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NCD Reggio Calabria: “Vicinanza a lavoratori Atam”

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Il Nuovo Centro Destra di Reggio Calabria esprime vicinanza e solidarietà ai lavoratori dell' Atam, impegnati in una difficile battaglia a difesa dei propri posti di lavoro in  un'azienda che rappresenta la più solida e radicata realtà imprenditoriale cittadina e che da anni, con ottimi risultati, garantisce un servizio indispensabile per la comunità quale quello del trasporto pubblico. Ncd si impegna, attraverso i propri rappresentanti in seno alla Giunta regionale, a vigilare e supportare le iniziative già ampiamente programmate e che dovranno avere quale obiettivo prioritario il supporto in termini economici all'azienda e ai lavoratori. 

Ci rammarica, in questa sede, dover constatare l'inerzia della Commissione Straordinaria che guida palazzo San Giorgio dinanzi alla risoluzione di tale problematica e all' adozione di quei provvedimenti necessari ed evidenziati anche dalla Procura della Repubblica. Non comprendiamo infatti cosa ostacola l'assunzione di strumenti urgenti e fondamentali per il futuro dell'azienda e che inoltre, in questo momento, non comporterebbero nessuna esposizione finanziaria per l'Ente ma solo una manifestazione di volontà a tutela dell'Atam e dei suoi lavoratori. 

Ncd, pur comprendendo le difficoltà cui vengono chiamati i Commissari nella gestione di una città di 200 mila abitanti, ritengono ormai non più procrastinabile il tempo delle scelte risolutive e concrete volte a superare le emergenze sociali ed occupazionali della nostra città.  Reggio non ha bisogno di decisioni simboliche e tardive che nessun giovamento comportano al tessuto economico cittadino, ma invece necessita di provvedimenti netti e chiari che consentano alla città di avvicinarsi in maniera serena alle prossime elezioni comunali che restituiranno, ai cittadini, la facoltà di scegliere i propri rappresentanti.

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Napoleone Re di Roma, scultura - Busto dell'infante presentato a Lucca all'Archivio di Stato - Associazione "Napoleone ed Elisa : da Parigi alla Toscana" BICENTENARIO NAPOLEONICO ALL'ELBA

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ASSOEDILIZIA - Property Owners' Association Milan Italy
e
ISTITUTO EUROPA ASIA - IEA – EUROPE ASIA INSTITUTE

Presentazione ad iniziativa dell'Archivio di Stato di Lucca e della neonata Associazione "Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana"

Manifestazione nell'ambito delle Celebrazioni del  Bicentenario di Napoleone all'Elba: 4 Aprile 1814
 

UNA SCULTURA "INEDITA" AL POMERIGGIO NAPOLEONICO DI LUCCA

  

Piccolo busto del Re di Roma infante, realizzato in marmo bianco alabastrino, ad opera dello scultore torinese Giacomo Spalla.
 

Una scultura dell'unico figlio di Napoleone Bonaparte, Napoléon François Joseph Charles, Re di Roma, poggiante sull'erma originale, opera del torinese Giacomo Spalla, mai esposta al pubblico – si riteneva addirittura che fosse andata perduta -   e acquistata dalla collezionista italiana Cristina Conforto Galli Tronca, è stata la grande sorpresa del "pomeriggio napoleonico" organizzato a Lucca nella sede dell'Archivio di Stato del capoluogo toscano da Roberta Martinelli, presidente della neo-costituita Associazione "Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana" e già presidente dei Musei Napoleonici dell'Elba, con la collaborazione dell' Archivio di Stato di Lucca.

L'Associazione si sta attivando nel programma delle celebrazioni del Bicentenario Napoleonico all'Elba.


Giulia Gorgone, direttore del Museo Napoleonico di Roma, ha presentato la scultura.

Nel resoconto de "La Gazzetta di Lucca", Spalla, scultore di Napoleone I°, realizzò l'opera quando il Re di Roma aveva soltanto dieci mesi.

È difficile ricostruire, date le poche notizie che finora si hanno, la storia del piccolo busto di Spalla; sembra che provenga da Palazzo Bonaparte, dimora romana di Letizia Ramolino, madre di Napoleone.

In effetti è documentato come nella camera da letto di Madame mère, su un tavolino "ai piedi del suo letto" fosse poggiato un busto in marmo del figlio di Napoleone.

La scultura è comparsa recentemente sul mercato antiquario romano come proveniente dalla Casina Valadier di Roma.

Grazie alla generosa disponibilità della collezionista Conforto Galli Tronca, che oggi la possiede, è stato possibile presentarla, facendo una sorpresa che avrebbe certo commosso il padre, l'Empereur : anche considerando che quel titolo di Re di Roma sarebbe andato perduto a breve con la caduta dell'impero, che il giovane sarebbe morto a 21 anni e che questo busto (così pare), avrebbe tenuto compagnia a Napoleone negli ultimi suoi giorni trascorsi a Sant'Elena.

 

 foto: Il presidente dell'Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici





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Luigi Palamara
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Meteo, le previsioni del tempo del 5 maggio 2014

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TEMPO: PREVISIONI PER DOMANI  - ROMA, 5 MAG - Il Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull'Italia per la giornata di domani. Nord: addensamenti compatti sulle aree alpine e prealpine con qualche debole fenomeno sui rilievi di confine; nubi medio-alte diffuse ma innocue sulle restanti zone. Centro e Sardegna: tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni a parte velature in transito pomeridiano. Sud e Sicilia: condizioni di cielo pressochè limpido e terso salvo temporanei addensamenti pomeridiani. Temperature: minime in aumento sull'arco alpino e sulle regioni centrali tirreniche, senza variazioni di rilievo sulle restanti zone; in generale rialzo ovunque, più deciso al centro-sud. Venti: in prevalenza deboli meridionali, a regime di brezza lungo le coste. Mari: mossi Canale e Mar di Sardegna; poco i restanti mari.

TEMPERATURE ITALIA: MINIME DELLA NOTTE  - ROMA, 5 MAG - Il Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare comunica le temperature minime della notte registrate oggi in alcune località italiane: Alghero 8, Ancona 6, Aosta 7, L'Aquila 4, Arezzo 3, Bari 12, Bergamo 10, Bologna 8, Bolzano 5, Brescia 10, Brindisi 12, Cagliari 11, Campobasso 5, Capo Palinuro 10, Catania 10, Catanzaro 10, Enna 9, Ferrara 8, Firenze 6, Forlì 5, Frosinone 7, Gela 13, Genova 13, Grosseto 7, Imperia np, Lamezia Terme 13, Latina 7, Lecce 10, Marina di Ravenna 8, Messina 13, Milano 10, Monte Cimone 0, Napoli 12, Olbia 7, Padova 12, Palermo 15, Parma 9, Perugia 4, Pescara 9, Piacenza 6, Pian Rosà -8, Pisa 7, Potenza 7, Reggio Calabria 11, Roma Ciampino 7, Roma Fiumicino 8, Sarzana 10, Siracusa 12, Taranto 12, Termoli 14, Torino 8, Trapani 14, Trento Paganella 0, Treviso 11, Trieste 11, Udine 9, Venezia 11, Verona 9, Vicenza np, Viterbo 9.

TEMPERATURE ESTERO - ROMA, 5 MAG - Il Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare comunica le temperature minime della notte e massime di ieri registrate in alcune città estere: Algeri 6 24, Amburgo 4 11, Amman 23 33, Amsterdam 4 13, Ankara 12 25, Atene 17 np, Barcellona 12 20, Beirut 27 37, Belfast 9 15, Belgrado 8 11, Berlino 3 10, Bonn 2 15, Bratislava 4 16, Bruxelles 4 15, Bucarest 10 19, Budapest 4 16, Il Cairo 27 40, Copenaghen 4 14, Cracovia 2 14, Damasco 16 35, Dublino 8 15, Edimburgo 8 15, Francoforte 5 17, Gerusalemme np np, Ginevra 3 14, Helsinki 0 8, Istanbul 14 23, Kiev 5 20, Larnaca 19 25, Lione 4 17, Lisbona 13 29, Londra 5 17, Lubiana 0 18, Madrid 8 27, Malta 13 20, Marrakech 17 35, Minsk 1 12, Monaco 2 13, Mosca 4 11, Nizza 14 20, Odessa 11 15, Oslo -3 10, Parigi 4 17, Podgorica 13 19, Praga -1 11, Reykjavik 6 12, Riga 3 9, Sarajevo 3 6, Skopje 8 17, Sofia 7 17, Stoccolma -2 9, Tallin 0 7, Tirana 13 21, Tripoli 10 24, Tunisi 14 22, Varsavia 2 13, Vienna 4 16, Vilnius -1 13, Zagabria 7 16, Zurigo 2 14.

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BABY MARATONA - domenica 11 maggio

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Aspettando la Baby Maratona…

Domenica 11 maggio al Campo Ippico 16ª edizione della corsa ludica che ritorna a disputarsi nel giorno della Festa della Mamma

 

La gara non competitiva, riservata ai bambini nati negli anni dal 2005 al 2011 (dai 3 ai 9 anni), torna ad essere riproposta, come era alle origini, la domenica in cui si celebra la Festa della mamma, domenica 11 maggio.

Organizzata dalla Segreteria del Sindaco, la Baby Maratona ogni anno riscuote molto successo arrivando a coinvolgere mediamente 500 bambini con le loro famiglie. Anche mamma e papà possono partecipare alla competizione con una "maratonina" appositamente riservata per gli uni (quella dei "Papà", giunta alla 14ª edizione) e per le altre (quella delle "Mamme", 12ª edizione).

