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Il Vicepresidente del Consiglio regionale Nicolò su fase politico-istituzionale

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Reggio Calabria, 30.03.2014 - “L’amarezza personale e i risvolti umani sono comprensibili, ma dopo le naturali reazioni dei primi momenti è necessario riportare la discussione sui temi e sui tempi politico-istituzionali che ci attendono”.
 Lo afferma in una dichiarazione il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, con riferimento alle ipotesi di dimissioni del presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.
“Abbiamo espresso solidarietà umana e personale al presidente Scopelliti ma adesso -  afferma Nicolò – si impone recuperare un confronto politico-istituzionale, già individuato da tempo e che impone al Consiglio regionale, e non soltanto alla maggioranza, di contingentare i tempi per l’approvazione dell’autoriforma dell’Assemblea legislativa, a partire dalla modifica della composizione dell’Aula e dalla nuova legge elettorale. L’obbligatorietà di adottare la procedimentalità costituzionale – ricorda il Vicepresidente del Consiglio – è questione ineludibile se vogliamo attrezzare adeguatamente la nostra Regione a vivere la nuova fase istituzionale. Non è infatti responsabilmente possibile lasciare in vita gli attuali assetti come sono, senza procedere agli adempimenti dovuti. Auspico quindi - conclude Alessandro Nicolò – che il presidente Scopelliti faccia le dovuta riflessioni per condividere assieme alla coalizione un percorso efficace senza disperdere il patrimonio politico comune del centrodestra calabrese”.  


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT

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Lunedi 31 marzo 2014 a La Sosta per la stagione internazionale di jazz

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Lunedi 31 Marzo a La Sosta per la stagione internazionale di jazz
"Craig Hartley  Trio"
 Craig Hartley          Piano
 Giuseppe Venezia  Contrabasso
 Elio Coppola           Batteria
info e prenotazione allo 0965 752455 339 6303898 www.lasosta.net
    
Compositore e pianista americano Craig Hartley acclamato dalla stampa, dai musicisti e dal pubblico di New York per la sue doti di innovazione, versatilità musicale, tecnica impeccabile.
Il suo universo pianistico trae ispirazione da una moltitudine di esperienze musicali e professionali, un connubio di stili e generi che affondano le proprie radici nella musica classica, jazz e rock in grado di connotare le proprie composizioni di una significativa e originale creatività estetica, una bellezza armonica struggente.

La musica di Craig Hartley è sorprendente, un sound e un ritmo sofisticato che ha impressionato nomi illustri della scena internazionale come testimoniano le sue collaborazioni con musicisti del calibro di Anthony Braxton, Eddie Henderson, Slide Hampton, Jim Rotondi, Bob Mover ecc. È stato membro dell’ensamble di Dezron Douglas e Lummie Span, con il quale ha anche aperto il concerto di Wynton Marsalis al Beyond the Storm.
Craig Hartley sta presentando in tutto il mondo il suo primo disco di debutto come leader “Books on Tape”. Il trio si fonde splendidamente con due musicisti doc italiani in forte ascesa nazionale e internazionale: Giuseppe Venezia al contrabbasso ed Elio Coppola alla batteria. Entrambi vantano tra le loro collaborazioni eccellenti nomi di fama mondiale come Enrico Rava,  Peter Bernstein, Jerry Bergonzi, Jonatan Blake, Benny Golson, Joey de Francesco, Gorge Cables, Dado Moroni e Fabrizio Bosso.



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Cinquefrondi, Liceo Musicale. Gli studenti protestano verso istituzioni contumaci

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) – Mentre gli studenti del Liceo Musicale protestano (doverosamente) per avere una sede decorosa dove svolgere il proprio ruolo le istituzioni che fanno (?) non trovano miglior risposta se quella consueta di aprire le danze dei comunicati stampa, dilettandosi nello sport nazionale dello scaricabarile. Siamo in Italia e dunque succede puntualmente sempre così. Ma se i liceali, sabato 29 scorso, non avessero nuovamente protestato, gli attori istituzionali avrebbero acceso comunque i riflettori sulle pessime condizioni in cui oramai - da anni – questi si ritrovano a barcamenarsi per cercare di portare a termine (il più dignitosamente e fruttuosamente possibile) l’anno scolastico, o magari avrebbero tenuto in congelatore la contestazione "alla bisogna", per tirarla fuori dal cassetto al minimo accenno di rivolta degli allievi? 


A genitori e studenti – francamente – importa ben poco delle pastoie burocratiche che frenano, limitano, fiaccano, moderano, imbrigliano l’avanzamento di un progetto che sembra aver quasi assunto sembianze utopistiche e che - da anni – giace forse impolverato e magari pure in bella vista su qualche tavolo tecnico alla Provincia o chissà dov'altro. A loro interessano fatti e risposte. E, a dire il vero, si deve prendere atto delle beghe circoscritte nel triangolo letale Provincia-Comune-Scuola che a nulla son valse, se non a perdere tempo prezioso per tutti, in primis per gli studenti, che, stretti nella morsa ferale del “vedremo” o peggio del “si vedrà”, sono  tutt’oggi costipati in una sede di fortuna affatto idonea a svolgere insegnamenti utili a farli opportunamente «lavorare, per  accrescere il proprio bagaglio culturale e prepararsi al futuro nel migliore dei modi». 


Francamente il valzer delle dichiarazioni diventa stucchevole, se non addirittura lesivo e contraddittorio, rispetto ad un’annosità patologica nella quale paradossalmente tutti ci rimettono: il paese, gli studenti e le loro famiglie, i docenti ed istituzioni. Un gioco a perdere, alla Tafazzi. Ed anche l’attenuante del “noi l’avevamo detto” serve a poco se non a tacitare qualche coscienza politica. Stranamente, tutti gli attori coinvolti si ritengono d’accordo circa la necessità impellente del non tergiversare su un tema esiziale che alimenta una strategica agenzia culturale per Cinquefrondi, ma irragionevolmente ciascuno – a suo modo – traccheggia. Piuttosto che collaborare sinergicamente e attivarsi con ogni mezzo disponibile per prodigarsi ad agevolare al meglio la difficile condizione sopportata da allievi, docenti e genitori per rendere “normale” la legittima «attività curriculare», si son vanificati anni a disputare sul sesso degli angeli, compiendo pleonastici voli pindarici alla ricerca delle più stravaganti delle giustificazioni che – in atto alla protesta degli allievi - a nulla son valse se non ad aggravare i sacrifici di famiglie intere a cui si è chiesto ed ancora si chiede di perseverare in vane speranze, in attesa che qualcosa di positivo – chissà quando – possa forse accadere. 


Signori, il problema vero qui è un altro. E’ quello, semmai, di  registrare – ancora una volta – il fallimento della politica, ad ogni livello, che disattende con straordinaria puntualità il recepimento delle naturali istanze dei cittadini a cui da una parte si inculca ragionevolmente l’idea che il processo liberatorio di emancipazione e progresso di un territorio passi e debba passare soprattutto attraverso il matrimonio indissolubile con la cultura e, dall’altra, si mortificano l’abnegazione e le rinunzie di studenti e famiglie costringendoli ad effettuare - loro malgrado - funambolici doppi o tripli salti mortali per arrivare a sfiorare il godimento di un diritto, peraltro, costituzionalmente garantito come quello altissimo del diritto allo studio (art. 3, 33 e 34 Costituzione). Allora, parrebbe buona cosa se gli attori istituzionali – una volta tanto – cessassero la corsa all’arringa migliore e si svegliassero dal torpore atavico che pervade nella sua interezza e ad ogni latitudine la macchina burocratica dello Stato e magari si mettessero di buona lena a dare corso alle naturali istanze degli studenti porgendo loro prima di tutto ascolto e comprensione. Poiché essi non chiedono altro se non di avere quella par condicio rispetto ai loro coetanei europei, di potersela cioè giocare alla pari, per vedere – e non miracolosamente - adempiute quelle stanche promesse di normalità che han finito per condizionarne la quotidianità ma anche a porre un interrogativo in più - se mai ancora ne necessitasse di ulteriori - al ruolo della politica. 


Gli studenti non sanno più che farsene di auspici inflazionati. Memoria minuitur, nisi eam exerceas, diceva Cicerone…                  

 

Giuseppe Campisi  


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CLIMA: ONU, SUBITO STOP FEBBRE PIANETA O TROPPO TARDI

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Rapporto Ipcc, effetti global warming già in continenti e oceani - YOKOHAMA (GIAPPONE), 31 marzo 2014- Gli effetti causati dai cambiamenti climatici sono già in tutti i continenti e negli oceani: il mondo, in molti casi, è mal preparato contro i rischi del clima che cambia. Ci sono opportunità di risposta adeguata anche se difficili da gestire con alti livelli di riscaldamento. Lo si legge nel rapporto scientifico (Summary) dell'Ipcc.
Eventi meteorologici estremi metterebbero a serio rischio la biodiversità di piante e animali, porterebbero alla brusca riduzione dei raccolti agricoli e all'evoluzione di malattie, con conseguenti spostamenti di popolazioni e conflitti. I rischi di inondazione aumenterebbero soprattutto in Europa e Asia a causa delle emissioni di gas effetto serra, mentre la produzione di cereali (grano, riso e mais) andrebbe incontro a pesanti diminuzioni, a fronte di una domanda in netta crescita. 

Le conseguenze, in altri termini, sarebbero in grado di destabilizzare gli equilibri attuali, con povertà, fame e migrazione provocate dalle catastrofi naturali. Il 'Summary for Policymakers' è la ricerca scientifica di 48 pagine approvata dalla decima sessione del Working Group II del Panel intergovernativo dell'Onu sui cambiamenti climatici (Ipcc), riunitosi a Yokohama per mettere a punto la seconda parte del V rapporto. Il Summary farà da base alle decisioni 'politichè contro il global warming che, secondo le previsioni dovranno essere prese, più che alla riunione Cop di Lima del 2014, a quella di Parigi del 2015. Il rapporto, dal titolo completo 'Cambiamenti climatici 2014: impatti, adattamento e vulnerabilita«, fornisce i dettagli sugli effetti del global warming ad oggi, i futuri rischi di un clima che cambia e le possibilità di un'azione efficace per ridurre pericolose distorsioni. 

Un lavoro enorme, al quale hanno fornito contributi più di 1.700, tra accademici, ricercatori ed esperti di tutto il mondo, che si conclude con le risposta sulle scelte per ridimensionare i rischi in un mondo che cambia: la loro natura è sempre più chiara anche se gli effetti continueranno a produrre sorprese. »Il rapporto del Working Group II - ha commentato Rajendra Pachauri, presidente dell'Ipcc - è un altro importante passo avanti nella nostra comprensione di come ridurre e gestire i rischi del cambiamento climatico. Insieme con le relazioni del Working Group I e III (rispettivamente di settembre 2013 e di prossima pubblicazione ad aprile 2014, ndr) fornisce una mappa concettuale non solo sulle caratteristiche essenziali della sfida climatica, ma anche sulle opzioni per le soluzioni«. Le relazioni dell'Ipcc, ha concluso Pachauri - »sono alcune delle più ambiziose imprese scientifiche nella storia umana ed esprimo gratitudine a tutti coloro che lo hanno e lo rendono possibile«. 

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Milano C'entro - Camera di Commercio Palazzo Turati - Convegno sul tema "Servizi commerciali e nuova economia urbana". - Assoedilizia

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        ASSOEDILIZIA - Property Owners'
Association Milan Italy
                   e
   ISTITUTO EUROPA ASIA.  EUROPE ASIA INSTITUTE
 

Convegno il 3 aprile promosso dalla Camera di Commercio
SERVIZI COMMERCIALI, COME CAMBIA IL CENTRO DI MILANO
 

“Che c’entro’ a Milano? Servizi commerciali e nuova economia urbana” è il convegno, promosso dalla Camera di Commercio di Milano, in programma giovedì 3 aprile nella sede dell’Ente camerale a Palazzo Turati (via Meravigli 9/B, sala Consiglio, dalle 9.30).

Nel corso dei lavori, aperti dal presidente della Camera di Commercio di Milano (e Confcommercio) Carlo Sangalli, viene presentata la ricerca “Servizi commerciali nella Milano che cambia” realizzata dal professor Luca Tamini.

Il programma vede, dopo i saluti istituzionali di  Carlo Sangalli,  Presidente della Camera di Commercio di Milano,


Sviluppo urbano: la rigenerazione delle strutture esistenti di Lucia Ada De Cesaris, Vice Sindaco e Assessore al Comune di Milano per
l’Urbanistica, Edilizia privata;  

Una geografia critica dei servizi commerciali di
Luca Tamini, Docente presso la Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano;  

Commercio e trasformazioni urbane di Luca Zanderighi, Docente presso l’Università degli Studi di Milano.

Alle ore 11 circa Tavola rotonda: Quale centro per Milano? Introduce e coordina: Antonella Bruzzese, Docente presso la Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano.

Ne discutono Sergio Escobar, Direttore del Piccolo Teatro di Milano; Gabriele Rabaiotti, Presidente Zona 6 Navigli; Lino Stoppani, Presidente Federazione Italiana Pubblici Esercizi;  Manfredi Catella, Chief Executive Officer di Hines Italia SGR spa; Fabio Moroni, Membro Giunta Esecutiva di Unione Confcommercio Milano. Chiusura dei lavori
con Franco D’Alfonso, Assessore al Comune di Milano per il Commercio, Attività Produttive, Turismo, Marketing Territoriale.

Gli atti del convegno verranno pubblicati sul sito della Camera di commercio di Milano sezione  “Territorio e Turismo ”- atti convegni e seminari. La partecipazione è gratuita. Le iscrizioni on line -
http://servizionline.mi.camcom.it - saranno accettate fino ad esaurimento posti.

