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RAI3: BALLARO', IL GOVERNO RENZI E LA POLITICA FISCALE

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Evasori, stipendi alti, rendite immeritate: chi paga il conto? Il governo Renzi e la politica fiscale nella puntata di Ballarò in onda martedì 17 giugno, alle 21.05 su Rai3. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il presidente del PD Matteo Orfini, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, la leader di Fratelli d'Italia-AN Giorgia Meloni, la tributarista Livia Salvini, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il direttore del Messaggero Virman Cusenza, il flosofo Remo Bodei, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
La copertina satirica è di Maurizio Crozza.

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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RAI3: IL TEMPO E LA STORIA, FRANCESCO D'ASSISI

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Il Tempo e la Storia , in onda martedì 17 giugno alle  13.10 su Rai 3 e alle 20.50 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat. propone  Francesco D'Assisi: un santo inimitabile" con Alessandro Barbero E' l'alba del XIII secolo. Un giovane uomo coperto da un semplice saio percorre le strade e le campagne dell'Italia centrale predicando il Vangelo. È il figlio di un ricco mercante che ha abbandonato piaceri e ricchezze per abbracciare la povertà. Francesco nasce ad Assisi nel 1181, sogna di diventare cavaliere e coprirsi di gloria. Ma un forte travaglio interiore lo agita: è la conversione, la chiamata di Dio. Nel 1206 Francesco lascia la casa paterna e rinuncia a tutti i suoi beni. È l'inizio di una vicenda di grande importanza nella storia del cristianesimo e di uno straordinario cammino di fede. Francesco muore ad Assisi nel 1226, due anni dopo è proclamato santo da papa Gregorio IX. "San Francesco è stato un uomo straordinario, e anche molto scomodo – dice il Professore Alessandro Barbero - ed è proprio questa scomodità che dopo la sua morte la corrente dominante dell'ordine francescano ha cercato di far dimenticare, dichiarando che Francesco era così santo che non era il caso di cercare di imitarlo".

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RAI5: FILM "IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI"

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C'è un "cold case", un caso irrisolto della polizia argentina, al centro del film "Il segreto dei suoi occhi", in onda su Rai5 martedì 17 giugno alle 21.15. Benjamín Esposito è un assistente del Pubblico Ministero in pensione. Dopo una vita passata a rincorrere assassini decide di dedicarsi completamente alla stesura di un romanzo. Per farlo ripensa al vecchio caso Morales degli anni Settanta, archiviato dalla polizia negli scaffali polverosi dello Stato, ma per lui rimasto sospeso in un tessuto di pensieri senza possibilità di scioglimento. La morte della ragazza, stuprata e uccisa brutalmente da un conoscente rimasto impunito, lascia nello sconforto Ricardo Morales, il novello marito, apparentemente tranquillo ma in fondo assetato di vendetta. Nel percorso a ritroso di Esposito, si inserisce anche l'amore impossibile per Irene, segretaria del Pm. La sua ossessione arriva ad un punto tale che Esposito decide di colmare questo vuoto ritornando sulle tracce del delitto.

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RAI MOVIE: BORIS, IL FILM

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Il regista René Ferretti, dopo una aver passato la vita a realizzarefiction di serie B senza capo né coda, sta per realizzare il suo grande sogno: entrare nel mondo del cinema  con un film per il grande schermo. Emozionato e speranzoso sta per avere un'amarissima delusione.

Boris, il film è in onda martedì 17 giugno alle 21.15 su Rai Movie. Ha la regia di Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre. Tra gli attori, oltre al protagonista Francesco Pannofino, Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti e Carolina Crescentini.

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RAI STORIA: DONNE STRAORDINARIE, COCO CHANEL

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La puntata di Donne Straordinarie,in onda martedì 17 giugno alle 21.15 su Rai Storia, ch.54 del Digitale Terrestre e ch.23 TivùSat, è dedicata a Coco Chanel. Una delle più grandi stiliste di tutti i tempi, Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco (1883 – 1971),  creatrice della più famosa casa di moda del XX secolo, Maison Chanel. Nata in una famiglia povera di mercanti ed abbandonata all'età di dodici anni in un orfanotrofio, Gabrielle Chanel riesce negli anni ad emanciparsi dalla condizione di indigenza nella quale cresce affermandosi come giovane stilista di talento. Il soprannome "Coco" le verrà attribuito dal pubblico del caffè-teatro della cittadina di Moulin, dove Gabrielle, appena diciottenne, si diletta esibendosi nella canzone "Qui qu'a vu Coco". Ambiziosa, anticonformista e tenace, rivoluziona un mestiere che ai tempi era esclusivamente in mano agli uomini.  "La moda – dice Coco - è diventata una farsa, gli stilisti hanno dimenticato che dietro a quei vestiti ci sono delle donne". E proprio per le donne dell'epoca, costrette in bustini troppo stretti e cappelli eccessivi, crea uno stile di abbigliamento nuovo, semplice ma elegante, che cambia per sempre il guardaroba femminile. Coco incoraggia le donne a vestirsi comode, in linea con il proprio temperamento, incoraggiandole a stare bene per se stesse più che per piacere agli uomini. "Vesti male e si ricorderanno il vestito, vesti bene e si ricorderanno la donna". Affascinante e determinata, Coco si fa notare da uomini facoltosi che l'aiuteranno a coltivare il proprio talento, assecondandone i desideri e favorendola economicamente. Dalla sua prima boutique di cappelli a Parigi, al civico 21 di  Rue Cambon Coco cresce creando, anno dopo anno, un vero e proprio impero, lasciando in eredità un fascino che perdura ancora oggi nella sua Maison Chanel, una tra le più grandi case di moda internazionali.

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PROVINCE: SCIOLTO CONSIGLIO A MATERA, ULTIMA SEDUTA SU RELAZIONI FINALI

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Matera, 16 giugno 2014- A Matera, con le relazioni di fine mandato, si è tenuta la seduta di commiato del Consiglio provinciale di Matera. Si è concluso il quinquennio, nel contempo si avvia la riforma del governo che prevede l'abolizione dei Consigli e delle giunte. Il presidente dell'Assise Aldo Chietera ed il presidente della giunta Franco Stella (ora commissario) hanno fatto i bilanci di fine mandato. Non sono mancate le critiche all'impianto delle riforme sulle Province e si è auspicato che non ci siano conseguenze per i dipendenti. Stella si è soffermato sulle difficoltà amministrative, a cominciare dai vincoli del patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti statali per 20 milioni, e sulla pesante frequenza di calamità naturali che hanno dissestato il territorio e le strade. «Il 2014 è stato il quinto anno consecutivo di recessione: riduzione della base produttiva, aumento della disoccupazione, impoverimento delle famiglie, paure per il presente e incertezza per il futuro dei giovani e dei meno giovani - ha sottolineato Stella - Uno scenario cupo aggravato dalle alluvioni che hanno devastato la nostra provincia con le drammatiche vicende note a tutti. Abbiamo lavorato per mettere il nostro territorio nelle condizioni di riprendersi, di tornare a crescere ma il senso del cambiamento non può essere racchiuso in un disegno di legge che dichiarando morte alle Province di fatto cancella servizi essenziali per i territori»

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Luigi Palamara
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BUS IN SCARPATA:PERITI,SOTTO ACCUSA BARRIERE E VEICOLO

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Mancata manutenzione guard-rail, su mezzo non funzionavano freni  - AVELLINO, 16 giugno 2014- Mancanza di «accorta manutenzione» delle barriere dell'autostrada e problemi tecnici del veicolo, che al momento dell'incidente «non aveva in funzione l'impianto frenante». Sono le due criticità evidenziate dai periti nominati dalla procura in relazione all'incidente del bus precipitato dalla A16 il 28 luglio 2013, con 40 vittime.

Le barriere di protezione del viadotto Acqualonga della A16 Napoli-Canosa, dal quale il 28 luglio dell'anno scorso precipitò il bus, «non erano saldamente mantenute al suolo» in quanto «i perni che le avrebbero dovute ancorare sono stati corrosi dal sale utilizzato nei periodi invernali» quando in quel tratto autostradale, tra i caselli di Avellino e Baiano, c'è ghiaccio e neve, scrivono i quattro consulenti di ufficio nominati dalla procura. La perizia, che consta di 650 pagine e contiene 1.500 allegati, in particolare punta l'indice sulla mancata manutenzione rispetto «ad un'azione di corrosione avvenuta negli anni»: «Se ci fosse stata una accorta manutenzione - scrivono i periti - le barriere avrebbero potuto contenere l'impatto del pullman ed evitare che precipitasse dal cavalcavia». 

