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Locri, dopo 13 anni ritorna la storica "Caccia al Tesoro"

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*L'ultima edizione si è tenuta nell'agosto del 2000* * * Dopo ben 13 anni d'attesa, il 2013 è l'anno giusto per rivedere tra le manifestazioni estive locresi la storica e tanto richiesta "Caccia al Tesoro", che negli anni passati ha appassionato, aggregato, riunito, centinaia di ragazzi, appartenenti a generazioni differenti. L'evento, giunto alla sua XXV edizione, è naturalmente organizzato da Radio Studio 54 Network, patrocinato dell'Amministrazione Comunale della Città di Locri, e supportato con grande disponibilità dal 3Store di Locri, main sponsor della manifestazione. Il raduno delle squadre è fissato per le ore 15:30 di domenica 18 agosto in Piazza Nosside presso il Lungomare di Locri. Da lì poi le carovane partiranno alla volta della conquista degli obiettivi, dislocati a Locri e nei paesi limitrofi, per far ritorno sempre in Piazza Nosside. Le vere novità di quest'anno saranno l'utilizzo delle nuove tecnologie (mobile internet, app, ecc…), non presenti al tempo dell'ultima edizione disputata, e la diretta radiofonica regionale, trasmessa per la prima volta. Ancora una volta l'Amministrazione Comunale si dimostra vicina e sensibile a queste iniziative, utili a portare Locri al centro di eventi importanti. Così il Primo Cittadino locrese a riguardo: «*Non posso che manifestare tutto il mio entusiasmo per il ritorno di questa manifestazione storica. Esprimo la soddisfazione di tutta l'Amministrazione Comunale nel supportare questo evento leggendario, atteso da parte di tanti giovani, grazie al coinvolgimento di diverse generazioni. Sono inoltre lieto di riavviare un discorso di collaborazione con l'imprenditore locrese Francesco Massara, titolare della storica radio Studio 54 Network di Locri. Non resta che auspicarci una grande partecipazione e un sano divertimento. Grazie a questi grandi eventi, l'estate si è animata, nonostante la crisi presente




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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Condojanni (RC), il 14 agosto l’evento culturale “PaeseInPosa”

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Condojanni (RC), il 14 agosto l'evento culturale "PaeseInPosa"

 

E' fissata per mercoledì 14 agosto a partire dalle ore 21:00 presso Piazza Uria dell'antico borgo di Condojanni, frazione di Sant'Ilario dello Jonio, l'evento "PaeseInPosa", manifestazione culturale che unisce una mostra fotografica insieme alla proiezione di un docu-film dall'omonimo titolo, trasmesso per la prima volta in anteprima nazionale (con sottotitoli in italiano per i tanti turisti non calabresi che affollano la nostra regione).

La mostra fotografica è promossa dall'artista Antonio Pezzano ed è supportata dal Movimento Creativo "EnergiECondivise" (già "EnergiECalabria"), ideatore del docu-film proiettato. Le fotografie nascono con l'intento di creare un momento di aggregazione e di coinvolgimento con la gente del luogo, e verranno esposte sulla scalinata della Parrocchia di Sant'Antonio Abate.

Assoluta novità è rappresentata dalla ripresa cinematografica avvenuta in contemporanea durante gli scatti fotografici, destinata a raccontare e a far rivivere tutte quelle storie anche di un "tempo", che i soggetti prestatisi al "gioco" hanno raccontato con grande partecipazione ed entusiasmo, sapendo di  contribuire così alla  "banca della memoria" delle nostre tradizioni, che EnergiECondivise intende costruire.

Lunedì 12 agosto invece è stato proiettato "Memorie Incantate" per la regia di Antonio Ciano, un docu-film sulla legalità girato nella Locride nel 2010, prodotto sempre da EnergiECondivise.


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Luigi Palamara
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POLISTENA (RC): 22ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER COLTIVAZIONE DI CANAPA INDIANA.

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Nel corso del primo pomeriggio di ieri 12 agosto, i carabinieri della stazione di polistena hanno tratto in arresto un govane ventiduenne incensurato del luogo, b. D., perche' responsabile di coltivazione illecita di piante di canapa indiana.
Da tempo i carabinieri eseguivano servizi mirati al controllo di vecchie abitazioni in disuso, ubicate nel centro storico polistenese, per reprimere il dilagante fenomeno della coltivazione "casalinga" di canapa indiana.  Un sistema sempre piu' diffuso  consistente nel coltivare poche piante, facilmente occultabili, ma che assicura comunque un buon margine di profitto.
B. D., aveva realizzato all'interno di un immobile in disuso e dell'annesso giardino, posti  in via muraglie di polistena, una piantagione in vaso, composta da 22 piante, collocate nel giardino e nelle varie pertinenze della casa, al sicuro dalle violente pioggie degli scorsi giorni.
Intorno alle 15:00 di ieri si era recato per irrigare le piante ma questa volta ad attenderlo c'erano i carabinieri, impegnati nello specifico servizio, che lo hanno colto in flagranza, mentre si accingeva a spostare in giardino, i vasi che precedentemente erano stati sistemati nei vari anfratti coperti.
Il boeti  condotto in caserma per le formalita' di rito, dopo i necessari adempimenti  e' stato  tradotto presso la casa circondariale di palmi .
Le 22 piante rinvenute all'interno dell'immobile sono state estirpate e distrutte su disposizione dell'autorita' giudiziaria.


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Luigi Palamara
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Lamezia Summertime Cinema e Cinema 2013 Non solo teatro all’Abbazia

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CINEMA E CINEMA 2013 A LAMEZIA TERME. L'ABBAZIA BENEDETTINA FARÀ DA CORNICE A DUE PROIEZIONI DELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA 

 

Venerdì 16 e Sabato 17 agosto 2013, alle ore 21.30, sarà la suggestiva cornice dell'Abbazia Benedettina di S. Eufemia Vetere a Lamaezia Terme ad ospitare due pellicole della rassegna cinematografica Cinema e Cinema, XII edizione, organizzata dal Comune di Lamezia Terme e promossa dall'Arci Lamezia Terme/Vibo Valentia.


  Venerdì 16 agosto sarà proiettato (in replica) Ralph Spaccatutto di Rich Moore(animazione 2012 USA, 1h 40').
Ralph Spaccatutto è il cattivo di un videogioco. Il suo unico scopo è quello di distruggere il muro del condominio per dar modo al martello magico del bravo ragazzo Felix di riparare il danno e godersi la medaglia! Un giorno, stanco di tutto questo, Ralph decide di intraprendere un pericoloso viaggio fuori dalla sua macchina a gettoni… Un incontro "intimo" tra cinema e videogame in cui il gioco è raccontato con il miglior linguaggio del cinema narrativo.


  Sabato 17 agosto sarà la volta di un bellissimo film italiano con una magistrale interpretazione di Toni Servillo nella parte del "doppio", Viva la libertà di Roberto Andò (2013 Italia, 1h 24')

Enrico Olivieri (Toni Servillo), segretario del più importante partito d'opposizione, lascia tutto per fuggire in Francia e raggiungere Danielle (Valeria Bruni Tedeschi), amata venti anni prima. Per rimediare alla sua assenza, la moglie Anna (Michela Cescon) e il collaboratore Andrea Bottini (Valerio Mastandrea) si rivolgono a Giovanni Ernani, fratello gemello di Enrico e professore di filosofia, per arginare temporaneamente la fuga del segretario.

Nei due giorni delle proiezioni, per raggiungere l'Abbazia saranno disponibili autobus di linea con partenza dalle ore 20.30 alle ore 21.15 dai capolinea di Lamezia Terme-Nicastro e Lamezia Terme-S.Eufemia e rientro al termine del film.


Inizio proiezioni h 21.30 
Costo del biglietto: intero € 5,00 / ridotto € 3,50 (under 18/over 65)
Con Cinema e Cinema Card ingressi a partire da € 
3,50 (intero) e 2,50 (ridotto)

In allegato il programma e la locandina

INFO+





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Luigi Palamara
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Montebello Jonico, Il trionfo del poeta Giuseppe Talladira, nel Premio di poesia intitolato al parroco scomparso, il leggendario don Cosimo Latella

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Galvanizzato dall’associazione culturale Nicolaos Arghiropoulos, guidata dal professore Vincenzo Malacrinò, vice, la professoressa Franca Evoli, anche direttrice del Premio. Ha presentato Enzo Malacrinò ‘due’. Ospiti l’on. Giovanni Nucera, per l’associazione “Nuovi Sentieri” segretario-questore della Regione Calabria;    Luisa Catanoso Casciano dell‘Anglo-italian Club; il chirurgo dottor Nino Zema per “Storia e Progresso; Tiziana Cannatà  per Kiwanis Reghion 2007. Consegnata una targa ai parenti dell’ex parroco don Cosimo. Nel concorso di poesia in lingua grecanica, ha vinto Maria Natalia Iiriti, con la lirica ‘I limbizimenti’ (“Gl’innamorati”). Nella  sezione “Studenti” si è imposto Giuseppe Fava con la poesia “Finiu ‘a scola. Nel Premio intitolato a ‘don Pippo’ Marcianò, si è imposto Natale Cutrupi, con la poesia “Chista esti ‘a me terra”. Consegna lo scrittore e saggista, professore Luigi Sclapari che tratteggia pure la figura dello scomparso, personaggio garbato, efficiente ed indimenticabile. Sul palco anche il presidente del Premio, scrittore e saggista, professore, giornalista, Vincenzo Malacrinò, omonimo del primo. Premio speciale delle giuria, a Paolo Federico per una poesia su don Cosimo, “Mi ricordu di tia”. Ricordato Edward Lear. Sul palco pure Miss Italia (Miss Rocchetta Calabria)Elisa Familari ed una chitarrista quindicenne, Benedetta Romeo, enfant-prodige, èmula di Jennifer Batten                                                                                
MONTEBELLO JONICO (RC) SUCCESSO DI CRITICA E DI PRESENZE, IN “PIAZZA TENENTE PUGLIATTI” AL PREMIO DI POESIA, QUEST’ANNO INTITOLATO IN MEMORIA DI “DON COSIMO LATELLA”, CHE ESERCITỐ PER DIVERSI ANNI, IL MINISTERO SACERDOTALE NELLA PARROCCHIA MARIA SANTISSIMA DELLA PRESENTAZIONE. PRIMO PREMIO A GIUSEPPE TALLADIRA CON LA POESIA IN LINGUA, “CALABRIA”; ED A LEANZA ADELE CON LA LIRICA IN VERNACOLO “NOSTALGIA DA TERRA MIA”; PER LA NARRATIVA BREVE (“C’ERA UNA VOLTA”) Ể STATO PREMIATO IL POETA-SCRITTORE VINCENZO MOSCHELLA. SECONDO PREMIO A GIUSEPPE CARUSO PER LA SEZIONE IN LINGUA E CON LA POESIA “LA CASA ROSSA DEL PAESE”; E PER IL VERNACOLO AD ANGELO RIGGIO CON LA POESIA “RRESTI SEMPRI ‘NA ROSA”; PER LA NARRATIVA BREVE, IL SECONDO PREMIO ( “UNA VITTORIOSA SCONFITTA”) Ể STATO ASSEGNATO A CARLA SPINELLA. TERZO PREMIO PER LA SEZIONE IN LINGUA A CARMELA MARIA PALUMBO CON LA LIRICA “ESTATE ”; PER IL VERNACOLO, A ROCCO NASSI CON LA POESIA, “TERRA ‘I REAMI”; PER LA NARRATIVA BREVE A DANISE CARUSO (“ GERMOGLI NEL DESERTO”)




