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Polizia locale. Controlli in zona Sarpi, sequestro di 230 maschere di carnevale

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Operazione di controllo grazie a una segnalazione di “Striscia la notizia” 

Milano, 6 febbraio 2014 – Il nucleo anti contraffazione della Polizia locale di Milano in un negozio di via Rosmini ha sequestrato nei giorni scorsi 230 articoli di carnevale perché non a norma. Denunciata la titolare dell’attività X.H. di nazionalità cinese. 

Martedì scorso la Polizia locale, dietro segnalazione del programma televisivo di Canale 5 “Striscia la notizia”, ha fatto un sopralluogo in alcuni esercizi commerciali lungo l’asse di via Paolo Sarpi per verificare l’eventuale presenza di articoli potenzialmente pericolosi, venduti in occasione del carnevale. 

Durante il sopralluogo gli agenti della Polizia locale, nel negozio di via Rosmini, hanno trovato abiti, maschere, scherzi di carnevale che sono risultati non conformi alle norme di sicurezza per i materiali con cui erano fabbricati e per la mancanza delle etichettature a marchio CE e quindi potenzialmente pericolosi soprattutto se lasciati in mano a dei bambini; quindi hanno proceduto al sequestro della merce e alla denuncia della titolare del negozio. 

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Nuovi video sui Lupi in Aspromonte

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Lupi in Aspromonte
LA VOCE DELLA NATURA È PIÙ FORTE - Ulteriore eccezionale filmato sui lupi in Aspromonte. Bombino: una montagna gravida di promesse
Le telecamere dell’Ente Parco hanno ripreso un altro branco di lupi in Aspromonte.  “Il lupo è un formidabile biondicatore – sostiene il Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte, Giuseppe Bombino - e la ulteriore conferma della presenza di questi predatori evidenzia come l’ambiente naturale che caratterizza il nostro Aspromonte sia pressoché intatto, e come gli ecosistemi che lo caratterizzano siano idonei a garantire la persistenza delle popolazioni di lupo appenninico. Le telecamere installate nei punti più remoti del Parco sono a servizio delle attività di studio e ricerca in corso di svolgimento nell’ambito di un più ampio progetto che stiamo conducendo – continua Bombino – e che vede il coinvolgimento attivo di tutta la struttura del Parco coordinata dal Direttore Tommaso Tedesco e dal referente delle attività Dott. Antonino Siclari. Più in particolare il progetto è finalizzato al monitoraggio delle popolazioni di lupo in Aspromonte, finalizzato alla pianificazione di azioni ed interventi per la riduzione dei fattori diretti ed indiretti di rischio anche ai fini della migliore gestione e conservazione degli ecosistemi volta al mantenimento di popolazioni di lupo stabili e vitali.  “Un ulteriore importante obiettivo del progetto” – continua Bombino – è quello di condividere con la gente d’Aspromonte un modello di convivenza sostenibile a lungo termine che tenga conto delle caratteristiche ecologiche e socio-economico locali. A tale proposito è opportuno ribadire che le popolazioni di lupo aspromontane “frequentano” aree remote del Parco Nazionale d’Aspromonte dove pressoché nulla è la interazione con l’uomo. Così è, infatti, per il branco “catturato” dalle telecamere”.
“La nostra area protetta nasce per contribuire alla conservazione di tutti gli aspetti della biodiversità – prosegue il Presidente Bombino. “Il Parco Nazionale d’Aspromonte non nasce solo per diventare uno scrigno di valori da tutelare, quanto, piuttosto, per contribuire alla conservazione su tutto il territorio nazionale attraverso molteplici ruoli: certamente quello di intervento di protezione di elementi minacciati, ma anche di guida in nuove forme di gestione del territorio, di sperimentazione di soluzioni di sostenibilità, di centro di diffusione di buone pratiche e di elementi della biodiversità che si estendono dall’area protetta nel territorio circostante. Poiché il sistema Aspromonte è concettualmente e operativamente inestricabile dalla rete complessa di attività antropiche che vi si svolgono, è del tutto ovvio che la consapevolezza della conservazione come opportunità per il territorio sia un valore aggiunto nell’ottica della definizione di modelli di guida e di supporto a quello sviluppo economico delle popolazioni locali. Resta ovviamente estraneo all’Aspromonte il concetto di “sviluppo economico” inteso semplicemente come crescita illimitata del reddito di una determinata comunità, misurato sulla proliferazione di infrastrutture, manufatti, popolazione umana, beni immobili. Ma il futuro – conclude Bombino - sostenibile della civiltà umana passa inevitabilmente per il compromesso tra appropriazione e rispetto delle risorse naturali da parte dell’uomo: non c’è futuro senza la conservazione della funzionalità dei sistemi ecologici, dentro e fuori delle aree protette, e non c’è futuro senza il benessere psico-fisico delle popolazioni. Va rigettato con forza ogni tentativo di contrapposizione tra i due obiettivi, nella consapevolezza che il punto di incontro è, a volte, il miglior compromesso possibile che richiede concessioni su entrambi i fronti”.
“La presenza de lupo, quindi, ci incoraggia e ci suggerisce che la nostra montagna vuole darci una nuova opportunità perché si comprenda che ciò che è ecologico è anche economico”.

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Luigi Palamara
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La replica di Rosy Canale a Luigi Palamara

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6 marzo 2014 ore 15, questa la reazione di Rosy Canale sulla mia bacheca di facebook.

Rosy Canale · 60 amici in comune
Luigi Palamara è davvero patetico quello che lei ha il coraggio di pubblicare strumentalizzando persino una frase ironica ed innocente pubblicata sul mio profilo, che lei ha visionato in maniera illecita poiché lo stesso non è pubblico e lei non è mio amico. Forse utilizza un profilo falso per spiarmi? È arrivato a tanto? Era forse in attesa che pubblicassi qualcosa che non le garbava per potersi ancora accanire contro di me con argomentazioni fatue come i suoi stessi contenuti. Lei merita solo disprezzo, non ha alcun rispetto per le persone, ne alcuna sensibilità. Glielo dico col cuore: si vergogni, anche se la vergogna immagino non è un sentimento che lei contempla altrimenti si sarebbe dovuto nascondere per i numerosi reati che le sono stati addebitati negli anni, di cui uno NEI CONFRONTI DI SUA MADRE!!!! Lei è un noto pluri pregiudicato. Spieghi ai suoi amici e lettori perché lei è ancora a piede libero nonostante numerose condanne. Perché lei non è in galera? Ci spieghi come l'hanno graziata per quali circostanze? O vuole che mi scomodi io a pubblicare le sentenze passate giudicate in cui lei è indicato come COLPEVOLE CONDANNATO. Lei è proprio l'ultimo che dovrebbe parlare, e non solo, lei non è in grado di dare lezioni di legalità e di rispetto a nessuno. Lo faccia almeno in memoria di SUA MADRE. Vedremo con il mio legale se ci sono i termini per querelarla, si, l'avvocato Liberati che la conosce bene, e che lei continua ad attaccare perché era il legale in alcune cause in cui lei ha clamorosamente perso. L'avvocato sa perfettamente di cosa lei sia capace e di quanto lei sia pericoloso. Provo grande misericordia per lei, pregherò per la sua conversione profonda.
17 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Avrà la risposta su MNews.IT
14 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Una cosa qua gliela dico, se cerca di intimidirmi ha sbagliato indirizzo e persona.
13 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Intanto non ho nulla di cui vergognarmi. e le sue illazioni gratuite saranno valutate anche dal mio legale e vedremo se ci sono i presupposti di una querela.
10 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Riguardo alle lezioni di legalità e di rispetto non sono mica un professorino. io racconto solo fatti, ciò che vedo e verifico.
9 minuti fa · Modificato · Mi piace

Rosy Canale · 60 amici in comune
Io intimidirla? Guardi le sue congetture mi scivolano addosso. Se ha palle adesso, visto che si espone in nome della legalità, della trasparenza e del rispetto, SPIEGHI CHI È LEI ALLE PERSONE CHE FIRSE ANCORA NON LA CONOSCONO. Io il suo blog non lo leggo poiché non lo considero un mezzo di informazione.
9 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Infine se pensa che denigrare me la "pulisca" si sbaglia e di grosso.
8 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Poi su quello che scrivo di certo non devo rendere conto a lei. Chi si crede di essere? la paladina della Giustizia unica e sola. Vedremo come andranno a finire le due differenti storie. Chiaramente nelle sedi opportune e in religioso silenzio. Di sicuro non su facebook o in altri luoghi da lei scelti.
6 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Quello che legge lei a me non interessa. E non ho nulla da nascondere.
5 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Le sue considerazioni poi sono per me inattendibili e inutili.
4 minuti fa · Mi piace

Rosy Canale · 60 amici in comune
Ahahahaha Io sono pulita pura e splendente. Lei visti i suoi carichi pendenti non mi pare tanto... Io non la sto denigrando. Ci sono delle sentenze che parlano chiaro. Prima di puntare il dito su delle futilità SPORCANDO LEI LE INTENZIONI DEGLI ALTRI SI FACCIA UN ESAME DI COSCIENZA. Ora la saluto il mio tempo è prezioso per perderlo dietro gente come lei. Se la canti e se la suoni da solo.....
3 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Sappia che seguirò ogni suo risvolto della sua storia, è interessante. molto interessante. Se poi pensa di fermarmi con ciò ha sbagliato persona. il tempo è galantuomo.
2 minuti fa · Mi piace

Rosy Canale · 60 amici in comune
E se per caso spia il mio profilo con un account falso si astenga anche da questa bassezza.
2 minuti fa · Mi piace

Luigi Palamara Non ho mai avuto un account falso, anche di questo mi risponderà nelle sedi competenti.
circa un minuto fa · Mi piace

Rosy Canale · 60 amici in comune
Luigi Palamara Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
circa un minuto fa · Mi piace

Luigi Palamara devo risponderti? non credo proprio.
pochi secondi fa · Mi piace

Luigi Palamara sei scostumata, le pernacchie falle ad altre persone.

