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Alitalia. Pisapia: "Accordo con Etihad sviluppi Malpensa"

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Milano, 29 marzo 2014 - “L'eventuale accordo tra Alitalia e Etihad dovrà essere l’occasione di sviluppare Malpensa attraverso l’introduzione di nuove rotte intercontinentali.”.

Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

“Sarebbe infatti sbagliato prendere decisioni che cambino l’equilibrio tra Linate e Malpensa che finirebbero per penalizzare il principale aeroporto del Nord d’Italia proprio alla vigilia di appuntamenti decisivi per il Paese come il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, il vertice ASEM e soprattutto Expo 2015. La salvaguardia e lo sviluppo futuro di Linate e Malpensa devono essere tutelati a tutti i livelli istituzionali e il Comune di Milano, insieme naturalmente a Sea e alla Regione, è pronto ad dialogo costruttivo con chi, a partire dal Governo, deve impegnasi con noi in questa direzione. Confidiamo quindi che l’eventuale accordo tra Alitalia e Etihad sia l’occasione giusta per la crescita di Malpensa e non si trasformi invece in un’occasione perduta o addirittura comporti nuove difficoltà”. 
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Lavoro. Milano si candida a ospitare il vertice europeo sull'occupazione giovanile

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Tajani: "Il vertice nella capitale economica del Paese, sarebbe un segnale importante dell’attenzione del Governo a un problema, quello della disoccupazione giovanile che oggi ha numeri a doppia cifra”

Milano, 29 marzo 2014 - "Il prossimo vertice sull'occupazione giovanile dell’unione Europea dovrebbe svolgersi in Italia durante il semestre europeo: vorremmo che fosse Milano, capitale economica del Paese, la città scelta per ospitarlo." Questo l’invito rivolto da Cristina Tajani, Assessore comunale al Lavoro e Sviluppo Economico questa mattina al Ministro Poletti in occasione dell’incontro svoltosi presso lo stand del Comune di Milano a Fa la Cosa Giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.


"Credo - ha aggiunto l'Assessore - che Milano possa essere la città giusta per ospitare il vertice facendovi però partecipare oltre a tutte le rappresentanze istituzionali e governative anche i nuovi protagonisti del mondo del lavoro dai coworkers ai makers fino alle nuove esperienze d’impresa sociale che proprio in città si stanno diffondendo capillarmente sia per le mutate condizioni economiche sia perché rappresentano oggi le moderne espressioni del lavoro. Partendo da questi presupposti e da queste esperienze - continua l'Assessore Tajani- ritengo si possa oggi impostare un nuovo ragionamento sul lavoro, che eviti la precarizzazione ulteriore del lavoro giovanile, motivo per cui non mi convince il decreto del Governo oggi all'attenzione del Parlamento. Abbiamo una grande occasione rappresentata dal miliardo e mezzo della Garanzia Giovani (Youth Guarantee) sul cui utilizzo da parte dell'Italia il dibattito è ancora troppo confinato alle stanze degli addetti ai lavori. Ad oggi i Comuni, compresi quelli più grandi, sono esclusi dalla progettazione e gestione di quelle risorse. Dobbiamo quindi evitare che questa occasione si riduca a qualche tirocinio poco retribuito o a vecchie formule di avviamento al lavoro e aprire a progetti innovativi, co-progettati dai giovani, capaci di costituire concrete opportunità per l’occupazione giovanile."


"Le Amministrazioni locali - conclude Tajani - proprio per la loro vicinanza ai cittadini e al territorio, sono le prime a percepire i cambiamenti e le evoluzioni del mercato e delle imprese: in quest’ottica possiamo mettere a disposizione del Governo e dei tecnici le nostre esperienze. A Milano negli ultimi due anni abbiamo dato avvio a percorsi a sostegno delle giovani start-up (sono circa 150 quelle nate nei 4 incubatori d’impresa frutto delle collaborazione tra Comune, Università e soggetti privati come Speed MI Up, Poli-Hub, e Air dedicato all’economia carceraria) e a esperienze di co-working che si sono affiancate ai percorsi più tradizionali di presa in carico dei soggetti più fragili. Giovani imprese che dimostrano di credere nel sistema Paese e nella sua capacita di reagire alla crisi, esplorando nuovi segmenti di mercato e nuove opportunità come quelle offerte dal terzo settore. Proprio in questo particolare ambito, ad esempio, abbiamo dato origine a FabriQ il primo incubatore esplicitamente rivolto a realtà sia profit sia no profit a forte vocazione sociale che in meno di tre mesi ha fatto registrare ben 50 progetti d’impresa che chiedono di essere incubati e aiutati a cresce."



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Le notizie del 29 marzo 2014, pomeriggio

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CALCIO: NIZZOLA, SCIOPERO TIFOSI LAZIO? SCELTE CLUB VANNO RISPETTATE = 'NON ESISTONO SOCIETÀ AUTO-LESIONISTE, NON MI SONO MAI CAPITATE SITUAZIONI DEL GENERÈ Roma, 29 mar. -  - «Minacce di sciopero da parte dei tifosi non mi sono mai capitate, se una società decide di comportarsi in una certa maniera non lo fa certamente per fare del male a sè stessa. I tifosi devono fare i tifosi e rispettare le scelte del club». L'ex presidente della Federcalcio, Luciano Nizzola, commenta così all'Adnkronos il braccio di ferro tra la Lazio e i suoi tifosi. «Il rapporto tra dirigenza e tifosi deve essere corretto, la società ha bisogno dei tifosi perchè senza di loro non esiste -prosegue l'ex numero uno della Lega di Serie A e B dal 1987 al 1996-. Rispettiamo i tifosi e andiamo incontro alle loro richieste ma sulle scelte tecniche o politiche decidono le società. Ritengo che non ci sia nessuno auto-lesionista, se le decisioni sono state prese sarà stato fatto per rispondere a delle precise esigenze». Diverso il discorso dei tifosi che chiedono chiarimenti alla società. «Quando ero amministratore delegato del Torino è venuta una delegazione del Toro per chiedere chiarimenti, abbiamo parlato e chiarito. Chiedere che una delegazione venga ricevuta mi sembra una cosa rispettabile, discorso diverso è lo sciopero del tifo».
La crisi del calcio italiano per Nizzola è lo specchio di una crisi più generale del Paese. «È evidente la difficoltà del momento dal punto di vista economico, una situazione che riguarda tutto il Paese, non sarebbe corretto mantenere il mondo del calcio come un 'settore del benesserè, con un Paese che soffre non sarebbe giusto se il calcio non soffrisse». «Per rilanciare il nostro calcio bisogna spingere molto sulla cultura del settore giovanile -sottolinea Nizzola-. Il Torino dei miei tempi aveva un settore giovanile che ha tenuto in piedi tantissime squadre di A negli anni successivi: vincevamo 2-3 campionati giovanili a stagione, il Viareggio, la squadra era forte grazie al vivaio. Coltivare il settore giovanile ad alto livello parte dall'avere dei tecnici importanti, servono esperti del settore giovanile: ci vuole l'occhio esperto per riconoscere in un ragazzo le potenzialità», precisa Nizzola ricordando i campioni sfornati dai granata negli anni '80 a partire da Cravero e Lentini.

ROMA: ARRESTATO LATITANTE IN VACANZA, ERA IN HOTEL A FRASCATI = Roma, 29 mar. -  - Si è presentato in un hotel di Frascati per trascorrere un breve soggiorno con la propria compagna. Quando però ha consegnato i suoi documenti all'addetto alla reception della struttura si è scoperto che era un latitante: inserendo i suoi dati sul terminale inviandoli telematicamente nella banca dati della Questura, sono scattati i controlli. Al poliziotto incaricato di effettuare le verifiche è apparsa subito sullo schermo una segnalazione di rintraccio nei confronti dell'uomo che deve scontare una pena di 4 anni in seguito ad una condanna per il reato tentato omicidio, commesso il 14 ottobre del 1991 a Roma. Immediata la comunicazione all'ufficio di polizia competente territorialmente. Alle prime ore dell'alba quindi, gli agenti del commissariato di Frascati, diretto da Ornella De Santis, hanno eseguito l'ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D'Appello di Roma. Si sono presentati nella stanza nella quale era ospite il latitante, e I.S., senza opporre alcuna resistenza, è stato accompagnato dai poliziotti presso il carcere di Velletri a disposizione dell'autorità giudiziaria.

SFIGURATA CON ACIDO: LUCIA AI GIORNALISTI, NON MI PRESSATE  - PESARO, 29 MAR - Lucia Annibali è uscita dell'aula in una pausa del processo che vede imputato il suo ex per l'agguato con l'acido di cui è rimasta vittima lo scorso aprile ed è stata letteralmente assalita da giornalisti, fotografi e cineoperatori. Accompagnata da un ufficiale dei carabinieri, ha sorriso a tutti e ha salutato alcune amiche e poi le donne dell' Udi, che hanno seguito tutte le udienze del processo fuori dall' aula. Lucia ha ordinato un panino e un caffè e ha mostrato fastidio solo quando si è sentita pressata. «Sono molto stanca: lasciatemi almeno mangiare qualcosa», ha detto. Era la prima volta che si muoveva liberamente nel tribunale di Pesaro, dove è quasi sempre entrata o uscita da una porta secondaria, e questo ha inevitabilmente suscitato la curiosità e l'interesse dei media.