Le iscrizioni possono essere effettuate on-line attraverso l'indirizzo di posta elettronica babynmaratona@comunedisanremo.it indicando le generalità del/i partecipante/i, residenza, recapito telefonico ed estremi del documento di identità, nonché la scuola di appartenenza. Quest'ultimo dato sarà determinante per assegnare la "Targa Lino Bottini" alla scuola dell'infanzia e alla primaria che avranno registrato, ciascuna, il maggior numero di iscrizioni.

Sarà, comunque, possibile iscriversi anche la mattina stessa della "Maratona", direttamente sul posto, dalle 9.00 alle 9.30.

L'inizio delle sessioni di corsa (bambini, mamme e papà) è fissato per le ore 10.00. Dopo lo svolgimento delle 'gare', avranno luogo le premiazioni e quindi una meritata merenda per tutti i piccoli partecipanti.

 

Ad animare e divertire i bambini sarà il Teatro dei Mille Colori di Salvatore Stella.

 

La manifestazione si avvale della collaborazione tecnica dell'associazione sportiva Pro San Pietro e di sponsor che hanno fornito diversi prodotti: Coop.Liguria (buoni spesa), Nuova Assistenza (merendine, succhi di frutta), Hasbro Italia

 

 

Sanremo, 5 maggio 2014

 


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Regione, Naccari e Scalzo: " Sul turn over nel settore sanitario solo chiacchiere!"

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E' evidente l'ennesima superficialità da parte dell' ex Presidente Scopelliti  in merito allo sblocco del turnover nel settore sanitario.   Si è fatto difendere dal fidato sub commissario Urbani,  inviato dal Ministro del NCD, occasionalmente Ministro della Salute, il quale, continuando sulla falsariga del ritornello di Scopelliti, che ha sbandierato ai quattro venti l'avvenuto sblocco del turnover, arrivando a promettere, in particolare all'Ospedale di Cosenza, il celere arrivo di nuovi medici, ora "si accorge" che occorre una legge dello Stato per ottenere le deroghe, ammesso che ne esistano i presupposti e che siano state soddisfatte le condizioni poste dal tavolo Massicci relative alla definizione delle procedure di mobilità degli esuberi derivanti dai processi di dismissione dei presidi ospedalieri.
Continuano le prese in giro di Scopelliti con il supporto degli amici inviati dagli amici di Roma. E' invece  assolutamente necessario procedere alla mobilità come richiesto da tempo dal tavolo Massicci per ottenere  lo sblocco del turn over.  Il  resto sono solo  chiacchiere.
Ma sorge spontanea una domanda. In tutto questo,  cosa intende fare  il  sub commissario generale Pezzi cui compete, per mandato della delibera del Consiglio dei Ministri, la materia relativa al personale? Sarebbe auspicabile una sua presa di posizione, in quanto non è più sostenibile una  situazione che si garantisce ricade esclusivamente  sulle spalle dei medici che esplicano il servizio.

Demetrio Naccari Carlizzi e Tonino Scalzo
Consiglieri regionali del PD



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Luigi Palamara
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Presentato il programma degli eventi per il Salone del Libro di Torino 2014. Gli inediti di Corrado Alvaro e molti altri appuntamenti

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L'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha presentato il programma degli eventi in occasione della partecipazione della Regione all'edizione 2014 del "Salone internazione del libro di Torino" che prederà il via l'8 maggio per concludersi il 12. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche l'Assessore provinciale di Reggio Calabria alla Cultura e Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo e il curatore del catalogo Gilberto Floriani.
"Nutrimenti"è il tema conduttore della presenza della Regione Calabria al Salone del Libro di Torino 2014. Sarà uno speciale "cibo per giovani menti", sopratutto perchè saranno nuovamente mille studenti calabresi ad animare una delle kermesse culturali più importanti d'Europa. 
"Un'altra impresa dei Mille di differente natura e in direzione ostinata e contraria – ha dichiarato l'Assessore Caligiuri - non a caso, nel programma che abbiamo predisposto, le scuole saranno protagoniste di eventi, mettendo in mostra progetti e iniziative sulla lettura, pure attraverso le consulte provinciali giovanili". Anche i Comuni evidenzieranno le loro attività a cominciare dalla splendida iniziativa della "Biblioteca errante" di Vallefiorita, così come le sette "Citta' del Codice", rappresentate alla fine del Cinquecento nel prezioso "Codice Romano Carratelli", da proporre nel registro "Memorie del mondo" dell'Unesco.
Saranno oltre 30 le case editrici calabresi che animeranno il programma, con iniziative di grande respiro. In tale quadro, da segnalare quelle del Centro editoriale e librario dell'Università della Calabria, uno dei pochi atenei nazionali impegnato in questa direzione. Nello stand sarà previsto un book-shop dove sarà possibile acquistare i libri delle case editrici calabresi, che hanno organizzato decine di eventi negli spazi della Regione Calabria. L'idea di fondo è quella di considerare la "letteratura calabrese come letteratura universale" e che può considerarsi il filo rosso di tutta la nostra presenza. E' infatti questo il titolo della "lectio magistralis" affidata a Vittorio Sgarbi.
Il Salone del Libro di Torino sarà ancora una volta il palcoscenico internazionale per evidenziare le iniziative culturali della Regione Calabria, quest'anno impegnata nel ricordare i cinquecento anni della nascita del Cardinale Guglielmo Sirleto (protagonista della Controriforma), i cento anni della nascita del grande scrittore Giuseppe Berto (calabrese due volte poichè non per nascita ma per scelta), i cento anni della nascita di Renato Dulbecco (premio Nobel per la medicina nel 1975), i novant'anni della nascita di Saverio Strati (una delle voci letterarie più importanti del Novecento italiano, recentemente scomparso nel disdicevole oblio della stampa nazionale e che nell'occasione verrà' raccontato da Carmine Abate e Mimmo Gangemi, Vito Teti e Gioacchino Criaco).
Appunto per evitare rischi del genere, il Polo regionale delle politiche pubbliche sulla lettura ha recuperato un fondo manoscritto inedito di Corrado Alvaro risalente agli anni 1911-1916 pubblicato dalla casa editrice Donzelli e a cura dell'Universita' della Calabria con il titolo "Il giovane Corrado Alvaro". "La portata degli eventi di quest'anno – ha dichiarato Gilberto Floriani – è solo leggermente inferiore a quella del 2013. Notevole è stato lo sforzo organizzativo e culturale che ci ha portato alla stesura di tutti gli eventi, sui quali quello su Corrado Alvaro rappresenta la maggiore novità. Negli scorsi anni ho recuperato alcuni scritti giovanili ancora sconosciuti, alcune poesie, lettere inviate ai familiari e al padre che ci hanno fatto scoprire un inedito Alavro, in più una prima stesura di 'Gente in Aspromonte'".
"E poiché il futuro non si aspetta ma si prepara – ha aggiunto l'Assessore regionale alla cultura Caligiuri - anticipiamo di un anno i temi dell'Expo 2015 dedicato al cibo. Non solo presenteremo i vini di Calabria nella interpretazione di Sarino Branda per i tipi della Rubbettino editore, ma anche la dieta mediterranea, patrimonio mondiale dell'umanità, studiata proprio a Nicotera alla fine degli anni Cinquanta e ora per l'occasione descritta con i testi di Carmine Abate, Mimmo Gangemi, Vito Teti e Antonio Mazza, poeta italo-canadese di vaglia. Infine, la preziosa testimonianza di Chef de rang come Gaetano Alia (con l'apporto indispensabile di Pinuccio), Antonio Abbruzzino, Salvatore Murano detto Max, Bruno De Francesco dello spirituale "Zenzero" e Maurizio Sciarrone dell'emergente nazionale "De Gustibus". Castrovillari, Catanzaro, Ciro' Marina, Serra San Bruno e Palmi rappresenteranno punti cardinali che costruiscono l'ordito di una Calabria unita dalla cultura del cibo e del buon vivere".
Particolare attenzione sarà data anche alla 47.ma edizione del "Reghium Julii", il più longevo premio letterario della Calabria. Per l'occasione sarà presente l'Assessore provinciale di Reggio Calabria alla Cultura Lamberti-Castronuovo che ha dichiarato: "grazie a questa opera, frutto di tutte le forze culturali della Calabria, mettiamo in mostra le migliori energie e il vero volto della nostra regione. Il premio Reghium Julii, negli anni consegnato a più importanti esponenti del mondo della cultura italiana e non solo, ha la sua forza anche nella particolare sezione dedicata ai giovani per le loro opere prime. Un motivo di particolare soddisfazione che ci spinge a rimanere vicini a questo premio che vuole essere da stimolo ai tanti talenti letterari che la nostra terra riesce ad esprimere". 
Ma la cultura, è notorio, unisce anche passato e futuro, attraverso le contraddizioni e le bellezze del presente. "Twitterletteratura" e' una modalità di scrittura collettiva in 160 caratteri fatta propria dal portale regionale www.bibliotechecalabria.it con l'apporto di Paola Bottero, confermando qualcosa che pochi sanno, ma che indica tendenze profonde e prospettive positive: come libri elettronici scaricati dal web la Calabria e' la terza regione d'Italia.
Il genere del giallo, nelle sue varie declinazioni dallo spionaggio al thriller e' di grande interesse. Ci presentiamo dunque con "Calabria noir", la rassegna creata da Cristina Marra con scrittori che sono nati o descrivono la nostra regione che diventa lo sfondo di storie che raccontano la realtà come se fosse inventata.
Anche i premi letterari verranno presentati dal "Tropea" al "Caccuri", passando per quello della "cultura Mediterranea" promosso dalla Fondazione Carical, presieduta da Mario Bozzo. Le parole e i suoni della poesia calabro-greca rivivranno attraverso i versi di Salvino Nucera e le musiche di Francesca Prestia.
Sarà l'occasione per ricordare anche un artista poliforme come Enotrio, noto come pittore ma anche musicista e poeta, e un intellettuale come Pasquino Crupi, scomparso nell'agosto del 2013, animatore appassionato delle ragioni del Sud.
Quelle stesse ragioni che Nicola Zitara aveva evidenziato nei suoi scritti opportunamente riproposti da "Citta' del Sole", considerati al tempo nostalgici ma che erano - e sono - prevalentemente profetici e realistici: il Sud e' entrato nella storia d'Italia da sconfitto e da sconfitto e' finora rimasto per 154 anni.
Vanno dunque invertiti i luoghi comuni, come le considerazioni "scientifiche" di Cesare Lombroso, alle quali e' dedicata un'interessante riflessione a trecentosessanta gradi a cura di Maria Teresa Milicia. La grande storia del Sud verrà' riletta attraverso i primi due sovrani della dinastia borbonica: l'illuminato Carlo III con il saggio di Giuseppe Caridi e la proposizione di un inedito di Umberto Caldora sul diario segreto di Ferdinando IV di Borbone negli anni cruciali tra il 1796 e il 1799.
Il capire è la premessa del fare. Quindi per sconfiggere la "mala pianta" della 'ndrangheta Nicola Gratteri e Antonio Nicaso presenteranno In anteprima il loro ultimo lavoro, edito da Pellegrini, dal titolo "Malelingue", relativo alle parole della 'ndrangheta.
"Anche quest'anno l'allestimento dello stand e' stata l'occasione per presentare il nostro straordinario patrimonio culturale – ha successivamente aggiunto l'assessore Caligiuri - nel 2013, da regione ospite d'onore, campeggiavano nei nostri spazi la tela di Mattia Preti "Noli me tangere", le ceramiche di Seminara, la Bibbia di Reggio Calabria, primo libro al mondo stampato in caratteri ebraici, gli ori e gli argenti di Gerardo Sacco, che quest'anno presenterà il suo libro edito da Rubbettino. Questa volta sarà in evidenza Mimmo Rotella, al quale nel mese di giugno a Palazzo Reale di Milano verrà dedicata una mostra unica, e i capolavori dell'arte della liuteria dei fratelli De Bonis di Bisignano, strumenti considerati ai più alti livelli nel mondo degli strumenti musicali".
Inoltre, due grandi artisti Peppe Voltarelli (creatore del gruppo "Il parto delle nuvole pesanti" e della versione originale di "Onda Calabra") che racconterà con parole e musiche il suo libro "Caciocavallo di bronzo" (edito da Stampa Alternativa) e Cataldo Perri, che interpreterà non solo la grande arte della chitarra battente ma anche i testi letterari di Carmine Abate. Ci caratterizzeremo come luogo di confronto, con la presentazione di libri scritti dai consiglieri Regionali Gianni Nucera "Reggio New York. Diario di un viaggio", Iriti editore e Mimmo Talarico "Onorevole sarà lei", Citta' del Sole editore.
Lo stand della Regione Calabria sarà anche un punto di approdo di intellettuali nazionali: da Marcello Veneziani (che presenterà in anteprima il suo nuovo libro "Anima e corpo", Mondadori) a Umberto Broccoli (inventore della trasmissione radiofonica di diffusione culturale più scaricata di tutti i tempi "Conparolemie"), da Pierangelo Buttafuoco (giornalista e scrittore oltre che Presidente del comitato internazionale delle celebrazioni di Giuseppe Berto) a Giorgio Albertazzi (il più grande attore italiano vivente), da Antonio Lubrano (il noto giornalista televisivo di "Mi manda Lubrano", che presenterà il suo libro "L'isola delle zie", edito da Ferrari) ad Alessandro Barbero (grande storico che parteciperà alla presentazione del libro su Lombroso), da Tiziana Maiolo (che presenterà il libro "C'è ancora una stella" , edito da Rubbettino, scritto da suo padre Serafino Maiolo, che può' essere annoverato tra i più grandi scrittori calabresi del Novecento, ancora misconosciuto) a Goffredo Fofi (che presenterà il libro "Cardarelli e dintorni" di Vincenzo Talarico, uno dei più grandi intellettuali calabresi, irregolare, non allineato, che interloquiva con tutto il mondo culturale contemporaneo).
"Abbiamo cercato di dare un'anima – ha concluso l'Assessore Caligiuri - affidando alla nostra presenza al Salone del Libro un compito e un messaggio: mettere in evidenza l'autentica natura della nostra regione che e' quella culturale, nella convinzione che abbiamo una grande e bella storia da raccontare". m.v.