Riconoscimento speciale della Giuria a Rocco Criseo (“Vuci da terra mia”); Paolo Lacava (“Nascìa ‘ccà”); Vincenzo Borzumati (” U fidanzamentu”); Giuseppe Malacrinò (“Jhumara ‘i Maddhà’ “); Fortunata Palamara (“ Tin glossa magni, tys Kalavrìa”), Giuseppe Trimarchi (“Una cartolina in bianco e nero”); Antonino Zema (“Arabesque”); Giuseppina Zampaglione (“La vita che scorre”); Leonardo Zampaglione”Lettirudine”); Tiziana Cannatà “Mare all’imbrunire”); Vincenzo Sereti “La sera”. Spazio ai poeti in erba (Beatrice Romeo con la lirica “L’amore ed il rispetto”; frequenterà la prima media a Melito Porto Salvo, il prossimo settembre).Al pianoforte Dominella Battaglia, ha riscosso consensi. Menzione speciale per le poesie:”Mete ideali” di Claudia Pugliese; ‘A livella internazionali’ di Antonino Pitasi; “Emigranti” di Adele Toscano; “E se un giorno verrà” di Daniela Ferraro; hanno duettato incantando la platea il tenore maestro Paolo Federico e la soprano, maestro Maria Labate. Piccolo spazio anche per i boat-people, vu’ cumprà o extra-comunitari, con traduzione simultanea di una dottoressa poliglotta presente sul palco. Duro e faticoso il lavoro della giuria (Alessandra Panella, Tiziana Biondi, Luigi Sclapari, Filippo Pugliatti e Franca Evoli)
Domenico Salvatore


MONTEBELLO JONICO (RC)-  La cultura, è l’unico e solo mezzo o strumento, che  possa salvarci dalla barbarie, dalla solitudine, dall’isolamento storico, geografico e socio-economico, dall’anonimato, dall’arretratezza e dall’analfabetismo strumentale e di ritorno, dal sottosviluppo e così via. Anche il docente e giornalista Vincenzo Malacrinò, presidente del Premio di poesia e letteratura, giunto alla quinta edizione. lo ha ribadito, non solo sui giornali, ma anche nei convegni e nel corso di cerimonie di spessore culturale. Sta diventando una memoria storica importante per la cultura e per il giornalismo locale…Memoria minuitur nisi eam exerceas. La professoressa, Franca Evoli, docente di Lettere al Liceo Classico di Melito Porto Salvo ( Istituto Superiore “ Giovanni Familiari”), che ha speso la sua vita per questi valori ideali e morali, ha lavorato per questi nobili fini ed obiettivi; e continuerà a farlo per “salvare” la cultura, ma anche la “sua” Montebello. Senza nulla togliere al professore-giornalista Vincenzo Malacrinò ed agli altri “padri della patria”. Franca Evoli, col suo passo. Senza indossare gli stivali delle sette leghe.

Ferma e decisa come capitan Achab “piantato” sulla tolda del Pequod, in attesa di Moby Dick. Su questa falsariga sono sintonizzati i vari Vincenzo Malacrinò, Luigi Sclapari, Ninì Zema, Filippo Pugliatti, Paolo Marcianò, Leo Battaglia, Tito Palermo, Nicola Sgrò, tanto per citare. In silenzio. Senza rulli di tamburo, né squilli di tromba. Scripta manent, verba volant. Spesso ingoiando rospi amari. Il suo ovviamente, non è protagonismo sic et simpliciter. Al contrario, preferisce la gestione collegiale delle idee, che camminano sulle gambe degli uomini. Non ha mai detto,’ la cultura è mia’; oppure, Montebello è mia…Dieu me l’a donnèe gare a qui y touchera. C’è spazio, per tutti gli ‘homines bonae voluntatis’.  Porte in faccia invece, ai bastian contrari dalla lingua biforcuta, sempre pronti a lanciare palate di fango; a gettare l’acqua sporca col bambino dentro; a lanciare sassi in piccionaia. Per complessi d’inferiorità, ma anche per pochezza mentale, malafede, ignoranza e sottocultura. Il sommo poeta Dante, li avrebbe spediti nel girone degl’ignavi, condannati a correre dietro un’insegna, inseguiti da mosconi e vespe inferociti, che gli punzecchiano le chiappe; in vita, vissero senza infamia e senza lode; non furono fedeli a Dio e nemmeno al demonio…”

Ed elli a me: «Questo misero modo/ tegnon l’anime triste di coloro/ che visser sanza ’nfamia e sanza lodo./Mischiate sono a quel cattivo coro/ de li angeli che non furon ribelli/ né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro./ Caccianli i ciel per non esser men belli,/ né lo profondo inferno li riceve,/ ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli»./ E io: «Maestro, che è tanto greve/ a lor, che lamentar li fa sì forte?»./ Rispuose: «Dicerolti molto breve./ Questi non hanno speranza di morte/ e la lor cieca vita è tanto bassa,/ che ’nvidiosi son d’ogne altra sorte./ Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa»./…  Sono questi, i veri (ma non i soli) nemici del progresso, dello sviluppo e della civiltà. Pochi sanno, che Montebello abbia una storia bimillenaria. Nel 976, Montis Belli, fu invasa dal saraceno Abu El Kasam. Durante i lavori della Liquichimica Biosintesi Spa, a Sant’Elia, negli Anni Settanta del  Novecento, furono trovati i resti dell’antico teatro greco o romano. Come ricordò più volte il professore Tito Solendo, responsabile del WWF, ecologista di spessore, che ingaggiò dure battaglie; e di una necropoli di origini romane. Un tesoro architettonico, storico e culturale, incredibilmente demolito, distrutto, annientato. Ma, non è la sola barbarie, purtroppo. A parte i castelli dei Piromallo Capece Piscicelli, baroni di Fossato, Conti di Montebello, marchesi di Saline, duchi di Capracotta; se non del barone di Montebello Bernardino Abenavoli e del borgo medievale.

Che fine hanno fatto i monasteri, abbazie o badie, eremi, cenobi della Valle del Sant’Elia? …San Giovanni, San Pietro, San Cirillo, San Marcello, Sant’Antonio, San Luca, Sant’Anastasio. E la necropoli in contrada San Luca, dove pare siano state ritrovate giare e monete antiche di origine romana, che avrebbero fondato “Villa Fossato” (Pomponio?) A poche centinaia di metri, il console Cesare Ottaviano Augusto, poi diventato imperatore, aveva le sue basi, durante il De Bello Siculo combattuto e vinto contro Pompeo Sesto, acquartierato ai Giardini Naxos e Taormina. Figli, di Giulio Cesare e Gneo Pompeo. Il vino glielo forniva la cantina di contrada Equa, popolarmente ed impropriamente chiamata “Eva”. Per certi versi rimasta intatta, come duemila anni fa. Queste alture, secondo lo scrittore e saggista defunto, don Giuseppe Pensabene, erano controllate da Marco Valerio Messalla Corvino (latino: Marcus Valerius Messalla Corvinus; 64 a.C. – 8); un generale e scrittore romano, patrono della letteratura e delle arti. Membro dell'antica gens Valeria, di ideali repubblicani, nella battaglia di Filippi combatté con Bruto e Cassio. Passò poi dalla parte di Antonio ed infine entrò nelle file di Ottaviano. Console nel 31 a.C. assieme ad Ottaviano, prese parte alla Battaglia di Azio con quest'ultimo. In seguito ebbe il comando di una missione in Asia Minore e poco dopo, incaricato di una spedizione nelle Gallie nel 30 a.C., soppresse la rivolta degli Aquitani nel 28 a.C.; per questa impresa celebrò un trionfo nel 27 a.C. Tacito riferisce che nominato praefectus urbi nel 26 a.C.,

 Messalla rinunciò alla carica dopo pochi giorni adducendo motivazioni legate alla sua incapacità di esercitare l'incarico. Nel 2 a.C., fonte Wikipedia, in quanto princeps senatus e anziano e autorevole esponente dell'aristocrazia romana, avanzò la proposta dell'attribuzione a Ottaviano del titolo di pater patriae.Alla partecipazione alla vita pubblica, accompagnò l'interesse per le lettere e le arti. Influenzò considerabilmente la letteratura che incoraggiò sull'esempio di Mecenate. Il gruppo che lo circondava era noto come il "Circolo di Messalla". Tra gli altri comprendeva Tibullo, Ligdamo e la poetessa Sulpicia. Fu amico di Orazio ed Ovidio. Fu elogiato da Tibullo per le sue vittorie in una elegia (Corpus Tibullianum, I, 7) e in un poemetto (III, 7, il Panegirico di Messalla). Una serata coi fiocchi. Davvero speciale. Hanno funzionato almeno due cose fondamentali. La platea e l’impianto voce. Illustri assenti della serata dedicata alla cultura i commissari, insediatisi a Palazzo “Conte Piromallo”, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Si sono visti però, l’ex sindaco Giuseppe Gullì, ex assessore provinciale, ex segretario della DC; ed ex consiglieri. Eravamo seduti accanto all’ex direttore delle Poste di Fossato, Giuseppe Federico ed all’ex ispettore della Polizia di Stato, Paolo Tripodi.

Nella fila davanti, poeti, scrittori, saggisti, artisti. Compresa Maria Carmela Palumbo, laurentina e Pina Zampaglione, “salinota”, ma sposata a Melito Porto Salvo. Su una fila virtuale, sedevano invece, le figlie di Zeus e Mnemosine… Clio, colei che rende celebri, la Storia, seduta e con una pergamena in mano; Euterpe, colei che rallegra, la Poesia lirica, con un flauto; Talia, colei che è festiva, la Commedia, con una maschera, una ghirlanda d'edera e un bastone; Melpomene, colei che canta, la Tragedia, con una maschera, una spada e il bastone di Eracle (Ercole); Tersicore, colei che si diletta nella danza, la Danza, con plettro e lira. Erato, colei che provoca desiderio, la Poesia amorosa, con la lira; Polimnia, colei che ha molti inni, il Mimo, senza alcun oggetto;Urania, colei che è celeste, l'Astronomia, con un bastone puntato al cielo; Calliope, colei che ha una bella voce, la Poesia epica, con una tavoletta ricoperta di cera e uno stilo; Se si potesse estendere un invito ad un dio, ci sarebbe spazio sicuramente per Apollo (in latino Apollo, Apollĭnis, in Greco Απόλλων); è una divinità dell'antica religione greca, dio di tutte le arti, della medicina, della musica e della profezia il suo simbolo principale era il Sole; in seguito fu venerato anche nella religione romana.

