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L'Italiano (quarta lingua più studiata nel mondo) è fatto ora facciamo gl'Italiani

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Bene l'Italiano, male l'Italia
L'ITALIANO (QUARTA LINGUA PIÚ STUDIATA NEL MONDO) È FATTO, ORA FACCIAMO GL'ITALIANI
Domenico Salvatore

Il 15 ottobre 2014 è un giorno bifronte, senza scomodare Giano, per l'Italiano. Uno favorevole  (la lingua madre) e l'altro contrario (per la catastrofica crisi economica).Piazza Affari, chiarisce il flash dell'Ansa, chiude la seduta con un tonfo del 4,44%. Il Ftse Mib, sceso a 18.304 punti, si mangia tutti i rialzi della prima parte dell'anno e torna ai minimi da metà dicembre 2013. Il tonfo delle borse europee manda in fumo 276 miliardi di euro di capitalizzazione sui listini del Vecchio Continente, dove l'indice Dj Stoxx 600 ha chiuso in calo del 3,16%. Per Piazza Affari il conto è stato di 19,9 miliardi di euro. Lo spread tra Btp e Bund chiude in deciso rialzo a 166,5 punti dai 146 della chiusura di ieri, dopo che nel corso della seduta ha superato la soglia dei 170 punti. 

Il rendimento è salito al 2,41% mentre il tasso del Bund resta sui minimi storici allo 0,75%. Sotto forte pressione i Bond greci con il tasso in volo oltre il 7%.Crolla Piazza Affari dopo un timido tentativo di recupero: il Ftse Mib scivola del 4,36% mentre tornano le sospensioni sui bancari. In asta di volatilità Bpm e Banco Popolare, Mps cede il 6,91%.Crolla la borsa di Atene per effetto delle preoccupazioni sul piano del governo greco per uscire dal salvataggio: l'indice Ase cede il 9,3%, il crollo 'intraday' più alto degli ultimi sei anni segnala Bloomberg. Contagiate tutte le borse del Vecchio Continente, in profondo rosso. Milano peggiora e cede il 3,06%.Tasso bund a minimo storico sotto 0,80%, spread sfiora 160 Il rendimento del Bund, il titolo decennale tedesco, scivola ancora scendendo allo 0,79%, nuovo minimo storico, sui timori per la ripresa e le attese di interventi da parte della Banca centrale europea. Le tensioni fanno lievitare lo spread Btp-Bund, a 158,5 punti base.Asia rimbalza con calo yen, Tokyo +0,92% E' il giorno del rimbalzo per le Borse di Asia e Pacifico, dopo tre sedute di fuoco, con Tokyo (+0,92%) che rivede il sole insieme a Sidney (+0,73%). Debole Seul (-0,17%) e Taiwan (-1,29%), bene Hong Kong (+0,57%) e Shanghai (+0,45%), ancora aperte. Il calo dello yen sul dollaro ha favorito i grandi esportatori, mentre i futures su Europa e Wall Street sono in lieve rialzo. Previsti oggi dati sull'inflazione tedesca, sul Pil italiano e sull'attività manifatturiera Usa. Sulla piazza nipponica hanno corso i titoli del comparto auto, dal produttore di pneumatici Bridgestone (+4,33%), spinta da una raccomandazione di JpMorgan, al produttore di trattori Kubota (+2,19%) e Suzuki Motor (+1,25%). Bene Japan Airlines (+6,3%), spinta dal calo del prezzo dei carburanti, che si è adeguato alle quotazioni del greggio. Piatta Toyota (+0,2%), che dovrà richiamare 1,75 milioni di auto nel mondo per problemi ai freni e all'impianto di accensione.

Euro stabile a 1.2650 dollari Euro stabile a 1,2650 dollari sulle posizioni segnate ieri dopo la chiusura di Wall Street. Contro lo yen la moneta unica europea passa di mano a 135,80.Oro: in calo a 1.223,95 dollari Oro in calo sui mercati asiatici a 1.223,95 dollari: segna una flessione dello 0,7%.Apertura in deciso calo per Wall Street, col Dow Jones che perde l'1,26% e il Nasdaq l'1,72%. Male anche l'indice S&P500 che cala dell'1,28%. Pesano - spiegano gli osservatori - le preoccupazioni sull'Europa, dal rallentamento della Germania alle tensioni in Ucraina. Vola lo spread i titoli di stato decennali italiani e tedeschi: il differenziale tra Btp e Bund sale sopra i 170 punti base a 171,6, allargando di 25 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano è ora al 2,4%.Crolla nel pomeriggio Piazza Affari (-3,96%) mentre lo spread btp-bund torna sopra 170 punti base. Attualmente sono 12 i titoli sospesi: da Mediobanca a Unicredit, da Finmeccanica a Stm.

La divisa russa continua a segnare record dopo record in negativo: oggi, dopo aver toccato i 51,75 rubli per un euro, ha superato per la prima volta il muro dei 52 rubli. Lo riferiscono le agenzie russe." Ed ancora- Quasi un pensionato su due (43,5% pari a 6,8 milioni di individui) percepisce un reddito inferiore a 1.000 euro mensili. Tra questi il 13,4%, pari a 2,1 milioni di pensionati, è sotto la soglia dei 500 euro, mentre quasi il 70% non raggiunge i 1.500 euro al meseE le notizia provenienti dalla Adn kronos non sono rassicuranti. Anzi…" Dalla produzione di Pecorino Toscano Dop completamente bloccata alla perdita di oltre il 10% dei vigneti Docg a Gavi in Piemonte, fino a decine di migliaia di prosciutti sott'acqua ma anche campi, serre e stalle allagate, raccolti spazzati via, terreni e strade interpoderali franati con danni per decine di milioni di euro. E' questo il conto provvisorio dei danni stilato dalla Coldiretti sugli effetti delle abbondanti piogge che hanno devastato ampie aree di territorio nel quale è necessario verificare al più presto se esistono le condizioni per dichiarare lo stato di calamità.In provincia di Grosseto - sottolinea la Coldiretti - è critica la situazione, con aziende e cooperative finite sott'acqua. Nel territorio di Manciano, dove si sono registrate due vittime, è a rischio la produzione del Pecorino Toscano Dop, con il Caseificio sociale Manciano, maggior produttore del celebre formaggio a Denominazione di origine, praticamente isolato dall'acqua e impossibilitato ad effettuare la raccolta negli allevamenti, anch'essi colpiti dall'ondata di pioggia e fango.Ma il conto dei danni - rileva Coldiretti - si annuncia salato anche in Piemonte, dove è andato distrutto oltre il 10% dei vigneti Docg delle colline di Gavi. Pesante la situazione pure in Emilia Romagna, dove pioggia e vento hanno colpito soprattutto nelle province di Piacenza e di Parma. Nel Piacentino, si segnalano stalle allagate e raccolta del mais e della soia bloccata, mentre sono a rischio le semine autunnali.Trentamila prosciutti sono finiti sott'acqua nella zona di Corniglio a Parma - evidenzia la Coldiretti - mentre a Calestano si registrano problemi di allagamenti per stalle e capannoni; in Val Taro, le zone con maggiori frane sono Bedonia e Compiano. Nella bassa, in particolare nella zona di Colorno, sono state allagate diverse stalle assieme a campi allagati, coltivazioni distrutte, stalle e stabilimenti agroindustriali inagibili, serre divelte, aziende agricole isolate.In Veneto, colpite in particolare il Padovano, la zona di Este, con alberi divelti e strade interrotte anche a Battaglia Terme e a Maserà lungo la statale. Numerose - informa la Coldiretti - le serre atterrate; degli ortaggi di stagione, in particolare insalate fresche che erano pronte per essere raccolte e vendute, resta ben poco.Ad essere colpite anche alcune aziende agricole già vittime della disastrosa alluvione del 2010, degli allagamenti della scorsa primavera e di molte altre calamità fra Montagnana, Saletto, Carceri, Vighizzolo, Sant'Elena Monselice e Santa Margherita d'Adige, dove sono state scoperchiate serre su una superficie di ben 8.000 metri quadrati. Da quantificare - segnala la Coldiretti - sono i danni alle strutture aziendali e alle colture a pieno campo, come i radicchi, in particolare nella zona di Maserà e Due Carrare.

In Liguria, gli effetti delle bombe d'acqua si sentono sull'economia agricola della Riviera con il dimezzamento della produzione di pregiato olio d'oliva extravergine.In Lombardia - afferma la Coldiretti - la situazione è pesante nel Mantovano, soprattutto a causa della tromba d'aria che ha scoperchiato capannoni e fienili nella zona di Ostiglia, ma anche nell'Oltrepo pavese dove si fanno i conti con la bomba d'acqua che ha colpito soprattutto le zone di alta collina tra Varzi e Cecima, con grandine e vento forte, abbattendo numerosi frutteti delle varietà più tardive di mele e pere pronte per essere colte.Un bilancio gravissimo che in molte aziende agricole - sostiene la Coldiretti - ha provocato la perdita dei risultati di un intero anno di lavoro mentre in alcuni casi l'effetto dei danni si protrarrà per anni. Da segnalare - conclude la Coldiretti - le molte iniziative di solidarietà nelle campagne dove si contano frane e strade interrotte che rendono difficile la viabilità e richiedono quindi l'intervento dei trattori.Ma se le cose vadano male per le casse dello Stato, lo spread, il fixing dell'oro, la Borsa, il Pil, altrettanto, non può dirsi per l'Italiano. La lingua madre- "tiene". Anzi va a gonfie vele. E' la quarta lingua studiata al mondo, l'ottava più usata su Facebook e ha un bacino potenziale d'interessati di 250 milioni di persone. L'importanza della lingua italiana ha spinto il ministero degli Affari Esteri e della Coooperazione Internazionale, in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per l'Informazione e l'Editoria, a realizzare una campagna di comunicazione per condividere con i cittadini la sua rilevanza nel mondo, e informarli sulla convocazione, per la prima volta, degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo che si svolgeranno a Firenze il 21 e 22 ottobre."E' una bella idea puntare sulla lingua italiana attraverso una ricognizione che coinvolge tante istituzioni che si occupano di lingua -dice all'Adnkronos il Presidente dell'Accademia della Crusca, Claudio Marazzini- per valorizzare la lingua come risorsa per il sistema italiano, uscire da quel luogo comune secondo il quale l'unica risorsa sia abbandonarlo e ricorrere, ad esempio, all'inglese". L'italiano, dice ancora Marazzini, "è invece una preziosa risorsa, anche in un orizzonte economico. Io credo che gli Stati Generali, oltre a promuoverla, avranno anche il grande ruolo anche ridare agli italiani una coscienza del valore e della dignità della propria lingua"."La nostra lingua, fonte Adn kronos, sta dimostrando una grande vitalità, perché sa rinnovarsi e diffondersi -sottolinea Nicoletta Maraschio, che dell'Accademia della Crusca è Presidente Emerito- e poi sa diventare anche la lingua degli altri, lo vediamo attraverso la scuola e con il problema delle nuove minoranze". Circa però la capacità d'uso effettiva dell'italiano nel nostro paese, "purtroppo vi sono troppe diseguaglianze nelle varie parti d'Italia-osserva Maraschio- o fra le varie generazioni. Quella capacità di comprensione della lingua, di un uso consapevole di essa per ottenere determinate finalità è particolarmente carente".Un esempio? "C'è ancora gente che ha difficoltà a comprendere gli articoli di fondo dei giornali -dice Maraschio-

