Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi, nell'arringa in Cassazione al processo Mediaset ha detto:"Non c'è reato. Chiedo che la sentenza venga annullata perchè il fatto così come prospettato in mancanza di una violazione di una specifica norma antielusiva non è reato, è penalmente irrilevante. Questo è un quesito che rimetto alla Corte. Se manca il contrasto con una disposizione antielusiva, l'abuso è penalmente irrilevante. Potrà anche esserci un'elusione gigantesca, ma non siamo nell'ambito dell'illecito penale , ma di fronte ad un illecito di tipo amministrativo e tributari.
Il rebus Berlusconi e l'asino di Buridano
Domenico Salvatore
I giornali cartacei, ma anche quelli on line che, in precedenza, avevano assunto una posizione forcaiola, negli ultimi giorni, sono meno giustizialisti. Se venisse condannato Berlusconi, non troverebbero un'alternativa altrettanto redditizia e sarebbero costretti a ripiegare, se non a chiudere. Come altre illustri testate, che in nome del pennacchio hanno mandato tutto a carte quarant'otto. Ma ci vuole equilibrio in ogni cosa. Altrimenti il rischio grosso e non calcolato, è quello di finire gambe all'aria. Ad eccezione delle "schegge impazzite", che continuano a tenere schiacciato l'acceleratore sul…"Berlusconi delinquente, arrestatelo". Non potrebbero più titolare ogni giorno su Berlusconi. Cosa, che gli ha consentito finora, di intascare lauti compensi. Il PD lacerato e dilaniato al suo interno, è sull'orlo di una crisi di nervi e rischia la secessione. Il neo segretario Guglielmo Ettore Epifani, che ha preso il posto di Pierluigi Bersani è riuscito miracolosamente a tenere a bada la conservazione reazionaria, di cui è diretta emanazione, ma lo scissionista Matteo Renzi, deputato e sindaco di Firenze, che ha conquistato la fama di "rottamatore" vuole spazzare via la vecchia guardia, compresi D'Alema e la Bindy; ha fatto discutere il suo pranzo ad Arcore con Silvio Berlusconi.
Si è spesso trovato in contrapposizione con i sindacati e ha sovente rimarcato la questione dell'inoperosità di una parte degli impiegati nella pubblica amministrazione; il Pd dovrebbe maggiormente guardare al futuro, alle proposte e alle idee, anziché parlare in "politichese" e inseguire le alleanze "contro qualcuno; è favorevole al ricambio generazionale della classe dirigente tramite l'uso di elezioni primarie Nel suo programma, c'erano la diminuzione delle tasse per il lavoro dipendente con aumento di 100 euro dello stipendio netto in busta paga, da finanziarsi tramite il taglio del 15% delle spese della pubblica amministrazione; raggiungere la copertura degli asili nido per i bimbi italiani al 40% entro il 2018, che indirettamente costituirebbe un incentivo all'occupazione femminile e la creazione di potenziali 450000 posti di lavoro; il sostegno creditizio alla piccola e media impresa da finanziarsi tramite il ricollocamento dei fondi europei; diritti civili per le coppie omosessuali sul modello delle civil partnership inglesi; aggiornamento alla normativa europea della legge 40 del 2004 sulla fecondazione artificiale; divorzio veloce se consensuale e se i coniugi non hanno avuto figli; l'introduzione di una serie di meccanismi volti ad attirare in Italia investimenti esteri , come agevolazioni fiscali per i primi anni di insediamento; lotta alla corruzione con l'introduzione di pene più severe; lotta all'evasione fiscale concentrata sui grandi evasori e gli evasori totali; abolizione o riduzione drastica dei rimborsi ai partiti; diminuzione delle indennità dei politici e del numero dei parlamentari sul modello dei provvedimenti presi dal Presidente della Repubblica francese François Holland. Ma se nel PD siano l'un contro l'altro armato, anche perché una parte vede l'alleanza con il Pdl, come fumo negli occhi, in casa Pdl, le cose non vanno meglio.
