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Nuccio Barillà, clamorosa la dichiarazione di Parolini

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Reggio Calabria 12 settembre 2013 - "Credo che la clamorosa  dichiarazione  di Parolini debba fare riflettere.
 In particolare il  fatto che addirittura  il presidente del comitato contrario all'iniziativa " si all'energia pulita senza carbone" affermi: «Personalmente non sono molto favorevole alle centrali a carbone...» in realtà fa un certo effetto della serie:"se non sono convinti neanche loro che sostengono l'investimento un motivo ci sarà"...

 La stessa proposta che il Governo ha voluto inserire nel referendum" Nessun nuovo investimento in centrali a carbone senza una riduzione sostanziale di CO2" indica sostanzialmente al Canton dei Grigioni il no per il futuro( "nessun nuovo investimento") al Carbone proponendo però di salvaguardare l'unico investimento attuale, cioè Saline Ioniche. Tanto i guai sono soprattutto dei calabresi che non sono a parere loro nelle condizioni di rifiutare nulla...

Peraltro l'affermazione seguente di Parolini - continua Barillà -  secondo cui "la politica non deve immischiarsi retroattivamente nelle attività di un’azienda..." va facilmente rovesciata (in riferimento anche alla recente conferenza stampa di Repower): "un'azienda non deve cercare di condizionare, "pro domo sua" e a urne quasi aperte, quindi in modo scorretto, le libere scelte di politica energetica del Canton dei Grigioni. Peraltro, il fatto che i cittadini del Grigione  chiamati al voto siano praticamente  soci di maggioranza nella stessa società( Il Canton dei Grigioni detiene la quota di maggioranza delle azioni in Repower ), legittima semmai ancora di più il loro diritto di indirizzarne le scelte a tutela sia dell'Azienda che del Cantone ( e un pò anche della Calabria) chiedendo di rinunciare all'investimento sul carbone e impiegare i soldi per investimenti puliti.

Cosa altro deve accadere - concude Nuccio Barillà - per non capire che ai i sostenitori svizzeri della Centrale stanno a cuore solo gli interessi dell'Azienda piuttosto che l'integrità del territorio, l'occupazione e la salute degli abitanti dell'Area Grecanica, con cui questi interessi palesemente contrastano?" Questa la dichiarazione di Nuccio Barillà, dirigente nazionale di Legambiente


Di seguito l'articolo pubblicato da Andrea Tognina, swissinfo.ch

Voto svizzero su una centrale a carbone in Calabria


Di Andrea Tognina, swissinfo.ch
10 settembre 2013 - 15:50
Nel canton Grigioni si vota il 22 settembre su un’iniziativa popolare che vuole impedire ad aziende a partecipazione pubblica di investire in centrali a carbone. Pomo della discordia è un progetto dell’azienda svizzera Repower nella località calabrese di Saline Joniche.
Il progetto è già da alcuni anni al centro di accese discussioni, sia in Svizzera, sia in Italia: la SEI, un’azienda italiana controllata dalla multinazionale grigionese Repower, vuole costruire a Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria, una centrale termoelettrica a carbone da 1320 megawatt.
Diversificazione energetica
Repower, il cui azionista di maggioranza è il canton Grigioni, è da tempo presente sul mercato dell’energia italiano, mercato che contribuisce a più del 50% del suo fatturato, ed è tra le prime fornitrici di energia alle piccole e medie imprese della penisola.

La centrale di Saline Joniche dovrebbe servire a diversificare il suo portafoglio italiano, che comprende anche impianti a gas ed eolici, garantendo la produzione di energia a basso costo, da rivendere sul mercato locale.

«L’Italia è fortemente dipendente dal gas», afferma Kurt Bobst, amministratore delegato di Repower. «Nelle energie rinnovabili si fa già molto e il potenziale idroelettrico è quasi esaurito. Quindi rimane solo il carbone per garantire una produzione continua di energia».


Repower
La Repower è nata nel 1904, con il nome di Forze Motrici Brusio, azienda attiva nella produzione di energia idroelettrica in Val Poschiavo, nel canton Grigioni.

Oggi Repower è attiva a livello internazionale in tutta la filiera elettrica, dalla produzione al trasporto e al commercio di energia. Il gruppo dispone di centrali proprie in Svizzera (idroelettrico), in Italia (gas ed eolico) e in Germania (eolico) ed è presente anche in Romania.

Dal marzo 2013 il 58,3% delle azioni di Repower è detenuta dal Canton Grigioni, il 33,7% dal gruppo Axpo, attivo nel settore dell’energia. In precedenza il 24,6% delle azioni apparteneva ad Alpiq, altra grande azienda energetica svizzera, il 46% al cantone e il 31,4% ad Axpo.

A medio termine canton Grigioni e Axpo vorrebbero nuovamente ridurre la loro quota.


Voci critiche
Contro il progetto si sono però levate molte voci critiche, sia per il potenziale impatto dell’impianto sull’ambiente circostante, sia per le considerevoli emissioni di CO2 (si parla di 7,5 tonnellate annue di anidride carbonica, pari a circa il 2% delle emissioni totali italiane).

Le stesse istituzioni della Regione Calabria hanno espresso a più riprese riserve sull’ipotesi di centrale a carbone, tanto più che il piano energetico regionale, approvato nel 2005, esclude il ricorso al carbone per la produzione di energia.

Nei Grigioni organizzazioni e gruppi ambientalisti hanno lanciato un’iniziativa popolare (referendum costituzionale) che chiede al cantone di «impegnarsi nell’ambito delle sue possibilità giuridiche e politiche affinché imprese a partecipazione cantonale non investano in centrali a carbone».
Iniziativa e controprogetto
L’iniziativa era diretta inizialmente contro due progetti della Repower, a Saline Joniche e a Brunsbüttel, in Germania. Nel frattempo Repower si è ritirata dal progetto tedesco. Al centro del dibattito è rimasta la centrale calabrese.

La maggioranza del parlamento cantonale si è schierata contro l’iniziativa e ha elaborato un controprogetto che non impedisce l’investimento a Saline Joniche. In futuro eventuali investimenti in altre centrali a carbone rimarrebbero possibili a patto che vi sia una «riduzione sostanziale» delle emissioni di CO2.

I cittadini grigionesi voteranno su entrambe le proposte il 22 settembre.
Ambiente e libertà d’impresa
Fra gli esponenti dei partiti borghesi, che sostengono il controprogetto, prevale l’opinione che sia sbagliato intervenire a posteriori sulla strategia di Repower, con il rischio di danneggiare un’impresa di importanza cruciale per la politica energetica ed economica cantonale.

«Personalmente non sono molto favorevole alle centrali a carbone», dice Jon Domenic Parolini, presidente del comitato contrario all’iniziativa e sindaco di Scuol. «Per me però la questione principale in questa votazione non è la centrale di Saline Joniche, ma il fatto che la politica non deve immischiarsi retroattivamente nelle attività di un’azienda. La certezza del diritto è fondamentale».

Per i fautori dell’iniziativa, l’obiettivo è invece prima di tutto di impedire la costruzione della centrale. «La legge grigionese sull’energia mira a ridurre le emissioni di CO2. Saline Joniche non è in Svizzera, ma investire soldi del cantone in un progetto che produce enormi quantità di CO2 mina la credibilità di quella legge», osserva Anita Mazzetta, direttrice del WWF grigionese.


Iniziativa sul carbone in Ticino
Non è la prima volta che in un cantone svizzero si vota su investimenti nel carbone di aziende a partecipazione pubblica.

Nel giugno del 2011 le cittadine e i cittadini del canton Ticino si sono espressi su un’iniziativa popolare che intendeva imporre all’Azienda Elettrica Ticinese di cedere entro il 2015 le sue quote di partecipazione alla centrale a carbone di Lünen, nella Renania settentrionale-Vestfalia.

L’iniziativa è stata respinta, ma è stato accolto il controprogetto che impone la cessione delle quote entro il 2035.


La redditività del carbone
Ma anche chi si oppone alla centrale avanza considerazioni di carattere economico. Anita Mazzetta ritiene che le centrali a carbone rischino di diventare un «pozzo senza fondo». «Vari esempi mostrano che una centrale a carbone non può più essere gestita in modo redditizio. Basti citare il caso della centrale di Lünen, in Germania (per la quale sono previste perdite per 100 milioni di euro nel 2014, NdR)».

In una fase di transizione nel mercato dell’energia, Repower non sembra però voler rinunciare all’opzione del carbone. «La svolta energetica richiederà tempi piuttosto lunghi», dice Kurt Bobst. «Noi calcoliamo che solo dal 2050 sarà possibile produrre energia in modo neutrale dal punto di vista della CO2. Pensiamo che sia necessaria ancora una generazione di centrali termiche».

Per una valutazione definitiva della redditività della centrale di Saline Joniche, Repower vuole attendere fino alla fine della procedura di autorizzazione in Italia, vale a dire fino al 2015. Sempre che il progetto non si areni prima.
Il futuro di Saline Joniche
Nel caso di un sì all’iniziativa grigionese, Repower dovrebbe ritirarsi. Ma l’azienda ritiene, come ha ripetutamente affermato, che il progetto verrebbe ripreso e condotto a termine dai suoi partner italiani. Cosa che peraltro Anita Mazzetta ritiene improbabile.

In Italia il progetto ha nel frattempo ottenuto dal Ministero dell’ambiente italiano una cosiddetta autorizzazione integrata ambientale, un passo importante nella procedura di autorizzazione della centrale. Contro il relativo decreto e la valutazione di impatto ambientale che vi sta alla base sono però pendenti numerosi ricorsi presso il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio. Tra i ricorrenti vi è la stessa Regione Calabria.

L’iter di autorizzazione appare ancora irto di ostacoli. «Repower rischia di sprofondare nelle sabbie mobili di Saline Joniche», ammonisce Nuccio Barillà, membro della segreteria nazionale dell’associazione ecologista italiana Legambiente e fra i primi oppositori alla centrale.

Andrea Tognina, swissinfo.ch

Il Sottosegre​tario Simonetta Giordani a Diamante.

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Simonetta Giordani. 
Domani venerdì 13 settembre, alle ore 11,00, presso la sala consiliare del Comune di Diamante,incontrerà i sindaci e gli amministratori del comprensorio del Tirreno cosentino.
Diamante (Cosenza) 12 settembre 2013. Si comunica che domani, venerdì 13 settembre, alle ore 11,00, presso la sala consiliare del Comune di Diamante, il Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali  con delega al Turismo, Simonetta Giordani, incontrerà i sindaci e gli amministratori del comprensorio del Tirreno cosentino.

Si tratta di un importante appuntamento nel quale saranno affrontate le problematiche riguardanti le prospettive e lo sviluppo di un comparto che è decisivo per l'economia del territori, straordinariamente ricco di attrattive paesaggistiche e culturali, che ne fanno una delle zone più apprezzate dai turisti.

Il Sottosegretario Giordani è ospite del Peperoncino Festival, l'importante Kermesse in corso di svolgimento a Diamante  e che sta rinnovando il suo successo ultraventennale. Quest'anno all'interno del Peperoncino Festival, che si concluderà domenica 15,  sono previsti una serie di importanti incontri con esponenti delle istituzioni, dell'imprenditoria e della cultura.

Michele Prestipino a Roma, sarà il vice di Pignatone

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Michele Prestipino nominato procuratore aggiunto di Roma
Il magistrato lascia Reggio Calabria, nella Capitale farà il vice di Giuseppe Pignatone

Lascia la procura di Reggio Calabria per quella di Roma, con lo stesso ruolo di procuratore aggiunto Michele Prestipino: il plenum del Csm gli ha conferito il nuovo incarico all'unanimità. 
Prestipino che tornerà così a fare di nuovo il "vice" del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, così come lo era quando tutti e due lavoravano nell'ufficio requirente di Reggio Calabria, è in magistratura dal 1984. È stato pretore ad Avezzano dal 1985, magistrato di sorveglianza a L'Aquila dal 1992, sostituto procuratore a Palermo dal 1996, prima di approdare nel 2008 a Reggio Calabria. Al suo attivo, numerose e importanti indagini su mafia e 'ndrangheta.

