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I comuni calabresi si organizzino per curare le entrate

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I comuni calabresi si organizzino per curare le entrate
Alfonso Naso, dalle pagine di Gazzetta del sud, ci ricorda che i comuni calabresi in dissesto, dal 1989 ad oggi, sono stati 189, mentre molti altri hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale sul finire del  2012 e molti altri ancora, aggiungo io, hanno fatto ricorso a detta procedura, nel primo semestre dell'anno in corso.


Situazione drammatica quindi, quella dei comuni calabresi. Situazione che , quasi sempre, scaturisce dalla mancata riscossione dei tributi locali e delle entrate proprie. Voci queste che, in passato, costituivano appena il 30 per cento delle entrate correnti del comune, mentre il restante 70 per cento era costituito dai trasferimenti dello Stato. Oggi questo rapporto è invertito, per cui cresce, fra gli addetti ai lavori, la preoccupazione: se in passato, quando le entrate proprie erano meno di un terzo, rispetto alle necessità, il numero dei comuni dissestati era così elevato, oggi che le entrate proprie sono più di due terzi, rispetto alle necessità, cosa accadrà? 


Accadrà che i nostri comuni non solo finiranno per ripetere dissesti su dissesti, ma ne pagheranno le conseguenze i cittadini, quelli onesti che hanno sempre pagato il dovuto, che vedranno crescere gli importi spaventosamente, tutti, che non potranno più godere neanche dei servizi minimi.
Cosa fare allora. Occorre che i comuni calabresi rovescino la piramide organizzativa, che vedeva al vertice i lavori pubblici, fonte di spesa visibile, per porre al vertice la gestione delle entrate, magari creando quell'ufficio delle entrate, da sempre auspicato e suggerito dagli esperti, che si preoccupi di accertare e poi curare la riscossione di tributi ed altre entrate (idrico, concessioni edilizie, canoni concessori, ecc.) che consentiranno la sana gestione e la erogazione di servizi degni di un paese civile.

Enzo Cuzzola
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Festival Ecojazz 2013. Arriva la Kyenge.

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ECOJAZZ FESTIVAL 2013

 

Comunicato finale

 

Cécile Kyenge riceve il premio "Donna fuori dagli abissi"

 

Arriverà in Calabria il 19 agosto prossimo Cécile Kyenge, Ministro all'Integrazione e, nell'occasione, ritirerà il riconoscimento "Donna fuori dagli abissi" legato alla manifestazione "Il Jazz incontra la Fata Morgana", svoltosi lo scorso 6 agosto nella Rotondetta del Lungomare di Reggio Calabria. Si è concluso venerdì sera il "Festival Ecojazz 2013" e,arrivati alle ventiduesima edizione, tocca all'ideatore e promotore dell'evento, Giovanni Laganà, fare un bilancio della manifestazione con la promessa che l'impegno, fatto da tanti di musica jazz e vicinanza alle vittime di tutte le ingiustizie, continuerà anche negli anni a venire.

«E' stato un bel festival – chiarisce il patron – poiché ha rispettato il leit motiv "dostojevskiano" sulla bellezza capace di salvare il mondo». Si è trattato dunque di «Un viaggio bellissimo le due sponde del tempo – prosegue Laganà – tra l'alba ed il tramonto. Va sottolineato che è mia intenzione continuare nella "malcelata" speranza che, occasioni come questa, possano essere un contributo determinante affinché in questa città si ricerchi la bellezza e ci siano stimoli per i cittadini per rimettere Reggio, dopo questo difficile momento, su una posizione migliore e positiva».

Già in sede di presentazione dell'evento era stato il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, ad assicurare i tentativi necessari perché il fenomeno della Fata Morgana, data la peculiarità, possa essere riconosciuto come bene dell'umanità ed a questo discorso che Laganà ritorna.

«Credo che il tema che noi affrontiamo come concerto di apertura, quello della Fata Morgana, possa  rappresentare uno stimolo per spingere i nostri amministratori a valorizzare l'area dello Stretto. Sarebbe un altro pezzo di un puzzle per dare alla città il riconoscimento di una sua caratteristica unica». Quanto al coinvolgimento del pubblico Laganà si dice «contentissimo perché c'è stata una grande partecipazione. Durante l'alba abbiamo distribuito quasi cento rose a tutte le donne, proprio per coltivare questa ricerca della bellezza che crei partecipazione alla vita sociale, per viaggiare e fantasticare con la mente su questi due fenomeni, alba e tramonto, che si ripetono dalla notte dei tempi. Dunque l'alba come inizio di un nuovo impegno nel sociale e i tramonti meravigliosi con la volontà che anche domani anche il sole possa risollevarsi per risvegliarci sempre alla ricerca del bello». Laganà è stato soprannominato il "pirata del jazz", ma lui si definisce un "operaio". «Quando vedo le persone che magari mi sorridono, per l'abbigliamento da fatica, sono felice e sono sicuro che la gente capisce il mio impegno e il mio sforzo per rendere più significative queste serate Per me toccare l'animo delle persone è uno stimolo sufficiente per continuare a pensare al festival con tutte le difficoltà che ci sono, per riproporlo nel tempo - e poi conclude - prendo l'impegno di mettercela tutta perché l'evento si riproponga nella sue espressioni più significative. Perché questo "festival dal particolare significato jazzistico nella sua povertà riesca sempre a diversificarsi e ad essere se stesso».

 


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Luigi Palamara
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AlpTransit - « Giornale del Popolo » di Lugano 9 agosto 2013. - Intervista a Colombo Clerici: "Si straparla della Torino Lione e ci si dimentica di AlpTransit"

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Dichiarazioni del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici in sede di intervista pubblicata in data 9 agosto 2013 dal Giornale del Popolo di Lugano.


"Mentre l'attenzione della politica e dell'opinione pubblica è tutta concentrata sulla Val di Susa e sui suoi problemi di ordine pubblico, si è dimenticato che parte cospicua dello sviluppo economico del Nord Italia e in particolare della Lombardia dipende dal completamento di Alptransit, il nuovo collegamento ferroviario Rotterdam-Genova, uno dei progetti prioritari dell'Unione Europea.


In sintesi. Circa 20 anni fa la Svizzera diede il via ad un imponente programma di nuovi trafori ferroviari per l'attraversamento delle Alpi,  di alta capacità e di alta velocità, in direzione nord-sud chiamato AlpTransit, del costo di 20 miliardi di euro.

Convinzione generale di governanti ed esperti europei è che: lo sviluppo si consegua con il più rapido trasferimento di merci e persone; che nella parte centrale del Continente, quella di gran lunga più avanzata e produttiva (uno dei cardini è la Lombardia) l'asse Rotterdam-Genova destinato a mettere in più efficace contatto i due mari – del Nord e   Mediterraneo - sara'  quello che registrerà il maggiore sviluppo.

A fronte di una riduzione del traffico merci transalpino pari a 650.000 Tir l'anno si prevede che già nel 2019 l'infrastruttura ferroviaria sarà in grado di assorbire circa 1.200.000 spedizioni annue di traffico combinato, in aggiunta alle 900.000 dell'anno pre-crisi, il 2008.


Naturalmente la nuova linea ferroviaria, per essere completata, necessita di grandi opere in Italia: altrimenti, fermandosi l'infrastrutturazione a Lugano, si ridurrebbe grandemente il suo effetto, ma soprattutto si perderebbero i notevoli benefici che l'opera stessa potrebbe arrecare a Lombardia e Liguria e, per esteso, all'intero Paese.

Infatti i governi italiani e quelli regionali si erano espressi nel tempo con entusiasmo, promettendo i necessari finanziamenti.

Ma, mentre la Svizzera si metteva al lavoro (realizzando nel 2007 il nuovo traforo del Loetschberg sulla linea del Sempione e prossimo completamento del Gottardo – la più lunga galleria ferrovia del mondo, 57 chilometri – e del Monte Ceneri, 17 chilometri); da parte italiana si sono prodotti quintali di carta di progetti e qualche opera minore.

Fondamentale invece sarebbe provvedere all'adeguamento della linea Chiasso Milano (quadruplicamento dei binari fino a Monza),  ed alla realizzazione di interporti, di scali merci, di collegamenti minori e di quant'altro.

I governi italiani hanno assicurato miliardi di euro di finanziamenti (in parte europei) per lo sviluppo del Brennero e della Torino-Lione, la cui utilità viene messa sempre più in discussione.

Per la linea del Gottardo silenzio, tanto che si teme un tacito abbandono del progetto, almeno per i prossimi anni.

Nonostante il 26% del commercio estero italiano, pari a 186 miliardi, riguardi scambi con quattro paesi lungo quest'asse, Belgio, Germania, Olanda e Svizzera."
 
 
 
Foto: Colombo Clerici con il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi




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Brancaleone-Roccella un amichevole 0-0 in vista della Coppa Italia 2013-14

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Brancaleone-Roccella 0-0 Buona la prestazione degli uomini di Carlo Galletta, quest’anno allenati da mister Pippo Laface,  opposta alla formazione del Roccella di mister Francesco Galati, che milita nel superiore campionato di Eccellenza. Nel primo tempo sono apparsi più incisivi i padroni di casa; nella ripresa, gli ospiti. Una full immersione di emozioni e brividi
BRANCALOENE E ROCCELLA, SCALDANO I MOTORI, IN VISTA DELLA COPPA ITALIA, CHE STA PER SCATTARE, POI LA PAROLA PASSERÁ AL CAMPIONATO, CHE SI PREANNUNZIA COPME UNO DEI PIÙ INTERESSANTI DEGLI ULTIMI DECENNI
La squadra della Costa del Gelsomino, intanto incassa un gemellaggio con l’Udinese. Un’affiliazione, che ha richiamato sulla Costa Jonica  gl’inviati speciali della società friulana(Ciccio Esposito,Massimiliano Ferrigno e Vincenzo Lamenza). Il saluto del sindaco Francesco Moio; la soddisfazione del presidente Carlo Galletta
Domenico Salvatore

BRANCALEONE (Reggio Calabria) 10 agosto 2013 - Un’amichevole…pareggio a reti inviolate. Ma, le squadre, hanno tentato in tutti i modi di superarsi e per niente sparagnine, non si sono risparmiate. Hanno assistito anche allenatori come Nunziatino Borrello, Mimmo Malaspina, Domenico Favasuli ecc. Il pit-stop, non è ancora al top della performance, ma le macchine, dimostrano una buona carburazione. Alla curva parabolica gli avanti del Brancaleone e del Roccella, hanno tentato il sorpasso ma, senza successo; nemmeno ha retto il giochino della chicane, nonostante alcuni alettoni siano stati sbatacchiati. Per non dire che entrambe la squadre abbiano avuto la palla del match-ball. Un paio di smash, hanno pure dato l’illusione ottica del goal; l’arbitro di linea ha giudicato out la sferetta. Nei primi minuti, i giocatori hanno arrancato come Chris Froome sul Mont Ventoux. Nel secondo tempo tuttavia hanno giocato con la stessa scioltezza di Cassius Clay contro Sonny Liston. Le squadre erano schierate con un virtuale modulo di gioco 4-4-2. Molto sulla carta. Non c’erano i Varenne, Ribot, Roquepine, Nearco, Ruffian, Seabiscuit, Eclypse. Poco male al “Pasquale Borrello”, in mancanza dei cavalli, hanno trottato gli asini. Ferraro, Autellitano, Genova, Aronne, Tringali, Foti, hanno eretto le barricate ed a quella porta hanno bussato invano: Minici, Franzè,Trimboli, Carbone, Saffioti. Ma nel primo tempo, Belcastro, Pizzoleo, Sorgiovanni, Saraco, Oliva, Kamprì, avevano eretto una muraglia cinese.