Dopo l'impennata di Gianfranco Fini e la levata di scudi dei suoi ex colonnelli, ma soprattutto degli attuali falchi, che non condividevano la scelta di Berlusconi di puntare sul delfino Angelino Alfano, il peso della tregua è caduto interamente sulle colombe. Ma i falchi non vedono nemmeno di buon occhio, l'alleanza con il Pdl. L'improvvisa, ma prevedibile alleanza PD-Pdl è stata la pietra tombale per il duopolio o bipartitismo. Intanto sulla scena nazionale è apparso il"Grillo parlante" come spesso viene indicato soprattutto dalla satira, Giuseppe Piero Grillo; "Beppe" per gli amici, con il Movimento 5 Stelle. Mario Monti, ha fatto l'avanzata francese e la ritirata spagnola. Si è candidato a premier da presidente del Consiglio in carica, ma il popolo, non lo ha votato. Altre considerazioni? Se Silvio Berlusconi venisse condannato, il PD non sopporterebbe l'idea di un'alleanza con il Pdl; con il leader del partito di coalizione arrestato se non condannato. Già i falchi di Epifani, avevano dovuto ingoiare il rospo dell'alleanza, a denti stretti. L'eventuale condanna, potrebbe diventare la goccia che fa traboccare il vaso. Sarebbe la fine dell'esperimento governativo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, confermato per il secondo settennio consecutivo, che ha benedetto l'unione; se non favorito e stimolato, sarebbe costretto a cambiare le carte in tavola. Nell'autunno nero come il carbone, sarebbe costretto a riprendere le consultazioni, per ricercare una nuova soluzione.
Magari con un altri parner, che sarebbe inevitabilmente 5 Stelle di Grillo. Il leader, potrebbe alzare la posta in palio. Porre dei limiti, imporre delle scelte. Fare la voce e la parte del leone. I due partiti di maggioranza, potrebbero accordarsi per sciogliere le Camere ed andare a nuove elezioni. Ma a chi converrebbe una simile rischiosa soluzione? A tutti ed a nessuno! Chi sta in sella, non vuole essere disarcionato. Non prima della scadenza dei cinque anni. Il tempo per maturare la pensione. Ci sono le matricole, ma anche i veterani, che sanno bene di rischiare di non essere confermati; forse, neppure di essere candidati. Sono la maggioranza. Sono la conservazione reazionaria. Il tradizionalismo. Lo scontro, per ora virtuale, è titanico. Domanda. Con quale sistema elettorale, si andrebbe a votare? In autunno od in primavera. Chi guiderebbe il governissimo balneare, se non governo tecnico? E gli elettori esasperati, amareggiati e delusi, ma non rassegnati? L'astensionismo, che ha già raggiunto picchi altissimi, potrebbe sfondare il plafond "minato" e finora blindato.E Berlusconi? Il leader azzurro, ha già dichiarato urbi et orbi, che non farà la fine di Bettino Craxi. Se condannato, non scapperà. Andrà in prigione, ma non chiederà l'assegnazione ai servizi sociali o gli arresti domiciliari. Infine ci sono le ipotesi giuridiche. La condanna e l'interdizione. Solo la condanna. La condanna con una piccola interdizione.
Il rinvio alla Corte d'Appello per un nuovo giudizio. L'assoluzione piena. Tutte soluzioni, che comunque presterebbero il fianco alla critica ed alle polemiche infinite.La fine dell'asino di Buridano (o "Paradosso dell'asino") è un apologo tradizionalmente attribuito al filosofo Giovanni Buridano. L'apologo narra come un asino posto tra due cumuli di fieno perfettamente uguali e alla stessa distanza non sa scegliere quale iniziare a mangiare morendo di fame nell'incertezza. Una ventina di anni fa Piero Ottone su "La Repubblica scriveva un editoriale dal titolo "L'enigma Berlusconi", che sembra essere attuale " IL BERLUSCONI di Palazzo Chigi, per me, è un enigma. Pur conoscendolo bene, stento a capire perché si comporta così; stento a capire perché stia sperperando ogni giorno, con ogni mossa, la più grande occasione della sua vita; perché stia diventando, con pervicacia, il peggior nemico di se stesso. Che ci siano ombre nel suo passato, lo sappiamo; lo abbiamo sempre saputo. Per avere successo, per conseguire l' obiettivo immediato, Berlusconi era disposto a prendere qualsiasi scorciatoia. Ricordiamo il sodalizio con Bettino Craxi, un uomo politico la cui corruzione era nota a tutti, certamente anche a lui; ricordiamo le pressioni sul parlamento, affinché non legiferasse in materia televisiva; non dimentichiamo il sotterfugio della vendita del Giornale al fratello Paolo, per sfuggire alle norme di legge sulle concentrazioni editoriali; e via di questo passo.