Un altro elemento che i periti nelle loro conclusioni affidano ai magistrati, riguarda l'autobus: «Al momento dell'incidente, l'automezzo non aveva in funzione l'impianto frenante e nonostante questo l'autista del bus, Ciro Lametta (morto nell'incidente, ndr) ha fatto di tutto per tenere l'automezzo sulla carreggiata». Con la consegna delle perizie alle parti, il procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, che coordina l'inchiesta dei pm Adriano Del Bene e Cecilia Annecchini, potrebbe individuare nuovi profili di responsabilità per gli attuali indagati e per altre persone. Alla luce della perizia, sembra destinata alla archiviazione la posizione di Ciro Lametta, la cui iscrizione 'post mortem' nel registro degli indagati è stata un atto dovuto. 

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Luigi Palamara
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Mondiali Brasile, in campo Ghana e Stati Uniti

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​Il Ghana, rivelazione degli ultimi mondiali, affronta gli Stati Uniti nel girone G dove ci sono Germania e Portogallo, scopri le formazioni Oggi lunedì 16 giugno alle ore 00

Oggi lunedì 16 giugno alle ore 00, quando quindi sarà già il 17 giugno scendono in campo le altre due squadre del girone G, Ghana e Stati Uniti. Rivincita degli ottavi dell'anno scorso, si trovano in un girone bello tosto dove Germania e Portogallo la faranno da padroni. Tuttavia le due squadre dovranno dare il massimo e non accontentarsi di un inutile pari, approfittando dello scontro diretto, subito in apertura, tra le altre due.  La partita sarà trasmessa in diretta sul canale HD, Sky Mondiali 1.

Mondiali Brasile 2014 Ghana VS USA formazioni, orario e diretta tv

Probabili formazioni: il Ghana di coach Appiah, vera rivelazione degli ultimi mondiali dove arrivò a un passo dalla semifinale, si schiera in campo con il modulo 4-3-3. Kwarasey difenderà i pali. Difesa a quattro con Opare, Mensah, Sumaila, Inkoom. A centrocampo ci sono Muntari, Essien e Asamoah, per un un grande gioco. Tripletta per l'attacco con Boateng, fratello di Kevin Prince, Gyan e Ayew. Riuscirà il Ghana a ripetersi?

Gli Stati Uniti di Klinsman, ex grande giocatore tedesco passato anche dall'Inter e che ha già dichiarato che gli USA usciranno presto dai Mondiali, schiera un 4-2-3-1 composto da; Howard tra i pali, Johnson, Gonzalez, Besler e Beasley in difesa. Centrocampo con vertice basso composto da Jones e Bradley, capitano, vertice alto a 3 composto da Bedoya, Dempsey e Zusi. Infine unica punta Altidore.

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Luigi Palamara
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Mamma e figli, ammazzati a Motta Visconti (Mi), è stato il marito, Carlo Lissi?

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Gl'indizi puntavano tutti sul marito, ma c'era qualche 'ragionevole dubbio'. Poi il crollo…"Motta Visconti, tre morti mamma e figli I carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano stanno sentendo il capofamiglia, i vicini e i parenti. la tragedia non sia la reazione degenerata di una rapina finita male. Una cassaforte che si trovava nella villa è stata trovata aperta e svuotata dei contanti in essa contenuti definiti "cifra di poco conto". Ma né sul forziere né sulla porta di ingresso sono state rilevate effrazioni macroscopiche. Una cassaforte che si trovava nella villa è stata trovata aperta e svuotata dei contanti in essa contenuti definiti "cifra di poco conto". Ma né sul forziere né sulla porta di ingresso sono state rilevate effrazioni macroscopiche. il marito della donna, Carlo Lissi, ha lasciato la caserma dei carabinieri di Abbiategrasso. Il professionista di 31 anni era stato lungamente sentito nel corso della notte.…''Non c'è stato un raptus o un elemento scatenante - hanno aggiunto gli inquirenti - come una lite, o una brutta notizia: Lissi ha agito in modo lucido, nonostante il folle gesto''. E mai l'uomo aveva dato adito a violenze in famiglia o a liti particolari con i conoscenti.

LA TRAGEDIA DI MOTTA VISCONTI (MI), È STATO IL MARITO, CARLO LISSI 31 ANNI, AD AMMAZZARE LA MOGLIE CRISTINA OMES 38 ANNI FUNZIONARIA ASSICURATRICE, LA FIGLIA GIULIA DI 5 ANNI ED IL FIGLIO GABRIELE DI  20 MESI
Domenico Salvatore
Stavolta non c'entra la mafia; nessuna rapina finita in tragedia e non c'azzecca nemmeno la gelosia; il marito tradito; una questione di corna; un problema di droga; di deviazionismo; un improvviso cambiamento di religione; un raptus omicida; l'onore…Come quella volta il 7 luglio 2012, che… un operaio di Trapani, Salvatore Savalli, 39 uscito da casa con vanga, cemento e benzina uccise la moglie Maria Anastasi di 39, incinta al nono mese, aspettava il quarto figlioe le diede fuoco. Voleva rifarsi una vita con l'amante che aveva portato a casa, presentandola come una ex del fratello; forse aveva pensato ad un ménage a trois. O l'altra volta, quando sulla bretella di raccordo tra il Vomero e Pianura, a Napoli il 2 marzo 2012, Nicola Manfrecola, 54 anni, assistente capo della polizia municipale all'interno di una Seat, uccise la moglie Gabriella Lanza, di 49 anni con un colpo di pistola al ventre e  tentò il suicidio con un colpo alla testa.  Il 23 maggio 2013, un poliziotto Gabriele Ghersina, 37 anni, in servizio al secondo reparto mobile di Padova, ha ucciso la moglie Silvana Cassol, 50 anni, ex vigile urbano,con un colpo di pistola a Cadoneghe, nel Padovano,e quindi si è suicidato con la stessa arma.Il 2 gennaio 2014 a Paderno Dugnano,  Giancarlo Bocciarelli, 76 anni ex gioielliere in pensione, negozio di via Losanna, zona Sempione originario di Milano, era andato a trovare la moglie Anna Pirotta, 79 anni, a cui era molto legato ricoverata in clinica per una malattia. Di solito, portava caffè e fiori, alla moglie nella Residenza sanitaria assistenziale per anziani Emilio Bernardelli, in via Maresciallo Giardino. Ma quella volta, con sè aveva una pistola una "38 special", era regolarmente detenuta. E l'ha usata prima contro di lei e poi contro se stesso.  Il 28 luglio 2011   Agostino Bova, 56 anni ex operaio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, ha sparato e ucciso la moglie, Margherita Carollo,  che soffriva di depressione ed era in cura da un medico; ha ferito la figlia, Ornella e poi si e' suicidato