CALCIO:BENITEZ MORDE BOTTIGLIETTA,POI RIDE, STAVO SCHERZANDO Siparietto in conferenza stampa riferito a Mazzarri  - CASTEL VOLTURNO (CASERTA), 29 MAR - Rafa Benitez ha aperto la conferenza stampa della vigilia contro la Juventus con un simpatico siparietto riferito a Mazzarri. Il tecnico del Napoli, nei pochi secondi di attesa per far partire i collegamenti televisivi in diretta, ha afferrato la bottiglietta d'acqua che era davanti a lui sulla scrivania della sala stampa di Castel Voltirno e l'ha morsa. Il tecnico e i giornalisti hanno poi riso e Benitez ha precisato che «stava scherzando», probabilmente per alleggerire la tensione di una gara vissuta con grande attesa dai tifosi. Benitez ha poi risposto col sorriso anche alla domanda sulla conferenza stampa post-partita che di solito Conte preferisce fare dopo il tecnico avversario: «Sembra quasi - ha detto - che per lui sia più importante la conferenza stampa rispetto alla partita. Non c'è problema, parlerò prima io»

PROCURATORE TORINO UCCISO 30 ANNI FA;FAMIGLIA,NUOVE INDAGINI «Individuati due responsabili».Unico condannato boss 'ndrangheta   - AOSTA, 29 MAR - A quasi 31 anni dall'omicidio del procuratore della Repubblica di Torino Bruno Caccia, i familiari chiedono nuove indagini. L'unico condannato per il delitto è il boss della 'ndrangheta Domenico Belfiore, ma «la Procura della Repubblica di Milano, sulla scorta delle prove che offriremo, sarà sicuramente costretta ad aprire un procedimento a carico di due soggetti che abbiamo individuato», ha detto l'avvocato Fabio Repici ad Aosta, a margine di un incontro organizzato dall'associazione Libera per presentare il documentario «Bruno Caccia. Una storia ancora da scrivere» realizzato da Elena Ciccarello, Christian Nasi e Davide Pecorelli. Caccia fu ucciso il 26 giugno del 1983. Secondo la famiglia l'omicidio è legato anche all'inchiesta che il procuratore stava conducendo attorno al Casinò di Saint-Vincent. Ancora l'avvocato Repici: la storia «scritta nell'unico processo che si è celebrato sull'omicidio Caccia è una storia molto lacunosa, che è stata tenuta dolosamente lacunosa». Da queste considerazioni la volontà di realizzare un documentario: «Come è possibile che il Falcone del Piemonte non sia noto neanche agli addetti ai lavori», si è chiesta la giornalista Elena Ciccarello. «I motivi per cui questa storia è poco conosciuta - ha spiegato - secondo me sono legati proprio al fatto che la verità non è stata ancora scoperta e che quindi la storia non è stata ancora scritta».

LAVORO: ALFANO, INCOMPRENSIBILE MARCIA INDIETRO SINISTRA PD  - SIRACUSA, 29 MAR - «In Italia abbiamo una grande emergenza, il lavoro, ed è a quella che dobbiamo rivolgere il nostro impegno. Non c'è una famiglia, un nucleo familiare che non abbia un disoccupato. Dopo che la Fornero aveva creato maggiore disoccupazione e minore occupazione, come si può pensare che nei giorni in cui noi modifichiamo il decreto, rimettiamo una pezza sull'apprendistato e sui contratti a termine, la parte sinistra del Pd decida di volere fare marcia indietro?». L'ha detto a Siracusa il ministro dell'Interno Angelino Alfano, leader di Ncd. «Siamo al governo per difendere l'Italia e gli italiani. Deve essere chiara la rotta: quando dieci milioni di lavoratori dipendenti, che non hanno 25 mila euro di reddito, riceveranno il 27 maggio per la prima volta la diminuzione delle tasse in busta paga e quando gli stessi pagheranno di tasse mille euro in meno all'anno, si capirà il senso e il valore etico della nostra scelta», ha concluso.

CALCIO: STAMPA FRANCESE, MAROCCO PENSA A TRAPATTONI PER PANCHINA = Parigi, 29 mar. -  - Il Marocco pensa a Giovanni Trapattoni per la panchina della Nazionale. Secondo il quotidiano francese L'Equipe, il 75enne tecnico italiano è in piena corsa per l'incarico. Il principale rivale del Trap per il ruolo di ct è il francese Hervè Renard, attuale allenatore del Sochaux. Trapattoni ha già avuto contatti con la federcalcio marocchina che però attende l'elezione del nuovo presidente, in programma il 13 aprile, prima di prendere una decisione.

VISCO AGLI INDUSTRIALI, ORA INNOVARE E INVESTIRE SQUINZI, LO STIAMO FACENDO. CAMUSSO, ORA TUTTI CI ATTACCANO Non solo «ai soggetti pubblici e ai policy-maker» è chiesto uno «sforzo di cambiamento». Il governatore di Bankitalia Visco chiede «un altrettanto profondo mutamento del settore privato», a imprese e lavoratori«. Accanto ai »segni di ripresa«, il quadro economico resta »fragile«, avverte il governatore. Replica Squinzi: »Confindustria, la mia Confindustria« ha puntato su innovazione e competitività. Basta immobilismo. Infine la Camusso: »Va di moda attaccare sindacati-imprese«. ---. UCRAINA: TELEFONATA LAVROV-KERRY PER ULTERIORI CONTATTI KLITSCHKO RINUNCIA A CANDIDATURA PRESIDENZIALI Telefonata oggi sulla crisi ucraina tra il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov e il segretario di Stato Usa John Kerry. Tenendo conto della telefonata di ieri tra il presidente russo Vladimir Putin e quello Usa Barack Obama, Lavrov e Kerry hanno discusso un programma per i loro ulteriori contatti sulla crisi, ha reso noto il ministero degli esteri russo. Intanto l'ex campione di pugilato Vitali Klitschko del partito ucraino Udar ha rinunciato a presentare la candidatura alle presidenziali. ---. POVERTÀ: ALLARME CARITAS, EMERGENZA CASA PER SEPARATI RICHIESTE DI AIUTI, AL SUD SEI UTENTI SU 10 SONO ITALIANI La separazione aggrava fino a quattro volte l'emergenza abitativa, costringendo gli ex coniugi a tornare a casa dai genitori o essere ospitati da amici. Anche il ricorso ai dormitori aumenta fortemente dopo la rottura di un legame di coppia. Emerge da un'anticipazione all'ANSA del Rapporto 2014 sulla povertà in Italia della Caritas. E il 61,8% delle persone che si rivolge alla Caritas per indigenza sono stranieri tranne al sud Italia dove invece col 59,7% prevalgono gli italiani. ---. PROMETEIA, STOP AL CALO DEL REDDITO DISPONIBILE CRESCE PROPENSIONE AL RISPARMIO, ITALIA TORNA SU MEDIA UE Si arresta quest'anno il calo del reddito disponibile delle famiglie italiane, sceso del 10% tra il 2008 ed il 2013, e che nel 2015 e nel 2016 tornerà a crescere dell'1% all'anno. È quanto risulta dall'Osservatorio Prometeia sui Risparmi delle famiglie che sottolinea come la propensione al risparmio nel 2013 »è aumentata di quasi 1% avvicinandosi nuovamente ai livelli medi dell'Area Euro«. E »A fine 2016 tornerà prossima a quella del 2009«, sottolinea Prometeia. ---. PEDOFILIA: CEI, NON DENUNCIAMO PER RISPETTO DELLE VITTIME VESCOVI NON SONO PUBBLICI UFFICIALI, NON C'È OBBLIGO »Non è un no alla denuncia ma un'attenzione verso le vittime e risponde a ciò che i genitori ritengono meglio per il bene dei propri figli. Per noi l'obbligo morale è ben più forte dell'obbligo giuridico, e impegna la Chiesa a fare tutto il possibile per le vittime«. Lo ha detto il presidente della Cei Bagnasco, parlando di pedofilia da parte di religiosi. ---. QUESTA NOTTE TORNA L'ORA LEGALE, LANCETTE AVANTI DI UN'ORA PER 7 MESI, FINO AL 25 OTTOBRE. PREVISTI RISPARMI PER 92 MLN Alle 2 le lancette dovranno essere portate sulle 3. Per sette mesi, sino alla notte fra il 25 ed il 26 ottobre, le lancette resteranno spostate di un'ora in avanti con un risparmio di consumi di energia elettrica pari a 556,7 milioni di kilowattora. In termini di costi, secondo la stima di Terna il risparmio per il 2014 sarà di circa 92,6 milioni di euro. ---. MONDIALI DI PATTINAGGIO, BRONZO ALLA KOSTNER F1 IN MALESIA: POLE AD HAMILTON, ALONSO QUARTO Carolina Kostner ha conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di pattinaggio su ghiaccio in Giappone. E nella danza trionfa la coppia Cappellini-Lanotte. In Formula 1, il britannico Lewis Hamilton (Mercedes) ha conquistato la seconda pole position della stagione e domani partirà davanti a tutti nel Gp di Malesia. In prima fila ci sarà anche il tedesco Sebastian Vettel (Red Bull), che ha preceduto il pilota della Mercedes, Nico Rosberg. Quarto tempo per la Ferrari di Alonso.