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Sei hotel in cerca di (a)mici. INC Hotels Group è "Pet friendly": accoglie cani e gatti in tutti i suoi alberghi

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Sei hotel in cerca di (a)mici

 

In ogni periodo dell'anno l'INC Hotels Group accoglie cani e gatti in tutte le camere dei suoi alberghi e nelle aree comuni. Con ulteriori plus al Best Western Hotel Farnese di Parma e al Best Western Classic Hotel di Reggio Emilia


Loro possono entrare. Perché la famiglia Incerti, che da oltre novant'anni è attiva nel settore turistico e alberghiero e dirige l'INC Hotels Group di Parma e Reggio Emilia, è davvero "Pet friendly"! Chi fatica a separarsi dal proprio cane o gatto può così portarlo con sé anche in viaggio. Tutti gli hotel del gruppo – il Best Western Hotel Farnese di Parma, l'Hotel San Marco di Pontetaro (Pr),l'Holiday Inn Express di Parma, l'Holiday Inn Express di Reggio Emilia, l'Hotel Forum Sant'Ilario d'Enza (Re) ed il Best Western Classic Hotel di Reggio Emilia– in qualsiasi giorno dell'anno, offrono infatti un'accoglienza eccezionale per i migliori amici dell'uomo, andando incontro ad ogni loro esigenza.
Il Best Western Hotel Farnese di Parma e il Best Western Classic Hotel di Reggio Emilia,che aderiscono al cluster Pet Friendly, riservano inoltre agli ospiti a quattro zampe ulteriori attenzioni per rendere speciale il loro soggiorno: una ciotola per l'acqua ed una per il cibo per ogni animale, una brandina per ciascun cane ed una cuccetta per ciascun gatto, sacchetti igienici per cani e una lettiera chiusa con sabbia in camera per ogni gatto. Ed in caso di necessità, gli hotel provvedono a contattare un veterinario di zona reperibile 24 ore su 24.


Per informazioni: INC Hotels
Via Reggio 51/a, 43126 Parma








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A Palermo il IV Memorial podistico «Salvo D’Acquisto».

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Il 15 settembre… Uniti si vince l'illegalità

A Palermo il IV Memorial podistico «Salvo D'Acquisto»

 

Il CeSD (Centro Studi Salvo D'Acquisto) e l'Avis Palermo, per il quarto anno consecutivo propongono il Memorial Podistico «Salvo D'Acquisto». L'edizione 2013 è davvero speciale perché ricorre nel 70° anniversario del sacrificio di D'Acquisto (23/9/1943) e nel ventennale dell'uccisione del Beato Padre Pino Puglisi. Anche in questa occasione, i promotori hanno invitato varie realtà sociali a fare rete per un progetto comune. Così un cartello di oltre 15 sigle organizza - in collaborazione con il CeSVoP - «Uniti si vince l'illegalità», una corsa su strada per raccogliere fondi in favore di bambini africani (con la formula dell'adozione a distanza) e per ricordare D'Acquisto, carabiniere napoletano che accettò la fucilazione per salvare un gruppo di cittadini dai nazisti, don Puglisi e tutte le vittime del dovere che verranno onorate osservando un minuto di silenzio prima della partenza. Il via sarà dato proprio da Alessandro D'Acquisto, fratello di Salvo e presidente nazionale del CeSD.

Il 4° Memorial è aperto a podisti uomini e donne, amatori e master. Quest'anno si prevedono oltre 1.000 partecipanti (fra cui: alcuni campioni regionali e nazionali come Bennici, Ingargiola, Soffietto e Susino; circa 400 donne; un ottantacinquenne e ragazzi dai 14 anni in su). La gara si svolge per 10 km su un circuito che si sviluppa lungo Via Libertà (tra gli incroci di via Notarbartolo e viale Lazio) e rientra fra le competizioni del 19° Grand-Prix Sicilia, prova ufficiale BioRace Grand Prix Fidal UISP 2013, Gran Premio Nazionale Interforze e Gran Premio Regionale del Donatore di sangue AVIS. L'appuntamento è per domenica 15 settembre, con ritrovo alle ore 8,00 in Piazza Esedra - Via Libertà a Palermo. Ai partecipanti verrà chiesta una quota di iscrizione di cui buona parte servirà ad adottare a distanza dei bambini ospiti del Centro di accoglienza di  Padre  Fulgenzio a Mbweni in Tanzania.

Per iscriversi basta collegarsi ai siti www.speedpass.it; www.cesd-onlus.com o www.universitaspalermo.com della UISP e dell'ASD Universitas entro il 12 settembre. Ai primi 700 iscritti l'organizzazione regalerà la maglietta tecnica della manifestazione offerta dallo sponsor dell'evento Tecnica Sport Diadora.

La manifestazione si svolge con il gratuito patrocinio dell'Assemblea Regionale Siciliana, la Provincia regionale e il Comune di Palermo e vedrà anche la presenza del Generale Giuseppe Governale, Comandante Legione Carabinieri Sicilia e del Colonnello Pierangelo Iannotti, Comandante provinciale dei Carabinieri

Nel corso della gara di domenica prossima, saranno impegnati oltre 100 volontari, di cui almeno 60 per garantire sicurezza e ordine lungo il percorso. Inoltre, sarà disponibile un'autoemoteca dell'Avis Palermo che raccoglierà le donazioni di sangue. Il tutto sarà realizzato senza alcun contributo pubblico e grazie alla collaborazione di queste associazioni e realtà sociali:

Ø  CeSD Onlus;

Ø  Avis Palermo;

Ø  Ali per Volare Onlus;

Ø  ANAS «E. Fragalà»;

Ø  ANC - Associazione Nazionale Carabinieri;

Ø  Associazione Polizia Municipale Palermo;

Ø  ASD Universitas Palermo;

Ø  ASFA - Associazione di Sostegno alle Famiglie;

Ø  Avis Capaci (PA);

Ø  Banco delle Opere di Carità della Sicilia;

Ø  BFC International;

Ø  CeSVoP;

Ø  Crescere Insieme di Villagrazia di Carini (PA);

Ø  Gruppo Emergenza Radio organizzazione di volontariato di p.c.;

Ø  Le Aquile organizzazione di volontariato di p.c.;

Ø  UISP Sicilia;

Ø  Università Telematica Pegaso.

 

Orazio Di Martino del CeSD:«Il memorial, senza dubbio, è da annoverare tra quegli esempi di cambiamento di mentalità. Abbandono del "bieco individualismo" per un nuovo "agire partecipato", che sappia dare vita, nel rispetto delle libere e civili convinzioni, a quelle sane progettualità che – nel solco del sacrificio di don Pino Puglisi e Salvo D'Acquisto – sappiano indicare ai giovani "la vera strada della legalità"».

Domenico Piombo, presidente regionale Lega Atletica della UISP: «Con il Memorial Podistico Salvo d'Acquisto si rinnova il messaggio che accompagna la manifestazione fin dal suo debutto nel 2010: il rispetto per l'avversario,  per l'ambiente e la sensibilizzazione alla donazione al prossimo senza paure e remore. Domenica prossima sarà una grande festa di sport nel nome della solidarietà internazionale e dell'impegno per i diritti civili, sociali ed ambientali unirà podisti provenienti da tutta la Sicilia, da numerose regioni della nostra Italia, e semplici appassionati che dai marciapiedi si gusteranno uno spettacolo agonistico unico e ricco di rare emozioni».

Alla conferenza stampa di presentazione che si è svolta stamattina nella sede palermitana dell'Università Pegaso hanno partecipato: Calogero Di Carlo, direttore CeSD Onlus; Salvino Calafiore, presidente Avis Palermo; Danilo Iervolino, presidente Università Telematica Pegaso; Domenico Piombo, presidente regionale Lega Atletica UISP; Maurizio Di Martino, presidente Avis Capaci; Ignazio Greco, presidente Associazione Nazionale Carabinieri; Vincenzo Arena, presidente associazione Le Aquile; Emanuele Tomaselli, presidente Gruppo Emergenza Radio; Maria Anastasi, presidente associazione Crescere Insieme Villagrazia di Carini; Ino Gagliardi, presidente ASD Universitas; Sergio Quartana, presidente Associazione Polizia Municipale Palermo; Rino Martinez, presidente Ali per Volare; Diego Mannisi, presidente ASFA e ANAS "E. Fragalà"; Simone Brazzo, presidente BFC International.

 



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Napoli. In Commissione Bilancio i Revisori illustrano il parere sul Bilancio di previsione 2013

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In Commissione Bilancio i Revisori illustrano il parere sul Bilancio di previsione 2013

Napoli 12 settembre 2013La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha incontrato oggi il Collegio dei Revisori dei Conti per l'illustrazione del parere relativo alla delibera n. 605 - Bilancio di Previsione 2013 (con la Relazione Previsionale e Programmatica, lo schema di Bilancio pluriennale per il periodo 2013-2015 e il Programma triennale e l'elenco annuale dei lavori pubblici) che il Consiglio esaminerà, insieme alle delibere collegate, nella sessione di bilancio prevista per il 16 e 17 settembre.
Il presidente del Collegio, De Simone, ha esposto il parere che è "favorevole" a seguito della verifica dell'osservanza delle norme di legge e dei regolamenti, della coerenza intera ed esterna del Bilancio e si è soffermato su alcuni punti contenuti nel parere.
Reiterate le osservazioni già espresse nei pareri sulle delibere riguardanti tariffe e regolamenti IRPEF e Tares - con il suggerimento di una metodologia diversa che tenga in considerazione il parametro della differenziazione per scaglioni di reddito e per aliquota -il presidente De Simone si è soffermato sulla necessità di contenere la spesa per incarichi di consulenza esterni e per il personale che deve tener conto del limite imposto del 50% delle spese correnti: in proposito il presidente ha raccomandato attenzione (essendo la spesa del Comune al 49,11%) ed ha comunicato di un imminente incontro con la Procura Generale della Corte dei Conti per una verifica dell'esattezza del calcolo effettuato.
"Grandissima cautela"è inoltre raccomandata nel rispetto del piano di riequilibrio economico finanziario approvato a gennaio, principale punto di riferimento del Bilancio, rilevando una possibile contraddizione tra la prevista dismissione dei beni contenuta nel piano e la previsione di acquisto di nuovi beni immobili contenuta nel Bilancio. Rilevato che il Bilancio rispetta il Patto di Stabilità, il presidente De Simone ha concluso la sua relazione apprezzando l'aumento di risorse destinate a servizi quali gli asili e alla manutenzione stradale.
Sono intervenuti i consiglieri Moretto (che ha rilevato la presenza nei pareri di improprie valutazioni di merito e, invece, l'assenza di osservazioni su particolari criticità, come quella dei "derivati" e della riscossione delle contravvenzioni), Palmieri (che ha chiesto chiarimenti sulle previsioni di acquisto di beni immobili) e il presidente Capasso che, concludendo la riunione e rinviando la discussione al Consiglio, ha rimarcato che osservazioni e critiche sarebbero state di supporto ai consiglieri nell'espletamento dei loro compiti.


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Il presidente Eroi sulla campagna referendaria dei Radicali

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Reggio Calabria 12 settembre 2013 - In Italia il sistema giudiziario presenta gravi anomalie ed inefficienze che vanno assolutamente sanate per poter garantire a tutti i cittadini procedimenti più equi e corretti. Condivido in pieno la campagna referendaria dei Radicali che prevedono, tra  le varie proposte, la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle loro carriere ed un deciso intervento contro l'abuso della custodia cautelare e l'abolizione dell'ergastolo, temi da sempre oggetto della nostra azione politica. 

E' necessario fare della giustizia un luogo di vita e non di putrefazione dei diritti e dei principi vitali della democrazia. In Consiglio d'Europa lottiamo ogni giorno affinchè siano salvaguardati i diritti fondamentali dell'uomo e, di recente, la Corte di Strasburgo ha stabilito che le condanne a vita sono compatibili con la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, se e solo se per il recluso risulta prevista almeno una possibilità di liberazione o di revisione. 

Chi commette un reato deve espiare la sua colpa in carcere ma nel nostro Paese raramente si può avere un trattamento rieducativo, dato il carattere criminogeno delle carceri. Sarebbe opportuno quindi, pensare al superamento dell'equazione pena-carcere. Credo fermamente nella rieducazione del detenuto e la Provincia di Reggio Calabra guidata dal presidente Giuseppe Raffa qualche mese fa, nell'ambito del progetto "Cinema dentro le mura", ha sposato un progetto grazie al quale la Casa circondariale di Reggio Calabria è stata trasformata in un singolare set  cinematografico per realizzare il cortometraggio "Hakuna Matata". Il corto è stato inviato all'Europa per diffondere un messaggio di vita e speranza che nasce proprio tra le mura del carcere reggino. Abbiamo voluto così tessere una tela tra il "dentro" ed il "fuori", due dimensioni che la condizione di detenzione, e dunque di privazione della libertà personale, impone sia alla persona in stato di restrizione che alla sua famiglia. Un modo per raccontare la vita dentro le mura dove tutti gli affetti subiscono dei traumi.  

