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Nicolò (FI): Occorre intervenire sul documento sugli standard ospedalieri

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Reggio Calabria 7 maggio 2014 - Occorre intervenire sul documento sugli standard ospedalieri formulato dal Ministero della Salute – dichiara in una nota il Vice Presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò – Ritengo incomprensibile e priva di senso della realtà la decisione del Governo di abbassare la soglia degli accreditamenti delle case di cura convenzionate a soli 60 posti letto per acuti. Una decisione che pone a rischio esclusione ben 135 strutture in tutta Italia, 20 in Calabria e quasi tutte le strutture convenzionate della provincia di Reggio Calabria. Comprendo e sostengo l'appello dell'Ordine dei Medici della Provincia di Reggio Calabria che, nel fornire i dati del rischio, denuncia l'insensatezza e l'inaccettabilità di un provvedimento che finisce con il compromettere la tenuta stessa del nostro sistema sanitario, che potrebbe crollare se privato di un adeguato cuscinetto. 


Non porre immediati correttivi al testo del regolamento ministeriale significherebbe mettere in ginocchio i servizi sanitari. Così facendo il Governo autorizzerebbe la perdita di quasi nove mila posti letto in tutta la penisola e  ben 665 nella sola Calabria. Una perdita grave ed irresponsabile, che nella nostra regione significherebbe costringere i cittadini ad emigrare per curarsi. La sanità calabrese, infatti, proviene da una obbligata stagione di austerity che ha già prodotto numerosi tagli. Come si può pensare ad un'ulteriore riduzione di posti letto e di servizi sanitari, dopo la soppressione di 800 posti letto e dopo aver richiesto alle case di cura di ridurre l'assistenza tanto da non ritrovarsi oggi più in possesso dei requisiti richiesti per accedere alle convenzioni ed agli accreditamenti. Senza tacere sul numero di operatori e medici reggini che si vedrebbero ancora, e sempre più, obbligati ad esercitare altrove la propria professione. Il regolamento ministeriale sia quindi corretto alla luce di un reale diritto alla salute dei cittadini.

 

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Economia, in provincia di Reggio Calabria il denaro costa di più che nel resto d'Italia

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Reggio Calabria – Che in Italia il sistema creditizio ed il tessuto imprenditoriale fossero un po' ai ferri corti - intrappolati entrambi nelle maglie strette della crisi economica e di conseguenza di quella industriale da una parte ed il credit crunch dall'alltra - era chiaro da tempo. Ma le cose in provincia di Reggio Calabria vanno pure peggio, se possibile. A dirlo è un'accurata analisi dei dati forniti dalla Banca d'Italia e relativi all'ultimo trimestre 2013,  effettuata dalla Camera di Commercio reggina che registrano un deterioramento dei rapporti fiduciari e creditizi  tra gli istituti di credito e il sistema imprenditoriale locale e che hanno avuto, come conseguenza principale, quella di aver contratto  notevolmente i crediti concessi dalle banche anche in relazione alle aumentate insolvenze connesse agli stessi finanziamenti. 

La Camera di Commercio reggina evidenzia come, in particolare, alla fine del 2013 si sono ridotti i finanziamenti delle banche a favore delle imprese rispetto allo stesso trimestre del 2012 con un calo percentuale netto pari addirittura al -3,7%. E le famiglie, di riflesso, non se la passano certo meglio, essendo anch'esse "vittime" di una spirale centrifuga. Per converso, aumenta, in netta controtendenza, la percentuale dei crediti concessi dalle banche della provincia reggina alle Pubbliche Amministrazioni, con un incremento che raggiunge quasi il +5%. Continuando nello studio dei dati si scopre che mentre a livello nazionale, le imprese beneficiano di circa la metà del totale complessivo dei crediti erogati dalle banche, nella provincia di Reggio Calabria, accade che solo il 39% dei finanziamenti vengano concessi alle imprese. 


Lo spaccato economico preso ad esame rivela ancora che crediti erogati dagli istituti bancari della provincia reggina sono comunque preferenzialmente rivolti alle famiglie che assorbono il 44% dei crediti, superando di circa il doppio la quota rilevata a livello nazionale (27,5%). «Mai come oggi  – ha dichiarato il presidente dell'ente camerale reggino, Lucio Dattola - il nostro sistema imprenditoriale ha bisogno di risorse finanziarie da investire per il rilancio dell'economia locale. Tuttavia, i dati pubblicati dalla Banca d'Italia evidenziano quanto ancora il denaro a Reggio Calabria costi molto di più rispetto alla altre città italiane. Inoltre, la netta propensione degli istituti bancari verso le famiglie piuttosto che per le imprese nella erogazione dei crediti, dimostra chiaramente che è ancora il piccolo credito, garantito dal patrimonio personale o dalla busta paga, ad essere preferito ". Si è inoltre osservato che nel corso dell'ultimo trimestre del 2013 c'è stato un chiaro incremento anche delle insolvenze: i crediti in sofferenza concessi alle imprese e alle famiglie, rispetto all'anno precedente, hanno registrato un aumento pari, rispettivamente, a ben il +12,7% e +13,8%. Dati che destano allarme per di più se rapportati al totale degli impieghi concessi: la quota di sofferenze sui finanziamenti complessivi alle imprese raggiunge il +29,2% a dicembre 2013 (25% l'anno precedente), doppiando quanto rilevato a livello nazionale (13% a dicembre 2013; 9,7% nel 2012) e più alto di ben 8 punti percentuali rispetto al dato regionale (21,2% nel 2013; 18,6% nel 2012). 


A cascata, l'elevata rischiosità di concedere finanziamenti riscontrata in provincia di Reggio Calabria si scarica sui tassi di interesse applicati dagli istituti di credito a famiglie ed imprese. Solo per fare un esempio, un'impresa reggina che necessiti finanziare i propri investimenti ricorrendo a capitale di rischio terzo e quindi ricorrendo al prestito bancario deve essere certa di dover sostenere mediamente un tasso di interesse più elevato di ben oltre due punti percentuali rispetto alla media nazionale (10,4% contro 8% in Italia). Differenza che si accentua per le famiglie reggine a cui il denaro costa mediamente circa tre punti percentuali in più (8,3% contro 5,3%) che alle altre famiglie italiane.

 

Giuseppe Campisi


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Romeo e Naso (NCD): “Naccari ha tradito Reggio Calabria”

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"La verità è che il Consigliere Demetrio Naccari Carlizzi ha tradito Reggio Calabria e la situazione in cui si trova l'Atam ne è un'ennesima conferma". Lo affermano, in una nota congiunta, il componente dell'Assemblea Nazionale del Nuovo Centrodestra Daniele Romeo e l'esponente di Ncd Pasquale Naso.