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Luigi Palamara
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Locri, l’Amministrazione Comunale apprende con gioia la nomina del nuovo Vescovo

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Dopo diversi mesi finalmente la tanto attesa notizia

 

L'Amministrazione Comunale di Locri ha accolto con gioia e felicità la nomina di Monsignor Francesco Oliva quale nuovo Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace.

Si conclude così, dopo 8 mesi di attesa, il processo per la nomina del nuovo Pastore Diocesano, che raggiunge Locri dalla vicina Cassano allo Jonio, presso la quale ha svolto il ruolo di Vicario Generale.


Così si è espresso il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, riguardo alla nomina:«Siamo felici della lieta notizia arrivata quest'oggi. Finalmente Locri e tutta la Diocesi ha il suo Vescovo. Questi mesi vacanti hanno in qualche modo disorientato tutti quanti, creando un apparente vuoto anche per i fedeli, che speravano di avere la nuova guida per Pasqua. Ma l'importante è che la notizia sia giunta e che il nuovo Vescovo inizi subito a lavorare per questo territorio. Confidiamo nelle eccellenti qualità di Monsignor Oliva, uomo di spessore e di indubbia esperienza spirituale, e che da calabrese sicuramente saprà approcciarsi in maniera appropriata con la nostra gente e saprà aiutare in maniera idonea questo territorio, che ha tanto bisogno di certezze basate su solidi pilastri, come quelli espressi dai valori  spirituali e della Chiesa.»

 

Locri, 05.05.2014--
Luigi Palamara
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RAVE PARTY A SETTEBAGNI INTERROTTO DAI CARABINIERI. 31 PERSONE DENUNCIATE A PIEDE LIBERO.

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ROMA - I Carabinieri della Stazione di Roma Settebagni, ieri pomeriggio, sono intervenuti in via Monte di Massa, in zona Settebagni, dove si stavano svolgendo i preparativi per un rave party, ed hanno denunciato 31 persone. La festa non autorizzata, alla quale dovevano partecipare centinaia di persone provenienti da tutta Italia, si sarebbe dovuta svolgere all'interno di un capannone in disuso, una ex fabbrica di mattoni. Quando i Carabinieri, nel tardo pomeriggio, si sono presentati c'erano 31 persone che stavano organizzando la mega festa, che sarebbe andata avanti per l'intera notte, con tanto di attrezzature musicali ancora caricate su di un camion. Le 31 persone, denunciate per invasione di terreni o edifici, sono 13 ragazze e 18 ragazzi di età compresa tra i 19 ed i 41 anni, provenienti dalla Puglia, Campania, Calabria, Lombardia, Lazio ma tra loro c'erano anche cittadini stranieri. La struttura è stata sgomberata e riaffidata ad una società di Monterotondo, proprietaria dell'immobile.


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SCUOLA - Domani al via i test Invalsi, il Miur li utilizzi solo per la didattica

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SCUOLA - Domani al via i test Invalsi, il Miur li utilizzi solo per la didattica

 

Anief condivide le ragioni dello sciopero di Cobas e Unicobas, dal momento che l'amministrazione intende sempre più trasformare questo genere di prove standard in strumenti per misurare il merito dei docenti. Con l'aggravante che le carriere si legherebbero a degli esiti che non tengono conto a sufficienza delle conoscenze scolastiche di base, degli strumenti operativi a disposizione, del gruppo classe, della famiglia di provenienza, del territorio in cui vivono gli alunni. E così anche le scuole più bisognose verranno affossate del tutto.

 

Prendono domani il via le prove Invalsi, non le verifiche in programma nella scuola primaria. Si tratta di verifiche che potrebbero avere un'effettiva utilità in sede di comparazione e per la valutazione del sistema scolastico. Ma solo per quello. Sarebbe bene che gli esperti di docimastica ricordassero al ministro Giannini e al suo staff che i test Invalsi non sono la base della valutazione. Non possono esserlo per la valutazione sommativa dei singoli studenti, ancor di più in sede d'esame, perché vanno correlati all'esito di verifiche, aperte o semistrutturate, più adatte a "indicare" le competenze più elevate della scala tassonomica. Come non possono diventarlo per verificare le competenze e l'impegno profuso dagli insegnanti, con effetti diretti sulla carriera professionale, poiché il loro esito è troppo legato a fattori extra-curricolari ed anche extra-scolastici. 

