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Milano, 3 maggio 2014 – La Giunta di Milano ha ratificato la candidatura della città per ospitare la finale di Champions League 2016. Si tratta di un passaggio formale che segue i passi già intrapresi dall'amministrazione al fine di costruire la candidatura della città, che è già in essere.
"Siamo fiduciosi che l'esito sarà positivo – ha dichiarato l'assessora allo Sport Chiara Bisconti – in questi mesi abbiamo seguito con attenzione lo svolgimento dei lavori per l'ammodernamento di San Siro e, insieme a Milan e Inter, abbiamo verificato anche gli ultimi passaggi e abbiamo superato un'impasse che si era creata nelle ultime settimane. Ora tutto procede al meglio. Milano e il suo stadio comunale, uno degli impianti più belli al mondo, hanno tutte le carte in regola per ospitare la Champions. Tra pochi giorni a Milano sbarcherà il basket continentale con la Final Four. Il 2015 sarà l'anno del rugby, con la Heineken Cup, l'appuntamento più prestigioso della palla ovale, che porterà in città decine di migliaia di tifosi. Chiudere il triennio di eventi con la finale di Champions è possibile, altamente probabile, ed è nostra volontà".
La comunicazione ufficiale dell'Uefa sull'assegnazione della città finalista per il 2016 è attesa entro il mese di maggio.
PALERMO: NEL WEEK-END I CARABINIERI ARRESTANO UN PUSHER ED UNA ABILE LADRA SORPRESA A RUBARE IN COMPAGNIA DELLA FIGLIA MINORE DI 4 ANNI.
In due distinte operazioni i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato un pusher sorpreso a spacciare dosi di marijuana, ed una giovane ladra sorpresa a rubare in compagnia della propria figlia minore di quattro anni, in danno di un'abitazione privata.
Il primo intervento è avvenuto nel week-end, in piena notte a Palermo, nel cortile Hecce Homo, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi, nell'ambito di un servizio antidroga eseguito nel quartiere di "Ballarò", traevano in arresto KWASI Francis, nato a Tamale (Ghana) classe 1978, domiciliato a Palermo, presso la missione "Speranza e Carità", disoccupato.
Il presunto pusher, dopo essere stato notato cedere droga a compiacenti acquirenti, veniva bloccato è trovato in possesso di otto dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e della somma contante di 765,00 euro, in banconote di piccolo taglio, ritenute provento illecito dell'attività di spaccio al dettaglio. Il tutto sottoposto a sequestro.
Durante le fasi dell'arresto il KWASI cercava di divincolarsi tentando un fuga, ma veniva subito bloccato ed ammanettato.
Al termine delle formalità di rito l'arrestato veniva tradotto presso la locale casa circondariale "Ucciardone" a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Sempre aPalermo, le pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, in piena notte, procedevanoall'arresto in flagranza di: RODOSAVLJEVIC Sabrina, nata a Mola di Bari (Ba) 23enne, domiciliata in Palermo presso il campo nomadi di via Messina Marine, pregiudicata; e della propria figlia minorenne di soli quattro anni.
Madre e figlia, venivano sorprese in via Francesco Ferrara mentre tentavano di forzare la porta d'ingresso di un'abitazione privata, venendo immediatamente bloccate dai militari operanti nonostante tentassero di darsi alla fuga a piedi.
La RODOSAVLJEVIC Sabrina, mentre era a bordo nell'autovettura di servizio, tentava di disfarsi di un grosso giravite, marca Beta, particolare che non sfuggiva al Carabiniere che sedeva al suo fianco. La minorenne, a seguito di perquisizione, veniva trova in possesso di un giravite occultato nei pantaloni e altro materiale utilizzato per forzare le serrature, tra cui un paio di forbici, un mazzo di chiavi per porte blindate e delle carte plastificate, il tutto sottoposto a sequestro.
Entrambe le arrestate, con precedenti specifici alle spalle, dopo le formalità di rito, venivano rispettivamente tradotte presso la locale casa circondariale "Pagliarelli" e il centro di prima accoglienza per minori di Caltanissetta, a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie.
