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Intervento, inaugurazione Caserma dei Carabinieri, del Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese

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Ill.mo Signor Generale Comandante dell'Arma dei Carabinieri,
la Città di Locri, che mi onoro di amministrare, Le da il sincero benvenuto ad una  cerimonia che rappresenta indubbiamente un momento storico atteso da oltre trent'anni. 

L'istituzione del "Gruppo Carabinieri di Locri", presidio militare deciso da circa sette anni, a seguito del drammatico omicidio del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Onorevole Francesco Fortugno, e la realizzazione della nuova e moderna "Caserma", rappresentano la grande vittoria dello Stato contro il potere criminale e le forze occulte e negative che purtroppo in passato hanno imperato anche nella nostra città e nell'intero territorio.
Data l'importanza che il ruolo dell'Arma dei Carabinieri ha da sempre rivestito all'interno del tessuto sociale italiano, ancor di più in un territorio difficile e ad alta necessità di prevenzione e controllo come quello della Locride, la Sua presenza oggi, in rappresentanza di tutta l'Arma, rappresenta un apprezzato e gradito segnale da parte della operosa ed onesta popolazione locrese che osserva, con rispetto ed ammirazione, il qualificato lavoro portato avanti dai Suoi valorosi uomini in un territorio difficile ma che sta cambiando anche grazie al grande impegno delle Forze dell'Ordine.

Finalmente la realizzazione di questo nuovo presidio militare, che, come dicevo, la Città di Locri attendeva da decenni, rappresenta un risultato utile e necessario anche per reiterare il patto di legalità instaurato tra territorio, cittadini e Arma dei Carabinieri, consolidato dalla stretta necessità di lavorare sinergicamente ed operativamente a favore della rinascita della nostra terra. 
La nuova sede, situata al centro della Città, adiacente al Nuovo Palazzo di Giustizia, in fase di completamento, rappresenta la "Casa della Legalità", punto strategico per i cittadini che riconoscono lo Stato quale unico e solo riferimento contro quel potere criminale che ha purtroppo segnato spesso in modo negativo il territorio della Locride. 

Un intervento di questo genere, dunque, ha una rilevanza determinante ed un valore unico per il significato di contrasto alla criminalità organizzata, poiché mostra il concreto recupero di un'intera area alle esigenze di legalità e sicurezza e, nel contempo,  rafforza il senso civico e lo spirito di collaborazione tra cittadini ed Istituzioni.

La comunità locrese è grata agli uomini del Gruppo Carabinieri di Locri che, in anni recenti, hanno condotto brillanti operazioni, garantendo ordine,  sicurezza e tranquillità all'intera popolazione.  
Il nostro ricordo va anche ai valorosi uomini delle Forze dell'Ordine che hanno sacrificato la loro stessa vita in nome della giustizia e della legalità. 

Ricordiamo con orgoglio il giovanissimo Comandante della Caserma di San Luca, M.llo Carmine Tripodi, caduto nell'adempimento del proprio dovere il 6 febbraio 1985, in un agguato della 'ndrangheta. 

 Stessa crudele sorte è toccata al brigadiere Antonio Marino, di 33 anni,  già Comandante della Stazione dei Carabinieri di Platì, ucciso in un terribile agguato a Bovalino, la sera  dell'9  settembre 1990, mentre era in compagnia della moglie e del piccolissimo figlio che rimasero feriti.
Come non si può non ricordare l'encomiabile impegno del Generale Gennaro Niglio deceduto all'età di 55 anni a seguito di un incidente stradale avvenuto a Caltanissetta e distintosi, in anni veramente difficili per la Locride, per le grandi qualità umane, le capacità investigative e, soprattutto, per i prestigiosi risultati ottenuti finalizzati alla cattura di pericolosi latitanti della 'ndrangheta e per la sua innata predisposizione al contrasto della criminalità organizzata.
In memoria del loro qualificato impegno e sacrificio, è importante sostenere varie iniziative di prevenzione attraverso attività di sensibilizzazione nelle scuole e nei vari settori della vita economica del territorio, come già è avvenuto in alcuni casi, facendo si che, in poco tempo, si rafforzasse e consolidasse il rapporto di fiducia ed amicizia tra i cittadini ed i rappresentanti dell'Arma.

Il vero segnale di cambiamento nel rapporto tra Città ed Arma dei Carabinieri si è estrinsecato in particolar modo negli ultimi anni con azioni concrete e significative.

Anche le istituzioni locali, interpretando i sentimenti della popolazione laboriosa ed onesta, hanno offerto massima collaborazione a tale nuovo percorso riconoscendo, formalmente e solennemente, l'impegno degli operatori dell'Arma ed attribuendo qualificate onorificenze ai militari protagonisti di importanti operazioni finalizzate all'arresto di pericolosi criminali che con la propria azione mortificavano uno dei territori più belli della nostra Nazione.

Inoltre, sempre per volontà delle istituzioni locali, nel novembre 2009, alla presenza dei vertici regionali politici e militari, una delle più importanti piazze della città è stata intitolata alla memoria dei militari dell'Arma dei Carabinieri caduti nell'attentato di Nassiriya e per diversi anni è stata celebrata una funzione religiosa in suffragio dei "nostri" e "vostri" valorosi giovani caduti in una missione di pace mentre cercavano di garantire sicurezza a popoli più sfortunati. 
Quest'anno, ricorrendo il decimo anno da quel terribile attentato, la città rinnoverà il ricordo delle vittime con una importante e qualificata iniziativa.

Il nostro sincero e leale sostegno va a tutti gli uomini in servizio presso il Gruppo Carabinieri di Locri, che garantiscono stabilità all'ordine ed alla sicurezza che sono requisiti fondamentali e propedeutici alle iniziative di sviluppo socio-economico che l'Amministrazione comunale, che presiedo da solo tre mesi, sta programmando con l'obiettivo di creare nuove e concrete opportunità occupazionali. 

Tutto ciò per garantire un futuro certo ai giovani della città e del territorio e nel contempo evitare che, come spesso è successo in passato, qualcuno possa essere attratto dalle "sirene" criminali che garantiscono nell'immediato un guadagno facile, ma, allo stesso modo, assicurano anche una vita da "disperati" braccati dalle Forze dell'Ordine nella migliore delle ipotesi.

Sono certo che la nuova "casa" dei Carabinieri non sarà il punto di arrivo di un percorso difficile e travagliato, ma una grande conquista e, nel contempo, punto di partenza e riferimento istituzionale per importanti nuove attività che l'Amministrazione Comunale auspica si possano realizzare in totale sinergia anche con tutte le Forze dell'Ordine presenti sul territorio.
Deve essere continua l'attività di prevenzione sul territorio per consentire tranquillità e serenità in tutta la città con riduzione delle azioni criminali a scapito della collettività. 

Proprio al fine di dare anche un senso ed un giusto seguito all'importante azione dell'Arma e della Magistratura che, oltre ad imprimere numerose condanne, ha confiscato numerosi "beni" alla criminalità organizzata, il Comune di Locri sta avviando un confronto con l'Agenzia dei Beni Confiscati con l'obiettivo di comprendere come poter utilizzare nel migliore dei modi tali "beni", frutto di azioni illecite, considerato che ad oggi non si è riusciti, appunto, a dare una concreta azione in tale direzione.

Sempre in tale ottica di collaborazione si vorrebbe dare vita ad una "Fondazione Antiusura" al fine di poter tutelare le vittime di questo ignobile reato che riescono a trovare la forza ed il coraggio per denunciare i propri aguzzini alle competenti autorità. 

Inoltre, nella prossima seduta consiliare, tutto il Consiglio comunale chiederà l'istituzione di una "Commissione speciale", composta da consiglieri comunali e da cittadini rappresentanti delle varie categorie sociali in particolare commercianti ed artigiani. La "Commissione sulla legalità" avrà il compito di elaborare una serie di proposte, condivise con le preposte autorità del territorio, volte a rafforzare il contrasto al fenomeno della criminalità e della microcriminalità.
Nel ringraziarLa ancora una volta per la Sua autorevole presenza a tale importante e storica inaugurazione, Le rinnovo l'affetto di tutta la cittadinanza all'Arma dei Carabinieri, perché questo momento sia il punto di partenza di un percorso assicurato dai valori del senso civico, dell'educazione, del rispetto delle regole, perché nella Città di Locri, la "Città di Zaleuco", primo legislatore, si parli di sicurezza e leggi dello Stato.
Locri, 05.09.2013
                                                          Giovanni Calabrese
   Sindaco della Città di Locri


Inaugurazione caserma dei carabinieri Locri. Le fotografie.http://www.mnews.it/2013/09/inaugurazione-caserma-dei-carabinieri.html

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Scuderia Rossocorsa 150°. Concluso il I° Festival Autoretrò in riva allo Stretto

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Concluso il I° Festival Autoretrò in riva allo Stretto organizzato dalla Scuderia Rossocorsa 150°, la manifestazione organizzata dal sodalizio reggino ha visto sfilare 67 auto storiche provenienti da tutta Italia. Nonostante la non bella giornata, numerosi appassionati hanno visitato le auto in mostra lungo il corso Garibaldi, molte le auto storiche che hanno affascinato i reggini accorsi sin dalle prime ore del giorno di una domenica piovosa. Tra le bellissime auto spiccavano l'Alfa Montreal, la Fiat Dino, la Fiat Osi 1200, diverse Spider Alfa Romeo e Giulia GT, tra le quali un restauratissimo Zagato, un fantastico Mercedes 230 sl pagoda del 1963, una Fiat 1500 spider una rarissima Triumph Herald, la mitica intramontabile Fiat 600 trasformabile, diverse Fulvie coupe' rallye, tra le quali anche una 1600 hf, e per tornare ancora indietro con il tempo 2 affascinanti Fiat 500 C, per gli appassionati della scuderia Ferrari due modelli che rimarranno nella storia del cavallino e nel cuore di tutti noi italiani.

La giornata è proseguita a Melito Porto Salvo, dove anche lì migliaia di appassionati hanno potuto ammirare uno spettacolo che raramente si vede a queste latitudini. Merito al club reggino di aver infiammato i cuori di migliaia di automobilisti che grazie a questa splendida iniziativa hanno potuto rivivere momenti indimenticabili dell'automobilismo italiano e non solo.


