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Chiusura festa del PDCI, Tripodi ammonisce gli avversari: «Fate pure le ammucchiate ma giù le mani da Polistena!»

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Polistena – (Reggio Calabria) 02/09/2013 - Una festa dal titolo emblematico " Il coraggio del cambiamento" che la sezione polistenese del PDCI ha voluto interamente dedicare al compianto intellettuale di sinistra Pasquino Crupi, di recente scomparso. La crisi, il governo degli inciuci, la rassegnazione ma anche il disagio sociale e la costituzione come punto di riferimento. Argomenti molto cari al popolo della sinistra che non sono certo sfuggiti all'attenzione dei relatori presenti sul palco, con in testa schierata tutta la dinastia politica Tripodi. 


E, di festa riuscita ha parlato la moderatrice Rosa Politanò mentre il segretario del circolo, Fabio Racobaldo, ha voluto ricordare che questa amministrazione ha «applicato la vera spending review, con una classe dirigente formata dal 90% di facce nuove che ha imposto alla vecchia l'inizio della differenziata della politica essendo stati bastonati dal dissenso dei cittadini. E ora per risorgere tentano la carta dell'inciucio». Ma poi le corde vibrano sulle tematiche locali quali imu, differenziata e lavori pubblici. «Finalmente i comunisti sono tornati alla guida della città di Polistena dopo aver ereditato, dalla disastrosa amministrazione Laruffa, solo debiti e spazzatura!». E' questo l'incipit con il quale il primo cittadino e dirigente comunista, Michele Tripodi, ha esordito parlando della città a conclusione della festa, tramutata quasi in un esorcismo contro il precedente sindaco ed il suo gruppo dirigente, a cui ha destinato una severa reprimenda pubblica. «Questi signori hanno ancora il coraggio di salire sui palchi e vomitare accuse contro di noi – ha aggiunto – mentre il cambiamento è evidente e sotto gli occhi di tutti. Ed hanno pure il coraggio di raccontare falsità sui debiti prodotti». Il verbo di un fiume in piena, inarrestabile, che si è abbattuto impetuosamente contro l'operato della gestione Laruffa. «Vi diffidiamo ad usare – ha proseguito Tripodi rivolgendosi agli ex amministratori – termini che non vi appartengono, come cambiamento. 


I veri comunisti sono qui col popolo ed in mezzo al popolo, per raccogliere i bisogni della gente, perché noi abbiamo rotto con le clientele del passato in quanto non abbiamo scheletri nell'armadio e nessuno da favorire». Una stoccata, Michele Tripodi, l'ha pure riservata a Progetto Polistena di cui ha detto che «questa è un'associazione che ci è sistematicamente contro, per loro interessi» evidenziando tutto l'astio che – specie nell'ultimo anno e mezzo – si è sviluppato con l'attuale amministrazione comunale. Poi, tornando ancora su Laruffa ha rilanciato: «si è già candidato tre volte e pensa di farlo anche la quarta. E' questo il rinnovamento che propone ai cittadini?», ed ancora, «loro – i vecchi amministratori, ndr – pensano solo al potere e si lasciano trascinare dall'ansia, per cercare ammucchiate, perché non hanno né armi né argomenti. Questo è un film già visto. E poi, le ammucchiate non piacciono alla gente che ha testa». 


Tripodi, concludendo il suo intervento, ha tirato dritto affermando che «noi difenderemo questa città dagli affaristi e dagli imbroglioni. Abbiamo già avviato una grande rivoluzione culturale per la città, che oggi è ben amministrata e ben rappresentata». E, per finire, il primo cittadino ha voluto rispolverare un vecchio adagio proprio di Pasquino Crupi, offrendolo al pubblico quale simmetrica metafora politica, chiosando che «l' asino, sulla via del ritorno a casa alla sera, inciampa sempre sulla stessa pietra…». Praticamente quella pietra che potrebbe essere considerata tombale sulla possibilità di rasserenare gli animi di una contesa politica che vede contrapporsi non solo due (o più) schieramenti, ma, soprattutto, due scuole di pensiero, che benché derivanti dalla medesima estrazione culturale, appaiono impregnate da valori conseguenziali evidentemente del tutto eterogenei. Giuseppe Campisi


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Cinquefrondi, da domani il via alla festa di Rinascita. Previsti quattro giorni intensi di spettacoli e dibattiti

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) 02/09/2013 - Gli esponenti di Rinascita non hanno dubbi: «Vogliamo portare a questa festa – sottolinea ironicamente Flavio Loria - più gente di quante bandiere ci saranno appese». Durante la conferenza stampa convocata per illustrare i giorni della festa che si susseguiranno da domani, 3 settembre a giorno 6, è stato spiegato che l'evento sarà arricchito oltre che dai concerti serali, che rappresentano certamente il momento gioioso e di spensieratezza, anche da dibattiti, discussioni con i cittadini e giochi per i più piccoli con l'immancabile tocco sapiente della cucina calabrese per allietare con prelibatezze enogastronomiche locali i palati dei presenti. Quindi, festa per divertirsi ma anche festa per pensare e ragionare su temi concreti e quotidiani che interessano la vita dei cittadini. L'aera prescelta è ancora una volta Parco Matteotti, un luogo «abbandonato per 12 mesi e rivalutato solo durante la nostra manifestazione – dice Michele Conia – che merita cura ed attenzione anche perché si tratta di una zona strategica che abbraccia più comuni. Noi vorremmo che fosse Cinquefrondi città aperta». 


Un programma ricco che vedrà la partecipazione sera per sera, tra gli altri, degli "Effetto Serra", di "Mimì Sterrantino e gli Accusati", degli "Etnosound" che presenteranno in anteprima il loro ultimo video girato dal regista Mauro Nigro, ed infine degli "Inti-illimani", gruppo storico cileno, di cui ricorre il quarantennale dell'esilio per il golpe in patria e che aprirà le date dei concerti italiani proprio alla festa di Rinascita a Cinquefrondi, «presenti perché – ha spiegato Conia - hanno abbracciato e condiviso il nostro progetto politico». «Il messaggio che vogliamo lanciare – afferma Alberto Conia - è la dimostrazione, attraverso questi quattro giorni, di come intenderemmo noi amministrare e organizzare la cosa pubblica». 


Il parco sarà fornito, per i giorni della festa, di wii-fii gratuito per permettere la massima connettività mentre all'interno sarà un susseguirsi di mostre, giochi, fiere, installazioni, teatro e area dibattiti tra cui quello di giorno 4 con l'intervento di tre sindaci, particolarmente impegnati sul territorio: Salvatore Fuda Sindaco di Gioiosa Jonica, Giovanni Manoccio, Sindaco di Acquaformosa e Michele Tripodi, Sindaco di Polistena. E sarà anche prevista la presenza di artisti locali, per meglio valorizzare le positività presenti sul territorio. Inoltre, Salvatore Scarfò, Giuseppe Albanese, Michele Conia e Flavio Loria hanno tenuto a ribadire due aspetti, ritenuti essenziali. Il primo, un particolare ringraziamento dovuto ai commercianti cinquefrondesi il cui contributo "consistente" permetterà lo svolgersi dell'evento, ed il secondo, relativo all'autofinanziamento degli aderenti a Rinascita che si è reso necessario per far fronte all'interezza delle spese e che assieme alla vendita dei biglietti ed il ricavato della cucina permetterà la copertura delle spese, con una promessa: «al termine della festa - ha assicurato Michele Conia - pubblicheremo il resoconto del bilancio ufficiale delle entrate e delle uscite, per permettere a chiunque di prenderne visione». 