Fine della conversazione. Al lettore sovrano le considerazioni.

GIMIGLIANO. Incidente ferroviario lungo la linea Catanzaro-Cosenza

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GIMIGLIANO (CZ). Un incidente ferroviario è avvenuto lungo la linea Catanzaro-Cosenza. Nel momento dello scontro, avvenuto nei pressi del santuario della Madonna di Porto, nella zona pioveva intensamente, pioggia che persiste, rendendo difficoltoso l'intervento di forze dell'ordine e soccorritori. A bordo dei due treni delle Ferrovie della Calabria una sessantina  di passeggeri, in gran parte lavoratori e pendolari. Sono sette le persone ferite nello scontro tra i due treni avvenuto tra Gimigliano e San Pietro Apostolo. Due donne, una delle quali in stato di gravidanza, sono state trasportate da un elicottero del 118 in codice rosso all’ospedale di Catanzaro. Le due ferite, comunque, non sarebbero in pericolo di vita. Nell'incidente, inoltre, alcuni viaggiatori sono rimasti contusi. I conducenti dei due convogli non hanno riportato conseguenze. Tra i contusi anche calciatori squadra giovanile Garibaldina di Soveria Mannelli. I ragazzi, che tornavano da Catanzaro dove avevano disputato una partita, sono rimasti feriti in modo lieve e sono stati smistati tra gli ospedali di Catanzaro e Soveria Mannelli. Sul posto si sono recati i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Gruppo operativo Calabria, con l'ausilio di un elicottero e i vigili del fuoco.

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Melito di Porto Salvo, Processo ADA: revocati tre provvedimenti cautelari

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PROCESSO ADA: 
provvedimenti del 06.03.2014

TRIPODI Filippo, imputato per reati in materia d’armi e sostanze stupefacenti.
Si trovava agli gli arresti domiciliari dal febbraio 2013. 
***
IARIA Davide, imputato per il reato di cui all’art. 416 c.p. e per reati in materia d’armi.
Arrestato nel febbraio 2013, dopo 6 mesi di detenzione presso il carcere di Vibo Valentia era stato sottoposto, nel mese di agosto 2013, alla misura del divieto di dimora nella Provincia di Reggio Calabria e, successivamente, alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Reggio Calabria.
***
CANNIZZARO Luca Bruno, imputato per reati in materia di sostanza stupefacente. 
Arrestato nel febbraio 2013,  dopo circa 10 mesi di custodia cautelare in carcere, si trovava, dal dicembre 2013, agli arresti domiciliari. 
***
I tre imputati sono assistiti dall’avv. Francesco Floccari  
(per Cannizzaro in co-difesa con avv. Domenico Putrino)
***
All’esito dell’udienza preliminare, nel corso della quale i tre imputati sceglievano di essere giudicati con il rito abbreviato, l’avv. Francesco Floccari depositava, per i propri assistiti, tre distinte istanze di revoca della misura, evidenziando come la notevole risalenza nel tempo degli avvenimenti contestati, le vicende personali successive all’epoca di verificazione dei fatti ed, infine, lo stato del procedimento, imponessero di ritenere ormai definitivamente supertate le esigenze cautelari, con la conseguenza che sarebbe risultato di giustizio un provvedimento di definitiva  revoca delle restrizioni cautelari in essere.

Il GUP, accogliendo le argomentazioni difensive svolte nelle tre istanze, ha revocato ai tre imputati le misure cautelari in essere, disponendo la loro immediata liberazione.



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Intransigenti con gli altri e soprattutto con se stessi.

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Roccaforte del Greco (Reggio Calabria) 6 marzo 2014 - Affermare la propria illegalità utilizzando la legalità Lo sport più praticato ultimamente. Tante le squadre in campo. Tutte con referenti nazionali importanti anche.

Chissà poi come ci si sente quando crolla il castelletto e ti arriva il classico schiaffone  in piena  faccia.
Gente che si riempie la bocca e la pancia di antimafia solo per fare i propri porci comodi. Un'arroganza che sfiora l'indecenza. Certo non vogliamo fare e dare lezioni a nessuno. Ma nessuno pensi di darcene. O addirittura di utilizzare giochetti luridi e schifosi per gettare fango addosso a chi non ha mai avuto nè padrini e nè padroni. A chi ha sempre lottato con dignità e sempre a testa alta. Si sa la vita a volte ti riserva delle sorprese. Magari da chi meno te lo aspetti. E allora subisci e lotti in silenzio e con sofferenza sovrumana per riportare le cose per come sono e non per come sono raccontate.

E' il gioco della vita. Ti mette alla prova continuamente. Nulla però accade per caso. Questa sofferenza avrà di certo un senso. E nonostante tutto credi nelle Istituzioni, le rispetti ad ogni costo. Facile è quando tutto fila liscio. Vero è solo quando sei coinvolto personalmente. Rispettiamo talmente tanto le Istituzioni che il silenzio ci sembra la cosa più giusta, nonostante l'impulso istintivo di urlare.
Crediamo nella Giustizia da sempre, anche quando commette degli errori. E' nelle cose. solo chi non opera non sbaglia. Questo però non ci impedisce di essere lucidi e sereni. Male che vada paghiamo anche l'errore. Mai però abbiamo perso la dignità. L'onore. Le difficoltà le viviamo stando uniti, stando vicino agli affetti più cari.

Mai un'ingiustizia subita ci ha fatto perdere il riferimento del bene, del rispetto, della lealtà, della legalità. Ogni cosa ha un suo prezzo. Il dolore ti rende una persona migliore. L'ingiustizia aumenta la voglia di Giustizia. Anche tra mille difficoltà mai abbiamo abbassato la testa o piegato la schiena.
E mai ci siamo sognati di prendere in giro la gente, di approfittare del prossimo. Questo sembra contare poco nella società dell'apparire ma è un pilastro nell'essere se stessi.

Noi crediamo talmente tanto nella Giustizia che siamo disposti anche a subire un'ingiustizia. A testa alta e con dignità e umiltà. Non facciamo e non diamo lezioni a nessuno. Siamo e saremo INTRANSIGENTI con chi crede di buggerare la GIUSTIZIA, le persone e se stessi. E soprattutto non daremo respiro a chi si veste da paladino dell'antimafia solo per soddisfare le proprie ambizioni fatte di cose materiali che oltre ad apparire a nulla valgono e nulla lasciano se non solo una profonda tristezza e pena.


Luigi Palamara

Derivati. Pisapia: "Sentenza conferma validità accordo Comune-banche"

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Milano, 7 marzo 2014 – “La sentenza sui derivati emessa oggi dal Tribunale di Milano conferma la validità della scelta del Comune di Milano di stipulare un accordo extragiudiziale con le banche, un accordo che non viene in nessun modo modificato dalla decisione di oggi”.

Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia commentando la decisione di oggi del Tribunale di Milano sui derivati.

“Nel marzo del 2012, infatti, il Comune di Milano ha siglato con DepfaBankPlc., DeutscheBank AG, JPMorgan Chase Bank, N.A., UBS Limited, J.P. Morgan Securities Ltd e UBS Italia Sim S.p.A. un accordo che ha consentito al Comune entrate pari a 455 milioni di euro da qui al 2035 , di cui 40 già incassati nel 2012. A ciò si aggiungeranno per l’intero periodo, a favore del Comune, gli interessi attivi su tali somme. L’operazione ha consentito anche lo smobilizzo di 80 milioni di euro, prima vincolati in un fondo rischi proprio sui derivati “.

“Chi ha criticato l’accordo del 2012 dovrebbe invece ringraziare questa Amministrazione che non solo ha posto fine, come avevo già affermato allora, a un contenzioso iniziato anni prima, ma ha anche trovato una soluzione economicamente vantaggiosa indipendentemente dall’esito del processo penale. Abbiamo tutelato al meglio gli interessi del Comune e dei milanesi”, ha concluso il Sindaco.

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Locri, Sindaco e Vice Sindaco chiariscono sul Piano di Riequilibrio presentato al Ministero della Funzione Pubblica

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Dopo le false notizie diffuse da alcuni organi di stampa

 

Si è tenuta questa pomeriggio presso il Palazzo di Città una conferenza stampa convocata con urgenza dall’Amministrazione Comunale di Locri per rettificare e rendere chiara ed inequivocabile la situazione riguardante il “Piano di Riequilibrio Finanziario” presentato al Ministero della Funzione Pubblica, motivando anche le scelte fatte in merito.

La convocazione si è resa necessaria dopo la notizia apparsa sul settimanale “Il Mondo” del Corriere della Sera in data 7 marzo 2014, con titolo “Mal comune mezzo crack”, articolo da pagina 8 a pagina 11 a firma di Fiorina Capozzi e Mariarosaria Marchesano, in cui veniva riportata la Città di Locri tra le Amministrazioni a cui era stato “bocciato” il Piano di Riequilibrio Finanziario. Notizia ovviamente non veritiera, in quanto l’iter burocratico inerente il Piano è stata appena avviata, e quindi non passibile ancora di giudizio.