Palermo, 04 maggio 2014
Milano, 4 maggio 2014 - In questi giorni la Giunta di Palazzo Marino, su proposta dell'assessore alla Cultura Filippo del Corno, ha deciso di intitolare tre vie di City Life ad altrettante importanti personalità italiane.
City Life è fra i quartieri più importanti del processo di riqualificazione urbanistica di Milano, qui sorgono gli immobili progettati dai famosi architetti internazionali: Arata Isozaki, Zaha Hadid, Daniel Libeskind per questo tre luoghi che lo attraversano saranno intitolati agli scrittori Elsa Morante e Italo Calvino e al compositore Luciano Berio, personalità italiane che rappresentano la cultura italiana in tutto il mondo.
"Abbiamo voluto scegliere tre figure tra le più significative della cultura italiana contemporanea per un quartiere che nasce oggi. Elsa Morante, Italo Calvino, Luciano Berio sono particolarmente amati e seguiti in Italia e nel mondo, a loro dedichiamo tre luoghi della nuova Milano" dichiara Filippo del Corno assessore alla Cultura.
A Elsa Morante è dedicata la piazza tra via Spinola e via Senofonte, A Italo Calvino il tratto tra via Spinola e piazza Elsa Morante e a Luciano Berio il tratto tra via Senofonte e Piazza Elsa Morante.
Elsa Morante (Roma 1912 – Roma 1985), trascorre la sua infanzia nel quartiere popolare di Testaccio. Inizia giovanissima a scrivere filastrocche e favole per bambini, poesie e racconti brevi che sono pubblicati a partire dal 1933. Nel 1936 conosce Alberto Moravia e si sposano nel 1941. Il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, è del 1948; nel 1957 esce, indimenticabile, L'isola di Arturo. Negli anni sessanta si separa da Moravia e viene pubblicata una raccolta di racconti, Lo scialle andaluso. E' 1968 Il mondo salvato dai ragazzini , un misto di poesia, canzoni e dialoghi e nel 1971, inizia a scrivere il capolavoro La Storia. Il romanzo è un grande affresco dell'Italia, ambientato a Roma durante la seconda guerra mondiale, esce nel 1974 e ha fama internazionale. L'ultimo romanzo di Elsa Morante è Aracoeli, pubblicato nel 1982.
Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, Cuba, 1923 – Siena 1985), arriva in Italia – a Sanremo - nel 1926 quindi si trasferisce a Torino dove si laurea in agraria. Scrittore e partigiano, intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è uno dei narratori italiani più importanti e originali del Novecento. L'esperienza partigiana è alla base del suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno e della raccolta di racconti Ultimo viene il corvo. La sua è una scrittura cristallina, a tratti classica, sempre ironica. Numerosi i campi d'interesse toccati e raccontati attraverso numerosi capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Il cavaliere inesistente, Le città invisibili , uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea . Postume ma importanti le Lezioni americane e i tre volumi Sotto il sole giaguaro , La strada di San Giovanni , Prima che tu dica pronto .
Luciano Berio (Oneglia 1925 –Roma 2003) Impara a suonare il pianoforte dal padre e dal nonno, entrambi musicisti e compositori. Studia al Conservatorio di Milano ma gli è preclusa la carriera concertistica come pianista a causa di una ferita di guerra alla mano quindi Berio sceglie di concentrarsi sulla composizione. La curiosità per ogni categoria musicale si manifesta in tutta la sua attività: nel 1954 fonda e dirige con Bruno Maderna lo Studio di Fonologia Musicale presso la RAI. Nel 1956 fonda la rivista Incontri Musicali. Didatta carismatico, Berio insegna a Darmstadt, alla Summer School di Dartington, al Mills College in California, alla Harvard University e alla Juilliard School di New York dal 1965 al 1972. Dal 1973 al 1980 dirige il dipartimento elettroacustico dell'IRCAM di Parigi e nel 1987 fonda il Centro Tempo Reale di Firenze. Nel 1995 la Biennale di Venezia gli assegna il Leone d'oro alla carriera e nel 1996 la Japan Art Association il Praemium Imperiale. Nel 2000 è presidente dell'Accademia di Santa Cecilia.