Non è una novità, ma in un momento in cui le lingue hanno una funzione così importante nella comunicazione è un paradosso che la nostra lingua non sia scritta e parlata in modo adeguato".E all'estero? Secondo gli ultimi dati forniti dalla Farnesina, l'italiano passa dal quinto al quarto posto tra le lingue più studiate al mondo, con un totale di 687mila studenti stranieri, dislocati in 134 scuole italiane all'estero, 81 istituti di cultura, 176 Università e numerosi enti pubblici e privati. Gli studenti sono sempre meno discendenti degli emigrati italiani, ma sempre più cinesi, arabi e russi. A mettersi sui libri sono persone che vogliono ottenere il permesso di soggiorno, ma anche giovani e meno giovani con la passione per la nostra cultura.In Francia, ad esempio, insiste Adnkronos, "l'italiano è vissuto con molta curiosità -spiega Marina Valensise, direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Parigi- Noi qui registriamo da due anni un grosso aumento nelle iscrizioni ai corsi, che vengono impartiti da professori reclutati per concorso, e anche un aumento dei corsi di lingua applicati, che organizziamo nel campo della musica, dell'opera lirica, del teatro, del cinema della storia dell'arte e dell'archeologia e persino della cucina, che attira i più curiosi". Basta pensare , aggiunge, che "il nostro bilancio è al 70% dovuto ai corsi di lingua"Come mai questo 'boom' di interesse per la lingua italiana in Francia? "L'Italia nonostante tutte le sue difficoltà è una grande potenza culturale -osserva Valensise- ma inconsapevole. Attira le persone che amano la cultura, il paesaggio, il bello, il gusto: Parigi è la capitale della cultura, quindi siamo in una posizione privilegiata". Inoltre, "i francesi da qualche anno hanno iniziato a perdere il loro egocentrismo ed hanno più attenzione verso gli altri paesi e l'Italia è il più vicino per tanti motivi". Molti sono i fattori che incidono sulla 'passione' anche all'estero per la nostra lingua, e non è escluso che la figura di Papa Francesco, con il suo italiano parlato anche in occasioni ufficiali, abbia avuto il suo peso. "Il Papa ha inciso enormemente -ammette Claudio Marazzini- anche se gli italiani non se ne rendono conto. Per esempio, qualunque vaticanista del mondo se vuole 'entrare' bene in ciò che dice il Papa un po' di italiano lo deve masticare. Non solo i prelati, dunque, sono costretti a parlarlo, ma addirittura anche chi lo segue". La campagna di comunicazione del Ministero per la lingua italiana, che si basa su uno spot tv e su iniziative di vitalizzazione del messaggio attraverso il web, mira a diffondere la consapevolezza della rilevanza della nostra lingua nel mondo e a informare sull'evento di Firenze, con l'obiettivo di indicare le possibili strategie da adottare per la diffusione della lingua." L'Italia c'è. L'Italiano pure. Mancano gl'Italiani, come sosteneva Massimo D'Azeglio. Oddio, qualche passo è stato fatto ma ancora, c'e n'è di strada da percorrere. Per spezzare le mille contraddizioni, i dualismi; i localismi, gl'individualismi e solismi. Il razzismo e via di seguito. In diverse nazioni del mondo l'Italiano è la seconda o la terza lingua studiata e parlata. Principalmente negli Stati Uniti, negli Stati Uniti Messicani, in Brasile, in Argentina, in Venezuela, in Uruguay, in Australia, in Canada, in Francia, in Germania, in Belgio, in Cile, nel Regno Unito e nei cantoni non italofoni della Svizzera.Domenico Salvatore
 
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REGGIO CALABRIA. Dedicato a 'Macheda - Marino' il Comando di Polizia municipale

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REGGIO CALABRIA. Da stamani, il Comando della Polizia municipale di viale Aldo Moro porta il nome ‘Macheda - Marino’. La struttura comunale è stata così finalmente dedicata ai due vigili urbani, eliminati nell’adempimento del dovere da mano mafiosa in due distinti agguati. Giuseppe Macheda venne eliminato la sera del 28 febbraio 1985 mentre Giuseppe Marino fu ucciso il 16 aprile del 1993. Con la cerimonia di oggi, si conclude un lungo iter che consegna ad imperitura memoria il sacrificio dei due martiri per la legalità. Per lungo e troppo tempo dimenticati, Macheda e Marino hanno oggi ricevuto il giusto riconoscimento.

La caparbia azione dei familiari, dei colleghi, dell’Associazione Libera che hanno richiesto l’intitolazione anche attraverso una petizione popolare, è stata raccolta e fatta propria nel luglio scorso dal commissario straordinario, prefetto Gaetano Chiusolo, il quale immediatamente ha reso esecutiva la delibera, sollecitata con una istanza sottoscritta dal comandante Domenico Crupi e dal vice Luigi Nigero. Per meglio comprendere l’impegno profuso negli anni dai sostenitori di questa giusta causa, eloquente la conclusione del discorso tenuto da un commosso tenente Domenico Porcino: ‘a Pino Macheda e Peppe Marino rivolgo il mio scusate il ritardo’.

La solenne cerimonia ha registrato la presenza delle più alte autorità civili, militari e religiose: dal prefetto Claudio Sammartino al presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, il primo presidente della Corte d’Appello Giovanni Battista Macrì, l’avvocato generale presso la Procura generale Francesco Scuderi, il questore Guido Nicolò Longo, i colonnelli Lorenzo Falferi, Giorgio Maria Borrelli Alessandro Barbera, rispettivamente comandanti provinciali dei carabinieri, Corpo forestale dello Stato, Guardia di finanza, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il comandante del XII Reparto mobile della Polstato Enzo Militello, il comandante della Scuola allievi carabinieri colonnello Salvatore Gagliano, il capitano di fregata Demetrio Antonio Raffa per la Direzione marittima della Calabria, la triade commissariale a Palazzo San Giorgio. La targa ricordo, benedetta dall’arcivescovo metropolita monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, è stata scoperta da Maria e Lavinia, figlie di Giuseppe Marino e da Giuseppe, figlio di Giuseppe Macheda.

Nel corso della cerimonia ha preso la parola, Mimma Zema, assisstente capo Polizia municipale, moglie di Giuseppe Macheda, Sono intervenuti inoltre Giovanna, Antonino Carlo e Alessandra, rispettivamente moglie e figli del colonnello dei carabinieri Cosimo Fazio, già comandante della Polizia municipale reggina, morto lo scorso anno durante le operazioni umanitarie di sbarco immigrati.

GIUSEPPE MACHEDA. Siamo negli anni Ottanta e il vigile urbano Giuseppe Macheda fa parte della squadra di polizia municipale impegnata, sotto il coordinamento del pretore Angelo Giorgianni, nel contrasto all'abusivismo e alla speculazione edilizia. Un'attività delicata e scandita da numerose intimidazioni culminate nell'agguato del 28 febbraio 1985. Macheda, che ha 30 anni e sta per diventare padre, viene colpito alle spalle mentre sta rientrando dal lavoro nella casa dove l'attende la giovane moglie Domenica. Sono passati quasi trent'anni e la memoria ancora tarda a divenire patrimonio comune.

GIUSEPPE MARINO. E' il 16 aprile 1993 e il vigile urbano Giuseppe Marino è di pattuglia con il collega Orazio Palamara sul corso Garibaldi. Marino, che ha 43 anni ed è padre di due bambine, Maria e Lavinia, sta controllando che il recente e discusso divieto di transito sulla principale arteria venga rispettato. L'agguato scatta alle 20.00 nei pressi della centralissima villa Comunale: Marino viene colpito a morte da sei colpi di pistola calibro 9x21 mentre Palamara resta gravemente ferito. Per gli inquirenti si tratta di una vendetta per una multa elevata dal vigile, ma il gravissimo fatto di sangue è tuttora impunito.






Beni culturali: ricerca Censis, Calabria Felix se il patrimonio diventa vivo

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Caligiuri, dobbiamo continuare a valorizzare tesori e potenzialità largamente inespresse

Roma, 16 ottobre 2014 - "Solo se il patrimonio culturale da giacente diventa vivente, allora si può avere una Calabria Felix", che non vuol dire una Calabria felice, ma una Calabria dove la cultura - fatta di patrimonio archeologico, museale, edilizio, paesaggistico - viene resa viva attraverso il rapporto con la gente, in sostanza viene realmente vissuta attraverso eventi, nuove idee, interazioni continue con la vita che scorre, con l'innovazione, con lo sviluppo. Così il direttore del Censis, Giuseppe Roma, ha sintetizzato il risultato della ricerca sulla rilevazione del capitale culturale, promossa dalla Regione Calabria e curata dal Censis, dal titolo 'Big Data e Social Network per istruzione e cultura in Calabria'. 

Cosa consente, dunque, ad un patrimonio 'giacente' fatto di siti archeologici, castelli, chiese, musei archivi, collezioni, palazzi storici di diventare vivo e fertile per il presente e il futuro? "La valorizzazione dei tanti tesori e delle grandi potenzialità della Calabria, finora largamente inespresse", spiega l'assessore alla Cultura della Regione Mario Caligiuri che oggi, nel corso della presentazione della ricerca Censis, nel Palazzo dell'Informazione, in piazza Mastai a Roma, ha illustrato le attività svolte dal 2010 ad oggi per promuovere la cultura calabrese con "ricadute positive sulla Regione, messe nero su bianco dall'ultimo rapporto della Banca d'Italia sulla Calabria, nel quale si evidenzia come la cultura incida sul Pil della Regione per il 15%. Una percentuale destinata ad aumentare".

Non a caso, Caligiuri ha insistito più volte sul fatto che in "questo quadro fosco i settori dei beni culturali e dell'agroalimentare in Calabria continuano a crescere. Al di là di ogni evidenza contraria questa regione - ha rimarcato - sta cambiando in profondità e lo sta facendo attraverso la cultura e la scuola. Stiamo crescendo in tutte le direzioni e i risultati saranno ancora più significativi nei prossimi anni quando gli ingentissimi investimenti che abbiamo orientato su istruzione e beni culturali dispiegheranno totalmente i loro effetti".