Info: tel.02/8515 4471- 4410- 4418 e.mail: territorio.turismo@mi.camcom



Foto Achille Colombo Clerici Presidente Assoedilizia Property Owners' Association Milan Italy





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IL 4 APRILE DEL 1999 MORIVA FRANCESCO GRISI. A 15 ANNI DALLA SCOMPARSA DELLO SCRITTORE DELL'AMORE E DEI MEDITERRANEI

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I Mediterranei e il Mediterraneo nella poesia di Francesco Grisi

a 15 anni dalla scomparsa il 4 aprile

Cutro celebra l’anniversario con Convegno e Premio

 

di Pierfranco Bruni

 

 

Il 4 aprile del 1999 moriva Francesco Grisi. I Mediterranei e il Mediterraneo sono luoghi e saperi, anima e metafore. I mari della terra in Francesco Grisi, di cui ricorre il quindicesimo anno dalla morte, appunto,  il 4 aprile prossimo, sono scavi di vita.  IL Mediterraneo come luogo di un abitare la geografia dell’anima, dell’esistere, dei paesaggi. In una poesia datata Luglio 1967, ore 18, Francesco Grisi (Vittorio Veneto, 1927 - Todi, 1999) annotava: “Viaggiare non è vedere/viaggiare non è affermarsi”.

Il Comune di Cutro ricorderà questo anniversario con il Premio Grisi e con un Convegno dedicato proprio al Mediterraneo.

Il tema del viaggio, in Francesco Grisi, resta fondamentale. Il viaggio e il viaggiatore. Andare e tornare nelle maree del tempo.

 

Il viaggio nella poesia e la poesia che si fa viaggio. Poeta del viaggio. Poeta del ritorno. Un linguaggio che si abbandona al racconto e si lascia ascoltare non con una tensione narrante ma con un battuto lirico che ha richiami di antichi segni metaforici. Il raccontare è soltanto un incidere nel linguaggio anche se la punteggiatura resta comunque nella cadenza poetica.

La poesia di Francesco Grisi è una recita costante che si definisce su alcuni riferimenti di fondo. La materia del linguaggio è parola vissuta, sofferta, angosciata. Il linguaggio è un’onda di nostalgia che si intreccia a delle dimensioni oniriche che ritrovano eredità messianiche e approfondimenti ellenici.

La Calabria di Pitagora o il cielo della Magna Grecia rendono alcune delle tante fisionomie del Mediterraneo:“Il Mediterraneo/è la mia piazza infinita”.

 

Qui, nella poesia di Grisi, non  è soltanto un luogo geografico, ma è soprattutto un luogo dell’essere che si manifesta attraverso gli strumenti della poesia. Una poesia che ha suoni ed echi a volte andalusi che si dichiarano in un progetto di vita che sprigiona tenerezza, confessioni di amori, cammini che solcano il tempo.

I luoghi del tempo sono, infatti, i luoghi di quella poetica del mito che si intreccia con i giochi della memoria. I ricordi sono nella memoria. E’ profondamente una poesia della memoria. Una poesia del viaggio e del ritorno.

 

 

Il cerchio infinito, metafora grisiana,  che è il sentiero metaforico di una circolarità del tempo non vive solo dentro la concezione della vita ma è parte integrante di una visione della letteratura nel rapporto con il tempo e con la vita stessa.

L’amore, la fede, il viaggio, il tempo-mito sono dei “dettagli” che costruiscono la poetica di Grisi. E il linguaggio è quello che viene recuperato dalla sua prosa e trasformato nella metafora lirica.

Francesco Grisi resta profondamente un poeta. Un poeta dei colori. Un poeta che realizza immagini ma sa catturare, con i fantasmi delle parole che si agitano tra un salire e uno scendere tra i versi e nell’intreccio dei ricordi, intercettazioni oniriche.    

Quelle intercettazioni oniriche che rendono comprensibile la pazzia. L’amore, la fede, le avventure girano nell’immenso misterioso della pazzia. Un percorso pavesiano è dentro il senso poetico di Grisi ma ci sono verniciature lorchiane che sprigionano, appunto, il vento di un Mediterraneo che non abbandona mai la liricità della sua poesia.

Il pavesismo: “Al termine/del giro - cerchio ci accorgeremo/che c’è il nulla. O il tutto./Il nostro incontro è un gioco…/ Nella sera hai tremato”.(da “Stanotte hai detto che il giorno”).

Ma Grisi ha una sua autenticità di fondo. Le parentele formano la intelaiatura letteraria, formativa, critica. Ma il poeta ha una voce autentica e originale soprattutto per la misura del verso e per il metro del linguaggio. Linguaggio che diventa vita e tempo. Il mare e il deserto sono le metafore che hanno un significato certamente poe-tico ma anche culturale. L’incontro tra la cultura dell’Occidente e quella dell’Oriente.

La donna orante, la donna  preghiera, la donna viaggio, la donna attesa, la donna peccato, la donna amante rappresentano tutte la donna profezia ma anche la donna nostalgia: “Vorrei amarti in un dolciastro tramonto/nella gialla foresta dei girasoli” (da “Risvegli improvvisi”).

L’uomo con il suo bisogno di rivelazione e di redenzione ha un suo cammino specifico e recita senza maschere la nudità del sentimento. Un sentimento che condensa manifestazioni di tempo.

Così in “Nel pensiero di te”: “Nel pensiero di te incontro il peccato./Il desiderio corrompe il sogno./Il fantasma nell’attesa è più del reale./I baci finiranno dopo la notte./E le mani geleranno per paura./Ti guardo. E mi accomodo con il tuo fantasma./Deserto e cielo. Carovane promesse./Mi perdo. E non mi trovo nel risveglio./L’amore è sogno che resta eterno./E’ strano come tu possa resistere/In questo mio  amore cattolico./Forse il cuore non chiede ricompense./L’abitudine è la nostra terra peccaminosa”.

E’ una delle poesie che rivela una straordinaria tensione lirica e sentimentale. Un vissuto che entra nella parola e viceversa. Un vissuto che comunque non lascia trasparire quella storia raccontata come cronaca.

Quest’amore immenso che segna nel tempo il poeta e l’uomo in un linguaggio (ovvero in una semantica di perfetta eleganza nell’originalità dell’offerta stilistica) che si fluidifica e trasmette incanto e immagini. Questa pazzia dell’amore peccaminoso vissuto però con la bellezza che si addice al poeta fa coppia con i temi di un ellenismo marcato, nel quale il ritornare alle appartenenze perdute, alle radici, alla terra è un costante singulto dell’anima. L’isola dell’anima.

Il ritorno all’isola, al paese, al centro di una identità riporta una linea mediterranea di matrice kavafisiana ben indicata.

L’Itaca che è ritorno in Grisi ha un valore mitico ma anche cristiano. Di una cristianità paolina. Il senso di morte è un “sentimento” di comunione che diventa un “affettuoso sentiero”. Affettuoso sentieroè appunto il titolo di un suo libro di poesie risalente al 1994. Mentre le poesie di Un amore  sono del 1992.

 

L’amore, dunque. L’amore sogno che racconta una favola. Ma il tempo del sogno ci riporta al viaggio. La vita come viaggio nella letteratura che è viaggio grazie ad una indefinibile nostalgia.

La poesia di Grisi si traccia proprio attraverso  l’indefinibile nostalgia in una memoria che continua la sua recita oltre la vita stessa. Restano i segreti nel misterioso incanto:

“Ho segreti da custodire. Teneramente” (da “Nel confine della solitudine” in Affettuoso sentiero).

Non solo metafora. Ma il misterioso, come si diceva, che gioca in quel cerchio magico che raccoglie il tempo. Il mare, i ritorni, le partenze, la provvisorietà sono singulti dell’anima. Spazi indefinibili nel cerchio dell’infinito.

 

Francesco Grisi è un poeta del viaggio nel tempo che intreccia i fili di un tempo che è memoria, magia e nostalgia.

Poesia della nostalgia? Poesia nel destino dei segni che incidono solchi. Tutta la nostalgia di Grisi è nostalgia del centro e del labirinto. Il labirinto non è solo grecità. È Oriente che incontra l’Occidente. Ovvero è l’incontro dei Mediterranei.

 

 

 

 

Pierfranco Bruni e Francesco Grisi, 1997

 




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Un saggio, due Video della Rai e una lettera inedita per il "Giuseppe Berto e la necessità di raccontare" di Pierfranco Bruni in un legame letterario tra D'Annunzio e Berto

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Un saggio,  due Video della Rai e una lettera inedita per il

“Giuseppe Berto e la necessità di raccontare” di Pierfranco Bruni

in un legame letterario tra D’Annunzio e Berto

 

 

     

 

D’Annunzio e Berto. Una chiave di lettura nel libro di Pierfranco Bruni dedicato a Giuseppe Berto. Una lettera inedita di Giuseppe Berto a Francesco Grisi risalente al 1967, due Spazi culturali andati onda sulla Rai il 2010 e il 2011, curati da Pierfranco Bruni, e un saggio dal titolo: “Giuseppe Berto e la necessità di raccontare” sempre di Pierfranco Bruni sono appuntamenti per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Berto. Nato nel 1914 e morto nel 1970.

Si tratta, sottolinea Pierfranco Bruni,  di un centenario per raccontare la letteratura italiana del secondo Novecento. Giuseppe Berto resta uno scrittore che ha attraversato precisi generi letterari. Dalla ‘forma’ neorealista, che tale non è alla luce di una rilettura estetica, ad uno scavo che è chiaramente psicologico. Ma in tutto questo attraversamento ci sono tre aspetti rilevanti: il linguaggio, la struttura dei testi, il suo confrontarsi con una visione metafisica della vita. Nonostante la storia sia presente viene completamente attraversata e superata perché alla fine restano i personaggi a raccontare il tutto. Da ‘Anonimo veneziano’ a ‘La Gloria’. Uno scrittore importante in un Novecento che si appresta a rileggere la sua temperie e la sua letteratura”.

Su questo autore Pierfranco Bruni, vice presidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori e Presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, in una recente conferenza stampa, ha illustrato le problematiche del saggio e il contenuto dei  due Video oltre a mostrare la lettera inedita di Berto a Grisi.

“Un romanzo chiave degli anni Settanta resta proprio ‘Anonimo veneziano’, che con “Disamore” di Bigiaretti ed “Eutanasia di un amore” di Giorgio Saviane costituisce, cesella Pierfranco Bruni, un modello di esistenzialismo disarmante davanti all’amore tra l’inquietudine, l’ambiguità e il tragico. Nel romanzo di Berto è il tragico che trionfa. Un tragico che rimanda a D’Annunzio. Con Berto entriamo nel profilo letterario dannunziano. Credo che il legame tra D’Annunzio e Berto resti fondamentale soprattutto nel breve romanzo  “Veneziano”.

Il saggio  di Pierfranco Bruni apre un dibattito sul ruolo dello scrittore e l’importanza della metafora tra linguaggio e forme narranti.

“Riproporre Giuseppe Berto a cento anni dalla nascita, sottolinea Pierfranco Bruni, autore dello studio,  significa anche contestualizzare un profilo del Novecento letterario e culturale tout court attraverso libri che hanno segnato generazioni. È  necessario rileggere romanzi che hanno fatto discutere in anni di transizione come: “Anonimo veneziano” e “La gloria”.  Due libri che ancora oggi propongono una chiave di lettura anticonformista e autenticamente dentro un Novecento da rileggere”.

“In Giuseppe Berto, dichiara ancora Bruni, si vive un intreccio non solo letterario, ma anche esistenziale e psicologico tutto giocato tra amore e morte. Ovvero tra la capacità dell’amore di farsi definizione ancestrale di un modello di vita, che ha in sé il senso del destino, e la realtà della morte che diventa, nei suoi scritti, sempre più consapevolezza di un andare nel di dentro della vita stessa senza la paura della perdita.

      Nel 1947 esce Il cielo rosso. Una storia il cui segno politico è preciso. Ma ci sono altri libri che sottolineano il rapporto sempre più profondo, appunto, tra la morte come consapevolezza di definito e la vita come attesa del definire.

      “Il male oscuro” del 1964 segna, comunque, il suo punto di riferimento non solo letterario, ma anche esistenziale. È “Il male oscuro” che rende Berto scrittore “nuovo” in un contesto in cui il legame letteratura e psicanalisi costituiva un dialogo sempre aperto e discutibile. Ci sono i libri di memoria come quello già citato del 1947 e poi “Guerra in camicia nera” del 1955. Altri come “Il brigante” del 1951. Al 1978 appartiene  “La gloria” in cui c’è un rapporto costante tra Gesù e Giuda.

      Del 1966 è “La cosa buffa”. Un romanzo d’amore che, comunque, non raggiunge quella tensione lirica alla quale lo stesso Berto tendeva. È con “Anonimo veneziano”, negli anni Settanta, che l’incontro tra amore e morte trova la sua più inquieta profondità.

 





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Le notizie del 31 marzo 2014, notte

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RENZI VARA IL NUOVO SENATO, 'SE VIENE BOCCIATO TUTTI A CASÀ BERLUSCONI, PRIMA L'ITALICUM. PD SPACCATO, GIANNINI FRENA Cdm vara ddl anche su Titolo V, premier: stop elezione senatori. Senato e Province, un mld di risparmi; Def prossima settimana, entro aprile fisco e PA, a Pasqua dl su 80 euro in busta paga. Grillo? Rosica. Grasso: io imparziale; premier: da presidente ha sbagliato. Quirinale, da tempo contro bicameralismo. ---. 

DEBITI PA, BRUXELLES PREPARA MESSA IN MORA PER L'ITALIA INFLAZIONE AI MINIMI DAL 2009, YELLEN: AIUTI FED A LUNGO Tajani prepara prima tappa verso procedura infrazione su ritardo pagamenti, Buzzetti: 80% ritardi per patto stabilità. Rallenta aumento prezzi, a marzo 0,4%, dimezzato in 5 mesi. Frena carrello spesa, sigarette giù dopo 12 anni. Presidente Fed: restano ferite crisi, ripresa per molti è come recessione. ---. 

