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Reggio Calabria. Tilde Minasi su iniziativa Naccari-De Gaetano

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Le iniziative pubbliche nelle quali è previsto un coinvolgimento ed un confronto con la cittadinanza tornano sempre utili perché stimolano al dialogo ed all'analisi di determinate problematiche. In quest'ottica, quindi, è meritevole di attenzione l'incontro promosso dai consiglieri regionali Demetrio Naccari e Nino De Gaetano. Certamente, sull'onda delle dichiarazioni rese da questi ultimi in piazza Italia, sarebbe stato forse più produttivo indirizzare tale appuntamento verso direttrici diverse. 


Pur non nascondendo il momento difficile e di crisi che, come da più parti  si registra, investe tutto il territorio italiano, forse sarebbe il momento di non gettare benzina sul fuoco ma piuttosto di cercare di arginare le fiamme. 


In un contesto sociale nazionale provato da disagi evidenti, andare in piazza a discutere con i cittadini, in questo caso i reggini, deve divenire un esercizio non collocato in un percorso di propaganda personale, bensì inserito in un cammino propositivo e foriero di programmi che sostengano le esigenze di un territorio e lo aiutino a poter emergere da situazioni poco agevoli. 

In un frangente in cui, anche a livello nazionale, si assiste ad una politica "di grandi intese" proprio per il bene comune, al di là delle idee e delle posizioni, sarebbe più che mai auspicabile che proprio in ambito locale si potesse assistere ad un'unità d'intenti che andasse oltre e guardasse, appunto, ad un rinnovato benessere. 


Un discorso più ampio che inglobi, però, anche responsabilità (per quanto riguarda il famoso 'buco di bilancio' su cui i due consiglieri regionali hanno imperniato gran parte della loro 'arringa') non ascrivibili solo all'oggi ma frutto di progettazioni che derivano da gestioni amministrative passate, dalle quali le Giunte degli ultimi dieci anni hanno ereditato non solo parte del debito ma anche servizi ridotti praticamente quasi allo zero. 


I Servizi Sociali poco attivi, opere pubbliche che hanno avuto rilancio proprio grazie agli impegni assunti nell'ambito del Decreto Reggio con cantieri riattivati o aperti ex novo grazie a finanziamenti ulteriori (basti solo pensare al tapis roulant su tutte),  la realizzazione di progetti per le fasce deboli e l'occupazione giovanile che non avevano trovato spazio nelle azioni del passato, la difficoltosa gestione delle società miste che non sono nate da un'idea recente ma che risalgono al 2001, quindi ben prima dell'elezione di Giuseppe Scopelliti a sindaco. 


Andare a parlare ai cittadini di quanto accaduto, senza fare un esame di coscienza, senza prendere atto degli eventuali errori che tutti possono compiere nella gestione della cosa pubblica, può essere fuorviante non solo per l'opinione di ascolta. 

D'altra parte, se, ad esempio, si fossero ripercorsi determinati frangenti, probabilmente le colpe ascrivibili a chi ha governato prima del 2002, sarebbero venute fuori in maniera più dettagliata insieme ai rispettivi addebiti, per i quali anche qualcun altro, oggi, avrebbe dovuto fornire risposte di fronte agli organi inquirenti.


Adesso il Comune è guidato da una terna commissariale che deve attuare un piano di rientro. Un passaggio doloroso senza dubbio, ma che oggi non deve registrare attacchi strumentali basati su 'je accuse' contenenti sempre gli stessi ritornelli: non è di questo che ha bisogno Reggio. 

E' il momento di rimboccarsi le maniche e non solo disquisire su determinati argomenti per un pour parler, o meglio farlo con soluzioni tangibili e non irrealizzabili. Legittimo voler "vederci chiaro", ma per poter avere una visione limpida bisognerebbe esaminare gli avvenimenti in maniera obiettiva e non con standard soggettivi, altrimenti si potrebbe pensare che il voler addentrarsi in queste disamine sia solo frutto di calcoli utili alla causa di chi si produce in tali iniziative e pubbliche espressioni. 


Anche perché, coloro che hanno organizzato l'incontro di piazza Italia, hanno sempre occupato posti di rilievo non solo a livello comunale ma anche a livello regionale, con incarichi in Giunta e deleghe significative, attraverso le quali avrebbero potuto quantomeno cercare di risolvere ataviche situazioni e lasciare 'tracce indelebili' sul territorio e tra i cittadini calabresi. A mio avviso, per poter giudicare lucidamente le lacune altrui è necessario, in primis, soffermarsi sulle proprie: essere consapevoli di quanto fatto con il proprio ruolo pubblico è meno importante di ciò che invece non è stato realizzato. Da qui, semplicemente, dovremmo ripartire. Altrimenti i reggini sentiranno, da ogni pulpito, le medesime affermazioni che sanno solo di discorsi vecchi e polverosi, inutili, e capaci solo di avvelenare ulteriormente un clima già intaccato da quanto le cronache nazionali quotidianamente riportano.       


Tilde Minasi

Consigliere Regionale


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Luigi Palamara
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Energie rinnovabili, un fondo di garanzia per stimolare nuovi investimenti

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Energie rinnovabili, un fondo di garanzia

per stimolare nuovi investimenti

Il tema è stato al centro in di un convegno ospitato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria. Presenti le rappresentanze di Confindustria, del dipartimento Attività produttive della Regione, dell'Istituto centrale delle banche popolari e del Ministero dello sviluppo economico

 

 

Un fondo di garanzia per gli imprenditori che intendono investire sulle energie rinnovabili. Lo strumento, messo a disposizione delle micro, piccole e medie imprese, è stato al centro di un convegno ospitato dalla Camera di Commercio di Reggio.

L'incontro è stato introdotto dal presidente di Confindustria, Andrea Cuzzocrea, che si è soffermato sull'importanza della partita energetica nel futuro del Paese, soprattutto alla luce delle complesse e delicate sfide in atto a livello internazionale.

Il dibattito è stato arricchito da interessanti e puntuali contributi tecnici. Maria Rosaria Mesiano, dirigente del servizio Programmi nazionali e comunitari del dipartimento Attività produttive della Regione Calabria, ha illustrato gli obiettivi fissati dall'Unione europea per l'Italia e la Calabria in materia di energie rinnovabili, per poi soffermarsi sulle linee strategiche in corso di definizione da parte settore Politiche energetiche della Regione nell'ambito della programmazione comunitaria 2014-2020: il nuovo Por, in particolare, dovrebbe puntare ad incentivare gli interventi di efficientamento energetico anche delle PMI, nonché a sostenere la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile finalizzati all' autoconsumo o connessi a sistemi di reti di distribuzione "intelligenti".

Nel corso del convegno è stato spiegato il meccanismo di funzionamento del fondo di garanzia ed in particolare delle riserve separate attivate, nell'ambito del fondo, dal Ministero dello Sviluppo economico per il  POI Energia, il Programma operativo interregionale sulle rinnovabili e l'efficienza energetica: aspetti trattati da Davide Politano dell'Istituto centrale delle banche popolari italiane, raggruppamento temporaneo di imprese gestore del fondo. Il fondo, ha spiegato Politano, offre una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle banche e dalle società di leasing ovvero una  controgaranzia su quelle prestate dai Confidi.

Le finalità e le linee di azione del POI, nell'ambito delle quali possono essere richieste le garanzie del fondo,  sono state oggetto della relazione di Giuseppe Settanni, del Ministero dello sviluppo economico, il quale ha evidenziato i vantaggi offerti dal fondo di garanzia anche rispetto ai meccanismi più tradizionali dei contributi "a fondo perduto": uno strumento che funge da vero e proprio "moltiplicatore finanziario" degli interventi, caratterizzato da minori vincoli rispetto ai finanziamenti tradizionali e maggiore celerità nell'istruttoria delle richieste di concessione.

Alle riserve POI possono accedere le PMI localizzate nei territori delle regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per interventi relativi alla produzione di energia da rinnovabili e all'efficienza energetica.  L'importo massimo della garanzia è di 2,5 milioni di euro, con una percentuale di copertura fino all'80% del finanziamento.

 

Reggio Calabria, 21/09/2013

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Forum terzo settore area grecanica

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Ieri, 20 settembre, presso il Centro Giovanile di Condofuri marina, si è sugellato un momento importante per il Forum del Terzo Settore dell'Area Grecanica. Dopo mesi di stagnazione, tante associazioni e cooperative sociali, che hanno a cuore la tutela dei diritti nella nostra martoriata terra, sentono urgente rilanciare lo strumento del Forum, che deve dar voce alle lotte sul fronte politico-sociale. La scelta di unirsi al Forum Provinciale, e questa sinergia con l'organismo più ampio a livello territoriale consentirà al Forum di poter far sentire maggiormente la sua voce, e di esser accompagnato nelle battaglie di difesa dei più deboli. A seguito dell'apporvazione dello statuto del Forum provinciale, che consente il riconoscimento formale, è stato eletto il Comitato di Coordinamento Provvisorio, a cui spettano due compiti: verificare la legittimità dei singoli enti che aderiranno al Forum, e allargare la partecipazione delle associazioni e cooperative sociali aderenti allo stesso. Il comitato di Coordinamento Provvisorio è composto di cinque membri: Silvio Cacciatore (Associazione Aria Pulita), Antonino Mangiola (Laurentianum ), Caterina Rossi (Utopia), Mario Alberti (Cooperativa Rinascita), e Pippo Paino (La nostra valle) cui è stato assegnato il ruolo di Coordinatore del Comitato di Coordinamento.

Le osservazioni mosse dalle associazioni presenti, sono state un valido contributo alla  ri - nascita di un Forum il cui compito, nella fase problematiche che stiamo attraversando, risulta essere sempre più importante.



Foruma Area Grecanica


 



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AssoTutela: “Regione, taglio per 5 società ma non per l’Irvit”

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AssoTutela: "Regione, taglio per 5 società ma non per l'Irvit" 

ADDIO A FILAS E ALTRE  MA NON AL MISTERIOSO ISTITUTO PER LE VILLE TUSCOLANE 

"Un altro dei misteri di via della Pisana: tra le società dipendenti dall'ente territoriale– 44 per l'esattezza – esiste anche lo sconosciutoIstituto Regionale per le Ville Tuscolane, nato con la legge numero 43 votata dal Consiglio il 6 novembre 1992, che dovrebbe favorire e assicurare la conservazione, la valorizzazione, la più idonea utilizzazione e la migliore conoscenza di tale patrimonio artistico e dei relativi parchi e giardini". L'informazione la dà Michel Emi Maritato, presidente di AssoTutela, che continua: "Mi chiedo quanti siano i cittadini che conoscono o hanno visitato le dieci ville: Aldobrandini, Falconieri, Lancellotti, Sora, Torlonia e Tuscolana a Frascati, Villa Mondragone e Taverna a Monteporzio Catone o villa Grazioli e villa Muti a Grottaferrata. Ti accorgi della presenza del fantomatico Istituto soltanto da una targa, neanche troppo vistosa, in via Marcantonio Colonna, nel prestigioso quartiere Prati, dove l'ente ha la sua sede, in un palazzo d'epoca. Quanto costa ciò ai contribuenti?  Quanto personale è impiegato negli indefiniti compiti di valorizzazione e conoscenza? Sorpresa: veniamo a scoprire, con una veloce ricerca, che le visite alle ville – aperte più o meno tre giorni l'anno nel mese di maggio – sono affidate alla SpA Colline Romane Turismo, società consortile a capitale misto pubblico privato costituita nel febbraio 2000 dalla giunta Badaloni, con tanto di presidente e Consiglio di amministrazione. Un sistema di scatole cinesi – chiosa Maritato – che l'assessore alla Cultura Lidia Raverae il presidente Zingaretti dovrebbero aprire una ad una".    

Roma, 21 settembre 2013 




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REGGIO, OPERATORI MERCATO: "NECESSARIO USCIRE DALLA POSIZIONE DI OCCUPANTI ABUSIVI DEGLI SPAZI MERCATALI DI VIA MORTARA E DALLA IRREGOLARE CONDUZIONE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI"

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 REGGIO, OPERATORI MERCATO: "NECESSARIO USCIRE DALLA POSIZIONE DI OCCUPANTI ABUSIVI DEGLI SPAZI MERCATALI DI VIA MORTARA E DALLA IRREGOLARE CONDUZIONE DELLE ATTIVITÀ  COMMERCIALI"

 

E' tornata a riunirsi, giovedì 19 settembre,  l'assemblea degli operatori commerciali all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli di Reggio Calabria. Al centro del dibattito, nel corso del quale è stato espresso vivo compiacimento sia per la solidarietà ricevuta dalle istituzioni locali che dagli operatori commerciali al dettaglio e dai grandi produttori agricoli, l'esigenza prioritaria ed inderogabile di uscire, ad ogni costo, dalla posizione di occupanti abusivi degli spazi mercatali di via Mortara e dalla irregolare conduzione delle attività  commerciali.

 

La storia è nota: a seguito della rescissione contrattuale in danno dell'ATI LAFATRE-COFOR srl il Responsabile unico del procedimento, con nota del 15.02.2011, indicava le opere indispensabili al completamento funzionale del Centro Alimentare e delle aree e dei servizi annessi nonché l'esigenza di  una generale attualizzazione tecnico-economica del progetto prevedendo una spesa di euro 2.940.000,00 che rientrava tra le somme utilizzabili ricomprese nel quadro economico del progetto originario.

Successivamente, la nuova amministrazione riteneva di dovere modificare le modalità di intervento  ritenendo di  più rapida soluzione l'affidamento diretto di alcune delle opere indicate dal RUP.  Nel maggio del 2012 l'amministrazione ha avviato le procedure negoziate, assumendo l'estrema urgenza di esecuzione delle opere al fine di rendere funzionale il centro agroalimentare.

 

Sono trascorsi oltre sedici mesi dalla dichiarata somma urgenza per l'aggiudicazione dei parziali ed insufficienti lavori di completamento della galleria di commercializzazione ed oggi le condizioni sono decisamente  peggiori in confronto a novembre 2011. Tale situazione è dovuta all'avvio di opere ritenute insufficenti:  collegamento fognario al depuratore Asi senza però firmare ancora la necessaria convenzione; parziali interventi sull'impianto di illuminazione interna ai box senza procedere alla realizzazione della cabina elettrica Enel e senza intervenire sull'impianto dell'illuminazione esterna;  mancato completato del ponte di collegamento sul Valanidi 1 ed il relativo collaudo; mancato avvio dei lavori di copertura della tettoia della galleria di commercializzazione; non sono stati eseguiti i lavori di pavimentazione esterna.