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AGENZIA DELLE ENTRATE: PREDISPOSTO UN NUOVO SISTEMA DI ASCOLTO PER GLI UTENTI
Con questo nuovo servizio, i cittadini potranno segnalare agli uffici non solo reclami ma anche eventuali proposte e apprezzamenti. I casi trattati riceveranno un'efficace risposta e saranno utilizzati per migliorare i servizi. "Per segnalare un reclamo, un suggerimento o un elogio, - dispone l'Agenzia delle Entrate - basta cliccare su www.agenziaentrate.it, sezione Contattal'Agenzia–Reclami,elogiesuggerimenti, quindi scegliere tra UfficiEntrate o UfficiTerritorio. A questo punto si apre la pagina che consente al contribuente, una volta inseriti dati anagrafici e indirizzo di posta elettronica, di trasmettere il reclamo, il suggerimento o l'apprezzamento all'Agenzia (per il territorio al momento è disponibile soltanto la modalità cartacea). Comunicato del 22 aprile 2014.
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CESSATA ATTIVITÀ 10 ANNI PER CHIEDERE IL RIMBORSO IVA
Nel caso di cessazione di attività, il contribuente ha dieci anni di tempo e non due per chiedere il rimborso dell'Iva versata in più ,non sarebbe infatti possibile portare l'eccedenza in detrazione l'anno successivo. Corte di Cassazione sentenza n. 9103 del 22 aprile 2014.
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REATO DI CONCUSSIONE MINACCIARE UNA PROSTITUTA PER AVERE LO SCONTO
Il pubblico ufficiale risponde di concussione se minaccia una prostituta per avere uno sconto sul prezzo della prestazione. Infatti, anche i favori sessuali rientrano nella nozione di utilità. Costituiscono, dunque, un vantaggio per il pubblico funzionario che ne ottenga la promessa o l'effettiva prestazione. C. Cassaz. Sent. n. 17397 del 18 aprile 2014.
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PARTECIPAZIONE A UN CONCORSO PUBBLICO ANCHE SE SI ARRIVA IN RITARDO
Il candidato può sempre partecipare a un concorso pubblico, anche se arriva in ritardo. Il ritardo di 20 minuti non può pregiudicare la partecipazione al pubblico concorso purché l'interessato sia arrivato dopo la convocazione ma prima dell'inizio delle prove. Tar Milano sentenza n. 928 del 8.04.2014.
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LA BANCA RISARCISCE IL CLIENTE SE NON HA SISTEMI DI SICUREZZA ADATTI
Se la banca non dimostra che il furto dal conto corrente online e' dipeso da colpa del cliente e' tenuto a rimborsare al cliente il danaro sottratto dall'hacker informatico se il furto e' stato attuato a causa di sistemi di "home banking" molto vecchi. Tribunale di Roma sentenza n. 8707/14.
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È ANCHE UTILE LEGGERE LA POESIA CHE PAOLO NERI HA DEDICATO A PAPA FRANCESCO
Tu sei venuto da lontano!
Hai conosciuto miseria, povertà,
bisogni, drammi umani, privazioni.
Lacrime di innocenti, forse
mai confortate dai tempi.
Tu, Uomo di Verità,
di bontà, di perdono
che trasmetti al mondo
l'Immensità dei tuoi ideali religiosi,
umani, sociali, civili, morali.
Tu, Santo Padre,
sorreggi l'infermo,
tendi la mano al povero,
baci il sofferente,
accarezzi il bambino…
esempi unici di Umiltà,
di Semplicità, di Umanità
trasmessi mediante la Parola di Dio.
I miei sogni sono case cadenti, ruderi,
gente dai visi smunti che soffre la miseria,
la povertà, popoli sconosciuti...
in luoghi aridi, sperduti.