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Sequestro di una tonnellata di prodotti ittici.

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Reggio Calabria, 29/03/2014

 

 

CAPITANERIA DI PORTO E GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRANO UNA TONNELLATA DI PRODOTTI ITTICI: RESPONSABILE DENUNCIATO PRIMA CHE LA MERCE POTESSE ESSERE IMMESSA SUL MERCATO.

 

NELL’AMBITO DI ORDINARI CONTROLLI IN MATERIA DI POLIZIA ITTICA, NEI PRESSI DEL PORTO DI VILLA SAN GIOVANNI (RC), I FINANZIERI DELLA SEZIONE OPERATIVA NAVALE DI REGGIO CALABRIA E MILITARI DELLA LOCALE CAPITANERIA DI PORTO, RINVENIVANO A BORDO DI UN FURGONE, AUTORIZZATO AL TRASPORTO DI PRODOTTI DELLA PESCA, UN QUANTITATIVO PARI A KG. 1000 DI PRODOTTI ITTICI CONGELATI DEL TIPO GAMBERONE E GAMBERO ROSA, DI DUBBIA PROVENIENZA, STIPATI TRA ALTRI PRODOTTI REGOLARMENTE TRASPORTATI.

I CROSTACEI IN QUESTIONE NON CORRISPONDEVANO A QUANTO RIPORTATO SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO, ED INOLTRE NON RIPORTAVANO LA TRACCIABILITÀ DEL PRODOTTO PREVISTA DALLE NORMATIVE VIGENTI.

VENIVA CONTATTATO IL VETERINARIO DI TURNO DELL’AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA, IL QUALE DOPO UN’ATTENTA ISPEZIONE DEL PRODOTTO, ATTESTAVA LA NON IDONEITÀ AL CONSUMO UMANO.

L’ATTIVITÀ OPERATIVA SI CONCLUDEVA GIUSTA AUTORIZZAZIONE DEL MAGISTRATO DI TURNO PRESSO LA LOCALE PROCURA DELLA REPUBBLICA CON IL SEQUESTRO DELLA MERCE E L’AVVIO DELLA STESSA PER LA SUCCESSIVA DISTRUZIONE E CON LA DENUNCIA DEL CONDUCENTE DEL MEZZO RESOSI RESPONSABILE DELLE VIOLAZIONI IN MATERIA D’IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI.

 

DI SEGUITO SI RIEPILOGANO GLI ESITI DEI CONTROLLI ESEGUITI:

·        N° 1 INFORMATIVA DI REATO;

·        SEQUESTRO PENALE DI 1000 KG DI PRODOTTI ITTICI;

·        N° 2 VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE PER MANCATA TRACCIABILITA’ DEI PRODOTTI ITTICI PER UN TOTALE DI 3000 EURO DI  SANZIONE.

 

L’OPERAZIONE ESEGUITA RIENTRA TRA LE ATTIVITA’ VOLTE A GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE DEL CONTRIBUENTE E A TUTELARE IL LIBERO MERCATO.

 

 

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Fa' la cosa giusta. Tutte le iniziative del Comune domani domenica 30 marzo

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Dibattito con il vicesindaco De Cesaris sul recupero degli edifici abbondati e con l'assessore Del Corno sulla cultura diffusa
 
Milano, 29 marzo 2014 – Si chiude domani la 3 giorni di “Fà la cosa giusta”, la fiera del consumo critico che ospita uno stand del Comune di Milano.
Nello spazio allestito da Palazzo Marino, situato nel padiglione 2 sigla IS01, la giornata si apre alle ore 10 con l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno che presenterà i progetti di cultura diffusa in città in vista di Expo. A seguire (ore 12), la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris farà il punto della situazione sul recupero degli edifici abbandonati e lo sviluppo dell’agricoltura multifunzionale.
Alle ore 16 l'assessora allo Sport, Verde, Benessere, Tempo libero, Qualità della vita con delega alle politiche animali Chiara Bisconti dialogherà con il geologo Mario Tozzi e i giornalisti Filippo Solibello e Barbara Sorrentini sulle politiche per la sostenibilità a Milano.
Alle ore 17, inoltre, l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino interverrà alla tavola rotonda "Percorsi di secondo welfare. L'esperienza dei social markets come contrasto alla povertà alimentare in Italia", presso lo spazio allestito da Terza Settimana MP76.

Anche nell’ultima giornata sono previsti laboratori di piantumazione e orticoltura con la distribuzione gratuita di semi di piante e fiori da “sperimentare” sul proprio balcone di casa, oltre a una mostra sempre aperta sul verde pubblico milanese. Spazio anche al benessere personale, con lezioni di prova gratuite per apprendere le tecniche di rilassamento e meditazione di Shiatsu, Yoga, Qi Gong, Tuina. 


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SCUOLA - Nel prossimo anno +34 mila alunni, ma tutte le regioni del Sud perderanno docenti: in Sicilia -504

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Spariranno anche 14 cattedre in Abruzzo, 58 in Basilicata, 183 in Calabria, 387 in Campania, 33 in Molise, 340 in Puglia, 27 in Sardegna. Tranne l’Umbria, dove vi sarà un decremento di appena 11 posti, tutte le altre regioni del Centro-Nord avranno invece un numero maggiore di docenti.

Marcello Pacifico (presidente Anief): basta con la costituzione degli organici dei docenti avendo come riferimento solo i numeri degli iscritti, le scuole non sono fabbriche dove si costruiscono robot. Meridione e Isole avrebbero bisogno di più docenti e risorse, perché presentano tassi di dispersione altissimi.

SCUOLA – Nel prossimo anno +34 mila alunni, ma tutte le regioni del Sud perderanno docenti: in Sicilia -504

 

Spariranno anche 14 cattedre in Abruzzo, 58 in Basilicata, 183 in Calabria, 387 in Campania, 33 in Molise, 340 in Puglia, 27 in Sardegna. Tranne l’Umbria, dove vi sarà un decremento di appena 11 posti, tutte le altre regioni del Centro-Nord avranno invece un numero maggiore di docenti.

 

Marcello Pacifico (presidente Anief): basta con la costituzione degli organici dei docenti avendo come riferimento solo i numeri degli iscritti, le scuole non sono fabbriche dove si costruiscono robot. Meridione e Isole avrebbero bisogno di più docenti e risorse, perché presentano tassi di dispersione altissimi.

 

Al di là degli annunci-spot del premier Renzi e del Ministro Giannini, che non perdono giorno per dire che la scuola uno dei settori principali su cui il Governo intende investire perché è da lì che bisogna rilanciare l’Italia, la svolta nel settore dell’istruzione pubblica ancora non c’è stata: il prossimo anno scolastico gli studenti iscritti saranno ben 33.997 in più di quello attuale. Tuttavia, per effetto del blocco all’organico di diritto previsto dalla Legge n. 122/2102, il numero degli insegnanti sarà sempre lo stesso: 600.839. Ora si scopre che in alcune zone d’Italia saranno anche di meno: in Sicilia, ad esempio, si perderanno più di 500 insegnanti, mentre in Lombardia ve ne saranno 420 in più. L’anticipazione giunge in queste ore dalla rivista specializzata ‘Orizzonte Scuola’, che ha pubblicato un quadro riassuntivo, suddiviso per regionie ordine di scuola, sugli organici degli insegnanti 2014/15 messi a confronto con quelli dell’anno in corso.

 

La rivista ha rilevato che come nel gioco delle tre carte, poiché gli organici non possono essere modificati e gli alunni in talune regioni aumentano, spostiamo cattedre da una regione all'altra. A saldo invariato”. Ma se il totale rimane immutato, c’è comunque chi guadagna. E, inevitabilmente, chi perde. Peccato che a perdere insegnanti saranno solo le regioni del Sud: nel prossimo anno scolastico si perderanno 14 cattedre in Abruzzo, 58 in Basilicata, 183 in Calabria, 387 in Campania, 33 in Molise, 340 in Puglia, 27 in Sardegna, 504 in Sicilia. Tranne l’Umbria, che perderà comunque appena 11 posti, tutte le altre regioni del Centro-Nord avranno invece un numero maggiore di docenti.