"Bene ha fatto l'Assessore Fedele a specificare cosa sia accaduto durante l'amministrazione Loiero – spiegano Romeo e Naso - quando Naccari ha anche ricoperto il ruolo di Assessore ai Trasporti. L'aumento di oltre 2 milioni di km dell'offerta di servizi su gomma dal 2008 al 2010 non era solo ingiustificata ma anche priva di copertura finanziaria, per cui una situazione già si per sé complessa si è ulteriormente aggravata nell'indifferenza del centrosinistra che aveva il compito di governare. L'amministrazione regionale guidata da Scopelliti, invece, si è messa al lavoro per risolvere il problema dei debiti pregressi verso le aziende di trasporto pubblico locale, impegnando oltre 135 milioni di euro dal Fondo si Sviluppo e Coesione e oggi, finalmente, c'è una classe dirigente impegnata a chiudere questa controversia che dura da circa 30 anni. In questo settore, come in tanti altri, adesso c'è una classe dirigente impegnata a coprire i 'buchi' lasciati da chi ha governato precedentemente e Naccari Carlizzi, che ne è ben consapevole, dovrebbe quantomeno avere il buon senso di restare in silenzio. Nel contempo, ci preme ribadire il nostro supporto ai lavoratori dell'Atam, che conoscono bene le nostre battaglie per salvaguardare i loro posti di lavoro e che hanno già avuto modo di valutare la credibilità dei propri interlocutori. Chiarito tutto ciò, è davvero triste dover perdere tempo per ristabilire la verità – concludono Daniele Romeo e Pasquale Naso - rispetto a chi cerca quotidianamente di scrollarsi via di dosso le proprie responsabilità ormai note a tutti".

 

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Luigi Palamara
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Esercito Italiano 153^ Anniversario Costituzione - Celebrazione Milano Sant'Ambrogio - Gen. Antonio Pennino Comandante

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       ASSOEDILIZIA - Property Owners' Association Milan Italy
e
ISTITUTO EUROPA ASIA - IEA – EUROPE ASIA INSTITUTE
 

COLOMBO CLERICI RICORDA IL 153° ANNIVERSARIO
DELLA COSTITUZIONE DELL'ESERCITO ITALIANO

 

Il Presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici, su invito del Comandante Militare Esercito Lombardia Gen. B. Antonio Pennino, partecipa alla cerimonia del 153° Anniversario della Costituzione dell'Esercito Italiano che ha  luogo con una Santa Messa in Sant'Ambrogio a Milano.

Al termine della cerimonia religiosa è  deposta una corona in memoria dei Caduti presso il Sacrario in Largo Caduti Milanesi per la Patria.

 L'Esercito Italiano (EI) è la componente principale e più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata; tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.
 
Le importanti riforme attuate dallo Stato Maggiore di Vittorio Emanuele II per riconvertire la vecchia Armata Sarda nel primo Esercito Italiano, iniziarono appena conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859.
Il piccolo esercito del Re di Sardegna non era più sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.
 
Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.


Foto: Achille Colombo Clerici con il gen. Antonio Pennino

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Luigi Palamara
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AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO IL GIUSEPPE BERTO CURATO DA PIERFRANCO BRUNI

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Al Salone del Libro di Torino

Nel centenario dello scrittore di "Anonimo Veneziano"

La necessità di raccontare la vita e la letteratura

Uno studio su Giuseppe Berto, a 100 anni  dalla nascita,

coordinato da Pierfranco Bruni

 con contributi di Mauro Mazza, Gerardo Picardo, Gennaro Malgieri,  Marilena Cavallo, Claudia Rende, Micol Bruni:

 "Giuseppe Berto e la necessità di raccontare".

 

 

      Al Salone del Libro di Torino il Giuseppe Berto curato da Pierfranco Bruni. La letteratura e la necessità di raccontare la vita. Giuseppe Berto dalla sua guerra d'Africa al mare della Calabria. Un centenario per raccontare la letteratura italiana del secondo Novecento. "Giuseppe Berto, sottolinea Pierfranco Bruni,  resta uno scrittore che ha attraversato precisi generi letterari. Dalla 'forma' neorealista, che tale non è alla luce di una rilettura estetica, ad uno scavo che è chiaramente psicologico. Ma in tutto questo attraversamento ci sono tre aspetti rilevanti: il linguaggio, la struttura dei testi, il suo confrontarsi con una visione metafisica della vita. Nonostante la storia sia presente viene completamente attraversata e superata perché alla fine restano i personaggi a raccontare il tutto. Da 'Anonimo veneziano' a 'La Gloria'. Uno scrittore importante in un Novecento che si appresta a rileggere la sua temperie e la sua letteratura".

Un Centenario per riaprire un dibattito sulla figura di uno scrittore che attraversato generazioni ed epoche. Giuseppe Berto a cento anni dalla nascita. Su questo autore il Centro Studi e Ricerche "Francesco Grisi", diretto da Pierfranco Bruni, e il Sindacato Libero Scrittori Italiani, pubblicheranno un saggio dedicato allo scrittore nato Mogliano Veneto il 1914 e morto a  Roma il 1978 dal titolo: "Giuseppe Berto. La necessità di raccontare".

Il saggio, curato e con scritti di Pierfranco Bruni, apre un dibattito sul ruolo dello scrittore e l'importanza della metafora tra linguaggio e forme narranti.

Pierfranco Bruni si occupa del rapporto tra Berto e il Novecento letterario e  le sue eredità con Albert Camus, Gerardo Picardo si sofferma sugli aspetti "teologici" ed eretici del Giuda in Berto, Gennaro Malgieri affronta gli elementi storico – politici e letterari intorno a "Guerra in camicia nera",  Marilena Cavallo traccia un profilo tra "La cosa buffa", "Il male oscuro" e i "Racconti", Mauro Mazza porta una sua testimonianza inedita e il suo incontro con Berto, Claudia Rende traccia un profilo sul legame tra Berto e il cinena e Micol Bruni raccorda la dimensione calabra in Berto oltre a coordinare una bibliografia ragionata.

 "Riproporre Giuseppe Berto a cento anni dalla nascita, sottolinea Pierfranco Bruni, curatore dello studio,  significa anche contestualizzare un profilo del Novecento letterario e culturale tout court attraverso libri che hanno segnato generazioni. È  necessario rileggere romanzi che hanno fatto discutere in anni di transizione come: Anonimo veneziano e La gloria.  Due libri che ancora oggi propongono una chiave di lettura anticonformista".

"In Giuseppe Berto, dichiara ancora Bruni, si vive un intreccio non solo letterario, ma anche esistenziale e psicologico tutto giocato tra amore e morte. Ovvero tra la capacità dell'amore di farsi definizione ancestrale di un modello di vita, che ha in sé il senso del destino, e la realtà della morte che diventa, nei suoi scritti, sempre più consapevolezza di un andare nel di dentro della vita stessa senza la paura della perdita.

"Uno scrittore, sostiene sempre Pierfranco Bruni, che ha amato il mare e soprattutto la Calabria. Ho  avuto modo di raccontare ciò in due trasmissioni per la Rai, una di queste realizzata  con Marilena Cavallo".

      Nel 1947 esce Il cielo rosso. Una storia il cui segno politico è preciso. Ma ci sono altri libri che sottolineano il rapporto sempre più profondo, appunto, tra la morte come consapevolezza di definito e la vita come attesa del definire.

      Il male oscuro del 1964 segna, comunque, il suo punto di riferimento non solo letterario, ma anche esistenziale. È Il male oscuro che rende Berto scrittore "nuovo" in un contesto in cui il legame letteratura e psicanalisi costituiva un dialogo sempre aperto e discutibile. Ci sono i libri di memoria come quello già citato del 1947 e poi Guerra in camicia nera del 1955. Altri come Il brigante del 1951. Al 1978 appartiene  La gloria in cui c'è un rapporto costante tra Gesù e Giuda. Un libro tutto da rileggere  e da rimeditare. La figura di Giuda è centrale.

