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Reggio Calabria, incidente sulla A3, morto un giovane di Villa San Giovanni

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Iacono Claudio
Reggio Calabria 6 agosto 2013 in data odierna alle ore 02.,15 circa, in A/3 Sa-Rc, altezza progressiva chilometrica 442 carreggiata Sud, Comune di Reggio Calabria, precisamente interno galleria denominata “Pentimele”, si è verificato un incidente stradale autonomo con esito mortale, con il coinvolgimento del motociclo marca KYMCO People 250, condotto dal medesimo proprietario IACONO Claudio, classe 69 di Villa San Giovanni, il quale a seguito delle gravi lesioni riportate decedeva durante il trasporto in ospedale; nella medesima circostanza rimaneva inoltre ferita la trasportata I. M. classe 74 residente anch’ella a Villa san Giovanni, che trasportata a mezzo ambulanza presso il pronto soccorso degli OO. RR. di Reggio Calabria tutt’ora trovasi ricoverata.

FATTO: IACONO Claudio alla guida del proprio motociclo KYMCO People 250 con a bordo I. M., proveniente da Villa San Giovanni e diretto a Reggio Calabria, giunto all’interno della galleria denominata “Pentimele”, per cause in corso di accertamento perdeva il controllo del veicolo.

VIABILITA’: Allo scopo consentire i rilievi del sinistro ed il ripristino dei luoghi, l’autostrada A/3 all’altezza dello svincolo porto direzione sud è stata interdetta al traffico veicolare dalle ore 02,15 alle ore 04,30, il tutto a cura curata di personale ANAS e POLSTRADA. L’attività di ricostruzione del sinistro è stata curata dalla Polizia Stradale di Villa San Giovanni sotto le direttive del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria D.ssa Anna Maria FRUSTACI.

Reggio Calabria, arrestati due fratelli gemelli per rapina

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Reggio Calabria-I Carabinieri di Reggio Calabria nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio per garantire ai cittadini un Agosto tranquillo, hanno tratto in arresto nella flagranza di reato due malviventi che avevano appena perpetrato una rapina in danno di un esercizio commerciale.

Avevano pensato ad ogni dettaglio organizzativo, si muovevano con uno scooter rubato pochi giorni prima in città, agivano in una fascia nella quale reputavano meno intensa l’azione di controllo da parte dei Carabinieri, avevano i volti travisati dai caschi e quindi difficili da riconoscere, vanificando anche l’eventuale collaborazione da parte delle vittime. A nulla sono valse le accortezze dei malviventi in quanto i Carabinieri di Reggio Calabria per il periodo estivo avevano intensificato la vigilanza nell’ambito di un piano di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando Provinciale al fine di garantire ai cittadini di poter trascorrere un periodo estivo più sicuro e tranquillo, in particolar modo dai reati di natura predatoria.

Nell’ambito di tale piano la Compagnia di Reggio Calabria con le sue articolazioni territoriali, aveva disposto una intensificazione dei servizi alla luce delle recenti rapine ad esercizi commerciali. Sono le 07,30 circa quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile unitamente ai colleghi delle Stazioni CC Rc-Gallico e Modena, si trovano di fronte a due soggetti con casco in testa che escono di corsa da un esercizio commerciale. Rapida e decisa è stata la reazione dei militari che immediatamente hanno compreso che si trattava di una rapina appena consumata. L’azione fulminea e coordinata dei militari intervenuti non ha dato scampo ai due malviventi che vistisi senza via d’uscita hanno cercato di disfarsi della pistola con la quale avevano compiuto poco prima la rapina. Dalla perquisizione successiva ai due veniva rinvenuta una somma in contanti di milleduecento euro, poco distante veniva rinvenuta l’arma utilizzata dai due rapinatori un revolver SmiteWesson cal.38 con il relativo munizionamento n.6 cartucce calibro 38.

La vittima, un commerciante del rione Modena, titolare dell’esercizio commerciale di commercializzazione di rottami industriali, fortunatamente non riportava alcuna lesione, tranne lo spavento per il grave fatto di cui era stato appena vittima. I due malviventi tratti in arresto con l’accusa di rapina si identificano nei fratelli gemelli:
1.MODAFFERI   GIUSEPPE FRANCESCO, classe 71 ;
2.MODAFFERI  GIOVANNI, classe 71, reggini, pluripregiudicati per rapina.



Careri, arrestato il latitante Pelle Sebastiano

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Catturato dai Carabinieri a Careri (Reggio Calabria) PELLE Sebastiano, di PELLE Giuseppe e di GIORGI Agata nato a San Luca il 21/01/1961. Il latitante era ricercato dal 16.05.2012 per un OCCC emessa dal Gip di Roma per il reato di cui all’art. 74 Comma 2 Dpr 309/90 (Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope).

Il latitante è stato è stato catturato dai Carabinieri di Bianco e dallo Squadrone Cacciatori a Careri in contrada Ancone nei pressi di un capannone vicino alla sua abitazione.

Pelle stava scappando verso la montagna quando è stato bloccato dai militari che già avevano cinturato la zona. Non ha opposto resistenza e subito si è arreso resosi conto dell’impossibilità della fuga.


PELLE Sebastiano è personaggio di indubbio e rilevante spessore criminale, affiliato per vincoli di sangue alla consorteria mafiosa dei GIORGI alias “CICERI”,  sul conto dei quali figurano precedenti penali per favoreggiamento personale, sequestro di persona, furto aggravato, stupefacenti, armi ed altro. Infatti il PELLE è Figlio di GIORGI Agata, nata San Luca il 13/04/1943, con precedenti penali per associazione di tipo mafioso, armi stupefacenti ed altro, esponente della suddetta Cosca, nonché cognata del Boss NIRTA Francesco, nato a San Luca il 29/08/1921 alias “Don Ciccio NIRTA”, egemone della Cosca NIRTA alias “SCALZONE” già indicato quale capo della c.d. “LA MAGGIORE” di San Luca.




Biblioteca Ambrosiana di Milano e Costantino - Newsletter : Liberta' religiosa - Istituto Europa Asia informa

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La Newsletter dell'Ambrosiana sulle iniziative del XVII° Centenario dell'Editto di Costantino contiene importanti moniti


LIBERTA' RELIGIOSA NELL'OCCIDENTE DI OGGI: LIMITI E PARADOSSI
 
 
L'eccezionale ricorrenza dell'Editto di Costantino, che sancì la libertà religiosa nel mondo occidentale, è stata oggetto di una newsletter che riassume le iniziative svolte dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano nelle celebrazioni a più voci del XVII° Centenario dell'Editto di Milano (Direttore responsabile Franco Buzzi, Prefetto - Curatore Fabio Trazza, Giornalista, con la collaborazione del Collegio dei Dottori).

  
Il ruolo dell'Ambrosiana è stato quello di cogliere la portata di quell'evento e codificarlo in sede scientifica alla luce dei dati e delle ricerche sin qui condotte.

La Newsletter, però, non ha compiti scientifici. Si limita ad informare sui passi che si fanno per realizzare un risultato, in questo caso non solo scientifico, ma con ricadute essenziali per la comunità tutta, per i risvolti sociali e politici, religiosi e culturali.

Per offrire il contributo di studio e di raccordo tra le università, i consigli, gli enti coinvolti, la Veneranda Biblioteca ha finalizzato a questo evento l'attività scientifica di cinque delle sette classi di studio che costituiscono l'Accademia Ambrosiana.

La documentazione
che qui si raccoglie costituisce un semplice strumento divulgativo, disponibile solo in rete internet, quindi rivolto ad un pubblico potenzialmente sterminato e culturalmente eterogeneo.

Con la divulgazione e con il supporto scientifico l'Ambrosiana farà focalizzare meglio le ragioni che hanno spinto il Cardinale di Milano, Angelo Scola, a definire l'Editto di Milano "Initium libertatis", l'inizio della libertà.

Molti organi di stampa si sono interrogati su questa affermazione. Qualcuno ha immaginato fosse utile commentare il più rapidamente possibile questa definizione.

Ma non sempre le decisioni
più rapide si rivelano le più sagge.  

Il rapporto che si vive nella società tra politica e religione dovrebbe
edificare la pace, ma è un rapporto ancora incandescente in ogni parte del mondo, dalle persecuzioni aperte e disumane in Oriente, alle limitazioni anche subdole in Occidente.

In ogni luogo c'è bisogno di riflessioni responsabili per diminuire il grado di fragilità che la coscienza religiosa patisce.

E non si tratta solo di luoghi geografici. Il luogo della coscienza individuale e quello del potere statale sono i luoghi concreti in cui precipita o si esalta
il bisogno umano di ricercare la verità.

La Newsletter ha la pretesa di preparare il terreno alla considerazione che alcuni elementi di libertà andrebbero rivisitati. Ad esempio, e per gli Stati: non si può procedere alla depenalizzazione, anche se graduale, di quei reati, che, connessi alla religione, offendono la civiltà di una determinata comunità, ma non hanno come corrispettivo una sanzione solo civile, sconfinando nella sanzione penale, fino alla morte del corpo?

Altro esempio, e per i singoli: non si potrebbe aver coscienza che qualche capanna di una setta o di un gruppo ateo, ha costitutivamente una diversità radicale con un edificio sacro e un tempio e, che se lo Stato ne compie l'equiparazione, produce un paradosso violento,sino alla morte dell'anima?