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DA PLATI' LIBERI DI RICOMINCIARE PER SPINGERE I RADICALI ALLA VOLATA FINALE

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Paolo Ferrara: a bordo del nostro camper affiancheremo il tour calabrese dell'on. Rita Bernardini

"Da Platì Liberi di Ricominciare per spingere i radicali alla volata finale"

 

Il movimento Liberi di Ricominciare annuncia l'adesione ai quesiti referendari proposti dai Radicali per la riforma della giustizia, non limitandosi a un solo appoggio politico.

Sabato mattina, infatti, il Presidente Paolo Ferrara insieme al suo vice Rosario Sergi e dirigenti provinciali affiancheranno – a bordo del loro camper adibito ad ufficio mobile – il tour calabrese dell'on. Rita Bernardini accompagnata da Gianpaolo Catanzariti e Giuseppe Candido, per sollecitare la raccolta delle firmeper i referendum proposti dagli stessi radicali.

Infatti, in concomitanza con il digiuno contro la guerra chiesto da Papa Francesco, per la giornata di sabato 7, rilanciato da Marco Pannella nelle 206 carceri italiane sino a lunedì 9, si terranno alcune iniziative in Calabria. Proprio da Platì (RC) il movimento Liberi di Ricominciare vuol contribuire alla volata finale necessaria al raggiungimento della soglia delle 500.000 firme.

Alle ore 10:00 di sabato presso la Piazza Marconi (di fronte Palazzo Furore) Liberi di Ricominciare terràuna conferenza stampa insieme all'on. Rita Bernardini, aGianpaolo Catanzaritidei  Riformisti Italiani e Giuseppe Candido  dei Radicali per illustrare i quesiti referendari. Seguirà l'inaugurazione di un gazebo allestito alla raccolta firme.

Nel pomeriggio si proseguirà verso Lamezia Terme dove dalle 17:30 si farà tappa sul Corso Numistrano insieme anche a Giovanna Trovato e Sabatino Savaglio. 



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Cosenza. Prima visita istituzionale del neo prefetto Gianfranco Tomao questa mattina al sindaco Mario Occhiuto

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Prima visita istituzionale del neo prefetto Gianfranco Tomao questa mattina a Palazzo dei Bruzi

In queste prime settimane dall'insediamento si è già "goduto la città da turista" (avendo assunto l'incarico l'8 agosto) consigliandone la visita agli amici che "ancora non conoscono quanto bello e affascinante" sia il capoluogo bruzio, il neo prefetto della provincia di Cosenza, Gianfranco Tomao, che questa mattina si è recato in visita ufficiale a Palazzo dei Bruzi accolto dal sindaco Mario Occhiuto e dal capo di gabinetto Carmine Potestio.
Accompagnato dal vice prefetto vicario Massimo Mariani, il successore di Raffaele Cannizzaro ha disquisito all'incirca per un'ora con il primo cittadino soffermandosi a più riprese sul fatto di aver scoperto una Cosenza accogliente e ricca di suggestioni.
Si è trattato di un piacevole e informale colloquio di conoscenza, durante il quale Occhiuto ha elencato cenni storici, criticità e progetti dell'Amministrazione.
"Come avrà notato – ha affermato il Sindaco rivolgendosi al massimo rappresentante dello Stato sul territorio – in questo momento Cosenza è una città cantiere ma per fortuna abbiamo registrato disagi di viabilità soltanto lunedì scorso, a causa del rientro dalle ferie. Stiamo dunque trasformando il centro urbano contenendo al massimo i disagi per gli abitanti e i visitatori. Il Comune ha appaltato numerose opere – ci ha tenuto poi a dire - grazie all'utilizzo dei fondi strutturali scarsamente utilizzati perché, com'è noto, i fondi correnti comunali sono ingessati". A proposito del prossimo rifacimento dell'arredo urbano di corso Mazzini, non è mancato il riferimento alla futura valorizzazione di piazza XI Settembre su cui affacciano proprio gli uffici della Prefettura.
Contestualmente, si è parlato della difficile azione di recupero del centro storico ("per la quale sarebbe fondamentale il supporto dei privati"), del nuovo affidamento dei servizi delle Cooperative sociali per il cui bando è stata fondamentale la collaborazione fra Comune e Prefettura e delle politiche sociali ("a Cosenza – ha precisato Occhiuto – abbiamo un livello di welfare paragonabile solo a qualche città dell'Emilia Romagna").  
Dal canto suo, il prefetto Tomao ha apprezzato "la passionale descrizione esposta dal Sindaco, persona che immediatamente lascia trasparire quanto 'senta' la città" ed ha ringraziato per il benvenuto, aggiungendo: "Ho ascoltato di tanti progetti interessanti, Cosenza mi ha fatto da subito un'ottima impressione perché si presenta con un eccellente biglietto da visita. Con il Comune proseguiremo certamente in sinergia nell'opera che il prefetto Cannizzaro – ha dichiarato ancora Gianfranco Tomao – aveva iniziato. Senza dubbio – ha concluso – continueremo nella stessa direzione".    


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Subappalti AVR all'impresa Laurendi

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Reggio Calabria 5 settembre 2013 - L'operazione di polizia giudiziaria denominata "Xenopolis" che ha portato in carcere numerose persone e tra queste anche alcuni imprenditori rischia di generare confusione  e disorientamento nell'opinione pubblica rispetto alla corretta attività amministrativa dell'Ente provincia guidato da Giuseppe Raffa.

 E ciò in relazione alla manutenzione delle rete stradale provinciale affidata, per effetto dell'aggiudicazione dell'apposita gara d'appalto,  alla AVR che, ai sensi della vigente legislazione ha deciso di subappaltare  alcuni interventi. 

Nel mese di agosto dello scorso anno l'AVR ha inviato al Settore "Viabilità" della Provincia  una richiesta di autorizzazione   per l'affidamento di  un subappalto all'impresa Laurendi Domenico  (coinvolto nell'indagine di PG di ieri) con allegata  documentazione così come previsto dalla legge. La scrupolosa attività istruttoria della dirigente del settore e dei suoi funzionari, in applicazione  della legge 12 novembre del 2011, n.183 (Finanziaria 2012), ha portato a ulteriori accertamenti   (presso l'Agenzia delle Entrate, l'Inail, l'Inps, la Cassa Edile e il Tribunale di Reggio Calabria ) a conclusione dei quali, per motivi di opportunità e non già di legittimità, ha opposto diniego alla concessione del subappalto, comunicando tale decisione all'AVR con  nota del 4.12.2012.  

 In virtù di tale atto, l'impresa aggiudicataria dell'appalto di manutenzione della rete viaria ha  proceduto a rescindere  anche i contratti pregressi con l'impresa Laurendi.   La decisione del Settore "Viabilità"della Provincia è rimasta immutata anche dopo all'intervento del legale di fiducia dell'impresa Laurendi che,  con missiva del 13 febbraio di quest'anno,  ha contestato l'esclusione dal subappalto. Indicativa e pertinente  la risposta della dirigente della Provincia  che, nel confermare la decisione assunta dicembre del 2012, ha aggiunto ulteriori elementi a supporto della disposizione di non autorizzare il subappalto all'impresa Laurendi. 

"Non entro nel merito dell'attività giudiziaria, tengo, però, a precisare – dice il presidente Giuseppe Raffa -  che  l'indirizzo politico da me dato all'attività amministrativa dell'Ente che presiedo è stato, e continua ad essere, improntato ai criteri di trasparenza e legalità degli atti prodotti. Nel caso specifico devo esprimere  il compiacimento personale alla dirigente Catalfamo per aver coerentemente  interpretato tale indirizzo. Condivido peraltro il pensiero del questore Guido Longo sull'esigenza di creare uno sbarramento normativo di grande efficacia per regolare l'affidamento dei subappalti. In quest'ottica, già da qualche mese, la Giunta Provinciale ha deliberato l'adesione al protocollo di legalità  denominato "Sciamano" che, a breve, verrà sottoscritto  tra la Prefettura, il Comando provinciale dei carabinieri e l'Amministrazione provinciale. Un atto, questo, in grado di offrire una ulteriore opportunità  per ridurre, se non impedire,  i rischi relativi alle  possibili infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici".

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SCOPELLITI (PDL): "BUON LAVORO A CARABINIERI GRUPPO LOCRI".

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ARMA CARABINIERI, SCOPELLITI (PDL): "BUON LAVORO A CARABINIERI GRUPPO LOCRI".

LOCRI (REGGIO CALABRIA), 05.09.2013 - "Oggi lo Stato consegna in tempo record ai cittadini della locride e della Calabria intera uno straordinario presidio di legalità e sicurezza". E' quanto ha dichiarato l'On. Rosanna Scopelliti, deputata del Popolo della Libertà e componente della Commissione Difesa della Camera, presente oggi alla cerimonia d'inaugurazione della nuova caserma del Gruppo Carabinieri di Locri (RC), istituito nel 2006 dopo il delitto del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Fortugno.

"I lavori di costruzione di questo complesso - continua la Scopelliti - hanno preso il via nel 2009 e sono stati portati a termine nella primavera di quest'anno". "Nel nostro Paese - dice la parlamentare calabrese - non è affatto facile concretizzare un risultato così rapido. Basti pensare, ad esempio, alla costruzione della nuova caserma dei Carabinieri di San Luca, dove ci sono voluti ben quindici anni per completare i lavori a causa delle molteplici minacce ed attentati incendiari perpetrati sistematicamente contro le varie ditte appaltatrici".

L'On. Scopelliti ricorda che il Gruppo Carabinieri di Locri "è uno dei 12 comandi Gruppo d'Italia, segno di uno Stato che dopo un efferato delitto politico-mafioso, incardinato in una stagione che ha visto decine e decine di vittime nel comprensorio della Locride, non si limita alle prese d'atto, ma risponde concretamente al territorio fornendo mezzi e strumenti utili a colpire sempre più incisivamente la 'ndrangheta". "Un comprensorio - rammenta la deputata - dove lo Stato ha inviato i suoi migliori uomini per il contrasto repressivo e preventivo alla criminalità organizzata, i quali forti anche del crescente sostegno della società civile e soprattutto di giovani e associazioni come 'Ammazzateci tutti', hanno messo a segno importanti e gratificanti successi e restituito fondamentali spazi di democrazia e sovranità ai cittadini ed alle Istituzioni democratiche".