Ma succede di rado che si possano accumulare grandi fortune, partendo da zero, senza una buona dose di spregiudicatezza. La spregiudicatezza di Berlusconi aveva un suo marchio di affabilità, di buona cera, tipica del venditore simpatico e astuto, sempre di buon umore; sotto l' affabilità si avvertiva anche il sottofondo di un' indole buona, generosa verso il prossimo. Gli è sempre piaciuto mostrarsi più furbo degli altri, spingersi fino ai limiti del possibile e farla franca: se poi non ci riusciva, se era colto in fallo, liquidava l' episodio con una battuta e con una risata. Anche per questo, anche per quel suo modo di fare tipico del venditore, non ha mai avuto la soddisfazione di essere preso sul serio, non ha mai goduto la reputazione alla quale riteneva, per i suoi successi, di avere diritto. Accumulava miliardi, conquistava l' etere nazionale con le televisioni, cercava di invadere la Francia, la Germania, la Spagna, e agli occhi della gente, anche di quella gente che era ben disposta verso di lui, restava una macchietta. Nell' estate del 1993 decise di entrare in politica; all' inizio del ' 94 rese pubblico il suo proposito, e scese in campo. Anche nella campagna elettorale ha fatto il furbo, su vasta scala.
Ha finto di staccarsi dalla Fininvest, cedendo la presidenza al suo miglior amico, ma le sue reti televisive hanno continuato a fare propaganda per lui, in modo spudorato. Fede e Ferrara, Funari e Medail, Liguori e Sgarbi hanno imperversato ogni giorno ai microfoni della Fininvest. Alla fine è avvenuto il miracolo: Berlusconi ha vinto, ha conquistato Palazzo Chigi. ED E' A PARTIRE da quel momento che mi aspettavo, francamente, un Berlusconi diverso. Pensavo: quest' uomo ha avuto sempre successo, e forse gli abbiamo fatto un torto quando non lo abbiamo preso abbastanza sul serio. Ha creato le imprese; ha fatto i soldi: ha dimostrato di essere un grande uomo d' affari. Adesso è a Palazzo Chigi; è il presidente del Consiglio. Quale può dunque essere, ora, il suo obiettivo? Non gli importerà certo di dare qualche vantaggio aggiuntivo alle sue centoquaranta società, non certo di procurargli qualche miliardo di utile in più. Neanche può essere la sua ambizione quella di prendere qualche vendetta contro i nemici o i concorrenti di ieri. Oggi il suo traguardo, pensavo, può essere uno solo: quello di dimostrarsi un grande uomo di governo, diciamo pure uno statista, capace di prendere in mano un' Italia in grame condizioni, e di redimerla. Tale mi sembrava che dovesse essere il suo traguardo. Come uomo d' affari aveva passato il suo esame, e non aveva più niente da temere (anche perché le banche creditrici della Fininvest, fattore di rischio fino a ieri, difficilmente avrebbero importunato un imprenditore che è presidente del Consiglio).
Ora doveva passare l' esame di statista: circondandosi di uomini rispettati e autorevoli, e sfoggiando come loro leader doti di serenità, di saggezza, di equilibrio, soprattutto di fair play, che è la dote di cui gli italiani hanno maggior bisogno. Smettiamola di fare i furbi, smettiamola di cercare scorciatoie, pensavo che Berlusconi avrebbe detto ai connazionali. Diventiamo una buona volta europei. Ecco, guardate: io, presidente del Consiglio, vi do l' esempio. TUTTI, amici e oppositori, avremmo applaudito; tutti avremmo dimenticato, come sempre succede, le ombre del passato, i peccati di ieri. E chi avrebbe mai pensato al conflitto di interessi, se Berlusconi avesse dimenticato la Fininvest? Un segno premonitore, che non prometteva niente di buono, si è avuto per la verità quando Berlusconi ha fatto le sue nomine governative, dando vita, per la prima volta in Italia, anzi per la prima volta in un grande paese occidentale, a un governo-azienda; e dando spazio a uomini che proprio esemplari non sono. Ma lui, almeno lui, non si sarebbe comportato da vero uomo di governo? Non avrebbe voltato pagina? Non aveva detto lui stesso agli amici che ci avrebbe sorpreso con la sua nuova vita? Che avrebbe avuto "una vita eroica"?