A tutto ciò si aggiunge laconvenzione tra la Presidenza del consiglio dei Ministri ed il Comune di Reggio Calabria n. 365 del 14.02.96 orami abbondantemente scaduta.  Occorre, dunque,  stipularne una nuova sulla base di precise scelte da parte dell'amministrazione Comunale a cui spetta decidere cosa fare delle opere che erano previste nel Progetto integrato.

 

Una situazione irreale che prende atto anche della determina n. 2157 del 13 settembre con la quale viene revocata agli operatori l'assegnazione dei magazzini presso il mercato ortofrutticolo di via Aspromonte ai sensi dell'art. 31 del regolamento di mercato perché inattivi,  rilevando che gli stessi magazzini erano già nella piena disponibilità dell'Amministrazione che su questo presupposto ha già avviato un appalto prevedendo il cambio di destinazione a parcheggio e verde pubblico.

 

La situazione del mercato ortofrutticolo di Reggio Calabria richiede un'azione risolutoria, pertanto sarebbe utile che,previo accertamento della disponibilità delle risorse economiche necessarie ed attraverso procedure di somma urgenza ed in tempi prestabiliti sulla base di un cronoprogramma, venga reso agibile lo spazio di commercializzazione con i lavori di pavimentazione esterna, copertura galleria, impianto fognario, costruzione cabina elettrica per illuminazione interna ed esterna, recinzione della struttura. E' necessario inoltre, procedere alla redazione di un nuovo progetto per attualizzare il vecchio Progetto Integrato ed in questo contesto stralciare la parte riguardante il centro agroalimentare che deve essere ripensato e calibrato alle esigenze delle politiche del settore agricolo della nostra provincia, della loro commercializzazione all'interno di un  centro agroalimentare di terza generazione per il quale è indispensabile una piattaforma logistica che funga da attrattore degli interessi dei grossi produttori e della grande distribuzione. Di pari passo sarà fondamentale procedere alla costituzione di una società di gestione pubblico-privata sulla base di un piano industriale riguardante spazi ed attività previste; insediare, con urgenza, il tavolo di concertazione tra Comune, Regione, Provincia, Camera di Commercio e rappresentanti degli operatori per concordare una adeguata strategia per il perseguimento degli obiettivi sopra indicati e quelli contenuti nel protocollo d'intesa del dicembre 2010.




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Scritte sui muri a Lecce. Graffiti che riportano la dicitura "Satan Boys".

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Scritte sui muri a Lecce. Graffiti che riportano la dicitura "Satan Boys".I satanisti, sedicenti o meno, già da qualche tempo stanno lordando i muri adiacenti strade trafficate in nome dell'occulto

 

Ce lo hanno segnalato alcuni cittadini, per la verità, un po' inquietati: campeggiano in periferia, in particolare sui rondò che portano a San Cataldo, in punti diversi sui muri di contenimento dei tornanti, scritte realizzate con spray viola di chiaro carattere esoterico con la dicitura  "Satan Boys". Burla di giovani graffitari o qualcos'altro?

Per Giovanni D'Agata, presidente  e  fondatore dello "Sportello dei Diritti" più che a veri e propri movimenti dediti all'occulto, questi episodi sembrano tuttavia riconducibili a vandali dell'ultim'ora che lasciano spesso spazio a improvvisazioni goffe e banali. Il fenomeno, però, non va sottovalutato se dietro tali episodi ci sono dei giovani, come sembrerebbe al momento, è testimonianza di un problema da non sottovalutare.

 




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Aspetta un amico ma le 'lucciole' la scambiano per concorrente e la malmenano: 3 in manette.

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LA SCAMBIANO PER UNA PROSTITUTA “CONCORRENTE” E LA AGGREDISCONO A COLPI DI BORSETTA E SPRANGA: DUE LUCCIOLE E UN TRANSESSUALE ARRESTATI DAI CARABINIERI.


ROMA 21 settembre 2013 – L’hanno vista ferma sul marciapiede di via Giovanni Battista Valente e hanno subito pensato a una nuova “concorrente” che cercava spazio nella “loro” zona di lavoro. Due prostitute romene di 23 e 34 anni, spalleggiate da un transessuale romeno di 24 anni, si sono avvicinate alla ragazza, una connazionale di 33 anni, minacciandola affinché andasse a cercare fortuna altrove.

La 33enne, in realtà, stava semplicemente aspettando degli amici, ma le sue giustificazioni sono servite solamente ad aggravare la situazione, al punto che le “lucciole” e il trans l’hanno trascinata in un vicino parcheggio per malmenarla a colpi di borsetta e con un tubo metallico. Non contenti, gli aguzzini le hanno portato via anche la borsa. La vittima è riuscita a divincolarsi e a richiamare l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma che era in transito su via Prenestina.

Sentito il racconto della donna, i Carabinieri si sono subito messi sulle tracce degli aggressori, trovati a poca distanza dal luogo del pestaggio. Dopo averli bloccati, i militari hanno recuperato la borsa della vittima e sequestrato il tubo metallico con cui era stata picchiata. Le “lucciole” e il transessuale, arrestati con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali in concorso, sono stati portati in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo mentre la vittima, medicata al pronto soccorso dell’ospedale “Vannini”, è stata dimessa con 5 giorni di prognosi.

NCC SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO DI CARABINIERI E POLIZIA PROVINCIALE. PASSATE AL SETACCIO L’AREA DEL COLOSSEO E DELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE. CONTROLLATE 10 AUTOVETTURE ED ELEVATE SANZIONI PER OLTRE 1500 EURO.


ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Celio e gli agenti della Polizia Provinciale di Roma, hanno effettuato, nell’area del Colosseo e della Basilica di Santa Maria Maggiore, particolarmente frequentata dai turisti, un servizio straordinario finalizzato al contrasto delle irregolarità nel settore dell’autonoleggio. Il bilancio complessivo dell’attività svolta dai militari dell’Arma e dagli agenti della Polizia Provinciale è di 10 N.C.C. controllati.

Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 1.504 euro con la relativa segnalazione all’autorità amministrativa competente, per “mancata esposizione della scritta relativa all’attività di noleggio”, “mancata esibizione della licenza aggiornata all’anno in corso” e “ mancato possesso di documenti attestanti il rapporto di dipendenza con la società di autonoleggio”.   

Il Senatore Antonio Caridi (Pdl) presenta emendamento su mobilità del personale.

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La modifica dell’art.3, comma 2 del decreto- legge 101/2013 (riferito specificamente alla pubblica amministrazione e rubricato “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle Pa), si rende necessaria per garantire la salvaguardia del livello occupazionale e la stabilizzazione dei precari nelle Pubbliche amministrazioni.

Sono questi i presupposti sui quali si basa l’iniziativa assunta da  Antonio Caridi, senatore del Pdl e membro della commissione Industria a Palazzo Madama, il quale ha presentato un apposito emendamento.
La disposizione emendata dall'ex assessore alle Attività produttive della Regione Calabria intende modificare alcuni punti del testo normativo per consentire, specifica Caridi, "la mobilità del personale tra società partecipate e pubbliche amministrazioni o i suoi enti strumentali previo superamento di apposite procedure selettive concorsuali per esami o per titoli ed esami".
Obiettivo dell'atto modificativo è arginare i rischi di gravi effetti occupazionali e la copertura, al tempo stesso, dei posti vacanti in organico.

"In vari Enti sono presenti numerose professionalità - spiega il parlamentare calabrese - che hanno acquisito nel tempo comprovate competenze lavorative utili a un riequilibrio dell'assetto occupazionale nelle Pubbliche amministrazioni. Ecco perché - continua -  è necessario che il decreto preveda la possibilità per gli enti di diritto pubblico e quelli pubblici economici di attivare processi di mobilità previa procedura selettiva verso la pubblica amministrazione".

Un percorso, quello tracciato dall'ex assessore azzurro, in linea con le politiche messe in campo dal presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti per la risoluzione delle problematiche attinenti le società miste, approvate in Consiglio regionale.

"La Regione e il Governo centrale, conclude il senatore Caridi, sono impegnati a dare scacco all'emergenza occupazionale con una strategia politica che possa dare stabilità al personale pubblico in un percorso di collaborazione quotidiana di cui io mi faccio portavoce per dar voce alle esigenze di tutti i soggetti che lavorano nelle pubbliche amministrazioni. Come rappresentante delle istituzioni non posso che constatare che assistiamo per via della crisi economico-finanziario a uno scenario del mercato del lavoro desolante. Ecco perché dobbiamo invertire la rotta e tutelare la messa in mobilità dei dipendenti delle Pubbliche amministrazioni".   

Omicidio di Tatiana Kuropatyk: un mattone di 8 kg per uccidere la donna ucraina.

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 Tatiana Kuropatyk.
Trovato zaino vittima, proseguono indagini su eventuali complici.

LOCRI (REGGIO CALABRIA), 21 Settembre 2013 - Un grosso mattone, pesante all'incirca otto chili: è il corpo contundente con il quale è stata uccisa Tatiana Kuropatyk, la donna ucraina violentata e assassinata ed il cui cadavere è stato bruciato da un rom, Gianluca Bevilacqua, di 21 anni che si è autoaccusato del delitto.

 Il mattone è stato trovato a pochi metri dal luogo in cui era il cadavere. Proseguono le indagini dei carabinieri per accertare se Bevilacqua ha agito con eventuali complici.

Latitante arrestato in spiaggia dalla Squadra mobile di Roma.

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Massimiliano Sestito, condannato a 30 anni per omicidio Cc.

ROMA, 21 settembre 2013 - La Squadra mobile di Roma ha rintracciato ed arrestato sulla spiaggia di Palinuro, nel Salernitano, Massimiliano Sestito, 42 anni, latitante dall'agosto scorso dopo essersi sottratto al regime di semilibertà.

L'uomo, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, è uno degli appartenenti alla cosca Iozzo-Chiefari-Procopio, attiva nella provincia di Soverato, in Calabria.

Il 20 agosto 1991, Sestito,uccise a colpi di pistola un appuntato dei carabinieri.

Lunedì prossimo, ventitré settembre, alle ore 12,15, a Reggio Calabria, Conferenza stampa del Presidente Scopelliti

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Lunedì prossimo, ventitré settembre, alle ore 12,15, a Reggio, Conferenza stampa del Presidente Scopelliti 

Lunedì prossimo, ventitré settembre, alle ore 12,15, a Reggio, nella sede di  pal. "Campanella"- Aula "G. Levato", il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti terrà una Conferenza stampa. Saranno presentati i  Pisl  riguardanti  l'area che fa capo al Comune di Santo Stefano d'Aspromonte. Saranno anche presenti l'Assessore alla "Programmazione Nazionale e Comunitaria" Giacomo Mancini, il Dirigente generale del Dipartimento "Turismo" Pasquale Anastasi ed il Sindaco del Comune interessato Michele Zoccali. 




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Le notizie del giorno 21 settembre, pomeriggio

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INCIDENTI STRADALI: VOLA CON AUTO IN BURRONE, GRAVISSIMO - BERGAMO, 21 SET - È volato con la sua auto in un burrone a Grana, frazione di Colere, in val di Scalve, nel Bergamasco: le condizioni di un ventisettenne sono gravissime. L'incidente poco dopo le 14 di oggi, lungo la provinciale 58: all'altezza di una curva l'auto del giovane è finita fuori strada, sfondando una protezione e volando nel vuoto per decine di metri. L'automobilista ha riportato ferite molto serie: complesse le operazioni di recupero. Sul posto l'elisoccorso del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri.

 UBRIACHI ALLA GUIDA:DANNEGGIA 3 AUTO, CABINA E PALO STRADALE Giovane Ancona denunciato da Cc a Porto Recanati  - PORTO RECANATI (MACERATA), 21 SET - Ubriaco alla guida di un'auto, a Porto Recanati abbatte un cartello stradale e danneggia una cabina elettrica e tre auto prima di essere bloccato da una pattuglia dei carabinieri. Il test dell'etilometro dirà che l'automobilista, un giovane di Ancona, aveva un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. I militari gli hanno sequestrato la vettura, un'Audi A3, e lo hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza.

ARRESTATO RUSSO ACCUSATO DI AVER EVIRATO CONNAZIONALE Mandato cattura internazionale eseguito da Polfrontiera Rimini - RIMINI, 21 SET - Accusato di aver evirato un connazionale nel 2005 e colpito da mandato di cattura internazionale, è stato arrestato dopo anni di latitanza giovedì scorso dalla polizia di frontiera di Rimini. Si tratta di Stanislav Volkov, 42enne cittadino russo, ricercato per lesioni personali gravissime e tortura. L'uomo otto anni fa in patria aveva avuto una animata discussione con un rivale tanto che, dopo averlo colpito alla testa, mentre la vittima si trovava a terra incosciente lo aveva denudato e, con un coltello, evirato. Per il 42enne era stato spiccato un mandato di cattura internazionale ma lui aveva cambiato identità e spacciandosi per cittadino ucraino fa la sua prima comparsa a Rimini nel 2011 anno in cui era stato denunciato dalla polizia di frontiera per reati legati all'immigrazione clandestina. Le indagini a suo carico però hanno portato la polizia di frontiera di Rimini ad identificarlo come cittadino russo ricercato per l'evirazione di un connazionale. Il 19 settembre, il personale della polizia si è quindi appostato nei pressi del residence dove risiede la fidanzata del 42enne e quando verso le 19.30, lo hanno visto arrivare con un grosso mazzo di fiori, è scattato l'arresto. Il 42enne ha negato ogni addebito fornendo ancora una volta false generalità ma, portato negli uffici e sottoposto al controllo delle impronte digitali, è emerso il vero nome. Ora si trova in carcere a disposizione delle autorità estere.