Infine, il gran finale previsto per il 6, dove a dar fuoco alle polveri sarà il comizio finale che si prospetta pirotecnico. «Abbiamo intenzione di fare chiarezza su tutte le tematiche che interessano i nostri cittadini – gongola, Michele Conia – e diremo la nostra sul fallimento e l'abbandono di questo paese, prendendo spunto dagli accadimenti amministrativi di questi ultimi 2/3 mesi.» Un chiaro messaggio per il sindaco Marco Cascarano e la sua giunta. 


Giuseppe Campisi


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La Fondazione "Calabria Roma Europa" esprime cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Naccari, padre del presidente Avv. On. Domenico

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"La Fondazione "Calabria Roma Europa" esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa del Dott. Giuseppe Naccari, padre del presidente, Avv. On. Domenico". E' quanto si legge in una nota dell'ente dopo la morte del magistrato sopraggiunta stamattina. "I consiglieri di amministrazione, la struttura e gli aderenti alla Cre si stringono forte attorno alla famiglia Naccari per la perdita di un grande uomo che è stato esempio di rettitudine e moralità per molte generazioni di giuristi e non solo. Un maestro di vita e un raro punto di riferimento - prosegue la nota - che ha sempre operato con onestà e trasparenza nel rispetto delle leggi in una terra difficile come la Calabria. A lui vanno tutti gli onori della Fondazione con un sentito ringraziamento per averci regalato lezioni di vita e incoraggiato a profondere sempre la cultura della legalità. Con Giuseppe Naccari va via un pezzo di storia di questa terra, ma rimangono indelebili le sue idee e i suoi insegnamenti umani e giuridici che saranno patrimonio di quanti lo hanno amato e conosciuto, più in generale di tutta la comunità calabrese. A Domenico Naccari e ai suoi cari - conclude la nota della Fondazione "Calabria Roma Europa" - un forte e commosso abbraccio che viene dal cuore". I funerali del Dott. Giuseppe Naccari saranno celebrati a Palmi mercoledì 4 settembre 2013 alle ore 11. 



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Dino Granata

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Luigi Palamara
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Viola Reggio Calabria:Conferenza stampa Malcon Kirkland

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17.00: E' L'ora di Malcon "X-Factor" Kirkland

Si presenta puntualissimo nella sala stampa del "pianeta Viola" alle 5 P.M. , per dirla all'anglosassone,  Malcon "X-factor" Kirkland.

203 Cm per 110 kg di peso Malcon è nato a Jackson - Mississipi il 18 agosto 1989, ala forte/centro, la scorsa stagione ha avuto una media di 12.1 punti e 6.2 rimbalzi a partita su 31.1 minuti giocati nelle file di Arkansas e prima di arrivare a Reggio è stato 2 mesi in pre season in Turchia vestendo la maglia del Balikesir, mentre negli anni della gioventù e poi al college ha indossato le canotte, rispettivamente, di Jackson e Oklahoma.

Si parte con le domande Malcon si mostra subito disponibile e umile:

Il tuo gioco?"Sono un giocatore versatile, mi piace difendere e prendere rimbalzi, negli Usa giocavo da ala forte, ma qui dovrò cambiare il mio gioco e fare il centro".

Su cosa ne pensa del basket Europeo:"Veloce e meno fisico di quello USA, ma più tecnico, sono qui per imparare e credo che giocare in diversi paese non possa fare altro che accrescere le mie abilità cestistiche".

Incalzato da Mazzitelli, che in questo caso faceva da interprete/traduttore negli scambi tra i colleghi e l'atleta:"Del basket Italiano non conosco nessuno tranne il Canadese Sheppard contro al quale giocheremo, è un amico dai tempi del college".

Squadra per cui Malcon fa il tifo?" Se parliamo di basket Miami Heats e adoro Lebron James, se parliamo di football sono un supporter dei Dallas Cowboys anche se da noi il tifo è tutto per New Orleans"

I compagni e il coach?"Dalla prima impressione avuta sembrano tutti bravi ragazzi (risatina), vogliosi di fare bene anche se ieri con Barcellona abbiamo preso un "trentello" perchè loro hanno più chimica di squadra, mentre io e Keion siamo arrivati da poco e ovviamente non siamo ancora degli ingranaggi dei meccanismi nel gioco di Ciccio. Prima di arrivare ho fatto un allenamento anaerobico per smaltire i chili di troppo e ora spero di essere pronto."

Prime impressioni sulla città:"Wonderful, sono tutti socievoli, è solo un giorno che son qui, ma mi sento come a casa, ho incontrato gente cordiale e disponibile, non solo al centro Viola, ma anche in città"

X-factor ha una laurea in pedagogia e parla della sua famiglia:"A casa siamo tutti cestisti, finanche mio nonno lo era e mio cugino ha giocato nei professionisti e una sorella piccola che è la gioia della mia vita, anch'ella appassionata e praticante di questo sport"."Ho degli hobbies, mi piace il rap, i videogames e ....dormire".

Il tuo piatto preferito? "Ovviamente la pizza!"

la conferenza stampa si chiude con la foto ricordo di questa presentazione con X-factor che allunga di fronte al petto una sciarpa nerarancio donatagli da un tifoso.

X-factor:TV? No! PalaBenvenuti.

 

Lorenzo Mazzitelli

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"LA NUOVA PREVENZIONE INCENDI NELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE" IL 25 SETTEMBRE A MESTRE (VE)

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"LA NUOVA PREVENZIONE INCENDI NELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE".

QUESTO IL TEMA DEL CONVEGNO ORGANIZZATO DA VEGA FORMAZIONE CHE SI SVOLGERA' MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE ALL'ISTITUTO CARDINAL URBANI DI ZELARINO – MESTRE.

RELATORE UNICO SARA' UNO DEI MASSIMI ESPERTI IN MATERIA: L'INGEGNER FABIO DATTILO, DIRIGENTE GENERALE DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, DIRETTORE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E SICUREZZA TECNICA.

E' uno dei perni attorno ai quali ruota la sicurezza antincendio, per questo Vega Formazione ha organizzato un convegno su "La Nuova Prevenzione Incendi Nella Gestione Della Sicurezza Aziendale". L'appuntamento è per il 25 settembre a partire dalle ore 14 presso l'Istituto Cardinal Urbani di Zelarino – Mestre.

Relatore unico del pomeriggio sarà uno dei massimi esperti in materia a livello nazionale: l'ingegner Fabio Dattilo, Dirigente Generale del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Direttore Centrale per la prevenzione e sicurezza tecnica.
Un incontro da non perdere, dunque, per tutti i tecnici della prevenzione incendi, così come per le figure aziendali che si occupano di sicurezza, quali ad esempio gli RSPP e gli ASPP.