IL RIMPASTO DI HOLLANDE, TOCCA A VALLS 'UN IN TURCHIA ERDOGAN MEDITA VENDETTA, 'TRADITORI PAGHERANNÒ Presidente francese tenta reazione immediata a schiaffo elettorale. Lungo faccia a faccia con Ayrault, alle 20 discorso in Tv, media: annuncerà Valls nuovo premier. Premier turco alla riscossa in scvia a successo urne, Google denuncia: governo blocca server per impedire aggiramento stop youtube-twitter. ---. 

SCARONI E TATÒ CONDANNATI PER CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE ASSOLTO CONTI. AD ENI: ESTRANEO, FARÒ RICORSO. TATÒ:ASSURDO Tre anni ad ex Ad Enel per disastro ambientale in processo a Rovigo, assolti per omesse cautele. Interdizione 5 anni da pubblici uffici e pagamento provvisionale 430mila euro. Non colpevoli attuale Ad ed altri sei imputati. Scaroni: sempre rispettati standard, Conti: dimostrata mia estraneità. ---. 

RUSSIA SI RITIRA DAI CONFINI UCRAINI, NO KIEV A FEDERAZIONE MEDVEDEV VARA MINISTERO AD HOC, PUTIN: RIFORMARE COSTITUZIONE Kiev annuncia, diminuisce numero soldati russi alla frontiere, Mosca conferma: ritirato battaglione da Rostov sul Don. Prosegue dialogo con Usa, premier a Sinferopoli nomina ministro per 'affari crimeanì. Merkel: sbagliato aut aut su Ucraina nostra o loro; leader Cremlino attacca: tolga blocco a Transnistria. ---. 

FIAT:6MLN VETTURE ENTRO 2018, IN ITALIA NIENTE ECCEDENZE MARCHIONNE, RCS SALVATA DAL FALLIMENTO, NO ALLO SCORPORO Ultima assemblea Fiat in Italia prima di trasferimento in Olanda, Elkann: con Fca finalmente partita vera. Ad: integrazione con Chrysler entro l'anno, confermati obiettivi 2014. Con quotazione a NY Rcs 'resterà in pancià, non ci saranno altrui investimenti. Renzi? non freniamo l'incantesimo. ---. 

CONDANNATO ALL'ERGASTOLO INFERMIERE KILLER DEGLI ANZIANI BIMBA MORTA DOPO INTERVENTO A ROMA, SETTE MEDICI INDAGATI Carcere a vita per Angelo Stazzi, per morte pazienti casa di cura vicino Roma nel 2009, colpevole di 5 dei 7 omicidi di cui era accusato. Figlio vittima: giustizia è fatta. Sette indagati per morte bimba 10 anni a Roma durante ricostruzione timpano. Procura Cagliari apre inchiesta su morte donna dopo liposuzione. ---. 

CORTE DELL'AJA FERMA BALENIERE GIAPPONESI, PESCA ILLEGALE ACCOLTO IL RICORSO AUSTRALIANO, TOKIO 'DELUSÀ MA ACCETTA Corte internazionale di giustizia ordina sospensione caccia a cetacei da navi giapponesi nell'Antartico, non riconosciute finalità scientifiche sostenute da Tokio. Accolto ricorso contro attività ritenuta 'puramente commercialè. Giappone si adegua ma 'rammaricatò, Enpa: verdetto storico. Esulta il Wwf.

'NDRANGHETA: PICIERNO(PD), SITUAZIONE GRAVE,ALFANO IN CALABRIA   - ROMA, 31 marzo 2014 - «Le parole di Cafiero De Raho destano grande preoccupazione e delineano una situazione estremamente grave e pericolosa. Occorre una risposta rapida e forte da parte delle istituzioni e della politica. Chiediamo al ministro Alfano di recarsi in Calabria per accertare direttamente lo stato delle cose e per far sentire la presenza dello Stato a fianco dei cittadini contro la criminalità organizzata». Così Pina Picierno della segreteria del Partito Democratico, responsabile Legalità e Sud. «La 'ndrangheta - aggiunge - è oramai una multinazionale che non solo soffoca la vita sociale ed economica della Regione ma opera a livello internazionale con risorse immense. Per questo dobbiamo considerare la lotta alla 'ndrangheta prioritaria. Il Pd è impegnato in prima linea in questa battaglia affinchè in Calabria si apra una nuova stagione. In particolare è la politica ad essere chiamata ad un compito fondamentale: trasformarsi in una casa di vetro, rompendo i legami perversi con le mafie che strangolano la Regione e mettono in crisi il rapporto tra istituzioni e cittadini. Dalla politica deve partire il segnale del cambiamento per recuperare quel fondamentale rapporto di fiducia che vi deve essere tra lo Stato e la sua gente»

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Luigi Palamara
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Vertenza lavoratori supermercato Iracarni. Filcams Cgil Rc-Locri: No ai licenziamenti. Sì alla difesa del diritto al lavoro

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Vertenza lavoratori supermercato Iracarni.
Filcams Cgil Rc-Locri: No ai licenziamenti. Sì alla difesa del diritto al lavoro
Reggio Calabria - Continua lo stato di apprensione in cui versano i 37 lavoratori che, da anni, prestano servizio presso il supermercato Iracarni di Viale Pio XI di Reggio Calabria.

Dopo che lo scorso anno, per il periodo compreso tra marzo e dicembre 2013, i lavoratori hanno usufruito della cassa integrazione in deroga richiesta dall’azienda, avallata dalle Organizzazioni Sindacali e concessa con decreto dalla Regione Calabria, dal mese di gennaio, le OO.SS. si sono viste recapitare una richiesta di incontro al fine di poter definire un percorso condiviso per continuare ad accedere agli ammortizzatori sociali considerata la pesante crisi che ha colpito tutti i settori, compresi gli esercizi commerciali dediti alla vendita di prodotti alimentari.

Abbiamo subito incontrato l’azienda manifestando la nostra disponibilità e proponendo tutti i possibili percorsi per ridurre i costi ed evitare gravi conseguenze sul prosieguo dell’attività commerciale. Trattandosi di azienda con meno di 50 addetti, gli ammortizzatori sociali attivabili erano infatti la cassa integrazione in deroga così come già attivata nel 2013 e i contratti di solidarietà difensivi di tipo B.

Già al secondo incontro, l’azienda si è presentata ai tavoli mostrando una contrarietà alle due proposte avanzate dalle OO. SS.: la cassa in deroga non andava bene a causa dei rischi connessi ad un eventuale mancata concessione da parte della Regione Calabria; i contratti di solidarietà non sarebbero richiedibili poiché, a detta della rappresentante dell’azienda, a seguito di un contatto verbale non precisato avuto con il Ministero del Lavoro, i fondi per il 2014 sarebbero esauriti e non vi è comunque la volontà da parte dell’azienda di accedere a tale ammortizzatore sociale.
L’azienda ha quindi aperto una procedura di licenziamento collettivo, legge 223/91, dove dichiara un esubero di 12 unità.

La Filcams CGIL ritiene inaccettabile l’atteggiamento della Iracarni Alimentari Srl che dichiara di non voler accedere agli ammortizzatori sociali per non sobbarcarsi eventuali rischi di mancata concessione degli stessi.
Diverse sono, infatti, le aziende che dall’inizio dell’anno hanno fatto ricorso in Calabria sia alla cig in deroga finanziata anche dalla Regione Calabria sia ai contratti di solidarietà, finanziati con fondi nazionali ministeriali.
D’altro canto, l’azienda sarebbe pronta ad assumersi il costo del licenziamento di 12 persone che ammonta, con il ritardo accumulato per la mancata corresponsione delle ultime mensilità dopo il termine della cig in deroga dello scorso anno, a diverse centinaia di migliaia di euro.
Siamo ormai quasi giunti all’epilogo della vertenza e siamo fermamente convinti che se l’azienda continuerà ad ostinarsi nel suo atteggiamento di voler a tutti i costi licenziare, ciò avrà delle pesantissime ricadute non solo nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che perderanno dopo tanti anni il loro posto di lavoro e sulle loro famiglie, ma anche su coloro che resteranno a lavorare, su cui ricadrà certamente il costo dei licenziamenti.

Restiamo in attesa delle decisioni aziendali che, probabilmente, ci verranno proposte nell’incontro del prossimo 4 aprile presso l’Assessorato al Lavoro e Cooperazione della Regione Calabria – Dipartimento politiche del lavoro e ribadiamo, fin da ora, che la Filcams Cgil Reggio Calabria andrà avanti fino alla fine sostenendo il diritto al lavoro per tutti, affinché questa vertenza non si concluda con un’ulteriore emorragia occupazionale e il forte rischio di veder chiudere l’ennesima azienda reggina.

Per la segreteria Filcams Cgil Reggio Calabria - Locri
Giuseppe Vercelli

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Nel prossimo anno +34 mila alunni, ma tutte le regioni del Sud perderanno docenti

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Nel prossimo anno +34 mila alunni, ma tutte le regioni del Sud perderanno docenti

Il governo dice che la scuola è uno dei settori su cui investire per la ripresa dell’Italia, nella realtà spariranno 14 cattedre in Abruzzo, 58 in Basilicata, 183 in Calabria, 387 in Campania (visto anche che, dopo la chiusura della piattaforma per le iscrizioni alle prime classi, a Napoli 6.000 iscritti in meno per il prossimo anno scolastico), 33 in Molise, 340 in Puglia, 27 in Sardegna. Tranne l’Umbria, dove vi sarà un decremento di appena 11 posti, tutte le altre regioni del Centro-Nord avranno invece un numero maggiore di docenti mentre in realtà il Meridione e Isole avrebbero bisogno di più docenti e risorse, perché presentano tassi di dispersione altissimi.

Nel prossimo anno scolastico gli studenti iscritti saranno ben 33.997 in più di quello attuale. Tuttavia, per effetto del blocco all’organico di diritto previsto dalla Legge n. 122/2012, il numero degli insegnanti sarà sempre lo stesso: 600.839. Come nel gioco delle tre carte, poiché gli organici non possono essere modificati e gli alunni in talune regioni aumentano, spostiamo cattedre da una regione all’altra. A saldo invariato. Ma se il totale rimane immutato, c’è comunque chi guadagna. E, inevitabilmente, chi perde. Peccato che a perdere insegnanti saranno solo le regioni del Sud

Scorrendo gli ultimi dati forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato, si è scopre infatti che tra il 2007 e il 2012 il personale della scuola ha perso oltre 124 mila posti (facendo registrare un -10,9%): da 1.137.619 unità di personale si è passati a poco più di un milione. Con gran parte di questi posti persi che appartengono al corpo docente. Anche se il numero di alunni tra il 2009 e il 2012 è aumentato di 90.990 unità, quello degli insegnanti si è ridotto del 9% passando “da 843 mila a 766 mila: una riduzione – ha rilevato di recente la Fondazione Agnelli – che ha toccato in eguale misura tutti i gradi scolastici, con l’eccezione della scuola dell’infanzia, e ha riguardato in modo più vistoso i docenti con un contratto a tempo determinato (-25%), mentre quelli di ruolo sono scesi del 6%”.

Sempre dal rapporto della Fondazione Agnelli è emerso che, soprattutto a seguito delle “misure volute dai ministri Gelmini e Tremonti con la legge 133/2008”, sono state riscontrate “importanti differenze regionali, con province del Sud, dove la popolazione studentesca è in forte calo, che hanno registrato diminuzioni dei docenti di ruolo fino al 18%”. I tagli maggiori al corpo docente di ruolo hanno riguardato tutte province del Sud: Frosinone, Matera, Avellino, Messina, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Nuoro, Reggio Calabria e Isernia.

Inoltre, scorrendo l’ultimo rapporto territoriale Abi–Censis, realizzato su dati Istat, si scopre che l’area dove lo “squilibrio socio-economico” è maggiore è quella del Mezzogiorno. E lo stesso, tranne rare eccezioni, vale per quelle che hanno il più “basso tenore di crescita” a livello di “potenzialità rurale” o che sono “a rischio involuzione”. Mentre i territori dove c’è maggiore possibilità di crescita e sviluppo sono quelli del Nord, in particolare il Friuli, il Trentino, il Veneto, la Lombardia e il Piemonte. Con il settentrione che fa quindi “da traino”.

mefIl problema è che si stanno sottraendo docenti proprio dove ce ne sarebbe più bisogno: se si consulta il Focus del Miur sulla “dispersione scolastica”, si scopre che le zone dove gli alunni iscritti, sia nella scuola di primo che di secondo grado, presentano un “maggior rischio di abbandono” scolastico prima dei 16 anni sono ancora una volta Sud e Isole: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise e Abruzzo.

È tutto dire che il Cnel, elaborando dei dati Istat, ha denunciato che se in Italia il ciclo formativo si interrompe già molto presto, il 18,2% dei giovani con meno di 16 anni rispetto al 12,3% della media europea, al Sud, in particolare in Sicilia, Sardegna e Campania, un giovane su quattro lascia precocemente gli studi. Esemplare quanto accade in alcune province, come quella di Napoli, dove negli istituti tecnici la percentuali di studenti che risultano dispersi nel quinquennio supera il 45%. E il Ministero che fa? Riduce il corpo insegnante: è incredibile”.

Tutti questi dati dimostrano che gli attuali criteri sulla formazione dell’organico dei docenti, derivanti dal D.P.R. 81 del 2009, con gruppi-classi che possono raggiungere 27-28 alunni, non possono essere adottati nelle aree disagiate e a rischio. Per il Sud, in particolare laddove il disagio socio-economico è maggiore, occorre introdurre degli organici con parametri diversificati rispetto alle altre aree del Paese. E per questo occorre prevedere delle risorse aggiuntive, ad iniziare da un diverso rapporto docenti-studenti, facendo così cadere l’unicità degli organici e della formazione delle classi.



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Pietrastorta, emergenza rifiuti. Strada bloccata da una montagna di rifiuti

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Reggio Calabria 31 marzo 2014. Un blocco stradale con cumuli di rifiuti di ogni genere ha interessato questa sera la via Condera Pietrastorta proprio nei pressi del vecchio inceneritore. La segnalazione  è giunta alle forze di polizia intorno alle ore 19. La montagna di rifiuti posta a bordo strada è stata spostata lungo la sede stradale. 