 

Il Miur dovrebbe sapere che prima di valutare un alunno occorre sempre registrare il suo punto di partenza riguardante, oltre alle conoscenze scolastiche, gli strumenti operativi a sua disposizione, il gruppo classe di cui fa parte, la famiglia di provenienza, il territorio in cui vive. Calare dall'alto delle domande uguali per tutti deve prevedere questo. Soprattutto in fase di valutazione. Altrimenti si rischia di imporre un modello uniforme a degli "attori" con condizioni iperdiverse.

 

"L'ambito per cui i test Invalsi possono avere una vera utilità - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - rimane esclusivamente quello della comparazione finalizzata alla valutazione del sistema. Spingersi oltre sarebbe sbagliato. Respingiamo, in particolare, qualsiasi collegamento dei risultati conseguiti dagli studenti nelle prove Invalsi con il merito dei docenti. Non terrebbe, infatti, conto del il territorio in cui la scuola è collocata, come della situazione di partenza degli stessi alunni, del loro portfolio delle competenze e della eterogenea formazione delle classi".

 

Il sindacato ha quindi buoni motivi per temere che anche questo Governo intenda proseguire l'opera di avvicinamento delle performance degli alunni a quelle dei loro insegnanti, smontando in questo modo il processo docimologico avviato nell'ultimo ventennio. Un percorso che ha avuto inizio con le norme disposte dal decreto legislativo brunettiano 150/2009, che ha di fatto posto fine agli automatismi di carriera e autorizzato il Governo di turno a decidere in autonomia sul trattamento economico del personale. Le ultime dichiarazioni del Ministro Giannini e del nuovo Presidente Invalsi, Annamaria Ajello, orientate ad allargare il raggio naturale di tali verifiche, sembrano in linea con queste disposizioni. E quindi non fanno altro che alimentare i nostri timori.

 

La crescita della rilevanza dei risultati delle prove Invalsi potrebbe inoltre rappresentare un ulteriore passo verso la definitiva privatizzazione del contratto di lavoro. Un sistema di valutazione di questo genere, sempre più associato alle performance individuali e di struttura, rischia infatti di diventare il preludio all'assegnazione delle risorse solo alle scuole e ai docenti reputati migliori.

 

"Come sindacato - continua Pacifico - non possiamo accettare che i risultati dei test Invalsi, sommati ad altri freddi incartamenti redatti sempre da organi esterni alle scuole, come l'Indire e il Corpo ispettivo nazionale, possano diventare il centro della valutazione di discenti e docenti. Con il risultato che le scuole e gli alunni più in difficoltà per motivazioni oggettive, invece di essere sostenuti, con mezzi, organici e risorse maggiorate, si ritroveranno ad essere classificati di serie B. Le territoriali, le zone a rischio e gli istituti scolastici più in difficoltà - conclude il sindacalista Anief - non hanno bisogno di essere giudicati. Ma solo di avere più sostegno".

 

Pertanto, Anief comprende e sostiene lo sciopero indetto, a partire da domani, dai sindacati Cobas e Unicobas proprio per dire no ai test Invalsi.

 

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Luigi Palamara
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CEFALU' (PA): SORPRESI A RUBARE CAVI IN RAME. ARRESTATI DAI CARABINIERI TRE LADRI.

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CEFALU' (PA): SORPRESI A RUBARE CAVI IN RAME. ARRESTATI DAI CARABINIERI TRE LADRI.

 

I Carabinieri della Compagnia di Cefalù, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato tre uomini sorpresi a rubare cavi di rame dall'interno di un capannone, di una ditta  ubicata nella zona industriale di Termini Imerese.

È accaduto nell'ultimo week-end, quando i militari dall'Arma si sono insospettiti nel vedere due uomini che, a bordo di una FIAT "Marea" SW, si allontanavano dal centro abitato di Campofelice di Roccella lungo la SS113 ed in direzione di Termini Imerese.

Riconosciuto il passeggero nel 24enne D.R., residente in Campofelice di Roccella, i Carabinieri hanno pensato bene di seguire quell'automobile.

Raggiunto l'agglomerato industriale, D.R.è, infatti, sceso dall'autovettura e, mentre il conducente proseguiva la marcia allontanandosi da quel luogo, mentre si introduceva, attraverso un'apertura praticata mediante il taglio della rete metallica di recinzione, all'interno dell'area di pertinenza di un'azienda agroalimentare.

Quei sospetti, non sono sfuggiti ai Carabinieri che hanno subito predisposto un servizio di osservazione e controllo in attesa che giungevano altre pattuglie in rinforzo.

I Militari hanno, così, accertato che altre due persone, giunte una a bordo di un ciclomotore e l'altra a piedi, si erano introdotte all'interno di quell'area, la prima scavalcando il cancello di ingresso, la seconda attraverso la medesima apertura praticata lungo la recinzione.

Nonostante l'oscurità della notte, i Carabinieri hanno prima notato più luci muoversi all'interno di uno dei capannoni della ditta e poi distinto le sagome di quattro individui che, facendo avanti ed indietro da quel capannone, gettavano matasse di cavi all'esterno della recinzione.

Nel frattempo è ritornata sul luogo la FIAT "Marea", il cui conducente ha aperto il bagagliaio ed aiutato gli altri complici nelle operazioni di carico.

Non c'erano più dubbi ormai: quegli individui stavano rubando il pregiato "oro rosso".

I Carabinieri sono quindi intervenuti bloccando tre delle persone: le due a bordo dell'automobile, il 49enne B.O., residente in Termini Imerese, ed il già menzionato D.R., i quali si stavano allontanando a gran velocità dal luogo del delitto, ed uno degli altri tre complici, il 36enne B.M., anch'egli residente a Termini Imerese.

Le conseguenti perquisizioni hanno consentito di rinvenire l'intera refurtiva, matasse in rame industriale del peso stimato in mezza tonnellata, costipate all'interno del bagagliaio dell'automobile nonché,  arnesi da scasso e per il taglio degli spessi cavi.

Per i tre rei sono, così, scattate le manette.

Mentre proseguono le indagini dei Carabinieri per identificare gli altri due complici, nella giornata di sabato  si è celebrato il giudizio direttissimo, conclusosi con la  convalida degli arresti; in attesa del giudizio, per B.o. e B.m.è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza, mentre D.r.è stato rimesso in libertà.

Palermo, 05 maggio 2014

 




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Luigi Palamara
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Serie A ai titoli di coda ma che spettacolo La Liga

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La pesante sconfitta della Roma al Massimino contro il Catania ha chiuso definitivamente il capitolo scudetto. La Juventus di Antonio Conte firma uno storico tris e nel big match della prossima settimana all’Olimpico avrà la possibilità di migliorare e abbattere quel record di punti appartenente all’Inter di Mancini, che rappresenterebbe un ulteriore schiaffo agli “odiatissimi” rivali nerazzurri.

Mentre sulla Serie A sono pronti a scorrere i titoli di coda, al di là dei Pirenei stiamo assistendo ad una Liga pazzesca, una goduria per chi ama scommettere online. La trentaseiesima giornata ha riservato spiacevoli sorprese per Atletico, Real Madrid e Barcellona, weekend in cui tutte e tre hanno perso un'occasione, più o meno clamorosa per vincere il titolo o rilanciarsi nella volata finale.


A 180 minuti dalla fine, tre per il Real di Carlo Ancelotti che deve recuperare una partita, la Liga spagnola ha ancora tre vincitori possibili.

I favori del pronostico sono tutti per l’Atletico Madrid (88 punti). La formazione guidata dal “Cholo” Diego Simeone potrebbe essere campione di Spagna con solo 4 punti. Ai colchoneros basterà battere il Malaga in casa alla prossima e non perdere nel big match contro il Barcellona al Camp Nou all'ultima giornata. Perché in caso di arrivo a pari punti coi cugini del Real a quota 92, gli scontri diretti sono favorevoli.


Al secondo posto secondo le quote scommesse Betfair il Real Madrid. Carletto Ancelotti sarà costretto a completare un percorso netto: mercoledì nel recupero a Valladolid, squadra che ha un disperato bisogno di punti per raggiungere la salvezza, la prossima giornata sul campo rovente del Celta Viga di quel Luis Enrique che da sempre ha il Barcellona nel cuore ( e forse anche nel suo futuro professionale, vista la sua prepotente candidatura alla successione di Tito) e all'ultimo turno in casa con un Espanyol acerrimo rivale dei blaugrana. Ma tutto questo potrebbe non bastare.


Chiude il tabellone pronostici proposto da questa web il Barcellona del Tata Martino. Il gol di Lafita al 92' col Getafe fa ancora più male dopo i mezzi passi falsi delle due rivali madrilene. Senza quell'evitabilissima rete il destino della Liga sarebbe tornato in mano ai blaugrana. Il Barça dovrà vincere in casa dell'Elche non ancora salvo matematicamente, e battere l'Atletico Madrid in casa all'ultima, impresa mai riuscita quest'anno in nessuna competiziano. Ma potrebbe non bastare: se il Real fa 9 punti arriva davanti ai blaugrana.


Saranno 180 minuti da vivere col fiato sospeso e le emozioni lungo l’asse Barcellona-Madrid saranno da brividi.



CENTRALE A CARBONE SALINE JONICHE: LA SEI CHIEDE 4 MILIONI PER DANNI D'IMMAGINE AGLI ATTIVISTI DEL MOVIMENTO GRECANICO

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Roma, 5 maggio 2014                                                           
CENTRALE A CARBONE SALINE JONICHE:
LA SEI CHIEDE 4 MILIONI PER DANNI D'IMMAGINE
AGLI ATTIVISTI DEL MOVIMENTO GRECANICO

LEGAMBIENTE: "REAZIONE ESAGERATA FORSE CAUSATA DA DEBOLEZZA?"


