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ARDEA – SCOPERTA UN’ALTRA PIANTAGIONE DI MARIJUANA

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ARDEA – SCOPERTA UN'ALTRA PIANTAGIONE DI MARIJUANA DAI CARABINIERI. ARRESTATA UNA DONNA E SEQUESTRATE 30 PIANTE "GIGANTI" PER COMPLESSIVI 10 KG DI MARIJUANA.

 

ARDEA (RM) – Ennesimo arresto dei Carabinieri di Anzio eseguito durante servizi finalizzati al contrasto dei reati in materia di stupefacenti. I militari dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Anzio, a conclusione di un'articolata attività di osservazione, controllo e pedinamento, hanno arrestato la 35enne O.M., residente a Labico ma di fatto domiciliata ad Ardea in località Tor San Lorenzo, con l'accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri, al termine di un monitoraggio che andava avanti da qualche giorno, hanno bloccato la donna fuori dalla propria abitazione e durante la perquisizione, nel giardino di pertinenza, hanno rinvenuto una vera e propria piantagione di marijuana che l'incensurata aveva "curato" approfittando della folta vegetazione circostante e della tipologia del terreno, risultato idoneo poiché ricco di acqua. I Carabinieri, al termine della perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato complessivamente 30 piante di marijuana, con un'altezza variabile dai 2,50 metri fino ai 4 metri, per un peso complessivo del fogliame di circa 10 Kg. La donna è stata posta agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo. Solo qualche giorno fa', i Carabinieri della Compagnia di Anzio, in un'area non molto lontana e sempre nella frazione di Tor San Lorenzo, avevano rinvenuto, con l'ausilio del personale del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare, un'altra rigogliosa piantagione di marijuana fai-da-te, sequestrando 40 piante e arrestando un settantenne originario di Pomezia.





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Luigi Palamara
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"La Sicilia e il Mediterraneo al tempo di Lepanto” (Messina 3-15 agosto 2013)

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Per la quinta edizione dello "sbarco di don Giovanni d'Austria a Messina"

 

"La Sicilia e il Mediterraneo al tempo di Lepanto"

 

fino al 15 agosto 2013 sarà possibile visitare la mostra allestita al primo piano dell'ex Irrera a Mare nel comprensorio fieristico peloritano.

 

Messina – Numerosi gli eventi in programma per la quinta edizione della "rievocazione storica dello sbarco a Messina di don Giovanni d'Austria", manifestazione promossa anche quest'anno dall'Associazione culturale "Aurora", insieme alla "Marco Polo System" di Venezia, realizzata in collaborazione con i comuni di Messina, Lepanto e l'unione dei comuni della Grecia.

Il 3 agosto 2013, all'ex Irrera a Mare, è stata inaugurata "La Sicilia e il Mediterraneo al tempo di Lepanto", mostra curata da Mosè Previti e Patrick Rossetti Nivela, in collaborazione con l'Autorità portuale, Claudio Prestopino, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, l'Istituto d'istruzione superiore "Antonello", l'Associazione "NonsoloCibus", la Camera di Commercio di Messina, l'Associazione "Arsenale di Messina", il Museo Marittimo di Barcellona, e la Marco Polo System di Venezia. Erano presenti il C.V. Antonino Samiani (Comandante della Capitaneria di Porto AMS di Messina), il C.V. Giacomo Legrottaglie (Comandante del Distaccamento di Messina della Marina Militare Italiana),il dott. Filippo Cucinotta (Assessore con delega alle "Risorse del Mare, Protezione Civile, Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, Politiche Giovanili" del Comune di Messina), la dott.ssa Stavrula Koniari (referente dell'Unione Centrale dei Comuni della Grecia), il dott. Daniele Sferra (Marco Polo System di Venezia), la dott.ssa Alba Spargarò (referente del Museo Marittimo di Barcelona in Spagna), la dott.ssa Magda Gassò (Capo diffusione e comunicazione del Museo di Storia della Catalogna in Spagna), l'arch. Lidia Signorino (Sovrintendenza BB.CC.AA. di Messina), il dott. Fortunato Manti (presidente dell'Associazione Culturale "Aurora"), il prof. Vincenzo Caruso, l'arch. Nino Principato, il dott. Ivo Blandina, e un nutrito pubblico.

La Mostra si articola nelle seguenti sezioni: "Messina sulle rotte di Lepanto -iconografia e documentazione" (partenza e ritorno di Don Giovanni d'Austria e della Flotta, il ricovero dei feriti nel Grande Ospedale, la presenza di Miguel Cervantes, le testimonianze artistiche a Messina dei fatti di Lepanto); "Imbarcazioni e marinai del Rinascimento"; "L'Arsenale di Messina al tempo della Battaglia di Lepanto" (tre vele); "fotografie e filmati delle edizioni della Rievocazione storica dello Sbarco di Don Giovanni d'Austria del 1903, 2009, 2010, 2011, 2012"; "La Real di Don Juan de Austria" (a cura del Museo Marittimo di Barcelona); "Il Palazzo di Alvaro De Bazan – Ciudad Real con un affresco della Città di Messina al tempo di Lepanto"; "Venezia e la Battaglia di Lepanto" (a cura della Marco Polo System); "il Cibo delle Galee" (un pannello descrittivo con la cambusa di bordo a cura dell'Associazione NonsoloCibus); "le vie della Seta" (quattro pannelli a cura di Giulio Santoro con le descrizioni inviate da Messina dai mercanti della Seta); "le Corporazioni di Messina nel XVI – XVII secolo" (due pannelli a cura dell'arch. Nino Principato). E', inoltre, possibile ammirare le armi e uniformi spagnole del sec. XVI (riproduzioni a cura della Compagnia Rinascimentale della Stella), il modello in scala di una Galeazza realizzata da G. Blandina sui disegni originali del Museo Marittimo di Barcelona con la tecnica dei maestri d'ascia e una portantina monoposto (sec. XVII – XVIII) resa disponibile dall'Associazione "Carrozze d'Epoca" Molonia.

La mostra resterà aperta e sarà quindi visitabile tutti i giorni fino al 15 agosto 2013.

Per ulteriori informazioni relative alle attività culturali poste in essere in questi anni dall'Associazione "Aurora" ("don Giovanni d'Austria a Messina per la battaglia di Lepanto") è possibile consultare il sito internet www.sullerottedilepanto.it .


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Barocco leccese. Molti monumenti minori in decadenza e a rischio scomparsa

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Barocco leccese. Molti monumenti minori in decadenza e a rischio scomparsa. Chi non volle impegnarsi nel riconoscimento da parte dell'Unesco oggi é tra i responsabili dello scempio. Lo "Sportello dei Diritti" rilancia l'ipotesi di un consorzio fra comuni dell'area salentina

 

Basta fare un giro per Lecce, capitale ed emblema del Barocco per l'appunto "leccese", per rendersi conto di un fenomeno che alcuni turisti che, in questi giorni assieme ai tanti che affollano le vie del centro, ci hanno segnalato: molti, troppi monumenti minori, palazzi e immobili privati dell'epoca d'oro del Salento, sono a rischio erosione e degrado oggi più che mai nonostante i numerosi recuperi e restauri susseguitisi su tanti di essi, molti effettuati da privati e senza alcun ausilio del "pubblico". Come nel capoluogo salentino, molti altri centri ove sono presenti numerose testimonianze dello stile barocco, non godono migliori fortune, colpa anche dell'arrogante scelta di alcuni amministratori che quando l'assessorato al Mediterraneo della Provincia di Lecce allora retto dall'ex magistrato Carlo Madaro, non vollero aderire all'iniziativa di consorziarsi per presentare congiuntamente la richiesta di essere inseriti nell'elenco Unesco dei beni patrimonio dell'Umanità. Una proposta che sulla falsariga di quanto già accaduto in Sicilia, in particolare nella Val di Noto, vide l'adesione di numerosi comuni, ma anche il cocciuto disinteresse se non l'opposizione, forse determinata più da divergenze di colore politico che da valutazioni politiche, di alcuni tra i centri con maggiore concentrazione di monumenti barocchi, su tutti quello di Lecce città, all'epoca amministrato dalla giunta guidata dall'ex senatrice Poli Bortone.