Sono convinto che la lotta per il Diritto, la legalità, la necessaria e dovuta uscita dalla flagranza dei massimi reati contro lo Stato di Diritto e i Diritti Umani ormai contestata da decenni alla nostra Repubblica, costituiscano veri e propri obblighi e non semplici "doveri" di uno Stato. Tutti noi dobbiamo impegnarci per uno Stato che possa essere finalmente accettato dalla Comunità internazionale e non combattuto e superato in quanto palesemente criminale. Fermiamo i "processi-mostro" al termine dei quali i responsabili non pagano mai. E' giusto che in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite.

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Idee low budget per chi vuole viaggiare senza spendere una fortuna.

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Se potessi avere 100 euro (in più) al mese

 

Idee low budget per chi vuole viaggiare senza spendere una fortuna. Al mare, ai monti, alle terme oppure su un'auto d'epoca

 

Che siano un introito imprevisto oppure il frutto di un attento risparmio magari messo in atto durante l'estate, 100 euro sono la cifra giusta per poter fare la valigia e partire, scegliendo tra varie location che in autunno abbassano i prezzi di listino mantenendo però la consueta qualità ed accoglienza. In Sardegna, Riviera Adriatica, Trentino o Alto Adige ma anche sulle colline modenesi per un soggiorno termale oppure sui colli piacentini per una giornata in famiglia.

 

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE IN SARDEGNA

Il momento dell'anno migliore per scoprire il fascino della terra estrema della costa sud occidentale della Sardegna è tra settembre e ottobre, quando il mare brilla, le spiagge finissime decorate da dune sono baciate dal sole, ma le temperature si fanno più miti, per coccolare ed ammaliare i visitatori più intelligenti. Fino al 13 ottobre 2013 si soggiorna all'Hotel Aquadulci di Chia (Ca) (Tel. 070.9230555, www.aquadulci.com), un 4 stelle dotato di 41 camere con vista laguna, a partire da 90 euro a persona al giorno con trattamento di mezza pensione.

 

UNA GIORNATA DA RE AL CASTELLO

Domenica 13 ottobre 2013 al Castello di Gropparello (Pc) (Tel. 0523.855814, www.castellodigropparello.com) si banchetta "Alla Tavola dei Re". La manifestazione inizia alle 10.00, ma le attività funzionano a rotazione e quindi si può arrivare a qualunque ora. Termine ultimo per poter fare tutto: le ore 14.00. Il biglietto d'ingresso è di 18 euro per adulti e di 14 euro per i bambini e comprende: la visita al suggestivo e misterioso Castello di Gropparello, il Parco delle Fiabe con l'avventura ne bosco con i cavalieri, le fate, gli orchi e le streghe e la partecipazione alla manifestazione.

 

TERME DA SERIE A

Tra moglie e marito non mettere il… calcio! La partita di pallone, da sempre croce e delizia per tante coppie, diventa alle Terme della Salvarola (Tel. 0536.871788, www.termesalvarola.it/balnea) sulle colline di Modena, un'occasione imperdibile per trascorrere un perfetto weekend insieme, accontentando entrambi. Mentre lui tifa alla partita lei può rilassarsi nella SPA termale poi, insieme, via alla scoperta del territorio, a caccia di sapori, arte e benessere! La proposta "Un weekend da serie A" comprende 1 pernottamento in camera doppia Classic con prima colazione a buffet, libero accesso per lui e per lei alla SPA Termale Balnea (con 5 tra vasche e piscine a diverse temperature con idromassaggi e giochi d'acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate e zona relax, utilizzo della grande palestra attrezzata cardiofitness, assistenza medica e gradevoli infusi), visita e degustazione in acetaia, per scoprire i segreti dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena a 86 euro per persona. Per fare goal al benessere ci si può dedicare 1 massaggio personalizzato a scelta tra rilassante, rivitalizzante o linfodrenante (di 40 minuti), a 46 euro anziché 52.

 

 

 

 

BELLAVITA AL MARE SETTEMBRINO

Il mare in autunno è un'occasione imperdibile, non solo per chi non si è ancora concesso una vacanza, ma anche per chi vuole approfittare delle splendide giornate di fine estate, evitando code e spiagge off limits.

Il consorzio  Cesenatico Bellavita® (www.cesenaticobellavita.it) propone sull'attivissima Riviera Romagnola molteplici e variegate soluzioni e comfort per tutti i vacanzieri autunnali. Le famiglie con prole al seguito e le coppie rimarranno soddisfatte all'Hotel Michelangelo. A settembre la struttura propone la pensione completa all inclusive, compresa di spiaggia, bevande, parcheggio, piscina e mini club, così da godersela in totale spensieratezza. Per una settimana il primo bimbo paga la metà, il secondo soggiorna gratis. Il prezzo è di 51 euro a persona al giorno.

Il mare è economico e rilassante invece con l'Hotel Tiffany. Scegliendo l'offerta "Best Price Settembre" si ottengono oltre alla pensione completa, anche 1 ombrellone e 2 lettini in spiaggia, ma anche l'accesso libero nell'attrezzato centro benessere e kit SPA. Il costo è di 75 euro a persona al giorno, restando almeno 3 notti.

 

GUIDA SLOW SU UNA MINI ORIGINALE

Corpo leggero e prestazioni entusiasmanti: chi possiede o ha posseduto una Mini Cooper sa che questo piccolo gioiello ha una storia, di oltre mezzo secolo, costellata di successi.Fino al 30 novembre 2013 Slow Drive (Tel. 030.9907712, www.slowdrive.it) propone un'offerta esclusiva per provare la versione originale della Mini Cooper lungo gli itinerari che costeggiano il Lago di Garda, attraversando Valtenesi con i suoi uliveti e vitigni, per arrivare a Salò e Gardone Riviera per una visita al Vittoriale. Per chi si presenterà a bordo di una "giovane" Mini BMW, il prezzo della giornata con l'antenata Cooper verrà scontato del 10%. Il prezzo del noleggio per 5 ore (dalle 9 alle 14 o dalle 15 alle 20) è di 100 euro per due persone.

 

AUTUNNO DI CHARME IN TRENTINO

Gli undici gioielli di Trentino Charme (www.trentinocharme.it) sono dei piccoli mondi. Come in un antico caffè letterario, gli interni sono arredati con cura estrema per il gusto. E ogni cosa è al suo posto: i quadri appesi alle pareti, la luminosità giusta che filtra dalle finestre, il calore, la luce. Sulle Dolomiti, in un panorama che toglie il fiato, si percepisce il silenzio accattivante della natura, si osservano le forme accoglienti delle montagne che con l'autunno si tingono di rosso, giallo, arancione e altre sfumature. Prezzi a partire da 60 euro a persona al giorno con trattamento di B&B in camera doppia.

 

MONTAGNA ATTIVA IN VALLE AURINA

Fino al 27 ottobre, chi prenota un soggiorno presso uno degli Active Mountain Hotels della Valle di Tures e Aurina(BZ) (Tel. 0474.652081, www.tures-aurina.com)

può vivere ogni giorno emozionanti avventure a piedi o in bicicletta in mezzo alla natura, con la possibilità di usufruire di sconti e riduzioni su alcune delle attrazioni e delle esperienze più allettanti della zona. Ogni martedì poi è dedicato alle due ruote: istruttori di mountain bike sono a disposizione per guidare principianti, esperti ed appassionati lungo itinerari emozionanti. La quota standard di 15 euro per gli adulti e di 10 euro per i bambini fino ai 14 anni ed include noleggio di mountain bike e casco, trasferimento e cabinovia. Prezzi a partire da 19 euro a persona al giorno con pernottamento e prima colazione.

 

 

BELLEZZA D'ORIENTE IN AUSTRIA

Nella città considerata porta d'ingresso per la strada del ferro stiriana, tutta da vivere su due ruote, il Falkensteiner Hotel & Asia Spa Leoben(http://www.falkensteiner.com/it/hotel/leoben), è un'oasi esotica, dagli ambienti e il design orientale, dove si custodiscono e si applicano le tecniche del benessere asiatico in un'atmosfera rilassante e multiculturale. Fino al 30 ottobre 2013, c'è la proposta "City fit", che comprende 3 notti in hotel, buffet di prima colazione, cena con 3 golose portate, l'ingresso gratuito nell'Asia SPA, il centro dedicato al wellness con una miriade di vasche e piscine attrezzate ad ogni evenienza, un universo dell'acqua di 28.000 m2 con 16 percorsi tematici, scivoli, campi di beach volley, sauna lounge, finlandese e al vapore, bio sauna,  vasca per immersioni, Kneipp interna, e molto altro. È inclusa un'E-Bike per un intero giorno. Prezzi da 99.90 euro a notte (minimo 3 notti).

 






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Messina. Operazione INDENNIZZO, sgominata a Barcellona Pozzo di Gotto un' associazione a delinquere.

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Operazione "INDENNIZZO"

Messina:    SGOMINATA A BARCELLONA POZZO DI GOTTO ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLE TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI.