Era patrono della poesia, in quanto capo delle Muse, e veniva anche descritto come un provetto arciere in grado di infliggere, con la sua arma, terribili pestilenze ai popoli che lo contrariavano (una sua freccia scagliata con il suo arco portava pestilenze e malattie ad intere nazioni). In quanto protettore della città e del tempio di Delfi, Apollo era anche venerato come dio oracolare, capace di svelare, tramite la sacerdotessa chiamata Pizia, il futuro agli esseri umani. Per questo, era adorato nell'antichità come uno degli dèi più importanti del Dodekatheon. Nella tarda antichità greca Apollo venne anche identificato come dio del Sole, e in molti casi soppiantò Helios quale portatore di luce e auriga del cocchio solare. Un simile "passaggio di consegne" avvenne anche presso i Romani, in quanto, a partire dalla tarda età Repubblicana, Apollo divenne "alter ego" del Sol Invictus, una delle più importanti divinità romane. In ogni caso, almeno presso i Greci Apollo ed Helios rimasero entità separate e distinte, almeno nei testi letterari e mitologici dell'epoca. Come divinità greca, Apollo è figlio illegittimo di Zeus e di Leto (Latona per i Romani) e il fratello gemello di Artemide (per i Romani Diana), dea della caccia e più tardi assimilata, al pari del fratello, a Selene, divinità protettrice della Luna. Di rimbalzo e carambola, in questa meravigliosa serata, si è parlato di Edward Lear (Londra, 12 maggio 1812 – Sanremo, 29 gennaio 1888); è stato uno scrittore e illustratore inglese. Scrittore nonsense (noto per i suoi limerick), spesso illustrava le sue stesse opere.



Ebbe un'adolescenza difficile (venti fratelli e un padre in prigione per debiti) e la vita turbata sin dalla giovinezza dalla malattia (era epilettico ed asmatico) ma presto cominciò a fare disegni o schizzi a carattere zoologico, che gli permisero di guadagnarsi da vivere nell'adolescenza. In seguito fu ospite e dipendente del Conte di Derby (come pittore naturalista) dove scrisse i suoi limerick per divertire i figli del conte. Tra il 1830 e il 1832 pubblicò una delle più belle opere illustrate, dedicate ai pappagalli: Illustrations of the family of Psittacidae, or Parrots, con 42 tavole litografate e colorate a mano da lui stesso. È di questi anni la collaborazione di Lear con l'illustre ornitologo John Gould, fonte Wikipedia.Veduta di Reggio Calabria e dello Stretto con l'Etna, 1847.Edward Lear passerà buona parte della sua vita a viaggiare (grazie al lavoro, che gli permette di visitare luoghi più salubri), legandosi in particolar modo all'Italia: nel 1837 è a Roma, in seguito tra il 1842 e il 1846 percorre Abruzzo, Molise, la stessa campagna romana e la Ciociaria. Nel 1847 progetta di visitare l'intera Calabria ma i moti di Reggio dell'ottobre 1847 gli permettono di vedere solo la provincia reggina. Nel 1848 visita le zone di Melfi e del Vulture in generale (la sua esperienza è raccontata nell'opera più volte ristampata Viaggio in Basilicata) e l'alta Irpinia.

Durante tutti i suoi viaggi Lear produce numerosi resoconti illustrati tra cui il Journals of a Landscape Painter in Southern Calabria, resoconto del viaggio calabrese e lucano pubblicato a Londra nel 1852. Interno di Porta Maggiore ad Alatri, 1841. Quattro anni di lavoro gli permettono di raccogliere i suoi limerick corredati di illustrazioni nel celeberrimo libro A Book of Nonsense che pubblica nel 1846 dietro lo pseudonimo di Derry Down Derry. L'opera nonsense di Edward Lear non si esaurisce nei limerick: Lear si dilettò a scrivere di botanica o alfabeti nonsense, che riunì nel libro Nonsense Songs, Stories, Bot. Lo ha tirato in ballo, il professore Filippo Pugliatti, a proposito delle “ficarazze”, se non dei fichi d’india, tradizionali o sanguigni. Il globe trotter della cultura Edward Lear, se ne fece delle abbuffate pantagrueliche. Gli piacevano assai quella di rocca. Ma i gitanti, bagnanti e forestieri, che gremivano “piazza Tenente Ferdinando Pugliatti”, in ogni ordine di posti al limite della capienza, non scherzavano. Dei capienti vassoi, non è rimasta nemmeno la plastica od il vimini. Trangugiate pure le crispelline, le pizzettine e la patatine, bagnate con coca-cola, birra, aranciata ed acqua minerale. Non era una cena luculliana, ma va bene così, come surrogato della  stessa.

Il servo di Dio, don Cosimo Latella che curò le anime per ben sei anni, meglio di un curato di campagna, ha lasciato un’orma indelebile del suo ministero sacerdotale, nelle coscienze dei Montebellesi che lo adoravano, se si potesse usare  un termine idolatrario. Ricordano bene la parabola del seminatore, che il sacerdote spiegava, rispiegava e commentava bene…” In quel giorno Gesù, uscito di casa, si mise a sedere presso il mare; e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva. Egli insegnò loro molte cose in parabole, dicendo: “Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno”. Don Cosimo emerge gigante dai commenti di Vincenzo Malacrinò, Franca Evoli ed altri fedeli di Maria Santissima Assunta. Il classico buon pastore che lascia 99 pecore al sicuro fra i monti e va a raccogliere la pecorella smarrita. Il padre che macella il vitello più grasso per il ritorno alla casa del Padre del figliol prodigo. La grandezza apostolica di don Cosimo discende da Dio Padre Onnipotente, ma anche da suoi maestri di vita e di scuola che gli hanno insegnato a costruire la casa su fondamenta solide… “

Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui, che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande”. Enzo Malacrinò, se l’è cavata bene; anche perché è riuscito ad addomesticare il blocco emozionale, che attenua la verve e smorza la grinta. Il cast corposo e variegato e la ‘scaletta’ scorrevole, non gli consentivano di arzigogolare sulle ricercatezze verbalistiche, la dialettica, la retorica, l’eloquenza. Vincenzo, Malacrinò, Franca Evoli e tutto l’esecutivo, sono stati inondati di complimenti. Un boom di presenze, di consensi e di critica. Troppa grazia Sant’Antonio. Ma non si vive di allori. Bisogna pensare al futuro. La sesta edizione è già in cantiere. Per continuare a crescere, sognare e sorprendere.

Motivazioni concorso 2013

Poesia in lingua italiana
1° Premio Domenico Talladira-  Calabria-
La vena poetica, attraverso suggestive visioni, esprime un profondo e sincero amore per la propria terra. L’autore illustra con pittoresche immagini ed incisiva capacità descrittiva, l’attaccamento alla propria terra, vista e celebrata con sentita partecipazione emotiva.
2° premio Giuseppe Caruso- “La casa rossa del paese”
Il testo poetico descrive efficacemente scene di vita quotidiana vissuta. L’autore riesce a cogliere l’essenza delle abitudini e delle tradizioni che hanno caratterizzato la nostra realtà contadina .
3° premio-   Carmela Maria Palumbo- “Estate”
Si coglie nella lirica lo struggente rimpianto per una mancata partecipazione attiva allo scorrere del vissuto quotidiano. L’autrice riesce a trasmettere con suggestive immagini, il rassegnato sconforto di un’attesa senza fine

Poesia in vernacolo
1° premio Adele Leanza  “Nostalgia da me terra”
L’originale componimento poetico comunica, attraveso la padronanza linguistica del dialetto, lo struggente amore per la propria terra e la nostalgia del ritorno
2° premio -  Angelo Riggio “Rresta sempri na rrosa”
La lirica è un inno all’amore materno, espresso attraverso immagini dense di grazia e il sapiente utilizzo dei mezzi espressivi dialettali
3° premio -   Rocco Nassi Terra ‘i Reami Targa
L’elaborato poetico presenta uno spaccato di vita locale che rievoca nella lingua dialettale, gli antichi fasti della Calabria visitata dal pittore poeta Edward Lear.

Narrativa Breve
1° premio-  Vincenzo Moschella   “C’era una volta”
La narrazione tratteggia con struggente nostalgia, il profondo legame affettivo tra padre e figlio che ha segnato l’infanzia dell’autore in maniera indelebile, lasciando nel suo cuore un vuoto incolmabile. L’uso sapiente delle metafore rende efficacemente l’altalena dei ricordi tra passato e presente.
2° premio -Carla Spinella  “Una vittoriosa sconfitta” Targa
Il testo con efficacia descrittiva affronta una tematica di dolorosa attualità, presentandola nei suoi risvolti più toccanti e profondi.
3° premio -Denise Caruso “Germogli nel deserto”
La narrazione descrive in maniera incisiva, una realtà triste e dolorosa dove, talvolta la violenza improvvisa, falcia le speranze e i sogni dell’infanzia .

Poesia in lingua greco- calabra
Vincitrice: Maria Natalia Iiriti  ” I limbizimeni” ( gli innamorati)
La lirica celebra il sentimento eterno ed universale dell’amore attraverso efficaci metafore e ardite  immagini paniche che esaltano la dimensione onirica del mondo degli innamorati.
Premio Speciale  “ Filippo Marcianò
 Natale Cutrupi  “ Chista esti a me terra”
Attraverso suggestivi richiami alla terra d’origine, l’autore celebra il variegato paesaggio calabrese e le sue bellezze storico-architettoniche , rivelando profonda conoscenza del territorio e sviscerato amore per le proprie radici.