Oggi, la situazione attuale in cui versano le architetture barocche, specie quelle cosiddette "minori", spingono lo "Sportello dei Diritti" anche in virtù delle numerose segnalazioni ricevute, a rilanciare la proposta di allora e a unire le forze per ottenere un riconoscimento di caratura mondiale che porterebbe senz'altro notevoli benefici sia a carattere di immagine a livello internazionale, che in termini di risorse per preservare beni di carattere architettonico - artistico d'inestimabile valore, ma anche di notoria friabilità e logorabilità per le caratteristiche stesse della pietra con le quali sono realizzate, particolarmente soggetta all'usura del tempo e degli agenti atmosferici.

L'appello allora, di Giovanni D'Agata, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", é rivolto in particolare all'ente provincia di Lecce e ai comuni affinché mettano da parte ogni eventuale divergenza ed avviino tutte le procedure necessarie per portare avanti la richiesta di candidatura presso gli enti competenti a partire dal Ministero dei Beni Culturali.

 




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La “Carovana del gusto” procede tra i comuni aspromontani

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La "Carovana del gusto" procede tra i comuni aspromontani
Grandi apprezzamenti per l'iniziativa del Parco Nazionale d'Aspromonte

Prosegue tra sapori, profumi e fornelli la "Carovana del gusto" del Parco Nazionale dell'Aspromonte. Un tour volto alla valorizzazione dei "Prodotti del Parco" tramite l'originale Cooking-show condotto dallo chef-executive Enzo Cannatà coadiuvato da Anna Aloi di Video Calabria per la trasmissione culinaria "A casa tua". Dopo i successi delle tappe di San Roberto e Sant'Eufemia d'Aspromonte ove è stata protagonista, tra gli altri prodotti,  la patata di S.Eufemia  De.c.o. insieme alla salsiccia aspromontana declinate sapientemente con gli originali "Menu del Parco", adesso sarà la volta di altri comuni che ospiteranno il format che attira ogni sera dalle ore 20,00 un folto pubblico di appassionati e turisti. Il 17 agosto la "Carovana del Gusto" sarà a Mammola e inizierà dopo il talk-show "Il ruolo delle produzioni tipiche e tradizionali per l'economia locale" organizzato dall'amministrazione comunale e dalla pro-loco, il 18 agosto ci si sposterà a Cittanova in occasione di "Tradizionanadu" (giunta alla 6° edizione) e dove saranno protagonisti certamente anche lo Stocco di Cittanova De.c.o. e i dolci Biondina di Cittanova De.c.o. e il Torrone ferro De.c.o., il 19 agosto invece il Cooking Show sarà ospite a Ciminà per la "Sagra del Caciocavallo e del Buccularo di Ciminà". La "Carovana del Gusto" si concluderà ad Africo Nuovo il 23 agosto in occasione della "Sagra dei prodotti tipici africesi". Dunque un agosto davvero ricco di iniziative "gustose" finalizzate ad "esaltare le peculiarità gastronomiche derivanti dalle numerose produzioni identitarie del Parco Nazionale dell'Aspromonte" afferma Giuseppe Bombino , neo presidente dell'ente, secondo il quale "la Carovana del Gusto attira, fa avvicinare e fa partecipare dal vivo la popolazione locale, permettendo di conoscere il "Paniere dei prodotti del Parco" tramite un sistema che riproduce l'atmosfera familiare della cucina e del focolare domestico al quale tutti siamo legati e tramite il quale diventa facile comprendere e imitare le preparazioni gastronomiche che esaltano concretamente i prodotti del territorio, con particolare riferimento ai prodotti muniti del bollino "Prodotti del Parco" e ne favoriscono la diffusione e la commercializzazione". Il progetto "L'identità del Parco nei prodotti identitari" di cui la Carovana del Gusto è una componente, proseguirà in settembre con la distribuzione del Paniere dei Prodotti del Parco (122 prodotti di 34 aziende selezionate) presso i ristoratori, la distribuzione organizzata, le strutture ricettive aderenti che verranno munite del particolare espositore in materiale riciclabile, naturalmente all'insegna della sostenibilità.

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SANREMO. SOSTITUITA BANDIERA ITALIANA NEI GIARDINI NASSIRIYA

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SOSTITUITA BANDIERA ITALIANA NEI GIARDINI NASSIRIYA

Dopo quelle di piazza Colombo, il Servizio Beni Ambientali ha provveduto anche a sostituire la bandiera italiana scolorita dal sole collocata nei giardini dedicati ai Caduti di Nassiriya, sulla pista ciclabile, in via N. Bixio.


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PETRALIA SOPRANA (PA): CARABINIERI ARRESTANO GIOVANE PER DETENZIONE FINALIZZATA ALLO SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE.

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PETRALIA SOPRANA (PA): CARABINIERI ARRESTANO GIOVANE PER DETENZIONE FINALIZZATA ALLO SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE.

 

In frazione Raffo in Corso Italia, i Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana supportati dal "fiuto" dei due cani del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno tratto in arresto per il reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti  L. P. s.,nato a Petralia Sottana , classe 1988, ivi residente.

Il giovane, a seguito della perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di  circa grammi 20 di sostanza tipo hashish divisa in più tocchi, di grammi 2,5 circa di sostanza stupefacente di tipo marijuana, un pugnale della lunghezza di cm 23,5 con la lama lunga cm 13 utilizzato per il taglio della sostanza stupefacente, una busta contenente trenta semi di canapa indiana ed un bilancino di precisione.

La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro per le successive analisi di laboratorio mentre l'arrestato è stato tradotto presso propria la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito per direttissimo dove si è visto convalidare l'arresto ed applicare la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre volte a settimana.

Nell'ambito della stessa operazione i Carabinieri hanno segnalato all'Autorità Prefettizia due giovani di Petralia Sottana per uso personale di sostanze stupefacenti in quanto trovati in possesso di una modica quantità di marijuana.

Palermo, 14  agosto 2013

 

 




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Vivere Belmonte, al via la quinta edizione

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Vivere Belmonte, al via la quinta edizione
BELMONTE CALABRO (CS) - Vivere per ricordare. Le stelle ed il centro storico di Belmonte Calabro si preparano ancora una volta ad offrire il meglio di sé. Le antiche dimore, rese celebri dai versi di poeti ed intellettuali, si apprestano ad essere animate dal respiro dell'arte e della cultura. È la quinta edizione di Vivere Belmonte, nato dalla fantasia di Nicola Colavolpe che ora ne celebra la gioia della vita. Due giorni di condivisione reale e non virtuale, due giorni di sapienza popolare e di genuinità, nell'incanto di un borgo antico dove la modernità non riesce ad entrare, con la presenza di cantori, musici ed artisti che regalano emozioni ad ogni angolo. Ogni scorcio della città vecchia diventa così una sorta di cartolina da fotografare e conservare nel proprio cuore. Vivere Belmonte, di anno in anno, si alimenta di sogni. La gente diventa gli amici di Nicola e camminando tra gli espositori che parlano della buona Calabria sembra quasi di sentirlo. Le sue invettive contro le multinazionali e in favore dei prodotti a chilometri zero sono oggi più attuali che mai e questa due giorni servirà soprattutto a far comprendere che siamo quello che vogliamo essere e che per saper scegliere bisogna conoscere. Dal 17 al 19 agosto Belmonte offre ai pellegrini del paesaggio e del gusto tutto questo: un viaggio nella storia e nella tradizione, ma senza malinconia. L'allegria ci vuole per fare parte di questo equipaggio. Il biglietto d'ingresso è il sorriso e si paga con la cordialità e con la voglia di stare insieme. Vivere Belmonte è un'isola che esiste. La pietra è il tema di quest'anno. Doveroso è l'omaggio alla pietra che nei suoi arredi e negli spazi del centro storico ospita Vivere Belmonte. Aggregazione di elementi nel processo di ere sconvolgenti ci regalano la pietra organizzata, adorata e modellata. Sovrapposta dalla nude mani in modo semplice o con arte nel corso del tempo. La pietra che trasmette forza ed energia: la stessa che con semplicità trasmetteva Nicola.