 

L’associazione sindacale Anief ritiene iniqua e pericolosa questa politica avviata dal Miur da almeno sette anni: scorrendo gli ultimi dati forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato, si è scopre infatti che tra il 2007 e il 2012 il personale della scuola ha perso oltre 124 mila posti (facendo registrare un -10,9%): da 1.137.619 unità di personale si è passati a poco più di un milione.  Con gran parte di questi posti persi che appartengono al corpo docente. Anche se il numero di alunni tra il 2009 e il 2012 è aumentato di 90.990 unità, quello degli insegnanti si è ridotto del 9% passando “da 843 mila a 766 mila: una riduzione – ha rilevato di recente la Fondazione Agnelli - che ha toccato in eguale misura tutti i gradi scolastici, con l’eccezione della scuola dell’infanzia, e ha riguardato in modo più vistoso i docenti con un contratto a tempo determinato (-25%), mentre quelli di ruolo sono scesi del 6%”.

 

Sempre dal rapporto della Fondazione Agnelli è emerso che, soprattutto a seguito delle “misure volute dai ministri Gelmini e Tremonti con la legge 133/2008”, sono state riscontrate “importanti differenze regionali, con province del Sud, dove la popolazione studentesca è in forte calo, che hanno registrato diminuzioni dei docenti di ruolo fino al 18%”. I tagli maggiori al corpo docente di ruolo hanno riguardato tutte province del Sud: Frosinone, Matera, Avellino, Messina, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Nuoro, Reggio Calabria e Isernia.

 

Inoltre, scorrendo l’ultimo rapporto territoriale Abi–Censis, realizzato su dati Istat, si scopre che l’area dove lo “squilibrio socio-economico” è maggiore è quella del Mezzogiorno. E lo stesso, tranne rare eccezioni, vale per quelle che hanno il più “basso tenore di crescita” a livello di “potenzialità rurale” o che sono “a rischio involuzione”. Mentre i territori dove c’è maggiore possibilità di crescita e sviluppo sono quelli del Nord, in particolare il Friuli, il Trentino, il Veneto, la Lombardia e il Piemonte. Con il settentrione che fa quindi “da traino”.

 

Il problema è che si stanno sottraendo docenti proprio dove ce ne sarebbe più bisogno: se si consulta il Focus del Miur sulla “dispersione scolastica”, si scopre che le zone dove gli alunni iscritti, sia nella scuola di primo che di secondo grado, presentano un “maggior rischio di abbandono” scolastico prima dei 16 anni sono ancora una volta Sud e Isole: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise e Abruzzo. E, per chiudere il cerchio, Anief-Confedir ha rilevato, attraverso un apposito dossier sul fenomeno dei Neet, che complessivamente in Italia vi sono 2 milioni 250 mila giovani tra i 15 e i 29 anni, 23,9% di quella fascia d’età: il numero di gran lunga maggiore di giovani che non lavorano e non studiano è radicato sempre Sud. Con zone dove riguarda ormai un giovane su due.

 

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, “sugli organici degli insegnanti ancora un volta si è persa un'occasione per combattere l’altissima dispersione e abbandono scolastico al Sud. Dove, si continuano a perdere alunni e cattedre in misura doppia, a volte tripla, rispetto alle indicazioni dell’Unione Europea. È tutto dire che il Cnel, elaborando dei dati Istat, ha denunciato che se in Italia il ciclo formativo si interrompe già molto presto, il 18,2% dei giovani con meno di 16 anni rispetto al 12,3% della media europea, al Sud, in particolare in Sicilia, Sardegna e Campania, un giovane su quattro lascia precocemente gli studi. Esemplare quanto accade in alcune province, come quella di Napoli, dove negli istituti tecnici la percentuali di studenti che risultano dispersi nel quinquennio supera il 45%. E il Ministero che fa? Riduce il corpo insegnante: è incredibile”.


Tutti questi dati dimostrano che gli attuali criteri sulla formazione dell’organico dei docenti, derivanti dal
D.P.R. 81 del 2009, con gruppi-classi che possono raggiungere 27-28 alunni, non possono essere adottati nelle aree disagiate e a rischio. Per il Sud, in particolare laddove il disagio socio-economico è maggiore, occorre introdurre degli organici con parametri diversificati rispetto alle altre aree del Paese. E per questo occorre prevedere delle risorse aggiuntive, ad iniziare da un diverso rapporto docenti-studenti, facendo così cadere l’unicità degli organici e della formazione delle classi.

 

Bisogna finirla con la costituzione degli organici dei docenti avendo come riferimento solo i numeri degli iscritti”, ricorda Pacifico. “Perché le istituzioni scolastiche non sono fabbriche dove si costruiscono robot: non si può pensare di comparare i giovani che studiano a degli operai. Anche la più recente giurisprudenza sul dimensionamento scolastico, che tanto per cambiare ha penalizzato il Sud, ha confermato questa linea: il numero di scuole e di alunni va rapportato alle esigenze territoriali, tanto è vero che la competenza rimane esclusiva degli enti locali. A fronte, del resto, di un maggior tasso di abbandono scolastico, di Neet e di flussi migratori particolarmente accentuati, è evidente– conclude il rappresentante Anief-Confedir - che va ripensata la modalità di costituzione del servizio formativo pubblico”.

 

Per approfondimenti:

Al Sud in 5 anni sparito il 15% di insegnanti di ruolo: così si spiega il boom di abbandoni e disoccupazione

 

I dati Ocse confermano l’abbandono del Sud

 

Cresce gap Sud-Nord: nel Meridione record abbandoni, competenze in calo, pochi diplomati

 

Abituiamoci alle classi pollaio: da settembre +34 mila alunni, ma il numero dei docenti è in caduta libera

 

Abbandoni, l’Italia tra le peggiori 5 d’Europa: lascia i banchi troppo presto il 17,6% di alunni

 

Rapporto AlmaDiploma sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria superiore ad uno, tre e cinque anni dal diploma

 

Servizio statistico Miur: Focus ‘La dispersione scolastica’ (2013)

 

Fondazione Agnelli: la scuola ha già dato molto

 

Abi-Censis: Territorio, banca, sviluppo - I sistemi territoriali dentro e oltre la crisi

 

E li chiamano Neet: dossier Anief-Confedir sull’evoluzione del quadro formativo e occupazionale dell’ultimo decennio

 

29 marzo 2014   

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Luigi Palamara
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Magarò a dibattito mafie Rotaract di Acri

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Giornata all’insegna dell’impegno civile contro le mafie, quella del Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, che ha partecipato, in mattinata, ad un dibattito promosso dal Rotaract ad Acri sul tema : “Uomini e donne contro le Mafie”.

Al dibattito, ospitato a Palazzo San Severino-Falcone e coordinato dal giornalista Piero Cirino, sono intervenuti tra gli altri il magistrato Alberto Liguori, componente del Csm, ed il sostituto procuratore Eugenio Facciola.

«Siamo consapevoli che il contrasto alla ‘ndrangheta e alle mafie – ha detto Magarò nel corso del suo intervento – è una sfida gigantesca che richiede l’impegno di tutti, perché si tratta di un’organizzazione che ha più facce e conta su una fitta rete di relazioni sul territorio, che agiscono indebolendo l’integrità dello Stato e favorendo i fenomeni corruttivi e degenerativi della pubblica amministrazione.

Non possiamo lasciare soli i magistrati e le forze dell’ordine – ha aggiunto il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta – Le misure coercitive, arresti, sequestri e confische, sono importantissime, ma da sole non bastano. C’è bisogno di uno stravolgimento culturale che parta da ciascuno di noi, in grado di sconfiggere l’illegalità diffusa, il non rispetto delle regole, terreno fertile nel quale si annida la mafiosità. Anche noi politici – ha concluso Salvatore Magarò –siamo chiamati a fare un balzo in avanti nel riconoscere i diritti sganciati dalle clientele ed il merito sganciato dalle raccomandazioni e adottando  interventi  finalizzati a ridimensionare i fenomeni di disuguaglianza e marginalità delle classi sociali, così da creare condizioni di emancipazione per i calabresi per ridurre quelle fasce del bisogno in cui la ‘ndrangheta prospera, corrompe, affascina ed esercita un più incisivo potere di attrazione».

 

Acri 29 marzo 2014


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Reggio Calabria- Messa in suffragio di Monsignor Agostino

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Reggio Calabria, 29 marzo 2014

 

         L’Arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, celebrerà la Santa Messa in suffraggio di Mons. Giuseppe Agostino, Arcivescovo Emerito di Cosenza-Bisignano venuto a mancare il 24 u.s., il prossimo lunedì 31 marzo 2014 alle ore 18.00 nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria.

