerca nelle pieghe della sterminata opera dannunziana, zone ancora poco esplorate o lette in maniera distorta, ideologicamente preconcetta”.

La serata di Taranto è parte integrante di un Progetto che Bruni e De Giovanni hanno dedicato a Gabriele D’Annunzio e alla letteratura italiana del Novecento.

 




--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Le notizie del 26 febbraio 2014

$
0
0

GOVERNO RITIRA DL SALVA-ROMA. BOSCHI, NUOVO PROVVEDIMENTO STOP PER OSTRUZIONISMO M5S-LEGA, SALVINI, 'ABBIAMO VINTÒ Il governo rinuncia al decreto Salva Roma. Lo ha annunciato il ministro Boschi alla conferenza dei capigruppo della Camera. La decisione arriva a causa dell'ostruzionismo di M5S e Lega perchè l'elevato numero di emendamenti avrebbe tenuto l'Aula impegnata fin dopo la scadenza del provvedimento. Il governo varerà 'un nuovo provvedimento, dopo una valutazione dei contenutì, che contenga anche le norme sull'Expo e sulla Sardegna e 'si impegna a recepire in un secondo provvedimento le normè del decreto Salva Roma che 'ritiene indispensabilì. Esulta la Lega, Alemanno avverte: 'Il bilancio di Roma non ha coperturà. ---. RENZI, DALLA MERKEL COL JOBS ACT, MODULABILE RIDUZIONE CUNEO SOLDI A SCUOLA PER USCIRE DA CRISI, CAMBIARE PATTO STABILITÀ 'Il 17 marzo andremo al bilaterale con Angela Merkel con le idee chiare sul piano del lavoro e col jobs act prontò. Lo ha detto Renzi a Treviso ipotizzando una riduzione 'modulabilè del cuneo fiscale. Il premier ha annunciato un 'censimentò che permetta di capire quanto è possibile sforare dal patto di stabilità, che il governo modificherà rispettando i vincoli, ed ha ribadito la necessità di investire sulla scuola. Squinzi avverte: 'ha captato i problemi, ora i fattì. Plauso dalla Commissione Ue: 'sentiamo ambizione per l'Europa e per l'Italia in Europà. ---. M5S SCRICCHIOLA SU ESPULSIONI, PARLAMENTARI MINACCIANO ADDIO NERVI TESI IN ATTESA VERDETTO ISCRITTI. ORELLANA,SIAMO SERENI Tensione alle stelle nel M5S dopo l'espulsione dei quattro senatori 'dissidentì. Si moltiplicano le voci contrarie e alcuni parlamentari sarebbero in procinto di abbandonare il movimento in aperto dissenso. Quattro i senatori vicini alle dimissioni, fra i quali Bencini, Bignami e Romani. Alla Camera alcuni deputati si starebbero contando per verificare la possibilità di formare un proprio gruppo. Tacconi si schiera: consideratemi il quinto dissidente. Fra gli espulsi Orellana dice: 'attendiamo serenamente il voto degli iscrittì che arriverà alle 19. Sul fronte opposto Di Stefano attacca le voci fuori dal coro: 'In questi undici mesi ho sempre sentito una spada conficcarsi al mio fianco. Questo non è più tollerabilè. ---. TESORO, A RUBA I BOT A 6 MESI, TASSI AL MINIMO STORICO SPREAD POCO MOSSO, BORSA OK. GERMANIA, SCOPERTA ASTA BUND Nuovo minimo storico per il tasso sul Bot a 6 mesi in asta oggi. Il rendimento medio è sceso sotto la soglia dello 0,5% per la prima volta dall'introduzione dell'euro, allo 0,455%. Il Tesoro ha collocato tutti gli 8,5 miliardi di euro previsti. Dopo l'asta, spread poco mosso, Borsa in positivo. In Germania scoperta l'asta di Bund a 30 anni: le richieste non hanno raggiunto i 3 miliardi di euro offerti. ---. ALITALIA, DEL TORCHIO, DUE DILIGENCE SARÀ CHIUSA IN UN MESE 'MONTEZEMOLO BENVENUTO, OTTIMISTA SU ETIHAD, BENE PER TUTTÌ 'Continua la due diligence. È la fase clou: ragionevolmente si concluderà in 3-4 settimanè. Lo afferma l'ad di Alitalia Del Torchio spiegando che 'vogliamo continuare a essere partner leali di Air France con cui abbiamo un accordo fino al 2017' ma 'quello che succederà più avanti lo vedremò. 'Benvenutò del manager all'ingresso di Montezemolo, 'se dovesse arrivare sarebbe una cosa positivà e 'ottimismò su Etihad: 'penso che sia una cosa buona per entrambì. Malpensa 'resta un punto fermo, così come gli altri scali del nord Italià. ---. UCRAINA: NATO, RISPETTARE L'INTEGRITÀ. TENSIONI IN CRIMEA EX PRESIDENTI DENUNCIANO INGERENZE MOSCA,PUTIN TESTA ESERCITO 'Diamo per scontato che tutte le nazioni rispettino la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucrainà, È il messaggio del segretario della Nato Rasmussen, preoccupato per gli sviluppi della crisi nel Paese. E mentre gli ex presidenti ucraini Kravchuk, Kuchma e Iushenko denunciano le ingerenze russe nella vita politica della Crimea, nella penisola sul Mar Nero sale la tensione: manifestanti hanno issato bandiere bandiere russe in varie città e si fronteggiano con i tatari vicini agli insorti di Maidan. Putin ha ordinato un controllo della prontezza di reazione delle truppe e di altre armi dei distretti militari centrale e occidentale. ---. CONCORDIA: SCHETTINO AL GIGLIO, METTO FACCIA PER LA VERITÀ DIFENSORI, UNA FORTE EMOZIONE, VENIRE GLI È COSTATO MOLTO Il comandante dalla Costa Concordia Schettino è arrivato all'Isola del Giglio per partecipare al sopralluogo in programma domani sul relitto. 'Sono qui per contribuire all'accertamento della verità, mettendoci la faccià, ha commentato. I difensori raccontano che vedendo il relitto 'si è emozionato molto, si può comprendere quanto gli possa essere costato venirè. ---. EMBRIONE 'CON 3 GENITORÌ, GLI USA VALUTANO AUTORIZZAZIONE IN GB METODO HA AVUTO LUCE VERDE DOPO CONSULTAZIONE PUBBLICA Gli Usa stanno valutando la possibilità di creare embrioni umani con il materiale genetico di tre genitori per evitare malattie genetiche delle cellule. Lo ha annunciato l'Fda che ha convocato un panel di esperti per valutarne le implicazioni di questo metodo, che potrebbe essere disponibile per l'uomo a breve e che ha già avuto luce verde in Gran Bretagna dopo una consultazione pubblica. La tecnica permette di evitare le malattie dei mitocondri, le 'centrali energetichè della cellula, trasmesse per via materna, e consiste nel creare embrioni che hanno il Dna dei due genitori naturali fatta eccezione per questi organelli, che invece saranno quelli di una donatrice.

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Monasterace recuperata tartaruga caretta caretta

$
0
0
Monasterace: diportista recupera tartaruga caretta-caretta in difficoltà e la consegna alla Guardia Costiera

Roccella Jonica (Reggio Calabria) 26 febbraio 2014 – Nella giornata odierna è stata recuperata, al largo del comune di Monasterace, un esemplare di tartaruga caretta-caretta, in evidente difficoltà natatorie.
Lo splendido esemplare, dal peso di circa 20 kg, lungo 60 cm e largo 40 cm, è sembrato subito in precarie condizioni di salute. Il diportista, rilevato anche la presenza di un granchio nella cloaca dell’animale che spesso causa le difficoltà natatorie, ha provveduto a recuperare la tartaruga sulla propria imbarcazione e, una volta giunto sulla spiaggia di Monasterace, a consegnarla al personale della Guardia Costiera.
Il recupero degli esemplari di tartaruga caretta caretta in difficoltà ha grande importanza nel quadro della tutela della biodiversità del mare. La specie, infatti, è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane. Sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. 
Si rammenta che chiunque si trovasse a rinvenire esemplari di caretta caretta in difficoltà è pregato di allertare la Guardiacostiera per le successive azioni di competenza.
L’esemplare di caretta caretta a cui è stato dato il nome di Tania è stata visitata dal tecnico del servizio Veterinario dell’ASP di Locri Domenico Daniero e successivamente consegnata al Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone per le cure del caso ed il successivo ricovero presso le strutture del centro dove verrà sottoposto ad ulteriori esami.

Roccella Jonica, 26 febbraio 2014

 


 




--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Roccaforte del Greco rappresenta una delle priorità dell'Assessorato alla Viabilità della Provincia

$
0
0
Reggio Calabria 26 febbraio 2014- Il problema del crollo parziale di un segmento di viabilità provinciale nel territorio del comune di Roccaforte del Greco rappresenta una delle priorità dell’Assessorato alla Viabilità della Provincia retto da Gaetano Rao. Lo stesso assessore  segue  costantemente la situazione  strutturale della SP 23  che provoca disagi agli abitanti del piccolo centro aspromontano e del circondario. Il settore Viabilità dell’Ente,  infatti,  ha attivato le procedure  tecnico- amministrative affidando  l’incarico ad  professionista  geologo affinché in tempi brevi proceda  alla valutazione dello stato dei luoghi ed alla conseguente relazione geologica. Il lavoro  del professionista è propedeutico alla progettazione e all’esecuzione dell’intervento  di ripristino del tratto di arteria crollato  a seguito degli eventi alluvionali.   