Vincitore sezione studenti : Giuseppe Fava  “ Finiu a scola” Targa
La lirica esprime con un linguaggio divertente, leggero e fanciullesco l’esperienza e la fatica affrontata dallo studente durante l’anno scolastico e il miraggio del meritato riposo estivo.
Premio Speciale della giuria
Paolo Federico- “ Mi ricordu di tia” Targa
Il testo poetico rievoca compiutamente la figura del parroco don Cosimo Latella che, nel corso della sua attività pastorale, svolta anche a Montebello, ha operato sempre con grande spirito di sacrificio, adoperandosi in maniera indefessa, per il bene della comunità, secondo i dettami evangelici. L’autore sottolinea il rapporto carismatico intercorso con il sacerdote, determinante per la sua crescita umana e spirituale

Sulla targa consegnata alla famiglia è stato scritto :
Al sacerdote Don Cosimo Latella per il carisma, l’operosità e lo spirito propositivo manifestati a Montebello Jonico, nel corso della sua missione sacerdotale.
Don Cosimo Latella è stato a Montebello Jonico dal 1990 al 1996 e in questi anni ha speso tutte le sue energie per venire incontro alle esigenze spirituali ma anche quotidiane della gente, si è comportato da vero parroco, generoso verso i più bisognosi, sempre dalla parte degli ultimi, disponibile a tutte le iniziative che avessero come fine la crescita morale e sociale del territorio. Ha svolto un’attività frenetica di formazione con continui incontri e catechesi rivolte alle varie fasce della popolazione, ha trasformato il volto della canonica con interventi (di rimodernamento) interni e esterni, a prezzo di enormi sacrifici, il più delle volte non disponendo dei fondi necessari, è riuscito a far costruire il tetto della chiesa, salvando gli affreschi dal disfacimento, ha rinnovato l’altare centrale che ancora manteneva la struttura preconciliare, ha fatto ristrutturare la cappella di Don Domenico Sciarrone e la cappella del cimitero, ha dato inizio ai lavori della chiesa di Masella. Ma la sua attività non si limitava agli obblighi del suo ministero , diceva che un prete può accontentarsi di celebrare la messa ma un parroco deve provvedere( come indica il significato greco del termine) a tutte le necessità dei fedeli che gli sono affidati, e così era sempre in prima fila in tutte le battaglie che abbiamo combattuto, in particolare quella contro la chiusura della direzione didattica, inoltre egli sapeva motivare i giovani e i meno giovani, allestendo rappresentazioni teatrali, presepi viventi, spettacoli musicali , veglioni di fine anno e feste in maschera di Carnevale a cui partecipava egli stesso, insomma era un fiume in piena che travolgeva gli argini, un umile grande pastore nella vigna del Signore.

Si sono spellate le mani gli spettatori presenti, per la parte riservata all’intermezzo musicale che ha visto protagonisti:Benedetta Romeo, una ragazzina di quindici anni, studentessa del Liceo Classico di Melito Porto Salvo e del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria; la studentessa universitaria Dominella Battaglia, che sta per laurearsi in pianoforte; Adele Leanza che ha cantato un paio di brani di musica leggera; il tenore, maestro Paolo Federico e la soprano Maria Labate che hanno cantato in coppia e singolarmente, mandando in estasi il pubblico locale. Momento toccante quando sono apparsi sullo sfondo i boat-people, extracomunitari, vu’ cumprà o migrantes. Sono stati chiamati sul palco ed abbracciati come fratelli. L’ apostolo Giovanni dice: "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede". E  Matteo…”Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente...Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Un’interprete, ha tradotto in simultanea le loro parole e sono scrosciati gli applausi a scena aperta. Il momento politico è stato affidato all’onorevole Giovanni Nucera, segretario-questore del Consiglio Regionale della Calabria; comunque un personaggio, notoriamente vicino alla Chiesa ed ai giovani, che ha dato atto all’associazione “Nicolaos Arghiropoulos” di aver saputo dare il giusto impulso alla cultura ed all’arte. Nucera, ha riconosciuto il ruolo importante del sacerdote scomparso.
Domenico Salvatore

Il nostro amore tra le parole di Cocteau e la canzone di Edith Piaf,

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Il nostro amore tra le parole di Cocteau e la canzone di Edith Piaf a 50 anni dalla morte. Cocteau morì a distanza di qualche ora dopo aver scritto l’elogio funebre per Edith
di  Pierfranco Bruni

“…Ti sorseggio. Ti gusto. Mio solo mio. Tua solo tua”.

 “Ci incontreremo. Ancora. Lungo la vita delle rose. E il nostro sarà un incontro per sempre. Il sempre dei tuoi occhi dentro i miei occhi. Dei miei occhi dentro i tuoi occhi”. Alla fine ritonerò su questo concetto. Ma proprio alla fine.

E ora cominciamo, a scena aperta. Cosa si sarebbero detti ancora Jean Cocteau e Edith Piaf se non fossero morti lo stesso giorno, a distanza di poche ore, dopo che lo scrittore de “Les enfants terribles” si era dedicato a scrivere l’elogio funebre della cantante?

L’immaginazione è un cammino nei sogni delle parole e del tempo.

Era il 1963. Lui morto di infarto. Era nato nel 1889. Lei di polmonite. Era nata nel 1915.

Il ragazzo terribile che cammina lungo la vita delle rose e si inventa amori, vive amori, costruisce amori sulla scia della storia di Schéhérazade e del suo primo libro di poesie “La lampada di Aladino”.

La signora che canta: “Des yeux qui font baisser les miens/Un rire qui se perd sur sa bouche/Voilà le portrait sans retouche/De l’homme auquel j’appartiens” cosa avrebbe suggerito a Jean? Editih Piaf. Un mito! Il riso che si perde sulla sua bocca… E si raccontano avventure. Destini che restano e nella magia delle vite recitano appuntamenti.

Ho riletto Cocteau. Ho riascoltato Edith. In quella vita in rosa che traccia metafore ma anche un amore intenso in cui ci sono notti d’amore infinite che hanno la bellezza della pazzia nella sensualità. Mi hanno accompagnato. La sua scrittura. E l’ascoltare. Ancora quella vita in rosa si intreccia con la vibrazione del ragazzo terribile che sono stato e tutto ha un senso.

Anche oggi che viaggio cercandomi nel tempo che ha dipinto la mia vita. E i miei amori si sono cantati sulle parole dell’impossibile che è afferrabile e della noia che scompare nelle sere in cui l’amore fa vibrare l’anima e la geografia del corpo.

Mi ritornano come due viandanti tra le pieghe della mia anima e mi raccontano sempre che un amore non può essere un amore. Ma un amore è sempre l’amore. Io vivo di amori. Mai di amori smarriti. Mai di amori perduti. Gli amori accompagnano. Gli amori sono. Non sono stati. Ciò che è stato è soffitta e l’amore non conosce la soffitta ma la vita in rosa.

“Sei il mio canto di gioia! Dico ancora sì alla vita. Con te. La nostra unione. Corpo e anima. Il sì di noi che non abbiamo temuto”. Così mi ha scritto la donna con i riccioli biondi. L’altra sera un sms. E poi: “Io sono in te! Amore bello. Ti amo”. Ti ho sempre cercata. Con questi riccioli per cantarti tutto il mio immenso e per restare dentro di te sino a raccogliere il miele dei tuoi baci, sino a farti raccogliere l’acqua della mia vita.

E mi hai scritto ancora amore mio: “Cuore dolce. Un bacio sulla bocca. Un altro un po’ più giù. Oh sì! Oggi sei dolce. Lo so. Ti sorseggio. Ti gusto. Mio solo mio. Tua solo tua”.

È l’immenso in questo cielo che tocca le intermittenze e le vibrazioni dell’anima. Tutto è anima e tutto è corpo. E non smetto di ascoltare Edith Piaf. Come non smetto di leggere e di ritrovarmi nei terribili ragazzi. Ma la vita non è un incrocio di letteratura e storie. È piuttosto un intrecciare i “privilegi della bellezza” (Cocteau) perché “i privilegi della bellezza sono immensi. Essa agisce anche su coloro che non la constatano”. Mi ritrovano le parole di Jean. E la mia riccioli biondi ha il privilegio della bellezza. È la bellezza delle movenze quando mi raccoglie tra le sue braccia e penetrandomi con gli occhi io le penetro la vita.

Un bip. Un altro messaggio. “Ti ho sentito sempre vicino a me! Grandi intermittenze del cuore. Io e te. Noi sempre. Amore!”.

Cosa ancora si sarebbero detti lo scrittore e la cantante? Il mio è un pretesto. Ma mi aiuta a camminare tra i luoghi del mio cuore rintracciando le vie della mia donna amante riccioli biondi. Ci siamo trovati nelle estati di fuoco e negli inverni di neve a raccogliere petali di diamanti e custodirli per i giorni che verranno senza mai trascorre gli strazi dei ricordi.

L’amore è. L’amore che è stato è soltanto una fantasia nell’immaginario. Ho risposto: “Ti aspetto questa sera. Nel nostro appuntamento dove i raggi della luce tagliano il buio ed io e te faremo l’amore per segnare il tempo dell’infinito”. E gli echi mi riportano Edith Piaf: “C’est lui pour moi, moi pour lui dans la vie/Il me l’a dit, l’a juré pour la vie/Et dès que je l’aperçois/Alors je sens en moi/Mon coeur qui bat”.

Vorrei stringerti ora e amarti per ore come l’immenso e il sogno in una “camera dalle tende tirate” (Cocteau) che ha l’ombra del rosso nei riflessi del blu.

Ti ho scritto amore riccioli biondi: “Sei splendida. Mia vibrazione di terra e di mare. Sei la donna che giunge all’alba sulle case di roccia. Osserva il mare e ha un sorriso nel silenzio. Tu sai che i marinai non temono il mare. So che mi ascolti e ascolti il vento che ti porta le mie parole. Sei grandezza. Sei dolcezza. Mio amore. Quando ti aggrappi alle mie spalle vorrei travolgerti di baci. Le tue labbra. E sì. Le tue labbra. Sei la mia amante. Che bellezza usare il termine amante”.

Cocteau ha sempre detto che la passione degli amanti non è soltanto amarsi. La passione dell’amore è nell’amante “che ritarda il proprio piacere per attendere quello dell’amato”. Ho scritto più volte questo concetto per ripetermelo sempre ogni qual volta, mia riccioli biondi, osservo i tuoi passi, il tuo ondeggiare con le gambe che hanno le movenze di una danza nelle tue scarpe di un verde smeraldo. Hai un passo leggero nel gioco del tuo passeggiare.

Ma di cosa sto parlando? Racconto? Mi serve un pretesto per raccontarmi o per inventarmi un amore. Dove sta la realtà? Dove stanno le finzioni. Vienimi incontro amore e cantami: “C’est toi pour moi, moi pour lui dans la vie/Il me l’a dit, l’a juré pour la vie”. Tutto può essere un’alchimia. Ma se l’alchimia mi scorre negli occhi il mistero non è insondabile. Basta ascoltarsi. In fondo cerchiamo sempre una via per ritrovare il senso.

“Tu sei il mio senso. Sei il mio orizzonte”. Così riccioli biondi.

Cosa ancora si sarebbero detti Jean ed Edith? Il mio raccontare non finisce qui. Continua dentro di me. Dentro il mio amore. Anche dentro di te mio caro lettore. Io non trovo una sintesi. Ma vive dentro di me. Se tu, lettore mio, dovessi trovarla, non aver timore e neppure pudore. Telefonami. Non scrivere. Devi ascoltare la mia voce come io voglio ascoltare la tua.