Caligiuri, Regione deve ragionare in un'ottica unitaria

"La Calabria non deve inventarsi nulla - ha sottolineato Caligiuri - è ricca e deve solo promuovere e valorizzare quello che ha, deve rendere produttivi gli investimenti e deve ragionare in un'ottica unitaria in modo tale che quello che si realizza a Reggio Calabria abbia una ricaduta positiva su Cosenza, quello che si fa a Vibo serva anche a Crotone e Catanzaro". Della Calabria, insomma, "emerge un quadro che potrebbe essere un dipinto del Caravaggio o di Mattia Preti, con luci ed ombre. In questi anni ci siamo impegnati per attenuare le ombre e accrescere le luci e intendiamo continuare".

I nodi da sciogliere, secondo quanto emerge dalla ricerca, sono in sostanza l'eccessiva dispersione del sistema insediativo (tanti giovani risiedono in territori periferici lontani da servizi, quali per esempio scuole o biblioteche); la diseguale diffusione di servizi e attrezzature culturali (nel 42% dei casi sono presenti musei sul territorio, mentre la percentuale di librerie è del 15% e quella delle sale cinematografiche del 6%); i flussi di visita non paragonabili agli eccellenti beni della Regione (600 beni vincolati, 13 istituti o aree archeologiche aperte al pubblico e solo 195mila biglietti staccati nel 2013, l'equivalente dei visitatori del solo sito di Castel del Monte in Puglia)".

Un elemento, quest'ultimo, fortemente condizionato però dalla chiusura (dal 2010 al 2013 quando è stata riaperta al pubblico al nuova sala che ospita i due Bronzi di Riace) per lavori di ristrutturazione della sede del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria "principale attrattore regionale. Il raffronto con i dati del 2000, mostra infatti quanto tale chiusura abbia penalizzato i flussi degli ultimi anni: con oltre 150mila visitatori annui il Museo Nazionale valeva, in termini di presenze, quasi come tutto il resto del patrimonio della regione". Ma il futuro sarà più roseo: "anche quasi solo con la sala dei Bronzi di Riace, nei primi 8 mesi dell'anno si sono avuti circa 155mila visitatori e, proiettando questo risultato sull'intero anno, si potrebbe arrivare a chiudere il 2014 raggiungendo le 240mila presenze".

Nel 2015 il Museo Nazionale di Reggio potrebbe arrivare a 400 mila presenze

E "a museo integralmente riaperto - si legge nella ricerca - con la sua straordinaria collezione ed i nuovi spazi ed allestimenti nel 2015 si potrebbe arrivare a 400mila presenze, facendo risalire la Calabria nella classifica nazionale dei visitatori (superando Marche, Umbria e Sardegna ed attestandosi sui valori della Puglia)".

Dati incoraggianti che oggi lo scrittore ed ex Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, Umberto Broccoli, ha sintetizzato con una immagine: "Guardate questo foglio bianco, ora ci faccio un puntino nero. Ecco la Calabria è il foglio bianco, le cose da risolvere sono il puntino nero", ha detto mettendo in luce poi il valore della ricerca illustrata oggi dal Censis: "Partendo dalla differenza fra patrimonio giacente e patrimonio vivente, oggi finalmente è stato messo a fuoco un obiettivo: i beni culturali sono sistemi che vivono nel mondo e che, quindi, devono tornare al mondo. Non è possibile immaginare beni culturali cristallizzati, mummificati, ruderizzati in musei che sono noiosi.  Questo oggi è emerso chiaramente".

Ma c'è da dire che in Calabria, ha evidenziato Broccoli, "io ho visto una partecipazione culturale infinita. Ne è un esempio - ha spiegato - 'Calabria Jones' (progetto della Regione che ha coinvolto oltre 5.000 studenti che hanno potuto svolgere attività didattiche sui siti archeologici e sui beni culturali della Calabria, guidati dai loro insegnanti) con 5mila ragazzini che parlavano della Calabria. Sono queste cose a creare la strada per avvicinare la gente alla cultura. Il presidente del Censis, Giusepe De Rita, oggi ha detto a tal proposito una cosa fondamentale.  Un sistema per avvicinare il sistema culturale alle gente è proprio l'evento. Dobbiamo, infatti, immaginare la cultura, ferma restando la tutela, come qualcosa di vivo. E renderla viva vuol dire farci delle cose dentro, vuol dire utilizzarne gli spazi".

Sottosegretario Barracciu, istituzioni mettano in campo politiche che valorizzino risorse territorio

Insomma per Broccoli bisogna dire basta ai "parrucconi che fanno resistenza al cambiamento e, sempre ferma restando la tutela, resistenza all'uso dei beni culturali". E basta anche "burocrazia, primo male del paese". Il tema è quindi sempre quello della valorizzazione, un'azione che non può prescindere dagli strumenti in campo. Ed infatti, non a caso, l'intervento del sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo Francesca Barracciu ha toccato questo aspetto. "La realtà della Calabria è esemplificativa sulle potenzialità in parte ancora inespresse che la cultura offre al nostro Paese e in particolare al Mezzogiorno: un patrimonio storico artistico tra i più ricchi in Europa ancora troppo poco conosciuto e non in grado di attrarre i grandi flussi turistici internazionali che meriterebbe".

"E' dovere delle istituzioni - ha detto - accompagnare questa innata vocazione alla cultura con politiche che sappiano valorizzare al meglio le risorse del territorio, in primo luogo per rafforzare l'identità sociale, il senso di appartenenza e la partecipazione attiva alla comunità, ma anche, ed è questo uno dei grandi tabù che, come ministero dei beni culturali, stiamo lentamente 'infrangendo', per generare ricchezza ed occupazione".

"Come ministero - ha aggiunto il sottosegretario - in questi mesi ci siamo mossi in due direzioni": abbiamo scelto, con il dl Art Bonus, di "incentivare l'intervento e la collaborazione con i privati nella tutela e nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale e di rilanciare il comparto turistico con bonus fiscali per migliorare l'offerta alberghiera"; e abbiamo "razionalizzato la macchina ministeriale creando una nuova Direzione Generale per l'educazione e la ricerca che in collaborazione con il Miur e il Cnr lavorerà con università e le scuole per assicurare la realizzazione di adeguati percorsi formativi, anche d'intesa con le Regioni, rafforzando l'integrazione tra filiera educativa e filiera culturale".

De Rita, alla base della scuola deve esserci una cultura comunitaria

Per il sottosegretario Barracciu, in questo percorso, l'analisi presentata oggi dal Censis è "un utilissimo strumento che, se applicato anche a livello nazionale, permetterà alla Politica di orientare al meglio le strategie di un Paese, il nostro, che deve fare dell'istruzione e della cultura due pilastri per il suo sviluppo futuro". Istruzione e cultura, due temi ai quali si è molto dedicato l'assessore Caligiuri, con una passione particolare rivolta ai libri che lo hanno visto promuovere una iniziativa inedita "Un libro per ogni nato" in Calabria.

Regione che spicca al momento per la diffusione dei libri digitali: "E' la terza regione dopo Basilicata e Lazio", ha fatto sapere il direttore Giuseppe Roma, segnalando l'importanza della dimensione della rete come "veicolo di rottura dell'isolamento culturale e dell'immagine della Regione". Ma il dato non ha affatto attenuato la fiducia nel libro cartaceo dell'ex ministro dell'Istruzione e professore dell'Università La Sapienza di Roma, Tullio De Mauro, presente al convegno. "Non stanno affatto morendo i libri di carta - ha rimarcato - Certamente gli e-book e i supporti elettronici possono avere una funzione molto importante, soprattutto in aree disagiate dove non ci sono biblioteche ed invece, di contro, arriva Internet, ma sembra un fenomeno limitato e i libri di carta continuano ad essere necessari".

Che i libri siano di carta o digitali, il fil rouge della giornata di oggi è stato sempre lo stesso: far crescere la cultura per rafforzare l'identità sociale, per aumentare il senso di appartenenza alla comunità nella quale si vive e così averne cura e partecipare attivamente al suo sviluppo. Ecco perché secondo De Rita la scuola deve avere alla base "una cultura comunitaria. In questo modo sì - ha sottolineato - che la valorizzazione del bene culturale locale ha un senso". Un concetto che Broccoli ha espresso in un altro modo: "Vi ricordate la polemica sui Bronzi di Riace agghindati? Beh, le statute antiche si vestivano da Carnevale ed oggi invece si grida allo scandalo. Oggetti così, pur preziosi, non vanno santificati. Sono morti, se li leghiamo ai morti, sono vivi se li restituiamo al mondo".





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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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Manifestazione "Pompieropoli" a San Luca

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Questa mattina, presso la Piazza della Resistenza di San Luca, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e l'Associazione Nazionale VV.F. di Reggio Calabria hanno realizzato la manifestazione "Pompieropoli" ed una esposizione di mezzi ed attrezzature.

La manifestazione è stata realizzata a conclusione delle attività svolte presso l'Istituto Comprensivo "San Luca-Bovalino" e finalizzate a diffondere la cultura della sicurezza scolastica e domestica.

Sotto lo sguardo attento di genitori ed insegnati cinquecento ragazzi delle scuole dell'infanzia ed elementari hanno potuto cimentarsi nel gioco educativo che simula le attività dei Vigili del Fuoco in caso di emergenze e incendi.

Alla fine del percorso i Vigili del Fuoco hanno consegnato a tutti i partecipanti il meritato diploma di "Giovane Pompiere".

Presenti alla manifestazione i Commissari Straordinari del Comune di San Luca, la Dirigente Scolastica dell'Istituto Comprensivo e personale dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo Forestale e della Guardia di Finanza.


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Luigi Palamara
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Standing ovation finale per Daniela Barcellona e John Osborn, Premio Bellini d'oro 2014

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Società Catanese Amici della Musica

 

 




Da sx: Giuseppe Montemagno e Caterina Andò (rispettivamente presidente e vicepresidente della Società Catanese Amici della Musica),

il tenore John Osborn, Rita Gari Cinquegrana (sovrintendente del Teatro Massimo Bellini),

Enrico Castiglione (direttore artistico del Bellini Festival), il mezzosoprano Daniela Barcellona.  (Foto di Giacomo Orlando)

 

Comunicato stampa

 

Anche i precari sul tetto del Teatro Bellini hanno applaudito i due grandi artisti

Standing ovation finale

per Daniela Barcellona e John Osborn, Premio Bellini d'oro 2014

Il prestigiosoriconoscimento è stato promosso e organizzato

dalla Società Catanese Amici della Musica

in collaborazione con  il Teatro Massimo Bellini e il Bellini Festival

 

 

CATANIA - Il Premio Bellini d'Oro, promosso e organizzato dalla Società Catanese degli Amici della Musica, ha incoronato quest'anno due stelle della scena lirica internazionale, il mezzosoprano Daniela Barcellona e il tenore John Osborn, che hanno conquistato il folto pubblico fino alla trascinante standing ovation finale, suggellando una serata di intense emozioni, musicali ma non solo. Hanno infatti assistito al concerto e alla premiazione anche i precari che da quasi un mese stanziano sul tetto del Teatro Bellini, che ha fatto da splendida cornice all'evento. Dopo un'esibizione da manuale, i due premiati e il direttore d'orchestra Alessandro Vitiello hanno indirizzato ai lavoratori parole di alta solidarietà, sottolineando il ruolo e il valore del melodramma nella cultura italiana. 