All'alba nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Mazzarà Sant'Andrea, Milazzo, Castroreale, Terme Vigliatore e Tortorici, i Carabinieri della CompagniadiBarcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione a 16 misure cautelari personali per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione delle truffe alle assicurazioni. Destinatari dei provvedimenti anche due avvocati e quattro medici.
Le indagini svolte dai militari dell'Arma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno accertato che il sodalizio ha ideato un numero importante di falsi incidenti stradali.
Nell'ordinanza di applicazione delle misure cautelari, a firma del GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, sono indicati ben 33 sinistri falsi per i quali sono state avanzate richieste di risarcimento per una cifra complessiva pari a euro 1.500.000,00 circa. Le compagnie  di assicurazioni, nella gran parte dei casi, hanno già liquidato l'intero indennizzo richiesto.
Le indagini, iniziate nel novembre del 2010, hanno avuto ad oggetto le frodi alle assicurazioni, fenomeno talmente diffuso sul territorio da aver costretto quasi tutte le compagnie di assicurazione ad abbandonare il comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto o a praticare premi di importo quasi proibitivo a carico dei cittadini.
La Procura della Repubblica ed i Carabinieri hanno installato una microspia all'interno dello studio legale di uno dei capi dell'associazione, l'Avvocato ZARCONE Antonino Carlo, che ha permesso di accertare, già dalla fase della ideazione, la commissione ad opera del sodalizio delle singole frodi assicurative.
Sono state altresì svolte numerose attività di intercettazione telefonica e di acquisizione documentale e svariati pedinamenti, che hanno permesso di costituire un robusto compendio probatorio al quale il GIP ha attribuito assoluta validità.
L'associazione operava seguendo degli standard precostituiti e ben collaudati, che possono catalogarsi in tre tipologie:
1.      Era ideato dai capi dell'associazione, Avvocato ZARCONE Antonino Carlo e REALE Filippo un falso incidente stradale. Individuati i mezzi "coinvolti", si provvedevano a creare ad arte i danni comprovanti il "sinistro". I militari dell'Arma hanno, in taluni casi, accertato che presso una pertinenza dell'abitazione del REALE venivano appositamente prodotte delle ammaccature sui veicoli attestanti l'avvenuto sinistro.
Venivano quindi individuati i soggetti che figuravano quali "feriti" i quali, appositamente istruiti dai capi dell'associazione, erano accompagnati presso il Pronto Soccorso di uno degli ospedali del comprensorio, ove riferivano di essere stati vittime di incidenti stradali e di accusare algie inducendo in errore il medico di turno, che solitamente attestava la presenza di lesioni, tendenzialmente giudicate guaribili in pochi giorni. Successivamente il soggetto era inviato da uno dei quattro medici componenti il sodalizio che formava certificati attestanti falsamente il protrarsi della malattia. All'esito, il medico redigeva un falso certificato attestante il nesso eziologico tra malattia ed incidente stradale, ed indicante delle invalidità importanti. Era quindi avanzata richiesta di risarcimento del danno. Solitamente la compagnia di assicurazioni sottoponeva a visita medico – legale il "danneggiato", all'esito della quale erano sempre smentite le conclusioni del medico di parte associato. Nasceva quindi un contenzioso che spesso veniva chiuso in via stragiudiziale mediante il riconoscimento a favore del "danneggiato" di un indennizzo minore rispetto a quello inizialmente richiesto. In molte altre occasioni, sul rifiuto delle compagnie di pagare l'indennizzo era predisposta citazione a giudizio innanzi al Giudice di Pace. I capi dell'associazione individuavano quindi almeno due falsi testimoni che, istruiti a dovere, rendevano falsa testimonianza. Liquidato il danno tramite assegno, REALE e ZARCONE provvedevano ad accompagnare o fare accompagnare da altri sodali l'intestatario del titolo in banca al fine di intascare immediatamente il profitto del delitto. Abitualmente l'assegno era inviato allo studio di ZARCONE o dell'altro legale associato, Avvocato COPPOLINO Anna Maria, in modo da avere l'assoluto controllo anche della riscossione del denaro.
Altro indennizzo era richiesto, e spesso ottenuto, per i danni ai mezzi.
2.       I capi dell'associazione, in presenza di soggetti vittime di lesioni, anche importanti, e dipendenti da altra causa rispetto al sinistro stradale, ideavano un falso incidente ricollegando quelle lesioni al sinistro.
3.      In altri casi ancora, in presenza di un sinistro realmente accaduto, i capi individuavano soggetti non coinvolti nello stesso che erano fatti figurare come feriti. Anche in questi casi, con le false attestazione dei medici era ottenuto l'indennizzo non dovuto.
L'indagine, nell'ambito della quale sono state emanate le 16 misure cautelari, vede coinvolti ed iscritti sul registro degli indagati più di 200 soggetti.
Sono stati individuati ulteriori sinistri che presentano indizi di falsità.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e svolte dell'Arma dei Carabinieri, proseguono senza soluzione di continuità onde prevenire e reprimere il fenomeno delle frodi assicurative, di cui sono vittime tutti i cittadini dell'hinterland barcellonese che hanno la necessità di assicurare il mezzo di locomozione e per i quali l'esorbitanza dei premi richiesti è direttamente ricollegata alla operatività della associazione oggi debellata.
Il fenomeno è talmente radicato che un consulente medico, docente presso l'Università degli Studi di Messina, su richiesta di una compagnia assicurativa in merito ad un parere circa l'esistenza di lesioni indicate come derivanti proprio da uno dei sinistri di cui è stata riconosciuta la falsità, si è così espresso: "si evidenzia che il caso rientra a pieno titolo fra quelli, assai poco limpidi, che con grande frequenza si ha modo di osservare nel distretto di Barcellona. Si tratta di casi nei quali è costante l'intervento di soliti noti medici che con estrema disinvoltura emettono certificazioni o reperti di indagini diagnostiche assai compiacenti, a supporto di lesioni rilevanti, di fatto insussistenti, e/o di percorsi clinici consistenti, con il fine poi di rendere ammissibili postumi più o meno rilevanti. Tale fenomeno avviene sotto gli occhi e con buona pace di tutti … ".

Le persone colpite dalla misura cautelare sono:

arresti domiciliari
1)      Reale Filippo, nato a Mazzarra' Sant'Andrea (ME) cl. 1970, ivi residente;
2)      Avv. Zarcone Antonino Carlo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1980, ivi residente;
3)      Dott. Salamone Bernardino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1968, residente a Castroreale (ME);
4)      Dott. Milone Giuseppe, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, residente a Milazzo (ME);

divieto temporaneo di esercitare l'attività professionale
1)      Dott. Aliberti Claudio, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1979, ivi residente;
2)      Dott. Giunta Domenico, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, ivi residente;
3)      Avv. Coppolino Anna Maria, nata a Basico' (ME) cl. 1971, residente a Barcellona P.G. (ME);

obbligo di dimora nel comune di residenza
1)      D'Angelo Giovanninato a Milazzo (ME) cl. 1980, residente a Barcellona P.G. (ME);
2)      Sidoti Elisabetta, nata a Oliveri (ME) cl. 1970, residente a Barcellona P.G. (ME);
3)      Campanella Anna Maria, nata a Palermo cl. 1971, residente a Terme Vigliatore (ME);
4)      Bisognano Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1984, residente a Mazzarra' Sant'Andrea (ME);
5)      Iannello Filippo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1956, ivi residente;

obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria
Nr. 4 soggetti (nr. 3 di Barcellona Pozzo di Gotto e nr. 1 di Tortorici).

Le Fotografie



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SCILLA: CONTROLLI DEI CARABINIERI CONTRO I REATI AMBIENTALI

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"SCILLA: CONTROLLI DEI CARABINIERI CONTRO I REATI AMBIENTALI".

Scilla (Reggio Calabria) 12 settembre 2013 - Proseguono senza sosta i controlli dei militari dell'Arma per contrastare i reati ambientali. Nove persone deferite all'A.G. e beni sequestrati per oltre 2.000.000 di euro.

Scilla, 10 settembre 2013. Nell'ambito di mirata ed articolata attività di indagine, i Carabinieri del Comando Compagnia di Villa San Giovanni e della locale stazione, in collaborazione con personale specializzato del Nucleo Operativo ed Ecologico di Reggio Calabria, hanno deferito in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria 9 soggetti, responsabili a vario titolo di aver commesso reati di natura ambientale e, nella fattispecie, concernenti sia l'inquinamento atmosferico ed idrico, sia gli abusivismi edilizi in zona sottoposta a vincolo sismico e paesaggistico ambientale.
Nell'ambito di tale delicata attività, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro penale di:
-2 impianti, non conformi alle normative sull'inquinamento, utilizzati per la produzione di calcestruzzi - di cui uno interessato per i lavori di ammodernamento dell'Autostrada A/3 "Salerno-Reggio Calabria"- ; 
-2 ville in posizione panoramica, costruite in assenza delle previste concessioni in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale a ridosso del tratto costiero;
-diversi terreni utilizzati per lo smaltimento illecito di materiale di risulta proveniente da cantieri edili. 
Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta ad oltre 2.000.000,00 euro. 
Le attività di controllo e contrasto di tali tipi di reati continueranno ad essere espletate con assidua dedizione dai militari dell'Arma al fine di preservare uno dei tratti più belli della costa tirrenica.






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TRE DENUNCE A PIEDE LIBERO PER FURTO AGGRAVATO DI ENERGIA ELETTRICA.

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BIANCO ED AFRICO NUOVO: TRE DENUNCE A PIEDE LIBERO PER FURTO AGGRAVATO DI ENERGIA ELETTRICA.

 

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI BIANCO, NEL CORSO DI PREDISPOSTI CONTROLLI FINALIZZATI ALLA REPRESSIONE DEL DIFFUSO FENOMENO DEI FURTI DI ENERGIA ELETTRICA, HANNO DEFERITO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LOCRI E REGGIO CALABRIA 3 PERSONE, TUTTE TITOLARI DI ESERCIZI COMMERCIALI PRESENTI NEI COMUNI DI BIANCO ED AFRICO NUOVO.

 

AD ESSERE SEGNALATI ALL'A.G. SONO: F.S., DI ANNI 40, D.S., DI ANNI 67 E B.M., DI ANNI 38, RITENUTI RESPONSABILI DI FURTO AGGRAVATO DI ENERGIA ELETTRICA.

 

NELLO SPECIFICO, LO STRUMENTO UTILIZZATO PER COMPIERE TALE ATTIVITÀ DELITTUOSA È COSTITUITO DA UN GROSSO MAGNETE CHE, COLLOCATO SUI CONTATORI DELL'ENEL O NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEGLI STESSI, CONSENTE DI RALLENTARE LA REGISTRAZIONE DEI KILOWATT.

 

NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI SOTTOPOSTI A CONTROLLO, UTILIZZANDO QUESTA TECNICA, I TITOLARI HANNO DIMINUITO I CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA DAL 10 AL 70 %, ARRECANDO, DUNQUE, UN CONSIDEREVOLE DANNO ECONOMICO ALL'ENEL, IN CORSO DI QUANTIFICAZIONE.

 


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Il presidente Talarico sul caso del Garante dell'Infanzia Intrieri: rinunci immediatamente all'incarico

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"Credo che il modo migliore per chiudere una vicenda poco edificante, che ha visto come protagonista il Garante regionale per l'Infanzia della Regione Calabria Marilina Intrieri, sia la sua immediata rinuncia all'incarico che il Consiglio regionale le ha assegnato. Le dimissioni sarebbero un gesto importante e consapevole ed eviterebbero, al Consiglio regionale, di avviare la verifica sulle procedure per la revoca dell'attuale Garante, per poi procedere con un nuovo incarico ".  
E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, in relazione ad una vicenda che ha avuto risvolti istituzionali, e non solo mediatici, avendo interessato nella polemica la Prefettura di Crotone e il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (C.A.R.A.) della stessa città di Crotone.  

" E' una polemica di cui la Calabria, regione dai tanti e seri problemi - dice Talarico - avrebbe volentieri voluto fare a meno. La nomina del Garante per l'Infanzia, avvenuta per la prima volta in Calabria, con questa legislatura, ha rappresentato un passo importante per la promozione e la realizzazione dei diritti di tutti i bambini e ragazzi che vivono in Calabria -  particolarmente immigrati che abbiamo il dovere di accogliere umanamente e bene - e non può essere vanificata con espressioni che si discostano dall'importanza e dal ruolo che si è stati chiamati a svolgere e da atteggiamenti non moralmente eccepibili. Il Garante – dice Talarico -  ha il dovere di lavorare in sinergia con tutte le istituzioni e di assicurare le necessarie forme di collaborazione, per garantire una difesa efficace dei diritti dell'infanzia. Se vengono meno i presupposti di fiducia, per cui si è stati nominati, bisogna trarne le conseguenze.  

La classe dirigente e politica di questa regione -  dice il presidente del Consiglio regionale della Calabria - deve rimboccarsi le maniche e lavorare con concordia, concretezza e umiltà, senza dimenticare mai di avere il dovere di porsi, sempre, al servizio esclusivo dei cittadini, in particolare dei più deboli, degli indifesi e degli emarginati, evitando atti e gesti che possono dar vigore al sistema dell'antipolitica. 

Nei rapporti con le istituzioni e tra le istituzioni, abbiamo il dovere di privilegiare la concretezza dell'agire e la cultura del fare. Una giusta e necessaria ispezione al centro di accoglienza e richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, ritardata o meno, non può finire nella confusione delle polemiche mediatiche per una questione che  appare legata ad un'idea di Calabria girata verso i tempi, finiti o mai esistiti, dei privilegi e degli onori di memoria spagnolesca. La Calabria è altro. E' terra di intelligenze, di nuove generazioni colte e preparate, di aspettative e speranze di cambiamento. Abbiamo bisogno che l'opinione pubblica nazionale abbia queste percezioni positive di una regione che, pur scoraggiata dai tanti diritti negati, dimostra la volontà di voler competere, alla pari, con le altre realtà territoriali, per contribuire allo sviluppo di tutto il paese. 
Non abbiamo bisogno di messaggi fuorvianti, inopportuni e fuori dal tempo " dice Talarico. " Esprimendo rammarico per l'episodio che ha avuto una ribalta nazionale  – conclude  – penso di interpretare il pensiero, le posizioni e le preoccupazioni dei consiglieri regionali che hanno già espresso giuste critiche e amarezza per quanto accaduto e chiedono provvedimenti adeguati ". 

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Grave atto contro la libertà di stampa. Sequestrati PC della redazione di Reggio C. de L'Ora della Calabria

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Grave atto contro la libertà di stampa. Sequestrati PC della redazione di Reggio C. de L'Ora della Calabria
La Procura di Reggio manda la Polizia nei locali della redazione, sequestrati i PC del nostro Consolato Minniti. Protesta del sindacato

REGGIO CALABRIA, 12 settembre 2013 - La polizia, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito un provvedimento di ispezione e sequestro nella redazione di Reggio del quotidiano L'Ora della Calabria. Lo rendono noto, in una dichiarazione congiunta, il segretario della Fnsi Franco Siddi ed il vicesegretario nazionale della Fnsi e segretario del Sindacato giornalisti Calabria Carlo Parisi. ''Fnsi e Sindacato giornalisti calabresi - hanno sostenuto - provano profondo disagio e inquietudine per il provvedimento di ispezione e sequestro del computer e di altri documenti del collega Consolato Minniti, responsabile e coordinatore della redazione di Reggio del quotidiano L'ora della Calabria.

