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Aspettando la Baby Maratona…
Domenica 11 maggio al Campo Ippico 16ª edizione della corsa ludica che ritorna a disputarsi nel giorno della Festa della Mamma
La gara non competitiva, riservata ai bambini nati negli anni dal 2005 al 2011 (dai 3 ai 9 anni), torna ad essere riproposta, come era alle origini, la domenica in cui si celebra la Festa della mamma, domenica 11 maggio.
Organizzata dalla Segreteria del Sindaco, la Baby Maratona ogni anno riscuote molto successo arrivando a coinvolgere mediamente 500 bambini con le loro famiglie. Anche mamma e papà possono partecipare alla competizione con una "maratonina" appositamente riservata per gli uni (quella dei "Papà", giunta alla 14ª edizione) e per le altre (quella delle "Mamme", 12ª edizione).
Le iscrizioni possono essere effettuate on-line attraverso l'indirizzo di posta elettronica babynmaratona@comunedisanremo.it indicando le generalità del/i partecipante/i, residenza, recapito telefonico ed estremi del documento di identità, nonché la scuola di appartenenza. Quest'ultimo dato sarà determinante per assegnare la "Targa Lino Bottini" alla scuola dell'infanzia e alla primaria che avranno registrato, ciascuna, il maggior numero di iscrizioni.
Sarà, comunque, possibile iscriversi anche la mattina stessa della "Maratona", direttamente sul posto, dalle 9.00 alle 9.30.
L'inizio delle sessioni di corsa (bambini, mamme e papà) è fissato per le ore 10.00. Dopo lo svolgimento delle 'gare', avranno luogo le premiazioni e quindi una meritata merenda per tutti i piccoli partecipanti.
Ad animare e divertire i bambini sarà il Teatro dei Mille Colori di Salvatore Stella.
La manifestazione si avvale della collaborazione tecnica dell'associazione sportiva Pro San Pietro e di sponsor che hanno fornito diversi prodotti: Coop.Liguria (buoni spesa), Nuova Assistenza (merendine, succhi di frutta), Hasbro Italia
Sanremo, 5 maggio 2014
Dopo diversi mesi finalmente la tanto attesa notizia
L'Amministrazione Comunale di Locri ha accolto con gioia e felicità la nomina di Monsignor Francesco Oliva quale nuovo Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace.
Si conclude così, dopo 8 mesi di attesa, il processo per la nomina del nuovo Pastore Diocesano, che raggiunge Locri dalla vicina Cassano allo Jonio, presso la quale ha svolto il ruolo di Vicario Generale.
Così si è espresso il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, riguardo alla nomina:«Siamo felici della lieta notizia arrivata quest'oggi. Finalmente Locri e tutta la Diocesi ha il suo Vescovo. Questi mesi vacanti hanno in qualche modo disorientato tutti quanti, creando un apparente vuoto anche per i fedeli, che speravano di avere la nuova guida per Pasqua. Ma l'importante è che la notizia sia giunta e che il nuovo Vescovo inizi subito a lavorare per questo territorio. Confidiamo nelle eccellenti qualità di Monsignor Oliva, uomo di spessore e di indubbia esperienza spirituale, e che da calabrese sicuramente saprà approcciarsi in maniera appropriata con la nostra gente e saprà aiutare in maniera idonea questo territorio, che ha tanto bisogno di certezze basate su solidi pilastri, come quelli espressi dai valori spirituali e della Chiesa.»
Locri, 05.05.2014--
ROMA - I Carabinieri della Stazione di Roma Settebagni, ieri pomeriggio, sono intervenuti in via Monte di Massa, in zona Settebagni, dove si stavano svolgendo i preparativi per un rave party, ed hanno denunciato 31 persone. La festa non autorizzata, alla quale dovevano partecipare centinaia di persone provenienti da tutta Italia, si sarebbe dovuta svolgere all'interno di un capannone in disuso, una ex fabbrica di mattoni. Quando i Carabinieri, nel tardo pomeriggio, si sono presentati c'erano 31 persone che stavano organizzando la mega festa, che sarebbe andata avanti per l'intera notte, con tanto di attrezzature musicali ancora caricate su di un camion. Le 31 persone, denunciate per invasione di terreni o edifici, sono 13 ragazze e 18 ragazzi di età compresa tra i 19 ed i 41 anni, provenienti dalla Puglia, Campania, Calabria, Lombardia, Lazio ma tra loro c'erano anche cittadini stranieri. La struttura è stata sgomberata e riaffidata ad una società di Monterotondo, proprietaria dell'immobile.
SCUOLA - Domani al via i test Invalsi, il Miur li utilizzi solo per la didattica
Anief condivide le ragioni dello sciopero di Cobas e Unicobas, dal momento che l'amministrazione intende sempre più trasformare questo genere di prove standard in strumenti per misurare il merito dei docenti. Con l'aggravante che le carriere si legherebbero a degli esiti che non tengono conto a sufficienza delle conoscenze scolastiche di base, degli strumenti operativi a disposizione, del gruppo classe, della famiglia di provenienza, del territorio in cui vivono gli alunni. E così anche le scuole più bisognose verranno affossate del tutto.