E per capire quanto conti la prevenzione incendi, è utile osservare i numeri degli interventi compiuti dai vigili del fuoco del 2011 per domare gli incendi in Italia. Secondo i dati elaborati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono stati 230 mila 244, ovvero oltre il 30 per cento di tutti i 727 mila 884 interventi effettuati nel corso dell'anno. Dal 2005 al 2011 - dato ancor più significativo sul fronte dell'emergenza - gli interventi per incendio sono aumentati (erano 218.858 nel 2005).
Per quanto invece riguarda i luoghi di lavoro, gli ingegneri dell'Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering fanno sapere che "dal 2010 al 2012 in Italia sono state registrate più di 60 vittime di incendi ed esplosioni nei luoghi di lavoro, pari al 3,8 per cento del totale (1588 morti sul lavoro).
Ecco perché il convegno del 25 settembre si traduce in un prezioso strumento per una maggiore diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si parlerà, quindi, del nuovo regolamento di semplificazione delle procedure di prevenzione incendi, individuato dal DPR 151/11, che ha apportato numerose modifiche sulla regolamentazione delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco. Tali modifiche includono un nuovo elenco di attività e nuove procedure per la richiesta di parere sui progetti e di autorizzazione all'esercizio da parte dei Comandi dei Vigili del Fuoco.

"Oltre a questi aspetti, nella moderna prevenzione incendi – come spiegano gli ingegneri di Vega Formazione - diviene sempre più importante seguire un approccio di valutazione sulla base della cosiddetta "fire engineering", al fine di scegliere e dimensionare le strutture e gli impianti antincendio sulla base delle effettive necessità".

La relazione dell'ingegner Dattilo affronterà dunque l'inquadramento sulla normativa di prevenzione incendi, le attività soggette alle visite e controlli dal DPR 151/11 e dal D.M. 7/8/2012, le recenti modifiche apportate dal DPR 151/11 e dal D.M. 7/8/2012, la fire engineering: nuove metodologie di valutazione del rischio incendio.
L'evento si svolge con il patrocinio del Collegio dei Periti della provincia di Venezia.




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Cosenza. Riefficientamento rete idrica

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Cantieri aperti in città: in corso anche il riefficientamento della rete idrica

Cosenza città cantiere: una serie di lavori simultanei per la realizzazione di numerosi progetti, com'è ormai noto, sta interessando il capoluogo bruzio al fine di renderlo più funzionale, più bello e più attraente dal punto di vista turistico.

In parallelo con la realizzazione del progetto più imponente, ovvero la piazza-museo Bilotti, nella cui opera principale sono state incluse opere aggiuntive come il rifacimento di tutti i marciapiedi, sono anche in corso i lavori di riefficientamento della rete idrica nella zona a monte di via Misasi.
In particolare: nell'area compresa tra via Zara (a sud), via Simonetta (a nord), viale della Repubblica e quartieri a monte (a ovest) e via Misasi (a est).

Si tratta di un progetto la cui attuazione è attesa da decenni dai cosentini, considerando che le zone sopra elencate soffrono la ciclica mancanza d'acqua dai rubinetti come un problema a cui nessun Esecutivo municipale prima d'ora è riuscito a dare una soluzione definitiva.

Gli scopi degli interventi in atto sono diversi:
-eliminare le perdite idriche
-eliminare il pericolo di inquinamento dell'acqua potabile
-assicurare alla parte alta della città un regolare afflusso idrico
-controllare in maniera puntuale pressioni, portate e prelievi sulla rete
-compartimentale la rete in modo da evitare interruzioni generalizzate del servizio idrico in caso di interventi manutentivi.

Per questi motivi, i cittadini andranno inevitabilmente incontro a disagi a causa delle nuove momentanee disposizioni per il traffico, necessarie durante lo svolgimento dei lavori. 

ip. 

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Omicidio in Calabria, ucciso titolare ristorante Agguato nel parcheggio del locale a Sant'Eufemia d'Aspromonte

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Ore 16.30 circa, in Sant'Eufemia d'Aspromonte - contrada Forestale, è stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco ARIMARE Giuseppe del '52, titolare del ristorante Donna Iolanda, ivi ubicato. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Palmi.


Omicidio in Calabria, ucciso titolare ristorante Agguato nel parcheggio del locale a Sant'Eufemia d'Aspromonte - SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE (REGGIO CALABRIA), 2 settembre 2013 - Giuseppe Arimare, di 62 anni, e' stato ucciso oggi pomeriggio in un agguato a Sant'Eufemia d'Aspromonte. Arimare, raggiunto da alcuni colpi d'arma da fuoco, e' stato assassinato mentre si trovava nel parcheggio del suo ristorante. La vittima aveva precedenti di polizia per associazione mafiosa. Sul movente dell'omicidio, al momento, non si esclude alcuna ipotesi.

 Un uomo di 61 anni, Giuseppe Arimare, titolare di un ristorante, e' stato ucciso questo pomeriggio a Sant'Eufemia d'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. L'uomo e' stato freddato nel parcheggio del suo ristorante con alcuni colpi di arma da fuoco. Sull'episodio indagano i carabinieri che al momento non escludono alcuna ipotesi, anche se la vittima sarebbe gia' noto alle forze dell'ordine.
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Polsi, il vescovo Morosini alla 'ndrangheta: "Deporre le armi"

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polsi - San Luca (Reggio Calabria) 2 settembre 2013''In nome di Dio e della Vergine deponete le armi; consegnatele, distruggetele, non ne comprate di nuove''. E' questo l'appello rivolto dall' arcivescovo di Locri, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, nel corso della celebrazione della sua ultima festa di Polsi in vista del trasferimento nella diocesi di Reggio Calabria. ''Non sono le armi - ha aggiunto - che danno pace; esse producono guerra, morte, distruzione. Non e' un equilibrio di paura che da' la pace. Tanti di voi nel passato avete vissuto sulla vostra pelle la tragedia delle faide, con morti dolorose, paure e angosce inenarrabili, fughe dai propri paesi. E' proprio questa triste esperienza a spingere oggi a una visione di vita diversa. Se uno possiede un'arma prima o poi la adopera, con le conseguenze che possiamo immaginare''. 

''Le persone - ha proseguito mons. Morosini - aderiscono alle associazioni criminali perche' presi dalla smania insana di godersi la vita senza grande sforzo. Se cio' e' vero per i capi, lo e' meno, o non lo e' proprio, per la manovalanza, che rimane sempre subalterna e misera. Resistendo ad ogni pressione esterna e alla gogna mediatica alla quale alcuni sulla stampa pensavano di mettermi, ma fondandomi sulla verita' del Vangelo, ho parlato in questo Santuario di fede, di riconciliazione, di conversione e di perdono, per tutti. Ribadisco, per tutti, nessuno escluso, anche per gli aderenti alla 'ndrangheta, se decisi ad intraprendere un percorso di conversione. Se qualcuno pensava o sperava in un mio ripensamento, si e' sbagliato. 

La verita' del Vangelo non si puo' abbandonare. Contingenze storiche dell'ultimo secolo hanno unito questo Santuario al triste fenomeno della criminalita' organizzata, per cui sciaguratamente la Madonna di Polsi viene definita come la Madonna della 'ndrangheta. Tanta gente, che non ha la sensibilita' del sacro e la delicatezza di una fede vera, ricama sopra questa triste realta', costruendoci castelli di assurda connivenza della Chiesa con la criminalita' organizzata che non vuole demolire''. ''Ma la nostra fede, la nostra preghiera, la nostra invitta speranza - ha concluso - non si piegano ed hanno l'ardire di credere che proprio da questo Santuario partira' quel segnale atteso di vittoria sulla mala pianta''. 