      Del 1966 è La cosa buffa. Un romanzo d'amore che, comunque, non raggiunge quella tensione lirica alla quale lo stesso Berto tendeva. È con Anonimo veneziano, negli anni Settanta, che l'incontro tra amore e morte trova la sua più inquieta profondità.

"Riproporre oggi Giuseppe Berto, cesella Pierfranco Bruni, significa, tra l'altro, percorrere intere stagioni del Novecento letterario italiano. Di quel Novecento mai conformista e mai allineato con le ideologie dominanti".


 

Pierfranco Bruni




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Luigi Palamara
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sabbiarossa ed al XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino

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sabbiarossa ed al XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino

 

Ci sarà anche sabbiarossa EDIZIONI, la giovane casa editrice indipendente che fa base sullo Stretto, alla XXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Da giovedì 8 maggio fino a lunedì 12 sarà possibile conoscere i suoi "granelli", in esposizione e vendita nello stand della Regione Calabria (padiglione 2, L10/M09).

Sabbiarossa EDè presente al Lingotto per il terzo anno (è nata a Reggio Calabria a ottobre 2011), e come nei due anni precedenti ha scelto di presentare una novità 2014 e un'anteprima nazionale, in uscita a giugno. L'evento dedicato al racconto della casa editrice, che si terrà alle 20 di venerdì 9, travalica i confini editoriali per lanciare qualche domanda su un settore ormai sempre più condizionato. La Calabria oltre la narrazione: il giornalismo, gli stereotipi, i pregiudizi. Questo il titolo. Relatori Mimmo Gangemi, Paola Bottero, Alessandro Russo, Caterina Luciano: partendo dal romanzo carta vetrata e dal libro-inchiesta marchiati, nonché dal giudice meschino in tutte le sue declinazioni, si andrà oltre la narrazione. Per smetterla con le solite parate di autori titoli presentati uno dietro l'altro, staccati dal contesto, come singoli "pezzi" di cui parlare in modo univoco e unidirezionale, ed iniziare un dialogo urgente, anche alla luce di ciò che sta succedendo in una regione dove l'informazione soccombe sotto altri poteri, che l'hanno completamente spogliata di quelle che dovrebbero essere le sue prerogative. Per parlare in modo chiaro di quello che è, oggi, la Calabria. E di come è giusto rappresentarla, a partire dalle opere d'arte che vestono ogni cover dei "granelli di sabbiarossa".

Alle 17:30 di domenica 11 l'anteprima della prossima uscita di sabbiarossa ED, ricette sognate, con l'evento Le ricette sognate: il buono della solidarietà. Il libro è una raccolta, eterogenea e intensa, dei cibi disegnati dai bambini del reparto chirurgico dell'Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) di Torino e raccontati dalle madri (con ricette). La volontà di raccogliere le ricette e farne un libro nasce dalla sinergia di tre realtà: la divisione chirurgica dell'Oirm, sabbiarossa EDIZIONI, la Coop. I proventi delle vendite (il libro sarà distribuito in tutte le librerie e nelle Coop, ed avrà un prezzo di 15 euro) saranno utilizzati per migliorare le strutture ospedaliere a disposizione dei piccoli degenti del reparto, con la volontà di donare loro un ambiente quanto più possibile familiare e accogliente, in grado di accompagnare meglio le loro degenze, sia nel pre che non post operatorio. Racconteranno l'esperienza e l'iniziativa editoriale Jurgen Schleef, Erasmo Maiullari, Elisabetta Teruzzi (medici del reparto che hanno partecipato alla stesura e alla raccolta con Alberto Pineschi, Giulia Carbonaro, Alessia Cerrina, Maria Grazia Cortese, Luisa Ferrero Stefano Gamba, Salvatore Garofalo, Riccardo Guanà, Luca Lonati, Patrizia Magro, Polixeni Maniati, Nicola Tommasoni, Simona Vinardi), Mara Francese, Caterina Luciano, Maida Giachino. Il libro inaugurerà una nuova collana, CONCAVI&CONVESSI.

Alle 12 di lunedì 12 sarà la volta di onorevole sarà lei, il libro-intervista scritto da Mimmo Talarico e Franco Dionesalvi. Massimo Cerulo e Alessandro Russo dialogheranno con Mimmo Talarico sul senso più profondo della politica, dei privilegi e del muro innalzato tra istituzioni e cittadini.

 

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Luigi Palamara
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La provincia di RC chiede alla Procura il blocco della demolizione del vecchio tracciato A3 Scilla -Bagnara. comunicato e foto conferenza stampa

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DEMOLIZIONE DEL VECCHIO TRACCIATO  A3 SCILLA – BAGNARA: IL MINISTERO DELL'AMBIENTE  "CERTIFICA" LE RAGIONI DELLA PROVINCIA CHE CONSIDERA L'ABBATTIMENTO  UN GRAVE PERICOLO AMBIENTALE E  PROVOCA LA CANCELLAZIONE DELLO SPLENDIDO SCENARIO DELLA "COSTA VIOLA".  CHIESTO ALLA PROCURA IL SEQUESTRO DEI CANTIERI