Desideravo possedere tutte le ricchezze
di questo mondo egoista
e donarle alle popolazioni che soffrono,
per vedere sorridere il bambino,
asciugare la lacrima al vecchietto
e la Donna ringraziare il Cielo.
Ma, Ahimé, non possiedo ricchezze…
il cuore mi duole!
Padre Santo, sono nato
nella data del Bambino Gesù,
Lui mi ha regalato il bel dono di comunicare
la parola di Dio trasmettendola all'uomo
con esempi di vita.
A sedici anni ero sulla soglia del Signore,
ma una Valida Mano mi riportò
nel regno dei viventi.
Vorrei donare tanto a questa Umanità,
ma sono limitato… scrivo libri.
Sono soltanto il figlio di un contadino
e di una mamma analfabeta.
Grazie Santo Padre!!!!
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IL COORD. TERRITORIALE
Antonio Sergi
Milano, 4 maggio 2014 – Con l'approvazione da parte della Giunta comunale del progetto preliminare di riqualificazione energetica dell'asilo nido di via Feltrinelli, parte l'iter di un nuovo progetto smart cities vinto dal Comune di Milano. L'iniziativa fa parte del progetto Eu-Gugle che prevede la riqualificazione energetica di edifici scolastici ed edifici residenziali e coinvolge città come Vienna e un consorzio di 30 partner europei. Per l'asilo nido è prevista una spesa di 1.200.000 euro.
"Con questa delibera diamo il primo segnale di concretezza al progetto Eu-Gugle. Il Comune di Milano è impegnato per rendere moderne e funzionali le scuole della città anche con diversi progetti sperimentali: con i fondi previsti da questo bando puntiamo a realizzare una riqualificazione energetica che riduca i consumi e migliori le condizioni climatiche dei locali". Lo dichiara l'assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza.
Il Comune ha previsto un intervento di riqualificazione energetica dell'edificio scolastico di via Feltrinelli 11 per realizzare un miglioramento delle prestazioni energetiche di climatizzazione invernale ed estiva e un miglioramento delle condizioni di benessere interno, in modo da ridurre i consumi di energia primaria globali dell'edificio di almeno il 70% rispetto a un edificio analogo di nuova costruzione.
L'intervento è necessario per migliorare gli standard energetici. Da sopralluoghi effettuati nell'edificio, costruito con un sistema di prefabbricazione pesante nell'anno 1981, è infatti emerso che l' isolamento termico è scarso. Mancano, inoltre, le schermature solari e un sistema di ventilazione dei locali mentre l'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è caratterizzato da un'efficienza molto bassa.
LA TERNA DEI LIBRI FINALISTI AL PREMIO TROPEA.
l'ottava edizione si apre tra le novità, ma con uno sguardo al passato
Almanacco del giorno prima di Chiara Valerio (per Einaudi 2013), Marguerite di Sandra Petrignani (per Neri Pozza 2014) e La lucina di Antonio Moresco (per Mondadori 2013), sono, nell'ordine, i tre libri finalisti all'ottava edizione del "Premio letterario nazionale Tropea". La manifestazione, co-finanziata dalla Regione Calabria con fondi europei, rientra nella terza edizione del "Tropea Festival Leggere & Scrivere", grazie a un partenariato guidato dal Sistema Bibliotecario Vibonese e nel quale rientrano le amministrazioni comunali di Tropea, Serra San Bruno, Vibo Valentia, Soriano e l'amministrazione provinciale vibonese.
L'ottava edizione del "Premio letterario nazionale Tropea" parte nel segno delle novità, a cominciare dalla Giuria, con il nuovo presidente Gian Arturo Ferrari, già alla guida del "Centro per il Libro e la Lettura" e già direttore generale della Divisione libri Mondadori.