"Non so se sia un caso o meno - rammenta Rosanna Scopelliti - ma sono felice, da figlia di un magistrato ucciso dalla mafia e da rappresentante delle Istituzioni, che il taglio del nastro di questa nuova prestigiosa struttura avvenga a ridosso del trentunesimo anniversario dalla barbara uccisione di un grande servitore dello Stato, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa". "

E ricordare oggi qui il suo sacrificio - conclude l'On. Scopelliti - alla presenza di molti valorosi uomini e donne dell'Arma dei Carabinieri a partire dal Comandante generale Leonardo Gallitelli, credo sia il miglior modo per augurare a tutta l'Arma buon lavoro e sempre maggiori successi".

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Oggi 6 settembre 2013 in Lombardia

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MILANO, 6 settembre 2013 - AVVENIMENTI PREVISTI PER OGGI IN LOMBARDIA: VARESE - Lido Schiranna ore 08:00 Mondiali Master di Canottaggio (fino 8/9) CERNOBBIO (COMO) - Villa d'Este ore 08:45 Apertura Workshop Ambrosetti (fino 8/9) MANTOVA - p.za Sordello ore 09:00 Festivaletteratura (fino 8/9) MOLTENO (LECCO) - Cimitero ore 09:00 Traslazione delle spoglie di Lucio Battisti MONZA - Urban Center, F.S. ore 09:30 Convegno 'Mobilità elettrica: dalle parole ai fattì, con ministro Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi MILANO - Circolo della Stampa ore 10:30 Conferenza stampa di presentazione dell'iter conclusivo dello studio Cosmo sulla correlazione tra Ccsvi e sclerosi multipla MILANO - p.zza Tito Lucrezio Caro, 1 ore 11:30 Conferenza stampa di presentazione mostra fotografica 'Urban Storytellers' promossa da Renault Captur. MILANO - via Borgogna 3 ore 11:30 Conferenza stampa di presentazione della raccolta fondi per la riapertura della Casa della Cultura MILANO - Nike Stadium, Foro Bonaparte 50 ore 13:45 Conferenza stampa cestista americano Kevin Durant. A seguire incontra i tifosi (c.so Vitt. Emanuele 24, ore 18.00) e al Palazzo del Ghiaccio premiazione vincitori torneo 3v3 (via Piranesi 14, ore 20.00) MONZA - Autodromo ore 14:00 Prove libere del Gran Premio d'Italia di Formula 1 MONZA - Autodromo ore 15:30 Cerimonia di consegna del 'Premio Confartigianato motorì, per piloti, ingegneri, squadre, meccanici, giornalisti, fotografi e operatori delle pubbliche relazioni, con assessore regionale Antonio Rossi CERMENATE (COMO) - Via Europa Unita, 13 Visita del presidente Roberto Maroni al nuovo stabilimento vinicolo 'Natale Vergà. GONZAGA (MANTOVA) - Viale Fiera Millenaria ore 20:00 Convegno 'Rinascimento agricolo - analisi e proposte sul nuovo piano di sviluppo ruralè, con assessore regionale Fava SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) - Carroponte ore 20:00 Festa democratica del PD sul tema 'Diritti civili=Sviluppo economicò, con responsabile Forum Diritti PD Rosaria Iardino, Barbara Pollastrini e altri MILANO - Teatro alla Scala ore 20:00 Prima del balletto 'L'altra metà del cielò. SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) - Carroponte ore 21:30 Concerto Giuliano Palma Orchestra.

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Le notizie del giorno 6 settembre 2013, mattino

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DROGA: RETE DI SPACCIO IN ROMAGNA, 5 ARRESTI POLIZIA FORLÌ = Forlì, 6 settembre 2013 - La Polizia di Forlì ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Forlì Cesena, coadiuvata dal Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna e da unità cinofile antidroga, concluderà un'ampia indagine che ha permesso di smantellare una capillare rete di spaccio di droga posta in essere da un gruppo criminale costituito prevalentemente da persone di origine albanese, attive in Romagna, alcune delle quali clandestine. Ulteriori particolari saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 12 odierne presso la Questura di Forlì-Cesena. 

CRIMINALITÀ: OMICIDI PRIMAVERA A BARI, 7 ARRESTI = Bari, 6 set. -   - Sette persone sono state arrestate stamane da agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare nell'ambito delle indagini sull'omicidio del boss Giacomo Caracciolese avvenuto nel quartiere San Pasquale il 5 aprile e sul triplice omicidio avvenuto al quartiere San Paolo il 19 maggio quando morirono Vitantonio Fiore, Claudio Romito e Claudio Fanelli. Il bersaglio principale di questo secondo agguato, considerato dagli inquirenti la risposta al primo episodio, sarebbe stato Fiore, figlio del boss Peppino Fiore, detenuto, capo dell'omonimo clan. Nell'azione venne usata una mitraglietta kalashnikov. Una ottava persona viene ancora ricercata. Alle 11 si terrà una conferenza stampa in Questura. Proprio ieri si è svolto in Prefettura un Comitato per l'ordine e la sicurezza dedicato all'emergenza criminalità.

NAPOLITANO A BERLUSCONI: UNA CRISI ORA SAREBBE RISCHIOSA SENTENZA DELL'UTRI, I GIUDICI: PATTO TRA IL CAV E COSA NOSTRA Napolitano avverte Berlusconi: una crisi ora sarebbe rischiosa. Ma il Pdl non arretra: non si può stare con chi ci vota contro, dice Schifani. Il governo non cadrà, secondo Renzi, atteso oggi alle feste Pd di Piombino e Pieve a Nievole. Ancora guai intano per il Cav: per la Corte d'appello di Palermo, Dell'Utri fu mediatore del patto di protezione tra Berlusconi e Cosa nostra. ---. 

SIRIA: GLI USA PER L'INTERVENTO MILITARE, È GELO OBAMA-PUTIN VERSO AMPIO ATTACCO AEREO. IL PAPA SCRIVE: EVITARE MASSACRO Gli Usa starebbero preparando un ampio attacco aereo sulla Siria. La comunità internazionale resta intanto divisa sull'intervento: nulla di fatto ieri sera alla cena di lavoro del G20, che prosegue oggi a San Pietroburgo. Gelo tra Obama e Putin. Evitare un massacro, chiede il Papa in una lettera. In Egitto oggi nuovo venerdì di mobilitazione dei pro-Morsi. ---. 

DRAGHI: CAUTI SU RIPRESA GRADUALE MA TASSI ANCORA FERMI LETTA: SIA G20 DELLA CRESCITA. BORSA, ASIA IN LIEVE RIALZO La Bce mantiene l'impegno a tassi stabili o inferiori. C'è una graduale ripresa ma serve cautela, afferma Draghi. Sia il G20 della crescita, è l'auspicio di Letta per il vertice di San Pietroburgo. Apertura in lieve rialzo per le borse asiatiche. Attesi oggi dalla Germania i dati sulla produzione industriale a luglio e dagli Stati Uniti quelli sulla disoccupazione ad agosto ---

ANZIANA UCCISA A ROMA, FERMATO NIPOTE PARAPLEGICO PSICHIATRA UCCISA, OGGI UDIENZA CONVALIDA ARRESTO Un'anziana di 85 anni è stata uccisa ieri sera a coltellate nella sua abitazione di Roma. Fermato il nipote paraplegico, trovato all'interno della casa in stato confusionale. A Brescia è attesa oggi in Procura la madre della brasiliana uccisa dal datore di lavoro. A Bari prevista oggi la convalida dell'arresto per il tossicodipendente che ha ucciso la sua psichiatra. ---. 

VENEZIA, OGGI È IL GIORNO DI SCOLA. ARRIVA NAPOLITANO APPLAUSI PER LA ROMA DEL GRA NEL DOCUMENTARIO DI ROSI È il giorno di Ettore Scola oggi alla Mostra del cinema di Venezia: il regista presenta il suo film su Fellini 'Che strano chiamarsi Federicò e riceve il premio Jaeger-LeCoultre. Applausi ieri per l'ultimo film italiano in concorso: il documentario romano 'Sacro Grà di Gianfranco Rosi. Al Lido inizia oggi la visita del presidente Giorgio Napolitano. ---. 

CALCIO: STASERA ITALIA-BULGARIA PER QUALIFICAZIONE MONDIALI F1, OGGI LIBERE A MONZA. TENNIS,PENNETTA CERCA FINALE US OPEN L'Italia di Prandelli sfida stasera a Palermo la Bulgaria nelle qualificazioni ai Mondiali 2014. Ieri sera azzurrini ko col Belgio nei gruppi degli Europei. La F1: prove libere oggi a Monza per il Gp d'Italia; finisco la carriera alla Ferrari, assicura Alonso. Il tennis: oggi Flavia Pennetta cerca la finale degli Us Open sfidando la bielorussa Viktoryja Azarenka. 

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San Luca esempio della Calabria che cambia. Gli studenti “navigano” sul web via satellite. Caligiuri: un altro passo verso una rivoluzione culturale

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San Luca esempio della Calabria che cambia. Gli studenti "navigano" sul web via satellite. Caligiuri: un altro passo verso una rivoluzione culturale


"Ieri mattina a Locri il Comandante Generale dell'Arma Leonardo Gallitelli ha citato la Scuola di San Luca come esempio della Calabria che sta cambiando. Questo e' l'ennesimo riconoscimento a un esperimento culturale che si sviluppa attraverso la scuola". E' quanto ha affermato l'Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, il quale, questa mattina ha presenziato a Locri, assieme al Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, all'inaugurazione del Comando del Nucleo Carabinieri. Caligiuri ha poi proseguito citando i nuovi risultati conseguiti dalla scuola di San Luca sul superamento del divario digitale, che consente agli studenti di accedere a internet, "a dimostrazione - ha detto Caligiuri - che in Calabria nessuno deve restare indietro". Infatti, da qualche settimana si e' realizzata una connessione web via satellite presso l'Istituto "Corrado Alvaro" di San Luca, in provincia di Reggio Calabria. Nell'anno scolastico 2013-2014, nonostante le difficoltà, tutti gli studenti del centro aspromontano potranno navigare in rete a scuola grazie alla connessione via satellite messa a disposizione dalla società Eutelsat Italia, sollecitati dalla dirigente scolastica Domenica Cacciatore, che ha sottolineato come "la soluzione ci consenta non solo di rivoluzionare la didattica, ma soprattutto di dimostrare ai ragazzi e alle loro famiglie l'importanza di comunicare e di confrontarsi con il resto del mondo per una crescita sana e autentica".