Così il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese, nel suo intervento: «Ci troviamo quest’oggi a dover smentire la falsa ed infondata notizia diffusa dal settimanale “Il Mondo” del Corriere della Sera, e ripresa da un quotidiano online locale, riguardante la situazione finanziaria della Città di Locri e della presunta bocciatura del Piano di Riequilibrio presentato al Ministero della Funzione Pubblica. Quanto riportato è falso e privo di ogni fondamento, come anche si intuisce leggendo l’articolo. Mi preme sottolineare che abbiamo presentato la rimodulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario così come fatto ed indicato dalla dottoressa Crea, che ci hanno preceduto amministrativamente parlando. Siamo pronti e disponibili ad inviare tutti i chiarimenti necessari, nel caso ce ne fosse bisogno, sia al Ministero della Funzione Pubblica che alla Corte dei Conti, anche se siamo certi della bontà di quanto fatto. Siamo sicuri di aver operato bene e nel rispetto di tutte le normative vigenti. Oltretutto siamo riusciti anche ad accorciare i tempi di recupero, puntando dritti al risanamento dei conti del Comune di Locri. E siamo tranquilli, perché il progetto presentato si basa su dati reali e certificati, provenienti da tagli, quindi, con il tutto misurabile e quantificabile; mentre, fin’ora, i piani di rientro bocciati, si basavano su dati virtuali, con introiti che dovevano derivare da entrate fiscali.

Inoltre, mi preme chiarire anche l’aspetto riguardante il personale. Noi abbiamo 17 dipendenti in prepensionamento e 13 in disponibilità. Per questi ultimi si aprono due prospettive a livello economico, fino al raggiungimento della soglia di pensionamento: o avere riconosciuto l’80% dello stipendio, oppure trovare collocazione presso altro Ente, che corrisponderà l’intera retribuzione. È bene chiarire che i parametri adottati anche nel caso del personale, sono imposti dal Ministero e non dall’Amministrazione Comunale di Locri, che si ritrova solamente ad adottare delle leggi che vengono attuate in tutta Italia.»

Queste invece le parole del Vice Sindaco, Raffaele Sainato, nonché Assessore al Bilancio e responsabile del personale: «Devo fare una premessa per spiegare bene quanto fatto da questa Amministrazione. La mobilità del personale è stata inserita dalla dottoressa Crea e noi ci stiamo limitando a seguire quelle indicazioni. Ma allo stesso tempo ci siamo impegnati nel rivedere il Piano di Riequilibrio che è stato consegnato perfettamente entro il termine ultimo del 27 gennaio 2014. Da quella data, il Ministero ha 60 giorni di tempo per chiedere dei chiarimenti in merito a quanto presentato, con termine ultimo, quindi, fissato al 20 marzo 2014. Poi il tutto passerà in mano alla Corte dei Conti, che avrà l’ultima parola in merito. Ma in caso di bocciatura del Piano presentato, e quindi l’avvio della procedura di dissesto, c’è sempre la possibilità del ricorso. Oltretutto, vi dirò di più, grazie al decreto “Salva Roma”, sempre in caso di bocciatura, l’Amministrazione Comunale ha altri 90 giorni di tempo per presentare un piano modificato o del tutto nuovo. Quindi possibilità in positivo ce ne sono, e tante. La cosa importante da specificare è che, allo stato attuale, noi ci troviamo ancora nella prima fase, in quella iniziale, e l’approvazione o la bocciatura del Piano prevede un iter lungo, che, dunque, non si è ancora completato. Per questo motivo, la notizia diffusa è totalmente falsa. Ed infine, come già specificato, è la Corte dei Conti che ha l’ultima parola, e non il Ministero. Quindi il Ministero può anche bocciare il nostro Piano di Riequilibrio, ma la decisione vincolante è quella che verrà data dalla Corte dei Conti, che è ovviamente slegata dal Ministero.

Sempre poi per quanto riguarda il personale, l’Amministrazione Calabrese ha fatto sua la legge del 30 ottobre 2013 riguardante la riduzione dell’organico. Noi abbiamo lavorato in tal senso. Al primo gennaio 2014 sono 17 i dipendenti che rispondono ai requisiti di legge e che noi potevamo mettere in prepensionamento. Ci siamo posti il quesito del preavviso dei sei mesi, anche se la normativa non ne parla, e quindi, abbiamo stabilito, onde evitare ulteriori aggravi economici per le casse comunali in caso di ricorsi da parte dei dipendenti (e quindi sanzioni o multe da dover poi corrispondere), di dare gli ulteriori 6 mesi di preavviso. Questo anche perché l’Inps non è ancora aggiornata con la procedura “Anti Fornero” e quindi i dipendenti interessati si troverebbero nella condizione di “esodati”. Per questo motivo, con grande coscienza, abbiamo deciso di tutelarli (memori anche di quanto accaduto nell’Amministrazione di Novara), in quanto dipendenti, persone e concittadini, non applicando la normativa fin da subito, ma avviando la procedura da giorno 1 settembre 2014.

Per quanto riguarda invece gli altri 13 dipendenti, questi avranno o uno stipendio dell’80% (più assegni familiari e altre agevolazioni) riconosciuto e pagato dal Comune di Locri (e non dal Ministero, come precedentemente indicato dallo stesso, in quanto Locri non è in dissesto), oppure potranno transitare presso altri Enti fino al loro pensionamento. Comunque, siccome la disponibilità si può rinnovare fino ad un massimo di 48 mesi, tutti questi dipendenti rientrano tranquillamente con la procedura dalla disponibilità. Dato che però il Comune di Locri, a questo punto, andrebbe a risparmiare su queste persone solo il 20%, ci stiamo chiedendo se effettivamente è il caso o meno di avviare la procedura della disponibilità. A breve risolveremo anche questo dubbio, sorto sempre nel rispetto dei nostri dipendenti, intesi come persone, cittadini e padri di famiglia.

In sostanza, posso concludere che abbiamo fatto un Piano di Riequilibrio credibile, ma soprattutto sostenibile, grazie anche all’inserimento di una “cassa di risparmio” prevista al suo interno, che nel caso di emergenze, ci permetterebbe di attingere a quei fondi già previsti per le eventuali coperture necessarie.

Infine, chiudo, chiedendo un “aiuto” a tutti voi giornalisti affinché non diffondiate notizie false ed infondate, invitandovi ad approfondire concretamente le varie questioni prima di diffonderle.»

 

Locri, 07.03.2014

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Luigi Palamara
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Appuntamento 13 marzo - RestartCalabria - Fondazione Terina Lamezia Terme

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#RestartCalabria, la Rete Regionale dell’Innovazione un anno dopo

Riflettori puntati su ricerca, innovazione e imprese nel nuovo appuntamento con la Rete Regionale dell’Innovazione. A meno di un anno di distanza dalla sua creazione, il 13 marzo 2013 a Lamezia Terme alle 9.30 presso la Fondazione Mediterranea Terina CalabriaInnova e il sistema dell’innovazione calabrese si incontrano per tracciare un bilancio dei risultati raggiunti e per confrontarsi con alcune realtà nazionali d’eccellenza: t2i, l’agenzia per il trasferimento tecnologico del sistema camerale di Treviso e Rovigo, sarà presentata dal direttore Roberto Santolamazza; Alberto Di Minin  della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e esponente di Netval, Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria parlerà di nuovi vettori  di trasferimento per la valorizzazione della scienza e della tecnologia; Alvise Biffi, vice presidente di Piccola Industria Confindustria, illustrerà invece il programma AdottUp, finalizzato all’innovazione delle piccole imprese attraverso l’adozione di startup.

I risultati di CalabriaInnova e della Rete, saranno presentati da Antonio Mazzei e Danilo Farinelli, mentre il futuro della Rete Regionale dell’Innovazione verrà illustrato dall’Assessore regionale all’innovazione Alfonso Dattolo e da Paolo Praticò (Autorità di Gestione POR Calabria FESR 2007-2013), che indicherà le prospettive nella nuova programmazione 2014-2020. Discussant della manifestazione sarà Enzo Argante, editorialista de Il Sole 24Ore e fondatore di Nuvolaverde. La conclusione dei lavori sarà affidata a Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura, Ricerca e Istruzione della Regione Calabria.

 

Quando: 13 marzo 2013 ore 9.30, Fondazione Terina Mediterranea, Lamezia Terme (Cz)

A chi si rivolge: imprenditori, ricercatori e docenti universitari, startupper, rappresentanti delle istituzioni, attori della Rete Regionale dell’Innovazione

Perché partecipare: per confrontarsi con esperienze di successo in ambito di sistemi territoriali per l’innovazione nazionali ed europei; per conoscere lo stato dell’arte e le opportunità che offre CalabriaInnova e la Rete Regionale dell’Innovazione

 

Per partecipare è necessario registrarsi inviando una mail a comunicazione@calabriainnova.it

 

 


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ELISABETTA TRIPODI, SINDACO DI ROSARNO, A GRAZIA: "I RAGAZZI DEVONO CRESCERE PENSANDO CHE LA BELLEZZA È UN VALORE"

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ELISABETTA TRIPODI, SINDACO DI ROSARNO, A GRAZIA:

“HO FATTO RIDIPINGERE DI TUTTI I COLORI LE SCUOLE DI ROSARNO.

I RAGAZZI DEVONO CRESCERE PENSANDO CHE LA BELLEZZA È UN VALORE”

 

“Ho fatto ridipingere di tutti i colori le scuole di Rosarno. I ragazzi devono crescere pensando che avere cura delle cose e delle case sia un valore. Che dà coraggio. La ‘ndrangheta trae forza dall’abbruttimento delle terre in cui prolifica”. A dichiararlo è Elisabetta Tripodi, 47 anni, sindaco di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria che si confida a Grazia, il settimanale diretto da Silvia Grilli, in edicola questa settimana.

