Volleyball Women European Championship, Pallavolo: l'Italia saluta l'Europeo. Raikkonen torna alla Ferrari. Mondiale: Prandelli, Sogni in grande. Basket: Italia lanciata, 'Ora arriva il difficile'. Gp San Marino: Valentino Rossi, sono carico• America's Cup, New Zealand sul 4-1. Vuelta: 17/a tappa a Mollema, Nibali ancora leader. Goleada al Paraguay, Argentina e' in Brasile. Massaggiatore evita gol, gara annullata
NEL CUORE LA NAZIONALE DI CALCIO PROMOSSA PER IL BRASILE. IN TUTTI GLI SPORTS, LA REGULAR SEASON Ể PARTITA DA QUALCHE GIORNO. NELLA TEN LIST MONDIALE DELLO SPORT, AL QUARTO POSTO ASSOLUTO C'Ể ANCHE L'ITALIA….GIRA IL MONDO GIRA NELLO SPAZIO SENZA FINE…
Domenico Salvatore
Lo sport è vita, passione, salute, sacrificio (soprattutto economico e fisico) ma soprattutto è socialità. Aristotele diceva: "Anthropos zoon politicon". Settembre è il mese delle ripartenze. Alcuni sport, sono ai nastri di partenza. Altri, hanno già riaperto i battenti. Ma qualcheduno è già alle fine. L'Italia, primeggia in tante discipline, sia pure a corrente alternata. Classifiche alla mano, gli azzurri si misurano alla grande, con le nazioni che vanno per la maggiore. In ogni competizione, il Belpaese, riesce ad arricchire il suo congruo medagliere. Nel computo generale assoluto, delle varie discipline, che riunisce anche Olimpiadi estive ed invernali, l'Italia figura al quarto posto dietro Stati Uniti, Unione Sovietica e Germania. Nelle sole Olimpiadi estive, l'Italia è quinta, preceduta anche dalla Francia. La testa, gira come una trottola impazzita. Mamma mia quanti sport e chi può seguirli? Lo sport nazionale per eccellenza è sua maestà il calcio….la nazionale, Milan, Juventus, Inter, Roma, Fiorentina, Napoli… Quanti ricordi, emozioni, souspences, brividi. Poi viene il ciclismo, quindi l'automobilismo, il motociclismo, il pugilato, la pallavolo, la pallacanestro, l'atletica leggera, il tennis, lo sci, scherma, sports invernali, vela, canottaggio, nuoto. Olimpiadi, Campionati del Mondo, Coppa del Mondo, Campionati europei, Champion League, Campionati nazionali e così via. Un tourbillon d'emozioni. Da qualche settimana, sono scattati i preliminari e poi, i campionati di ogni ordine e grado, di cui, peraltro, cari amici lettori sovrani, vi stiamo dando ampi flash, corredati di foto ed immagini video. Alle società chiediamo una migliore collaborazione: di inviarci foto di tutti i colori, singole e collettive. Se poi, vo siano anche giornalisti in erba, smaniosi di confrontarsi con un'attività affascinante come quella del giornalismo, sotto a chi tocca. Inviateci i vostri curriculum con allegata una foto tessera. Risponderemo a tutti. Il giornale, è vostri amici lettori, ve lo diciamo da diversi anni e ve lo dimostriamo. Su, coraggio!. Non solo la cronaca, ma anche le opinioni. Eccovi, qui e subito, alcuni flash, tratti dai lanci dell'Agenzia Ansa
Finisce nei quarti il sogno delle pallavoliste azzurre di raggiungere la semifinale dell'Europeo. Si infrange contro il muro del fortissimo sestetto serbo, non a caso campione in carica. A Zurigo le ragazze allenate da Marco Mencarelli combattono su ogni punto, ma devono cedere di fronte ad una squadra esperta, affiatata e tecnicamente quasi perfetta, soprattutto sotto rete. L'avvio dell'incontro delle azzurre è da shock. Pronti, via... e si ritrovano sotto 9-0. La Serbia tocca ogni pallone ed alza una barriera che appare invalicabile.Con il servizio (tre ace di Molnar) mette in grande difficoltà la ricezione azzurra (Italia schierata inizialmente con Signorile-Diouf, schiacciatrici Costagrande e Sorokaite, centrali Guiggi e Arrighetti, libero De Gennaro). Brakocevic è una macchina da punti (otto nel solo parziale), mentre l'Italia non riesce a scuotersi, bloccata alla perfezione dal muro serba, con Rasic in primis. Il primo set finisce 25-14, prologo di una partita con troppa disparità di forze in campo.Eppure nella seconda frazione è l'Italia a partire forte. Le azzurre, più decise e 'cattive', lavorando bene a muro (Guiggi in tre occasioni), riuscendo a bloccare Brakocevic. Il gioco ora è più fluido, ma la Serbia non molla ed è un testa a testa. Signorile e compagne provano più volte l'allungo, ma in ogni occasione le avversarie rientrano. L'Italia spreca tre set point per propri errori. Così non fa la Serbia che al primo, con un gran salvataggio, chiude (26-28).La delusione pesa sulle azzurre che nel terzo set soffrono terribilmente il servizio serbo e faticano a costruire il gioco. Le campionesse europee non rallentano più e incrementano il vantaggio, conquistando gara e semifinale (25-18). Venerdì - a Berlino - affronteranno la Russia, mentre l'altro incontro metterà di fronte Germania e Belgio.