Descritte come persone tranquille e perbene. Un raptus di follia scatenato dalla depressione in cui era piombato dopo essere stato licenziato, la causa scatenante?  Venerdi 11 ottobre 2013  un geometra di 55 anni di Loano, Paolo Moisello, per gelosia ha ammazzato con un colpo di Beretta calibro 9 alla testa,   la moglie, Stefania Maritano, 49 anni, vicesindaco di Borghetto Santo Spirito.  Poi ha  rivolto l'arma verso di sé e si è ucciso. "Lei - hanno riferito i vicini, increduli per l'accaduto - andava spesso a dormire dai genitori, e qui lo sapevano tutti che lui era un tipo geloso".  A trovarli sono stati i vigili del fuoco e i carabinieri, che erano stati allertati da alcuni parenti preoccupati. Il 16 maggio 2014 n via Guarducci, traversa di via Garibaldi, al quarto piano. al civico 37 secondo quanto ricostruito dai carabinieri, un uomo di 81 anni, Luciano Rinaldi, malato di Alzheimer ha ucciso la moglie di 80, Cosetta Barsotti, a coltellate nella loro casa Molte le coltellate inferte al corpo della donna mentre si trovava a letto "E' stato un raptus scatenato dalle sue condizione di salute od altro? La badante, come ogni giorno, ha raggiunto la casa dell'uomo,  per prestare assistenza ma ha trovato la porta chiusa   A quel punto ha suonato ma Rinaldi aveva "staccato" la corrente e il campanello. Insospettita dalla situazione ha chiamato uno dei figli, il quale arrivato al portone di casa lo ha sfondato trovandosi di fronte alla scena raccapricciante e via di sèguito. Faremmo ben volentieri a meno di  occupare di fatti raccapriccianti come questi. Purtroppo, ce ne sono anche di più gravi. Luigi, suole ripetere ad libitum che "quando la notizia c'è bisogna darla!" Ma i nostri lettori sovrani, se non tutti, potrebbero appropriarsi della battuta di Rhett Butler ('Via col vento') e risponderci con quella storica frase, rivolta a Rossella O'Hara…"Francamente me ne infischio". Nostro malgrado dobbiamo occuparci anche di queste storie macabre e lugubri, quanto si voglia ma realmente accadute. Dovere di cronaca se non altro. Dio mio quanti Jack lo Squartatore, Monsieur  Henri Desirè Landru, il mostro di Firenze. I primi flash dell'Ansa, tuttavia davano già la misura dei risvolti…I corpi delle vittime riportano ferite d'arma bianca al collo, compatibili con uno sgozzamento. Una donna di 38 anni i suoi due figli, un bambino di 20 mesi e una bambina di 5 anni, sono stati trovati uccisi, colpiti al collo da un'arma bianca, la scorsa notte in una abitazione a Motta Visconti (Milano). A scoprire i cadaveri è stato il padre, rientrato a casa dopo aver visto la partita con alcuni amici.

L'allarme ai carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso (Milano) è giunto dal 118 intorno alle 2, quando l'uomo, un 31enne, è rientrato dopo aver visto la partita fuori casa, nella zona, da amici. Nel corso del sopralluogo di investigatori e inquirenti nella villetta di via Ungaretti a Motta Visconti (Milano) non è stata trovata l'arma del delitto. Lo ha spiegato il procuratore capo di Pavia, Gustavo Cioppa, precisando che al momento non ci sono elementi per ipotizzare un omicidio-suicidio. Il marito è stato sentito prima dai carabinieri e poi dal magistrato di turno che coordina le indagini ma nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti e in mattinata l'uomo ha lasciato la caserma. Dopo i primi rilievi effettuati dalla sezione scientifica dei carabinieri di Milano si attende per stasera o domattina anche l'arrivo del Ris di Parma che effettuerà ulteriori analisi sul luogo del delitto. Erano sposati da circa 6 anni Cristina Omes, 38 anni, la donna trovata uccisa, e Carlo Lissi, 31 anni, professionista milanese che li ha trovati rientrando a casa. I due bambini si chiamavano Giulia e Gabriele, rispettivamente di 5 anni e 20 mesi. La coppia e i bambini vivevano in una villa della zona residenziale di Motta Visconti, all'angolo tra via Di Vittorio e via Ungaretti, dove in questo momento i carabinieri hanno chiuso la strada e tengono a distanza le televisioni e i fotografi in attesa dell'arrivo del magistrato". Si capiva che il marito potesse essere coinvolto. Ci s'interrogava se avesse avuto dei complici o meno…." Dopo essersi preso la testa fra le mani e aver invocato per sé il massimo della pena, Carlo Lissi, l'uomo fermato dai carabinieri per l'omicidio della moglie e dei due figli, a Motta Visconti (Milano) ''si è come lasciato andare e da quel momento è stato un fiume in piena''. A raccontarlo sono stati, nel corso di una conferenza stampa, il procuratore capo di Pavia Gustavo Cioppa e il comandante provinciale dei Carabinieri di Milano, Maurizio Stefanizzi. ''Non c'è stato un raptus o un elemento scatenante - hanno aggiunto gli inquirenti - come una lite, o una brutta notizia: Lissi ha agito in modo lucido, nonostante il folle gesto''. E mai l'uomo aveva dato adito a violenze in famiglia o a liti particolari con i conoscenti.Sono circa le 23 quando Carlo e la moglie, Cristina, si trovano nel soggiorno della villa. I bambini dormono di sopra. I due hanno un rapporto sessuale, poi lei si adagia su un divano, a guardare la tv, e lui si alza e va in cucina. Un gesto normale, come per bere un bicchiere d'acqua, ma quando torna impugna un lungo coltello, si porta silenziosamente alle spalle della moglie e la colpisce di punta tra la gola e le spalle.

Lei scatta in avanti, barcolla, si gira, lo guarda negli occhi e gli chiede ''Carlo che stai facendo..perché?'', grida ''aiuto'' (la sua voce verrà sentita dai vicini ma scambiata per un urlo per la partita, anche se non era ancora cominciata) ma come risposta ottiene un pugno che la fa stramazzare al suolo. Una volta a terra lui la colpisce ancora con altri 3 o 4 fendenti, all' addome e alla schiena. Per la donna non c'è scampo. A qual punto l'uomo sale al piano di sopra, dove ci sono la camera matrimoniale e le due camerette dei bambini. Prima va in quella della figlia di 5 anni, le appoggia una mano sul collo e le affonda con l'altra, di punta, tutto il coltello nella gola. La piccola morirà senza nemmeno svegliarsi. Poi va nella camera grande, dove il fratellino abitualmente viene fatto addormentare per poi essere spostato in cameretta: anche a lui, di soli 20 mesi, l'uomo fa scendere la lama profondamente, di punta, nella gola, tenendo fermo il collo, mentre dorme profondamente. Quindi scende in cantina (è ancora in mutande, dopo il rapporto intimo con la moglie), si fa una doccia, risale, si veste. Ha un appuntamento con un amico per vedere la partita dell'Italia. Come niente fosse si prepara, sale sull'auto, si ferma alcune centinaia di metri dopo, si sbarazza del coltello gettandolo in un tombino, arriva al pub dell'appuntamento, saluta l'amico e guarda la partita. Poi alle 2 torna a casa, e inscena il ritrovamento dei corpi e il panico per la strage della sua famiglia da parte di sanguinari rapinatori per svaligiare la cassaforte. Ma era tutta una bugia.". I Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso, diretti dal capitano Antonio Bagarolo, hanno svolto con incredibile celerità le indagini relative al triplice omicidio; assieme ai carabinieri della stazione di Motta Visconti, che si muovono sotto le direttive del Comando Provinciale di Milano, coordinato dal nuovo comandante, colonnello Maurizio Stefanizzi. Tutto con la supervisione del p.m. e del procuratore capo della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Sociologi, crimiinologi, psico-terapeuti, psichiatri, medici, magistrati, periti giudiziari ecc. non si fermano agli atti processuali, alle carte giudiziarie. Vogliono e pretendono rapporti informativi condotti con rigore scientifico. Per capire"perché", tante donne, troppe, diventano vittime dei mariti bruti, selvaggi, barbari. Ci sono altre motivazioni, oltre quelle…'normali', scontate, inevitabili, su cui valga la pena di riflettere e meditare? Domenico Salvatore


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FEMMINICIDIO NEL SAVONESE, UCCIDE CONVIVENTE A CALCI E PUGNI

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PIETRA LIGURE (SAVONA), 16 giugno 2014 - Durante una lite un uomo ha ucciso a calci e pugni la convivente. È accaduto questa sera in un'abitazione di Pietra Ligure. La donna, 59 anni è stata massacrata dal compagno di almeno 10 anni più giovane di lei. L'uomo è stato fermato dai carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Albenga avvertiti dai vicini di casa la cui attenzione era stata richiamata dalle grida della coppia.

FEMMINICIDIO NEL SAVONESE:CADAVERE TENUTO 24 ORE IN CASA - L'uomo che avrebbe ucciso la convivente a calci e pugni avrebbe tenuto il cadavere della compagna in casa per 24 ore. Il medico legale, intervenuto per una prima analisi sul cadavere avrebbe fatto risalire il decesso della donna ad almeno 24 ore dal ritrovamento, avvenuto questa sera. La vittima è Alba Varisto, 59 anni, il presunto omicida si chiama Fabiano Visentini ed ha 18 anni meno della compagna.