Nuovi volti anche tra i membri del Comitato tecnico scientifico, con i docenti universitari Piero Violante e Vito Teti (vincitore dell'ultima edizione), la presidente della fondazione "Nicola Liotti" Lionella Morano, lo scrittore Mimmo Gangemi (anch'egli vincitore del premio), che vanno ad affiancarsi ai quattro soci fondatori del sodalizio organizzatore, il presidente Pasqualino Pandullo, Antonio Pugliese, Pasquale D'Agostino e il segretario Giuseppe Meligrana, al direttore del Sistemba Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani e al vice presidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani Pierfranco Bruni, che non ha potuto presenziare all'incontro.
Per quanto riguarda la cronaca della giornata, tutto è andato secondo le migliori aspettative: il pubblico intervenuto presso la sala del Museo diocesano di Tropea ha seguito con molta attenzione tutte le fasi di questo primo appuntamento ufficiale.
A condurre questo primo incontro è stato il presidente dell'Accademia Pasqualino Pandullo, il quale ha innanzitutto presentato i nuovi componenti del Comitato tecnico scientifico e ha ricordato la figura di un "affaticato" scomparso di recente, il professore Lino Daniele.
Pandullo ha poi raccolto il saluto del sub-commissario prefettizio del Comune di Tropea Domenico Fuoco, il quale ha rapidamente illustrato ai presenti alcune iniziative volte a migliorare vari aspetti della città e ha esaltato il ruolo del premio in tal senso. A prendere la parola è stato poi il presidente Gian Arturo Ferrari.
«Ho il relativo vantaggio - ha esordito Ferrari - di non avere mai avuto nulla a che fare con il premio e con questa terra e ciò mi ha dato l'opportunità di guardare da esterno questa realtà. Ho quindi accettato con piacere di presiedere quello che reputo un buonissimo premio e di prendere il posto di una grande amica, Isabella Bossi Fedrigotti. Dei duemila e cento premi che esistono in italia, il "Tropea" si colloca senz'altro tra i primi dieci come rilievo e come prestigio. Per chi vince un premio non è tanto importante il ritorno monetario, ma è fondamentale il prestigio che riesce a guadagnarsi nella comunità dei lettori e nella comunità di coloro che di libri, a vario tipo, si occupano e vivono: autori, editori, bibliotecari, giornalisti e coloro che costituiscono il mondo del libro. Credo che in questo momento bisogna proseguire e andare avanti, senza dover a tutti costi cambiare qualcosa, ma perseverare nelle cose buone, perché quando qualcuno trova una cosa che va bene così com'è, allora è necessario proseguire. La cosa che più ci si può augurare per il premio è quindi quella di riuscire a mantenere il livello qualitativo attuale».
Pandullo, dopo aver ringraziato il presidente a nome della comunità e dell'Accademia, ha invitato il preside Antonio Pugliese a raccontare agli astanti le origini dell'antica organizzazione. «L'Accademia - ha spiegato Pugliese - rifacendosi già nel nome a quella platoniana, nasce a Tropea nel quindicesimo secolo. Come per tutte le accademie nate in Italia durante il rifiorire culturale del Rinascimento, spesso i suoi membri prendevano nomi umoristici. A Tropea, ad esempio, gli "affaticati" avevano nomi molto particolari, come "il glorioso" o "l'ingegnoso". A rinnovare l'Accademia tropeana è stato Orazio Scrugli e poi, a cominciare dal 1561, fecero parte degli "affaticati" i fratelli Caivano, poeti e autori di centinaia di sonetti che si allineavano al petrarchismo. Molti sono stati i religiosi che ne fecero parte e infatti proprio in Cattedrale avvenivano alcune riunioni, durante le quali si componevano anche sonetti. Tra gli "affaticati", la cui attività si chiuse dopo quasi quattro secoli, con varie interruzioni, comparirono anche uomini illustri, come il nostro filosofo Pasquale Galluppi».
Presentando la giurata Lionella Morano, testimone della sensibilità femminile, il conduttore della manifestazione Pandullo l'ha invitata ad aggiungere una riflessione sulla presenza femminile nel mondo della cultura.
