8 MARZO: ACTIONAID, DIAMO VOCE ALLE DONNE CHE NON HANNO VOCE = APPELLO PER SOSTENERE PROGETTI IN KENYA, CAMBOGIA, BRASILE E INDIA Roma, 7 mar. - In occasione dell'otto marzo, ActionAid rinnova il suo appello - aperto a tutti - a stare dalla parte delle donne dando voce alle «donne senza voce» con una donazione diretta sul sito ww.actionaid.it. Nascere bambine in alcuni paesi come Kenya, Cambogia, Brasile e India può significare letteralmente «rischiare la vita», essere costrette a subire mutilazioni, violenze, sfruttamento, discriminazioni e, in generale, la condanna perpetua a una condizione di sudditanza e irrilevanza sociale. ActionAid - ricorda una nota - è presente in Kenya, Cambogia, Brasile e India con progetti che coinvolgono quasi 100.000 persone, mirati a restituire alle donne la consapevolezza dei propri diritti, in primis la possibilità di decidere del loro destino, insieme all'opportunità di acquisire un ruolo attivo nella vita e nell'economia delle loro comunità. Per ActionAid, essere presenti e solidali con le donne che non hanno voce è prima di tutto una scelta di giustizia; significa agire per cambiare le cose e riaffermare diritti individuali fondamentali e inalienabili contro pratiche come l'infibulazione e l'escissione dei genitali o le nozze imposte alle bambine del Kenya, i maltrattamenti in Cambogia, l'emarginazione e la violenza sessuale in alcune regioni del Brasile e gli stupri, le violenze e i femminicidi in India. Si tratta anche di una battaglia culturale di lungo periodo per sradicare convenzioni sociali e tradizioni che «giustificano» discriminazioni, abusi e violenze sulle donne rendendo di fatto inapplicate le leggi nazionali esistenti. «La violenza sulle donne è una violenza globale. Nel senso che si tratta di un fenomeno planetario che non ha confini geografici e geopolitici, nè di reddito», dichiara Marco Da Ponte, Segretario Generale di ActionAid. «Il nostro intento è suscitare una presa di coscienza non superficiale e, soprattutto, un coinvolgimento su progetti concreti, che per migliaia di bambine e di donne hanno già cambiato un destino che sembrava scritto in partenza».
OMICIDIO PENALISTA PALERMO: SCARCERATO PRESUNTO KILLER - PALERMO, 7 MAR - È stato scarcerato Francesco Arcuri, accusato di essere il killer del penalista Enzo Fragalà, morto a Palermo dopo essere stato colpito ripetutamente con una spranga o un bastone la sera del 23 febbraio 2010. Sono state così accolte le ragioni dell'avvocato Filippo Gallina, legale di Arcuri, arrestato assieme ad altre due persone. Arcuri, secondo le tesi difensive, che sarebbero avvalorate da un video, al momento dell'aggressione era altrove. Per il delitto, l'11 luglio scorso erano stati arrestati, oltre ad Arcuri, anche Salvatore Ingrassia e Antonino Siragusa. Le immagini che scagionerebbero l'indagato erano state acquisite dagli investigatori nell'ambito di un procedimento contro la mafia del Borgo Vecchio. Nel video registrato dalla polizia si vedrebbe Arcuri davanti a una fiaschetteria di via Guerrazzi, alla Zisa. La perizia fonica presentata dai consulenti del legale, inoltre, ha dimostrato che la voce registrata in un'intercettazione (quella in cui si parla di un «legno» che sarebbe servito secondo l'accusa a uccidere Fragalà) non era quella di Arcuri, che si è sempre professato innocente.
UCCIDE MOGLIE: COPPIA VIVEVA IN STATO DISAGIO Operaio arrestato alternava lavoro manovale e giardiniere - VEROLI (FROSINONE), 7 MAR - La coppia viveva in uno stato di disagio e in una casa modesta alla periferia di Veroli. L'operaio arrestato non aveva un lavoro fisso, tirava avanti alternando lavori da manovale e giardiniere. La coppia aveva perso l'unico figlio nel 2005, all'età di 14 anni. La vittima, come hanno accertato i carabinieri del comando provinciale di Frosinone, coordinati dal tenente colonnello Ferdinando Maisto, è morta rovinando nei nove scalini della scala tra il primo piano e il piano terra.