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Shock anafilattico, punto da vespa muore dopo due giorni di agonia.

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In questi casi unico rimedio e' l'adrenalina.

Succede ogni estate, con una frequenza sorprendente: da nord a sud, sono numerosi in Italia i casi in cui basta la puntura di una vespa o di un calabrone per provocare in chi è stato punto uno shock anafilattico, cioè una reazione allergica di intensità tale da poter causare la morte.

L'ultimo episodio in provincia di Torino, a Coazze, dove un uomo di 53 anni è morto all'ospedale San Luigi di Orbassano dove era ricoverato dopo essere stato punto da una vespa.

L'uomo si stava recando al lavoro in bicicletta quando l'insetto lo ha punto. Ricoverato in ospedale, ci ha messo due giorni a morire. Nonostante l'intervento dei medici, lo shock anafilattico provocatogli da quella puntura gli è stato fatale. Il rimedio più efficace per curare gli effetti di una puntura di vespa, e prevenire così lo shock anafilattico, è la somministrazione di adrenalina, e l'iniezione combinata di cortisone e antistaminici. Ma - precisano i medici - sono possibili interventi immediati anche in assenza di farmaci.

Se un soggetto allergico viene punto, deve essere portato immediatamente al pronto soccorso. 

Ma, nel frattempo, può fare anche da solo due cose importanti: può cercare di estrarre il pungiglione, 'grattando' delicatamente con l'unghia sul punto della puntura ma facendo attenzione a non rompere la 'sacca' in cui può ancora esserci del veleno; può disinfettare applicando con del cotone un po' di ammoniaca; può cercare di rallentare l'assorbimento del veleno, ponendo per esempio del ghiaccio sulla puntura, oppure stringendo un laccio intorno all'arto colpito.

Secondo alcuni esperti, poi, coloro che sanno di essere allergici alle punture di vespa o di altri insetti simili (come api, calabroni, conosciuti come imenotteri) dovrebbero sempre avere con sé una 'penna' di adrenalina. 

Si tratta di un auto-iniettore che consente di effettuare rapidamente, in modo efficace e sicuro una iniezione della giusta dose di adrenalina. L'adrenalina è infatti in grado di salvare la vita in casi di questo genere, ma solo se somministrata nella giusta quantità (1 mg portato a 10 ml con soluzione fisiologica)

Resti umani in spiaggia a Gallipoli: sono di adulto.

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Decesso risale ad almeno 10 anni fa, forse una persona scomparsa.

GALLIPOLI (LECCE), 14 Agosto 2013 - Appartengono ad una persona adulta, e non ad un neonato o ad un bimbo come era sembrato in un primo momento, i resti ossei trovati ieri pomeriggio sotto la sabbia da una turista su una spiaggia di Gallipoli.

Ciò sulla base del ritrovamento di un femore e di alcuni molari che hanno fatto scartare la prima ipotesi.

Non si è riusciti invece ancora a risalire al sesso della persona deceduta. Il decesso dovrebbe risalire almeno ad un decennio fa, forse una persona scomparsa.

Liberi di Ricominciare dalle “Periferie metropolitane” On The Road

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CONFERENZA STAMPA ITINERANTE

Mercoledì 14 agosto ore 11:00 – Partenza da Piazza Indipendenza (RC)


Un camper adibito a ufficio mobile per ascoltare e dar voce alle esigenze dei territori

Liberi di Ricominciare dalle “Periferie metropolitane”

Paolo Ferrara: pronti a ospitare i Commissari per far conoscere il reale stato di criticità del “modello Panico”


Liberi di Ricominciare diventa “On the Road” lanciando in data odierna un punto di ascolto itinerante: un camper lungo sette metri che dovrà svolgere la funzione di ufficio mobile per ascoltare e dar voce alle esigenze dei territori. A partire dal mese di settembre, infatti, il movimento raggiungerà in tour i maggiori centri e periferie dell’intera provincia di Reggio Calabria, dove il disagio e la carenza dei servizi sono più evidenti.

Sfruttando al meglio le innovazioni tecnologiche, “Liberi di Ricominciare” ha adibito l’unità motrice ad ufficio di ultima generazionedotandola di una postazione per la fruizione di servizi ad alto valore aggiunto, necessari a garantire connessione a radio, TV e internet. In particolare è stato installato un sistema per la connessione ai servizi IP, necessario per navigazione internet e intranet, invio e ricezione e-mail e fax, broadcasting SMS, VoIP, e File Server. All’interno del camper, per il miglioramento dell’efficienza operativa, la zona notte è stata trasformata in “sala riunioni" da dieci posti circa che consente l’utilizzo anche per limitate conferenze stampa. Tali modifiche e adattamenti sono stati necessari per rendere il camper come “soluzione ideale” per la totale mobilità senza limitazioni alcune.

Ferrara afferma che “con l’attività del camper a supporto e controllo del territorio il nostroobiettivo sarà semplicemente stare con la gente, tra la gente, garantendo così la possibilità di ascoltare e dar voce alle istanze dettate dai cittadini, necessarie a “stimolare e potenziare” il coinvolgimento e la partecipazione delle istituzioni, al fine di garantire, anche nelle località più difficili, una maggiore vicinanza ai territori che consentirà di azzerare in tempi brevi i disagi dei residenti”. 



Purtroppo non sempre le istituzioni sono al servizio del cittadino. Solo per inciso, in data 28 giugno il nostro movimento ha protocollato richiesta per un incontro istituzionale con il Prefetto Panico, nella speranza di poter imbastire un proficuo programma di lavoro. Trascorsi soltanto 47 giorni, Panico nel frattempo è andato via, e ancora tutto tace. È inammissibile pensare che i signori commissari evitano di istaurare un contatto con la gente, trovando come banale giustificazione l’essere oberati di lavoro. Da quel nefasto 9 ottobre, mentre loro appena arrivati si rinchiudevano subito dentro Palazzo San Giorgio, la nostra città, a essi sconosciuta, ha cominciato a cadere a pezzi, passanto dal discusso “modello Reggio” al “modello Peggio” sino all’attuale “modello Panico”. È proprio vero “meglio il peggiore dei Sindaci al miglior Commissario Prefettizio”.

È d’obbligo incontrarli per far capire che oltre al centro urbano esistono soprattutto territori periferici in grave stato di abbandono. Si parla tanto di Città Metropolitana, particolarmente dopo l’approvazione della loro costituzione nel corso del sedicesimo Consiglio dei Ministri del Governo Letta dello scorso 25 Luglio, ma ancora si disconoscono persino perimetrazioni e futuro assetto urbanistico-territoriale.

Piuttosto che parlare di Città Metropolitana sarebbe finalmente opportuno che si parlasse di “Periferie Metropolitane”.Infatti il vecchio discorso sull’antitesi fra città e periferia che identifica in quest’ultima tutto ciò che è marginale rispetto alla città non regge più: da un lato perché l’abitante delle periferie non è più un emarginato, ma rivendica la dignità del suo status di cittadino; dall’altro perché statisticamente la periferia, che prima rappresentava una piccola parte della città e si riduceva a borghi “extra moenia”, oggi rappresenta la maggior parte del sistema insediativo. Quindi non sono una minoranza, ma una consistente maggioranza che non vuole più restare in una condizione di non città.