Legambiente, citando Flaiano, esprime solidarietà agli attivisti del Coordinamento delle associazioni Area Grecanica citati a comparire davanti al Tribunale Civile di Reggio Calabria perché ritenuti responsabili di attività lesive dell'immagine e della reputazione della società SEI.

"La situazione è grave ma non seria. Reagire con l'artiglieria pesante alle vignette satiriche degli attivisti ci pare quantomeno spropositato - hanno dichiarato Stefano Ciafani e Nuccio Barillà, rispettivamente vicepresidente e membro della segreteria nazionale di Legambiente -. La battaglia contro il carbone anima tutto il territorio e questa assurda vicenda non servirà ad altro che a sollecitare un maggior sostegno agli attivisti. Anzi, l'impressione è che la SEI l'abbia sparata grossa proprio perché ora si sente particolarmente debole, forse la società SEI dietro lo sfoggio dei muscoli tradisce l'incapacità di prendere atto che l'operazione centrale a carbone a Saline si sta dimostrando fallimentare. Meglio farebbe ad accettare la realtà e ritirare il piano a favore di un progetto alternativo ed ecosostenibile per il territorio".

Legambiente appoggerà con i propri legali la difesa degli attivisti anche in sede giudiziaria.
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Il presidente del Tribunale di Reggio Calabria, dott. Gerardis, e il procuratore, dott. Federico Cafiero de Raho, presentano "Civitas 2014"

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Reggio Calabria il 6 maggio 2014p.v., alle ore 12.30, presso la Sala Biblioteca del Tribunale di Reggio Calabria, il Presidente del Tribunale, dr. Luciano Gerardis, ed il Procuratore della Repubblica, dr. Federico Cafiero de Raho, terranno una conferenza stampa di presentazione di CIVITAS 2014, la seconda Giornata dei Diritti e della Legalità, che avrà luogo per l'intera giornata del 10 maggio 2014 presso i locali del Palazzo CE.DIR..





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Provincia di Reggio Calabria - approvato oggi in Consiglio il Rendiconto di gestione anno 2013

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Rendiconto di Gestione anno 2013

Relazione in Consiglio provinciale del 5 maggio 2014

 

Egregi Colleghi,

siamo oggi riuniti per discutere ed eventualmente approvare il Rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario 2013, come prescritto dagli articoli 151, comma 7, e 227, comma 2, del Testo Unico.

Vorrei richiamare la vostra attenzione preliminarmente sulle attività poste in essere nell'anno appena trascorso, ove, in un periodo difficile per l'economia, e in particolare per quella delle imprese, è importante poter affermare oggi che la Provincia di Reggio Calabria rientra a pieno tra gli Enti che hanno regolarmente portato a termine gli adempimenti connessi al D.L. 35, (Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonche' in materia di versamento di tributi degli enti locali) senza fare ricorso a procedure di indebitamento, pur consentite dalla normativa.

Sfruttando gli esigui finanziamenti ministeriali, la Provincia ha proceduto nel 2013 ad una riduzione dell'esposizione debitoria complessiva dell'Ente relativamente all'indebitamento derivante da mutui contratti negli anni con la Cassa Depositi e Prestiti.

Utilizzando anche fondi propri, la Provincia ha proceduto così all'estinzione anticipata dei mutui.

L'attenzione che poniamo in ordine alla regolare tenuta dei conti e ai saldi finanziari dell'Ente, espressione di efficienza ed economicità, ci impone di non fermarci.

 E' questa la sede opportuna per anticipare che, parte delle attività avviate nel 2014, prevedono una dettagliata analisi dell'indebitamento residuo esistente, al fine di pervenire entro fine anno ad una ristrutturazione dello stesso con eventuale devoluzione o estinzione anticipata.

Dopo un periodo di sperimentazione, iniziato nei primi mesi del 2013, sono ormai a regime le procedure afferenti le attività di pagamento da parte dell'Ente tramite piattaforma informatica.

Questo permette di interfacciarsi quotidianamente con l'Istituto tesoriere, consentendo una sostanziale riduzione dei tempi medi che fino al 2012 si attestavano intorno ai 55 giorni.

Fatta questa premessa che ritenevo doverosa, procediamo con l'esame degli atti che oggi vengono posti al vaglio del Consiglio.

E' opportuno richiamare, sia pure per grandi linee, il quadro generale e la situazione contingente che ha caratterizzato le attività di gestione dell'Amministrazione provinciale nel corso dell'anno 2013.

Il pieno manifestarsi della crisi economica nel nostro Paese, crisi che tutt'oggi attanaglia l'Italia insieme a molti Paesi membri dell'Unione Europea, ha portato all'adozione di una serie di provvedimenti normativi con i quali si è determinata una recrudescenza delle restrizioni finanziare già previste per le Autonomie Locali.

In altri termini, l'auspicio che alle riduzioni dei trasferimenti introdotte dalle precedenti finanziarie, alle restrizioni di specifiche voci di spesa e del patto di stabilità previste dal decreto legge n. 78/2010, alle ulteriori disposizioni contenute nelle reiterate "misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo" adottate da Governo e Parlamento nel corso del 2011 ed ai provvedimenti adottati dal così detto "Governo Tecnico", uno per tutti la "Spending Review", seguissero provvedimenti meno restrittivi è stato tradito e violato.

Alle Province, infatti, ancora oggi viene chiesto un contributo di risorse in termini percentuali quasi triplo a quello degli altri Enti del Settore Pubblico, mantenendo inalterate le competenze ed i servizi che la stesse dovrebbero svolgere e garantire.

L'ultimo Decreto "Renzi" o "Decreto Irpef", per intenderci quello che dovrebbe portare gli 80 euro in aumento alle fasce ritenute deboli redditualmente, trova copertura in un taglio complessivo di risorse al comparto Statale di 2.100 milioni di euro, dei quali 340 milioni graveranno proporzionalmente sulle Province.

Provvedimenti, probabilmente necessari, che peseranno tuttavia sulle già ridotte risorse degli Enti Locali, compreso il nostro.

I rapporti dell'UPI riportano che, già nel 2013, il 60 % delle Province fosse al collasso, evidenziando che solo gli Enti solidi finanziariamente hanno la possibilità di mantenere il livello e la qualità dei servizi offerti.

Alla luce di quanto appena sommariamente esposto, si può comprendere come gli obiettivi programmatici, e quindi le conseguenti scelte di questa Amministrazione per realizzarli, abbiano trovato un rigido paletto nei consistenti tagli subiti, sia per quanto concerne i trasferimenti erariali, sia quelli regionali.

Se si è riusciti a realizzare quanto prefissato, è stato solo grazie all'essenziale ed efficace supporto fornito da tutti i Dirigenti e dal personale dell'Ente.

Un personale ringraziamento al Direttore Generale, dottor Antonino Minicuci, e ai Dirigenti del Settore Economico Finanziario e del Settore Avvocatura, per avere tempestivamente assecondato gli indirizzi dell'Organo esecutivo, traducendoli in efficiente azione amministrativa attraverso l'attivazione delle procedure di recupero dei "residui perenti" ministeriali e dei trasferimenti regionali. Recupero di risorse che ci ha permesso di contenere i tagli, senza dover ricorrere all'aumento delle tasse proprie dell'Ente.

Una drastica riduzione delle spese correnti, operata attraverso la razionalizzazione delle spese generali di amministrazione e la contrazione della spesa per il personale, ha consentito alla Provincia di Reggio Calabria di rispettare il Patto di stabilità interno per il 2013, assicurando un, ritengo, buon livello qualitativo nell'erogazione dei servizi al cittadino e lasciando, contestualmente, libera da ulteriori pesanti vincoli la programmazione delle attività gestionali per gli anni successivi.

E' motivo di orgoglio, inoltre, poter sottolineare che anche per l'anno 2013 la Provincia di Reggio Calabria ha avuto un risultato positivo di gestione così come avvenuto per l'anno 2012.

Quanto alla predisposizione dei documenti che costituiscono il rendiconto della gestione, va precisato che questa Amministrazione si è fatta carico di sollecitare tutti i Settori, in sede di ricognizione dei residui al 31 dicembre 2013, affinché effettuassero il riaccertamento degli stessi in seguito ad attenta e specifica valutazione della sussistenza, a tale data, degli elementi previsti dal Testo Unico per il mantenimento degli stessi tra le scritture contabili dell'Ente: ciò ha comportato un processo di formazione del rendiconto più laborioso del solito che ha allungato i tempi preventivati sulla scorta dei termini di legge.

Tale attività ha portato, come potrà evincersi dal prospetto riepilogativo, ad un avanzo di amministrazione per l'anno 2013 di oltre 57.000.000,00 di €uro.

Risorse che potrebbero rivelarsi vitali per l'Ente ove i gravosi limiti imposti dal Patto di Stabilità ne permettano non il parziale ma il COMPLETO utilizzo.

In merito all'Avanzo di Amministrazione, appare doveroso soffermarsi sulla proposta di ripartizione di tali somme.

Come proposto dal Settore competente ed asseverato dall'Organo di Controllo dell'Ente (Revisori), si sono vincolate risorse pari a 40.000.000,00 di €uro derivanti, anche, dalle sopra citate attività di recupero dei c.d. "residui perenti", subordinandole al loro effettivo incasso.