Finire sotto inchiesta e addirittura trovarsi con l'impedimento temporaneo a proseguire il proprio lavoro per notizie pubblicate col criterio della professionalità giornalistica (cioè verifica della fondatezza, dell'attualità e dell'interesse pubblico) inquieta e introduce un oggettivo elemento di limitazione del diritto di cronaca dei giornalisti e all'informazione dei cittadini. Sembra che il provvedimento disposto dalla Procura di Reggio sia legato infatti alla pubblicazione di notizie che, anche se riservate, sono arrivate alla disponibilità del giornalista che in quanto di interesse pubblico le ha rese note, in ordine ad indagini della Dna.

Il provvedimento ci appare enorme anche per la portata e le conseguenze che genera, rischiando di rendere impossibile domani la pubblicazione dell'edizione di Reggio del giornale per il blocco del computer che guida il server di un'intera redazione''. ''Auspichiamo - hanno concluso Siddi e Parisi - un rapido chiarimento della vicenda in cui eventuali indagini della magistratura si svolgano senza impedire il corso dell'informazione, che non può dipendere da alcun potere''. (ANSA).

Questo l'articolo 


’Ndrine e stragi di mafia 13/09/2013 -Cronaca ’Ndrine e stragi di mafia Questo l'articolo di C.Minniti che ha determinato l'azione di PG della Procura reggina Ecco le verità nascoste sul caso Lo Giudice.

I VERBALI DELLA DNA C’è un sottile filo rosso che da Palermo giunge fino a Reggio Calabria. Ma non si tratta di traffici di droga. Questa volta i soldi c’entrano poco, almeno direttamente. Quella linea quasi invisibile, che attraversa lo Stretto ed approda in terra di Calabria, pare nasconda segreti incon- fessabili che svelerebbero un pezzo di storia recente ed inedita dell’Italia dei primi anni ‘90: ‘ndrine e Cosa no- stra insieme in un disegno stragista che ha portato morte e terrore in tutto il Paese. Ed in ciò entrerebbe- ro tanto le stragi di Capaci e via D’Amelio, che l’omicidio dei due carabinieri Fava e Garofalo. Della vicenda se n’è scritto in abbondanza sia in passato che di recente, ma “L’Ora della Calabria”, per la prima volta, è riuscita a prendere visione di un docu- mento ufficiale, all’interno del quale viene riportato il bilancio di anni di lavoro svolti in seno alla Direzione nazionale antimafia, dal procuratore aggiunto Gian- franco Donadio. Si tratta di due verbali di riunioni svol- tesi il 19 ed il 27 giugno 2013 negli uffici di via Giulia, alla presenza del procuratore nazionale f. f. Giusto Schic- chitano.

Donadio viene chia- mato a relazionare su quan- to fatto in questi anni e le sue parole scuotono non poco le mura del palazzo romano. Perché quel filo rosso, tanto sottile ma così resistente, si aggroviglia tra le grandi stra- de di Palermo, attorciglia storie e persone e naviga de- ciso fino in Calabria, assu- mendo addirittura i conno- tati ben precisi di un uomo, uno che di stragi ne capireb- be molto, a sentire le parole del pm Donadio. In Sicilia. Tutto parte dall’omicidio dell’agente di polizia Agostino, avvenuto nell’estate del 1989 in Sici- lia. Dalla testimonianza del padre del poliziotto pare che uno dei killer che uccisero Agostino avesse «una defor- mazione al volto, che con- sente di qualificarlo come “il mostro”». È un nome da te- nere ben presente, perché sarà proprio lui a rappresen- tare quella sorta di trait d’union di tutta la vicenda, sebbene – lo diciamo chia- ramente – la sua posizione sia stata già vagliata ed ab- bondantemente archiviata. Ma in questo caso rileva co- munque, perché sono in molti a parlare di lui. Dalla relazione di Donadio, infat- ti, emerge che del “mostro” avrebbe parlato anche un confidente, tale Ilardo, sog- getto della mafia nissena, che indicherà l’uomo quale autore dell’omicidio di un bambino (poi identificato nel piccolo Domino) e par- lerà di questa figura come di un “killer di Stato”. Così, do- po qualche puntualizzazione degli altri magistrati presen- ti (Caponcello e De Lucia) sull’episodio specifico, Do- nadio spiega che parte della sua attività è stata rivolta proprio all’identificazione del “mostro”. Chi sarebbe? Per la Dia si tratterebbe del- l’agente Giovanni Aiello, che reca in volto i segni di un an- tico incidente con arma da fuoco. Sempre secondo il racconto di Donadio, il ruo- lo di quest’uomo emergereb- be anche nell’ambito della strage di Capaci, nella quale avrebbero avuto un ruolo anche i servizi, come avreb- bero confermato pure due pentiti siciliani. Ma non so- lo. Anche quel tale Ilardo avrebbe riferito all’ex colon- nello Riccio, che le stragi si- ciliane del 1992 sarebbero collegate alla strategia della tensione, facendo riferimen- to ad ambienti istituzionali che avrebbero utilizzato Co- sa nostra come agenzia fina- lizzata ad attuare la strate- gia. E Borsellino, sempre se- condo Riccio, sarebbe stato ucciso proprio perché stava indagando su una matrice eversiva della strage di Ca- paci. Parlando proprio di stragi, il pm ricorda ai colle- ghi che il pentito Vito Lo Forte avrebbe dichiarato che il “mostro” «ha fatto attenta- ti a treni, stazioni e caser- me». In Calabria. Un modo quasi naturale per varcare i confini ed “entrare” in Cala- bria.

Tutto parte da quelle famose dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, il quale il 5 ottobre 2012, du- rante il processo Mori, parlò del suo incontro con il boss Giuseppe Graviano nel gen- naio 1994: «Graviano mi disse che avevamo chiuso tutto e ottenuto quello che cercavamo grazie alla serie- tà di certe persone come Berlusconi e Dell’Utri». E aggiunse che l’attentato al- l’Olimpico, contro i carabi- nieri, doveva essere il colpo di grazia, perché «i calabre- si si sono già mossi». Sì per- ché a Scilla, il 18 gennaio 1994, furono uccisi gli ap- puntati Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. Per il de- litto, come si sa, sono stati condannati sia Consolato Villani che Giuseppe Cala- brò. Ed è proprio su que- st’ultimo che, dalla relazio- ne di Donadio, emergono circostanze inquietanti. Calabrò avrebbe inviato dal carcere, nel 2012, una missiva alla Procura nazio- nale antimafia, nella quale tra l’altro parlerebbe di «at- tacchi deliberati alle forze dell’ordine». Quanto riferi- scono i pm successivamente è un vero e proprio terremo- to: «Attualmente il Calabrò non è più sottoprotezione ed ha subito la morte del fratel- lo, secondo una causale che egli, nel colloquio investiga- tivo che ha svolto con il dot- tor Donadio, sembra riferi- re alla volontà di farlo tace- re. Anche Villani, l’autore del duplice omicidio dei carabi- nieri, nel suo colloquio inve- stigativo fa riferimento ad una matrice stragista. En- trambi sembrano fare riferi- mento al mostro come sog- getto coinvolto in tale stra- tegia in Calabria. Il Villani, nel corso del suo colloquio, indica anche in tale Rocco Filippone il mandante delle aggressioni ai CC. Filippone appare essere un importan- te esponente della ‘ndran- gheta (come conferma il col- lega Curcio), solo lambito negli anni da indagini che non ne hanno mai compor- tato né condanne né carce- razioni. Il Calabrò, nel corso di un colloquio investigativo – sempre secondo la illu- strazione del dottor Donadio – dichiara che a casa del col- laboratore Lo Giudice si tro- va anche una foto del mostro e che egli conosceva l’Aiello per un killer pericolosissimo del quale non si poteva par- lare. Nel colloquio investiga- tivo che il dottor Donadio ha svolto nei confronti del Lo Giudice, questo ha indicato il mostro quale autore delle stragi Falcone e Borsellino, dell’omicidio di due poliziot- ti, un uomo ed una donna e dell’omicidio di un bambino, avvenuto a Palermo. Lo Giu- dice fa riferimento anche ad una donna che accompagna- va nelle sue azioni criminali il “mostro” e la definisce provvista di addestramento militare in un campo di Gla- dio». Donadio e Lo Giudice Insomma, secondo quanto raccolto da Donadio, dun- que, la scomparsa di Fran- cesco Calabrò potrebbe es- sere stata un messaggio per far stare zitto Giuseppe Ca- labrò e questo sarebbe stato proprio lui a riferirlo. Ma c’è un nome che ritorna ed è quello di Aiello. Sì, proprio colui il quale veniva identifi- cato dai siciliani come “il mostro”. Lo stesso che Lo Giudice ha menzionato nel suo memoriale e nel video, quale soggetto che Donadio gli chiese di accusare. L’ex pentito, oggi latitante, lanciò – in un italiano assai stenta- to – accuse pesanti nei ri- guardi del pm che gli avreb- be chiesto di «impiantare una tragedia a persone a me sconosciute (tale Giovanni Aiello e una certa Antonella che non sapevo che esisteva- no e che malgrado la mia op- posizione a tale richiesta) ho subito forti pressioni e mi- nacciato che se non rispon- devo quella sarebbe stata l’ultima volta che ci sarem- mo visti, accettai quanto mi veniva suggerito dal dottor Donadio e, facendomi fir- mare quanto a lui conveni- va». Lo Giudice nella sua ri- trattazione fece espresso ri- ferimento al «suggerimen- to» dei nomi di Aiello e di una certa Antonella e che «tutti e due facevano parte a servizi deviati dello Stato e che la donna era stata ad Al- ghero in una base militare dove la fecero addestrare per commettere attentati e omi- cidi». Accuse che verranno sorrette da un video dove Lo Giudice mostra come sta- rebbe preparando due buste “finte” per Donadio, conte- nenti ipotetiche foto di Aiel- lo e di questa Antonella. Ma i punti interrogativi su quan- to affermato dal “nano” sono tantissimi. Anche perché, lo ribadiamo, Aiello, alias “il mostro”, l’uomo che leghe- rebbe Palermo a Reggio Ca- labria, ha visto la sua posi- zione archiviata dal gip di Caltanissetta, il 23 dicembre 2012, dopo eguale richiesta del pm. (1. continua) Consolato Minniti

Calcio, sono tornati i campionati e le... domeniche a perdere, amarcord, mi faccia il pieno di...palloni! Ma anche gli altri sport "tirano"

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Volleyball Women European Championship, Pallavolo: l'Italia saluta l'Europeo. Raikkonen torna alla Ferrari. Mondiale: Prandelli, Sogni in grande. Basket: Italia lanciata, 'Ora arriva il difficile'. Gp San Marino: Valentino Rossi, sono carico•  America's Cup, New Zealand sul 4-1. Vuelta: 17/a tappa a Mollema, Nibali ancora leader.  Goleada al Paraguay, Argentina e' in Brasile.  Massaggiatore evita gol, gara annullata 
NEL CUORE LA NAZIONALE DI CALCIO PROMOSSA PER IL BRASILE. IN TUTTI GLI SPORTS, LA REGULAR SEASON Ể PARTITA DA QUALCHE GIORNO. NELLA TEN LIST MONDIALE DELLO SPORT, AL QUARTO POSTO ASSOLUTO C'Ể ANCHE L'ITALIA….GIRA IL MONDO GIRA NELLO SPAZIO SENZA FINE…