Semplici interrogativi, per suscitare l'attenzione e la curiosità alla lettura.                                                           


Foto : Achille Colombo Clerici presidente dell'Istituto IEA con mons.
Franco Buzzi, Prefetto della Ambrosiana




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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Tripodi sulla differenziata: «rivoluzione culturale». E porta i numeri in piazza sfidando Laruffa

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Polistena (Reggio Calabria) 6 agosto 2013 - «Noi non abbiamo paura delle ammucchiate. Qualcun’altro ha la fobia delle elezioni: le stesse persone che saranno, per quel tempo, pensionate dalla politica e dalla società». Michele Tripodi così ha risposto alla costituenda grande coalizione contro la quale si dovrebbe misurare alla prossima tornata elettorale, snocciolando i numeri – a suo avviso – più che positivi derivanti dalla raccolta differenziata partita in città da poco più di un mese e che ha portato, sin da subito, benefici ecologici ed economici per i cittadini. Il sindaco ha voluto incontrare i cittadini e spiegare loro che «la raccolta differenziata non si poteva improvvisare» illustrando, nel contempo, le necessarie azioni preparatorie che hanno preceduto l’istituzione del servizio che rappresenta la fine di una situazione emergenziale ed assieme una vera e propria «rarità» per il comprensorio che «ha reso – secondo il primo cittadino – la città più vivibile».

Il riferimento è alla eliminazione quasi completa dei 180 cassonetti lasciati in “eredità” dalla precedente amministrazione Laruffa verso la quale Tripodi – sotto il profilo ecologico, ma non solo - è stato molto critico: «quando siamo arrivati noi la raccolta differenziata era allo 0% ed in assenza di Mud. Ora dopo appena un mese di differenziata siamo attorno al 45% e questo sempre grazie alla sinergia amministrazione comunale-cittadini». Tripodi ha poi spiegato l’impegno profuso in questa azione che ha comportato cospicui investimenti iniziali in mezzi e kit che saranno abbondantemente ripagati con i risparmi che ne deriveranno dall’aver internalizzato il servizio con operatori comunali e dall’aver avviato un circolo virtuoso che consentirà altresì di non aumentare la prossima Tares. Inoltre il sindaco ha affermato che a coloro che nell’ambito periferico, per motivi tecnico-pratici, non hanno potuto aderire alla differenziata è stata riconosciuta una riduzione della tariffazione del -60% per consentirne il conferimento diretto presso l’isola ecologica.

A seguire, Domenico Cristofaro, intervenuto dal pubblico, ha ricordato che altri paesi in Calabria ed in Italia fanno meglio di Polistena sulla differenziata (Gasperina, Capannori, Atena Lucana), che vi sarebbe – a suo avviso – la necessità che il comune si sottoponesse a valutazione di enti terzi quali Legambiente per la certificazione dei risultati raggiunti e che la «vera sfida per eccellere» sarebbe rappresentata dall’istituzione di centri di raccolta di rifiuti speciali (pile usate e farmaci scaduti) ma soprattutto dall’avvio di un progetto pilota per lo smaltimento dei pannolini. Critiche a cui il sindaco ha risposto affermando che «noi siamo in carica da soli tre anni, ed in questo tempo sino adesso siamo arrivati al 45% di differenziata. In ogni caso abbiamo già fatto meglio rispetto al passato ma ci sforzeremo di far meglio per il futuro». Il comandante dei vigili, Marcone, ha voluto chiarire alcuni aspetti tecnici relativi all’assenza di Mud (o comunicazione annuale al catasto dei rifiuti) il modello cioè attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nell'anno precedente, relativamente all’anno 2009 (certificazione che pare sia omessa tra gli atti ufficiali del comune) ma essenziale per consentire una corretta valutazione dell’operato comunale per lo smaltimento, sottintendendo così un “vuoto gestionale” da parte precedente amministrazione Laruffa. Anche l’assessore al ramo Antonio Muscherà ha esultato per i risultati raggiunti sulla differenziata definendola «una operazione magistrale» mai condotta prima a Polistena da nessun’altra amministrazione succedutasi dal 1997 in poi, anno di entrata in vigore del decreto Rochi in materia, sottolineando come al contrario ciascuna si sia solo limitata a disseminare cassonetti per le strade cittadine.

Sferzante la conclusione del sindaco, il quale ha riferito che«la peggior responsabilità dell’amministrazione Laruffa in tema di ecologia è stata quella di aver culturalmente manipolato le teste, aver inculcato cattive abitudini ai cittadini, inducendo a comportamenti sbagliati, consapevoli che altri, prima o poi, li avrebbero subiti», condannando il sabotaggio di alcuni che «sporcano scientemente la città per darne un’immagine negativa», ed annunciando novità per il rifacimento di Viale Mazzini con un camminamento anche pedonale. Infine ha voluto levarsi qualche sassolino circa la polemica di palazzo Sigillò al quale – ha evidenziato - furono destinati per tempo ben tre corposi finanziamenti dall’amministrazione Tripodi senior dei quali uno solo uno è stato possibile impiegare per la realizzazione dell’attuale saletta conferenze, poiché – ha tuonato il sindaco - «per la non avvedutezza dell’amministrazione Laruffa il secondo fu dirottato per eseguire parte della pavimentazione di Via Dominicani ed il terzo, addirittura inutilizzato, è stato reso». Tutto questo mentre sulla piazza campeggiava una gigantografia con i dati delle due ultime amministrazioni a confronto con evidenze – che se confermate – sarebbero a dir poco inquietanti, con tre voci su tutte: la diminuzione dei trasferimenti statali, decurtati di circa 1,1 milioni di €; le spese per spettacoli e feste passate da 240.000€ nel 2009 alle attuali 109.000€ e gli esborsi per sinistri ed assicurazioni abbattuti da 91.000€ del 2009 ai 55.000€ correnti. E se la prima è facilmente riconducibile alla speding review, le altre inviterebbero - quantomeno – ad un minimo di commento illuminante da parte degli ex amministratori verso i cittadini rimasti sconcertati. A conferma che la campagna elettorale è davvero iniziata.

 Giuseppe Campisi

E' nata la Scuola Calcio Asd Borgo Grecanico affiliata all'Udinese Academy

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Melito Porto Salvo 6 agosto 2013  - É tornato. Per la gioia di tutta quella gente che ha sempre visto in lui la faccia più pulita del calcio. Paolo Poggi lasciò l’Udinese da calciatore in una fredda domenica di gennaio del 2000, Udinese-Venezia 5-2, guarda caso le sue due grandi squadre del cuore. Il suo trasferimento alla Roma era già stato deciso e Gigi De Canio non gli regalò nemmeno un minuto. A bordo campo campeggiavano striscioni di questo tenore: “Paolino, nestri fantat furlan par simpri”. Da qualche giorno l’ex attaccante torna ad avere un ruolo operativo nella famiglia bianconera: sarà uno dei tre responsabili tecnici di “Udinese Academy”. Il piano è ambizioso: 90 società affiliate per il primo anno, ma con un progetto quinquiennale.

Paolo, qual è il primo scopo di Udinese Academy?
Quello di avere ragazzi sparsi in giro per l’Italia allenati con i criteri da Udinese. I principi sono soprattutto tecnici e tattici. Si privilegia il lavoro nell’uno contro uno: se ci pensate bene tutte le situazioni di gioco nascono da questo particolare.

Come è nata questa idea?
Il promotore è stato Ferrigno che l’ha sottoposta alla proprietà che l’ha condivisa. A questo punto siamo entrati in campo io e Mattia Collauto, che abbiamo una scuola calcio a Venezia, Davide Drascek e Moreno Vantaggio.
Ferrigno ha detto: «Abbiamo scelto Poggi perchè è un nome credibile in ambito locale e nazionale».
Che devo dire? Solo grazie.

Lei da tempo ha intrapreso la via del calcio giovanile.
Sì, al Lido ho una scuola calcio con 230 bambini dai 6 ai 16 anni. I numeri dell’Academy ancora non ci sono: abbiamo deciso comunque di arrivare fino alla categoria Giovanissimi.

Il suo lavoro in cosa consiste concretamente?
Quello di coordinare tutti gli staff delle società affiliate. Faremo delle visite mensili, creeremo dei raduni per le categorie esordienti e giovanissimi.

Si punta molto sul Sud perchè là i ragazzini hanno più fame di calcio, vero?
Sì, in Meridione c’è tanta quantità e qualità, ma per questioni logistiche punteremo molto anche sul Friuli e il Veneto.
Pozzo qualche settimana fa ricordava che negli ultimi vent’anni solo due calciatori friulani sono arrivati in A: Padoin e Donati. Un po’ poco...
Anche questo è un buon motivo per lavorare in una certa direzione.

Poggi, quando chi va il vostro lavoro si rende conto di avere davanti un potenziale campione?
Nel secondo anno di esordienti, attorno ai 13 anni. Lo intuisci dal talento, dalla personalità, dal “cervello agonistico”, dagli atteggiamenti da calciatore che si notano subito.

E qualcuno lo avete già addocchiato per l’Udinese?
Pur cominciando ufficialmente dal primo luglio, ci siamo informati anche attraverso gli osservatori dell’Udinese e qualcosa di buono c’è.

Ma un ragazzino di 13-14 anni è meglio lasciarlo nel club di appartenenza o portarlo a Udine?
Premesso che fino a 14 anni per regolamento i ragazzi non possono uscire fuori dalla loro regione, credo che per la loro crescita sia preferibile lasciarli nel loro ambiente dove possono anche pensare alla scuola e avere meno pressioni possibili.

Il vosto obiettivo è...
Costruire qualcosa che duri nel tempo. Ci dobbiamo strutturare, quando avremo le basi potremo entrare in un lavoro più specifico.