Prendono domani il via le prove Invalsi, non le verifiche in programma nella scuola primaria. Si tratta di verifiche che potrebbero avere un'effettiva utilità in sede di comparazione e per la valutazione del sistema scolastico. Ma solo per quello. Sarebbe bene che gli esperti di docimastica ricordassero al ministro Giannini e al suo staff che i test Invalsi non sono la base della valutazione. Non possono esserlo per la valutazione sommativa dei singoli studenti, ancor di più in sede d'esame, perché vanno correlati all'esito di verifiche, aperte o semistrutturate, più adatte a "indicare" le competenze più elevate della scala tassonomica. Come non possono diventarlo per verificare le competenze e l'impegno profuso dagli insegnanti, con effetti diretti sulla carriera professionale, poiché il loro esito è troppo legato a fattori extra-curricolari ed anche extra-scolastici.
Il Miur dovrebbe sapere che prima di valutare un alunno occorre sempre registrare il suo punto di partenza riguardante, oltre alle conoscenze scolastiche, gli strumenti operativi a sua disposizione, il gruppo classe di cui fa parte, la famiglia di provenienza, il territorio in cui vive. Calare dall'alto delle domande uguali per tutti deve prevedere questo. Soprattutto in fase di valutazione. Altrimenti si rischia di imporre un modello uniforme a degli "attori" con condizioni iperdiverse.
"L'ambito per cui i test Invalsi possono avere una vera utilità - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - rimane esclusivamente quello della comparazione finalizzata alla valutazione del sistema. Spingersi oltre sarebbe sbagliato. Respingiamo, in particolare, qualsiasi collegamento dei risultati conseguiti dagli studenti nelle prove Invalsi con il merito dei docenti. Non terrebbe, infatti, conto del il territorio in cui la scuola è collocata, come della situazione di partenza degli stessi alunni, del loro portfolio delle competenze e della eterogenea formazione delle classi".
Il sindacato ha quindi buoni motivi per temere che anche questo Governo intenda proseguire l'opera di avvicinamento delle performance degli alunni a quelle dei loro insegnanti, smontando in questo modo il processo docimologico avviato nell'ultimo ventennio. Un percorso che ha avuto inizio con le norme disposte dal decreto legislativo brunettiano 150/2009, che ha di fatto posto fine agli automatismi di carriera e autorizzato il Governo di turno a decidere in autonomia sul trattamento economico del personale. Le ultime dichiarazioni del Ministro Giannini e del nuovo Presidente Invalsi, Annamaria Ajello, orientate ad allargare il raggio naturale di tali verifiche, sembrano in linea con queste disposizioni. E quindi non fanno altro che alimentare i nostri timori.
La crescita della rilevanza dei risultati delle prove Invalsi potrebbe inoltre rappresentare un ulteriore passo verso la definitiva privatizzazione del contratto di lavoro. Un sistema di valutazione di questo genere, sempre più associato alle performance individuali e di struttura, rischia infatti di diventare il preludio all'assegnazione delle risorse solo alle scuole e ai docenti reputati migliori.
"Come sindacato - continua Pacifico - non possiamo accettare che i risultati dei test Invalsi, sommati ad altri freddi incartamenti redatti sempre da organi esterni alle scuole, come l'Indire e il Corpo ispettivo nazionale, possano diventare il centro della valutazione di discenti e docenti. Con il risultato che le scuole e gli alunni più in difficoltà per motivazioni oggettive, invece di essere sostenuti, con mezzi, organici e risorse maggiorate, si ritroveranno ad essere classificati di serie B. Le territoriali, le zone a rischio e gli istituti scolastici più in difficoltà - conclude il sindacalista Anief - non hanno bisogno di essere giudicati. Ma solo di avere più sostegno".
Pertanto, Anief comprende e sostiene lo sciopero indetto, a partire da domani, dai sindacati Cobas e Unicobas proprio per dire no ai test Invalsi.
CEFALU' (PA): SORPRESI A RUBARE CAVI IN RAME. ARRESTATI DAI CARABINIERI TRE LADRI.
I Carabinieri della Compagnia di Cefalù, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato tre uomini sorpresi a rubare cavi di rame dall'interno di un capannone, di una ditta ubicata nella zona industriale di Termini Imerese.
È accaduto nell'ultimo week-end, quando i militari dall'Arma si sono insospettiti nel vedere due uomini che, a bordo di una FIAT "Marea" SW, si allontanavano dal centro abitato di Campofelice di Roccella lungo la SS113 ed in direzione di Termini Imerese.
Riconosciuto il passeggero nel 24enne D.R., residente in Campofelice di Roccella, i Carabinieri hanno pensato bene di seguire quell'automobile.
Raggiunto l'agglomerato industriale, D.R.è, infatti, sceso dall'autovettura e, mentre il conducente proseguiva la marcia allontanandosi da quel luogo, mentre si introduceva, attraverso un'apertura praticata mediante il taglio della rete metallica di recinzione, all'interno dell'area di pertinenza di un'azienda agroalimentare.