Al Presidente

della Provincia di Reggio Calabria

dott. Giuseppe Raffa



Caro Presidente

Il Comitato Roccaforte Democratica da diverso tempo attraverso un percorso limpido, aperto e plurale sta cercando di rivitalizzare un’intera comunità facendo un focus sui problemi che la stessa deve quotidianamente affrontare e prospettando possibili soluzioni ed interventi che una volta tornata la democrazia possono essere realizzati come obiettivo primario di un processo di partecipazione attiva.

Nei giorni scorsi in un dibattito con la comunità è stato affrontato il tema della viabilità proprio in un momento in cui la cittadinanza di Roccaforte vive una situazione molto precaria su questo aspetto. A causa delle ultime piogge infatti in un tratto della SP23 una parte della carreggiata è completamente franata e ciò  non solo risulta essere molto rischioso per chiunque attraversi il tratto suddetto ma non permette più ai trasporti pubblici di raggiungere il Paese.

Gli studenti e le loro famiglie sono costretti ogni mattina ed ogni giorno a raggiungere con i propri veicoli i mezzi pubblici ben oltre il centro abitato.

È stato sollecitato l’assessore provinciale Eduardo Lamberti Castronuovo che si è reso disponibile e che abbiamo incontrato al fine di portare nei vari livelli istituzionali la voce della nostra comunità per non rimanere nell’oblio e nella dimenticanza.

Cogliamo inoltre l’occasione per far presente all’ Amministrazione Provinciale ed al suo Ufficio Tecnico come nessuna indicazione stradale è presente nel tratto che congiunge la SS106 da Melito P.S. alla comunità di Roccaforte. Risultano infatti essere presenti nella segnaletica stradale da poco affissa i comuni di S. Lorenzo, di Bagaladi e la località di Gambarie ma risulta scomparsa la segnaletica di Roccaforte del Greco.

Crediamo sia necessario intervenire per ridare dignità a questa nostra comunità anche con questi piccoli interventi mirati ma significativi per una realtà che chiede di essere ascoltata ma soprattutto di non essere dimenticata. Facciamo questo appello conoscendo la sua vicinanza e la sua attenzione verso i centri aspromontani e non vorremmo che anche Lei non vedendolo in segnaletica si fosse dimenticato dell’esistenza di Roccaforte del Greco.

Siamo sempre disponibili ad un incontro per illustrarle meglio la situazione drammatica.   


Comitato Roccaforte Democratica





--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Calcio calabrese di prima categoria, Condofuri-Laureanese 1-1, un pareggio che fa morale e classifica, ma nessuno è contento