 Domenico Salvatore

Lo sport è vita, passione, salute, sacrificio (soprattutto economico e fisico) ma soprattutto è socialità. Aristotele diceva: "Anthropos zoon politicon". Settembre è il mese delle ripartenze. Alcuni sport, sono ai nastri di partenza. Altri, hanno già riaperto i battenti. Ma qualcheduno è già alle fine. L'Italia, primeggia in tante discipline, sia pure a corrente alternata. Classifiche alla mano,  gli azzurri si misurano alla grande, con le nazioni che vanno per la maggiore. In ogni competizione, il Belpaese, riesce ad arricchire il suo congruo medagliere. Nel computo generale assoluto, delle varie discipline, che riunisce anche Olimpiadi estive ed invernali, l'Italia figura al quarto posto dietro Stati Uniti, Unione Sovietica e Germania. Nelle sole Olimpiadi estive, l'Italia è quinta, preceduta anche dalla Francia. La testa, gira come una trottola impazzita. Mamma mia quanti sport e chi può seguirli? Lo sport nazionale per eccellenza è sua maestà il calcio….la nazionale, Milan, Juventus, Inter, Roma, Fiorentina, Napoli… Quanti ricordi, emozioni, souspences, brividi. Poi viene il ciclismo, quindi l'automobilismo, il motociclismo, il pugilato, la pallavolo, la pallacanestro, l'atletica leggera, il tennis, lo sci, scherma, sports invernali, vela, canottaggio, nuoto. Olimpiadi, Campionati del Mondo, Coppa del Mondo, Campionati europei, Champion League, Campionati nazionali e così via. Un tourbillon d'emozioni. Da qualche settimana, sono scattati i preliminari e poi, i campionati di ogni ordine e grado, di cui, peraltro, cari amici lettori sovrani, vi stiamo dando ampi flash, corredati di foto ed immagini video. Alle società chiediamo una migliore collaborazione: di inviarci foto di tutti i colori, singole e collettive. Se poi, vo siano anche giornalisti in erba, smaniosi di confrontarsi con un'attività affascinante come quella del giornalismo, sotto a chi tocca. Inviateci i vostri curriculum con allegata una foto tessera. Risponderemo a tutti. Il giornale, è vostri amici lettori, ve lo diciamo da diversi anni e ve lo dimostriamo. Su, coraggio!. Non solo la cronaca, ma anche le opinioni. Eccovi, qui e subito, alcuni flash, tratti dai lanci dell'Agenzia Ansa

Finisce nei quarti il sogno delle pallavoliste azzurre di raggiungere la semifinale dell'Europeo. Si infrange contro il muro del fortissimo sestetto serbo, non a caso campione in carica. A Zurigo le ragazze allenate da Marco Mencarelli combattono su ogni punto, ma devono cedere di fronte ad una squadra esperta, affiatata e tecnicamente quasi perfetta, soprattutto sotto rete. L'avvio dell'incontro delle azzurre è da shock. Pronti, via... e si ritrovano sotto 9-0. La Serbia tocca ogni pallone ed alza una barriera che appare invalicabile.Con il servizio (tre ace di Molnar) mette in grande difficoltà la ricezione azzurra (Italia schierata inizialmente con Signorile-Diouf, schiacciatrici Costagrande e Sorokaite, centrali Guiggi e Arrighetti, libero De Gennaro). Brakocevic è una macchina da punti (otto nel solo parziale), mentre l'Italia non riesce a scuotersi, bloccata alla perfezione dal muro serba, con Rasic in primis. Il primo set finisce 25-14, prologo di una partita con troppa disparità di forze in campo.Eppure nella seconda frazione è l'Italia a partire forte. Le azzurre, più decise e 'cattive', lavorando bene a muro (Guiggi in tre occasioni), riuscendo a bloccare Brakocevic. Il gioco ora è più fluido, ma la Serbia non molla ed è un testa a testa. Signorile e compagne provano più volte l'allungo, ma in ogni occasione le avversarie rientrano. L'Italia spreca tre set point per propri errori. Così non fa la Serbia che al primo, con un gran salvataggio, chiude (26-28).La delusione pesa sulle azzurre che nel terzo set soffrono terribilmente il servizio serbo e faticano a costruire il gioco. Le campionesse europee non rallentano più e incrementano il vantaggio, conquistando gara e semifinale (25-18). Venerdì - a Berlino - affronteranno la Russia, mentre l'altro incontro metterà di fronte Germania e Belgio.

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Raikkonen torna alla Ferrari
Ora è ufficiale: Kimi Raikkonen torna alla Ferrari. La scuderia di Maranello fa sapere di "aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnico agonistica" con il pilota finlandese che "affiancherà Fernando Alonso per le prossime due stagioni".
"Sono davvero contento di ritornare a Maranello dopo averci trascorso 3 anni fantastici. Ho moltissimi ricordi che mi legano alla Ferrari e li ho sempre portati con me. Non vedo l'ora di lavorare con Fernando (Alonso ndr), pilota straordinario, per regalare alla squadra i successi che si merita". Queste le prime parole da ferrarista di Kimi Raikkonen.
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Mondiale: Prandelli, Sogni in grande
Il ct, Per panchina nessuna telenovela
11 settembre, 20:10  

''Ha ragione Buffon, l'Italia al Mondiale sarà in terza fila: ma abbiamo sempre detto che è un sogno, e noi vogliamo sognare in grande''. Cesare Prandelli, il giorno dopo la qualificazione a Brasile 2014, prova a immaginare che Italia sarà a Rio. ''Rossi può essere un valore aggiunto, e' un giocatore importantissimo - dice all'Ansa il ct azzurro - Di Balotelli tutti dicono che è lui che ci può far vincere, e io sono d'accordo. Ma per dire con chiarezza dove possiamo arrivare, dobbiamo lavorare bene in questi nove mesi''.
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Prandelli,chiarezza su dopo Mondiale ma senza fretta - ''Ho detto che faremo chiarezza sul dopo Mondiale, e la faremo. Ma non c'è alcuna fretta,non ci vedremo tra due giorni nè tra quattro. Non c'è alcun termine''. Lo ribadisce all'Ansa Cesare Prandelli, in scadenza di contratto a fine Brasile 2014. ''Ho solo detto che avremmo programmato tutto prima di partire per il Mondiale, non c'è nulla di deciso - prosegue Prandelli - Sinceramente, non mi aspettavo tanto clamore. In Spagna Del Bosque ha detto altro, ad aprile: dopo il Mondiale penso ad altro. E nessuno è caduto nel panico''.Prandelli, Ho visto una grande Italia - La gioia è piena: ''Ho visto una grande Italia''. Ma l'annuncio che qualcuno attendeva non c'e'. ''Il futuro? Ora c'e' tutto il tempo, parleremo e chiariremo: non sarà una telenovela ma stasera non ho nessuna decisione da raccontare'', dice Cesare Prandelli nella notte della qualificazione record. ''Le dediche sono sempre un po' particolari: chi lavora, la squadra, i massaggiatori, i dirigenti. Ma in momenti come questi ho pensato al gesto incredibile della dottoressa Eleonora Cantamessa che ha dato la sua vita per soccorrere una persona: vorrei dedicare questa serata alla sua memoria'', dice il ct, prima di raccontare le strane sensazioni dell'intervallo. ''Nello spogliatoio non avevamo gran voglia di sorridere, tra primo e secondo tempo: ho incoraggiato Balotelli per i gol sbagliati e alla squadra ho detto che non dovevamo demoralizzarci. Sapevamo di poter ribaltare il risultato e siamo stati premiati per la nostra volonta': siamo grandi perché conosciamo i nostri limiti e sappiamo esaltare le nostre qualità. No, non abbiamo mai pensato di non farcela, era la squadra a darmi fiducia''.''E' sempre particolarmente difficile quando ci sono aspettative alte - prosegue Prandelli - Ora abbiamo il tempo per provare dei giovani, ma non saranno esperimenti. Dove possiamo arrivare al Mondiale non lo so, ma di una cosa sono certo dopo l'esperienza della Confederations: se non arriviamo in Brasile con un'ottima condizione fisica, sarà molto, molto difficile andare lontano''. Spiega la scelta di tener fuori Osvaldo con i riscontri negativi in allenamento, ma ''poi quando e' andato in campo ha lavorato molto bene''. Quanto a Balotelli, ''ha mantenuto lucidità e concentrazione: quanto ai gol sbagliati, capita agli attaccanti, lui non ha perso la calma ed e' stato premiato''. Anche dallo Juve Stadium, tradizionalmente ostile. ''Si percepisce amore attorno a questa nazionale, i 40 mila di Torino ci hanno dato la spinta giusta'', conclude poco dopo che il suo collega ceco, Bilek, ha annunciato le dimissioni dalla panchina della nazionale.Prandelli invece comincia il cammino verso il suo primo Mondiale. La data limite per stabilire cosa sarà della panchina azzurra dopo il Brasile è marzo, ma è possibile che Abete e Prandelli si incontrino prima. La Figc è pronta ad andare avanti col ct della rifondazione, ma dovrà fare i conti con la voglia del tecnico di tornare al mestiere da club. Spostata in avanti è invece la data per la lista dei 23, dove pure la situazione è abbastanza definita. La qualificazione anticipata consente a Prandelli di avere due partite in più per gli esperimenti, che dovranno riguardare soprattutto i giovani.Lo schema base prevede, oltre ai tre portieri (Buffon, Marchetti, Sirigu), 7 difensori, 8 centrocampisti e 5 attaccanti. Il ct può giocare sulla duttilità di alcuni azzurri, come De Rossi, per giostrare sui numeri. Un posto certo lo hanno De Sciglio, Abate, Bonucchi, Chiellini, Barzagli in difesa; Pirlo, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Candreva, Giaccherini e Diamanti a centrocampo; Balotelli e Osvaldo in attacco. Se la giocano per due posti in difesa Maggio o Antonelli, e poi Astori, Ogbonna e Ranocchia, ma anche Pasqual e De Silvestri; per uno in mezzo al campo Verratti, Florenzi, Aquilani e Poli; tre le maglie da assegnare in avanti, dove - a prescindere da suggestioni alla Totti - sgomitano Gilardino, Giuseppe Rossi, El Shaarawy, Insigne, Cerci. Appuntamento a Copenaghen l'11 ottobre per Danimarca-Italia: lì comincia la preparazione al Mondiale degli azzurri. E la corsa a una maglia.
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Basket: Italia lanciata, 'Ora arriva il difficile'
ROMA - Si ricomincia da capo, e ora, come dice il ct, Simone Pianigiani, ''arriva il difficile, ma gli Azzurri sono pronti''. L'Italia deve dimenticare tutto il percorso fatto finora a Eurobasket 2013 e ributtarsi a capofitto nella mischia di una seconda fase che dovrebbe farla approdare ai quarti. ''Non siamo arrivati qui per caso - afferma il tecnico alla vigilia della partita con la Slovenia padrona di casa - e il campo ha detto che delle 12 formazioni arrivate a Lubiana non siamo l'ultima. Ora viene il difficile ma noi abbiamo lavorato per giocarci partite come le prossime, ma soprattutto per tornare stabilmente tra le prime d'Europa''. ''Ci piace essere qui - prosegue Pianigiani - e ormai anche gli altri cominciano a guardarci diversamente rispetto ad appena dieci giorni fa. Volevamo guadagnarci questo rispetto e ci siamo riusciti anzitutto con il lavoro duro, cosa che ha pagato l'anno scorso e nella prima parte di questa competizione''. Adesso bisogna continuare, prima con la Slovenia, poi affrontando tra sabato e lunedi' la Croazia e i campioni uscenti della Spagna. ''Sono tre squadre per noi molto complesse - spiega il coach -. Domani la Slovenia sara' spinta da un'intera nazione, con 13.000 tifosi scatenati sugli spalti. Un clima dove comunque sara' bello giocare, anche ai giocatori piace vivere occasioni di questo genere. Gli sloveni giocano con un'intensità pazzesca e grande pressione difensiva - continua Pianigiani -. Tutta questa energia viene trasformata in attacco e movimento continuo. Per noi sarà vitale restare aggrappati alla partita per poi arrivare a metter loro pressione nelle giocate importanti''. ''I croati dispongono di gran talento offensivo. Hanno pochi giochi ma chiari e ben definiti e lasciano spazi alla loro capacità di creare - afferma il ct -. La Spagna puo' tritare tutti perché hanno aggiunto un'ottima difesa al solito ritmo offensivo e alla qualità di giocare insieme divertendosi''. Le prossime tre gare sono quindi attese come un test lungo un percorso di crescita iniziato anni fa: ''Dobbiamo scoprire ora quale sarà il nostro approccio al livello superiore. Tutto starà nel vedere se riusciremo a non farci sgretolare ma se saremo bravi a reagire trasformando eventuali sconfitte in un ulteriore step di crescita. La partita vinta contro la Russia all'esordio ci ha dato ancora maggiore fiducia. I ragazzi lo sanno, stanno arrivando i momenti difficili e sono pronti''. Gli azzurri hanno dimostrato ora, contro i pronostici, di essere temibili. "Sono italiano, vado a canestro" lo slogan della Gazzetta dello sport e lanciato anche dal presidente federale Gianni Petrucci accompagna questa avventura, partita in sordina e diventata sorprendente.
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Trapattoni lascia l'Irlanda
'Ma continuerò ad allenare' dice all'ANSA
11 settembre, 19:54 
L'addio e' stato consensuale ma la delusione resta cocente perche' Giovanni Trapattoni, in Brasile, contava di esserci e sulla panchina dell'Irlanda. Le sconfitte contro Svezia e Austria non solo hanno frustrato le ambizioni irlandesi ma anche negato quella rivincita che il Trap sognava dalla beffa mondiale del 2002 in Giappone e Corea, quando guidava l'Italia. Una ferita aperta, e resa ancora piu' dolorosa dalla partecipazione a Euro 2004, con gli Azzurri eliminati gia' nella fase a gironi, ultimo capitolo della sua liason con il calcio italiano. A 74 anni molti al suo posto si guarderebbero indietro piu' che soddisfatti, passando la mano, ma il tecnico lombardo guarda avanti e non si arrende: ''Lascio l'Irlanda ma non il calcio, voglio continuare ad allenare''. ''Magnifico, è il più grande di tutti noi'', applaude un suo ex allievo, Cesare Prandelli, ora diventato commissario tecnico dell'Italia. In quasi 30 stagioni da tecnico di club l'intramontabile Trap ha accumulato scudetti, campionati nazionali, coppe europee e anche la coppa Intercontinentale, e ha vinto a tutte le latitudini, dalla Juve al Bayern Monaco passando per Benfica e Salisburgo. Per il resto, tanta carriera da ct, prima con la nazionale italiana, dal 2000 al 2004, e poi con quella irlandese, dal 2008. In cinque anni a Dublino il Trap sfiora la qualificazione ai mondiali sudafricani, beffato dalla mano di Thierry Henry nello spareggio con la Francia. E diventa l'idolo della tifoseria, acclamato come 'irlandese adottivo' anche quando a Bari la sua nazionale sfida quella azzurra. Dalla beffa di Henry, Trapattoni si rifa' due anni dopo portando l'Eire a Euro 2012 dopo una lunga assenza dai palcoscenici piu' prestigiosi. Sognava la passerella brasiliana, sara' costretto a seguire i mondiali davanti alla tv. Ma alla pensione, nonostante le 74 candeline spente lo scorso 17 marzo, proprio non ci pensa. ''Lascio l'Irlanda ma non il calcio, voglio continuare ad allenare - le parole di Trapattoni, che ha transato con la federcalcio di Dublino sul restante ingaggio -. Semplicemente da oggi non sono più il ct dell'Eire. Ci siamo lasciati consensualmente con grande fair play. Ora guardo ad altre possibili panchine senza alcuna preclusione''. Dopo quasi 40 anni in panchina non e' ancora calato il sipario sull'avventura a bordo campo di Trapattoni. Perche' la passione per il calcio e' seconda solo alla sua proverbiale grinta, che anche in Irlanda hanno saputo apprezzare. "Una leggenda di questo sport, ha portato l'Irlanda ad un altro livello. Grazie per tutto, Mr Trapattoni", ha twittato il centravanti irlandese Shane Long. Chissa' quanti altri ringraziamenti attendono il decano dei tecnici italiani, anche se non tutti lo rimpiangono. ''Riprendetevi Trapattoni'', lo slogan lanciato da Michael O'Leary, mister Ryanair. ''Ha lavorato bene - le parole pronunciate in Italia dal leader della compagnia di voli low cost - ma è tempo che se ne vada. Forse sarebbe meglio se l'Italia ci mandasse qualche giocatore, ce ne servono di nuovi''. Ma Trapattoni saluta senza abdicare.
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Gp San Marino: Valentino Rossi, sono carico
E' uno degli appuntamenti clou della stagione
11 settembre, 14:14 Valentino Rossi dice di ''arrivare carico'' al Gp di San Marino e della Riviera di Rimini che si corre questa domenica sul circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico, uno degli appuntamenti clou della stagione. "Quella che arriva - le parole del pilota di Tavullia - è la mia vera gara di casa e sarà importante fare bene. La pista mi piace e di solito vado sempre forte lì, soprattutto con la Yamaha, ma anche lo scorso anno feci una buona gara. Con la M1 in passato sono sempre stato sul podio, quello che è certo è che arriveremo carichi per fare il massimo".
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Spalletti, In Europa non conoscono piu' Roma
'Dicevano che ero io a fermarne la crescita...'
11 settembre, 19:56 
 ROMA - ''In Europa non conoscono più la Roma, e dicevano che ero io a fermarne la crescita...''. E' un Luciano Spalletti al veleno quello che, da San Pietroburgo torna a parlare della sua ultima squadra italiana, tra affetto e amarezza. ''Alla Roma - le parole di Spalletti in una lunga intervista al sito dello Zenit da lui allenato - si diceva che bisognava fare di più quando ero quello che disturbava la crescita della squadra. Poi, dopo quattro anni, io sono andato in altre città europee, mi sono informato, ma della Roma non ho più sentito parlare. E questo mi dispiace, mi dispiace molto. Effettivamente speravo avessero ragione i tiratori scelti, secondo i quali ero io che limitavo la crescita della squadra''. Viceversa, a San Pietroburgo Spalletti si sente ''rispettato da un'intera città, sia da un punto di vista sportivo che umano. Mi hanno fatto lavorare nel migliore dei modi, supportandomi anche nei momenti di difficoltà, sia dalla città, sia dai tifosi e sia dalla società. Questo per me è un dato di fatto fondamentale: io sbaglierò, ma faccio ogni cosa con sentimento''.
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Vuelta: 17/a tappa a Mollema, Nibali ancora leader
L'olandese Bauke Mollema (Belkin) ha vinto la 17/a tappa della Vuelta di Spagna, Calahorra-Burgos, di 189 km, e Vincenzo Nibali (Astana) ha difeso ancora una volta la maglia rossa di leader della classifica generale. Mollema è andato all'attacco a circa mezzo chilometro dal traguardo, precedendo di pochi secondo il gruppo che si preparava allo sprint finale. Il secondo posto è andato al norvegese Edvald Boasson Hagen, il terzo all'argentino Maximiliano Richeze. In vetta alla classifica distacchi invariati, Nibali precede di 28 secondi lo statunitense Chris Horner e di 1'14'' lo spagnolo Alejandro Valverde. Domani la 18/a tappa propone un arrivo in salita, sul colle di prima categoria dell'Alto de Pena Cabarga, il primo di tre frazioni di montagna che decideranno la corsa prima del finale di domenica a Madrid.
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Goleada al Paraguay, Argentina e' in Brasile