Marino, Luciano, Borrello, Rubertà, Di Leo, hanno tentato di sfondare il bunker, ma con uguale risultato degli ospiti. Come disse il divino Carducci…”Sette paia di scarpe ho consumate/Di tutto ferro per te ritrovare:/Sette verghe di ferro ho logorate/Per appoggiarmi nel fatale andare:/Sette fiasche di lacrime ho colmate,/Sette lunghi anni, di lacrime amare:/Tu dormi a le mie grida disperate,/E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare./…”. C’erano sulla tribunetta alcuni spettatori incalliti ed inguaribili. Tra cui il presidente del Roccella Achille Giannitti. Non sappiamo nemmeno, se chiamarlo “ex”. Non ha voluto dirci niente in proposito, chiudendosi a riccio. E nemmeno, ha voluto darci il suo numero di telefono per poterlo chiamare e conoscere la sua posizione; le sue motivazioni. Il suo numero, Giannitti, lo dà a chi ritenga opportuno per carità. Fin qui ci siamo. Sebbene, rifiutarlo ad un cronista di vecchio stampo, di vecchia data, non sia proprio il massimo dell’eleganza. Un Giannitti irriconoscibile, rispetto al presidente cortese, loquace, aperto, che abbiamo conosciuto tanti anni fa. Dev’essere successo qualcosa, ma non c’è nessuna caccia alle streghe. Di rimbalzo e carambola apprendiamo che Giannitti, si sia ritirato o stia per ritirarsi. A noi sembra più una reazione a qualcosa o contro qualcuno, che altro. Ma non abbiamo la verità in tasca. La partita è stata piacevole. Non si poteva chiedere di più.

Gli dèi del calcio dilettantistico calabrese, hanno sudato le sette camicie di Ercole. Nonostante Ebe e Ganimede continuassero a portare acqua fresca da mezzo litro, un litro e mezzo e due litri, a perdere. Sta facendo un grande lavoro il trainer dei portieri del Brancaleone. L’uomoragno Larizza,  si è rivelato più prezioso del tesoro di Montecristo. Nella ripresa, ha calato la saracinesca e se n’è andato a pesca sui monti. Lucà, Coluccio, Scali, Femia, Criniti, Laaribi, Calabrese, avevano un diavolo per capello. Sebbene avessero schiacciato l’acceleratore a tavoletta, nel tentativo di sorprendere il Batman locale, si son dovuti arrendere. Larizza volava sulle liane, meglio di Tarzan. Tuttavia Belcastro ha fatto la sua bella figura con quattro o cinque interventi da campione. Tutto sommato un match gradevole, come detto. Gli hooligans e gli skin-heads, che avevano osato sfidare l’ira di “Caronte, Ulisse, Minosse, Lucifero, Nerone e Caligola” e gli altri mostri sacri della canicola incandescente e del solleone torrido, possono ritenersi soddisfatti o rimborsati. I tifosi, se avessero avuto voglia di andare sulle “Montagne Russe o sul Vascello del Pirata” per non dire sull’otto volante e nel tunnel dell’horror, avrebbero trovato solo l’imbarazzo della scelta. Certo, è mancato il brivido del goal, ma la gente si è divertita lo stesso; è andata in brodo di giuggiole per alcune sgroppate di Funambol Kid-Di Leo ed un paio di zuccate che hanno fatto la barba, alla traversa, shampo, sapone e frizione.

C’è spazio per i giovani, i trainers delle minori, stanno facendo un buon lavoro. A cominciare da quel Peppe Tringali, un mustang del korral, che scalpita e nitrisce come… “Furia” cavallo del west/ che beve solo caffè/…Furia a cavallo del west/che lava i denti col seltz/per poi sorridere bene in fondo e' sul set/viva la Furia del west/cintura di karate'/per sgominare la banda/piu' in gamba che c'e'/io vorrei salire con te/e con te mezz'ora sarei/il capo dei Moicani/prima io son piccolo io/tocca a me giocare con te/sono Davy Crockett io/…L’intenditore  appollaiato sul trespolo della tribunetta voleva vedere il 4-4-2 classico o misto con i difensori esterni, se non centrali, il laterale a sostegno, il  centromediano metodista, i tornanti di fascia, il centrattacco di sfondamento, ma poi anche le diagonali, le sovrapposizioni, l’incontrista, l’interdittore avanzato, il regista di difesa, il regista di centrocampo, il fluidificatore, l’ala di raccordo ed altre figure, incardinate sulla griglia dei partenza e così via. Dovrà pazientare almeno sino a novembre, quando i giocatori possono esprimere sino al 70-80% del loro potenziale. Per il …”meglio del meglio” bisogna attendere “dopo” il presepio, l’albero di Natale, …e cu’zippuli e curcuci, n’da facimu bona ‘a cruci”, il panettone, lo spumante, la frittolata con “Cirò, Palizzi e Greco”.

Non subito. Bisognerà prima, smaltire trigliceridi e tossine. E “dopo” che i ‘sergenti di ferro’, avranno strizzato i giocatori, come i panni della vispa Teresa; al riparo da contratture, stiramenti e strappi, pubalgia e lombo-sciatalgìa, brachialgia ed altre invenzione del repertorio vasto e variegato del malato immaginario. Salvo i “mercenari” ed i Lanzichenecchi, perennemente col malumore, per… spremere bene il limone. Finchè la barca va, lasciala andare! Finchè la baca va, tu non remare! Mister Pippo Laface, che voleva vincere ed almeno, non perdere, urlava meglio di Luciano Pavarotti nell’aria “E lucevan le stelle” alla Scala di Milano. Faceva il paio con Franco Galati, èmulo di Josè Carreras in “Nessun dorma”. Stiamo parlando di due prestigiosi “direttori d’orchesta” come  Claudio Abbado e  Riccardo Muti. Il bomber Gianni Galletta, rara somiglianza con Emilio Butragueño, alias El buitre, attendeva sulla trequarti, la …manna dal cielo; con lo spirito di capitan Achab, in attesa del passaggio di Moby Dick, per poterla arpionare. L’esperto Genova, ha dovuto far ricorso a tutti gli espedienti del mestiere, di cui è un veterano, per spegnere i bollenti spiriti dei castellani.



Il povero Peppe Foti, ha fatto la spola avanti ed indietro, come un globe-trotter, ma ha finito col ciurlare nel manico; come Long John Silver, astuto, malvagio e sobillatore cuoco di bordo dell’Hispaniola, allorquando si trovò asserragliato nel vecchio fortino del pirata capitan Flint, (spietato corsaro, che nasconde il proprio favoloso tesoro, frutto di innumerevoli arrembaggi e scorrerie, su un'isola sperduta; tesoro, ritrovato Ben Gunn) assieme a Jim Hawkins, l’eroe buono, che salva l’Hispaniola e respinge l’assalto di Israel Hands, marmaglia violenta e brutale, al Dottor Livesey, al Cavalier Trelawney, al capitano Smollett, assediati dai pirati dell’isola del tesoro. “Cicciobomba” Marino, ancora con le polveri bagnate, annaspava sul pantano come Calimero…un pulcino piccolo e nero; caduto nel fango, si sporca e diventa nero e non viene più riconosciuto dalla madre; in attesa del detersivo Ava, della Mira Lanza per tornare ad essere bianco, lindo e contento. E “Pasqualino Marajà”   Borrello?... “Un certo Pasqualino pescatore/viveva in assoluta poverta' ;/pero' sentiva sempre in fondo al cuore/qualcosa che diceva " un di' verra' " !/e un bel di' giunse a Sorrento/una principessa indiana/sopra un grosso bastimento:/la bellissima Kali'./Pasqualino la guardo'/e kali' s'innamoro'/ed in India lo porto'.../Pasqualino Maraja',/a cavallo all' elefante,/con in testa un gran turbante,/per la jungla se ne va ./

Pasqualino Maraja'/non lavora e non fa niente :/fra i misteri dell 'Oriente/fa il nababbo fra gli Indu' ulla ulla ulla la/cento casse di diamanti/grossi grossi/mentre principi potenti/gli s'inchinano davanti,/lui si fuma il narghille' eh! eh !eh! eh!eh!eh!/Pasqualino Maraja'/ha insegnato a far la pizza/tutta l'India ne va pazza/solo pizza vuol mngiar Pasqualino Maraja'/ha imparato a far l'indiano/ma, da buon Napoletano,/chiama tutti:/"ue', paesan!" ulla ulla ulla la.ulla la la la./"ue', paesan!" ulla ulla ulla la.ulla la la la./”. Ma il Roccella, fresco e sfortunato reduce della lotteria dei play-off , senza vittoria; e senza ripescaggio in serie D, ha tentato di far valere i diritti della squadra di serie superiore. Ma era come parlare al muro. Giustificazione…escusatio non petita accusatio manifesta…mancava Di Maggio…Quanno se dice: "Sí!"/ tiènelo a mente.../ Nun s'ha da fá murí/ nu core amante.../ Tu mme diciste: "Sí!" na sera 'e maggio.../ e mo tiene 'o curaggio 'e mme lassá?!/ St'uocchie tuoje nun só' sincere/ comm'a quanno mme 'ncuntraste,/ comm'a quanno mme diciste:/ "Voglio bene sulo a te..."/ E tremmanno mme giuraste,/ cu na mano 'ncopp''o core:/ "Nun se scorda 'o primmo ammore!..."/ Mo te staje scurdanno 'e me... / Minici, Franzè, Trimboli, Carbone, Saffioti, Lucà, Coluccio, Scali, Femia, Criniti, Laaribi, Calabrese, si sono lanciati nella mischia, a testa bassa come il toro di Malaga.

Ma non parlavano la stessa lingua. Sembravano i soviet bolscevichi (operai e contadini) a San Pietroburgo. Nella ripresa tuttavia, il mago della panchina, li ha messi tutti in fila indiana, meglio del pifferaio magico. Sebbene l’assalto alla santabarbara leoncina, non abbia cavato un ragno dal buco. Anzi,  in contropiede, hanno rischiato di andare in barca. Purtroppo Larizza, si scatafasciava in orizzontale diverse volte ed in due frangenti, rosolava i guantoni su due missili terra-aria Cruise e Pershing. Superman, su quel colpo di bazooka, esploso quasi a bruciapelo, che ha riscosso uno spontaneo applauso a scena aperta, anche dagli avversari.

Modugno avrebbe detto…”Ma come hai fattoooo!/ A farmi innamorare cosi' tanto/Mi guardo nello specchio/
E mi domando/Se quello li' sono io/..” . Dicono che Achille Giannitti, riesca a controllare lo stress, l’ansia  e le emozioni, senza alcun corso accelerato di training autogeno, né l’aiutino di un personal trainer, ma questa volta si è lasciato sfuggire un gesto di stizza, oh nooo! Gli avanti principeschi, si sono lanciati all’arrembaggio, come don Chisciotte contro i mulini a vento. Il tiro a segno del Luna Park. Finiva tutto, a… tarallucci e vino. Ma non si sentivano mugugni, lamenti o brontolii. Il segno che “tutto sommato va bene così”. Domani a mente serena, davanti ad una pizza fumante e calici di birra il trainer, chiarirà i punti critici e le contromisure da prendere.