L'adozione di tale misura cautelativa, seppur non obbligatoria, dimostra la particolare attenzione che questa Amministrazione presta ai conti dell'Ente.

Ad ulteriore riprova di quanto sopra asserito, è intenzione di questo Assessorato, in occasione della predisposizione del Bilancio di previsione per l'anno 2014, chiedere al Dirigente del Settore Economico e all'Organo di Controllo di valutare l'opportunità dell'applicazione totale dell'avanzo residuo o, qualora lo ritengano necessario, il vincolo di ulteriore parte.   

L'esame del documento contabile all'approvazione di questo Organo consiliare fa emergere, altresì, la virtuosità dell'Ente per il rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale nel loro complesso, nonché per il rispetto dei vincoli relativi alla spesa del personale, sia su base storica che in rapporto percentuale alla spesa corrente, mantenendo intatte le potenziali capacità assunzionali previste dalla normativa vigente.

Altro elemento gestionale da evidenziare è il miglioramento delle procedure di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, fortemente voluto da questa Amministrazione, che ha permesso di contenere in previsione dell'esercizio 2014 l'aumento delle tasse proprie, proseguendo, inoltre, nelle procedure di rilevazione del sommerso e dell'evaso.

Signori Consiglieri, la situazione economica che attraversa in questo momento l' Ente, analoga a tutti gli altri enti locali, richiede da parte nostra la massima attenzione.

In virtù di questo faccio appello a tutte le forze di maggioranza e minoranza, senza distinzione, affinché si affronti in maniera condivisa la predisposizione del Bilancio di Previsione 2014.

Sarà cura di questo Assessorato, con il supporto del Settore Economico, fornire, non appena pronta, una bozza del Bilancio di previsione per l'anno 2014 da discutere preliminarmente in sede di conferenza dei capigruppo, anche al fine di avere da tutti i soggetti interessati utili consigli ed indirizzi.

Chiusa questa breve parentesi, passiamo all'esame del Rendiconto per l'anno 2013, documento attraverso il quale viene data dimostrazione dei risultati gestionali dell'intero anno trascorso, sintesi e a mio avviso giudizio sull'operato dell'Amministrazione.

 I dati essenziali sono:

 

GESTIONE

 

RESIDUI

COMPETENZA

TOTALE

FONDO INIZIALE CASSA AL 01/01/2013

 

 

€ 70.035.098,44

RISCOSSIONI (+)

€ 48.372.375,72

€ 70.037.890,37

€ 118.410.266,09

PAGAMENTI (-)

€ 56.769.469,52

€ 75.553.703,78

€ 132.323.173,30

FONDO DI CASSA AL 31/12/2013

 

 

€ 56.122.191,23

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31/12/2013

 

 

€ 0,00

 

 

 

 

 

RESIDUI ATT. (+)

€ 333.694.855,69

€ 131.777.883,62

€ 465.472.739,31

RESIDUI PAS. (-)

€ 371.538.025,86

€ 92.596.150,71

€ 464.134.176,57

DIFFERENZA

 

 

57.460.753,97

 

 

 

 

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (+)

 

 

€ 57.460.753,97

 

 

 

 

 

 

 

 

·    Risultato di amministrazione:

a) Fondi vincolati_____________________________________       40.000.000,00

b) Fondi per il finanziamento spese in conto capitale_________           14.000.000,00

c) Fondi Ammortamento_______________________________          500.000,00

d) Fondi non vincolati_________________________________        2.960.753,97

e) TOTALE_________________________________________          € 57.460.753,97

 

 

 

 

 

Giovanni Verduci

Vicepresidente e Assessore

Programmazione Economica, Bilancio, Finanze




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La piccola Giulia Montera torna sotto i ferri.

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Giulia Montera torna sotto i ferri e si delineano nuovi orizzonti.

 

 

Giulia Montera, la bimba che nacque il 30 marzo 2010 presso l'ospedale Guido Compagna di Corigliano Calabro, provincia di Cosenza, la piccola grande vittima di "disattenzioni" mediche che potevano sfociare nella morte della stessa  se i genitori di Giulia non fossero intervenuti tempestivamente comprendendo che erano state effettuate diagnosi non proprio realistiche; oggi torna a combattere la sua lotta per la vita. A distanza di quasi 2 mesi di ricovero, correva la notte tra il 22 ed il 23 Marzo 2014,  quando la piccola Giulia Montera, che si trovava a Palermo,  inizia a star male facendo registrare un peggioramento repentino delle sue condizioni di salute. 


E' stato infatti necessario trasportare  la piccola da Mondello, luogo dove alloggiava, al Di Cristina di Palermo, da allora la sua momentanea casa e' sempre stata quella del reparto di rianimazione, sempre del locale Di Cristina guidato dal dott. Coffaro,  e da allora si riapriranno martedi 6 Maggio intorno alle 11 le stesse porte per condurre la piccola coriglianese in sala operatoria. Da quella notte bocche cucite sul decorso clinico della paziente,  ma dai bene informati e sui social network rimbalzano notizie del tipo: gli esami in corso d'opera evidenziano polmoni in cattivo stato. I medici della rianimazione pediatrica del Di Cristina avvertono sulle loro spalle comunque il fiato di tante persone che amano Giulia, essendo ormai il suo caso diventato un caso nazionale di mala sanità, un caso tanto Nazionale che anche dagli uffici comunali di Palermo e dell' assessorato alla sanita' della regione Sicilia giungono chiamate all' indirizzo della direzione sanitaria del Di Cristina tese a capire lo stato di salute di Giulia. Chiamate e stretti contatti vengono anche mantenuti tra gli ospedali di Roma e di Toronto e la direzione di rianimazione del Di Cristina. Ma e'  attraverso l'ufficio stampa dell'Associazione che ci giungono notizie su Giulia e sul suo ormai sicuro intervento. 


Le condizioni di salute di Giulia rendono necessario l'intervento chirurgico. Giulia, Martedi 6 Maggio dovra' subire un intervento di tracheostomia.  In sala operatoria per provare a ridare speranza alla piccola Giulia Montera ci saranno le mani del dott. AntonFranco Carolina che pratichera' sulla paziente un intervento per posizionamento di tracheotomia e le mani della dott. Anna Guddo che avra' il compito di addormentare e risvegliare la piccola Giulia. Riflettori puntati dunque sul Di Cristina per Martedi sei Maggio dove l'attesa per un sano risveglio di Giulia ed un proficuo esito positivo dell'intervento albergano in tutti motivando i singoli a continuare la speranza di Giulia per un futuro migliore. 

 


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Il Forum del III settore dell’Area Grecanica ha scelto da quale parte stare.

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Il Forum del III settore dell'Area Grecanica, sin dalla sua costituzione informale, avvenuta nell'anno 2010, rispetto alla decisione/proposta di costruire una Centrale a Carbone nel territorio di Saline, ha scelto da quale parte stare.

Noi siamo per un modello di sviluppo alternativo, che valorizza l'esistente e lo concretizza sotto il profilo occupazione. Siamo decisamente schierati per un secco e netto No al Carbone a Saline ed ovunque.

Non può che destare profonda preoccupazione la citazione in giudizio che la società SEI S.p.A. ha inviato nei confronti di alcuni, definiti, attivisti del coordinamento No Coke, del quale, ribadisco, il Forum fa parte sin dalla prima ora.

La preoccupazione non deriva tanto dalle potenziali conseguenze sotto il profilo giuridico, che siamo certi non potranno esserci, quanto dal fatto che l'azione sembra diretta a censurare le opinioni e frustrare e punire chi esprime dissenso rispetto ad un'ulteriore e scellerata scelta che vedrebbe definitivamente annullate le potenzialità di sviluppo dell'area, oltre i comprovati danni alla salute pubblica, in un contesto dove le risposte sanitarie ai bisogni della popolazione sono deboli e decisamente perfettibili.

In una terra, la nostra meravigliosa terra, dove mancano i servizi minimi essenziali, dove la loro carenza genera oltremisura un vulnus occupazionale e culturale, dove la tutela ambientale spesso ha dovuto piegarsi alla logica dello sfruttamento indiscriminato, il tentativo di frustrare una legittima voce di protesta e contestualmente d'impegno colma la misura, indigna, è beffardo e non può assolutamente essere accettato dalla società civile.

È un attacco palese al libero dissenso ed alla resistenza civile.

Il Forum del III settore non ha dubbi che nelle sedi giudiziarie questo fumus possa diradarsi inequivocabilmente.

Nel mentre rimaniamo accanto alle persone citate, che fanno parte del Forum del III settore, in questa battaglia, che è la nostra, saldamente seduti al fianco di chi lotta per il futuro di questa terra!

 

Melito di Porto Salvo lì 6 maggio 2014

Il portavoce

Mario .Alberti 

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FELLINI: SI APRE OGGI A ROMA UNA MOSTRA PER RICORDARE IL MAESTRO

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Martedì 6 maggio 2014

 

Presso Il Margutta RistorArte di via Margutta, a Roma, a pochi passi dalla casa del grande regista, una mostra che celebra i film e i momenti salienti della vita di Federico. Per ricordare i 20 anni dalla morte e i 50 anni dalla vittoria dell'Oscar per 8 e ½.

"SOTTO CASA DI FEDERICO": SI APRE OGGI IN VIA MARGUTTA UNA MOSTRA PER RICORDARE FELLINI

Si inaugura martedì 6 maggio alle 19,00 la mostra "Sotto casa di Federico" curata da Francesca Barbi Marinetti con una trentina di opere ad inchiostro di china che per l'occasione Roberto Di Costanzo ha dedicato all'immaginario felliniano. La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile sino al 16 giugno 2014.