Quei sospetti, non sono sfuggiti ai Carabinieri che hanno subito predisposto un servizio di osservazione e controllo in attesa che giungevano altre pattuglie in rinforzo.
I Militari hanno, così, accertato che altre due persone, giunte una a bordo di un ciclomotore e l'altra a piedi, si erano introdotte all'interno di quell'area, la prima scavalcando il cancello di ingresso, la seconda attraverso la medesima apertura praticata lungo la recinzione.
Nonostante l'oscurità della notte, i Carabinieri hanno prima notato più luci muoversi all'interno di uno dei capannoni della ditta e poi distinto le sagome di quattro individui che, facendo avanti ed indietro da quel capannone, gettavano matasse di cavi all'esterno della recinzione.
Nel frattempo è ritornata sul luogo la FIAT "Marea", il cui conducente ha aperto il bagagliaio ed aiutato gli altri complici nelle operazioni di carico.
Non c'erano più dubbi ormai: quegli individui stavano rubando il pregiato "oro rosso".
I Carabinieri sono quindi intervenuti bloccando tre delle persone: le due a bordo dell'automobile, il 49enne B.O., residente in Termini Imerese, ed il già menzionato D.R., i quali si stavano allontanando a gran velocità dal luogo del delitto, ed uno degli altri tre complici, il 36enne B.M., anch'egli residente a Termini Imerese.
Le conseguenti perquisizioni hanno consentito di rinvenire l'intera refurtiva, matasse in rame industriale del peso stimato in mezza tonnellata, costipate all'interno del bagagliaio dell'automobile nonché, arnesi da scasso e per il taglio degli spessi cavi.
Per i tre rei sono, così, scattate le manette.
Mentre proseguono le indagini dei Carabinieri per identificare gli altri due complici, nella giornata di sabato si è celebrato il giudizio direttissimo, conclusosi con la convalida degli arresti; in attesa del giudizio, per B.o. e B.m.è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza, mentre D.r.è stato rimesso in libertà.
Palermo, 05 maggio 2014
Reggio Calabria il 6 maggio 2014p.v., alle ore 12.30, presso la Sala Biblioteca del Tribunale di Reggio Calabria, il Presidente del Tribunale, dr. Luciano Gerardis, ed il Procuratore della Repubblica, dr. Federico Cafiero de Raho, terranno una conferenza stampa di presentazione di CIVITAS 2014, la seconda Giornata dei Diritti e della Legalità, che avrà luogo per l'intera giornata del 10 maggio 2014 presso i locali del Palazzo CE.DIR..
Rendiconto di Gestione anno 2013
Relazione in Consiglio provinciale del 5 maggio 2014
Egregi Colleghi,
siamo oggi riuniti per discutere ed eventualmente approvare il Rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario 2013, come prescritto dagli articoli 151, comma 7, e 227, comma 2, del Testo Unico.
Vorrei richiamare la vostra attenzione preliminarmente sulle attività poste in essere nell'anno appena trascorso, ove, in un periodo difficile per l'economia, e in particolare per quella delle imprese, è importante poter affermare oggi che la Provincia di Reggio Calabria rientra a pieno tra gli Enti che hanno regolarmente portato a termine gli adempimenti connessi al D.L. 35, (Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonche' in materia di versamento di tributi degli enti locali) senza fare ricorso a procedure di indebitamento, pur consentite dalla normativa.
Sfruttando gli esigui finanziamenti ministeriali, la Provincia ha proceduto nel 2013 ad una riduzione dell'esposizione debitoria complessiva dell'Ente relativamente all'indebitamento derivante da mutui contratti negli anni con la Cassa Depositi e Prestiti.
Utilizzando anche fondi propri, la Provincia ha proceduto così all'estinzione anticipata dei mutui.
L'attenzione che poniamo in ordine alla regolare tenuta dei conti e ai saldi finanziari dell'Ente, espressione di efficienza ed economicità, ci impone di non fermarci.
E' questa la sede opportuna per anticipare che, parte delle attività avviate nel 2014, prevedono una dettagliata analisi dell'indebitamento residuo esistente, al fine di pervenire entro fine anno ad una ristrutturazione dello stesso con eventuale devoluzione o estinzione anticipata.
Dopo un periodo di sperimentazione, iniziato nei primi mesi del 2013, sono ormai a regime le procedure afferenti le attività di pagamento da parte dell'Ente tramite piattaforma informatica.
Questo permette di interfacciarsi quotidianamente con l'Istituto tesoriere, consentendo una sostanziale riduzione dei tempi medi che fino al 2012 si attestavano intorno ai 55 giorni.
Fatta questa premessa che ritenevo doverosa, procediamo con l'esame degli atti che oggi vengono posti al vaglio del Consiglio.
E' opportuno richiamare, sia pure per grandi linee, il quadro generale e la situazione contingente che ha caratterizzato le attività di gestione dell'Amministrazione provinciale nel corso dell'anno 2013.