Non pretendiamo di dare lezione di calcio, né di tattica (sebbene nella nostra squadra da “scheggia impazzita”, abbiamo fatto il giocatore, capitano, allenatore e presidente), a nessuno; per carità. La nostra modesta opinione, sic et simpliciter, è che in ogni squadra, dovrebbe figurare l’uomo d’esperienza, competenza e professionalità dietro; ed un altro a centrocampo; se non un metronomo in grado di dettare i tempi. Ma non chiamatelo matusalemme o peggio, dinosauro, appena schizzato fuori da Jurassic Park. Merce rara, quanto il bomber ed il portiere; se non il libero. Il Brancaleone, è una società seria, corretta, lungimirante, professionalmente impeccabile, per questo l’Udinese, ha voluto sceglierla per una partnership prestigiosa. Un gemellaggio, che premia l’esperienza; un’affiliazione, che riconosce la competenza. Del resto da questo prater, sono usciti i Borrello, gli Sculli, i Porpiglia, i Praticò, i Cotroneo e via discorrendo. Tutta gente che ha giocato in serie A e B. Il sindaco Francesco avvocato Moio, non si è limitato ai saluti istituzionali, ma ha gratificato la società di casa, per gl’illustri trascorsi e per la programmazione ambiziosa e sana. Il presidente Carlo Galletta, ha ringraziato l’Udinese per il riconoscimento. Come del resto, anche il trainer Pippo Laface, alias “Pink Panther”. La pantera rosa, che svicolava a dritta ed a manca.

Ed a mano girando gli altri soci e dirigenti. Poi hanno preso la parola gl’illustri ospiti tra cui Paolo Poggi (Venezia, 16 febbraio 1971) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Inizia a giocare nelle giovanili della squadra della sua città, il Venezia, dove rimane per tre stagioni, dal 1989 al 1992 (due in Serie C1 e una in Serie B). Nell'estate del 1992 passa nelle file del Torino per 5 miliardi di lire, con cui esordisce in Serie A il 22 novembre 1992 in Torino-Juventus (1-2). Con i granata disputa, in due stagioni, 43 partite e segna 6 gol. Contribuisce anche alla conquista della Coppa Italia 1992-1993 (per ora ultimo trofeo della squadra granata) segnando due gol, curiosamente entrambi nel derby contro la Juventus.

Nel 1994 passa in comproprietà all'Udinese in Serie B, giocando 36 partite e segnando 11 gol, e contribuisce alla promozione dei friulani in Serie A. Nella stagione 1995-1996 ritrova Alberto Zaccheroni (già suo allenatore nel Venezia) e gioca 31 partite con 9 gol. Nella stagione successiva disputa 32 gare segnando 13 goal formando, con il tedesco Oliver Bierhoff e il brasiliano Marcio Amoroso, il trio d'attacco che porta l'Udinese alla conquista del quinto posto e della prima storica partecipazione alla Coppa UEFA. Nella stagione 1997-1998 segna 10 reti in 31 partite di campionato, mentre in Coppa UEFA gioca 4 partite segnando 2 gol: uno al Widzew Lodz e uno all'Ajax, entrambi in casa. A fine campionato l'Udinese raggiunge il terzo posto in classifica.Durante la stagione 1997-1998, insieme al calciatore Sergio Volpi, divenne particolarmente famoso poiché le figurine dei due giocatori, vendute insieme ad una marca di gomme da masticare, erano a detta di molti collezionisti introvabili. Con i bianconeri Poggi giocherà altri due campionati, fino al gennaio 2000, quando viene acquistato dalla Roma allenata da Fabio Capello; con i capitolini gioca 11 partite, senza realizzare reti.

Nel gennaio 2001, dopo sei mesi senza giocare nella Roma, passa in prestito al Bari, dove disputa 17 partite e realizza 4 gol, non sufficienti ad evitare la retrocessione in Serie B.Nell'estate 2001 rientra in un ampio scambio di giocatori con il Parma, e i ducali lo girano in prestito al Piacenza. Con i biancorossi segna il gol più veloce della Serie A in Fiorentina-Piacenza, realizzandolo dopo 8 secondi dal fischio d'inizio. In coppia con Dario Hubner realizza 3 reti in 29 partite.In seguito torna al Venezia in Serie B, accettando una forte riduzione dell'ingaggio; vi rimane per due stagioni, intervallate da una parentesi in Serie A nell'Ancona. Nel 2004 scende in Serie C1 al Mantova (dove ritrova Hubner, suo partner a Piacenza e Ancona), conquistando la promozione in Serie B e contribuendo al raggiungimento di playoff nella serie cadetta.Conclude la carriera nella stagione 2008-2009, dopo un ulteriore triennio al Venezia. Domenico Salvatore

La Partita e le video-interviste a fine partita



La partita.


Francesco Curtale, Commissario del Roccella


Pippo Laface, allenatore del Brancaleone

Tabellino di Dosa

BRANCALEONE-ROCCELLA 0-0

Brancaleone: Ferraro 6, Autellitano 6, Genova 6, Aronne 6, Tringali 7, Foti 6, Marino 6, Luciano 6, Borrello 7, Rubertà 6, Di Leo 6
In panchina Larizza, Furfaro, Romeo G., Acquaviva, Tuscano, Galletta, Romeo P.
Allenatore, Filippo Laface, 6
Presidente, Carlo Galletta, 6


Roccella: Belcastro 6, Pizzoleo 6, Sorgiovanni 6, Saraco 6, Oliva 6, Kamprì 6, Minici 7, Franzè 6, Trimboli, Carbone 7, Saffioti 6
In panchina Ferrigo, Lucà, Coluccio, Scali, Femia, Criniti, Laaribi, Calabrese

Allenatore Franco Galati 6

Presidente, Achille Giannitti se non 3 Commissari fra cui Curtale Francesco 6


















"Venti sfumature di amaranto"- ad agosto la presentazione

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Da Aglietti a Scala, da Cozza a Pianca, passando per Colomba, Maestrelli, Mazzarri, Orlando, Battista e Simone Missiroli ed altri protagonisti della storia amaranto dell'ultimo mezzo secolo fino ai due presidentissimi Granillo e Foti.

Uscirà a fine luglio nelle edicole e librerie di Reggio Calabria e provincia "Venti sfumature di amaranto", scritto dai giornalisti reggini Anna Briante ed Emilio Buttaro.

Un viaggio entusiasmante tra aneddoti, segreti, storie di calcio e di vita, interviste, foto inedite.

La pubblicazione, che anticipa il centenario della Reggina, sarà presentata all'inizio di agosto al Circolo del Tennis "Rocco Polimeni" di Reggio Calabria alla presenza del moderatore Tonino Raffa, degli autori, dell'editore e di alcuni dei protagonisti raccontati in "Venti sfumature di amaranto".




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LA GRANATIERI AL COMANDO DI "STRADE SICURE"

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Decorrono oggi 6 mesi da quando il Comando Brigata “Granatieri di Sardegna” ha assunto la responsabilità del comando del Raggruppamento “Roma” nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, attivo nel territorio della Capitale. Questi sono i risultati ottenuti nelle attività di collaborazione con le Forze di Polizia: circa 9 milioni di chilometri percorsi; 6585 persone controllate e identificate, di cui 19 denunciate; 164 auto controllate, di cui 8 rinvenute rubate; più di 120 grammi di droga sequestrata. Le citate attività, condotte in stretto coordinamento con la Prefettura di Roma, sono state effettuate in concorso con le Forze dell’Ordine (Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri) e hanno riguardato la vigilanza di siti sensibili (sedi diplomatiche e stazioni della metropolitana), di centri di identificazione ed espulsione di immigrati clandestini (CIE), il pattugliamento a piedi in luoghi considerati “obiettivi sensibili” per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Il coinvolgimento dell’Esercito nella città di Roma ha dato un forte impulso alla lotta alla criminalità, migliorando la sicurezza a favore della cittadinanza romana e di tanti turisti provenienti da tutto il mondo per visitare la città eterna.

Calcio Lnd: libero accesso ai giornalisti iscritti all’Ussi

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Franco Pellicanò (Ussi Calabria): “Rinnovata la convenzione per le stagioni sportive 2013/2014,
Calcio Lnd: libero accesso ai giornalisti iscritti all’Ussi

REGGIO CALABRIA – I giornalisti iscritti all’Ussi hanno libero accesso a tutte le partite dei campionati dilettantistici di calcio sottoposte alla competenza della Lega Nazionale Dilettanti.
Lo ricorda il presidente dell’Ussi Calabria, Franco Pellicanò, evidenziando che anche per le stagioni sportive 2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016 sarà valida la convenzione stipulata tra la Lega Nazionale Dilettanti e l’Unione Stampa Sportiva Italiana, finalizzata a favorire il libero accesso dei giornalisti iscritti all’Ussi a tutte le partite dei campionati dilettantistici di calcio.


Nell’intento di agevolare l’operato dei giornalisti iscritti all’Ussi è stato, infatti, deciso di dotare gli stessi di una speciale tessera di riconoscimento emessa dallo stesso gruppo di specializzazione della Fnsi, contenente, tra l’altro, i loghi ufficiali della Lega Nazionale Dilettanti e dell’Ussi, nonché la foto dell’intestatario.

Al fine di semplificare le procedure di richiesta degli accrediti ed altri iter burocratici, l’Ussi Calabria, gruppo di specializzazione del Sindacato Giornalisti della Calabria, fa appello a tutte le società e le associazioni sportive dilettantistiche aderenti alla Lega Nazionale Dilettanti di consentire il libero accesso alle manifestazioni sportive, dalle stesse organizzate, ai titolari della tessera Ussi rilasciando loro – contestualmente all’esibizione della tessera medesima – il relativo titolo di ingresso gratuito nell’ambito e nei limiti della normativa recata dall’art. 3, quinto comma, del D.P.R. n. 633/1972 (rilascio di titoli di accesso gratuiti da parte degli organizzatori dello spettacolo nel limite massimo del 5% dei posti di settore secondo la capienza del complesso sportivo ufficialmente riconosciuta dalle competenti autorità – Circolare n. 165/E, punto 4.6, del 7 settembre 2000 dell’Agenzia delle Entrate).

Le notizie di cronaca dell'11 agosto 2013

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LECCE: IN AUTO CON SUA MADRE SI FERMA PER RAPINARE BAR, ARRESTATO = Lecce, 11 ago.  - Stava facendo alcune commissioni insieme alla madre che guidava l'auto, quando a un certo punto ha messo in atto un 'fuori programmà, quello di rapinare un bar-tabaccheria. È successo ieri mattina a Porto Cesareo, in provincia di Lecce, dove i carabinieri hanno arrestato un 19enne, di Copertino. Il giovane ha chiesto alla madre, che era all'oscuro dei suoi piani, di accompagnarlo presso il negozio 'La baià in località 'La Streà dove doveva fermarsi per acquistare un pacchetto di sigarette. Entrato nell'esercizio commerciale, inizialmente ha chiesto proprio le sigarette come un normale cliente, a volto scoperto. Poi, è passato all'azione criminosa: ha estratto dalla tasca un piccolo coltello da sub, ha sorpreso il titolare del negozio bloccandolo con un braccio intorno al collo e puntando, come ha confessato ai carabinieri, l'arma alla gola del malcapitato, ottenendo circa trecento euro, consegnatigli dal figlio del titolare. Ha subito imboccato l'uscita, minacciando di morte le vittime qualora avessero dato l'allarme. Quindi è risalito in auto, dove lo attendeva la madre ignara, senza dare segno alcuna di agitazione. Lungo il tragitto si è disfatto del coltello. I carabinieri della stazione Porto Cesareo grazie al contributo fondamentale di una serie di testimonianze, tra cui quelle delle vittime, insieme alle immagini del sistema a circuito chiuso di videosorveglianza presente nel bar, hanno identificato il ragazzo e lo hanno bloccato infine nei pressi della sua abitazione. Deve rispondere di rapina aggravata.