Purtroppo la pagina non l' ha voltata; e da quando è a Palazzo Chigi infila una gaffe dopo l' altra, con conseguenze gravi per il paese, senza dubbio, ma gravi anche per lui. La sostituzione degli amministratori della Rai prima della naturale scadenza; il decreto Biondi sulla carcerazione preventiva; gli attacchi violenti contro i giudici, cosa mai vista da parte di un presidente del Consiglio: perché lo ha fatto? Ora Umberto Bossi parla di un decreto sui diritti d' autore favorevole alla sua casa editrice, la Mondadori: ce n' era proprio bisogno? L' esempio più recente è il più istruttivo. L' utilità degli spot televisivi per rafforzare il governo è assai dubbio; gli italiani sono scettici, di fronte a certa pubblicità tendono a ridere piuttosto che a lasciarsi convincere. Ma nella legge Mammì c' è un certo comma che parla di spot di pubblica utilità: perché non approfittarne? Perché non estenderne il significato, stravolgendone l' intenzione, per fare un' ennesima furbata? Quando la preda è davanti agli occhi, è difficile resistere alla tentazione di allungare la mano per ghermirla. Poi il danno si rivela infinitamente maggiore di quello che poteva essere, se andava bene, il vantaggio. Ma perché non tentare, ancora una volta, di farla franca? Ho detto che Berlusconi è un enigma: è il peggior nemico di se stesso.
Ma a pensarci bene anche l' enigma si spiega. Nessuno si libera della propria natura. Per essere uomo di governo, magari statista, occorrono conoscenze, esperienza, cultura; occorre senso dello Stato; ma occorre soprattutto una certa natura, una certa mentalità, un modo di essere e di pensare, che è connaturato in ciascuno di noi, e da cui non possiamo affrancarci. Ognuno ha i suoi limiti, e quale che sia la sua carriera, i limiti rimangono. Silvio Berlusconi, anche se diventerà imperatore della Cina, sarà sempre lo stesso."
L'ansa è illuminante…"E' attesa per giovedi' pomeriggio la sentenza del processo Mediaset. Intorno a mezzogiorno, il collegio tornerà a riunirsi in camera di consiglio dopo aver tenuto una breve udienza, alle 10, per altre cause già fissate.
Ghedini, processo vissuto su filo prescrizione - ''Questo è un processo vissuto sempre sul filo della prescrizione, come se si dovesse prescrivere un giorno per l'altro''. Lo ha sottolineato uno dei legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, nelle battute iniziali della sua arringa in Cassazione nel corso dell'udienza per il processo Mediaset. ''Manca nel tessuto della sentenza un elemento probatorio che Berlusconi possa aver partecipato al reato proprio'', ha detto Ghedini nella sua arringa in Cassazione.
Coppi,Cav. doveva essere assolto in I grado - ''Ci aspettavamo l'assoluzione di Berlusconi fin dal primo grado'': lo ha detto il professor Franco Coppi, legale dell'ex premier, in uno dei passaggi della sua arringa. Per Coppi in questo processo c'è stato un ''rigetto immotivato delle richieste difensive'' e la sentenza d'appello ''è caratterizzata dal pregiudizio'' verso Berlusconi.
"Chiedo che la sentenza venga annullata perché il fatto così come prospettato in mancanza di una violazione di una specifica norma antielusiva non è reato, è penalmente irrilevante". Lo ha detto Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi nell'arringa in Cassazione al processo Mediaset. Coppi ha fatto esplicito riferimento a pronunciamenti della Cassazione Civile e della Cassazione Penale per circoscrivere un punto, e cioè se ci si trovi o meno di fronte ad una condotta penalmente rilevante. "Questo - ha detto - è un quesito che rimetto alla Corte. Se manca il contrasto con una disposizione antielusiva, l'abuso è penalmente irrilevante - ha spiegato l'avvocato -. Potrà anche esserci un'elusione gigantesca, ma non siamo nell'ambito dell'illecito penale", ma di fronte ad un illecito "di tipo amministrativo e tributario".