$
0
0

I 'padroni di casa', passati in vantaggio, con una rete favolosa del fuoriclasse Favasuli, falso difensore di fascia destra, proprio nel momento di maggiore possesso palla dei pianigiani, non hanno saputo chiudere il match con l'1-2, confermando  l'elevato …"tasso di mangiamento". Nella ripresa il fantasista Paviglianiti e lo stesso Favasuli, hanno avuto la palla del K.O. ma non sono riusciti a gonfiare la rete avversaria, in svariati frangenti. Nonostante l'inferiorità numerica, regalata su un piatto d'argento con guanti e livrea. Comunque, l'efficiente e funzionale modulo di gioco messo in vetrina da mister Demetrio Brancati, ha dato esito positivo 
CONDOFURI E LAUREANA SI DIVIDONO SALOMONICAMENTE LA POSTA IN PALIO, SUL NEUTRO DI MELITO PORTO SALVO, MA NESSUNO DEI DUE  RIMANE CONTENTO & SODDISFATTO
Gli ospiti ben messi sul tappetino verde da un geniale Giuseppe Perna, mostro sacro della Palmese di qualche anno fa, ottimo allenatore, hanno disputato un grosso match al "Saverio Spinella" e sarebbero potuti tornare sulle rive del Mesima con il bottino pieno dei tre punti in palio,  se i bombers  non avessero tardato ad asciugare le polveri bagnate. Tarzan Romeo, che sulla liane vola meglio di Johnny Weissmüller, ci ha messo del suo, senza l'aiutino di Cheeta. L'uomoragno pianigiano è stato decisivo in almeno tre circostanze
Domenico Salvatore
MELITO PORTO SALVO (rc)- Quando serve il pareggino, tutti lo vogliono e nessuno lo disprezza. Vedi i gironi di Coppa. Beato chi lo prende. Beato chi s'oo fa… er sofà? Altrimenti…Un pareggio? Il geniale Alberto Sordi sibilerebbe…"Pussa via brutta bertuccia machi t'havvvvistooomaiii, machittteconosceee, all'anima de li mortacci tuaaa, te possino caricà, te possino cecàaa, anvedi sto burinoooo….". Vade retro! Nel parterre vellutato del Marosimone, l'allenatore, Giuseppe Perna ed il presidente, Andrea Prossamariti, sembrano contenti e soddisfatti o rimborsati del gioco messo in vetrina dai ragazzi, in format esterno, ma assolutamente no del risultato:"Eravamo consapevoli della rabbia del Condofuri che, va detto, non è la squadra che la classifica "dice". Anzi. Tuttavia, questo pareggio, non serve a nessuno dei due…Siamo andati sotto per una prodezza di Favasuli, ma una volta agguantato il pareggio, senza fiatoni e affanni, né tachicardia, abbiamo continuato a macinare il nostro gioco pulito, ordinato e sciolto, secondo il nostro standard. Abbiamo così costruito le palle-goal per il ribaltone. Ci è mancata la carezzina della dea bendata, che non guasta mai". Antonio Chilà, passato da allenatore-direttore sportivo a presidente dopo le dimissioni di Carmelo Iaria, è sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda:"Dovevamo vincere questa partita. Abbiamo costruito le palle-goal, se non ho visto un'altra partita, nonostante l'inferiorità numerica, per nostra ingenuità. E l'infortunio al ginocchio occorso a Nucera M, transitato dal Pronto Soccorso dell'ospedale.Il pareggio interno, data la classifica non proprio esaltante, non era il nostro obiettivo. Rispettiamo la forte e quotata Laureanese, ma a noi serviva la vittoria. Peccato! Le cose ci vanno male. Aspettavamo i tre punti a tavolino per la partita con la Bianchese per responsabilità oggettiva a termini di regolamento e Statuto federale, invece la montagna… ha partorito il topolino. Ripetizione della gara, nonostante il DASPO e la multa, che non fanno né morale, né classifica.". Il trainer Demetrio Brancati è più realista:"Abbiamo incontrato una delle squadre più quotate del campionato. Per alcuni tratti, l'abbiamo messa sotto, giocando al pallone. Siamo stati penalizzati da due episodi o tre, ma ora, dobbiamo pensare alla trasferta di Cittanova, oramai lanciata verso la conquista della Promozione. L'impresa è da Argonauti, ma non partiamo battuti in partenza. Ce la giocheremo". Par di capire, che vi sia un quarto desiderio espresso al Genio della Lampada di Aladino ("salita"in prima categoria; ristrutturazione del campo sportivo; salvezza, senza passare dai play-out) e poi…Si sono rivisti i tifosi del Condofuri al "Saverio Spinella". C'è tanta fame di pallone. Per  anni ed anni il Condofuri, che fu di Peppe Moschella, di Francesco Jaria (anche 'Melitese'), dell'ingegnere Vincenzo Nucera, di Carmelo Iaria auto (Folgore), è rimasto ai margini, ma poi il richiamo della 'foresta'è stato più forte, irresistibile. Inizialmente la società è stata guidata da un altro Carmelo Iaria (assicurazioni), ma poi ha gettato la spugna. La scelta del successore è caduta su Antonio Chilà, giocatore degli anni passati, allenatore, direttore sportivo e presidente. Un dejà vu del gioco del calcio. Il Condofuri, può recriminare a giusta ragione per una serie di torti subiti. La dea bendata gli ha girato le spalle. Meriterebbe almeno sei o sette punti ancora, persi per strada in maniera a dir poco 'rocambolesca'. Ma piangere sul latte versato è puro tempo perso. Come i cartellini gialli e rossi regalati agli avversari. Non risolvono il problema. Anzi lo aggravano. Serve, rimboccarsi le maniche, palla avanti e pedalare. Il Condofuri è una bella squadra. Buone individualità che s'innestano nel collettivo, come  tessere nel mosaico. Dev'essere più cinico e determinato, se non concentrato. Contro il forte e quotato Laureana, anzi Laureanese, dopo la zampata di 'Zanna Bianca' Favasuli, ha avuto le occasioni giuste per 'chiudere' il match, ma le stangate di Paviglianiti (e dello stesso Favasuli), hanno fatto la barba al palo, shampo, sapone, frizione e capelli. Non solo ma ironia della sorte, hanno rischiato il 'contropelo'. La formazione pianigiana, ben disposta sulla scacchiera dal mago di Hamelin, Peppe Perna, ha avuto tutto il tempo di smaltire la sbornia del duro colpo ricevuto e di ricaricare le batterie. Si udivano bene dalla tribuna gli urli del trainer, che ha insegnato ai suoi ragazzi, evitando il corso accelerato di training autogeno, a gestire bene lo stress, l'ansia e le emozioni. Simili agli acuti di Luciano Pavarotti quando al teatrro 'alla Scala' di Milano, cantava le arie della "Turandot", tipo,'Nessun dorma'. Al quarto d'ora della ripresa, il risultato era tornato in perfetto equilibrio. Il dinosauro Minniti, a cui nessuna colpa può essere attribuita sulla volèee velenosa di Cuppari, che ha 'toccato' terra, a fil di palo, ha calato la saracinesca. Mentre la muta di pit-bull, rott weiler, mastini e doberman (Favasuli, Nicolò, Nucera M, Larnè, e Nucera A.) 'ringhiavano' peggio di Gattuso. Lo stesso facevano Romeo, Mazzotta, Garcea, Fida, Careri e Furfaro). Non per questo venivano meno le souspences ed i brividi. Mafrici, Brancati, Follia, Paviglianiti e Modafferi attaccavano per linea orizzontali; Soscara, Cannatà,Gentile, Pancano e Fioriti per linea verticali. Le frequenti scariche di adrenalina, facevano impennare l'astina di mercurio come  il Machu Picchu. Più di uno, ha rischiato di vedersi saltare il tappo della valvola mitralica, a causa della fibrillazione atrio-ventricolare. Missili terra-aria della classe Cruise e Pershing, si alternavano ai colpi di bazooka e di lanciagranate. I due trainers non sapevano che farsene del pareggio…"Francamente me ne infischio", disse Rhett Butler a Rossella O'Hara in "Via col vento". Volevano la vittoria per alimentare le possibilità di ingresso garantito nella griglia dei play-off gli uni e la salvezza assicurata senza passare sotto le forche caudine dei play-out, gli altri; una Geenna infernale, dove c'è pianto e stridore di denti. Ma il Condofuri si sente stritolare dal troppo stretto abito di Cenerentola. Brividi lungo la schiena e momenti thrilling e mozzafiato; gelidi, quanto le folate siberiane provenienti dal dirimpettaio Etna, imparruccato sino alle basse quote; se non simili a quelli degli spettatori, che hanno visionato la pellicola"Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo". Le squadra ora sono più lunghe, si spalancano prateriaGli atleti hanno speso quasi tutta la birra che avevano in corpo. E quando…"Arrivano i nostriiii!", c'è solo tempo per giocarsi gli ultimi scampoli di partita. Qualche poeta o chançonnier si sveglia dal letargo e si chiede…"Che anno è /Che giorno è/ Questo è il tempo di vivere con te/ Le mie mani come vedi non tremano più/ E ho nell'anima/ In fondo all'anima cieli immensi/ E immenso amore/ E poi ancora ancora amore amor per te/ Fiumi azzurri e colline e praterie/ Dove corrono dolcissime le mie malinconie/ L'universo trova spazio dentro me/…. Sono attimi di smarrimento, in cui può accadere di tutto, di più. Mentre i calci d'angolo, le punizioni e le rimesse laterali, mare magnum, se non montepremi degli 'episodi', che possono decidere le partite, si susseguono in quantità industriale. Non succede più nulla, perché i Teseo, che dovevano matare il Minotauro ed uscire col filo di Arianna, si son persi nel labirinto di Cnosso. La vittoria è rimasta un sogno nel cassetto. Anche perché l'enigmatico signor Minio di Catanzaro, non ha mai abboccato alle pantomime, moine, farse, sceneggiate napoletane, smancerie, svenevolezze, smorfie e scene madri, che non sono mancate, come in ogni partita, perché è nella natura dell'uomo recitare a soggetto o a copione. Non era facile per la giacchetta nera, individuare i mariuoli, che seminavano zizzania per trarlo in inganno e fargli perdere la bussola. Ế andato in onda pure, qualche spezzone di wrestling con Batista, John Cena, Big Show, Rey Mysterio, Eddie Guerrero, Randy Orton, Kurt Angle…. Ma quando Minio, ha cominciato a sventolare cartellini gialli e rossi, a raffica, il fuoco delle vene si è trasformato in globuli, bianchi, globuli rossi, piastrine e plasma. La vecchia tisana della nonna, funziona ancora. Era per intenderci una partita da prendere con le molle. Cavare le castagne dal fuoco con la zampa di gatto, non era facile come bere un bicchier d'acqua. Nonostante il signor Minio, avesse indossato gli stivali della sette leghe. Sempre presente sull'azione, ha corso come Usain Bolt, lungo l'asse maggiore del campo. In prima categoria (seconda e terza)l'arbitro, corre da solo; e deve avere il coraggio della 'Tigre della Malesia', per uscire illeso dalla "fossa dei leoni", che tuttavia aveva un compagno di linea come Gomez De Gomera. In prima categoria ci sono ancora certi stuntman da Premio Oscar, sempre pronti ad arrampicarsi sugli specchi. Specialmente coloro che si allenano una volta alla settimana, se vada bene; ed alla domenica, sono dolori per gli arbitri, i compagni stessi e l'allenatore, vittima designata delle bizze e dei capricci dei monelli. Gli skin heads e gli hooligans, per natura loto punzecchiano l'arbitro, foss' anche Pierluigi Collina o Massimo Cumbo, ma non perdonano i fedifraghi che si fanno buttare fuori per "niente". E non sono solo i frustrati, complessati, inibiti e repressi. Ma non sono teneri, nemmeno con i recidivi del cartellino canario. Sconvolgono l'assetto tattico e tecnico della squadra, con una facilità ed irresponsabilità a dir poco disarmante. E fanno perdere le partite e le posizioni in classifica alla squadra del cuore. In conclusione ci sembra di poter dire che il Condofuri si stia comportando bene. Nonostante i torti subiti e la sfortuna. Anche oggi, ha disputato la sua onesta partita, a tratti tutta passione ed impeto, se non sturm und drang. La Laureanese, nouvelle vague che si rinnova, sta mettendo in vetrina un collettivo che raccoglie in giro per la Calabria, unanimi consensi. Parziale gratificazione per i sacrifici degli appassionati e competenti dirigenti. Non solo Andrea Prossamariti, Pino Chindamo e Giuseppe Perna. Un dream-team, che pratica un calcio champagne, a tratti trascendentale. Tornare in Promozione per rinverdire i vecchi allori, non dovrebbe essere impresa pazzesca. Abbiamo conosciuto la vecchia formazione, classe, grinta e mordente, che faceva tremare le vene dei polsi alle più quotate squadre calabresi, ma questa qui è tosta e sa il fatto suo. Ci sono anche i "galletti di primo canto" prodotti della nidiata, che hanno già sviluppato artigli, speroni, alucce e cresta ondeggiante. Nessuno società oramai può permettersi il lusso di spendere e spandere. Questi son tempi di vacche magre, spighe vuote, austerity, depauperismo e di settimo buco nella cintura. Altro che spending review.Vade retro stipendio, gettone di presenza, premio partita, polizza assicurativa, indennità per vittoria finale od altra rendita vitalizia. Si torna all'antica. Chi vuole, giochi per la bandiera del paese, municipio e campanile, se non pennacchio. Per divertirsi e tenere in esercizio i muscoli ed il corpo. Mens sana in corpore sano, ancora funziona. Il settore giovanile serve per svolgere promozione sociale, morale, culturale e fisica, ma soprattutto per ammortizzare i costi della gestione. Ogni squadra ha la possibilità di crearsi in loco il parco giocatori, senza doverso sottoporre a salassi insostenibili e non più integrati da fondi vari, Comune, Provincia, Regione, privato cittadino, oramai oberato da tasse, imposte e balzelli stressanti a tutto spiano; si rischia 'veramente' l'inappetenza, insonnia, emicrania, tachicardia, epatite, gastrite, colite e…sinusite. Stefano Archinà, ha svolto un lavoro davvero eccezionale. Riesce a tirar fuori il fior fiore degli arbitri, motivati, allenati, competenti e professionali. Questo a nostro avviso può fare strada, perché non solo conosce il regolamento, ma specialmente lo applica. Soprattutto perché, abbia coraggio da vendere, carattere e personalità. Sa dosare il dialogo costruttivo con le panchine e con i calciatori in campo. Rispetta il ruolo della stampa. I nostri lettori di sempre, sanno che in passato abbiamo avuto un durissimo braccio di ferro, se non rapporti tempestosi con gli arbitri e con i commissari vari. Almeno, con una parte di essi. Con i piccoli corrispondenti, che sono la vera anima del giornale erano intransigenti ed intolleranti. Non volevano nessuno dentro il campo. Si rifiutavano di darci le formazioni ufficiali, che erano quelle che facevano testo. Non era raro, che il giornalista, fosse costretto a seguire le partite sotto la neve, col vento e con la pioggia. Non sempre era incomprensione, equivoco, incomunicabilità. Spesso c'era prevaricazione, prepotenza, tracotanza, ma anche ignoranza. Poi però, con l'avvento del professore Nino Cosentino e di Saverio Mirarchi, alla direzione della Lega Calcio-FIGC le cose sono migliorate. Sebbene il ducetto, che si veste d'autorità, non manchi mai da nessuna parte. Tuttavia, anche il presidente dell'AIA calabrese, Stefano Mirarchi ed i suoi più stretti collaboratori, hanno svolto selezioni intelligenti, puntando sull'atletica e sulla teoria, ma anche sulla psicologìa, sull'aggiornamento, sugli stages
 


Il tabellino di Dosa
Condofuri-Laureanese 1-1 (domenica 23  febbraio 2014, a Melito Porto Salvo)
CONDOFURI:Minniti 7, Favasuli 10, Nicolò 8, Nucera M. 8 Larnè 8, Nucera A. 8, Mafrici B 8, Brancati 8, Follìa 9, Paviglianiti 10, Modafferi 9 
In panchina: Paone, Altomonte, Mafrici C., Neri
Sostituzioni: Piacentini, Rodà, Nucera F. 
Allenatore,  Demetrio Brancati 8
Presidente, Chilà Antonio 9
Laureanese: Romeo 8, Mazzotta 8, Garcea 8, Fida 8, Careri 9, Furfaro 8, Soscara 8, Cannatà 9, Gentile 8, Pancano 10, Fioriti 9
In panchina, Mandaglio, Ocello, Làmari Davide, Làmari Mattia, Fùruli
Sostituzioni, Barreca, Cuppari
Allenatore, Giuseppe Perna 8
Presidente, Andrea Prossamariti 9
Marcatori, 5 s.t. Favasuli, 15 s.t. Cuppari
Arbitro, Nicola Minio di Catanzaro, 10
Note, ammoniti, Favasuli, Larnè, Mafrici B, Nucera F. per il Condofuri; Careri, Cannatà per la Laureanese. Espulso, Piacentini del Condofuri
Angoli 5-10, rimesse laterali 14-16, punizioni 13-15 

MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Dobbiamo ripensare alle culture dei beni culturali - Concordo con il Ministro Franceschini sul legame cultura - economia di Pierfranco Bruni

$
0
0

Dobbiamo ripensare alle culture dei beni culturali

Concordo con il Ministro Franceschini sul legame cultura – economia

 

di Pierfranco Bruni

 

 

 

Ho letto con interesse e attenzione l’indirizzo di saluto che il Ministro della Cultura (abbrevio tutta la “dicitura”  istituzionale) Dario Franceschini ha rivolto ai dipendenti dello stesso Ministero, ma, sostanzialmente, credo che sia  rivolto a tutti gli italiani, che guardano con particolare sensibilità ai processi che il patrimonio identitario di una Nazione (da quello  archeologico, storico, artistico, archivistico, a quello editoriale – biblioteconomico, musicale, antropologico, demoantropologico) può rappresentare, soprattutto in una temperie in cui gli sradicamenti valoriali creano vuoti nelle società e negli uomini.