LECCE: TUFFO IN FONDALI BASSI DURANTE ESCURSIONE, DONNA IN RIANIMAZIONE = Lecce, 11 ago.   - Una donna di 33 anni di Campi Salentina, in provincia di Lecce, è rimasta gravemente ferita ieri sera dopo un tuffo effettuata a circa 300 metri dalla costa di Porto cesareo in un tratto di mare caratterizzato da fondali bassi. È successo nella tarda serata di ieri durante una escursione a bordo di una imbarcazione da diporto. La donna ha battuto la testa sul fondale. Le altre persone presenti a bordo, le hanno prestato soccorso, riportando a bordo la malcapitata ed allertando il 118 ed il 1530 della Guardia Costiera. Giunta in banchina, presso la rada di levante del porto di Porto Cesareo, la donna è stata affidata al personale medico del 118, nel frattempo giunto sul posto, che l'ha trasportata in codice rosso all'Ospedale 'Vito Fazzì di Lecce, dove nella notte è stata operata d'urgenza. La donna è attualmente ricoverata in rianimazione. Sull'episodio sono in corso indagini dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Municipale che hanno informato la Procura della Repubblica.

MORTO AJELLO: SIDDI, DA LUI LEZIONE INDELEBILE DI LIBERTÀ - ROMA, 11 AGO - «Nel tempo dell'informazione consumata come un piatto a un fast food, il giornalismo colto e brillante di Nello Ajello risplende di luce perenne». Lo dichiara il segretario della Fnsi, Franco Siddi. «Giornalista di eccellenza, intellettuale di prim'ordine, Nello Ajello, scomparso oggi a 82 anni - dice ancora il segretario Fnsi -, lascia una testimonianza rilevante di un giornalismo capace di promuovere cultura e conoscenza, di coniugare in maniera lieve e mai banale notizia e saperi. Dalla notizia alla profondità della cose, della vita, della politica, della cultura politica. Dal Mondo, all'Espresso, a Repubblica, ai saggi per Laterza di cultura politica e di profonda analisi di quella comunista nel rapporto con gli intellettuali, lascia una lezione umana e professionale indelebile di libertà, autorevolezza e sapienza critica. L'ironia colta dei corsivi è una dote di rara qualità espressiva che parla con finezza a tutti di cose e personaggi della complessità». «Oltre i suoi scritti e la sua lezione professionale (che conta anche un eccellente volume di »Lezioni di giornalismo« più che mai attuale) - prosegue Siddi -, c'è oggi una leva di giornalisti di valore cresciuti accanto al grande collega, nei giornali in cui ha lavorato come nella sua famiglia. Al figlio e nostro collega Mario, alla figlia Elvira e a tutti i famigliari il profondo cordoglio dei giornalisti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana».

REGGIO CALABRIA: COLPI DI PISTOLA CONTRO AUTO IN STRADA AFFOLLATA DI GIOVANI = Reggio Calabria, 11 ago. - (Adnkronos) - Dieci colpi di pistola sono stati esplosi la scorsa notte contro una Nissan Qashqai a Reggio Calabria. L'automobile era parcheggiata nella centralissima via De Nava quando, intorno all'una e mezza di notte, ignoti l'hanno crivellata di proiettili. La via era affollata di giovani poichè il luogo della sparatoria si trova vicino a un locale notturno. Fortunatamente non ci sono feriti. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato.

ESODO: ANAS, DOMENICA SENZA DISAGI SU STRADE E AUTOSTRADE ITALIANE = Roma, 11 ago.   - Circolazione senza disagi su tutta la rete stradale e autostradale dell'Anas per l'ultimo fine settimana di grandi partenze in vista del Ferragosto. Durante questo weekend da 'bollino rossò, fa sapere Anas, il traffico è stato intenso sin dalla prima mattinata di ieri, sabato 10 agosto, sulla direttrice nord-sud della costa adriatica e del tratto appenninico, dalla Calabria alla Lombardia e ai valichi di frontiera. Il volume dei transiti è risultato superiore a quello del primo weekend di agosto, soprattutto per le medie-lunghe percorrenze. Bilancio positivo anche sulla nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dove la circolazione è stata sostenuta, con punte massime fino a 4.500 veicoli l'ora nel tratto salernitano ieri, sabato 10 agosto, e fino a 4.000 veicoli l'ora nella giornata odierna, in direzione sud. Traffico scorrevole sull'intero tracciato autostradale, anche all'altezza degli 11 km impegnati da cantieri dove la circolazione è a doppio senso, grazie ai 430 km percorribili a due o tre corsie per senso di marcia, dei quali 322 km completamente ammodernati. Al momento la sala operativa dell'Anas segnala traffico intenso sulla strada statale 16 'Adriaticà tra le regioni Abruzzo e Marche, verso le località di mare.

MILANO: INCENDIO DOLOSO DI UN'AUTO, INDAGA LA POLIZIA = Milano, 11 ago.   - Incendio doloso di un'auto a Milano. Erano le 4.20 circa quando le fiamme sono divampate in via Pagano, all'altezza del civico 31, a Milano. L'incendio, provocato con due bottiglie di plastica probabilmente piene di benzina, hanno avvolto la parte anteriore di un Bmw cabrio parcheggiata in strada. Sul caso indaga la polizia.

ALIMENTI: DNA BUFALI E TRACCIABILITÀ FILIERA, CAMPANIA A DIFESA MOZZARELLA DOP = MAGGIORI CONTROLLI PER GARANTIRE CONSUMATORI E PRODUTTORI Napoli, 11 ago. -   - Un codice a barre del dna dei bufali e un sistema di tracciabilità di tutta la filiera: la Regione Campania difende così la mozzarella di bufala dop, attraverso maggiori controlli per garantire consumatori e produttori. In questo modo sarà possibile seguire ogni passo che porta alla mozzarella di bufala dop, «un'eccellenza tutta campana che va difesa», ha tenuto a sottolineare il governatore campano, Stefano Caldoro. La Giunta regionale della Campania, con una delibera proposta dall'assessore all'Agricoltura Daniela Nugnes e già approvata, punta a estendere a tutti gli operatori della filiera la richiesta di aderire a un sistema di tracciabilità. In Campania il settore bufalino comprende oltre 279mila capi, pari al 74% del patrimonio bufalino nazionale, allevati in quasi 1.500 aziende. Un settore in ripresa dopo la brucellosi che ha portato ad abbattere 58mila capi, causando danni pari a 60 milioni di euro. Oggi, però, la malattia può dirsi debellata, come sottolineato da Antonio Limone, commissario dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno perchè la brucellosi ha un'incidenza pari appena al 3-4%.

APPLE: 10 SETTEMBRE FORSE IL GIORNO VERITÀ PER L'IPHONE 5SÈsicuro AllthingsD.Nuove foto e rumors anche su iPad 13 pollici   - ROMA, 11 AGO - Per AllThingsD, l'affidabile blog tecnologico del Wall Street Journal, è certo: il prossimo 10 settembre verrà svelato il nuovo melafonino di punta della Apple, insieme probabilmente al suo colorato fratello minore 'low cost'. Nessuna conferma, ovviamente, da Cupertino, nè sulla data nè tantomeno sulla configurazione hardware, mentre in queste ultime ore arrivano nuovi 'rumors' e presunte foto del nuovo iPhone, che secondo il consenso generale dovrebbe chiamarsi '5S', anche non è ancora del tutto escluso il salto di generazione al '6', che potrebbe dare quel senso di nuovo che secondo alcuni analisti, e pare anche alcuni azionisti, sembra mancare ultimamente nei prodotti Apple. Il nuovo meafonino al top di gamma dovrebbe avere il nuovissimo processore Apple A7, una fotocamera esterna da 12 megapixel con il flash a doppio Led, con prezzi che, secondo le stime degli esperti in rete, molto probabilmente supereranno i 700 euro per il modello base da 16 GB, fino a raggiungere e forse superare i 1000 euro per il modello con memoria maggiore. Per l'iPhone 'low cost' la sigla '5C', dove il 'C' sta per 'colorè, sembrerebbe invece quasi certa, grazie anche alle foto di (presunti) imballaggi, di uno dei fornitori cinesi, circolate a fine luglio in rete. Costituirà sicuramente il nuovo modello base con prezzi che potrebbero partire dai 400 euro. In attesa del 'giorno della verita«, intanto in rete continuano ad arrivare voci e foto. Sul sito della vietnamita Tinhte, che in passato ha dimostrato di poter ottenere delle pre-release dei prodotti Apple, ieri sera c'erano le foto dei 'mock-up' dei nuovi Melafonini, a confronto con l'iPhone '5'. Immagini che mostrano quanto il nuovo '5S' sia simile al precedente modello, pur mettendo in risalto il nuovo flash a doppio led e il differente alloggiamento dell'obiettivo esterno. Il '5C' è invece facilmente distinguibile per il guscio di plastica, ma nella foto ha anche un connettore Lightning più sottile che secondo 9To5Mac potrebbe essere, però, solo un 'esperimentò per questo particolare simulacro. Proprio in queste ore, inoltre, l'analista Ming Chi Kuo di KGI Securities, che in passato ha offerto anticipazioni accurate, ha ribadito la voce che il bottone 'homè sarebbe convesso e in cristallo di zaffiro con un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali. La presenza del sensore, da usare per esempio al posto delle password, sarebbe confermata anche da funzioni e documenti riscontrati nella versione beta del prossimo sistema operativo mobile Apple, l'iO7. Proprio quest'ultimo, invece, è l'unica sicurezza del nuovo iPhone. L'iOS7, annunciato nell'ultimo evento Apple del giugno scorso, è da molti ritenuto il vero punto di svolta dei prossimi smartphone della mela morsicata, con le sue icone ristilizzate e le nuove funzioni innovative. Tra i rumors più recenti manca però un accenno alla versione maxi dell'iPhone di cui alcuni analisti avevano ipotizzato il lancio questo autunno, per rispondere al successo dei Galaxy 3G e adesso 4G che hanno il display più grande. Parlando di 'maxì, in rete circolano anche delle immagini oltre che di un iPad Mini Retina display (dato quasi per certo) anche di un iPad con uno schermo da quasi 13 pollici (quanto quello del Mac Air più grande), voci rilanciate anche dal Wall Street Journal che però non ritiene possa arrivare prima di un anno o due. Ma, leggendo i commenti dei navigatori nei blog specializzati, c'è chi spera che la 'One more thing', l'annuncio a sorpresa dell'ultimo minuto del keynote al quale ci ha abituato Steve Jobs, a settembre possa riguardare qualcosa di 'maxì. 

A Polistena la prima edizione della "NOTTE BIANCA DEGLI ARTISTI DI STRADA" 12 agosto

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"A Polistena la prima edizione della NOTTE BIANCA DEGLI ARTISTI DI STRADA"

 

Lunedì 12 agosto di scena a Polistena LA NOTTE BIANCA DEGLI ARTISTI DI STRADA, promossa dall'Amministrazione Comunale e dai commercianti i cui esercizi rimarranno aperti fino a tarda notte.

Tale manifestazione rientra nel programma dell'estate culturale polistenese 2013.

La manifestazione si svolgerà lungo le vie del centro storico che saranno chiuse al traffico e percorse da tantissimi artisti. Tra di essi i trampolieri, i giocolieri, i mangiafuoco, giganti oltre che diverse band che si esibiranno con strumenti musicali e tamburi, piano bar e jazz in vari punti della città.

Le attività gastronomiche e gli esercizi commerciali per l'occasione esporranno i loro prodotti e daranno vita a degustazioni nel circuito pedonale.