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Luigi Palamara
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PREGIUDICATO UCCISO IN CASA DINANZI A MOGLIE E FIGLIO

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Sicario si è fatto aprire e ha raggiunto uomo in camera letto - ALTAMURA (BARI), 16 giugno 2014 - Un giovane pregiudicato è stato ucciso questa sera nella sua abitazione ad Altamura da un sicario armato con una pistola semiautomatica calibro 7,65 che, dopo essersi fatto aprire la porta di casa, gli ha sparato dinanzi alla moglie al quinto mese di gravidanza e al figlio di due anni. La vittima è Francesco Camisa, di 27 anni, sottoposto a regime di sorveglianza speciale per reati di droga. Il killer, che aveva il viso coperto da un passamontagna, è entrato in casa e ha raggiunto l'uomo che era in camera da letto e stava utilizzando il computer. Gli ha sparato ed è poi fuggito a piedi. Le indagini sono condotte dai carabinieri. 

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PENA MORTE: USA, BOIA TORNA IN AZIONE DOPO ESECUZIONE SHOCK

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Iniezioni letali oggi in Georgia poi in Missouri e Florida - NEW YORK, 17 giugno 2014 - A meno di due mesi dall'esecuzione shock in Oklahoma, la mano del boia è pronta a tornare in azione negli Usa: sarà la Georgia il primo Stato a mettere a morte un detenuto, seguita entro le successive 24 ore da Florida e Missouri. L'esecuzione di Marcus Wellons, condannato per aver violentato ed ucciso una donna nei sobborghi di Atlanta nel 1989, è in programma per questa sera alle 19 ora locale. Un giudice ha negato la grazia al condannato che si prepara a diventare il primo detenuto giustiziato da quando il 29 aprile scorso Clayton Lockett è morto tra atroci sofferenze in Oklahoma per un'iniezione letale sbagliata. In Missouri invece, John Winfield dovrebbe essere giustiziato a mezzanotte e un minuto di martedì, mentre in Florida l'esecuzione di John Henry è in programma per mercoledì alle 18 locali. 

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'NDRANGHETA, APPELLO: 4 ANNI E 5 MESI A EX GIUDICE GIGLIO

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Milano, 17 giugno 2014- Condannato in appello a 4 anni e 5 mesi di reclusione l'ex giudice del tribunale di Reggio Calabria, Vincenzo Giuseppe Giglio. I giudici di secondo grado hanno ridotto di due mesi la pena inflitta in primo grado. L'ex magistrato risponde di corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento aggravato per aver agevolato l'attività del clan di 'ndrangheta Valle-Lampada. Condannato, inoltre, a 8 anni e 3 mesi di carcere l'ex consigliere della Regione Calabria Francesco Morelli, con riduzione di un mese di reclusione. Risponde di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.
La sentenza è stata emessa dalla quarta corte d'appello, che in sostanza ha accolto le richieste di conferma delle condanne di primo grado avanzate dal sostituto procuratore generale Laura Barbaini. I giudici hanno inflitto la condanna più alta, 14 anni e 5 mesi, al presunto boss Giulio Lampada. Condannati inoltre Raffaele Fermino a 4 anni e 8 mesi di reclusione, il medico Vincenzo Giglio (cugino del giudice) a 7 anni, Leonardo Valle a 8 anni e 6 mesi, Francesco Lampada a 3 anni e 8 mesi, l'ex militare della guardia di finanza Luigi Mongelli a 4 anni e 5 mesi, Maria Valle a 2 anni e 9 mesi e Luciano Russo, Michele Noto e Michele di Dio, tre finanzieri assolti in primo grado, a 3 anni e 9 mesi. Le motivazioni dei giudici saranno depositate entro 90 giorni.

'NDRANGHETA:LEGALI,STUPITI DA SENTENZA,RICORSO IN CASSAZIONE -  - »Siamo rimasti stupiti dalla decisione della Corte d'Appello, anche perchè non sono mai stati dimostrati i legami tra le famiglie Valle e Lampada: faremo ricorso in Cassazione«. Lo ha spiegato l'avvocato Amedeo Rizza, legale di Leonardo Valle, dopo la conferma in Appello delle condanne inflitte in primo grado nel processo con al centro la cosiddetta 'zona grigià della 'ndrangheta. Sulla stessa linea l'avvocato Manlio Morcella, difensore degli imputati Raffaele Ferminio, Maria Valle e Francesco Lampada. »È una decisione assolutamente non condivisibile anche perchè secondo noi non è stato dimostrato il metodo mafioso - ha sottolineato -, attendiamo le motivazioni della sentenza e in seguito faremo ricorso in Cassazione«.

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RAI3: CHI L'HA VISTO?, IL CASO YARA GAMBIRASIO

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La morte di Yara e l' arresto di un uomo di 44 anni, sposato e padre di tre figli, dopo 3 anni e mezzo dall' omicidio. Tutti i particolari e i risvolti di un giallo che sembrava senza soluzioni nella puntata di Chi l'ha visto ? in onda mercoledì 18 giugno alle 21.05 su Rai3. Potrebbero essere in una cassa rimasta in fondo al lago i resti di Federica Giacomini, alias Ginevra Hollander, la sexystar scomparsa a febbraio scorso. Alla fine delle operazioni di recupero dal lago di Garda, forse la verità sulla sorte della 44enne di Desenzano. Inoltre il programma si occuperà del caso di  Mario Biondo: interrogata venerdì dagli inquirenti italiani a Madrid Raquel Sanchez Silva, la conduttrice televisiva spagnola vedova del cameraman palermitano trovato senza vita nel suo appartamento. Sono stati interrogati anche la donna delle pulizie ed i vicini di casa della coppia. La perizia italiana sul corpo dell'uomo, depositata,  confermerebbe i risultati di quella spagnola. Infine la trasmissione si occuperà del caso Orlandi: il pentito Vincenzo Calcara chiede di parlare con Papa Francesco per rivelare segreti importanti  riguardanti anche la scomparsa di Emanuela.

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Luigi Palamara
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Associazione Carlo Cattaneo Lugano - Assemblea annuale sul tema: LA CRISI DELL’IDENTITA’ DEI POPOLI E DELLE PERSONE - Franco Zambelloni - Hotel Splendide Lugano

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Conferenza di Franco Zambelloni all'assemblea annuale della Carlo Cattaneo a Lugano

LA CRISI DELL'IDENTITA' DEI POPOLI E DELLE PERSONE
Colombo Clerici: "L' Associazione Carlo Cattaneo, per la difesa, la tutela e la promozione della lingua e della cultura italiane, come fattori di identita', anche dei ticinesi."


L'identità dei popoli è in crisi: per l'omologazione  aodotti, per i  mezzi di comunicazione di massa che diffondono i medesimi messaggi, la medesima cultura;  e soprattutto per il cambiamento costante cui è naturalmente sottoposta. Il mondo occidentale trae il concetto di democrazia dall'antica Atene: ma sarebbero ammissibili oggi la schiavitù, l'emarginazione femminile, il voto per censo? Si aggiunga l'immigrazione di etnie che, forti di una "loro" identità, rifiutano l'integrazione. L'identità resiste solo nelle piccole comunità che pagano comunque lo scotto dell'intolleranza e del conformismo. E la crisi vissuta dai popoli vale anche per il singolo individuo.


Questa, in estrema sintesi, la risposta dal filosofo prof. Franco Zambelloni (lui preferisce definirsi insegnante di filosofia) a "L'identità: le radici del passato e l'incertezza del futuro", tema della conferenza attualissima (basti pensare al referendum svizzero dello scorso 9 febbraio vinto dagli anti-immigrazione) organizzata a Lugano dell'Associazione Carlo Cattaneo con il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura, il Patrocinio del Municipio di Lugano e del Consolato Generale d'Italia a Lugano a conclusione dell'assemblea annuale dell'Associazione.

Il tema della conferenza nasceva  dalla riflessione sul fatto che, come ogni persona, così anche ogni nazione ha bisogno di identità; come ciascuna persona, ogni nazione può sentirsi attaccata e vuole difendere la sua identità minacciata. L'identità, tuttavia, sia del singolo, sia della nazione, è un processo dialettico che richiede un costante rapporto con se stessi e con l'"altro" e non si conquista, ne'con la forza, ne' con la ragione, ma con il sentimento e l' affezione  ..