 

Tina Vannini e Francesca Barbi Marinetti

D.d'Arte

invitano all'inaugurazione della mostra di

ROBERTO DI COSTANZO

SOTTO CASA DI FEDERICO

A cura di Francesca Barbi Marinetti

Inaugurazione: Martedì 6 Maggio 2014 – ore 19.00

(aperta al pubblico dal 7 Maggio al 16 Giugno 2014)

Il Margutta RistorArte

Via Margutta 118 - Roma

Con il patrocinio del maestro Pierre Cardin, Il Centro Sperimentale di Cinematografia,  Editions Nomades

Saranno presenti Rossella Brescia, madrina dell'evento, il premio Oscar Piero Tosi, il truccatore Francesco Freda, le attrici Samya Abbary e Maria Rosaria Omaggio.


Il mio cinema non è letterario né narrativo, è pittorico.

La luce ne rappresenta l'essenza, lo stile, l'ideologia.

Federico Fellini


Omaggiare Federico Fellini e ospitare il lavoro di un artista visionario e poetico insieme come Roberto Di Costanzoè la felice sintesi di questo appuntamento espositivo de Il Margutta RistorArte. Si inaugura oggi, martedì 6 maggio alle 19,00, la mostra Sotto casa di Federico curata da Francesca Barbi Marinetti con una trentina di opere ad inchiostro di china che per l'occasione Roberto Di Costanzo ha dedicato all'immaginario felliniano. Il consueto Aperitif Art sarà ispirato al ricettario di casa Fellini.


La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile sino al 16 giugno 2014, e gode del patrocinio del maestro Pierre Cardin, del Centro Sperimentale di Cinematografia,  e di Editions Nomades. Madrina d'eccezione dell'evento inaugurale sarà Rossella Brescia, anche ritratta dall'artista nelle vesti di Gradisca. Tra gli altri ospiti confermati, il premio Oscar Piero Tosi, il truccatore Francesco Freda, le attrici Samya Abbary e Maria Rosaria Omaggio.


Una occasione importante, addirittura doppia, che consente di ricordare i 20 anni dalla morte del regista, e i 50 anni dalla vittoria dell'Oscar per 8 e ½. L'appuntamento con Federico era da tempo nelle intenzioni di Tina Vannini essendo il marito Claudio Vannini legato al regista da ricordi personali. Fellini infatti, che abitava alla porta accanto dove si legge la targa che lo commemora, è stato negli anni Ottanta un assiduo frequentatore del vegetariano di via Margutta e molti sono gli aneddoti che ancora circolano ricordandone l'eccezionale presenza.


Federico si firmava Federico. Così piaceva essere identificato il grande Fellini. Già dall'esperienza delMarc'Aurelioscriveva i propri pezzi firmandoli con il proprio nome di battesimo. Secondo la testimonianza di Gianfranco Angelucci persino dal letto di ospedale quando alla fine dei suoi anni fu ricoverato per la grave ischemia che poi gli sarà fatale, scherzava raccontando che quando le infermiere lo chiamavano Signor Fellini, gli veniva spontaneo girarsi come se si rivolgessero a suo padre. Da qui il titolo della mostra, ad indicare una familiarità con il luogo e nel rispetto di uno spirito geniale che attingeva a piene mani dal rapporto diretto con il mondo e le persone.


Il visionario, diceva Fellini, è l'unico vero grande realista. Una provocazione che racchiude il senso della sua ricerca e della sua straordinaria sensibilità. E il disegno è uno strumento d'indagine e consolazione, ironico e pungente, che lo accompagnerà tutta la vita. È risaputo come il giovane Federico giunga a Roma diciannovenne con la scusa della facoltà di giurisprudenza per dare invece inizio all'arte diventando vignettista e autore di quello straordinario bisettimanale che fu il Marc'Aurelio, crocevia delle maggiori firme della commedia all'italiana.


Federico amava Roma, città dalle mille stratificazioni che rispondeva alla sua sete continua di novità. Ma soprattutto amava Cinecittà, il luogo perennemente cangiante che assumeva di volta in volta le forme, i colori, lo stile del suo prolifico immaginario.

A Roma Roberto Di Costanzo ha già dedicato un tributo visionario raccontando questa città complicata con occhi di bambino. La sua storia illustrata prendeva il via con il volo di palloncini rossi dal ponte di Castel Sant'Angelo. Palloncini che rispuntano In Amarcord, dove ritrae Federico bambino seduto accanto ai genitori a via Margutta sprofondato nei propri infiniti rigagnoli visionari. Sono sogni leggeri di fanciullo che volano alti come i palloncini che animano il gioco di una bimba senza peso. Mentre con La Dolce vita lo sguardo abbraccia i tetti di Roma dominati dal saluto ironico e surreale della capriola di Marcello insieme alla benedizione dall'alto dei cieli di Federico. Ne La Grande Bellezza, omaggio dichiarato al recente film di Sorrentino, Anita è un'imponente e meravigliosa gigantessa che incarna l'esplosiva abbondanza di una femminilità diventata icona. È una Polena voluttuosa che si staglia in un crescendo da dimensione onirica a struttura sovradimensionata e imprescindibile.


Il Casanova, invece, è ritratto con il massimo estetismo che può assumere un pallone gonfiato. "Sono un gran bugiardo", diceva di sé Federico Fellini.  La fantasmagoria felliniana contempla anche la bugia, ne è nutrimento indispensabile. Sono bugie che alimentano il sogno, che recidono i legami liberando l'arte.Ma ecco l'altra faccia della medaglia: il Casanova. Fellini non ha simpatia per il grande seduttore veneziano che definisce "un supervitellone antipatico… un sinistro Pinocchio che si rifiuta di diventare una persona per bene". Il confronto con questo antieroe aveva messo alla prova il regista anche da un punto di vista stilistico, che ne ha fatto un "totem" e un "quadro incompleto" al tempo stesso. "L'idea sarebbe fare un film con una sola immagine, eternamente fissa e continuamente ricca di movimento. In Casanova avrei voluto veramente arrivarci molto vicino: un intero film fatto di quadri fissi".

Roberto Di Costanzo insegue i momenti felliniani con raffinata attenzione. Lo appaga la bellezza visionaria e onirica, lo irretisce la denuncia affabulata e giocosa. Resta in punta di china leggero sulla suggestione di un sogno che ancora ci parla.

 

Biografia Roberto Di Costanzo.  Ritrattista, illustratore, pittore, docente di storia del costume. Dopo l' Accademia di Belle Arti di Roma indirizzo scenografia teatrale, spinto dal grande amore per il cinema, accede al prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove seguito dal Maestro costumista Piero Tosi, suo mentore, e dallo scenografo  Andrea Crisanti, si diploma in scenografia, costume ed arredamento per il cinema. Contemporaneamente cresce il suo interesse per l' illustrazione che lo porterà a lavorare su progetti editoriali di rilievo tra i quali "L' Amore non ha fine" di Francesco Freda (Edizioni Azimut), " Il Canto di Natale " di Charles Dickens (Edizioni Azimut), "Fiabe di Alenuska" ( Editioni Azimut), "Il Rifugio" di Marco Caputo ( Nicodemo Editore) ," Roma" ( Editions Nomades), e " Nina et Paris" di Paolina Sturni (Editions Nomades), gli ultimi due ,in uscita in Francia, Svizzera e Belgio. Dopo numerose mostre personali in Italia, su invito del Maestro Pierre Cardin espone presso l' Espace Cardin a Parigi, presentandosi al pubblico francese nella veste di illustratore e ritrattista. Da qui l' ascesa  e l' esposizione presso la Casa dell' Architettura di Roma, l' Istituto di cultura francese ( Centre Saint Louis) e  l' interesse crescente nel collezionismo parigino. Le sue opere grafiche figurano in collezioni private tra Roma e Parigi e nelle prestigiose gallerie: "Galerie Maurizio Nobile" ( Parigi- Bologna); "Galerie du 9e Art" ( Parigi). Attualmente è docente di storia del costume all' Accademia del Lusso di Roma. Conduce inoltre seminari di disegno  e pittura.