PADRE SPARA AL FIGLIO, VENTENNE GRAVISSIMO - TORINO, 7 MAR - Un uomo ha sparato al figlio di vent'anni, poi ha chiamato i soccorsi. È accaduto da pochi minuti a Villata, in provincia di Vercelli. Il giovane, un ragazzo di vent'anni, è stato ferito al torace ed è stato trasportato all'ospedale di Novara. Le sue condizioni sono gravissime. I carabinieri indagano sui motivi del gesto
FUGA D'AMORE PER DUE MINORI DI NAPOLI, PS LI TROVA A ISCHIA Scomparsi ieri pomeriggio, intercettati davanti noto bar - ISCHIA (NAPOLI), 7 MAR - Gli uomini del commissariato di Ischia li hanno cercati per tutta la notte, in particolare in alcune pinete del Comune di Ischia ma li hanno trovati solo stamattina a via Sogliuzzo all'esterno di un noto bar, dove probabilmente avevano fatto colazione. Si tratta di due minori di Napoli, lei 17 anni, lui 16, che da ieri pomeriggio non hanno più dato notizie scappando di casa. L'allarme lanciato ieri pomeriggio dalla Questura di Napoli che ha allertato in serata il commissariato di Ischia, in seguito alla denuncia di scomparsa fatta dalla mamma della giovane 17enne. Secondo alcuni amici della ragazza questa si era portata sull'isola d'Ischia insieme al fidanzatino. Il vice questore Stefania Grasso ha quindi allertato i suoi uomini che per tutta la notte hanno cercato i due giovani, soprattutto in alcune pinete come indicato da amici e amiche della giovane scomparsa. Solo stamattina la Polizia ha intercettato i due giovani all'ingresso di un noto bar di Via Sogliuzzo, dove probabilmente avevano fatto colazione
INCIDENTI STRADALI: SCONTRO AUTO-CAMION, UN MORTO SU ROMEA - FERRARA, 7 MAR - Ancora un incidente mortale sulla statale Romea, verso le 15.30 all'altezza di Lido Nazioni. Nello scontro frontale tra una Fiat e un camion pieno di ferro caricato a Ravenna è morto Silvano Ramazzotti, di Rieti, 56 anni, che era alla guida della vettura; il passeggero, un aquilano di 33 anni, è gravemente ferito ed è stato ricoverato a Cona con l'eliambulanza. La statale è rimasta interrotta in entrambe le direzioni, con traffico deviato sulla viabilità comunale. Sono intervenuti i carabinieri di Porto Garibaldi.
FUMETTI:LUPO ALBERTO E MARTA ICONE CONTRO LEGGI PUTIN SU GAY Affermazione di 'Silver' per i 40 anni del sua creatura - GENOVA, 07 MAR - Lupo Alberto e la sua fidanzata, la gallina Marta, avrebbero criticato la legge di Putin contro la propaganda gay. È la curiosità emersa stasera a Genova dalla presentazione de 'Lupo Alberto 40 annì, il nuovo libro di 'Silver' per festeggiare il compleanno dell'eroe dei fumetti. «Perchè un lupo ama una gallina? - spiega Guido Silvestri, in arte Silver - Credo nella libertà di amare chiunque, senza limiti di età, sesso, razza, o specie animale, anche se mia moglie è una comune femmina di specie umana. Se poi vogliamo riferirci al fatto che i lupi di solito le galline le mangiano, ebbene forse ho voluto ribaltare l'ancestrale stereotipo del lupo feroce predatore. Ho ammansito un lupo, tutto qua. Non lo aveva già fatto anche San Francesco?». Il volume (190 pp, Sagep Editori), è un viaggio nella storia della fattoria McKenzie, dalle vignette in bianco e nero per 'L'Occhiò, alla prima striscia a colori, dal 'Corriere della Salutè alle raccolte di figurine. Lupo Alberto nasce a Modena nel dicembre 1973, la prima striscia viene pubblicata a fine febbraio 1974. «Ero un ragazzo di 11-12 anni che non aveva molta voglia di lavorare - racconta Silver - la prospettiva di impiegarmi in una delle professioni che i miei amici ambivano mi terrorizzava, così