Ma c’è un accordo tra il mio io, riccioli biondi e la morte di Jean a distanza di poche ore di quella di Edtih? Non è possibile rispondere. Per Jean, Edith era “Un'onda altissima di velluto nero”. L’eleganza nello stile. Quella voce. La malinconia del suono. Quell’incorreggibile ragazzo terribile incontrandola aveva detto: “Edith, sono tanto felice di conoscerla. Lei è la poesia della strada, vedrà che c'intenderemo”. Erano gli anni Trenta del Novecento. E in un suo libro dedicatole aveva annotato: “E' una donna geniale, è inimitabile. Non c'era mai stata una Edith Piaf per me. Non ve ne saranno mai più”.

Forse molti di noi, io certamente, avrebbero voluto incontrare quella voce calda e un po’ roca di Edith. Voce di poesia! Indimenticabile. Come sono indimenticabili gli amori nati tra le vie di Parigi. Una favola. Ma tutti gli amori, quando l’amore c’è, sono dipinti con la punta di una matita che disegna favole.

Favola è anche il nostro amore, mia riccioli biondi? Non dimentico le parole di una donna amata tanti anni fa che andando via mi ha lasciato scritto su un pezzo di carta: “Ti avevo semplicemente chiesto di vivere il nostro amore come una favola. Avrei voluto tanto la favola. Tu il mio principe. Avrei voluto trascorrere serate con te lungo le linee del mare e vivere di te. Ma tu ti sei lasciato prendere dal tuo lavoro, dai tuoi impegni ed hai mancato a tanti appuntamenti e non hai compreso che soltanto le favole hanno un senso. Ti amo. Ma tu non ti concedi alla favola ed io non sono per te la principessa. Tu non hai voluto vivere la favola che ti avevo offerto. Non sono io ad andar via. Sei tu che stai cancellando il sogno”.

Un pezzo di carta sbiadito lasciato tra le pagine di un libro di Pavese. E tutto finisce così. Con questo mezzo foglio ritrovato tra le poesie dell’amore tragico di Cesare e Constance.

Cocteau ha recita la vita dell’amore. Edith Piaf ha cantato le storie immense di questi amori.

Mia riccioli biondi non so se io sono il tuo principe, ma tu sei certamente la mia principessa dalle scarpe verde smeraldo e dagli occhi di azzurro indiano. Resto il ragazzo terribile ma tu cantami la vita in rosa.

E allora? Noi ci incontreremo sempre. Gli occhi dentro gli occhi. Non per una vita. Ma per tante vite ancora. Amore mio. E canteremo ancora insieme:

“Des yeux qui font baisser les miens
Un rire qui se perd sur sa bouche
Voilà le portrait sans retouche
De l’homme auquel j’appartiens”.

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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"La preoccupazione fondamentale, comune alla stragrande maggioranza degli italiani, è lo sviluppo di un'azione di governo che, con l'attivo e qualificato sostegno del Parlamento, guidi il paese sulla via di un deciso rilancio dell'economia e dell'occupazione". E' quanto si legge in una dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. 

"In questo senso - ha continuato il Capo dello Stato - hanno operato le Camere fino ai giorni scorsi, definendo importanti provvedimenti; ed essenziale è procedere con decisione lungo la strada intrapresa, anche sul terreno delle riforme istituzionali e della rapida ( nei suoi aspetti più urgenti ) revisione della legge elettorale. Solo così si può accrescere la fiducia nell'Italia e nella sua capacità di progresso. Fatale sarebbe invece una crisi del governo faticosamente formatosi da poco più di 100 giorni; il ricadere del paese nell'instabilità e nell'incertezza ci impedirebbe di cogliere e consolidare le possibilità di ripresa economica finalmente delineatesi, peraltro in un contesto nazionale ed europeo tuttora critico e complesso. Ho perciò apprezzato vivamente la riaffermazione - da parte di tutte le forze di maggioranza - del sostegno al governo Letta e al suo programma, al di là di polemiche politiche a volte sterili e dannose, e di divergenze specifiche peraltro superabili. Non mi nascondo, naturalmente, i rischi che possono nascere dalle tensioni politiche insorte a seguito della sentenza definitiva di condanna pronunciata dalla Corte di Cassazione nei confronti di Silvio Berlusconi. Mi riferisco, in particolare, alla tendenza ad agitare, in contrapposizione a quella sentenza, ipotesi arbitrarie e impraticabili di scioglimento delle Camere. Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto. Ciò vale dunque nel caso oggi al centro dell'attenzione pubblica come in ogni altro. In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio; ed è comprensibile che emergano - soprattutto nell'area del PdL - turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo ( fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato ) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza. Ma nell'esercizio della libertà di opinione e del diritto di critica, non deve mai violarsi il limite del riconoscimento del principio della divisione dei poteri e della funzione essenziale di controllo della legalità che spetta alla magistratura nella sua indipendenza. Né è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche. Intervengo oggi --- benché ancora manchino alcuni adempimenti conseguenti alla decisione della Cassazione --- in quanto sono stato, da parecchi giorni, chiamato in causa, come Presidente della Repubblica, e in modo spesso pressante e animoso, per risposte o "soluzioni" che dovrei e potrei dare a garanzia di un normale svolgimento, nel prossimo futuro, della dialettica democratica e della competizione politica. A proposito della sentenza passata in giudicato, va innanzi tutto ribadito che la normativa vigente esclude che Silvio Berlusconi debba espiare in carcere la pena detentiva irrogatagli e sancisce precise alternative, che possono essere modulate tenendo conto delle esigenze del caso concreto. In quanto ad attese alimentate nei miei confronti, va chiarito che nessuna domanda mi è stata indirizzata cui dovessi dare risposta. L'articolo 681 del Codice di Procedura Penale, volto a regolare i provvedimenti di clemenza che ai sensi della Costituzione il Presidente della Repubblica può concedere, indica le modalità di presentazione della relativa domanda. La grazia o la commutazione della pena può essere concessa dal Presidente della Repubblica anche in assenza di domanda. Ma nell'esercizio di quel potere, di cui la Corte costituzionale con sentenza del 2006 gli ha confermato l'esclusiva titolarità, il Capo dello Stato non può prescindere da specifiche norme di legge, né dalla giurisprudenza e dalle consuetudini costituzionali nonché dalla prassi seguita in precedenza. E negli ultimi anni, nel considerare, accogliere o lasciar cadere sollecitazioni per provvedimenti di grazia, si è sempre ritenuta essenziale la presentazione di una domanda quale prevista dal già citato articolo del C.p.p.. Ad ogni domanda in tal senso, tocca al Presidente della Repubblica far corrispondere un esame obbiettivo e rigoroso --- sulla base dell'istruttoria condotta dal Ministro della Giustizia --- per verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato, possono motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull'esecuzione della pena principale.
Essenziale è che si possa procedere in un clima di comune consapevolezza degli imperativi della giustizia e delle esigenze complessive del Paese. E mentre toccherà a Silvio Berlusconi e al suo partito decidere circa l'ulteriore svolgimento - nei modi che risulteranno legittimamente possibili - della funzione di guida finora a lui attribuita, preminente per tutti dovrà essere la considerazione della prospettiva di cui l'Italia ha bisogno. Una prospettiva di serenità e di coesione, per poter affrontare problemi di fondo dello Stato e della società, compresi quelli di riforma della giustizia da tempo all'ordine del giorno. Tutte le forze politiche dovrebbero concorrere allo sviluppo di una competizione per l'alternanza nella guida del paese che superi le distorsioni da tempo riconosciute di uno scontro distruttivo, e faciliti quell'ascolto reciproco e quelle possibilità di convergenza che l'interesse generale del paese richiede. Ogni gesto di rispetto dei doveri da osservare in uno Stato di diritto, ogni realistica presa d'atto di esigenze più che mature di distensione e di rinnovamento nei rapporti politici, sarà importante per superare l'attuale difficile momento".

Mariastella Gelmini
Ci riconosciamo nella nota del Presidente della Repubblica che dimostra come il problema da noi posto dell' agibilità politica di Berlusconi non sia un fatto personale di Silvio Berlusconi ma una questione schiettamente politica. E ci conforta che il Presidente Napolitano l' abbia ben presente in tutti i suoi aspetti e nelle sue possibili conseguenze. E che sia alla sua attenzione con serietà e
impegno. Valuteranno poi il presidente Berlusconi e il Pdl le iniziative da intraprendere in sede politica.

Uscita del disco InnerShine - San Benedetto del Tronto

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InnerShine: "Where the spirits wander" il disco

 

La presentazione del primo album della nota band abruzzese/marchigiana, si terrà sabato 17 agosto 2013, a partire dalle ore 23.00 presso il Geko live e disco – garden, via dei tigli 17, San Benedetto del Tronto. L'ingresso è gratuito.

 

Vantano collaborazioni importanti, nascono a cavallo fra l'Abruzzo e le Marche e dal 2011 anno di formazione della band scuotono l'Italia con il loro personalissimo sound hard. Vengono da percorsi musicali importanti ed è da quando si sono uniti nel gruppo che oggi si chiama InnerShine, che hanno messo in cantiere "Where the spirits wander", il primo album autoprodotto, nato dall'unione dei cinque componenti e frutto di una lunga ricerca "etica" e strumentale che sancisce oggi, l'uscita "allo scoperto" della band nostrana, con il primo lavoro ufficiale.

 

Simone Ragni - lead vocals, Fabrizio Sgattoni - all guitars and backing vocals, Rossano Capriotti - keyboards and backing vocals, Damiano Fortuna - bass guitar, Federico Bruni - drums and percussions, sono musicisti con passioni stilistiche differenti che si uniscono nel 2011 con la giusta sintonia e con la continua voglia di comporre e proporre la loro musica dal vivo.

I loro brani strizzano l'occhio a band come Dream Theater, Toto, Porcupine Tree, Led Zeppelin, Pink Floyd. La band è riuscita ad ottenere nel tempo l'attenzione e l'apprezzamento di un vasto pubblico grazie alla loro grinta, alla passione e alla forza musicale. Coinvolgenti, i loro brani sono dal carattere melodico, contrastati da ritmiche potenti e incalzanti che catturano l'interesse anche degli ascoltatori più esigenti. I suoni puliti, le dimensioni sonore differenti si stringono in un unico sound, audace e composto ritmicamente, allo stesso tempo.

 

L'album nasce da una ricerca introspettiva dei vissuti personali, nasce da anni intensi, pieni di live, chilometri, ore di sala prove, sonno arretrato, eventi traumatici e tanta passione che portano oggi a, "Where the spirits wander". Hanno formazioni musicali eterogenee che nel tempo sono confluite nella comune passione per l'hard rock e per il rock progressive. Complice il successo di pubblico ottenuto negli anni, hanno aperto come gruppo spalla i concerti di Ron Thal (attuale chitarrista dei Guns'n Roses), Uli John Roth (ex chitarrista degli Scorpions) e lo storico gruppo The Trip di Joe Vescovi e Furio Chirico.