Tripodi vive sotto scorta da tre anni, da quando ha deciso di rendere operativo il sequestro dell’abitazione della madre di un boss, costruita abusivamente su un sito archeologico e a tal proposito dichiara: “Preferirei fare a meno della protezione, ma l’accetto perché la considero un segnale forte dello Stato, che vuole schierarsi accanto ai suoi amministratori. Quando ho fatto certe scelte sapevo di correre dei rischi, ma volevo far capire alla città che la legge è uguale per tutti”.

Il sindaco di Rosarno che ha vissuto in provincia di Varese come segretario comunale, ha deciso poi di tornare a vivere nella sua città: “Mi mancavano la mia terra e la mia gente”, dice. E aggiunge: “Questa è una terra devastata, dove impari dalla nascita a distinguere tra il bene e il male”.

Sostenuta dal marito, Elisabetta Tripodi rivela anche che la forza per portare avanti le sue scelte le viene trasmessa dalle donne: “Le donne silenziosamente per la strada si avvicinano e mi dicono, magari sottovoce: Vai avanti, siamo fiere di te”.


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Campidoglio, primo nato 2014 nominato ambasciatore di pace.

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Roma - Stamattina, la consigliera Valeria Baglio, delegata dal sindaco Marino, ha nominato Matteo, il primo nato del 2014 “Ambasciatore di pace”.

Promotrice dell’evento, “Auguri di pace al primo nato dell’anno” che si è svolto in Campidoglio , è la Federazione delle Donne per la pace nel mondo (WFWP). Proprio in merito a questo impegno, la Federazione  offre ogni anno  al primo nato in Italia un omaggio per un felice cammino nella vita e un augurio di pace e prosperità.

Un omaggio che simbolicamente vuole propagarsi a tutte le generazioni  e diventi un piccolo tassello da aggiungere per la costruzione di un mondo dove vinca la “cultura del cuore”.

“Quando il piccolo Mattia è nato  ancora le vicende che coinvolgono Ucraina e Russia non avevano preso la strada pericolosa a cui assistiamo ora,  proprio per questo lo vogliamo rendere testimone di una pace che non è data una volta per tutte, ma che è sempre un traguardo da raggiungere” ha dichiarato la consigliera Baglio.




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Luigi Palamara
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FOOTBALL AMERICANO - L'assitur Highlander domenica affronterà i Caribdes Messina

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Secondo impegno stagionale per gli Assitur Highlanders che domenica 09 Marzo andranno a far visita ai Caribdes Messina.

Dal risultato di questo match si potrà capire quale sarà il futuro della compagine catanzarese nel campionato 2014 di III divisione di football americano.

L’esordio a Salerno di un paio di settimane fa ha visto infatti la sconfitta degli Highlanders battuti con il punteggio di 30-7 dagli Eagles che, dopo lo svantaggio iniziale, dal secondo quarto in poi hanno gestito abbastanza tranquillamente l’incontro.

Alle carenze e agli errori della partita di Salerno, ha cercato di porre rimedio coach Massimo Marino ed il suo staff in queste due settimane di intensi allenamenti.

La sensazione che si respira in casa Highlanders è che vi siano- nel corso di questa stagione- margini di miglioramento, sotto il profilo tecnico e dei sincronismi in campo, dai quali dovrebbero conseguire anche dei risultati sportivi più soddisfacenti.

Gli avversari di turno, i Caribdes Messina, sono reduci dalla sconfitta casalinga subita ad opera degli Achei Crotone, per cui sarà tanta la voglia di riscattarsi da parte dei siciliani.

I Caribdes Messina, pur avendo avuto qualche problema nel match di esordio, scaturito dalla ridotta rosa di giocatori a disposizione quest’anno,  sono una società  in crescita che nella scorsa stagione ha raggiunto il secondo turno di playoff per cui domenica  venderanno cara la pelle di fronte al loro pubblico.

Nella scorsa stagione i messinesi si aggiudicarono il martch di andata mentre gli Assitur Highlanders vinsero al ritorno, aggiudicandosi poi il primo posto nel girone proprio per il vantaggio nella differenza punti poprio nei confronti dei Caribdes.

Non resta che aspettare domenica prossima per conoscere l’esito di questa ennesima sfida che sancirà quale tra i due team può ambire ad un posto ai  play off.


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Città metropolitana, il ministro Lanzetta in Confindustria: "Superare gli ostacoli"

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Città metropolitana, il ministro Lanzetta

 in Confindustria: “Superare gli ostacoli”

 

Molto partecipato il convegno nel salone degli Industriali reggini sul futuro livello di governance. Il presidente Andrea Cuzzocrea: “Si parta subito”. Sulla stessa lunghezza d’onda Pietropaolo di Cittadinanza attiva. Il presidente della Provincia Raffa: “Puntare all’area integrata dello Stretto, l’ente intermedio può guidare fase di transizione”. Presente ai lavori anche il sindaco di Messina Renato Accorinti

 

Riaffermare il proprio ruolo strategico nell'ambito del Mediterraneo, accogliendo le nuove opportunità di rilancio e crescita economica. Così Reggio Calabria intende prepararsi al decisivo appuntamento con l'entrata in vigore del nuovo livello di governance locale. Una linea operativa ribadita in occasione del convegno “Città metropolitana subito”, ospitato nel salone degli Industriali reggini a cui ha preso parte anche il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta.

L’iniziativa è stata promossa da Confindustria Reggio Calabria, dalla Provincia di Reggio Calabria e dalle associazioni di “Cittadinanza attiva” come momento di confronto e proposta aperto ai contributi dei rappresentanti politici del territorio, del mondo produttivo, dei professionisti, delle associazioni e dei cittadini.

Al dibattito, che ha posto sul tavolo anche gli ultimi sviluppi legati all’ipotesi di rinvio di due anni dell’importante riconoscimento, contenuta nel recente disegno di legge Delrio, sono intervenuti Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria, Domenico Pietropaolo, responsabile del coordinamento Cittadinanza attiva e, tra gli altri, il sindaco di Messina, Renato Accorinti.

“Abbiamo voluto questo convegno – ha affermato Cuzzocrea – per testimoniare l’impegno del mondo produttivo reggino a far sì che la Città metropolitana diventi presto realtà. Questo appuntamento fa seguito ad altre importanti iniziative che Confindustria ha svolto nelle sede istituzionali nazionali. Abbiamo portato le nostre ragioni a Roma, in Senato, per chiarire che entro la fine dell’anno il Comune di Reggio avrà di nuovo degli organi democraticamente eletti e dunque l’ipotesi rinvio contenuta nel disegno di legge Delrio non ha ragione d’essere. Su questo fronte abbiamo registrato con piacere la disponibilità dell’onorevole Anna Finocchiaro e dei senatori calabresi di tutti gli schieramenti a sposare questa causa. Con questo stesso spirito abbiamo preso parte all’importantissimo appuntamento di Firenze in cui si è riunita la rete confindustriale delle Città metropolitane. L’impegno però deve proseguire. Al ministro Lanzetta chiediamo di spendersi affinché questo vulnus venga superato. La Città metropolitana non deve essere un’entità sovrapposta ad altri ambiti amministrativi, per questo occorre evitare di creare ingorghi burocratici. Fondamentale – ha concluso Cuzzocrea – guardare all’altra sponda dello Stretto per una vasta area integrata”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Pietropaolo che ha focalizzato l’attenzione sugli aspetti socioeconomici “rispetto ai quali – ha affermato – assume un ruolo centrale la partecipazione della società civile in questo nuovo percorso amministrativo. Occorre inoltre lavorare ad un piano strategico metropolitano che riesca a inglobare i vari centri decisionali e delineare un sistema di gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione che abbracci anche Messina. Decisivo – ha poi concluso Pietropaolo – sarà l’avvio del processo di unione dei comuni che in Calabria è ancora in forte ritardo”.

Di battaglia condivisa ha poi parlato Raffa, che anche rimarcato la necessità di “superare il momento di grave disagio sociale che vive il nostro territorio. La situazione di Reggio ci impone di essere realisti guardando a ciò che ad esempio non è stato fatto con le risorse comunitarie, visto che ad oggi rischiamo di restituire qualcosa come 1 miliardo e 300 milioni di euro. La Città metropolitana non deve, quindi, essere un vessillo. Al contrario deve essere vista come un elemento centrale nel più ampio scenario di un’area dello Stretto integrata resa unica, peraltro, da caratteristiche geografiche che nessun’altra Città metropolitana può vantare. La Provincia di Reggio Calabria, che è un organo democraticamente eletto fino al 2016, può guidare questa fase di transizione che deve far registrare unità d’intenti da parte di tutti gli attori coinvolti”.

Secondo Accorinti, il cui intervento è stato particolarmente apprezzato dalla platea, “è giunta l’ora per Reggio e Messina di compiere il salto di qualità. E’ un’occasione unica per realizzare ciò che per anni è sembrato essere solo un’utopia. Cosa aspettiamo?”.

In chiusura è intervenuto il ministro Lanzetta, apprezzata per la sua disponibilità e semplicità, nonché primo rappresentante di un governo nazionale ospite di Confindustria Reggio Calabria. L’esponente dell’esecutivo Renzi si è detta “orgogliosa di poter rappresentare la Calabria nel nuovo governo. Amministrare non è un concetto statico ma un’espressione istituzionale democratica e partecipativa. La Città metropolitana è un ente pluralistico che avrà un ruolo strategico per i servizi ai cittadini e per la crescita economica delle aree interessate. Per quanto riguarda Reggio le difficoltà del disegno di legge Delrio sono legate alla scadenza della Provincia nel 2016 che non si può ignorare e all’attuale situazione del Comune. Occorre superare questa impasse facendo sì che Reggio parta insieme alle altre città metropolitane. Non accettiamo soluzioni speciali. Occorre, però, presentarsi preparati a questo importantissimo appuntamento. È un percorso difficile in cui fondamentale sarà il dialogo fra i vari livelli istituzionali e l’apporto del tessuto sociale”.