I residenti, oramai stanchi ed esasperati, per il gravissimo stato di emergenza  igenico sanitaria cui sono costretti a vivere dallo scorso mese di gennaio, non nascondono il loro disappunto e, soprattutto, la preoccupazione, di dovere convivere a rischio epidemie. Le abitazioni della zona, infatti, sembrano fortini, “protetti” da cumuli di immondizia. 

Sul posto è intervenuto personale della Squadra volante e della Digos della Questura, agenti della Polizia municipale e gli operatori dell’Avr, i quali utilizzando un bobcat  e un grosso automezzo dotato di braccio meccanico hanno iniziato i lavori di bonifica della zona.

Pino D'Amico







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San Lorenzo (RC) Cancellata la "fabbrica della morte" dell'olio d'oliva di Contrada Agrifa, al suo posto, l'ASED di Melito Porto Salvo

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La nuova sede Ased a Marina di San Lorenzo. Tante le personalità, invitate; compresi: il vescovo di Reggio Calabria e Bova monsignor Giuseppe Fiorini Morosini; il vicepresidente della Provincia di Reggio Giovanni Verduci; l'assessore   all'Ambiente Francesco Pugliano; il sindaco di Roghudi, Agostino Zavettieri; il responsabile pastorale di zona don Benvenuto Malara. Della tre giorni culturale, faceva parte integrale la presentazione di un libro dedicato al militare scomparso a cura di un giornalista locale e saggista, che ha scritto pure altri libri (Giuseppe Toscano, corrispondente locale della "Gazzetta del Sud"). Presenti: il direttore generale dell'INAIL Giuseppe Lucibello; Il vocario diocesano don Giovanni Polimeni, in sostituzione del vescovo "impossibilitato" a partecipare; il presidente della Confindustria Andrea Cuzzocrea per…precedenti impegni
SAN LORENZO (RC) C' QUALCOSA DI NUOVO OGGI NEL SOLE, ANZI D'ANTICO…UNA FABBRICA PER LO STOCCAGGIO DELL'OLIO D'OLIVA? NO, STOCCAGGIO DELLA SPAZZATURA
Domenico Salvatore

La chiara e dolce voce della giornalista Concetta Schiariti, ha fatto da cicerone. Un timbro limpido, efficiente e funzionale ma anche efficace. Il menager dell'ASED, Saro, ha fatto le cose per bene; ed ha raccolto i complimenti (scontati ed inevitabili) dei vari oratori, che si sono susseguiti al microfono dell'ambone. Non ha mischiato i suoi affari con il decennale della morte del fratello generale dell'Esercito Italiano, Michelangelo Azzarà. Nemmeno l'unione dell'utile con il dilettevole. Semplicemente ha commemorato il fratello. Ed era pure giusto dedicare questo spazio all'ex direttore generale dell'azienda di famiglia. Le radici di tutto l'ambaradan, le aveva messe la buon'anima del cavaliere Giuseppe Azzarà, che abbiamo avuto l'onore ed il piacere di conoscere; anche la gentile consorte. Riparava e costruiva macchinari per il bergamotto. Da qualche parte potremmo avere qualche fotografia. Poi vennero le altre società…la "Cav. Giuseppe Azzarà; la "Concessionaria Aprisud"; quindi la "Compagnia Euroclean" ed infine l'ASED. Scrivemmo pure qualche "scartoffia". Saro, ha fatto scrivere un libro  a firma di un corrispondente locale della prestigiosa testata giornalistica "Gazzetta del Sud". Michelangelo Azzarà, un grande benemerito personaggio della cultura e del giornalismo, di cui abbiamo già detto. Mai abbastanza però. La sua memoria è dunque eternata. Scripta manent, verba volant. Sicuramente, più del nostro sonetto, che abbiamo inserito nella raccolta di poesie, di prossima pubblicazione, se tutto vada bene. L'invito  personale, una telefonata, una chiamata de visu, non c'era. Tanto per cambiare. Ma figurati….Però figurava sui manifesti, sulle locandine, su internet ed in redazione. Arriviamo sul tardi. La cerimonia è nel pieno svolgimento. C'è una marea di gente. Entriamo, scattiamo stringiamo qualche mano ed usciamo. Non serve altro. La famigerata fabbrica dell'olio d'oliva di "Saltolavecchia" alias Marina di San Lorenzo, ideata, programmata, progettata, finanziata, appaltata e costruita, non aprì mai i battenti. Troppi morti ammazzati. Intervenne la magistratura che sul territorio coordinava il lavoro investigativo di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Ma la 'ndrangheta, non poteva lasciarsi sfuggire un'occasione così. Una faida locale, forse (per certi versi) innestata trent'anni fa, nella guerra di mafia in atto a Reggio Calabria e provincia. In illo tempore, San Lorenzo era caput mundi per parecchia gente. Aveva pure la Pretura ed altri importantissimi uffici.

Ma poi, svanita la bretella di scorrimento veloce, in grado di collegare alla Marina in soli cinque minuti, e l'ipotetica pedemontana grecanica, perse tutto. Compresa la Caserma dei Carabinieri, le scuole medie, elementari e materne. E San Pantaleone rischia di fare la stessa fine, se non avverrà un miracolo delle noci. Anche i cittadini colpiti dalla diàspora, dall'isolamento e dall'anonimato si eclissarono. Sono rimasti ben pochi ostinati, inguaribili"guardiani del faro", assediati dall'amianto, nel cimitero degli elefanti; in attesa del trapasso; e le opere d'arte. Almeno crediamo. Sembra di udire ancora, il grido patriottico di  Bruno Rossi, l'eroico sindaco, che il 18 agosto 1860 accolse i garibaldini braccati dai soldati borbonici ed ebbe il coraggio di dichiarare decaduta la dinastia borbonica prima dello sbarco di Garibaldi, "Un territorio vasto, geograficamente disomogeneo con problematiche convergenti; ma anche divergenti; che non riescono a trovare una soluzione per un giusto riscatto sociale ed economico.  L'economia nel passato era basata soprattutto sull'agricoltura e sulla pastorizia, veniva lavorata la seta, la lana, la ginestra. Era molto sviluppato l'artigianato, infatti solo nella frazione di Chorio erano presenti falegnamerie. 

Oggi invece, fonte www.borghisolidali.itl'artigianato è quasi scomparso, le vecchie tradizioni sembrano svanite. Sviluppato il turismo lungo la costa e in minima parte nella frazione di Chorio dove si riscontra un notevole numero di attività commerciali. Per quanto riguarda San Pantaleo e San Lorenzo le attività sono insufficienti. Percorrendo i paesi dell'entroterra da San Lorenzo a Chorio a San Pantaleo è emersa una comunità rassegnata con idee che non riescono a trasformarsi inazioni, mal informati, ormai disillusi, ma soprattutto divisi dall'individualismo personale che non consente la reale cooperazione. Con un patrimonio storico-culturale-artistico-religioso che pur con grandi potenziali non riesce a valorizzare.

La percezione è quella non di una comunità consapevole di esserlo ma di più comunità che si ritrovano insieme. Difatti ognuna parla della propria frazione come se fosse un paese autonomo non soffermandosi neppure per sbaglio ai problemi dell'intero comune ma solo dei problemi circoscritto alla propria frazione. San Lorenzo Quasi disabitato abitato per lo più da anziani. Le persone sono cordiale ed accoglienti. Con un patrimonio storico-culturale importante. Entrando nel paese, in piazza Regina Margherita, si trova un olmo antico che costituisce con la sua base in pietra locale un vero e proprio monumento naturale. Di fronte all'albero si trova la centrale Chiesa di San Lorenzo con all'interno una statua marmorea della Madonna della Neve del XVI secolo e la statua lignea di San Lorenzo del '700. Da visitare in località vicine a San Lorenzo.Il borgo si presenta con le strade caratteristiche riqualificate e riportate alle antiche origini così la piazza principale e la Chiesa non è così per le abitazioni civili che sono mal tenute e per lo più fatiscenti. Al visitatore appare uno scenario naturale sorprendente una terrazza da cui ammirare un panoramico bellissimo da cui si vedete il mare, la vallata dell'Ammendolea con il borgo antico di Gorio e Roghudi. Le piantagioni di ulivi sono l'economia prevalente del territorio insieme alla pastorizia.

Il fatto che il territorio ricada all'interno del Parco dell'Aspromonte viene vissuta come una costrizione dagli abitanti sia per quanto riguarda la caccia che per quanto riguardano le altre attività possibili. Negli anni si è pensato ad un progetto riguardante la creazione del parco eolico che per problematiche varie non è andato mai in porto. Zona industriale della Marina da rivalutare e potenziare posta alle spalle della ex S.S. 106 in cui sorge una fabbrica per stoccaggio ed imbottigliamento dell'olio di oliva mai utilizzata e potenzialmente sfruttabile per altre attività .Una Figura molto importante legata al Comune di San Lorenzo è Padre Gaetano Catanoso nato a Chorio, Reggio Calabria, 14 febbraio 1879 il 14 febbraio 1879. Ordinato sacerdote il 20 settembre 1902, fu parroco di Pentedattilo e della Candelora in Reggio Calabria, dove realizzò un centro irradiante di vita eucaristica, divulgando la devozione al Volto Santo. Guida illuminata delle anime, da essere definito "il Confessore della Chiesa reggina", fu anche Cappellano delle carceri e dell'ospedale, Padre spirituale del Seminario diocesano, Canonico Penitenziere della Cattedrale. Promosse e sostenne iniziative di sostentamento per le vocazioni ecclesiastiche e fondò la "Congregazione delle Suore Veroniche del Volto Santo". Morì il 4 aprile 1963, fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 4 maggio 1997 e canonizzato nel 2005…." 

Domenico Salvatore


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Le notizie del 31 marzo 2014, ultime della notte

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PAZZA INTER, SPRECA DOPPIO VANTAGGIO E COL LIVORNO È 2-2 UDINESE SUPERA IL CATANIA 1-0 COL SOLITO DI NATALE

SICILIA: GIUNTA CROCETTA NOMINA MANAGER SANITÀ,È RIVOLUZIONE   - PALERMO, 31 MAR - La giunta regionale, riunita questa sera dal presidente Rosario Crocetta, dopo avere ampiamente discusso, ha approvato il nuovo piano dei manager della sanità siciliana. L'assessorato alla Salute ha tenuto conto dei seguenti criteri di scelta: la presenza di tutti i designati all'interno della lista dei selezionati dall'apposita commissione di valutazione; tutti i manager provengono dalla sanità pubblica e hanno esperienza ospedaliera. Quasi tutti, eccetto tre di loro, non hanno ricoperto incarichi precedenti di manager. «La scelta del governo - dice Crocetta - si è basata sulla necessità di rinnovare profondamente e confermare tra i manager precedentemente in carica solo coloro che si fossero distinti, oltre che per i criteri prescelti dalla commissione, per le performance di gestione e in particolare la riqualificazione dei servizi e per l'ottimizzazione della spesa. Spending review e rinnovazione sono infatti obiettivi prioritari dei manager». Nei nuovi contratti il governo inserisce anche la valutazione basata sul controllo degli obiettivi di spesa e del miglioramento dei servizi, che fanno parte integrante della valutazione annuale dei medesimi. Crocetta ha voluto effettuare la scelta prima della ricomposizione degli assetti di giunta, «per rimarcare il fatto che la decisione degli incarichi non può essere assolutamente oggetto di mediazione politica, ma va effettuata sulla base delle professionalità e della trasparenza». «Questa è una vera rivoluzione - afferma Crocetta - si rompe con il vecchio sistema e si lancia un nuovo metodo che è quello che chiedono i cittadini. Ringrazio con particolare riconoscenza l'assessore Borsellino e il suo staff per avere instancabilmente lavorato per una selezione che è oggettiva e finalizzata solo alla tutela degli interessi degli utenti, ringrazio particolarmente gli assessori presenti, in un momento in cui persino vengono messi in discussione, per la lealtà istituzionale e per l'amore che hanno dimostrato verso la Sicilia. Abbiamo fatto la rivoluzione della sanità». Presenti alla riunione di giunta, oltre a Crocetta, glòi assessori Linda Vancheri, Dario Cartabellotta, Nelli Scilabra, Nino Bartolotta, Mariella Lo Bello, Michela Stancheris, Lucia Borsellino, Ester Bonafede, Nicolò Marino, Mariarita Sgarlata.

NASCE 'ADESSO!METROPOLÌ, FEDERAZIONE PRO RENZI A MILANO Non tutti iscritti al Pd, contributo video di Stefano Boeri  - MILANO, 31 MAR - Nasce a Milano una federazione di comitati per sostenere Matteo Renzi. La nascita di 'Adesso! Metropolì sarà festeggiata giovedì 3 aprile, alle 20.30, in via San Vittore 49 (Sala Cordata). «È il risultato - si legge nella nota degli organizzatori - di un lungo percorso delle associazioni e dei comitati milanesi nati per sostenere Renzi già alle primarie del 2012. Ci eravamo messi al lavoro in modo sparso e spontaneo, strada facendo abbiamo cercato di coordinarci, ora abbiamo deciso di non disperderci, anzi di stare insieme più e meglio di prima». «Adesso! Milano», «Milano Sud x Renzi», «Adesso Nord Milano» e «Comitati per Renzi di Città Studi» diventano dunque una federazione «che ha in comune molte idee e la voglia di tener vivo lo spirito della Leopolda» Come sottolineano i sostenitori del premier, «anche a Milano molte cose sono ormai diverse, compreso il gruppo dirigente del Pd». «Alcuni di noi sono del Pd, altri non intendono fare una scelta politica di partito, ma tutti abbiamo l'ambizione di partecipare al cambiamento del Paese. E vogliamo farlo nella nostra area metropolitana: siamo convinti che per cambiare non basti il Pd ma serva Milano». Tra i molti contributi e interventi previsti per giovedì sera, anche quello videoregistrato da Stefano Boeri.