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Sant'Eufemia d'Aspromonte, Giuseppe Animare ucciso durante un litigio.

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Ucciso ristoratore: delitto durante un litigio - SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE (REGGIO CALABRIA), 2 settembre 2013- E' avvenuto durante un litigio l'omicidio di Giuseppe Arimare, di 62 anni, titolare di un ristorante alla periferia di San'Eufemia d'Aspromonte, a valle dell'Aspromonte. Arimare, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, e' stato aggredito da almeno due persone una delle quali ha sparato un colpo di pistola.

La vittima e' stata raggiunta al torace ed e' morta all'istante. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Palmi e del comando provinciale di Reggio Calabria che hanno avviato le indagini. Gli investigatori hanno iniziato a sentire persone per cercare di ricostruire l'accaduto. 

Gli investigatori, al momento, non escludono nessuna ipotesi sul movente del delitto anche se la pista che viene privilegiata e' quella di un litigio scaturito da un contenzioso tra la vittima ed i suoi aggressori.


Ore 16.30 circa, in Sant'Eufemia d'Aspromonte - contrada Forestale, è stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco ARIMARE Giuseppe del '52, titolare del ristorante Donna Iolanda, ivi ubicato. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Palmi.


Omicidio in Calabria, ucciso titolare ristorante Agguato nel parcheggio del locale a Sant'Eufemia d'Aspromonte - SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE (REGGIO CALABRIA), 2 settembre 2013 - Giuseppe Arimare, di 62 anni, e' stato ucciso oggi pomeriggio in un agguato a Sant'Eufemia d'Aspromonte. Arimare, raggiunto da alcuni colpi d'arma da fuoco, e' stato assassinato mentre si trovava nel parcheggio del suo ristorante. La vittima aveva precedenti di polizia per associazione mafiosa. Sul movente dell'omicidio, al momento, non si esclude alcuna ipotesi.

 Un uomo di 61 anni, Giuseppe Arimare, titolare di un ristorante, e' stato ucciso questo pomeriggio a Sant'Eufemia d'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. L'uomo e' stato freddato nel parcheggio del suo ristorante con alcuni colpi di arma da fuoco. Sull'episodio indagano i carabinieri che al momento non escludono alcuna ipotesi, anche se la vittima sarebbe gia' noto alle forze dell'ordine.
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Il delitto di Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC) vendetta privata o omicidio d'impeto, se non omicidio di stampo mafioso

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Un ristoratore, Giuseppe Arimare, di 62 anni, è stato ucciso durante un'aggressione nel parcheggio della sua attività a Sant'Eufemia d'Aspromonte. L'uomo è stato aggredito da alcune persone una delle quali ha sparato un colpo di pistola. La vittima è stata raggiunta al torace ed è morta all'istante. I carabinieri hanno avviato le indagini. Non si esclude l'ipotesi di un litigio per un contenzioso tra la vittima ed i suoi aggressori. Indagano i Carabinieri della locale stazione e quelli della Compagnia di Palmi, diretta dal capitano De Angelis. Tutti agli ordini del colonnello Lorenzo Falferi, comandante provinciale
Domenico Salvatore

SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE (RC), IL RISTORATORE GIUSEPPE ARIMARE, 62 ANNI, DEL LUOGO,  INTESO "BERLUSCONI", TITOLARE DEL FAMOSO RISTORANTE "DONNA IOLANDA, IN CONTRADA "FORESTALE", CON ANNESSO MANEGGIO, ASSASSINATO A COLPI DI PISTOLA NEI PRESSI DELLA SUA LOCANDA, POCO DOPO LE ORE SEDICI DI OGGI 2 SETTEMBRE 2013 

Gli investigatori, al momento, non escludono nessuna ipotesi sul movente del delitto anche se la pista che viene privilegiata e' quella di un litigio scaturito da un contenzioso tra la vittima ed i suoi aggressori. La vittima aveva precedenti di polizia per associazione mafiosa? L'uomo e' stato freddato nel parcheggio del suo ristorante con alcuni colpi di arma da fuoco. Sul posto anche i Carabinieri del SIS. Nessun elemento dai posti di blocco volanti e dal controllo dei pregiudicati della zona, compresi i controlli domiciliari dei pregiudicati, guanto di paraffina e loro alibi orario 
Domenico Salvatore


SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE (RC)- La Festa della Madonna della Montagna, non ha fatto desistere gli assassini del ristoratore. Le carovane della sterminata Piana, per recarsi al Santuario di Polsi, preferiscono la scorciatoia, comoda ed agevole di Sant'Eufemia, che consente di abbattere i tempi di percorrenza, in direzione della valle sacra. Così, senza ritegno alcuno, né rispetto per il sacro, si è consumato l'ennesimo delitto.  L'ultimo omicidio in ordine di tempo in provincia di Reggio Calabria. A cadere sotto i colpi di una pistola di grosso calibro, impugnata da uno sconosciuto, è stato il ristoratore Giuseppe Arimare, 62 anni del luogo. Secondo una prima sommaria ricostruzione dell'omicidio, la vittima, al momento del delitto, si trovava, in contrada "Forestale", in compagnia di almeno due persone. Una delle quali, armata di pistola, ha esploso con inaudita violenza alcuni colpi di pistola, che hanno raggiunto la vittima designata al torace. Giuseppe Arimare, 62 anni, raggiunto in parti vitali è stramazzato al suolo in un lago di sangue. Praticamente stecchita. Lavoro per il medico legale Aldo Barbaro, che ha proceduto all'ispezione cadaverica esterna  sulla vittima e per il becchino, che ha rimosso il corpo, per ordine del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi, diretta da Giuseppe Creazzo. 

L'intervento dell'ambulanza del 118,  al ristorante con annesso maneggio, non è servito a niente. Gl'immancabili curiosi, parenti ed amici del ristoratore, hanno seguito il lavoro dei Carabinieri, secondo un costume oramai consolidato. Il pubblico ministero aspetta il rapporto informativo dell'Arma, per capire se tra la vittima ed il suo assassino, vi sia stata una discussione, un diverbio, una divergenza e perfino un dialogo. Non trova molto credito in questa fase, una baruffa-litigio con aggressione manesca tra i due contendenti. Si valuta l'ipotesi dell'omicidio legato al racket delle estorsioni; oppure il delitto passionale; ma la pista mafiosa, non viene esclusa in partenza; pende anche l'ipotesi investigativa delle vendetta personale. Stavolta, i testimoni ci sono; ma ovviamente, non parlano. E soprattutto, si guarderanno bene dal testimoniare in Tribunale. In una zona ad alta densità mafiosa; regno dell'omertà sovrana, che cuce le bocche a doppia mandata;per paura di rappresaglie e vendette. Dopo aver eseguito la macabra missione di morte, sangue e rovina, killer e "palo" si sono eclissati, verso una zona meno rovente. Infatti Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, come di consueto, hanno organizzato una 'cintura militare', intorno al vasto comprensorio. Alla ricerca dei sicari. Per risalire all'autore del delitto, se non al mandante; e comunque al movente, che non potrà sempre e comunque accreditato come un omicidio per "futili motivi". 