    Si è conclusa così, nel trionfo del belcanto, una soirée musicale che continua a fare onore alla città e al suo genius loci, forte di una tradizione che lo rende il più antico riconoscimento istituito in Italia in onore di un musicista, vantando ben ventinove edizioni, quarantasei anni di storia, sessanta premiati. 

    Fiore all'occhiello della programmazione della Società Catanese Amici della Musica, affidata alla conduzione del presidente Giuseppe Montemagno e della vicepresidente Caterina Andò, la cerimonia di consegna del Premio ha avuto luogo, come si è detto, nella sede più consona, lo scrigno dorato del Teatro Massimo Bellini di Catania, che ha fornito la propria fattiva collaborazione e messo a disposizione le maestranze artistiche e tecniche, grazie alla sensibilità del presidente del Cda, il Sindaco Enzo Bianco, e della sovrintendente, Rita Gari Cinquegrana. Per la prima volta, la manifestazione è stata dunque ospitata nell'ambito del Bellini Festival, grazie all'accordo con il Teatro voluto dallo stesso sindaco Bianco e che vede Enrico Castiglione responsabile artistico delle manifestazioni belliniane.

        Preludio alla consegna dell'ambito riconoscimento è stato il concerto sinfonico-corale che ha visto la partecipazione, insieme ai due artisti premiati, dell'Orchestra e del Coro del Teatro Massimo Bellini, la prima diretta dalla bacchetta di Alessandro Vitiello, il secondo guidato da Gaetano Costa.

        Autentica, vibrante festa della musica nel segno del Cigno, la locandina della serata si è aperta e conclusa nel segno del capolavoro belliniano, Norma, del quale sono stati proposti ampi estratti; ma ha proposto anche pagine, tra le più celebri, tratte da Nabucco e Il trovatore di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea.

        L'albo d'oro, in cui quest'anno sono stati iscritti i nomi di Daniela Barcellona e John Osborn, vanta presenze tra le più autorevoli della storia dell'interpretazione belliniana: da Montserrat Caballé a Joan Sutherland, da Edita Gruberova a Cecilia Bartoli, da Luciano Pavarotti a Giuseppe Di Stefano, da Vittorio Gui a Gianandrea Gavazzeni a Riccardo Muti.

        In questa tradizione di eccellenza perfettamente si collocano gli artisti premiati quest'anno. Nata a Trieste ma di origini siciliane, Daniela Barcellona da un ventennio figura come presenza di riferimento del panorama internazionale, in un repertorio che spazia dal periodo barocco al tardo Ottocento. Personalità eclettica, già insignita del Rossini d'oro nel 2002, il mezzosoprano ha esaltato la scultorea eleganza neoclassica del personaggio di Romeo, nei Capuleti e i Montecchi belliniani, interpretandoli a Las Palmas, Lima e Bilbao come all'Opéra di Parigi e al Festival di Salisburgo; ed è stata appassionata, trascinante Adalgisa in Norma da Palermo a Tel Aviv, da Macerata al Regio di Parma, dove ha cantato la prima esecuzione della nuova edizione, curata sulle fonti originali da Maurizio Biondi.

    Arriva invece dall'Iowa il tenore statunitense John Osborn, nel 1994 giovanissimo vincitore delle audizioni del Metropolitan di New York, da cui ha spiccato il volo per una brillante carriera internazionale. Osborn privilegia il primo Ottocento italiano e francese: per la sua interpretazione dell'Otello di Rossini ha appena ricevuto l'International Opera Award 2013 per la migliore produzione d'opera dell'anno. Le opere di Bellini occupano un posto di primo piano nel suo repertorio, sin da quando, nel 2009, ha debuttato Arturo Talbo nei Puritani alla Nederlandse Opera; della stessa opera ha poi affrontato a St. Louis la versione per due tenori, interpretando questa volta il ruolo di Riccardo Forth. Ma è con Norma che Osborn ha fornito un contributo degno di nota, restituendo a Pollione la vocalità di tenore contraltino, propria del primo interprete, Domenico Donzelli. La sua interpretazione al Festival di Salisburgo, al fianco del talento ulcerante di Cecilia Bartoli, ha acceso un dibattito – tuttora aperto – sulla corretta prassi esecutiva dell'opera: un dibattito al quale il Premio Bellini d'oro intende così dare il proprio contributo.

    Per questo il Premio, che dal 1968 viene assegnato a personalità di spicco della scena lirica, è diventato momento di osservazione privilegiato sulla lezione e sull'esegesi belliniana, declinata sui palcoscenici del mondo intero.

 

 




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Luigi Palamara
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ALTAVILLA MILICIA (PA): SVALIGIA TRE ABITAZIONI ESTIVE. I CARABINIERI ARRESTANO 31ENNE.

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Approfittava dell'assenza dei proprietari delle ville, rientrati in città dopo le vacanze estive, per penetrare all'interno delle abitazioni e svaligiarle, ritenendo di agire indisturbato ed ignorando, invece, che era in corso un servizio mirato dell'Arma finalizzato a contrastarlo. È così, infatti, che i militari della Stazione Carabinieri di Altavilla Milicia, che ha all'uopo, ha intensificato i servizi di controllo del territorio finalizzati alla repressione della criminalità predatoria, nella nottata del 16 ottobre hanno arrestato, in via Consolare, TROIA Francesco, 31enne, residente a Casteldaccia.

L'uomo si era introdotto all'interno di tre villette, dalle quali aveva asportato una refurtiva  che spaziava dagli utensili alle zanzariere, dai generi alimentari ai capi di vestiario, dalle lenzuola e coperte ad orologi ed elettrodomestici.

I militari, giunti sul posto, hanno bloccato l'autovettura seat ibiza piena zeppa degli oggetti più disparati, all'interno della quale era difficilmente distinguibile lo stesso autore che, messo di fronte all'evidenza, non ha potuto far altro che riconoscere le proprie responsabilità.  La refurtiva, del valore complessivo di circa 10.000 euro, è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari.

L'arrestato, dopo le operazioni di rito, su disposizione del PM di turno Dott. Bruno BRUCOLI, nella giornata di ieri, è stato tradotto presso il Tribunale di Termini Imerese (PA), ove l'arresto è stato convalidato e in attesa del processo, è stata emessa nei suoi confronti ordinanza di sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari, anche perché gravato da recidiva specifica infra quinquennale.

Palermo, 17 ottobre 2014

 




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Le notizie del 17 ottobre 2014

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PROVE DI TREGUA REGIONI-GOVERNO, NAPOLITANO BLINDA LA MANOVRA CHIAMPARINO RILANCIA, C'È UNA PROPOSTA. 'OSPEDALI A RISCHIÒ Presidente Regioni a Renzi: 'Basta tweet, vediamoci e parliamo. Saldo rimarrebbe 4 miliardì. Serracchiani media. Forse giovedì primo confronto. Maroni: 'A rischio chiusura 10 ospedali in Lombardia. Capo dello Stato: 'Misure importanti per la crescita, investimenti e taglio delle tassè. ---. 

SPIRAGLI AL VERTICE PUTIN-POROSHENKO DOPO IL GELO CON MERKEL ACCORDO IN TRE PUNTI. RENZI, È IMPORTANTE COINVOLGERE MOSCA Ucraina al centro dei colloqui a margine dell'Asem. Cancelliera: 'Non ho visto aperturè. Giallo sul gas. Hollande: 'Accordo a portata di manò. Van Rompuy: 'Non ancora soluzione politicà. Berlusconi accoglie l'amico Valdimir, incontro notturno ad Arcore. Giudice sentenza Ruby: 'Lascio, ma non d'impulsò. ---. 

RIMBALZANO LE BORSE UE, MILANO VOLA A +3,4%, ATENE OLTRE 7% TENSIONE BUBA-BCE SUL PIANO ABS. WEIDMANN, COSÌ VA VERSO QE Listini in ripresa dopo tracollo, incide la Fed. Piazza Affari chiude sui massimi di seduta. Lo spread torna a 164. Presidente Buba critica gli acquisti previsti da Francoforte: 'Problematico trasferire i rischi dalle banche ai contribuentì. Lunedì la Bce comincerà a comprare i covered bond. ---. 

CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019, VINCE MATERA IL RISCATTO DEI SASSI, IN CITTÀ ESPLODE LA FESTA Deluse Cagliari, Perugia-Assisi, Siena, Lecce e Ravenna. L'annuncio di Franceschini: 'Presto, con l'Art-bonus, la capitale italiana della culturà. Festa nella città lucana. Il sindaco: 'Riscatto per noi e per il Sud'. Dal 2005 al 2013 budget medio di 64 milioni di euro tra fondi Ue e nazionali. ---. 

FIOM IN PIAZZA A TORINO, SCONTRI ANTAGONISTI-POLIZIA LANDINI, ECCESSO REAZIONE AGENTI VOLUTO DAL GOVERNO? Bombe carta e pietre contro la Polizia dal corteo degli studenti a margine del vertice dei ministri europei del lavoro. 6 fermati, 5 agenti feriti. Questura: 'Attaccati da un gruppo di 300'. Tutta Terni al corteo contro licenziamenti della Ast. Tavolo Meridiana, azienda riduce esuberi da 1.634 a 1.366. ---. 

VAPORETTO CONTRO UNA CHIATTA NEL CANALE DELLA GIUDECCA PALO DI ORMEGGIO SFONDA LA CABINA PASSEGGERI, 7 FERITI Forse un problema meccanico alla base dell'incidente a Venezia. Sei feriti sono lievi. Nell'impatto, una 'bricolà agganciata a una gru ha sfondato i finestrini e passato da parte a parte la cabina passeggeri. Una trentina le persone che erano a bordo. Aperta un'inchiesta. ---. 

ISIS CATTURA TRE CACCIA, MIG JIHADISTI IN VOLO SULLA SIRIA FILIPPINE, LIBERI I DUE OSTAGGI TEDESCHI. 'PAGATO RISCATTÒ Piloti addestrati da disertori iracheni, secondo Ong. Ma Usa frenano. Da nazionale tunisina a jihad, morto in scontri Nidhal Selmi. Filippine, liberi i due rapiti da Abu Sayyaf. Guerriglia islamica, pagato il riscatto. Accordo Nigeria-Boko Haram, presto libere le studentesse rapite. ---. 