Franco Zambelloni, lombardo di origine, è stato dapprima assistente ordinario di Storia della filosofia all'Università di Pavia, poi docente di pedagogia e filosofia alla Scuola Magistrale di Lugano e di filosofia al Liceo di Mendrisio. Nelle sue pubblicazioni si è occupato di filosofia, pedagogia e aspetti culturali del Ticino.

L'Associazione culturale presieduta da Paolo Grandi, che ne ha illustrato storia e obiettivi, è stata costituita nel 1992, su ispirazione di Giovanni Spadolini, per parte italiana dall'ambasciatore Salvatore Zotta e da Achille Colombo Clerici che ha guidato la compagine di fondatori italiani e, per parte svizzera, da Franco Masoni Fontana, che ne assunse la prima presidenza, Paolo Grandi, Riccardo Moscatelli ; al fine di promuovere le relazioni culturali fra Svizzera e Italia nell'ambito letterario, artistico, sociale, economico, commerciale e politico; offrendo ai soci e al pubblico conferenze, incontri, dibattiti, studi, ricerche, pubblicazioni e contribuendo all'organizzazione di premi, borse di studio e iniziative diverse, tra cui la pubblicazione di 70 quaderni sulle più diverse tematiche comuni ai due Paesi.  "E per la difesa e la tutela – sottolinea il presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici richiamandosi al tema della conferenza – della cultura e della lingua italiana, quali determinanti fattori di identità del popolo".


Tra i soci fondatori nomi illustri del patriziato e dell'alta borghesia lombarda: oltre a Colombo Clerici, Gaetano Barbiano di Belgiojoso, Angelo Caloia, Alberto Falck, Bernardo Negri da Oleggio, Eugenio Radice Fossati, Salvatore Zotta (ambasciatore).  

L'Ambasciatore d'Italia a Berna Cosimo Risi, presente con il Console generale a Lugano ministro  Marcello Fondi ed altre personalità, ha portato il tema identità e integrazione all'attualità.

 Per quanto riguarda la Svizzera e l'Unione Europea che la circonda, mentre cresce l'ostilità dei cittadini elvetici a una maggiore integrazione nella UE (solo il 17%, è stato detto, è favorevole), le istituzioni tentano di ricucire in maniera organizzata una serie di accordi bilaterali.

Una soluzione auspicabile per l'intero continente sarebbe una unione di Stati e di popoli, mantenendo le diversità. 

Benito Sicchiero

 foto:
- Achille Colombo Clerici con Franco Masoni Fontana
- con l'amb. Cosimo Risi
- con il ministro Marcello Fondi
- con Paolo Grandi
- Con Bossi Fedrigotti
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      ASSOEDILIZIA - Property Owners' Association Milan Italy

                 e

    Istituto Europa Asia IEA.              Europe Asia Institute


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MALTEMPO, CAMPIDOGLIO: ALLERTA METEO PER LE PROSSIME 24-36 ORE

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La Protezione Civile di Roma Capitale comunica che, dal tardo pomeriggio di oggi martedì 17 marzo e per le successive 24-36 ore, si prevedono sul Lazio precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni potranno essere di forte intensità con locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. In relazione alla prevista forte intensificazione dei venti, viene considerata necessaria un'attenta sorveglianza della fascia costiera, dei tratti stradali alberati, di eventuali impalcature e carichi sospesi. Per il persistere delle precipitazioni. Per richiedere informazioni e interventi a seguito del maltempo è possibile contattare h24 la sala operativa della Protezione Civile di Roma Capitale al numero 0667109200, al numero verde 800854854 o tramite il sito www.protezionecivileromacapitale.it . Lo comunica, in una nota, il Campidoglio. 



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Seminario Città Metropolitane. il programma

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Dipartimento degli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport

SEMINARIO
Città metropolitane: per un nuovo governo del territorio
Roma, 18 giugno 2014 ore 9.00 13.00
Largo Chigi, 19 -sala monumentale

Programma
Introducono
Maria Carmela Lanzetta, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
Piero Fassino, Presidente ANCI
Antonio Saitta, Presidente UPI
Vasco Errani, Presidente Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Modera
Eugenio Bruno, Il sole 24 Ore

Le città metropolitane nell'ordinamento giuridico-istituzionale

Intervengono
Maria Mirabelli, Università della Calabria
Marco Olivetti, Università di Foggia
Andrea Patroni Griffi, Seconda Università di Napoli

Gaetano Chiusolo,Presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Reggio Calabria
Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli
Dario Nardella, Sindaco di Napoli

Gianclaudio Bressa, Sottosegretario di Stato agli Affari Regionali
Gianpiero Bocci, Sottosegretario di Stato all'Interno

Le città metropolitane nella prospettiva socio-economica

Intervengono
Alessandro Balducci, Politecnico di Milano
Antonio Calafati, Gran Sasso Scienze Institute e Accademia di Architettura (USI)
Gino Mirocle Crisci,Università della Calabria
Lida Viganoni, Università Orientale di Napoli
Silvi Viviani, Istituto Nazionale di Urbanistica

Marco Doria, Sindaco di Genova,
Ignazio Marino, Sindaco di Roma
Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano

Conclude i lavori
Maria Carmela Lanzetta, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie



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SCUOLA – Maturità al via senza tanti commissari e presidenti: a Venezia, Napoli e Brescia tante defezioni

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SCUOLA – Maturità al via senza tanti commissari e presidenti: a Venezia, Napoli e Brescia tante defezioni

Marcello Pacifico (Anief-Confedir): quest'anno la situazione si è complicata per il sovrapporsi di impegni, in particolare per la conclusione dei Pas. Ma anche per i compensi inadeguati, fermi al 2007.

Per giorni e giorni di lavoro intellettuale, caricandosi di responsabilità enormi, in scuole quasi sempre prive di aria condizionata, un presidente di commissione percepisce 1.200, un commissario esterno 911 euro, uno interno appena 399 euro. Più la diaria di viaggio, ma poi ci sono da togliere tasse e oneri.


Un'alta percentuale di quel mezzo milione di studenti che in queste ore inizia la maturità è orfana dei commissari e presidente assegnati dal Miur alle oltre 12mila commissioni sparse per il territorio nazionale: la stampa specializzata riferisce che alcune città e province il reperimento dei docenti e dirigenti scolastici è ancora in alto mare. Problemi, in particolare, si riscontrano a Venezia, nella provincia di Napoli ed in alcune città della Lombardia, dove il numero di defezioni dell'ultimo momento risulta decisamente alto.

Il sindacato ritiene assurdo che nel 2014 si debba assistere ancora all'allestimento di commissioni fuori tempo massimo, con i membri mancanti reperiti all'ultimo momento.  "Quest'anno – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – a rendere più caotica la situazione è la sovrapposizione degli impegni dei membri di commissione: oltre 65mila docenti, infatti, sono impegnati nelle fasi conclusive dei Percorsi abilitanti speciali ed il Miur non ha potuto fare altro che autorizzarli ad abbandonare le commissioni per completare il percorso universitario che nei prossimi giorni li porterà a conseguire l'abilitazione".

Ma non finisce qui: ancora la stampa specializzata riferisce, infatti, che a livello nazionale una delle situazioni più difficili  è quella di Brescia, dove "alle normali defezioni si aggiungono quelle dei docenti precari impegnati nei PAS, nonchè quelle dei docenti che dal 1° luglio dovranno assumere l'incarico di Dirigente Scolastico".

"La mancanza di programmazione del Ministero dell'Istruzione – continua il rappresentante sindacale Anief-Confedir – sta presentando un conto davvero salato. Che purtroppo, ancora una volta, pagheranno gli studenti. Per esaminare i quali si verranno a creare migliaia di commissioni improvvisate, con una parte dei membri che raggiungeranno le sedi d'esame anche a prove svolte".

Il sindacato ritiene che a pesare sulle assenze di massa dei commissari e presidenti incaricati sia anche e soprattutto il compenso irrisorio previsto dal Miur, che è ancora quello del 2007: un presidente di commissione, ricordiamo, percepisce 1.200 euro, mentre un commissario esterno 911 euro, il commissario interno appena 399 euro. A queste quote, che sono lorde e quindi vanno decurtate di oneri vari e tasse, i membri hanno diritto ad una diaria di "viaggio" variabile, legatalegatiliria di "itto a mborsi pd'e.dei Pas e per l'i di impegni dei docenti  e presidenti ni li porterà a conseguire l' alla distanza dal comune di residenza o dalla sede di servizio.