EDITORIA: CDR CORSERA, SOLIDARIETÀ A COLLEGHI REPUBBLICA - ROMA, 21 SET - Il comitato di redazione del Corriere della Sera è «al fianco» dei colleghi di Repubblica, che oggi non è in edicola per lo sciopero proclamato ieri in segno di «protesta contro il piano dell'azienda che prevede nuovi esodi di giornalisti». «Di fronte a una crisi mondiale del settore editoriale con calo di ricavi e soprattutto di pubblicità, gli editori, grandi e piccoli - sottolinea il cdr del Corriere in una nota - reagiscono essenzialmente con tagli al costo del lavoro. Ciò che sarebbe necessario - le redazioni lo chiedono da anni - è piuttosto un rilancio dell'informazione di qualità, sulla base delle migliori esperienze internazionali e anche puntando su idee innovative che le testate leader italiane devono saper produrre. Su questo piano gli editori non si sono dimostrati finora disponibili». Intanto ai colleghi di Repubblica arriva anche la solidarietà della redazione dell'Huffington Post.

 RAI2: LA DOMENICA SPORTIVA FESTEGGIA LE 3000 PUNTATE - ROMA, 21 SET - Arriva al traguardo delle 3000 puntate «La Domenica Sportiva», la rubrica di Rai Sport condotta da Paola Ferrari, in onda su Rai2 domani alle 22.35. Nello spazio dedicato ai motori, il programma riserverà un'ampia pagina al GP di Singapore. Ospite in studio Jean Alesi. A seguire, tutti i gol della quinta giornata, con particolare attenzione al posticipo Milan-Napoli. Previsti collegamenti con San Siro per ascoltare in diretta la voce dei protagonisti. Nella pagina Juventus, dopo le riflessioni sulla gara contro il Verona, interessanti anticipazioni per il prossimo mercato bianconero. Tra i temi della puntata, anche il derby capitolino ZCZC1310/SXR OMI18286 U ECO S42 QBXH Stm: cedola invariata prossimi trimestri a 0,1 dollari Con distribuzione utili rendimento annuo titolo pari a 4,2% (ANSA) - MILANO, 21 SET - Stm ha annunciato la distribuzione di un dividendo di 0,10 dollari per il quarto trimestre del 2013 e per il primo trimestre del 2014. È quanto ha deciso di proporre il Cds della società alla prossima assemblea degli azionisti, che si terrà a Schipol (Olanda) il prossimo 2 dicembre. Con le due cedole resta invariata la distribuzione trimestrale dei dividendi che, alla chiusura di Borsa dello scorso 19 settembre a New York, assicura un rendimento annuo del titolo pari al 4,2%.

MILANO: MUORE FOLGORATO DOPO FURTO RAME, ABBANDONATO IN STAZIONE SERVIZIO = ROMENO DI 20 ANNI SOCCORSO DA DIPENDENTI AREA SAN DONATO EST Milano, 21 set.  - In fin di vita e abbandonato su un'auto nella stazione di servizio di San Donato Est a Milano. È stato trovato in queste condizioni, questa notte, un ragazzo di 20 anni, di origine romena. I dipendenti dell'area di servizio hanno chiamato la polizia stradale e i soccorsi: l'uomo è deceduto poco dopo essere arrivato al San Carlo di Milano. Le indagini della polizia stradale, con la collaborazione della Polfer, hanno chiarito come l'uomo fosse stato folgorato mentre tentava di rubare il rame, nella notte, sulla tratta ferroviaria Milano-Genova. I suoi complici, per non farsi scoprire, hanno deciso di abbandonarlo.

BELSITO: PENTITO 'NDRANGHETA, RICICLAVA SOLDI DELLE COSCHE A parlare all'antimafia di Genova è Francesco Oliverio  - GENOVA, 21 SET - L'ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, e il suo predecessore Maurizio Balocchi gestivano e riciclavano i soldi delle cosche e addirittura si occupavano della gestione delle armi dei mafiosi. L'accusa - secondo quanto riporta il Secolo XIX - viene dal pentito Francesco Oliverio, 43 anni. Il collaboratore di giustizia, secondo quanto appreso, interrogato il 21 agosto dal sostituto procuratore della Direzione Antimafia di Genova, Giovanni Arena, avrebbe parlato di un rapporto diretto tra la cosca De Stefano e i dirigenti del Carroccio. «Venni a sapere che il clan dei De Stefano operava tranquillamente in Liguria riciclando soldi e facendo investimenti - ha detto Oliverio - e che il loro contatto, mi era stato accennato, era l'ex tesoriere della Lega, Belsito». Oliverio avrebbe fatto anche numerosi altri nomi e riferimenti precisi sul potere dell'ndrangheta in Liguria aprendo scenari preoccupanti: sarebbero molti di più i 'localì attivi in Liguria, a Genova, Ventimiglia, Bordighera, con riferimenti fino a Mentone, in Francia.

INCIDENTI LAVORO: SCHIACCIATO DA MIETITREBBIA, MUORE 67ENNE È successo oggi nelle campagne di Todi  PERUGIA, 21 SET - Un agricoltore di 67 anni è morto stamani nelle campagne di Todi dopo essere stato travolto dalla mietitrebbia con cui stava lavorando in un campo coltivato a girasoli. Un vicino di casa ha visto l'incidente ed ha dato l'allarme, ma quando sono arrivati l'equipaggio del 118 ed i carabinieri, l'anziano agricoltore era morto. Stando a quanto riferisce l'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera di Perugia, a causare la morte immediata, per schiacciamento del torace, sarebbe stata una barra della mietitrebbia.

ROMA: SPARA COL FUCILE E FERISCE IL NUOVO COMPAGNO DELLA EX, ARRESTATO = Roma, 21 set.  - È stato ferito con un colpo di fucile alla gamba dall'ex fidanzato della sua compagna. È avvenuto, la notte scorsa, in un cortile di un palazzo in via Aurelia a Roma. Sul posto è intervenuta la polizia. La vittima è stata trasportata in ospedale e sottoposta a un intervento chirurgico. L'aggressore è stato bloccato.

BRESCIA: MORTA A MILANO BIMBA DI 7 ANNI DOPO BOCCONE DI TRAVERSO = CODACONS CHIEDE CAMPAGNA INFORMATIVA CORSI PRE-PARTO SU MANOVRA HEIMLICH Milano, 21 set. - Non ce l'ha fatta la bambina di 7 anni che lunedì, nel bresciano, era rimasta vittima di una grave asfissia dopo un boccone di brioche andatole di traverso. È morta oggi all'ospedale Niguarda di Milano, dove era stata ricoverata d'urgenza dopo l'arresto cardiaco. Lo rende noto il Codacons sottolineando «come questo tragico evento riproponga in tutta la sua drammaticità il problema di una campagna informativa a cura del Governo sulla manovra di Heimlich, di un corso obbligatorio per insegnanti ed educatori e la necessità di inserire queste tecniche in modo obbligatorio nei corsi pre-parto» Il Codacons «aveva chiesto tutto questo fin dal maggio 2010, quando un bimbo di un anno morì soffocato per un boccone di pizza a Milano ed un bimbo di 19 mesi morì in provincia di Frosinone per una caramella». L'associazione di consumatori ricorda poi che per l'Organizzazione Mondiale della Sanità gli incidenti infantili costituiscono la prima causa di morte dei bambini. Molti di questi incidenti accidentali, secondo l'associazione, potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione e si seguissero alcuni accorgimenti. «In caso di soffocamento, ad esempio, è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la Manovra di Heimlich (o le altre manovre di disostruzione pediatriche più adatte per i lattanti), purtroppo sconosciuta a mamme, papà, docenti e maestri. Spesso queste nozioni - conclude - non sono insegnate nemmeno a chi frequenta i corsi pre-parto».

'NDRANGHETA: BIANCHI (PDL), BENE CATTURA LATITANTI, DURO COLPO A COSCHE = Roma, 21 set. - «Con la cattura del superlatitante Francesco Nirta un altro fondamentale colpo è stato inferto alla 'ndrangheta calabrese. Un plauso va alla Polizia italiana, la Squadra mobile di Reggio Calabria, per lo straordinario lavoro svolto in sinergia con gli agenti olandesi». Lo dichiara la parlamentare del Pdl Dorina Bianchi. «Una brillante operazione alla quale si aggiunge la notizia stamattina dell'arresto di un altro latitante pluripregiudicato delle cosche calabresi, Massimiliano Sestito, grazie all'intervento della Squadra mobile di Roma. È la dimostrazione - conclude Bianchi - che lo Stato è presente, con le politiche sul fronte sicurezza attuate con successo negli ultimi anni, e che il ministro Alfano sta portando avanti con determinazione». 

CADAVERE SENZA TESTA TROVATO AL LARGO COSTA CALABRESE È in avanzato stato decomposizione,indagini per identificazione - SCILLA (REGGIO CALABRIA), 21 SET - Un cadavere in avanzato stato di decomposizione e privo della testa è stato trovato da due pescatori al largo delle acque di Scilla. I pescatori hanno allertato gli agenti della polizia di Stato ed il personale della Capitaneria di porto che hanno provveduto al recupero del corpo. Dai primi accertamenti è emerso che il cadavere appartiene ad un uomo alto circa 1 metro e 70 centimetri. Sono in corso gli accertamenti per l'identificazione

 ROMA, 21 SET - CAOS PD, DECISA SOLO DATA CONGRESSO,SULLE REGOLE È SCONTRO RENZI ALL'ASSEMBLEA, AVERE L'AMBIZIONE DI GOVERNARE DA SOLI Intesa solo a metà all'assemblea del Pd. Passano le regole per il congresso con 378 sì, 74 contrari e 24 astenuti. Ma manca il quorum per cambiare lo statuto e resta il caos. La decisione è ora rinviata alla Direzione del 27 settembre. La proposta della commissione era di cancellare l'automatismo tra segretario e candidato premier. Lo stop è arrivato da veltroniani e bindiani. All'assemblea parla Renzi: 'Sogno un Pd che abbia l'ambizione di governare l'Italia da solo perchè la linea dobbiamo darla noi. La crisi è anche nostra, non solo della destrà. E a Letta dice: 'Sostenere sullo sforamento del deficit che è colpa dell' instabilità politica è ingiusto, è antipoliticà. Cuperlo: 'Non c'è cambiamento senza il coraggio della sinistrà. ---. ASSALTO A UN CENTRO COMMERCIALE DI LUSSO IN KENYA,15 MORTI GRUPPO DI UOMINI ARMATI SPARA ALL'IMPAZZATA, PRESI OSTAGGI Sono almeno 15, secondo la Croce Rossa del Kenya, i morti nel centro commerciale di lusso Westgate a Nairobi, preso d'assalto da un gruppo di uomini armati. Decine i feriti. Il numero delle vittime è tuttavia destinato ad aumentare. I media locali non escludono nessuna ipotesi, dalla rapina all'attacco 'terroristicò. Secondo testimoni un gruppo di uomini armati è entrato sparando all'impazzata sulla gente e ha preso in ostaggio alcune persone. 'Ci sono 7 ostaggi, lo posso confermarè, ha detto un agente a un giornalista dell'Afp sul posto. In corso verifica sulla presenza di italiani. ---. 'NUOVE BR COMPRENSIBILI SULLA TAV', È BUFERA SU RODOTÀ ALFANO, 'PAROLE GRAVI, NO AI CATTIVI MAESTRI, RETTIFICHÌ Atti come la lettera delle Nuove Br, in cui si auspica che il movimento No Tav 'faccia uno scatto politico-organizzativò, sono 'deprecabili ma comprensibili, e non devono contribuire a derubricare la realizzazione dell'opera a una mera questione di ordine pubblicò, dice Stefano Rodotà, a margine di un convegno a Torino. E scoppia la polemica. 'Parole gravissime - dice il vicepremier Alfano - Mi auguro che Rodotà le rettifichi. Mi chiedo se non ci sia da temere per il ritorno dei cattivi maestrì. Il costituzionalista replica: 'Alfano strumentalizza, nessuna giustificazione alle Nuove Br, ma parole comprensibilì. ---. NUOVE STIME FMI SULL'ITALIA, PIL 2013 -1,8%, NEL 2014 +0,7% SCONTRO SULL'IVA. PRESSING PDL-PD SUL GOVERNO, NO ALL'AUMENTO L'economia italiana si contrarrà ancora quest'anno, con un calo del Pil dell'1,8%, per poi risalire dello 0,7% nel 2014. Sono le ultime stime del Fmi nella bozza del World Economic Outlook. Il Fondo Monetario taglia le stime per il Pil mondiale, salirà del 2,9% nel 2013 e del 3,6% nel 2014, cioè meno 0,3 e 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di luglio. Resterà a un livello elevato la disoccupazione, in Italia i senza lavoro saliranno dal 10,7% del 2012 al 12,6% nel 2013 per poi scendere al 12,4% nel 2014. Intanto, sale lo scontro sull'Iva, con il pressing di Pdl e Pd affinchè il governo eviti l'aumento. ---. BERLUSCONI: ANM, CAMPAGNA ORGANIZZATA DI DELEGITTIMAZIONE ALFANO, 'NON SPEGNERANNO LA SUA VOCE PER VIA GIUDIZIARIÀ 'Ancora una volta siamo stati bersaglio di attacchi e insulti: non è una novità ma questi comportamenti sono diventati più numerosi e violenti, fino a giungere a una campagna organizzata di delegittimazionì, dice il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli, aprendo il comitato direttivo dell'associazione, con riferimento allo scontro sulle vicende giudiziarie di Berlusconi. I magistrati sosterranno la riforma della giustizia 'ma nel solco della Costituzionè, aggiunge. Salta la prevista telefonata del Cavaliere al convegno di Fi a Milano promosso da Formigoni. 'La voce del nostro leader - dice tuttavia Alfano - non può essere spenta per via giudiziarià. ---. BLITZ DEI CENTRI SOCIALI CONTRO LE GRANDI NAVI A VENEZIA IN GIORNATA ALTRI 9 GIGANTI DEL MARE DAVANTI A SAN MARCO Blitz dei centri sociali all'aeroporto di Venezia dove hanno manifestato contro il passaggio dei giganti del mare nel bacino San Marco. In giornata sono previsti nove transiti di navi da crociera sopra le 40mila tonnellate. 'È paradossale che il ministro Orlando proponga il numero chiuso e 15 giorni dopo ci sia a Venezia il clou di presenze di questi colossì, ha detto Silvio Testa, portavoce del Comitato 'No Grandi navì. ---. 'LO SCONOSCIUTO DEL LAGÒ,ARRIVA FILM SCANDALO DI CANNES DA GIOVEDÌ IN ITALIA, RARO DIVIETO AI MINORI IN FRANCIA Esce nelle sale giovedì per Teodora Film 'Lo sconosciuto del lagò, opera seconda di Alain Guiraudie, il regista francese che ha scandalizzato il festival di Cannes conquistando a sorpresa il premio per la regia di Un Certain Regard e, senza concorrenti, la Queer Palma per il miglior film di tematica gay. In patria, questo cinema dei sentimenti mascherato da thriller erotico, ha fatto rumore e si è ritrovato un raro divieto ai minori di 16 anni. Oltre ad aver suscitato infinite discussioni su erotismo e pornografia. ---. GARCIA, PRIMA STRACITTADINA, 'DERBY NON SI GIOCA, SI VINCÈ IL TECNICO GIALLOROSSO, SFRUTTEREMO CALO FISICO DELLA LAZIO 'Un derby non si gioca, si vincè. Il tecnico della Roma, Rudi Garcia, alla vigilia del derby spiega: 'Sappiamo che è una partita importante, ma è solo una partita. La Lazio? Le squadre che giocano tre partite in una settimana hanno cali fisici, dovremo sfruttare questa cosà. E ancora: 'Per me è importante avere la possibilità di fare 4 vittorie su 4'. 