 

Sabato 17 agosto il Geko ospita la prima uscita formale, l'ingresso è gratuito. A seguire, il live dj set a cura di Force DJ + Luca D.

 

 

Per Info

348.7279812 - 392.9959451 – 3490673564

 

 www.innerShine.it

 www.facebook.com/innershineband

 www.youtube.com/innershineband

 info@innershine.it


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

MNews.IT
www.mnews.it

Stadio Online, le notizie sportive

I fatti del giorno 14 agosto 2013

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Palio: Contrada Chiocciola vince seconda prova  - SIENA, 14 AGO - E' stata la contrada della Chiocciola a vincere la seconda prova del Palio di Siena in vista della Carriera del 16 agosto, dedicata alla Madonna dell'Assunta. Primi segnali di tensione al via con il mossiere, Bartolo Ambrosione, costretto ad annullare una mossa per una forzatura del canape anteriore da parte di alcune contrade. Al momento della partenza, buono spunto di Selva, Onda e Tartuca con quest'ultima che ha condotto per tutto il primo giro. Al secondo c'e' stato il sorpasso dell'Oca che e' stata a sua volta superata, nel terzo ed ultimo giro, dalla Chiocciola che poi ha concluso la prova in solitaria e con diverse lunghezze di vantaggio. L'ordine di ingresso alla "mossa" era inverso rispetto alla prima prova che seguiva l'ordine di esposizione delle bandiere in Palazzo Comunale: Selva, Tartuca, Onda, Oca, Nicchio, Aquila, Chiocciola, Bruco, Torre e Lupa di rincorsa. Questa sera alle 19.15 si correra' la terza prova: le contrade saranno disposte al via secondo l'ordine di estrazione avvenuto nell'assegnazione dei cavalli alle contrade. E quindi: Aquila, Oca, Selva, Lupa, Onda, Tartuca, Nicchio, Bruco, Chiocciola e Torre di rincorsa. Nella notte c'e' stato un cambio di monta nella Selva con il fantino livornese Luca Minisini detto De' che ha preso il posto di Alberto Ricceri detto Salasso sul cavallo Nicolas De Petra Ulpu. Tutte confermate le altre accoppiate fantino-cavallo gia' viste nella prima prova.

Accoltella e ferisce moglie durante una lite, arrestato Episodio avvenuto nel reggiano, la donna non è grave Roma, 14 ago.  - Un pensionato 62enne, originario della provincia di Lecce ed abitante a Toano (RE), ha accoltellato e ferito la moglie dalla quale si era separata un mese fa. L'aggressione è avvenuta dopo una discussione avvenuta in strada con la moglie. L'uomo ha colpito la donna a una gamba con un coltello da caccia a serramanico. Alla donna, medicata presso il Pronto Soccorso dell`Ospedale di Scandiano, sono state refertate lesioni guaribili in 8 giorni. Il 62enne è stato arrestato dai carabinieri.

NAPOLITANO: CRISI SAREBBE FATALE. SENTENZE SI APPLICANO GRAZIA? NON ME L'HANNO CHIESTA. LA CHIEDANO E VALUTERO' Dopo giorni di pressioni da parte del Pdl perche' garantisca l'agibilita' politica di Berlusconi, Giorgio Napolitano ha affrontato ieri la questione con un messaggio. In primo luogo ''una crisi di governo ora sarebbe fatale'' per la ripresa economica. Poi ''non puo' che prendersi atto di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla''. Quanto alla grazia, ''nessuna domanda mi e' stata indirizzata'', ma se arrivera', avra' ''un esame obiettivo e rigoroso''. ---.

SPREAD ANCORA GIU', CRESCE FIDUCIA INVESTITORI TEDESCHI SALE BORSA MILANO. OGGI PIL EUROZONA, FUORI DA RECESSIONE Continua a scendere lo spread fra i Btp decennali e i Bund tedeschi. Ieri ha chiuso a 241,5 punti, il valore piu' basso dal luglio 2011. In Germania ad agosto e' migliorata piu' del previsto la fiducia degli investitori tedeschi, col relativo indice Zew balzato dal 36,3 di luglio a 42, contro una previsione che si fermava al 39,9. La Borsa di Milano ha chiuso a +0,68%, la migliore in Europa. Oggi e' atteso il dato sul Pil dell'eurozona, che dovrebbe confermare l'uscita dalla recessione. ---.

AVOLA, UCCIDE MOGLIE E SI SUICIDA DAVANTI A FIGLIO 4 ANNI CONFESSA AVVOCATO VERONA, DELITTO FORSE PREMEDITATO Ancora un femminicidio ieri, ad Avola in provincia di Siracusa. Antonio Mensa, 58 anni, ha ucciso a fucilate la moglie Antonella Russo, 48 anni, davanti al figlio di 4 anni, poi si e' suicidato. La donna lo aveva lasciato ed era andata a vivere dalla madre con il bimbo. Mensa non accettava la separazione ed era anche stato denunciato da Antonella per stalking. Ieri intanto l'avvocato veronese Vittorio Ciccolini ha confessato l'omicidio in Trentino della ex fidanzata Lucia Bellucci. Alcune lettere scritte dal legale fanno pensare a una premeditazione. ---.


PAPA CALCIATORI, CALCIO DONO DI DIO, SIATE PRIMA UOMINI 'DIFFICILE PER ME FARE IL TIFO FRA ITALIA E ARGENTINA' Il calcio ''e' un dono di Dio'', i calciatori devono essere ''uomini prima che campioni'', mantenere uno spirito da ''dilettanti'', allontanare ''violenza'' e ''discriminazione'' dagli stadi, dare ai giovani un esempio di ''lealta', rispetto e altruismo''. Papa Francesco ha parlato cosi' ieri ai calciatori delle nazionali di Italia e Argentina, ricevuti in Vaticano prima dell'amichevole di oggi all'Olimpico. ''Sara' un po' difficile per me fare il tifo'' fra le due nazionali, ha aggiunto. Al termine il papa si e' intrattenuto alcuni minuti con Balotelli, assente stasera per infortunio come Messi. ---.

MARINA BERLUSCONI, MAI PENSATO A IMPEGNARMI IN POLITICA NOTA UFFICIALE PER SMENTIRE LE VOCI INSISTENTI Marina Berlusconi non scende in politica. Il presidente di Fininvest e Mondadori e figlia primogenita di Silvio lo ha dichiarato ufficialmente con una nota: ''Dal momento che ogni mia dichiarazione non e' servita finora a fermare le voci su una possibile candidatura, devo ribadire ancora una volta, e nel modo piu' categorico, che non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di impegnarmi in politica''. ---.

VALANGA SUL BIANCO UCCIDE DUE ALPINISTE, GRAVE GUIDA VITTIME DUE PIEMONTESI. CONDIZIONI SALITA ERANO OTTIMALI Due alpiniste piemontesi, Marianna Conti e Laura Frisa, sono morte ieri travolte da una valanga staccatasi all'alba dal Mont Blanc du Tacul, sulla via normale francese di salita al Monte Bianco. La guida alpina italiana che le accompagnava, Giorgio Passino, e' ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Annecy. Per il soccorso alpino e' stata una fatalita', le condizioni della salita erano ottimali.

14 AGOSTO 1892 - IL PARTITO SOCIALISTA  - Alla sala Sivori di Genova nasce il 14-15 agosto 1892 il Partito socialista che, fino al 1895, assume il nome di Partito dei Lavoratori italiani. La formazione politica, al suo primo congresso, assiste ad una immediata scissione da parte della minoranza anarco-operaista.

15 AGOSTO 1534 - LA COMPAGNIA DI GESU'  - Il 15 agosto del 1534, nella chiesa parigina di Montmartre, Ignazio di Loyola, assieme ai sei confratelli, decide la fondazione della 'Compagnia di Gesu''. L'ordine dei gesuiti ricevera' il riconoscimento papale nel 1540, con la bolla 'Regiminis militantis ecclesiae' emanato da Paolo III.

16 AGOSTO 1855 - BATTAGLIA DELLA CERNAIA  - Presso la Cernaia, un fiume della Crimea che sfocia nel mar Nero, si registra il 16 agosto 1855 l'unico scontro che vede coinvolto nella guerra tra Russia e Turchia il contingente piemontese inviato da Cavour, formato da 15 mila bersaglieri, comandati dal generale Alfonso La Marmora. 

GENAZZANO - COLTIVATORI DIRETTI DI CANAPA INDIANA SCOPERTI DAI CARABINIERI.

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GENAZZANO - COLTIVATORI DIRETTI DI CANAPA INDIANA SCOPERTI DAI CARABINIERI. MAMMA ARRESTATA, FIGLIO DENUNCIATO A PIEDE LIBERO.

RINVENUTA ANCHE UNA GERMOGLIATRICE ELETTRICA.

 

GENAZZANO (RM) - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palestrina, nell'ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dell'uso e del traffico di stupefacenti, hanno arrestato una donna 55enne di Genazzano con l'accusa di coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Da giorni i Carabinieri che erano in appostamento nei pressi dell'abitazione della donna, situata in aperta campagna, attendevano il momento adatto per entrare in azione. All'alba è scattato il blitz e durante la perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato, nel retrostante terreno, ben 46 piante di altezza superiore a 3 metri ciascuna, 50 grammi di marijuana già essiccata, 2 grammi circa di hashish, 2 grammi di cocaina, numerosi semi, una germogliatrice elettrica, vari trita foglie in metallo, un contenitore da essiccatoio, vari bilancini di precisione e diversi coltelli intrisi di sostanza stupefacente. Anche il figlio della donna è stato denunciato a piede libero dopo che i Carabinieri hanno rinvenuto nella sua camera da letto dell'altro stupefacente.

La coltivatrice diretta è stata posta agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Tivoli e in attesa dell'udienza di convalida.

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AssoTutela. “Pronto soccorso Latina: un attentato alla salute”

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AssoTutela. "Pronto soccorso Latina: un attentato alla salute" 

IL CALVARIO DI UNA 19ENNE LASCIATA 3 GIORNI IN BARELLA AL SANTA MARIA GORETTI 

"Si è dimessa per disperazione, dopo tre giorni di sofferenza e indifferenza al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina e non è il primo caso, in quel pronto soccorso ridotto a girone infernale". Ė la denuncia del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che mette sotto accusa il pronto soccorso dell'ospedale di Latina, da poco ristrutturato, che per mancanza di personale non riesce però a garantire né l'emergenza né l'assistenza di routine ai cittadini che ad esso si rivolgono. "L'inaugurazione farsa del 7 agosto scorso, con annuncio a effetto e successiva rinuncia alla visita del presidente Zingaretti, è un po' la metafora di questa struttura, cui hanno messo un po' di belletto senza risolvere i problemi di fondo. Da mesi sono stati richiesti invano 10 infermieri e 5 medici per affrontare i 200 accessi giornalieri ma, al conforto dei locali appena rinnovati, non si coniuga l'efficacia degli interventi per carenze ataviche cui la Regione Lazio dovrebbe por fine immediatamente" ribatte Maritato. "Evidentemente il commissario alla Sanità regionale Zingaretti non se la sentiva di affrontare i lavoratori esasperati ma questo non è un buon metodo per affermare il tanto decantato 'Modello Lazio' che, date le premesse, non potrà mai decollare a suon di annunci".