         Mons. Morosini invita tutto il popolo di Dio che è in Reggio - Bova a partecipare alla Santa Messa, in particolare si rivolge a tutti coloro che hanno conosciuto Mons. Agostino ed hanno avuto modo di apprezzare la sua bontà d'animo e la fedeltà al Signore durante gli anni di fecondo ministero sacerdotale vissuto nella Diocesi Reggina.

         Infatti Monsignor Agostino è nato a Reggio Calabria il 25 novembre 1928 e venne ordinato sacerdote il 15 luglio 1951. Della sua esperienza sacerdotale a Reggio fa commosso ricordo nel testamento spirituale, letto durante le esequie celebrate martedì scorso nella Cattedrale di Cosenza: "Sento la comunione della fede con la madre Chiesa Reggina, con la mia parrocchia di origine, Sacro Cuore ai Ferrovieri e con le comunità ecclesiali dove sono stato parroco: "l’Immacolata" di Villa San Giovanni e "San Giorgio al Corso" in Reggio Calabria e con i vari spazi ecclesiali nei quali ho servito il Vangelo: la gioventù universitaria cattolica (F.U.C.I), l’azione cattolica, i giuristi cattolici, la pastorale familiare ed il tribunale ecclesiastico diocesano e regionale". Negli anni reggini di Mons. Agostino assunse particolare significato il legame spirituale con Mons. Giovanni Ferro e col suo padre spirituale, San Gaetano Catanoso.

         Il 21 dicembre 1973 venne eletto arcivescovo di Crotone Santa Severina e fu consacrato vescovo l’11 febbraio 1974 da Mons. Giovanni Ferro. Il 6 giugno 1998 venne nominato Arcivescovo di Cosenza-Bisignano dove rimase fino al compimento dei 75 anni. Fu anche Presidente della Conferenza Episcopale Calabra e Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

 

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In ricordo del generale di Brigata dell'Esercito Italiano Michelangelo Azzarà, reuccio della comunicazione

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Azzara Michelangelo a dieci anni dalla scomparsa… Editore, giornalista, top menager in RTM, Telemelito, RTM Notizie, Corriere dello Jonio. Aveva allestito pure una squadra Hockey su prato e una seconda di calcio. Diede una svolta alla comunicazione non solo nel vasto comprensorio melitese. La redazione fu una fucina di campioni, nel campo dell’informazione, della politica, del sapere, della cultura e dello sport


MELITO PORTO SALVO (RC) QUEL RE DELLA COMUNICAZIONE, GENERALE DI BRIGATA DELL’ESERCITO ITALIANO, COMANDANTE DEL DISTRETTO MILITARE DI REGGIO CALABRIA PIONIERE DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE PRIVATA CHE SAPEVA ESSERE ANCHE MENAGER E FILANTROPO

Domenico Salvatore


Un personaggio di multiforme ingegno, polivalente, molto umile. Dai suoi più stretti collaboratori, pretendeva il “tu”. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo da subito. Si sviluppò un ottimo dialogo ed il confronto delle idee. Ci volle nel suo entourage…”Domenico ti affido due telecamere ed i tecnici. Vai a San Luca a seguire questo sequestro di persona. Poi farai la rassegna stampa e pensa a come  allestire un programma fra Domenica sera e Lunedì sport. Non avevamo certo lo spirito di Peter Arnett, né Telemelito o RTM-Notizie erano la CNN, ma è stata uin’esperienza, che ha arricchito la nostra competenza e professionalità. Lillo ci affidava addirittura la sua 131 Mirafiori. Troppa grazia Sant’Antonio. Non ci dava lo stipendio. Abbiamo sempre fatto il volontariato. Era un premio già, poter lavorare all’ombra di un simile personaggio. Fare radio, televisione e carta stampata, viaggiare; fare nuove esperienze. Tornare e ritornare a San Luca, Africo e Platì, Locri, Siderno, Marina di Gioioisa, Gioiosa Jonica, Gerace ecc. allora ( e per la verità anche oggi), centro della ‘ndrangheta, capitale del mandamento jonico; caput mundi dell’anonima sequestri calabrese. Inviati speciali, nella bocca del leone. Vi risparmio le minacce, i ricatti, le invettive e gli attacchi verbali, pure qualche spinta e strattonamento…


”Che sei venuto a fare bastardo; ti ammazzeremo come un cane quando vogliamo; spegni quelle schifose telecamere; chi ti manda, il colonnello?.”. Sul ponte di San Luca, sulla fiumara del Bonamico ci ritrovammo circondati da militari (Polizia-Naps,Carabinieri, Guardia di Finanza) armati sino ai denti con anfibi, tuta mimetica e casco, mani nervose sul grilletto.


Lillo Azzarà, un vero amico con la “A” maiuscola. Un menager capace; un regista abile. Quanti servizi alle sagre paesane; alle esercitazioni militari; al Distretto Militare; ai consigli comunali o della Comunità Montana; all’ospedale; allo stadio (radiocronache dirette e telecronache registrate). Un uomo generoso e leale. De mortuis nihil nisi bonum, d’accordo, ma non potremmo negare a Cesare ciò che è di Cesare. Marito premuroso, padre affettuoso, persona disponibile. Unica cosa che lo facesse imbestialire, i sabotaggi al ripetitore siciliano e la scarsa attenzione della città e del comprensorio, rispetto alla mole d’impegni e di occasioni. In fin dei conti, lui portava sul pennone più alto la bandiera di Melito Porto Salvo; e conferiva prestigio, onore, gloria, nomea alla città che gli aveva dato i natali. Queste ed altre testimonianze, scripta manent, verba volant abbiamo dato su questo personaggio che meriterebbe almeno un’intitolazione istituzionale. Memoria minuitur, nisi eam exerceas. Allora scrivemmo di getto un sonetto che qui riproponiamo. Un ricco programma per la giusta, sacrosanta e legittima commemorazione; si legge nella locandina…



Fondazione “Gen. Michelangelo Azzarà”

Via P. Surfaro n. 12589063 Melito di PortoSalvo ReggioCalabria Segreteriaorganizzativa tel/fax0965781917 info@fondazioneazzara.itwww.fondazioneazzara.it Provincia di Reggio Calabria Regione Calabria Comune di Melito di Porto Salvo Comune di San Lorenzo CCIAA di Reggio Calabria Con il patrocinio di:LE IMMAGINI, LA VITA, LE TESTIMONIANZE NEL DECENNALEDELLA SCOMPARSA DI MICHELANGELO AZZARÀ 27-28-29 MARZO 2014 In occasione del decennale della scomparsa del Generale Michelangelo Azzarà ho il piacere di invitar La agli eventi che si terranno nei giorni dal 27 al 29 marzo 2014 ll Presidente della Fondazione Avv. Paola Maria Azzarà Giovedi 27 marzo 2014 Ore 17.00 Reggio Calabria, Palazzo della Provincia, Sala delle Biblioteche MICHELANGELO AZZARÀ La vita del Generale nei racconti di chi lo ha conosciuto PUBBLICAZIONE a cura di Giuseppe TOSCANO Presentazione del libro Proiezione di un cortometraggio Saluti Paola Maria AZZARÀ | Presidente della Fondazione Interventi e Testimonianze Modera Concetta SCHIARITI |Giornalista Venerdì 28 marzo 2014 Ore 17.00 Melito di Porto Salvo, Liceo Classico “Ten. Col. G. Familiari”, Aula MagnaI L DONO: UN GESTO PER LA VITA CONVEGNO CON LA PARTECIPAZIONE DI AIL, ADS PEM FIDAS E CALABRIA CORD BLOOD BANKI ntroduce e coordina Giuseppe TOSCANO | Giornalista Interventi Rosalba DI FILIPPO SCALI | Presidente AIL RC- Vibo “ A.Neri” Caterina FILIPPONE MUSCATELLO | Presidente Adspem-Fidas Reggio Calabria GIULIA PUCCI | Responsabile medico Calabria Cord Blood Bank Consigliera Adspem Fidas Reggio Calabria BANDO DI CONCORSO REPORTER PER L’AMBIENTE” IO L’AMBIENTE LO SALVO COSÌ...” BORSE DI STUDIO RISERVATE AGLI ALUNNI DELLE SCUOLE STATALI DELLA CITTÀ DI MELITO DI PORTO SALVO Cerimonia di consegnaVenerdì 28 marzo 2014 Ore 11.00 Melito di Porto Salvo, Museo Garibaldino L’ESERCITO ITALIANO DAL 1861. OLTRE 150 ANNI DI STORIA INCONTRO ESERCITO-SCUOLA CON LA PARTECIPAZIONE DEL COMANDO MILITARE ESERCITO “CALABRIA” Introduce e coordina Concetta SCHIARITI Indirizzi di Saluto Paola Maria AZZARÀ | Presidente della Fondazione Domenico ZAVETTIERI | Dirigente scolastico Istituto Superiore Ten. Col. G. Familiari COMMISSIONE STRAORDINARIA | Comune di Melito Porto Salvo Col. Liborio VOLPE | Comandante del C.M.E “CALABRIA” Interventi Dal 1861 alla Prima Guerra Mondiale, ai giorni nostri Gen. D. aus. Pasquale MARTINELLO Proiezione di un breve filmato L’Esercito Italiano Oggi Ten. Francesco MIRABÒ Comando Militare Esercito “CALABRIA”Saluti ed interventi programmati Al termine verrà donato un automezzo elettrico al Corpo di Polizia Municipale della città di Melito di Porto Salvo. A partire dalle ore 10.00 sarà attivo uno stand promozionale con lo schieramento di un Info Team dell’Esercito Italiano che avrà lo scopo di fornire informazioni per l’arruolamento nella Forza Armata. Sabato 29 marzo 2014 Ore 10.30 Marina di San Lorenzo Zona Industriale Agrifa NUOVA SEDE ASED S.R.L. E SITO DI STOCCAGGIO E SELEZIONE RIFIUTI DIFFERENZIATI CERIMONIA DI INAUGURAZIONE Taglio del nastro Benedizione dei locali S.E. Mons. Giuseppe FIORINI MOROSINI Arcivescovo Reggio Calabria-Bova Proiezione di un breve filmato Saluti Rosario AZZARÀ | Amministratore Unico Ased S.r.l.Interventi Fabio COSTARELLA | Responsabile CONAI Area Sud Andrea CUZZOCREA |Presidente Confindustria RC Lucio DATTOLA | Presidente CCIAA Reggio Calabria Giovanni VERDUCI | Vicepresidente Provincia di Reggio Calabria Francesco PUGLIANO Assessore all’Ambiente Regione Calabria Conclusioni Giuseppe LUCIBELLO | Direttore Generale INAIL Un ricordo di Michelangelo Azzarà già Direttore Generale Ased S.r.l.. Domenico Salvatore