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Un altro "Francesco Nirta", finisce nella rete della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta da Gennaro Semeraro

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'ndrangheta, arrestato in Olanda il  super-latitante Francesco Nirta, inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità (ex "elenco dei 30"), stilato dal Ministero dell'Interno: deve scontare l'ergastolo. Era fuggito nel 2007, subito dopo la famigerata "Strage di Duisburg". L'operazione, condotta da Squadra Mobile, Sco e Interpol. Il latitante della 'ndrangheta, era tra i dieci  ricercati più pericolosi. La soddisfazione del questore di Reggio Calabria, Guido Nicolò Longo, del procuratore capo della repubblica, Federico Cafiero De Raho e dell'aggiunto Nicola Gratteri 
L'ARRESTO DEL MAMMASANTISSIMA DELLA 'NDRANGHETA FRANCESCO NIRTA, NELLA BRILLANTE OPERAZIONE DELLA SQUADRA MOBILE DI REGGIO CALABRIA, GUIDATA DAL PRIMO DIRIGENTE GENNARO SEMERARO. NON SAREBBE COINVOLTO NELLA STRAGE DI DUISBURG

 É il fratello di Giovanni Luca,  marito di Maria Strangio. Il delitto di Maria Strangio, fu la causa scatenante della strage di Duisburg, in Germania, avvenuta la notte di Ferragosto del 2007; ed in cui, furono uccise sei persone ritenute vicine alla cosca dei Pelle-Vottari-Romeo. L'omicidio di Maria Strangio, era la naturale risposta se non vendetta, per l'agguato subito ad Africo, da Francesco Pelle, alias "Ciccio Pakistan" , il 31 luglio 2006. Francesco Nirta è figlio di NIRTA Giuseppe cl. '40, alias "'U Versu",  "capobastone" dell'omonima famiglia, è stato sorpreso nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 14, a Nieuwegwin (NL), cittadina olandese sita nel distretto di Utrecht, mentre si trovava all'interno di un appartamento assieme ad altri quattro soggetti, fra cui un calabrese di nome PASQUALONE Denis, nato a Cinquefrondi (RC) il 16.07.1985, residente ad Anoia (RC) in via Tommaso Gulli nr. 8, tutti tratti in arresto. 

Domenico Salvatore

SAN LUCA (RC)-Il presunto boss della 'ndrangheta, Francesco Nirta, 39 anni, latitante dal 2007, arrestato in Olanda ad Utrecht, era stato condannato all'ergastolo il 12 luglio del 2011, dalla Corte d'assise di Locri (ergastolo per: Francesco Nirta (37), Giovanni Luca Nirta (42), Giuseppe Nirta detto "Peppe u versu" (71), Francesco Pelle detto "Ciccio Pakistan" (34), Sebastiano Romeo (34), Francesco Vottari detto "Ciccio u Frunzu" (40) e Sebastiano Vottari detto "il Professore" (28). Dodici anni invece ad Antonio Pelle, e nove a Antonio Carabetta e la figlia Sonia. Assolti, infine, Sebastiano Strangio, Luca Liotino e Antonio Rechichi). Non  c'azzecca con l'eccidio consumato davanti al ristorante "Da Bruno", sei i morti ammazzati: Sebastiano Strangio, di 39 anni, titolare del locale; i fratelli Francesco e Mario Pergola, di 20 e 22 anni, che lavoravano nel ristorante; Marco Marmo, di 25; Tommaso Venturi, di 18 e Francesco Giorgi, di 17 anni. L'ergastolo rimediato, si riferisce all'omicidio di Bruno Pizzata, ucciso nelle campagne di Casignana il 4 gennaio del 2007. Delitto, commesso per vendicare la strage di Natale 2006, in cui fu uccisa Maria Strangio. Donne protagoniste nel bene o nel male. Come… Angela e Teresa Strangio, sorelle di Giovanni, ritenuto l'ideatore ed uno degli autori della strage di Duisburg del Ferragosto 2007 in cui furono uccise sei persone e che rappresento' il culmine della faida di San Luca tra le cosche di 'ndrangheta Pelle-Vottari-Romeo e Nirta-Strangio-Giorgi. Angela Strangio e' stata condannata ad otto anni (otto anni e otto mesi in primo grado, il 31 maggio 2011) e Teresa a sette anni e quattro mesi contro gli otto anni inflitti dal gup al termine di un processo con rito abbreviato scaturito da un troncone dell'inchiesta "Fehida" contro le cosche di San Luca.  

In precedenza erano stati arrestati altri due "Nirta":Sebastiano Nirta e Giuseppe Nirta, rispettivamente di 39 e 27 anni, ritenuti gli altri due esecutori materiali della strage (11 febbraio 2010 ).  Il loro Dna, secondo quanto riferito dalla polizia, corrisponde a quello dei profili biologici rilevati sul luogo del delitto. Un duro colpo per la 'ndrangheta di San Luca. Dopo quello di Giovanni Strangio. L'operazione della Squadra Mobile (diretta da Renato Cortese) della Questura di Reggio Calabria, con il coordinamento della direzione distrettuale antimafia, guidata dal procuratore Giuseppe Pignatone, ed in collaborazione con inquirenti delle Germania, hanno assestato un duro colpo al clan Nirta-Strangio di San Luca. Gli altri destinatari dei provvedimenti giudiziari sono Demetrio Colorisi, 27 anni, Giuseppe Caracciolo, 40 anni, Antonino Flaviano, 27 anni, tutti reggini; Giorgio Francesco Madeo, 27 anni, di Corigliano Calabro, Pietro Pratticò, 28 anni, e Giovanni Strangio, 31 anni (già arrestato il 12 marzo del 2009). Ordine di arresto anche per due donne, le sorelle Angela, 20 anni, e Teresa Strangio, 24 anni. 

Tutti i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata, emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, sono ritenuti anche responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e di concorso esterno nella stessa associazione, detenzione di armi da guerra ed esplosivi, ed indagati altresì di procurata inosservanza di pena, aggravata dalla circostanza di aver agevolato la cosca mafiosa Nirta-Strangio. Alle sorelle Strangio viene contestato anche, il reato di intestazione fittizia di beni, perchè in concorso morale e previo accordo fra loto attribuivano a Giovanni Strangio la titolarità della pizzeria "Tony's pizza" con sede a Kaarst. In particolare, Teresa Strangio, già sottoposta a misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è anche la destinataria del decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria il 14 maggio del 2004, per il quale attribuiva la titolarità dell'esercizio commerciale tedesco al fratello. Sempre in Olanda, il 24 novembre 2008, era stato arrestato anche Giuseppe Nirta, inteso "Charlie", cognato dei ricercati in campo internazionale Giovanni Strangio e Francesco Romeo, capo della cosca di San Luca, 35 anni, considerato uno dei responsabili della strage di Duisburg; assieme alla moglie, Aurelia Strangio ed alle cognate.


Nirta, è stato condannato anche, per associazione mafiosa. Il mammasantissima, è stato arrestato in un sobborgo di Utrecht. Per arrivare a lui, la polizia olandese, sulle tracce del latitante da una quindicina di giorni,  ha usufruito delle preziose ed utili informazioni, raccolte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria diretta dal dottor Gennaro Semeraro e dallo Sco, diretto dal dottor Francesco Rattà. L'ex latitante Francesco Nirta, la persona arrestata in Olanda, è il fratello di Giovanni Luca,  marito di Maria Strangio? Il delitto di Maria Strangio, fu la causa scatenante della strage di Duisburg, in Germania, avvenuta la notte di Ferragosto del 2007; ed in cui, furono uccise sei persone ritenute vicine alla cosca dei Pelle-Vottari-Romeo. L'omicidio di Maria Strangio, era la naturale risposta se non vendetta, per l'agguato subito ad Africo, da Francesco Pelle, alias "Ciccio Pakistan", il 31 luglio 2006. Il cognome "Nirta" è antichissimo e diffuso a San Luca. Capita che sei o sette persone se non dieci, portino lo stesso nome e cognome. Un altro Nirta Francesco, per esempio era stato arrestato, non molto tempo fa e guarda caso, sempre in Olanda. Sempre la cronaca, ci ricorda, quanti "Nirta Giuseppe", siano stati arrestati negli anni. Certe volte, nemmeno gli stessi abitanti di San Luca, riuscivano a capire le parentele per linea retta, parallela od incrociata. A parte l'omertà, che regna sovrana, che comincia proprio dal basso…"Fatti i c…toi; cu' ti canusci? I cu' si figghiju? A quali fibbia 'mparteni?". Non basta il soprannome, nomignolo o'ngiuria…alias "tizio", conosciuto come "caio"…meglio noto come "sempronio". 

A confondere le idee, c'è non solo lo stesso nome, cognome e paternità, ma anche la stessa data di nascita. Se non bastasse giorno, mese ed anno a dirimere, bisognerebbe andare al nome della mamma. Purchè, non sia uguale anche questo. Alcuni abitavano nello stesso quartiere e nella stessa via. Un labirinto, da cui non se ne esce. L'inestricabilità della 'ndrangheta, risiede anche in questo fattore, solo apparentemente, elemento trascurabile.
L'arresto di un latitante della 'ndrangheta in Olanda? Oramai un classico. Scrivemmo…"I latitanti stanno fuori ma i capibastone, i clan che contano, i componenti della "Provincia", la così detta Cupola calabrese,  massimo organo di autogoverno della "Gramigna", stanno in Calabria. Ma si diramano, in Italia, in Europa, sul pianeta. I suoi brokers più celebrati e ricchi, conoscono tre o quattro lingue e si spostano in aereo; maestri delle transazioni internazionali; conoscitori delle moderne tecnologie…computer, i-pad, i-phone eccetera. Fanno affari con Cosa Nostra, la Camorra e la Sacra Corona Unita. Per le joint-ventures rimbalzano da Palermo a Napoli, Bari, Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Venezia, Genova eccetera. Come confermano le varie operazioni congiunte ed incrociate di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza; coordinati dalla magistratura ordinaria e DDA.


Come ribadiscono i pentiti; se non collaboratori di giustizia. Come  attestano le relazioni annuali delle forze di polizia e dell'Anno Giudiziario, ma anche della Commissione Parlamentare Antimafia. Nessuna meraviglia, che i broker di media grandezza si trovino dislocati nelle città più grosse. La Capitale poi, per una serie di ragioni strategiche, è uno degli obiettivi primari della 'ndrangheta. Le cronache ci hanno chiarito che la Piovra calabrese, nonostante i numerosi e "pesanti" arresti, abbia  per le mani, i più grossi e prestigiosi alberghi, ristoranti, pizzerie, supermarket, autogrill, bar ed altre strutture ricettive. I miliardi di euri non mancano certamente per poter acquistare; un giorno sì e l'altro, pure. La " mamma" della 'ndrangheta, il "locale numero uno" sta a San Luca. Chiunque voglia aprire un locale, una 'ndrina, una cosca, un clan, deve avere il placet di San Luca. E nessuno mai, si è sognato di metterlo in discussione. I triangoli d'oro della jonica, sono efficienti e funzionali…San Luca-Platì-Africo; Bianco-San Luca-Platì, Bovalino-Ciminà-Ardore; Locri-Natile-Siderno; Marina di Gioiosa-Roccella-Gioiosa Jonica. Caulonia-Stignano-Roccella Jonica; Bivongi-Stilo-Pazzano;Stilo-Monasterace-Guardavalle; Bova Marina-Bova-Conndofuri; Melito-Montebello-San Lorenzo; Roccaforte-Roghudi-Bagaladi, Bruzzano-Brancaleone-Staiti; Palizzi-Bova-Bova Marina. Ma quelli della Tirrenica, non son da meno…Nicotera-Gioia Tauro-Limbadi; Polistena-Cinquefrondi-Rosarno; Rizziconi-Taurianova-Cittanova; 

Molochio-Varapodio; Palmi-Taurianova-Rizziconi; Bagnara-Palmi-Seminara; Delianuova-Scido-Sant'Eufemia; Sinopoli-San Procopio-Oppido; Santa Cristina-Oppido-Varapodio; Scilla-Bagnara-Sant'Eufemia; Gallico-Villa San Giovanni-Catona; Santo Stefano-Sambatello-Archi; Fiumara di Muro-Campo Calabro-Gallico, Motta-Pellaro-Valanidi ecc. "L'appartenenza" nella 'ndrangheta è fondamentale. La copiata ( tre nominativi:capobastone, capo crimine e contabile), che ogni mafioso deve portare indissolubilmente, come pegno e punto di riferimento, è la cinghia di trasmissione. Francesco Nirta appartiene al locale di San Luca, affiliato al clan omonimo. I Nirta, un nome altisonante nel gotha mafioso, sono numerosi; e non tutti, in linea di principio, sono legati alla 'ndrangheta. Racconta Gratteri in conferenza stampa, che i Nirta, secondo i suoi studi e le sue ricerche ed indagini, fossero presenti nel 1800; se non prima. Storicamente, i padrini di San Luca erano i fratelli: Antonio, Francesco e Giuseppe; se non Sebastiano e Domenico, intesi "Scalzone", alleati dei Mammoliti "Fischiante"; dei Romeo "Stacchi"; dei Pelle intesi 'Gambazza'. Il capostipite era Giuseppe Nirta; ed apparteneva ad una famiglia nota alle forze dell'ordine già nel 1870. 