 ENEL PORTO TOLLE, CONDANNA 3 ANNI PER TATÒ E SCARONI Per disastro ambientale, assolto Ad Conti. Ad Eni, farò ricorso  - ROVIGO, 31 MAR - Finisce con una condanna per gli ex vertici dell'Enel, Franco Tatò e Paolo Scaroni, e l'assoluzione per l'attuale Ad, Fulvio Conti, il processo di primo grado per danni ambientali causati dalle emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle, sul delta del Po. Scaroni ha già annunciato il ricorso in appello. Secondo il collegio legale degli imputati, 'nessun danno sanitario e ambientale è stato riconosciuto dal Tribunale di Rovigo. È caduto dunque il nucleo fondamentale della tesi di accusa e della consulenza epidemiologica su cui aveva puntato il Pm«. Il Tribunale di Rovigo, dopo una lunga battaglia legale, ha condannato i due ex Ad a 3 anni ciascuno in relazione al reato di disastro ambientale doloso - per il comma 1 (»Per aver messo in atto quelle condotte che mettono in pericolo la comunità«) non contestando il danno previsto dal comma 2 - assolvendoli invece per l'ipotesi di omesse cautele, con l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Assolti Fulvio Conti e altri cinque ex manager finiti a processo - Antonino Craparotta, Leonardo Arrighi, Sandro Fontecedro, Alfredo Inesi, Carlo Zanatta -. Assolto anche l'ex direttore dell'impianto Renzo Busatto, per il quale in sede di requisitoria la Pm aveva riconosciuto la prescrizione. Il Tribunale ha inoltre condannato Tatò, Ad di Enel dal 1996 al 2002, e Scaroni, suo successore dal 2002 al 2005, al pagamento di una provvisionale complessiva di 430 mila euro suddivisi tra le parti civili (Ministeri dell'ambiente e della salute, la Provincia di Rovigo e alcuni Comuni polesani, le associazioni Legambiente, Italia Nostra, Greenpeace, Wwf). Tra gli atti depositati il ministero dell'ambiente aveva incluso una ricerca dell'Ispra che stimava in 3,6 miliardi il danno ambientale. »Sono completamente estraneo alla vicenda e farò immediatamente ricorso« ha detto Scaroni, attuale Ad Eni. »Sono stupefatto da questa decisione - ha aggiunto -. Come dimostrato dalle difese, la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore anche all'epoca dei fatti«. »I reati contestati non sussistono, peraltro sono così risalenti nel tempo che, se ci fossero stati, oggi avrebbero dovuto essere dichiarati prescritti« ha osservato il suo legale, Alberto Moro Visconti. Fulvio Conti si è detto invece »soddisfatto per la sentenza di assoluzione, che dimostra - ha spiegato - la mia totale estraneità rispetto alle accuse sollevate in questi mesi di dibattimento«. »Considero questa - ha detto in una nota Tatò - una sentenza assurda, che scuote la mia teutonica fiducia nella giustizia. Sono certo che chi gestiva la centrale quindici anni fa ha sempre rispettato le norme: vedremo in appello«. La Pm Manuela Fasolato aveva sostenuto l'accusa di disastro ambientale e di omesse cautele in relazione a una serie di presunte condotte negli anni che avrebbero aggravato la situazione ambientale nell'area del Delta che, sempre secondo l'accusa, avrebbero avuto un nesso con l'aumentare delle patologie respiratorie riscontrate nella popolazione infantile, come emerso da perizie presentate dalla rappresentante dell'accusa. Controperizie presentate dalle difese degli imputati, invece, escludevano qualsiasi nesso causale tra l'attività della centrale e le patologie. Il Pm aveva chiesto condanne per gli imputati con pene più pesanti per Tatò (7 anni) e Scaroni (5 anni). Costruita negli anni '80, la centrale di Porto Tolle è un impianto enorme che a regime avrebbe potuto generare l'8% del fabbisogno nazionale di energia elettrica. Inizialmente funzionava a gasolio e zolfo, e i gas combusti venivano espulsi in atmosfera da una ciminiera alta 250 metri. Dal 1995 è stato utilizzato un nuovo combustibile, l'Orimulsion, e dalla metà degli anni 2000 è iniziato il lungo processo, non ancora concluso e segnato da continui ricorsi o pronunciamenti, per la riconversione a carbone.

PORTO TOLLE: LEGALI IMPUTATI, NON C'È DANNO AMBIENTALE - ROMA, 31 MAR - «Nessun danno sanitario e ambientale è stato riconosciuto dal Tribunale di Rovigo». Lo sostiene il collegio legale istituito per difendere gli imputati - al processo a Rovigo sulla gestione delle centrale Enel di Porto Tolle - all'epoca ai vertici dell'Enel. Secondo il collegio, «è caduto dunque il nucleo fondamentale della tesi di accusa e della consulenza epidemiologica su cui aveva puntato il Pm».

ARGENTINA: SI MOLTIPLICANO CASI DI GIUSTIZIA FAI-DA-TE 18enne linciato a Rosario,borseggiatore malmenato a Buenos Aires - BUENOS AIRES, 31 MAR - Il crescente allarme sociale per l'insicurezza sta sfociando in episodi di violenza in Argentina, dove negli ultimi giorni si sono moltiplicati i casi di tentativi di linciaggio da parte da parte di cittadini comuni che sono riusciti a catturare delinquenti, o presunti tali. A Rosario - terza città più importante del paese, ma prima per il numero di omicidi - durante la settimana scorsa si sono registrati quattro casi di attacchi della folla contro delinquenti, uno dei quali si è concluso con la morte di un ladro 18enne, David Moreyra, catturato dai passanti dopo aver rubato la borsa a una signora. Moreyra circolava con un complice in sella a una moto: il fenomeno dei cosiddetti «motochorros» è diventato così comune nella città che sabato scorso due giovani che stavano andando a lavorare insieme in moto sono stati presi per delinquenti da un gruppo di persone e malmenati brutalmente prima che arrivasse la polizia e potessero dimostrare la loro innocenza. La giustizia fai-da-te è arrivata anche a Buenos Aires, dove nel quartiere residenziale di Palermo un borseggiatore è stato sorpreso ieri mentre rubava e ha rischiato anche lui la morte: su Twitter molti vicini inorriditi hanno raccontato come il ladro, un ragazzo 17enne, è stato bloccato a terra dal portinaio di un palazzo vicino, mentre la gente faceva a turno per dargli pugni e calci in faccia.

LOMBARDIA: LETTERA MARONI, RESTITUIRE RIMBORSI CONTESTATI Imbarazzano storie spese pazze; ma per Consiglio è atto dovuto - MILANO, 31 MAR - Fanno ancora rumore e imbarazzo, al Pirellone, le spese contestate a 64 consiglieri o ex consiglieri regionali lombardi, nel periodo che va dal 2008 al 2012, a cavallo delle precedenti due legislature. Rimborsi che ammontano a circa 3 milioni di euro e che, secondo gli approfondimenti della Procura della Corte dei Conti, non sarebbero stati giustificabili con gli impegni istituzionali dei consiglieri. E così, mentre su alcuni giornali stanno uscendo a puntate contestazioni e curiosità sui comportamenti dei politici lombardi che continuano ad allungare ombre, il governatore leghista Roberto Maroni ha dato grande rilevanza a una lettera inviata oggi per chiedere che i rimborsi contestati vengano restituiti. «In merito alla vicenda delle spese dei gruppi consiliari regionali relative al periodo 2008-2012 il presidente della Regione Lombardia - ha fatto sapere l'ufficio stampa nel tardo pomeriggio - ha inviato una lettera ai consiglieri regionali e ai presidenti dei gruppi, con l'intimazione di immediato pagamento delle somme ritenute indebite come quantificato dalla Procura regionale della Corte dei Conti». Dal Pirellone, la sede del Consiglio regionale, è arrivata subito una conferma che di fatto spiega però come il comportamento di Maroni (in carica da un anno) rientri nella procedura. «Si precisa - recita infatti la nota dell'altro palazzo della politica regionale - che queste comunicazioni sono un atto dovuto, effettuato dal presidente della Regione in quanto legale rappresentante dell'ente su richiesta della Procura regionale della Corte dei Conti. Ciò al fine di interrompere i termini della prescrizione quinquennale». «Naturalmente - ha concluso la nota del Consiglio regionale - come indicato anche nella lettera ricevuta dai consiglieri interessati, è fatto salvo il principio del contraddittorio garantito sin dalla fase istruttoria pre-processuale». Per i 64 consiglieri ed ex consiglieri (31 del Pdl, 23 della Lega, 5 del Pd, 2 dell'Udc, 1 a testa Idv, Sel e Pensionati) è stata chiusa da poco l'indagine della Procura di Milano, in vista della richiesta di rinvio a giudizio per peculato. Ma sulle loro teste pendono appunto anche le contestazioni della Corte dei Conti per i danni che avrebbero arrecato alle casse pubbliche. Come per quei «2 milioni e 140 mila euro» in pranzi e cene «annaffiati con ottimo vino», o in veri e propri «banchetti» ma anche in piccole spese come le aspirine, di cui proprio oggi il Corriere della Sera elencava con grande risalto i dettagli.

CALCIO: GUIDOLIN, SODDISFATTO DELLA SALVEZZA = Udine, 31 mar. -  - «Sono soddisfatto anche se siamo arrivati con un mesetto di ritardo alla salvezza rispetto agli altri anni, ma non si può arrivare tutti gli anni a lottare per il quarto o quinto posto». Lo ha detto il tecnico dell'Udinese Francesco Guidolin al termine della vittoria per 1-0 sul Catania che avvicina i bianconeri alla salvezza, per la quale manca solo la matematica: «Siamo indubbiamente contenti della salvezza, un pò meno della gara di stasera -ha aggiunto Guidolin-. Non abbiamo recuperato bene dagli sforzi contro l'Inter, il Catania onestamente non meritava di perdere anche se il nostro è stato un buon secondo tempo».

FIAT: BORGHEZIO, SOLIDARIETÀ ALL'AZIONISTA ALLONTANATO DA ASSEMBLEA = INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER INCREDIBILE EPISODIO DI CENSURA Torino, 31 mar. -  - «Erano evidentemente scomode le dichiarazioni che il piccolo azionista Marco Bava stava svolgendo all'assemblea Fiat, se si è ritenuto di farlo allontanare 'manu militarì dal podio dell'assemblea, impedendogli illegalmente di proseguire nel suo intervento. Bava sosteneva, come hanno fatto reiteratamente i parlamentari italiani ed europei della Lega nord, che la Fiat non la sta raccontando 'giustà circa il fatto che la produzione sarà dislocata, contrariamente a ciò che viene affermato, soprattutto all'estero e quindi lontano dagli stabilimenti italiani e, per quanto ci riguarda, soprattutto lontano dal Nord». Lo dichiara l'europarlamentare della Lega, Mario Borghezio. «Presenterò immediatamente anche al Parlamento europeo una interrogazione urgente per stigmatizzare questo incredibile episodio di censura dell'intervento di un azionista durante l'assemblea di una grande società quotata», conclude.

YAHOO!: GRUPPO SFIDA YOUTUBE, ALLO STUDIO SITO CONDIVISIONE VIDEO = Roma, 31 mar. - - Yahoo! vuole sfidare Youtube, la piattaforma video acquistata da Google nel 2006. Secondo indiscrezioni raccolte il sito Re/Code, il gruppo californiamo potrebbe lanciare già nei prossimi mesi un proprio sito di video sharing puntando sui benefici economici per i contributors, che da anni si lamentano degli scarsi compensi da Youtube. La società starebbe dunque già prendendo contatti con alcune star per mostrare il progetto.

TRAPANI: SCOPERTO E FATTO BRILLARE RESIDUATO BELLICO NEL TRAPANESE = Palermo, 31 mar. -  - Un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale è stato scoperto a Valderice, nel trapanese, in contrada Sciare. In pessimo stato di conservazione, l'ordigno è stato distrutto da una squadra specializzata del quarto reggimento Genio guastatori di Palermo, dipendete dalla brigata «Aosta». Si trattava di una bomba d'aereo da 20 libbre contenente esplosivo ad alto potenziale, di fabbricazione americana. L'ordigno era stato rinvenuto nella notte di sabato scorso e la Prefettura di Trapani aveva chiesto l'intervento dell'esercito, che si era attivato per neutralizzarlo. La bomba, che si trovava a pochi passi da una casa di riposo per anziani in località Case Rosse, è stata rimossa e trasportata in una cava dove è stata fatta brillare in sicurezza.

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Luigi Palamara
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CALCIO: MAZZARRI, CI SIAMO FATTI DUE GOL DA SOLI, ANNATA STORTA

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Errore Guarin? È come papera portiere. Serve più concentrazione  - Livorno 31 marzo 2014 - «Ci siamo autobeffati. Abbiamo fatto tutto da soli, ci siamo fatti due gol da soli»: così ai microfoni de «Il Processo del Lunedì», su Raisport, l'allenatore dell'Inter commenta il rocambolesco pareggio della sua squadra a Livorno. «Questa partita è il simbolo di questa annata così - ha aggiunto - Commettiamo errori banali, bisogna migliorare se vogliamo stare ai vertici. Giochiamo bene e poi regaliamo i punti agli altri. Dobbiamo essere capaci di essere sempre concentrati». «Eravamo leziosi - le parole di Mazzarri - non si vedeva il pericolo. Dopo il gol di Paulinho abbiamo sprecato poi è successo quello che tutti avete visto. L'errore di Guarin? è come una papera del portiere, che gli devi dire...». «Thohir? L'ultima riunione è stata ottima. Credo anche lui abbia sensazione che stiamo facendo bene. Abbiamo il quadro chiaro di quello che dobbiamo fare a giugno», ha concluso Mazzarri. 


Livorno-Inter 2-2 - Passo falso dell'Inter a Livorno che blocca i nerazzurri sul 2-2 nel secondo posticipo della 31/a giornata del campionato di calcio di serie A. Il doppio vantaggio della squadra di Mazzarri non è stato sufficiente per portare a casa la posta piena. Apre le marcature il 'Profeta' al 37' del primo tempo, poi il bis di Palacio al 45'. In apertura di ripresa Paulinho (al 12mo centro) riapre i giochi e all'85' arriva il pari di Emeghara su errore clamoroso di Guarin. In classifica l'Inter 5/a a 49 punti mentre il Livorno si porta a 1 punto dalla salvezza.