Sono d’accordo con ciò che afferma. D’altronde nella mia lettera indirizzata proprio a Franceschini, di qualche giorno fa, avevo cercato di toccare riferimenti che diventano centrali nello sguardo di una politica culturale che deve essere strettamente legata all’economia. Ovvero ad una politica sulla cultura dell’identità, che significa, tra l’altro, focalizzare la centralità del problema culturale sul rapporto identità – futuro.

In una realtà come quella che viviamo, che è manifestamente attraversata dal superamento della transizione cultura classica – scientificità degli eventi, se il patrimonio storico (con storico voglio comprendere tutti i campi di cui si occupa il Ministero in questione) di una Nazione non lo si utilizza come strumento nel mercato delle economie sommerse, sul piano internazionale e non solo europeo, non ha più, in questa civiltà dell’oltre modernismo e dell’oltre attuale (non attualismo), ragione di esistere soprattutto in un rapporto con il turismo.

Questo significa rendere “mercato” le culture. La cultura, in senso lato come termine concettuale e se si vuole nel gioco tra Gramsci e Gentile, in Italia ha una velocità molto bassa rispetto  allo stesso sviluppo produttivo che hanno altri settori. Il problema è stato sempre quello di chiudere in una stanza ovattata l’idea di cultura, e di conseguenza tutto ciò che definiamo bene culturale ha avuto un cammino ridotto rispetto ad altri beni di consumo.

Partiamo dall’idea che la cultura deve essere un bene di consumo, senza chiaramente nulla cedere di ciò che sappiamo essere una eredità di una civiltà, e quindi deve essere trattata come tale, ovvero come un prodotto. È certo che tutto ciò che è visitabile, usufruibile, godibile appartiene ad un mercato in cui ha senso se si lega a un processo economico basato, in questo caso, al turismo. Ma il turismo non è solo bellezza, accoglienza, indotto… È  anche una politica di immagine sulla identità.

Per fare questo, però, bisogna far uscire allo scoperto il modello ideologico che finora ha accompagnato l’idea di bene culturale. In altri termini bisogna creare non i presupposti, ma gli strumenti reali per trasformare la cultura dei beni culturali in cultura per una attività  produttiva. Soltanto così si potrà considerare processo economico un bene culturale che è valorizzante. Non basta valorizzare. Occorre una vera e propria visione economica applicata alla cultura.

La dimensione valoriale del bene culturale è ferma da decenni nel velluto di un’ideologia che vuole che un pezzo archeologico debba essere intoccabile. Rovescio il discorso. Bisogna fare in modo di toccarlo per renderlo partecipativo e partecipante. Non è una metafora. Sostenevo che se una mostra, o un museo, non porta introiti e l’investimento è superiore al ritorno economico l’operazione è fallimentare. Non abbiamo più bisogno di manifestare la nostra identità attraverso la cultura. Siamo colmi di identità anche se dobbiamo continuare in una politica di tutela. Ora dobbiamo andare oltre.

Se un museo non produce, sul piano direttamente economico, un gettito  proporzionalmente superiore agli investimenti di base bisogna ripensarlo  sia in termini culturali sia in un rapporto reale tra costi e benefici. Una Civiltà esiste per le sue Culture. Ma in una società, come la nostra, non basta più difendere soltanto una identità. Bisogna creare mercato attraverso gli strumenti che hanno reso una Nazione culla di civiltà.

Lo so che si tratta di un discorso dirompente. Ma se la cultura non entra nei mercati delle culture internazionali non crea turismo, non provoca indotti, non offre sviluppo. Se l’Italia vuole puntare ad uno sviluppo, anche attraverso le culture, deve chiaramente ripensare l’ideologia del rapporto valorizzazione – fruizione della cultura.

Siamo in un Tempo Economico. Ci piaccia o meno. Anche la cultura deve essere economia. Altrimenti le porte della malinconia neo-classica sono spalancate. Concordo con Francescani sul fatto che dobbiamo ripensare alla cultura guardando intelligentemente e sapientemente  al turismo.

Mi auguro che si riesca in questo progetto.

 

 




--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

SPORT - Il Kitesurf come volano di turismo partecipato.

$
0
0

SPORT – Il Kitesurf come volano di turismo partecipato.

Si è svolta a Reggio Calabria, presso la sede del circolo Windsurf dello Stretto (area lido comunale) una partecipata ed interessante riunione organizzativa provinciale  del "settore Kitesurf" dell’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) per discutere e valutare sulla possibilità di istituire il primo polo sportivo Asi su Reggio Calabria.

Alla riunione, tra gli altri, erano presenti Roberto Raffa - presidente del Windsurf dello Stretto Reggio Calabria,  Nino Gioffrè - rappresentante sportivo Katanhouse,  Fabio Zema - rappresentante sportivo Katanhouse, Antonio Catanoso - operatore turistico/logistico,  Silvio Morabito - istruttore del Freespirits di kitesurf 1 livello IKO ed istruttore windsurf  FIV secondo livello,  Lucio Cozzupoli - Istruttore FIV kitesurf e windsurf, Vincenzo Tornabene, presidente del circolo Freespirits, Nuccio Zaccone - istruttore IKO primo livello kitesurf, Agostino Martino - Istruttore/esaminatore e cordinatore per l'Italia della IKO settore kitesurf.  Numerosi anche alcuni appassionati  che, a vario titolo,  si sono impegnati negli ultimi anni, per promuovere e diffondere la disciplina del Kite a Reggio Calabria.

Prestigiosa, anche,  la presenza del vicepresidente nazionale Asi Tino Scopelliti. 

A fare gli onori di casa, al responsabile nazionale kitesurf  dell’ASI Fabio Delicato, oltre al presidente  Raffa vi era il presidente provinciale Asi Fabio Gatto.

Dopo i saluti del vicepresidente nazionale Asi Tino Scopelliti,  ha preso la parola Fabio Delicato - responsabile nazionale kitesurf  dell’ASI che ha presentato ai convenuti  il progetto KITE Promotion ASI.

 

 “A proposito dello sviluppo della tendenza in aumento di un modello di "turismo sportivo attivo", cresce in tutte le località marittime la domanda di attività sportive come il KITESURF e, quindi, di figure preparate ed esperte in grado di soddisfare questa richiesta in senso più generale e non solo tecnico.

Ma lo sport del KITESURF oggi, è innanzitutto pratica sportiva amatoriale e turistica con una domanda in progressivo aumento anche in termini di specchi d’acqua idonei per la pratica e delle relative strutture di servizio.

Esso negli ultimi dodici anni ha subito l'evolversi della situazione economico, sociale e culturale diventando sempre più un business internazionale che richiede di conseguenza, operatori sempre più preparati e polivalenti non solo da un punto di vista TECNICO (istruttori) ma anche e soprattutto dal punto di vista organizzativo.

 Se ci soffermiamo a osservare com’è composto oggi, il mondo del Kitesurf notiamo che esso è costituito da due grosse realtà:

Una è quella del mondo professionista ben organizzato e strutturato, da sempre che alimenta e muove l’intero business.

L’altra è l’universo delle società dilettantistiche e amatoriali “non profit”, che esprime interessi, polarizzano investimenti, intrattiene contatti con gli sponsor, ha una sua forma di pubblicizzazione attraverso i media, con il vecchio modello di gestione della società sportiva, legato al puro volontariato, alla semplice buona volontà del promotore/dirigente sportivo.

Questo modello, oggi si rivela non più adeguato alle mutate esigenze e soprattutto alle opportunità di business/lavoro che questo sport può offrire.

In alcune organizzazioni sportive, con il passare del tempo e con la crescita e la diversificazione delle attività svolte, già da qualche tempo si è sentita l'esigenza di individuare nuove figure e occupare i ruoli di responsabilità con competenze specifiche. Ad esempio nelle Riserve e nei Parchi sono nate figure nuove come la Guida di Mountain Bike, la Guida di Rafting, l’Accompagnatore di Turismo Equestre e nelle società sportive oggi sono chiamati a collaborare con il Presidente persone con competenze in problemi economico-finanziari, nella manutenzione degli impianti, nella comunicazione, nella promozione, ecc.

Al crescere delle complessità operative si richiederanno competenze sempre più specifiche e diverse che porteranno alla crescita di posizioni lavorative di alto e medio profilo professionale nel settore del turismo sportivo.