L'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria non è più sola nella battaglia  contro l'Anas che, senza tenere conto delle istanze del territorio, ha deciso di demolire il tracciato dismesso dell'A3 nel tratto tra Bagnara Calabra e Scilla. Un forte alleato istituzionale come il Ministero dell'Ambiente si è schierato al fianco dell'Ente guidato da Giuseppe Raffa che da qualche anno, con l'assessore alla Pianificazione territoriale Giuseppe Pirrotta, ha avviato un braccio di ferro per impedire la demolizione del vecchio tracciato che  attraversa il territorio della "Costa Viola". Un segmento della vecchia Salerno – Reggio Calabria che la Provincia, con un proprio progetto, vorrebbe trasformare  in litoranea: un collegamento mare – monte in grado di agevolare lo sviluppo  socio- turistico  ed economico  di una delle zone più belle dello Stretto di Messina.
La vicenda,  che da più parti ( istituzioni territoriali, associazioni ambientaliste, FAI, operatori turistici, comitati spontanei di cittadini)  viene definita  assurda, inconcepibile e  in contrasto con la tutela ambientale  e gli interessi  del territorio, dura da oltre due anni, da  quando erano  ancora in corso i lavori per realizzare il nuovo tracciato dell'A3. 
Un argomento che la Provincia ha più volte, soprattutto nel corso di riunioni in Prefettura, sottoposto all'attenzione del presidente dell'Anas Pietro Ciucci, il quale  si è sempre limitato a timide promesse, salvo poi autorizzare l'avvio della demolizione. Inevitabile il ricorso alla carta bollata e il trasferimento della vertenza in altre sedi: quella giudiziaria con la recente richiesta di sequestro dei cantieri preposti alla demolizione, e diversi esposti al Ministero dell'Ambiente  e della Tutela del territorio e del mare. L'intervento ministeriale corredato dalla richiesta  d'invio di appositi atti e finanche di partecipazione ad apposita riunione, è stato ignorato dall'Anas. Un silenzio rotto da una missiva del 20 marzo 2014, con la quale Pietro Ciucci informava l'assessore Pirrotta  che l'Anas stava procedendo alla demolizione  nel rispetto della tutela ambientale, così come previsto dalla Valutazione Impatto Ambientale (VIA) del 2002. A smentire il Presidente dell'Anas ci ha pensato la Direzione generale per le Valutazioni ambientali del Ministero dell'Ambiente con una nota a firma  del Direttore generale Mariano Grillo (indirizzata all'Anas, al Presidente della Commissione tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale –VIA/VAS del Ministero per l'Ambiente e per conoscenza  alla Prefettura di Reggio Calabria, alla Provincia di Reggio, al Capo di gabinetto della segreteria del Ministro, alla Direzione generale per la protezione della natura e del mare, alla Direzione Generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche)  nella quale  viene ricordato  che " con decreto VIA 7014 del 3 febbraio 2002 era stata espressa la compatibilità ambientale per il tratto autostradale  compreso tra il Km 411+400 e il Km 442 +920, corrispondenti al 5° e 6° macrolotto, dettando specifiche disposizioni". 
Il dott. Mariano Grillo scrive ancora: "Si rappresenta che la scrivente  ha già chiesto a codesta Società" ( e cita gli estremi della nota del 14 marzo 2014 che allega alla nuova nuova missiva) di " adempiere all'ottemperanza di quanto disposto e prescritto  con Decreto VIA 7014 del 3 febbraio 2002 che prevedeva  che fosse previsto il ripristino dello status quo ante per le parti del tracciato dismesso; che i materiali di risulta provenienti da demolizioni e sbancamenti non creassero alterazioni alla conformazione  naturale del sito, né creare intralcio visivo, né interrompere la continuità vegetazionale e faunistica  dei luoghi e che fosse redatto prima dell'avvio dei lavori il progetto esecutivo circa le misure  e i presidi di tutela e mitigazione degli impatti, degli interventi di rinaturazione previsti dallo studio di impatto ambientale e nelle successive  integrazioni". 
I timori sollevati dalla Provincia  si riferiscono proprio ai punti trattati dal direttore Grillo, come è stato ribadito nel corso di una conferenza stampa  dal presidente della Provincia Giuseppe Raffa e dall'assessore Pirrotta, dall'assessore Eduardo Lamberti Castronuovo e dall'avv. Antonio Latella,  del foro di Palmi, che segue la vicenda  nell'interesse dell'Ente di via Foti. 
Il successivo passo della lettera del direttore Mariano Grillo, conferma la fondatezza delle ragioni della Provincia. 
"Non essendo pervenuto quanto richiesto – si legge infatti  nella nota del 24 aprile scorso -, anche ai fini di valutare l'adozione da parte di questo Ministero di eventuali misure sanzionatorie  ai sensi dell'art.29 del D.Lgs 152/2006 e dell'art. 185, comma 6, del D.Lgs 163/2006, è convocata codesta Società il giorno 5 maggio p.v., ore 14,30, presso questa Direzione generale per consegnare la documentazione richiesta con la citata nota del 14 marzo scorso, per fornire elementi conoscitivi circa lo stato dei luoghi e in merito a quanto sollevato dalla Provincia di Reggio Calabria". 
Ricevuta la nota ministeriale, ieri mattina, il presidente Giuseppe Raffa ha  dato il suo assenso affinché l'assessore Giuseppe Pirrotta, accompagnato dall'avvocato Latella, si recasse presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio per depositare apposita denuncia, corredata da un voluminoso dossier, con la quale, tra l'altro, viene chiesto il sequestro dei cantieri e il blocco della demolizione.  

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Confessarsi o vivendo nelle finzioni: così lo scrittore Giuseppe Berto si racconta

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Confessarsi o vivendo nelle finzioni: così lo scrittore Giuseppe Berto si racconta  
Di PIERFRANCO BRUNI

Nella necessità di raccontare si decifra la necessità di rendere la scrittura una confessione. Scrivere è confessarsi.
Nella letteratura si attraversano i generi letterari, i quali, come ben sottolineato da Maria Zambrano, diventano  confessione.

Giuseppe Berto si è spesse volte raccontato, usando, appunto, la scrittura, non rinunciando al rapporto tra letteratura e confessione. Ma tra linguaggio e confessione si esercita una ricerca che è quella di scavare nel cuore delle verità.

La confessione diventa verità nel momento in cui lo scrittore , pur non ponendosi davanti ad uno specchio, riesce a leggersi e a specchiarsi con gli occhi. Gli occhi sono sempre, comunque, uno specchio.

I romanzi di Giuseppe Berto sono romanzi attraversati dallo sguardo. E negli sguardi si vivono e si consumano le emozioni, le tensioni, i sentimenti e di catturano le percezioni. In "Anonimo Veneziano" le parole e il dialogare è un intrecciare lo sguardo ai linguaggi dell'anima. Si raccoglie il tutto in in affettuoso sentiero che riga il gioco infinito del vocabolario dell'esistenza. Un vocabolario che conosce l'amore e il sentimento di morte.

In Berto il sentimento di morte è un taglio costante che lacera gli scogli le cui onde sono uno sbattere incisivo. L'esistenza come male di vivere è il male di vivere come storia di esistenze intrecciate alla,morte che bussa al palazzo dei dubbi. Lo scrittore pascaliano che non sa coda farsene delle cortezze.

Berto non ha bisogno di certezze. Come il personaggio de "Il brigante" di nome Michele Rende o come tutto l'iter narrante del romanzo "Anonimo Veneziano" o come anche "La cosa buffa". Non hanno bisogno di certezze i romanzi di Berto, perché lo scrittore ha decido che soltanto la provvisorietà rende liberi. In questa provvisorietà i sentieri di morte  sono sentieri di infinito. Tutto ha un senso nella vita.

In Berto, che usa la confessione nei termini zambraniani, ovvero come genere letterario, la letteratura è il cammino sul filo teso tra un precipizio e un volo d'aquila. Eppure ha bisogno della letteratura perché ha bisogno di perdersi per ritrovarsi. Anche cadere nel precipizio significa incontrate il perduto e il ritrovato.

Siamo, in fondo, tutti degli "anonimi". E restiamo sul filo di una attesa   che intreccia costantemente il senso dell'inevitabile.
Berto ha un vissuto lungo le parole e le confessioni dell'inevitabile. Scrivere è confessarsi vivendo la ricerca della verità e il viaggio delle funzioni.





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Ritrovato residuato bellico a Palermo in via Falconara

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ESERCITO: RITROVATO RESIDUATO BELLICO A
PALERMO INTERVIENE IL
4° REGGIMENTO GENIO GUASTATORI
 
Palermo, 7 maggio 2014 – Un ordigno è stato rinvenuto, nel primo pomeriggio di oggi,  a Palermo in via Falconara in un cassonetto dell'immondizia. Gli specialisti del 4° reggimento genio, allertati dalla Prefettura, sono intervenuti per la bonifica. L'ordigno è stato identificato come un proietto d'artiglieria calibro 149 mm con carica HE (high explosive). I genieri del 4° Reggimento Genio Guastatori hanno rimosso, trasportato è distrutto l'ordigno in località Bellolampo (PA) in un luogo idoneo ed in sicurezza.
Le capacità tecniche del personale ed i mezzi in dotazione all'Esercito garantiscono il prezioso intervento in caso di pubblica utilità e per la tutela dell'ambiente. In particolare, i reparti genio, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere ed all'elevata connotazione "dual-use" (capacità di cooperare con le autorità civili a favore della cittadinanza  e quella operativa espressa nei teatri operativi), operano a favore della comunità nazionale sia in caso di pubbliche calamità, sia per la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio italiano.
Dal 2000 al 2013, i nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti genio dell'Esercito hanno eseguito oltre 37.000 interventi specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi.
Nel 2014 gli specialisti dell'Esercito del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno già portato a termine 25 interventi di bonifica con il relativo disinnesco o distruzione degli ordigni rinvenuti.
L'Esercito è l'unica Forza Armata preposta alla formazione degli artificieri di tutte le forze di polizia, forze armate e corpi armati dello stato.
 