L'Argentina di Leo Messi e' in Brasile: grazie ad una goleada (5-2) fuori casa al Paraguay, la Seleccion si e' qualificata per il Mondiale con due gare d'anticipo nel gruppo sudamericano. Quella giocata allo stadio 'Defensores de Chaco' di Asuncion e' stata una partita senza storia: Il Paraguay, che era gia' fuori dalla corsa per il Mondiale, ha opposto qualche resistenza solo nel primo tempo, e a tratti; nella seconda parte l'Argentina ha dilagato. La nazionale del ct Alejandro Sabella ha comunque dimostrato i pregi e difetti gia' noti, e cioe' una difesa lenta e titubante, incluso il portiere (Sergio Romero), ma un attacco veloce e implacabile. In evidenza tra i biancocelesti soprattutto Sergio Aguero, Angel Di Maria e Fernando Gago. A segnare per primo e' stato Messi al 12', con un rigore dopo un fallo subito dal 'Kun' Aguero. Dopo il pareggio del Paraguay (Jose' Nunez al 18'), gli argentini sono ancora andati in rete al 32' grazie a un forte destro di Aguero. Al 50' e' stato il turno di de Maria. Due minuti dopo ancora Messi grazie ad un rigore pero' inesistente, frutto di uno sbaglio dell'arbitro. A chiudere la goleada argentina e' stato Maxi Rodriguez al 91'. Sei minuti prima Roque Santa Cruz aveva segnato la seconda rete paraguaiana.
Messi, ok ma vogliamo continuare a crescere - ''L'obiettivo e' stato raggiunto, ma vogliamo continuare a vincere e a crescere, come abbiamo fatto finora'': e' quanto ha sottolineato Leo Messi subito dopo la goleada al Paraguay con la quale l'Argentina si e' qualificata per il Mondiale in Brasile. ''Siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo, e cioe' chiudere la qualificazione'', ha precisato l'attaccante del Barcellona, ricordando che nonostante la vittoria di Asuncion ''dobbiamo ancora migliorare''. ''I mondiali si giocano su sette partite, in tutte devi essere al cento per cento, non puoi sbagliare'', ha inoltre aggiunto rispondendo ad una domanda sulle chance dell'Argentina in Brasile. Vincere i mondiali e'''il sogno di tutti, ma ci manca ancora molto per arrivarci in modo ottimale''. Dopo i due rigori segnati ad Asuncion, Messi e' ora al secondo posto nella lista dei massimi goleador della nazionale argentina: ha infatti 36 reti, 19 meno di Gabriel Batistuta.
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America's Cup, New Zealand sul 4-1

Emirates Team New Zealand ha vinto la quinta regata della finale di Coppa America di vela contro il 'defender' americano Oracle Team Usa portandosi così sul 4-1. La sesta regata, prevista sempre oggi a San Francisco, non si e' disputata perche' gli americani hanno chiesto e ottenuto di rinviarla, cosa concessa dal regolamento ma solo per una volta. Nella prima regata, i neozelandesi si sono imposti con oltre un minuto di vantaggio sull'avversario, il maggior scarto della serie di finale dopo quello accusato da Oracle nella prova d'esordio.
Gli americani erano partiti avanti, tenendo il comando fino alla terza boa, poi Team New Zealand ha scelto una rotta diversa e sfruttando la sua maggiore velocita' si e' lanciata sul traguardo senza dare scampo a Oracle. Quando ormai era gia' cominciato il conto alla rovescia per la sesta regata, gli americani hanno ''gettato la spugna'', chiedendo il rinvio della prova, senza dare spiegazioni particolari. Ora il team defender avra' 48 ore per preparare la riscossa, ormai necessaria dato che lo sfidante e' a quasi a meta' strada dal successo finale nella 34/a edizione della Coppa America.
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Massaggiatore evita gol: gara annullata

È stata annullata la partita della Serie D brasiliana fra il Tupi e l'Aparecidense in cui il massaggiatore di quest'ultima squadra, per ben due volte, ha salvato sulla linea la porta dei 'suoi'. Lo ha deciso il locale Tribunale superiore di giustizia sportiva, precisando che il match, che si era regolarmente concluso sul 2-2, sarà rigiocato. Il massaggiatore 'portiere', Romildo Fonseca da Silva, detto Esquerdinha, scampato dopo le prodezze alla furia degli avversari, si è detto non pentito." Ce n'è per tutti i palati; e non è, una tantum. Domenico Salvatore




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Vertenza Tribunale, positivo l'incontro tra Comitato e Prefetto. Stop allo sciopero della fame

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) 12/09/2013 - Mentre a Cinquefrondi – alla presenza di amministratori, operatori del settore e cittadini - si dava avvio alla manifestazione di protesta a tutela del Tribunale, a Reggio Calabria una apposita delegazione del Comitato pro-tutela veniva ricevuta dal Prefetto, dott. Vittorio Piscitelli. 

La rappresentanza, guidata dal sindaco di Cinquefrondi dott. Marco Cascarano e formata, tra gli altri, dal consigliere di minoranza avv. Flavio Loria e dal consigliere provinciale avv. Giuseppe Longo, si è intrattenuta con l'autorità di Governo per illustrare motivatamente le ragioni di una protesta che ha assunto, specie negli ultimi giorni, i contorni della resistenza vera e propria, passando dalla formazione di un presidio permanente antistante la sede del Tribunale, allo sciopero della fame. 