L’urbanista Alberto Prina sottolinea con enfasi la nuova visione del costruire: “è un concetto vecchio quello di avere città che hanno un centro e una periferia. Le città nella loro prefigurazione urbanistica futura dovranno essere policentriche. Non esiste una periferia, ma ci sono diversi centri, con immagini, identità e specializzazioni diverse”.

Analizzati gli aspetti urbanistici, alla base della costituenda Città Metropolitana, come indottrinare la terna commissariale a far espletare con ligio dovere il loro incarico prefettizio sull’intero territorio reggino?

Ferrara conclude: “Nulla di più semplice. Tenuto conto del loro attaccamento al lavoro, col movimento saremo disponibili a offrire “ospitalità” nel nostro ufficio mobile così,nell’espletare regolarmente i loro impegni amministrativi, grazie alla nostra struttura motrice, sarà possibile far conoscere le periferie della nostra amata Reggio con la speranza di far valutare il reale stato di criticità in cui si trovano i nostri territori, adoperandosi quindi a garantire ai nostri concittadini la possibilità di essere “liberi di ricominciare”.

 Il Presidente


 Paolo Ferrara




GLI AZZURRI DEL RUGBY PER TRE ANNI A TORINO

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GLI AZZURRI DEL RUGBY PER TRE ANNI A TORINO

 

La Federazione Italiana Rugby e il Comune di Torino hanno raggiunto un'intesa che porterà il capoluogo piemontese a ospitare annualmente, sino al 2015, un incontro della squadra nazionale.

 

Il primo appuntamento sarà il 9 novembre prossimo con il Cariparma Test Match tra l'Italia e l'Australia, sfida inaugurale che vedrà impegnati gli azzurri di Jacques Brunel sul prestigioso palcoscenico dello stadio Olimpico di Torino. La squadra italiana torna nel capoluogo piemontese a cinque anni di distanza dalla partita contro l'Argentina del novembre 2008.

 

"Torino è una città dalla profonda cultura sportiva – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – che ha sempre risposto con impareggiabile entusiasmo ai grandi eventi internazionali. Esperienze organizzative importanti e partecipazione sono nel dna torinese e costituiranno un importante valore aggiunto per la nostra struttura. I Giochi invernali del 2006 hanno rafforzato il legame tra questa magnifica città e lo sport internazionale e, come Presidente della FIR, non posso che essere entusiasta all'idea di rivedere la nostra Nazionale allo Stadio Olimpico, un impianto moderno e di alto livello, che ci permetterà di conservare gli standard qualitativi del 6 Nazioni. Il Piemonte – ha concluso il Presidente Gavazzi – è una Regione che ha conosciuto, nell'ultimo decennio, un costante e significativo sviluppo del rugby e l'accordo con Torino vuole essere, da parte nostra, un segnale forte per continuare a stimolare la crescita del nostro sport in una zona cruciale del Nord-Ovest".

 

"Vorrei ringraziare la Federazione – ha sottolineato l'assessore allo Sport Stefano Gallo – per aver creduto nuovamente nella nostra città. Siamo contenti di essere stati scelti e entusiasti dell'idea di poter costruire insieme alla Federazione e alla Nazionale un percorso comune che si snoderà di qui fino al 2015, anno in cui saremo la capitale europea dello sport".

 

Torino, 14 agosto 2013 (15.50)



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Stefania Craxi, Presidente dei “Riformisti Italiani”.

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"Napolitano ha detto tutto quello che poteva dire. La sua consapevolezza sulla gravità della situazione dell'Italia, il suo desiderio di portare avanti il governo delle larghe intese sino al termine delle maggiori urgenze, è evidente ed apertamente dichiarato".
"Occorre fare in modo che le sentenze non influenzino direttamente e catastroficamente la situazione politica. Questo richiede che tutti abbassino i toni: Una parte del PdL deve rientrare nei ranghi, il Pd deve deporre l'animo forcaiolo di alcuni suoi membri e la Magistratura deve accontentarsi dell'esecuzione letterale della sentenza senza calcare la mano".
"Senza l'appoggio del Pd certa Magistratura difficilmente potrà continuare a mostrare i denti. E' troppo chiedere ai democratici di abbandonare per un momento le loro lotte interne e rendersi conto che le parole di Napolitano sulla necessità di mantenere all'Italia un governo non sono mera retorica?"

Così, Stefania Craxi, Presidente dei "Riformisti Italiani". 

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Lettera a Demetrio Arena

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Lettera a Demetrio Arena

Caro Demi,
alla luce di quanto accaduto, riteniamo di doverti esprimere per iscritto e pubblicamente la nostra solidarietà e, soprattutto,  chiederti scusa!  Scuse che sentiamo di dover estendere ai tuoi familiari, per avere a suo tempo insistito affinché tu accettassi la candidatura a Sindaco della nostra città.

Ci  siamo entusiasmati all'idea che un cittadino come noi, espressione del mondo professionale, e quindi  senza una carriera politica alle spalle, potesse ricoprire quel ruolo, rappresentando una novità ed una speranza per la città lacerata dai conflitti in un momento di grande confusione e difficoltà.
E nonostante gli accadimenti riteniamo di non esserci sbagliati, come lo ritenevamo all'indomani della campagna elettorale, che ci ha visti tutti impegnati con convinzione,  molti di noi dopo anni di distacco e disinteresse, proprio perché nel tuo sia pur breve amministrare hai dato prova di competenza, dedizione , determinazione, onesta' e passione, regalandoci la speranza di poter vedere quotidianamente realizzarsi un'idea di città solidale, condivisa e partecipata, una città che deve valorizzare le proprie intelligenze e l'inestimabile patrimonio naturalistico e culturale.
Sappiamo del tuo impegno verso chi vive nel disagio, conosciamo da sempre la tua grande capacità di ascolto.

Oggi alla luce di tutto ciò che hai subito e stai continuando a subire, sentiamo il dovere di chiederti scusa per averti chiesto di assumerti questa grande responsabilità.
Siamo convinti che l'indignazione e lo sdegno che stiamo provando sia condiviso da moltissimi  reggini.
Non comprendiamo il perché di tutto questo: certo, chi vive la città ogni giorno, nelle sue strade, nelle sue attività, nelle sue professioni, nelle sue scuole ne conosce bene le difficoltà ma anche le grandi positività. Chi vive segregato nei propri uffici preoccupato, anche legittimamente, della propria carriera, certamente la città non la conosce; purtroppo, ahinoi, ne determina il destino.

Ci asteniamo dall'esprimere  giudizi su chi ha deciso  di interrompere il tuo percorso e di farti pagare questo altissimo e sproporzionato prezzo.
Non di meno vogliamo fare  una riflessione, ponendoci degli interrogativi riguardo il tuo continuo e a volte sferzante invito alla partecipazione da parte della comunità reggina e soprattutto di quelle intelligenze che potrebbero fornire un grosso contributo per la crescita della nostra città.
Temiamo che il tuo pressante richiamo al senso dell'appartenenza, al risveglio delle coscienze , rischi di naufragare sull' altare di una logica che vede lo Stato guardare la nostra Reggio come città di mafia, dove tutto é marcio e tutto è contaminato, colpendone anche la parte sana e laboriosa, che quotidianamente svolge il proprio lavoro e la propria attività imprenditoriale in un territorio che conosce la insidia quotidiana della ndrangheta.
Se lo Stato si pone come antagonista e non come alleato, come si potrà mai creare quel connubio con lo società civile indispensabile per fronteggiare e sconfiggere la criminalità organizzata?Come si può pensare che le persone oneste e capaci si mettano al servizio e si spendano per la città?
In questo contesto, il pericolo più grande che corriamo é che nella nostra società si possa ingenerare il dubbio che vivere correttamente sia inutile; quella condizione che Corrado Alvaro definiva la più grande disperazione che possa pervadere una comunità.