CALCIO: SERIE A; MARCATORI  - Classifica marcatori del campionato di calcio di Serie A dopo la 31/a giornata: - 18 reti: Tevez (1 rigore, Juventus); - 17 reti: Immobile (Torino); - 15 reti: Toni (4-Verona) - 14 reti: G. Rossi (5-Fiorentina); Palacio (Inter); Higuain (4-Napoli). - 13 reti: Gilardino (4-Genoa); Balotelli (3-Milan). - 12 reti: Callejon (Napoli); Paulinho (2-Livorno); Berardi (4-Sassuolo); Cerci (4-Torino). - 11 reti: Denis (1-Atalanta); Llorente e Vidal (2-Juventus); Cassano (1-Parma); Di Natale (4-Udinese). - 10 reti: Destro (Roma); Paloschi (2-Chievo). - 9 reti: Eder (1-Sampdoria). - 8 reti: Candreva (4-Lazio); Gabbiadini (Sampdoria). - 7 reti: Klose (Lazio); Mertens (Napoli); Parolo (Parma); Jorginho (1-Verona/Napoli); Kakà (Milan). - 6 reti: Pogba (Juventus); Hamsik, Pandev (Napoli); Amauri (2-Parma); Florenzi, Gervinho e Totti (2-Roma); Zaza (Sassuolo). - 5 reti: Moralez e Bonaventura (Atalanta); Diamanti (3-Bologna); Pinilla (2), Sau e Nenè (Cagliari); Bergessio (Catania); Thereau (1-Chievo); Borja Valero e Cuadrado (Fiorentina); Nagatomo (Inter); Dzemaili (Napoli); Benatia, Ljajic (1), Strootman (2-Roma); Iturbe, Gomez Taleb, Romulo (Verona); Floro Flores (Sassuolo). - 4 reti: Kone (Bologna); Conti (Cagliari); Barrientos (Catania); Matri (Milan/Fiorentina); Aquilani (1) e Vargas (Fiorentina); Hernanes, R. Alvarez, Cambiasso (Inter); Pirlo (Juventus); Keita e Lulic (Lazio); Siligardi ed Emeghara (1) (Livorno); Muntari (Milan); A. Lucarelli e Biabiany (Parma); Schelotto (Sassuolo/Parma), Sansone (Parma/Sassuolo); Pjanic (1-Roma); Heurtaux, Muriel (2-Udinese); Okaka (Sampdoria); El Kaddouri (Torino). - 3 reti: Brivio e Di Luca (Atalanta); R. Bianchi, Cristaldo, (Bologna); Ibarbo (Cagliari); Castro, Lodi (2-Catania/Genoa); L. Rigoni (Chievo); Fernandez e Gomez (Fiorentina); Antonelli (Genoa); Guarin, Icardi, Rolando, Jonathan (Inter); Chiellini (Juventus); Greco (Livorno); Rami, Robinho (Milan); Nainggolan (Cagliari/Roma), Maicon (Roma); Soriano (Sampdoria); Basta, Badu, Fernandes (Udinese); Cacciatore (Verona). - 2 reti: Carmona, Cigarini, Livaja e Stendardo (Atalanta); Laxalt e Christodoulopoulos (Bologna); Vecino (Cagliari); Leto (Catania); Joaquin e Ilicic (1-Fiorentina); Calaiò, Antonini, Bertolacci e Kucka (Genoa); Lodi (1-Genoa/Catania); Milito (Inter); Asamoah, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio, Vucinic (1-Juventus); Cana e Radu (Lazio); Benassi, Emerson e Mbaye (Livorno); Birsa, Mexes, Montolivo, Poli, Taarabt (Milan); Inler, Insigne, Zapata (Napoli); Molinaro, Palladino, Rosi (Parma); Bastos (Roma); Sansone, De Silvestri, Renan, Gastaldello, Pozzi (1-Sampdoria), Maxi Lopez (2-Catania/Sampdoria); Brighi, D'Ambrosio, Farnerud, Glik (Torino); Lopez (Udinese); Jankovic, Martinho (Verona). - 1 rete: Estigarribia e Lucchini (Atalanta); Crespo, Garics, Moscardelli, Natali, Pazienza (Bologna); Cabrera, Ekdal, Ibraimi (Cagliari); Almiron, Gyombe, Izco, Monzon, Peruzzi, Plasil, Spolli (Catania); Bentivoglio, Cesar, Dainelli, Lazarevic, Pellissier, Sardo (Chievo); Gonzalo Rodriguez, Pizarro, Wolski (Fiorentina); Biondini, De Maio, Konate, Cofie, Tachtsidis, Portanova e Sturaro (Genoa); Ranocchia, Samuel, Taider (Inter); Giovinco, Peluso, Quagliarella (Juventus); Biglia, Cavanda, Ciani, Dias, Ederson, Gonzalez, Mauri e Perea (Lazio); Luci e L. Rinaudo (Livorno); Abate, Cristante, Pazzini, Silvestre, Zapata (Milan); Albiol, Britos ed Henrique (Napoli); Gargano, Gobbi, Marchionni, Mesbah, (Parma); Torosidis, Balzaretti, Borriello, Bradley, De Rossi (Roma); Krsticic, Mustafi, Palombo (Sampdoria); Longhi, Missiroli, Greco, Floccari, Marzorati (Sassuolo); Bellomo, Moretti, Vives (Torino); Pinzi, Danilo, Maicosuel, Pereyra (Udinese); Donadel e Hallfredsson (Verona). - 1 autorete: Benalouane (Atalanta); Legrottaglie (Catania); Ciani e Konko (Lazio); Ceccherini e Bardi (Livorno); Behrami, Fernandez e Reina (Napoli); Longhi, Manfredini, Pucino (Sassuolo); Barzagli, Caceres (Juventus); Lazzari (Udinese); Bernardini (Verona). 
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LA D.I.A. DI BOLOGNA SEQUESTRA BENI PER UN VALORE DI OLTRE 5 MILIONI

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LA  D.I.A.  DI  BOLOGNA
SEQUESTRA BENI  PER  UN  VALORE  DI  OLTRE
CINQUE  MILIONI  DI  EURO


La Direzione Investigativa Antimafia di Bolognaha sequestrato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre 5 milionidi euro, riconducibili all’imprenditore quarantottenne CONTE Girolamo, pregiudicato di origine pugliese, residente in provincia di Modena.

Il provvedimento ablatorio è stato  adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Taranto,  su proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Arturo DE FELICE,  nell’ambito di una articolata e ampiamente sperimentata strategia che mira ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni mafiose.

In sintesi sono stati sequestrati:

Øcapitale sociale ed intero compendio aziendale della “HAMMER srl” con sede in Modena e dedita alla costruzione di edifici residenziali;

Øcapitale sociale ed intero compendio aziendale della “WHITE QUEEN srl” con sede in Modena e dedita al noleggio di autovetture;

nonché decine di beni immobili, autovetture e svariati rapporti finanziari.


A carico del Conte, nel provvedimento appena eseguito, tra l’altro si legge: ”.. Conteha commesso reati associativi gravi a scopo di lucro (di stampo mafioso e in materia di narcotraffico e armi) per tutto il quadriennio ricompreso tra il 1990 e il 20.07.1995, interrompendoli coattivamente per effetto della misura cautelare in carcere che attingeva anche i suoi sodali”omissisCiò premesso in linea di principio e di interpretazione, sulla scorta di quanto è dato evincere ….omissis… dagli atti allegati nei due volumi della D.I.A.…..omissis…. E da quelli acquisiti d’Ufficio dal Tribunale a completamento, il Conte Girolamo risulta soggetto inquadrabile sotto il profilo soggettivo nella categoria … omissis… di indiziato, cioè di appartenente alle associazioni di cui all’art. 416 bis c.p. … omissis.... la proposizione si atteggia in termini di assoluta certezza in quanto nel caso di specie la condizione sufficiente di indiziato di appartenenza ad un sodalizio criminale ex art. 416 c.p. …… omissis... resta pienamente assorbita dalla prova indiziaria prima omissis…. e giudiziaria poi, consacrata nella sentenza di condanna alla pena di anni dieci di reclusione pronunciata dal Tribunale di Taranto il 2.6.1998…divenuta irrevocabile nel 2001…omissis”.


CONTE, infatti, è stato destinatario della Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. nel 2003 (poi revocata nell’aprile del  2006).

Nel decreto  all’epoca (6 ottobre 2003) emesso dal Tribunale di Taranto – Ufficio Misure di Prevenzione, tra l’altro si legge: “…omissis…con sentenza del Tribunale di Taranto, I Sezione Penale,  del 02 giugno 1998 - parzialmente riformata in appello (sentenza emessa dalla Corte di Appello di Lecce…omissis...irrevocabile 27 febbraio 2001) - è stata accertata l’esistenza e l’operatività nella provincia di Taranto dal 1990 al 1994 di associazione a delinquere di stampo mafioso diretta da Putignano Carmelo e Attorre Domenico, nonché di un parallelo sodalizio armato…omissis… dedito al traffico di sostanze stupefacenti…omissis… con la medesima sentenza del Tribunale di Taranto in data 2 giugno 1998è stata altresì accertata l’appartenenza al medesimo clan mafioso del proposto CONTE Girolamo,  omissis…”.


Gli accertamenti patrimoniali svolti dalla D.I.A. di Bologna hanno interessato anche i familiari ed i conviventi di Conte, i cui possedimenti risultano comunque riconducibili allo stesso. In particolare sono stati eseguiti puntuali e rigorosi accertamenti che hanno riguardato, per  un arco temporale compreso tra il 1999 ed il 2013 tutti i cespiti in qualunque modo riconducibili al Conte, allo scopo di documentare la netta sproporzione tra il patrimonio reale e quanto dichiarato ai fini delle imposte o all’attività economia esercitata.

Al riguardo il Collegio della Prevenzione ha precisato che: “… omissis… il carattere continuativo – dai tempi immediatamente successivi alla condanna che ne consacrava lo status di soggetto mafioso e dedito a lucrativi traffici delittuosi, in avanti, e, sino a quelli attuali – della grave sproporzione tra i redditi lecitamente conseguiti (redditi da lavoro dipendente e d’impresa) rispetto al tenore di vita, come espresso dagli incrementi patrimoniali di che trattasi, dunque, consente di operare il sequestro nei termini di cui alla proposta .... …omissis…”.


L’odierno risultato di servizio conseguito dagli uomini della D.I.A.  di Bologna rappresenta una conferma della solidità delle investigazioni patrimoniali a suo tempo esperite,  in quantoafferisce alla quasi totalità dei cespiti  proposti, e testimonia l’impegno profuso nel contrasto all’illecita accumulazione di ricchezze da parte delle  organizzazioni mafiose.


Bologna, 1 aprile 2014.



La Direzione Investigativa Antimafia di Bologna sta eseguendo in provincia di Modena, un decreto di sequestro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Taranto, di beni mobili e immobili, riconducibili ad un pregiudicato di origine pugliese.
Il valore complessivo dei beni da sequestrare supera i 5 milioni di euro.

Bologna, 1 Aprile 2014

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Falcomatà (PD): Vicenda PEO, evitare le trattenute sugli stipendi.

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Reggio Calabria 1 aprile 2014 - In merito alla vicenda PEO, pare che la terna commissariale abbia invitato il dirigente competente a trattenere le somme direttamente sulla busta paga dei dipendenti comunali.

Siamo di fronte dunque all’ennesimo, forse ultimo, capitolo di una storia che non doveva neppure esistere. I ventidue milioni che oggi si chiedono ai dipendenti, infatti, semplicemente, non potevano essere iscritti a bilancio. Fu una mossa azzardata e creativa della precedente amministrazione volta a far apparire meno profondo un buco di bilancio enorme e ormai certificato in modo netto anche dalla Corte dei Conti.

Scelta scellerata quella di unire e tenere insieme situazioni e posizioni diverse come la progressione orizzontale per i dipendenti (fondi finalizzati per legge) e i compensi illegittimi per i dirigenti (cifre elevatissime per gli esterni e in alcuni casi risibili per i dirigenti interni) che secondo gli ispettori del Ministero, e le ipotesi della Procura, sono compensi illeciti (in alcuni casi coperti dall’onnicomprensività della retribuzione dirigenziale). Quella scelta aveva un unico scopo: tenere in ostaggio mille dipendenti e far passare il solito ritornello che siamo tutti uguali e che tutti rubano.

In ogni caso la vecchia Amministrazione è stata inattiva nel difendere un diritto dei dipendenti e ha messo in bilancio incredibilmente la restituzione di tutte le somme indistintamente.
Bisognava chiarire la questione già nella fase in cui le contestazioni degli ispettori del Tesoro furono evidenziate e rese pubbliche. Se, infatti, il Comune avesse inviato le controdeduzioni ai rilievi posti dal MEF, queste avrebbero potuto attenuare, se non eliminare del tutto, le anomalie contrattuali mosse a seguito dei rilievi da parte degli Ispettori Ministeriali. 
Sarebbe un furto, questo si,  se a pagare le conseguenze di un atto che si ritiene illegittimo fossero proprio gli anelli più deboli della catena, senza la benché minima valutazione delle responsabilità che si pongono “a monte” della corresponsione della P.E.O.

È oltremodo offensivo porre sullo stesso piano il “semplice” impiegato comunale che ha percepito piccole somme previste dal proprio contratto di lavoro e “meteore” di passaggio dal Comune di Reggio Calabria generosamente pagate per attività e premialità estranee alle previsioni contrattuali dell’Ente e, spesso, di dubbia utilità. Sono proprio questi dirigenti esterni, percettori di centinaia di migliaia di euro che dovrebbero restituire immediatamente le somme indebitamente incassate.
Proseguire nella procedura di recupero significherebbe trascinare l’Ente in un dispendioso e lungo contenzioso (contro se stesso) dagli esiti tutt’altro che scontati, con aggravio di spese a carico dell’erario comunale, già ridotto all’osso.