Un’ultima domanda: Paolo Poggi e l’Udinese. Cosa le è passato per la testa?
Quando sono andato a parlare con le società che volevamo affiliare, mi è venuto molto facile spiegare cos’è l’Udinese e come è strutturata. Quando ci giocavo percepivo cosa sarebbe diventata questa società. Qui se riconoscono che hai talento e sai fare bene il tuo lavoro di danno tutto il tempo per dimostrarlo.



Una delle Società Affiliate è l'Asd Borgo Grecanico del Presidente Giovanni Villari e dei Vice Presidenti Antonio Cormaci e Giuseppe Mercurio, ieri 5 agosto 2013 la presentazione ufficiale al Lido la Zagara, presenti tanti personaggi storici dei calcio del basso Jonio reggino, oltre ai rappresentanti di varie Istituzioni.
Un'affiliazione nata per promuovere il gioco del calcio in un territorio che rientra nell'ordine della cronaca per eventi negativi, e che trova in questo progetto un importante sviluppo sociale che mira sicuramente a togliere i giovani dalla strada,e a dare soprattutto l'opportunità a quei ragazzi che dimostrano di possedere qualità e talento calcistico di essere costantemente visionati e valutati dagli addetti ai lavori dell'Udinese Calcio, il referente per la Calabria sarà Ciccio Esposito, il quale garantirà una presenza costante in ogni evento sportivo.

L'Udinese Academy infatti, nasce come un progetto di scouting a livello nazionale, è risaputo che la società di Pozzo investe molto su calciatori che provengono da tutto il mondo, l'idea dell'ex bomber dell'Udinese Paolo Poggi coordinatore di questo progetto è di creare una rete di osservatori che possano scoprire dei talenti anche in Italia, al meridione soprattutto, dove la fame per il calcio è tanta, come la voglia di emergere e progredire. 
L'Udinese Academy fornirà alle società affiliate le linee guida che gli istruttori dovranno trasmettere ai ragazzi, ci saranno corsi di formazioni per gli allenatori dell'Asd Borgo Grecanico, prassi necessaria per una formazione a cascata.

Il progetto è molto ambizioso, sono finiti i tempi dove molti calciatori si perdevano nei campi di Prima e Seconda Categoria perchè mai osservati o segnalati alle squadre Professionistiche, oggi chi è bravo va avanti, le barriere chilometriche non fanno più paura, almeno per Giovanni Villari e Antonio Cormaci, che grazie alla loro competenza calcistica hanno capito che per rilanciare un territorio pieno zeppo di talenti c'era bisogno di affiliarsi ad una società di Serie A che non trascura i giovani come l'Udinese Calcio.
Il progetto è ambizioso, la stretta di mano tra il Presidente della Società Giovanni Villari e il coordinatore dell'Udinese Academy Paolo Poggi ha sancito l'unione, una collaborazione destinata a durare nel tempo visto i personaggi coinvolti in questo ambizioso progetto.


Rosario Ligato

Montepeone (CZ) Disgrazia o suicidio, ritrovato il corpo di Brigitte Abend, la donna tedesca sposata con un calabrese

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Il cadavere di una donna di origini tedesche, Brigitte Abend, 50 anni, e' stato trovato in un dirupo nelle campagne di Montepaone. L'ipotesi più accreditata, è che la donna in evidente stato confusionale, si sia suicidata. Per recuperare il corpo, è dovuto intervenire un elicottero del Reparto volo dei vigili del fuoco di Catania. La donna, sposata con un calabrese, si era allontanata ieri pomeriggio. Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti, per le indagini, anche i carabinieri.
MONTEPAONE (CZ) LA SCOMPARSA DELLA DONNA TEDESCA, BRIGITTE ABEND 50 ANNI, SPOSATA CON IN CALABRESE, E RITROVATA IN FONDO ALLA SCARPATA, DISGRAZIA O SUICIDIO?
Domenico Salvatore
MONTEPAONE(CZ)- Disgrazia o suicidio? I Carabinieri della Compagnia di Soverato, diretta dal capitano Saverio Sica, coordinato dal colonnello Salvatore Sgroi, comandante provinciale di Catanzaro, tutti sotto le direttive del p.m. di turno che si muove agli ordini del procuratore capo della Repubblica Antonio Vincenzo Lombardo. hanno avviato le indagini per chiarire il movente e la dinamica del tragico episodio. A quanto pare, non ci sono testimoni. In questo caso, a prescindere dai rilievi tecnici e dai reperti, ( in particolare, un filmato di una telecamera di sorveglianza della zona che riprende la donna mentre percorre un sentiero pericoloso) Saranno rilevanti gl'interrogatori dei parenti, familiari, amici e conoscenti. Soprattutto del marito calabrese. Sul luogo della disgrazia, si sono mossi i militari della Benemerita, che hanno avvistato il cadavere in fondo ad un burrone. Ma il corpo, è stato recuperato dai Vigili del Fuoco di Soverato. Su richiesta dei Carabinieri, la sala operativa 115 del comando dei Vigili del Fuoco di Catanzaro, aveva inviato immediatamente la squadra del distaccamento di Soverato, e poco dopo a supporto, viste le condizioni orografiche molto impervie, il nucleo speleo alpino fluviale. Il 118 e il medico legale, ovviamente, non hanno potuto fare niente altro che stilare il certificato dell'avvenuto decesso. Dopo l'autopsia la salma verrà restituita alla famiglia, per i funerali che si svolgeranno in paese, col permesso del questore di Catanzaro, Guido Marino e saranno celebrati da don Pietro Pulitanò. L'allarme ai Carabinieri, era stato lanciato dal marito e dai figli della donna, di origini tedesche, il giorno preima 4 agosto 2013. Dalle prime risultanze sul cadavere  gl'inquirenti escluderebbero qualsiasi segno di maltrattamento. Domenico Salvatore

Ente Parco dell'Aspromonte. L’ Estate del Parco continua con la Carovana del Gusto

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L' Estate del  Parco continua con la Carovana del Gusto che avrà inizio questa sera dal Comune di San Roberto e nel mese di agosto toccherà i Comuni di Sant'Eufemia, Mammola, Africo, Ciminà e Cittanova.

Si parte con la Carovana quale momento ludico di esaltazione delle tradizioni enogastronomiche del territorio dopo i dibattiti di Tabularasa 2013, a cui il Parco ha partecipato attivamente, che hanno stimolato confronti e discussioni, hanno prodotto idee e consapevolezze e hanno inaugurato una nuova stagione dell'Ente in cui la costruzione di un'identità certa è elemento essenziale e nascerà dal recupero della cultura, delle tradizioni, della storia e delle origini.

Sul palco di Tabularasa a San Giorgio Morgeto, a Gambarie, a Palizzi, a Gerace e per ultimo a Reggio Calabria "sono andati in scena parole, musiche, immagini, spettacoli e una nuova consapevolezza dell'appartenza al territorio,- commenta il Presidente Bombino- d'accordo con le amministrazioni locali, che hanno collaborato per la buona riuscita delle serate. La conclusione del 31 luglio a Reggio Calabria è stato un invito diretto a Marco Paolini a visitare il Parco ma si è voluto "aprire" l'Aspromonte a tutti coloro che vorranno provare a viverlo e a sentirlo. Oggi comincia una nuova esperienza con la Carovana del gusto che vedrà protagonisti  i prodotti identitari del Parco attraverso la realizzazione di cooking show in diversi Comuni del territorio, perché il Parco è sì natura, ma anche cultura, tradizioni, cibo e valori e proveremo a mostrarvi tutto questo e ancora di più…"

L'estate del Parco prevede diverse attività sul territorio: dal laboratorio "Tra cielo e Terra: a scuola dalla natura", che consentirà di ammirare il cielo pulito d'Aspromonte, attraverso la realizzazione di serate astronomiche in collaborazione con il Planetario di Reggio Calabria, ai laboratori di educazione ambientale presso il Centro Equestre di Basilicò in cui saranno protagonisti gli asinelli del Parco e la carrozza tirata dai cavalli su cui sarà possibile fare una passeggiata, e presso l'Osservatorio della Biodiversità di Cucullaro che ospiterà "Il percorso della preistoria", dove si potrà lavorare la pietra e accendere un fuoco; un laboratorio sugli strumenti musicali tipici dell'Aspromonte, accompagnato da mostra e musica,  girerà diversi Comuni del Parco ; a Villaggio De Leo è possibile visitare la più grande industria calabrese dei primi del '900; il Parco sarà poi presente al Paleariza con uno stand dedicato ed in molte delle manifestazioni enogastronomiche dei Comuni del Parco.