Il pieno manifestarsi della crisi economica nel nostro Paese, crisi che tutt'oggi attanaglia l'Italia insieme a molti Paesi membri dell'Unione Europea, ha portato all'adozione di una serie di provvedimenti normativi con i quali si è determinata una recrudescenza delle restrizioni finanziare già previste per le Autonomie Locali.
In altri termini, l'auspicio che alle riduzioni dei trasferimenti introdotte dalle precedenti finanziarie, alle restrizioni di specifiche voci di spesa e del patto di stabilità previste dal decreto legge n. 78/2010, alle ulteriori disposizioni contenute nelle reiterate "misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo" adottate da Governo e Parlamento nel corso del 2011 ed ai provvedimenti adottati dal così detto "Governo Tecnico", uno per tutti la "Spending Review", seguissero provvedimenti meno restrittivi è stato tradito e violato.
Alle Province, infatti, ancora oggi viene chiesto un contributo di risorse in termini percentuali quasi triplo a quello degli altri Enti del Settore Pubblico, mantenendo inalterate le competenze ed i servizi che la stesse dovrebbero svolgere e garantire.
L'ultimo Decreto "Renzi" o "Decreto Irpef", per intenderci quello che dovrebbe portare gli 80 euro in aumento alle fasce ritenute deboli redditualmente, trova copertura in un taglio complessivo di risorse al comparto Statale di 2.100 milioni di euro, dei quali 340 milioni graveranno proporzionalmente sulle Province.
Provvedimenti, probabilmente necessari, che peseranno tuttavia sulle già ridotte risorse degli Enti Locali, compreso il nostro.
I rapporti dell'UPI riportano che, già nel 2013, il 60 % delle Province fosse al collasso, evidenziando che solo gli Enti solidi finanziariamente hanno la possibilità di mantenere il livello e la qualità dei servizi offerti.
Alla luce di quanto appena sommariamente esposto, si può comprendere come gli obiettivi programmatici, e quindi le conseguenti scelte di questa Amministrazione per realizzarli, abbiano trovato un rigido paletto nei consistenti tagli subiti, sia per quanto concerne i trasferimenti erariali, sia quelli regionali.
Se si è riusciti a realizzare quanto prefissato, è stato solo grazie all'essenziale ed efficace supporto fornito da tutti i Dirigenti e dal personale dell'Ente.
Un personale ringraziamento al Direttore Generale, dottor Antonino Minicuci, e ai Dirigenti del Settore Economico Finanziario e del Settore Avvocatura, per avere tempestivamente assecondato gli indirizzi dell'Organo esecutivo, traducendoli in efficiente azione amministrativa attraverso l'attivazione delle procedure di recupero dei "residui perenti" ministeriali e dei trasferimenti regionali. Recupero di risorse che ci ha permesso di contenere i tagli, senza dover ricorrere all'aumento delle tasse proprie dell'Ente.
Una drastica riduzione delle spese correnti, operata attraverso la razionalizzazione delle spese generali di amministrazione e la contrazione della spesa per il personale, ha consentito alla Provincia di Reggio Calabria di rispettare il Patto di stabilità interno per il 2013, assicurando un, ritengo, buon livello qualitativo nell'erogazione dei servizi al cittadino e lasciando, contestualmente, libera da ulteriori pesanti vincoli la programmazione delle attività gestionali per gli anni successivi.
E' motivo di orgoglio, inoltre, poter sottolineare che anche per l'anno 2013 la Provincia di Reggio Calabria ha avuto un risultato positivo di gestione così come avvenuto per l'anno 2012.
Quanto alla predisposizione dei documenti che costituiscono il rendiconto della gestione, va precisato che questa Amministrazione si è fatta carico di sollecitare tutti i Settori, in sede di ricognizione dei residui al 31 dicembre 2013, affinché effettuassero il riaccertamento degli stessi in seguito ad attenta e specifica valutazione della sussistenza, a tale data, degli elementi previsti dal Testo Unico per il mantenimento degli stessi tra le scritture contabili dell'Ente: ciò ha comportato un processo di formazione del rendiconto più laborioso del solito che ha allungato i tempi preventivati sulla scorta dei termini di legge.
Tale attività ha portato, come potrà evincersi dal prospetto riepilogativo, ad un avanzo di amministrazione per l'anno 2013 di oltre 57.000.000,00 di €uro.
Risorse che potrebbero rivelarsi vitali per l'Ente ove i gravosi limiti imposti dal Patto di Stabilità ne permettano non il parziale ma il COMPLETO utilizzo.
In merito all'Avanzo di Amministrazione, appare doveroso soffermarsi sulla proposta di ripartizione di tali somme.
Come proposto dal Settore competente ed asseverato dall'Organo di Controllo dell'Ente (Revisori), si sono vincolate risorse pari a 40.000.000,00 di €uro derivanti, anche, dalle sopra citate attività di recupero dei c.d. "residui perenti", subordinandole al loro effettivo incasso.
L'adozione di tale misura cautelativa, seppur non obbligatoria, dimostra la particolare attenzione che questa Amministrazione presta ai conti dell'Ente.