E' auspicabile, pertanto, che i Commissari comunali valutino l’opportunità di definire in via transattiva il contenzioso, evitando la trattenuta in busta paga e riavviando le trattative con i sindacati. 

Oltre mille famiglie rischiano di vedere compromessa gravemente la loro condizione economica a causa dei recenti disastri amministrativi. La decurtazione retributiva innescherebbe, tra l’altro, un effetto moltiplicatore negativo per tutta l'economia locale, già al collasso.

Giuseppe Falcomatà


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Le notizie dell'1 aprile 2014

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USA:FRANA SEATTLE;BILANCIO SI AGGRAVA,24 MORTI E 22 DISPERSI   - NEW YORK, 1 APR - Il bilancio della frana vicino Seattle si aggrava: le vittime sono 24 e i dispersi 22. Lo affermano le autorità americane, sottolineando che dei 24 corpi rinvenuti 18 sono stati identificati, fra i quali due bambini uno di sei anni e una di cinque. Jay Inslee, governatore dello stato di Washington, ha chiesto nelle ultime ore al presidente americano Barack Obama di dichiarare lo stato di catastrofe naturale. 

ALSTOM: VENDE SOCIETÀ DI COMPONENTI A TRITON PER 730 MLN DI EURO = Levallois-Perret, 1 apr.   - Il gruppo francese che produce treni ad alta velocità Alstom ha deciso di vendere la sua attività componenti ausiliari a Triton, una delle principali società di investimento europee, per circa 730 milioni di euro. La transazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Alstom ed è parte del programma di dismissione delle attività non-core annunciate dalla società lo scorso novembre. La transazione dovrebbe chiudersi entro la fine del primo semestre dell'anno fiscale 2014/15.

SANITÀ: CROCETTA SCEGLIE VERTICI ASP ED OSPEDALI SICILIA = DUE DEI TRE ASSESSORI UDC PARTECIPANO A GIUNTA CONTRAVVENENDO AD INDICAZIONE DEL PARTITO Palermo, 1 apr. -   - Fumata bianca per i manager della sanità siciliana. Ed ennesimo strappo nella maggioranza targata Rosario Crocetta. La Giunta regionale, convocata d'urgenza ieri sera dal presidente della Regione siciliana, infatti, ha dato il via libera dopo «un'ampia discussione» al nuovo piano dei manager e alla riunione hanno partecipato anche due dei tre assessori Udc, Dario Cartabellotta ed Ester Bonafede, contravvenendo al divieto del partito che aveva invitato i propri rappresentanti in giunta a disertare il vertice. I nomi scelti fanno parte tutti della lista dei selezionati dall'apposita commissione di valutazione; tutti provengono dalla sanità pubblica ed hanno esperienza ospedaliera. Nella quasi totalità non hanno ricoperto incarichi precedenti di manager, eccetto tre. Nei nuovi contratti il governo inserisce anche la valutazione basata sul controllo degli obiettivi di spesa e del miglioramento dei servizi, che fanno parte integrante della valutazione annuale dei medesimi.

SANITÀ: CROCETTA, FATTA RIVOLUZIONE, ROTTO VECCHIO SISTEMA = Palermo, 1 apr. -   - «Questa è una vera rivoluzione. Si rompe con il vecchio sistema e si lancia un nuovo metodo che è quello che chiedono i cittadini». Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commenta la scelta dei manager della sanità, a cui la Giunta ha dato il via libera al termine della riunione fiume di ieri sera. «Ringrazio con particolare riconoscenza l'assessore Borsellino e il suo staff - aggiunge il governatore - per avere instancabilmente lavorato per una selezione, che è oggettiva e finalizzata solo alla tutela degli interessi degli utenti». Da Crocetta arriva anche un ringraziamento agli assessori presenti «in un momento in cui persino vengono messi in discussione, per la lealtà istituzionale e per l'amore che hanno dimostrato verso la Sicilia». La scelta del governo, spiega il presidente della Regione, si è basata sulla necessità di «rinnovare profondamente» e confermare tra i manager precedentemente in carica solo coloro che si fossero distinti, «oltre che per i criteri prescelti dalla commissione, per le performance di gestione e in particolare la riqualificazione dei servizi e per l'ottimizzazione della spesa. Spending review e rinnovazione sono infatti obiettivi prioritari dei manager» conclude Crocetta.

GIAPPONE: GOVERNO AUMENTA IMPOSTA SULLE VENDITE ALL'8% = È IL PRIMO RIALZO IN 17 ANNI Tokyo, 1 apr.  - Il governo giapponese ha aumentato l'imposta sulle vendite dal 5% all'8 per cento. Si tratta del primo rialzo in 17 anni. La decisione de governo si è resa nescessaria per coprire i costi in aumento per la sicurezza sociale.

CRIMINALITÀ: DIA SEQUESTRA BENI PER VALORE DI 5 MLN A PREGIUDICATO IN PROVINCIA MODENA = DECRETO DELLA SEZIONE MISURE DI PREVENZIONE TRIBUNALE DI TARANTO Bologna, 1 apr. -   - La Direzione Investigativa Antimafia di Bologna sta eseguendo in provincia di Modena, un decreto di sequestro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Taranto, di beni mobili e immobili, riconducibili ad un pregiudicato di origine pugliese. Il valore complessivo dei beni da sequestrare supera i 5 milioni di euro.

UCRAINA: PRAVI SEKTOR ABBANDONA QUARTIER GENERALE SENZA ARMI Ieri notte sparatoria in centro con tre feriti, due gravi - KIEV, 1 APR - I militanti del gruppo paramilitare nazionalista Pravi Sektor hanno abbandonato senza armi il loro quartier generale nel centro di Kiev, nell'hotel Dnipro, vicino a piazza Maidan. I militanti sono stati portati fuori città su dei pullman scortati da funzionari dei servizi segreti che ora stanno perquisendo l'edificio. L'episodio avviene dopo che ieri notte c'è stata una sparatoria che ha causato tre feriti, di cui due gravi, e ha portato all'arresto di un membro di Pravi Sektor, di 33 anni, accusato di aver aperto il fuoco.

PAKISTAN: MEDIA, MUSHARRAF POTREBBE LASCIARE IL PAESE Nonostante l'incriminazione per alto tradimento  - ISLAMABAD, 1 APR - L'ex presidente 'de factò pachistano, Pervez Musharraf, potrebbe fuggire da Islamabad a bordo di un aereo-ambulanza nonostante l'incriminazione per alto tradimento ieri da parte di un tribunale speciale. Lo riferiscono le tv pachistane. Nonostante le pesanti accuse, Musharraf, 70 anni, rimane a piede libero e gli è solo vietato per ora di lasciare il Pakistan.

Ieri, i legali di Musharraf avevano presentato una richiesta di espatrio per permettergli di recarsi negli Emirati Arabi Uniti, al capezzale della madre, che ha 95 anni ed è molto malata. Ma i giudici hanno risposto che «è stato il governo a porre il suo nome nella speciale Lista di controllo degli espatri (Ecl) e che quindi a esso spetta eventualmente la revoca del divieto». Per questo gli avvocati difensori di Musharraf, che guidò il Pakistan fra il 1999 e il 2008 con il pugno di ferro, hanno presentato una richiesta di autorizzazione alla partenza al ministero dell'Interno, che non ha però ancora risposto. Tuttavia le tv pachistane hanno segnalato che ieri sera un aereo-ambulanza proveniente da un Paese del Golfo è atterrato sulla pista della base aerea militare di Noor Khan a Rawalpindi ed è stato parcheggiato lontano da occhi indiscreti. In particolare GEO Tv segnala infine da Dubai che nella residenza di Musharraf si registra un insolito movimento di personale. 

BANDA RUBAVA TONNELLATE PLASTICA IN REGIONI NORD, 4 ARRESTI Operazione CC Sacile. Indagini in Fvg, Marche e Lombardia  - SACILE (PORDENONE), 1 APR - Quattro arresti, sette denunce e refurtiva recuperata, consistente in svariate tonnellate di granuli di plastica, per centomila euro. Sono i numeri principali dell'operazione portata a termine nella notte dai Carabinieri della Compagnia di Sacile, grazie alla quale è stata sgominata una banda che aveva colpito in Friuli Venezia Giulia, Marche e Lombardia. La banda aveva una delle proprie basi operative a Brescia - dove è avvenuto il blitz decisivo - mentre la refurtiva è stata rinvenuta in un capannone ad Altavilla Vicentina (Vicenza). I dettagli dell'operazione saranno resi noti stamani dal comandante della Compagnia, capitano Pierluigi Grosseto, nel corso di una conferenza stampa convocata al Comando provinciale dell'Arma di Pordenone.

DIA SEQUESTRA BENI PER 5 MILIONI A PREGIUDICATO NEL MODENESE Decreto da sezione misure di prevenzione tribunale di Taranto - BOLOGNA, 1 APR - La Direzione investigativa antimafia di Bologna sta eseguendo in provincia di Modena un decreto di sequestro di beni immobili e mobili ritenuti riconducibili ad un pregiudicato di origine pugliese. Il valore complessivo dei beni da sequestrare supera i cinque milioni di euro. Il decreto è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Taranto.

BANDA RUBAVA TONNELLATE PLASTICA IN REGIONI NORD, 4 ARRESTI Operazione CC Sacile. Indagini in Fvg, Marche e Lombardia  - SACILE (PORDENONE), 1 APR - Quattro arresti, sette denunce e refurtiva recuperata, consistente in svariate tonnellate di granuli di plastica, per centomila euro. Sono i numeri principali dell'operazione portata a termine nella notte dai Carabinieri della Compagnia di Sacile, grazie alla quale è stata sgominata una banda che aveva colpito in Friuli Venezia Giulia, Marche e Lombardia. La banda aveva una delle proprie basi operative a Brescia - dove è avvenuto il blitz decisivo - mentre la refurtiva è stata rinvenuta in un capannone ad Altavilla Vicentina (Vicenza). I dettagli dell'operazione saranno resi noti stamani dal comandante della Compagnia, capitano Pierluigi Grosseto, nel corso di una conferenza stampa convocata al Comando provinciale dell'Arma di Pordenone.

AFGHANISTAN: ISAF; SOLO DUE VITTIME IN MARZO, NESSUNA USA  - KABUL, 1 APR - Nel mese di marzo hanno perso la vita in Afghanistan soltanto due militari della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), e fra questi, per la prima volta da sette anni, non vi sono soldati americani. È quanto emerge da statistiche della ong iCasualties e da un comunicato della Nato. Con l'eccezione di febbraio 2013, quando un solo membro della Coalizione internazionale perse la vita, era dal gennaio 2007 che non si registrava un bilancio di vittime così ridotto. Prosegue intanto il ripiegamento delle forze da combattimento dell'Isaf che dovrebbero abbandonare l'Afghanistan entro la fine del 2014.

INDIA-USA: AMBASCIATRICE A DELHI POWELL SI DIMETTE  - NEW DELHI, 1 APR - L'ambasciatrice americana in India, Nancy Powell, ha annunciato di aver deciso di dimettersi e di avere inviato per questo una lettera contenente la sua rinuncia al presidente Barack Obama. In una breve nota pubblicata nella pagina web dell'ambasciata statunitense a New Delhi, la Powell indica che la decisione «pianificata già da qualche tempo, mi permetterà prima della fine di maggio di ritirarmi nella mia casa nel Delaware dopo 37 anni di servizio nella pubblica amministrazione». La diplomatica americana lascerà quindi il suo incarico subito dopo la conclusione del processo elettorale per il rinnovo della Camera dei deputati, che si svolgerà in India fra il 7 aprile e il 12 maggio. Fonti diplomatiche nella capitale indiana hanno sostenuto che in qualche misura la rinuncia potrebbe essere legata alle tensioni suscitate dall'arresto in gennaio della viceconsole indiana a New York, Devyani Khobragade, con l'accusa di falsificazione di documenti riguardanti la sua domestica. Ma ieri la viceportavoce del dipartimento di Stato americano, Marie Harf, ha decisamente negato che le dimissioni della Powell, giunta a New Delhi meno di due anni fa, siano riferibili alle tensioni con l'India per il caso Khobragade.


RENZI VARA IL NUOVO SENATO, 'SE VIENE BOCCIATO TUTTI A CASÀ BERLUSCONI: PRIMA L'ITALICUM. OGGI PREMIER A LONDRA Il Cmd vara all'unanimità il ddl per la riforma del Senato e del Titolo V. Se viene bocciato tutti a casa, afferma Renzi. Prima approvare l'Italicum, chiede Berlusconi. La road map del premier: prossima settimana il Def, entro aprile fisco e Pubblica amministrazione, a Pasqua il dl sugli 80 euro in busta paga. Oggi visita di Renzi a Londra. ---. 

INFLAZIONE A MINIMI DAL 2009, PRIMO CALO SIGARETTE IN 12 ANNI FIAT: '6 MLN DI AUTO NEL 2018, TUTTI LAVORATORI RIENTRERANNÒ Rallenta ancora l'inflazione, ai minimi dal 2009; primo calo dopo 12 anni per le sigarette. Oggi il Tesoro diffonde i dati sul fabbisogno a marzo, mentre l'Istat rende nota la stima provvisoria dei dati su occupati e disoccupati a febbraio. Fiat produrrà 6 milioni di auto nel 2018 e tutti i lavoratori italiani rientreranno nelle fabbriche, assicura l'ad Marchionne. ---. 

FRANCIA: HOLLANDE AFFIDA RIMPASTO A VALLS, OGGI MINISTRI UCRAINA, RUSSIA VIA DA CONFINI. OGGI VERTICE PAESI NATO Dopo la sconfitta nelle elezioni amministrative, il presidente francese Hollande affida il rimpasto di governo al nuovo premier Valls: attesa già oggi la scelta dei ministri. La Russia si ritira dai confini ucraini; oggi a Bruxelles riunione dei ministri degli Esteri dei paesi Nato. Il segretario di Stato americano Kerry sarà oggi in visita a Gerusalemme e Ramallah. ---. 