«Ho notato con gran soddisfazione - ha affermato - la nutrita presenza femminile oggi. Le donne hanno finalmente conquistato posti importanti nella società e hanno una grande voglia di esprimersi. Per quanto riguarda la mia professione, posso testimoniare che le donne hanno tanta voglia di emergere e sono delle accanite lettrici. Credo che in futuro avremo un cambio di mentalità, e qualcosa sta già avvenendo, come ad esempio la nuova istituzione di cattedre di Letteratura di genere, che porterà avanti la presenza del mondo femminile».
Volendo poi rendere omaggio agli autori e agli intellettuali calabresi, Pandullo ha dedicato un momento dell'incontro per ricordare Saverio Strati, scomparso il 9 aprile scorso in Toscana e considerato il più grande autore calabrese vivente, che nel 2009 aveva ottenuto un vitalizio con la legge "Bacchelli". Pandullo ha quindi invitato l'attore Alberto Micelotta, accompagnato dalla chitarrista Veronica Russo, a rileggere la lettera con cui Strati dichiarò il suo stato di indigenza.
L'atmosfera creatasi ha permesso ai presenti alcune riflessioni sul fatto che la cultura, spesso, non ripaga i grandi uomini di cultura. Ad offrire un approfondimento su Saverio Strati è stato l'antropologo Vito Teti.
«Un uomo sobrio come Strati, spesso si denudava per rendere esplicite le proprie idee - ha raccontato al pubblico Teti - ed è come se dovesse giustificarsi di aver scritto tanto e di dover ricordare agli altri la serie di capolavori che aveva scritto. In un certo senso Strati accompagna la fine del mondo contadino tradizionale, individuandone le contrapposizioni, descrivendo lo stato degli emigranti e denunciando le prime azioni della 'ndrangheta, che in quegli anni andava organizzandosi. Ai miei studenti direi "leggete Saverio Strati per il valore di quanto ha scritto, al di là del valore delle sue opere"».
Facendo un passo indietro, Pandullo ha voluto ricordare un'altra figura di letterato che con i suoi scritti ha dato lustro alla Calabria, Giuseppe Berto, scrittore veneto che «attratto dal calore e dalla bellezza del meridione d'Italia - ha spiegato Pandullo -, per una sorta di folgorazione estetica, si stabilì a soli 10 chilometri da Tropea, a Capo Vaticano, costruendo una "pinnata", cioè tipica abitazione locale, dove visse con la famiglia».
Subito dopo un intermezzo artistico incentrato su alcune pagine di Berto, che hanno trasmesso forti sensazioni attraverso le parole di Micelotta, la musica di Russo e le immagini proiettate sul maxischermo della sala, Pasquale D'Agostino ha portato la sua testimonianza sullo scrittore calabro-veneto e sul suo atteggiamento verso l'ambiente calabrese e la natura.
«Berto pensava che la natura non dovesse essere lasciata dall'uomo così com'è, ma che dovesse essere curata e modificata e per raggiungere uno stato di pura bellezza. Lui pensava che il turismo a Tropea e Capo Vaticano dovesse diventare la risorsa principale, soppiantando l'agricoltura. Per me Berto non è stato solo un compagno di studi e di lavoro, ma anche di divertimento».
Piero Violante è stato invece invitato da Pandullo a parlare della connessioni tra la realtà siciliana - e palermitana in particolare - con la Calabria.
«Le "disconnessioni" - ha esordito Violante - della cultura meridionale sono di certo state maggiori delle connessioni, che vengono spesso coperte dalle altre connessioni, quelle mafiose. Il legame tra Palermo e la Calabria, oggi, spesso riguarda solo i tribunali, ma prima era diverso. Il ruolo della cultura è quello di creare un nuovo canale. Rispetto alla natura, argomento di cui si parlava prima con Berto, penso che i letterati dovrebbero riflettere sul fatto che la cultura sia ferita e viviamo in un'epoca in cui l'orizzonte della natura non è più salvaguardato».
Gilberto Floriani è invece intervenuto sul ruolo della lettura nella cultura della nostra regione rispetto ad altre realtà nazionali.