Ad ulteriore riprova di quanto sopra asserito, è intenzione di questo Assessorato, in occasione della predisposizione del Bilancio di previsione per l'anno 2014, chiedere al Dirigente del Settore Economico e all'Organo di Controllo di valutare l'opportunità dell'applicazione totale dell'avanzo residuo o, qualora lo ritengano necessario, il vincolo di ulteriore parte.
L'esame del documento contabile all'approvazione di questo Organo consiliare fa emergere, altresì, la virtuosità dell'Ente per il rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale nel loro complesso, nonché per il rispetto dei vincoli relativi alla spesa del personale, sia su base storica che in rapporto percentuale alla spesa corrente, mantenendo intatte le potenziali capacità assunzionali previste dalla normativa vigente.
Altro elemento gestionale da evidenziare è il miglioramento delle procedure di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, fortemente voluto da questa Amministrazione, che ha permesso di contenere in previsione dell'esercizio 2014 l'aumento delle tasse proprie, proseguendo, inoltre, nelle procedure di rilevazione del sommerso e dell'evaso.
Signori Consiglieri, la situazione economica che attraversa in questo momento l' Ente, analoga a tutti gli altri enti locali, richiede da parte nostra la massima attenzione.
In virtù di questo faccio appello a tutte le forze di maggioranza e minoranza, senza distinzione, affinché si affronti in maniera condivisa la predisposizione del Bilancio di Previsione 2014.
Sarà cura di questo Assessorato, con il supporto del Settore Economico, fornire, non appena pronta, una bozza del Bilancio di previsione per l'anno 2014 da discutere preliminarmente in sede di conferenza dei capigruppo, anche al fine di avere da tutti i soggetti interessati utili consigli ed indirizzi.
Chiusa questa breve parentesi, passiamo all'esame del Rendiconto per l'anno 2013, documento attraverso il quale viene data dimostrazione dei risultati gestionali dell'intero anno trascorso, sintesi e a mio avviso giudizio sull'operato dell'Amministrazione.
I dati essenziali sono:
| GESTIONE | |||
| RESIDUI | COMPETENZA | TOTALE | |
FONDO INIZIALE CASSA AL 01/01/2013 |
|
| € 70.035.098,44 | |
RISCOSSIONI (+) | € 48.372.375,72 | € 70.037.890,37 | € 118.410.266,09 | |
PAGAMENTI (-) | € 56.769.469,52 | € 75.553.703,78 | € 132.323.173,30 | |
FONDO DI CASSA AL 31/12/2013 |
|
| € 56.122.191,23 | |
PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31/12/2013 |
|
| € 0,00 | |
|
|
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|
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RESIDUI ATT. (+) | € 333.694.855,69 | € 131.777.883,62 | € 465.472.739,31 | |
RESIDUI PAS. (-) | € 371.538.025,86 | € 92.596.150,71 | € 464.134.176,57 | |
DIFFERENZA |
|
| 57.460.753,97 | |
|
|
|
| |
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (+) |
|
| € 57.460.753,97 | |
|
|
|
|
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· Risultato di amministrazione:
a) Fondi vincolati_____________________________________ € 40.000.000,00
b) Fondi per il finanziamento spese in conto capitale_________ € 14.000.000,00
c) Fondi Ammortamento_______________________________ € 500.000,00
d) Fondi non vincolati_________________________________ € 2.960.753,97
e) TOTALE_________________________________________ € 57.460.753,97
Giovanni Verduci
Vicepresidente e Assessore
Programmazione Economica, Bilancio, Finanze
Giulia Montera torna sotto i ferri e si delineano nuovi orizzonti.
Giulia Montera, la bimba che nacque il 30 marzo 2010 presso l'ospedale Guido Compagna di Corigliano Calabro, provincia di Cosenza, la piccola grande vittima di "disattenzioni" mediche che potevano sfociare nella morte della stessa se i genitori di Giulia non fossero intervenuti tempestivamente comprendendo che erano state effettuate diagnosi non proprio realistiche; oggi torna a combattere la sua lotta per la vita. A distanza di quasi 2 mesi di ricovero, correva la notte tra il 22 ed il 23 Marzo 2014, quando la piccola Giulia Montera, che si trovava a Palermo, inizia a star male facendo registrare un peggioramento repentino delle sue condizioni di salute.
E' stato infatti necessario trasportare la piccola da Mondello, luogo dove alloggiava, al Di Cristina di Palermo, da allora la sua momentanea casa e' sempre stata quella del reparto di rianimazione, sempre del locale Di Cristina guidato dal dott. Coffaro, e da allora si riapriranno martedi 6 Maggio intorno alle 11 le stesse porte per condurre la piccola coriglianese in sala operatoria. Da quella notte bocche cucite sul decorso clinico della paziente, ma dai bene informati e sui social network rimbalzano notizie del tipo: gli esami in corso d'opera evidenziano polmoni in cattivo stato. I medici della rianimazione pediatrica del Di Cristina avvertono sulle loro spalle comunque il fiato di tante persone che amano Giulia, essendo ormai il suo caso diventato un caso nazionale di mala sanità, un caso tanto Nazionale che anche dagli uffici comunali di Palermo e dell' assessorato alla sanita' della regione Sicilia giungono chiamate all' indirizzo della direzione sanitaria del Di Cristina tese a capire lo stato di salute di Giulia. Chiamate e stretti contatti vengono anche mantenuti tra gli ospedali di Roma e di Toronto e la direzione di rianimazione del Di Cristina. Ma e' attraverso l'ufficio stampa dell'Associazione che ci giungono notizie su Giulia e sul suo ormai sicuro intervento.