MARINO SFIDA IL PREFETTO, 'TRASCRIVO LE UNIONI GAY' COPPIA, PER NOI UN SOGNO, LE ANNULLANO? RICORREREMO Sindaco Roma va avanti nonostante gli altolà. Possibili proteste della destra. In Campidoglio domani ci saranno 16 coppie, cinque formate da donne e undici da uomini. A Milano le prime tre coppie ritirano il certificato.


Parte dai giovani calabresi l' appello ai vertici nazionali NCD.

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Naso: " La politica dei due forni rischia di confondere le idee ai nostri elettori".

Alle porte della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale calabrese sono molte le incertezze. 
Si allontana la possibilita' di creare una coalizione responsabile che rispecchi lo spirito con cui si diede vita a questo governo di larghe intese; incertezze che si ripercuotono sull' elettorato, al quale non viene presentata una proposta chiara.
Cosi' Domenico Naso, 31 anni di Rizziconi, membro dell' assemblea nazionale NCD e leader dei giovani popolari, lancia un appello ai vertici del partito in una nota congiunta con i presidenti dei circoli giovani da lui coordinati in Calabria.

Naso: " Circa un anno fa abbiamo aderito al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano con entusiasmo, da indipendenti, senza avere un padrino politico di riferimento, costituendo circa 200 circoli " Giovani Patto generazionale" su base nazionale, credendo in un progetto, quello di fondare un grande fronte popolare che guardi con ottimismo e responsabilita' l' Europa, contrapposto ai socialdemocratici.
Con enorme senso di responsabilita', vista la piu' grande crisi economica in atto dal dopoguerra, abbiamo formato prima con Letta e poi con Renzi un governo atto a scansare il rischio di default.
Custodi dei valori non negoziabili, oggi siamo i soli a  difendere l' istituzione famiglia, intransigenti sui temi etici abbiamo chiaro il concetto di politica economica, vedi la nostra proposta di abolire l' art. 18 e la nostra chiara influenza sulla legge di stabilita'.
Avanguardisti sin dalla nascita, per primi abbiamo capito che si e' assottigliata la differenza tra il centro destra ed il centro sinistra di Matteo Renzi che nel suo 40% raccoglie consenso dal nostro elettorato, spaesato dal lento declino di FI.
Noi le idee le abbiamo ben chiare, ma con la politica dei due forni rischiamo di confonderle al nostro elettorato naturale, quello moderato di centro destra.
A pochi giorni dalla presentazione delle liste regionali in Calabria ci sentiamo in dovere di appellarci al buon senso dei dirigenti regionali e nazionali del partito, ai quali ricordiamo che siamo nati con l' intento di essere noi il faro per il nuovo centro destra italiano e non ,come succede oggi in Calabria, per inseguire a volte il centro destra e a volte il centro sinistra.
Non presentando un progetto chiaro l' elettorato scegliera' una proposta piu' concreta.
Riponiamo le nostre giovani speranze nel nostro leader Angelino Alfano, vero interprete del nostro progetto, al quale rinnoviamo la nostra stima, certi che le nostre considerazioni siano costruttive nell' indicare un percorso che vedra' sempre piu' protagonisti i giovani che come noi hanno voglia di rimboccarsi le maniche.

I presidenti dei circoli "Giovani Patto Generazionale" firmatari della nota:

Domenico Naso
Domenico Ventre
Michele Falduto
Francesco Arceri
Girolamo Rizzo
Stefano Calvetta
Francesco Scarmozzino
Giuseppe Lemma
Michele Sciotto
Rocco Barresi
Gioacchino Careri
Francesco caruso
Dario Arceri
Paolo Russo
Giuseppe Ascone
Nicola Naso
Soccorso La grotteria
Rosario Sette
Bruno Sorbara
Nicola Romano'
Domenico Garisto
Alessandro Valentiniano
Vincenzo Barresi





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Crotone, convocazione del Consiglio Comunale

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Convocato il Consiglio Comunale per il 27 ottobre. All'ordine del giorno anche l'approvazione del Bilancio 2014

A norma del Regolamento sul Funzionamento degli Organi di Governo, su richiesta del Sindaco e previa conferenza dei Capigruppo,è convocato il Consiglio Comunale, in sessione ordinaria - seduta pubblica, lunedì27/10/2014 alle ore 16:00 nella Sala Consiliare e, ove occorra, in 2^ convocazione per il giorno, martedì 28/10/2014, alla stessa ora, stessa sede, per la trattazione del seguente ordine del giorno:

1. Adeguamento gruppi e commissioni consiliari permanenti;

2. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio Impresa Covelli Geom. Luigi;

3. Riconoscimento debito fuori bilancio per incarico di supporto tecnico all'Ing. Giuseppe Vittorio Racco;

4. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Parise Lidia C/Comune di Crotone. Sentenza n. 534/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

5. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Pace Danilo C/Comune di Crotone. Sentenza n. 375/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

6. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Torromino Salvatore e Perziano Giuseppina C/Comune di Crotone. Sentenza n. 661/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

7. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Carbone Alfredo C/Comune di Crotone. Sentenza n. 599/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

8. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio somma parziale – vertenza Sotero Antonio C/Comune di Crotone e Impresa ACB srl- Sentenza n. /2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

9. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Petrocca Antonia C/Comune di Crotone. Sentenza n. 752/2013 del Tribunale di Crotone - risarcimento danni;

10. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Foggia Domenico C/Comune, ARSSA e Società Acque Potabili SPA,. Sentenza n. 711/2013 del Tribunale di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

11. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Mazzei Domenico C/Comune di Crotone. Sentenza n. 241/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

12. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio sentenza n. 614/11 G.d.P. Davoli a favore dell'Avv. Antonio Amato;

13. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio sentenza n. 809/11 G.d.P. Catanzaro a favore dell'Avv. Antonio Amato;

14. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio sentenza n. 1001/13 G.d.P di Frascati a favore dell'Avv. Umberto Diaco;

15. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Caria Anna Maria C/Comune di Crotone. Sentenza n. 613/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

16. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Foresta Antonio C/Comune di Crotone. Sentenza n. 374/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

17. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Tallarico Teresa C/Comune di Crotone. Sentenza n. 95/2014 del Tribunale di Crotone;

18. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Gentile Teresa C/Comune di Crotone. Sentenza n. 466/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

19. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Tonolli Fortunato C/Comune di Crotone. Sentenza n. 656/2013 del Giudice di Pace di Crotone – Sinistro Stradale;

20. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Drago Olga C/Comune di Crotone. Sentenza n. 533/2013 del Giudice di Pace di Crotone – Sinistro Stradale;

21. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Alessi Sabrina C/Comune di Crotone. Sentenza n. 5/2014 del Tribunale di Crotone – Sinistro Stradale;

22. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Attinà Domenico C/Comune di Crotone. Sentenza n. 655/2013 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

23. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Mollica Maria Palma C/Comune di Crotone. Sentenza n. 653/2013 del Giudice di Pace di Crotone – sinistro stradale;

24. Riconoscimento legittimità debiti fuori bilancio - copertura sospesi di cassa per assegnazione somme da parte del Tesoriere Comunale - (pignoramento su sentenza non liquidata – vertenza Avv. Manica Elio);

25. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Federico Maria Grazia C/Comune di Crotone. Sentenza n. 123/2014 del Giudice di Pace di Crotone – Sinistro Stradale;

26. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Mattace Annibale C/Comune di Crotone. Sentenza n. 131/2014 del Tribunale di Crotone – Sinistro Stradale;

27. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Bonaccio Teresa C/Comune di Crotone. Sentenza n. 217/2014 del Tribunale di Crotone – Sinistro Stradale;

28. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Cavarretta Giuseppe Alfredo C/Comune di Crotone. Sentenza n. 158/2014 del Giudice di Pace di Crotone – Sinistro Stradale;

29. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Cusato Claudia Federica C/Comune di Crotone. Sentenza n. 129/2014 del Tribunale di Crotone – Sinistro Stradale;

30. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Giungato Domenico C/Comune di Crotone. Sentenza n. 786/2013 del Tribunale di Crotone –

31. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Bisicchia Concettina C/Comune di Crotone. Sentenza n. 251/2014 del Tribunale di Crotone – Sinistro Stradale.

32. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Multari Giovanna C/Comune di Crotone. Sentenza n. 57/14 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale.

33. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza MA.MI.DO SRL C/Comune e altri. Sentenza n. 88/14 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale.

34. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio in favore della Ditta Puliverde srl di Crotone, per gli interventi inerenti la realizzazione del 150° Anniversario dell'Unità D'Italia.

35. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Novello Matteo C/Comune di Crotone. Sentenza n. 182/14 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale.

36. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Federico Luigi C/Comune di Crotone. Sentenza n. 131/14 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale.

37. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Mangano Silvana C/Comune di Crotone. Sentenza n. 662/13 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale.

38. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva della Commissione Tributaria n° 110/02/12, notificata il 21.1.2014, a favore di Lamazza Antonio;

39. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio in favore della società Cosentino Garden di Sorbara Rita & C s.a.s. di Crotone.

40. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio in favore della società Spazi Verdi di Riccardo Biagini di Crotone.

41. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio in favore della società Flowers di Cosentino Rosanna di Crotone.

42. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio in favore dell'Associazione Banda Musicale "G.Verdi" di Crotone" per manifestazione "Festa della Polizia";

43. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Amoruso Nicola C/Comune di Crotone. Sentenza n. 220/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

44. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Spadaro Silveria C/Comune di Crotone. Sentenza n. 227/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

45. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Zizza Giuseppe C/Comune di Crotone. Sentenza n. 300/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

46. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Riganello Giuseppina C/Comune di Crotone. Sentenza n. 248/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

47. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio in favore dell'emittente televisiva "Radio Tele Diogene" di Crotone, per realizzazione e messa in onda di spot pubblicitari nell'ambito del progetto raccolta differenziata Porta a Porta";

48. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Squillace Domenico C/Comune di Crotone. Sentenza n. 325/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

49. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Crugliano Gennaro C/Comune di Crotone. Sentenza n. 309/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

50. Riconoscimento debiti fuori bilancio per competenze tecniche dovute all'Arch. Mario Decima;

51. Riconoscimento debiti fuori bilancio per competenze tecniche dovute all'Ing. Giuseppe Noce;

52. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Acri Anna Maria C/Comune di Crotone Sentenza n. 299/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

53. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Punzo Antonio C/Comune di Crotone e Ministero Infrastrutture e Trasporti. Sentenza n. 237/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

54. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Lacava Margherita C/Comune di Crotone Sentenza n. 247/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

55. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Scandale Elisabetta C/Comune di Crotone Sentenza n. 49/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

56. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Sarpi Maurizio C/Comune di Crotone. Sentenza n. 645/2014 del Tribunale di Crotone – Sinistro Stradale;

57. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Tutino Antonio ed altri C/Comune di Crotone e nei confronti di Immobiliare Pizzuti srl e Pizzuti Real Estate srl - Sentenza n.2965/2014 Consiglio di Stato -

58. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Vaccaro Salvatore C/Comune di Crotone Sentenza n. 359/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

59. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Gualtieri Olga C/Comune di Crotone Sentenza n. 350/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

60. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Alosa Anna C/Comune, Sentenza n.422/2014 del Tribunale di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

61. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Stumpo Franceschina C/Comune di Crotone Sentenza n. 407/2014 del Giudice di Pace di Crotone - risarcimento danni per sinistro stradale;

62. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Liguori Francesco Maria ed altri C/Comune di Crotone Sentenza n.1162/2014 Corte di Appello di Catanzaro;

63. Riconoscimento debito fuori bilancio in favore di AKREA S.p.A. per il servizio straordinario svolto nell'anno 2013;

64.Eventi alluvionali Novembre - Dicembre 2013. Attività di somma urgenza, riconoscimento legittimità debito fuori bilancio;

65. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio – vertenza Berlingieri Adolfo Gustavo ed altri C/Comune di Crotone Sentenza n.7250/2014 Consiglio di Stato;

66. Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione ai sensi del D.L. n. 112 del 25.06.2008, convertito nella legge 133 del 6.8.2008 e ss.mm. e ii.