Caro Demi, volevamo manifestarti solamente un nostro pensiero, certi che tutto ciò ti farà riflettere e ti aiuterà a prendere le decisioni più opportune. Ai soliti "acuti" osservatori che faranno le pulci ai nostri nomi alla ricerca di fantasiosi interessi diciamo che noi, come te, la notte dormiamo, perché abbiamo il coraggio di esprimere le nostre opinioni che derivano da una coscienza pulita. E questo non riteniamo si possa opinare da parte di chicchessia.


Professor Filippo Arillotta

ecco l'elenco. Grazie. Filippo Arillotta



COGNOME
NOMEPROFESSIONE
ADORNATOFRANCO DIRIGENTE
ALOISIO CLAUDIO IMPRENDITORE
ARAGONAROSACASALINGA
ARILLOTTA FILIPPO PROFESSORE 
ARILLOTTA FRANCESCO STORICO 
AURORA DOMENICO GEOMETRA
AVERSA GREGORIO IMPRENDITORE
AVERSA CARMINE BIOLOGO
BAGNATO FRANCESCO DOCENTE UNIVERSITARIO 
BARRECA ANTONIO INGEGNERE
BATTAGLIACARMELOIMPIEGATO
BORDINI ALESSANDRA IMPIEGATA 
BRANCA GIUSEPPE INFORMATORE SCIENTIFICO
CALABRESE GIANNI IMPRENDITORE
CATANESEANTONELLOCOMMERCIALISTA
COLELLA FABIO AVVOCATO 
CONDELLO GRAZIELLA PROFESSORESSA
CORDOVA BENIAMINODOTTORE DI RICERCA
CUZZOLA ENZO COMMERCIALISTA 
DATTILOFEDERICAINGEGNERE
DATTILOSANDRO ARCHITETTO
DE BLASIOFILIPPOARCHITETTO
DE BLASIO CARLO IMPRENDITORE
DE CAPUA ALBERTO DOCENTE UNIVERSITARIO
DE FRANCOPINOIMPRENDITORE
ELIA ANNA INSEGNANTE
FEMIA BERNARDODOTTORE COMMERCIALISTA 
FRATTO NADIA ARTIGIANA
FUMANTEAMELIAIMPIEGATA
FUSCO ATTILIO COMMERCIALISTA 
FUSCO VALERIA PROFESSORESSA
GAGLIARDIPATRIZIACOMMERCIALISTA 
GANGEMIPASQUALEAVVOCATO
GIORDANOSERGIO COMMERCIALISTA
IANNÒ ALESSANDRO IMPIEGATO
IARIAALFREDOIMPIEGATO 
LABATE VALERIOIMPRENDITORE 
LIA GREGORIO IMPIEGATO
LICONTI FRANCESCO IMPRENDITORE 
LODDO SAVERIO BANCARIO
LODDO GIUSEPPE IMPIEGATO
LORIA MICHELE IMPRENDITORE 
MARTINOANTONIOIMPRENDITORE 
MEDICIALESSANDRA DOTTORE COMMERCIALISTA
MEGALEFIORELLAAVVOCATO
MILARDI MARTINODOCENTE UNIVERSITARIO
MURITANO  STEFANIAMEDICO
MUZZUPAPPASANDROIMPRENDITORE
NERIMARIALUISAPROFESSORESSA
NUCERA FABRIZIO IMPRENDITORE
PALEOLOGO TEODORO COMMERCIALISTA
PAPISCAEUGENIOIMPRENDITORE
PENDINO GASPARE MARIA MEDICO 
PENNAMARIA GRAZIAFARMACISTA
PENNAPASQUALEINGEGNERE
PORCINOPASQUALEIMPRENDITORE
PRATICÒGUGLIELMOIMPRENDITORE
PRATTICÒGIUSEPPE IMPRENDITORE
PRIOLOFRANCESCOIMPRENDITORE
PUTORTÌGIUSEPPEMEDICO
PUTORTΠVINCENZO MEDICO 
QUARTARONELLOGIOVANNIIMPRENDITORE
RAMIREZ MARIO IMPRENDITORE 
RAMIREZ ANTONIO IMPRENDITORE
RODA'GIUSEPPEIMPRENDITORE
RUSSO BRUNO AVVOCATO
SCOPELLITIGIORGIOINFORMATORE SCIENTIFICO
SERGI ENZO COMMERCIALISTA 
SERGI SAVERIO PSICOLOGO 
SIMONETTAROCCOIMPRENDITORE
SOFO ANTONIO AVVOCATO 
SOLLAZZO ANTONIO IMPIEGATO
SPAGNOLOMARCELLOIMPIEGATO
STRACUZZIGIUSEPPINAARCHITETTO
SURACIFRANCESCOINGEGNERE
TURANOPATRIZIAIMPIEGATA
VADALÁGIUSEPPEGEOMETRA 
VITETTANUCCIOIMPIEGATO
ZACCURI TITO IMPRENDITORE


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ISTRUZIONE – Ferragosto amaro per la scuola: personale in ansia, studenti e famiglie disorientate

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ISTRUZIONE – Ferragosto amaro per la scuola: personale in ansia, studenti e famiglie disorientate

A poco più di 15 giorni dall'inizio dell'anno scolastico, la mancanza di notizie ufficiali sulle immissioni in ruolo lasciano in ambasce i primi 12mila candidati che hanno superato le prove del concorso a cattedra e 200mila precari che aspirano alla supplenza annuale.
Impazzisce il sistema informatico del Miur, che in corso d'opera esclude tantissimi aspiranti dai Percorsi abilitanti speciali.
Nessuna risposta viene data ai 21mila docenti che hanno appena acquisito l'abilitazione tramite il Tfa ordinario, ma vengono lasciati fuori dalle graduatorie ad esaurimento e quindi dal mondo del lavoro. Forte malcontento anche tra il personale di ruolo, cui per il quinto anno consecutivo è stato appena negato il rinnovo contrattuale.

Anief-Confedir: l'aria è bollente, peggio di così il Governo non poteva fare


Per il mondo della scuola sarà un Ferragosto vissuto con il patema d'animo. Dopo che circa 800mila docenti e Ata di ruolo hanno incassato dal Consiglio dei ministri il duro colpo del blocco stipendiale per il quinto anno consecutivo, almeno 15mila precari passeranno i giorni più caldi dell'anno ad attendere il decreto interministeriale che permetta loro di essere immessi in ruolo. Lo stato d'ansia non risparmia i vincitori del concorso a cattedra, molti dei quali non potranno essere assunti perché nel frattempo i tagli agli organici, il dimensionamento e il blocco del turn over hanno fatto sparire i posti liberi.

Poi ci sono decine di migliaia di esclusi dai Percorsi abilitanti speciali, a seguito della insensata decisione del Ministero dell'Istruzione di rendere più stringenti i requisiti d'accesso. Forte malcontento serpeggia anche tra i 21mila docenti che hanno appena concluso il Tfa ordinario, lasciati fuori dalle graduatorie ad esaurimento perché nel frattempo il Miur ha deciso che le abilitazioni conseguite dal 2013 sono "carta straccia".

E che dire dei 3.500 inidonei all'insegnamento e docenti degli ex enti locali che ancora non sanno quale sarà il loro destino professionale? E dei 'Quota 96', che tutti vogliono aiutare ma che si apprestano ad iniziare un altro anno scolastico, loro malgrado, per colpa della riforma Fornero che li ha ingiustamente obbligati a rimanere in servizio?

Il disorientamento non risparmia nemmeno gli studenti. E le loro famiglie. Che dovranno abituarsi, ancora più degli altri anni, a vedere cambiare in continuazione i docenti dei loro figli, visto che in Italia un insegnante ogni sette è precario. Il ritardo delle immissioni in ruolo porterà, infatti, all'individuazione dei supplenti annuali in notevole ritardo rispetto all'avvio dell'anno scolastico. Nel frattempo i dirigenti scolastici, 2mila dei quali a capo di più istituti, saranno costretti a nominare i supplenti dei supplenti. Con un "balletto" di nomine di nuovi docenti che se va bene si concluderà a Natale. 