In quell'anno, come si legge in una nota del ministero dell'Interno, venne istituito un fondo straordinario di cento lire, fonte Wikipedia, per favorire la cattura di nove latitanti tra cui Francesco e Giuseppe Nirta di S.Luca. Anni Novanta. Negli Anni Novanta con l'operazione Aspromonte vengono indagati vari esponenti delle cosche della Locride fra cui quelli dei Nirta "Scalzone" e Giuseppe Nirta il capobastone. Dal 1995 con l'omicidio a Bianco di Giuseppe Nirta, paciere della faida di San Luca fra i Nirta e gli Strangio, i Romeo con a capo Sebastiano Romeo detto U Staccu, i Pelle del boss 'ntoni Gambazza, I Vottari detti Frunzu e i Giampaolo dei Russelli prendono le distanze dall'omicidio. Invece si alleano con i Scalzone gli Strangio detti janchi e quelli detti Barbari, i Giorgi detti Boviciano, e i Nirta Versu.Rimangono invariate le alleanze con i Giorgi detti Ciceri e i Codispoti legati dai legami parentali. I Nirta e la strage di Capaci. Particolare importante, rivelato dal pentito di Cosa Nostra Vincenzo Calcara, è il fatto che per la Strage di Capaci, in cui rimase vittima il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie e a tre agenti di scorta, i boss di Cosa Nostra si rivolsero alla 'ndrina dei fratelli Nirta (La Maggiore) per reperire l'esplosivo che portò a quell'immane tragedia. Il giudice siciliano fin da marzo di quel fatidico anno 1992 seguiva i collegamenti delle cosche di San Luca con i clan di Palermo e di Trapani. 

Era stato il pentito Vincenzo Calcara a raccontare a Borsellino d'un patto fra siciliani e calabresi per uno scambio di imponenti quantitativi di droga con armi ed esplosivo. Certo è che Borsellino nel giugno del '92 pronunciò quelle parole: «So che è già arrivato l'esplosivo destinato a me»[senza fonte].I Nirta ai vertici: a Roma per le decisioni con i Corleonesi e la massoneria Calcara insisterà molto sulle strette sinergie tra questi intercorrenti. Al punto da mettere il boss Francesco Nirta tra i presenti ad un delicatissimo vertice mafioso tenutosi a Roma, in via dei Coronari, alla vigilia dell'omicidio del banchiere Roberto Calvi: «C'erano Bernardo Provenzano, Francesco Messina Denaro, un potente uomo politico, il cardinale, il notaio Albano e Francesco Nirta di San Luca», dirà a Borsellino.[senza fonte]La mediazione nelle pax mafiose.
Negli anni, saranno molteplici i collaboratori di giustizia, nonché le indagini giudiziarie che riveleranno, così come successivamente riportato da televisioni e giornali, la forza mediatrice dei Nirta nel mettere fine a moltissime guerre mafiose non solo nella provincia di Reggio Calabria. Si ricorda, su tutte, l'insistente interesse del boss Antonio Nirta, il diplomatico della cosca, nel mettere fine e pace alla sanguinosissima e imponente guerra di mafia di Reggio Calabria. I Nirta oltre a mediare l'aspetto pacifico, garantirono per la cosca dei De Stefano.[senza fonte]Le rivelazioni del pentito di Mafia siciliano Spatuzza contro i Nirta«Tramite la ' ndrangheta, la cosca dei fratelli Nirta di San Luca, abbiamo acquistato delle armi, due mitra, due machine-pistole ed un lanciamissili. 

Era un carico di armi per fare un attentato al procuratore Caselli che avevamo saputo che si muoveva con un elicottero dell'elisoccorso che partiva dall'ospedale Cervello. Io avevo la reggenza del mandamento di Brancaccio e tramite Pietro Tagliavia mi dicono che devo "curarmi" Caselli. Questo lanciamissili dopo che andammo a prenderlo dai Nirta venne custodito in un magazzino della nostra famiglia. Era nascosto nell'intercapedine di un divano e non fu trovato. I Nirta ci diedero massimo appoggio nella fornitura di questo carico di armi; infatti gli stessi erano in rapporti strettissimi con tutti i Corleonesi».[senza fonte]I Nirta e il narcotraffico
Rilevante la gestione del mercato del narcotraffico da parte della cosca. Già all'inizio degli anni settanta e via via durante i vari anni molteplici processi giudiziari hanno rivelato l'impronta dei Nirta nell'affaire narcotraffico. Solo nel 2005 sono finiti nell'inchiesta "Ciaramella" i nipoti dei Nirta, Paolo Codispoti e Marafioti Giuseppe, con l'accusa di essere i gestori di un'imponente traffico di cocaina proveniente dal sudamerica. La stessa inchiesta ha rivelato la gestione degli affari criminali di Roma con conseguente dominio criminale della città proprio del boss Codispoti e del cognato Marafioti.In tempi più recenti, la cronaca si è occupata di altri Nirta; arrestati qua e là in Calabria, in Italia ed in Europa. 

Anche del cartello Nirta-Strangio-Giorgi, opposto al cartello Pelle-Vòttari-Romeo. Un "ramo" dei Nirtta era inteso  "Versu", coinvolti nella famigerata faida di San Luca. Fatti Recenti, fonte Wikipedia…"Il 9 aprile del 1997 viene arrestato a Cartagena de Indios (Colombia) il boss Domenico Nirta residente in Valle D'Aosta.Dall'indagine Santa Barbara del 2005 si è scoperta un'alleanza fra i Nirta e la criminalità sarda di Cagliari, Nuoro e Oristano per il traffico di cocaina e eroina. I carabinieri sospettano anche che i proventi della droga potessero servire per investire nel settore immobiliare turistico sardo. 15 agosto 2007, strage di Ferragosto a Duisburg in Germania, vengono uccisi nel ristorante Da Bruno Tommaso Venturi di 18 anni, Francesco e Marco Pergola, rispettivamente di 22 e 20 anni, Marco Marmo, di 25 anni, Sebastiano Strangio, di 39 anni e il minorenne F. Giorgi.

Riuniti li molto probabilmente per l'affiliazione di Tommaso Venturi, al quale è stato trovato un santino bruciacchiato, sinonimo in campo mafioso dello svolgimento del rito di affiliazione. 30 agosto 2007, Vengono arrestate in una maxioperazione che ha coinvolto quasi 500 persone tra polizia e carabinieri a San Luca esponenti delle cosche responsabili della strage di Ferragosto tra cui i Nirta. Il 9 febbraio 2008 viene trovato a San Luca un bunker nell'abitazione di un familiare di Francesco e Giuseppe Nirta coinvolti nell'inchiesta Feida, sarebbero in rapporti di parentela con Giovanni Strangio, uno dei presunti autori della strage di Ferragosto. Condannato all'ergastolo, Ma  il suo legale di fiducia Carlo Taormina ha rilasciato commenti al vetriolo:"Si fa fatica a capire il perché e ci si meraviglia che si possa essere giunti a una sentenza di questo tipo. Ancora una volta, hanno pesato i cognomi, l'ambiente e la pressione dei media, oltre al condizionamento di un'azione voluta a tutti i costi dalla procura di Reggio Calabria, che ha insistito per fare il processo in Italia; nonostante in Germania, non ci fossero prove contro Giovanni Strangio. Questa, è una sentenza già scritta". Il 4 marzo 2008 vengono sequestrate abitazioni, aziende, terreni, attività commerciali e auto di lusso del valore di 150 milioni di euro appartenenti molto probabilmente ai Nirta, Strangio, Pelle e Vottari. Il 10 aprile 2008 viene arrestato dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro e la polizia belga a Maasmechelen in Belgio Calogero Costadura, elemento di spicco dei Nirta-Strangio, doveva scontare una condanna a 8 anni per traffico di stupefacenti.Il 23 novembre 2008 viene arrestato ad Amsterdam dall'Interpol, dalla polizia olandese e dalla squadra mobile di Reggio Calabria Giuseppe Nirta (1973) esponente di spicco della cosca, cognato di Giovanni Strangio

Si trovava nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi. Il 16 dicembre 2009 i Carabinieri del Ros sequestrano beni per il valore di 200 milioni di euro ai danni delle famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari. Il 11 febbraio 2010 Sebastiano Nirta e Giuseppe Nirta vengono arrestati per la strage di Duisburg eseguita assieme a Giovanni Strangio". Un bel braccio di ferro tra "Guardie & Ladri", che si perpetua tra clamorosi colpi di scena; da una parte e dall'altra".Questo il comunicato stampa ufficiale della Questura  reggina. "Catturato in Olanda Reggio Calabria, 21 Settembre 2013.Il pericolosissimo ricercato della 'ndrangheta calabrese NIRTA Francesco, nato a Locri (RC) il 08.01.1974, inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità (ex "elenco dei 30"), stilato dal Ministero dell'Interno. L'importante risultato è il frutto di laboriose ed accurate investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e di una incessante cooperazione internazionale tra la Polizia di Stato Italiana e quella Olandese, tramite le rete organizzativa dell'INTERPOL. Il NIRTA Francesco, figlio di NIRTA Giuseppe cl. '40, alias "'U Versu",  "capobastone" dell'omonima famiglia, è stato sorpreso nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 14, a Nieuwegwin (NL), 

cittadina olandese sita nel distretto di Utrecht, mentre si trovava all'interno di un appartamento assieme ad altri quattro soggetti, fra cui un calabrese di nome PASQUALONE Denis, nato a Cinquefrondi (RC) il 16.07.1985, residente ad Anoia (RC) in via Tommaso Gulli nr. 8, tutti tratti in arresto.  La localizzazione del ricercato è stata possibile solo grazie a prolungati servizi di osservazione e pedinamento svolti in piena collaborazione tra la Squadra Mobile di Reggio Calabria, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, la Squadra Mobile di Milano ed un apposito team investigativo allestito dal collaterale organo di Polizia del luogo specializzato nella ricerca di latitanti. Non appena raccolti una serie di consistenti elementi che facevano ritenere probabile la presenza del latitante calabrese all'interno dell'appartamento sito a  Nieuwegwin (NL), è stato predisposto un blitz con l'impiego di numerosi uomini e mezzi che ha sortito gli esiti sperati da lungo tempo.  Nel corso dell'operazione di Polizia è stato sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina pari a 40 kg. Il NIRTA Francesco balzò agli "onori delle cronache" già nel febbraio del 1998, allorquando venne tratto in arresto a Pisa, nell'ambito dell'operazione "Trina", poiché trovato in possesso di circa 10 kg di cocaina, fatti per i quali è stato condannato in via definitiva a sette anni di reclusione. Successivamente, nel 2007, 

è stato colpito dall'Ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 1895/07 R.G.N.R./D.D.A. e nr. 3440/07 R.G./G.I.P. e n. 56/07 R.O.C.C. D.D.A., emessa in data 17.09.2007 dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria (Operazione "Fehida I"), scaturita dalle indagini successive alla c.d. "Strage di Natale", avvenuta a San Luca (RC) il 25.12.2006, nel cortile dell'abitazione dello stesso NIRTA. Come si ricorderà, in tale episodio delittuoso, i killer della 'ndrina dei PELLE/VOTTARI freddarono, a colpi di micidiali armi da fuoco, la cognata STRANGIO Maria, nata a Locri (RC) il 10.06.1973 e ferirono ben quattro persone, tra cui un bambino di tenera età STRANGIO Domenico, lo stesso NIRTA Francesco ed il fratello NIRTA Giovanni Luca. Le indagini avviate a seguito del grave fatto appena citato consentivano di acclarare pesanti responsabilità penali a carico del NIRTA Francesco, il quale, in data 12.07.2011, veniva condannato, in primo grado, alla pena dell'ergastolo per associazione di tipo mafioso, omicidio aggravato e detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo.In particolare, l'odierno arrestato è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio di PIZZATA Bruno, affiliato alla cosca VOTTARI-PELLE-ROMEO 

(fatto avvenuto a Casignana, provincia di Reggio Calabria, il 4.01.2007), perché agendo con premeditazione e per motivi abietti di vendetta e supremazia mafiosa, in concorso morale e materiale col padre, il fratello Giovanni Luca ed il cognato ROMEO Sebastiano, esplodeva all'indirizzo della vittima numerosissimi colpi di arma da fuoco che lo attingevano alla regione occipitale del capo ed alla schiena.Dal 30.08.2007, il citato provvedimento giudiziario emesso nei confronti di NIRTA Francesco aveva ricevuto l'estensione delle ricerche in campo internazionale.La cosca NIRTA "Versu" è attualmente federata con la cosca STRANGIO alias "Ianchi" contrapposte alle cosche rivali dei PELLE "Vancheddu" – VOTTARI "Frunzu", nell'annosa "Faida di San Luca" che ha mietuto decine di morti ammazzati in questa provincia dal 1991. Essa culminava nella "Strage di Natale" del 25 dicembre 2006 opera dei PELLE-VOTTARI in cui rimase uccisa STRANGIO Maria, nata a Locri (RC) il 10.06.1973, cognata dell'ormai ex ricercato NIRTA ed in quella di Duisburg (D) del 15 agosto 2007 che costituisce la reazione ordita dalla cosca avversa[.Riguardo all'inquadramento del NIRTA Francesco nei fatti di Duisburg del 15 agosto del 2007, si sottolinea che, sebbene a suo carico, non siano state, al momento, riscontrate responsabilità dirette, egli, già dai giorni successivi alla "Strage del Natale" del 2006, si era reso volontariamente irreperibile. 