 


Reggio Calabria, 7 marzo 2014

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Mezzogiorno di fuoco a Montepaone-Hadleyville ma Salvatore Narda (ferito) e Salvatore Reverso (pistolero), non sono lo sceriffo Willy Kane ed il bandito Frank Miller

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 I Carabinieri della locale stazione coordinati dal capitano Saverio Sica, comandante della Compagnia di Soverato, tutti agli ordini del colonnello Ugo Cantone, comandante provinciale di Catanzaro, hanno arrestato a tempo di record due persone (Salvatore Reverso, 27 anni, e Marco Buttà, 23, entrambi residenti a Montepaone) invischiate nella sparatoria. Circondato lo hinterland; effettuati i posti di blocco volanti; perquisite le abitazioni dei pregiudicati della zona; effettuato il guanto di paraffina e controllato il loro alibi-orario   
MEZZOGIORNO DI FUOCO A MONTEPAONE ( CZ), DOPO UNA FURIBONDA LITE AL BAR, SCOPPIATA PER FUTILI MOTIVI, DUE FERITI, DI CUI UNO (SALVATORE NARDA 33 ANNI) RICOVERATO IN OSPEDALE, L'ALTRO F.S., 48 ANNI DI MONTAURO, È STATO MEDICATO AL PRONTO SOCCORSO E DIMESSO 
Il cruento episodio sarebbe avulso da contesti criminali. La 'ndrangheta stavolta non c'entrerebbe. Almeno, così sembra. Subito dopo la sparatoria l'attentatore si è allontanato dal posto in compagnia del "compare", ma i Carabinieri, scattata la macchina investigativa, sono riusciti a far luce sull'episodio, Arrestati l'esecutore materiale ed il complice; ritrovata l'arma usata per gambizzare il rivale. Il rapportino per la Procura della Repubblica, diretta da Antonio Vincenzo Lombardo è quasi pronto
Domenico Salvatore  

MONTEPAONE (CZ)- giovedì 06 marzo 2014-Ancora sangue nelle piazze e nelle strade od all'interno di pubblici locali della Calabria; della provincia reggina.La spirale di odio e violenza, non accenna a placarsi. Si regolano i conti a colpi di lupara e di pistola, se non di kalashnikov, bombe a mano e tritolo. In Calabria si continua a sparare; per uccidere e per ferire. Ế accaduto stavolta a Montepaone, non lontano da Soverato, già al centro della cronaca nera per il famigerato "Triangolo della morte", Locri-Vibo Valentia-Soverato; secondo altri Marina di Gioiosa-Serra San Bruno-Soverato; se non Africo-Limbadi-Soverato. Un vasto territorio, che scorre fra due mari o fra tre province, su cui si starebbe svolgendo una terribile faida. Impelagate tutte le più grosse famiglie di mafia ed i pezzi da novanta della 'ndrangheta. Le varie operazioni delle DDA di Catanzaro (Antonio Vincenzo Lombardo) e Reggio Calabria (Giuseppe Pignatone ed il successore, Federico Cafiero De Raho), hanno portato all'arresto di parecchi capi, sottocapi e gregari. Di qualcheduna si è pure imbastito il relativo processo;c'è stata anche la sentenza. Ad una prima sommaria disamina dei fatti, sembra che l'episodio non sia collegabile a dinamiche criminali. La 'ndrangheta non c'entra insomma. Il fatto è stato già chiarito. Alla base della sparatoria ci sarebbe stato il solito malinteso, equivoco o situazione ambigua. Sfociata in alterco-battibecco e poi in rissa. Uno dei litiganti ha avuto la peggio ed è andato a vendicarsi con una lupara, che teneva in macchina, pallottola in canna. Alla sparatoria anche stavolta hanno assistito testimoni oculari. E pare che stavolta abbiano collaborato con le forze di polizia. Non potevano sottrarsi. 

I Carabinieri, forse chiamati da qualcheduno, sono arrivati a sirene spiegate ed in un attimo avevano già la situazione sotto controllo. I colpi sono echeggiati fragorosamente al centro del paese. La persona ferita, si trovava a passare, si trovava lì per caso o faceva parte della comitiva? Questo, lo stabiliranno i Carabinieri. Sta di fatto che non sia riuscita a sottrarsi alla furia omicida. La vittima designata, Salvatore Narda, 33 anni, alla vista dell'arma imbracciata dal killer ha cominciato a volteggiare. Questo, forse gli ha salvato la vita. L'arma era semi-automatica e dopo le due possibili scariche il sicario, ha preferito salire sulla sua macchina e scappare, verso una possibile latitanza. Tempo sprecato perché i Carabinieri erano sulle sue tracce. Il ferito è stato soccorso dal 118, anch'esso avvertito telefonicamente e trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Soverato, dove è stato sottoposto ad interventi chirurgico per l'estrazione del piombo.Una giornata all'insegna della cronaca per Catanzaro e il suo interland. Prima una sparatoria in piazza nel comune di Montepaone, poi l'incidente ferroviario nel comune di Gimigliano. La 'giornata nera' , fonte AGI, comincia nella tarda mattinata, quando due persone persone sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria avvenuta a Montepaone. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Soverato, i due feriti sono stati colpiti in una piazza del paese, nei pressi di un bar, da alcuni colpi di fucile. 

Uno dei due, colpito alla gamba, e' ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale di Soverato, mentre l'altro ha riportato solo una ferita di striscio ed e' stato medicato sul posto. Il secondo episodio di cronaca che coinvolge la provincia di Catanzaro riguarda un incidente ferroviario avvenuto nel primo pomeriggio sulla tratta tra Catanzaro e Cosenza, nei pressi del comune di Gimigliano (Catanzaro). Al momento non si conoscono le cause dell'incidente, ma secondo alcuni testimoni ci sarebbero alcuni feriti tra i passeggeri. Il treno effettua servizio per conto delle Ferrovie della Calabria. Del treno ci siamo occupati in altra sede. Secondo una prima sommaria ricostruzione della dinamica del grave fatto di sangue effetuata dai Carabinieri della locale stazione, coordinato dal capitano, Saverio Sica, comandante della Compagnia di Soverato, i quattro si trovavano in piazza, poco prima di mezzogiorno. Forse, dentro un bar della piazza del paese. Non si è capito ancora bene per quali motivi, improvvisamente siano entrati in rotta di collisione. Il ferito faceva parte della comitiva o si trovava lì per caso? Le indagini, per risalire all'esecutore materiale del grave gesto di sangue, al complice, al movente della sparatoria ed al sequestro dell'arma utilizzata, sono state" chiuse" in poche ore. Il segno dell'alta professionalità, esperienza e competenza dell'Arma Benemerita. Arrestate due persone, dopo le formalità di rito alla presenza del loro legale di fiducia. Dopo l'interrogatorio di garanzie, il p.m. deciderà se rimetterli in libertà oppure confermare l'arresto. 

Qualche zona d'ombra ancora dev'essere chiarita. Sebbene, dopo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Soverato, diretta dal capitano Saverio Sisca, vi siano tutti gli elementi per "chiudere" la faccenda.  Reverso e Buttà a cui sarebbero contestati i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina e detenzione illegale di munizionamento sarebbero giunti nella piazza del paese a bordo di una Fiat 600. Per quale ragione sia scoppiato l'alterco fra il Reverso ed il Narda davanti al bar situato nella piazza, ancora non è chiaro. Si ipotizzano varie ipotesi…Un malinteso senso dell'onore? Una parola di troppo? Un bicchierino traditore? vous cherchez la femme? Questioni economiche? Vecchia ruggine? O ci sono, altre, inconfessabili ragioni? Sta di fatto che dalle parole, più o meno pesanti, si sia passato ai gesti eclatanti; alle azioni delittuose. La lite sarebbe scoppiata per un problema economico, quindi i due sarebbero fuggiti a bordo dell'autovettura con cui erano arrivati. A Reverso e Buttà sono contestati i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina e detenzione illegale di munizionamento. L'arma è stata repertata e posta sotto sequestro. 

Domenico Salvatore


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Montebello Jonico, arrestato un 50enne per maltrattamenti in famiglia

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Si è alzato il livello di attenzione della Polizia di Stato alle tematiche inerenti la violenza subita dalle donne, soprattutto, quando sono gli stessi componenti del nucleo familiare a provocarla. Seguendo le direttive del Questore di Reggio Calabria, dott. Guido Niccolò Longo, gli uomini impegnati sul territorio hanno sviluppato una elevata sensibilità nei confronti delle vittime, conseguendo la necessaria professionalità che il delicato settore della violenza di genere, richiede. 
Non pochi sono stati i risultati ottenuti, grazie ai quali le donne vittime di violenza si sono determinate a denunciare i reati subiti.
Nella mattinata odierna personale della Polizia di Stato ha posto la parola fine ad un caso di maltrattamenti in famiglia che durava da circa un anno. 
A nulla era valsa la separazione di una donna di Montebello Ionico (RC) dal marito, 50enne, il quale aveva continuato con le violenze. 
Costretta a sopportare umiliazioni fisiche e psichiche, la donna, decisa a porre fine agli episodi di violenza subiti anche successivamente alla separazione, si era rivolta ai Poliziotti del Commissariato di P.S. di Condofuri che, a seguito di immediate indagini, hanno accertato la veridicità dei racconti della vittima anche dalle testimonianze raccolte e dai riscontri medici.
L’uomo è stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, per il reato di maltrattamenti in famiglia.