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Girifalco (cz), il delitto Merlino inquadrato nella faida di Palmi tra i Gallico ed i Condello?

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Un sorvegliato speciale, Luciano Merlino, 46 anni, è stato ucciso in un agguato a Girifalco nel catanzarese. L'uomo era per strada, all'ingresso del paese, quando è passata una moto con due persone a bordo che hanno sparato una decina di colpi di pistola, uccidendolo sul colpo. Merlino, nato a Palmi (Reggio Calabria) ma da anni trasferitosi a Girifalco, era conosciuto dalle forze dell'ordine per reati in materia di droga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri

GIRIFALCO, IL DELITTO MERLINO, DI CHIARO STAMPO MAFIOSO: FAIDA, REGOLAMENTO DI CONTI O VENDETTA PERSONALE NELL'AMBITO DEL TRAFFICO DI DROGA LE IPOTESI INVESTIGATIVE PIỦ ACCREDITATE?

era sottoposto a regime restrittivo con obbligo di dimora. Luciano Merlino era,  originario di Palmi (RC) e ben noto alle forze di polizia; condannato a 25 anni di galera per l'omicidio di Rosario Sgró, eseguito il 4 maggio 1989 davanti al  comune di Palmi.  Delitto che venne inquadrato dagli inquirenti nell'ambito della faida Gallico-Condello.Un paio di anni fa era stato rimesso in libertà, con il divieto di risiedere nella provincia di Reggio Calabria. Aveva posto la sue residenza nuova a Girifalco (CZ).  Merlino sarebbe stato raggiunto da dieci-dodici di colpi esplosi o da una mitraglietta o da un AK 47, esplosi da due  centauri. Illeso miracolosamente un bambino che si trovava in compagnia della vittima 
Domenico Salvatore

 GIRIFALCO (CZ)- Si spara in Calabria ed a Girifalco, provincia di Catanzaro. E si spara per uccidere. "Cantano" le pistole,i kalashnikov e la lupara. In guerra come in guerra. Dentro la 'ndrangheta è la regola. Sebbene all'interno di Cosa Nostra, Camorra e Sacra Corona Unita, vi sia la medesima tradizione, uso e costume. Affari d'oro per i becchini detti "casciamortari" ed anche 'carrìamorti'. Benchè siano controllati dalla organizzazioni criminali nell'ambito del rakett delle estorsioni. O pagano salate mazzette, al limite della sopravvivenza, se non chiusura o vengono rilevate sotto falso nome; pratica altrimenti nota come 'intestazione fittizia dei beni'. L'effimera pax mafiosa, siglata qua e là, non esiste. Ể solo un "cavallo di troia" per calmierare le attività investigative delle forze di polizia ed annacquare l'azione della magistratura. Dal Pollino allo Stretto, "Odi spesso un tonar di ferree canne,/
Che rimbomba lontan di villa in villa./…".  La faida di Palmi, si trasferisce a Girifalco? I killers, incaricati di eseguire le loro macabre missioni, non si curano, se lì, vi siano dei bambini, delle donne, dei vecchi (come invece prescrivevano le vecchie regole del Codice dell'Onorata Società, Picciotterìa o 'Famiglia Montalbano'. Anche stavolta, per fortuna l'innocente creaturina è sfuggita ad un atroce e crudele destino, per il rotto della cuffia. Ma questo è un altro paio di maniche. Le indagini per risalire al movente ed all'esecutore materiale del delitto, vengono eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Girifalco, diretta dal capitano Vitantonio Sisto. Coordinato dal colonnello Salvatore Sgroi, comandante provinciale di Catanzaro. 

Con la supervisione del p.m. di turno che si muove agli ordini del procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo. Sul posto anche il medico legale per la perizia necroscopica esterna sul corpo della vittima e la ditta del "caro estinto" per la rimozione del corpo, trasportato all'Istituto di Medicina Legale, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, che disporrà l'autopsia. Solo dopo, la salma verrà restituita alla famiglia, per la celebrazione dei funerali, che avverrà in forma pubblica a Girifalco. Salvo diversa disposizione del questore di Catanzaro, Guido Marino. Stando alle prime voci, Luciano Merlino, stava passeggiando, assieme ad un bambino, in una via del centro, nei pressi di un esercizio pubblico, ignaro di essere nel mirino della 'ndrangheta. Forse non si è nemmeno accorto di passare dalla vita alla morte, quando una tempesta di piombo e fuoco, lo ha ridotto come un colabrodo. Colpito al tronco, al capo ed agli arti, l'uomo è stramazzato al suolo in un lago di sangue. Approfittando del fuggi-fuggi generale dei passanti, disorientati, atterriti, angosciati ed increduli, i killers eseguita la loro lugubre missione di morte, sangue e rovina, si sono dileguati immediatamente, verso luoghi più salubri. Ben lontani dalla cintura militare disposta intorno al vasto comprensorio. 

Con posti di blocco volante;perquisizioni domiciliari; controllo dei pregiudicati della zona; stub e alibi-orario. Non si hanno notizie, circa il ritrovamento della moto o di una macchina "pulita" servite per la fuga dei sicari. Non vi sarebbero testimoni al delitto. Ammesso per assurdo che qualche "scheggia impazzita" avesse visto nulla e fosse disposta a testimoniare in Tribunale. In una zona ad alta densità mafiosa, dove l'omertà che cuce le bocche a doppia mandata per paura di rappresaglie,vendette e ritorsioni, regna sovrana. Come di consueto, le indagini pesano tutte sulle spalle delle forze di polizia. Si comincia dal pedigree criminale della vittima; i reperti; i rilievi tecnico-balistici; gl'interrogatori di familiari, parenti, amici e conoscenti del defunto; e se ci sono, le immagini di qualche telecamera. Si spara, si diceva ad altezza d'uomo, al corpo, al bersaglio, per uccidere. Sebbene qualche volta, la scabrosa mission, non ottenga il risultato sperato. Scrivemmo in un precedente articolo…"Non corre pericolo di vita, il giovane Emanuele Pio Palaia di 27 anni, ricoverato all'ospedale Pugliese-Ciacci di Catanzaro, per ferite d'arma da fuoco. I medici del Pronto Soccorso, lo hanno medicato e rilasciato. Interrogato dai Carabinieri della Compagnia di Girifalco, non ha saputo fornire, elementi utili alle indagini. 

Il capitano Vitantonio Sisto, comandante della compagnia dei Carabinieri di Girifalco, nei giorni scorsi, aveva lanciato una raccomandazione ai giovani: "Siate tutti  cives, cioè cittadini che devono sforzarsi di contribuire al benessere di tutti con il lavoro onesto", nel corso di una manifestazione a Vallefiorita, Andava in onda, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso "Cittadino domani – Crescere nella legalità", organizzato dal Comune di Vallefiorita, in collaborazione con la "Biblioteca Errante" e l'Istituto comprensivo di Squillace.Secondo una prima sommaria ricostruzione della dinamica della sparatoria, il giovane si trovava, in quel momento, nei pressi del camposanto di Girifalco, quando sarebbe stato preso di mira da una persona a lui sconosciuta, armata di una pistola. Il Palaia, avrebbe avuto la prontezza di riflessi, utile e necessaria per schivare i colpi diretti alla sagoma, ma una pallottola, comunque lo avrebbe colpito alla spalla. La fortuna, comunque gli ha dato una mano. Un'ambulanza del 118, intervenuta sul posto con i sanitari a bordo, lo ha preso in custodia ed accompagnato al Pronto Soccorso del Ciacci-Pugliese di Catanzaro. 

La versione del giovane, che presenta delle zone d'ombra, non convince più di tanto gli organi inquirenti. I Carabinieri del Comando Provinciale diretto dal colonnello Salvatore Sgroi, sta valutando bene la cosa, prima di inviare il rapporto al p.m. di turno, che si muove sotto le direttive del procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo. 

Emanuele Pio Palaia, non è del tutto sconosciuto alle forze di polizia. Anzi.  Nei mesi scorsi il ventisettenne era stato assolto dai giudici della Corte d'appello di Catanzaro per il ferimento di un uomo avvenuto il 14 gennaio del 2011 a Girifalco. I giudici hanno accolto in pieno la richiesta della difesa e ribaltato la sentenza di primo grado.  I Carabinieri di Girifalco, lo conoscono bene. Il 28 gennaio 2011, lo avevano arrestato, con l' accusa di essere il responsabile del ferimento con arma da taglio, accaduto il 14 gennaio 2011 di Francesco Lavecchia, di 39 anni; in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per tentato omicidio emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica. E ristretto nel carcere di Siano. I due erano vecchie conoscenze dei militari per i numerosi precedenti penali. la colluttazione era avvenuta sul pianerottolo di casa del Lavecchia. 

Secondo l'ipotesi investigativa, tra i due ci sarebbe stata una lite nei giorni precedenti all'aggressione. Condannato in primo grado ed assolto (il 4 febbraio 2013)in Corte d'Appello "per non aver commesso il fatto". 

Il 10 febbraio 2010, il giudice monocratico di Catanzaro, Adriana Pezzo, assolveva  "perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato", tre uomini di Girifalco, arrestati il 10 novembre 2009 dai carabinieri con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Pio Emanuele Palaia, di 24 anni, Rocco Melina, di 37, e Salvatore Ferraina, di 32, tutti giudicati con rito abbreviato. Palaia è rimasto invischiato anche nell'operazione dell DDA "The Tractor", eseguita sempre dai Carabinieri della Compagnia di Girifalco. Un ingegnoso sistema per far quattrini, da investire nell'acquisto di cocaina, eroina e haschisc al …"super market della droga di Secondigliano e Scampia. In sostanza con il collaudato sistema del "cavallo di ritorno",  la banda, incassava  notevoli cifre dalle ignare vittime, a cui erano stati rubati i mezzi (automobili, trattori, motocicli ecc). In termini più chiari, i tre arrestati Sandro Ielapi, di 36 anni, Pio Emanuele Palaia (26) e Giuseppe Ziparo (25), arrestati dai carabinieri a Girifalco per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, spacciati nel comprensorio di Girifalco, Borgia e Amaroni; estorcevano denaro ai proprietari dei mezzi rubati per la loro restituzione. Un aumento di denunce per furto, che ha insospettito le forze dell'ordine. Da qui le indagini esperite in temo reale con  perizia da manuale ed uso di intercettazioni ambientali e telefoniche. 