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Raikkonen torna alla Ferrari
Ora è ufficiale: Kimi Raikkonen torna alla Ferrari. La scuderia di Maranello fa sapere di "aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnico agonistica" con il pilota finlandese che "affiancherà Fernando Alonso per le prossime due stagioni".
"Sono davvero contento di ritornare a Maranello dopo averci trascorso 3 anni fantastici. Ho moltissimi ricordi che mi legano alla Ferrari e li ho sempre portati con me. Non vedo l'ora di lavorare con Fernando (Alonso ndr), pilota straordinario, per regalare alla squadra i successi che si merita". Queste le prime parole da ferrarista di Kimi Raikkonen.
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Mondiale: Prandelli, Sogni in grande
Il ct, Per panchina nessuna telenovela
11 settembre, 20:10
''Ha ragione Buffon, l'Italia al Mondiale sarà in terza fila: ma abbiamo sempre detto che è un sogno, e noi vogliamo sognare in grande''. Cesare Prandelli, il giorno dopo la qualificazione a Brasile 2014, prova a immaginare che Italia sarà a Rio. ''Rossi può essere un valore aggiunto, e' un giocatore importantissimo - dice all'Ansa il ct azzurro - Di Balotelli tutti dicono che è lui che ci può far vincere, e io sono d'accordo. Ma per dire con chiarezza dove possiamo arrivare, dobbiamo lavorare bene in questi nove mesi''.
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Prandelli,chiarezza su dopo Mondiale ma senza fretta - ''Ho detto che faremo chiarezza sul dopo Mondiale, e la faremo. Ma non c'è alcuna fretta,non ci vedremo tra due giorni nè tra quattro. Non c'è alcun termine''. Lo ribadisce all'Ansa Cesare Prandelli, in scadenza di contratto a fine Brasile 2014. ''Ho solo detto che avremmo programmato tutto prima di partire per il Mondiale, non c'è nulla di deciso - prosegue Prandelli - Sinceramente, non mi aspettavo tanto clamore. In Spagna Del Bosque ha detto altro, ad aprile: dopo il Mondiale penso ad altro. E nessuno è caduto nel panico''.Prandelli, Ho visto una grande Italia - La gioia è piena: ''Ho visto una grande Italia''. Ma l'annuncio che qualcuno attendeva non c'e'. ''Il futuro? Ora c'e' tutto il tempo, parleremo e chiariremo: non sarà una telenovela ma stasera non ho nessuna decisione da raccontare'', dice Cesare Prandelli nella notte della qualificazione record. ''Le dediche sono sempre un po' particolari: chi lavora, la squadra, i massaggiatori, i dirigenti. Ma in momenti come questi ho pensato al gesto incredibile della dottoressa Eleonora Cantamessa che ha dato la sua vita per soccorrere una persona: vorrei dedicare questa serata alla sua memoria'', dice il ct, prima di raccontare le strane sensazioni dell'intervallo. ''Nello spogliatoio non avevamo gran voglia di sorridere, tra primo e secondo tempo: ho incoraggiato Balotelli per i gol sbagliati e alla squadra ho detto che non dovevamo demoralizzarci. Sapevamo di poter ribaltare il risultato e siamo stati premiati per la nostra volonta': siamo grandi perché conosciamo i nostri limiti e sappiamo esaltare le nostre qualità. No, non abbiamo mai pensato di non farcela, era la squadra a darmi fiducia''.''E' sempre particolarmente difficile quando ci sono aspettative alte - prosegue Prandelli - Ora abbiamo il tempo per provare dei giovani, ma non saranno esperimenti. Dove possiamo arrivare al Mondiale non lo so, ma di una cosa sono certo dopo l'esperienza della Confederations: se non arriviamo in Brasile con un'ottima condizione fisica, sarà molto, molto difficile andare lontano''. Spiega la scelta di tener fuori Osvaldo con i riscontri negativi in allenamento, ma ''poi quando e' andato in campo ha lavorato molto bene''. Quanto a Balotelli, ''ha mantenuto lucidità e concentrazione: quanto ai gol sbagliati, capita agli attaccanti, lui non ha perso la calma ed e' stato premiato''. Anche dallo Juve Stadium, tradizionalmente ostile. ''Si percepisce amore attorno a questa nazionale, i 40 mila di Torino ci hanno dato la spinta giusta'', conclude poco dopo che il suo collega ceco, Bilek, ha annunciato le dimissioni dalla panchina della nazionale.Prandelli invece comincia il cammino verso il suo primo Mondiale. La data limite per stabilire cosa sarà della panchina azzurra dopo il Brasile è marzo, ma è possibile che Abete e Prandelli si incontrino prima. La Figc è pronta ad andare avanti col ct della rifondazione, ma dovrà fare i conti con la voglia del tecnico di tornare al mestiere da club. Spostata in avanti è invece la data per la lista dei 23, dove pure la situazione è abbastanza definita. La qualificazione anticipata consente a Prandelli di avere due partite in più per gli esperimenti, che dovranno riguardare soprattutto i giovani.Lo schema base prevede, oltre ai tre portieri (Buffon, Marchetti, Sirigu), 7 difensori, 8 centrocampisti e 5 attaccanti. Il ct può giocare sulla duttilità di alcuni azzurri, come De Rossi, per giostrare sui numeri. Un posto certo lo hanno De Sciglio, Abate, Bonucchi, Chiellini, Barzagli in difesa; Pirlo, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Candreva, Giaccherini e Diamanti a centrocampo; Balotelli e Osvaldo in attacco. Se la giocano per due posti in difesa Maggio o Antonelli, e poi Astori, Ogbonna e Ranocchia, ma anche Pasqual e De Silvestri; per uno in mezzo al campo Verratti, Florenzi, Aquilani e Poli; tre le maglie da assegnare in avanti, dove - a prescindere da suggestioni alla Totti - sgomitano Gilardino, Giuseppe Rossi, El Shaarawy, Insigne, Cerci. Appuntamento a Copenaghen l'11 ottobre per Danimarca-Italia: lì comincia la preparazione al Mondiale degli azzurri. E la corsa a una maglia.