67. Verifica delle quantità e qualità delle aree da destinare alla Residenza, alle attività produttive e terziarie, legge 167/62 n. 865/71 e n. 457/78, che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie. Anno 2014;

68. Approvazione schema del Programma triennale OO.PP. 2014/2016 e dell'elenco annuale dei lavori anno 2014 ai sensi dell'art. 128, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.;

69. Approvazione relazione previsionale e programmatica, bilancio triennale 2014/2016 e bilancio annuale per l'esercizio 2014;

70. Interrogazione abusivismo edilizio e commerciale dei Consiglieri comunali Flora Sculco, Enrico Pedace, Fabrizio Meo, Camillo Ivan Lucente, Vincenzo Camposano, Fabio Antonio Trocino, Manuela Cimino, Giusy Regalino.





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Mafie. Comune, manifestazione di interesse per altri 9 beni confiscati

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Da viale Bianca Maria a via Mosé Bianchi, il mosaico dei beni confiscati prosegue con un appartamento di lusso, sette abitazioni in ottimo stato e una ex lavanderia. Dal 6 al 9 novembre torna il Festival dei Beni Confiscati alla Mafia  

Milano, 17 ottobre 2014 – C'è un appartamento di lusso di 180 metri quadrati al piano terra di un condominio signorile nella centralissima via Bianca Maria, oltre a due appartamenti, uno di otto e uno di sei vani e mezzo, in via Mosé Bianchi a San Siro. E ancora: una spaziosa abitazione di otto piani in via Bezzola a un passo dallo Stadio Meazza e tre piccoli alloggi in via Rinuccini (zona Stazione Centrale), via Cascina Barocco (Baggio) e via Capecelatro (San Siro). E insieme a questi un appartamento senza infissi interni, ma in ottime condizioni con vista sul Parco Lambro e i locali di una lavanderia in via Maderna angolo via Mecenate. In totale, nove unità immobiliari sequestrate e confiscate alle mafie e presto trasferite dallo Stato al Comune di Milano attraverso l'Agenzia dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Mafia. Le unità sono state segnalate dall'Agenzia all'Amministrazione che le ha visionate e ha espresso l'interesse ad acquisirle. La delibera con la manifestazione di interesse al trasferimento gratuito nel patrimonio del Comune è stata approvata oggi dalla Giunta. Le unità immobiliari, una volta predisposti gli atti da parte dell'Agenzia, entreranno ufficialmente nella disponibilità del Comune. Attualmente sono 161 le unità immobiliari confiscate alla mafia in carico all'Amministrazione. Di queste 138 sono state assegnate tramite bando, 14 sono in fase di assegnazione (bando chiuso a luglio) e per 9 c'è stata, con il provvedimento odierno, formale manifestazione di interesse.

"Il patrimonio di beni confiscati dallo Stato alle mafie e trasferiti al Comune per destinarli ad attività sociali – spiega l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – si arricchirà presto di altre nove unità, in particolare di otto abitazioni di diversa metratura che destineremo ad alloggi di accoglienza temporanea per le famiglie sfrattate per colpa della crisi e ad altre funzioni di sostegno a chi si trova in difficoltà. Abbiamo visto gli appartamenti che sono in ottime condizioni e li riteniamo adatti a questi impieghi. Oggi abbiamo manifestato il nostro interesse alla loro acquisizione che sarà attuata nei modi e nei tempi stabiliti dall'Agenzia per i Beni confiscati. Milano continua così il suo percorso di ricostruzione e affermazione della legalità, restituendo ai cittadini beni appartenuti alla criminalità organizzata. A inizio novembre ripeteremo il Festival dei Beni Confiscati per aprire i beni alla cittadinanza e far conoscerne le storie le attività in essi svolte".

Dal giovedì 6 a domenica 9 novembre di novembre si svolgerà la terza edizione del Festival dei Beni Confiscati alla Mafia, quest'anno dedicato al tema della legalità nella città che si prepara ad ospitare Expo 2015. La manifestazione è realizzata dal Comune di Milano con la direzione artistica della giornalista Barbara Sorrentini e sarà aperta da un concerto per arpa e soprano della Scuola Civica di Musica "Claudio Abbado" presso CoopZero5 in via Momigliano 3 (uno dei beni confiscati alle mafie). A questo evento di apertura parteciperà il Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi. Tra le iniziative nel programma del Festival anche una intera giornata di incontri e attività a Casa Chiaravalle, in via Sant'Arialdo la proprietà più grande confiscata alla criminalità organizzata (18 unità immobiliari e numerosi ettari di terreno) dove sabato 8 novembre dalle 15 si svolgerà la "Festa della legalità".

In allegato la mappa delle 9 unità immobiliari.



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Luigi Palamara
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Giovanni Battista Montini e Milano - Papa Paolo VI proclamato Beato - " Montini Arcivescovo a Milano " di don Luigi Crivelli - card. Dionigi Tettamanzi - Edizioni San Paolo 2002

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Nel giorno della proclamazione di Papa Paolo VI Giovanni Battista Montini Beato, il presidente di AMICI DI MILANO Achille Colombo Clerici, lo ricorda, come uno storico "Amico di Milano", con le parole del Cardinale Dionigi Tettamanzi.


Il cardinal Dionigi Tettamanzi scriveva del rapporto di Giovanni Battista Montini  ( Arcivescovo a Milano dal 1955 al 1963 ) con la nostra citta': « Milano per Montini non e' stata soltanto l'incontro con una realta' sociale ed economica di straordinaria ed unica identita', cosi' come la diocesi ambrosiana non e' stata soltanto l'incontro con una storia cristiana e con una tradizione religiosa che da subito egli ha ammirato e di cui si e' fatto entusiasticamante carico per conservarle e rinnovarle. Ma, come scrive Crivelli, "Milano e' stata per lui la modernita' nelle sue molteplici sfaccettature, nelle sue inarrestabili conseguenze. Egli ha letto Milano come citta' simbolo di un'epoca complessa di transizione dove,prima che altrove ed in maniera piu' sperimentale, avanzava il cambiamento sociale e politico, quello del pensiero e quello del costume."
In relta'"religione ed uomo moderno", "Chiesa e mondo" costituiscono il tema centrale sul quale la profonda, appassionata ed anche sofferta meditazione del cardinale si e' continuamente soffermata, facendo ricorso alla sua limpidissima e vibrante fede e, insieme, al suo rispettosissimo amore alla ragione ed alla cultura. »


Foto archivio :

- Achille Colombo Clerici con il card. Dionigi Tettamanzi
Istituto Europa Asia
   Europe Asia Institute

Pierfranco Bruni: "Bisogna responsabilizzare la scuola a confrontarsi con i veri e forti scrittori del Novecento Italiano" - Così nella affollata Serata dedicata a Giuseppe Berto nel centenario della nascita

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Pierfranco Bruni: "Bisogna responsabilizzare la scuola a confrontarsi con i veri e forti scrittori del Novecento Italiano" - Così nella affollata Serata dedicata a Giuseppe Berto nel centenario della nascita



Serata Giuseppe Berto a Taranto a 100 anni dalla nascita. Una serata all'insegna della letteratura e del Novecento italiano, in una sala affollata dell'Associazione Culturale "Presenza Lucana" (che ha organizzato l'evento) ha affrontato il rapporto tra la narrativa di Giusepope Berto e la contemporaneità della scrittura attraverso un confronto con Carlo Levi e Pier Paolo Pasolini.
L'appuntamento che rientra negli incontri sul  "Novecento Letterario", ha aperto una riflessione sul saggio di Pierfranco Bruni dal titolo "Giuseppe Berto. La necessità di raccontare". 
Pierfranco Bruni (Presidente del Comitato per le celebrazioni del centenario dello scrittore Giuseppe Berto), introdotto da Michele Santoro (Presidente dell'Associazione Lucana di Taranto), ha sviluppato un'articolata relazione sul Berto dalla fine degli anni Quaranta ("Il cielo è rosso" del 1947) sino al suo ultimo romanzo ("La Gloria") che risale al 1978.  
Affascinante serata con le letture di Trizia Pulpito.  Introduzione di Michele Santoro. Musica di Cosimo Maraglino (Flauto) e Federica Strusi (Violino).
Quella di Bruni è stata una vera e propria Lezione sul Novecento letterario italiano. Partendo da D'Annunzio, Bruni ha sviluppato le tematiche, in un attraversamento storico – culturale,  riguardanti gli scrittori che hanno lasciato un segno e che sono punto di riferimento nella cultura internazionale, ovvero Pascoli, D'Annunzio, Mariinetti, Silone, Pavese, Ungaretti, Cardarelli sino a Giuseppe Berto.
Proprio su Berto si è sviluppato un ampio dibattito che si è articolato anche in una dialettica scavando tra scrittori e mondo della scuola. Su questo Bruni è stato molto preciso ed ha sottolineato la superficialità di molti testi scolastici ad affrontare il Novecento letterario con l'indifferenza anche di docenti, per gran parte politicizzati, che non hanno una preparazione sufficiente a verificare gli errori che i testi presentano e con una forte responsabilità della scuola italiana.
Ma è su Berto e il Novecento che si è incentrata la discussione che Bruni ha portato avanti, con la sua solita eleganza e profondità, creando della comparazioni tra gli scrittori che hanno caratterizzato il legame tra i luoghi e le identità.
"In Berto, ha sostenuto Pierfranco Bruni, la presenza di Pascoli resta importante come è profondo il radicamento con Proust e Thomas Mann. Uno scrittore europeo che ha trovato nella lezione di Hemingway un sicuro punto di riferimento, Un solco oltre la leggerezza del Novecento letto da Calvino".