ho cercato di inventarmi un mestiere il più possibile eccentrico. Mi sono ispirato moltissimo a Willy Il Coyote, Lupo Alberto è un suo discendente, e forse la gallina Marta discende dallo struzzo inafferrabile Beep Beep», rivela la matita modenese. «Oggi sarebbe molto più difficile avere il successo di Lupo Alberto a causa della contrazione del mercato». Il Museo Luzzati a Genova Porta Siberia ospiterà fino al 21 settembre la mostra 'Lupo Alberto 40 annì, inaugurata da lupi, galline e talpe in costume, con una favolosa festa della fattoria McKenzie lungo le strade della Lanterna
PIEMONTE: TAR ORDINA, ELEZIONI REGIONALI SIANO IL 25/5 Centrodestra valuta ricorso. Pd incorona Chiamparino,no primarie - TORINO, 7 MAR - Le nuove elezioni regionali del Piemonte si devono tenere il 25 maggio insieme alle europee. La data è fissata dal Tar del Piemonte nelle motivazioni della sentenza, pronunciata ieri sera. Un vero e proprio 'ultimatum', per il governatore Roberto Cota, che secondo i giudici amministrativi «pur avendo manifestato inizialmente la propria intenzione di bandire i comizi elettorali per il 25 maggio, ha mutato radicalmente il proprio orientamento». «Cose del genere non possono accadere in un Paese civile», commenta Cota dicendosi «sbalordito». E mentre il centrodestra valuta l'ennesimo ricorso, il Pd 'incoronà - senza le primarie - Sergio Chiamparino candidato alla presidenza della Regione. Dunque, secondo i giudici amministrativi che lo scorso 10 gennaio hanno annullato le elezioni del 2010, non bisogna aspettare la pronuncia della Cassazione - a cui si è rivolta la giunta Cota - prima di ordinare le nuove elezioni regionali del Piemonte. In primo luogo perchè si sospenderebbe la decisione dei giudici di appello in modo «del tutto contrario al sistema processuale», ma soprattutto perchè - scrivono i giudici - «si manterrebbe in vita per un tempo indefinibile e potenzialmente coincidente con la durante naturale della legislatura organi elettivi privi allo stato di ogni legittimazione democratica». La sentenza dà sette giorni a Cota, dalla notifica del provvedimento, per indire le elezioni. In caso di inadempimento, nomina il prefetto di Torino, Paola Basilone, commissario ad acta. «Se la Cassazione dovesse darci ragione che cosa si fa? Si dice ai candidati che è stato uno scherzo di un sistema impazzito? Oppure a qualcuno deve essere impedito di fare ricorso in Cassazione perchè diverso dagli altri?», si chiede Cota. «Dovrebbe ripassare un pò il diritto, dimentica la base della democrazia: la divisione dei poteri dello Stato», ribatte l'ex presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che con i suoi ricorsi ha portato all'annullamento del voto. «In Piemonte il diritto non esiste più, se non si è schierati a sinistra», è invece l'opinione del deputato torinese della Lega Nord, Stefano Allasia. Il centrosinistra, intanto, incassa quello che per il segretario piemontese del Pd, Davide Gariglio, è un «grande risultato». E, con la formalizzazione della candidatura di Chiamparino, mette a punto la macchina elettorale in vista del voto. «A 90 giorni dalle elezioni le primarie sono un lusso, anche perchè l'esito è già noto a tutti», sostiene Gariglio. «Anche Sel, che ha chiesto di farle, se ne rende conto», aggiunge fissando i paletti della coalizione: «non dovrà accogliere - dice - forze collaborazioniste con la giunta di Roberto Cota». Semaforo rosso, quindi, a Ncd, che secondo indiscrezioni potrebbe ripetere a livello piemontese l'esperimento larghe intese.