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Basket: Italia lanciata, 'Ora arriva il difficile'
ROMA - Si ricomincia da capo, e ora, come dice il ct, Simone Pianigiani, ''arriva il difficile, ma gli Azzurri sono pronti''. L'Italia deve dimenticare tutto il percorso fatto finora a Eurobasket 2013 e ributtarsi a capofitto nella mischia di una seconda fase che dovrebbe farla approdare ai quarti. ''Non siamo arrivati qui per caso - afferma il tecnico alla vigilia della partita con la Slovenia padrona di casa - e il campo ha detto che delle 12 formazioni arrivate a Lubiana non siamo l'ultima. Ora viene il difficile ma noi abbiamo lavorato per giocarci partite come le prossime, ma soprattutto per tornare stabilmente tra le prime d'Europa''. ''Ci piace essere qui - prosegue Pianigiani - e ormai anche gli altri cominciano a guardarci diversamente rispetto ad appena dieci giorni fa. Volevamo guadagnarci questo rispetto e ci siamo riusciti anzitutto con il lavoro duro, cosa che ha pagato l'anno scorso e nella prima parte di questa competizione''. Adesso bisogna continuare, prima con la Slovenia, poi affrontando tra sabato e lunedi' la Croazia e i campioni uscenti della Spagna. ''Sono tre squadre per noi molto complesse - spiega il coach -. Domani la Slovenia sara' spinta da un'intera nazione, con 13.000 tifosi scatenati sugli spalti. Un clima dove comunque sara' bello giocare, anche ai giocatori piace vivere occasioni di questo genere. Gli sloveni giocano con un'intensità pazzesca e grande pressione difensiva - continua Pianigiani -. Tutta questa energia viene trasformata in attacco e movimento continuo. Per noi sarà vitale restare aggrappati alla partita per poi arrivare a metter loro pressione nelle giocate importanti''. ''I croati dispongono di gran talento offensivo. Hanno pochi giochi ma chiari e ben definiti e lasciano spazi alla loro capacità di creare - afferma il ct -. La Spagna puo' tritare tutti perché hanno aggiunto un'ottima difesa al solito ritmo offensivo e alla qualità di giocare insieme divertendosi''. Le prossime tre gare sono quindi attese come un test lungo un percorso di crescita iniziato anni fa: ''Dobbiamo scoprire ora quale sarà il nostro approccio al livello superiore. Tutto starà nel vedere se riusciremo a non farci sgretolare ma se saremo bravi a reagire trasformando eventuali sconfitte in un ulteriore step di crescita. La partita vinta contro la Russia all'esordio ci ha dato ancora maggiore fiducia. I ragazzi lo sanno, stanno arrivando i momenti difficili e sono pronti''. Gli azzurri hanno dimostrato ora, contro i pronostici, di essere temibili. "Sono italiano, vado a canestro" lo slogan della Gazzetta dello sport e lanciato anche dal presidente federale Gianni Petrucci accompagna questa avventura, partita in sordina e diventata sorprendente.
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Trapattoni lascia l'Irlanda
'Ma continuerò ad allenare' dice all'ANSA
11 settembre, 19:54