Il libro su Berto di Bruni avrà la traduzione in spagnolo ed è in preparazione una nuova edizione accresciuta. Il prossimo 22 ottobre giornata dedicata a Berto al Festival delle Letterature di Tropea con la presenza di Pierfranco Bruni e il 6 novembre prossimo presentazione a Roma.




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Conferenza stampa Sel presentazione dei candidati consiglieri al Comune, resoconto.

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       CONFERENZA STAMPA DI SEL

Apre la conferenza stampa di presentazione dei candidati Sel Pino Rotta, direttore della rivista di scienze sociali Helios Magazine: «Perché una conferenza stampa a 10 giorni dalle elezioni? Per riportare i programmi al centro del confronto politico, entro una dimensione unitaria di lista. Oggi vediamo come la campagna si stia sviluppando intorno alle singole figure. I nostri candidati sono inseriti dentro un progetto che ha preso avvio già da tempo e il cui impegno non si concluderà con la fine delle elezioni ma continuerà fino alla realizzazione di un nuovo concreto sistema di sviluppo. Vogliamo costruire insieme un nuovo modello di etica della politica e un nuovo modello di sviluppo, di cui la Città Metropolitana sarà il fulcro».
Giovanni Nucera, vicepresidente dell'Amministrazione provinciale e capogruppo Sel, insiste sui punti cruciali del programma che sono stati posti e accettati dal candidato sindaco Falcomatà, la cui candidatura è appoggiata da Sel: «Intanto la nostra battaglia non si sta giocando per fare emergere singole personalità, ma per costruire una forza rappresentativa di Sel in Giunta comunale. Per questo ci stiamo muovendo coesi e uniti». Città Metropolitana e utilizzo dei fondi strutturali, continua il capogruppo Sel, sono occasioni che non possiamo sciupare. I fondi saranno mandati direttamente alla Città Metropolitana e, con competenza e programmazione, dovranno essere utilizzati per la costruzione delle infrastrutture necessarie, per il risanamento del territorio e per l'istituzione dei servizi sociali, come i contributi sugli affitti, che sono stati cancellati con lo scioglimento per contiguità mafiosa della precedente amministrazione. Nucera sottolinea l'incapacità di chi ci ha preceduto di spendere i fondi Europei, mal gestiti per rimpinguare tasche e privilegi personali.
Tiziana Tiziano, candidata Sel, si allaccia alla questione dei fondi strutturali: «I fondi ci sono, vanno indirizzati in quello che serve alla nostra città. Investire in infrastrutture e ambiente significa creare posti di lavoro.» La canddiata Stefania Pedà continua sottolineando come Reggio Calabria deve tornare a "proteggere la dignità" dei suoi cittadini. E come? Riaprendo asili nido, centri di ascolto e assistenza per le fasce deboli. non in direzione di un Comune assistenzialista ma di una Istituzione che sia garante di equità sociale sostanziale». «La nostra è una voce necessaria in Giunta, proprio per caratterizzare con argomentazioni e sensibilità di sinistra la nostra parte politica, che si distanzia da derive renziste e dall'ottica che pensa di diminuire le garanzie e i diritti a favore di liberismo e disunità sociale» questo il contributo del candidato Carmelo Malara. Concludono gli interventi dei candidati Tredicesimo Crucitti, Francesco Stilo e Francesco Trunfio, rispettivamente con l'esortazione di Crucitti a esprimere in questa tornata un moto di dignità e riappropriarci di una città stupenda che ha tutto per rinascere; Francesco Stilo, uno dei candidati dell'area giovane, come tanti in questa città «con poche aspettative ma con tanti sogni», sostiene la necessità di ricreare un tessuto occupazionale in grado di trattenere i suoi giovani. Conclude Trunfio a corollario: «La nostra emergenza è il lavoro per i giovani, soprattutto di questo si dovrà occupare la prossima amministrazione. Occupazione per tante generazioni marginalizzate nel mercato del lavoro».
Guardiamo al sistema virtuoso di Nichi Vendola in Puglia che da sola ha già utilizzato il 27 per cento dei finanziamenti disponibili per tutte le Regioni interessate e ha proposto il reddito minimo. Senza lavoro non saremo mai cittadini liberi.
Giovanni Nucera, Vicepresidente del Consiglio provinciale Reggio Calabria
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Luigi Palamara
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PALERMO: CONTROLLI DEI CARABINIERI IN CENTRO CITTA’. QUATTRO LE PERSONE ARRESTATE E SEI QUELLE DENUNCIATE. DIVERSI I CONTROLLI AGLI ESERCIZI COMMERCIALI.

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo dettano un bilancio dell'attività effettuata in occasione di un servizio di controllo del territorio svoltosi nella decorsa nottata.

I dati pervenuti dai controlli eseguiti dalle pattuglie dei militari dell'Arma delle due compagnie cittadine Piazza Verdi e San Lorenzo unitamente al Nucleo Radiomobile   dettano un bilancio positivo per i risultati raggiunti che sono di tre persone  arrestate e altre cinque denunciate in stato di libertà nonché diversi controlli eseguiti presso esercizi commerciali.

Da Piazza Marina – Foro Umberto I° - Via Messina Marine - via Bara dell'Olivella, piazza Sant'Ignazio all'Olivella fino a via Dell'Orologio, i Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi, supportati da personale della C.I.O. del XII Battaglione "Sicilia" e dai Carabinieri del N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione Sanità) hanno controllato n. 42 cittadini comunitari, n. 26 veicoli, elevate n. 2 contravvenzioni al C. d. S., ritirata una patente di guida.

I Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi con l'ausilio del Nucleo Cinofili Carabinieri di Palermo hanno tratto in arresto per "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti":  BEN AMAR ALI, nato in Libia, classe 1974, domiciliato a Palermo poiché è stato colto a cedere alcune dosi di sostanza stupefacente ad altro soggetto rimasto sconosciuto in quanto, alla vista dei militari, si è dato a precipitosa fuga.  A seguito della perquisizione personale e locale l'uomo è stato trovato in possesso di ulteriori 5 grammi di eroina, nonché della somma di euro 175,00, suddivisa in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell'illecita attività di spaccio, il tutto sottoposto a sequestro. L'arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale "Ucciardone" a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

E' stato altresì rintracciato ed arrestato in esecuzione all'ordine di carcerazione emesso dal locale Tribunale, ROMAGNOLO Salvatore,nato a Palermo, classe 1957, ivi residente dovendo questi lo stesso espiare la pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione per il reato di furto aggravato.

Per ultimi a Palermo, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno proceduto all'arrestodi: BENFANTE Antonino, nato a palermo classe 1982, ivi residente in via Cusimano, noto alle forze dell'ordine, colpito da "ordine di esecuzione per la carcerazione", emesso dal Tribunale di Palermo, dovendo espiare la pena di anni 3 e mesi 4 di reclusione e la multa di 1000 €, per il reato di "ricettazione",  per fatticommessi a Palermo nel 2012.

Entrambi gli arrestati al termine delle formalità di rito sono stati associatoi presso la locale casa circondariale "Ucciardone", a disposizione dell'Autorità Giudiziaria che ha emesso i provvedimenti restrittivi.

In pieno centro i Carabinieri hanno controllato diversi locali che insistono nella cosiddetta area della movida palermitana, controllati n. 4 esercizi commerciali, di cui 2 venivano sequestrati per la mancanza della segnalazione certificata di inizio attività nonché delle previste licenze elevando nei loro confronti sanzioni amministrative per un totale di 15.000,00 euro e sottoponendo a sequestro locali, attrezzature e arredi per un valore di 200.000 €.

Contestualmente, i Carabinieri della Compagnia San Lorenzo anch'essi con l'ausilio del personale della C.I.O. del XII Battaglione "Sicilia", nell'ambito  del menzionato servizio coordinato per il controllo del territorio eseguito nella decorsa nottata, in palermo, militari questa compagnia, coadiuvati da personale compagnia intervento operativo xii battaglione carabinieri "sicilia", ambito  servizio coordinato controllo del territorio disposto da gruppo carabinieri palermo: traevano in arresto per "detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente"  RIZZUTO Michele,nato palermo 1987, ivi residente via Giovan Battista Ughetti, noto alle forze dell'ordine, notato, in via Nasi,  cedere ad altro soggetto sostanza stupefacente. Dopo essere stato bloccato, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, gli investigatori  rinvenivano complessivamente, nella sua disponibilità,  1 grammo  di tipo"cocaina",  grammi 9 (nove) "marijuana" e grammi 7 (sette) "hashish", già suddivisa in dosi, unitamente somma contante € 60, presunto provento illecita attività di spaccio al dettaglio.

Segnalati al locale ufficio territoriale del governo cinque persone, ai sensi art. 75 dpr 309/90, per uso personale sostanze stupefacenti.

Corso servizio, inoltre, venivano:

-     Controllati n. 72 veicoli, n.102 persone e n. 39 soggetti sottoposti a misure restrittive della liberta' personale;

-     Eseguite n. 9perquisizioni personali e n.2 perquisizioni domiciliari;

-     Elevate n.15 contravvenzioni al c.d.s., ritirata n.1 patente di guida e sottoposti a fermo amministrativo n.3 veicoli.

Inoltre, venivano deferiti in stato libertà per concorso in furto aggravato :

-  A. g., nato a Palermo, classe 1975, ivi residente;

-  B. a., nato a Palermo, classe 1965, ivi residente;

-  B. v., nato a Palermo, classe 1995, ivi residente

poiché è stato accertato che avevano allacciato abusivamente l'impianto della loro attività commerciale alla rete elettrica cittadina .

R. p. nato a Palermo, classe 1992 ivi residente e M. a. nata a Palermo, classe 1965, ivi residente sono stati denunciati in stato di libertà per violazione dei sigilli di un immobile già sottoposto a sequestro per abusivismo edilizio.

Inoltre, è stato deferito in stato libertà per "guida sotto l'influenza dell'alcool"C. I. m., nato romania classe 1984, residente palermo via Trapani Pescia, poiche' sorpreso in stato ebbrezza alcoolica, in viale dell'Olimpo, alla guida propria autovettura  Volkswagen Golf, con targa rumena.

Palermo, 18 ottobre 2014

 




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Locri: Sindaco annuncia morte Ospedale

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Locri, il Sindaco a difesa dell'Ospedale della Locride e contro chi sta cercando di farlo chiudere
Nuova singolare protesta provocatoria per mettere in risalto questo importante problema ancora irrisolto

Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, mette in atto una nuova protesta provocatoria per attrarre le giuste attenzioni nei confronti dell'Ospedale della Locride, che, a causa di scelte sciagurate da parte di chi lo ha amministrato nell'ultimo decennio, sta rischiando la definitiva chiusura. Un problema che riguarda tutto il territorio locrideo e che ha necessità di essere affrontato in maniera seria ed adeguata da tutte le forze che operano nella Locride a tutela e difesa dell'importante Nosocomio locrese.