L'azione di contrasto della Polizia di Stato e della Magistratura è stata sempre puntuale nei confronti dei latitanti della cosca di San Luca.  Infatti, due dei più efferati killer, NIRTA Giuseppe e Giovanni STRANGIO, vennero arrestati, sempre in Olanda, il primo nel novembre 2008 nella città di Amstelweeng ed il secondo – assieme al cognato latitante ROMEO Francesco – nella città di Diem nel marzo 2009.Da ultimo, il 20 aprile di quest'anno la Squadra Mobile di Reggio Calabria e quella di Alessandria, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, aveva assestato un altro colpo durissimo alla citata cosca di 'ndrangheta, localizzando, a Castelnuovo Scrivia (AL), STRANGIO Sebastiano nato a Locri (RC) il 13.02.1975, appartenente alla omonima famiglia di San Luca (RC), fratello di Maria, uccisa nella cd. "Strage di Natale". Il NIRTA, l'ultimo latitante sfuggito all'operazione "Fehida I", verrà estradato in Italia non appena ultimate le relative procedure internazionali curate dall'Autorità giudiziaria procedente". Domenico Salvatore   
 


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Le notizie di oggi 18 novembre 2013, ore 12,30

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MPS: PROFUMO, AUMENTO FATTIBILE, BANCA OGGI È CAMBIATA  - ROMA, 18 NOV - L'obiettivo dell'aumento di capitale «entro la fine dell'anno prossimo» per Mps è «sicuramente fattibile», dice il presidente, Alessandro Profumo. Come - gli è stato chiesto, al Financial Times Future of Italy Summit - si può oggi «vendere» agli investitori Mps? C'è «una nuova governance, un nuovo team di manager, ed una capacità di agire dimostrata», ha risposto Profumo: «C'è un nuovo management, e abbiamo cambiato il nostro Statuto in modo molto significativo. Abbiamo avviato un nuovo piano strategico significativo ma fattibile. Un nuovo piano non particolarmente aggressivo, anzi piuttosto governativo. Molto conservativo, anche in termini di qualità degli asset».

 IMU: GASPARRI, GOVERNO SMENTISCA RATA SU TERRENI AGRICOLI De Girolamo contraria, stabilità non sia patibolo categoria  - ROMA, 18 NOV - «Spero che il governo Letta smentirà il fatto che sui terreni agricoli e i fabbricati rurali si pagherà la rata Imu di dicembre 2013». Lo dichiara in una nota il Maurizio Gasparri (Pdl-FI), vice presidente del Senato, facendo riferimento ad alcune notizie di stampa. «Il ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo con il sostegno di noi tutti - prosegue Gasparri - si era schierata contro questa ipotesi che il mondo dell'agricoltura subirebbe come un affronto, un'ingiustizia, un'inaccettabile penalizzazione. Bisogna pensare al bene dell'Italia ma la stabilità non può essere il patibolo per alcune categorie. Come potrebbero giustificare, soprattutto gli esponenti che vogliono salvare l'Italia, il pagamento dell'Imu nel comparto agricolo a dicembre? Bisogna, come si vede, confrontarsi sui fatti, non sulle bandierine e sugli schieramenti. La coerenza si verifica sulle misure concrete. Sarebbe inaccettabile questa beffa e questo danno enorme al mondo dell'agricoltura. Le organizzazione di settore - conclude - certamente faranno sentire la loro voce».

LOMBARDIA: MANTOVANI A FORMIGONI, NESSUNA LENTEZZA DA GIUNTA - MILANO, 18 NOV - «I formigoniani faranno le loro valutazioni. Noi preferiamo andare cauti e fare le cose per bene: non mi pare comunque che in questi 6 mesi si possa parlare di lentezza nè della Giunta nè del Consiglio, abbiamo approvato provvedimenti importanti». Così il vice-presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, Pdl-Fi, ha risposto all'ex governatore Roberto Formigoni, Ncd, che ha giudicato «un pò lenta» la Giunta Maroni. A Mantovani che è arrivato alla riunione dell'ex gruppo Pdl al Pirellone subito dopo Formigoni, è stato chiesto se la spaccatura non ingesserà la maggioranza di centrodestra: «Ma no, siamo persone ragionevoli - ha risposto -. L'importante è non coinvolgere i cittadini in queste bagarre interne ai partiti».

ESQUILINO, CODICI: TORNA MERCATO ILLEGALE IN PARCO CARLO FELICE Roma, 18 NOV - «Se una retata non risolve il problema, evidentemente non è sufficiente. Un approccio occasionale, infatti, non riesce a reprimere in maniera efficace situazioni criminose ben radicate nel territorio. Ci riferiamo al cosiddetto »mercato dei poveri« che, fino a poco tempo fa, si teneva tutte le mattine all'interno del giardino pubblico di Via Carlo Felice, tra la Basilica di San Giovanni in Laterano e Santa Croce in Gerusalemme. Il mercato è palesemente abusivo e la merce in vendita è usata, con molta probabilità rubata o di dubbia provenienza. Numerose sono state le denunce dei residenti alle Forze dell'Ordine, vista la situazione di costante illegalità persistente all'interno del parco, come documentato anche dal servizio Codici 'Se questa è una Capitale. Il mercato abusivo con vista sulla Basilica di San Giovannì». Lo comunica, in una nota, Codici. «Proprio recentemente il parco è stato oggetto di una operazione antiabusivismo. L'associazione si era molto battuta affinché venisse ripristinata la legalità nella zona, per questo ha accolto con piacere l'azione svolta dal Campidoglio, augurandosi 'una continuità di interventi al fine di arginare del tutto il fenomenò - commentava Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - cosa che in realtà non è avvenuta. Diverse segnalazioni, infatti, informano l'Associazione che il mercato abusivo è ancora attivo, si è solamente spostato di pochi metri, appena fuori il cancello del parco, in viale Carlo Felice. È sufficiente passare dopo le sei di sera per vedere il proliferare di attività illegali come la vendita di merce di dubbia provenienza». «Evidentemente - commenta ancora Ivano Giacomelli - l'azione di repressione non è stata efficace, perché una singola operazione non può eliminare una situazione che persiste ormai da così tanto tempo. È inaccettabile che dopo la nostra segnalazione si faccia finta di niente, è impossibile, oggi, non accorgersi del fatto che il mercato si è semplicemente spostato di qualche metro. Chiediamo al Sindaco Ignazio Marino di sostenere un'attività di repressione che possa essere continuativa nel tempo e che possa realmente rendere la città più sicura». «La gestione del mercato abusivo - conclude la nota - infatti, sembra palesemente gestita da malviventi ed esiste da molto tempo, per questo l'Associazione chiede che si indaghi per scoprire l'esistenza o meno di soggetti che abbiano, eventualmente, omesso i controlli per agevolare la situazione di perdurante illegalità. Se qualcuno avesse chiuso un occhio sulla questione, infatti, si tratterebbe della gravissima ipotesi di favoreggiamento. Insomma, solo di ipotesi si tratta, ma la situazione merita decisamente una maggiore attenzione da parte delle Forze dell'Ordine e non solo. Per questo motivo Codici si rivolge direttamente al Sindaco Ignazio Marino, invitandolo a sostenere tali azioni di legalità e repressione per garantire ai residenti della zona una maggiore sicurezza e tranquillità».

PD:GUERRA CIFRE MA ANCHE PER COMITATO CUPERLO RENZI È AVANTI Alle 17 conferenza stampa al Pd con dati ufficiali   - ROMA, 18 NOV - È ancora guerra di cifre nel Pd sui risultati del voto degli iscritti sui candidati nazionali. Ma anche secondo il comitato di Gianni Cuperlo, pur premettendo che mancano i risultati di alcuni circoli, Matteo Renzi sarebbe in testa. Una vittoria, comunque, di misura, sottolineano al comitato Cuperlo. «Dai dati in nostro possesso, su circa 258.000 voti espressi - spiega il comitato Cuperlo - risulta che Matteo Renzi è al 44%, Gianni Cuperlo al 40,4%». Uno scarto di 3 punti e mezzo che diventano quasi 9, però, secondo i calcoli del comitato Renzi. Sul sito di Matteo Renzi, infatti, risulta che su 250.834 voti il sindaco di Firenze sarebbe al 47,3% e Cuperlo al 38%. Sempre dal sito di Renzi Pippo Civati risulterebbe al 9,5% e Gianni Pittella al 5,2%. I dati ufficiali saranno diffusi nel pomeriggio in una conferenza stampa che si terrà alle 17 al Pd con il responsabile organizzazione Davide Zoggia.

PAPA: UOMO BACIATO DA FRANCESCO, SUE MANI MORBIDE E SORRISO LIMPIDO E APERTO = VINICIO, IO NON SONO CONTAGIOSO, MA LUI NON LO SAPEVA MA L'HA FATTO E BASTA Roma, 18 nov. - «Le mani del Papa sono così morbide… Morbide e bellissime. E il suo sorriso limpido e aperto. Ma la cosa che più mi ha colpito è che non sia stato lì a pensarci se abbracciarmi o meno. Io non sono contagioso, ma lui non lo sapeva. Però l'ha fatto e basta: mi ha accarezzato tutto il viso, e mentre lo faceva sentivo solo amore». Vinicio Riva, 53 anni, affetto dal morbo di von Recklinghausen, racconta l'emozione dell'abbraccio ricevuto da Papa Francesco, in Piazza San Pietro, nell'intervista di Costanza Rizzacasa D'Orsogna, su 'Panoramà. Vinicio - che la giornalista ha incontrato a Isola, il piccolo paese in provincia di Vicenza dove vive con la sorella minore in una casetta del Comune - è affetto da una malattia molto rara, nota come neurofibromatosi di tipo 1, che provoca dolorose escrescenze (lui li chiama «gnocchi», per via della forma e grandezza - ma alcune sono ben più grosse) su tutto il corpo. «Prima gli ho baciato la mano - continua Vinicio - mentre lui con l'altra mi carezzava il capo e le ferite. Poi mi ha attirato a sè, abbracciandomi forte e baciandomi il viso. Avevo la testa contro il suo petto, le sue braccia che mi avvolgevano. E lui mi teneva stretto stretto, come coccolandomi, non si staccava più. Ho cercato di parlare, di dirgli qualcosa, non ci sono riuscito: l'emozione era troppo forte. È durato poco più di un minuto, ma a me è sembrata un'eternità. Dopo, mi sono girato verso la zia e le ho detto: Qua ghe aso le pene, Qui ci lascio le penne».

CALCIO: PRANDELLI, ORGOGLIOSO DI 50 PANCHINE AZZURRE  - LONDRA, 18 NOV - Cinquanta panchine della Nazionale per Cesare Prandelli. Il commissario tecnico le celebra con orgoglio ma senza mettere alcuna ipoteca sul futuro. «Arrivare a questo traguardo questa sera con la Nigeria mi rende orgoglioso. Devo ringraziare tutte le persone di spessore che mi sono al fianco. Altri cinquanta? Ora è prematuro, pensiamo a festeggiarle con altre belle prestazioni». Nell'intervista pre-gara a Rai Sport, nell'ambito dell'accordo di esclusiva tra Figc e Tv pubblica, il commissario tecnico ha anche parlato della ricerca di un numero dieci. «All'Europeo abbiamo fatto bene con Cassano, poi abbiamo cercato altre strade e abbiamo fatto altrettanto bene - la sua convinzione - Rossi ha un pò le caratteristiche di Zola e un pò di Baggio: vede la porta, come prende il pallone entra». E Totti? «Lui è un talento, ma il tempo passa per tutti. Soprattutto, lasciamo perdere, l'ultima volta non gli abbiamo portato bene: gli abbiamo parlato e lui si è infortunato....». Chiusura su Balotelli, che Buffon ha invitato a non protestare con gli arbitri: «Gigi ha ragione - conclude Prandelli - non serve. Fuori dall'Italia gli arbitri fischiano meno, si perde tempo e si rischia anche di prendere gol».

CALCIO: ALFANO, RIBADIRE LINEA DURA CONTRO CRIMINALI E COSTRUIRE NUOVI STADI = Milano, 18 nov.  - Linea dura contro i violenti e costruzione e ammodernamento degli stadi. Queste le linee dettate dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano oggi a Milano per l'assemblea della Lega Calcio, durante la quale si discuterà, oltre che di diritti televisivi anche di sicurezza negli stadi. Assieme ad Alfano in assemblea sono presenti anche il capo della Polizia, Alessandro Pansa e il presidente della Figc, Giancarlo Abete. «Con i presidenti delle società di calcio -ha detto Alfano prima di salire al quarto piano di via Rosellini dove è in corso l'assemblea- intendiamo ribadire la linea dura contro i criminali e i violenti. Negli ultimi mesi -ha ricordato- abbiamo operato una bonifica facendo sì che violenti e criminali non fossero autorizzati a entrare negli stadi. Ora dobbiamo lanciare la fase due, cioè l'ammodernamento degli stadi e la costruzione di nuovi impianti, sul modello di Brighton, dove trascorrere una giornata in famiglia, idonei anche ad ospitare manifestazioni culturali e di altro genere». Per farlo, ha suggerito il vicepremier «bisogna fare squadra tra lo Stato e le società di gestione degli stadi. La nostra ambizione .-ha aggiunto- è che si possano costruire anche stadi nuovi per rendere più belle architettonicamente alcune zone delle nostre città». 

EDILIZIA: CODACONS, FALLITA POLITICA INCENTIVI GOVERNO = Roma, 18 nov. -   - I dati dimostrano il fallimento della politica degli incentivi del Governo. L'indice, infatti, comprende non solo la produzione di nuove costruzioni ma anche tutta l'attività riferita alle ristrutturazioni edilizie incentivate dal Governo con consistenti bonus fiscali. Ma nonostante l'elevata percentuale di spesa detraibile, il crollo è di tutta evidenza. Lo afferma il Codacons commentato il dato Istat che indica un calo della produzione nelle costruzioni a settembre scorso, rispetto ad agosto, dell'1,8%. Per l'associazione di consumatori, insomma, la politica degli incentivi, sia che riguardino le ristrutturazioni che gli elettrodomestici, non può funzionare, perchè presuppone che le famiglie abbiano i soldi ma preferiscano rinviare la spesa a tempi migliori. È evidente, invece, che se, come ora, le famiglie sono sul lastrico ed i soldi li hanno finiti, nessun incentivo può servire. Nulla può indurli a mettere mano al portafoglio, essendo vuoto. Ecco perchè, sottolinea il Codacons, la priorità del Governo dovrebbe essere quella di ridare capacità di spesa al ceto medio, ora diventato povero, invece di congelare le poche risorse pubbliche disponibili in incentivi che non saranno utilizzati. Oppure dovrebbe essere lo Stato ad immettere direttamente liquidità nel sistema attraverso opere pubbliche, invece che puntare su quelle dei privati, come ha insegnato un certo Keynes.