Non vi sono elementi utili alle indagini dalle visite domiciliari dei pregiudicati della zona, stub e alibi orario. Non è stata trovata la macchina e nemmeno lo scooter, magari bruciacchiato, con cui i sicari si sono allontanati dalla zona. Magari, mischiandosi alle numerose carovane di pellegrini, diretti al Santuario di Polsi, attraverso proprio la strada provinciale  che da Sant'Eufemia D'Aspromonte, porta a Gambarie D'Aspromonte, croce via per la  carreggiata che conduce al villaggio sacro. Domani verrà eseguita l'autopsia a cura del perito settore nominato dal Tribunale e dopo la salma verrà consegnata alla famiglia, per i funerali, che si svolgeranno a Sant'Eufemia, in forma pubblica. Salvo, diversa decisione del questore di Reggio Calabria, Nicolò Guido Longo. Il peso delle indagini, graverà tutto sulle spalle dei carabinieri; partono in salita come si diceva. Si comincia con i rilievi, i reperti, gl'interrogatori di parenti familiari ed amici della vittima. Non c'è nessuna collaborazione da parte della gente. Un'occhiatina verrà data anche al dossier intestato alla vittima, che stando alle prime voci, parla di  persona nota alle forze dell'ordine.

Sul territorio comanda la 'ndrangheta e si spara solamente se lo decide il capo crimine. Non trova nemmeno molto credito che l'omicidio, possa essere un segnale per i capibastone  dell'annuale raduno, che si andranno a sedere intorno ad un fuoco, se non in pieno giorno. Resta da vedere se il killer professionista, freddo e cinico, abbia sparato subito, senza nemmeno offrire spiegazioni alla vittima designata. S'indaga pure, sulle cattive frequentazioni negli ambienti della 'ndrangheta locale operante nei territori di Sant'Eufemia d'Aspromonte, Bagnara Calabra, Sinopoli, San Procopio, Seminara e Melicuccà. Le indagini sono coordinate dal maggiore Michele Miulli. A Sant'Eufemia la armi hanno sempre sparato:pistole, fucili. A parte l'omicidio del maresciallo Pasquale Azzolina, ucciso il 17 giugno del 1996 durante una sparatoria con due persone sorprese mentre smontavano un motocarro che avevano rubato poco prima.Nei mesi scorsi l'8 marzo 2013, i Carabinieri  della locale stazione, avevano arrestato due uomini di Sant'Eufemia d'Aspromomnte, padre e figlio in flagranza di reato per detenzione illegale di armi, munizioni e materiale esplodente, 

La precedente sparatoria, avvenuta a Sant'Eufemia, protagonisti due cittadini eufemiesi, è stata risolta in data 22 novembre 2011, dagli agenti del Commissariato di P.S. di Palmi e militari del Comando Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, che hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto Cosmo Modaffari cl. 66, ritenuto l'autore del ferimento di tale Gentiluomo Salvatore, avvenuto in data 1 ottobre  2011, a Sant'Eufemia d'Aspromonte. 

Sabato 10 novembre 2012  due individui con il volto coperto da passamontagna, di cui uno armato di pistola, hanno costretto B.S., 34 anni, fermo da solo vicino alla sua macchina in attesa di andare a caccia., in località "Fontana del Serpente", a consegnare loro un fucile semiautomatico marca Franchi cal. 12.  Giovedì 4 ottobre 2012 un giovane, Daniele Panuccio, 19 anni, del luogo, è stato arrestato durante una perquisizione domiciliare nell'abitazione dai carabinieri perchè ritenuto responsabile di detenzione illegale di materiale esplodente.  All'interno di alcuni casolari disabitati un fucile marca Franchi calibro 12 con matricola abrasa con tre cartucce, un revolver calibro 380 a salve modificata tramite perforazione della canna e ritubazione della stessa e 9 confezioni di sostanza stupefacente tipo "marijuana".   Venerdì 1 marzo 2013 cinque colpi d'arma da fuoco, sono stati esplosi contro la porta d'ingresso della sala ricevimenti di proprietà di L.A.R. in via Fimmanò  Domenico Salvatore


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Omicidio di Marilia Rodrigues Martins: fermato il datore di lavoro.

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 Claudio Grigoletto e Marilia Rodrigues Martins.
La ragazza di 29anni, uccisa in ufficio era incinta.


È stato condotto in carcere a Brescia Claudio Grigoletto, l'uomo fermato per la morte di Marilia Rodrigues Martins, la 29enne brasiliana trovata senza vita venerdì sera a Gambara (Bs). Grigoletto, titolare della 'Alpi aviation do Brasil' e datore di lavoro della giovane per tutta la notte è stato interrogato al comando provinciale dei Carabinieri.

Il fermo dell'uomo è stato disposto dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani che contesta i reati di omicidio aggravato, tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto.

''Claudio Grigoletto e' stato fermato, ma non ha confessato'' ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia Giuseppe Spina.

''Aveva la necessità di eliminare il problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava'' ha detto il procuratore di Brescia Fabio Salamone. Il procuratore ha aggiunto che ''la donna è stata strangolata ma potrebbe essere stato il gas a finirla''.

Nel' 90 caso Cesaroni fu uccisa sul posto lavoro, ancora nessun colpevole - Due donne, entrambe morte nel mese di agosto, entrambe in ufficio ed entrambe assassinate. Sono diverse le analogie tra la morte della brasiliana Marilia Rodrigues Silva Martins e quella di Simonetta Cesaroni, un omicidio ancora senza autore e divenuto uno dei misteri irrisolti degli ultimi 30 anni.

Era il 7 agosto 1990 quando Simonetta Cesaroni, 21 anni, fu trovata massacrata con 29 coltellate nell'ufficio dell' Associazione degli Ostelli della gioventù in via Poma, a Roma, dove lavorava. Il cadavere della ragazza fu trovato dalla sorella Paola. Simonetta era nuda sul pavimento completamente insanguinata, ma non aveva subito violenza sessuale.

Per l'omicidio venne fermato Pietrino Vanacore, uno dei portieri dello stabile di via Poma, che sarà scarcerato il 30 agosto e non più rinviato a giudizio. Morirà suicida nel 2010.

Nel 2007 emerse che il dna trovato sugli indumenti di Simonetta era dell'ex fidanzato Raniero Busco che venne quindi iscritto dalla procura di Roma sul registro degli indagati per omicidio volontario. Nel 2011 Busco venne condannato a 24 anni di carcere. Nel 2012 una nuova perizia disposta dalla Corte d'Appello sembrò demolire le certezze degli esperti dell'accusa nel processo di primo grado.

Le tracce sul corpetto di Simonetta erano sì di Busco, ma anche di altri due uomini da identificare. Il 27 aprile 2012 Busco viene assolto in appello "per non aver commesso il fatto". E anche se il sostituto procuratore generale Alberto Cozzella ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione di Busco, il delitto Cesaroni a tutt'oggi resta senza colpevoli

Stefano Cucchi morto di malnutrizione.

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 Stefano Cucchi.
Lo scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza di condanna dei medici.

Il giovane romano, arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo in ospedale, è stato ucciso da una 'sindrome da inanizione'. La III Corte d'assise di Roma ha fatto proprie le conclusioni dei periti.

Nelle motivazioni della sentenza di condanna dei medici che ebbero in cura Stefano Cucchi i giudici affermano che non possono essere condivise le tesi delle difese, secondo le quali il giovane sarebbe stato condotto alla morte da un'improvvisa crisi cardiaca.