Roma, 14 agosto 2013 
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Roma: arrestati 2 rumeni per furto di 187 litri di gasolio

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FIDENE – RUBANO 187 LITRI DI GASOLIO DA UNO SCALO FERROVIARIO.

SORPRESI ED ARRESTATI DAI CARABINIERI MENTRE CARICANO IN AUTO LE TANICHE.

IN MANETTE DUE CITTADINI ROMENI.

 

ROMAI Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un 26enne ed un 30enne, entrambi cittadini romeni, scoperti dopo aver rubato 187 litri di gasolio. L'episodio è accaduto in via Cortona angolo via Radicofani, in zona Fidene, dove i due "vampiri" di carburante, dopo aver scavalcato la recinzione, si sono introdotti all'interno dello scalo ferroviario e hanno rubato da un grosso fusto di carburante 7 taniche di gasolio per complessivi 187 litri. Sfortunatamente per loro, una pattuglia dei Carabinieri in transito li ha sorpresi proprio mentre stavano caricando le pesanti taniche in auto. Alla vista dei militari, i due hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati ed ammanettati. Il gasolio recuperato dai Carabinieri è stato riconsegnato al responsabile dello scalo ferroviario, mentre l'auto dei due ladri è stata sequestrata. I "vampiri" sono stati accompagnati in caserma in attesa del processo per direttissima: dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.

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Successo per il nuovo libro di Pierfranco Bruni: “Asmà e Shadi. Preziosa come la luna nel disincanto del sogno”. Un viaggiare tra il “Cantico dei Cantici” e il sogno delle “Mille e una notte”

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Successo per il nuovo libro di Pierfranco Bruni: "Asmà e Shadi. Preziosa come la luna nel disincanto del sogno". Un viaggiare tra il "Cantico dei Cantici" e il sogno delle "Mille e una notte"

 
 
 
Riscuote successo il nuovo libro di Pierfranco Bruni dal titolo "Asmà e Shadi. Preziosa come la luna nel disincanto del sogno" edito dalla Casa editrice Pellegrini, in distribuzione da poche settimane. Un raccontare una storia d'amore sul filo della leggerezza del "Cantico dei Cantici". L'atmosfera che si respira e' completamente orientale e l'incontro, in un vortice di amore, disamore e passione, tra Asmà e Shadi è un recitativo da musiche e atmosfere negli echi dei minareti e sulle sponde dei mediterranei che hanno danze rituali. Un viaggiare nel mondo orientale di Pierfranco Bruni lungo la filigrana di un poema raccontato.
 
La prefazione è di Gerardo Picardo e la postfazione di Antonietta Cozza. Un intrecciare due chiavi di lettura che pongono al centro la bellezza. Gerardo Picardo nel suo scritto che ci introduce al "racconto" di Bruni sottolinea: "Pierfranco Bruni continua a cercare tra le pieghe del tempo, si intrattiene con i mercanti arabi e ne ascolta la voce". "Lancia dadi e racconta la magia del Mediterraneo, prosegue Picardo, perche' ne conosce il vero segreto: l'incontro. Percorsi tra la sabbia e la pietra, partenze e ritorni, dove l'altro non e' nemico ma 'Aki', fratello nella storia. Scambia il grano del suo Sud con olio profumato di nardo, quello che un giorno Maria Maddalena verso' sui piedi del Nazareno, cogliendo la sua verita' di passaggio per la Galilea".
 
Mentre Antonietta Cozza scrive nella sua Postfazione: "I versi di Asmà e Shadi hanno in sè l'ondivago delle onde, dell'alta edella bassa marea insieme, sono un'eco che risuona e risuona e ancora risuona, sono un dialogo a due voci in cui si sente, come in una sorta di straordinaria nenia di sottofondo, un alitare costante di malinconia, un fruscio strisciante ma tenace di lacerazione che rende il verso tremendamente bello e "bellissimamente" tremendo in un perenne, ineludibile ossimoro che dura, inevitabile, fino alla fine".
 
Un raccontare in versi una storia d'amore lungo le pareti dell'anima e di una profonda sensualità. E' un dialogare tra due personaggi che ci conducono a vivere l'amore con dolcezza ma anche con una vibrante "filosofia" del distacco. I riferimenti orientali e mediterranei, con "Asmà e Shadi", sono nella continuita' di Pierfranco Bruni.








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Reggio Calabria, l’ipocrisia ufficiale a dignità di sistema

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Gentile Direttore,

chi Le scrive è un cittadino di Reggio Calabria che trova davvero strano che, pur vivendo in una città profondamente ferita su vari fronti, compreso quello etico e morale, continuino ad esserci solerti e illuminati dispensatori di saggezza di carattere giuridico (Costituzione in testa), salvo poi ricadere nel solito ritornello del complotto che viene da lontano (Giustizia) e nel contraltare della lotta politica riferita all'operato degli "altri".

Quello che non riesco ad accettare - come cittadino - è che si ritenti di rigettare la stessa evidenza dei fatti e che la colpa sia sempre di sinistri figuri che hanno elevato "l'ipocrisia ufficiale a dignità di sistema".

Non sono interessato a queste sterili e inutili contrapposizioni, il mio pensiero, invece, va alla mia Città, perché vorrei che qualcuno mi spiegasse qual è il lavoro compiuto da formiche che hanno avuto solo assoluta dedizione alla città di Reggio.
Non sono per niente una cicala che vuole frinire in un periodo temporale adeguato, cerco e 
cercherò (nel mio piccolo) di poter ricostruire una possibile speranza per il futuro di tanti giovani, attendendo che le regole e le Leggi siano valutate dalla Magistratura, senza obbligatoriamente commentare i vari livelli della Giurisdizione.    
Voglio chiudere queste brevi considerazioni con un consiglio, frutto di antica, evangelica e sempre valida saggezza: <<è facile vedere la pagliuzza nell'occhio degli altri, mentre non si bada alla trave che è nel suo>>.

Ai reggini, il responso finale.


Pino Celifede


Reggio Cal. 14/08/13                                       




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Ministro Kyenge a Palazzo dei Bruzi il prossimo 21 agosto

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Il prossimo 21 agosto visita istituzionale del ministro Cecile Kyenge a Palazzo dei Bruzi
Il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge sarà in visita istituzionale il prossimo 21 agosto a Palazzo dei Bruzi.


La rappresentante del governo Letta verrà accolta alle ore 17 dal sindaco Mario Occhiuto, dalla Giunta e dalle cariche istituzionali locali prima di essere accompagnata in una passeggiata alla scoperta delle bellezze del capoluogo bruzio.


"E' per noi un grande onore ricevere il ministro Kyenge – afferma il sindaco Occhiuto – Ci sentiamo lusingati che fra le tappe del suo passaggio calabrese abbia scelto di fermarsi a Cosenza, città che ricorda battaglie storiche per l'integrazione, per la tolleranza e per l'accoglienza. Purtroppo, quando si parla di convivenza sociale fra uomini e donne di diversa nazionalità, il percorso diventa frastagliato a causa degli ostacoli del pregiudizio e dell'ignoranza, come pure dimostrano i beceri attacchi che lo stesso Ministro ha subito di recente. L'Amministrazione si sta spendendo nella direzione di una crescita comune senza fare alcuna distinzione fra cittadini cosentini e cittadini stranieri, con la piena convinzione che i diritti umani siano universali e non soggetti a privilegi di sorta legati al luogo in cui si nasce. L'occasione di questa visita – conclude Mario Occhiuto – ci è dunque lieta per tornare su concetti che riteniamo fondamentali e assolutamente inconfutabili".                  


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Il Parco Nazionale d’Aspromonte presenta il progetto “Cresci...AMO nel Parco”.

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È iniziato il 20 luglio e proseguirà fino al 29 settembre il progetto "Cresci...AMO nel Parco", che l'Ente Parco Nazionale d'Aspromonte, con il supporto didattico della Cooperativa Comunità Sant'Arsenio, ha messo in campo nel periodo estivo, offrendo un'opportunità per conoscere la realtà del Parco nella sua globalità. Il progetto mira a far comprendere il proprio ambiente grazie  alla conoscenza e all'esperienza diretta, a favorire il rapporto tra attività umane e rispetto dell'ambiente, attraverso diversi strumenti: educazione ambientale, sensibilizzazione, recupero delle tradizioni, utilizzo di animali della tradizione contadina (gli asini calabresi presenti nel Centro di Basilicò).
L'idea nasce dalla consapevolezza che, per creare una coscienza ambientale, è necessario partire dalle giovani generazioni, richiamando la tradizione con tecniche innovative di coinvolgimento. Sono stati, dunque, individuati strumenti "alternativi" come l'utilizzo di un protagonista della vita contadina di qualche decennio fa: l'asino. Questo animale, infatti, da sempre è stato utilizzato dall'uomo sia come mezzo di trasporto che come ausilio per le attività agricole e ha sempre lasciato le sue orme e le sue tracce lungo le strade della montagna aspromontana. 
 
"La missione del Centro Equestre di Basilicò – commenta il Direttore dell'Ente Parco Tommaso Tedesco - è tornata ad essere la salvaguardia della fauna storicamente legata al territorio, anche grazie al recupero dell'estinta razza dell'Asino calabrese, rappresentato oggi dai tre asini: Ciccio e le due Camille, che sono i protagonisti dei laboratori di educazione ambientale." 
"L'idea-progetto – dice il responsabile della Comunità Sant'Arsenio Francesco Vita - è quella di coinvolgere le giovani generazioni attraverso la conoscenza di questo animale nel rapporto che esso ha avuto con l'ambiente, creando percorsi didattici ad hoc. La filosofia di base del progetto è quella dell'imparare facendo e in effetti i laboratori permettono attività pratiche ed esperienze dirette come il contatto con animali; questo incontro tra la natura e i ragazzi si pone l'obiettivo di arricchire, lasciare un ricordo, un'emozione, una conoscenza, indurre un cambiamento reciproco."
 "L'attivazione  di laboratori di educazione ambientale – conclude il presidente dell'ente Parco Giuseppe Bombino - è essenziale per raggiungere diversi obiettivi propri dell'Ente, come favorire il recupero del valore culturale e ambientale del proprio territorio,  sensibilizzare al rispetto dell'ambiente e al ritmo della natura,  creare interesse per la scoperta delle tradizioni, favorire lo sviluppo nelle giovani generazioni di una coscienza ambientale, migliorare la qualità di vita e supportare la sostenibilità ambientale: tutti temi che sono basilari per poter costruire uno sviluppo sostenibile e duraturo.". 
Oltre ai laboratori è attivo il Parco in Carrozza, con il cavallo Pippo.
L'appuntamento è al Centro Equestre Basilicò  tutti i giorni dal 3 al 31 agosto dalle 10 alle 18 e tutti i sabati e le domeniche di settembre. Per prenotare i laboratori chiamare il 346.0881685.  www.parcoaspromonte.gov.it www.coopsantarsenio.com



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Imbrogli, frodi, inganni, beffe, pure al distributore della benzina, ma Pantalone, deve pagare in eterno?