«Sicuramente navighiamo nella parte bassa della classifica della letteratura in Italia. Negli anni passati c'erano stati movimenti, ma la crisi degli scorsi anni ha fatto registrare un regresso e siamo ora in una zona grigia, dove si legge molto poco. Per far leggere di più bisogna investire più denari. Se le biblioteche non possono acquistare nuovi libri non si va da nessuna parte. Analogo discorso vale per la scuola o anche per lo stesso premio, che è cofinanziato, non finanziato, dalla Regione e deve essere mandato avanti tra tante difficoltà, a volte con il lavoro volontario e utilizzando le nostre sedi. Quindi, in un discorso come questo, è importante far emergere anche simili difficoltà».
Successivamente, Mimmo Gangemi, ha contribuito alla manifestazione con una riflessione sul mondo degli e-book, sottolineando il ruolo pionieristico del "Tropea" nel voler diffondere ai 450 giurati della Calabria i tre libri finalisti in formato elettronico.
«Non sono certamente un nativo digitale e questo lo testimoniano i miei capelli bianchi. Ho partecipato alla prima edizione del Premio che utilizzò gli e-book con un po' di perplessità, ma in seguito mi sono ricreduto, perché il mondo è pronto ad accettare queste nuove forme di libro. Bisogna perdere atto del mondo che cambia, che si evolve e capire che il digitale, in alcuni paesi, ha superato il cartaceo e quindi riconosciamo che il Premio Tropea è stato il primo in Italia a intuire questo cambiamento».
Infine, prima della votazione, il segretario del Premio, l'editore Giuseppe Meligrana, ha spiegato i vari passaggi della manifestazione, per come previsti da regolamento.
Questa prima parte è stata chiusa da un intervento musicale dei maestri Giuseppe Sanginiti e Sabina Fedele, con il Rondò per Duo in sol maggiore per violino e viola di Mozart.
Dopo la presentazione da parte dei dieci giurati di undici libri tra i diciotto selezionati in precedenza (Ferrari ne ha presentati due), ognuno dei componenti della Giuria tecnica ha espresso due preferenze attraverso una votazione palese per scegliere, tra i titoli iniziali, i tre libri finalisti del "Premio letterario nazionale Tropea".
Al termine della votazione, per la prima volta in assoluto nella storia del premio, ci si è trovati con un solo titolo sicuro di entrare in finale, quello della Valerio. Ciò è accaduto per via di un ex aequo a tre fra i libri di Petrignani, Moresco e di Camilla Baresani, giunta a questo ballottaggio con il suo Il sale rosa dell'Himalaya (Bompiani 2014). È stato quindi necessario effettuare una nuova votazione palese, per giungere alla definitiva proclamazione dei tre finalisti.
Il Presidente della Giuria tecnico scientifica Gian Arturo Ferrari, che in precedenza aveva già espresso un giudizio positivo sulla rosa di partenza, dall'alto della sua esperienza si è detto molto soddisfatto per la qualità generale di questa ottava edizione, che porta in finale tre ottimi testi pubblicati da Einaudi, Neri Pozza e Mondadori.
Su Chiara Valerio, Sandra Petrignani e Antonio Moresco, che saranno dunque i protagonisti di un'edizione all'insegna del rinnovamento e carica di entusiasmo e di grandi aspettative, è ricaduto il giudizio insindacabile della Giuria tecnico scientifica. Ma il Premio non si ferma e, di qui a breve, l'Accademia degli affaticati consegnerà i loro libri finalisti ai membri della Giuria popolare, che sarà nominata entro la fine di questo mese e che comprenderà, oltre ai 16 fondatori dell'associazione, anche i 409 sindaci della Calabria (o i loro delegati designati) e 25 persone di estrazione diversa, per un totale di 450 componenti.
Dovrà quindi scaturire dal favore di un amplio pubblico, capace di rappresentare tutti gli strati della società regionale e tutte le fasce di età, il vincitore finale dell'edizione 2014, che si conoscerà al termine della due giorni in programma per fine luglio.
Tropea, 04 maggio 2014.