 

Reggio Calabria, 31 luglio 2013
A Marco Paolini
Se verrai nei nostri sentieri d'Aspromonte,
non dire il tuo nome, non serve ….,
…. vi entrerai, invece, senza annunziarti,
e ascolterai una conversazione già da tempo avviata,
come se una intelligenza nativa ti accogliesse e ti riconoscesse.
Se verrai in Aspromonte,
non entrerai nella stanza buona …
…. ma in cucina, dove si impasta il pane,
dove il grano e l'acqua ancora uniscono le permanenze di antiche civiltà e mitiche tradizioni,
che superano di molti millenni i peccati dell'ultima generazione.
Vi è qualcosa di ancestrale, nella montagna d'Aspromonte,
nel suo ordine e nella sua bellezza, nelle sue diverse altezze e nella qualità della sua luce;
è un racconto di pura mitopoiesi che ti inoltra in una emozione essenziale, inesprimibile,
che pare voglia mostrarti l'intero cammino dell'umanità.
Si sollevarono dagli abissi marini, le alture dell'Aspromonte,
per testimoniare, oggi, adiacenze geologiche ed epoche sovraimposte;
vi comprenderai la gerarchia genuina e vergine della natura …
…. la roccia è la più antica;
poi vennero gli alberi e le piante, la prima forma di vita e …
… vennero gli animali, e, tra questi, per ultimo, l'uomo.
E' un inventario dell'universo, l'Aspromonte,
la prima officina di Dio, dove ancora si respira l'atto della creazione;
è quasi una preghiera inespressa, una religione che si perpetua,
… e il tempo dell'uomo è quello della pietra e dell'acqua, e lo sarà per sempre.
E quando avrai finito di masticare il pane, in Aspromonte,
osserva l'antica miniatura dei millenni chiusa nell'indole e nei gesti della gente;
osserva come si cammina … i piedi sembra che ragionino;
essi hanno una memoria, come se ricordassero ogni sentiero …
vi appoggiano la pianta sulla terra, come in uno stampo …
vi riconoscerai la stimma, calcandolo, ed esso ti segnerà l'andatura.
Se coglierai ed appurerai queste remote metafore dell'Aspromonte,
in pochi tratti, conterrai nella mente la senescenza culturale della montagna, che,
con opportunità geografica e geologica, si appoggia sul mare,
dove sorsero i primi esperimenti di dialogo e di comunione tra popoli lontani e affini,
tra razze e religioni distanti e simili.
Se parlerai con la gente, in Aspromonte,
non stupirti della lingua …
… queste parole anticiparono quelle di Omero,
e, ancora oggi, narrano e cantano versi e poesie lontanissimi;
nel pastore, poi, riconoscerai le scritture di Corrado Alvaro, di Fortunato Seminara,
di Francesco Perri, di Saverio Strati, di Mario Lacava, di Domenico Giampaolo, o …
… la febbre filosofica di Campanella;
distinguerai le visioni di monaci e abati,
come Barlaam, che insegnò il greco a Petrarca,
o Gioacchino da Fiore che illuminò la cultura europea.
Se verrai qui, in Aspromonte,
guarda il cielo, ove tacciono ogni tempesta e ogni tumulto;
poi guarda nella bassura, nella valle profonda,
dove Persefone cedette il trono alla nostra Madonna, Madre mediterranea.
Se verrai in Aspromonte …
… col bastone dello studioso o del pellegrino,
porta con te un bambino e una preghiera;
digli cosa sia la verità ….
… che allontana la morte di una civiltà e spegne ogni dolore.
Se verrai in Aspromonte ….
…. noi verremo con te.
giuseppe bombino

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Luigi Palamara
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Afghanistan: la bandiera di guerra del 6° reggimento bersaglieri arriva a Herat

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Afghanistan: la bandiera di guerra del 6° reggimento bersaglieri arriva a Herat
 
Herat, 06 agosto 2013  – La Bandiera di Guerra del 6° reggimento bersaglieri di Trapani è giunta oggi presso la base di 'Camp Arena' di Herat, sede del Regional Command – West, il contingente multinazionale a guida italiana che opera nella regione occidentale dell'Afghanistan.
Il 6° reggimento costituirà l'ossatura della Transition Support Unit – South (TSU-S) di Farah, subentrando all'8° reggimento alpini di Cividale del Friuli (UD), giunto in teatro operativo nel marzo scorso.
Il passaggio di consegne tra i due reggimenti, che terminerà nella prima metà di agosto, si inserisce nel contesto dell'avvicendamento tra la brigata alpina 'Julia' e la brigata meccanizzata 'Aosta' alla guida del Regional Command West che sarà ultimato entro la seconda decade di settembre.
Il 6° reggimento bersaglieri, alla sua prima esperienza in Afghanistan, vanta due partecipazioni alla missione 'Joint Enterprise' in Kosovo (gennaio – luglio 2006 e novembre 2007 – maggio 2008) e una all'operazione 'Leonte 10' in Libano alle dipendenze del 'Joint Task Force Lebanon – Sector West (aprile – novembre 2011).
La Bandiera di Guerra del 6° bersaglieri è decorata di un Ordine Militare d'Italia, due Medaglie d'Oro, quattro di Bronzo al Valor Militare ed una d'Argento al Valore dell'Esercito.
 
La Transition Support Unit – South, che ha sede nella base operativa avanzata 'Dimonios' di Farah, è l'unità di manovra del contingente militare italiano di stanza nell'ovest dell'Afghanistan che, nell'attuale fase del delicato processo di transizione, si occupa di fornire supporto e assistenza alle Afghan National Security Forces per garantire la sicurezza della provincia.
-FINE-

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Luigi Palamara
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Riforma del Catasto - Intervista "La Padania" al presidente Assoedilizia Achillle Colombo Clerici pubblicata in data 6 agosto 2013

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Dichiarazioni del Presidente Achille Colombo Clerici  nel corso di una   intervista rilasciata a La Padania, pubblicata in data 6 agosto 2013.


La riforma catastale, di cui tanto si parla in questi mesi, e' la scusa, anzi l'alibi ( che muove dal pretesto di realizzare la perequazione dei valori catastali) per far pagare piu' tasse sugli immobili a chi gia' le paga.



Per la ripresa del settore edilizio, trainante tutta la nostra economia, occorre una ripresa di fiducia, che si basa anzitutto sulla certezza del regime fiscale : ma la prospettiva di questa riforma catastale fatta in modo da atterrire investitori ed operatori, sta generando, piu' che sfiducia, una vera psicosi negativa.



Quanto, poi alla proclamata invarianza del gettito (con correlativa riduzione delle aliquote) che dovrebbe tranquillizzare i contribuenti va anzitutto precisato che agli stessi poco importa dell'invarianza del gettito che risponde alla logica  del pollo trilussiano , interessando piuttosto l'invarianza del prelievo a loro carico ( e questo effetto certamente non e' comportato dal sistema ).


Inoltre c'e' da dire che, se quell'invarianza e' verificata a livello nazionale, essendo alta in alcune aree l'evasione fiscale, si potra'sempre dire che l'incremento che si produrra' nel gettito delle diverse imposte e' la conseguenza del recupero dell' evasione e non di un aggravio fiscale e conseguentemente non ridurre le aliquote.

E, se poi il Catasto continuera' a funzionare o non funzionare, come succede gia' ora a seconda di fattori contingenti o locali, avverra' quello che e' gia'  avvenuto laddove si e' realizzata una revisione generale per microzone.

I valori imponibili sono stati aumentati, ma le aliquote son rimaste inalterate: quelle stabilite cioe' per far pagare congruamente gli immobili che presentano
valori non congrui.

E cosi' sara' : i valori non congrui inevitabilmente nel nostro Paese continueranno ad esistere e le aliquote fissate a scala nazionale non saranno mai abbassate.

Per avere idea delle sperequazioni derivanti dal                   Catasto occorre rifarsi al dato relativo al gettito Imu "pro capite": in alcune regioni del nord e' oltre due volte quello che si registra in alcune regioni del sud.

E non e' solo questione di differenza di valori di mercato dei singoli immobili o ovvero di redditivita'degli stessi.
 

Se alcune istituzioni europee, con giudizio sommario, insistono per indurre l'Italia a percorrere la via di questa riforma, bisogna avere la forza di spiegare loro che per la ripresa economica del nostro Paese e' ormai vitale una ripresa di fiducia del settore immobiliare, legato alla economia delle famiglie; e che il Catasto non dev'essere necessariamente un sistema di determinazione di valori di mercato ai fini fiscali, bensi' solo di perequazione dei valori convenzionalmente assunti ai fini della tassazione.

Gettito ed equita' sono i due obiettivi che il fisco deve perseguire: per ottenere il primo basta che le aliquote siano tarate sui valori in modo tale per cui se questi sono bassi le aliquote saranno elevate. E cosi' e' sempre avvenuto.

Ai fini dell'equita' e' necessario che tutti i valori imponibili presentino il medesimo rapporto con il valore di mercato del bene. Se per alcuni immobili questo rapporto e' di un terzo, per altri non puo' essere di due terzi: e'il problema della perequazione.

Per entrambe le finalita' non e' dunque affatto ineluttabile che il Catasto si riporti ai valore di mercato degli immobili.

 Il Catasto attuale, peraltro, se c'e' la volonta' di farlo funzionare, permette di intervenire per l'eliminazione delle sperequazioni esistenti e per l'adeguamento dei valori; come e' avvenuto nel caso delle revisioni all'interno delle microzone.
 

La riforma catastale,viceversa, cosi' come viene concepita e realizzata, e' una cappa di piombo che gravera'per anni, come una spada di Damocle, su questo disastrato settore, dandogli il colpo di grazia.



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Luigi Palamara
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ALI TROPPO CORTE PER VOLARE

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Puntuale, e' giunto l'anatema lanciato nei confronti de "la DEMOCRAZIA SOSPESA", manifestazione organizzata dalla LISTA SCOPELLITI per evidenziare l'insoddisfacente interpretazione sottesa al dato normativo che autorizza lo Stato a disporre lo scioglimento dei comuni.

È davvero odioso ed insopportabile che taluno, all'insegna di sfrenata disinvoltura, possa permettersi di assimilare la libera espressione del diritto di critica ad una supposta volontà di schierarsi con la 'ndrangheta.


Noi che abbiamo organizzato "la DEMOCRAZIA SOSPESA" possiamo solo dire che non era nostra intenzione "fare antimafia", di facciata o meno ch'essa potesse essere.
Non era e non e' questo il nostro compito, che invece rientra nel novero delle attribuzioni delle Istituzioni preposte e, magari, di altre figure di complemento, non senza rimarcare, a proposito di queste ultime, la insufficienza dei "risultati" ottenuti negli ultimi decenni.