Reggio Calabria, lì 07.03.2014


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Reggio Calabria. "Una vita da social"è sbarcata in CALABRIA

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La Polizia di Stato al passo coi tempi e dei social network con

Una vita da social” è sbarcata in CALABRIA con la

campagna educativa itinerante sui temi dei social network       Cyber bullismo, adescamento, sicurezza e violazione della privacy online

 

REGGIO CALABRIA,  11 marzo 2014–  E’ partita da Roma la più importante e imponente campagna educativa itinerante che sia mai stata realizzata  da un Organismo di Polizia: la Polizia di Stato, in collaborazione con il  Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha dato il via al progetto “Una vita da social”, incentrato sulla sensibilizzazione e prevenzione dai rischi e dai pericoli dei social network e del cyber bullismo.

Un progetto al passo con i tempi, che tiene conto delle esigenze di chi usa i social network, ed in particolare delle nuove generazioni, per consentire di sfruttare appieno le opportunità del web evitando di cadere nelle tante trappole della rete internet.

Nella Provincia di Reggio Calabria l’esperienza si arricchirà di un nuovo partner, che seguirà le tappe del truck: Radio TOURING e REGGIO TV.

L’iniziativa è partita lo scorso gennaio da Roma  ed ha già raggiunto Firenze, Livorno, Pisa, Genova,  Olbia, Nuoro, Cagliari, Enna, Palermo , Catania,  e adesso a  Reggio Calabria, prima di riprendere il viaggio  per Cosenza, Bari, Potenza, Matera, Salerno, Napoli, Campobasso, Pescara, L’Aquila, Perugia, Ancona, Pesaro Urbino, Rimini, Bologna, Padova, Venezia, Trieste, Trento, Aosta, Torino.

Per la prima volta  Aziende come Facebook, Fastweb, Google, H3G, Libero, Microsoft, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net,  Vodafone, Virgilio, Wind, Youtube e Consorzio Gruppo Eventi, lavorano insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: “rendere la rete sempre più sicura dopo i gravissimi recenti episodi  di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete”.


Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, attraverso un truck di 18 metri allestito con un’aula didattica multimediale con postazioni internet, ll’11 marzo, dalle 09.30 alle 18,00, in Piazza DUOMO , svolgeranno incontri, conun linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età, con studenti, genitori, insegnanti e società civile, sull’utilizzo sicuro, consapevole, responsabile e critico della rete internet.

Testimoni dell’evento e graditissimi ospiti, gli attori comici GIACOMO BATTAGLIA, LUIGI MISEFERI E il DJ FILIPPO LO PRESTI, amato da tutti per la dirompente simpatia e la grande vicinanza ai giovani!

Tra le novità, non poteva mancare la pagina Facebook “Una vita da social” dove verranno postate le attività e le impressioni dei giovani internauti durante tutte le tappe del Truck.

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Termini Imerese, chiude l'Archivio di Stato. SiciliAntica lancia un appello ai Sindaci del territorio per salvarlo.

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Termini Imerese, chiude l’Archivio di Stato. SiciliAntica lancia un appello ai Sindaci del territorio: non lasciate che anche questo luogo della memoria si spenga

La sezione di Termini Imerese dell’Archivio di Stato è prossima alla chiusura e tutti i documenti conservati al suo interno stanno per essere trasferiti a Palermo. Rischia di scomparire uno dei luoghi culturalmente più significativi della città che conserva al suo interno la storia del territorio.

A lanciare il grido di allarme è SiciliAntica che chiede al primo cittadino di Termini Imerese e a tutti i Sindaci del territorio, i cui antichi atti  sono conservati nello storico archivio, di impedire che questo luogo della memoria si spenga, poichè rappresenta per il comprensorio una ricchezza storico-culturale inestimabile.

“Un altro pezzo di storia di questo territorio rischia di scomparire - afferma Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica. Un luogo della memoria da cui sono venute le più importanti scoperte sulla storia dei beni artistici dei nostri paesi. Sarebbe un vero e proprio dramma culturale.  La ricchezza di un territorio sta nel suo tessuto economico ma anche nella sua cultura e nella capacità di conservare la propria memoria storica. La chiusura della sezione di Termini Imerese dell’Archivio di Stato significa impoverire ancora di più questa città nella sua stessa identità”.

All’interno dell’Archivio si trovano i registri notarili dal 1408 al 1866, circa trentamila volumi provenienti dal distretto di Termini Imerese, da Alia a Villafrati (34 comuni), dalla Corte di Assise di Termini Imerese e dalle corporazioni soppresse di Caccamo, Caltavuturo, Montemaggiore Belsito, Sclafani Bagni e Termini Imerese, documenti, quest’ultimi che per mancanza di spazio, sono ancora oggi depositati nell’Archivio Notarile Distrettuale e nella Casa dei Padri Gesuiti in attesa di trovare adeguata collocazione.

La sede di Termini Imerese viene chiusa in quanto la direzione dell’Archivio di Stato non è in grado di pagare l’affitto dei locali in cui è ospitato e gli antichi documenti saranno trasferiti a Palermo e stipati all’interno di box in lamiera nel cortile dell’ex convento della Gancia.

SiciliAntica sta organizzando una petizione tra tutti gli studiosi del territorio per chiedere alla direzione dell’Archivio di Stato di rivedere la funesta decisione. Al sindaco di Termini Imerese l’Associazione chiede di trovare in tempi brevi dei locali dove ospitare lo storico archivio o insieme agli altri trentaquttro sindaci di contribuire alle spese di affitto della Sezione.

In allegato Comunicato Stampa e foto dell’Archivio di Termini Imerese.




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Le notizie del 7 marzo 2014, sera

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8 MARZO: ACTIONAID, DIAMO VOCE ALLE DONNE CHE NON HANNO VOCE = APPELLO PER SOSTENERE PROGETTI IN KENYA, CAMBOGIA, BRASILE E INDIA Roma, 7 mar.  - In occasione dell'otto marzo, ActionAid rinnova il suo appello - aperto a tutti - a stare dalla parte delle donne dando voce alle «donne senza voce» con una donazione diretta sul sito ww.actionaid.it. Nascere bambine in alcuni paesi come Kenya, Cambogia, Brasile e India può significare letteralmente «rischiare la vita», essere costrette a subire mutilazioni, violenze, sfruttamento, discriminazioni e, in generale, la condanna perpetua a una condizione di sudditanza e irrilevanza sociale. ActionAid - ricorda una nota - è presente in Kenya, Cambogia, Brasile e India con progetti che coinvolgono quasi 100.000 persone, mirati a restituire alle donne la consapevolezza dei propri diritti, in primis la possibilità di decidere del loro destino, insieme all'opportunità di acquisire un ruolo attivo nella vita e nell'economia delle loro comunità. Per ActionAid, essere presenti e solidali con le donne che non hanno voce è prima di tutto una scelta di giustizia; significa agire per cambiare le cose e riaffermare diritti individuali fondamentali e inalienabili contro pratiche come l'infibulazione e l'escissione dei genitali o le nozze imposte alle bambine del Kenya, i maltrattamenti in Cambogia, l'emarginazione e la violenza sessuale in alcune regioni del Brasile e gli stupri, le violenze e i femminicidi in India. Si tratta anche di una battaglia culturale di lungo periodo per sradicare convenzioni sociali e tradizioni che «giustificano» discriminazioni, abusi e violenze sulle donne rendendo di fatto inapplicate le leggi nazionali esistenti. «La violenza sulle donne è una violenza globale. Nel senso che si tratta di un fenomeno planetario che non ha confini geografici e geopolitici, nè di reddito», dichiara Marco Da Ponte, Segretario Generale di ActionAid. «Il nostro intento è suscitare una presa di coscienza non superficiale e, soprattutto, un coinvolgimento su progetti concreti, che per migliaia di bambine e di donne hanno già cambiato un destino che sembrava scritto in partenza».

OMICIDIO PENALISTA PALERMO: SCARCERATO PRESUNTO KILLER  - PALERMO, 7 MAR - È stato scarcerato Francesco Arcuri, accusato di essere il killer del penalista Enzo Fragalà, morto a Palermo dopo essere stato colpito ripetutamente con una spranga o un bastone la sera del 23 febbraio 2010. Sono state così accolte le ragioni dell'avvocato Filippo Gallina, legale di Arcuri, arrestato assieme ad altre due persone. Arcuri, secondo le tesi difensive, che sarebbero avvalorate da un video, al momento dell'aggressione era altrove. Per il delitto, l'11 luglio scorso erano stati arrestati, oltre ad Arcuri, anche Salvatore Ingrassia e Antonino Siragusa. Le immagini che scagionerebbero l'indagato erano state acquisite dagli investigatori nell'ambito di un procedimento contro la mafia del Borgo Vecchio. Nel video registrato dalla polizia si vedrebbe Arcuri davanti a una fiaschetteria di via Guerrazzi, alla Zisa. La perizia fonica presentata dai consulenti del legale, inoltre, ha dimostrato che la voce registrata in un'intercettazione (quella in cui si parla di un «legno» che sarebbe servito secondo l'accusa a uccidere Fragalà) non era quella di Arcuri, che si è sempre professato innocente.

UCCIDE MOGLIE: COPPIA VIVEVA IN STATO DISAGIO Operaio arrestato alternava lavoro manovale e giardiniere - VEROLI (FROSINONE), 7 MAR - La coppia viveva in uno stato di disagio e in una casa modesta alla periferia di Veroli. L'operaio arrestato non aveva un lavoro fisso, tirava avanti alternando lavori da manovale e giardiniere. La coppia aveva perso l'unico figlio nel 2005, all'età di 14 anni. La vittima, come hanno accertato i carabinieri del comando provinciale di Frosinone, coordinati dal tenente colonnello Ferdinando Maisto, è morta rovinando nei nove scalini della scala tra il primo piano e il piano terra.