Le aree interessate saranno quelle incluse nel perimetro di: via Trieste, Via Jerace, area Trinità, scalinata Bellavista, Piazza della Repubblica, via Comm. Grio, Viale Italia, via on. Luigi Longo, villa Papere.

 

Polistena lì 11/08/2013

 

IL SINDACO

Dott. Michele Tripodi


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

MNews.IT
www.mnews.it

Stadio Online, le notizie sportive

La tragedia di Catania. E sotto l'ombrellone sei cadaveri di boat-people, extracomunitari, migrantes, vu' cumprà, "marocchini".......

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Monsignor Giancarlo Perego diceva su La Repubblica,…  la Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra domani 20 giugno 2013, coincide con giorni drammatici che hanno coinvolto molte persone in fuga: mille persone arrivate sulle coste siciliane in pochi giorni, la morte di migranti aggrappati a una rete per la pesca del tonno, che allungano la schiera dei 20.000 morti nel Mediterraneo, il ritorno dell'emergenza a Lampedusa": "La situazione dei rifugiati in Italia, già difficile per il nostro Paese, che comunque ha una rete di accoglienza, diventa drammatica nei Paesi segnati dalla guerra o per i Paesi confinanti: penso in particolare alla Siria e al Libano, alla Giordania o ai campi del Nord-Centro Africa o della Somalia ed Eritrea. Ogni anno cresce il numero di rifugiati e richiedenti asilo e cresce anche la consapevolezza di nuovi e allargati strumenti di protezione internazionale che sappiano rispondere a una situazione sempre più complessa. Misure di sola repressione e reclusione o solo emergenziali, soprattutto nel contesto europeo dove oltre 330.000 persone nel 2012 sono rifugiate, non bastano. Misure solo attente alle persone e non alle famiglie risultano insufficienti e inefficaci. Misure che creano un continuo spostamento delle persone da un Paese all'altro facendo aumentare il disagio sociale". Protezione e cooperazione, sono le parole che dovrebbero sostituire , espulsione e reclusione
CATANIA, IL DRAMMA STORICO DEL BOAT-PEOPLE, VU CUMPRÁ, “MAROCCHINO”, EXTRACOMUNITARIO… E SOTTO L’OMBRELLONE SEI CADAVERI DI  MIGRANTES
Domenico Salvatore


C’era una volta il boat-people, Anni Settanta, Vietnam.

Per approfondire, consigli per i naviganti. I Boat people (espressione costruita a partire dalle parole inglesi «barca» e «gente») sono dei profughi che fuggono dai loro paesi per motivi politici o economici. La fuga, dei "Boat people" usa il mare come unico percorso possibile per un esodo in massa, e non ha avuto lo scopo di giungere in alcun porto ma, imbarcati su mezzi di fortuna, chiatte, barche, zattere, spesso in sovraccarico, senza guida e senza criteri di sicurezza, ha avuto a volte solo lo scopo di porsi sulle rotte delle navi, che avendoli intercettati spesso li hanno soccorsi e raccolti; in molti altri casi invece naufragi, annegamenti, fame, sete, freddo, hanno prodotto altrettante numerose vittime.

Il termine, fonte Wikipedia, è entrato nell'uso comune nel 1976, dopo l'invasione del Vietnam del Sud da parte del regime comunista del Vietnam del Nord, all'epoca della nazionalizzazione delle imprese e della collettivizzazione delle terre. Parecchie decine di migliaia di persone, considerate non sufficientemente aderenti al nuovo sistema, furono perseguitate, e quindi decisero di fuggire in tal modo via mare.Jean-Paul Sartre e Raymond Aron, nel sostenere la causa dei boat people all'Eliseo di fronte a Valéry Giscard d'Estaing nel giugno del 1979, contribuirono a rendere noto il problema in Francia.In Italia il fenomeno venne prepotentemente a conoscenza dell'opinione pubblica grazie alla missione umanitaria della Marina Militare Italiana, che sotto l'impulso del governo italiano inviò nell'estate del 1979 gli incrociatori Vittorio Veneto e Andrea Doria e la nave appoggio Stromboli nel sud-est asiatico con il compito di portare assistenza ai profughi sudvietnamiti.

La missione, durata dal 4 luglio al 20 agosto 1979, salvò 891 persone.Al primo periodo di esodo dal Vietnam del 1975-1979, dopo un periodo di pausa, ne seguì un secondo nel 1988-1990, ne furono soggetti per la maggior parte vietnamiti, espulsi dalle omologazioni politico-economiche di tipo nord-vietnamita, ma anche numerosissimi cinesi residenti in Vietnam, vittime dello stato di conflitto politico allora esistente con la Cina; il fenomeno interessò un totale stimato di 800'000 persone. Un fenomeno migratorio analogo, sia pure più limitato come entità e modalità, e diverso per motivazioni, quello dell'esodo albanese nel 1997, ha interessato direttamente, come luogo di accoglienza, l'Italia. Poi venne il vu’cumprà (i venditori ambulanti di origine africana… Bamba" "Billy" "Zizzi" "Alì"); "sciuscià", con cui alla fine della Seconda guerra mondiale si iniziarono a chiamare i bambini napoletani che si offrivano di lucidare le scarpe ai soldati americani, distorcendo la pronuncia dell'inglese shoe shine. (vu' lavà, vu' pregà, vu' campà, vu' aggiustà, vu' drugà, vu' parlà, vu' giucà "; cittadino non appartenente all'Unione europea"ed infine il migrante. “ I più noti, sono i marocchini.Sono coloro che, fonte nonciclopedia.wikia.com, in caso di pioggia, scatenano un allarme generale tra tutta congrega dei marocchini, i quali abbandonano qualsiasi cosa stessero facendo, per dedicarsi a pieno alla vendita di ombrelli a un minimo di 5 euro. Costoro spuntano dal nulla con in una mano la serie di ombrelli chiusi, e nell'altra un ombrello aperto per ripararsi.

Nessun ha mai svelato il mistero per cui loro spuntino già pronti e brillanti a vendere ombrelli alla vista delle prime gocce di pioggia. Marocchini-Mezzo-Cinesi: è quel tipo di marocchini che, pur non appartenendo a una razza orientale, vende articoli e prodotti unicamente cinesi. Reperibili per lo più nella metro, dove vendono assurdi giocattoli per bambini, scope-aspirapolvere, e piccoli souvenir a cui nemmeno i turisti osano avvicinarsi. Quelli che lavorano all'esterno, commercializzano articoli come i cagnolini che camminano e abbaiano, le smart mobili e bamboline hawaiane che "ballano".  Marocchini Cinesi: sono famossissimi e universalmente noti come "I CINESI". I principi del prodotto assurdo. Ve ne sono due tipi: Cinesi-tuttofare, quelli che non commercializzano nessun prodotto, ma si affidano alle proprie mani, del tipo "il tuo nome in cinese a 10 €" oppure quelli che producono gli origami con foglie di bambù; ci sono i Cinesi-VuCumprà, cioè coloro a cui era predestinata ufficialmente la vendita di gadget "Made in China", prima che i marocchini soffiassero loro idee e prodotti.

I Marocchini Cinesi non sono molto amichevoli e preferiscono restare sulle loro. È impossibile trattare sul prezzo con questa tipologia. Poco più di 5milioni alla fine del 2011: è il numero degli immigrati regolari presenti nel nostro Paese. Attraverso uno specifico dossier, la Caritas Italia, in collaborazione con la Fondazione Migrantes, fonte frontierenews.it partendo dalle concessioni, dai permessi di soggiorno e dai visti per motivi professionali, rilasciati dal Ministero degli Affari degli Esteri, ha effettuato un censimento degli stranieri, calcolando il numero di quelli residenti in Italia. L’indagine ha messo in luce un incremento della loro presenze rispetto al recente passato. Sino al 2011, infatti, in Italia si contavano 4.968.000 immigrati regolari, divenuti 5.011.000 alla fine dello scorso anno. Tra questi, 231.750 hanno ricevuto un visto per inserimento stabile, per esigenze di lavoro o per motivi di famiglia, mentre 263mila sono i permessi di soggiorno che non sono stati rinnovati.

Nutrita la presenza degli stranieri comunitari: 997milla sono i rumeni, 112mila gli immigrati provenienti dalla Polonia, i bulgari sono 53mila. Nel dossier è stata indicata anche la presenza di poche decine di migliaia di tedeschi, francesi, inglesi e spagnoli, per un totale di circa 150mila persone. E se l’8,3 degli stranieri italiani sono americani, per un totale poco più di 400mila presenze (Perù, Brasile, Ecuador, e ancora Argentina, Bolivia e El Salvador i Paesi di provenienza) soltanto lo 0,1% sono quelli provenienti da Oceania. Tra questi, una sparuta minoranza è composta dagli apolidi.Vediamo la situazione dei soggiornanti europei non comunitari, che in totale sono circa 1milione e 200mila unità. Tra questi, i più numerosi sono gli albanesi (491.495), seguiti dai 223.782 ucraini e i circa 150mila moldavi. Sul territorio italiano si registra anche la presenza di 101.554 serbi e montenegrini, 82.209 macedoni, 37.090 russi e di poche decine di migliaia di bosniaci, croati e turchi.Ma la grande collettività degli stranieri non comunitari presente italiana resta quella africana, con più di 1milione di persone residenti nel nostro territorio: quelle dei tunisini, egiziani, senegalesi, nigeriani e ghanesi sono le “rappresentanze” straniere più numerose, seguite da quelle degli algerini, camerunensi, etiopi, mauriziani e somali.In fine, un cenno sui migranti provenienti dall’Asia: un totale di 924.443 persone, tra cui figurano le collettività di cinesi (circa 300mila), filippini (152.382), bangladesi (poco più di 100mila), srilankesi (94.577), indiani (circa 150mila) e pakistani (90.185).

Uno sbarco di migranti è avvenuto all'alba a Catania. Sei di loro sono morti. Sono tutti giovani di età inferiore ai 30 anni. Tra loro c'è anche un minorenne, un ragazzo di 13-15 anni. I corpi sono stati messi in delle sacche ed è in corso il loro trasferimento nell'obitorio dell'ospedale Garibaldi. La Procura di Catania ha disposto la semplice ispezione cadaverica.Sono annegati durante il tentativo di raggiungere la riva i sei migranti morti sulla spiaggia del lungomare Plaia di Catania. Il peschereccio con cui erano arrivati si è arenato a 15 metri dalla riva. Gli extracomunitari che non sapevano nuotare sono 'precipitati' in un canale profondo alcuni metri che c'è prima della battigia.I sei uomini morti facevano parte di un gruppo di migranti che erano a bordo di un piccolo motopeschereccio che si è arenato a 15 metri dalla riva. Secondo gli investigatori, volevano raggiungere la battigia per fuggire. Tra loro donne e anche bambini molto piccoli. Sono stati soccorsi dalle forze dell'ordine e dalla Guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l'identificazione e i soccorsi.Un bambino disidratato, dei 98 immigrati sbarcati a Catania, e provocato dal lungo viaggio, durato circa una settimana, e' stato ricoverato per precauzione in ospedale. Visiti mediche sono state disposte anche per una donna incinta. I naufraghi hanno detto di provenire prevalentemente dall'Egitto e dalla Siria. Tra loro ci sono anche 17 minorenni. A tutti é stato dato da mangiare, perché avevano finito le scorte alimentari.