A noi interessava, ed interesserà, che la vita democratica delle nostre comunità possa esplicarsi secondo regole condivise; che l'applicazione della legge sullo scioglimento degli enti locali non sia tale da snaturare la sua ratio ispiratrice e la natura di strumento straordinario; che ogni amministrazione locale sappia di poter contare su sinergie Inter-istituzionali che oggi sembrano sacrificate al piglio colonialista che accompagna talune discutibili iniziative o dichiarazioni di importanti ruoli istituzionali; che chi sbaglia, o ha dato serio motivo di far ritenere che possa avere sbagliato, paghi per intero e non abbia il "sollievo" di inconcepibilmente dividere solidalmente le proprie responsabilità con terzi estranei; che l'affermazione di quella legge coincida con il trionfo del Diritto, senza secondi fini da parte di chicchessia; che lo Stato, in definitiva, non si "chiami fuori" rispetto alle sue componenti essenziali, ossia gli enti territoriali guidati dagli eroi del nostro tempo, molti dei quali, in Calabria, sono stati sacrificati troppo in fretta a rappresentanti governativi inadeguati in misura almeno pari allo loro planisferica distanza dai bisogni della gente; che, infine, il lavaggio di una coscienza non proprio limpida dello Stato verso la nostra terra non faccia spazio alla pericolosa idea del "si stava meglio quando si stava peggio".

A noi interessa che il sen. Giovanni Bilardi abbia annunciato un serio e profondo impegno a sostegno del riordino degli enti locali che sappia fare giustizia dell'attuale sterminio che gli stessi stanno subendo.

Andremo avanti nella nostra battaglia di Libertà e Civiltà, e non saremo soli, proprio perche' la certezza di combattere per una causa nobile non ci lascera'  irretire dal folklore del  vangelo della 'ndrangheta o di quello dell'antimafia, le cui espressioni, nel corso dei decenni,hanno dispiegato al mondo intero ali troppo corte per poter volare alto, comunque oltre lo sterile esercizio dell'inconcludente gossip.

Riflettiamo, e lo faremo ogni giorno di più, sulle parole di un grande calabrese che non ha nelle sue corde il gusto per la teatralità, avendo messo, negli ultimi trent'anni, indiscutibile concretezza al servizio dell'interesse generale.


Nicola Gratteri, infatti, è certo (Tabularasa 2 luglio 2012) che la stragrande maggioranza dei calabresi non tolleri più la 'ndrangheta, ma è altrettanto sicuro che il vero problema della nostra gente sia l'ingovernabile individualismo che impedisce la realizzazione di una rete.

Forti di questo autorevole ed intelligente pensiero, noi saremo, sempre e comunque, dalla parte dei Cittadini e delle loro scelte, anche e soprattutto se queste opzioni sono orientate a migliorare uno Stato, al quale contestiamo, mutuando una grade novella pirandelliana, che il Sud d'Italia non è l'altro figlio, o, se si preferisce, il frutto di chissà quale colpa che la nostra coscienza ripugna!

Avv. Oreste Romeo
Coordinatore Provinciale
Reggio Calabria
LISTA SCOPELLITI PRESIDENTE

Motta San Giovanni, La sesta edizione del Trofeo "Ciccio Verduci", ha esaltato i valori morali ed ideali

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La corsa su strada per una lunghezza complessiva di 14 chilometri,  ad eliminazione diretta maschile e femminile; podistica a carattere internazionale riservata ad atleti di grande prestigio, italiani e stranieri, all’interno del centro storico del comune ionico. A bordo campo hanno funzionato uno stand per la degustazione dei prodotti tipici locali a cura dell’ASD Motta ed uno per la raccolta fondi a favore di Padre Manuel Casillas, missionario comboniano-Sud Africa. Hanno presenziato atleti di caratura internazionale, che hanno partecipato ad Olimpiadi e Mondiali… Kipsang Emmanuel, Meli Ezekiel Kiprotich, Koech Jospant Kimutai, Kibor  William, Chumba Bernard Kipsang, Tiongik Paul, Gerratana Giuseppe, Gulizia Alessandro, Iannone Giulio, Marciano’ Marcello, Cuzzocrea  Francesco,  Costantino Consolato, Vicari Ferdinando, Monti Francesco. Mercy Jerotich Kibarus, Korir Rebecca Jepchirchi, Limo Zeddy Jerop, Massah Joan Cherop, Asmerawork Bekele Workeba, De Leo Palma, Latella Teresa, Costantino Alessia.

 MOTTA SAN GIOVANNI LA SESTA  EDIZIONE DELL’AMERICANA IN ONORE DEL MITICO “CICCIO” VERDUCI, IMPIEGATO MODELLO DEL COMUNE, DIRIGENTE FIDAL PRESTIGIOSO. LA PARTE DEL LEONE AD ATLETI DEL KENYA

La manifestazione sportiva, ha avuto il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Reggio, del Comune di Motta San Giovanni; del CONI Calabria e della FIDAL. Speaker ufficiale, Ludovico Nerli Ballati, ormai un amico del comitato organizzatore, già speaker della maratona di Roma. anche uno spettacolo musicale. La manifestazione, come di consueto, era stata presentata in conferenza stampa a cui erano stati invitati…il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il vicepresidente Giovanni Verduci, il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il sindaco di Motta San Giovanni Paolo Laganà, il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, il presidente Fidal-Calabria Ignazio Vita, il consigliere nazionale Fidal Francesco Pignata, il responsabile organizzativo Domenico Ambrogio, lo speaker della maratona Lodovico Nerli Ballati.
Domenico Salvatore

La galleria Fotografica



MOTTA SAN GIOVANNI (Reggio Calabria). L’8 gennaio 2007, veniva a mancare all’affetto dei suoi cari,  alla sua famiglia, alla sua gente, alla città di Motta San Giovanni, allo sport, un grande benemerito personaggio, Francesco Verduci (che conoscevamo da una vita), impiegato modello del Comune di Motta San Giovanni. Scene di dolore inconsolabile,  angoscia, stupore e sbalordimento, se non di incredulità, furono i primi, ma non i soli sentimenti che si agitarono nell’anima della gente. Un grande funerale ed un corposa omelia, ma anche le elegie  funebri di alto contenuto culturale e spirituale, seguirono l’evento luttuoso.

L’idea di commemorarlo degnamente, al di là dell’onda lunga dell’ emozione, prese piede subito. Ma la famiglia, ha fatto una grossa operazione, di sensibilizzazione e di sostegno anche economico. A partire del fratello Giovanni, attuale vicepresidente della Provincia, anche sindaco di Motta San Giovanni per finire agli altri, ch’ebbero la fortuna di conoscere “Ciccio”. Il presidente regionale del CONI, Mimmo Praticò, nel suo intervento di ringraziamento, ha esaltato la figura dello scomparso dirigente federale Francesco “Ciccio” Verduci ed ha plaudito all’organizzazione, ma ha insistito pure, affinchè questa grossa manifestazione internazionale diventata un appuntamento di peso e di statura, venga  presto rafforzata, migliorata ed arricchita.

La manifestazione, organizzata dalla Federazione italiana di atletica leggera e dal comitato locale presieduto da Giovanni Verduci, con il patrocinio del Consiglio e della Giunta regionale, della Provincia, della Città di Motta San Giovanni e del Coni Calabria,  che ha visto una trentina di atleti, uomini e donne, confrontarsi in due gare distinte, al di là dei valori sportivi e di converso culturali, ha significato pure un grosso ritorno d’immagine per la FIDAL e per il CONI, ma anche per la città di Motta San Giovanni. Come ha sottolineato pure il sindaco della città dei  “Fratelli Mallamaci”, ingegnere Paolo Laganà, che così lo ricorda:” E’ sempre difficile trovare le parole giuste per ricordare una persona amica. Di Ciccio ho presente i profondi silenzi, la capacità innata di ascoltare e quel suo modo elastico di camminare. Ho provato più volte ad immaginarlo nel suo posto di lavoro dove, da Sindaco non ho avuto il piacere di vederlo anche se, di lui parlano gli innumerevoli atti, testimonianza innegabile di professionalità e viva intelligenza. Profondo ed intimo è il rimpianto di tutti i dipendenti comunali ai quali,certamente, è venuto meno un riferimento importante. L’Albo d’oro della manifestazione… La I^ edizione del Trofeo si è svolta il 2 agosto 2008, ha visto la presenza di illustri personaggi del mondo sportivo e politico e la partecipazione di atleti di grosso calibro italiano ed internazionale. Tre keniani si sono aggiudicati i primi tre posti (nell’ordine Kiptanui, Kimutai e Kiprotich). Consegnata alla famiglia del compianto la “Stella di Bronzo”, al merito sportivo, riconoscimento al grande dirigente che è stato Francesco Verduci.