CANCELLIERI: TORINO, VERTICE MAGISTRATI IN PROCURA   - TORINO, 18 NOV - Vertice in procura, a Torino, sul caso Cancellieri. I pm torinesi che indagano sulla vicenda Fonsai, Vittorio Nessi e Marco Gianoglio, si incontrano con il procuratore capo Gian Carlo Caselli. Sulla vicenda, al momento, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.

CANCELLIERI: GIBIINO, PD DETERMINATO A ANNIENTARLA Senatore,si creerebbe falla che manderebbe a picco Governo Letta  - CATANIA, 18 NOV - «Il governo Letta ha nel Partito Democratico il suo principale nemico. L'avversione dei concorrenti al trono Pd verso il presidente del Consiglio e il lavoro compiuto dall'esecutivo è manifesta». Lo afferma il senatore di Forza Italia, Vincenzo Gibiino. «Un esempio per tutti - aggiunge l'esponente catanese di Fi - sta nella determinazione nel volere annientare il ministro Cancellieri, creando una falla pericolosa che rischierebbe di mandare a picco l'equipaggio di Palazzo Chigi».

PD: D'ALEMA, RENZI NON HA MAGGIORANZA ASSOLUTA ISCRITTI Cuperlo prevale in grandi aree urbane, battaglia resta aperta (ANSA) - ROMA, 18 NOV - «Io non lo sottovaluto e so quanto è forte, ha un ampio sostegno da Briatore a De Benedetti, però lui non sottovaluti gli altri: in quasi tutte le grandi aree urbane ha prevalso Cuperlo, che raccoglie un voto giovanile e un voto maturo di chi pensa che non possiamo diventare un partito che assomigli alla peggiore Democrazia cristiana». Lo ha detto Massimo D'Alema parlando ad Agorà su Rai3 di Matteo Renzi. «C'è comunque - ha concluso - un testa a testa: Renzi non raggiunge il voto della maggioranza assoluta degli iscritti. Forse avrà il 43-44 percento, ma Cuperlo avrà il 42 percento. Questa battaglia congressuale resta aperta e noi combatteremo fino all'ultimo voto».

MALTEMPO: SARDEGNA, CROLLATO PONTE SU SS 129 NUORO-OROSEI, STRADE CHIUSE = Cagliari, 18 nov. -   - Si sta abbattendo un vero e proprio nubifragio in Sardegna, dove sono chiuse numerose strade. Situazione critica tra Nuoro e Orosei, sulla SS 129 dove è crollato un ponte e il traffico è deviato sulla SS 131 Dcn e sulla 125. Chiusa anche la Ss 389 Nuoro-Lanusei dal km 27 al km 40, in provincia Ogliastra. Una unità di crisi è stata istituita a Villacidro, nel Medio campidano, dov'è stata chiusa la statale 293 Vallermosa-Samassi all'altezza del bivio 'S'Acqua cottà, tra il km 17 e il 29, con deviazioni sulle Ss 196 e 130. Allagamenti importanti di acqua mista a fango si registrano nella zona industriale di Villacidro e San Gavino. A Guspini, sempre nella provincia del Medio campidano, il comune sta monitorando la situazione dopo l'allagamento di 15 giorni fa. Situazioni di disagio nel Sulcis e nell'alto Campidano.

Giapponesi alla scoperta del peperoncino

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Sono stati ospiti dell'Accademia ed hanno seguito corso

DIAMANTE (CATANZARO), 18 novembre 2013 - Da Tokyo a Diamante per conoscere le specialità piccanti di Calabria. Ospiti dell'Accademia del peperoncino sedici turisti giapponesi per i quali è stato organizzato un corso con lezioni teoriche e prove pratiche. Le lezioni sono state tenute da Enzo Monaco e dalla chef Cinzia Castellucci. A conclusione degli incontri per i partecipanti un diploma dell'Accademia. I turisti giapponesi hanno molto apprezzato la 'nduja e la pasta fatta in casa.

Morto in ospedale ferito in agguato

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Dopo circa un mese, era stato raggiunto da 4 colpi arma da fuoco

CATANZARO, 18 novembre 2013 - E' morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Catanzaro Massimo Merlino, di 40 anni, ferito in un agguato il 22 ottobre scorso a Caraffa.

L'uomo era stato raggiunto da quattro colpi d'arma da fuoco in diverse parti del corpo e le sue condizioni, sin da subito, erano stati giudicate molto gravi. Le indagini sul delitto sono coordinate dalla Dda del capoluogo calabrese. Il 5 settembre scorso era stato ucciso anche Luciano Merlino, fratello di Massimo.

Noi la faccia ed anche i nomi li abbiamo sempre messi

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Dal Comitato “ FuturoSicuro ”
PER LA  CENTRALE A CARBONE DI SALINE JONICHE
“ Noi  la faccia ed anche i  nomi  li abbiamo sempre messi ”

I Comitati “ No al Carbone ” finalmente non giocano più a “ Nascondino ”…Si spera…
Con l’ultima uscita del Coordinamento Associazioni Area Grecanica, sembrerebbe che le fantomatiche sigle, almeno fino ad ora, dei vari pseudo Comitati dei No al Carbone, comincino  a prendere delle sembianze. Era ora, che finalmente capissero che la storiella delle decine di Comitati era stata smascherata, e la gente aveva capito che dietro tutti quei Comitati di fantasia vi erano sempre e solo gli stessi personaggi.

Basta andare su Internet, il mezzo più usato dai “ Signori del No “ per le loro gratuite ed offensive affermazioni, per vedere chi c’è dietro. Le allusioni fatte con riferimento ai Comitati a favore del Progetto sono del tutto infondate e strumentali, fatte da chi non ha più cosa raccontare alla gente, cercando solamente di denigrare le opinioni degli avversari. Non è con questa politica di gettar discredito e menzogne sugli avversari che si va avanti nella vita, ma solo con un confronto leale e costruttivo, anche se di diverso parere, si fa il bene di un popolo. Né tantomeno facendo arrivare mail o foto dal resto d’Italia o da in giro per il mondo si può pensare di infarcire una cesta che fa acqua da tutte le parti. Soprattutto quando alle richieste di dire solo “ NO ” senza se e senza ma non si propone nessunissima alternativa valida, concreta e reale che potrebbe dare un minimo di logica a queste prese di posizioni che semplicemente si negano a tutto e sono contrarie a prescindere.

Noi del Comitato FuturoSicuro abbiamo sempre rispettato le idee altrui, e di conseguenza siamo sempre stati coerenti con la nostra filosofia ed il nostro punto di vista, che è sempre stato quello di voler sapere per poter esprimere il nostro parere con cognizione di causa sulla vicenda della Centrale a carbone. Per questo nel passato abbiamo avuto e partecipato a diversi incontri conoscitivi sul Progetto, organizzando anche un incontro presso il Centro Civico di Pellaro , aperto a tutta la popolazione e che ha avuto un pieno di presenze, testimoniato anche dalle riprese di RAI 3 TGCalabria. Abbiamo anche partecipato alla manifestazione dello scorso Novembre in quel di Riace di Saline Joniche, dove davanti ad oltre 400 persone i rappresentanti della SEI hanno spiegato per oltre due ore nei particolari tutte le caratteristiche del progetto, rispondendo a decine di domande fatte dai presenti. Altro che stare nascosti, ed agire sottotraccia…

La presa di posizione della Confindustria Reggio Calabria prima, e delle maggiori Associazioni Sindacali di Categoria CGIL, CISL e UIL Nazionali poi, hanno confermato la bontà del progetto, e la loro presa di posizione favorevole alla realizzazione della Centrale di Saline Joniche ha fatto breccia su quelle persone che ancora sono poco informate sul Progetto della SEI e nello stesso tempo questa chiara presa di posizione favorevole da parte di Confindustria e Sindacati ha spiazzato le speranze di continuare a disinformare la gente da parte dei NO Coke.

A tal proposito anche il Comitato “ FuturoSicuro ” si sta organizzando per allestire al meglio la prima “Giornata Informativa di Piazza” sul progetto della Centrale a carbone, che si svolgerà prossimamente  proprio nel Paese più rappresentativo, ovvero a Saline Joniche.
Durante quest’incontro in Piazza, saremo tra la gente, dove verranno fornite spiegazioni, motivazioni e pensieri del perché noi dei Comitati siamo favorevoli alla realizzazione della Centrale a Carbone.

Chiunque potrà farci le domande che vorrà, per chiarire i dubbi e quale potrebbe essere il futuro di Saline e dintorni senza Centrale a Carbone, noi cercheremo di dare a tutti delle risposte, sulla base di informazioni che in questi anni abbiamo ricevuto sul Progetto, che ci ha fortemente convinto sulla validità e sulla bontà dell’opera, soprattutto sul piano della totale sicurezza che la stessa avrà quale impatto su salute e Ambiente. Per cui chi ci vuol vedere e conoscere, contrariamente a quanto sbandierato in questi giorni dai Comitati del No Carbone, non deve fare altro che venire numerosi in Piazza e siamo certi che molti di loro dopo aver visto e sentito direttamente di cosa effettivamente tra un paio d’anni potrà essere Saline ed il suo comprensorio con la Centrale ed il suo indotto, andranno a casa con la speranza di  vedere  finalmente un “FuturoSicuro” più sereno per sé e le proprie famiglie.

Pellaro-Bocale, 18/11/2013

Paolo Campolo, Comitato FuturoSicuro



L'Assessore Provinciale Gaetano Rao su crisi agricoltura. All'On. Imbalzano: "Esistono agricoltori di Serie A e B"?

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Reggio Calabria, giovedì 21 Novembre 

 

Agricoltura sempre più in crisi. Lo spettro dell'Imu si abbatte sugli agricoltori reggini. Regione sempre più disattenta.

 

 

Rao: "Imbalzano, esistono

agricoltori di serie A e B?"

 

Non giungono buone notizie per gli agricoltori. L'Imu agricola rischia di essere reintrodotta dal governo nazionale, che pensa di fare cassa sulla pelle degli agricoltori. Un'altra brutta notizia, un passo indietro del Governo Letta che sarà pagato caro dal sistema agro-alimentare italiano.

Ancora un ulteriore batosta per gli agricoltori della provincia di Reggio Calabria che si trovano ad affrontare una crisi, oramai irreversibile, nella indifferenza di chi avrebbe, invece, il compito di supportare ed incentivarne seriamente l'attività.

"Apprendo, casualmente– esordisce l'Assessore all'Agricoltura Provinciale Gaetano Raodi una audizione che si sarebbe svolta, oggi, (ndr, 21 Novembre 2013) in Consiglio Regionale presso la seconda Commissione consiliare presieduta dall'On. Candeloro Imbalzano. Tra i punti all'ordine del giorno la discussione sulla crisi del settore agricolo della Piana di Rosarno. Dispiace constatare che, invece di affrontare con misure immediate lo stato di grave crisi, ci si ostini a discutere, a dibattere, a sfornare comunicati stampa. Ci si ostini a preferire le parole ai fatti, ci si ostini a preferire le incursioni mediatiche alle assunzioni di responsabilità. All'On. Imbalzano, Presidente della Commissione consiliare, vado ripetendo da anni, pubblicamente nei convegni di settore in cui presenzia che, con gli annunci, con le parole, con la propaganda, gli agricoltori reggini non sopravvivono. Così come ho affermato più volte pubblicamente che – al di là dei profili giuridici di sostenibilità – non è con l'innalzamento della percentuale di succo che si risolve il problema e la crisi in cui versa il comparto agrumicolo. L'agricoltura nella Piana di Rosarno sta morendo da anni, perchè senza una reale programmazione, senza l'esistenza di un piano agricolo provinciale che individui le priorità su cui investire ed intervenire, senza interventi mirati e specifici indirizzati a migliorare la qualità delle produzioni non si va da nessuna parte. Così come occorre interrogarsi con franchezza sul ruolo delle OP che non sempre hanno svolto le funzioni ed i compiti che avrebbero dovuto attendere. Il Consiglio Regionale deve dirci se gli agricoltori reggini sono cittadini calabresi con pari dignità rispetto agli altri, oppure se sono cittadini di serie B. L'On. Imbalzano, che si guarda bene dall'invitare la Provincia nei tavoli di discussione, dovrebbe impegnarsi a capire perché mai il Consiglio Regionale nel 2012 trova le risorse – oltre tre milioni di Euro – da destinare di fatto agli agricoltori della provincia di Cosenza per la crisi delle pesche e delle nettarine e non si pone mai il problema di reperire qualche risorsa per gli agricoltori della provincia di Reggio Calabria. Non mi pare– continua Rao -  che per gli interventi finanziari suddetti ci sia stato bisogno di decine di audizioni e di studi preliminari. Ovviamente, prendo atto con favore del segnale di attenzione nei riguardi degli agricoltori e produttori di altra provincia calabrese. Ma chiedo all'On. Imbalzano di sapere quando arriverà il turno degli agricoltori reggini. Così come gli chiedo di farsi carico della necessità di riavere i soldi scippati dalla Giunta Loiero nel 2009 per le calamità naturali degli anni 2007 e 2008. Somme stanziate dal Ministero in favore della Provincia di Reggio Calabria e dirottate, anche questa volta, altrove in altra Provincia. Sono stato il solo a denunciare questo scippo a danno degli agricoltori reggini, ma ancora oggi tutti fanno orecchie da mercante. Non ritengo che gli agricoltori reggini meritino questo trattamento e non vorrei che qualcuno pensasse, od addirittura auspicasse, che siano necessarie forme estreme di protesta e rivendicazione o "assedi" presso la sede del Consiglio per sensibilizzare la politica regionale, sino ad ora sorda ed indifferente.