PADRE SPARA AL FIGLIO, VENTENNE GRAVISSIMO  - TORINO, 7 MAR - Un uomo ha sparato al figlio di vent'anni, poi ha chiamato i soccorsi. È accaduto da pochi minuti a Villata, in provincia di Vercelli. Il giovane, un ragazzo di vent'anni, è stato ferito al torace ed è stato trasportato all'ospedale di Novara. Le sue condizioni sono gravissime. I carabinieri indagano sui motivi del gesto

FUGA D'AMORE PER DUE MINORI DI NAPOLI, PS LI TROVA A ISCHIA Scomparsi ieri pomeriggio, intercettati davanti noto bar  - ISCHIA (NAPOLI), 7 MAR - Gli uomini del commissariato di Ischia li hanno cercati per tutta la notte, in particolare in alcune pinete del Comune di Ischia ma li hanno trovati solo stamattina a via Sogliuzzo all'esterno di un noto bar, dove probabilmente avevano fatto colazione. Si tratta di due minori di Napoli, lei 17 anni, lui 16, che da ieri pomeriggio non hanno più dato notizie scappando di casa. L'allarme lanciato ieri pomeriggio dalla Questura di Napoli che ha allertato in serata il commissariato di Ischia, in seguito alla denuncia di scomparsa fatta dalla mamma della giovane 17enne. Secondo alcuni amici della ragazza questa si era portata sull'isola d'Ischia insieme al fidanzatino. Il vice questore Stefania Grasso ha quindi allertato i suoi uomini che per tutta la notte hanno cercato i due giovani, soprattutto in alcune pinete come indicato da amici e amiche della giovane scomparsa. Solo stamattina la Polizia ha intercettato i due giovani all'ingresso di un noto bar di Via Sogliuzzo, dove probabilmente avevano fatto colazione

INCIDENTI STRADALI: SCONTRO AUTO-CAMION, UN MORTO SU ROMEA  - FERRARA, 7 MAR - Ancora un incidente mortale sulla statale Romea, verso le 15.30 all'altezza di Lido Nazioni. Nello scontro frontale tra una Fiat e un camion pieno di ferro caricato a Ravenna è morto Silvano Ramazzotti, di Rieti, 56 anni, che era alla guida della vettura; il passeggero, un aquilano di 33 anni, è gravemente ferito ed è stato ricoverato a Cona con l'eliambulanza. La statale è rimasta interrotta in entrambe le direzioni, con traffico deviato sulla viabilità comunale. Sono intervenuti i carabinieri di Porto Garibaldi.

FUMETTI:LUPO ALBERTO E MARTA ICONE CONTRO LEGGI PUTIN SU GAY Affermazione di 'Silver' per i 40 anni del sua creatura - GENOVA, 07 MAR - Lupo Alberto e la sua fidanzata, la gallina Marta, avrebbero criticato la legge di Putin contro la propaganda gay. È la curiosità emersa stasera a Genova dalla presentazione de 'Lupo Alberto 40 annì, il nuovo libro di 'Silver' per festeggiare il compleanno dell'eroe dei fumetti. «Perchè un lupo ama una gallina? - spiega Guido Silvestri, in arte Silver - Credo nella libertà di amare chiunque, senza limiti di età, sesso, razza, o specie animale, anche se mia moglie è una comune femmina di specie umana. Se poi vogliamo riferirci al fatto che i lupi di solito le galline le mangiano, ebbene forse ho voluto ribaltare l'ancestrale stereotipo del lupo feroce predatore. Ho ammansito un lupo, tutto qua. Non lo aveva già fatto anche San Francesco?». Il volume (190 pp, Sagep Editori), è un viaggio nella storia della fattoria McKenzie, dalle vignette in bianco e nero per 'L'Occhiò, alla prima striscia a colori, dal 'Corriere della Salutè alle raccolte di figurine. Lupo Alberto nasce a Modena nel dicembre 1973, la prima striscia viene pubblicata a fine febbraio 1974. «Ero un ragazzo di 11-12 anni che non aveva molta voglia di lavorare - racconta Silver - la prospettiva di impiegarmi in una delle professioni che i miei amici ambivano mi terrorizzava, così ho cercato di inventarmi un mestiere il più possibile eccentrico. Mi sono ispirato moltissimo a Willy Il Coyote, Lupo Alberto è un suo discendente, e forse la gallina Marta discende dallo struzzo inafferrabile Beep Beep», rivela la matita modenese. «Oggi sarebbe molto più difficile avere il successo di Lupo Alberto a causa della contrazione del mercato». Il Museo Luzzati a Genova Porta Siberia ospiterà fino al 21 settembre la mostra 'Lupo Alberto 40 annì, inaugurata da lupi, galline e talpe in costume, con una favolosa festa della fattoria McKenzie lungo le strade della Lanterna

PIEMONTE: TAR ORDINA, ELEZIONI REGIONALI SIANO IL 25/5 Centrodestra valuta ricorso. Pd incorona Chiamparino,no primarie  - TORINO, 7 MAR - Le nuove elezioni regionali del Piemonte si devono tenere il 25 maggio insieme alle europee. La data è fissata dal Tar del Piemonte nelle motivazioni della sentenza, pronunciata ieri sera. Un vero e proprio 'ultimatum', per il governatore Roberto Cota, che secondo i giudici amministrativi «pur avendo manifestato inizialmente la propria intenzione di bandire i comizi elettorali per il 25 maggio, ha mutato radicalmente il proprio orientamento». «Cose del genere non possono accadere in un Paese civile», commenta Cota dicendosi «sbalordito». E mentre il centrodestra valuta l'ennesimo ricorso, il Pd 'incoronà - senza le primarie - Sergio Chiamparino candidato alla presidenza della Regione. Dunque, secondo i giudici amministrativi che lo scorso 10 gennaio hanno annullato le elezioni del 2010, non bisogna aspettare la pronuncia della Cassazione - a cui si è rivolta la giunta Cota - prima di ordinare le nuove elezioni regionali del Piemonte. In primo luogo perchè si sospenderebbe la decisione dei giudici di appello in modo «del tutto contrario al sistema processuale», ma soprattutto perchè - scrivono i giudici - «si manterrebbe in vita per un tempo indefinibile e potenzialmente coincidente con la durante naturale della legislatura organi elettivi privi allo stato di ogni legittimazione democratica». La sentenza dà sette giorni a Cota, dalla notifica del provvedimento, per indire le elezioni. In caso di inadempimento, nomina il prefetto di Torino, Paola Basilone, commissario ad acta. «Se la Cassazione dovesse darci ragione che cosa si fa? Si dice ai candidati che è stato uno scherzo di un sistema impazzito? Oppure a qualcuno deve essere impedito di fare ricorso in Cassazione perchè diverso dagli altri?», si chiede Cota. «Dovrebbe ripassare un pò il diritto, dimentica la base della democrazia: la divisione dei poteri dello Stato», ribatte l'ex presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che con i suoi ricorsi ha portato all'annullamento del voto. «In Piemonte il diritto non esiste più, se non si è schierati a sinistra», è invece l'opinione del deputato torinese della Lega Nord, Stefano Allasia. Il centrosinistra, intanto, incassa quello che per il segretario piemontese del Pd, Davide Gariglio, è un «grande risultato». E, con la formalizzazione della candidatura di Chiamparino, mette a punto la macchina elettorale in vista del voto. «A 90 giorni dalle elezioni le primarie sono un lusso, anche perchè l'esito è già noto a tutti», sostiene Gariglio. «Anche Sel, che ha chiesto di farle, se ne rende conto», aggiunge fissando i paletti della coalizione: «non dovrà accogliere - dice - forze collaborazioniste con la giunta di Roberto Cota». Semaforo rosso, quindi, a Ncd, che secondo indiscrezioni potrebbe ripetere a livello piemontese l'esperimento larghe intese.

AMICI TROVATI MORTI: PRIVILEGIATA PISTA OVERDOSE DROGA - ASCOLI PICENO, 7 MAR - Sarà l'autopsia a stabilire l'esatta causa della morte di Renzo Eclitti, 41 anni, e Graziano Ortolani, 46 anni, i due amici trovati morti in due diversi appartamenti nella stessa palazzina ad Amandola. Domani mattina verrà effettuata una ricognizione cadaverica, ma l'esame autoptico vero e proprio non avrà luogo prima di lunedì o martedì prossimi, secondo le disposizione della Procura di Ascoli, competente per territorio. Ad effettuare gli accertamenti medico legali sono il dottor Pietro Alessandrini e la collega Sabina Canestrari, che oggi si sono recati sul posto. I due amici erano entrambi seguiti dai servizi sociali del Comune e avevano avuto in assegnazione gli appartamenti dove sono stati rinvenuti i corpi. Nelle abitazioni non sono stati trovati segni di malfunzionamento di stufette che potessero far pensare a un avvelenamento da monossido di carbonio. Nessuna effrazione delle porte d'ingresso, tanto che è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per poter entrare. Per il momento la Procura di Ascoli ha aperto un fascicolo su «notizie non contenenti reato»; all'esito dell'autopsia è però probabile che l'ipotesi di reato venga modificata. Tanto più se dovesse essere confermata l'ipotesi che a causare il decesso dei due uomini sia stata un'overdose. Poichè questa sembra la pista al momento privilegiata, i carabinieri stanno già lavorando per cercare di capire chi può eventualmente aver ceduto a Eclitti e Ortolani la dose mortale. I segni dell'iniezione sarebbero stati trovati sul corpo di Ortolani che occupava l'appartamento al piano terra della palazzina, mentre Eclitti era in quello al secondo piano. Sul suo corpo non c'erano segni particolari; fonti investigative ipotizzano che possa aver assunto sostanze inalandole o averle ingerite insieme a farmaci. Dubbi che solo l'autopsia potrà sciogliere. 