Come se non bastasse, dal 2012 il Miur ha comunicato, attraverso la circolare 7321/12, che i compensi assegnati ai commissari interni, prevedono pagamenti aggiuntivi soltanto se operano su più commissioni. Così, ai tanti giorni di lavoro intellettuale svolti in condizioni di caldo asfissiante e carichi di responsabilità enormi, per decine di migliaia di professionisti dell'insegnamento si aggiunge il pagamento irrisorio. Che con gli anni, anziché adeguarsi almeno al costo della vita, si assottiglia sino a rasentare il ridicolo.


Per approfondimenti:


17 giugno 2014                                                  
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Luigi Palamara
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Le notizie del 17 giugno 2014, sera

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MOSE: IL CVN E LE DAZIONI A POLITICI,DURAVA DA FINE ANNÌ 90 Il caso di Lia Sartori, ex vice presidente Psi Regione Veneto  - VENEZIA, 17 GIU - Che per il Consorzio Venezia Nuova fosse consuetudine dare soldi ai politici per garantirsi un 'terreno favorevolè alle opere del Mose e a quelle per la salvaguardia lo ha spiegato ai pm lo stesso ex grande capo del Cvn, Giovanni Mazzacurati, quando ha racconto del caso dell'ex vice presidente della Regione Veneto, poi presidente del Consiglio regionale e in seguito eurodeputata, Lia Sartori. Nell'interrogatorio reso nell'agosto 2013 ai tre pm - Paola Tonini, Stefano Ancillotto e Stefano Buccini, poi consegnato al Gip Alberto Scaramuzza - Mazzacurati riferisce di come conoscesse da anni, proprio per i ruoli politici coperti, l'ex socialista vicentina Lia Sartori, poi passata a Fi e quindi nel Pdl, e come le dazioni di denaro in suo favore, magari non grandi cifre, fossero una prassi. Tanto che Mazzacurati dice: «Lia Sartori l'ho conosciuta molti anni fa, diciamo all'inizio del rapporto con la Regione per il Mose». Lia sartori lasciò l'ente regionale veneto per candidarsi a Strasburgo nel 1999. A pagare sarebbe stato lo stesso presidente del Cvn che, alla domanda dei Pm che gli chiedevano se fosse lui ad occuparsene personalmente, ha risposto con secco «sì». L'anziano ex presidente del Consorzio non è però mai riuscito negli interrogatori a quantificare con esattezza le somme totali che sostiene di aver versato a Sartori. Cifre intorno ai 50mila euro, in tempi più recenti, ma l'ingegnere ipotizza anche somme molto più consistenti nel passato, quando il ruolo di Lia Sartori - si evince dalle domande dei Pm - era più importante, proprio in funzione del ruolo che la politica vicentina aveva in Regione. Cifre vicine ai 500mila euro, in linea peraltro con quelle che avrebbero ricevuto altri politici finiti nell' inchiesta, dall'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso, anch'egli ex socialista, fino all'ex presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan (entrambi indagati). Dazioni ricevute dal Cvn attraverso il giro delle false fatturazioni, con il meccanismo della 'retrocessionè, da imprese associate allo stesso Consorzio. In tempi più recenti Mazzacurati aveva raccontato a proposito del presunto coinvolgimento di Sartori: «sì ho avuto vari incontri...vari incontri...cioè l'ho vista varie volte, però per queste dazioni di 50mila euro mi sembra che siano state 4 in quel periodo, dal 2006 al 2012». «Il tutto dovrebbe essere sui 200 mila euro come soldi - tenta poi di ricordare Mazzacurati - Non so se l'ho incontrata anche altre volte per parlarle, però non le ho dato...». Tra le attività sulle quali la Regione Veneto ha avuto un ruolo fondamentale in questi ultimi 15 anni c'è naturalmente tutta la partita delle opere project financing, che ha visto protagoniste anche le aziende collegate al Consorzio. Proprio questo potrebbe essere uno dei prossimi filoni dell'inchiesta veneziana, decollata indagando presunte mazzette legate alla realizzazione di opere di mitigazione ambientale lungo la terza corsia dell'autostrada A4 Venezia-Padova, e allargatasi infine ai più corposi appalti del Mose.

FMI SPRONA RENZI, 'INTERVENTI RAPIDI PER LA RIPRESÀ PADOAN: VOTI BUONI, RIFORME AVVIATE PER CRESCITA ROBUSTA Fondo Monetario: ripresa Italia fragile, riequilibrare bilancio e ridurre tasse, debito cali ma non deragli crescita, riformare giustizia. Programma premier 'ambiziosò. Ministro d'accordo su debito e fisco. Reprimere evasione, serve nuovo approccio con contribuenti. Letta e le nomine: io? c'è già Draghi.... ---. IL PREMIER ALLE BANCHE: BASTA ALIBI, SOLDI ALLE IMPRESE RIPARTONO I MUTUI, GOVERNO PRONTO A TAGLIO BOLLETTE A PMI Renzi: stop alibi, ora crediti a imprese. Patuelli: cresceranno con aumenti capitale, mutui +26,4% in 4 mesi. Confesercenti: stangata tasse, Tasi malgestita, da bonus Irpef ripresa consumi. Taglio bollette elettriche per imprese grazie a incentivi spalmati su 24 anni, sconti a Fs solo per treni pendolari. ---. LE ACCUSE A BOSSETTI, 'SEVIZIÒ E UCCISE YARA, CASO CHIUSÒ LITE ALFANO-PROCURA SU MANCATO RISERBO, L'ACCUSATO NON PARLA Uomo fermato inchiodato da 'sostanziale assoluta compatibilita« dna, accusato di omicidio con aggravante sevizie e crudeltà. Famiglia vittima in silenzio, legale: nessuno ha esultato. Madre presunto colpevole: se è lui paghi. Pm Bergamo: volevamo mantenere riserbo. Ministro: allora chi ha rivelato i dettagli? ---. CONTO ALLA ROVESCIA SULLE RIFORME, RIENTRA LA FRONDA PD PRESTO INCONTRI CON M5S E CAV, PRONTI EMENDAMENTI RELATORI Senatori autosospesi rientrano nei ranghi, 'ma daremo battaglià. Fassina: condizioni per convergenza. In settimana emendamenti congiunti relatori, Finocchiaro: voto in tempi brevi. Calderoli: prima il resto poi elezione senatori. Fi: patto regge ma serve incontro. Vertice al Colle su Europa. ---. MATURITÀ, DOMANI LA CARICA DEI 500MILA PER LA PRIMA PROVA AL VIA OPERAZIONE PACCHI TELEMATICI, È CACCIA ALLE TRACCE Si comincia con la prova d'italiano, poi secondo compito diverso in base a indirizzo; lunedì terzo scritto. Miur apre canale su twitter per raccogliere emozioni pre-esame; controlli preventivi per evitare false tracce via web. Giannini ai ragazzi: stasera cena leggera e niente alcol, siate padroni di voi stessi. ---. UCRAINA: ESPLODE GASDOTTO VERSO L'EUROPA,OMBRA DEL TERRORISMO KIEV ACCUSA MOSCA. UCCISO REPORTER RUSSO, DISPERSO UN TECNICO Esplosione e fiamme alte 200 metri nella regione di Poltava lungo linea che trasporta metano dalla Siberia alla Slovacchia. Nessuna vittima nè conseguenze su approvvigionamento. Ministero Interni: sabotaggio, tentativo di screditarci come partner per il gas. Si spara nell'Est, Ue versa a Kiev prima tranche aiuti. ---. UOMO ACCOLTELLA A CASO, UN MORTO E DUE FERITI A MILANO RAPTUS DI FOLLIA NELLA ZONA NORD, POLIZIA FERMA L'AGGRESSORE Capoluogo lombardo rivive caso Kabobo, uomo che uccise passanti a colpi di spranga. Tre persone accoltellate apparentemente a caso, in seguito a raptus di follia, nella zona Nord. Una aggredita a distributore benzina Cinisello balsamo, è morta; altre due ferite a Sesto San Giovanni e al Parco Nord. ---. TRAPIANTO DI MIDOLLO PIÙ FACILE, GENITORI SEMPRE DONATORI NUOVA TECNICA AL BAMBIN GESÙ, GIÀ SALVATI CENTINAIA BIMBI Procedimento messo a punto in ospedale pediatrico romano, descritta su rivista blood, risolve problemi compatibilità donatori midollo: 'ripuliscè staminali da linfociti 'cattivì responsabili del rigetto e mantiene quelli buoni che difendono da infezioni. È indolore e già testata su 100 piccoli pazienti.