La II^ edizione si è svolta il 1 agosto 2009 e il Trofeo è andato al ruandese Rukundo Sylvain, secondo Laalami Cherkaovi (Marocco) e terzo Simukeka Jean Baptiste (Ruanda). La gara è stata preceduta dai campionati regionali di squadra e individuali (assoluti-allievi M/F e amatori e master M/F). La III^ edizione dell'Americana si è svolta il 1 agosto 2010, è stata vinta dall'algerino Sief Ali Saidi, secondo Floriani Yuri (Italia) e terzo Kipkemei Chirchir Eric (Kenia). In questa edizione è stato istituito dal comitato regionale il premio "Francesco Verduci" che è stato assegnato a Carmelo Ambrogio, giudice di gara e amico di Francesco. Inoltre è stato consegnato un premio speciale a Roberta Cogliandro vice campionessa italiana 50 stile libero ai Campionati italiani assoluti di nuoto organizzati dal Comitato Italiano Paralimpico. La IV edizione^ si è svolta il 31 luglio 2011. La gara è stata vinta dall'italiano Yuri Floriani. Al secondo posto Kiptanui (Kenya) e al terzo Mor (Senegal). Il Premio "Francesco Verduci" è stato assegnato a Giulio Greve "quale giudice di gara che nell'ultimo anno si è maggiormente distinto nell'espletamento dell'importante ruolo". Un riconoscimento è stato consegnato a Roberta Cogliandro neo campionessa italiana nuoto paralimpico 50 metri stile libero in vasca lunga. La V Edizione del Trofeo Verduci si è svolta il 5 agosto 2012.

È stata vinta da Sugut, secondo Costantino e terzo Tiongik. La novità di questa edizione è stata un’Americana tutta al femminile che ha visto trionfare Silvia La Barbera, seguita da Jepkurgat Hellen e da Fatna Maraqui.  Il Premio Verduci è stato assegnato all’arbitro calabrese Stefania Manto. È stata consegnata alla famiglia Mallamaci, una targa in ricordo dell’atleta del GS Mottese, Paolo Mallamaci prematuramente scomparso. Sono stati premiati due giovani atleti del nuoto calabrese, Roberta Cogliandro e Cristian Artuso. Salire a Motta San Giovanni, è come scalare le vette dell’Olimpo; è stato come scalare la montagna più alta del mondo. Sebbene al castello, borgo e zone limitrofe, non ci sia Giove, con tutta la sua corte di dèi e dèe. Uno scenario da favola. Partendo da Lazzaro si scala gradatamente tra colline di sabbia, rocche di tufo scavate dal vento e tornanti mozzafiato, ma anche fantastiche balze.

 La natura, qui ha superato se stessa. Strapiombi e terrazzamenti, fiumare storiche, che richiamano alla mente tanti ricordi; e di sotto, sullo sfondo, la baia di Balarum si staglia meravigliosa e splendida in tutto il suo fulgore agostano. Da qualche parte c’è il porto sommerso sicuro approdo per i vari Cesare, Ottaviano, Pompeo, Marco Antonio, Cicerone, Pubblio Valerio. Publio Cornelio Scipione, San Paolo, ma nessuno ha studiato. Tra un terrazzamento e l’altro, una scalinata naturale che degrada dall’Olimpo verso la Marina. Lo Stretto di notte, visto da quassù, nella notte di luna piena è uno spettacolo incomparabile.

Col Mongibello, che si staglia in tutta la sua grazia.  Se si potesse parodiare “Firenze sogna” …”Motta  stanotte sei bella/ In un manto di stelle/ Che in cielo risplendono tremule/ Come fiammelle,/ nell'ombra Nascondi gli amanti/ le bocche Tremanti si parlan d'amor/ Intorno c'è tanta poesia/ Per tè vita mia/ Sospira il mio cuor./Sullo Stretto d'argento/ Si specchia il firmamento/ …”. Uno spettacolo della natura, che invita a sognare. Come si dorme bene a Motta, con il favore della brezza, che sale sulle ali di Zefiro. Come si mangia bene ‘da Mimmo’, sotto il borgo. Il divino Giove, lascerebbe di sicuro da parte ambrosia e nettare che Ebe e Ganimede gli servono tutti i santi giorni, per leccarsi le dita, dopo aver degustato i maccheroni con ricotta di pecora appena grattata e la carne di capra con contorno d’insalata verde, vino, birra e coca-cola, bergamino e limoncello. Morbida come la seta, all’agrodolce…notte di ferragosto, calda la spiaggia e caldo il mare…” Domenica d'agosto, che caldo fa!/La spiaggia è un girarrosto, non servirà/bere una bibita se in fondo all'anima/sogno l'oceano. Splash!/Ondeggiano le palme da dattero,/in cielo un volo di fenicotteri./Sopra lo scoglio c'è una ragazza che/ride e si tuffa giù. Splash!/…” Ed in piazza “Pasquale Alecce”, piena di turisti “nostrani” e non, si mangia come al “Gambero Rosso”.

Il sindaco ingegnere Paolo Laganà, anima popolare, si ferma per salutare i concittadini e scambiare due chiacchiere al chiaro di luna; c’invita ad un drink. Incontriamo tanti vecchi amici…Gianni Legato, Memè Gullì, Mimmo Ambrogio, Nino Minniti, Giuseppe Minniti, Giovanni Verduci, Lillo Gullì, Lillo Malara, Paolo Laganà, Lillo Sergi, Toto Mallamaci. I preliminari, con gli atleti sulla pista a fare stratching. La presentazione singola degli atleti e loro curriculum vitae, a cura dello storico speaker; un personaggio simpatico ed insostituibile. Una vera e propria miniera di notizie. Tanti atleti di levatura planetaria. Eroi delle Olimpiadi o dei Campionato mondiali, europei, nazionali. In campo maschile e femminile. Poi le gare, un tourbillon di emozioni, brividi e souspence. Clamorose eliminazioni ed altrettante sorprese. La coreografica premiazione sul palco. Ci sono i presidenti del Coni regionale e provinciale. C’è il vicepresidente della Provincia. C’è ovviamente il sindaco di Motta Paolo Laganà ed il suo vice Giuseppe Benedetto. Ci sono i parenti più stretti de Ciccio Verduci. Il bilancio consuntivo è favorevole all’organizzazione, che come ha detto Mimmo Praticò, ha margini grossi di miglioramento.

L’anno prossimo non ci sono Olimpiadi, né Campionati del Mondo e l’appuntamento potrebbe arricchirsi di personaggi di primo piano. Gianni Verduci ringrazia tutti per il contributo e per la presenza sempre più massiccia, mentre i vincitori ondeggiano e quasi barcollano, sotto il peso dei giganteschi Trofei, Coppe e targhe, una vera pioggia di premi. Anche per la Giuria ed i giudici di gara, ma anche dirigenti federali FIDAL e così via. Lo stesso fa il primo cittadino Laganà. Ma la manifestazione sportiva, diventa un volàno, se non un ritorno d’immagine corposo sotto il profilo sociale, morale, politico ed economico, ma soprattutto turistico. Chi ha potuto ha visitato il Castello di Sant’Aniceto, la villa romana di Pubblio Valerio, il Santuario della Madonna del Leandro (incombono i festeggiamenti civili e religiosi con processione sotto Ferragosto). Tra qualche giorno, “Il Minatore d’oro”. Sembra quasi incredibile che tutti questi appassionati, siano riusciti a portare qua sopra, simili personaggi del mondo dello sport. Francesco Verduci, “Ciccio” per gli amici, lo meritava; lo merita. Domenico Salvatore



Messina; 46enne arrestato dai Carabinieri.

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Nucleo Radiomobile

Messina; 46enne arrestato dai Carabinieri.

Proseguono in questi giorni i servizi di prevenzione dei reati di natura predatoria da parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina.

In tale contesto, intorno alle ore 03:00 circa di oggi, i Carabinieri componenti la pattugliadi una gazzella hanno arrestato, un 46enne messinese, in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato e tentato e danneggiamento.

In particolare, a fare scattare l'intervento dei Carabinieri la telefonata di un privato cittadino al numero 112, che segnalava la presenza di una persona sospetta intenta ad asportare materiale in questo Viale Annunziata.

Poco dopo, la pattuglia dei Carabinieri impegnata nella ricerca della persona segnalata, sorprendeva in questa via Panoramica dello Stretto un individuo, poi identificato in BARBERA Francesco, nato e residente a Messina, cl. 1966, già noto alle Forze di Polizia, mentre era intento ad asportare, con l'utilizzo di due cacciaviti ed una tenaglia, un componente meccanico da una autovettura parcheggiata.

Nel corso dell'immediata perquisizione all'autovettura in uso al BARBERA Francesco, i Carabinieri rinvenivano una intelaiatura in alluminio ed un grosso ombrellone con relativo piedistallo, che i successivi accertamenti permettevano di appurare che erano provento del furto precedentemente consumato proprio ai danni di un ambulante di Viale Annunziata.

A quel punto per BARBERA Francesco sono scattate le manette con l'accusa di furto aggravato e tentato e danneggiamento.

Al termine delle formalità di rito, pertanto, l'arrestato veniva trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Messina Gazzi, in attesa dell'udienza con rito direttissimo.




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Il Coni premia Barillà e Laganà

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Sport, i campioni Barillà e Laganà premiati dal Coni Calabria
Il Coni Calabria premia i due giovani campioni che hanno dato lustro alla nostra regione. Antonino Barillà e Marco Laganà hanno ricevuto dalle mani del presidente Mimmo Praticò un riconoscimento per i grandi successi che hanno recentemente ottenuto a livello internazionale.

Il primo, che fa parte del gruppo sportivo Marina Militare, ha raggiunto il più alto gradino del podio alle recenti Universiadi svoltesi in Russia, a Kazan, nel tiro al volo, specialità double trap; Laganà, da capitano, ha condotto ad una storica ed esaltante vittoria la Nazionale italiana di basket nei campionati europei Under 20.