Al Palaia, l'OCCC, venne notificata in carcere, dove si trova detenuto per il reato di tentato omicidio.'ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Gabriella Reillo, che aveva accolto la richiesta del sostituto procuratore, Paolo Petrolo. Con la supervisione della Procura della repubblica, diretta da Antonio Vincenzo Lombardo. Un pedigree criminale, utilissimo ai Carabinieri per capire meglio la dinamica, il movente e gli esecutori della sparatoria; se non i mandanti." Le indagini. In casi del genere, le indagini per risalire ai killer ed ai mandanti, ricostruire il delitto, recuperare le armi ecc. sono orientate a 360 gradi; e nulla trapela, che possa andare contro il segreto istruttorio. Solo, qualche 'spiffero', in…libera uscita, ottiene disco verde. Quando si è pronti a decodificarlo. Un delitto, un altro ed un altro ancora. Senza sosta, né soluzione di continuità. Le 'ndrine, sul territorio sono autonome e regolano le questioni a modo loro; pagano l'obolo annuale al locale di San Luca e sono soggetti solo alla "Provincia" di Reggio, organo supremo di autogoverno della 'ndrangheta planetaria. Il cittadino, non si rende conto di perdere la libertà e la democrazia a poco a poco e di vivere sotto una cappa di piombo. Prefetti, questori e procuratori capo della Repubblica, sindaci e governatori, hanno più volte fatto appello al senso civico. Tuttavia, il cittadino dorme ancora, il sonno dell'incoscienza e tarda ad assumere quel senso di responsabilità e di coscienza, che sarebbe la panacea di tutti i mali, che affliggono la società calabrese. Domenico Salvatore


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Rossano, Tribunale occupato

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Informazione & Comunicazione

Rossano, Tribunale occupato

Tribunale occupato. Da questa sera è in atto l'occupazione simbolica del Palazzo di Giustizia di Rossano, mentre si va verso forme di protesta forti ed eclatanti per manifestare tutto il disappunto nei confronti del decreto ministeriale giunto nel pomeriggio. 
In serata assemblea rovente dinanzi al Palazzo di giustizia, dove lo sconforto e la delusione hanno ormai preso il sopravvento rispetto alla speranza che, fino a qualche ora fa , ancora animava la battaglia. Il decreto ministeriale suona come un ultim'ora beffa ai danni di questo territorio e l'atmosfera da "De profundis" è più che palpabile. In attesa di concordare la cosiddetta "controffensiva" unitamente ai sei tribunali del comitato "Sei da salvare" ci si prepara ad un incontro a Roma con le rappresentanze degli altri Fori per intraprendere iniziative unitarie. Nel frattempo, nel corso dell'assemblea gli interventi che si sono susseguiti sono stati tutti concordi nel ribadire la "vergogna" del provvedimento che mortifica questo territorio e la necessità di passare ad azioni eclatanti. Tra le proposte l'occupazione ad oltranza del Tribunale nonché della strada statale 106 jonica con il coinvolgimento dei sindaci e delle popolazioni di tutto il comprensorio.  Resta la "timida" speranza di un decreto correttivo che, entro due anni, è previsto dalla stessa legge sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Al termine dei lavori dell'assemblea, più che mai animata e partecipata, si è proceduto alla nomina di un comitato ristretto per stabilire le iniziative da intraprendere, che si incontrerà domattina alle ore 10 dinanzi al Tribunale di Rossano. Intanto, avvocati, dipendenti e cittadini, hanno proceduto alla occupazione simbolica del Palazzo di Giustizia. In serata è stato poi diramato il bollettino medico sulle condizioni dell'ingegnere Flavio Stasi e dell'avvocato Mauro Mitidieri, giunti al sesto giornodi sciopero della fame. Entrambi, ha ribadito il dottor Ermanno Marino, sono estremamente provati e la presenza di corpi chetonici è indice di "acidosi metabolica difficilmente prevedibile nella sua evoluzione. Si ritiene  opportuna l'interruzione immediata dello sciopero della fame nonché il ricovero per monitorare il tutto in ambito ospedaliero"



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Tommaso Iaria a muso duro contro il circolo PD di Condofuri

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UN BOSCO DI CORNA

Condofuri (RC) 06.09.2013 Nella polemica di borgata, imbastita dal locale circolo del Partito Democratico contro il sottoscritto, la politica (quella vera) c'entra poco ma  si sente forte l'odore del sangue: è quello che si vuole! A corto di argomenti, costretti all'angolo, i moralisti sverniciati del "Pio La Torre" si scagliano a testa bassa nell'attacco personale contro l'avversario più urticante. Gli è che quando si tratta d'instillare odio a perdere, diciamocelo francamente,  i compagni sanno lavorar di fino. E per fortuna che mia madre mi ha generato con una scorza adeguata alla bisogna che, altrimenti, non sarebbe stato per nulla facile tener botta…

Affermare la sacrosanta verità oggi, in questo paese, può costar caro… tanto caro da correre il rischio di essere chiamato figlio della calunnia... Mistificare la realtà sino al suo completo stravolgimento, del resto, è proprio degli uomini senza spina dorsale e non è un caso se la smentita più  clamorosa al comunicato-simpatia del Pd arrivi dalle dichiarazioni  rilasciate dai ragazzi di L.A.Y. e dal loro Presidente a margine del dibattito incriminato. Ma, pensandoci bene, cosa ci si poteva aspettare da chi ha messo sotto i piedi il proprio codice etico dopo averci giurato su pubblicamente? Verrebbe da chiedersi, inoltre, quale insegnamento possa impartire alle nuove generazioni chi si  contraddice così platealmente e non ha il coraggio di affermare in pubblico ciò che dice in privato salvo poi accusare ingiustamente chi andrebbe sostenuto nel percorso di crescita o chi in anni e anni di impegno politico non ha mai dato adito a simili sospetti.

Piccola parentesi. Non si tratta qui di tirar per la giacca il tal o il tal altro, che la cosa mi ripugna e non poco, ma c'è da difendere la libertà di parola e di pensiero di ogni cittadino e da cristiano, che cerca anche in politica il Regno di Dio e la sua giustizia, ho il dovere d'intervenire.

La mia unica colpa è di aver detto cosa penso in merito all'assunzione della moglie dell'assessore Trapani e cioè che la Giunta avrebbe fatto meglio ad assumere il 3° e il 4° in graduatoria, utilizzando quel criterio di rotazione previsto nel bando per offrire l'opportunità di lavoro ad un maggior numero di giovani, invece di assumere, per due volte, la moglie dell'assessore. E siccome la sera del dibattito con la minoranza il Presidente del "Pio La Torre", forse infastidito dallo scirocco, non ci ha rimediato una bella figura con quel suo argomentare di graduatorie della guardia medica e di delibere che, probabilmente, non ha mai studiato a fondo, ecco che scatta l'attacco a palle incatenate contro il sottoscritto. E' chiaro che il tentativo del Sindaco e dell'ineffabile Presidente di circolo è di deviare dal problema:  i due, per evitare di entrare nel merito delle documentate critiche mosse dalla minoranza, raccontano non della vera opposizione bensì di un'altra, quella che vorrebbero loro. Da qui la polemica, condita con un'enormità di retorica buonista, tesa a propagare il messaggio subliminale secondo cui chiunque si permette il lusso di criticare l'operato dell'Amministrazione comunale deve per forza di cose essere un mafioso o un serial killer o un terrorista!!!

La cosa che più colpisce in tutta la vicenda, comunque, è l'insostenibile leggerezza dell'essere dei dirigenti del "Pio La Torre": se gli stessi fatti fossero accaduti non molto tempo fa avremmo visto l'intero circolo sfilare per le vie del paese prendendo a calci nel sedere gli amministratori… Ma lo si sa, i tempi cambiano e la stoffa degli uomini (quelli veri) non la si compra dal sarto. In attesa di un dibattito pubblico, ove potersi confrontare su questo e su tanto altro ancora, consiglio caldamente al Presidente del circolo PD, lui che si ritiene coerente, di condurre dirigenti e amministratori del suo partito per i campi a piantar cipolle di Tropea, che quelle fanno piangere uguale ma sono rosse per davvero! Colgo l'occasione per sollecitare il Sindaco Acchiappafantasmi a render al più presto noti scheletri e armadi dei quali ha dato notizia all'opinione pubblica. 

E' risaputo che a volte gli umili e gli illetterati son capaci di ragionare intorno alle cose della vita con maggiore profondità rispetto a quanti si trascinano sul groppone un titolo di studio qualsiasi con l'aggiunta di un paio di letture alla moda. A me è capitato spesso di apprendere proprio da coloro che avevano un'erudizione inferiore alla mia (di per sé appena sufficiente) e non riuscendo a trovare, in queste sere di fine estate, un vecchio saggio con cui dialogare delle contraddizioni di un partito (il PD) che straparla di popolo, democrazia e pari opportunità ma che non si scandalizza più se la Giunta Municipale assume la moglie dell'assessore (alla faccia della questione morale), non mi resta altro da fare che ritornare da don Mariano Arena <<…Il popolo, la democrazia sono belle invenzioni: cose inventate a tavolino, da gente che sa mettere una parola in culo all'altra e tutte le parole nel culo dell'umanità, con rispetto parlando… Dico con rispetto parlando per l'umanità… Un bosco di corna, l'umanità, più fitto del bosco della Ficuzza quand'era bosco davvero. E sai chi se la spassa a passeggiare sulle corna? Primo; tienilo bene a mente: i preti; secondo: i politici, e tanto più dicono di essere col popolo, di volere il bene del popolo, tanto più gli calcano i piedi sulle corna; terzo: quelli come me e come te… È vero che c'è il rischio di mettere il piede in fallo e di restare infilzati, tanto per me quanto per i preti e per i politici: ma anche se mi squarcia dentro, un corno è sempre un corno; e chi lo porta in testa è un cornuto… La soddisfazione, sangue di Dio, la soddisfazione: mi va male, muoio, ma siete dei cornuti…>> (L. Sciascia, Il giorno della civetta).