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PALERMO – CONTROLLI NEI CANTIERI EDILI DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO SUL RISPETTO DELLE NORME GIUS-LAVORISTICHE E DI SICUREZZA.

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PALERMO    –       CONTROLLI NEI CANTIERI EDILI  DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO SUL RISPETTO DELLE NORME GIUS-LAVORISTICHE E DI SICUREZZA.

 

 

NELLA SETTIMANA DEL 1° MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI, SONO STATE SOTTOPOSTE A CONTROLLO ALCUNE AZIENDE OPERANTI IN EDILIZIA NEL SETTORE PRIVATO, NELLA CITTA' DI PALERMO. L'OPERAZIONE, DISPOSTA DALLA DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI PALERMO E FINALIZZATA ALLA VERIFICA DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO E AL CONTRASTO DEL FENOMENO DEL LAVORO NERO , HA VISTO IMPIEGATI I CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO E DEL NUCLEO ISPETTORATO DEL LAVORO DI PALERMO.  

NELL'AMBITO DEL SERVIZIO, SONO STATE:

-  CONTROLLATE 6 DITTE OPERANTI NEL SETTORE EDILE;

- VERIFICATE LE POSIZIONI LAVORATIVE DI 22 DIPENDENTI, DI CUI 3 "IN NERO" E 4 "IRREGOLARI".

-  DISPOSTI 2 PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE DELL'ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE.

LE SOSPENSIONI SONO QUINDI STATE REVOCATE, AVENDO LE DITTE SUBITO PROVVEDUTO ALLA REGOLARIZZAZIONE A TEMPO INDETERMINATO DEI LAVORATORI IN NERO ED AL PAGAMENTO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PREVISTE DALLA NORMATIVA VIGENTE.

SONO STATE INOLTRE CONTESTATE SANZIONI AMMINISTRATIVE AMMONTANTI A EURO € 17.401,00. OLTRE ALLA VERIFICA DEL RAPPORTO DI LAVORO.

 

 

PARTICOLARE ATTENZIONE È STATA RIVOLTA AL SETTORE DELLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO PER L'APPLICAZIONE DELLE REGOLE PREVISTE DAL D.LGS 81/2008, CHE HA PORTATO NEL CASO SPECIFICO:

-  ALL'APPLICAZIONE DI 16 PRESCRIZIONI ;

-  ALLA DENUNCIA A PIEDE LIBERO DI 7 SOGGETTI, TITOLARI DELLE ATTIVITÀ CONTROLLATE, CHE POTRANNO ESTINGUERE IL REATO QUALORA OTTEMPERINO ALLE PRESCRIZIONI IMPARTITE DALLA POLIZIA GIUDIZIARIA NEI TERMINI FISSATI ED AL PAGAMENTO DELLE CONSEGUENZIALI SANZIONI CHE AMMONTANO AD UN TOTALE DI € 25.300,00

 

UN'INTENSIFICAZIONE DEI CONTROLLI E' IN PROGRAMMA NELLE PROSSIME SETTIMANE, AL FINE DI GARANTIRE LA MASSIMA OSSERVANZA DEI PRINCIPI DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI, NONCHE' DI SCONGIURARE ULTERIORI NEFASTE CONSEGUENZE PER I LAVORATORI DEL SETTORE GIA' DURAMENTE COLPITI IN PALERMO E PROVINCIA.

     

 

 

 




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PALERMO: CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. TRE PUSHER ARRESTATI DAI CARABINIERI.

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PALERMO: CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. TRE PUSHER ARRESTATI DAI CARABINIERI.

 

In tre distinte operazioni antidroga, i Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi e della Compagnia di Monreale, hanno arrestato tre pusher sorpresi a spacciare dosi di hashish e marijuana.

Il primo arresto è stato eseguito a Palermo, in viale Di Vittorio, quando i Carabinieri della Stazione Acqua dei Corsari, nell'ambito di un delicato servizio antidroga, traevano in arresto GIARDINA Roberto Alessio, nato a Palermo classe  1994, trovato in possesso di sette involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo  di 26 grammi. Il presunto pusher era stato notato confabulare con probabili acquirenti per strada, in modo sospettoso e guardingo.

L'arrestato dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima disposto dall'Autorità Giudiziaria conclusosi con la convalide e la misura cautelare degli arresti domiciliari.

La seconda operazione si è svolta sempre a Palermo;  questa volta ad entrare in azione sono stati i Carabinieri della Compagnia di Monreale unitamente ai colleghi della Stazione di  Altofonte, che traevano in arresto nella flagranza di reato PUPELLA Giuseppe, nato a Monreale, classe 1968, domiciliato a Palermo.

L'interessato, volto noto alle forze dell'ordine, a seguito della perquisizione presso il proprio domicilio, veniva trovato in possesso di 31 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo hashish e 4 grammi del tipo marjuana.

Nel medesimo contesto venivano rinvenuti 71 (settantuno)"spinelli" già confezionati artigianalmente con sostanza stupefacente del tipo hashish, due taglierini e un coltello a serramanico con evidenti tracce di sostanza stupefacente; il tutto sottoposto a sequestro.

L'arrestato veniva tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa della citazione diretta a giudizio, conclusosi con la convalida e la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla P.G..

Infine, nella decorsa nottata, a Palermo, in piazza Conte Federico, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi, nell'ambito  di un altro  servizio antidroga eseguito in zona Ballarò, traevano in arrestoCANGEMI Antonino, nato a Palermo, classe 1989, sorpreso a cedere due dosi di marijuana, consegnandole ad un giovane 22enne palermitano, a sua volta segnalato alla locale Prefettura, quale assuntore di sostanze stupefacenti per scopi non terapeutici.

A seguito della perquisizione personale, il CANGEMI veniva trovato in possesso di ulteriori venti grammi della medesima sostanza, suddivisa in dosi, sottoposta a sequestro.

Tutte le sostanze stupefacenti recuperate nel corso delle tre operazioni antidroga, saranno analizzate dal L.A.S.S. Carabinieri di Palermo, al fine di accertare l'esatto principio attivo delle stesse.

Al termine delle formalità di rito l'arrestato veniva tradotto presso la propria abitazione, in attesa del rito per direttissima, conclusosi con la convalida e la misura cautelare dell'obbligo di firma alla P.G..

Palermo, 08 maggio 2014

 




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Josine Dupont Pareto Spinola alla Triennale di Arti visive di Roma

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ISTITUTO EUROPA ASIA - IEA – EUROPE ASIA INSTITUTE
 

JOSINE DUPONT ALLA TRIENNALE DI ARTI VISIVE DI ROMA

 

La pittrice Josine Dupont Pareto Spinola partecipa alla Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma che si inaugurerà il 6 giugno alle ore 17 presso il Padiglione Gold della Facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza, via Eudossiana 18.

La Triennale di Roma, che si svolge sotto la direzione artistica del prof. Daniele Radini Tedeschi, verrà inaugurata da Achille Bonito Oliva.

Catalogo editoriale Giorgio Mondadori.