Il Prefetto Piscitelli ascoltate le richieste dei delegati, ha dato rassicurazioni circa un suo fattivo impegno per la tentare una positiva soluzione della vicenda, informando altresì che cercherà di predisporre appositamente un incontro presso il Ministero della Giustizia per la trattazione del caso. Intanto, il primo step convenuto sarà quello della preparazione, per parte sua, di una lettera formale - che verrà inoltrata all'attenzione dei competenti uffici ministeriali - contenente l'esposizione dei motivi per i quali si renderebbe indispensabile evitare la chiusura della sede staccata cinquefrondese. Con questo intento, infatti, Il Prefetto ha chiesto alla delegazione del Comitato di consegnare nei prossimi giorni una nota dettagliata contenente la descrizione circostanziata degli elementi sfavorevoli a cui la popolazione giudiziaria andrebbe incontro in atto allo spostamento della sede su Palmi che ne giustificherebbe, dunque, la salvaguardia. 

Nel frattempo il Comitato ha deciso per la sospensione dello sciopero della fame anche se il presidio, in forme e metodi diversi, resterà quantomeno in assemblea permanente per valutare, ad horas, gli sviluppi della vicenda. Concretamente si stà cercando di ottenere, in prima battuta e come risultato minimo, la proroga biennale d'esercizio (come quella concessa per Rossano) e quindi di sospendere il trasferimento verso Palmi – ritenuta sede non predisposta sia logisticamente che sul piano tecnico-operativo - per consentire la ripresa delle attività giudiziarie a Cinquefrondi. Ma il Comitato rimane comunque in fermento e non intende abbassare la guardia. A breve, infatti, sarà richiesto un incontro con la Presidente del Tribunale di Palmi, Dr.ssa Maria Grazia Arena, per fare il punto della situazione e cercare di ponderare al meglio il futuro della sede. 

Giuseppe Campisi

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La polizia nella redazione de “L’Ora de la Calabria”

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Ispezione e sequestro di computer a Reggio su disposizione della Procura. Siddi e Parisi (Fnsi): “Profondo disagio e inquietudine”
La polizia nella redazione de “L’Ora de la Calabria”

REGGIO CALABRIA – “La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito un provvedimento di ispezione e sequestro nella redazione di Reggio del quotidiano «L’Ora della Calabria»”. A rendere nota la notizia sono il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, ed il vicesegretario nazionale della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi.

“Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria – affermano Siddi e Parisi – provano profondo disagio e inquietudine per il provvedimento di ispezione e sequestro del computer e di altri documenti del collega Consolato Minniti, responsabile e coordinatore della redazione di Reggio del quotidiano «L’ora della Calabria»”.

“Finire sotto inchiesta e addirittura trovarsi con l’impedimento temporaneo a proseguire il proprio lavoro per notizie pubblicate col criterio della professionalità giornalistica (cioè verifica della fondatezza, dell’attualità e dell’interesse pubblico) – sottolineano segretario e vicesegretario della Federazione Nazionale della Stampa –  inquieta e introduce un oggettivo elemento di limitazione del diritto di cronaca dei giornalisti e all’informazione dei cittadini. Il provvedimento disposto dalla Procura di Reggio è, infatti, legato alla pubblicazione di notizie che, anche se riservate, sono arrivate alla disponibilità del giornalista che, in quanto di interesse pubblico, le ha rese note, in ordine ad indagini della Dna. Il provvedimento – affermano Franco Siddi e Carlo Parisi – ci appare enorme anche per la portata e le conseguenze che genera, rischiando di rendere impossibile domani la pubblicazione dell’edizione di Reggio del giornale per il blocco del computer che guida il server di un’intera redazione”.

“Auspichiamo – concludono Siddi e Parisi – un rapido chiarimento della vicenda in cui eventuali indagini della magistratura si svolgano senza impedire il corso dell’informazione, che non può dipendere da alcun potere”.

Agguato a Palmi, ferito gravemente un macellaio

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AGGUATO IN CALABRIA, MACELLAIO FERITO IN MODO GRAVE - PALMI (Reggio Calabria) , 12 settembre 2013 - Un commerciante, Francesco Barbera, di 36 anni, titolare di una macelleria, con precedenti penali e ritenuto dagli investigatori vicino alla cosca Gallico della 'ndrangheta, è stato ferito in modo grave stasera in un agguato a Palmi. 

Barbera aveva appena chiuso la macelleria ed era salito a bordo della propria automobile (una Mercedes), quando una persona ha sparato contro il lato guida della vettura alcuni colpi di pistola, due dei quali hanno raggiunto Barbera ad un fianco e ad una gamba. Soccorso da alcuni parenti, il macellaio è stato portato nell'ospedale di Polistena, dove è stato ricoverato con prognosi riservata. Sul ferimento indagano i carabinieri sotto le direttive della Procura della Repubblica di Palmi. L'ipotesi che viene fatta è che Barbera sia rimasto vittima di una vendetta maturata negli ambienti della criminalità.

Il Moderno-Medioevo è adesso. Potere e povertà viaggiano all'unisono.

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Il degrado travolge non solo le cose, gli strumenti, i mezzi che utilizziamo quotidianamente, sta deteriorando quel poco senso di civiltà rimastoci.

Trovarsi disorientati, svuotati e senza prospettiva è oramai la regola. I poteri forti stanno schiacciando quel flebile senso di democrazia che sembra non appartenere più a nessuno.
Tutti alla ricerca della conoscenza, e nessuno impara. Tutti insegnanti senza alunni.
Una solitudine collettiva devastante. Ecco che anche i poteri forti perdono il controllo. La posta in gioco è alta. Il dominio assoluto. Il senso di onnipotenza, di divinità si impossessa e travolge l'animo di chi pensa che tutto gli è consentito.
Non si guarda in faccia nessuno, si fanno mosse azzardate. Si stritola quel poco di libertà vera che ancora ci è rimasta. Non chiamatela democrazia.

Tutti i giorni il cuore in gola. Suona il campanello e sono ... cazzi amari. Bollette, multe, tasse, notifiche. L'ansia travolge le famiglie, le rende animalesche. E dentro le mura si consumano atrocità quotidiane. Dentro le mura si uccide la coscienza. Si uccide la dignità. Si uccide l'essere umano, l'Umanità.

La società non esiste più, la disperazione e il senso di vuoto accompagna le nostre giornate. Una democrazia fatta solo di parole, di luoghi comuni. Si naviga alla via così e quello che viene viene.
Passiamo le giornate a scrivere il nostro diario di VITA su facebook, diamo la vita e riceviamo frustrazione. Diffondiamo e non sappiamo cogliere. Il raccolto è finito e ci accorgiamo di aver smesso di seminare oramai da troppo tempo.

La sbornia è al culmine e dopo la lunga dormita è tempo di svegliarsi. Un risveglio amaro, niente è più come prima, tutto è diverso. Intorno solo una stanza vuota e il buio. Cerchi l'interruttore della luce e neanche quello funziona. Buio pesto.

Sei solo, il cuore batte forte, sei disorientato. Chiami e nessuno risponde. La paura avvolge ogni centimetro del tuo corpo e lo rende quasi insensibile, senza anima, svuotato.
E' anacronistico emozionarsi e raccontare le sensazioni.
Meglio sparare qualche cazzata sul diario FB e aspettare qualche "mi piace""commenta", "condividi".

Che cazzo mi piace, cosa ho da commentare, condivido l'ipocrisia quotidiana.

Resettiamo la nostra vita e ripartiamo. Formattiamo l'hard disk e riempiamolo di nuovi contenuti. Semplice. Magari si potesse.

E invece siamo costretti nostro malgrado a vivere una vita che non è più nostra. Chi vuole ci piglia a calci in culo. Come e quando gli pare. Muto e rassegnato. Se vuoi sopravvivere questo è. Ma davvero pensiamo che tutto questo possa continuare per sempre?

La storia è maestra di vita e dovrebbe pur insegnarci qualcosa. Viviamo un'attualità che sa di Medioevo, un moderno-medioevo fatto di luci spente e di sete di giustizia (lismo). Chi ha il potere ne abusa e il popolo subisce.

C'è da risanare i conti. Il popolo paghi. Adesso però lo scenario si è spostato. Il popolo oramai è schiacciato. Ecco che i poteri si scontrano fra di loro. E questo fa respirare il popolo per qualche istante. Poi ancora giù duro. Soprusi, ingiustizie, tutto fatto passare come se fosse dovuto. Rinunciare a tutto. Un sacrificio per riavere tutto. Magari. Ma non è così. Chi ha vuole sempre di più. La società è sul punto di implodere e ognuno fa finta di niente. Sta montando una rabbia mondiale che si diffonde come il respiro, impercettibile ma vitale e devastante.

Il Potere ha schiacciato sull'acceleratore, la Povertà è salita a bordo, viaggiano entrambi contro il muro della dignità, dell'orgoglio, dell'umanità ... all'unisono verso la polverizzazione di questo moderno-medioevo insopportabile.

K.A.

RAI3: A SFIDE I RAGAZZI DI MAESTRELLI

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RAI3: A SFIDE I RAGAZZI DI MAESTRELLI

A quasi 2 anni dalla scomparsa di Giorgio Chinaglia, il suo corpo sta per tornare a casa. Dopo la morte da latitante in America e un lungo iter burocratico, la salma del campione bianco-celeste potrà finalmente toccare il suolo italiano, e verrà sepolta nella cappella del suo grande maestro Tommaso Maestrelli.
Sfide dedica la puntata di lunedì 16 settembre alle 23.30 su Rai3 a Giorgio Chinaglia, un campione che ha scritto la storia del calcio Italiano degli anni Settanta.
Alex Zanardi, racconterà l'inarrestabile ascesa della Lazio, dalla serie B allo scudetto del 1974, e poi il declino, fino alle aule di tribunale dove si sono disputate le gare peggiori della vita dell'ex bandiera della Lazio.
Il nome di Chinaglia, soprannominato Long John, si lega anche ai nomi di Pino Wilson, Luigi Martini, Luciano Re Cecconi, grandi talenti con un carattere difficile.
Alcuni avevano la pistola, ci giocavano dopo gli allenamenti, erano divisi nei spogliatoi  ma uniti sul campo, perché obbedivano soltanto a lui: Tommaso Maestrelli, l'allenatore e spesso padre di tutto il gruppo.
La puntata dedica un approfondimento alle circostanze che hanno portato all'uccisione di Luciano Re Cecconi, a 28 anni, per un tragico scherzo: la storia è raccontata attraverso le immagini inedite dello sceneggiato-documentario Rai "L'appello – Il caso Re Cecconi" (1983).
Con le interviste di Pino Wilson, Luigi Martini, Vincenzo D'Amico, Giancarlo Oddi, si ripercorreranno, nello stile inconfondibile di Sfide, gioie, dolori, successi e le amare sconfitte del club biancoceleste e del suo grande campione Long John Chinaglia.


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Luigi Palamara
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RAI SPORT 1: TORNA IL PROCESSO DEL LUNEDI'

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RAI SPORT 1: TORNA IL PROCESSO DEL LUNEDI'

"Il processo del lunedì" torna su Rai Sport 1.  Al via, lunedì 16 settembre  su Rai Sport 1 (canale 57 del digitale terrestre), lo storico programma il "Processo del lunedì", che andrà in onda dallo studio 5 di Saxa Rubra in una veste completamente rinnovata, anche nei contenuti.
Tra le novità di questa edizione targata Rai Sport, condotta da Enrico Varriale e a  cura di Bruno Gentili, ci sarà il ritorno della moviola in una veste inedita, curata da Filippo Grassia e dal Prof. Alberto Castelvecchi.
Ospiti in studio saranno Marino Bartoletti, Alessandro Vocalelli, Rodolfo Laganà, Stefano Pantano ed Elisa Sergi mentre, in collegamento da Milano, insieme a Marco Civoli ci saranno Maurizio Ganz e Evaristo Beccalossi, da Torino Sergio Brio e da Napoli lo scrittore Maurizio De Giovanni. 
La "formazione" del programma, capitana da Enrico Varriale, vedrà schierati anche Gene Gnocchi e Gianni Ippoliti - con le loro improvvisazioni e divertenti incursioni – e Giovanna Carollo che curerà la rassegna stampa.
In scaletta anche la provocazione di Maurizio Costanzo nelle rubrica "A bontà mia".
Nella nuova edizione del 'Processo del lunedì' saranno protagonisti anche i principali social network. Il pubblico da casa, infatti, potrà interagire con la trasmissione grazie alla community di Rai tv, facebook e twitter.
La regia, infine, è affidata a Mario Collorone che avrà il compito di valorizzare al meglio tutte le novità del programma tra cui la divertente sigla, firmata da Antonio Maggio, tra le rivelazioni dell'ultimo Festival di Sanremo.


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