E' con grande orgoglio che tributiamo i dovuti onori a due giovani e valorosi atleti reggini che, con grande passione e nonostante le tantissime difficoltà avute in questi anni che li hanno costretti ad emigrare, sono riusciti a portare la Calabria sulle prime pagine dei giornali con le loro imprese sportive”, ha affermato il presidente del Coni regionale.“Antonino Barillà è ormai una piacevole conferma, visti gli importanti risultati raggiunti negli ultimi anni nelle competizioni internazionali; gli auguro – ha proseguito Praticò - che questa ennesima vittoria sia il viatico migliore per il conseguimento di altri importanti risultati, in vista dei prossimi campionati mondiali che si disputeranno in Perù e, soprattutto, delle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro”.

Il massimo rappresentante dello sport calabrese, soffermandosi poi sulla figura di Marco Laganà, ha definito il giovane giocatore di basket “un predestinato, anche per la lunga e prestigiosa tradizione cestistica della sua famiglia. A Marco va riconosciuto il merito di aver ottenuto un risultato straordinario. Un traguardo ancora più prestigioso, come dimostra il fatto che, un po’ in tutti gli sport di squadra, le nostre rappresentative Nazionali all’estero spesso rendano meno di quanto sia il loro reale valore. O questo, almeno, è ciò che emerge dal confronto con le Nazionali giovanili di altri Paesi in cui, forse, ci sono ancora forti stimoli che derivano dalla condizione di minore agiatezza sociale. Insomma, hanno più 'fame' dei nostri”.

Barillà e Laganà sono apparsi molto emozionati. Hanno apprezzato la calorosa e sincera accoglienza del Coni calabrese e dell’intero mondo dello sport della nostra regione, che li ha visti crescere nel corso degli anni e ha gioito per i loro trionfi. “Desidero condividere questa vittoria con il Coni e con il suo presidente – ha sottolineato Barillà - che mi è sempre stato vicino nelle difficoltà e mi ha aiutato ad affrontare serenamente ogni competizione. Credo di non aver raggiunto solo un traguardo, ma di aver trovato un nuovo punto di partenza per altre importantissime sfide”.

Marco Laganà, da parte sua, ha ringraziato “Mimmo Praticò che – ha ricordato - è stato tra i primi a chiamarmi dopo la vittoria agli Europei. Oggi festeggiamo un titolo di prestigio come quello ottenuto con l’Italia, ma dobbiamo essere capaci di guardare avanti senza fare troppi voli pindarici. E’ necessario restare con i piedi per terra e lavorare per centrare obiettivi sempre più ambiziosi”.

Alla conferenza stampa era presente anche il delegato regionale della FITAV (Federazione Italiana Tiro al volo), Rocco Rugari, il quale, nel complimentarsi con i due atleti, ha espresso l’auspicio che “l’ambiente sportivo calabrese diventi più determinato nel sostenere i suoi atleti migliori che, spesso, sono costretti ad emigrare per poter ambire a risultati di rilievo. È necessario che ognuno di noi faccia qualcosa in più affinché queste vittorie non siano degli episodi isolati dal contesto generale”.

Camini (RC): rinvenimento piantagione di canapa indiana

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Nella mattinata di domenica 4 agosto 2013 i Carabinieri della Stazione di Riace (Reggio Calabria), insieme a quelli dello Squadrone Cacciatori Calabria (RC), hanno sequestrato una piantagione di canapa indiana.

Nell’ambito di predisposti servizi di contrasto alla produzione di marijuana, i Carabinieri della Stazione di Riace e quelli dello Squadrone “Cacciatori”, hanno dato via alle prime luci dell’alba di domenica scorsa, 4 agosto, ad una battuta che, nell’arco di poche ore, ha portato al rinvenimento di una piantagione di canapa indiana. Per l’esattezza i militari, giunti in località Palazza del Comune di Camini, dopo aver attraversato un’ampia zona boschiva, all’interno di una fitta macchia mediterranea,  hanno scoperto che era stata realizzata una coltivazione di canapa indiana, con tutti i crismi. Su un’area demaniale erano state piantate 1300 piante di pregio ed elevato valore economico, tra cui la varietà “Skunk”.

I carabinieri hanno potuto constatare che dietro alla piantagione ritrovata c’era stato un gran lavoro, infatti le piante, che avevano raggiunto ormai l’altezza di oltre 2 metri, erano irrigate da un impianto a goccia che era stato abusivamente allacciato alla rete idrica comunale.
Le piante sono state tutte distrutte sul posto, mentre una decina sono state repertate per le analisi presso i laboratori dell’Arma, al fine di accertare il contenuto di principio attivo.


Consegna lavori torrente Catona tra San Roberto e Fiumara di Muro

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Sono stati consegnati i lavori di ripristino dell'officiosità idraulica del torrente Catona, nel tratto compreso tra i comuni di san Roberto e Fiumara di Muro.  La consegna è avvenuta nel corso di un'assembla popolare svoltasi a San Roberto alla presenza di Giuseppe Raffa, presidente della Provincia, dei sindaci dei due comuni interessati alla messa in sicurezza del corso d'acqua, Roberto Vizzari e Stefano Repaci, del consigliere provinciale  Francesco Cannizzaro e del dirigente  del settore Difesa del suolo e ambiente dell'Ente di via Foti,  ing. Carmelo Barbaro. Aggiudicataria della gara ( 725 mila euro oltre Iva per lavori a base d'asta) è il Consorzio stabile Grandi Opere, mentre l'impresa esecutrice dei lavori  è la Bagalà Ippolito di Gioia Tauro.  L'intervento è stato deciso  con ordinanza della Presidenza del Consiglio dei  Ministri (la numero 3741) con risorse liberate, un milione di euro,   dal Por Calabria Fers 2000/2006.  Le procedure progettuali e quelle della gara d'appalto erano state ultimate negli anni scorsi e il relativo contratto tra la Provincia e il Consorzio aggiudicatario dell'appalto era stato stipulato stipulato nel maggio del 2012. Nonostante ciò , per mancanza di autorizzazione da parte di un ente diverso dalla Provincia, i lavori non sono mai  stati avviati con il rischio della perdita del finanziamento. Il progetto prevede  la realizzazione di importanti opere  strutturali: la sistemazione del tratto dell'intubata, la costruzione di briglie e di muri arginali in cemento armato e in gabbia, nonché opere di ingegneria naturalistica.
"Quest'intervento – dice il presidente Giuseppe Raffa – nasce  dallo sforzo fatto dai sindaci Vizzari e Rapaci  e dell'Amministrazione provinciale  per recuperare  il finanziamento di circa un milione di euro che rischiava  di essere perso. E poter oggi, assieme alle amministrazioni locali interessate, consegnare i lavori per la messa in sicurezza di questo tratto di territorio è motivo di grande soddisfazione perché  stiamo operando in direzione  della sicurezza  dei cittadini della vallata. Siamo di fronte ad un'opera strategica   anche per lo sviluppo del territorio".
Per il sindaco di san Roberto, Roberto  Vizzari,  "l'intervento di messa in sicurezza  di questo tratto del torrente Catona giunge in un momento particolarmente importante per la sicurezza  dei cittadini e per la vita sociale della comunità".
Stefano Repaci, primo cittadino di Fiumara di Muro rileva come  la consegna di lavori  consente di "colpire il punto di criticità più elevata del territorio e che grazie  ad un corposo finanziamento si avvia a soluzione. L'intervento – dice ancora -  fa parte di una strategia mirata alla salvaguardia del territorio avviata nell'ultimo anno e mezzo. Si tratta di un percorso che stiamo portando avanti in sinergia con l'Amministrazione comunale di Fiumara di Muro. Il lavoro è figlio della grande attenzione  che il presidente Raffa continua a dimostrare nei confronti di questa vallata. La sua è una presenza continua che lo vede alle prese con le problematiche della quotidianità: sempre vicino, sempre pronto anche nell'affrontare  la problematiche della gente comune".


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Catonateatro Taxi a due piazze

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Grande successo a "Catonateatro" per l'esilarante commedia "Taxi a due piazze" con Gianluca Guidi

 

L'allegria e il paradosso della storia del bigamo Mario Rossi ha divertito

il pubblico che ha apprezzato la commedia cult di Ray Cooney

 

La paradossale storia del tassista bigamo interpretato dal bravissimo Gianluca Guidi diverte la platea di "Catonateatro". Risate e applausi seguono il ritmo dei dialoghi esilaranti della farsa in due atti "Taxi a due piazze", il capolavoro di Ray Cooney. Regista e attore della pièce sulla realtà mistificata diventata cult in tutto il mondo, Guidi nei panni di Mario Rossi è un autentico mattatore e insieme a Gianluca Ramazzotti nel ruolo del vicino di casa Walter. Il gusto del paradosso, lo humour tipicamente anglosassone, l'arte della bugia sono gli ingredienti giusti e sapientemente mescolati da Cooney in "Taxi a due piazze", conosciuto in Italia negli anni Ottanta grazie a  uno strepitoso Jhonny Dorelli, interprete di Mario. Personaggio ironico e scherzoso, Mario, torna a teatro con Gianluca Guidi che cura anche la regia della commedia nella versione italiana di Jaja Fiastri e Luca Barcellona. Guidi si è detto «entusiasta e felice di essere a Catonateatro, una piccola oasi felice nel panorama del teatro italiano che ha proposto un cartellone serio e invidiato dalle grandi produzioni». A Roma si svolge la vicenda tanto ingarbugliata quanto rocambolesca del tassista Mario Rossi che pianifica i suoi turni di lavoro in base alle esigenze di due donne: le sue due mogli. Bigamo, ha sposato Carla in Chiesa e Barbara in Comune. Due consorti (Biancamaria Lelli e Silvia Delfino) e due case a soli quattro minuti di distanza l'una dall'altra. La doppia vita di Mario si basa su un mènage familiare che pare perfetto. Nessuna delle mogli è insoddisfatta o ha motivo di sospettare dell'altra. Da equilibrista attento e prudente, Mario, sostenuto dalla complicità dell'amico e vicino di casa Walter Fattore, sembra condurre un gioco a scacchi che lo porta a compiere sempre la mossa giusta.  La prontezza del tassista nel soccorrere un'anziana signora vittima di uno scippo, si rivela fatale per il suo grande segreto. Colpito alla testa, in ospedale Mario fornisce entrambi i suoi domicili. Il caso di Rossi è seguito da due differenti commissariati. Il brigadiere Laurinchia del commissariato di Prati interpretato da un Ninì Salerno in grande spolvero, finisce nel pieno della bagarre e ne rimane coinvolto, mentre l'intransigente ispettore Pettinicchio (Antonio Pisu) tenta di raccapezzarsi mettendo un ordine solo apparente. La tranquillità di Mario sembra ormai compromessa quando un fotografo pubblica su "Roma sera" la foto del tassista con una delle mogli. Non c'è tempo da perdere e per Mario e il fidatissimo Walter mettono in atto un piano per non far venire allo scoperto la realtà dei fatti. Sul palco dell'arena "Alberto Neri" si sono susseguite le battute e i colpi di scena e la commedia ha esplorato in modo ironico e con molto garbo l'universo del rapporto di coppia.