Ancor meno posso essere condivise le conclusioni dei consulenti delle parti civili, secondo cui il decesso si sarebbe verificato per le lesioni vertebrali. "Anche questa tesi - si legge nella sentenza della III Corte d'Assise di Roma - presta il fianco all'insuperabile rilievo che non vi è prova scientifico-fattuale che le lesioni vertebrali abbiano interessato terminazioni nervose".

I fatti descritti nella formulazione del capo d'imputazione “non consentono di ravvisare il reato di abbandono d'incapace, del quale non ricorre alcuno dei presupposti oggettivi né soggettivi, ma quello di omicidio colposo" scrive la III Corte d'assise di Roma. "E' sufficiente fare richiamo, per escludere la ricorrenza della fattispecie di abbandono d'incapace - proseguono i giudici - alla circostanza che praticamente tutti i testi esaminati hanno negato che Cucchi, quantunque gravemente sofferente, fosse portatore di una ridotta capacità psichica”.

Per i giudici deve escludersi che le condotte descritte per i medici condannati “siano volontarie; le stesse si prospettano piuttosto come colpose, e cioè contrassegnate da imperizia, imprudenza, negligenza sia per la omissione della corretta diagnosi, non avendo in sanitari individuato le patologie da cui era affetto il paziente, in particolare tenuto conto del suo grado di magrezza estrema, sia per avere trascurato di adottare i più elementari presidi terapeutici che non comportavano difficoltà di attuazione e che sarebbero stati idonei ad evitare il decesso, sia per avere sottovalutato il negativo evolversi delle condizioni del paziente che avrebbero richiesto il suo urgente trasferimento presso un reparto più idoneo”.

''E' legittimo il dubbio che (Stefano) Cucchi, arrestato con gli occhi lividi (perché molto magro e tossicodipendente) e che lamentava di avere dolore, fosse stato già malmenato dai carabinieri'' prima del suo arrivo in tribunale.

Nota di Antonella Freno su scomparsa magistrato Giuseppe Naccari

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Reggio Calabria - «Esprimo alla famiglia Naccari sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza cristiana per la scomparsa dell’insigne Magistrato Giuseppe, la cui storia umana e professionale lascia una traccia indelebile nella nostra Terra».

Lo afferma Antonella Freno, Presidente della Commissione Nazionale Patrimonio Artistico Federproprietà, dopo la scomparsa del magistrato Giuseppe Naccari. «Una storia esemplare – aggiunge - di servizio agli ideali di giustizia e di libertà, al pluralismo dei valori, all’etica della responsabilità, espressi con umanità profonda,  nel corso di una fulgida carriera. La coscienza radicata al bene comune, l’amore per l’arte e per la cultura, sono un esempio da indicare alle giovani generazioni, nell’orgogliosa appartenenza ad un’identità meridionale orientata al futuro, nella consapevolezza di una storia fiera ed importante. Alla famiglia tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà. Al figlio, Avv. Domenico, Presidente della Fondazione “Calabria Roma Europa” e già illustre rappresentante dell’Assemblea capitolina, - conclude Antonella Freno - il nostro commosso ricordo ed il supporto incondizionato a proseguire sulle vie del bene la luminosa traccia di un Indimenticabile Padre».

La Brigata Aosta si schiera in Afghanistan

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Messina 3 settembre 2013: Con la partenza, per l’Afghanistan, del Generale Comandante della Brigata Aosta, avvenuta oggi 3 settembre, si conclude il trasferimento del personale della Grande Unità siciliana che entro la prima decade del mese di settembre assumerà il comando dell’operazione ISAF (International Security Assistance Force).

Un’intensa attività addestrativa, propedeutica all’immissione nel territorio afghano, è stata svolta dal personale dell’Aosta nelle sede stanziali,  in Sardegna, dove insistono poligoni adeguati alle esigenze addestrative, presso il centro di simulazione dell’Esercito Italiano e, per taluni incarichi, presso organismi NATO. Al comando degli uomini siciliani il Generale di Brigata Michele Pellegrino che ha seguito step by step l’addestramento di tutto il personale.

La Brigata Aosta, alla prima esperienza in Afghanistan, sostituirà la Brigata Alpina Julia. La Brigata ed i reparti dipendenti hanno già partecipato a missioni oltremare in Albania, Kosovo, Libano e molti Ufficiali, Sottufficiali e Volontari hanno colmato alcune carenze di altri reparti, sia nell’operazione in Afghanistan sia in Iraq. La componente siciliana dell’Esercito Italiano ha dimostrato di possedere i “numeri” per poter rappresentare la Patria in quello che oggi rappresenta uno degli impegni più gravosi per la Forza Armata; l’Afghanistan.

Oltre al Comando Brigata sono già presenti in Afghanistan altre unità  siciliane dell’Aosta; il 6° reggimento bersaglieri di Trapani ed il 4° reggimento genio guastatori di Palermo. Due pedine fondamentali per le attività operative che saranno svolte sul terreno; dalle pattuglie all’attività di cooperazione civile e militare alla bonifica degli ordigni inesplosi. Circa 750 Uomini e donne, per il 90% siciliani, che porteranno, oltre alla sicurezza quale finalità della missione, la sicilianità che da sempre rappresenta una marcia in più nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Con la partenza del Generale Comandante si è costituito il “Distaccamento della Brigata Aosta” il cui comando è stato affidato al Col. Giovanni Riccioni.









MISILMERI (PA): RUBANO LE GRONDAIE IN RAME, PRESI DAI CARABINIERI.

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MISILMERI (PA) : RUBANO LE GRONDAIE IN RAME, PRESI DAI CARABINIERI.

 

I Carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno tratto in arresto tre giovani sorpresi mentre asportavano le grondaie in rame da un edificio in costruzione a Portella di Mare.

Nella mattinata di ieri, i tre uomini sono stati visti da un cittadino, mentre erano intenti a smontare le grondaie in rame dell'edificio ed ad accatastarle al suolo, per poi portarle via a bordo di un'autovettura parcheggiata nelle vicinanze.

La Centrale Operativa della Compagnia di Misilmeri provvedeva a mandare sul posto due pattuglie, che velocemente raggiungevano il sito e, circondata la villetta su entrambi i lati, provvedevano a bloccare i tre, pochi secondi dopo essere saliti sull'autovettura.

I tre individui, che si erano introdotti all'interno della villetta tranciando le catene di sicurezza che ne chiudevano la recinzione, erano in possesso di numerosi attrezzi atti allo scasso e di corde necessarie a legare il rame onde trasportarlo via.

L' intervento delle pattuglie dei Carabinieri di Misilmeri consentivano pertanto di assicurare alla giustizia i tre soggetti, identificati in:

INGRASSIA Alvaro, nato Palermo, classe 1982, residente Villabate (PA);

CALVARUSO Giuseppe, nato Palermo, classe 1981, residente Misilmeri (PA);

TINNIRELLO Giovanni, nato Palermo, classe 1986, residente Villabate (PA).

I tre giovani, disoccupati e pregiudicati per reati contro il patrimonio, venivano tratti in arresto e portati presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari. Nell'udienza di convalida, avvenuta stamane e durante la quale è stato convalidato l'arresto dei tre, è stato disposto il rito direttissimo per il 26 settembre p.v.