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Il vescovo Milito ha benedetto i locali del nuovo complesso scolastico

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Il vescovo Milito ha benedetto i locali del nuovo complesso scolastico

 

 

In un clima di grande partecipazione, il vescovo della diocesi di Oppido-Palmi Mons. Francesco Milito, ha benedetto i locali della nuova struttura che ospita l'Istituto d'istruzione superiore "Giuseppe Renda". Per giovedì 15 maggio, è in programma invece l'inaugurazione ufficiale della scuola. Il vescovo Milito, accompagnato dal suo segretario particolare don Antonio Nicolace, è stato accolto dalla preside del "Renda" Pasqualina Maria Zaccheria. Un auditorium gremito di studenti e docenti, ha salutato con un lungo applauso l'arrivo del vescovo. La preside Zaccheria, nel salutare e ringraziare il vescovo, ha ricordato la lunga strada che ha portato il "Renda" ad avere una sede definitiva, in cui spazi e tecnologia assumono un ruolo fondamentale al fine di regalare agli studenti il meglio. "Il più alto valore –ha aggiunto la preside- è quello delle persone che, insieme, costruiscono giorno dopo giorno il futuro delle giovani generazioni". Dal dirigente scolastico è giunto anche un sentito ringraziamento all'intero corpo docente, ai collaboratori, e a tutti gli studenti, "per essere riusciti, tutti insieme, a costruire una grande scuola". Il vescovo Francesco Milito, da parte sua, ha lanciato un messaggio chiaro agli studenti: "Non sprecate tempo". Questo il forte segnale giunto dalla giornata poiché, ha ricordato il vescovo, nella vita non sempre si può rimandare. Poi, un forte incoraggiamento ai docenti, perché siano sempre costruttori di una società che forma l'uomo sull'etica, sull'autentica ricerca e scoperta della propria voce interiore. Agli studenti, dal vescovo Milito, è sopraggiunto un ulteriore invito ad essere testimoni nel mondo, che ha bisogno, ora più che mai, di uomini e donne capaci di testimoniare con forza il Vangelo. E' stato lo stesso vescovo a consegnare i Crocefissi che verranno collocati in tutte le aule del "Renda". Da parte loro, gli studenti hanno presentato dei brani religiosi, uno dei quali scritto e musicato dagli alunni del "Renda" per la giornata dello studente. Studenti che si sono raccolti in preghiera insieme al vescovo, partecipando, con emozione, alla benedizione dei locali della loro scuola. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri: i parroci don Pino Demasi, don Antonio Scordo e don Salvatore Larocca, i componenti del consiglio d'istituto del "Renda", il preside del "Rechichi" Giovanni Laruffa, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di San Giorgio Morgeto Dino Primerano, i docenti dell'Istituto comprensivo Brogna di Polistena, una rappresentanza della locale stazione dei carabinieri.

 

 

Ufficio Stampa - Istituto d'Istruzione Superiore "G. Renda"

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NEW BRIDGE: LA POLIZIA DI STATO SEQUESTRA BENI PER UN VALORE DI 2 MILIONI DI EURO

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Al culmine di una articolata e complessa attività investigativa svolta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle Questure di Benevento e Catanzaro, il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, ha emesso un’Ordinanza di sequestro preventivo dei beni rientranti nella proprietà o disponibilità di alcuni dei 18 soggetti già colpiti da provvedimento di fermo eseguito in data 11 febbraio u.s. nell’ambito della nota operazione di Polizia Giudiziaria denominata “New Bridge”, svolta nell’ambito del protocollo d’intesa fra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano ed il Federal Bureau of Investigation degli U.S.A., che aveva consentito di individuare un’organizzazione transazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina tra la Calabria e l’America, avente come riferimento la famiglia di ‘ndrangheta degli URSINO di Gioiosa Jonica (RC) e quella mafiosa siciliana dei GAMBINO di New York City, collegata ad un altro gruppo mafioso armato insediatosi nel territorio della provincia di Benevento:


Le conseguenti indagini di natura patrimoniale, svolte all’esito dell’operazione dell’11 febbraio u.s., hanno consentito di svelare un quadro abbastanza chiaro formato da redditi inadeguati rispetto alle primarie esigenze familiari ed agli investimenti effettuati, da ritenersi sproporzionati rispetto alle entrate lecite dichiarate al Fisco, tanto da determinare il sequestro secondo quanto disposto dall’art. 12 sexiesdella Legge nr. 356 del 1992 di determinati beni ed attività commerciali, a carico dei seguenti soggetti:


1.      BRILLANTE Carlo, nato a Montefalcone di Valfortore (BN) il 7 ottobre 1965;

2.    GERANIO Domenico, nato a Locri (RC) il 1° luglio 1982;

3.     SIMONETTA Nicola Antonio, nato a Gioiosa Ionica (RC) il 6 luglio 1949;

4.    URSINO Francesco, nato a Gioiosa Jonica (RC) il 26 dicembre 1982;

5.     VONELLA Francesco, nato a Catanzaro il 23 gennaio 1987;

6.    MARANDO Cosimo, nato a Gioiosa Jonica (RC) il 03.10.1932.


Il provvedimento di sequestro riguarda una serie di imprese commerciali, fra cui il bar di BRILLANTE Carlo sito a Montefalcone di Val Fortore (BN), il ristorante “Prisdarello Welfare” sito in contrada Prisdarello di Gioiosa Jonica di SIMONETTA Nicola Antonio, la “Sud Edil” di noleggio attrezzature per lavori edili e la “AV Motor” di vendita di autovetture site a Gioiosa Jonica di URSINO Francesco, nonché un appartamento ubicato a Montefalcone di Val Fortore (BN), un fabbricato di Squillace (CZ) e quattro terreni.


L’ordinanza del magistrato comprende altresì il sequestro di tutti i rapporti bancari degli indagati con gli istituti di credito, l’associazione culturale e ricreativa“Las Vegas” di Gioiosa Jonica di cui è legale rappresentante GERANIO Domenico e diverse autovetture, per un valore complessivo stimato intorno ai due milioni di euro.


Come si ricorderà, l’indagine “New Bridge”, svolta tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, dove l’F.B.I., su disposizione della Magistratura statunitense, aveva  arrestato, in contemporanea con la Polizia italiana, altre 7 persone, ha consentito di individuare un legame, a doppio filo, tra famiglie di ‘ndrangheta, con particolare riguardo alla citata famiglia di Gioiosa Jonica e alcuni personaggi italo-americani, insediati a New YorkCity, fra cui LUPOI Franco, genero del sopra citato SIMONETTA, sequestrando ingenti quantitativi di droga.



Reggio Calabria, 6 maggio 2014. 

DOPO IL RESTUARO DEL BUSTO RELIQUARIO DI SAN LEO, AFRICO CELEBRA IL SUO PATRONO CON IL LIBRO

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DOPO IL RESTUARO DEL BUSTO RELIQUARIO DI SAN LEO, AFRICO CELEBRA IL SUO PATRONO CON IL LIBRO  “Del Santo Padre Nostro Leone di Africo. Storia di un monaco, di una reliquia e di un reliquiario


Si presenterà Giovedì 8 maggio 2014, alle ore 18:00, presso la chiesa del Santissimo Salvatore di Africo Nuovo il volume “Del Santo Padre Nostro Leone di Africo. Storia di un monaco, di una reliquia e di un reliquiario” scritto da Pasquale Faenza, a seguito del restauro del busto reliquario di San Leo, commissionato dalla parrocchia e dall'amministrazione comunale di Africo. L'intervento sull'eccezionale opera di argenteria messinese del 1739, trasportata nella chiesa del Santissimo Salvatore di Africo Nuovo dopo che l'alluvione distrusse nel secolo scorso il centro di Africo Vecchio, è stato occasione per riscoprire particolari interessanti sia su un'opera d'arte poco nota sia sulla figura di un monaco italo-greco che, pur non essendo mai stato consacrato santo dalla chiesa cattolica, come tale è venerato in tutto l'Aspromonte. Il testo sonda infatti il perpetuarsi di un culto antichissimo, entrando nel vivo della querellesulle origini di San Leo, il santo boscaiolo noto per aver miracolosamente trasformato la pece in pane per sfamare dei poveri. Completano il libro i saggi di Rosa Maria Filice, funzionario della BSAE della Calabria, e di Francesco Caridi, responsabile del Dipartimento di Fisica e di Scienze della Terra dell'Università di Messina, rispettivamente incentrati sugli aspetti storico-artistici e sui materiali costitutivi del busto di San Leo, custode dell'unica reliquia rimasta ad Africo dopo la traslazione del corpo del monaco, dal monastero dell'Annunziata a Bova. Le fotografie di Enzo Galluccio nonché le prefazioni del Soprintendente Fabio de Chirico e del Sindaco di Africo, Domenico Versaci, coronano il volume, pubblicato da Iiriti editore e frutto del comune impegno alla conservazione e valorizzazione di un patrimonio culturale che fa dell'Aspromonte meridionale un contenitore privilegiato di storia, di arte e di fede. A presentare il testo: il Sindaco di Africo, l'Avvocato Domenico Versaci, il parroco della parrocchia del Santissimo Salvatore, Giuseppe Giacobbo, il Presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte, il prof.re Giuseppe Bombino, il giudice Giuseppe Viola e il Presidente del Comintato Sindaci della Locride, l'avvocato Giuseppe Strangio. Saranno presenti anche l'editore, Leo Iriti e il prof.re Salvatore Criaco, il quale ha seguito tutte le fasi del lavoro di restauro del busto reliquario, coordinate dalla Soprintendenza per i Beni Storico Artistici e Demoetnoantropologici della Calabria. Concludono l'evento le suggestive interpretazioni dei poeti Pasquale Favasuli e Giovanni Favasuli. Mentre il primo recitarà una delle sue più belle poesie su San Leo confluite nel testo, il secondo interpreterà “l'Orazione di San Leo”, un canto liturgico che si recita in occasione delle novene del santo patrono, commemorato ad Africo il 12 maggio. Diversamente da Bova, dove il santo si celebra il 5 maggio, gli africesi festeggiano San Leo all'ottava della sua morte, forse per dimostrare tutto il dissenso della iniquia spartizione delle reliquie del monaco, da sempre conteso tra l'antica sede vescovile di Bova e il suo piccolo casale: Africo. Il titolo stesso del volume, preso in prestito dalla prima nota storica sul culto del santo, è spunto per esaminare l'antichissima contesa delle reliquie di San Leo; contesa che tuttavia sembra da sempre unire più che unisce più che dividere due comunità dell'Aspromonte Meridionale.

Africo, lì 06.05.2014                                                                              Il Sindaco


Avv. Domenico Versaci 

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