Le condizioni di salute di Giulia rendono necessario l'intervento chirurgico. Giulia, Martedi 6 Maggio dovra' subire un intervento di tracheostomia. In sala operatoria per provare a ridare speranza alla piccola Giulia Montera ci saranno le mani del dott. AntonFranco Carolina che pratichera' sulla paziente un intervento per posizionamento di tracheotomia e le mani della dott. Anna Guddo che avra' il compito di addormentare e risvegliare la piccola Giulia. Riflettori puntati dunque sul Di Cristina per Martedi sei Maggio dove l'attesa per un sano risveglio di Giulia ed un proficuo esito positivo dell'intervento albergano in tutti motivando i singoli a continuare la speranza di Giulia per un futuro migliore.
Il Forum del III settore dell'Area Grecanica, sin dalla sua costituzione informale, avvenuta nell'anno 2010, rispetto alla decisione/proposta di costruire una Centrale a Carbone nel territorio di Saline, ha scelto da quale parte stare.
Noi siamo per un modello di sviluppo alternativo, che valorizza l'esistente e lo concretizza sotto il profilo occupazione. Siamo decisamente schierati per un secco e netto No al Carbone a Saline ed ovunque.
Non può che destare profonda preoccupazione la citazione in giudizio che la società SEI S.p.A. ha inviato nei confronti di alcuni, definiti, attivisti del coordinamento No Coke, del quale, ribadisco, il Forum fa parte sin dalla prima ora.
La preoccupazione non deriva tanto dalle potenziali conseguenze sotto il profilo giuridico, che siamo certi non potranno esserci, quanto dal fatto che l'azione sembra diretta a censurare le opinioni e frustrare e punire chi esprime dissenso rispetto ad un'ulteriore e scellerata scelta che vedrebbe definitivamente annullate le potenzialità di sviluppo dell'area, oltre i comprovati danni alla salute pubblica, in un contesto dove le risposte sanitarie ai bisogni della popolazione sono deboli e decisamente perfettibili.
In una terra, la nostra meravigliosa terra, dove mancano i servizi minimi essenziali, dove la loro carenza genera oltremisura un vulnus occupazionale e culturale, dove la tutela ambientale spesso ha dovuto piegarsi alla logica dello sfruttamento indiscriminato, il tentativo di frustrare una legittima voce di protesta e contestualmente d'impegno colma la misura, indigna, è beffardo e non può assolutamente essere accettato dalla società civile.
È un attacco palese al libero dissenso ed alla resistenza civile.
Il Forum del III settore non ha dubbi che nelle sedi giudiziarie questo fumus possa diradarsi inequivocabilmente.
Nel mentre rimaniamo accanto alle persone citate, che fanno parte del Forum del III settore, in questa battaglia, che è la nostra, saldamente seduti al fianco di chi lotta per il futuro di questa terra!
Melito di Porto Salvo lì 6 maggio 2014
Il portavoce
Mario .Alberti
Martedì 6 maggio 2014
Presso Il Margutta RistorArte di via Margutta, a Roma, a pochi passi dalla casa del grande regista, una mostra che celebra i film e i momenti salienti della vita di Federico. Per ricordare i 20 anni dalla morte e i 50 anni dalla vittoria dell'Oscar per 8 e ½.
"SOTTO CASA DI FEDERICO": SI APRE OGGI IN VIA MARGUTTA UNA MOSTRA PER RICORDARE FELLINI
Si inaugura martedì 6 maggio alle 19,00 la mostra "Sotto casa di Federico" curata da Francesca Barbi Marinetti con una trentina di opere ad inchiostro di china che per l'occasione Roberto Di Costanzo ha dedicato all'immaginario felliniano. La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile sino al 16 giugno 2014.
Tina Vannini e Francesca Barbi Marinetti
D.d'Arte
invitano all'inaugurazione della mostra di
ROBERTO DI COSTANZO
SOTTO CASA DI FEDERICO
A cura di Francesca Barbi Marinetti
Inaugurazione: Martedì 6 Maggio 2014 – ore 19.00
(aperta al pubblico dal 7 Maggio al 16 Giugno 2014)
Il Margutta RistorArte
Via Margutta 118 - Roma
Con il patrocinio del maestro Pierre Cardin, Il Centro Sperimentale di Cinematografia, Editions Nomades
Saranno presenti Rossella Brescia, madrina dell'evento, il premio Oscar Piero Tosi, il truccatore Francesco Freda, le attrici Samya Abbary e Maria Rosaria Omaggio.
Il mio cinema non è letterario né narrativo, è pittorico.