Josine Dupont, nata a Milano da famiglia di origine belga, risiede nel cuore del Tigullio.

 Ha studiato presso la Scuola Superiore degli artefici di Brera e si è diplomata in pittura all'Accademia di Belle Arti di Genova.

Ha partecipato a diverse personali e collettive in Italia e all'estero, in spazi pubblici e privati.

Vittorio Sgarbi ne ha curato una mostra milanese, tenutasi in via della Spiga qualche mese addietro.


E' seguita la pubblicazione di una brochure con un testo critico sempre da parte di Sgarbi.


Nel corso della sua ricerca artistica Josine Dupont è passata da un primo periodo figurativo a una fase in cui ha indagato la figura umana rivisitando nell'astrazione il linguaggio barocco, per approdare quindi all'informale gestuale, rappresentato da diversi lavori che completano il percorso espositivo.


L'artista utilizza una personale tecnica pittorica sviluppata attraverso varie sperimentazioni e perfezionata nel corso del tempo.


Foto: Josine Dupont Pareto Spinola con Vittorio Sgarbi e Achille Colombo Clerici




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CASTORINA (GD ) : Le Legislatura regionale è finita – NCD irrispettoso della Calabria

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Reggio Calabria   Provare a portare a termine la legislatura regionale dopo i vari fatti che hanno riguardato la maggioranza politica che governa  questa regione è da irresponsabili.

Dalla discussione emersa dalla conferenza dei capogruppo emerge un quadro surreale e plastico di come l'interesse individuale di Scopelliti e dei suoi consiglieri prevalga sull'interesse della Calabria,di come la complicità di Talarico umili l'istituzione che lo stesso dovrebbe rappresentare.

La parola deve tornare ai calabresi subito che manderanno a casa un centro destra che ha disastrato tutti i settori della nostra regione.

Il voto del 25 maggio per eleggere i nostri rappresentanti in Europa dovrà essere un primo avviso di sfratto che segnali inesorabilmente  la fine del disastro e apra le porte ad un nuovo e rinnovato ciclo politico che si dovrà aprire in Calabria e che faccia da termometro del delicato ed importante processo di riforme che il governo Renzi sta provando a realizzare nel nostro paese.

 


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Nasce Megatu.be: Luca Argentero, Enrico Silvestrin lanciano l’alternativa alla TV tradizionale

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Nasce Megatu.be
La qualità viaggia sul web

Luca Argentero, Enrico Silvestrin lanciano l'alternativa alla TV tradizionale

In un momento di crisi della televisione, è proprio da personaggi di spicco e "big" del piccolo schermo che arriva una nuova sfida: Megatu.be, il primo Multi Channel Network di Youtube in Italia che è anche un sito, un portale 2.0 che, sfruttando le potenzialità del colosso Google dei video web, costruisce per gli utenti un viaggio attraverso le migliori proposte di film in streaming (da Abel Ferrara ad Alberto Sordi), anime, musica, web series e così via.

A lanciarlo, promuoverlo e "metterci la faccia" sono Luca Argentero, in prima linea anche come Direttore Artistico delle proposte web native di Megatu.be con la sua Inside Productions, ed Enrico Silvestrin che con "Home Sessions" inaugurerà una ricca sezione musicale in compagnia dei massimi esponenti del contesto italiano.

"Perche' Megatube?" ha dichiarato Luca Argentero,"perche' i media tradizionali non sono più in grado di intercettare il gusto del pubblico nativo-digitale e il web non aveva ancora trovato una piattaforma in grado di far emergere davvero i tanti giovani talenti che popolano la rete. Con Inside coltiviamo creatività emergente, e Megatube sarà la rampa di lancio per farla arrivare a tutti. Speriamo di riuscire a diventare presto il punto di riferimento per chi lavora al futuro dell'intrattenimento"

Da sempre innovatore della televisione tradizionalmente intesa, volto importante di Megatu.be è Enrico Silvestrin che incontrerà direttamente a casa loro alcuni degli artisti italiani più interessanti, a partire dalla prima puntata dedicata a Niccolò Fabi. In esclusiva per uno dei volti storici della tv italiana, il cantautore romano accompagna i suoi fan, e non solo, dove i suoi brani sono nati, unendo una riproduzione live unica e unplugged a una lunga chiacchierata in cui scoprire i tanti volti e i passaggi artistici di un autore amato e unico.

"Home Sessions è il frutto della mia necessità di raccontare la musica e gli artisti, e di farlo nel modo più rispettoso e fedele possibile, usando il media per valorizzare la musica e non viceversa" ha spiegato Enrico Silvestrin "Mi sono chiesto tante volte come si potesse trovare un'originalità dopo decenni di programmi e rubriche che hanno fatto collassare completamente la produzione di programmi di genere. L'unica risposta che trovavo era sempre la stessa: l'essenzialità. Riportare la canzone nel luogo dove è nata, fargli rivivere la sua genesi. Home Sessions è il tentativo di riportare la musica nel luogo mediatico, destrutturando l'idea di programma, cercando di essere un fedele punto di incontro tra chi la musica la fa e chi invece la ama. Raccontare gli artisti mostrandoli come non li abbiamo mai visti".

Non solo musica. Megatu.be, sfruttando le potenzialità del web diventerà un vero e proprio raccoglitore delle webseries più di successo (da The Pills a Il Fenomeno) e ne lancerà di nuove, aggiornando costantemente l'utente sulle migliori proposte del web.
Tutto disponibile in ogni momento e – soprattutto – condivisibile liberamente su tutte le piattaforme social e i siti web.

"Chi vive sul web" ha concluso Luca De Dominicis Amministratore Delegato di Megatu.be "sa da tempo che era ora di trovare una nuova formula per non perdersi nella rete. Il modo di fruire la televisione si è evoluto come mai prima d'ora: il concetto di «prime time» è cambiato in favore del «my time»...guardiamo i contenuti che ci interessano su 4 schermi contemporaneamente (laptop, smart phone, tablet e TV) scegliendo l'apparecchio più comodo di momento in momento, cercando prima di tutto la qualità...".

E' proprio questo l'obiettivo ultimo di Megatu.be: portare al popolo della rete attraverso un portale unico i prodotti video di qualità (musica, webseries, film, cartoni ecc) per la prima volta interamente disponibili gratuitamente e organizzati in un'unica struttura a portata di utente. Sempre e ovunque.

Per info:www.megatu.be -PROMO

Ufficio Stampa: Marta Volterra marta.volterra@gmail.com340.96.900.12



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REGGIO CALABRIA: LOMBARDO, SCOPRIRE CIRCUITI OCCULTI VICINI A 'NDRANGHETA

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SONO 9 LE PERSONE INDAGATE, SCATTATE PERQUISIZIONI PER ALTRI 9 SOGGETTI Roma, 8 maggio 2014 - L'operazione di questa mattina della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria «è uno spezzone di un'inchiesta più ampia, la 'Breakfast', con cui puntiamo a ricostruire le relazioni nazionali e internazionali della 'ndrangheta soprattutto in quegli ambiti strategici che possono essere la politica, l'alta finanza e il sistema bancario. Ma ci sono altri 'circuiti relazionalì di alto profilo su cui stiamo puntando l'attenzione, e indaghiamo a fondo». 