Alle operazioni di soccorso hanno partecipato Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza del reparto aeronavale di Messina e baschi verdi di Catania, Vigili del fuoco, Protezione civile, personale medico del 118 e volontari.Secondo quanto è emrso dai primi controlli eseguiti dalle forze dell'ordine che stanno cercando anche di identificare eventuali scafisti, tra i migranti sbarcati ci sarebbero 55 minorenni, 17 dei quali non accompagnati. Tra loro anche tre ragazzine e cinque donne, una delle quali appunt incinta. Gli altri 32 extracomunitari sono uomini.Il Lido Verde, uno dei più rinomati stabilimenti balneari del lungomare della Plaia di Catania, dove sono sbarcati gli immigrati all'alba, resterà chiuso almeno oggi e domani. Lo ha affermato il titolare del Lido, Dario Monteforte, spiegando che "noi ci sentiamo di doverlo fare, per motivi umanitari". Negli stabilimenti attigui le persone guardano con curiosità al Lido Verde e molte sono in acqua a fare il bagno. In spiaggia sono presenti carabinieri e polizia.Il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha aperto un'inchiesta, che coordinerà personalmente, sullo sbarco di 98 migranti, sei dei quali morti, sul lungomare della Plaia. Il reato ipotizzato è, al momento, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo. Il procuratore ha disposto l'esame autoptico esterno e soltanto in caso di ulteriori accertamenti deciderà sull'eventuale autopsia. Sulla dinamica sono in corso accertamenti, ma il magistrato ha confermato che la tesi privilegiata è l'annegamento appena scesi dalla barca. "Il natante - ha spiegato il procuratore Salvi - si e' arenato su una secca: i migranti hanno pensato che si toccasse, sono scesi dalla barca e invece sono annegati perché l'acqua all'improvviso diventa profonda". Sono una ventina i migranti che sono riusciti ad arrivare vivi sulla spiaggia, gli altri sono rimasti sul natante. I primi a dare l'allarme sono stati i gestori del lido Verde. Sulla battigia c'erano già due corpi, altri quattro sono stati recuperati da vigili del fuoco e capitaneria di porto in mare.La globalizzazione. Che cosa c’entra con i boat-people, gli extra-comunitari, i migrantes, quel processo di interdipendenze economiche, culturali, politiche e tecnologiche i cui effetti positivi e negativi hanno una rilevanza planetaria? Tra gli aspetti positivi vanno annoverati la velocità delle comunicazioni e delle informazioni, l'opportunità di crescita per Paesi a lungo rimasti ai margini dell'economia, la contrazione della distanza spazio-temporale e la riduzione dei costi per l'utente finale, grazie all'incremento della concorrenza.

Gli aspetti negativi sono il degrado ambientale, il rischio dell'aumento delle disparità sociali, la perdita delle identità locali, la riduzione della sovranità nazionale e dell'autonomia delle economie locali e la diminuzione della privacy.Il termine "globalizzazione", di uso recente, è stato utilizzato dagli economisti per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni fra popoli e grandi aziende. Il fenomeno invece va inquadrato anche nel contesto delle complesse interazioni su scala mondiale che, soprattutto a partire dagli anni ottanta, in questi ambiti hanno subito una sensibile accelerazione.Sebbene molti preferiscano considerare semplicisticamente questo fenomeno solo a partire dalla fine del XX secolo, osservatori attenti alla storia parlano di globalizzazione anche nei secoli passati. Ma erano tempi diversi in cui la globalizzazione si identificava, pressoché essenzialmente, nell'internazionalizzazione delle attività di produzione e degli scambi commerciali.

La globalizzazione si può definire una situazione nella quale mercati, produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare sono connessi su scala mondiale in un continuo flusso di scambi che li rende interdipendenti e tende a unificarli secondo modelli comuni ma che si divide in vari settori che contengono diversi aspetti. L'economista Giancarlo Pallavicini afferma che, anche per effetto della tecnologia informatica, essa può definirsi come "uno straordinario sviluppo delle possibili relazioni, non soltanto economico-finanziarie, pur preminenti, tra le diverse aree del globo, con modalità e tempi tali da far sì che ciò che avviene in un'area si ripercuota anche in tempo reale sulle altre aree, pure le più lontane, con esiti che i tradizionali modelli interpretativi dell'economia e della società non sono in grado di valutare correntemente,anche per la simultaneità tra l'azione ed il cambiamento che essa produce".In campo economico la globalizzazione è un concetto multidimensionale che può indicare: la progressiva abolizione delle barriere commerciali, ovvero l'aumento dei volumi del commercio internazionale e la crescente integrazione economica tra paesi; la crescente mobilità internazionale dei capitali e il processo di finanziarizzazione dell'economia; i processi di liberalizzazione del mercato del lavoro; le politiche di deregolamentazione, liberalizzazione e privatizzazione; l'affermazione del fenomeno delle imprese multinazionali nello scenario dell'economia mondiale: in questo ambito si fa riferimento sia alla delocalizzazione di una o più fasi del processo produttivo, sia alla tendenza verso la standardizzazione dei prodotti, ampliando così i propri mercati di sbocco; il progressivo trasferimento di sovranità democratica dagli stati-nazione ad entità internazionali e sovranazionali con grado imperfetto di democrazia.


I dati storici mostrano come la globalizzazione non sia un fenomeno recente: la prima ondata di globalizzazione si ebbe tra il 1840 e il 1914, anche grazie allo sviluppo di nuove tecnologie che resero il mondo "più piccolo" come navi a vapore, ferrovie e telegrafo. Il passaggio tra le due guerre, la grande depressione e il diffuso protezionismo risultarono in una diminuzione degli scambi commerciali, attuato mediante l'utilizzo di barriere quali dazi, sussidi e quote. A partire dalla fine degli anni '70 si è verificata una nuova ondata di liberalizzazione del commercio mondiale, anche attraverso accordi e istituzioni internazionali appositamente concepite quali il GATT e successivamente il WTO finalizzate all'abolizione progressiva delle barriere al commercio internazionale.Alla base della fase attuale di globalizzazione (spesso chiamata globalizzazione neo-liberista) ci sono ragioni tecnologico/scientifiche (la rivoluzione informatica che ha ridotto enormemente il costo delle comunicazioni e dei trasporti), ragioni politiche (il crollo dei paesi socialisti avvenuto a partire dal 1989 che ha ridotto il mondo da "bipolare" a "unipolare"), ragioni economico-culturali (la crescente fiducia nel mercato come istituzione in grado di risolvere automaticamente il problema della produzione e distribuzione dei beni, e gli enormi interessi economici che stanno dietro a questa visione).

Gli effetti economici e sociali della globalizzazione sono ampiamente dibattuti e controversi. Da un lato, istituzioni come Banca Mondiale, Organizzazione Mondiale del Commercio e Fondo Monetario Internazionale[senza fonte] ritengono che la globalizzazione abbia portato ad una maggiore crescita a livello globale, migliorando l'economia e le condizioni sociali dei paesi in via di sviluppo.Altre organizzazioni quali l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, associazioni, movimenti, hanno invece una posizione molto critica, sottolineando soprattutto come la globalizzazione sia legata ad un aumento delle disuguaglianze mondiali e, in alcuni casi, della povertà. La ricerca empirica è attualmente insufficiente e inconclusiva, sottolineando come gli effetti economici e sociali variano a seconda dei paesi e delle politiche che vengono considerate.In conclusione, se il fenomeno della globalizzazione appare come un fenomeno economico-sociale inevitabile e inarrestabile in quanto legato all'evoluzione della stessa società moderna e più in generale al modernismo, i contenuti delle politiche economiche della globalizzazione, e i loro effetti sociali su povertà e disuguaglianza potrebbero essere governati e gestiti in maniera più attenta.
Domenico Salvatore















Caulonia Marina: rivenuto capodoglio sulla spiaggia.

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Lungomare di Caulonia nel punto di coordinate Lat. 38°20'20'' N – Long. 016°27'50''E.
Nel primo pomeriggio di oggi 11 agosto 2013 alle ore 14.15 sulle battigia del lungomare di Caulonia si è spiaggiato un grosso cetaceo ormai in avanzato stato di decomposizione fra i bagnanti che hanno avvisato la Sala Operativa dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Ionica.
I militari sono intervenuti sul posto unitamente al dott. Armocida Francesco e dott. Santo Squillace del Servizio Veterinario ASP 5 Reggio Calabria distretto di Locri Area A.
Sul posto è intervenuta anche la dottoressa Stefania Giglio del centro Studi Cetacei Onlus di Pescara.
Sul posto è giunto il TP Romano Vincenzo del Servizio Veterinario ASP 5 Reggio Calabria distretto di Locri Area A.
A seguito del sopralluogo la dott. Stefania Giglio intervenuta sul posto conferma che si tratta di un cucciolo di capodoglio (physeter catodon) di sesso femminile di circa 8 metri e del peso di circa 800 kg  morta da circa un mese.
I tecnici intervenuti non hanno riscontrato, dall'esame ispettivo esterno, nessun segno di malattie e parassiti tipici della specie e non si evince alcun sospetto di malattia trasmissibile all'uomo o agli animali.
Sono in corso le operazioni per la rimozione della carcassa e smaltimento a norma di legge a cura del Comune di Caulonia.


Roccella Jonica 11.08.2013


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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PROGETTO NAZIONA "FORZA AZZURRI" - PDL GIOVANI

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PARTE IL PROGETTO FORZA AZZURRI
Parte il progetto "Forza Azzurri", prodotto ufficiale della Giovane Italia, autorizzato dall'On. Annagrazia Calabria e da Armando Cesaro, rispettivamente coordinatrice e vice del movimento giovanile più grande d'Italia.
Un progetto di sostegno a favore di Silvio Berlusconi, che si è prefissato il compito di portare a conoscenza del popolo azzurro, una miriade di news dell'ultima ora sul Cav e Forza Italia 2.0.
I promotori del progetto sono: Williams Verta (ideatore), Francesco Barbagallo, Stefano Benigni, Alessandro Bertoldi, Ercole Caligiuri, Paolo Anthony Fleming, Giorgio Gaias, Tiziana Ippolito, Marco La Boccetta e Francesco Sassi.
Questo gruppo di giovani "liberali" a cui sta a cuore il futuro della propria nazione, credono fortemente nella leadership della famiglia Berlusconi, alcuni di questi sono già veri e propri leader del partito nei propri territori e si impegnano "quotidianamente" con passione e con amore, per difendere i diritti dei cittadini.
Il progetto comprende un diario di bordo che sarà presente su diversi social network e prossimamente diventerà un'app, dove all'interno chiunque potrà esprimere il proprio parere, lanciare nuove idee e/o sponsorizzare una qualsiasi iniziativa su tutto ciò che riguarda il nostro leader e l'universo azzurro.
Da tempo in molti si lamentano della mancanza di un vero e proprio collegamento tra la base e i big del partito, insieme a tutto il gruppo nazionale della GI, noi ci faremo portavoce con i vertici nazionali, di tutti coloro che vorranno dare un apporto forte al progetto liberale di cambiamento dell'Italia, lanciato nel 1994 con la nascita di Forza Italia.
Che aspettate? Non vi resta che aderire al nostro progetto e seguire i nostri aggiornamenti, per trovarci su un qualsiasi motore di ricerca tipo google, dovete digitare hashtag seguito da forza azzurri oppure andare sul sito www.giovane-italia.com, non vi resta che cliccare "Mi piace" su Facebook oppure "Segui" su Twitter.
Ricordate, basta un click e darete forza a tutte le vostre idee.


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Il Carnevale estivo del Guiscardo - resoconto

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A San Marco Argentano (Cosenza), dopo due straordinarie giornate (8 e 10 agosto 2013) ricche di suoni e di colori è calato il sipario sul Carnevale estivo del Guiscardo.

L'iniziativa ha interessato il centro storico della città che ha nella perfettamente conservata torre normanna, fatta erigere proprio dal Guiscardo (Roberto d'Altavilla, detto appunto il Guiscardo), il suo monumento simbolo.