L'addio e' stato consensuale ma la delusione resta cocente perche' Giovanni Trapattoni, in Brasile, contava di esserci e sulla panchina dell'Irlanda. Le sconfitte contro Svezia e Austria non solo hanno frustrato le ambizioni irlandesi ma anche negato quella rivincita che il Trap sognava dalla beffa mondiale del 2002 in Giappone e Corea, quando guidava l'Italia. Una ferita aperta, e resa ancora piu' dolorosa dalla partecipazione a Euro 2004, con gli Azzurri eliminati gia' nella fase a gironi, ultimo capitolo della sua liason con il calcio italiano. A 74 anni molti al suo posto si guarderebbero indietro piu' che soddisfatti, passando la mano, ma il tecnico lombardo guarda avanti e non si arrende: ''Lascio l'Irlanda ma non il calcio, voglio continuare ad allenare''. ''Magnifico, è il più grande di tutti noi'', applaude un suo ex allievo, Cesare Prandelli, ora diventato commissario tecnico dell'Italia. In quasi 30 stagioni da tecnico di club l'intramontabile Trap ha accumulato scudetti, campionati nazionali, coppe europee e anche la coppa Intercontinentale, e ha vinto a tutte le latitudini, dalla Juve al Bayern Monaco passando per Benfica e Salisburgo. Per il resto, tanta carriera da ct, prima con la nazionale italiana, dal 2000 al 2004, e poi con quella irlandese, dal 2008. In cinque anni a Dublino il Trap sfiora la qualificazione ai mondiali sudafricani, beffato dalla mano di Thierry Henry nello spareggio con la Francia. E diventa l'idolo della tifoseria, acclamato come 'irlandese adottivo' anche quando a Bari la sua nazionale sfida quella azzurra. Dalla beffa di Henry, Trapattoni si rifa' due anni dopo portando l'Eire a Euro 2012 dopo una lunga assenza dai palcoscenici piu' prestigiosi. Sognava la passerella brasiliana, sara' costretto a seguire i mondiali davanti alla tv. Ma alla pensione, nonostante le 74 candeline spente lo scorso 17 marzo, proprio non ci pensa. ''Lascio l'Irlanda ma non il calcio, voglio continuare ad allenare - le parole di Trapattoni, che ha transato con la federcalcio di Dublino sul restante ingaggio -. Semplicemente da oggi non sono più il ct dell'Eire. Ci siamo lasciati consensualmente con grande fair play. Ora guardo ad altre possibili panchine senza alcuna preclusione''. Dopo quasi 40 anni in panchina non e' ancora calato il sipario sull'avventura a bordo campo di Trapattoni. Perche' la passione per il calcio e' seconda solo alla sua proverbiale grinta, che anche in Irlanda hanno saputo apprezzare. "Una leggenda di questo sport, ha portato l'Irlanda ad un altro livello. Grazie per tutto, Mr Trapattoni", ha twittato il centravanti irlandese Shane Long. Chissa' quanti altri ringraziamenti attendono il decano dei tecnici italiani, anche se non tutti lo rimpiangono. ''Riprendetevi Trapattoni'', lo slogan lanciato da Michael O'Leary, mister Ryanair. ''Ha lavorato bene - le parole pronunciate in Italia dal leader della compagnia di voli low cost - ma è tempo che se ne vada. Forse sarebbe meglio se l'Italia ci mandasse qualche giocatore, ce ne servono di nuovi''. Ma Trapattoni saluta senza abdicare.