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Oltre mille sopralluoghi della GdF. Il 14% degli impianti è irregolare. Anche display 'taroccati'. Acqua nel gasolio, denunciati 11 gestori 
QUEGLI EFFETTI PERVERSI DELLA CRISI ECONOMICA…"MI FACCIA IL PIENO", MA POCO DOPO RIMANE A PIEDI
Domenico  Salvatore
Truffa, raggiro, inganno, frode, imbroglio, beffa…" Così tra questa/immensità s'annega il pensier mio:/e il naufragar m'è dolce in questo mare/". I quotidiani cartacei ed on line, si affannano a ricordare che lo "Spread" sia …precipitato sotto l'indice ondivago dei 240; ovvero a livelli del 2011, allorquando la crisi economica, spighe vuote, vacche magre, pauperismo, austerity, "stringicurrìa", erano di là da venire. Tuttavia gl'impenitenti delle furberie italiche, non portano mai il cervello all'ammasso e restano sempre in auge. I lettori sovrani, ricorderanno i periodici controlli delle forze di polizia agl'impianti di distribuzione del carburante, le multe salate, la sospensione e perfino la revoca della licenza; a parte le ben dure condanne amministrative ed in qualche caso penali. Aria fritta! Non è cambiato niente. Naturalmente paga sempre l'ultimo anello della catena, "Pantalone"; simbolo della persona ricca e sciocca, facile da sfruttare, e quindi anche del contribuente impotente nei confronti dello Stato. Pagare  per tutti, fonte dizionari.corriere.it, senza trarre alcun beneficio e spesso dopo essere inoltre stati beffati. È usato in particolare dalla persona che si deve accollare delle spese supplementari a causa degli sprechi o dell'approfittazione degli altri. 

Il 'lancio' dell'Ansa è lapidario…"Piu' di mille distributori stradali di carburante ispezionati (per l'esattezza 1216) e 174 irregolarità scoperte: è il bilancio dei controlli compiuti dalla Guardia di Finanza dall'inizio del mese di agosto. Nei casi più gravi, come acqua nel gasolio o erogazione di carburanti inferiore dell'8 - 10%, 11 gestori sono stati denunciati alle Procure della Repubblica territorialmente competenti per frode in commercio o uso di strumenti di misura alterati e 59 colonnine e pistole erogatrici sono state sequestrate. Sessantotto gestori sono stati sanzionati amministrativamente, tra cui 61 per violazione della disciplina sui prezzi esposti non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento e 7 per rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.I casi piu' clamorosi in provincia di Napoli, a Palermo e a Reggio Emilia. Nel napoletano alcuni automobilisti sono finiti "in panne" poco dopo aver fatto il pieno; i finanzieri di Casalnuovo hanno proceduto al prelievo di campioni nei distributori della zona, individuando il responsabile. Le analisi chimiche, immediatamente eseguite in un laboratorio specializzato, hanno confermato la presenza del 15% di acqua, che rendono il prodotto non idoneo all'autotrazione. 

Il gestore è stato denunciato e l'impianto, con 12 colonnine e 2 cisterne contenenti oltre 20.000 litri di gasolio "annacquato", è stato sequestrato. Sempre in provincia di Napoli, è stato scoperto un altro impianto con le schede elettroniche dei contalitri alterate. In questo modo oltre 1.200.000 litri sono stati venduti "in nero" e le relative imposte trattenute dal gestore. In due impianti di Palermo, i finanzieri hanno scoperto la manomissione dei sigilli di taratura apposti dall'Ufficio Metrico e l'alterazione dei misuratori, con l'erogazione di carburante inferiore dell'8% rispetto a quanto visualizzato sui display. A Reggio Emilia, la benzina effettivamente erogata è risultata inferiore del 10% rispetto a quanto indicato. Il gestore è stato denunciato e la colonnina sequestrata insieme al carburante. Negli altri casi, 68 gestori sono stati sanzionati amministrativamente, tra cui 61 per violazione della disciplina sui prezzi esposti non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento e 7 per rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. Infine, sono state avviate 79 procedure per la revisione degli erogatori da parte dell'Ufficio Metrico della Camera di Commercio, che dovrà procedere ad una nuova taratura degli impianti. Lo scorso giugno una frode molto più semplice era stata scoperta dai finanzieri di Pescara: in questo caso uno dei gestori distraeva gli automobilisti proponendo la verifica dei livelli o il cambio dei tergicristalli mentre l'altro azzerava il display, modificando il prezzo visualizzato attraverso i tasti che consentono di impostare l'erogazione di quantitativi predefiniti. 

L'attività delle fiamme gialle - sottolinea una nota della Gdf- è svolta a tutela non solo degli automobilisti e delle casse dello Stato, ma anche dei tantissimi operatori del settore che operano correttamente. L'erogazione di quantitativi non rispondenti al vero e la miscelazione dei prodotti petroliferi con acqua o altre sostanze, oltre a fornire agli utenti un prodotto scadente se non dannoso per la meccanica, consente ai gestori di creare "riserve occulte" di carburante venduto separatamente "in nero". Si spera sempre che sia l'ultima volta. E Francesco Guccini cantò…"Quando è stata quell'ultima volta/ che hai sentito tua madre cantare/ quando in casa leggendo il giornale/ hai veduto tuo padre fumare/ mentre tu ritornavi a studiare/ in quei giorni ormai troppo lontani/ era tutto presente e il futuro/ un qualcosa lasciato al domani/ un'attesa di sogno e di oscuro/un qualcosa di incerto e insicuro./ Sarà quando quell'ultima volta/ che la vedi e la senti parlare/ quando il giorno dell'ultima volta/ che vedrai il sole nell'albeggiare/ e la pioggia ed il vento soffiare/ ed il ritmo del tuo respirare/ che pian piano si ferma e scompare/. ". Domenico Salvatore


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ASSOTUTELA, ARES RISPONDA DEI MEZZI DI SOCCORSO IN STRADA

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ASSOTUTELA, ARES RISPONDA DEI MEZZI DI SOCCORSO IN STRADA 

 

"Tanti i cittadini che si sono avvicinati allo spiazzo nei pressi del Fungo dell'Eur per capire quale fosse il motivo di tanta abbondanza di mezzi di soccorso della Croce rossa italiana parcheggiati in zona. La risposta non c'è stata direttamente se non dicendo'non ci sono aree di sosta per ospitarli'. Ares 118 e Regione Lazio devono rispondere di questo per capire quale sia la programmazione dell'emergenza in strada e in città. Se poi c'è un altro motivo che spiega la presenza della ambulanze parcheggiate nel verde dell'Eurè giusto che le autorità lo raccontino e precisino quanto sta avvenendo".  

Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. 

"La faccenda in questione ci crea un certo sconcerto perché nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto alla procura della Repubblica per chiedere di fare luce su un acquisto che riteniamo poco congruo alle necessità del soccorso ossia 8 suv per 600 mila euro da utilizzare per i vertici apicali dell'azienda Ares 118. Adesso invece – precisa Maritato – scopriamo che non ci sono le aree di sosta per i mezzi di soccorso in città e che le ambulanze della Cri devono essere parcheggiate un po' qua e un po' là. Diversamente crediamo che i suv acquistati a fine maggio invece siano riposti in appositi garage attrezzati. Chiediamo al presidente Zingaretti di intervenire sulla vicenda, di informarsi sui fatti e acquisire i documenti dovuti affinché – conclude Maritato, errori del genere non possano più avvenire in futuro. E magari cercare di risolvere il problema delle aree di sosta". 

 

In allegato le foto che attestano la veridicità di quanto detto.

Roma, 14 agosto 2013 


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PALERMO: ARRESTATO DAI CARABINIERI PUSHER SORPRESO A SPACCIARE DOSI CI COCAINA ALLO SPERONE.

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PALERMO: ARRESTATO DAI CARABINIERI PUSHER SORPRESO A SPACCIARE DOSI CI COCAINA ALLO SPERONE.
E' accaduto a Palermo, in viale Giuseppe Di Vittorio, quando la pattuglia dei Carabinieri della Stazione Acqua dei Corsari, nel corso di una serie di servizi intensificati per la festività del Ferragosto, hanno tratto in arresto il pregiudicato CANNIA Alberto, palermitano, classe 1986, sorpreso a cedere grammi 1 di cocaina ad un acquirente a sua volta segnalato alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti per scopi non terapeutici.
Il pusher è stato notato dai Carabinieri, fermo sul marciapiede all'altezza di viale Giuseppe di Vittorio.  L'acquirente che aveva raggiunto la zona a bordo di un'auto, si avvicinava al pusher e dopo aver scambiato alcune parole, quest'ultimo gli consegnava un involucro, in cambio di denaro, per poi ripartire subito dopo.
Il conducente del mezzo, veniva quindi raggiunto e bloccato per essere sottoposto a perquisizione personale e veicolare, consentendo così di rinvenire la dose appena acquistata.  La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro per le successive analisi di laboratorio.
Al termine delle formalità di rito, l'arrestato è stato associato presso la casa circondariale "Ucciardone" di Palermo.
Il CANNIA Alberto, lo scorso 28 giugno era stato già arrestato dagli stessi Carabinieri della Stazione Acqua dei Corsari e sempre perchè sorpreso a spacciare dosi di cocaina .
Palermo, 14 agosto 2013




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Cordoglio per la scomparsa di Umile Peluso

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Il cordoglio del sindaco Mario Occhiuto per la scomparsa di Umile Peluso
"Con Umile Peluso scompare un politico di altri tempi ma, soprattutto, l'uomo che ha fatto della cultura intesa come coltura di valori profondi, la cifra di una vita spesa per la conoscenza e per il rispetto altrui".
Il sindaco Mario Occhiuto esprime, a nome suo e della Giunta, il più sentito cordoglio per la morte del senatore Umile Franco Peluso.
"Esempio di intellettuale di alto spessore – aggiunge il primo cittadino – capace di restare vicino alle esigenze pratiche delle persone e, in particolare, sempre attento allo sviluppo dell'amato paese d'origine Luzzi, ne ricordiamo il fervido impegno culturale al servizio della città di Cosenza che, certamente, saprà onorarne la memoria. Alla famiglia – conclude Occhiuto - giungano le nostre condoglianze".            


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