"È questo l'incredibile scenario che aspetta oltre un milione di dipendenti, tra docenti e Ata di ruolo e non, al servizio dei nostri studenti: peggio di così il Governo non poteva fare", commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola. "Fa davvero rabbia, perché mentre il Governo continua a prendere tempo e a rimandare l'approvazione di provvedimenti fondamentali, il ministro Carrozza a promettere di trovare soldi per salvare la scuola, tra gli addetti ai lavori l'aria che si respira si fa sempre più bollente. Per loro, ma anche per i loro alunni, e le rispettive famiglie, sarà un Ferragosto durante il quale, scolasticamente parlando, - conclude Pacifico - ci sarà davvero poco da festeggiare".

14 agosto 2013
         

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AssoTutela: “Il 118 non tutela i lavoratori. Ambulanze per strada”

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AssoTutela: "Il 118 non tutela i lavoratori. Ambulanze per strada" 

DUE MEZZI DELLA CRI, CONVENZIONATA COL 118, STAZIONANO AL FUNGO DELL'EUR 

 

"Cinque ragazzi dallo sguardo spaesato, accovacciati sui sedili di un'ambulanza stazionano ore ed ore, in mezzo alla strada, a 35 gradi, cercando un po' d'ombra sotto un grande abete. Sono i volontari della Croce rossa, convenzionata con l'azienda per l'emergenza sanitaria regionale 118 che non concede loro neanche il conforto di una postazione, in barba a tutte le normative per la sicurezza sul lavoro". L'accusa è lanciata dal presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che va avanti senza fare sconti a nessuno: "Ci dicono che la postazione 'ufficiale' del 118 si trova ai Ponti, ovvero in località Laurentino 38 ma in realtà sotto i ponti ci stanno loro. Oltre a una mancanza di rispetto e di tutele per i lavoratori, collocati in un sito che di notte non vede certo raccomandabili frequentazioni – chiarisce Maritato – mi chiedo quali garanzie di igiene e sicurezza dei mezzi, mandati letteralmente alla deriva, ci possano essere nelle circostanze di un soccorso". La convenzione tra Ares 118 e Croce rossa provinciale, come spiega il presidente, risale alla primavera del 2012 e presenta molti lati oscuri. "Già dall'autunno del 2011  – spiega Maritato - il rapporto tra le due aziende si era andato deteriorando per un improvviso recesso della Cri, senza alcun fondato motivo secondo l'Ares 118 che però, subito dopo, ha intavolato in Regione Lazio trattative per la convenzione, senza bando europeo di gara, come si prevede in queste situazioni, in quanto la Cri sarebbe ente pubblico, cosa assolutamente falsa perché la stessa istituzione è ormai privatizzata alla stregua di un'associazione privata di volontariato. Purtroppo – conclude Maritato - per gli ambulanzieri la sosta in strada non è cosa di oggi. Un'operatrice anni fa, mandata in largo Telese, ci ha raccontato di aver dovuto pagare per andare in bagno".  


Roma, 14 agosto 2013 





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Contributi pubblici: contrattualizzare i giornalisti conviene

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Pubblicata la graduatoria provvisoria del Corecom Calabria per le Tv locali. Ai primi posti Radio Tele International e Reggio TV
Contributi pubblici: contrattualizzare i giornalisti conviene

REGGIO CALABRIA – Il Corecom Carabria ha rettificato la graduatoria provvisoria – pubblicata il 10 luglio – dei contributi alle emittenti televisive locali relativa ai benefici previsti dalla legge 448/98 e dal decreto ministeriale 5 novembre 2004, n. 292, per l'anno 2012.
Il relativo bando, contenente il decreto ministeriale 15 ottobre 2012, era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 14 del 17 gennaio 2013 e fissava la scadenza della presentazione delle domande al 16 febbraio scorso. La graduatoria viene stilata dal Corecom tenendo conto del numero dei dipendenti (con particolare riferimento al personale giornalistico) e – in piccola parte – del fatturato.

In base alle 27 denunce presentate dalle aziende, nella graduatoria provvisoria per il 2012, al primo posto figura "Radio Tele International" di Crotone con 960,68 punti (26 dipendenti di cui 10 giornalisti), davanti a "Reggio TV" con 787,75 punti (32 dipendenti di cui 9 giornalisti). Alle loro spalle: "Teleuropa" 777,50 (16 dipendenti di cui 7 giornalisti), "Video Calabria" 714,48 (20 dipendenti di cui 7 giornalisti), "Telestars" 537,41 (16 dipendenti di cui 3 giornalisti), "Telereggio" 490,72 (15 dipendenti di cui 3 giornalisti), "Rete 3" (10 dipendenti di cui 3 giornalisti) 208,39 e "Calabria TV" 178,20 (10 dipendenti di cui 1 giornalista).
Il 7 maggio 2012 il Corecom Calabria e il Sindacato Giornalisti della Calabria hanno firmato un protocollo d'intesa che "punta a rendere ancora più rigorosi i controlli e le verifiche di alcuni elementi di valutazione per l'assegnazione dei contributi alle emittenti televisive locali previsti dal Bando di concorso pubblicato ogni anno dal Ministero dello Sviluppo Economico".
Al centro dell'accordo, "la verifica – da parte del sindacato dei giornalisti e dell'Inpgi – della posizione contrattuale e contributiva del personale con qualifica di giornalista (professionista, pubblicista o praticante), assunto con contratto di lavoro subordinato e dichiarato dall'emittente in sede di presentazione dell'istanza di partecipazione al concorso per i contributi".

L'importanza del protocollo è stata sottolineata dallo stesso presidente del Corecom Calabria, Alessandro Manganaro (coadiuvato dai componenti Carmelo Carabetta e Gregorio Corigliano), il quale ha ribadito l'importanza di "uno strumento in grado di esaltare i principi di trasparenza e di imparzialità con sicuri effetti deflattivi sugli eventuali ricorsi avverso la graduatoria che attribuisce i benefici economici stabiliti dal Decreto Ministeriale n. 292 del 5 novembre 2004".
Il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, 
Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, oltre a rammentare che "il protocollo rappresenta un atto di trasparenza e di giustizia nei confronti dei giornalisti, delle aziende editoriali e dei cittadini", sottolinea che lo stesso intende "premiare gli editori che rispettano la professione giornalistica garantendo l'applicazione del contratto di lavoro ed il pagamento degli stipendi e dei contributi".

"Il sindacato dei giornalisti – conclude Parisi – invita, quindi, gli editori a sfruttare l'opportunità offerta dai contributi alle emittenti televisive locali, contrattualizzando nuovi giornalisti o regolarizzando le posizioni anomale presenti. Garantire dignità professionale a chi svolge quotidianamente la professione giornalistica, infatti, conviene a tutti: ai giornalisti, che vedranno premiati i loro sacrifici e la loro professionalità e potranno, così, lavorare in tranquillità, garantendo una qualità dell'informazione non condizionata dallo stato di bisogno; e agli editori che, oltre a non rischiare di subire pesanti sanzioni e denunce, anche penali, per sfruttamento del lavoro nero e omissione contributiva, potranno ottenere contributi pubblici più sostanziosi grazie ai maggiori punteggi previsti per i dipendenti giornalisti".


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Interventi di difesa del suolo a Domodossola

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L'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Domodossola, ing. Antonio Leopardi comunica che è stato completato, da parte del Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche della Regione Piemonte - sede distaccata di Domodossola, l'intervento di pulizia da piante infestanti nel torrente Bogna.

 

L'Assessore Leopardi informa, inoltre, che è attualmente in corso un importante intervento di pulizia e sistemazione del canale di scolo delle acque, opera d'ingegneria forestale e di difesa del suolo, in località Casa Lavera, sito sovrastante l'abitato di Gabi Valle.