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Uomo arrestato dai carabinieri per furto presso l'azienda di calcestruzzo in cui lavorava.

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Compagnia di Patti

 Uomo arrestato dai carabinieri per furto presso l’azienda di calcestruzzo in cui lavorava.

I Carabinieri della Compagnia di Patti, in attuazione delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Messina per contrastare il fenomeno dei furti, hanno predisposto una fitta rete di controlli nei Comuni di tutto il comprensorio.

Intorno alle ore 19.00 del 27 marzo 2014, giungeva presso il numero “112” di questa Compagnia una telefonata che segnalava la presunta introduzione di ladri all’interno di un’azienda di produzione di calcestruzzo sita in Patti, da qualche anno chiusa.  I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Patti, giunti immediatamente sul posto, sorprendevano in flagranza di reato, all’interno dell’azienda e precisamente nei pressi di un box di alluminio, un uomo che stava rubando un raccordo in polietilene proveniente dall’impianto di erogazione degli additivi per calcestruzzo ed una custodia contenente varie chiavi per bulloni, cacciaviti, pinze e tenaglie .

L’uomo arrestato è: FLESIA SALVATORE, nato a San Piero Patti ,classe 1962, residente in Patti.

Il FLESIA Salvatore, ex dipendente dell’azienda di calcestruzzo in cui è avvenuto il furto e quindi conoscitore del posto e dei macchinari presenti in azienda, si sarebbe introdotto all’interno della stessa scavalcando la recinzione, nonché approfittando di condizioni di scarsa luminosità e dell’assenza di vigilanza.

L’uomo nell’immediatezza è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico        Ministero della Procura della Repubblica di Patti Dottoressa Rosanna Casabona , in attesa di rito direttissimo.

Nella giornata successiva per l’arrestato c’è stato il processo con rito direttissimo dinnanzi al Giudice del  Tribunale di Patti, che ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla P.G. .

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Tortorici (ME): arrestato minore per tentato furto in abitazione.

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Compagnia di Sant’Agata di Militello

Tortorici (Messina): arrestato minore per tentato furto in abitazione.

Questa notte, a Tortorici, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un 17enne, con precedenti di polizia, per tentato furto in abitazione.

Intorno alle 01.30, perveniva all’utenza del 112 una chiamata anonima che segnalava la presenza di due soggetti in una via del paese, i quali stavano forzando la porta d’ingresso di un’abitazione. Immediatamente giunta una pattuglia sul posto, i militari dell’Arma notavano due soggetti che, accortisi della presenza dei Carabinieri, tentavano di darsi alla fuga uscendo dall’edificio ma venivano immediatamente bloccati dai militari. Insieme al 17enne, i Carabinieri identificavano l’altro soggetto in un quattordicenne che veniva quindi poi consegnato ai propri genitori in quanto non imputabile.

I Carabinieri, da un primo sopralluogo accertavano il danneggiamento della porta d’ingresso, risultata scardinata e dei segni di effrazione di una finestra che accede al bagno. I militari rinvenivano poi, a seguito di perquisizione, vari attrezzi da scasso tra cui cacciaviti, una tenaglia, una pinza ed uno scalpello, tutti posti sotto sequestro.

A seguito dell’evidenza del reato di tentativo di furto da parte dei due minori, i Carabinieri traevano in arresto il 17enne che, dopo le formalità di rito, veniva quindi accompagnato, su disposizione della Procura dei Minori, presso il Centro di Prima Accoglienza di Catania.

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Comune. Pisapia: "Due centri intitolati a Masini e Carolè perché Milano ricordi sempre"

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Milano, 29 marzo 2014 – “Oggi tutta Milano è a Niguarda, nel quartiere che un anno fa ha visto lo sgomento e il dolore di una città intera, nel quartiere che si è stretto intorno ai parenti e agli amici delle vittime di una violenza assurda e deprecabile: una violenza che Milano rifiuta e condanna, unita nel dolore e nella solidarietà. Insieme al Consiglio di Zona e alle famiglie di Ermanno e Alessandro, ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore per ricordarli. E insieme abbiamo deciso di fare oggi un percorso nel quartiere, un percorso di speranza, legando i nomi di Alessandro ed Ermanno a due luoghi di partecipazione e di vita, così come abbiamo deciso per Daniele Carella con la Piscina di Via Graf. In via Grivola il Centro Socio Ricreativo Culturale per Anziani, da oggi prende il nome di Ermanno Masini, mentre il Centro di Aggregazione Giovanile e Multifunzionale di via Ciriè sarà il Centro Alessandro Carolè”.  

Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.    

“Un anno dopo cerchiamo nel dolore di ricomporre un quadro che dia un senso, un valore possibile a questi mesi strazianti per le famiglie delle vittime e per tutta Milano. C’è la testimonianza civile di Niguarda e di tutta la città, che chiede giustizia e sicurezza, e che ha costruito in questi mesi un dialogo concreto con il Comune. Un dialogo sincero e aperto. Un dialogo in cui è emersa quella fiducia, quella collaborazione che è l’elemento più prezioso per costruire sicurezza e risposte vere. Oggi nel Centro Anziani Ermanno Masini e nel Centro di Aggregazione Giovanile Alessandro Carolè abbiamo tutti rinnovato un impegno comune affinché i cittadini siano sempre attivi nel sostenere, segnalare, e portare aiuto a chi è in difficoltà e le istituzioni siano sempre vicine ai cittadini”.

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L'Udc chiede incontro urgente con i segretari dei partiti della maggioranza

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Reggio Calabria,29.03.2014 - I consiglieri regionali del  Gruppo Udc hanno  tenuto, oggi,  una riunione assieme al segretario del partito on. Gino Trematera, ed hanno  richiesto “Un incontro urgente, prima della seduta del Consiglio regionale prevista per lunedì 31 marzo, con tutti i segretari dei partiti che compongono la maggioranza. Occorre capire - spiegano -  considerata la fase complessa che stiamo attraversando, in una logica di massima lealtà e condivisione dei percorsi che si deciderà d’ intraprendere,   come s’ intende procedere per evitare possibili  disorientamenti e ritardi nelle risposte urgenti  che i calabresi ai attendono da tutti noi.  Al presidente Scopelliti - aggiungono - riconosciamo il pregio della chiarezza e della trasparenza,  nel rapporto con persone e forze politiche, che l’hanno  sempre contraddistinto. Perciò l’Udc gli esprime solidarietà, ma esprimiamo, contemporaneamente,   anche l’auspicio a proseguire nell’impegno politico, specie in questo momento particolare, per  portare avanti il progetto comune.  L’Udc, il cui rapporto con il  Presidente della Regione è stato avviato  nel 2010 per  smuovere le incrostazioni calabresi e  per imboccare la strada dello sviluppo, ha sempre considerato il presidente Scopelliti  una persona  rispettosa della legalità e dei diritti. Quanto accaduto con la sentenza del tribunale di Reggio lascia, pertanto,  molto perplessi per l’asprezza della pena, ma, nel contempo, mette in luce la contraddittorietà di una legge che vorrebbe   precludere, dopo il primo grado di giudizio, l’agibilità politica di una persona che ha avuto l’espresso mandato dei calabresi a guidare la Regione.  Si è in presenza - aggiungono gli esponenti dell’Udc - di una norma che contrasta con la Costituzione e che andrebbe rivista con immediatezza. Se l’articolo 27 della Costituzione sancisce la presunzione d’innocenza fino al giudizio definitivo, e se proprio questo principio è uno dei tasselli cruciali dell’impianto costituzionale, la legge Severino, per com’è congegnata, è assolutamente iniqua. L’Udc farà la propria parte per sensibilizzare le forze politiche nazionali su questo preciso aspetto. Ma è auspicabile che tutte le forze politiche si adoperino  per rendere possibile una riforma di questa  legge in ossequio alla Costituzione.  Qui è in gioco non solo il problema di una sola persona o di una sola parte politica - concludono -  ma l’essenza stessa della politica e, se vogliamo, della democrazia. Rifiutarsi di capirlo è pura miopia politica ed un regalo ai vari populismi del nostro tempo”.