Il Carnevale estivo del Guiscardo si è concluso con una cerimonia, moderata dallo scrivente, che ha consegnato ai partecipanti alla kermesse sammarchese (I GUERRIERI DELLA NOTTE, gruppo di San Marco Argentano;  Rio du Brasil, dell'associazione DALLA TERRA AL SAPERE;  LE BRASILIANE, della scuola ARABESQUE DANZA E FITNESS;  I BARONI DI BALBIA, gruppo spontaneo di San Marco Argentano e CAPRICCIO VENEZIANO, della laguna veneta) apprezzati omaggi e con i sempre graditi e attesi fuochi pirotecnici.

 

 San Marco Argentano (Cosenza), 11 agosto 2013

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Luigi Palamara
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Reggio Calabria, i legali dell' ex Sindaco Arena: ''Dichiarato incandidabile senza un processo''

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Di seguito la nota diffusa dagli Avv. Infantino e Capria, legali di Demetrio Arena:

Non sorprende che il provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria che ha dichiarato l’incandidabilità, tra gli altri, del nostro assistito, dott. Demetrio Arena, sia stato oggetto di numerosi interventi sulla stampa. Rammarica, però, che, in alcuni casi, esso sia stato utilizzato per avanzare giudizi ed illazioni sul piano morale, etico e sociale, motivo per il quale la necessità di tutelare l’onore, la dignità e la storia personale e professionale del nostro rappresentato vince la ritrosia al commento dei provvedimenti al di fuori delle aule di Giustizia, e costringe a necessari, succinti chiarimenti.

A maggior ragione se un tale castello viene costruito in presenza di un provvedimento che si reputa manifestamente ingiusto, addirittura abnorme, e che sarà impugnato nelle sedi deputate, com’è giusto che sia,  e che, comunque, attiene ai diritti politici di una persona che, al di là di ogni ragionevole dubbio,  notoriamente non è un mafioso.

Al fine di chiarire i contorni della vicenda, si ritiene di potere affermare che, in sostanza, Arena sia stato dichiarato incandidabile senza un processo.

Infatti, il Tribunale – errando -  ha ritenuto (pag. 30 provvedimento) di avere il compito “…di valutare solamente se le condotte già considerate ai fini dello scioglimento del consiglio comunale siano efficienti a determinare la declaratoria di incandidabilità per l’uno o per l’altro degli amministratori,” e che “ non è possibile, data la natura e i limiti del giudizio, alcun accertamento volto a confutare la veridicità delle suddette condotte e/o a ridimensionarne la portata …”, così ritenendo non ammissibili tutte le attività difensive, anche documentali, che confutavano i fatti e le circostanze contenuti nella relazione ministeriale.

Orbene,  se non all’interno di questo giudizio, dove altro il sospettato di incandidabilità avrebbe potuto dimostrare l’insussistenza, l’inconducenza, l’irrilevanza, etc., di fatti accertati in una relazione redatta in assenza di effettivo contraddittorio, la cui rilevanza costituzionale è di immediata apprensione? Applicando il percorso a casi di prossima intelligibilità, sarebbe come ammettere che nel processo penale l’imputato non possa difendersi sulla veridicità dei fatti contestati,  ma solo sulla valutazione se da essi derivi o no la commissione del reato, e quindi l’applicazione della pena. Come dire: Tizio è accusato di avere ucciso Caio; Tizio non può provare di non averlo ucciso, perché si tratta solo di stabilire se l’omicidio costituisce reato, e in caso affermativo, comminare la pena.

Tale quadro dovrebbe indurre anche i più agguerriti oppositori ad atteggiamenti di civile prudenza.: si è in presenza di un professionista sicuramente né organico, né associato né contiguo, né colluso con ambienti malavitosi, che, in una determinata fase della sua vita ha deciso di servire la sua Città, con la conclamata serietá,competenza e professionalità, pur consapevole dei rischi sul piano personale che si sono ormai ampiamente disvelati. E’ ingiusto, ed appartiene ad una logica perversa, che oggi si pretenda di presentargli un conto, ma vi è certezza che la Giustizia prevarrà su tutto.

Avv. Rosario Infantino

Avv. Roberto Capria

Luigi Tuccio: Nel pieno rispetto della Magistratura appellerò la sentenza.

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Luigi Tuccio: ''Nel pieno rispetto della Magistratura appellerò la sentenza, basata su relazione ministeriale grossolana e firmata da commissari prefettizi dei quali bisognerebbe conoscere la storia...''

Di seguito la nota diffusa da Luigi Tuccio - 

La incompiuta, non definitiva e quindi opinabile motivazione del provvedimento di incandidabilità del sottoscritto è conseguentemente la incompleta conoscenza dei fatti da parte dell’opinione pubblica, mi inducono ad assumere una inevitabile iniziativa di integrazione e precisazione di quanto accaduto, per il rispetto del diritto di informazione, ma soprattutto per la tutela della dignità morale mia e della mia famiglia oltre a quella professionale.

Con pertinenti documentazioni, che esaustivamente contrastavano in maniera incontrovertibile le spicciative e contraddittorie conclusioni della arcinota relazione ministeriale, avevo rappresentato al Tribunale di Reggio Calabria precise circostanze, purtroppo, non riprodotte nel provvedimento di incandidabilità, evidentemente carente di motivazione.
In particolare avevo ampiamente documentato come la richiamata intercettazione del colloquio carcerario tra Bruna Nocera ed il proprio marito detenuto Pasquale Jr. Condello, nella Casa di Reclusione di Voghera, nel cui contesto si era inserito il detenuto Nino Imerti, rivelava in maniera documentale che quest’ultimo non mi conosceva assolutamente.
Tant’è che a costui venivo indicato dalla Nocera genericamente come il fidanzato della sorella ed alla quale veniva chiesto se per caso fossi un parente del Magistrato Giuseppe Tuccio, ricoprente l’incarico di Garante dei Detenuti.

Appresa la conferma di tale rapporto, l’Imerti  manifestava in maniera evidentissima il proposito di tentare un contatto  anche indiretto con mio Padre, il Magistrato Giuseppe Tuccio, al fine di carpire qualche vantaggio per la sua posizione carceraria.
Ed è stata proprio questa la testuale interpretazione esposta nel provvedimento ministeriale che per le anzidette strumentali ragioni, decideva l’applicazione nei confronti dell’Imerti della misura di cui all’art. 41 bis.
Di tali vicende ho avuto notizia soltanto a mezzo stampa così come dell’anzidetto tentativo dei saluti da parte dell’Imerti per il tramite di Bruna Nocera (saluto che quest’ultima non si è mai azzardata di comunicarmi, anche stante i risicatissimi rapporti interpersonali) e sulle stesse vicende – con dichiarazioni rese in un  procedimento giudiziario in cui sono stato chiamato a deporre, avente ad oggetto la conferma o meno del regime di 41 bis ad Imerti – evidenziavo fermo atteggiamento di disprezzo e di sdegno per l’irricevibile saluto e per ogni manifestazione di disponibilità espressa nel corso del citato colloquio dall’Imerti in ordine ad un appoggio elettorale nei miei confronti in occasione di una eventuale futura candidatura elettorale, essendo a me ben noti i misfatti criminali consumati dallo stesso soggetto.

Di analogo contenuto era peraltro una dichiarazione inviata da mio Padre, Dott. Giuseppe Tuccio, nel suo ruolo Istituzionale, affermando categoricamente di non aver mai assunto alcuna iniziativa nella sua qualità di Garante dei Detenuti, relativamente alla posizione dell’Imerti.
Di tutto ciò il Tribunale di Reggio Calabria non ha ritenuto neanche dare lettura agli atti, non ravvisandosene alcun cenno nel provvedimento in discussione.
Quanto poi alle scelte personali di Bruna Nocera, moglie del detenuto Pasquale Jr. Condello, esse non hanno mai sfiorato la persona di Giampiera Nocera che ancora minorenne ha appreso del matrimonio di costei, in carcere, con il detenuto Pasquale Jr. Condello.
Avevo ancora precisato, nelle richiamate memorie difensive, che all’epoca in cui avevo avviato una relazione sentimentale con Giampiera, la madre di costei Giuseppa Cotroneo non era nemmeno indagata.

E’ umanamente evidente, a tal proposito, la impossibilità da parte di Giampiera di recidere un naturale rapporto di parentela essendosi però curata di elidere in maniera radicale ogni contatto con la sorella.
Relativamente poi allo sbandierato valore delle cause civili affidate dal Comune di Reggio Calabria all’avvocatessa Nocera, ho avuto modo di documentare probatoriamente come tale rapporto professionale fosse sorto e concretizzato ben prima della conoscenza tra me e Giampiera, essendo stata considerata una giovane professionista da valorizzare alla stregua di centinaia di giovani colleghi che hanno partecipato alla short list del Comune.
E’ assolutamente falso, poi, il dato artatamente strumentalizzato da alcune testate, secondo cui Giampiera fosse stata destinataria di incarichi a sei zeri, lasciando intendere la corresponsione di parcelle di analogo valore.

Si tratta, invece, di due cause di valore, avente ad oggetto opposizione a decreto ingiuntivo, nei quali sono stati individuati onorari ai minimi tariffari, per i quali la stessa professionista ha  anticipato diverse migliaia di euro per l’iscrizione al ruolo delle stesse, ad oggi mai rimborsate e soprattutto si tratta di incarichi per i quali Giampiera ha ritenuto rinunciare ormai da diverso tempo, essendosi sentita mortificata da tutta la vicenda ciò nonostante la revoca della provvisoria esecuzione degli stessi decreti … con evidente risultato positivo per l’Amministrazione!
Assolutamente, dunque, un rapporto professionale incardinatosi anni prima rispetto sia al rapporto sentimentale con me, che rispetto al mio ruolo istituzionale e politico.
Analogamente ad altri migliaia di incarichi affidati a centinaia di colleghi della Città!
Per ultimo sento la necessità di ribadire che ho attraversato la mia infanzia e la mia adolescenza permanentemente costretto a vivere, unitamente ai miei familiari, sotto scorta rafforzata per le delicatissime funzioni giudiziarie svolte da mio Padre, vittima tra l’altro di un grave attentato dinamitardo; circostanze queste che hanno consolidato nella profondità del mio cuore un fermo sentimento del più assoluto disprezzo e la permanente convinta contrapposizione verso le attività sciagurate della criminalità organizzata.

Nel pieno rispetto, dunque, del ruolo della Magistratura appellerò la sentenza, atteso che essa fonda la propria decisione esclusivamente sulla relazione ministeriale, assurta ad oracolo intoccabile di verità ed in ordine alla quale sono alla portata di tutti le grossolanità ivi contenute e riportate dai funzionari prefettizi dei quali sarebbe opportuno conoscere la storia personale e professionale peraltro agevolmente individuabile sul web! 

CENTRALE A CARBONE DI SALINE JONICHE: SI’ CONVINTO AL PROGETTO SEI.

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INFORMARE LA POPOLAZIONE IN MODO SERIO, CORRETTO E TRASPARENTE.