 

Tommaso Iaria- Consigliere comunale

 




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Maritato - AssoTutela: La Kyenge dovrebbe sapere che per natura i figli nascono da due genitori: madre e padre

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Maritato - AssoTutela: La Kyenge dovrebbe sapere che per natura i figli nascono da due genitori: madre e padre

"Mi spiace per la ministra Kyenge che ha chiesto di abolire i termini 'padre' e 'madre' per annullare le distinzioni tra le coppie etero e gay, ma la natura non la possiamo distruggere o cancellare . Non possiamo obbligare le persone a cambiare nome alle cose".
Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.

"Fatto salvo il diritto di ciascuno di vivere la propria affettività e la propria sessualità come crede, per nessuna ragione  lo Stato può cancellare ciò che la natura ha stabilito che i figli nascono da due genitori: madre e padre, maschio e femmina, e che tali devono continuare ad essere chiamati. Per i sociologi - chiosa il presidente Maritato - il cambiamento è una vera e propria terapia di vita che aiuta a scoprire, ma cambiare abitudini inoltre può far diminuire la propria autostima (24%) scelta, follia o provocazione che sia, saremo costretti a valutare un'azione legale contro il ministro, nelle prossime ore, valutando e ravvedendo reato specifici contro la collettività. Il diritto alla personalità non può essere violato da nessuno".

Roma, 06 settembre 2013 




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CSI REGGIO CALABRIA - 70esima stagione del Centro Sportivo Italiano al via: 10.000 atleti reggini coinvolti

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70 ANNI DI CSI : IL COMITATO REGGINO È GIÀ AI NASTRI DI PARTENZA, TUTTO PRONTO PER LA STAGIONE 2013 - 2014
Al via un nuovo anno di  Centro Sportivo Italiano: attenzione allo sport rosa, ai settori giovanili e alla formazione. L'Oratorio Cup, il motore del Comitato. In cantiere i progetti: CSI Sportinfest, ad ottobre, e l'EduSport, in primavera. Tutte le informazioni necessarie sul nuovo sito www.csireggiocalabria.it

REGGIO CALABRIA – 70 anni e non sentirli. Non è uno slogan, ma la consapevolezza di essere vettore di un messaggio riconoscibile e riconosciuto: quello del Centro Sportivo Italiano, che dal 1944 è promotore dello sport inteso come "strumento educativo". « C'è un motivo – afferma Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI – che ogni anno personalmente mi spinge a programmare una nuova stagione: il fatto che siamo in continuità con quella che è la storia che fa significativo il nostro percorso; la nostra storia sono i ragazzi che crescono in oratorio e potrei citare i vari Rivera, Moser, Filippo Inzaghi che hanno fatto grande il nome dello Sport italiano in epoche diverse. Eppure il mio pensiero va a tutti quel grande popolo invisibile che opera e cammina grazie all'intuizione di Luigi Gedda ». 

Riparte dunque la stagione del CSI di Reggio Calabria; tanti i percorsi sportivi attivati: dai campionati nazionali di basket, calcio (calcio a 5, calcio a 7, calcio a 11 over 45) e pallavolo (pallavolo femminile, pallavolo, maschile e pallavolo mista) all'attività motoria per i bambini delle scuole materne ed elementari, dal settore giovanile (calcio a 7, calcio a 5, calcio a 11 Under 6, Under 8, under 10, under 12, under 14, mini Basket e Mini Volley) all'Oratorio Cup. E poi ancora calcio a 5 femminile, tennis tavolo e la Gimkana Tour; fiore all'occhiello la formazione, per il CSI pietra miliare di ogni attività. « Il Comitato reggino – afferma Cicciù – sta crescendo a vista d'occhio e si sta allineando alla qualità CSI nazionale. Una struttura che sta diventando complessa, basti pensare alla nostra classe arbitrale composta da oltre 40 fra direttori di gara e giudici sportivi, che grazie all'organizzazione può supportare le intuizioni del Comitato in termini di promozione sportiva, in tal senso mi preme fare un ringraziamento speciale al Vicepresidente Mimmo Aricò. In virtù di questo, spesso e volentieri siamo promotori di progetti pilota e di iniziative uniche nel panorama italiano. Questo avviene grazie all'abnegazione del Consiglio provinciale, dei responsabili sportivi, dei referenti dei campionati: abbiamo campionati attivati lungo tutto il territorio provinciale da Cittanova a Locri. Quest'anno puntiamo dritti ai 10.000 atleti e 400 squadre, un risultato che non bada ai numeri, bensì alla sostanza: Reggio continuerà il suo percorso di rinnovamento culturale del mondo dello Sport. Ribadisco non è niente di nuovo, è il CSI che spegne 70 candeline, ma è un evergreen per idee e progetti ».

In cantiere alcuni eventi speciali, su tutti è ormai prossimo all'annuncio il programma del CSI Sportinfest, giunto alla sua quarta edizione che anche quest'anno vedrà Reggio Calabria come capitale dello Sport Educativo in Italia. Poi la seconda edizione dell'EduSport, lo stage residenziale che l'anno scorso ha registrato la presenza di 150 corsisti. È già a lavoro tutta l'Area Progetti del Comitato per definire le novità per gli affiliati e i simpatizzanti del CSI o anche semplici appassionati sportivi. Per i campionati menzione ah hoc per il "Memorial Domenico e Chiara" che nasce dalla collaborazione con l'omonima associazione e metterà in palio delle borse di studio per i vincitori. 
 
Per il settore giovanile, il CSI di Reggio Calabria non mancherà di proporre campionati internazionali, nelle loro rarissime tappe al Sud Italia, come la "Gazzetta Cup" e la "Danone Cup"; novità per quest'anno sarà un'iniziativa che vedrà coinvolto il brand "Mc Donald". 
« Sentiamo che il nostro progetto – prosegue Cicciù – sta crescendo: lo percepiamo dai partner privati storici, come Banca Generali, e dai nuovi che stanno scegliendo di collaborare con il CSI, lo misuriamo dal progetto "Giocare per credere" che è il grande filo rosso di questo quadriennio che ha visto l'interessamento fattivo dell'Amministrazione Provinciale, presieduta dal presidente Raffa. Lo tocchiamo con mano nelle parrocchie, negli uffici diocesani Sport e Tempo libero, grazie alla grande sinergia con don Mario Lusek dell'Ufficio Nazionale, nonché della Pastorale Giovanile, nelle curie, nei comuni che seppur in gravi disagi economici ci prestano il loro supporto logistico, negli Istituti scolastici. Sta crescendo il concetto di "rete sportiva" grazie anche all'amicizia che ci lega al CONI Calabria e a Mimmo Praticò che, in linea col Presidente CONI nazionale Malagò, sta rilanciando al nostro fianco una politica sportiva che ripristini la centralità degli oratori e degli spazi aggregativi ».

Una squadra, quella del CSI, che propone le sue attività conscia della propria mission: promuovere lo Sport per promuovere l'uomo. « Fra qualche mese – conclude Cicciù - saranno 70 anni di esperienza; 70 anni in cui il CSI ha introdotto norme statutarie presso il Legislatore e presso gli Enti Locali, idee rivoluzionarie in materia di sport, alla stregua di iniziative popolari e perché no, anche di flop. Ma è proprio dai fallimenti, connaturati nell'uomo e in ogni sua azione, che ripartiamo, come ci sprona il Presidente nazionale Achini, "nel sogno di migliorare il mondo". Questa la vision, tante le azioni in campo. Se devo spendere un grazie, l'ultimo è rivolto a tutti i volontari che operano nelle associazioni sportive affiliate al CSI. Alla loro gratuità che la fonte di ispirazione di ogni nostro progetto. Concludo poi con un augurio: buon anno sportivo Reggio che si riparta dai giovani per "resettare" la nostra amata Città e provincia ». 



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Rinascita in festa. Longo: «Dal sindaco solo chiusure e prese in giro». E Conia: «Cascarano "Chi l'ha Visto? Si dimetta"

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Cinquefrondi (Reggio Calabria), 05/09/2013 – Nel preludio della performance artistica degli Etnosound - gruppo che affonda le proprie radici proprio a Cinquefrondi - e col prodromo della proiezione in anteprima della loro ultima clip "Paisi", firmata dal regista Mauro Nigro, orgoglio dell'appartenenza e partecipazione sono stati i sostantivi che hanno condensato gli interventi dal palco di Michele Conia, Giuseppe Longo e Francesco Belziti. In un parco Matteotti assiepato di pubblico è andato anche in scena il racconto unilaterale di un altro film, quello amministrativo di Cinquefrondi, che ha avuto come protagonisti l'attuale compagine di maggioranza – convitata di pietra – da una parte, ed i rappresentanti di Rinascita - sul palco - dall'altra. «Nella ricorrenza del cinquantennale della scomparsa del grande Pasquale Creazzo, stiamo lavorando per la nostra cittadina – ha sbottato Belziti – perché vogliamo che torni ad essere il paese più importante della piana. E cambiare si può!» E nel prosieguo, Giuseppe Longo non s'è sottratto a dar fuoco alle polveri di un dibattito che lo ha visto particolarmente critico verso l'amministrazione Cascarano. «Crediamo che i cittadini di Cinquefrondi si siano resi conto d'aver sbagliato ad eleggere Cascarano, un giovane d'età ma vecchio nel modo di governare. Qui c'è bisogno d'uno scatto d'orgoglio per essere tutti protagonisti poiché è un dovere verso i nostri figli. E noi siamo una classe dirigente già pronta a governare.» 

Il consigliere provinciale poi riferendosi ad una nostra intervista al sindaco, presa a spunto per biasimarlo non ha certo usato mezze parole: «quando il sindaco afferma che d'aver migliorato la vita ai cittadini – praticamente eruttando scintille dal palco – crede di prenderci tutti per il c..o! ma i cinquefrondesi hanno occhi per vedere che questo paese è abbandonato a se stesso ed all'incuria» con un'altra frecciata riservata alle fratture che il sindaco avrebbe provocato all'interno della stessa comunità, affermando che «chi amministra ha il dovere di evitare spaccature e divisioni, specie tra cittadini». E sulla propria azione politica di consigliere provinciale impegnato per il territorio, Longo ha dato battaglia. «Ho preso atto del mio ruolo di minoranza in consiglio. Ciò non di meno, ho inteso collaborare con la giunta Raffa, per cercare di ottenere maggiori benefici possibili per il mio territorio». 