Tutto ciò premesso, credo che anche l’ASI, per risposta a questi cambiamenti e alle emergenti necessità degli operatori debba saper predisporre un programma di sviluppo delle attività e delle figure/operatori che sia nuovo e attuale.

Sarebbe opportuno puntare sulla figura del gestore o manager sportivo, capace di progettare e gestire le attività finalizzate allo sviluppo e diffusione della pratica sportiva amatoriale e ricreativa. Un responsabile dell'organizzazione, della gestione e della promozione delle attività ricreative e turistico sportive e delle strutture e impianti a esse dedicati.

Si contribuirebbe in questo modo a dare gli strumenti e le competenze a chi ne fosse interessato per trasformare una passione, quella per lo sport, in una concreta opportunità di “ lavoro sportivo “. Ne gioverebbero indirettamente l’ENTE e l’intero mondo dello Sport Amatoriale in termini di crescita qualitativa”.

Dopo l’interessante disamina di Fabio Delicato, si sono registrati alcuni apprezzati interventi dei convenuti.

Ulteriori informazioni potranno essere richieste tramite mail all’indirizzo info@asirc.it o visitando il sito www.asirc.it oppure direttamente – dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 o per appuntamento - presso la sede dell’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane – già Alleanza Sportiva Italiana) Corso Garibaldi 154 – Galleria Caminiti a Reggio Calabria.


--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Presentato alla Rai "Il giudice meschino" in onda su Rai 1 il 3 e il 4 Marzo.

$
0
0
Presentato alla Rai “Il giudice meschino” in onda su Rai 1 il 3 e il 4 Marzo.
 “Non si sono mai visti così tanti giornalisti alla presentazione di una fiction della Rai”. A dichiaralo è stata Eleonora Andreatta, Direttore di Rai Fiction, questa mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione de “Il Giudice Meschino”, la miniserie in due puntate che andrà in onda su Rai 1 lunedì 3 e martedì 4 Marzo, che si è tenuta presso la Sala degli Arazzi della sede Rai di Viale Mazzini alla presenza del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, del regista Carlo Carlei, degli interpreti Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Gioele Dix, Paolo Briguglia e Andrea Tidona, della direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, dei produttori Paola e Fulvio Lucisano e dell'autore Mimmo Gangemi. Grandissimo l’entusiasmo quindi per il film tratto dall’omonimo romanzo di Mimmo Gangemi, autore, tra l’altro, del capolavoro “La Signora di Ellis Island”, per Einaudi Editore. Una nuova sfida per Luca Zingaretti nei panni del protagonista Alberto Lenzi, il Pubblico Ministero alla Procura di Reggio Calabria. Una figura che si evolve nella dinamica della storia. E che cambia approccio rispetto alle responsabilità del ruolo dopo l’uccisione dell’amico e collega Giorgio Maremmi, interpretato da Gioele Dix. Un passato di indolenza che sfuma a seguito di un terribile risveglio della coscienza. A fianco di Luca Zingaretti, personaggi di primo piano del cinema italiano: Luisa Ranieri, Paolo Briguglia, Andrea Tidona, Maurizio Marchetti, Gioele Dix, Gaetano Bruno, Felicitas Woll. “Il giudice meschino” girato a Reggio Calabria, è una coproduzione Rai Fiction – Italian International Film prodotta da Fulvio e Paola Lucisano. “E’ una storia emblematica del nostro tempo – dichiara il direttore Rai Fiction Eleonora Andreatta -  tratta dal romanzo fortunato di Mimmo Gangemi. Racconta il riscatto e la rinascita di un uomo di Stato che riesce a compiere un percorso di riscoperta di quello che è il suo ruolo. È un racconto inedito per la fiction della Rai, che ha molti chiaroscuri. Un uomo pigro, donnaiolo, che non sa prendersi responsabilità né nella sua vita personale né come uomo di legge  riuscirà, anche grazie allo sguardo severo del figlio e soprattutto allo shock subito dall’uccisone dell’amico e collega, a compiere un cambiamento profondo. Una rinascita. E’ un personaggio nuovo  - continua - ed estremamente sfidante per il nostro protagonista Luca Zingaretti, che ha dato una grandissima prova d’autore dimostrando la sua sorprendente duttilità e capacità di rendere le sfumature di un personaggio che parte con grandi debolezze ma che sa trovare una via di riscatto e di trasformazione. In questa storia tutto fa pensare che il suo amico sia stato ucciso per vendetta a seguito dell’arresto di un uomo di ‘ndrangheta. Ma la realtà sarà più complessa. Così come complessa sarà la relazione tra il bene ed il male. Che non sono separati in modo rassicurante, ma, spesso, si mescolano in modo inquietante. E – conclude Andreatta - a indicare la giusta direzione di indagine al protagonista sarà il vecchio boss della ‘ndrangheta rinchiuso in un carcere. Saranno le sue parole sibilline la chiave di lettura del crimine e la chiave di volta delle indagini verso una mafia nuova. Forse anche più terribile dell’altra”. Luca Zingaretti di nuovo quindi nei panni di un investigatore del Sud, sottolinea, in conferenza stampa, come già dichiarato più volte anche in Calabria, le differenza sostanziali tra il Giudice Meschino e il Commissario Montalbano. Alberto Lenzi è un uomo che non ha infatti i tratti della commedia dell’arte ma che rispecchia nei suoi chiaroscuri la complessità dell’animo umano contemporaneo. Che si trova ad affrontare un crimine, come quello dei rifiuti tossici, che non ha una collocazione geografica definita. Ma che è un male diffuso. Il personaggio quindi scritto da Mimmo Gangemi, autore anche della sceneggiatura insieme a De Cataldo e lo stesso Carlo Carlei, è destinato ad entrare nella memoria collettiva dalla porta principale. Perché racconta una storia di un uomo come tanti. Con le sue debolezze. Un personaggio vero, anche se emerge dalle pagine della letteratura. C’è febbrile attesa quindi per vedere le imprese de “Il giudice meschino”. Un emozione che verrà anticipata, a Reggio Calabria,  con un’anteprima nazionale che si terrà al Teatro Francesco Cilea sabato 1 Marzo. Un omaggio alla città che è stata scelta, per il fascino dei luoghi e la bellezza dei Palazzi del centro, come set delle scene del film. Un omaggio che la città rende a “Il giudice Meschino” di Mimmo Gangemi perché la storia di Alberto Lenzi possa avere il successo che merita. 









--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Integrazione europea e istituzioni religiose tra una singolarità confessionali e gli Ordinamento dello Stato di Micol Bruni

$
0
0

Integrazione europea e istituzioni religiose

tra una singolarità confessionali e gli Ordinamento dello Stato 

di Micol Bruni

 

 

 

      "Chi volesse trovare nei processi di integrazione europea, o nei trattati che hanno dato vita all'Unione Europea un'idea forte della religione, o una definizione alta della libertà religiosa, rimarrebbe deluso".

      Così esordisce Carlo Cardia nel suo Ordinamenti religiosi e ordinamenti dello Stato (Il Mulino,2003). Proseguendo la lettura del testo possiamo comprendere che l'aspirazione all'unità europea nasce da una grande sconfitta morale e politica, definita, principalmente, una sconfitta mondiale. Proprio per questo, l'unità europea

 costituisce un'àncora di salvezza per gli uomini del vecchio continente e in questa prospettiva l'Europa appare come un focus - geopolitico di una serie di spazi a variabilità normativa.

      Lo spazio più ampio (in termini quantitativi perché raccoglie 44 Stati, ovvero quelli che si riconoscono nella Convenzione del 1950) appartiene al Consiglio d'Europa, costituito a Londra il 5 maggio del 1949, e fondato sulla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmato a Roma il 4 novembre 1950.

      Un ulteriore spazio che si riconosce all'Unione Europea è il cosiddetto Spazio Comunitario( comprensivo di 15 Stati ma presto ne conterrà 25) il quale è composto dal Parlamento europeo preposto alla elaborazione della normativa comunitaria, dal Consiglio dei Capi di Stato che adotta decisioni per l'Unione e emana direttive e regolamenti, dalla Commissione che ha poteri esecutivi e dalla Corte di Giustizia che valuta la coerenza dell'ordinamento comunitario.

      Un ulteriore spazio è occupato dalla Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), cui partecipano 42 Stati. Tra le sue strutture dobbiamo ricordare l'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti dell'Uomo, con sede a Varsavia cui è affidato il compito di promuovere il rispetto dei diritti umani.

      La Convenzione del 1950 e la Corte dei diritti umani di Strasburgo hanno dato il contributo più diretto affinché nei singoli ordinamenti europei si affermassero i principi di laicità e libertà religiosa. Infatti, nell'art.9 della stessa Convenzione si afferma che ogni persona ha il diritto alla libertà di pensiero e di religione e alla libertà di manifestarle, qualora, però, queste manifestazioni vadano a ledere le misure di sicurezze o di ordine pubbliche, sono soggette a delle restrizioni. Da ricordare è la Sentenza Kokkinakis del 1993, dove si afferma che la libertà di pensiero, di religione e di coscienza sono elementi essenziali per forgiare la vita dei credenti ma sono, anche, un prezioso contributo per gli atei, gli agnostici, gli scettici e gli indifferenti.

        Inoltre non possiamo distogliere l'attenzione dalle libertà di culto, delle quali se ne sono occupate, per citare qualche esempio, la Corte di Strasburbo e la Corte di Lussemburgo. Per la prima si può citare il caso di un obiettore di coscienza che in quanto tale si è visto escludere dalla lista dei possibili vincitori di un concorso, per la seconda si fa riferimento alla Sentenza Prais del 1997.