La luce ne rappresenta l'essenza, lo stile, l'ideologia.
Federico Fellini
Omaggiare Federico Fellini e ospitare il lavoro di un artista visionario e poetico insieme come Roberto Di Costanzoè la felice sintesi di questo appuntamento espositivo de Il Margutta RistorArte. Si inaugura oggi, martedì 6 maggio alle 19,00, la mostra Sotto casa di Federico curata da Francesca Barbi Marinetti con una trentina di opere ad inchiostro di china che per l'occasione Roberto Di Costanzo ha dedicato all'immaginario felliniano. Il consueto Aperitif Art sarà ispirato al ricettario di casa Fellini.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile sino al 16 giugno 2014, e gode del patrocinio del maestro Pierre Cardin, del Centro Sperimentale di Cinematografia, e di Editions Nomades. Madrina d'eccezione dell'evento inaugurale sarà Rossella Brescia, anche ritratta dall'artista nelle vesti di Gradisca. Tra gli altri ospiti confermati, il premio Oscar Piero Tosi, il truccatore Francesco Freda, le attrici Samya Abbary e Maria Rosaria Omaggio.
Una occasione importante, addirittura doppia, che consente di ricordare i 20 anni dalla morte del regista, e i 50 anni dalla vittoria dell'Oscar per 8 e ½. L'appuntamento con Federico era da tempo nelle intenzioni di Tina Vannini essendo il marito Claudio Vannini legato al regista da ricordi personali. Fellini infatti, che abitava alla porta accanto dove si legge la targa che lo commemora, è stato negli anni Ottanta un assiduo frequentatore del vegetariano di via Margutta e molti sono gli aneddoti che ancora circolano ricordandone l'eccezionale presenza.
Federico si firmava Federico. Così piaceva essere identificato il grande Fellini. Già dall'esperienza delMarc'Aurelioscriveva i propri pezzi firmandoli con il proprio nome di battesimo. Secondo la testimonianza di Gianfranco Angelucci persino dal letto di ospedale quando alla fine dei suoi anni fu ricoverato per la grave ischemia che poi gli sarà fatale, scherzava raccontando che quando le infermiere lo chiamavano Signor Fellini, gli veniva spontaneo girarsi come se si rivolgessero a suo padre. Da qui il titolo della mostra, ad indicare una familiarità con il luogo e nel rispetto di uno spirito geniale che attingeva a piene mani dal rapporto diretto con il mondo e le persone.
Il visionario, diceva Fellini, è l'unico vero grande realista. Una provocazione che racchiude il senso della sua ricerca e della sua straordinaria sensibilità. E il disegno è uno strumento d'indagine e consolazione, ironico e pungente, che lo accompagnerà tutta la vita. È risaputo come il giovane Federico giunga a Roma diciannovenne con la scusa della facoltà di giurisprudenza per dare invece inizio all'arte diventando vignettista e autore di quello straordinario bisettimanale che fu il Marc'Aurelio, crocevia delle maggiori firme della commedia all'italiana.
Federico amava Roma, città dalle mille stratificazioni che rispondeva alla sua sete continua di novità. Ma soprattutto amava Cinecittà, il luogo perennemente cangiante che assumeva di volta in volta le forme, i colori, lo stile del suo prolifico immaginario.
A Roma Roberto Di Costanzo ha già dedicato un tributo visionario raccontando questa città complicata con occhi di bambino. La sua storia illustrata prendeva il via con il volo di palloncini rossi dal ponte di Castel Sant'Angelo. Palloncini che rispuntano In Amarcord, dove ritrae Federico bambino seduto accanto ai genitori a via Margutta sprofondato nei propri infiniti rigagnoli visionari. Sono sogni leggeri di fanciullo che volano alti come i palloncini che animano il gioco di una bimba senza peso. Mentre con La Dolce vita lo sguardo abbraccia i tetti di Roma dominati dal saluto ironico e surreale della capriola di Marcello insieme alla benedizione dall'alto dei cieli di Federico. Ne La Grande Bellezza, omaggio dichiarato al recente film di Sorrentino, Anita è un'imponente e meravigliosa gigantessa che incarna l'esplosiva abbondanza di una femminilità diventata icona. È una Polena voluttuosa che si staglia in un crescendo da dimensione onirica a struttura sovradimensionata e imprescindibile.
Il Casanova, invece, è ritratto con il massimo estetismo che può assumere un pallone gonfiato. "Sono un gran bugiardo", diceva di sé Federico Fellini. La fantasmagoria felliniana contempla anche la bugia, ne è nutrimento indispensabile. Sono bugie che alimentano il sogno, che recidono i legami liberando l'arte.Ma ecco l'altra faccia della medaglia: il Casanova. Fellini non ha simpatia per il grande seduttore veneziano che definisce "un supervitellone antipatico… un sinistro Pinocchio che si rifiuta di diventare una persona per bene". Il confronto con questo antieroe aveva messo alla prova il regista anche da un punto di vista stilistico, che ne ha fatto un "totem" e un "quadro incompleto" al tempo stesso. "L'idea sarebbe fare un film con una sola immagine, eternamente fissa e continuamente ricca di movimento. In Casanova avrei voluto veramente arrivarci molto vicino: un intero film fatto di quadri fissi".