Lo dice all'Adnkronos Giuseppe Lombardo, sostituto procuratore distrettuale antimafia di Reggio Calabria.«Contestualmente all'esecuzione dell'ordinanza -spiega ancora Lombardo- stiamo eseguendo da questa mattina una serie di perquisizioni in diverse aree del Paese, che riguardano soggetti in passato collegati ad associazioni segrete e circuiti occulti di cui la 'ndrangheta si serve. Vogliamo capire -rimarca il sostituto procuratore distrettuale antimafia- quale è la vera natura di queste relazioni, e se questi soggetti sono entrati stabilmente a far parte della 'ndrangheta o la favoriscono dall'esterno». 

Nel blitz scattato questa mattina, «sono 9 le persone indagate, 8 quelle colpite da provvedimenti cautelari. Altre 9 non sono indagate ma interessate dall'attività di perquisizione»

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EXPO: ARRESTATI ANGELO PARIS E PRIMO GREGANTI

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MILANO, 8 maggio 2014 - Angelo Paris, manager di Infrastrutture Lombarde, e Primo Greganti, già coinvolto nell'inchiesta Mani Pulite, sono stati arrestati assieme ad altre 5 persone nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano che vede al centro episodi di turbativa d'asta e corruzione legati all'Expo.
Angelo Paris e Primo Greganti sono stati arrestati insieme ad altre 5 persone in un'inchiesta della Procura di Milano. Il manager di Infrastrutture Lombarde e l'imprenditore già coinvolto in Mani Pulite sarebbero al centro dell'indagine che vede al centro episodi di turbativa d'asta e corruzione legati all'Expo che si terrà a Milano nel 2015.


Gli altri arresti
Arrestati anche il mediatore Sergio Cattozzo e l’imprenditore Enrico Maltauro, altro già indagato negli anni ’90. Oltre a queste sette persone, la Procura aveva chiesto altri 12 arresti nel mondo della sanità lombarda, che però sono stati respinti dal gip per mancanza delle esigenze cautelari. La Procura aveva chiesto altri 12 arresti nel mondo della sanità lombarda, che però sono stati respinti dal gip per mancanza delle esigenze cautelari. I militari della Guardia di Finanza di Milano e gli investigatori della Dia stanno eseguendo altre misure cautelari in questa indagine che ipotizza i reati di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta.

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La Restart sarà protagonista ai campionati nazionali di ginnastica Gpt a Pesaro

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Reggio Calabria 8 maggio 2014 - Per il nono anno consecutivo l'Asd Restart, società reggina di ginnastica ritmica, parteciperà con un folto gruppo di giovanissime atlete alla quinta edizione di "Ginnastica in festa", la grande kermesse sportiva annuale di Federginnastica che, come di consueto, si terrà alla Fiera di Pesaro dal 19 al 28 giugno.

Francesca Capria, Joanna D'Almazio, Siria D'Amico, Chiara De Girolamo, Martina Guida, Sara Lamberti, Benedetta Lombardi, Maria Rosaria Meduri, Sara Meduri, Valeria Meduri, Noemi Megale e Debora Moragas sono le ginnaste del sodalizio guidato dalla prof. Marilena D'Arrigo che faranno parte della spedizione in terra marchigiana. Si sono qualificate al torneo regionale Gpt svoltosi alla palestra Coni di Catanzaro, ottenendo lusinghieri piazzamenti nelle varie fasce di età (8-15 anni), sia nelle gare individuali che di squadra.


A livello individuale questi sono stati i risultati: gara di I° livello, I° fascia (8-12 anni), 4° posto a pari merito per Joanna D'Almazio e Noemi Megale con punti 19,100, 5° posto per Sara Meduri con punti 19,000, 6° posto per Francesca Capria con punti 18,800; gara di I° livello, II° fascia (12-14 anni), 3°posto a pari merito per Martina Guida e Siria D'Amico con punti 19,200; gara di I° livello, III° fascia (da 15 anni in su), 3° posto per Benedetta Lombardi con punti 19,600; gara di II° livello, I° fascia, 3° posto per Valeria Meduri con punti 30,400; gara di II° livello, II° fascia, 1° posto per Debora Moragas con punti 30,000, 2° posto per Maria Rosaria Meduri con punti 28,600; gara di II° livello, III° fascia, 3° posto per Sara Lamberti con punti 29,100.

Nel sincrogym a squadre, invece, particolare impressione ha destato l'equipe di piccole allieve della I° fascia composta da Noemi Megale, Sara Meduri, Valeria Meduri, Joanna D'Almazio e Chiara De Girolamo, classificatasi al II° posto con 35,300 punti nell'esercizio collettivo, 16,700 punti nell'esercizio a coppia con Chiara De Girolamo e Valeria Meduri e 16,200 punti con l'altra coppia formata da Noemi Megale e Joanna D'Almazio, con punteggio finale di 68,200.    

Le aspettative agli assoluti nazionali sono tante, specie nel sincrogym. Basti pensare che negli ultimi tre anni Restart è salita due volte sul podio a Pesaro, aggiudicandosi il II° posto nella classifica assoluta e in quella a coppie, dando così lustro alla scuola di ginnastica calabrese al di fuori dei confini regionali.

Le piccole atlete nelle Marche saranno accompagnate dalla direttrice tecnica Marilena D'Arrigo e dalle istruttrici Ylenia Albanese e Sara Pensabene.

 

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"La cultura attraversa la città" - Barca: Venerdì l'Opera a Corviale

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Assessorato alla Cultura, creatività e promozione artistica

 

"La cultura attraversa la città"

 

Le grandi istituzioni contaminano i quartieri di Roma

 

Barca: Venerdì l'Opera a Corviale, prossimi appuntamenti in altre zone della Capitale

L'Opera suona a Corviale. Un Pianoforte e il coro del Teatro dell'Opera illumineranno con la musica il famoso "serpentone" della Capitale nel XI Municipio. Una serata speciale, venerdì 9 alle ore 21.00 in Via Marino Mazzacurati 73/75 nell' Aula Consiliare del Municipio da cui parte l'iniziativa "La cultura attraversa la città" serie di eventi culturali gratuiti voluti dall'Assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica Flavia Barca per tutti i quartieri di Roma e che coinvolgeranno anche l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro di Roma e tutte le grandi istituzioni culturali della città.

Saranno presenti assieme all'Assessore alla Cultura Flavia Barca, il sindaco Ignazio Marino, il sindaco del XI Municipio Maurizio Veloccia, la Presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale Michela Di Biase.

Per il Teatro dell'Opera il concerto a Corviale è un primo esperimento ed una scelta condivisa con l'Amministrazione di portare spettacoli nei diversi quartieri della città inserendoli nella stagione 2014/2015.

 

"L'arte e la cultura – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Flavia Barca - sono i principali strumenti per creare coesione sociale e coinvolgere i cittadini nella vita della città, riqualificare i quartieri, rigenerare spazi degradati. Per questo credo sia indispensabile riconnettere il tessuto cittadino con il rilancio della cultura nei quartieri e nelle nuove centralità, attraverso processi di collaborazione con i 15 Municipi. Una maggior condivisione delle politiche culturali con gli enti di prossimità è l'unica via per realizzare progetti che rispettino le specificità, architettoniche e sociali, dei diversi quartieri, per ideare una programmazione culturale organica capace di intercettare i bisogni variabili e i desideri espressi dal territorio, per mettere in rete esperienze, enti, operatori e associazioni. La cultura deve attraversare, contaminare tutta la città.