      Così , nel 1984 il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione con la quale si proponeva agli Stati membri della Comunità un'azione comune di fronte alle diverse infrazioni della legge compiute da recenti organizzazioni che operano al riparo delle libertà religiose. A riguardo alcuni Paesi hanno affrontato la questione drasticamente. Come in Russia con la l.1 ottobre 1997, e in Polonia con la l.17 maggio 1989 n.153. 

      Per quanto riguarda il concetto di istituzioni religiose dobbiamo ricordare che esse non ricevono un riconoscimento formale ma possono iscriversi presso un registro tenuto dalle cellule de prospective a condizione che possano presentare un'organizzazione virtualmente radicata nello spazio dell'unione o che costituiscano chiese rilevanti. L'iscrizione non comporta, però, un riconoscimento formale ma permette di entrare in un cosiddetto circuito dialogante.

      Fino agli anni Sessanta le confessioni religiose erano considerate e definite giuridicamente come delle fortezze normative, con giurisdizione e potestà disciplinare sui propri fedeli. Alle competenti autorità ecclesiastiche, in passato, era riconosciuto il potere di negare i sacramenti o di allontanare da un luogo di culto coloro che si trovassero in una posizione canonica irregolare. Con il tempo le cose sono cambiate e ora si punta a un rapporto tra Chiesa e Stato, in particolar modo ad una autonomia riconosciuta, appunto, alle chiese per quanto riguarda l'autogoverno e i rapporti con i propri fedeli.

      Un tempo si riteneva che i provvedimenti ecclesiastici fossero dotati di esecutività. Oggi ,questo, non si può più affermare perché in caso di inadempimento da parte dell'interessato l'autorità confessionale deve ricorrere alla sede giudiziaria civile per ottenere una sentenza e far eseguire il provvedimento il quale può andare incontro all'annullamento o alla revoca se richiesti dall'interessato.

      Le confessioni religiose sono, in particolar modo, istituzioni di tendenza perché pongono dei vincoli di lealtà e fedeltà che, spesso, coincidono con il rapporto di lavoro.

      Uno degli ambiti per cui lo Stato cerca di limitare l'autonomia è il sostentamento del clero, materia disciplinata dalla 1.222 del 1995. Lo Stato interviene (con un finanziamento dell'85%) per garantire che i sacerdoti cattolici fruiscano di una remunerazione sufficiente. Qualora essi abbiano un lavoro ricevono la differenza di quanto gli spetta o nel caso di cappellani militari non recepiscono niente perché possiedono uno stipendio elevato.

      Le istituzioni religiose non possono negare l'esistenza di singolarità confessionali. Quella territorialmente più vicina a noi è la Città del Vaticano ma non dobbiamo dimenticare altri esempi come la Politeia Ortodossa del Monte Athos e la Repubblica di Andorra.

      Lo Stato  Città del Vaticano ancora oggi viene definita giuridicamente come una realtà extracomunitaria e l'elemento permanente della sua Costituzione è che egli rimanga soggetto al potere del Pontefice. Infatti,  la sola funzione che svolge è nei confronti della Santa Sede.

      Esiste un regolamento generale del personale vaticano risalente al 1995 dove si afferma che i dipendenti vaticani svolgono, appunto, un'azione nei confronti del Sommo Pontefice e qualora la loro condotta contrasti con i principi morali possono verificarsi provvedimenti disciplinari o se i comportamenti risultano essere esagerati si può andare incontro anche al licenziamento.

      La Città del Vaticano ha numerosi dipendenti che prestano il loro servizio  negli immobili extraterritoriali concessi dall'Italia alla Santa Sede nel 1929.

      La Città del Vaticano ha una giurisdizione penale (tribunali e carceri propri) e può condannare attraverso il codice penale del 1929 e da norme contenute nella Legge vaticana sulle fonti del diritto del 1929.

      Per l'art.22 comma 1, del Trattato del Laterano a richiesta  della Santa Sede e per delegazione  l'Italia provvederà nel suo territorio alla punizione dei delitti, salvo quando l'autore del delitto si sia rifugiato nel territorio italiano allora si provvederà con la legge italiana. Utilizzare, però, la giurisdizione penale nella Santa Sede potrebbe ledere l'immagine di questa, infatti, nel caso  dell'attentato a Giovanni Paolo II nel 1981 la Santa Sede ha trasferito il caso allo Stato italiano. Bisogna porre l'attenzione al caso in cui un delitto è commesso  in Piazza San Pietro quando è aperta al pubblico e quando l'autore è stato fermato da polizia italiana. Tenendo presente l'art. 3 del Trattato quando S. Pietro è aperta al pubblico resta soggetta ai poteri della polizia italiana e quindi l'autore del delitto, catturato da questa, è soggetto alla legge italiana senza bisogno di alcuna delega, se, invece, il delitto viene commesso quando S. Pietro è chiusa al pubblico è necessaria una delega da parte della Santa Seda allo Stato italiano. 

      La Politeia Ortodossa del Monte Athos possiede un regime giuridico tramandato dall'impero bizantino, poi sotto la dominazione ottomana fino al 1912, poi presso la Grecia, prima per intervento militare poi con il Trattato di Pace del 1920.

      L'origine del Monte Athos risale al 958-963, quando dopo la fondazione della laura da parte di Atanasio, si avvia la colonizzazione monastica. Una serie di monasteri si radica nel territorio. Athos ben presto si arricchisce perché si afferma la legge della manomorta, ovvero tutto ciò che entra nel territorio non può essere alienato. La ricchezza raggiunta  in poco tempo, però, provoca lassismo, già individuato nel 1052 da un'inchiesta  di Costantino Monomaco e denunciato dall'arcivescovo di Tessalonica nel suo De emendanda vita monastica.

      Le comunità del Monte Athos si affermano fino alla conquista di Costantinopoli da parte dell'impero ottomano che si potrae dal 1453 al 1920. Le comunità atine sono governate prima dal protos poi dal XVII secolo dagli anziani. Il sultano agisce attraverso un supervisore turco che risiede a Karye  e che viene remunerato e mantenuto dai monaci. L'Accademia atina nel XVIII secolo diviene il punto di riferimento per la formazione delle giovani generazioni greche.

      I monaci atini prendono parte direttamente ai moti rivoluzionari per l'indipendenza della Grecia, conquistata nel 1821 ma l'annessione alla Grecia del territorio atino avverrà soltanto dopo il primo conflitto mondiale.

      Bisogna aspettare il 10 maggio 1924 per conoscere lo Statuto del Santo Monte Athos che cristallizza la composizione  delle comunità monastiche in venti santi monasteri. Lo Statuto prevede una sanzione doganale per tutte le merci importate dai monaci residenti ad Athos. È interdetto il commercio di opere d'arte e solo la Santa Comunità può fondare una tipografia.

      Il territorio del Monte Athos è riservato ad uomini monaci appartenenti alla Chiesa ortodossa d'oriente.

      Storicamente legata al Monte Athos è la pratica ascetica dell'esicasmo che si fonda sulla pratica del respiro sospeso, alternato all'espirazione che viene ripetuta per lunghi lassi di tempo e accompagnata dalla ripetizione della preghiera di Gesù. L'applicazione costante di questa dottrina mistica può portare ad una sorta di estasi attraverso  la quale il soggetto entra in una luce incerta che alcuni identificano con la vista dai discepoli di Gesù sul monte Tabor. I seguaci di tale pratica intendono trovare nella totale immobilità fisica e intellettuale, guardandosi fissamente l'ombelico, l'unione diretta con Dio. Secondo altri provocherebbe unicamente uno stato di benessere. Questa dottrina difesa da Gregorio Palamas, fu combattuta duramente dal monaco di origine calabra, Barlaam. La disputa con implicazioni politiche, divise l'impero per dieci anni (1341- 1351) contribuendo a indebolirlo di fronte ai turchi.

      Tenendo presente l'analisi della Città del Vaticano e quella del Monte Athos notiamo come abbiano un elemento comune, ovvero entrambe possiedono un origine storica che risale al primo millennio. Diverse sono invece le differenze. La prima vede la formazione del potere temporale dei papi e costituisce uno Stato nel quale possono risiedere dipendenti o parenti di questi. La seconda, invece, vede l'affermarsi del monachesimo ortodosso, è un territorio della Grecia nel quale possono risiedere individui di sesso maschile che appartengono alla Chiesa ortodossa d'oriente.

      Infine parliamo della Repubblica di Andorra le cui origini risalgono all'819. Il nome  viene dato da Napoleone nel 1806 ma la sua denominazione ufficiale è Co-principato, denominazione che deriva dalla Costituzione del 1994.   

      Il processo di formazione dell'autonomia risale a quando il Vescovo di Urgell vede nella famiglia Caboet la possibilità di mantenere il feudo. Quando Arnaldo di Caboet nel 1159 trasmette i suoi diritti alla figlia Emerinda di Castelbò che aveva sposato il conte di Foix si determinò il passaggio da una casata ad un'altra. Dopo la Convenzione arbitrale tra il Conte di Foix  e il Vescovo di Urgell del 1278 i poteri del Conte passano ai principi di Béarn e al re di Navarra, dopo la sua ascesa al trono Navarra ricade nuovamente nelle mani del conte.

      Il Co-principato di Andorra che sino ai primi  anni novanta del secolo scorso viveva "immerso in un ancien regime"(C. Cardia, op.cit.) ha adeguato il proprio ordinamento ai principi e ai valori  della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del 1950.

     In Andorra, ancora oggi, però, uno dei due co-principi è per diritto il Vescovo di Urgell della diocesi di Urgell, nominato dalla Santa Sede, e l'altro è il Presidente della Repubblica francese.