ENEL PORTO TOLLE, CONDANNA A TRE ANNI PER TATÒ E SCARONI DISASTRO AMBIENTALE. ASSOLTO AD CONTI. AD ENI: FARÒ RICORSO Finisce con una condanna a tre anni per gli ex vertici dell'Enel, Tatò e Scaroni, il processo di primo grado per il disastro ambientale di Porto Tolle. Assolto l'attuale ad Conti. Scaroni ha già annunciato ricorso. Stamattina a Busto Arsizio udienza del processo Finmeccanica a carico dell'ex ad Orsi e dell'ex ad di Agusta Westland Spagnolini. ---. 

CORTE DELL'AJA FERMA BALENIERE GIAPPONESI, PESCA ILLEGALE ACCOLTO IL RICORSO AUSTRALIANO, TOKIO 'DELUSÀ MA ACCETTA La Corte internazionale di giustizia ferma le baleniere giapponesi nell'Antartico. Accogliendo il ricorso australiano, il tribunale dell'Aja non riconosce le finalità scientifiche sostenute da Tokio e giudica illegale la caccia ai cetacei. Il Giappone si adegua, ma si dice rammaricato. Un verdetto storico, secondo l'Enpa; esulta il Wwf. ---. 

SERIE A: INTER SPRECA DOPPIO VANTAGGIO,UDINESE OK COL CATANIA CHAMPIONS: OGGI QUARTI BARCA-ATLETICO E BAYERN-UNITED Nei posticipi della 31ma giornata di Serie A l'Inter spreca il doppio vantaggio e pareggia 2-2 a Livorno, mentre l'Udinese batte 1-0 il Catania con un gol del solito Di Natale. Oggi i quarti di Champions League, col derby spagnolo tra Barcellona ed Atletico Madrid ed il Bayern Monaco ospite del Manchester United. 


CROAZIA: PROCESSO A TRAFFICANTI COCAINA DAL SUDAMERICA Alla sbarra sei persone. Droga destinata a Europa occidentale  - ZAGABRIA, 1 APR - Si è aperto a Spalato, in Croazia, il processo contro un gruppo di trafficanti di droga accusati in particolare di aver contrabbandato nel 2010 dal Brasile 339 chili di cocaina per un valore stimato di 12,8 milioni di euro, droga destinata ai mercati dell'Europa occidentale. Ne dà notizia l'agenzia di stampa croata Hina. Tutti e sei gli imputati, incluso il presunto capo dell'organizzazione criminale Petar Cosic, si sono dichiarati non colpevoli. Secondo l'accusa la cocaina veniva procurata in Brasile e poi contrabbandata in Spagna e in Croazia, tramite un'associazione di gruppi criminali detta «Balcani», con forti contatti in vari ambienti criminosi internazionali. Il gruppo croato è stato smantellato nel maggio del 2011 in una grande operazione anti-droga per la quale è stato importante anche il contributo della Dea (Drug Enforcement Administration) americana. Secondo la stampa i sei croati erano solo un braccio di una piramide internazionale dedita al traffico di cocaina dal Sud America. I Balcani servono da almeno due decenni come una delle principali rotte di traffico di persone e stupefacenti destinate ai Paesi dell'Ue. Nelle scorse settimane il «barone della droga» dei Balcani, il serbo-montenegrino Darko Saric, si è consegnato alle autorità di Belgrado dopo quattro anni di latitanza.

BULGARIA: PREVISTA CARENZA INGEGNERI, MEDICI E INFORMATICI   - SOFIA, 1 APR - Tra cinque anni in Bulgaria ci sarà carenza di ingegneri, medici e softwaristi. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Hassan Ademov, presentando i dati raccolti dal suo dicastero nell'ambito del programma 'Previsione dei fabbisogni di manodopera in Bulgarià. A suo dire, nel prossimo quinquennio il maggior numero di nuovi posti di lavoro sarà nei settori del commercio, dell'edilizia e del tessile. Secondo i dati del ministero, nel 2019 gli occupati in Bulgaria saranno poco più di tre milioni, rispetto agli attuali 2,9 milioni su una popolazione attuale di 7,4 milioni di abitanti. Dopo il suo ingresso nell'Ue nel 2007, la Bulgaria risulta oggi il paese più povero dell'unione, con uno stipendio medio mensile pari a circa 400 euro. Per questa ragione continua ancora la fuga di cervelli all'estero soprattutto di medici e softwaristi, iniziata dopo la caduta del regime totalitario di Todor Zhivkov nel 1989.

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RAI3: BALLARO', IL SENATO LA NUOVA FRONTIERA DI RENZI

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E’ il Senato la nuova frontiera di Matteo Renzi. Sulle riforme Il premier conta di nuovo i voti a Palazza Madama, proprio mentre si avvicina la scadenza degli 80 euro in busta paga.  La  scommessa del Primo ministro a Ballarò, nella puntata in onda martedì 1 aprile alle 21.05 su Rai3. Tra gli ospiti di Giovanni Floris, il responsabile per l’economia del Pd Filippo Taddei, Nunzia De Girolamo del Ncd, Mariastella Gelmini di Forza Italia, l’imprenditore Fernando Napolitano, la segretaria confederale della CGIL Vera Lamonica, Elisabetta Rubini di Libertà e Giustizia, l’economista Tito Boeri, il direttore del "Messaggero" Virman Cusenza, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. La copertina satirica è di Maurizio Crozza.

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Si chieda una Calabria autonoma e con uno statuto speciale come vera Capitale del Mediterraneo

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Si chieda una Calabria autonoma e con uno statuto speciale come vera Capitale del Mediterraneo
di PIERFRANCO BRUNI



Non credo che una democrazia possa reggersi a colpi di "mozioni" di emendamenti e che una Costituzione possa essere ancora considerata intoccabile e inviolabile dopo gli intrecci sulle Riforme.
Lo Stato è uno Stato se porta con sé la inviolabilità di norme sia costituzionali che giuridiche. Invece ciò al quale stiamo assistendo non ha nulla di chiaramente legittimo sul piano della visione  democratica. Uno Stato non si smantella senza un reale processo politico sui principi fondanti della Costituzione che lo regge. Cambia lo Stato e cambia dunque la Costituzione.

Da questo punto di vista non diventa difficile smuovere tutta la impalcatura strutturale della Costituzione e quindi dello  Stato. C'è una necessità che diventerà prioritaria perché si affaccerà come impellente problema a partire dai prossimi mesi. Si tratta della Autonomia delle Regioni.

È necessario che le Regioni abbiano una completa autonomia. Non ha più senso uno Stato unitario. Non ha più ragione di esistere. Ed è giusto che sia cosi. Ormai la identità nazionale è antropologia. Esiste invece, nei mercati delle competizioni e delle concorrenze, la autonomia che non è quella culturale, quella non è mai stata scalfita, ma politica economica finanziaria sulla base di scelte di sviluppo di investimenti di regolamentazioni amministrative. D'altronde oggi non si comprende come possono ancora esistere Regioni autonome e a statuto speciale.

Tutte le Regioni devono essere autonome e devono regolamentarsi con un proprio statuto. Perché la Sicilia sì e la Calabria no. Perché la Sardegna sì e la Calabria no. Perché la tedesca realtà Altoatesina sì  e la mediterranea Calabria no. Perché la francese terra valdostana sì e la Calabria no. Ragioni di opportunità? O si pensa di smantellare una struttura di uno Stato nazionale?
Ormai non esiste più  uno Stato giuridico costituzionale secondo le regole di una Costituzione che è fuori dalla storia. Non esiste l'idea di Nazione se non soltanto in un processo antropologico.


Perché ho citato più volte la Calabria? Semplice. La Calabria, con la sua storia, con i suoi fenomeni economici, con la sua varietà di geografie politiche e di assetti territoriale chieda la sua autonomia. Chieda di diventate una Regione autonoma e a statuto speciale.È una realtà completamente diversa rispetto anche a quelle frontaliere. Basta ascoltare il linguaggio del calabrese o i linguaggi per stabilire a priore  una particolarità.

È, comunque, la Regione più Mediterranea di tutte le altre frontaliere nel Mediterraneo e si porta dentro un Mediterraneo sia Occidentale che Orientale. 
Bisogna che la Calabria sia una Regione autonoma  e a statuto speciale. Si ricominci a discutere e ci si organizzi per chiederne lo spacchettamento da una Nazione che ha altre storie e altri mercati da coinvolgere.

La Calabria è  il veto fulcro del Mediterraneo. Ovvero la vera Capitale.



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Naccari (PD). «A quel cronista faccio causa. Per pagare venderà i suoi organi»

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«A quel cronista faccio causa. Per pagare venderà i suoi organi»
il consigliere regionale del Pd, Demetrio Naccari Carlizzi, ha annunciato la sua candidatura alla Regione Calabria

Reggio Calabria 30 marzo 2014 - Qualche giorno prima della condanna del governatore Giuseppe Scopelliti, il consigliere regionale del Partito democratico, Demetrio Naccari Carlizzi, renziano di primo piano, ha annunciato la sua autocandidatura alla presidenza della Regione: «Presto - ha affermato - si andrà alle elezioni perché non è possibile che Scopelliti, a fronte delle prove raccolte, non venga condannato». 

E così è stato. Il governatore ha poi annunciato le dimissioni, e Naccari ora si appresta a correre per succedergli. Su di lui è in corso un’inchiesta giudiziaria riguardante il concorso per il posto di dirigente medico di primo livello nell’unità di dermatologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, che lo vede coinvolto insieme alla moglie, Valeria Falcomatà, vincitrice di quel concorso.

Per entrambi i pm reggini si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio. Della vicenda giudiziaria si è occupato a più riprese un giornalista del Quotidiano della Calabria, Michele Inserra. Prima riportando questa frase pronunciata dalla Falcomatà:«Il posto è mio e lo devo vincere», poi rivelando che la stessa, interrogata a inizio indagine, si avvalse della facoltà di non rispondere. Le due notizie, pubblicate dal Quotidiano, non hanno lasciato indifferente Naccari Carlizzi, come dimostra un’intercettazione del giugno 2012 contenuta nelle carte dell’inchiesta. 

Naccari, al telefono con un interlocutore, parla proprio del giornalista del Quotidiano: «Perché poi – afferma - è inutile dirti che la polizia provinciale probabilmente è il soggetto che gli dà le carte, no? Non me ne fotte se ci stanno sentendo... attivati per capire, perché parliamoci chiaro, se loro sono, hanno consegnato il loro patrimonio a Michele Inserra va bene, l'importante è che lo sappiano… vuol dire che Scopelliti gliene dà il doppio, va bene… perché quando loro dicono, cioè, quello continua a pubblicare la cosa “il posto è mio” con la data di chi… dove già erano stati pubblicati i risultati delle prime prove, cioè... oltretutto guarda è una, una, è ignobile».

Poi Naccari aggiunge:«Oppure se il Quotidiano c’ha delle microspie all'interno della procura, forse potimu scopriri chi da famosa microspia c'ha misi u Quotidianu (forse possiamo scoprire che quella famosa microspia gliel’ha messa il Quotidiano, ndr)».

La discussione prosegue. È sempre Naccari a parlare:«Ho visto oggi la nota con lo strillo addirittura di Inserra, ma c'è sembrata veramente, io non capisco i motivi di questa persecuzione da parte di questo soggetto (…) cioè non arrivo a capire perché è evidente che… cioè voglio dire che se lui scrive per quella cosa (…) cioè ti voglio dire lui si venderà la casa, noi gli facciamo l’azione civile che gli avremmo fatto, è? Ma io attacco pure al direttore, perché... lui può pensare che è il direttore solo editoriale e non faci nenti (e non fa niente, ndr), cioè questa è una persecuzione che sta facendo verso mia moglie. Cioè capisci che ti voglio dire? È un’azione persecutoria, perché non si è mai visto un titolo, cioè lui non ha scritto dell'interrogatorio di Scopelliti sull'omicidio Filianoti, cioè ma ti rendi conto? E scrive di mia moglie… se ha detto non ha detto… noi non abbiamo chiesto copia appunto per responsabilizzare i funzionari su questa cosa qui. Ma voglio dire che senso ha quello che scrive “la Falcomatà muta”, poi ripete il fatto del “il posto è mio”. Cioè ma il fatto de “il posto è mio”… si venderà gli organi, si venderà… si venderà un piede, hai capito? Lui sa perché si venderà la casa, ammesso che ce l'abbia e anche direttore».

Nelle stesse carte è riportata una seconda intercettazione nella quale Naccari, al telefono col deputato del Pd Demetrio Battaglia, che è anche il suo avvocato difensore, rivela di aver avuto una «soffiata»: «Sai che ti volevo dire? Mi hanno riferito riservatissimamente dal Quotidiano che domani Inserra tornerà sull’argomento e dirà che Valeria si è avvalsa della facoltà di non rispondere».

Battaglia replica:«Voglio dire… questo però… evidentemente c’è qualcuno che… gli fa queste… queste notizie dall’interno (…) a conoscere le cose eravamo noi tre più il verbalizzante che non so chi è, quello che assisteva alla verbalizzazione e il magistrato».

Naccari interviene ancora:«Guarda, Valeria manco a sua mamma gliel’ha detto, cioè proprio a sua mamma gli ha detto che hanno fatto un primo interrogatorio». Proseguendo nella conversazione, Battaglia aggiunge:«Ora bisogna vedere se glielo avrà detto il maresciallo o (…) …loro sicuramente cosa faranno, daranno la notizia e basta, non riprendono, come dire, il contenuto totale del verbale, proprio per evitare che la procura venga, diciamo, accusata di aver dato una copia del verbale, no? (…) A quel punto un’indiscrezione di questo tipo, insomma, è ascrivibile a nessuno»

Naccari conclude:«Certo certo, non c’è dubbio. Ma io comunque, che vuoi che ti dica, aspettiamo, che possiamo fare».

Luca Rocca


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