E' con questo spirito che sono nati i progetti per le Feste di Natale e il bando Estate Romana. Tutto il Territorio è al CENTRO delle nostre politiche e per noi è indispensabile riavvicinare le grandi Istituzioni culturali alla città e ai cittadini. Da questa riflessione nasce l'idea di portare l'Opera, l'Auditorium, Santa Cecilia, il Teatro di Roma, il Palaexpo nelle piazze e nelle zone periferiche, fuori dai palazzi spesso percepiti dai cittadini distanti e inaccessibili. Molti abitanti di Roma non hanno mai avuto l'occasione di entrarci personalmente, magari pensando siano luoghi lontani dal proprio vissuto quotidiano. Noi vogliamo facilitare l'incontro e la scoperta e invertire la rotta. Un grazie sentito al sovrintendente Carlo Fuortes che ha raccolto questa sfida innovativa ed ha avviato il percorso, ma anche a Bruno Cagli, presidente dell'Accademia di Santa Cecilia, Marino Sinibaldi, presidente del teatro di Roma, al Presidente del Municipio XI Veloccia e a tutti coloro che hanno abbracciato con entusiasmo questa idea e sono già a lavoro per le prossime iniziative".

 

Il Concerto:

 

Direttore Roberto Gabbiani

Francesco e Vincenzo De Stefano, pianoforte

Coro del Teatro dell'Opera di Roma

 

Programma:

 

Johannes Brahms

Liebeslieder, 18 Walzer op.52 per coro e pianoforte a 4 mani

Composizioni per pianoforte a 4 mani

Ungarische Tänze n.2 in re minore

Ungarische Tänze n.15 in si bemolle maggiore

Ungarische Tänze n.4 in fa minore

Ungarische Tänze n.5 in fa diesis minore

Neue Liebeslieder, 15 Walzer op.65 per coro e pianoforte a 4 mani


Roma 8 maggio 2014

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Il cuore e l'acciao di Agazio Trombetta

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Presentazione del libro

"Il cuore e l'acciao"di Agazio Trombetta

Domenica 11 maggio ore 19.00

Corso Garibaldi 67 – Melito Porto Salvo

 

 

Il prof. Agazio Trombetta ritorna a fare visita al Circolo Meli con una nuova e interessante opera dal titolo "Il cuore e l'acciaio. Reggio Calabria. L'aeroporto dello stretto tra storia e attualità".

Il testo, che è un omaggio dell'autore alla città di Reggio, racconta – anche con l'aiuto di affascinanti fotografie d'epoca – la nascita e lo sviluppo dello scalo reggino sorto per la strategica posizione durante la II guerra mondiale e successivamente intitolato a "Tito Minniti", pilota in Etiopia e medaglia al valore militare alla memoria.

"Il libro, oltre ad essere supportato da importanti documenti, è impreziosito dalle testimonianze di chi quegli eventi li ha vissuti in prima persona. Questa ricerca di Trombetta, - sostiene il prof. Domenico Da Empoli, docente presso l'Università La Sapienza in Roma - per l'elevata valenza storica che possiede deve essere illustrata agli studenti, magari utilizzando canali moderni meglio apprezzati dalle nuove generazioni".

Un lavoro importante quello del Prof. Trombetta che rischiava, a causa di problemi legati a esigenze commerciali, di essere vanificato: "ho voluto donare– afferma l'autore - il testo alla città di Reggio Calabria pubblicandolo, con molti sacrifici, a mie spese. È stato il frutto di una lunga attività volta a reperire fonti inedite, soprattutto attraverso le preziose testimonianze conservate all'Archivio di Stato. Spero che il gesto sarà apprezzato e che contribuisca a rafforzare i sentimenti di orgoglio dei nostri concittadini per la presenza di una infrastruttura che sta particolarmente a cuore a tutti noi".

La presentazione si svolgerà presso la sede del Circolo Meli con introduzione a cura di Gianfranco Calabrò.

 

 

 


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Mialno, arrestato Primo Greganti

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Nella mattinata odierna il Centro Operativo D.I.A. di Milano  su delega della locale Procura, unitamente a personale della sezione di P.G. e con il supporto di personale della Guardia di Finanza di Milano, ha eseguito le misure di custodia cautelare nei confronti dei soggetti meglio sotto indicati, oltreché circa 90 perquisizioni presso abitazioni, uffici e sedi aziendali in numerose città del territorio nazionale.

L'operazione costituisce lo sviluppo dell'indagine del C.O. che nel mese di marzo dello scorso anno aveva portato all'arresto di 7 persone per reati di corruzione ed altro nel settore delle forniture sanitarie, ed attività convergenti della citata Sezione di P.G.

L'ipotesi di reato contestata è quella di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa d'asta, alla rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio ed al traffico di influenze nell'ambito di appalti pubblici:

§  Gianstefano FRIGERIO, nato il 4/12/1939 a Cernusco sul Naviglio (già parlamentare ora Presidente del centro culturale "Tommaso Moro"e collaboratore dell'ufficio politico del PPE a Bruxelles);

§  Sergio CATTOZZO, nato il 12/8/1947 a Ceregnano (RO) (già segretario regionale UDC della Liguria);

§  Luigi GRILLO, nato il 18/4/1943 a Carrara (MS) (già Senatore della Repubblica);

§  Primo GREGANTI, nato il 4/2/1944 a Jesi (AN) (faccendiere);

§  Enrico MALTAURO, nato il 28/10/1955 a Vicenza (Amministratore delegato della  Giuseppe MALTAURO Spa di Vicenza);

§  Angelo PARIS, nato il 3/9/1966 a Seregno (MI) (Direttore generale divisione costruzioni e demolizioni di EXPO 2015 Spa);

§  Antonio Giulio ROGNONI, nato il 12/12/1960 a Milano  (già amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, attualmente agli arresti domiciliari per altra vicenda giudiziaria).

Nell'ambito della medesima indagine risultano indagati a vario titolo circa 30 persone. Sono coinvolte, tra le altre, le seguenti imprese:

§  Giuseppe MALTAURO Spa di Vicenza, impegnata in lavori EXPO (Vie d'acqua e realizzazione di alcuni padiglioni presso il sito espositivo);

§  SOGIN Spa di Roma (Società pubblica incaricata della bonifica e riconversione degli ex siti nucleari italiani di Saluggia, Caorso e Trino Vercellese) e l'Amministratore Giuseppe Nucci ;

§  INFRASTRUTTURE LOMBARDE Spa (impresa interamente partecipata dalla Regione Lombardia, incaricata della direzione lavori ambito EXPO2015 e coinvolta nella costruzione della c.d. "Città della Salute" di Sesto san Giovanni);

§  Manutencoop Facility Management di Zola Predosa (BO);

§  Cefla Società Cooperativa di Imola;

§  Ferco Srl di Milano.

L'indagine concerne anche ipotesi corruttive relative a forniture sanitarie a favore, tra le altre, delle aziende ospedaliere di Melegnano e  Pavia, per le quali risultano indagati: Patrizia Pedrotti e Paolo Moroni , rispettivamente direttore amministrativo e generale del presidio di Melegnano e Daniela Troiano direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Pavia.

Ruolo centrale in tutte le vicende risulta essere stato quello dell'ex parlamentare Gianstefano FRIGERIO, soggetto di riferimento per un organizzato sistema corruttivo nel settore degli appalti pubblici e di condizionamento delle scelte degli Enti operanti nella sanità pubblica.

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