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Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia consegna il Sigillo della città ad Amartya Sen

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Milano, 9 maggio 2014 – "Milano, città aperta al mondo e proiettata verso la sperimentazione di nuove forme di sviluppo più equo e sostenibile, ha accolto con stima e amicizia il prof. Amartya Sen, uno degli economisti più impegnati nella lotta alla povertà e nell'analisi delle diseguaglianze del mondo contemporaneo. Come Sindaco é stato un onore consegnargli il Sigillo della città e ascoltare la sua lezione organizzata dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli nell'ambito di Laboratorio Expo e dedicata ai rapporti tra alimentazione e popolazione. È il tema centrale di Expo 2015 e, proprio grazie all'Esposizione Universale, Milano diventerà un crocevia internazionale di modelli innovativi e di diffusione di buone pratiche in grado di incidere concretamente sulla vita di milioni di persone nel mondo. Il contributo del professor Sen sarà prezioso per tutti noi".

Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia in occasione della consegna del Sigillo della città al professor Amartya Kumar Sen con la seguente motivazione:

"Per aver contribuito alla lotta contro la povertà e le diseguaglianze nel mondo attraverso un rigoroso e originale impegno accademico e civile.
Il suo pensiero ha toccato l'economia, la politica, la storia e l'etica, partendo sempre dal comune denominatore della centralità dell'essere umano, dei suoi bisogni, dei suoi diritti.
Oggi il suo insegnamento rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per chiunque aspira ad un benessere sostenibile capace di coniugare sviluppo e giustizia sociale".



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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Piazza Castello. Domenica il Cyclopride e da lunedì arriva il mercato delle eccellenze Apeca

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Nella prima settimana di pedonalizzazione - 20% di ingressi di automobili da via Legnano. Domani ultimo giorno del 'villaggio' LEGO

Milano, 9 maggio 2014 – Domenica 11 maggio la nuova piazza Castello pedonale ospiterà il secondo Cyclopride Day italiano: una pedalata adatta a ogni età che attraverserà Milano, in contemporanea con Palermo, lungo un percorso di 16 chilometri, per affermare una mobilità più dolce e sostenibile.

L'appuntamento sarà in piazza Castello, presso il Village del Cyclopride, a partire dalle ore 9. Qui sarà possibile personalizzare la propria bicicletta, ritirare il pettorale e la bike-bag (per chi si iscrive online su www.cyclopride.it). La partecipazione è gratuita (5 euro per chi vuole la Premium Bag) e aperta a tutti coloro che si presenteranno al Village.

La partenza della pedalata sarà poi alle ore 11 e il percorso, chiuso alle auto, si snoderà lungo la cerchia delle antiche mura spagnole.

Sempre domenica 11 piazza Castello ospiterà anche, alle ore 12, la partenza di Bimbinbici, la pedalata organizzata da Fiab Cyclobby per i più piccoli. A partire dalle 14 infine sono previsti laboratori per bambini, i concerti degli Ottoni della banda dell'Oltrepò Mantovano e dell'Orchestra laVerdi, e il Village sarà animato da giochi e intrattenimenti.

Per l'occasione BikeMi, grazie all'accordo tra Comune di Milano, Atm e Clear Channel, mette a disposizione gratuitamente le bici del bike sharing per chi non dispone di una bici propria: basta sottoscrivere un abbonamento giornaliero nella giornata di domenica 11 maggio (la transazione sulla carta di credito utilizzata sarà pari a zero, quindi senza alcun addebito). In più, sarà attiva una promozione per chi, sempre domenica 11, sottoscriverà un abbonamento annuale: 25 euro anziché 36 euro.

La festa delle due ruote conclude la prima settimana di traffico regolare su Foro Bonaparte. È stato infatti registrato un decremento di circa il 20% di ingressi dal varco Area C di via Legnano. Ora il protagonista delle prossime due settimane di pedonalizzazione sarà il mercato delle eccellenza di Apeca (Confcommercio Milano).

Da lunedì 12 maggio per due settimane, dalle 9 a mezzanotte, nell'area dell'isola pedonale del Castello ci sarà "Aspettando Expo: mercato universale al Castello": un centinaio d'operatori ambulanti – con Apeca (Confcommercio Milano) – proporranno le eccellenze enogastronomiche internazionali e delle regioni italiane (con particolare rilievo per la Lombardia, con prodotti tipici e stagionali), ma anche artigianato di qualità dai vari paesi europei e abbigliamento Made in Italy. Oltre alle bancarelle, sanno anche ospitati due eventi di spettacolo legati al costume e alla tradizione canora lombarda (a cura del network televisivo Tele Lombardia-Antenna 3: programmi "Canta Lombardia" e "Voci in Piazza").

Si ricorda infine che domani, sabato 10 maggio, fino alle ore 22, sarà l'ultima giornata per portare i propri bimbi a giocare nei 200 metri quadrati allestiti dal Gruppo LEGO con tavoli, giochi e piscine di mattoncini DUPLO.

Per gli amanti del design sarà invece l'ultima occasione per ammirare le installazioni portate in piazza Castello dopo essere state esposte al Fuorisalone (alberi e sedute di Esterni con pianteofferte dal vivaio del Comune, aiuole sinergiche e una cupola salice a cura di Milano Makers e sedute proposte da Slide).

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Luigi Palamara
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Il plauso dell'amministrazione Cascarano per il nuovo successo degli studenti del Musicale

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) - L'Amministrazione Comunale di Cinquefrondi attraverso una nota stampa ha voluto esprimere il proprio compiacimento per il risultato ottenuto dagli studenti del Liceo Musicale cittadino in relazione al conseguimento del primo posto ottenuto al Concorso Musicale di Filadelfia. 

«L'Amministrazione – viene evidenziato - è veramente orgogliosa di questi ragazzi e soprattutto convinta che tanti altri ancora saranno i successi ed i trionfi di questi straordinari giovani, frutto non solo di un importante percorso di studi conseguito ma anche della dedizione del dirigente scolastico professor Giovanni Laruffa e della coordinatrice del plesso professoressa Cettina Nicolosi». Un attestato di piena stima da parte della compagine amministrativa col quale si rimarcano le valutazioni positive espresse sul Liceo Musicale che «è divenuto bandiera per l'offerta formativa e per la qualità del percorso di studi, tanto da essere una tra le realtà più prestigiose ed ambite della Calabria».

Giuseppe Campisi  

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REGGIO CALABRIA. Incendio nella scala B di Galleria Zaffino

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REGGIO CALABRIA. Pochi attimi di paura e tanto fumo nero da dover abbandonare il proprio appartamento la scorsa notte, intorno alle ore 23, per i condomini di un palazzo ubicato in via Nino Bixio, per un incendio divampato nella tromba delle scale. Il palazzo, che ha il portone d'ingresso all'interno della galleria Zaffino, si è subito saturato di fumo. L'incendio, alimentato da cartacce e materiale abbandonato per terra, e sulle cui cause sono in corso accertamenti, è stato prontamente domato da una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale. Il fumo però ormai aveva invaso la tromba delle scale e da lì a poco a poco si è fatto strada negli appartamenti, tanto che gli occupanti hanno dovuto abbandonare casa per un'ora circa. Apprensione per una anziana signora all'ultimo piano, accudita da alcuni parenti, che non voleva lasciare la casa. Alla fine i vigili del fuoco e i sanitari dell'ambulanza del Suem 118 sono riusciti a convincere la donna a ripararsi dall'esalazione dei fumi nocivi.

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Luigi Palamara
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RAISPORT: F1, SULLE RETI RAI LE EMOZIONI DEL GP DI SPAGNA

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Un weekend di grandi emozioni sulle reti Rai con il Gran Premio di Spagna di Formula Uno. Dopo un deludente avvio di stagione, le Ferrari di Fernando Alonso e Kimi Raikkonen cercano il riscatto sul circuito di Barcellona.
Si parte venerdì 9 maggio su RaiSport 2 (canale 58 dtt) con la trasmissione alle 14.30 e alle 22.00 della 1a e della 2a sessione di prove libere.
Sabato 10 maggio alle dalle 17.50 su Rai2 e Rai Hd (canale 501 dtt), sarà la rubrica "Pit Lane" a fare il punto sulle qualifiche del gran premio, in onda dalle 18.00, che determineranno lo schieramento delle monoposto in griglia di partenza.
Domenica 11 maggio alle 21.00 su Rai1, spazio alla rubrica "Pole Position" per conoscere tutti i dettagli sulla gara in onda dalle 21.10 anche su Rai Hd. Alle 23.00 su RaiSport 2, consueto appuntamento con la rubrica "Parco Chiuso" condotta da Franco Bortuzzo per analizzare, approfondire e commentare i risultati della gara. Le telecronache delle prove libere, delle qualifiche e del Gran Premio saranno a cura di Gianfranco Mazzoni supportato dal commento tecnico di Ivan Capelli, Giancarlo Bruno e Giorgio Piola. Non mancheranno gli interventi dai box e le interviste di Ettore Giovannelli e Stella Bruno. La cura e il coordinamento delle rubriche "Pit Lane", "Pole Position""Parco Chiuso", saranno a cura del Vicedirettore di RaiSport Maurizio Losa.

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Luigi Palamara
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RAI2: EUROVIOSION SONG CONTEST 2014, LA DIRETTA DELLA FINALE

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Sabato 10 maggio alle 21.00, in diretta su Rai 2 e Rai HD, andrà in onda la finale della 59ª edizione dell'Eurovision Song Contest, in programma a Copenhagen (Danimarca). Si conoscerà così la canzone vincitrice del concorso europeo della canzone, che quest'anno ha visto affrontarsi 37 canzoni in rappresentanza delle televisioni pubbliche di altrettanti paesi europei, dall'Islanda all'Armenia, dalla Russia al Portogallo.

Emma la portabandiera italiana a Copenhagen: la vincitrice del Festival di Sanremo 2012 sarà in concorso con «La mia città»,  di cui è anche autrice. A guidare il pubblico italiano nell'atto conclusivo del concorso saranno le voci fuori campo di Linus e Nicola Savino. Ai 20 paesi che hanno superato l'ostacolo delle serate eliminatorie si aggiungono la Danimarca (paese ospitante) e i 5 «Big Five», qualificati di diritto: Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. Il pubblico italiano sarà ancora chiamato a esprimere le proprie preferenze tramite il televoto (senza potere votare per il proprio paese). Sarà lo stesso Linus, al termine della serata, ad annunciare i punti assegnati da giuria e dal pubblico italiano alle canzoni in concorso, in collegamento con gli studi milanesi della Rai.

Questi i cantanti, le canzoni e i paesi in gara nella finale: Marija Jaremcuk (Ucraina) con "Tick-tock";       Teo (Bielorussia) con "Cheesecake"; Dilar? Kazimova (Azerbaigian)  con "Start a fire"; Pollapönk (Islanda) con "No prejudice"; Carl Espen (Norvegia) con "Silent storm"; Paula Seling ed Ovi (Romania) con "Miracle"; Aram Mp3 (Armenia) con "Not alone"; Sergej Cetkovic (Montenegro) con "Moj svijet"; Donatan & Cleo (Polonia) con "My Slowianie - We Are Slavic"; Freaky Fortune feat. RiskyKidd (Grecia) con "Rise Up"; Conchita Wurst (Austria) con "Rise like a Phoenix"; Elaiza (Germania) con "Is It Right"; Sanna Nielsen (Svezia) con "Undo"; Twin Twin (Francia) con "Moustache"; Anastasija e Maria Tolmacëvy (Russia) con "Shine"; Emma (Italia) con "La mia città"; Tinkara Kovac (Slovenia) con "Round and round";       Softengine (Finlandia) con "Something better"; Ruth Lorenzo (Spagna) con "Dancing in the Rain"; Sebalter   (Svizzera) con "Hunter of stars     ";András Kállay Saunders (Ungheria) con "Running"; Firelight (Malta) con "Coming home"; Basim        (Danimarca) con "Cliche Love Song"; The Common Linnets (Paesi Bassi) con "Calm after the storm"; Valentina Monetta (San Marino) con "Maybe (Forse)"; Molly (Regno Unito) con "Children of the Universe".

Il vincitore dell'Eurovision Song Contest sarà deciso per il 50% dalle Giurie Nazionali dislocate nei 37 paesi in gara e per il 50% dai telespettatori che possono votare la propria canzone preferita attraverso il televoto. Nello spirito dell'Eurovision Song Contest, che vuole avvicinare attraverso la musica le nazioni in gara, non è possibile votare la canzone del proprio paese di appartenenza (quindi sia la giuria che il pubblico italiano non potranno votare per Emma). Per votare basta chiamare il numero 894.040 da telefono fisso e seguire le istruzioni o inviare un SMS con il codice al 475.475.0 o tramite APP ufficiale al costo massimo di 1,02 Euro per ogni voto espresso. Si possono esprimere massimo 5 voti. Il regolamento completo è disponibile su www.eurovisionsongcontest.rai.it.
La giuria italiana è invece composta da Luca De Gennaro (presidente), Andrea Laffranchi, Paola Folli, Andrea Mirò e Francesco Pasquero. Il pubblico potrà seguire lo spettacolo eurovisivo anche con i social network. Utilizzando gli hashtag #eurovision e #escita gli utenti di Twitter potranno interagire con gli altri telespettatori in live twitting.

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RAI1: "LA STESSA LUNA", UN FILM ON THE ROAD SULLA POVERTA'

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Un film didattico sui problemi dell'immigrazione clandestina per la prima serata di Rai1. Domenica 11 maggio alle 21.30, va in onda "La stessa luna" diretto nel 2007 da Patricia Riggen.

Carlitos vive in Messico con la nonna. La mamma, Rosario, lavora illegalmente negli Stati Uniti. Per rassicurarlo, prima della partenza gli ha detto che, nel momento in cui avesse dovuto sentirsi particolarmente in difficoltà, avrebbe dovuto guardare la luna consapevole che anche la mamma la stava guardando. Il momento difficile arriva perché la nonna muore e Carlitos parte alla ricerca della madre. Ha inizio un lungo viaggio, non privo di insidie, per attraversare la frontiera clandestinamente.

Ci sono film che vanno valutati non tanto per il loro esito finale nei confronti di un pubblico adulto quanto piuttosto per la loro potenzialità didattica nei confronti dei più giovani. La stessa luna è uno di questi. Guardando questo film  on the road della povertà il pensiero va subito a Central do Brasil. Ma se il film di Walter Salles si muoveva all'interno di uno stesso universo culturale (ll Brasile) quello di Patricia Riggen valica due mondi. Negli Usa il film è stato vietato ai minori di 13 anni.

Nel cast Adrian Alonso, Kate del Castillo, Eugenio Derbez, Maya Zapata, Carmen Salinas.

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RAI3: SUOR CRISTINA IN VERSIONE “GLOB”

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Dal palco di The Voice alla ribalta mediatica mondiale. Ora Suor Cristina irrompe anche a "Glob – diversamente italiani"– il programma condotto da Enrico Bertolino e dedicato alle "tribù" del nostro Paese, in onda domenica 11 maggio alle 23.00 su Rai3. Una Suor Cristina inedita che – riveduta e corretta da Brenda Lodigiani – proporrà il meglio del proprio repertorio canoro e racconterà alcuni segreti della propria arte.
Ospite della puntata anche la giornalista Giulia Innocenzi, che si confronterà con Enrico Bertolino sul variegato mondo dei giovani in questo particolare momento della vita pubblica italiana. Un'analisi preceduta da quella di Stefano Bartezzaghi su una parola chiave del nostro lessico: il mammismo.
A "Glob", inoltre, arrivano le invettive di Giuliano Ferrara, nell'interpretazione di Claudio Lauretta, mentre Brenda Lodigiani si proporrà anche in veste di giornalista, cominciando a investigare sui personaggi che compongono le tribù italiche. Un panorama sul quale dirà la sua, con dati inediti, uno dei "principi" del sondaggio, Nando Pagnoncelli alias Fabrizio Casalino.
Torna, infine, il mondo virtuale di Alice Mangione, la "ragazza del web" sempre più persa nella grande rete.
In chiusura, tutto quello che nessun giornale avrà mai il coraggio di raccontare e che Glob mette in prima pagina con la Rassegna Stampa di Enrico Bertolino. 

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RAI5 E RADIO3: IN DIRETTA L’APERTURA DELL’OPERA DI FIRENZE

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Sarà trasmesso in diretta su Rai5 e su Radio3  l'Opening Gala per l'apertura dell'Opera di Firenze in programma sabato 10 maggio alle 20.30. Diretti da Zubin Mehta, il quarto atto dall'Otello di Giuseppe Verdi, con Gregory Kunde e Maria Agresta; La Valse di Ravel, con la coreografia di Davide Bombana seguita da After the rain di Arvo Pärt, con la coreografia di Christopher Wheeldon e Alessandra Ferri prima ballerina; e il primo atto dalla Tosca di Giacomo Puccini, con Fiorenza Cedolins, Marco Berti e Ambrogio Maestri. L'Orchestra e il Coro sono quelli del Maggio Musicale Fiorentino, mentre il corpo di ballo è quello di Maggiodanza.

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LA RAI AL XXVII SALONE DEL LIBRO

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Rai e Salone del Libro di Torino: un binomio che si ripropone per la ventisettesima edizione della rassegna in programma dall'8 al 12 maggio nel capoluogo piemontese. Qui il servizio pubblico radiotelevisivo racconterà il proprio impegno per la cultura con eventi live, interviste agli ospiti, presentazioni al pubblico, servizi e collegamenti per Tg e Gr nazionali e trasmissioni della Tgr Piemonte.

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Luigi Palamara
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RAI: PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE "MARCO LUCHETTA"

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E' in programma dal primo al 3 luglio 2014, a Trieste, l'XI edizione del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin con la Rai. Incontri, dibattiti, interviste, percorsi espositivi, presentazioni di novità editoriali e proiezioni saranno le trame portanti di questa edizione del Premio, istituito nel ricordo della troupe Rai composta dai giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D'Angelo, assassinati a Mostar nel gennaio '94, e dell'operatore Miran Hrovatin, ucciso pochi mesi dopo a Mogadiscio con la giornalista Ilaria Alpi.

Sono passati vent'anni dai tragici eventi del '94 e l'edizione 2014 del Premio Luchetta scandisce due ulteriori anniversari: quello dei sessant'anni dalla Fondazione della RAI – Radiotelevisione italiana, e dei cinquant'anni dall'insediamento della sede Rai Friuli Venezia Giulia. Un patrimonio di cronaca e informazione dal territorio, dall'Italia e dal mondo che il Premio Luchetta rilancia in questa edizione, nel ricordo dei colleghi che, per informare dalle più pericolose trincee dell'informazione, hanno rischiato e perso la propria vita. Rivolto ai giornalisti, ai tele-cineoperatori e fotoreporter che, nell'ambito della loro professione hanno raccontato con particolare sensibilità la difficile tematica  delle violenze e delle sopraffazioni  sulle vittime più indifese, i bambini,  il Premio Luchetta ha valorizzato, nell'arco di dieci edizioni, migliaia di corrispondenze dai fronti caldi di cinque continenti. 

Molte le novità che caratterizzano questa 11^ edizione: a cominciare dalla Giuria che ha valutato le opere in gara, presieduta quest'anno dal direttore della Rai Tgr Vincenzo Morgante. Agli storici componenti si sono aggiunti il presidente della Scuola di Giornalismo di Perugia Nino Rizzo Nervo, il direttore di RaiTeche Barbara Scaramucci e in rappresentanza della Fnsi, Elena Polidori. Compongono inoltre la Giuria: Maarten van Aalderen, presidente Associazione Stampa estera in Italia; Stefano Marroni, vicedirettore RaiTg2; Mauro Mazza, direttore Rai Sport; Giuliano Giubilei, vicedirettore Rai Tg3; Paolo Possamai, direttore Il Piccolo; Omar Monestier, direttore Messaggero Veneto; Dusan Udovic, direttore Primorski Dnevnik. Segretario di Giuria è Giovanni Marzini. Novità ulteriore, in linea con l'informazione del nostro tempo, è la partecipazione estesa alle testate giornalistiche web, purché registrate.

Il Premio culminerà, giovedì 3 luglio al Politeama Rossetti di Trieste, nella  Serata speciale "I Nostri Angeli", momento clou della XI edizione del Premio,  ripresa da Rai1 e condotta da Duilio Giammaria. Fra gli eventi in programma, anche un articolato omaggio al telecineoperatore Miran Hrovatin, assassinato a Mogadiscio con la collega Ilaria Alpi: a lui sarà dedicato infatti il documentario prodotto da Videoest, "Saluti da Miran", che il Premio Luchetta presenterà a Trieste in una versione inedita, con una lunga intervista al figlio Ian. Il documentario offre un affettuoso ricordo di Hrovatin con immagini di repertorio girate proprio da lui nei suoi reportage di guerra dalla Bosnia, dal Sahara e dalla Somalia. In omaggio a Miran anche il percorso espositivo I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, curato da Prandicom per la Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin. In anteprima al festival Vicino/Lontano da sabato 10 a domenica 18 maggio, il percorso sarà in mostra al festival Storia di Gorizia prima di approdare a Trieste, nelle giornate del Premio Luchetta 2014.

Annunciate  le terne finaliste. L'attualità internazionale riecheggia nelle corrispondenze pervenute quest'anno al Premio Luchetta, a cominciare dai servizi in finale nella sezione Tv: quelli di Riccardo Chartroux e Flavia Paone per il Tg3, con le storie dei bimbi di strada a Delhi e la cronaca dello sgombero della discarica Rom vicino a Giugliano, Napoli; la corrispondenza di Lyse Doucet per Bbc, dal campo profughi di Yarmouk, ai confini con la Siria.
Nella sezione quotidiani/periodici sono stati selezionati il reportage di Francesco Viviano e Alessandra Ziniti per Repubblica, dedicato ai bimbi siriani miracolosamente scampati al naufragio nelle acque di Lampedusa lo scorso ottobre; l'articolo di  Lirio Abbate per l'Espresso, sui bambini soldato arruolati dai clan nel meridione d'Italia; e quello di Lucia Capuzzi per Avvenire, sul paradosso della povertà in Bolivia, dove i bimbi rivendicano di poter lavorare, pur di sostenere le loro famiglie.
Nella sezione Ota per il miglior servizio giornalistico fino a 45' si contenderanno il premio 2014 Le Iene/Italia1, che hanno raccontato i terribili concorsi di bellezza per piccole Miss Americane vestite e truccate come fossero adulte; Lucia Goracci per Rai3-Doc3 che ha testimoniato la battaglia delle bambine e delle adolescenti pachistane per rivendicare il loro diritto all'istruzione; e Marcel Mettelsiefen che, per Channel4, ha filmato la straordinaria capacità di adattamento dei bimbi siriani, in un quotidiano che non ha più scuola né regole.
Al Premio Luchetta 2014 anche uno sguardo sulla stampa europea, con tre corrispondenze selezionate nella sezione Dario D'Angelo: quelle di Tom Parry del Daily Mirror dall'Uganda, di Harriet Sherwood per The Guardian Weekly Magazine dalla striscia di Gaza, e di Richard Hooper per Bbc News Magazine sull'incredibile storia di un bimbo cinese rapito e venduto a cinque anni, ricongiunto alla famiglia attraverso un sito internet.
Infine, nella sezione Miran Hrovatin per la migliore immagine fotografica sono approdate alla terna finalista le foto di Vincenzo Floramo – The Guardian che ritraggono due adolescenti appartenenti alla minoranza Birmana Karen; di Niclas Hammarström per il quotidiano svedese Aftonbladet sulla condizione dei bambini ad Aleppo; di Marco Gualazzini che ha ritratto, per Vanity Fair, un bimbo del Sud Sudan seduto su di un termitaio: guarda l'orizzonte e cerca di scorgere la terra da cui è dovuto fuggire.
Saranno a breve annunciati anche i vincitori del Premio Speciale Luchetta 2014 e del Premio FriulAdria Testimoni della Storia. 

La XI edizione del Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta è organizzata da Prandi Comunicazione & Marketing, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

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Luigi Palamara
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Amadeo Matacena: amareggiato per quanto accaduto

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L'ex deputato azzurro contattato dall'Ansa si è detto fiducioso dell'attività della magistratura

Il video e le interviste della conferenza stampa

REGGIO CALABRIA «Sono fiducioso nell' operato della magistratura e sono sicuro che riuscirò a dimostrare la mia innocenza». Lo ha detto Amedeo Matacena contattato dall'Ansa tramite il suo legale, l'avvocato Enzo Caccavari. 

«Sono fortemente amareggiato - ha aggiunto Matacena da Dubai - per quanto è accaduto, ma sono comunque fiducioso che tutto sara' chiarito. Confido nel lavoro della magistratura». «A Claudio Scajola mi lega un rapporto di amicizia sin dal 1994, quando sono stato eletto deputato per la prima volta». 

Ha detto ancora Matacena all'Ansa. «In questo momento - ha aggiunto - sono molto turbato per le notizie che leggo. Sono profondamente dispiaciuto - ha aggiunto Matacena da Dubai - per quanto sta accadendo alla mia famiglia, a mia madre e mia moglie in particolare». «E sono addolorato - ha proseguito - per quanto sta accadendo anche a Claudio Scajola, mio ex coordinatore di partito nonché collega ed amico». 


Arresto di Claudio Scajola
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Dell'Utri condannato e in via definitiva

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Condannato e in via definitiva. Fosse stato in Italia, per Marcello dell'Utri si sarebbero aperte le porte del carcere. Ma i lunghi tempi della giustizia italiana (20 anni di processo) questa volta devono fare i conti con un'estradizione dal Libano dove l'ex senatore di Forza Italia è in stato di arresto. La Corte di Cassazione ha confermato i sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Dell'Utri – secondo il pg della Suprema Corte, Aurelio Galasso, che ieri ha chiesto di rigettare il ricorso presentato dai legali – per diciotto anni, dal 1974 al 1992, è stato il «garante dell'accordo tra Berlusconi e Cosa Nostra», un «accordo che è stato attuato volontariamente e consapevolmente».

Erano le 22 di ieri sera quando gli avvocati Massimo Krogh e Giuseppe Di Peri hanno avvertito i familiari dell'ex senatore della nuova sentenza. È stato affidato a loro il compito di fargli avere la notizia nell'ospedale libanese dove è ancora in stato di arresto. Tutto questo mentre i difensori hanno annunciato che non si fermeranno qui e che faranno ricorso a Strasburgo. Pur ammettendo, però, che la scelta di lasciare l'Italia nei giorni precedenti al processo «è stata dettata probabilmente dall'esasperazione». «Dell'Utri – ha spiegato l'avvocato Krogh – è un uomo provato da venti anni di indagini. Non condivido la sua iniziativa, ma dopo così tanto tempo può aver perso la testa e commesso una stupidaggine».
È durata poco più di quattro ore la Camera di consiglio dei giudici della prima sezione penale, presieduti da Maria Cristina Siotto. Dopo quasi mille udienze totali, migliaia di pagine di deposizioni, più di trecento testimoni, due processi d'appello, una sentenza di rinvio a vent'anni esatti dall'iscrizione nel registro degli indagati, è arrivato il giorno del giudizio, e non è stato a suo favore. «Ha avuto rapporti con Cosa Nostra senza mai interromperli – ha sottolineato il pg Galasso nella sua richiesta di conferma della condanna – Riina preferisce lui al capo locale. I suoi rapporti con la mafia non si sono mai interrotti e si sono protratti senza soluzione di continuità dal 1974 fino al 1992».

L'INTERCETTAZIONE
La nuova sentenza della Cassazione era prevista originariamente per il 15 aprile scorso, ma gli avvocati avevano chiesto un rinvio per motivi di salute. Nel frattempo Dell'Utri è stato raggiunto da un mandato di cattura emesso dalla Corte d'appello di Palermo, allarmata dalla Dia su una possibile fuga all'estero. A parlare del Libano era stato Alberto, il fratello gemello dell'ex senatore, in una chiacchierata intercettata all'interno del ristorante romano Assunta Madre, mentre dialogava intercettato con l'amico Vincenzo Mancuso. E in effetti quando gli ufficiali della Dia sono andati a cercare Dell'Utri per arrestarlo, non l'hanno più trovato: era già in fuga dall'Italia, a Beirut, dove era arrivato con un volo da Parigi. Una latitanza lampo, perché l'arresto è avvenuto il 12 aprile quando l'ex presidente di Publitalia si trovava nel lussuoso hotel Phoenicia.

L'ESTRADIZIONE
Pochi giorni fa il ministero della Giustizia italiano ha spedito a Beirut tutti gli atti tradotti in francese che servono per ottenere l'estradizione. E subito dopo la sentenza, la procura generale di Palermo ha emesso un nuovo ordine di carcerazione che verrà trasmesso in via Arenula e poi allegato a un'ulteriore richiesta di estradizione, stavolta a fini di espiazione della pena. A questo punto le autorità libanesi, così come previsto dal trattato che regola i rapporti tra i due paesi, hanno tempo fino al 12 maggio per esaminarli e decidere se concederla o meno. Era stato lo stesso Dell'Utri, mentre era in attesa dell'ultimo verdetto di secondo grado, a dire: «Solo un imprevisto ci può salvare». L'imprevisto poteva essere la prescrizione che sarebbe scattata il primo luglio del 2014, ma la decisione della Cassazione è arrivata prima.

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Il Discorso del questore Nicolò Guido Longo in occasione dell 162esimo anniversario della Polizia di Stato

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Reggio Calabria 10 maggio 2014 - Rivolgo un doveroso e sincero saluto, ringraziandoli per la partecipazione, alle Autorità religiose, civili e militari presenti, nonché alle donne e agli uomini della Polizia di Stato.
C'e ancora da fare moltissimo per attestarsi su uno step di legalità quantomeno accettabile. Del resto, le ormai diuturne notizie riportanti fenomeni di ruberie del pubblico denaro, di diffusa corruzione a tutti i livelli, di scambi di preferenze elettorali, di rabbioso odio sociale non disgiunto da pericolosi contatti con organizzazioni mafiose o terroristiche, la dicono, purtroppo, assai lunga sulla persistenza dell'humus sociale e culturale dove, inevitabilmente, germogliano i devastanti semi delle più aggressive ed agguerrite organizzazioni criminali. A ciò aggiungasi, come effetto moltiplicatore, la persistenza di una consistente crisi economica di dimensione mondiale e che in atto caratterizza il nostro paese ed in particolare il nostro territorio. In tale preoccupante scenario, ritengo assolutamente necessario fare ricorso a principi etici improntati individualmente alla onestà, alla solidarietà, alla correttezza, al rispetto delle regole e soprattutto, al rispetto degli altri. 


Non si può e non si deve avere paura del rispetto delle regole  che, poi, non è altro se non il contenuto del termine carico di pregnante  significato civile e sociale: "legalità". Essa deve essere intesa quale valore etico assoluto che deve entrare in pieno non solo nella deontologia di determinate categorie professionali che operano nel sociale ma nello stile di vita di ogni cittadino. Nelle porzioni di territorio in cui sono presenti mafia, 'ndrangheta e camorra esistono due forme di stato, ovvero l 'antistato e lo stato. L'una intrisa di illegalità, della prevalenza dei pochi sui molti, delle illecite locupletazioni e nefandezze di ogni genere, l' altra costituita da regole di corretta convivenza in cui prevalgono,  tra di loro, la democrazia, il lavoro, la libertà in tutte le sue manifestazioni e la libera concorrenza. Esse procedono parallele e divergono profondamente nelle finalità. Non sono società di servizi che operano a favore della collettività, come qualcuno potrebbe pensare, bensì associazioni di mutuo soccorso che agiscono, a spese della società civile, solo a vantaggio dei loro membri. Tutti conoscono queste antitetiche strutture, sono al corrente delle loro regole e delle finalità che perseguono. A me sembra che in atto, nel nostro paese, talvolta, ottenga più consensi la prima che la seconda, causando già cospicui danni in termine di prospettive future. Sono indotto a tali considerazioni visto che, il più delle volte, non vengono apprezzate le serie iniziative tese a ridimensionare l'antistato. Anzi, non si perde occasione per delegittimare chi si impegna quotidianamente, in silenzio ed al prezzo di sacrifici a volte disumani, per contrastarlo in modo adeguato. Addirittura, in taluni casi, si sono registrate, significative convergenze tra le due strutture, creando pericolose commistioni devianti e deviate. E' assolutamente necessario cambiare rotta. Non è possibile essere compiacenti, conniventi, o peggio ancora complici di esso. 

Per altro, parlare di 'ndrangheta, mafia e camorra, cercando di trovare le soluzioni più appropriate per il loro contrasto, non vuol dire affossare gli splendidi territori su cui insitono e le loro eccellenze quanto, invece, progettarne un futuro decisamente migliore. Non è possibile essere ambivalenti nel diuturno contrasto alle mafie. In questi ambiti bisogna superare tentennamenti ed esitazioni. Non c'è posto per chi fa finta di non vedere o, peggio ancora usa strumenti antimafia per fini strettamente personali. Assumere tali pericolosi atteggiamenti significa solo essere complici di esse. E', invece, doveroso contrapporsi con tutte le proprie forze. E' indispensabile che questo tipo di inversione di tendenza, oltre che  individuale, assuma una dimensione collettiva con grande sforzo della cosiddetta "società civile". Bisogna creare una vera e propria rete di consenso sfruttando anche quelle forme di spontaneo associazionismo, laico e religioso, che nel nostro paese il più delle volte, sono state il collante per il raggiungimento di importanti obiettivi determinanti la sua crescita. Troppe volte si sottovaluta il consenso che, invece, è elemento  fondante per il contrasto alla diffusa illegalità. Per ottenerlo bisogna offrire, a tutti i livelli, nel quotidiano, modelli comportamentali adeguati anche al costo di terribili sacrifici sul piano personale e professionale. 

E' indispensabile lasciare da parte i propri tornaconti personali per essere al servizio della comunità. In tale contesto, non c'è chi non veda l'importanza che in uno stato di diritto ed in una società civile la scuola assume sul piano della formazione delle coscienze che devono essere orientate verso la formazione di una autentica cultura antimafiosa. Ben vengano tutte quelle progettualità indirizzate al potenziamento culturale e, quindi, alla educazione alla legalità. In  quest'ottica, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte fino in fondo, lasciando da parte pregiudizi, condizionamenti o remore di qualsivoglia genere. Solo in tal modo si alimenta nel quotidiano la speranza di raggiungere una realtà in cui non si eliminerà più chi fa il proprio dovere, chi si batte per giuste cause, chi non paga la mazzetta, chi testimonia, chi ha la sola colpa di aver amato e chi ha detto troppo. Come diceva il Giudice Falcone "Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita nello scranno di ogni appartenente ai pubblici apparati", unitamente all'altra massima "Obliti Privatorum – Pubblica Curate" tanto cara ai nostri avi.

Detto ciò, verrà di seguito esplicato un rapido consuntivo dell'attività che la Polizia di Stato ha portato a termine in questa Provincia nell'ultimo anno, non prima di enunciare, concordando con la locale Direzione Distrettuale Antimafia, le linee strategiche che l'hanno guidata e la guideranno in prosieguo:
·        Attività tese a disarticolare le storiche cosche 'ndranghetistiche insistenti nelle città ed in provincia, autentiche dinastie, con cattura dei capi latitanti e con approfondite indagini sulla loro attuale composizione e sulle loro prioritarie attività illecite con particolare riguardo al traffico delle sostanze stupefacenti, alle estorsioni ed alle distorte acquisizioni di appalti e subappalti.
·        Attività investigative tese ad individuare esponenti delle varie categorie sociali, a volte collegati con ambienti massonici, che, pur non essendo degli affiliati in senso stretto alla 'ndrangheta,  tuttavia forniscono alla criminalità organizzata supporti e appoggi per cospicue illecite locupletazioni  o garanzie di impunità.
·        Attività finalizzate all'aggressione dei patrimoni illeciti che costituiscono l'elemento base della vera forza della 'ndrangheta..
·        Attività di controllo integrato del territorio, secondo quanto disposto dal Sig. Ministro dell'Interno, con coinvolgimento di tutte le Forze di Polizia nazionali e locali allo scopo di costituire una più efficace azione di contrasto alla criminalità, fornendo così una risposta immediata al cittadino in tema di sicurezza sia su un piano di criminalità diffusa che su un versante di destrutturazione e perseguimento delle interconnessioni con la criminalità organizzata che in esse trova terreno di coltura e trae energie per riorganizzarsi.




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Luigi Palamara
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Reggio Calabria, festa della Polizia di Stato, i premiati

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1) "Promozione per Merito Straordinario" concessa all'Assistente Capo Pasquale GATTUSO e all'Assistente Capo Carmelo MINNITI, in servizio presso la Squadra Mobile di Reggio Calabria. "Evidenziando elevata professionalità, non comune acume investigativo e sprezzo del pericolo, facevano parte di un team impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata; nella circostanza, partecipavano con impegno costante all'intera attività di indagine che portava all'arresto di due esponenti di un pericoloso sodalizio responsabili di omicidio Chiaro esempio di dedizione e coraggio". Reggio Calabria, 20luglio 2012.

Nell'ambito della stessa operazione viene altresì concesso l'"Encomio Solenne" in favore del Vice Questore Aggiunto Francesco GIORDANO e al Sov. Bruno LOGIUDICE in servizio presso La Squadra Mobile di Reggio Calabria con le rispettive motivazioni: "Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa dirigeva una complessa operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l'arresto di due individui, affiliati ad una cosca mafiosa, ritenuti responsabili di omicidio ed occultamento di cadavere" -  "Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa espletavauna complessa operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l'arresto di due individui, affiliati ad una cosca mafiosa, ritenuti responsabili di omicidio ed occultamento di cadavere" . Reggio Calabria, 20 luglio 2012.






2)        "Promozione per Merito Straordinario" concessa al Sovrintendete Diego MALARA, in servizio presso La Squadra Mobile di Reggio Calabria. "Evidenziando elevata professionalità, notevole acume investigativo faceva parte di un team impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata; nella circostanza si rilevava fondamentale nell'intera indagine in quanto esperto nelle articolazioni territoriali dell'associazione mafiosa. Chiaro esempio di dedizione e coraggio".Reggio Calabria, 24 novembre 2012.


-Nell'ambito della stessa operazione viene altresì concesso l'"Encomio Solenne" in favore dell'Ispettore Giuseppe FIORILLA e dell'Ass. Sergio PRESTIA con la seguente motivazione: " Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa, espletavano  una complessa indagine di polizia giudiziaria che si concludeva con l'arresto di alcuni esponenti di spicco di un associazione mafiosa." Reggio Calabria, 24 novembre 2012.


3)  "Promozione per Merito Straordinario" concessa all'Assistente Capo Massimo LAGANA' in servizio presso la Squadra Mobile di Reggio Calabria,all'Assistente Capo Andrea MANCUSO, all'Assistente Capo Luca FERRANTE e all'Assistente Capo Fabio BRUNO, in servizio presso il Commissariato di P.S. di Siderno. "Evidenziando elevata professionalità, notevole acume investigativo e sprezzo del pericolo facevano parte di un team impegnato nella lotta alla criminalità organizzata; nella circostanza raccoglievano importanti elementi probatori di ingerenze mafiose nelle istituzioni e nella vita politica della zona ad opera di personaggi di spicco dell'associazione criminale. Chiaro esempio di eccezionale dedizione e straordinario coraggio".Reggio Calabria, 21 maggio 2012. nell'ambito della medesima operazione viene ora concesso l'"Encomio Solenne" in favore dell'Ispettore Superiore Nicolò SORTINO, in servizio presso il Commissariato di P.S. di Siderno. "Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa, espletava una complessa indagine di polizia giudiziaria che consentiva di disarticolare una associazione a delinquere, finalizzata al traffico di droga, dei rifiuti urbani, al riciclaggio ed al condizionamento nel sistema imprenditoriale ed istituzionale".Reggio Calabria, 21 maggio 2012.

4)  "Promozione per Merito Straordinario" concessa all'Assistente Capo Antonio Giuseppe LA RUSSA; all'Assistente Capo Felice ARMELLOTTI; all'Assistente Vincenzo DEL GAUDIO, in servizio presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. "Evidenziando grande professionalità, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, intervenivano in un'operazione di soccorso a seguito di incendio; nella circostanza si prodigavano in favore degli abitanti delle palazzine coinvolte dal fuoco ponendo poi in sicurezza l'intera area circostante". Reggio Calabria, 20 giugno 2012.


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Lettera inedita di Mario Luzi al Premio Troccoli

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Una lettera inedita di Mario Luzi a Giuseppe Selvaggi sarà presentata al Premio Troccoli 2014 il prossimo 16  maggio -
di Pierfranco Bruni

Una lettera inedita di Mario Luzi, a cento anni dalla nascita del poeta, indirizzata a Giuseppe Selvaggi, poeta, critico d'arte e giornalista, a dieci anni dalla scomparsa, sarà proposta e illustrata nel corso della manifestazione dedicata alla consegna del Premio Giuseppe Troccoli  - Magna Grecia Edizione 2014.
Il Premio verrà conferito a personalità della cultura italiana nell'elegante scenario del Teatro comunale di Cassano Ionio, in Calabria il prossimo 16 maggio. Nella lettera di Mario Luzi si fa riferimento  al primo libro di versi di Giuseppe Selvaggi dal titolo: "Fior di notte"  che risale addirittura al 1941, anche se ha visto altre edizione e tra queste quella del 1990 è stata da me curata con un lungo saggio introduttivo.
La lettera è, dunque, una  sicura testimonianza.  Si tratta di un documento di estrema importanza che colloca, tra l'altro, il poeta calabrese nato nel 1923 proprio a  Cassano Ionio.
Selvaggi è stato, insieme a Francesco Grisi, un punto di sicuro riferimento di quella poetica che ha come modello letterario il mondo alvariano delle memorie del mondo sommerso. Selvaggi resta chiaramente un erede di quella matrice culturale che supera la duplicazione letteraria e va oltre ogni schema idrologico e il suo orizzonte ha una profonda dimensione religiosa.
La lettera e le annotazioni di Mario Luzi riferite a Selvaggi pongono all"attenzione un rapporto non solo poetico, ma umano e linguisticamente legato ad una visione nell'intreccio tra umanesimo e antropologia la cui centralità è l'uomo, ovvero la Persona.
D'altronde anche il Premio Troccoli, diretto da Martino Zuccaro, da ben 28 anni , porta sulla scena una linea culturale ben radicata in quella cultura religiosa che pone come percorso il rapporto tra processi territoriali, metodologie paragogiche e realtà nazionali all'insegna della profonda eredità religiosa.
Sia Luzi che Selvaggi appartengano alla tradizione cattolica. Parlarne in occasione del Premio Troccoli è rendere omaggio anche alla figura dello stesso scrittore Giuseppe Troccoli.



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Domenica 11 maggio "Il Piccolo Principe" chiude la rassegna "Teatro Famiglie 2014"

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Stagione2013

"Il Piccolo Principe" chiude il "Teatro Famiglie 2014" della Residenza teatrale della Piana
Giunge a conclusione la rassegna per piccoli spettatori ideata dalla Compagnia Dracma

 


Giunge a conclusione, domenica 11 maggio alle ore 17.30, presso l'Auditorium comunale di Polistena, la rassegna "Teatro Famiglie 2014" con "Il Piccolo Principe" del Teatro Bertolt Brecht di Formia e dal Centro RAT di Cosenza.
Lo spettacolo - adattamento teatrale, scene e regia di Dora Ricca conMaria MarinoeFrancesco Aiello,luci e audio diEros LealeeGeppino Canonacoè tratto dal capolavoro della letteratura di Antoine de Saint-Exupéry, un racconto allegorico dell'avventura umana,in grado di parlare a grandi e bambini, riproposto in un allestimento affascinante che alterna il tradizionale teatro d'attore con l'uso di pupazzi e immagini.
La trasposizione teatrale della storia - che narra l'incontro tra un pilota, caduto con il suo aereo in avaria nel deserto del Sahara, e un bambino, abitante di un asteroide poco più grande di lui, - ne segue interamente il clima e le indimenticabili atmosfere, anche nei flash-back e nel viaggio interstellare, durante il quale il Piccolo Principe incontra il re, il vanitoso, l'ubriacone, l'uomo d'affari, il lampionaio, il geografo. Ognuno di questi incontri gli insegna qualcosa sulla vita, sull'amore, sul coraggio e sulla speranza, ma pure sulla paura e sulla morte.
L'incontro con la volpe gli fa scoprire il vero significato dell'amicizia: "non si vede bene che colcuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".Ma l'incontro più enigmatico avviene con un serpente, simbolo di trasmutazione, quando il Piccolo Principe avrà nostalgia del suo pianeta e il desiderio di tornare dalla sua rosa.
La rassegna dedicata ai più piccoli, organizzata dalla Compagnia Dracma, diretta da Andrea Naso, nell'ambito della Residenza etica teatrale della Piana "Alla ricerca del Bello perduto", è stata ampiamente apprezzata dalle famiglie e si conferma, dunque, un punto di forza del progetto che si propone di veicolare la cultura teatrale fin dall'infanzia, creando al contempo momenti di condivisione tra genitori e bambini.
Per informazioni sul progetto www.delbelloperduto.it


Polistena, 10 maggio 2014                                                     Ufficio stampa Dracma


unioneeuropearepubblicaregionecomune
POR CALABRIA FESR 2007/2013 – ASSE V – RISORSE NATURALI, CULTURALI E TURISMO SOSTENIBILE LINEA DI INTERVENTO 5.2.2.2 – AZIONI PER LA QUALIFICAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI TEATRI REGIONALE
Del Bello Perduto
Auditorium Comunale, Piazza della Pace, 89029 Polistena (RC) |


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Reggio Calabria, terzo forum tematico di buone pratiche amministrative

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Lunedì 12 maggio alle ore 18.15, presso la segreteria politica di Giuseppe Falcomatà, sita in via Possidonea (di fronte Boom), si terrà il terzo forum tematico di buone pratiche amministrative, organizzato in vista delle primarie di giugno per la scelta del candidato Sindaco del centrosinistra. Parleremo di politiche di comunità e del complicato e travagliato mondo del welfare cittadino. Tra gli ospiti: Gianni Pensabene, Luciano Squillaci, Eleonora Scrivo, Pietro Milasi, Nuccio Quattrone e tutti i cittadini che avranno voglia di portare la loro esperienza e il loro contributo di idee alla discussione. A coordinare il forum Daniele Quartuccio.

I giornali ed i cittadini tutti, sono invitati a partecipare.

Ufficio stampa, segreteria politica di Giuseppe Falcomatà


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Agenzia dei beni confiscati; Scopelliti: “Resta a Reggio. Alfano mette la parola fine ad uno scellerato progetto di alcuni esponenti del PD”

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Agenzia dei beni confiscati; Scopelliti: "Resta a Reggio. Alfano mette la parola fine ad uno scellerato progetto di alcuni esponenti del PD"

 

Giuseppe Scopelliti (NCD) commenta le dichiarazioni del Ministro dell'Interno Angelino Alfano  sull'agenzia dei beni confiscati:

 "Il ministro dell'Interno Angelino Alfano oggi pone la parola fine a uno scellerato progetto avanzato da alcuni esponenti del PD che prevedeva di togliere l'Agenzia dei beni confiscati da Reggio Calabria. La sua presenza sul territorio per noi è più di un segnale, è un vero e proprio presidio nella lotta alla criminalità organizzata nella terra della 'ndrangheta che ad oggi è l'organizzazione criminale più radicata nel mondo. L'agenzia non va spostata tantomeno frazionata su più città, semmai va rafforzata rivedendo anche la legislazione sui beni confiscati, non fu un caso che il governo Berlusconi quando Alfano era ministro della Giustizia, volle aprire la sede nazionale dell'agenzia proprio nella nostra regione come non è un caso che l'UNODC, l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, in collaborazione con la Regione abbia deciso di avviare un osservatorio sulla legalità sempre nella città di Reggio Calabria. Solo così si può combattere ancor più efficacemente ogni mafia e dare un segnale ancor più forte non solo ai cittadini calabresi ma a tutti gli italiani. Lo Stato c'è e Alfano oggi con questa dichiarazione ne ha dato l'ennesima  testimonianza".

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Roccaforte del Greco, domenica la presentazione del programma elettorale

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A Roccaforte del Greco (Reggio Calabria), Domenica 11 maggio 2014 alle ore 10,30 presso la SALA CONSILIARE del palazzo comunale  il candidato  a Sindaco Domenico PENNA ed i candidati al Consiglio Comunale: Caterina SERGI, Vincenza VENANZIO, Sebastiano CENTO, Antonino GULLÌ, Daniele GULLÌ, Rocco PALAMARA, Antonino SPANÒ, Domenico SPANÒ, P. Massimiliano TRAMONTANA e Vincenzo LEONE, in occasione delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio 2014  presentano alla cittadinanza il programma elettorale della lista "To Vunì".

Il programma su cui si muoverà l'azione politica della lista "TO VUNÌ" sarà caratterizzato dall'attivazione di processi innovativi e partecipativi, fondati sulla legalità e trasparenza, atti a garantire l'uguaglianza e la pari dignità dei cittadini nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione Italiana.

Partecipano  all'incontro gli on. Giuseppe BOVA e Pasquale TRIPODI del consiglio regionale della Calabria e il consigliere provinciale Pierpaolo ZAVETTIERI.

 

                                                                  Il candidato a sindaco

                                                                    Domenico PENNA

 

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