IL SINDACO GIOVANNI CALABRESE ALZA BANDIERA BIANCA E PRENDE ATTO DELLA MORTE DELL'OSPEDALE DELLA LOCRIDE. PRATICAMENTE PERSA LA BATTAGLIA PER LA TUTELA DELLA SALUTE E PER SALVARE L'OSPEDALE.
         APPELLO AL COMMISSARIO DEL GOVERNO,  GENERALE PEZZI .
         Quello che avevamo denunciato e, purtroppo  previsto, praticamente è successo.
          L'Ospedale Civile della Locride è MORTO!.
         E' evidente che dopo il declassamento e depotenziamento di molti reparti, ai quali si sono aggiunti da ieri anche quelli relativi a Radiologia ed Ortopedia, ciò rappresenta la "morte" definitiva di un presidio ospedaliero che in passato è stato un simbolo ed un riferimento importante per tutto il territorio.
         Un decennio di scempi. E negli ultimi anni, Squillacioti e Sarica prima, ed oggi il neo Commissario Tripodi – promosso sicuramente per meriti e titoli!!! – con la complicità del neo Direttore Calabrò, ottimo professionista ma folgorato sulla via di Damasco ed asservitosi, anima e corpo, agli "unni" reggini, sono i maggiori responsabili di quanto tristemente accaduto al Nosocomio locrideo.
         In questi mesi abbiamo assistito, nell'indifferenza dei Consiglieri regionale di destra e sinistra,  allo scempio più totale.
         Abbiamo provato con il dialogo, con il confronto, con l'istituzione di Commissioni Consiliari ad hoc, con le proteste, con la convocazione di Consigli Comunali, con le Ordinanze Sindacali. 
         Abbiamo fatto di tutto per impedire lo smantellamento della Sanità sul territorio. Ma per l'ex Ospedale di Siderno, l'Ospedale di Locri, e l'"aborto" di Gerace solo "belle promesse" nonché fasulle, e demagogiche inaugurazioni di scatole vuote per come fatto dai vari Direttori che si sono succeduti.
         Lo avevamo già detto in altre e più occasioni: è evidente che il declino dell'Ospedale locrideo è stato programmato da un accordo politico bipartisan e tutto ciò ha trovato conferma nell'incredibile silenzio dei simpatici e fannulloni consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti, sempre pronti a fare incetta di voti sul territorio, ma mai disponibili a promuovere azioni concrete per la Locride, salvo ridicole e demagogiche "mozioni per la Locride" e "decreti speciali per la Locride".
         La  "politica", senza distinzione di colori, ha fallito.
         Ma la cosa grave è che si continua a non comprendere, anche con le prime manifestazioni elettorali, che la Locride è stanca di passerelle e ha urgente bisogno di azioni concrete e non di ulteriori chiacchiere.
         Oggi, mentre si organizzano le liste ad uso e consumo dei consiglieri regionali uscenti e/o per i loro familiari, l'Ospedale praticamente non esiste più ed  il territorio continua a morire.
          Ci rimane solo una possibilità: appellarci alla sensibilità del Generale Pezzi, che da uomo delle Istituzione e servitore dello Stato, si faccia carico di tale seria problematica.
         Venga a Locri Generale Pezzi. Venga nella qualità di Commissario Straordinario voluto dal Governo Nazionale. Venga a Locri per aiutare il popolo della Locride a non perdere l'Ospedale, quell'Ospedale che i nostri concittadini hanno voluto e realizzato con sacrificio, e che oggi vedono morire per colpa di una pervertita classe politica di incapaci amministratori regionali, che auspichiamo non essere ricandidati e di non vederli ritornare mai più tra i banchi del nuovo Consiglio Regionale.  
         Ribadendo rabbia, tristezza ed  amarezza davanti all'"assassinio" del nostro Ospedale, di cui sono noti mandati ed esecutori materiali, rinnoviamo l'auspicio di un intervento del Commissario Pezzi quale ultimo tentativo per cercare di rimediare allo scempio perpetrato sulla Sanità a danno dei cittadini onesti della Locride.

Giovanni Calabrese
Sindaco
Deluso, Amareggiato,Arrabbiato

Locri, 18.10.2014
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Svizzera Italia - "Ticino Tessin" Fiera 52^ Edizione 2014 - Fiera Svizzera di Lugano ed Artecasa - Istituto Europa Asia IEA Europe Asia Institute Ottobre 2014

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La rassegna, giunta alla 52^ edizione, chiuderà domenica 19 ottobre
"Ticino Tessin" - La mostra sulla Fiera Svizzera di Lugano ad Artecasa 20

L’edizione 2014 di Artecasa che si è aperta venerdì 10 ottobre e si concluderà domenica 19 ottobre, ospita, nella hall del Padiglione Conza, una riduzione della mostra Ticino Tessin.

Fiera Svizzera di Lugano 1933-1953, che l’Archivio storico della Città aveva presentato alla Villa Ciani lo scorso autunno.

Una vetrina di manifesti e documenti, video e sonori, provenienti anche dalle Teche RSI e dalla Cineteca Svizzera, offre uno spaccato di oltre vent’anni di vita nella Svizzera italiana a cavallo della seconda guerra mondiale.

La mostra sulla Fiera Svizzera di Lugano è visitabile gratuitamente per tutta la durata di Artecasa, proprio nel luogo sul quale sorgeva annualmente la rassegna fieristica luganese.

In occasione dell’apertura della mostra è stato presentato anche l’ultimo quaderno di “Coscienza Svizzera”, intitolato Evoluzione dell’immaginario nella Svizzera italiana.

Simboli, valori e comportamenti di una minoranza, nato a margine del dibattito suscitato dall’esposizione dell’Archivio storico.

Sono intervenuti l’economista Angelo Rossi e lo storico Marco Marcacci, introdotti da Antonio Gili
e Remigio Ratti.



Foto: Achille Colombo Clerici con il Sindaco di Lugano Marco Borradori
Istituto Europa Asia IEA Europe Asia Institute

OPERAZIONE "MILICIA VIOLENTA 2": I CARABINIERI ESEGUONO MISURA CAUTELARE A CARICO DI DUE GIOVANI PER RAPINA E PORTO ABUSIVO DI ARMA DA FUOCO.

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Due misure cautelari, per i reati di rapina e porto abusivo di arma da fuoco. Questo il bilancio dell'operazione di polizia "Milicia Violenta 2", condotta alle prime luci dell'alba dai Carabinieri della Compagnia di Bagheria (PA) e nel corso della quale è stata notificata l'ordinanza emessa dalla Dott.ssa Angela LO PIPARO, GIP presso il Tribunale di Termini Imerese (PA). I provvedimenti cautelari riguardano:

-     RIO Giuseppe, 25enne di Trabia (attualmente agli arresti domiciliari) autore di tre rapine;

-     GERACI Domenico, 34enne di Casteldaccia (già arrestato per rapina ed attualmente in carcere a Trapani), per porto abusivo di arma da fuoco.

L'operazione condotta nella scorsa mattinata rappresenta il seguito e il completamento di quella condotta lo scorso 15 aprile 2014, allorquando veniva fatta luce su un'altra lunga serie di rapine e furti, anche in abitazione, commessi tra Trabia, Altavilla Milicia e Palermo.

Le indagini, continuate anche dopo l'esecuzione di quelle misure, condotte dai militari della Compagnia di Bagheria e dirette dalla Procura di Termini Imerese (Dott. Bruno Brucoli), hanno consentito, in particolare, di fare luce su una serie di rapine in abitazione, commesse nel periodo aprile-maggio 2012 da un gruppo di giovani nel comune di Altavilla Milicia.

Tali episodi, nel corso dei quali erano state asportate anche armi da fuoco, avevano presentato sin da subito forti elementi di analogia sia per modalità commissive, consistenti in una particolare violenza ed efferatezza, che per le vittime colpite, quasi tutte appartenenti alla fascia c.d. "debole" degli anziani soli ed indifesi.

Inoltre, i militari, nell'ambito dei servizi predisposti al fine di prevenire la consumazione di analoghi reati, riuscivano a sventare la verosimile esecuzione di una rapina, che doveva essere commessa a Termini Imerese, mediante un'arma da fuoco. Di fatti, la sera del 22.03.2012 i carabinieri di Bagheria, sventando quella che con tutta probabilità doveva essere una rapina, hanno accertato la disponibilità di un'arma da fuoco, chiamata dagli indagati con l'appellativo "Bambino" onde non destare sospetti, che era nella disponibilità di GERACI Domenico.

Gli altri fatti compiutamente ricostruiti dai Carabinieri sono:

-         la rapina in abitazione commessa da Rio Giuseppe (assieme ad altri)ai danni di un anziano residente ad Altavilla Milicia, nel corso  della quale alla vittima, minacciata con un coltello, erano stati sottratti tre fucili, uno dei quali successivamente recuperato e sequestrato dai militari;

-         la rapina commessa da Rio Giuseppe (assieme ad altri) ai danni di una anziana residente ad Altavilla Milicia, che era stata scaraventata a terra e minacciata con un coltello, mentre le venivano sottratti gioielli, soldi e buoni fruttiferi;

-         la rapina in abitazione commessa da Rio Giuseppe (assieme ad altri)ai danni di un anziano residente ad Altavilla Milicia, nel corso della quale alla vittima, minacciata con un coltello e poi rinchiusa in bagno, erano stati sottratti due fucili e alcuni oggetti in oro.

Palermo, 19 ottobre 2014

 




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Le emozioni della città di ... Reggio Calabria.

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Le emozioni della città di ... Reggio Calabria.
Fotografie a cura di Luigi Palamara











Agliano; io indagato? Non ne so nulla.

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GIUSEPPE AGLIANO, ASSESSORE NELLA PRIMA GIUNTA SCOPELLITI E CANDIDATO ALLE PROSSIME CONSULTAZIONI COMUNALI CON LA LISTA REGGIO FUTURA, HA RILASCIATO LA SEGUENTE DICHIARAZIONE:
“Ho appreso nei giorni scorsi, dagli organi di stampa e informazione, che la Procura di Catanzaro mi avrebbe iscritto nel registro degli indagati, unitamente ad altre 25 persone, per la vicenda relativa a presunte irregolarità inerenti l’assegnazione degli incarichi dirigenziali all’Avv. Franco Zoccali, prima come City Manager del comune di Reggio e poi come Direttore Generale della Giunta regionale.

A riguardo preciso di non avere ricevuto alcuna informazione di garanzia.
Tutto ciò affinchè l'opinione pubblica sia compiutamente informata su una   comunicazione avvenuta in assenza dei necessari riscontri e secondo una tempistica quantomeno singolare, (mi piace qui ricordare che i fatti contestati risalirebbero al 2006/7) intervenendo la stessa a pochi giorni da una consultazione popolare alla quale partecipo, che dovrà restituire un governo credibile alla Città di Reggio dopo gli anni del commissariamento.


Giuseppe Agliano
Reggio Calabria 19 ottobre 2014

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