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Gp San Marino: Valentino Rossi, sono carico
E' uno degli appuntamenti clou della stagione
11 settembre, 14:14 Valentino Rossi dice di ''arrivare carico'' al Gp di San Marino e della Riviera di Rimini che si corre questa domenica sul circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico, uno degli appuntamenti clou della stagione. "Quella che arriva - le parole del pilota di Tavullia - è la mia vera gara di casa e sarà importante fare bene. La pista mi piace e di solito vado sempre forte lì, soprattutto con la Yamaha, ma anche lo scorso anno feci una buona gara. Con la M1 in passato sono sempre stato sul podio, quello che è certo è che arriveremo carichi per fare il massimo".
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Spalletti, In Europa non conoscono piu' Roma
'Dicevano che ero io a fermarne la crescita...'
11 settembre, 19:56
ROMA - ''In Europa non conoscono più la Roma, e dicevano che ero io a fermarne la crescita...''. E' un Luciano Spalletti al veleno quello che, da San Pietroburgo torna a parlare della sua ultima squadra italiana, tra affetto e amarezza. ''Alla Roma - le parole di Spalletti in una lunga intervista al sito dello Zenit da lui allenato - si diceva che bisognava fare di più quando ero quello che disturbava la crescita della squadra. Poi, dopo quattro anni, io sono andato in altre città europee, mi sono informato, ma della Roma non ho più sentito parlare. E questo mi dispiace, mi dispiace molto. Effettivamente speravo avessero ragione i tiratori scelti, secondo i quali ero io che limitavo la crescita della squadra''. Viceversa, a San Pietroburgo Spalletti si sente ''rispettato da un'intera città, sia da un punto di vista sportivo che umano. Mi hanno fatto lavorare nel migliore dei modi, supportandomi anche nei momenti di difficoltà, sia dalla città, sia dai tifosi e sia dalla società. Questo per me è un dato di fatto fondamentale: io sbaglierò, ma faccio ogni cosa con sentimento''.
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Vuelta: 17/a tappa a Mollema, Nibali ancora leader
L'olandese Bauke Mollema (Belkin) ha vinto la 17/a tappa della Vuelta di Spagna, Calahorra-Burgos, di 189 km, e Vincenzo Nibali (Astana) ha difeso ancora una volta la maglia rossa di leader della classifica generale. Mollema è andato all'attacco a circa mezzo chilometro dal traguardo, precedendo di pochi secondo il gruppo che si preparava allo sprint finale. Il secondo posto è andato al norvegese Edvald Boasson Hagen, il terzo all'argentino Maximiliano Richeze. In vetta alla classifica distacchi invariati, Nibali precede di 28 secondi lo statunitense Chris Horner e di 1'14'' lo spagnolo Alejandro Valverde. Domani la 18/a tappa propone un arrivo in salita, sul colle di prima categoria dell'Alto de Pena Cabarga, il primo di tre frazioni di montagna che decideranno la corsa prima del finale di domenica a Madrid.