ACCOLTELLA A CASO A MILANO, È UN ITALIANO DI 34 ANNI Torna incubo Kabobo a Milano, uomo portato in questura  - MILANO, 17 GIU - L'uomo bloccato dalla polizia perchè sospettato di essere quello che stasera, nella zona nord di Milano, tra Cinisello Balsamo e Bresso, ha ucciso un uomo e ne ha feriti altri due, è un italiano di 34 anni. L'evento ha riportato alla mente gli omicidi a colpi di piccone compiuti l'11 maggio 2013 da Adam Kabobo,il ghanese condannato a 20 anni. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto e nei confronti dell'uomo non sono stati presi provvedimenti. È stato bloccato sul ponte di Bresso in stato confusionale ma non aveva con sè alcuna arma.

ACCOLTELLATI IN STRADA, FERMATO TROVATO IN STATO CONFUSIONALE AL PARCO NORD   Milano, 17 GIU - L'uomo fermato e sotto interrogatorio ha 34 anni ed è stato trovato in stato confusionale al parco nord, nei pressi del ponte di Bresso. La polizia lo ha individuato e bloccato per interrogarlo

ACCOLTELLA A CASO A MILANO, È UN ITALIANO DI 34 ANNI Torna incubo Kabobo a Milano, uomo portato in questura  - MILANO, 17 GIU - L'uomo bloccato dalla polizia perchè sospettato di essere quello che stasera, nella zona nord di Milano, tra Cinisello Balsamo e Bresso, ha ucciso un uomo e ne ha feriti altri due, è un italiano di 34 anni. L'evento ha riportato alla mente gli omicidi a colpi di piccone compiuti l'11 maggio 2013 da Adam Kabobo,il ghanese condannato a 20 anni. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto e nei confronti dell'uomo non sono stati presi provvedimenti. È stato bloccato sul ponte di Bresso in stato confusionale ma non aveva con sè alcuna arma

CALCIO: È MORTO GIUSEPPE AGHEMO, EX PRESIDENTE TORINO = Torino, 17 giu.  - È morto a 71 anni Giuseppe Aghemo, presidente del Torino nel 2000. A darne notizia è il club granata in una nota sul sito ufficiale: «Il presidente Urbano Cairo - unitamente ai dirigenti, ai dipendenti, ai tecnici, ai calciatori e a tutto il settore giovanile del Torino Football Club - partecipa sentitamente al dolore della famiglia Aghemo per la scomparsa di Giuseppe e abbraccia commosso Paolo nel caro ricordo del suo papà, orgogliosissimo tifoso granata e presidente del Torino nel 2000», si legge nel comunicato.

MONDIALI; NEBBIA A RIO DE JANEIRO, AEROPORTI CHIUSI Bloccati tifosi Belgio e Algeria, urla e scene di disperazione - RIO DE JANEIRO, 17 GIU - Una fitta nebbia poi tramutatasi in foschia con il passare delle ore ha paralizzato per molte ore il traffico aereo su Rio de Janeiro, bloccando in particolare l'aeroporto dei voli nazionali, Santos Dumont. Così molti tifosi e giornalisti che, dalla Città Meravigliosa, dovevano raggiungere altre città per assistere a delle partite stanno sostenendo una vera e propria lotta contro il tempo. È andata meglio a chi partiva, o doveva atterrare (domani a Rio c'è Spagna-Cile) all'altro scalo aeroporto, quello dei voli internazionali, il Tom Jobim, che in realtà accoglie anche molti interni al Brasile. Qui lo stop è durato solo alcune ore, le prime della mattinata. Scene di disperazione si sono viste al Santos Dumont, dove gruppi di tifosi belgi ed algerini non sono riusciti a partire per Belo Horizonte, dove le loro nazionali sono scese in campo per affrontarsi alle 13 ora locale. I funzionario delle varie compagnie non sono riusciti a calmare i supporter più agitati, letteralmente furiosi per la chiusura, dalla 6 di questa mattina, dello scalo, senza fornire informazioni adeguate.

YARA: DNA PROVA O NO, DECISIVO IN CASO MEREDITH Difesa Sollecito chiede Sezioni unite per chiarire parametri - PERUGIA, 17 GIU - Chiedono che siano le Sezioni unite della Cassazione a chiarire «sulla base di quali parametri si possa ritenere che un accertamento tecnico abbia validità di prova o indizio» i difensori di Raffaele Sollecito nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo fanno nel ricorso contro la sentenza con la quale la Corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato il giovane pugliese e Amanda Knox per il delitto della studentessa inglese compiuto a Perugia. Le tracce di Dna individuate dalla polizia scientifica sulla scena dell'omicidio hanno infatti un ruolo centrale nella vicenda giudiziaria, così come sta accadendo nell'indagine sulla morte di Yara Gambirasio. Le conclusioni degli esperti, sempre contestate dalle difese, sono state ritenute attendibili in primo grado portando alla condanna di Sollecito e della Knox ma non in appello (dopo una perizia disposta dalla Corte) quando vennero assolti. Dopo l'annullamento di quest'ultima sentenza e il rinvio a Firenze, gli stessi esami sono stati considerati «probanti» dai giudici che hanno condannato gli ex fidanzati. Gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, difensori di Sollecito, hanno chiesto l'assegnazione alle Sezioni unite del ricorso perchè alcuni aspetti del processo «potrebbero dar luogo a un contrasto giurisprudenziale». Come sull'efficacia probatoria o indiziaria della prova scientifica quando si sia in presenza di un accertamento ad «elevata difficoltà tecnica, ma che sia stato eseguito disattendendo le raccomandazioni internazionali in materia di repertazione e di interpretazione dei dati». Secondo i legali «la mancata validazione di una determinata tecnica significa incertezza scientifica, cui non può che seguire l'assoluzione dell'imputato quando la prova di reità dipenda da essa, stante l'incertezza del risultato». Un quadro per il quale i legali di Sollecito chiedono siano le Sezioni unite a chiarire quando l'accertamento abbia validità di prova «oppure, all'opposto, quando sia da considerarsi non attendibile, cioè inidoneo a concorrere, insieme ad altri elementi, a fondare un giudizio di responsabilità». Ma anche i difensori della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, riguardo alle risultanze scientifiche hanno lamentato la «violazione e inosservanza dei canoni abilitatori alla valutazione dell'indizio per carenza, contraddittorietà e manifesta illogicità della sentenza su un punto decisivo del processo». Non ancora fissata la data per l'esame dei ricorsi - nei quali viene contestato l'intera motivazione di condanna - che potrebbero arrivare in aula tra la fine dell'anno e l'inizio del prossimo.

MONDIALI:GASPARRI,SE INGLESI OFFESI MI FACCIANO CLASS ACTION  - ROMA, 17 GIU - «Boriosi e coglioni? Era un'espressione da tifoso dopo la vittoria dell'Italia. Una cosa esagerata, ma twitter è come la curva di uno stadio. A Londra non gliene frega niente di quello che ho scritto». Lo dice Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, a La Zanzara su Radio 24. Dopo la vittoria dell'Italia sull'Inghilterra Gasparri aveva definito gli inglesi, su Twitter «boriosi e coglioni». «È scattato - dice - lo spirito del tifoso, ma è una cosa che non altera i rapporti mondiali. D'altra parte i politici di altri paesi hanno fatto un complotto nel 2011 per far cadere il governo Berlusconi, altro che i miei tweet. E poi se gli inglesi si sono offesi mi facciano una class action e in tribunale vediamo»«. Ma lei ha anche dato della shampista al ministro degli esteri Mogherini, fanno notare i conduttori: »Lo confermo e chiedo scusa alle shampiste che dovrebbero offendersi. Ma pensate che una così può fare il ministro degli Esteri? È inadeguata, una donna ridicola, non la prende sul serio nessuno«. Poi dice che farà causa al direttore di Europa, Stefano Menichini, che lo aveva definito »avanzo di fogna« per le frasi rivolte agli inglesi: »Ha pensato di evitare la causa con le scuse. Ma non la eviterà, gli chiederò i danni«.