 

 

 




--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Assisi: lezione speciale di Giuliano Mignini alla scuola media Frate Francesco

$
0
0

Assisi: la lezione di Mignini agli studenti della scuola media Frate Francesco
 Lunedì 24 febbraio  Giuliano Mignini, sostituto procuratore della Repubblica Generale di Perugia, ha tenuto,   presso l’Auditorium della scuola media “Frate Francesco”  di Assisi, la programmata lezione speciale sul tema “Etica legale: perché si fanno le  leggi e perché bisogna rispettarle”. 
La dr.ssa Tecla Bacci, dirigente scolastico dell’Istituto  Comprensivo Assisi 1, ha fatto gli onori di casa sia quando, all'inizio, ha salutato e ringraziato l’illustre relatore e gli organizzatori  sia alla fine della lezione.
Ha portato poi i saluti il cav. rag. Vittorio Pulcinelli, presidente del Kiwanis Club Assisi “Pax et Libertas”, il quale ha presentato il Kiwanis e il service mondiale The Eliminate per l’eliminazione del tetano materno neonatale.
Il dr. Francesco Mignani, assessore al comune di Assisi, chiamato urgentemente altrove per impegni istituzionali, ha fatto pervenire telefonicamente i saluti del sindaco Claudio Ricci e i suoi personali.
Il dr. Mignini, premettendo che i fenomeni più complessi della vita umana, come le origini e lo sviluppo dei principi etici, delle norme di comportamento, sono il risultato di innumerevoli individui e delle loro azioni e interazioni spontanee nel corso del tempo, ha spiegato come più antiche norme giuridiche, i mores maiorum, costituivano gli elementi fondamentali del sistema giuridico dei Romani, origine di tutti i sistemi giuridici europei.
I principali argomenti trattati dal dr. Mignini sono quelli relativi ai tre principi fondamentali del diritto (vivere onestamente, non recar danno agli altri, dare a ciascuno il suo), alla riflessione filosofica dei Greci intorno alle norme,  al sistema romano-germanico di civil law continentale, e a quello anglosassone o anglo-normanno di common law esistente nelle isole britanniche e in Nord America, all’influenza del cristianesimo, col suo modello etico, e del diritto canonico, ad Ulpiano, per il quale il diritto è “l’arte del buono e del giusto”, al parlamento, quale autore delle leggi.
Moltissime le domande fatte dagli studenti e anche dalla dirigente  e dalle insegnanti, alle quali il dr. Mignini ha dato puntuali ed esaurienti risposte.
Gli argomenti di alcune domande sono stati sviluppati in forme dialogiche partecipate e molto suggestive.
L’evento rientra nel progetto educativo “Lezioni di legalità” del Kiwanis Club Assisi “Pax et Libertas” rivolto alle scuole medie di Assisi. 
  Il Kiwanis Club Assisi “Pax et Libertas”   fa parte del Kiwanis Internazionale, la più grande organizzazione mondiale che si occupa della protezione dei minori,  il cui motto è “Serving the children of the world” ossia “Al servizio dei bambini del mondo”.
 L’attiva partecipazione  degli insegnanti, della dirigente scolastica e di alcuni ospiti  e, soprattutto, la grande affabilità e disponibilità  del dr. Mignini, hanno reso oltremodo interessante l’evento, che si è protratto di un’ora oltre il tempo programmato.
Donato Vallescura




--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Saletta: "L'Amministrazione Comunale attenta ed attiva sui beni confiscati"

$
0
0

Palmi (Reggio Calabria), 26 febbraio 2014 - SALETTA: “AMMINISTRAZIONE ATTENTA ED ATTIVA SUI BENI CONFISCATI”

L’Amministrazione Comunale è attenta ed attiva sui beni confiscati. Da quando ho assunto la delega ai beni confiscati nello scorso mese di novembre, mi sono subito attivato per affrontare un tema che considero importante per la gestione della cosa pubblica.
Grazie all’impegno dei Consiglieri Avv. Antonio Papalia e Dott. Gabriele Parisi, che da novembre mi coadiuvano in questo delicato percorso, negli ultimi quattro mesi la Terza Commissione Consiliare si è riunita ben cinque volte.
Su mia proposta, il Consiglio Comunale ha approvato in dicembre sia il nuovo regolamento comunale per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, sia il relativo schema di bando. In quella sede erano state evidenziate le modifiche più importanti all’atto regolamentare cittadino, che oggi avvicina i beni confiscati alla comunità ed esalta i valori della legalità e della cultura, anche prevedendo quale requisito per l’assegnazione, una serie di attività progettuali di tipo didattico e sociale.
Lo scorso 21 febbraio è stata convocata la seduta odierna della III Commissione ed in quella sede ho condiviso con i Consiglieri Comunali la linea che, sul punto, intende seguire l’Amministrazione Comunale.
Va detto, anzitutto, che un bene sito sulla via Concordato è attualmente in concessione ad un’associazione; la stessa cosa può dirsi di un bene esistente in C.da Scinà, la cui relativa concessione in comodato è prossima alla scadenza.
Quanto al fondo sito in località Trodio-Rocca Campana, destinato ad arredo urbano, sono in corso lavori di ammodernamento: in quel luogo sorgerà una Piazza dedicata al Capitano Emanuele Basile.
Sono inoltre ripresi, proprio negli scorsi giorni, i lavori sul fondo confiscato sito in località Torre, anch’esso adibito a Piazza e luogo d’aggregazione.
Quanto all’imponente complesso confiscato posto in zona Scinà-Metanodotto, va premesso che esso è stato solo parzialmente assegnato al Comune di Palmi: in particolare, i 49 miniappartamenti non sono mai stati sequestrati, né confiscati; i due fabbricati, ufficialmente confiscati, non sono stati consegnati al Comune di Palmi. Per la parte del fondo confiscata ed assegnata al Comune, gli Uffici competenti sono stati incaricati di rivolgersi all’Agenzia Nazionale per richiedere il mutamento della destinazione d’uso, atteso che l’area – interessata marginalmente anche dal piano spiagge – può risultare utile alle esigenze dell’intera comunità sotto il profilo dei servizi e dell’offerta turistica.
Quanto ai due terreni ricadenti in località Rovaglioso-Sirena, trattandosi di un’area complessiva di circa undici ettari e – dunque – di difficile gestione, gli uffici competenti sono stati incaricati di procedere alla suddivisione della stessa, così da consentire a più utilizzatori potenziali di accedere al bando. 
Detto questo, nei prossimi giorni – e comunque entro una settimana circa – sarà pronto il bando per l’assegnazione dei primi due beni confiscati, siti rispettivamente in C.da Garanta ed in Località Trachina. 
Mi pare doveroso ribadire alla cittadinanza che, nonostante i numerosi intoppi amministrativi ed una inattività durata per quasi quindici anni, noi non abbiamo mai dimenticato l’importanza della restituzione alla società dei beni confiscati e della riqualificazione delle zone urbane interessate direttamente o indirettamente da tale fenomeno. A questo proposito, ricordo l’opera finanziata e realizzata dalla Provincia di Reggio Calabria sul sentiero che porta a Rovaglioso, luogo di rara bellezza, confinante con terreni confiscati ed oggi frequentato da tutta la cittadinanza ed animato da volontari.
Avv. Giuseppe Saletta
Vicesindaco e Assessore ai Beni Confiscati

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

MAFIA: COPRÌ LATITANZA PROVENZANO, CONFISCATI BENI PER 15 MLN

$
0
0

Sigilli a 44 terreni e 4 fabbricati a Corleone e Monreale - PALERMO, 27 febbraio 2014 - Beni per circa 15 milioni di euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza a un settantacinquenne di Corleone accusato di avere coperto la latitanza di Bernardo Provenzano. I sigilli sono stati apposti a 44 terreni e 4 fabbricati, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale. L'anziano era stato arrestato nel 2006 per associazione mafiosa e poi condannato a otto anni di reclusione con sentenza della Corte d'Appello di Palermo del 2008, divenuta definitiva nel novembre 2009. Secondo gli investigatori avrebbe contribuito sia al sostegno logistico della latitanza di Provenzano sia, soprattutto, alla circolazione dei cosiddetti «pizzini» tra i vari boss ed il capomafia ora detenuto, durante la latitanza. I suoi rapporti con Provenzano erano antichi: aveva testimoniato a suo favore nello storico processo svoltosi a Catanzaro, alla fine degli anni sessanta, a carico di diversi esponenti mafiosi. La confisca del patrimonio immobiliare è stata disposta anche sulla base delle investigazioni economico-finanziarie svolte, nell'ambito del procedimento di applicazione delle misure di prevenzione di carattere patrimoniale, dal Gico del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo. Le indagini hanno rilevato l'ingente sproporzione esistente tra i redditi dichiarati complessivamente dal nucleo famigliare dell'anziano e le consistenti somme di denaro nel tempo investite, prevalentemente nell'acquisto di terreni agricoli nel corleonese e nella zona di Monreale.

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

Reggio Calabria, la DIA sequestra 11 milioni di beni ad un noto imprenditore locale

$
0
0

REGGIO CALABRIA: SOTTOPOSTI A CONFISCA BENI PER UN VALORE DI CIRCA 11 MILIONI DI EURO AD UN NOTO IMPRENDITORE LOCALE.

La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria - a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria - sta dando esecuzione ad un decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un noto imprenditore edile locale, già coinvolto in passato in diverse inchieste giudiziarie (operazioni "PIETRASTORTA" - "RACCORDO"  e "SISTEMA").

La misura patrimoniale si sta applicando ad aziende, immobili e rapporti finanziari per un valore di circa Euro 11.000.000,00.

 

 

Reggio Calabria, 27/02/2014.