Brunetta, sulla sentenza Cassazione sono ottimista - ''Il Tribunale di Milano, così fondamentalista, così assoluto nelle proprie tetragone definizioni, un errore l'ha fatto. L'ha detto il procuratore generale di Cassazione: cinque anni di interdizione dai pubblici uffici erano sbagliati, troppi, non erano motivati. La legge prevede da uno a tre anni e quindi se dovevano essere cinque dovevano essere motivati. Da questo punto di vista almeno uno spiraglio''. Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, intervenendo a ''Radio Anch'io'', su Radio Uno. ''Io sono ottimista - sottolinea poi Brunetta - perché credo nella giustizia, credo in tante persone perbene che compongono l'ordine della magistratura, credo nelle regole, credo nella legge, non mi piace la giustizia politicizzata''.
Gelmini, alternativa a Berlusconi è Berlusconi - "Nessuna sentenza può privare Berlusconi della leadership confermata da milioni di elettori. L'alternativa a Berlusconi è Berlusconi". Lo afferma Mariastella Gelmini, vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera.
Coppi, Berlusconi qui non verrà - "Berlusconi qui? No, non si farà vedere, non ha motivo di venire qui". Lo ha detto Franco Coppi, il legale dell'ex premier, a margine dell'udienza in Cassazione sul processo Mediaset rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se fosse possibile che Berlusconi si presentasse in Cassazione.
Coppi, pg non ha preso di petto motivi ricorso - "La requisitoria non mi pare abbia preso di petto i nostri motivi di ricorso, ha più che altro ripercorso il processo". Lo ha detto in Cassazione, Franco Coppi, uno dei legali di Silvio Berlusconi, a margine dell'udienza sul progetto Mediaset. Interpellato sui tempi della sua arringa, Coppi ha aggiunto: "Non credo di parlare due ore, parlerò circa un'ora e mezza".
Pg Ciani, discussione può finire stasera - "In teoria la discussione delle arringhe degli avvocati può concludersi anche stasera e penso che domani potrebbe terminare la camera di consiglio per la decisione del processo Mediaset, ma questo dipende anche da quanto parleranno gli avvocati". Lo ha detto il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, parlando a margine dell'udienza Mediaset, dopo essere entrato nell'aula dove è in corso il dibattimento per chiamare fuori il sostituto procuratore Antonio Mura.
"Siamo un pò tutti sottoposti a stress questi giorni" ha scherzato con i cronisti il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, parlando a margine del processo.
Pg Ciani, verdetto? Non faccio l'indovino - Ciani non si sbilancia in previsioni sul verdetto dell'udienza Mediaset: "Bisognerà vedere come il collegio giudicante interpreterà quanto ha sostenuto nella sua requisitoria di ieri il rappresentante della procura, Antonio Mura. Io non faccio l'indovino".
'Controllato' il binocolo del disegnatore Vincino - Ha destato qualche preoccupazione tra le forze dell'ordine il binocolo usato dal vignettista Vincino, in aula nella sezione feriale della Cassazione al processo Mediaset, per guardare più da vicino il collegio giudicante. Il disegnatore de Il Fatto e de Il Foglio e' stato raggiunto, sul loggione laterale dove sedeva, da un carabiniere che ha constatato che il suo binocolo era 'innocuo'. Quindi ha ripreso tranquillamente a lavorare alle sue 'caricature', tra le quali quelle di alcuni carabinieri presenti in aula, che le hanno molto apprezzate.
Lupi, noi responsabili, spero anche Pd - "Mi auguro che Berlusconi non venga condannato, che prevalga il diritto e il senso di responsabilità. E che si mantengano i nervi saldi". È quanto dichiara Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, intervistato in Transatlantico dalle telecamere di IntelligoNews (
www.intelligonews.it). "Al di là della sentenza non credo possano esserci ripercussioni sull'esecutivo", continua l'esponente del Pdl. E aggiunge: "Questo governo è nato grazie al senso di responsabilità di Pdl, Pd e Scelta Civica. Mi auguro che questo atteggiamento continui (al di là dell'esito nella sentenza, ndr) e che le dinamiche interne ai partiti non si proiettino all'esterno - continua Lupi - a discapito del governo e quindi del Paese e della stabilità delle istituzioni, perché senza queste condizioni fondamentali la crisi economica non si risolverà mai", ha concluso."
Domenico Salvatore
MNews.IT
www.mnews.itStadio Online, le notizie sportive
Giochi Gratis
Calabria 24Ore .IT
NewsOn24.IT