Roberto Di Costanzo insegue i momenti felliniani con raffinata attenzione. Lo appaga la bellezza visionaria e onirica, lo irretisce la denuncia affabulata e giocosa. Resta in punta di china leggero sulla suggestione di un sogno che ancora ci parla.
Biografia Roberto Di Costanzo. Ritrattista, illustratore, pittore, docente di storia del costume. Dopo l' Accademia di Belle Arti di Roma indirizzo scenografia teatrale, spinto dal grande amore per il cinema, accede al prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove seguito dal Maestro costumista Piero Tosi, suo mentore, e dallo scenografo Andrea Crisanti, si diploma in scenografia, costume ed arredamento per il cinema. Contemporaneamente cresce il suo interesse per l' illustrazione che lo porterà a lavorare su progetti editoriali di rilievo tra i quali "L' Amore non ha fine" di Francesco Freda (Edizioni Azimut), " Il Canto di Natale " di Charles Dickens (Edizioni Azimut), "Fiabe di Alenuska" ( Editioni Azimut), "Il Rifugio" di Marco Caputo ( Nicodemo Editore) ," Roma" ( Editions Nomades), e " Nina et Paris" di Paolina Sturni (Editions Nomades), gli ultimi due ,in uscita in Francia, Svizzera e Belgio. Dopo numerose mostre personali in Italia, su invito del Maestro Pierre Cardin espone presso l' Espace Cardin a Parigi, presentandosi al pubblico francese nella veste di illustratore e ritrattista. Da qui l' ascesa e l' esposizione presso la Casa dell' Architettura di Roma, l' Istituto di cultura francese ( Centre Saint Louis) e l' interesse crescente nel collezionismo parigino. Le sue opere grafiche figurano in collezioni private tra Roma e Parigi e nelle prestigiose gallerie: "Galerie Maurizio Nobile" ( Parigi- Bologna); "Galerie du 9e Art" ( Parigi). Attualmente è docente di storia del costume all' Accademia del Lusso di Roma. Conduce inoltre seminari di disegno e pittura.
Il vescovo Milito ha benedetto i locali del nuovo complesso scolastico
In un clima di grande partecipazione, il vescovo della diocesi di Oppido-Palmi Mons. Francesco Milito, ha benedetto i locali della nuova struttura che ospita l'Istituto d'istruzione superiore "Giuseppe Renda". Per giovedì 15 maggio, è in programma invece l'inaugurazione ufficiale della scuola. Il vescovo Milito, accompagnato dal suo segretario particolare don Antonio Nicolace, è stato accolto dalla preside del "Renda" Pasqualina Maria Zaccheria. Un auditorium gremito di studenti e docenti, ha salutato con un lungo applauso l'arrivo del vescovo. La preside Zaccheria, nel salutare e ringraziare il vescovo, ha ricordato la lunga strada che ha portato il "Renda" ad avere una sede definitiva, in cui spazi e tecnologia assumono un ruolo fondamentale al fine di regalare agli studenti il meglio. "Il più alto valore –ha aggiunto la preside- è quello delle persone che, insieme, costruiscono giorno dopo giorno il futuro delle giovani generazioni". Dal dirigente scolastico è giunto anche un sentito ringraziamento all'intero corpo docente, ai collaboratori, e a tutti gli studenti, "per essere riusciti, tutti insieme, a costruire una grande scuola". Il vescovo Francesco Milito, da parte sua, ha lanciato un messaggio chiaro agli studenti: "Non sprecate tempo". Questo il forte segnale giunto dalla giornata poiché, ha ricordato il vescovo, nella vita non sempre si può rimandare. Poi, un forte incoraggiamento ai docenti, perché siano sempre costruttori di una società che forma l'uomo sull'etica, sull'autentica ricerca e scoperta della propria voce interiore. Agli studenti, dal vescovo Milito, è sopraggiunto un ulteriore invito ad essere testimoni nel mondo, che ha bisogno, ora più che mai, di uomini e donne capaci di testimoniare con forza il Vangelo. E' stato lo stesso vescovo a consegnare i Crocefissi che verranno collocati in tutte le aule del "Renda". Da parte loro, gli studenti hanno presentato dei brani religiosi, uno dei quali scritto e musicato dagli alunni del "Renda" per la giornata dello studente. Studenti che si sono raccolti in preghiera insieme al vescovo, partecipando, con emozione, alla benedizione dei locali della loro scuola. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri: i parroci don Pino Demasi, don Antonio Scordo e don Salvatore Larocca, i componenti del consiglio d'istituto del "Renda", il preside del "Rechichi" Giovanni Laruffa, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di San Giorgio Morgeto Dino Primerano, i docenti dell'Istituto comprensivo Brogna di Polistena, una rappresentanza della locale stazione dei carabinieri.
Ufficio Stampa - Istituto d'Istruzione Superiore "G. Renda"