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Palmi, Commemorazione dell'Appuntato Stefano Condello

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In occasione del Bicentenario della Fondazione, l’Arma dei Carabinieri solennizzerà gli anniversari dei fatti per i quali sono state concesse ai militari dell’Arma le Medaglie d’Oro al Valor Militare, al Valor Civile ed al Valore dell’Arma dei Carabinieri.

In particolare giorno 1 aprile 2014, alle ore 10.30, presso la Concattedrale di Palmi, il Cappellano Militare, Don Vincenzo Ruggiero, celebrerà una Santa Messa in ricordo dell’App. Stefano CONDELLO e del Car. Vincenzo CARUSO, decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Alle ore 11.30 la commemorazione proseguirà presso il cimitero dello stesso centro, ove sarà deposto un mazzo di fiori sul sepolcro dell’App. CONDELLO, con resa d’onori. Contemporaneamente analoghe cerimonie saranno officiate in Sicilia nei luoghi di sepoltura del Car. Vincenzo CARUSO.

L’Appuntato Stefano Condello (nato a Palmi il 12 aprile 1930 e deceduto in Taurianova il 1º aprile 1977) ha prestato servizio presso il nucleo radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Taurianova.

Nel pomeriggio del 1º aprile 1977 si trovava in servizio di perlustrazione con altri due colleghi nelle campagne di Taurianova, in contrada Razzà; durante il servizio i militari notarono che presso un casolare isolato vi erano delle auto parcheggiate, tra cui quella di un pregiudicato della zona, e decisero di entrarvi, anche in considerazione che in quel periodo erano frequenti i sequestri di persona in Calabria.

Mentre l'Appuntato Condello e il Carabiniere Vincenzo Caruso si stavano avvicinando al casolare, dallo stesso partirono diversi colpi d'arma da fuoco che scatenarono un violento conflitto tra i militari e i malviventi.

Il mortale scontro portò al decesso dei due Carabinieri e dei due 'ndranghetisti Rocco e Vincenzo Avignone, della 'ndrina Avignone di Taurianova, mentre il terzo carabiniere, Pasquale Giacoppo, rimase illeso.

Da questo evento, tristemente noto come "la strage di Razzà", dalla località in cui si trovava il casolare, partirono immediatamente le indagini che accertarono che nella cascina si stava svolgendo una riunione mafiosa per discutere di traffici illeciti e della spartizione di appalti pubblici. Lo sviluppo investigativo portò ad individuare 9 degli 11 partecipanti alla riunione (tanti erano i piatti sulla tavola imbandita) e a varie condanne comminate al termine del processo in corte d'assise a Palmi, il 21 luglio 1981, per oltre 200 anni di carcere.

 

L’Appuntato CONDELLO è stato insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione:

«Capo equipaggio di autoradio, notate alcune autovetture — di cui una appartenente a pericoloso pregiudicato — che sostavano nelle adiacenze di casolare isolato, dopo aver lasciato all'esterno un dipendente carabiniere, vi si introduceva senza esitazione e, affrontato da due malviventi, ingaggiava violenta colluttazione, riuscendo a disarmarli delle pistole che impugnavano. Raggiunto da colpi di fucile da caccia da parte di altri malfattori sopraggiunti, sosteneva, con l'arma in dotazione, cruento scontro a fuoco ferendo gravemente uno degli aggressori. Benché colpito in parti vitali, non desisteva dal suo fermissimo, eroico comportamento, fino a quando, stremato, si accasciava al suolo ove veniva barbaramente finito. Esempio luminoso di attaccamento al dovere spinto fino all'estremo sacrificio.» in Razzà di Taurianova (Reggio Calabria), 1º aprile 1977.

 

Anche il Car. Vincenzo CARUSO è stato insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione:

«Componente dell'equipaggio di autoradio, lasciato di vigilanza all'esterno di casolare isolato nel quale si era introdotto per controllo un graduato capo servizio, interveniva subito per dare man forte al superiore, fatto segno a numerosi colpi di arma da fuoco da parte di pregiudicati, ingaggiando con essi, con coraggio e consapevole ardimento, un cruento scontro a fuoco. Benché gravemente ferito, persisteva nell'azione uccidendo due malfattori fino a quando, privo di forze, si accasciava, stremato, al suolo, dove veniva barbaramente finito.» in Razzà di Taurianova (Reggio Calabria), 1º aprile 1977.

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Rassegna "Cinema e Resistenza", il 31 marzo 2014, presenta il film di Guido Chiesa: "Il partigiano Johnny"

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Rassegna “Cinema e Resistenza”, il 31 marzo 2014, presenta il film di Guido Chiesa: “Il partigiano Johnny”



 

Proseguono gli incontri, organizzati dall' A.N.P.I. di Reggio Calabria, sul tema  "Cinema e Resistenza", nella sala riunioni ANPI/Athena Teatro di via XXIV Maggio.

Lunedì 31 marzo 2014, alle ore 20.00, sarà  presentato il  film di Guido Chiesa: “Il partigiano Johnny”.

 

Scheda del film:

Rientrato in divisa nella natia Alba (CN), dopo l'8 settembre l'universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di comunisti, poi a una formazione di monarchici.  Disilluso da entrambi, si ritrova a passare da solo il duro inverno del '44, ma scopre la vera ragione d'essere partigiano, rimanendo se stesso. Dal romanzo (1968) Postumo e incompiuto di Beppe  Fenoglio, sceneggiato con Antonio Leotti, G. Chiesa, studioso dello scrittore albese cui ha dedicato 2 documentari, ha tratto un film asciutto e severo che ne rispetta profondamente lo spirito, ma di cui è rimasto un po' prigioniero per eccesso di amore fedele. Nel mettere lo sguardo di Johnny al centro della narrazione, ne ha fatto un film molto fisico, sul faticoso e dolo- roso mestiere di sopravvivere sui monti con il carico di pioggia, ne- ve, fango, agguati, fughe, sangue, paura, rappresaglie, solitudine. È forse il 1° film che racconta con efficacia che cosa fosse un rastrellamento e che della guerra per bande espone la casualità. Non tutto convince (gli interni borghesi, il personaggio di Nord), ma funzionano no S. Dionisi (con la sua somiglianza fisica al giovane Fenoglio) e il suo sguardo; funziona la fotografia scabra e denaturata di Gherardo Gossi. Insolita la partitura per archi di Alexandre Balanescu, da molti giudicata invadente.


Reggio Calabria 28 marzo 2014



 




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RAI3: A PRESADIRETTA UN CONFRONTO TRA ITALIA E GRECIA

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Per la dodicesima e ultima puntata di questo ciclo di PRESADIRETTA, in onda su Rai3 lunedì 31 marzo alle 21.05, uno spietato confronto tra le condizioni della Grecia e dell’Italia, piegate dalla crisi economica.
Il programma  è andato in Toscana, per raccontare la precarietà del lavoro, le imprese italiane e straniere che chiudono e i soldi per gli ammortizzatori sociali che non ci sono più. In Campania, dove è proprio il lavoro ad essere scomparso, dove hanno chiuso aziende e negozi, i consumi sono al collasso, un’intera regione si ritrova disoccupata. In Sicilia, dove alla povertà si somma lo spreco di risorse pubbliche, i dipendenti della Regione non ricevono lo stipendio e un’inchiesta della Procura di Messina sui soldi per la Formazione Professionale ha fatto esplodere l’ennesimo scandalo politico. Il viaggio nella crisi è arrivato in Grecia, un paese a pezzi. La mancanza della ripresa economica nonostante le ricette “lacrime e sangue” imposte al paese, la morte lenta dei diritti fondamentali, la corruzione della classe politica e il successo del partito di estrema destra “Alba Dorata”.
“GRECIA ITALIA” è un racconto di Riccardo Iacona, con Giulia Bosetti,Vincenzo Guerrizio, Alessandro Macina, Federico Ruffo e Andrea Vignali.