MONDIALI: MERKEL, MUELLER E GLI ALTRI, È EUFORIA GERMANIA Squadra Loew ora tra favorite,cancelliera fa selfie con Podolski  - ROMA, 17 GIU - Angela Merkel aveva visto giusto. Affrontare la trasvolata atlantica per la prima partita di un Mondiale poteva sembrare eccessivo, ma la cancelliera si è invece goduta una squillante vittoria della Germania ed è ripartita per Berlino con un'aura di portafortuna che ad un politico non guasta mai. È lei, insieme con il bomber Thomas Mueller, l'immagine del successo per i tifosi tedeschi che vedono rosa il futuro dei loro beniamini, ormai accreditati come una delle squadre da battere. A dirlo è anche Leo Messi, secondo il quale la Germania e l'Olanda hanno offerto finora le prove più convincenti. Parere autorevole anche se abbastanza scontato, visto che gli Oranje hanno fatto a pezzi i campioni del mondo e la «Mannschaft» ha passeggiato sul Portogallo. Brasile e Argentina, pur vincendo, non hanno impressionato e l'Italia e la Francia devono ancora guadagnare qualche credito prima di essere considerate tra le probabili semifinaliste. In Germania c'è grande euforia per la vittoria, i giornali hanno dedicato le aperture al felice esordio: «Questo sarà il nostro Mondiale», ha titolato la Bild, che ha proposto anche un fotomontaggio ironico con le facce di Mueller, Lahm e Loew sul corpo muscoloso che Cr7 ama spesso mostrare dopo un gol (vedi finale di Champions) e il titolo «Ronaldo, oggi abbiano noi i muscoli vincenti». Intanto impazza in rete un selfie di Angela Merkel con Lukas Podolski, scattato negli spogliatoi dopo la vittoria. «Mutti (Mammmina) torna presto!», titola l'Abendzeitung. Se la cancelliera difficilmente si rivedrà in Brasile se non in un'eventuale finale, è già molto atteso il ritorno in campo del capocannoniere del torneo, quel Mueller al quale Diego Armando Maradona fa strani ma sinceri complimenti: «Non ha un muscolo (1,86 m. per 74 kg, ndr )e sembra uno che vende vestiti per strada - ha detto al sito argentino Tyc Sports - ma con la sua grinta ha spaccato la partita. Tutta la Germania - ha aggiunto - ha i buoni piedi e corre in modo intelligente. Se continua così può far davvero paura». Che Mueller sia un giocatore atipico lo conferma anche il suo ct, che lo definisce «attaccante non ortodosso, difficile da marcare». «È un ragazzo spensierato, fresco, che diffonde buon umore, ma anche serio e coscienzioso - ha rincarato la dose il presidente della federcalcio, Wolfgang Niersbach -. Prima del torneo aveva detto che gli sarebbe piaciuto essere di nuovo capocannoniere della Coppa del mondo come nel 2010, e subito fa tre gol. Averlo qui è davvero un bene per noi», ha concluso, non nascondendo di accarezzare il sogno mondiale. Mueller oggi ha lavorato con la squadra per una seduta 'rigenerantè, alla quale però non hanno preso parte Jerome Boateng e Mats Hummels. I due si sono sottoposti a esami medici e la loro presenza sabato contro il Ghana è in dubbio. Appare invece recuperato Bastian Schweinsteiger, che ieri non ha giocato: una pedina in più per lo scacchiere tattico di Loew.

BANCHE: POPOLARE VICENZA RINUNCIA A ETRURIA ++ Cda prende atto, non ci sono presupposti a integrazione  - MILANO, 17 GIU - La Banca Popolare di Vicenza che puntava ad acquisire la Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio rinuncia all'integrazione. «Non ci sono i presupposti» spiega una nota dopo la risposta del cda di Bpel che non ha voluto esprimersi sull'opa.

CARCERI: DETENUTO,VOGLIO TORNARE IN CELLA,NON HO DA MANGIARE Magistrato dice di no e lo indirizza alla Caritas  - FIRENZE, 17 GIU - Sta scontando la pena agli arresti domiciliari, ma ha chiesto di tornare in carcere perchè non ha di che mangiare. È successo ad Arezzo. Il detenuto, 33 anni, nato a Napoli e residente a Foiano della Chiana (Arezzo), «vive da solo e in una condizione di marginalità», spiega il segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece. «Il magistrato competente, contattato dai poliziotti penitenziari - ha spiegato Capece - non ha però ravvisato motivi validi per una nuova carcerazione, e ha indirizzato il detenuto alla Caritas». «Il detenuto - racconta il segretario del Sappe - in un orario in cui gli era permesso uscire da casa, è andato in carcere ed ha chiesto di essere rimesso in cella nell'istituto: 'A casa non ho da mangiarè, ha detto agli agenti». «Anche questo - commenta Capece - è un aspetto della crisi economica. Quanto avvenuto ad Arezzo dimostra quali possono i reali e concreti problemi della marginalità sociale nella quale si trovano spesso i detenuti e dovrebbe far capire il perchè spesso alcuni di loro, senza lavoro e senza aiuti sociali sul territorio, non recidono mai definitivamente i lacciuoli che li legano alla criminalità ed alla delinquenza. Non è e non può essere una giustificazione, ma è un dato oggettivo. Con la crescita della disoccupazione i detenuti italiani sono aumentati con un ritmo molto più sostenuto rispetto a quello degli stranieri»

MONDIALI: DE ROSSI, IO SUI SOCIAL MA IN INCOGNITO  - MANGARATIBA (RIO DE JANEIRO), 17 GIU - «Io uso i social network, ma con nomi di fantasia per comunicare con le persone a me care». Lo ha rivelato Daniele De Rossi, centrocampista della nazionale, parlando dell'uso di twitter dal ritiro azzurro ai Mondiali. «Non mi piace parlare delle mie cose in pubblico, ci sono le conferenze stampa - ha aggiunto - So però che ci sono dei 'fakè: uno ieri ha messo all'asta la mia maglia di Italia-Inghilterra....». 


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Senatori Bilardi, Caridi e D’Ascola NCD: “Scongiurare chiusura sede decentrata TAR Reggio Calabria”

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"E' fondamentale scongiurare immediatamente la chiusura della sede decentrata del Tar di Reggio Calabria". Lo affermano, in una nota congiunta, i Senatori del Nuovo Centrodestra Giovanni Bilardi, Antonio Caridi e Nico D'Ascola. 

"Reggio è Città Metropolitana, è sede di Corte d'Appello, è sede nazionale dell'Agenzia dei Beni confiscati: basterebbero solo questi elementi per evidenziare che la necessità di avere il Tar sul territorio è evidente. La quantità del contenzioso, inoltre, pone la sede di Reggio Calabria al pari del distretto di Catania, tanto per fare un esempio e il personale del Tar è composto da dipendenti pubblici che resteranno tali anche in caso di chiusura, in quanto non dotati di uno specifico contratto, per cui essi dovrebbero semplicemente tornare alle proprie amministrazioni di origine ed è evidente che non ci sarebbe alcun risparmio. Identico discorso per l'immobile, che viene utilizzato a titolo gratuito. Non è certamente con un provvedimento del genere – continuano i Senatori del Nuovo Centrodestra – che si può pensare all'attuazione di politiche di spending review. 

E siamo costretti a ribadire ancora una volta che su un territorio come quello di Reggio Calabria è impensabile ridurre i presidi di legalità, in un momento in cui piuttosto sarebbe necessario supportare la magistratura, sottoposta quotidianamente a lavorare con notevoli sforzi, tra carenze di organico e di risorse, e tutti i soggetti che, a vario titolo, operano per rafforzare i principi di legalità. Riteniamo, quindi, che il Governo debba immediatamente rivedere questo provvedimento – concludono i Senatori del Nuovo Centrodestra Giovanni Bilardi, Antonio Caridi e Nico D'Ascola – e ci stiamo impegnando proprio affinché venga riesaminata e modificata questa decisione assolutamente illogica".
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