Ma la polemica, sempre viva, era appostata dietro l'angolo e lo spunto è scaturito nell'argomentare del rifacimento del viale Pertini. «Cascarano ha voluto incomprensibilmente accollarsi tutto il finanziamento di 587.000 € con un mutuo per 29 anni. Ed io – ha chiarito inesorabile - nonostante il mio interessamento, da lui ho ricevuto solo porte chiuse in faccia». In questo mare magnum di dispute, per finire, ha dato notizia che il 30 settembre prossimo il carcere "Daga" verrà riaperto, appurato che il Ministero starebbe riassegnando il personale per la struttura. In conclusione, al portavoce di Rinascita, Michele Conia, è toccato spiegare ai cittadini come «attraverso questa festa vi vogliamo far vedere come noi intendiamo amministrare tra la gente, mentre i cittadini per vedere il sindaco in paese hanno bisogno di chiamare "Chi l'ha Visto"». E non s'è fatto scappare l'occasione di ritornare sulla contesa scoppiata in merito alla convocazione dei capigruppo di qualche mese addietro pungendo questa volta il duo Bellocco-Scappatura: «altro che coesione! Bellocco e Scappatura, fingono e non si parlano da tempo, e questo è noto a tutti!» nel contempo esponendo la propria idea di amministrazione partecipata valorizzando le risorse del territorio e ironizzando sul fatto che «ancora stiamo aspettando quel famoso piano per il lavoro che doveva abbattere la disoccupazione del paese…». 

La difesa della democrazia, le periferie trascurate, i servizi sociali carenti, la villa comunale fatiscente, il palazzo comunale senza connessione ad internet sono state le altre criticità su cui Conia ha voluto polemizzare a distanza con Cascarano a cui, per finire a rivolto un' esortazione ironica: «il sindaco si dimetta - ha concluso – se pensa che c'è la crisi e non è in grado di amministrare. C'è già qualcuno pronto a prendere il suo posto…» 

Giuseppe Campisi

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Dal 20 al 22 settembre, PANE IN PIAZZA a Vigevano (PV), la 23esima edizione della manifestazione benefica “nelle mani” dei maestri panificatori italiani ed internazionali

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Pane in Piazza 2013

 

Dal 20 al 22 settembre, a Vigevano (PV), la 23esima edizione della manifestazione benefica "nelle mani" dei maestri panificatori italiani ed internazionali

 

Abstract

In un'epoca di emergenze sociali come quella che stiamo vivendo, il pane diventa ancora una volta il simbolo della sopravvivenza e della volontà di utilizzare le mani per ricavare qualcosa di concreto. E anche in questo senso, deve essere letta la 23esima edizione di Pane in Piazza, che dal 20 al 22 settembre 2013 porta nella splendida cornice della Piazza Ducale di Vigevano (PV) le abili mani di maestri panificatori italiani ed internazionali, 300 metri quadrati di laboratori a cielo aperto che per tre giorni saranno al servizio di grandi e piccini con workshop e corsi all'insegna del gusto.

I forni e le impastatrici lavoreranno 24 ore su 24 per offrire al pubblico ogni tipo di prodotto da forno, che i visitatori potranno gustare con una piccola offerta: a qualunque ora pane, pizze, focacce, piadine romagnole e bomboloni.

Tra eventi, gare culinarie, convegni con delegazioni da tutta Italia e dall'Europa e laboratori didattici per i più piccoli, il profumo del pane e dei suoi derivati si mescola nell'aria con quello della solidarietà. Nell'ambito della 23° edizione, dopo un'analisi approfondita delle esigenze del territorio di riferimento, si è deciso di rivolgere l'attenzione alla SOCIETA' SAN VINCENZO DE PAOLI Consiglio Centrale di Vigevano – ONLUS -  per rispondere alla necessità di elettrodomestici per stoccaggio di generi alimentari del Banco Alimentare da distribuire in Vigevano – e a COME NOI Cooperativa Sociale di Mortara – ONLUS, come sostegno alla necessità di adeguamento di servizi igenici per persone con disabilità appartamento sito in Parona Lomellina - progetto CASA MIA per autonomia residenziale persone con disabilità e loro famigliari.

 

Versione estesa

Quando si dice "essere fatti di una buona pasta", è proprio questo che si deve intendere. Da 23 anni, ogni terzo weekend di settembre, Pane in Piazza– manifestazione nata nel 1991 dalla volontà di Lions Club Vigevano Colonne e Club del Gusto Lomellino come appello di solidarietà per l'alluvione del Bangladesh – raccoglie fondi per realtà di volontariato utilizzando come strumento proprio il nutrimento per eccellenza, rendendolo protagonista in tutte le fasi della propria lavorazione e mettendo a sua disposizione un palcoscenico d'eccellenza come quello della Piazza Ducale di Vigevano (PV).

In un'epoca di emergenze sociali come quella che stiamo vivendo, il pane diventa ancora una volta il simbolo della sopravvivenza e della volontà di utilizzare le mani per ricavare qualcosa di concreto. E anche in questo senso, deve essere letta la 23esima edizione di Pane in Piazza, che dal 20 al 22 settembre 2013 porta nella splendida cornice della Piazza Ducale di Vigevano le abili mani di maestri panificatori italiani ed internazionali, 400 metri quadrati di laboratori a cielo aperto che per tre giorni saranno al servizio di grandi e piccini con workshop e corsi all'insegna del gusto.

I forni e le impastatrici lavoreranno 24 ore su 24 per offrire al pubblico ogni tipo di prodotto da forno, che i visitatori potranno gustare con una piccola offerta: a qualunque ora pane, pizze, focacce, piadine romagnole e bomboloni.

Tra eventi, gare culinarie, convegni con delegazioni da tutta Italia e dall'Europa e laboratori didattici per i più piccoli, il profumo del pane e dei suoi derivati si mescola nell'aria con quello della solidarietà. I contributi raccolti nel corso degli anni, grazie alla generosità del pubblico che sostiene con entusiasmo l'evento annuale, sono stati distribuiti in Bangladesh, a A.I.A.S., A.M.A.R., Fileremo, La Fucina, Soc. Medico Sportiva con l'acquisto di un defribillatore, Comunità Francescana, Casa accoglienza Ducci, Quadrifogli, Fondazione Madre Amabile, Progetto Prabis in Guinea Bissao, per la ricerca sulla Korea di Huntinghton, per il restauro di Duomo, Chiesa di San Dionigi, Chiesa del Carmine, Chiesa Madonna degli Angeli, ABIO, Frati, mensa dei poveri e a tanti altri enti e associazioni.

Nell'ambito della 23° edizione, dopo un'analisi approfondita delle esigenze del territorio di riferimento, si è deciso di rivolgere l'attenzione alla SOCIETA' SAN VINCENZO DE PAOLI Consiglio Centrale di Vigevano – ONLUS -  per rispondere alla necessità di elettrodomestici per stoccaggio di generi alimentari del Banco Alimentare da distribuire in Vigevano – e a COME NOI Cooperativa Sociale di Mortara – ONLUS, come sostegno alla necessità di adeguamento di servizi igenici per persone con disabilità appartamento sito in Parona Lomellina - progetto CASA MIA per autonomia residenziale persone con disabilità e loro famigliari.

 

Per informazioni: Pane in Piazza

Email: paneinpiazza1990@libero.it

Tel. 331.9846286/338.5831727

Pagina FB: https://www.facebook.com/pages/PANE-IN-PIAZZA-Vigevano/138745446145882?fref=ts

 

Per informazioni: Infopoint del Castello

(ingresso dallo scalone della Piazza Ducale)

Tel. 0381.691636

E-mail: infopointcastello@comune.vigevano.pv.it

Sito web: www.comune.vigevano.it







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AssoTutela: “San Camillo, restyling di facciata”

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AssoTutela: "San Camillo, restyling di facciata"

"Nell'ospedale restaurato le prestazioni calano vertiginosamente. I cittadini si tengono lontani dal San Camillo. Lo dicono le statistiche degli ultimi anni: le percentuali di prestazioni ambulatoriali vanno sempre più giù". Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, illustrando i risultati di una recente visita nel grande nosocomio romano. "Il San Camillo è come una signora che si è rifatta il trucco senza prima lavarsi – dichiara il presidente - ai padiglioni restaurati di fresco, fanno da contraltare viali dissestati, pieni di buche e avvallamenti, rattoppi alla meno peggio. Sono numerosissime le denunce dei visitatori infortunati inviate in direzione. Poi l'assedio delle macchine buttate dovunque, in modo disordinato, senza alcuna indicazione sulle direzioni di marcia: in ospedale entra chiunque. Non aiuta neanche il continuo intervento del carro attrezzi che rimuove quelle in divieto di sosta, ovvero la maggior parte. Un girone infernale, con conseguenze immaginabili per la sicurezza dei pedoni e la qualità dell'aria, considerato che per edificare nuovi padiglioni e servizi, sono stati abbattuti – tra il 1998 e il 2012 - più di 500 alberi e un ettaro di verde è stato cancellato. Poi la mancanza di indicazioni corrette e visibili per individuare i reparti. Anni fa furono stanziati 91 mila euro per la segnaletica ma non si conosce la fine che hanno fatto i fondi e i sospirati cartelli. Peccato – chiosa il presidente – vedere il declino di un polo di eccellenza che un tempo costituiva la più grande azienda sanitaria europea".  

Roma, 06 settembre 2013 




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PALERMO: SORPRESO A RUBARE IN UN ESERCIZIO COMMERCIALE. 23ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

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PALERMO: SORPRESO A RUBARE IN UN ESERCIZIO COMMERCIALE. 23ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

 

Ieri notte intorno alle 02.30 l'equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile è transitata in via Colonnello Missori (traversa di corso dei Mille), quando ha notato quattro giovani armati di attrezzi da scasso intenti a forzare la saracinesca di un magazzino.