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RAI3: IL SESTO SENSO, TRA COSCIENZA E INCOSCIENZA

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La nostra mente ha una vita “segreta”, della quale conosciamo ancora molto poco. Una vita che intreccia coscienza e incoscienza, raccontata da Donato Carrisi in “Il Sesto Senso”, il programma dedicato ai misteri della mente e alle neuroscienze, in onda sabato 29 marzo alle 21.30 su Rai3.
In primo piano le storie di alcuni personaggi, in possesso di capacità straordinarie, come Rudiger Gamm, una sorta di “calcolatore mentale” che per le sue complesse operazioni matematiche utilizza una parte del cervello normalmente adibita ad altre mansioni. O come Orlando Serrell che ricorda ogni giorno della sua vita: le condizioni del tempo, il cibo mangiato, le persone incontrate. Ed è una capacità “acquisita”, perché Orlando non ricorda tutto di sé da quando è nato, ma dall’età di dieci anni, dal giorno in cui cadde giocando a basket.
E’ il sonno, però, il più oscuro dei misteri che circondano gli intrecci tra coscienza e incoscienza. Cosa succede quando dormiamo? E com’è possibile che durante il sonno si possano persino commettere reati? E’ quanto accadutoa Kenneth Parks, che il 23 maggio del 1987 uccide la suocera e viene poi assolto perché affetto da una forma grave di sonnambulismo.
A “Il Sesto Senso”, infine, la storia di Natascha Kampusch, una bambina di dieci anni che viene rapita: col suo rapitore trascorre oltre tremila giorni prima di riuscire a scappare, ma c’è chi sostiene di averla vista in compagnia di quell’uomo al supermercato o persino in montagna. Secondo la vittimologia, in questi casi, la prigionia è soprattutto nella testa di chi viene rapito: una sorta di adattamento a vivere in cattività, come un animale in gabbia che perde il proprio istinto, la propria natura. O, nel caso degli esseri umani, la coscienza di sé. 

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RAI MOVIE: SEXY BEAST CON BEN KINGSLEY

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Una commedia con Ben Kingsley per la seconda serata di Rai Movie. Lunedì 31 marzo alle 23.25 va in onda "Sexy beast" del regista inglese Jonathan Glazer, conosciuto dal grande pubblico per i suoi spot pubblicitari, che con questo film  esordisce nel mondo del cinema.

Gal è un ex-rapinatore che, arricchitosi, ha scelto di vivere in Spagna con la sua adorata moglie per godersi il meritato riposo. Ma un evento premonitore interrompe l'idillio in cui Gal vive: un enorme masso, rotolando giù dalla collina, finisce in piscina e per poco non gli rompe l'osso del collo. La caduta del masso segna l' inizio della serie di eventi che sconvolgeranno la vita dorata dell' uomo. Sono le inquadrature il piatto forte di questo film. Non convincente, né accattivante è invece la trama: non ci resta che aspettare la prossima prova.

Nel cast Ben Kingsley, Amanda Redman, Ray Winstone, Ian MacShane.

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LA LISTA TSIPRAS SI PRESENTA A REGGIO CALABRIA

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L’Altra Europa con Tsipras Calabria


LA LISTA TSIPRAS SI PRESENTA A REGGIO CALABRIA

 

Tonino Perna: L’Europa di oggi è ingiusta e produce diseguaglianza e povertà. Bisogna invertire la rotta lavorando per un’Europa dei diritti e della solidarietà

 

In una sala Federica Monteleone del Consiglio regionale della Calabria gremita, è stata presentata anche a Reggio Calabria la lista L’Altra Europa con Tsipras. All’incontro ha partecipato Argyris Panagopoulos,  giornalista e portavoce in Italia di Alexis Tsipras e di Syriza, il partito che in pochi anni è diventata  la prima forza della Grecia, che oggi guida in Europa il fronte contro le politiche di austerity.

E’ Stata anche l’occasione per presentare nella città dello Stretto i due candidati calabresi nella lista,  Tonino Perna e Domenico Gattuso.

Domenico Gattuso, esperto di trasporti, si è soffermato molto nel suo intervento sul fatto che i soldi  in questo settore vengono spesi solo nel nord Europa lasciando tutto il sud e le aree interne abbandonate. Ha ricordato anche che in Calabria i fondi europei non vengono spesi come si dovrebbe e c’è il rischio di un disimpegno degli stessi da parte di Bruxelles. Sull’Europa ha sottolineato che bisogna “liberarla dalle lobby finanziarie e riconsegnarla ai cittadini”.

Tonino Perna, docente di sociologia economica e assessore al Comune di Messina,  ha rimarcato invece il concetto secondo cui il debito, nei paesi della periferia, non è più ripagabile e che bisogna annullarlo in tutto o in parte, pena l’essere strangolati dall’austerity. “C’è poi un debito ecologico e un debito sociale – ha ricordato - , nei confronti dell’ambiente e delle nuove generazioni. L’Europa che abbiamo davanti non è quella che hanno sognato i suoi padri, né quella che hanno apprezzato i cittadini provenienti da altre parti del mondo. L’Europa di oggi è ingiusta e produce diseguaglianza e povertà. Bisogna invertire la rotta, allora, lavorando per un’Europa dei diritti e della solidarietà”.

Nelle conclusioni Argyris Panagopoulos ha parlato dell'esperienza di Syriza in Grecia, mettendo in evidenza come a differenza della sinistra italiana, quella greca è debole a livello sociale. “In Italia – ha detto - la sinistra è fortemente legata al mondo dell'associazionismo, in Grecia questo rappresenta invece una debolezza”.

Un incoraggiamento per una lista che, oltre le elezioni Europee, mira a costruire in Italia una nuova soggettività della sinistra.




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Cascarano su vicenda Scopelliti: «Dimissioni atto di responsabilità politica verso i calabresi»

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) - «Partiamo da una constatazione netta: la sentenza di primo grado emessa dalla magistratura reggina merita rispetto. Ciò detto, conoscendo l’uomo ed il politico Giuseppe Scopelliti, persona onesta e perbene e leader indiscusso del centrodestra calabrese, sono sicuro che avrà modo nei prossimi gradi di giudizio di rappresentare appieno tutta la sua innocenza». Il sindaco di Cinquefrondi ed esponente di punta del centrodestra reggino, Marco Cascarano, si fa avanti ed esprime il suo convincimento sulla vicenda della sentenza che ha colpito due giorni fa il dimissionario governatore Scopelliti non potendo tacere su un avvenimento che sta avendo ripercussioni a cascata sul mondo politico-istituzionale calabrese. «Il governatore è un uomo delle istituzioni – afferma Cascarano – ed ha tutto l’interesse a dimostrare la sua estraneità ai fatti e soprattutto la sua serietà politica che gli deriva dall’essere un uomo di destra. Le dimissioni non sono altro che figlie di un atto di responsabilità e di generosità politica nei confronti dei calabresi a cui Scopelliti ha voluto rimettere il proprio mandato e quello dell’intera Giunta e quindi del Consiglio, restituendo la parola alle urne per affidarsi senza timore alle scelte dei calabresi». Un sostegno politico senza riserve quello del primo cittadino della città pianigiana che scaturisce dalla comune matrice aennina e da un’amicizia personale che ha più di vent’anni di storia e che vede l’anagraficamente giovane – ma politicamente esperto - primo cittadino di Cinquefrondi rinnovare la fiducia senza indugi puntando tutto sulla innocenza (in fieri) dell’amico presidente, pur non lesinando equilibrio e prudenza sull’operato dei giudici. Circa i contraccolpi che questa sentenza-terremoto sta provocando, Cascarano non ha dubbi: «Scopelliti – prosegue il sindaco di Cinquefrondi - non è mai stato un uomo attaccato alla poltrona come molti erroneamente credono. Al contrario, egli è stato ed è il protagonista politico che ha reso possibile il processo di cambiamento, mettendo al centro del suo agire gli interessi dei calabresi e niente più». Un’analisi che si spinge in profondità quella di Cascarano, riassumendo che il progetto politico portato avanti da questa Giunta regionale era peculiare ed inscindibile dalla figura del governatore: dunque venendo meno il leader non c’era null’altro da fare se non azzerare tutto, Giunta e Consiglio. Non sarebbe stato possibile – per coerenza, dice Cascarano - passare la mano ad altri, facendo un passo a lato proprio per una questione di equilibri interni ma soprattutto di programma sottoscritto coi calabresi che aveva chiaramente nome e volto di Scopelliti. «Ora, credo sia doveroso – conclude Cascarano – specie in questo particolare momento storico per la Calabria ma anche per l’intero paese, superare i personalismi: perché chi è impegnato in politica in prima persona ha il dovere, prima di tutto, di tornare a parlare dei problemi che affliggono i cittadini. E noi, politici calabresi ad ogni livello, abbiamo prima d’ogni altra cosa, la responsabilità di spiegare ai cittadini quello che vogliamo e dobbiamo fare per questa nostra cara terra».

Giuseppe Campisi        

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