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Reggio Calabria, Relazione Prefettizia, i parlamentari reggini si attivino per chiedere l'avvio di una ispezione Ministeriale.

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Reggio Calabria 14 agosto  2013 - Alla luce di quanto dichiarato dall'avv. Giampiera Nocera in ordine alle notizie riportate dalla stampa circa un poco chiaro coinvolgimento nella vicenda Finmeccanica del Presidente della Commissione di Accesso al Comune di Reggio Calabria, ed in relazione alle clamorose inesattezze ed ai macroscopici errori contenuti nella Relazione Prefettizia esitata nell scioglimento del Comune di Reggio Calabria, molti dei quali già ampiamente accertati e provati in varie sedi, ci si appella alla rappresentanza parlamentare reggina ed alle altre autorità che hanno a cuore gli interessi ed il futuro della città, affinché si attivino per chiedere l'avvio di una ispezione Ministeriale che faccia luce sui troppi punti oscuri e le innumerevoli ambiguità contenute nella cennata Relazione.

Il mancato vaglio critico dell'organo giurisdizionale competente, poco persuasivo a norma degli art. 24 e 111 Cost.,  si presta, oggi, a ricostruzioni di eventi storici libere quanto ancorate ad errori posti a base della  incandidabilita' di alcuni consiglieri, assessori e il Sindaco, e di fatto finisce inevitabilmente per incidere in qualche misura sull'agibilita democratica cittadina e sulle storie personali di chi si era messo a servizio della città senza aver mai brigato con criminali a danno dell'interesse generale.

Avv. Oreste Romeo
CoordinatoreProvinciale
Reggio Calabria
LISTA SCOPELLITI PRESIDENTE


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Franca Evoli e Vincenzo Malacrinò, quei due baluardi della cultura di Montebello Jonico

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Per combattere contro l’analfabetismo strumentale e di ritorno, l’anonimato e l’isolamento socioeconomico, politico, sociale, morale e culturale, ma anche per difendere i pochi castellani rimasti avvinghiati come l’edera sotto i merli del castello. Abbastanza impegnata la giuria (Alessandra Panella, Tiziana Biondi, Luigi Sclapari, Filippo Pugliatti e Franca Evoli), nel duro lavoro di selezione dei testi
MONTEBELLO JONICO, FRANCA EVOLI E VINCENZO MALACRINỐ, DUE BALUARDI DELLA CULTURA
Domenico Salvatore

Non è il Premio Strega, Campiello o Viareggio, ma nel suo piccolo è un …”grande premio”. Un successone di presenze, critica e consensi. Ha voluto vederci chiaro anche il segretario-questore del Consiglio Regionale della Calabria, Giovanni Nucera. L’associazione culturale Nicolaos Arghiropoulos, guidata dal professore Vincenzo Malacrinò, vice, la professoressa Franca Evoli, anche direttrice del Premio, ha coordinato gli altri sodalizi culturali, partecipi dell’iniziativa e rappresentati da:  Giovanni Nucera, per l’associazione “Nuovi Sentieri”;    Luisa Catanoso Casciano per l‘Anglo-italian Club; il chirurgo dottor Nino Zema per “Storia e Progresso; Tiziana Cannatà  per Kiwanis Reghion 2007. Nella  sezione “Studenti” si è imposto Giuseppe Fava con la poesia “Finiu ‘a scola. Nel Premio intitolato a ‘don Pippo’ Marcianò, si è imposto Natale Cutrupi, con la poesia “Chista esti ‘a me terra”. Premio speciale delle giuria, a Paolo Federico per una poesia su don Cosimo, “Mi ricordu di tia”. Sul palco pure Miss Italia (Miss Rocchetta Calabria)Elisa Familari ed una chitarrista quindicenne, Benedetta Romeo, enfant-prodige, èmula di Jennifer Batten.   Riconoscimento speciale della Giuria a Rocco Criseo (“Vuci da terra mia”); Paolo Lacava (“Nascìa ‘ccà”); Vincenzo Borzumati (” U fidanzamentu”); Giuseppe Malacrinò (“Jhumara ‘i Maddhà’ “); Fortunata Palamara (“ Tin glossa magni, tys Kalavrìa”), Giuseppe Trimarchi (“Una cartolina in bianco e nero”); Antonino Zema (“Arabesque”); Giuseppina Zampaglione (“La vita che scorre”); Leonardo Zampaglione”Lettirudine”); Tiziana Cannatà “Mare all’imbrunire”); Vincenzo Sereti “La sera”.

Spazio ai poeti in erba (Beatrice Romeo con la lirica “L’amore ed il rispetto”; frequenterà la prima media a Melito Porto Salvo, il prossimo settembre).  Menzione speciale per le poesie:”Mete ideali” di Claudia Pugliese; ‘A livella internazionali’ di Antonino Pitasi; “Emigranti” di Adele Toscano; “E se un giorno verrà” di Daniela Ferraro.  Poesia in lingua italiana:1° Premio Domenico Talladira-  Calabria- La vena poetica, attraverso suggestive visioni, esprime un profondo e sincero amore per la propria terra. L’autore illustra con pittoresche immagini ed incisiva capacità descrittiva, l’attaccamento alla propria terra, vista e celebrata con sentita partecipazione emotiva. 2° premio Giuseppe Caruso- “La casa rossa del paese”Il testo poetico descrive efficacemente scene di vita quotidiana vissuta. L’autore riesce a cogliere l’essenza delle abitudini e delle tradizioni che hanno caratterizzato la nostra realtà contadina. 3° premio-   Carmela Maria Palumbo- “Estate” Si coglie nella lirica lo struggente rimpianto per una mancata partecipazione attiva allo scorrere del vissuto quotidiano. L’autrice riesce a trasmettere con suggestive immagini, il rassegnato sconforto di un’attesa senza fine. Poesia in vernacolo1° premio Adele Leanza  “Nostalgia da me terra”. L’originale componimento poetico comunica, attraveso la padronanza linguistica del dialetto, lo struggente amore per la propria terra e la nostalgia del ritorno. 2° premio -  Angelo Riggio “Rresta sempri na rrosa”.

La lirica è un inno all’amore materno, espresso attraverso immagini dense di grazia e il sapiente utilizzo dei mezzi espressivi dialettali. 3° premio -   Rocco Nassi Terra ‘i Reami Targa. L’elaborato poetico presenta uno spaccato di vita locale che rievoca nella lingua dialettale, gli antichi fasti della Calabria visitata dal pittore poeta Edward Lear. Narrativa Breve 1° premio-  Vincenzo Moschella   “C’era una volta”. La narrazione tratteggia con struggente nostalgia, il profondo legame affettivo tra padre e figlio che ha segnato l’infanzia dell’autore in maniera indelebile, lasciando nel suo cuore un vuoto incolmabile. L’uso sapiente delle metafore rende efficacemente l’altalena dei ricordi tra passato e presente. 2° premio -Carla Spinella  “Una vittoriosa sconfitta” Targa. Il testo con efficacia descrittiva affronta una tematica di dolorosa attualità, presentandola nei suoi risvolti più toccanti e profondi. 3° premio -Denise Caruso “Germogli nel deserto”. La narrazione descrive in maniera incisiva, una realtà triste e dolorosa dove, talvolta la violenza improvvisa, falcia le speranze e i sogni dell’infanzia. Poesia in lingua greco- calabra.Vincitrice: Maria Natalia Iiriti  ” I limbizimeni” ( gli innamorati). La lirica celebra il sentimento eterno ed universale dell’amore attraverso efficaci metafore e ardite  immagini paniche che esaltano la dimensione onirica del mondo degli innamorati. Premio Speciale  “ Filippo Marcianò”, Natale Cutrupi  “ Chista esti a me terra”