CALCIO: ZANETTI INCONTRA THOHIR, CAPITANO RESTERÀ ALL'INTER Ruolo da definire, ma ci sono presupposti per proseguire insieme - Milano, 7 MAR - Javier Zanetti resterà nella grande famiglia dell'Inter: è la volontà del presidente nerazzurro Erick Thohir che ha incontrato oggi il capitano. Il ruolo per il futuro è ancora da definire ma Thohir ha rassicurato Zanetti sulla sua permanenza all'interno del club. Zanetti fa parte della storia dell'Inter e Thohir è particolarmente attento e sensibile verso un giocatore considerato una bandiera da tutto il popolo nerazzurro

VIGILE ARRESTATO, ASSOCIAZIONE POLIZIA LOCALE:PARTE CIVILE A TUTELA OPERATORI  Milano, 07 MAR - L'associazione di polizia locale Foxpol preannuncia attraverso il proprio legale, l'avvocato Mirko Spelta, l'intenzione di costituirsi parte civile all'eventuale processo a carico del vigile arrestato oggi «in difesa di tutti quegli operatori, stanchi di essere associati a condotte negative riconducibili ai singoli, che con grande spirito di abnegazione e sacrificio lavorano quotidianamente a garanzia della sicurezza della collettività». «L'associazione Foxpol - si legge nella nota con cui annuncia tale intenzione - che da anni si occupa della formazione professionale, della tutela e dell'immagine della Polizia Locale sul territorio nazionale, nella persona dell'attuale presidente Carlo Gandini a seguito della notizia battuta in data odierna dell'arresto di un collega milanese in ottemperanza all'ordinanza del G.I.P. dott.ssa Mannocci, ha conferito mandato allo studio legale associato Spelta-Viadana di Milano affinché valuti all'esito delle indagini l'effettiva sussistenza di profili di penale responsabilità in capo al collega. L'Associazione naturalmente si auspica e confida che le notizie ad oggi pubblicate risultino del tutto destituite di fondamento; per converso qualora il processo dovesse confermare quanto apparso sui quotidiani, data la possibile ripercussione delle condotte contestate sull'immagine dell'intera categoria professionale, intende valutare la possibilità di costituirsi parte civile in un eventuale giudizio. Si tratterebbe in tal caso di atto ritenuto dovuto in difesa di tutti quegli operatori, stanchi di essere associati a condotte negative riconducibili ai singoli, che con grande spirito di abnegazione e sacrificio lavorano quotidianamente a garanzia della sicurezza della collettività, la cui immagine non deve essere associata ad episodi frutto di condotte individuali che non la rappresentano. Ogni opportuna determinazione verrà comunque assunta all'esito delle indagini preliminari che ad ogni modo ci si auspica sinceramente rivelino una realtà differente da quella prospettata dai media».

FIGLI SGOZZATI: PADRE ACCUSATO DI OMICIDIO RESTA IN CARCERE  - MILANO, 7 MAR - Michele Graziano, 37enne di Paina di Giussano (Monza) che lo scorso 11 febbraio uccise i suoi figli di 2 e 8 anni, per poi tentare il suicidio, rimarrà in carcere. Lo ha deciso oggi il Tribunale del Riesame, respingendo il ricorso presentato dal suo legale Antonio De Benedetti.

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Luigi Palamara
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Legge elettorale e parità di genere: l'appello di 90 donne ai leader

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Al Presidente Matteo Renzi
Al Presidente di Fi, Silvio Berlusconi
Al segretario di Ncd, Angelino Alfano
Alla segretaria di Scelta civica, Stefania Giannini
Al presidente di Popolari per l’Italia, Mario Mauro

Legge Elettorale: lettera aperta

Raccolta di firme tra le deputate Pd alla Camera (Ansa)
In queste ore si sta discutendo alla Camera la nuova legge elettorale, un traguardo importante ed atteso da parte dei cittadini e delle cittadine italiane.
Siamo consapevoli dell’importanza e della necessità di approvare nuove regole che presiedano al buon funzionamento della nostra vita democratica e che definiscano la rappresentanza e l’efficienza del nostro sistema politico.
Siamo altresì convinte che non sia possibile varare una nuova legge senza prevedere regole cogenti per promuovere la presenza femminile nelle istituzioni e per dare piena attuazione all’articolo 3 e all’articolo 51 della Costituzione.
Per questo abbiamo sottoscritto in maniera trasversale alcuni emendamenti. La nostra convinzione è che l’intesa politica raggiunta possa guadagnare in credibilità e forza da una norma capace di collocare il nostro paese tra le migliori esperienze europee. 
La responsabilità della politica sta ora nel trovare una soluzione ad una questione di civiltà e di qualità della democrazia che troverebbe il favore non solo delle donne, ma di tutti i cittadini che hanno fiducia nelle nostre istituzioni e nella possibilità di renderle migliori.

Questo il testo dell’appello per il rispetto della parità nella legge elettorale in discussione alla Camera sottoscritto da deputate di Pd, Forza Italia, Ncd, Scelta civica, Per l’Italia e rivolto ai leader dei partiti. Di seguito le prime adesioni all’appello, aperto ad altre sottoscrizioni.
Roberta Agostini
Dorina Bianchi
Stella Bianchi
Michela Biancofiore
Paola Binetti
Rosi Bindi
Lorenza Bonaccorsi
Micaela Brambilla
Anna Grazia Calabria
Ilaria Capua
Mara Carfagna
Giuseppina Castiello
Elena Centemero
Maria Coscia
Nunzia De Girolamo
Paola De Micheli
Marilena Fabbri
Adriana Galgano
Gabriella Giammanco
Fabrizia Giuliani
Beatrice Lorenzin
Alessandra Moretti
Alessia Mosca
Fucsia Nissoli
Caterina Pes
Giovanna Petrenga
Flavia Piccoli Nardelli
Catia Polidori
Barbara Pollastrini
Renata Polverini
Stefania Prestigiacomo
Laura Ravetto
Eugenia Roccella
Barbara Saltamartini
Iole Santelli
Elvira Savino
Daniela Sbrollini
Gea Schirò
Rossana Scopelliti
Simonetta Rubinato
Irene Tinagli
Valeria Valente
Sandra Zampa
Susanna Cenni
Daniela Gasparini
Renata Gherard
Cristina Bargero
Chiara Scuvera
Irene Manzi
Giulia Narduolo
Miriam Cominelli
Elena Carnevali
Alessia Rotta
Mara Carocci
Simona Malpezzi
Gianna Malisani
Enza Bruna Bossio
Tamara Blazina
Vanna Iori
Luisa Bossa
Delia Murer
Daniela Sbrollini
Micaela Campana
Cinzia Fontana
Luisella Albanella
Maria Amato
Elisa Meloni
Sara Moretto
Donata Lenzi
Alessandra Terrosi
Maria Iacono
Antonella Incerti
Emma Petitti
Giuditta Pini
Chiara Gribaudo
Valeria Valente
Liliana Ventricelli
Colomba Mongiello
Francesca La Marca
Patrizia Maestri
Eleonora Cimbro
Floriana Casellato
Paola Bragantini
Maria Luisa Gnecchi
Maria Grazia Rocchi
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Magda Culotta
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MALAYSIA: PERSO CONTATTO CON AEREO CON 239 PERSONE A BORDO

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MALAYSIA: PERSO CONTATTO CON AEREO CON 239 PERSONE A BORDO In volo da Kuala Lumpur a Pechino- KUALA LUMPUR, 8 marzo 2014 - Un aereo della Malaysia Airlines con a bordo 239 persone, in volo dalla capitale malese Kuala Lumpur a Pechino, ha perso il contatto con la torre di controllo dopo il decollo. Lo ha reso noto la compagnia. Il velivolo è un Boeing 777-200 con 227 passeggeri e 12 membri d'equipaggio.
Il volo MH370 - partito 41 minuti dopo la mezzanotte ora locale da Kuala Lumpur - è sparito dai radar dopo circa due ore di tragitto, nello spazio aereo del Vietnam. Sarebbe dovuto arrivare a Pechino alle 6:30 locali. Secondo l'agenzia Xinhua, 153 dei passeggeri sono cinesi. La Malaysian Airlines si sta intanto mettendo in contatto con i familiari delle persone a bordo, la cui lista non è stata ancora rilasciata.

MALAYSIA: AEREO SPARITO, UN ITALIANO TRA I PASSEGGERI  - C'era anche un passeggero italiano tra le persone a bordo del volo Malaysian Airlines MH 370 che ha perso il contatto con la torre di controllo, con 239 persone a bordo. Lo ha appena riferito la compagnia aerea in una conferenza stampa.
Gli altri passeggeri sono di nazionalità cinese (153 persone), malaysiana (38), indonesiana (12), australiana (7), americana e francese (3). Tra le altre persone a bordo si contano anche cittadini di Nuova Zelanda, Ucraina, Canada, Russia, Taiwan, Olanda e Austria. 

MALAYSIA: AEREO SPARITO, ITALIANO A BORDO È LUIGI MARALDI  - Si chiama Luigi Maraldi e ha 37 anni l'italiano tra le 239 persone a bordo del volo Malaysian Airlines MH370, che nella notte ha perso il contatto con la torre di controllo dopo essere partito da Kuala Lumpur in direzione di Pechino. Lo si legge nella lista dei passeggeri pubblicata su Twitter dall'emittente cinese CCTV.

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