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Goleada al Paraguay, Argentina e' in Brasile
L'Argentina di Leo Messi e' in Brasile: grazie ad una goleada (5-2) fuori casa al Paraguay, la Seleccion si e' qualificata per il Mondiale con due gare d'anticipo nel gruppo sudamericano. Quella giocata allo stadio 'Defensores de Chaco' di Asuncion e' stata una partita senza storia: Il Paraguay, che era gia' fuori dalla corsa per il Mondiale, ha opposto qualche resistenza solo nel primo tempo, e a tratti; nella seconda parte l'Argentina ha dilagato. La nazionale del ct Alejandro Sabella ha comunque dimostrato i pregi e difetti gia' noti, e cioe' una difesa lenta e titubante, incluso il portiere (Sergio Romero), ma un attacco veloce e implacabile. In evidenza tra i biancocelesti soprattutto Sergio Aguero, Angel Di Maria e Fernando Gago. A segnare per primo e' stato Messi al 12', con un rigore dopo un fallo subito dal 'Kun' Aguero. Dopo il pareggio del Paraguay (Jose' Nunez al 18'), gli argentini sono ancora andati in rete al 32' grazie a un forte destro di Aguero. Al 50' e' stato il turno di de Maria. Due minuti dopo ancora Messi grazie ad un rigore pero' inesistente, frutto di uno sbaglio dell'arbitro. A chiudere la goleada argentina e' stato Maxi Rodriguez al 91'. Sei minuti prima Roque Santa Cruz aveva segnato la seconda rete paraguaiana.
Messi, ok ma vogliamo continuare a crescere - ''L'obiettivo e' stato raggiunto, ma vogliamo continuare a vincere e a crescere, come abbiamo fatto finora'': e' quanto ha sottolineato Leo Messi subito dopo la goleada al Paraguay con la quale l'Argentina si e' qualificata per il Mondiale in Brasile. ''Siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo, e cioe' chiudere la qualificazione'', ha precisato l'attaccante del Barcellona, ricordando che nonostante la vittoria di Asuncion ''dobbiamo ancora migliorare''. ''I mondiali si giocano su sette partite, in tutte devi essere al cento per cento, non puoi sbagliare'', ha inoltre aggiunto rispondendo ad una domanda sulle chance dell'Argentina in Brasile. Vincere i mondiali e'''il sogno di tutti, ma ci manca ancora molto per arrivarci in modo ottimale''. Dopo i due rigori segnati ad Asuncion, Messi e' ora al secondo posto nella lista dei massimi goleador della nazionale argentina: ha infatti 36 reti, 19 meno di Gabriel Batistuta.
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America's Cup, New Zealand sul 4-1
Emirates Team New Zealand ha vinto la quinta regata della finale di Coppa America di vela contro il 'defender' americano Oracle Team Usa portandosi così sul 4-1. La sesta regata, prevista sempre oggi a San Francisco, non si e' disputata perche' gli americani hanno chiesto e ottenuto di rinviarla, cosa concessa dal regolamento ma solo per una volta. Nella prima regata, i neozelandesi si sono imposti con oltre un minuto di vantaggio sull'avversario, il maggior scarto della serie di finale dopo quello accusato da Oracle nella prova d'esordio.
Gli americani erano partiti avanti, tenendo il comando fino alla terza boa, poi Team New Zealand ha scelto una rotta diversa e sfruttando la sua maggiore velocita' si e' lanciata sul traguardo senza dare scampo a Oracle. Quando ormai era gia' cominciato il conto alla rovescia per la sesta regata, gli americani hanno ''gettato la spugna'', chiedendo il rinvio della prova, senza dare spiegazioni particolari. Ora il team defender avra' 48 ore per preparare la riscossa, ormai necessaria dato che lo sfidante e' a quasi a meta' strada dal successo finale nella 34/a edizione della Coppa America.
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Massaggiatore evita gol: gara annullata
È stata annullata la partita della Serie D brasiliana fra il Tupi e l'Aparecidense in cui il massaggiatore di quest'ultima squadra, per ben due volte, ha salvato sulla linea la porta dei 'suoi'. Lo ha deciso il locale Tribunale superiore di giustizia sportiva, precisando che il match, che si era regolarmente concluso sul 2-2, sarà rigiocato. Il massaggiatore 'portiere', Romildo Fonseca da Silva, detto Esquerdinha, scampato dopo le prodezze alla furia degli avversari, si è detto non pentito." Ce n'è per tutti i palati; e non è, una tantum. Domenico Salvatore
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