Attraverso suggestivi richiami alla terra d’origine, l’autore celebra il variegato paesaggio calabrese e le sue bellezze storico-architettoniche , rivelando profonda conoscenza del territorio e sviscerato amore per le proprie radici.Vincitore sezione studenti : Giuseppe Fava  “ Finiu a scola” Targa. La lirica esprime con un linguaggio divertente, leggero e fanciullesco l’esperienza e la fatica affrontata dallo studente durante l’anno scolastico e il miraggio del meritato riposo estivo. Premio Speciale della giuria Paolo Federico- “ Mi ricordu di tia” Targa. Il testo poetico rievoca compiutamente la figura del parroco don Cosimo Latella che, nel corso della sua attività pastorale, svolta anche a Montebello, ha operato sempre con grande spirito di sacrificio, adoperandosi in maniera indefessa, per il bene della comunità, secondo i dettami evangelici. L’autore sottolinea il rapporto carismatico intercorso con il sacerdote, determinante per la sua crescita umana e spirituale. Ha funzionato bene la macchina del Premio di poesia. L’uditorio, ha potuto seguire la manifestazione, comodamente seduto sulle bianche poltroncine e sui bizoli a latere. L’impianto vice era (quasi) perfetto. Non è mancata la folata di vento maligna, che ha sballottolato lo schermo, su cui dovevano essere proiettate le immagini e qualche raro filmato su don Cosimo Latella; il compianto ‘curato di campagna’, che sapeva coniugare il Vangelo con la così detta ‘modernità. Trasferito ad Annà ed a Melito ed infine a San Leo, dove purtroppo è deceduto.

Ma è veramente difficile per non dire impossibile, dimenticare l’ex rettore del Santuario della Madonna di Porto Salvo, cappellano-padre spirituale dell’ospedale civile “Tiberio Evoli”. I suoi sermoni schietti e sinceri, infarciti con una sana ironìa, alla presenza di migliaia di fedeli mariani e marianisti osannanti. Più di uno aumma umma, ci spiffera …”Con Don Cosimo abbiamo sbagliato, Dio e la Madonna, ci perdonino!”. Lacrime di coccodrillo. Matteo ricorda…” Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli .”. Si sono spellate le mani gli spettatori presenti, per la parte riservata all’intermezzo musicale che ha visto protagonisti:Benedetta Romeo, una ragazzina di quindici anni, studentessa del Liceo Classico di Melito Porto Salvo e del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, accompagnata dal maestro Vincenzo Magale; la studentessa universitaria Dominella Battaglia, che sta per laurearsi in pianoforte; Adele Leanza che ha cantato un paio di brani di musica leggera; il tenore, maestro Paolo Federico e la soprano Maria Labate che hanno cantato in coppia e singolarmente, mandando in estasi il pubblico locale.

Momento toccante quando sono apparsi sullo sfondo i boat-people, extracomunitari, vu’ cumprà o migrantes. Sono stati chiamati sul palco ed abbracciati come fratelli. L’ apostolo Giovanni dice: "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede". E  Matteo…”Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente...Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Un’interprete, ha tradotto in simultanea le loro parole e sono scrosciati gli applausi a scena aperta. Il momento politico è stato affidato all’onorevole Giovanni Nucera, segretario-questore del Consiglio Regionale della Calabria; comunque un personaggio, notoriamente vicino alla Chiesa ed ai giovani, che ha dato atto all’associazione “Nicolaos Arghiropoulos” di aver saputo dare il giusto impulso alla cultura ed all’arte. Nucera, ha riconosciuto il ruolo importante del sacerdote scomparso. Montebello Jonico, patria di tantissimi illustri figli, diventato una ghost town, si anima dunque nelle serate agostane e spera di non morire d’inedia…la noia, l’abbandono, il niente son la tua malattia, paese mio ti lascio e vado via, che sarà, che sarà, che sarà…

Complimenti e congratulation hanno ricevuto nel parterre a fine manifestazione, la professoressa Franca Evoli, maestosa come la fatina di Pinocchio ed il professore Vincenzo Malacrinò (scrittore-giornalista e saggista), reduce di un’iniziativa letteraria, di cui vi riferiremo a parte. Nelle more, il maestro Paolo Federico, ha ricordato brevemente, dedicandogli pure una canzone, il mitico Antonio “Totò” Tripodi, che aveva la bottega, dirimpetto al municipio; il classico personaggio buono di borgata, amico del popolo, venditore ambulante e fisso, che ha vestito intere generazioni e fornito il corredo matrimoniale minimo, alle giovani coppie; quando ancora non c’era la strada rotabile ( risaliva pure la fiumara del Sant’Elia a dorso di asino), “cu’ sordi e senza sordi”. La professoressa, ha espresso tre desideri al Genio della Lampada di Aladino:che Montebello non muoia; che il Premio, non muoia; che la generosità del popolo, non muoia. Su quest’onda è sintonizzato il professore Vincenzo Malacrinò, che comunque è riuscito a mettere in fila indiana parecchi amanti della cultura, meglio del mago di Hamelin. Sognano di vedere  brulicare le strade e le piazze (come le “furmiculi du ruvulu’i “Finimundu”). Due benemeriti della cultura, che si stanno cimentando pure nelle vesti di talent-scouts.

Quei tempi di auge, degli arciprete don Domenico Sciarrone e don Rosario Caratozzolo, quando Montebello Jonico era caput mundi; se non l’ombelico del mondo. Aveva pure, la Scuola di Avviamento Professionale e l’Esattoria Comunale. I disfattisti ed i fatalisti, fecero la fine dei pifferi di montagna, che andarono per suonare, ma…furono suonati. La descrivevano come una città dolente…”Per me si va ne la città dolente,/per me si va ne l'etterno dolore,/per me si va tra la perduta gente./Giustizia mosse il mio alto fattore:/fecemi la divina potestate,/la somma sapienza e 'l primo amore;/dinanzi a me non fuor cose create/se non etterne, e io etterno duro./Lasciate ogni speranza, voi ch' intrate./ …”. Qui, non è il regno delle tenebre dell’ignoranza; sprofondo Medioevo, feudalesimo. Qui, ci sono i lumi del nuovo illuminismo, che intendono opporre i lumi della ragione, all’analfabetismo strumentale e di ritorno. Ha vinto la semplicità, imperativo categorico di papa Francesco. Ha vinto il desiderio di riscatto, di rivalsa, di rinnovamento. I soci coordinati dal professore Vincenzo Malacrinò e dalla professoressa Franca Evoli, non abbassano la guardia, vigilano e sorvegliano. …” e ritorna un'altra estate ricomincia un altro amore/sul tuo viso da inventare/carezze da rubare e da restituire/quando torna un'altra estate/sei il ritratto dell'amore/questa volta siamo noi/tocchiamo ferro, vuoi,/che non finisca mai/”. Un’estate che prelude alla nuova “primavera montebellese”( La gente non si accorge se è estate o inverno quando è felice. Anton Čechov). Domenico Salvatore

Siderno, sequestrati 107 ombrelloni e 34 sedie sdraio

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LA GUARDIA COSTIERA E LA POLIZIA MUNICIPALE IN AZIONE A SIDERNO

Continuano i controlli lungo il litorale jonico da parte dei militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica e degli uffici dipendenti per il controllo della costa, nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro 2013.

Un’operazione contro l’occupazione abusiva del suolo demaniale è scattata durante la scorsa notte e che ha visto impegnati i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Siderno, unitamente alla Polizia Locale che hanno accertato la violazione dell’Ordinanza Balneare emanata dal Comune di Siderno: in particolare hanno proceduto al sequestro, a carico di Ignoti, di n. 107 ombrelloni e 34 sedie sdraio, abbandonate nel corso dell’intera nottata. Il fenomeno, che non risulta nuovo nella zona, pare particolarmente acuirsi nel periodo di massima affluenza turisti

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