Palermo, 03 settembre 2013

 

 




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Luigi Palamara
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ZONE FRANCHE URBANE: oltre 12 milioni per Bagheria. Domani un tavolo tecnico con i partner

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ZONE FRANCHE URBANE: oltre 12 milioni per Bagheria. Domani un tavolo tecnico con i partner

Bagheria, 03/09/2013 –  L'assessore alle Attività Produttive, Gaetano D'Agati, ha convocato, per domani 4 settembre 2013, alle ore 10.00, presso l'aula Giunta di palazzo Butera, un Tavolo di Partenariato sul tema delle Zone Franche Urbane (ZFU) di Bagheria.

Al centro dell'incontro la definizione delle priorità  inerenti la quota del 30% finanziata dalla Regione Siciliana per la Zona Franca Urbana di Bagheria che ha ottenuto un finanziamento pari a 12.819.742,59 euro da dividere nel 70% per le micro e piccole imprese e il 30% per la riqualificazione urbana, in accordo con i partner.

Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse. Le agevolazioni fiscali e previdenziali previste dalle ZFU servono a rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione ivi localizzate. Tali agevolazioni, della durata di 5 anni, consistono in: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall'IRAP, esenzione dall'IMU, esonero dal versamento dei contributi previdenziali, ed è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree.

Bagheria era stata individuata come ZFU con la delibera n. 426 dell'11 novembre 2010 dalla Giunta regionale siciliana.

Per istituire le ZFU i requisiti minimi richiesti cui dovevano rispondere i Comuni erano: un numero di abitanti non inferiore a 25.000; un tasso di disoccupazione comunale superiore alla media nazionale (Bagheria ha 28 punti in più rispetto alla media nazionale, non considerando il lavoro sommerso), la ZFU doveva avere una dimensione demografica minima di 7.500 abitanti e non superiore a 30.000 abitanti, una popolazione residente inferiore al 30% del totale della popolazione residente del comune.
Gli indicatori di disagio socio-economico che il ministero dello Sviluppo economico  ha valutato, secondo quanto stabilito dalla delibera Cipe 5/2008, al fine di misurarne il livello di esclusione sociale, sono essenzialmente di quattro tipi: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di concentrazione giovanile, tasso di scolarizzazione.

Il decreto Sviluppo, approvato dal Governo Monti, all'articolo 37, riportava in auge le zone franche urbane. La misura prevista dalla legge 296/06 che istituiva un fondo di 100 milioni di euro, è stata ripresa dal decreto Crescita con riferimento alle città individuate dalla delibera Cipe n. 14 dell'11 luglio 2009 ricadenti nelle Regioni Convergenza.

Il governo regionale precedente puntò ad allargare, con propria delibera, le ZFU nell'isola, concedendo ulteriori finanziamenti integrativi al solo fine di garantire le agevolazioni fiscali e contributive. 
La Regione propose dunque altre cinque ZFU  tra cui Bagheria.

La zona franca urbana di Bagheria comprende il centro storico con le piazze Madrice, Anime Sante, Sepolcro, Stazione, Butera; gli assi storici: Corso Umberto, Corso Butera, via Palagonia, via Consolare; le ville: Palazzo Branciforti, Villa Palagonia, Villa Valguarnera, Villa Cutò, Villa San Cataldo, Villa Rosa, Villa Trabia, Villa Rammacca, Villa Sant'Isidoro, La Certosa; Aspra e tutta la costa e Monte Catalano; le aree artigianali e quella industriale di Quattro Finaite; le aree degradate di Contrada Monaco, Incorvino, Consona e Amalfitano; le aree agricole della piana verso Ficarazzi fino all'Eleuterio).

 

La nostra città con il punteggio complessivo di 17 punti, dopo i 18 di Palermo Brancaccio risultò al secondo posto nella graduatoria finale delle proposte progettuali ammissibili ai finanziamenti del fondo istituito per favorire l'integrazione sociale e culturale delle popolazioni residenti nelle Zone Franche Urbane, e destinata al finanziamento di incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali a favore delle nuove attività economiche dalle piccole e micro-imprese nelle ZFU.

"E' una grande opportunità per il rilancio economico della città delle ville" a dichiararlo il neo assessore alle Attività Produttive, Gaetano D'Agati che nei giorni scorsi ha incontrato la dottoressa Alessia Liardi,  dirigente componente della segreteria tecnica dell'Assessorato Regionale alle Attività produttive,  proprio per affrontare il tema della ZFU bagherese. "La volontà della legge relativa alle zone franche urbane è quella di risanare le aree degradate della città, di proporre agevolazioni alle piccole e micro imprese, favorendo anche la possibilità di creare nuove possibilità di lavoro. Dopo la riunione di domani – continua l'assessore – organizzeremo una serie di incontri e convegni cui inviteremo a partecipare tutti gli stackholder che hanno interesse a conoscere le dinamiche delle ZFU al fine di favorire il processo di trasparenza e partecipazione attiva della cittadinanza".

Al tavolo del partenariato di domani sono stati invitati i responsabili di zona della Confesercenti Palermo, della Confcommercio, Italo Fragale, della Capimed, Carmelo Lo Dico, della Confartigianato, Pietro Paladino, della C.N.A., della CASA ARTIGIANI, Giovanni Crivello, dell'Associazione CLAAI, Gino Scardina,  dell'associazione dei Consumatori, Confconsumatori, Aurelio D'Amico,  della CREDIMPRESA, dell'associazione Incorvino- Amalfitano, dei Centri commerciali naturali, Umberto Gallery e CCN Bagheria, oltre che i responsabili di zona della LEGACOOP e di  ASA Confartigianato BAGHERIA. L'incontro è aperto a tutti i responsabili delle associazioni socio culturali presenti nel territorio di Bagheria e alla stampa.





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Guardia Costiera: Imbarcazione con 32 migranti soccorsa al largo delle coste calabresi ioniche meridionali

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32 migranti a bordo di una imbarcazione da pesca, in navigazione a 100 miglia dalle coste joniche calabresi, sono stati soccorsi durante la notte dalla Guardia Costiera al largo della costa jonica.

Alle ore 20.10 del 2 settembre 2013 il velivolo della Guardia Costiera Manta 10 – 02, decollato dalla base Aerea di Catania, intercettava a circa 100 miglia dalla costa jonica calabrese, un'imbarcazione di 10 metri con migranti a bordo. Appresa la notizia, il Reparto Operativo del 5° M.R.S.C. della Direzione Marittima di Reggio Calabria disponeva l'immediato invio delle motovedette CP 308 di Roccella Jonica e CP 321 di Crotone. Alle ore 00.20 del 3 settembre, la CP 308 intercettava l'unità segnalata e procedeva al trasbordo dei 32 migranti a bordo dell'unità di soccorso, procedendo successivamente al rientro nel porto di Roccella Jonica.  
Alle ore 5 circa la motovedetta CP 308, scortata dalla  CP 321, giungeva nel porto di Roccella Jonica dove si procedeva allo sbarco dei migranti Venivano quindi prestate le  prime cure a cura del personale sanitario, che riscontravano buone condizioni di salute dei migranti, e successivamente si procedeva all' attività di identificazione da parte degli organi preposti. I migranti venivano a seguire trasferiti presso il plesso scolastico "Carrera", messo a disposizione dall'amministrazione comunale di Roccella Jonica.
Con quest'ultimo evento sale a 48 il numero degli sbarchi che hanno interessato la Calabria dall'inizio di quest'anno, di cui ben 13 riguardanti la zona jonica della locride.
 

