REGGIO CALABRIA: DUE GEORGIANI TENTANO DI EFFETTUARE UN FURTO IN UN APPARTAMENTO INDOSSANDO DEI CASCHI DA MOTOCICLISTA PER NON ESSERE RICONOSCIUTI. LO STRATAGEMMA, PERO’, NON E’ STATO SUFFICIENTE AD EVITARGLI L’ARRESTO DA PARTE DEI CARABINIERI.
REGGIO CALABRIA. Avevano studiato il piano in ogni dettaglio, scegliendo con accuratezza un obiettivo che sapevano più facile da aggredire. Così nel pomeriggio di ieri due malfattori, utilizzando degli strumenti di effrazione si sono introdotti prima nel condominio che avevano individuato e successivamente si sono concentrati su un appartamento, che come tanti altri in questo periodo di vacanze, dove non vi erano gli inquilini. A quel punto con circospezione ma allo stesso tempo sicuri di poter mettere agevolmente le mani sul bottino, mediante l’utilizzo di strumenti di effrazione, sono riusciti a superare anche l’ultimo ostacolo rappresentato dal portoncino dell’appartamento.
Sfortunatamente per i malfattori, non tutti gli inquilini erano in vacanza e qualcuno uditi i rumori, ha chiamato i carabinieri al numero di pronto intervento 112. Grazie al piano di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando provinciale dei Carabinieri in occasione delle festività, due equipaggi composti da militari dell’Aliquota radiomobile e della Compagnia di intervento operativo di Bari, sono immediatamente giunti sulla scena del delitto. I due malviventi, accortisi dell’arrivo dei militari, hanno cercato di sottrarsi alla cattura scappando per le scale. I carabinieri sono stati più celeri, bloccandoli e ammanettandoli.
I due, di nazionalità georgiana, sono stati identificati in Beka Gochelashvili, 22 anni, domiciliato in città e Savle Gabunia, 28 anni, senza fissa dimora. I georgiani sono stati tratti in arresto con le accuse di tentato furto aggravato in abitazione. Gochelashvili e Gabunia, trovati in possesso di strumenti di effrazione utilizzati per entrare nell’appartamento, indossavano, all’atto dell’arresto, due caschi da motociclisti, accorgimento utilizzato dai malviventi, verosimilmente, per non essere riconosciuti da scomodi testimoni. Accorgimento, però, che non gli ha consentito si sfuggire all’arresto da parte dei carabinieri.