Attrattivita' citta' italiane - Le Stelle dell'Orsa Maggiore Partenopea - Napoli, Capri, Pompei, Sorrento, Amalfi - Ai vertici italiani dell'attrattivita' di immagine all'estero

$
0
0

ISTITUTO EUROPA ASIA
 
La classifica dell' attrattivita' all'estero dell'immagine  delle città, stilata dall'Istituto Europa Asia.

Le citta'' che destano maggior interesse all'estero.
 
LE STELLE DELL' ORSA MAGGIORE PARTENOPEA - AI VERTICI DEL NOSTRO PAESE Indice 1,644

Prevalgono sul Blocco della Costa Azzurra (Montecarlo, Nizza, Cannes) che raggiunge l'indice 1,545


Colombo Clerici: “I dati confermano la possibilità di trarre dal turismo molte risorse per lo sviluppo: ma tradizioni popolari, artigianato, bellezze naturali, paesaggistico-archeologico-monumentali e cultura fatta di storia e di arte sono beni non negoziabili con le esigenze della modernizzazione. ”
 
 
L' Orsa Maggiore delle cinque stelle (Napoli con Capri, Sorrento, Pompei, Amalfi) costituisce il “Blocco partenopeo”  che totalizza 1,644 punti nella classifica stilata dall’Istituto Europa Asia sull’interesse del mondo a conoscere una città in termini di patrimonio architettonico- archeologico-monumentale, di bellezze paesaggistiche, di cultura, di arte, di storia, di tradizioni popolari, di offerta turistica.  

In Italia, dove domina incontrastata Roma (2,00) che quasi doppia Milano (1,20), si colloca al secondo posto a pari merito con Venezia che lo precede di soli 0,006 punti.

Per quanto riguarda il rapporto con le principali città del Continente, Londra (3,50) e Parigi (3,20) mantengono saldamente lo scettro delle città più attrattive d’Europa.


Commenta Achille Colombo Clerici presidente dell'Istituto Europa Asia: “I dati del Blocco partenopeo confermano quanto necessario sia un grande sforzo da parte della politica, delle istituzioni culturali, delle organizzazioni turistiche per richiamare maggiormente l' interesse mondiale su quell’area che dal turismo può trarre molte risorse per il proprio sviluppo.

Una considerazione d’altronde valida per il nostro Paese e per le nostre città.

Ma, dev'esser chiaro che  tradizioni popolari, artigianato, bellezze naturali, paesaggistico-archeologico-monumentali e cultura fatta di storia e di arte sono beni non negoziabili con le esigenze della modernizzazione. ”
 



Indice febbraio 2014


Ecco la classifica di alcune città europee…


- Londra.          3,50
- Parigi.            3,20
- Amsterdam.   1,90
- Berlino.          1,70
- Barcellona.    1,68
- Vienna.          1,40
- Madrid.          1.15
- Atene.            1,14
- Bruxelles.      0,98
- Nizza.             0,74
- Montecarlo.   0,57
- Berna.            0,40
- St. Moritz.      0,30
- Cannes.          0,235

…e di alcune città italiane.


- Roma.           2,00
- Venezia.       1,65
- Milano.         1,20
- Firenze.        1,00
- Napoli.          0,80
- Torino.          0,60
- Bologna.       0,51
- Genova.        0,50
- Verona.         0,40
- Capri.            0,36
- Palermo.       0,35
- Trieste.          0,31
- Pisa.              0,29
- Bolzano.        0,27
- Siena.            0,25
- Bari.              0,24
- Cagliari.        0,21
- Padova.         0,19
- Perugia.        0,19
- Pompei.         0,18
- Parma.          0,16
- Portofino.     0,157
- Sorrento.      0,157
- Vicenza.        0,15
- Amalfi.          0,147
- Modena.        0,145
- Bergamo       0,14
- Assisi.           0,14
- Brescia.         0,135
- Mantova.       0,12
- Trento.          0,12
- Rimini.          0,106




--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube

REGGIO CALABRIA: SOTTOPOSTI A CONFISCA BENI PER UN VALORE DI CIRCA 11 MILIONI DI EURO ALL' IMPRENDITORE CRUCITTI SANTO.

$
0
0
REGGIO CALABRIA: SOTTOPOSTI A CONFISCA BENI PER UN VALORE DI CIRCA 11 MILIONI DI EURO ALL’ IMPRENDITORE CRUCITTI SANTO.

La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria– a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria ha dato esecuzione ad un decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sez. Mis. Prev., nei confronti dell’imprenditore edile CRUCITTI Santo, 51enne nativo di Reggio Calabria ed in atto sottoposto a misura detentiva.

Il CRUCITTI  risulta indiziato di appartenenza, con il ruolo di capo, all’omonima cosca operante nel territorio di Condera – Pietrastorta di Reggio Calabria. Con decreto del Tribunale di Reggio Calabria del 05.11.1997è già stato sottoposto a due anni di sorveglianza speciale di P.S. in quanto ritenuto soggetto che, attraverso sistematiche turbative di gare d’appalto, vivesse abitualmente dei proventi di attività delittuosa.

Successivamente, le risultanze investigative dei procedimenti penali rispettivamente denominati “PIETRASTORTA” e “RACCORDO” hanno ulteriormente confermato la sua figura apicale nell’ambito della consorteria di appartenenza. Nell’ambito del primo procedimento il CRUCITTI, dopo essere stato raggiunto da una ordinanza restrittivadel Gip di Reggio Calabria del dicembre 2005, all’esito del giudizio abbreviato è stato condannato in prima istanza dal Gup di Reggio Calabria, in data 08.02.2010, alla pena di sei anni ed otto mesi di reclusioneper il reato di associazione mafiosa, pena rideterminata a  5 anni e 4 mesi di reclusione in sede di giudizio di Appello in data 18 luglio 2013.

Nel secondo procedimento è stato raggiunto dal decreto di Fermo della locale Procura della Repubblica dell’8.04.2011 e poi dall’OCC del Gip di Reggio Calabria del 13.04.2011 (confermata dal Tribunale della Libertà il 09.06.2011) per i reati di associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agito con metodo mafioso. Successivamente CRUCITTI è stato colpito da una ennesima ordinanza custodiale emessa dal Gip di Reggio Calabria nel novembre 2011 nell’ambito dell’operazione  “SISTEMA” per  i  reati  di bancarotta in relazione  alla società  “PLANET FOOD Srl” e  fittizia  intestazione (reati entrambi aggravati da metodomafioso) da partedel nipoteAntonio Gennaro CRUCITTI in merito alle quote sociali in capo alle società “EPI Srl” nonchè alla “FITLAND” società sportiva dilettantistica a r.l. ed alla impresa individuale di Antonino Gennaro CRUCITTI. Le indagini dimostravano infatti che tutte queste società erano riconducibili in tutto o in parte al CRUCITTI Santo.

Sul versante patrimoniale, a seguito di una articolata attività di indagine - condotta dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria, sulla scorta di laboriosi e complessi accertamenti delegati al Centro Operativo D.I.A. di Reggio Calabria - è stata formulata una esaustiva proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale, che il Tribunale Reggio Calabria - Sez. Mis. di Prev.- aveva già recepito emettendo, ai sensi della normativa antimafia - di recente novellata e compendiata nel Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione del settembre 2011,  il relativo provvedimento di sequestro nel febbraio 2012.

Con l’odierno provvedimento di confisca, in particolare è stata accertata in capo al citato imprenditore ed ai familiari e conviventi, l’assenza di risorse lecite idonee a giustificare investimenti di grossa entità e rilevata, nel contempo, una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto. Inoltre la prefata A.G. sottolineava come l’impresa EPI Srl operante nel settore edilizio: sembra essere  esercitata da Santo CRUCITTI con metodo mafioso: essa appare lo strumento imprenditoriale attraverso il quale la cosca controlla il territorio e si accaparra profitti che altrimenti non avrebbe e le attività che intende  acquisire.

Gli accertamenti hanno altresì consentito di acclarare come anche la  “FITLAND società sportiva dilettantistica a r.l.” ubicata nella centralissima via Bruno BUOZZI preposta alla gestione del  più  moderno ed attrezzato “centro fitness polifunzionale” della città di Reggio Calabria             ( con una superficie di oltre 1300 metri quadri adibiti a palestra,  piscina ed un centro trattamento estetico dotato delle più avanzate attrezzature) e la ditta individuale CRUCITTI Antonino Gennaro, sia pur formalmente nella titolarità di altre persone, rientrassero nella disponibilità del proposto.

 Questi in dettaglio i beni sottoposti a confisca:                                                                                                                                                 
  • Capitale sociale ed intero patrimonio aziendale della “EPI S.r.l.”, (“lavori generali costruz. edifici e lavori ingegneria civile”), con sede in Reggio Calabria;
  • quota di capitale di proprietà di CRUCITTI Antonino Gennaro e corrispondente parte del patrimonio aziendale (70%) della “FITLAND SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA A R.L.”, con sede in Reggio Calabria alla via Bruno Buozzi ;
  • intero patrimonio aziendale dell’impresa individuale CRUCITTI AntoninoGennaro, operante nel settore edilizio, con sede in Reggio Calabria ;
  • immobile ad uso abitativo sito in Reggio Calabria, loc. Pietrastorta, della superficie di circa 180 mq.; immobile  (fabbricati e locali per esercizi sportivi con fini di lucro) sito in Reggio Calabria  alla  via  Buozzi; immobile  (magazzini autorimessa) sito in Reggio Calabria  alla via B. Buozzi snc;
  • conti correnti delle società sottoposte a confisca.

Il valore dei beni  sottoposti a sequestro è di circa Euro 11.000.000,00.


Reggio Calabria, 27/02/2014.


--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT

Scrivicirsstwitterfacebook youtube
Viewing all 6567 articles
Browse latest View live