"Catonateatro" ha offerto un'altra serata di svago e comicità che si replicherà subito con "Chat a due piazze", il sequel di "Taxi a due piazze" ambientato vent'anni dopo. «È un fatto straordinario quella della serialità teatrale – ha evidenziato Gianluca Ramazzotti - e lo è anche accorpare due commedie nello stesso gruppo attoriale. Credo che per il pubblico sia un motivo di divertimento». La platea ha gradito le interpretazioni e ha seguito una commedia teatrale caratterizzata da tempi e ritmi cinematografici. Sul palco non è mai mancato il movimento prodotto dagli attori e dalla stessa scenografia che ha proposto due ambienti casalinghi con affaccio su Roma. Risate ma anche ringraziamenti e tra i più apprezzati quelli espressi dal direttore di scena e rivolti allo staff di "Catonateatro" per le modalità e la cura  dimostrati  nell'organizzazione del teatro.

L'appuntamento è per stasera alle 21.15 con "Chat a due piazze".

 

c.m /Labecom

Reggio Calabria 7/8/2013

 


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Luigi Palamara
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Ecojazz 2013 Scott Henderson Trio

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ECOJAZZ FESTIVAL 2013

 

Scott Henderson Trio

Scott Henderson (guitar), Travis Cariton (bass), Alan Hertz (drums)

 

Jazz fusion dalle mille sfaccettature che vanno dal rock al country, fino ad uno stile armonioso e  arabeggiante. Il consueto spazio del "Centro equitazione Foti" di Pellaro ha accolto martedì sera l'esibizione dello "Scott Henderson Trio", col chitarrista Scott Henderson, accompagnato da Alan Hertz alla batteria e Travis Cariton al basso, primo appuntamento serale (dopo l'alba ed il saluto del jazz alla Fata Morgana) del Festival Ecojazz 2013, ideato da Giovanni Laganà.

Più di un'ora e mezza di concerto in cui, senza nulla togliere ai "valorosi" compagni di tour, la vera star è lui Henderson. Per la prima volta nel 1991 ha ricevuto il riconoscimento di "chitarrista jazz numero uno al mondo", il primo di tanti a seguire negli anni.

Chitarrista sperimentatore e poliedrico tocca il jazz per trarne, a suo vantaggio, potenza ed energia così come fa dal repertorio musicale che è, inequivocabilmente, nel suo bagaglio.

Ci sono le distorsioni (solo inizialmente dispensate con parsimonia), la chitarra che incalza e diventa furia, raccogliendo, a tratti, l'eredità del rock più duro. Ci sono sovrapposizioni, accostamenti di riff, fraseggi che diventano apostrofi, suoni di "wah wah", alternanze, coerenti nell'improvvisazione con gli altri strumenti. C'è una buona fetta di America nella musica di Henderson, costruita sui pilastri del talento maturato a cavallo tra gli anni Ottanto e Novanta, coltivata da altri artisti quali John Scofield o lo stesso Pat Metheny, coetaneo di Henderson, e divenuta, in seguito, moto autorevole nella scena musicale. Diversamente dai colleghi citati Henderson fa scuola a sé, il suo essere eclettico lo porta a toccare anche vette di ruvidità e acidità per poi tornare a percorrere strade più dolci ed armoniche. Illumina col verde della sua chitarra "Suhr" il palco del centro, entusiasma gli spettatori, lascia il palco ai colleghi per il tempo di qualche "assolo" e poi torna per il gran finale ed il richiesto bis. Moto di ribellione in musica, prosegue nel cammino degli appuntamenti il "Festival Ecojazz 2013", giovedì 8 agosto, alle 22.15, al Centro Equitazione "Foti" a Pellaro di Reggio Calabria, si esibirà Giampiero Locatelli, piano solo e, a seguire Luca Aquino presenterà l'ultimo disco, "aQustico", sarà accompagnato da Carmine Ioanna alla fisarmonica.

 


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Sanità Lazio: AssoTutela, Regione mandi ispettori all’Ucri

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Sanità Lazio: AssoTutela, Regione mandi ispettori all'Ucri

"La Regione Lazio in risposta a quanto hanno dichiarato, in queste ore alla stampa, i familiari dei pazienti ricoverati all'Ucri, il reparto di riabilitazione intensiva del San Camillo Forlanini, deve inviare prontamente gli ispettori per controllare semmai ci fossero deficit gestionali  della direzione aziendale. Se davvero manca personale allora il San Camillo si deve fare carico di reperirlo in tempo utile per erogare il servizio dovuto". Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. "Il reparto inaugurato due anni e mezzo fa addirittura alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era un fiore all'occhiello della sanità romana ma a oggi, malgrado le risorse messe in campo dalla Regione per mantenere attivo il servizio sembra che non si riesca a dare ai pazienti quello di cui hanno bisogno. E' necessario che – aggiunge Maritato - anche il manager del San Camillo, Aldo Morrone, risponda di queste carenze espresse dai familiari e si faccia carico delle proprie responsabilità. Il direttore Morrone era presente all'inaugurazione dell'Ucri, rilasciò interviste, si fece fotografare con le alte cariche istituzionali. Oggi – conclude Maritato – risponda ai familiari pubblicamente soprattutto contando che costoro hanno annunciato che perseguiranno le vie legali per vedere ripristinata la doverosa assistenza di questi malati fragilissimi".


Roma, 06 agosto 2013




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Manolo, il pioniere e star dell'arrampicata libera, il 16 agosto 2013 è protagonista al Romantik Hotel Regina di San Martino di Castrozza (TN)

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Il Mago in bilico

 

Manolo, il pioniere e star dell'arrampicata libera, il 16 agosto 2013 è il protagonista del Regina Rock Garden. Nel giardino del Romantik Hotel Regina di San Martino di Castrozza (TN).

 

Concentrazione, stile, fatica, il contatto con la nuda roccia, empatia, sfida. Maurizio Zanolla, conosciuto come Manolo, è uno dei pionieri dell'arrampicata libera in Italia. È uno dei più esperti free climber a livello internazionale. Il primo italiano che è riuscito ad arrampicarsi raggiungendo il grado di difficoltà 8b, che nel gergo di questo entusiasmante sport, è quasi il più elevato esistente. Manolo non si concede molto agli incontri con il pubblico, ma lunedì 16 agosto 2013 sarà il protagonista di un appuntamento esclusivo, nel meraviglioso giardino immerso nel mondo naturale delle Dolomiti, del Romantik Hotel Regina di San Martino di Castrozza (TN). Una location suggestiva e simbolica - essendo circondata dalle vette delle Pale di San Martino, che sanno raccontare storie geologiche di almeno 300 milioni di anni, montagne attive da esplorare,incastonate nello splendido Parco Naturale di Paneveggio (un'oasi di 190 chilometri quadrati di ruscelli, foreste e rocce) - per presentare la sua nuova guida "In Bilico…tra le falesie di Primiero" (ore 18.00), sul sottofondo musicale di Jimi Trotter, autore della copertina del volume. Nella guida, lo schivo personaggio regala una parte importante della sua vita, dove esprime l'amore e la passione per le montagne della sua valle (la valle di Primiero comprende anche la stazione turistica di San Martino di Castrozza), nel rivelare le vie aperte tra le rocce e la storia dell'evoluzione dell'arrampicata sportiva. Un universo affascinante, che lo diventa ancora di più grazie alle immagini inedite che arricchiscono il libro. Il Regina Rock Garden presenta ufficialmente "Il Mago in bilico", dando la possibilità a tutti di conoscere l'importantissima novità editoriale, che svela le "magie" di Manolo.

 

Qualche giorno di relax in campagna, un'interessante visita culturale in città, una vacanza sportiva in montagna o al mare, qualche ora deliziosa nel luogo del cuore – da 40 anni la catena Romantik Hotels & Restaurantsè una garanzia di ospitalità e di piacevoli momenti di svago. Più di 200 alberghi in 12 paesi d'Europa offrono accoglienza personalizzata, cura delle tradizioni con un tocco di modernità e autenticità regionale. Eccellenti ristoranti e centri termali certificati sono sinonimo di elevati standard internazionali. Per informazioni e brochure su Romantik Hotels & Restaurants si invita a visitare il sito www.romantikhotels.com o a telefonare al numero +49 (0) 69/66 12 34-0.






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