I malfattori accortisi dell'arrivo dell'autovettura di servizio si davano immediatamente alla fuga, di cui tre a bordo di due motocicli ed uno a piedi. Quest'ultimo scappato in direzione  via Fratelli Campo, veniva raggiunto e bloccato da un'altra pattuglia giunta sul posto in ausilio.

Ritornati sul posto, i militari constatavano che la saracinesca del magazzino era stata divelta e che per terra erano stati abbandonati gli attrezzi usati per il furto, tra cui: un piede di porco, un tubo di metallo lungo circa un metro e mezzo, una chiave piega tubi ed un casco di colore nero, posti sotto sequestro.

Il giovane fermato dai Carabinieri veniva accompagnato in caserma ed identificato in

GAGLIARDO Pietro,nato a Palermo classe 1990, residente in Corso Tukory.

La proprietaria dell'immobile ed il titolare dell'esercizio commerciale, avvisati dai militari di quanto accaduto, si recavano in caserma dove sporgevano regolare denuncia.

Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, il GAGLIARDO tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato in concorso, veniva tradotto presso il Tribunale di Palermo e sottoposto al rito direttissimo. A seguito della convalida dell'arresto veniva ristretto all'Ucciardone in attesa di udienza.

Palermo, 6 settembre 2013

 




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Genova, il gavettone alla Festa del PD, Giullemani dal compagno Luciano!

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L'ex presidente della Camera Genova gavettone a Violante l'ex presidente della Commissione parlamentare antimafia congresso del Partito Democratico, Violante non ha dubbi: «Si farà, ci sarà chi vince e chi perde. Non siamo come il Nicaragua dove una volta chi vinceva cacciava tutti quanti gli altri. Siamo una forza democratica. Non c'è un meccanismo per il quale chi vince, caccia. Se Renzi vincerà non caccerà nessuno. Chi vince non caccia, ma governa. E chi ha perso farà opposizione interna, ma con l'obiettivo comune di far vincere al Pd le prossime elezioni».  Angelino Alfano ha invece ribadito che: «Il caso Berlusconi non è chiuso, speriamo che l'Unione europea dimostri la sua innocenza».

GENOVA GABRIELE MANZATO 34 ANNI, CHE IN PASSATO, AVEVA GIÁ AGGREDITO L'EX SINDACO MARTA VINCE; IL SINDACO DI GENOVA, MARCO DORIA  ED IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA CLAUDIO BURLANDO PER PORRE IN EVIDENZA LA SUA DIFFICILE POSIZIONE DI LAVORATORE PRECARIO ALLA FESTA DEMOCRATICA DI GENOVA…" VIOLANTE, FA CALDO!", MA LA VITTIMA DELLA'GGRESSIONE CON APLOMB RISPONDE AI GIORNALISTI:NON PREOCCUPATEVI, SONO COSE CHE SUCCEDONO" 
Domenico Salvatore
Un gavettone, ma non siamo sotto il 'regime' dei nonni della naja. Il "compagno" (tesserato nel 1979 al PCI  ), ex giudice istruttore del Tribunale di Torino; docente all'Università sempre di Torino ed in quella di  Camerino;deputato al Parlamento; capogruppo alla Camera; editorialista; presidente della Commissione Parlamentare Antimafia; presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante, è un uomo di mondo e non si  scompone più di tanto, perché uno scellerato, con gesto goliardico gli rovesci addosso una  bottiglia d'acqua, in piena estate; non macchia. L'onorevole Violante, in passato ha ricevuto, ben altre minacce ed intimidazioni. A parte quelle pesanti e note della 'Brigate Rosse'. Qualche tempo fa, sarebbe stato impossibile avvicinarsi a meno di due metri da lui; circondato com'era da un nugolo di 'gorilla' e body-guard. L'eventuale aggressore, prima di finire in prigione, avrebbe comunque rimediato una "massaggiata" speciale; se non calci e pugni e botte da orbi, qualora avesse reagito. Il settuagenario Luciano Violante, a prescindere dalle nostre considerazioni può essere paragonato ad un 'Padre della Patria'. Senza invocare il dettato dell'articolo 21 della Carta Costituzionale, leggi inerenti e seguenti e successive modifiche ed integrazioni. Pertanto, ha diritto sacrosanto ed inviolabile ad esprimere la sua opinione, il suo giudizio. Il suo nome, era tra quelli 'papabili' alla carica di Capo dello Stato. Un personaggio dotato di grande equilibrio e senso dello Stato. Pur essendo un militante, professante e praticante della Sinistra, è ben visto anche a Destra. Quando il segretario del PDS, DS, PD (ex PCI), Walter Veltroni, chiese a molti 'compagni' di non ricandidarsi; per consentire un rinnovamento effettivo del partito e lo sfoltimento dei quadri dirigenziali. Violante, dichiarò di non volersi più candidare alla Camera e nemmeno al Senato. Non fanno gridare allo scandalo questi attentati, sia pure più dimostrativi che pericolosi, ma fanno riflettere sul prezzo della popolarità ( e della credibilità), che ogni uomo politico di peso e di spessore, debba pagare. Il 'bersaglio', è raggiungibile più facilmente. Aumentano, perciò i rischi ed i pericoli per l'incolumità fisica e morale. Ha votato per Pierluigi Bersani, in occasione delle elezioni primarie del Partito Democratico del 2009, d'accordo, che male c'è? Nessuno, può violare i suoi diritti inalienabili. La sua opinione in merito alla vicenda Berlusconi a molti è piaciuta. Sebbene a parte i forcaioli ed i giustizialisti vi siano i contras, che non la digeriscono; e contestano aspramente. Così come, la sua opinione, sul Congresso del partito, che oltretutto, sta subendo il salto della quaglia.  Ma andiamo a vedere che cosa ci propone il 'lancio' dell'Agenzia Ansa…""Si farà il congresso, ci sarà chi vince e chi perde. Non siamo come il Nicaragua dove una volta chi vinceva cacciava tutti quanti gli altri. Siamo una forza democratica". Lo ha detto Luciano Violante, questa sera alla Festa Democratica Nazionale, a Genova. "Non c'e' un meccanismo per il quale chi vince, caccia. Se Renzi vincerà non caccerà nessuno. Chi vince non caccia, ma governa. E chi ha perso farà opposizione interna, ma con l'obiettivo comune di far vincere al Pd le prossime elezioni". Festa Pd, contestatore colpisce con gavettone Violante - Luciano Violante e' stato aggredito con getti d'acqua da un contestatore, oggi a Genova, mentre rispondeva alle domande dei giornalisti a margine della festa Democratica. Un giovane, non nuovo a questi episodi nella città ligure, è arrivato alle spalle dell'ex presidente della Camera, rovesciandogli addosso il contenuto di una bottiglia d'acqua. "Fa caldo, Violante!'', gli ha gridato, poi si è allontanato. "Ho voluto rinfrescargli un' po' le idee. L'ho visto confuso in questo periodo...ora però vorrei che sia garantista con me come è stato con Berlusconi. E mi aspetto che non mi denunci per un semplice gavettone". Con queste parole Gabriele Manzato, 34 anni, genovese, ha spiegato il suo gesto. In passato l'uomo ha tirato una torta in faccia all'ex sindaco Marta Vincenzi, è stato protagonista di un'incursione a casa di Beppe Grillo e di un battibecco con l'attuale primo cittadino Marco Doria. Rischia una denuncia a piede libero. Sull'accaduto indaga la Digos di Genova." . Non ci sembra il caso di infierire sull'autore del gavettone. Non per iper-garantismo, ma piuttosto per ragioni di opportunità. Domenico Salvatore

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Messina, i "cambi" al Comando Provinciale dei Carabinieri

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MESSINA:  il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Stefano Spagnol, incontra gli organi di stampa per salutare gli Ufficiali della sede trasferiti ad altri incarichi di comando e presentare i Tenenti giunti nei giorni scorsi presso le due Compagnie urbane di Messina Centro e di Messina Sud, nonché presso la Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto.

Questa mattina, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Stefano SPAGNOL, nell'ambito degli avvicendamenti che annualmente interessano gli Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, ha salutato alcuni Ufficiali destinati ad altre sedi di servizio nell'isola e ha presentato gli Ufficiali neo giunti presso il Comando Provinciale di Messina.

In particolare, il Colonnello Stefano SPAGNOL, ha salutato il Tenente Colonnello Luigi BRUNO, Comandante del Reparto Operativo di Messina dall'ottobre 2008, il quale lascia Messina per andare ad assumere la direzione della Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia in Agrigento. Al Tenente Colonnello BRUNO, nei prossimi giorni, subentrerà nell'incarico di Comandante del Reparto Operativo di Messina, il Maggiore Nicola Roberto LERARIO, proveniente dalla Compagnia Carabinieri di Vicenza.

Destinato a Palermo invece il Capitano Vincenzo SIELI, il quale dopo sei anni al Comando del Nucleo Informativo del Reparto Operativo, lascia Messina per andare a ricoprire l'incarico di Comandante della 2^ Sezione del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Palermo. Al Capitano SIELI subentrerà nell'incarico di del Nucleo Informativo, il Capitano Dario SORRENTI proveniente dal Comando Interregionale "Culqualber" di Messina.

Alla Compagnia di Messina Sud, cede l'incarico di Comandante del Nucleo Operativo il Tenente Luigi PERRONE, il quale è stato destinato a ricoprire nell'Isola un incarico presso una Sezione del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) dei Carabinieri. Al Tenente Luigi PERRONE subentra nell'incarico di Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Messina Sud, il Tenente Giuseppe VERDE proveniente dai corsi regolari di formazione degli Ufficiali dell'Arma presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.

Assume il comando del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Messina Centro, il Tenente Stefano SCOLLATO, quest'ultimo proveniente dai corsi regolari di formazione degli Ufficiali dell'Arma presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.

Nei giorni scorsi aveva già lasciato la città del Longano, il Cap. Bernardino CHIRICO, trasferito dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) al Comando della Compagnia Carabinieri di Corleone (PA). 

Al Cap. Bernardino CHIRICO, è invece già subentrato nell'incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, il Tenente Luca GEMINALE, anche quest'ultimo proveniente dai corsi regolari di formazione degli Ufficiali dell'Arma presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.


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