La vicenda della Centrale a Carbone è sempre presente nei nostri pensieri e dialoghi , in quanto nonostante diversi “personaggi”  si siano sbizzarriti a cercare di convincere e convertire al NO più gente possibile, con argomenti che ormai non hanno nessun riscontro oggettivo,  la “vera” popolazione dei paesi di Motta San Giovanni, Saline Joniche, Melito di Porto Salvo e dintorni ha ormai cominciato finalmente a “sentire”, anzi a vedere, tramite la campagna informativa che la SEI ha iniziato da qualche settimana ad integrare, con tutte le misure a beneficio del territorio, come spiegato dall’Amministratore Delegato Dott. Fabio Bocchiola proprio a Saline Joniche, nell’occasione del recente incontro tenutosi a Piazza Chiesa, il volto e le ragioni che portano la società svizzera ha continuare a credere con ferma  convinzione che il Progetto di una Centrale del genere può davvero essere una opportunità straordinaria che non potrà che portare una serie di grandi benefici ad un una fascia di territorio che oggi definire una delle più disastrate e povere d’Italia e senz’altro un’amara ma reale verità.

Ben oltre un centinaio di persone hanno riempito in ogni posto il salone dove  si è svolta la presentazione della SEI,  cittadini che da tempo hanno aderito alla convinzione della bontà del Progetto. Sappiamo e capiamo bene che chi investe, e tanto anche, vuole dopo avere il proprio ritorno. Ma ciò ci sembra assolutamente ovvio e logico. Quello che non riusciamo a capire invece, di chi predica il NO senza se e senza ma, è come sia possibile che qualcuno sia in grado di dare risposte definitive (sia  in negativo che in positivo) senza conoscere nulla o quasi del Progetto relativo alla Centrale in questione. Si fanno sempre e solo paragoni con Centrali molto vecchie, o addirittura fuori produzione, (basta vedere certe fotografie pubblicate accanto a vari articoli su Saline) per cercare di convincere la gente che rispetto a 40/50 anni fa in fatto di tecnologie e sistemi nulla è cambiato per questa tipologia di impianti…!!!


Oggi di Centrali di questo tipo in Italia ne troviamo ben 13, e le troviamo anche dentro le Città (Genova vicino all’Acquario Europeo), Civitavecchia (da dove ogni giorno partono le più grandi navi da crociera con migliaia di turisti…) e in posti di Turismo Internazionale come in Sardegna tra la splendida costa tra Alghero e Stintino…).

Cari Signori del No a tutti i costi, noi vi diciamo che vi state sbagliando di grosso se pensate che tutti noi “gente normale” crediamo ad occhi chiusi a queste vostre storielle. E quando gli argomenti seri vengono totalmente a mancare, ovvero quelli  tecnici e scientifici, si cerca di creare confusione nella popolazione ricorrendo alla propaganda attraverso le sagre, le feste di piazza, le tarantelle e le canzonette…Un comportamento davvero indecente, con il quale si cerca di approfittare della spensieratezza e della voglia di serenità e un po’ di vacanze che la gente avrebbe diritto a vivere in tranquillità, che va a rovinare anche queste belle tradizioni paesane tanto care dalle nostre parti.

Valutiamo con dati obiettivi e veritieri se il Progetto di “questa” Centrale proposta dalla SEI è veramente una concreta possibilità di rinascita per i nostri territori, che oltre a dare finalmente dei veri posti di lavoro per tantissimi giovani (e anche meno giovani) locali, costretti da decenni a emigrare lontano da casa e dagli affetti cari, possa dare quel contributo reale per vedere finalmente anche dalle nostre parti un punto di partenza per sperare in un futuro finalmente diverso e soprattutto migliore.

Ed anche ai politici, anzi alla Regione Calabria, perché anche di decisione politica trattasi,  chiediamo di valutare in modo concreto e con dati di fatto reali, esaminati e studiati da persone esperte nel settore, o fatte valutare da una Commissione di studiosi, che dopo un attento incontro/confronto con  chi propone questo Progetto, che non può assolutamente mancare, (fino ad oggi purtroppo è incredibilmente mancato) se si vuol dare trasparenza e chiarezza d’informazione a 360°.

Questo perché la gente comune deve sapere anche di chi sono le responsabilità di un Si o di un  NO da parte di chi li rappresenta, in quanto anche  dalle decisioni di  questi passa il futuro della  popolazione di questa terra.

Accettare con serenità il dialogo ed il confronto per capire se davvero questo progetto della multinazionale svizzera può rappresentare una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo  del nostro territorio, e far sì che l’idea della Centrale, avuta la certezza che salute dell’uomo e dell’ambiente saranno garantite, oltre ai posti di lavoro che porterà con sé, si possa  davvero pensare ad una concreta  riqualificazione dell’intera area (porto compreso) per una reale  rinascita di tutto il territorio  della fascia Jonica della provincia reggina.


Saline Joniche (Reggio Calabria) 12 Agosto 2013

Domenico Foti,  “VedereChiaro” Saline Joniche
Leandro Fisani,  “Trasparenza”, Motta S.Giovanni
Paolo Campolo,  “ FuturoSicuro”, Bocale-Pellaro

Omicidio Yara Gambirasio: archiviato il fascicolo su Fikri.

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 Yara Gambirasio.
Il marocchino, unico indagato, esce dall'inchiesta.


BERGAMO 12 Agosto 2013 - E' stato definitivamente archiviato oggi il fascicolo su Mohammed Fikri, il marocchino finora unico indagato nell'inchiesta sulla morte di Yara Gambirasio. L'archiviazione è stata disposta stamattina dal gip di Bergamo Patrizia Ingrascì. L'immigrato esce dunque dall'inchiesta.

Mohammed Fikri era l'unico indagato, prima per omicidio e poi per favoreggiamento, nell'inchiesta sulla morte di Yara Gambirasio, la tredicenne rapita e uccisa il 26 novembre 2010 a Brembate Sopra e ritrovata il 26 febbraio successivo in un campo a Chignolo d'Isola.

Fikri era al lavoro proprio la notte del 26 novembre in un cantiere di Mapello. Successive intercettazioni telefoniche avevano portato all'arresto dell'immigrato, poi rimesso in libertà per via di un errore di traduzione del termine 'uccidere'.

Lo scorso giugno la procura aveva chiesto per lui l'archiviazione per il favoreggiamento, dopo che il gip aveva già accolto quella per l'accusa di omicidio. A maggio un incidente probatorio aveva infatti chiarito che Fikri non utilizzò il termine 'uccidere' durante le telefonate intercettate. Il nordafricano esce dunque definitivamente di scena dall'inchiesta sulla morte di Yara.

Traffico intenso per Domenica di Ferragosto.

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Su rete stradale e autostradale non ci sono criticità. Sull'A3 circolano 4 mila veicoli l'ora.

Giornata da 'bollino rosso' ma traffico sostanzialmente scorrevole su tutta la rete stradale e autostradale, nonostante il gran numero di spostamenti registrati in questo secondo fine settimana di agosto, soprattutto in direzione sud e verso le località marine.

Il traffico, fa sapere l'Anas, è stato molto intenso sin dalle prime ore di ieri, sabato, sulla direttrice nord-sud, della costa adriatica e del tratto appenninico, dalla Calabria alla Lombardia e ai valichi di frontiera. Da sottolineare poi che il numero di autoveicoli registrato sulla rete viaria italiana è stato oggi superiore allo scorso week-end, il primo di questo mese di agosto, soprattutto per quanto riguarda le medie-lunghe percorrenze.

Bilancio soddisfacente anche sulla nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dove la circolazione è stata sostenuta, con punte massime fino a 4.500 veicoli l'ora nel tratto salernitano ieri, e fino a 4.000 veicoli l'ora oggi, in direzione sud. Rallentamenti si sono verificati in Sardegna sulle statali 131 e 125, due delle arterie più importanti per la viabilità dell'isola.

Traffico intenso nel primo pomeriggio al Traforo del Monte Bianco verso la Francia dove i vacanzieri hanno atteso anche un'ora per varcare il confine; nessuna coda invece in senso opposto. Al grande flusso di trasferimenti di oggi avrebbero contribuito, fa sapere la Coldiretti, i tanti italiani che oggi hanno visitato le numerosissime sagre organizzate in ogni regione del nostro Paese. Tra l'altro le sagre, evidenzia l'organizzazione degli imprenditori agricoli, rappresenterebbero una valida alternativa low-cost alla ristorazione tradizionale

Con l'alta pressione torna il bel tempo in gran parte d'Italia e per Ferragosto l'estate dovrebbe mostrare il suo lato migliore, con temperature alte ma sopportabili. Sono queste le previsioni del Centro Epson Meteo (meteo.it) per i prossimi giorni.

Dopo le correnti atlantiche che hanno portato ancora in queste ore acquazzoni e temporali sulle regioni del versante adriatico e al Sud, segnando la fine del caldo intenso di questi giorni, da oggi, domenica, meteo.it prevede bel tempo in gran parte d'Italia con un po' di nuvole solo sui rilievi della Penisola ma con basso rischio di precipitazioni. Le temperature massime torneranno quasi ovunque ad essere in leggero rialzo e in generale comprese fra 28 e 33 gradi.

All'inizio della prossima settimana, secondo i meteorologi di meteo.it, l'Anticiclone delle Azzorre proteggerà gran parte dell'Italia, in particolare il Centro sud d'Italia. Il Nord verrà di tanto in tanto lambito dalla 'coda' di alcuni sistemi nuvolosi in transito a nord delle Alpi e uno di questi coinvolgerà più direttamente il Nord nella notte tra martedì e mercoledì con una breve fase che mercoledì pomeriggio porterà qualche temporale sull'Appennino centro-settentrionale, le Prealpi orientali e le Alpi occidentali.

Nel giorno di Ferragosto si prevede nel complesso tempo buono, con l'alta pressione di nuovo in rialzo e un caldo sopportabile. Qualche nuvola significativa sui rilievi con il rischio di isolati, brevi temporali nel settore appenninico tra Abruzzo e Sicilia. Nei giorni successivi, infine, per i meteorologi il tempo sarà ancora più stabile.

SOCIALE: ASSOTUTELA, BENE BLOCCO IVA AL 4% PER LE COOP

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SOCIALE: ASSOTUTELA, BENE BLOCCO IVA AL 4% PER LE COOP 

"Non se ne può fare una questione di bandiera politica perché va considerato che le cooperative sociali prestano servizi essenziali nell'ambito del settore socio sanitario che altrimenti potrebbero non essere garantiti. Per cui è assolutamente condivisibile il blocco dell'Iva al 4 per cento per le coop, sottoscritto come l'ordine del giorno, e approvato dalla camera". 

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. 

"Un voto favorevole che porta a un cauto ottimismo per una battaglia che vede le cooperative sociali di tutta Italia e non solo del Lazio in prima linea contro la mannaia della tassazione che peraltro si sta pesantemente ripercuotendo sull'intero welfare. Non dimentichiamo infatti che – precisa Maritato - l'universo delle cooperative sociali dà lavoro a oltre 60 mila operatori nella penisola. Si tratta di personale peraltro altamente qualificato che lavora in hospice, centri per disabili, Rsa (residenze sanitarie  assistite), si occupa di  assistenza domiciliare e comunità per minori". "Ci auguriamo per cui che – conclude Maritato – l'ordine del giorno si trasformi presto in un provvedimento attuativo per tutelare servizi e personale al contempo".

Roma, 12 agosto 2013




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Carcassa di cetaceo di circa sei metri sulla spiaggia di Caulonia, in Calabria.

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Bagnanti hanno avvertito Capitaneria di porto Roccella Jonica.

CAULONIA (REGGIO CALABRIA) 12 Agosto 2013 - La carcassa spezzata in due di un cetaceo di circa sei metri di lunghezza, in avanzato stato di decomposizione, è stata trovata ieri sulla spiaggia di Caulonia, in Calabria.

Alcuni bagnanti hanno avvertito della presenza della carcassa la Sala operativa della Capitaneria di porto di Roccella Jonica.

Dopo le verifiche sanitarie la carcassa è stata rimossa.
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