Reggio Calabria 03/09/2013


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Presentazione di “Chi è Stato?” domani a Rossano in difesa del Tribunale

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Nell'ambito dell'evento "Cozzo in Festa", gli otto giorni organizzati nel centro storico di Rossano dal Comitato di Difesa del Tribunale di Rossano, domani 4 settembre alle ore 10:00 si discuterà del tema "Le infrastrutture della Sibaritide" ed avrà luogo – per la prima volta nella città bizantina – la  presentazione del libro di Fabio Pugliese "Chi è Stato?", un racconto inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata "strada della morte".

 

<<Sono molto contento – dichiara Pugliese – di poter presentare "Chi è Stato?" a Rossano, nell'ambito di una manifestazione a difesa del mio Tribunale. Ringrazio chi mi ha invitato perché mi permetterà anche di poter dare il mio modestissimo contributo a chi – come il Comitato di Difesa del Tribunale di Rossano– è impegnato da tempo nella salvaguarda di un presidio di giustizia che non può venire meno in un territorio, quello della sibaritide, dove gli sforzi compiuti in questi anni per sferrare un duro attacco alla criminalità organizzata rischiano ora di essere vanificati. Ammiro questa battaglia di civiltà e la considero mia e, più in generale, di tutti coloro i quali sono fortemente interessati ad uno Stato che cominci a porsi sul serio i problemi del Mezzogiorno della  legalità, la scurezza e la giustizia. Purtroppo, in un momento economico difficile in cui sarebbe stato più opportuno parlare di sviluppo  e di crescita soprattutto nel nostro territorio, dove la disoccupazione giovanile ha superato i  limiti di guardia, ci troviamo costretti a dover affrontare battaglie di retroguardia e a difesa di quel poco che c'è perché abbiamo le nostre famiglie, le nostre case e il nostro futuro, intriso di dignità e di valori in questo territorio e non possiamo e non dobbiamo subire più ulteriori umiliazioni. Mi auguro di avere al mio fianco, domattina, l'Avv. Mitidieri e l'Ing. Stasi a cui va la mia totale solidarietà, ammirazione e sostegno per il coraggio e la forza con cui – attraverso il loro sciopero della fame – sono riusciti a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di tutelare il Tribunale di Rossano e confido nel buon senso e nella buona volontà di tutti affinché questa già triste vicenda possa concludersi con un esito positivo>>.

 
Calopezzati, 3 settembre 2013
 
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Laboratori creativi per bambini al Museo diocesano_10-11 settembre 2013

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Al Museo diocesano aperte le iscrizioni al Laboratorio per bambini "La Collina incantata" (10-11 settembre 2013)

 

In attesa delle feste mariane il Museo diocesano di Reggio Calabria propone ai bambini dai 6 ai 10 anni l'ormai consueto Laboratorio creativo dedicato al tema della devozione reggina alla Madonna della Consolazione.

Martedì 10 e mercoledì 11 settembre dalle 16 alle 19 il Laboratorio La collina incantata: l'Eremo della Consolazione permetterà ai bambini di diventare gli autori di un libro, una striscia cartonata, con vignette che illustrino la presenza dei Frati Cappuccini a Reggio e raccontino arte e storia del dipinto cinquecentesco della Madonna della Consolazione e l'origine della devozione mariana del popolo reggino.

Le proposta, parte del ciclo di Laboratori creativi La fabbrica dell'Arte, prevede un approccio ludico all'arte e alla conoscenza della devozione mariana che coinvolga i bambini in modo attivo e stimolante.

Il Laboratorio si svolgerà nei locali del Museo con ingresso pomeridiano da via Cimino, 24 (discesa piazza Castello, alle spalle della Cattedrale).

Informazioni e iscrizioni presso la sede del Museo (martedì, mercoledì, venerdì e sabato h 9-13) o contattando i Servizi educativi al n° 3387554386 e all'indirizzo servizieducativi@museodiocesanoreggiocalabria.it.

 

 

 

 

 


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“CITTAVIVA – BOVA MARINA 2013/2014”, PRIMO INCONTRO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CARTELLONE EVENTI INVERNALE

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"CITTÀVIVA – BOVA MARINA 2013/2014", PRIMO INCONTRO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CARTELLONE EVENTI INVERNALE

 

Bova Marina (RC) – Venerdì 6 settembre alle ore 21.00 presso la ex Sala IRSSEC del Palazzo Comunale in Piazza Municipio, si terrà la prima riunione del tavolo di lavoro e confronto per la realizzazione e la programmazione di un cartellone di eventi invernale, che vada a racchiudere – inizialmente – i mesi di ottobre, novembre, dicembre e la prima decade di gennaio; oltre che inizi a gettare anche le basi per la sua prosecuzione nei mesi primaverili del 2014.

 

"Reduci dal programma di eventi realizzato ad agosto dal titolo 'E…state con noi a Bova Marina 2013' – afferma il presidente di Aria Pulita Silvio Cacciatore – le associazioni che hanno promosso quest'ultimo cartellone di eventi, grazie all'ottimo lavoro realizzato ed alle eccellenti basi poste, hanno deciso di continuare questa entusiasmante collaborazione, fatta esclusivamente per l'amore e per il bene del Paese, estendendola il più possibile a tutti quanti. Abbiamo deciso, infatti, come è già stato per le riunioni preliminari per il cartellone di agosto, di fare una assemblea pubblica, in un luogo pubblico, aperta alla libera partecipazione di tutti, invitandovi i commercianti, le associazioni, i gruppi musicali, i gruppi folk, gli artisti, i liberi professionisti ed i cittadini tutti della città di Bova Marina".

 

Durante l'incontro verrà anche presentato il bilancio economico conclusivo di "E…state con noi" e della grande Notte Bianca del 23 agosto, mettendo in chiaro le entrate e le uscite, i liberi contributi ricevuti e le spese effettuate, nell'ottica di una trasparenza – come hanno scritto nelle scorse settimane gli organizzatori  - che deve diventare sempre più modello ed esempio per operare a qualsiasi livello nella nostra città.

 

"Tutti i partecipanti potranno mettere a disposizione le loro forze, i loro mezzi, il loro know-how, ma soprattutto potranno proporre tante idee da elaborare tutti insieme. Abbiamo pensato di chiamare questo cartellone 'cittàviva' – continua Cacciatore - proprio perché vogliamo che Bova Marina torni ad essere, grazie alle grandissime potenzialità della sua terra ma soprattutto dei suoi cittadini – la capitale culturale e sociale dell'Area Ellenofona, e che diventi ben presto modello e punto di riferimento per tutta la Provincia di Reggio Calabria. Possiamo farcela – conclude – solo se tutti insieme ci mettiamo a lavorare in maniera spassionata e disinteressata, senza badare a rancori ed odi personali e senza fare polemiche. Abbiamo un lungo cammino da affrontare che non è per nulla facile, ma tutti insieme, sono sicuro, possiamo raggiungere la nostra meta e far tornare a risplendere la nostra Bova Marina".

L'appuntamento è quindi per venerdì 6 settembre, alle ore 21.00 presso la ex Sala IRSSEC del Palazzo Comunale in Piazza Municipio.




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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

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