AMICI TROVATI MORTI: PRIVILEGIATA PISTA OVERDOSE DROGA - ASCOLI PICENO, 7 MAR - Sarà l'autopsia a stabilire l'esatta causa della morte di Renzo Eclitti, 41 anni, e Graziano Ortolani, 46 anni, i due amici trovati morti in due diversi appartamenti nella stessa palazzina ad Amandola. Domani mattina verrà effettuata una ricognizione cadaverica, ma l'esame autoptico vero e proprio non avrà luogo prima di lunedì o martedì prossimi, secondo le disposizione della Procura di Ascoli, competente per territorio. Ad effettuare gli accertamenti medico legali sono il dottor Pietro Alessandrini e la collega Sabina Canestrari, che oggi si sono recati sul posto. I due amici erano entrambi seguiti dai servizi sociali del Comune e avevano avuto in assegnazione gli appartamenti dove sono stati rinvenuti i corpi. Nelle abitazioni non sono stati trovati segni di malfunzionamento di stufette che potessero far pensare a un avvelenamento da monossido di carbonio. Nessuna effrazione delle porte d'ingresso, tanto che è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per poter entrare. Per il momento la Procura di Ascoli ha aperto un fascicolo su «notizie non contenenti reato»; all'esito dell'autopsia è però probabile che l'ipotesi di reato venga modificata. Tanto più se dovesse essere confermata l'ipotesi che a causare il decesso dei due uomini sia stata un'overdose. Poichè questa sembra la pista al momento privilegiata, i carabinieri stanno già lavorando per cercare di capire chi può eventualmente aver ceduto a Eclitti e Ortolani la dose mortale. I segni dell'iniezione sarebbero stati trovati sul corpo di Ortolani che occupava l'appartamento al piano terra della palazzina, mentre Eclitti era in quello al secondo piano. Sul suo corpo non c'erano segni particolari; fonti investigative ipotizzano che possa aver assunto sostanze inalandole o averle ingerite insieme a farmaci. Dubbi che solo l'autopsia potrà sciogliere.
CALCIO: ZANETTI INCONTRA THOHIR, CAPITANO RESTERÀ ALL'INTER Ruolo da definire, ma ci sono presupposti per proseguire insieme - Milano, 7 MAR - Javier Zanetti resterà nella grande famiglia dell'Inter: è la volontà del presidente nerazzurro Erick Thohir che ha incontrato oggi il capitano. Il ruolo per il futuro è ancora da definire ma Thohir ha rassicurato Zanetti sulla sua permanenza all'interno del club. Zanetti fa parte della storia dell'Inter e Thohir è particolarmente attento e sensibile verso un giocatore considerato una bandiera da tutto il popolo nerazzurro
VIGILE ARRESTATO, ASSOCIAZIONE POLIZIA LOCALE:PARTE CIVILE A TUTELA OPERATORI Milano, 07 MAR - L'associazione di polizia locale Foxpol preannuncia attraverso il proprio legale, l'avvocato Mirko Spelta, l'intenzione di costituirsi parte civile all'eventuale processo a carico del vigile arrestato oggi «in difesa di tutti quegli operatori, stanchi di essere associati a condotte negative riconducibili ai singoli, che con grande spirito di abnegazione e sacrificio lavorano quotidianamente a garanzia della sicurezza della collettività». «L'associazione Foxpol - si legge nella nota con cui annuncia tale intenzione - che da anni si occupa della formazione professionale, della tutela e dell'immagine della Polizia Locale sul territorio nazionale, nella persona dell'attuale presidente Carlo Gandini a seguito della notizia battuta in data odierna dell'arresto di un collega milanese in ottemperanza all'ordinanza del G.I.P. dott.ssa Mannocci, ha conferito mandato allo studio legale associato Spelta-Viadana di Milano affinché valuti all'esito delle indagini l'effettiva sussistenza di profili di penale responsabilità in capo al collega. L'Associazione naturalmente si auspica e confida che le notizie ad oggi pubblicate risultino del tutto destituite di fondamento; per converso qualora il processo dovesse confermare quanto apparso sui quotidiani, data la possibile ripercussione delle condotte contestate sull'immagine dell'intera categoria professionale, intende valutare la possibilità di costituirsi parte civile in un eventuale giudizio. Si tratterebbe in tal caso di atto ritenuto dovuto in difesa di tutti quegli operatori, stanchi di essere associati a condotte negative riconducibili ai singoli, che con grande spirito di abnegazione e sacrificio lavorano quotidianamente a garanzia della sicurezza della collettività, la cui immagine non deve essere associata ad episodi frutto di condotte individuali che non la rappresentano. Ogni opportuna determinazione verrà comunque assunta all'esito delle indagini preliminari che ad ogni modo ci si auspica sinceramente rivelino una realtà differente da quella prospettata dai media».
FIGLI SGOZZATI: PADRE ACCUSATO DI OMICIDIO RESTA IN CARCERE - MILANO, 7 MAR - Michele Graziano, 37enne di Paina di Giussano (Monza) che lo scorso 11 febbraio uccise i suoi figli di 2 e 8 anni, per poi tentare il suicidio, rimarrà in carcere. Lo ha deciso oggi il Tribunale del Riesame, respingendo il ricorso presentato dal suo legale Antonio De Benedetti.
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Luigi PalamaraGiornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.ITCell.: +39 338 10 30 287MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT