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HORCYNUS FESTIVAL: SABATO AL TEATRO SIRACUSA "PATRES",
IL RAPPORTO PADRE-FIGLIO SULLO SFONDO DELLE NAVI A PERDERE
La compagnia Scenari Visibili a Reggio con la storia di un Telemaco di Calabria
a pochi giorni dalla prima nazionale a Primavera dei Teatri
REGGIO CALABRIA – Atmosfere ancora al confine tra epica e attualità, tra mito e contemporaneo, tra le coste ideali di Itaca e quelle note della Calabria Tirrenica, sabato 17 maggio alle ore 21.00 al Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria. Per il settimo appuntamento con la stagione di prosa "RivelAzioni – Horcynus Festival 2014", salirà sul palco la compagnia lametina Scenari Visibili per presentare al pubblico "Patres" la sua ultima produzione realizzata in collaborazione con la Residenza Teatrale Ligeia. La tappa reggina fa da apripista alla prima nazionale dello spettacolo, in programma a fine mese nella XV edizione del festival Primavera dei Teatri di Castrovillari.
"Patres"è una drammaturgia originale, che nasce da un duplice lavoro di scrittura e di improvvisazione laboratoriale. Un testo in cui tutto accade attraverso i gesti di un ragazzo cieco affamato di orizzonte e le parole dei protagonisti, pronunciate in calabrese, la lingua dei padri. Dario Natale e Gianluca Vetromilo, diretti dallo stesso Natale e dal drammaturgo, regista e attore messinese Saverio Tavano, autore della drammaturgia e del disegno luci (tecnica Pasquale Truzzolillo, foto di scena Angelo Maggio), porteranno sul palco reggino il rapporto padre–figlio scandagliato con poetica lucidità, sullo sfondo di una vicenda ben nota a queste latitudini ma reinterpretata in chiave drammaturgica: quella delle cosiddette navi a perdere.
In un tempo in cui nessuno sembra più tornare dal mare per riportare legge su una terra devastata, in un tempo in cui i padri sono evaporati alle spalle dei figli, sganciati dalla loro atavica responsabilità, impauriti dalla vecchiaia e da una incolmabile ambizione, un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno del padre, paralizzato dall'attesa, davanti all'orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità.
Uscito a comprare le sigarette, il genitore si è volatilizzato lasciando il figlio solo con il suo handicap, senza la madre, portata via dai tumori spinti a riva da un mare traboccante rifiuti tossici. Il ragazzo attende su quella spiaggia che guarda al Tirreno, dove termina la pista dell'aeroporto Internazionale di Lamezia Terme, conta gli aerei che passano sulla sua testa, immagina le loro destinazioni. Mette le mani avanti per vedere l'orizzonte, si rivolge verso il mare, aspettando che questo padre ritorni a ristabilire una legge ormai dissolta e corrotta. Ma questi Patres si sono smarriti in mare, lo stesso in cui ogni giorno si perdono i loro figli, sono naufragati da una nave che loro stessi hanno affondato, una "nave a perdere", abbandonata sul fondo con tutto il suo carico.
Racconta così lo spettacolo il critico Alessandro Izzi: "Patres è uno spettacolo sfaccettato ed energico. Ma di un'energia compressa, sofferta, lacerata. Più che un'esplosione, mette in scena un'implosione che si congela in quella presa di fiato che sta prima del grido. […] In "Patres" non c'è tanto un discorso, quanto, piuttosto, un'assenza. Il testo, quasi cantato nel suo dialetto antico come una tragedia greca, racconta di una perdita il cui dolore si rinnova ogni giorno".
Pierfranco Bruni è convinto che la storia del Novecento letterario calabrese va riscritta. Troppo ideologia di sinistra.
Bruni celebra Grisi, Selvaggi, Berto e Troccoli
Pierfranco Bruni: "Basta con il raccontare le partenze con valigie di cartone ed emigranti. La letteratura è arte, religiosità ed estetica. La storia del Novecento letterario calabrese va ricontestualizzata. La letteratura non è sociologia"–
- a cura di Miria Katiaka -
Stagione di ricordi e di celebrazioni per la letteratura calabrese del Novecento. Il 4 e 5 maggio scorso è stato celebrato Francesco Grisi a 15 anni dalla scomparsa. Cutro nel ricordo di uno scrittore che ha raccontato "Racconti e leggende popolari della Calabria" e il mistero di una terra.
In questi giorni, nel corso della consegna del Premio Troccoli – Magna Grecia a Cassano Ionio verrà ricordato, oltre che Giuseppe Troccoli, con lo stesso Premio ad egli dedicato da Martino Zuccaro, Giuseppe Selvaggi, poeta, intellettuale e giornalista che ha incarnato i valori e le memorie della Magna Grecia.
Un altro protagonista che ha "incarnato"la Calabriaè stato Giuseppe Berto, di cui si celebra il centenario della nascita. In più non va dimenticata la recente scomparsa di Saverio Strati e qualche mese fa quella del critico letterario Pasquino Crupi.
In occasione delle celebrazioni dedicate a Grisi e a Selvaggi, per il Premio Troccoli, che festeggia i suoi 28 anni di continuità, ne abbiamo parlato con Pierfranco Bruni, protagonista di queste celebrazioni ed attento conoscitore di una "Letteratura del Ritorno", saggio che risale al 1988, raccontando i segni di una Calabria oltre i "confini" realisti e di una letteratura "denunciata ria". Pierfranco Bruni è molto preciso e chiarisce bene la sua posizione, da esperto, sui temi della letteratura, come ebbe modo di scrivere già negli anni Ottanta del Novecento
DOMANDA: Nell'ambito Premio Giuseppe Troccoli, come consuetudine, si parla di uno scrittore e di un intellettuale calabrese o meridionale. Quest'anno Lei parlerà di Giuseppe Selvaggi a 10 anni dalla scomparsa?
RISPOSTA: "Mi sembra un fatto importante ricordare Giuseppe Selvaggi. L'amico di Corrado Alvaro. L'intellettuale che ha fatto conoscere al Sud d'Italia un poeta come Rafael Alberti. Un uomo e uno scrittore della Magna Grecia e soprattutto di Cassano. Uno scrittore al quale lo stesso Giuseppe Troccoli spesso si è rivolto per diverse indicazioni. Mi duole dire che la Calabria ha dimenticato troppo presto una personalità come Giuseppe Selvaggi. Se non fosse stato per il Premio Troccoli nessuno avrebbe pensato di ricordare un poeta che pubblica il suo primo libro nel 1941, al quale Mario Luzi dedica alcune sue riflessioni. Selvaggi è l'intellettuale che pone la Calabria al centro della Magna Grecia, la Magna Grecia al centro del Mediterraneo e il Mediterraneo al centro delle Europe. È uno scrittore e poeta distante dalle duplicazioni del reale di Saverio Strati, di Fortunato Seminara. E' un poeta profondamente europeo e mediterraneo".
DOMANDA: Qualche giorno fa ha ricordato anche Francesco Grisi ed ha scritto, in questi giorni in anteprima è stato presentato, un lavoro su Giuseppe Berto che dedica molte pagine alla Calabria. Insomma Lei ridisegna il quadro della letteratura calabrese del Novecento?
RISPOSTA: "Non si tratta di ridisegnare un quadro storico letterario del Novecento calabrese. Bisogna scrivere la storia della letteratura del Novecento calabrese che non è fatta soltanto di Repaci, Strati, Seminara, La Cava… Bisogna partire da Corrado Alvaro. Ma non dell'Alvaro che racconta l'Aspromonte. Da quello che sottolinea l'importanza del mondo sommerso attraverso le memorie e non la rappresentazione del reale. Ci sono scrittori come Francesco Grisi, Giuseppe Selvaggi, Rauol Maria De Angelis, Antonio Altomonte, Giuseppe Troccoli, Beatrice Capizzano Verri che sono il perno centrale di una vera letteratura che pone al centro non la duplicazione del reale ma l'estetica dei linguaggi, delle forme, del mistero. Insomma dobbiamo smetterla con la sociologia della letteratura confondendola con la letteratura o addirittura con l'arte".
DOMANDA: Mi sembra molto duro in queste distinzioni. Non è che all'interno di queste visioni ci sono letture ideologiche?
RISPOSTA: "Certamente sì. Ma non da parte mia. Con l'ideologia non si fa letteratura. L'ideologia propone chiavi di lettura. Come la storia letteraria di Pasquino Crupi. E' una storia rigorosamente ideologizzata e dentro una visione storicista. È chiaro che non trovano spazio i Grisi, i Selvaggi, i Troccoli che hanno saputo guardare alla letteratura come espressione artistica e come linguaggio estetico. Bisogna essere molto schietti. C'è una letteratura che si è letta con lo specchio ideologico di sinistra cercando di affossare tutto ciò che non stava nei codici del realismo o duplicazione del reale che ha puntato i fari nel proporre una letteratura impegno denunciataria. Non ci siamo. Io considero la letteratura un modello artistico. Basta con le letture semplicistiche delle emigrazioni, delle fughe, delle emarginazioni filtrate da una letteratura che è pseudo sociologia".
DOMANDA: Lei ha scritto su Giuseppe Berto e la sua presenza in Calabria. È possibile collocare Berto in un quadro del genere?
RISPOSTA: "Berto è incollocabile, ma ha una sua tradizione, una sua eredità, una sua identità che non sono quelle neorealiste. Basti pensare al tragico romanzo 'Anonimo Veneziano'. D'altronde Berto era della cordata di Francesco Grisi".
DOMANDA: Ritorniamo a Selvaggi. Selvaggi è stato anche Suo amico e Lei è in possesso di molte lettere inedite che sono un tracciato chiarificatore di come concepiva la letteratura…
RISPOSTA: "Per Selvaggi la letteratura è stata sempre una religiosità misterica. Il termine religiosità era sempre al centro del suo discorrere. Un poeta importante nel contesto di un Novecento italiano. Con Selvaggi non parliamo di una letteratura bloccata alle valigie di cartone legate con lo spago. Con Selvaggi parliamo di una letteratura vera. Anzi parliamo di arte. Il suo testo 'Corpus', 1984, è uno dei capolavori del Novecento europeo".
(a cura di Miriam Katiaka)
Giochi Sportivi studenteschi di Pesistica
Il "Convitto Campanella" ancora sul Podio nazionale
Si sono disputate il 10 maggio u.s. a Lignano Sabbiadoro (UD) le finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi di Pesistica ed anche la gara nazionale di Pesistica "Criterium". Dodici regioni presenti, ventitre rappresentative partecipanti, dodici maschili ed undici femminili, con centoquindici alunni nati negli anni 2000 e 2001. La Calabria era rappresentata dal Convitto Nazionale di Stato "T.Campanella" di Reggio Calabria, diretto dal Dirigente scolastico dr.ssa Francesca Arena, Scuola "Campione d'Italia" in carica, che, anche in questa edizione 2014, ha confermato l'altissimo livello di preparazione atletico, tecnico e tattico raggiunto dagli alunni preparati dal prof. Riccardo Partinico, docente di Scienze Motorie e Sportive nello stesso Istituto.
La gara di Pesistica dei Giochi Sportivi Studenteschi prevede lo svolgimento di tre prove: 1) salto triplo a piedi pari; 2) lancio della palla zavorrata da 3 kg.; 3) esercizio olimpico dello Slancio eseguito con il bilanciere giocattolo. La gara "Criterium", invece, prevede il sollevamento del bilanciere olimpico, partendo da un carico scelto dall'Atleta, che può essere aumentato di un chilo nella seconda prova e di un altro chilo nella terza ed ultima prova. Le categorie di peso, maschili e femminili, sia per i Giochi Sportivi Studenteschi, sia per il Criterium, sono: Kg. 43; Kg. 50; Kg. 57; Kg. 66; Kg. +66.
La squadra maschile del "Convitto Campanella" composta dagli alunni: Matteo Cordova (K. 43), Federico Arcidiaco (Kg. 50), Antonio Brancati (Kg. 57), Davide Cento (Kg. 66) ed Edoardo Cammareri (Kg. +66) ha conquistato una straordinaria "Medaglia d'Argento" in una gara che non ha avuto eguali nella storia di tutte le edizioni precedentemente svolte. Infatti, il livello dei partecipanti è notevolmente aumentato rispetto agli anni passati e si sono ottenuti balzi tripli superiori ad 8 metri e, addirittura, un lancio di 14 metri con la palla di 3 kg., effettuato proprio da Edoardo Cammareri del "Convitto Campanella" che ha stabilito il nuovo record italiano in quella specialità.
Il prof. Riccardo Partinico, docente referente del Progetto "Giochi Sportivi Studenteschi" del "Convitto Campanella" ha commentato la vittoria con molto entusiasmo: "Il risultato che è stato ottenuto dagli alunni del Convitto è il frutto del lavoro svolto da un gruppo consolidato di dirigenti, insegnanti tecnici ed arbitri che, da molti anni, miete successi in campo nazionale ed internazionale. Ringrazio per la collaborazione: l'Arbitro Mondiale, Dr.ssa Paola Tripodi; il Delegato Regionale FIPE, M° Gerardo Gemelli; il Commissario Tecnico Regionale, Prof. Marco Giovannini; gli Atleti della SGS Fortitudo 1903, Giovanni e Francesco Rogolino ed il M° Nino Lauro, responsabile dell'organizzazione FIPE-Calabria". Molta soddisfazione per il risultato ottenuto è stata manifestata dal Dirigente Scolastico del "Convitto Campanella", Dr.ssa Francesca Arena e dal Delegato Regionale FIPE-Calabria, M° Gerardo Gemelli che hanno rimandato le considerazioni in un incontro che si svolgerà presso l'Aula Magna del Convitto prima del termine dell'anno scolastico.
Classifica Gare Maschili:
1) Friuli Venezia Giulia; 2) Calabria; 3) Lazio; 4) Sardegna; 5) Veneto; 6) Puglia; 7) Campania; 8) Toscana; 9) Lombardia; 10) Sicilia; 11) Piemonte; 12) Valle d'Aosta.
Classifica Gare Femminili:
1) Lazio; 2) Campania; 3) Friuli Venezia Giulia; 4) Sicilia; 5) Toscana; 6) Puglia; 7) Valle d'Aosta; 8) Sardegna; 9) Lombardia; 10) Piemonte; 11) Veneto.
Al Criterium Nazionale Giovanissimi, invece, potevano partecipare pre-agonisti nati/e nel 2001 (13° anno di età). Gli Allenatori hanno avuto difficoltà a governare gli entusiasmi agonistici di questi Atleti e Atlete in erba, pieni di voglia di partecipare e di esprimere la loro tecnica acquisita in allenamento nell'esercizio olimpico dello Slancio. Un segno che fa ben sperare il settore degli Allenatori, costantemente, alla ricerca di nuove promesse. Le gare, che categoria dopo categoria, sono andate svolgendosi una dopo l'altra, hanno confermato il trend sereno e positivo della mattinata. I maschi partecipanti erano trentanove e le femmine quarantasei, che insieme provenivano da undici Regioni. La classifica maschile per Regioni ha visto al primo posto la Sicilia, al secondo il Lazio, al terzo la Puglia, in quella femminile, invece, il primo posto è andato alla Puglia, il secondo alla Sicilia e il terzo alla Toscana. Risultati Alunne del "Convitto Campanella"– Gara CRITERIUM: Alessia Gattuso, categoria 43Kg, sesta classificata, ha sollevato con il bilanciere olimpico 27 chilogrammi, Elisabetta Gattuso, categoria Kg. 43, ottava classificata, ha sollevato 24 chilogrammi ed Elisa Siragusa, categoria 66 Kg, quarta classificata, ha sollevato 31 chilogrammi e sono, tutte, rientrate tra le prime dieci atlete d'interesse nazionale d'Italia.
La grande illusione
Matteo Renzi 2004-2014
Dalla Provincia di Firenze a Palazzo Chigi:
dieci anni di giochi di prestigio
E' uscito oggi in libreria "La grande illusione – Matteo Renzi 2004-2014 – Dalla Provincia di Firenze a Palazzo Chigi: dieci anni di giochi di prestigio" scritto dal giornalista de Il Giornale Fabrizio Boschi e edito da Amon (396 pp.).
Un libro-inchiesta, il primo che sia mai stato scritto, sul grande bluff della rottamazione, sulle contraddizioni e sugli intrecci politico-finanziari che si celano dietro al nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nei suoi dieci anni di ascesa al potere. Quello che si oppone alle vecchie liturgie, ai giochi di palazzo, agli inciuci, ai ribaltoni, ai rimpasti, ne è, invece, divenuto un fine artefice. Ci possiamo fidare di uno così?
Un libro che si pone come obiettivo quello di rispondere a poche ma importanti domande: chi è davvero Matteo Renzi? Chi sono le persone intorno a lui? La rottamazione è stato soltanto un bluff?
Dalla Provincia di Firenze alla presidenza del Consiglio: dieci anni di renzismo attraverso luci e ombre. Partendo dai ricordi d'infanzia, che tratteggiano il carattere e la formazione del personaggio, nasce questo libro-inchiesta sul "sistema Renzi", dai suoi primi passi nella politica locale, fino alla ribalta nazionale.
Un excursus storico-sociale, che mette in luce il fenomeno renziano, tra ambizioni e sistemi di potere. Attraverso documenti e articoli di giornale viene ricostruita la storia della sua ascesa al potere, in dieci anni di giravolte e promesse mancate. Un inedito ritratto del nuovo presidente del Consiglio che svela i suoi tatticismi e le sue numerose contraddizioni. L'uomo che vorrebbe cambiare il modo di fare politica in Italia e che sostiene di aver rottamato la sinistra perdente, in realtà ricalca i metodi di quella che lui chiama "la vecchia politica".
Si è affermato come rottamatore, ma non ha esitato a mettersi insieme ai rottamati, si è indignato per i doppi incarichi degli altri e poi non ha fatto altro che collezionare poltrone, ha detto a ripetizione che non era adatto a fare il segretario del Pd, per non entrare in collisione con l'amico Letta e poi si è fatto eleggere, ha giurato che non sarebbe mai andato al governo senza passare prima dal voto, e che non gli interessava Palazzo Chigi, ma cambiare l'Italia, e ha fatto tutto l'opposto. Sa vincere, sa entusiasmare la gente, è in perenne campagna elettorale, ma su tutto il resto tende a perdersi per strada. Ecco cosa c'è davvero dietro alla grande illusione del renzismo.
Fabrizio Boschi (Fucecchio, 1974), laureato in Scienze Politiche e relazioni internazionali e diplomatiche alla "Cesare Alfieri" di Firenze, giornalista professionista dal 2008. Per il Giornale della Toscana ha seguito i più importanti fatti di cronaca, negli anni 2006-2010, compresa la scalata politica di Matteo Renzi. Dal 2012 lavora a Milano, nella redazione politica del Giornale.
Ha scritto due libri di storia locale toscana: I fiumi di Siena. Storie e leggende dei bottini e della mitica Diana (2006) e L'oro della Maremma. Storie, misteri e leggende (2009), entrambi per Marco Del Bucchia Editore. Questo è il suo primo saggio.
"A Reggio Calabria l'ambiente è quello che è…". Il copyright, questa volta, è della deputata forzista Biancofiore durante il suo intervento nel corso della trasmissione Piazzapulita. Considerato, però, come purtroppo non sia la prima volta che qualcuno si produce in così beceri luoghi comuni, ci spiace non poter attribuire all'esponente parlamentare l'esclusiva sui diritti d'autore.
Non è mia intenzione, certamente, riproporre l'elenco di coloro che si sono avventurati a designare il nostro territorio e la sua provincia come luoghi mafiosi per eccellenza, però ci sia consentito di voler decisamente prendere le distanze da queste 'colorite' dichiarazioni, così come da tutte quelle esternazioni che, manifestate all'insegna del fare di tutta l'erba un fascio, non servono altro che ad alimentare, nell'opinione pubblica, l'idea che Reggio e la Calabria siano popolate in toto da 'personaggi' in odor di 'ndrangheta.
Vorremmo dare una notizia alla trentina Biancofiore ed agli altri 'coristi' della denigrazione: nella nostra regione la gente si impegna, paga le tasse, fatica, alimenta sogni e prospettive come in tutte le altre realtà, e si oppone alle etichette negative che da più parti, ed ingiustamente, le piovono addosso. Non siamo qui a dire che non vi siano problemi, anche seri, legati alla presenza (non più solo esclusiva calabrese!) della criminalità organizzata, ma semplicemente che non è più tollerabile registrare certe prese di posizione da parte di chi, probabilmente, non ha avuto nemmeno modo di confrontarsi con quanto di positivo la Calabria produce, e non solo all'interno dei suoi confini, con riconosciuti successi in ambiti prestigiosi anche al di fuori dell'Italia. Non possiamo più considerare certe espressioni (quale quella recentissima della deputata appunto) semplicemente come "infelici". Esse ormai vanno al di là del mero dibattito cui si può dar vita nel corso di vari confronti: sono diventate, a mio avviso, esercizio di bassa arte oratoria contraddistinta, soprattuto in riferimento al Sud del nostro Paese, non da argomentazioni strutturate ma solo da concetti "preconfezionati" che non possono più passare inosservati o sotto silenzio. Non si tratta di campanilismo, ma della difesa delle peculiarità di un popolo e di una terra che non merita determinate connotazioni, a maggior ragione se esse provengono da esponenti istituzionali i quali hanno il dovere di rispettare il popolo che rappresentano. Auspico che la Biancofiore possa ricredersi, magari incontrando sulla sua strada uno dei tantissimi lavoratori che contribuiscono alla crescita dei luoghi dove vivono o qualcuno dei molti professionisti reggini e calabresi che operano con alta preparazione in differenti settori del "limpido" nord: forse saranno quegli stessi lavoratori o professionisti ad aver paura della stretta di mano di un politico così avvezzo a frasi capaci di contenere ingiustificate discriminazioni per di più basate sul sentito dire e sulla poca conoscenza. Nell'attesa che la deputata possa rendersi conto della grave gaffe pronunciata davanti a milioni di Italiani non ce ne voglia se, nel frattempo, il nostro sentimento, come minimo, si identifica con l'indignazione.
Tilde Minasi
Consigliere Regionale
Il Festival si apre il 20 maggio con la giornata "A teatro contro la mafia", presso il Teatro di Milano di Via Fezzan 11, angolo via Caterina da Forlì, che prevede due spettacoli: alle ore 10.00 "AUT", un viaggio con Peppino Impastato, riservato alle scuole, alle ore 21.00, "Paolo Borsellino Essendo Stato", aperto a tutti, con la partecipazione di un gruppo di magistrati del Tribunale di Milano.
In alto il programma della rassegna
A Reggio Calabria psicologi e medici insieme, per il benessere psicofisico dei cittadini
È stato presentato oggi, alla sala Giuditta Levato di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, il progetto integrato e sperimentale "FeliceMente", promosso dai sindacati, aderenti a ConfProfessioni, PLP - Psicologi Liberi Professionisti, FIMMG - Federazione Italiana Medici di Famiglia e FIMP - Federazione Italiana Medici Pediatri, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, l'Ordine degli Psicologi della Calabria e l'Ordine dei Medici della Provincia di Reggio Calabria.
La dottoressa Dominella Quagliata, in qualità di presidente regionale PLP e responsabile del progetto, ha esplicitato i costrutti che hanno determinato l'implementazione dell'iniziativa, dunque la consapevolezza che, secondo la progressiva affermazione del modello bio-psico-sociale, non è efficace prendere in carico qualunque problema di salute solo dal punto di vista del corpo o della mente. Infatti è illustrato dalle più recenti ricerche in psicologia della salute e in psicosomatica che qualunque tipo di problema medico può trovare una migliore risoluzione se, oltre ad essere considerato in termini biologici, viene inquadrato nel contesto relazionale e nel ciclo di vita del paziente.
L'onorevole Tilde Minasi ha riferito che secondo una stima, generalmente riconosciuta in campo scientifico, i problemi di natura psico-sociale occupano il 40-60% delle consultazioni mediche a livello di cure primarie (visite dal medico di famiglia) e, d'altra parte, i medici di famiglia vengono consultati molto più spesso degli psicologi per problemi di natura mentale e comportamentale. Inoltre, dagli stuti realizzati risultano riguardo le ricadute economiche degli interventi psicologici nell'ambito delle cure primarie è emersa una riduzione delle spese sanitarie tra il 33 ed il 47%.
La rappresentanza delle realtà ordinistiche presenti alla conferenza, psicologi e medici, costituita dalla dottoressa Elisa Mottola e dal dottor Vincenzo Nociti, ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale che possa determinare una presa in carico globale della persona/paziente, in ottica olistica, riconoscendo nel connubio medico-psicologo una facilitazione dell'incremento della qualità della vita della popolazione territoriale.
Infine i componenti del comitato direttivo - la dott.ssa Simona Cordiani (PLP); la dr.ssa Caterina Alessi (FIMMG); il dr. Domenico Capomolla (FIMP) e il dr. Frnco Catalano (FIMMG) – hanno illustrato "FeliceMente" dichiarando che, per almeno un anno, i cittadini della provincia di Reggio Calabria potranno incontrare negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che aderiscono al progetto, per un giorno a settimana, gli psicologi, che dopo la visita congiunta con il medico saranno disponibili per ulteriori tre incontri.
Il servizio è gratuito per tutti i cittadini iscritti al SSN.
Proroga Pesca e pescherecci a Cagliari. Viaggio nelle marinerie di un antico porto & Persone e Personaggi nella galleria delle opere di Anna Cabras Brundo
Cagliari, Centro Comunale d'Arte e Cultura Exmà
Sino al 1 giugno |
Prorogate sino al 1 giugno le mostre allestite nel mese di aprile nel Centro Comunale d'Arte e Cultura Exmà di Cagliari.
Nella Sala della ex Biblioteca sarà ancora visitabile Pesca e pescherecci a Cagliari. Viaggio nelle marinerie di un antico porto, la mostrarealizzata dall'Associazione Culturale SocrateS con il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna e in collaborazione con il Consorzio Camù.
La mostra propone 40 fotografie a colori sul porto peschereccio di Cagliari e sul mercato del pesce di San Benedetto arricchite dalla proiezione di due brevi cortometraggi sul tema e dalla presentazione di un libro fotografico. Protagonista indiscusso dell'esposizione il mare di Cagliari, ma anche la vita di mare,i suoi pescherecci, i colori e le atmosfere del porto, comprese le testimonianze dei protagonisti.
La mostra include anche una sezione sui frutti della pesca con un viaggio nel mercato del pesce di San Benedetto, uno dei più grandi mercati al coperto d'Europa. Immortalati dall'obbiettivo i ricchi banchi di vendita, la piccola pesca e le migliaia di persone che ogni giorno popolano quel grande e affascinante spazio commerciale, i volti e le espressioni dei venditori.
SocrateS è un'Associazione Culturale no profit che opera in Sardegna dal 1995 nel campo delle attività espositive, dell'organizzazione di convegni e corsi di formazione, della ricerca pubblicitaria e dell'editoria.
SocrateS, inoltre, collabora continuamente con aziende, scuole, enti pubblici e privati nella realizzazione di eventi culturali e progetti di comunicazione. Ulteriori informazione sul sito www.associazionesocrates.it
Nella Sala delle Volte sarà ancora visitabile Persone e Personaggi nella galleria delle opere di Anna Cabras Brundo, la mostra curata da Marta Cincotti e realizzata dall'Associazione Culturale Auravisiva con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e la collaborazione del Consorzio Camù.
Anna Cabras Brundoamava ritrarre le persone che le piacevano, che stimava, che avevano un'anima da rappresentare, plasmare nell'argilla e fermare nella materia. Così ogni protagonista del personale olimpo dell'artista spesso risulta essere frutto di una sua scelta e non necessariamente di una commissione. Politici, intellettuali, uomini di cultura e sportivi che hanno combattuto per migliorare la propria terra, che l'hanno costruita, celebrata, studiata, amata. Ma anche persone "comuni", che attraverso la loro vita e le loro passioni hanno lasciato un segno nella loro città, nelle persone, nei ricordi.
Uomini e donne, che lei ha deciso di ritrarre e di raccontare nella sua forma espressiva più personale, sono ora oggetto della mostra "Persone e personaggi" che è anche il racconto di un'epoca passata e delle persone che le hanno dato vita.
Venti personaggi e altrettante persone svelati nelle sculture, nei dipinti e nei racconti - che accompagnano le opere - di chi ha voluto fare un ritratto personale di questi uomini che hanno lasciato il segno nella loro terra e nei ricordi della gente.
Anna Cabras Brundo (Cagliari 1919 - 2008), autodidatta, all'età di 17 anni aveva già realizzato la sua prima scultura raffigurante il nonno, successivamente il suo autoritratto oltre a diversi disegni magistrali. Tale dono la induce a seguire i corsi di disegno e scultura tenuti dallo scultore Francesco Ciusa, che si accorge immediatamente delle doti della giovane artista apprezzandone. Abbandonato il corso dopo soli due mesi su consiglio dello stesso Ciusa che riteneva di non avere nulla da insegnarle, la Brundo continua a lavorare e disegnare seguendo solo il suo istinto e non le mode del tempo.
Istinto che la porta sempre a rapportarsi al massimo scultore di tutti i tempi, Michelangelo, suo modello e ispirazione, senza però rinunciare alla sperimentazione di diverse tecniche pittoriche.
La sua attività subisce un naturale rallentamento nel periodo bellico che peraltro coincide con il suo matrimonio e con la successiva nascita di quattro figli nell'arco di meno di cinque anni. Tuttavia anche in tale periodo non sta inerte.
Nel 1958, all'età di 39 anni entra a far parte dello Studio 58, con cui partecipa alla sua prima mostra collettiva ma ben presto se ne distacca per diversità di vedute e di obbiettivi, determinata a portare avanti la sua arte senza compromessi di sorta e a lavorare e sperimentare senza dimenticare mai le sue radici e il suo credo realista e intimistico. Le sue sculture si trovano presso diversi enti pubblici, chiese e collezioni private, a Cagliari e nella penisola. Muore nel maggio del 2008 all'età di 88 anni.
E' in corso alla D.I.A. di Reggio Calabria una riunione operativa a cui partecipano i magistrati della Procura della Repubblica reggina, il responsabile di quel Centro Operativo, il Capo del Reparto Investigazioni Giudiziarie accompagnato da Funzionari ed Ufficiali della Direzione Centrale di Roma, giunti in città nella serata di ieri su disposizione del Direttore della DIA Arturo DE FELICE.
Al vaglio degli investigatori, l'attività in corso con particolare riferimento alla documentazione acquisita durante le numerose perquisizioni effettuate nell'ambito dell'operazione "BREAKFAST", che ha visto tra gli altri, l'arresto dell'ex ministro Claudio Scajola.
Roma, 14 maggio 2014
ALLERTA METEO PER LE PROSSIME 24/30H
Previsti venti di burrasca e mareggiate lungo le coste
ROSSANO (Cs) – Mercoledì, 14 Maggio 2014 – Allerta meteo, a livello di pre-allarme, con effetto immediato per tutta la giornata di oggi Mercoledì 14 Maggio e per le prossime 24/30 ore. Si prevedono venti di burrasca dai quadranti nord occidentali. I fenomeni potranno dar luogo a mareggiate lungo tutta la costa. Il centro Com della Protezione civile di Rossano pronto alla fase di monitoraggio
È quanto si legge nel messaggio di allertamento trasmesso, nella mattinata odierna (mercoledì, 14 maggio), al Centro operativo misto di Rossano dal responsabile della Sala operativa regionale della Protezione civiledi Catanzaro, Vincenzo Sanzi.
L'intero apparato del Com, collocato nei locali dello Stadio comunale "Stefano Rizzo", diretto dal tecnico responsabile, Luigi Forciniti, pronto ad intervenire in caso di ogni necessità.
Rimangono maggiormente attenzionate tutte le aree che potrebbero essere esposte al forte vento con particolare riferimento alle zone marine.
Per qualunque segnalazione o richiesta di intervento tecnico, i cittadini potranno contattare telefonicamente il Centro operativo della Protezione civile territoriale di Viale Sant'Angelo allo 0983.516141, ed il Comando della Polizia municipale allo 0983.520636. Per qualsiasi altro tipo di emergenza, sanitaria e di soccorso, bisogna contattare i numeri convenzionali di primo intervento: 118 Pronto soccorso, 115 Vigili del Fuoco, 1515 Corpo forestale dello Stato, 112 Carabinieri, 113 Polizia di Stato e 841.148 Anas.
Reggio Calabria, 14.05.2014 - "Dopo l'esposto dell' 11 aprile riguardante il licenziamento dei 131 dipendenti di Calabria IT, ho rappresentato al dottor Vincenzo Antonio Lombardo, Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, ed alla dottoressa Cristina Astraldi, Procuratore presso la Corte dei Conti (Sezione Giurisdizionale della Calabria), l'opportunità di estendere la già dedotta attività investigativa ad una serie di quesiti tecnici connessi al funzionamento di Fincalabra ed al rispetto della legge regionale n. 24/13 il cui art. 11 comma 4, pur prevedendo che la liquidazione di Calabria IT dovrà perfezionarsi entro il 31/12/2013".
Lo ha detto il presidente della Commissione speciale di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti, incontrando i giornalisti a Palazzo Campanella.
Chizzoniti, inoltre, pone in primo piano "la garanzia della salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato della Società Calabria Imprese e Territorio SRL posta in liquidazione, in servizio al 31 12. 2013, attraverso il trasferimento alla Società Fincalabra SPA, sulla base di specifico piano industriale che deve garantire l'equilibrio economico-finanziario della Società". Focalizzando l'attenzione su quest'ultimo punto, il presidente Chizzoniti rileva che "la circostanza suddetta è sostenuta da due ordini del giorno approvati all'unanimità dal Consiglio regionale. Per cui, in quest'ottica, non va sottaciuto l'imperioso quanto altezzoso diktat "o accettate questa soluzione o non vi pago…." imposto da De Rose in ordine al trasferimento dei 131 lavoratori a Fincalabra SRL, anziché a Fincalabra S.p.A. in armonia con la previsione di cui all'art. 11 c. 4 L.R. 24/2013 preferendo il conflitto con gli artt. 1, 11 commi 4 e 20 della stessa legge che non consente la costituzione di nuove società".
Ancora Chizzoniti: "La conferma della sistematica elusione della L.R. 24/13 proviene proprio da Fincalabra SPA che, lungi dal prospettare il benché minimo straccio di piano industriale, offre bizantineggiando un non meglio definito "progetto di attuazione" in relazione al destino dei dipendenti di Calabria IT contrapponendosi al Consiglio regionale, che all'unanimità, ha disposto, mediante la prefata legge, il doveroso assorbimento degli stessi da parte di Fincalabra SPA. Così la "De Rose corporation" produce il tentativo di delegittimare il Consiglio regionale, dato che il predetto progetto di attuazione è stato tempestivamente rimesso alla dottoressa Alessandra Sarlo (dirigente generale del Dipartimento Controlli) che, a sua volta, ha dissacrato e restituito al mittente l'osceno disegno di sottrarsi diabolicamente alla pur chiara previsione della legge fin qui calpestata. Evidenziando, fra l'altro, che "le ipotesi e gli scenari prospettati (ovviamente dal binomio Fincalabra-Calabria IT- rectius –De Rose –Funaro e vassalli di turno) sono di difficoltosa valutazione, particolarmente, a causa della sommarietà dei dati resi disponibili dal documento". Chizzoniti commenta ancora: "S'infrange quindi, miseramente, il subdolo progetto, disegnato con la disinvolta collaborazione dell'Assessore regionale al ramo volto a licenziare i 131 lavoratori. Si coglie l'ennesima mortificazione di un numero rilevante di operatori di qualità messi alla porta da Fincalabra SPA che, però, contestualmente, pubblica bandi tesi alla contraddittoria selezione di personale. Per cui ne deriva che evidentemente soltanto i disperati di Calabria IT- per altro da mesi non pagati - appesantiscono il bilancio di Fincalabra SPA mentre, invece, lo stesso è alquantoalleggerito:
1.dal canone di locazione, pari a 11.400,00 euro annualmente pagato a seguito del trasferimento a Rende degli uffici dello sportello informativo del Mediocredito da Montalto Uffugo, ove invece operavano a costo zero. Ininfluente ed occasionale, sul punto, la circostanza che il proprietario dello stesso potrebbe essere un Magistrato, allo stato, componente il CSM;
2. dai compensi corrisposti:
a) al Commissario liquidatore di Calabria IT Dott. Attilio Funaro pur già pagato da Fincalabra SPA quale componente del CDA della stessa;
b) al dott. Giuseppe Iurato, consulente di Calabria IT ma già pagato in quanto componente il collegio Sindacale di Fincalabra SPA proprietaria al 100% della Società in liquidazione;
c) al Dott. Stefano Corea ed all'Avv. Crescenzio Santuori consulenti del Liquidatore di Calabria IT Attilio Funaro.
"Se poi si aggiunge – sottolinea Chizzoniti - che il dott. Iurato è stato anche nominato sindaco effettivo della neo arrivata Fincalabra SRL, presieduta dall'insostituibile Umberto De Rose, si ha un quadro chiaro della scandalosa tolleranza di Iurato nel triplice ruolo di sindaco di Fincalabra SPA, di consulente di Calabria IT e di sindaco di Fincalabra SRL. Questi ultimi Enti entrambi proiezioni della casa madre (Fincalabra SPA) avendo la stessa sottoscritto il 100% dei capitali di Calabria IT e Fincalabra SRL".
Inoltre, il presidente Chizzoniti, rivolgendosi al dottor Lombardo ed alla dottoressa Astraldi, chiede "agli stessi di individuare il proprietario dell'immobile sito nel comune di Rende, in Via Gioacchino Rossini n. 38, ove, fino a qualche mese addietro operava la Società Protekos S.p.A. (in liquidazione), di proprietà del Signor Umberto De Rose, ed oggi condotto in locazione (al prezzo di 11.400,00 euro all'anno) da Fincalabra S.p.A. "In questa cornice - prosegue il Presidente della Commissione di Vigilanza - si staglia la figura del presidente De Rose che, per un verso, si accinge a lasciare Fincalabra per fine mandato, per altro programma, scientemente, la continuità della pluricensurata attività con la creazione di Fincalabra Servizi S.r.l., costituita contra ius in data 22.11.2013 ed iscritta in data 26.11.2013, della quale De Rose è amministratore unico ed ovviamente l'onnipresente Iurato sindaco effettivo prediletto da De Rose". Chizzoniti, "stigmatizza duramente la doppiezza comportamentale di Attilio Funaro che, con la mano destra firma con glaciale disinvoltura le lettere di licenziamento dei dipendenti addirittura datate 13/01/2014, e con quella sinistra, sigla almeno due note riservate dirette, fra gli altri, all'assessore Arena per rammentargli che il 21 maggio resta la data fatidica per l'eliminazione dai circuiti produttivi di 131 operatori di alto spessore professionale".
Il Presidente dell'Organo di Vigilanza sottolinea anche "il ruolo estremamente propositivo delle organizzazioni sindacali che attraverso un graffiante comunicato hanno duramente censurato l'assessore Arena reo di aver sollecitato incontri "farsa", ostentando in chiave elettorale l'impegno a reperire i fondi necessari (dopo aver sbandierato ai quattro venti il reperimento degli stessi sin dal settembre del 2013), nel contesto di una strategia corruttiva. Chizzoniti, segnala agli Organi Inquirenti una serie di ulteriori, conducenti richieste istruttorie, anche con riferimento alla posizione del dott. Iurato ,"controllore di fiducia" dell'inossidabile De Rose, che esce dalla porta di Fincalabra S.p.A. per rientrare dalla finestra di quella di Fincalabra S.R.L. all'insegna di una sfacciata continuità gestionale già scandita da processi pendenti. Infine, il Presidente della Commissione segnala "la probabile consumazione nella specie dei reati di violenza privata, associazione per delinquere ed altro illustrando la devoluta notitia criminis con pertinenti riferimenti tecnico-giuridici".
Vito Pignatelli dell'ENEA tra i vincitori del Premio "Il Monito del Giardino"
"Dalla natura alla natura, con energia"è il titolo dell'edizione 2014 del riconoscimento ambientale 'Il Monito del Giardino', indetto dalla Fondazione Giardini Monumentali Bardini e Peyron e finanziato dalla Cassa di Risparmio di Firenze, per premiare chi si adopera per costruire materialmente un presente più sostenibile, soprattutto nel campo dell'energia. Gli Oscar verdi quest'anno sono stati assegnati a cinque ricercatori e imprenditori italiani che con le loro attività hanno contribuito alla sostenibilità e all'efficienza.
Il primo premio è stato assegnato a Vito Pignatelli, responsabile del coordinamento "Tecnologie, biomasse e bioenergie" dell'Unità Tecnica Fonti Rinnovabili dell'ENEA, che riceverà 15.000 euro da impiegare in progetti di educazione ambientale. Le motivazioni del riconoscimento sottolineano come l'attività del chimico e del suo staff di ricercatori sia fondamentale per lo sviluppo di nuove soluzioni sostenibili sia dal punto di vista ambientale, che economico e una delle applicazioni più interessanti di questa attività di ricerca riguarda la bonifica della Terra dei Fuochi. Pignatelli ha infatti selezionato le colture utili per bonificare i campi inquinati e allo stesso tempo per produrre biogas.
«Le colture utilizzate per impianti a biogas possono essere coltivate nei terreni ad alta concentrazione di inquinanti. – evidenzia Vito Pignatelli - Le radici delle piante assorbono nutrimento e sostanze nocive dai terreni e li trattengono. Utilizzando queste colture per sviluppare energia rinnovabile, si ottiene una duplice bonifica di questi territori: sociale, attraverso la riqualificazione di zone ex-agricole inquinate dallo scarico illegale di sostanze nocive e sviluppando lavoro; ambientale, grazie all'assorbimento naturale degli inquinanti del suolo, ad opera delle colture agroenergetiche». «Sono chiaramente da evitare colture a destinazione alimentare – continua Pignatelli – ma vanno preservate le attività agricole. Le colture consigliate sono alberi a crescita rapida come robinia, salice, paulonia, pioppo, eucalipto, che già hanno un mercato per l'alimentazione di centrali elettriche».Si tratta, sottolinea il ricercatore, di una chiusura del cerchio ambientale che non comporta ulteriori rischi. «I dispositivi di abbattimento degli inquinanti in dotazione agli impianti per la produzione di biogas – spiega Pignatelli – sono perfettamente in grado di evitare la dispersione nell'ambiente dei metalli pesanti e degli inquinanti organici eventualmente presenti nella biomassa».
Anche a livello istituzionale le premesse sono ottime per iniziare una campagna di bioremediation della Terra dei Fuochi «La possibilità di disinquinare queste terre grazie alla produzione di biomasse agroenergetiche è già stata presentata come possibile soluzione in un documento del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali sulla Terra dei Fuochi – continua Pignatelli – e a livello impiantistico abbiamo preso contatto con soggetti interessati a portare avanti iniziative per la bonifica dell'area. Al di là di questo, l'urgenza della situazione richiede comunque un intervento deciso, che informi e coinvolga sia gli agricoltori che i soggetti interessati all'utilizzo della biomassa prodotta».
Nel corso della cerimonia, che si è tenuta oggi presso l'Università di Firenze, è stato assegnato un premio anche alla Danimarca, il Paese europeo dove già oggi una lampadina su 4 si accende con la sola energia del vento e che da qui alla fine del decennio si alimenterà per metà del suo fabbisogno energetico con le rinnovabili.
Firenze, 14 maggio 2014
La competizione elettorale per le europee vedrà gli italiani al voto il 25 maggio, con la possibilità di esprimere la propria volontà ad urne aperte dalle 7 fino alle 23 per eleggere i candidati italiani al Parlamento Europeo. Il suffragio - pur non avvenendo il medesimo giorno per tutti i paesi dell'UE - vedrà lo scrutinio delle schede e la determinazione dei risultati in contemporanea la sera del 25, divulgando gli esiti contestualmente, ad urne ormai chiuse ovunque nell'eurozona. In Italia si corre per eleggere 73 eurodeputati, ripartiti tra le cinque circoscrizioni nelle quali la legge elettorale in vigore per le europee divide il nostro bel paese:
· Italia nord occidentale (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia): 20 seggi
· Italia nord orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna): 14 seggi
· Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio): 14 seggi
· Italia meridionale (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria): 17 seggi
· Italia insulare (Sicilia, Sardegna): 8 seggi.
Gli elettori riceveranno una scheda di colore diverso a seconda della circoscrizione d'appartenenza (rispettivamente: grigio, marrone, rosso, arancione e rosa) con sovrimpressi simboli di tutte le liste ammesse, affiancati da tre linee sulle quali sarà possibile indicare le preferenze.
Scheda Europee 2014 – Circoscrizione I
Scheda Europee 2014 – Circoscrizione II
Scheda Europee 2014 – Circoscrizione III
Scheda Europee 2014 – Circoscrizione IV
Scheda Europee 2014 – Circoscrizione V
Per votare bisogna tracciare una X sul simbolo della lista prescelta e, se lo si vuole, indicare sulle apposite righe poste a fianco il cognome, o nome e cognome del/dei candidato/i (minimo 1, massimo 3 designazioni). Nell'ipotesi in cui si opti di indicare i nomi di tre diversi candidati, si applica il pricìpio della diversità di genere, dovendo almeno uno di questi essere di genere differente dagli altri due (quindi: due uomini e una donna o due donne e un uomo). In caso contrario, la terza preferenza indicata sarà automaticamente annullata.
I seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale a livello nazionale ripartito tra tutte le liste che avranno riportato almeno il 4 per cento dei voti validi. Le liste che dovessero ritrovarsi al di sotto di questa soglia di sbarramento non avranno diritto ad alcun seggio.
Il passo successivo sarà quello di stabilire il numero di parlamentari europei che spettano a ogni lista, procedendo alle operazioni di riparto tra le cinque circoscrizioni. Appurato quindi anche il numero di seggi spettanti ad ogni lista in ciascuna circoscrizione, saranno riconosciuti quali eletti quei candidati che avranno ottenuto più preferenze personali.
Giuseppe Campisi