All'On. Scopelliti, Presidente della Giunta Regionale e reggino, chiedo di assumersi le responsabilità politiche connesse al ruolo che occupa. Scopelliti deve garantire l'immediato stanziamento di risorse finalizzate ad affrontare il gravissimo stato di crisi del comparto agricolo della Piana di Rosarno e della provincia in generale. Continuare ad ignorare il comparto reggino significa condannare a morte l'agricoltura. Gli agricoltori reggini non meritano ciò. Vogliono parità di condizioni ed attenzione dalle istituzioni regionali e sovranazionali. Sino ad ora tutto ciò è mancato.

 

L'IMU agricola rischia di essere reintrodotta dal Governo nazionale che pensa di fare cassa sulla pelle degli agricoltori.
 
L'On. Imbalzano  (...) dovrebbe impegnarsi a capire perché mai il Consiglio Regionale nel 2012 trova le risorse - oltre tre milioni di Euro - da destinare di fatto agli agricoltori della Provincia di Cosenza (...) e non si pone mai il problema di reperire quache risorsa per gli agricoltori della Provincia di Reggio Calabria.



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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Le notizie di oggi 22 novembre 2013, mattino

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ALLUVIONE SARDEGNA: CAPPELLACCI,NESSUNO STOP A COSTRUZIONI 'Il cementificatore era Soru, io sono un ambientalistà   - ROMA, 22 NOV - «Il piano del golf è decisivo per il turismo invernale: 25 campi, oggi ce ne sono tre». E quanto ai tre milioni di metri cubi di ristoranti, alberghi e case che sorgeranno intorno ai campi, «dovrò pur dare a un golfista una club house, un posto dove mangiare bene. Ci saranno dei volumi, è così in tutto il mondo». Il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, difende il Piano paesaggistico approvato dalla sua giunta. «Non credo nella teoria: non si costruisce più niente. Troppi vincoli - dice in un'intervista a Repubblica - ci impediscono di crescere» Con il nuovo piano casa «consentiremo di realizzare un 30% in più solo laddove le leggi lo permettono. Abbiamo dovuto semplificare e velocizzare i progetti strategici», afferma Cappellacci, che smentisce l'appellativo di «cementificatore». «Ho una storia di sostegno alle energie rinnovabili, sono contro il nucleare e credo in uno sviluppo rispettoso. Un ambientalista. Soru, il mio predecessore, un biscazziere della politica, era un cementificatore. Cemento per sè, vincoli per gli altri». «Il signor Soru - dichiara Cappellacci - ha una villa su una spiaggia, e quella villa è toccata dal mare. Ha una casa, un cubo di cemento, di fronte alla basilica di Bonaria, a Cagliari. La sua azienda Tiscali è stata costruita in deroga sugli stagni di Cagliari. Da presidente della Regione, Soru ha concesso deroghe per due milioni di metri cubi. Io, zero». 

EXPO 2015: PROTOCOLLO MILANO PER DIMEZZARE SPRECO CIBO Da Barilla Center anche per agricoltura sostenibile e stili vita - MILANO, 22 NOV - L'Expo di Milano del 2015 potrebbe lasciare in eredità una dichiarazione, il Protocollo Milano, che impegna i Paesi firmatari a ridurre del 50% lo spreco di cibo nel giro di cinque anni, A incentivare l'agricoltura sostenibile e a promuovere stili di vita sani. Il testo non è ancora pronto, ma di una prima bozza si parlerà il 26 e il 27 novembre al quinto forum internazionale del Barilla Center for Food and Nutrition, che lancia la proposta di un accordo globale. «Getteremo le basi del Protocollo di Milano» spiega il sito del centro nella parte dedicata alla due giorni, che si svolgerà all'università Bocconi e si potrà seguire anche in streaming. Gli impegni riguarderanno la riduzione dello spreco di cibo che ora vale 1 miliardo 300 milioni di tonnellate all'anno (l'ipotesi è il dimezzamento entro il 2020), dando una gerarchia nell'uso del cibo, favorendo le filiere, sensibilizzando la gente. Per evitare lo spreco di cibo, ridurre il numero di persone malnutrite (che sono 868 milioni) e degli obesi e sovrappeso (che sono il doppio, cioè circa 1 miliardo e mezzo) si prevede di lavorare non solo sugli sprechi ma anche su una cultura della prevenzione incoraggiando sistemi di vita sani, e l'attività fisica. E si prevede anche un impegno per una agricoltura sostenibile, ad esempio fissando un limite alle coltivazioni di biocombustibili (che provengano da elementi che possono essere usati per l'alimentazione animale) al 5% dell'obiettivo di energie rinnovabili di ciascun Paese. Il lavoro sarà anche per mettere un freno alla speculazione finanziaria sul cibo. Una delle ipotesi è quella di far pressione per introdurre un tetto alla misura e al numero delle speculazioni che si possono fare in campo alimentare e agricolo. I Paesi avranno un anno per la fase preparatoria e poi dovranno concretizzare un sistema nazionale in grado di occuparsi dei tre impegni che riguardano: spreco di cibo, agricoltura sostenibile e stili di vita sani. La filosofia del Protocollo si trova nell'introduzione alla bozza «fare di più con meno»

PAPA: GIORNATA 'SPORTIVÀ PER FRANCESCO CON BLATTER (FIFA) E NAZIONALI RUGBY = IN VATICANO L'UDIENZA IN VISTA DELLA PARTITA ITALIA-ARGENTINA Città del Vaticano, 22 nov.   - Giornata anche all'insegna dello sport per papa Francesco. In tarda mattinata, infatti, Jorge Mario Bergoglio incontrerà in Vaticano prima il presidente della Fifa, la Federazione internazionale di calcio, Joseph Blatter; quindi i dirigenti e gli atleti delle Nazionali di rugby di Italia e Argentina, ricevuti nella sala Clementina del palazzo Apostolico vaticano, in vista della partita in onore del Papa.

LETTA: SEMESTRE ITALIANO UE SPINGERÀ SULLA CRESCITA LA BCE DA SOLA NON BASTA, NECESSARIO RAFFORZARE LA BEI Il premier Letta critica quelli che chiama gli ayatollah della Ue per i quali il rigore non è mai abbastanza, perchè 'di troppo rigore, l'Europa finirà per morirè, ma mette anche in guardia, perchè 'sul fronte interno troppi pensano che si possa fare deficit e debitò, e dice di stare nel mezzo. Intervenuto all' assemblea Federcasse, spiega l'importanza di arrivare almeno al 3% sui bond decennali per evitare la vulnerabilità e osserva che la Bce da sola non basta a fare sviluppo e bisogna rafforzare la Bei. ---. DRAGHI:TASSI BASSI POSSONO MINARE STABILITÀ, MA NON ORA ÈARRIVATA L'ORA DI UNA GOVERNANCE UE PER RIFORME PAESI Bassi tassi d'interesse possono minacciare la stabilità finanziaria, 'ma al momento non vediamo alcuna prova che ciò stia accadendò. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, secondo il quale è anche giunto il momento che le riforme strutturali da parte dei singoli Paesi siano sottoposte a una maggiore governance dell'Unione europea. Secondo il numero 1 della Bce, la stabilità dei prezzi vale sia al rialzo, sia al ribasso. E serve un'autorità unica per la ristrutturazione delle banche, che prenda decisioni nell'interesse europeo. ---. RENZI: GOVERNO SMETTA DI GIOCARE CON LE BANDIERINE SU IMU DURA SE FA RIFORME E COSE, ALTRIMENTI IL PD SI ARRABBIERÀ Secondo Matteo Renzi, che ne parla ad Agorà (Rai 3), il governo può durare anche fino al 2018, a patto che faccia le riforme 'seriamentè e 'smetta di giocare con le bandierine sull'Imù. E sottolinea che non farà il donatore di sangue per il governo Letta, che deve fare le cose che servono, 'altrimenti il Pd si arrabbiera«. sulle privatizzazioni, dice di non voler fare il controcanto a Letta, 'perchè dipende da come si fannò. ---. 50 ANNI FA ASSASSINIO KENNEDY,OBAMA:'UN'IMPRONTA INDELEBILE SUA VISIONE VIVÈ.BANDIERE A MEZZ'ASTA,CELEBRAZIONI A DALLAS Cinquant'anni fa l'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy americano, un evento che cambiò la storia. Oggi le celebrazioni ufficiali a Dallas, sul luogo dell'attentato, mentre il presidente Barack Obama ha ordinato le bandiere a mezz'asta in tutto il Paese. 'L'impronta di JFK resta indelebile sulla storia americana, e la sua visione vive ancora nelle generazioni che ha ispiratò, ha detto Obama. ---. LETTONIA, SALITE A 25 VITTIME CROLLO TETTO DI SUPERMERCATO FRA LORO DEI POMPIERI. STRUTTURA ERA AFFOLLATA, CAUSE INCERTE È di 25 vittime accertate il nuovo bilancio del crollo del tetto di un supermercato alla periferia di Riga, in Lettonia. Ancora non si conoscono le cause del disastro, hanno spiegato i soccorritori, i quali contano anche 3 vittime fra i pompieri intervenuti. Si sa solo che si stavano eseguendo dei lavori sulla struttura per crearvi un giardino. Decine di dispersi. Quando è successo il disastro, il centro commerciale era molto affollato. ---. NOCERINA, 15 ULTRAS ARRESTATI PER GLI SCONTRI DEL 30 AGOSTO DOMICILIARI PER 11.IN PRE-PARTITA CON PERUGIA FERITI 8 AGENTI Quindici ultras della Nocerina arrestati dalla Polizia per gli incidenti del 30 agosto nelle ore che precedettero l'anticipo serale della prima giornata di campionato di Lega Pro Nocerina-Perugia. Gli scontri nel pre-partita, protagonisti due gruppi delle opposte fazioni. Negli incidenti rimasero feriti otto rappresentanti delle forze dell'ordine. Le 15 persone, 4 in carcere ed 11 ai domiciliari, sono accusate a vario titolo di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di oggetti atti ad offendere. ---. FARMACISTA SGOZZATA PER RAPINA,MORTA PER BOTTINO 3.700 EURO NEL PALERMITANO, ARRESTATI DA CC PREGIUDICATO E DICIOTTENNE È morta per 3.700 euro Giuseppina Jacona, 79 anni, la farmacista di Blufi, un paesino del Palermitano, uccisa ieri con una coltellata alla gola durante un tentativo di rapina. La somma è stata recuperata dai carabinieri che ieri hanno arrestato i due presunti responsabili - un pregiudicato di 50 anni che era ai domiciliari per ricettazione e un ragazzo di 18 anni - bloccati poco dopo il delitto grazie all' aiuto dei testimoni che li avevano visti allontanarsi dalla farmacia. ---. RUSSIA, PROCURA STAVROPOL CONTRO 'LOLITÀ: TURBA I MINORI A 60 ANNI DA PUBBLICAZIONE,VIA DA BIBLIOTECHE SCOLASTICHE Torna la furia bigotta contro 'Lolità a quasi 60 anni dalla pubblicazione (nel 1955) dello scandaloso romanzo di Vladimir Nabokov. Il tentativo di censura arriva dalla procura di Stavropol (Russia meridionale), che ha chiesto alle scuole locali di ritirare dalle proprie biblioteche le opere di Nabokov e del poeta Esenin perchè spaventano i bambini e fomentano la criminalità con 'erotismo, misticismo, orrore e bullismò. critiche sono arrivate dal governatore regionale Vladimirov: 'non capisco come Esenin o Nabokov possano esercitare un'influenza morale negativa sui bambinì.

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Romeo (LSP), ad Arena dopo la sentenza di ieri: profonda gratitudine per l’infinita ed autentica dedizione messa al servizio della Città.

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PREVENZIONE AVANZATA O ARRETRAMENTO CULTURALE?

Reggio Calabria, lì 22 novembre 2013 - La tristezza della notizia di ieri impone di rivolgere a Demetrio Arena un pensiero di profonda gratitudine per l'infinita ed autentica dedizione messa al servizio della Città. 

Credo, con queste parole, di interpretare il sentimento di quanti, con convinzione, nel maggio 2011,  hanno spinto il reggino Demetrio Arena a Palazzo San Giorgio, nella inossidabile certezza che la sua lineare e specchiata figura costituisse l'energia positiva che solo una persona profondamente e positivamente radicata nel tessuto cittadino riesce ad assicurare in un ruolo di grande responsabilità; l'espressione tra le più alte e qualificate della società civile della quale Reggio aveva (e mantiene intatto, quando non sensibilmente accresciuto) il bisogno; la guida autorevole, lucida e condivisa grazie alla quale liquidare un impalpabile e velleitario interregno di esiziale stasi amministrativa; la scintilla in grado di restituire nuova luce ed ampi spazi all'anima reggina ansiosa di riprendere con decisione il percorso tracciato da una civiltà millenaria della quale si è eredi, sempre e comunque. 

Sarebbe causa di ulteriore arretramento culturale abbandonarsi all'idea che oggi esista solo spazio per rassegnazione e sconforto, e dunque merita incondizionato plauso la tenacia che ha ispirato il commento del Sindaco eletto due anni addietro alla pronuncia del giudici capitolini.
E non è revocabile in ragionevole dubbio che, sul piano processuale, il risultato ottenuto, nella sua non definitività, assicuri privilegio ad una interpretazione draconiana, eccessivamente "europea", di una normativa rispetto alla quale è sempre più nutrita e qualificata la schiera di quanti ne invocano una seria ed incisiva rivisitazione che sappia tenere conto della sterile aridità dei risultati che quel dato legislativo ha sin qui prodotto, nonostante la dichiarata, ma non centrata, finalità di garantire una "prevenzione avanzata" di fenomeni che richiedono tutt'altro approccio, tutt'altra visione prospettica.

Né, poi, ci si può lasciare irretire dal deplorevole e selvaggio clamore inseguito da talune opinioni, che, pur partorite in queste ore, presentano i pregiudizi di sempre e le malcelate invidie verso un impegno profuso al servizio della Città ed a tutela della onestà della stragrande maggioranza della sua gente. 

D'altra parte,  è innegabile che sia stato un atto di viscerale ed incoercibile amore verso Reggio, l'attività messa in campo ispirando un confronto, anche serrato ma il più ampio possibile, su una normativa, quella sullo scioglimento dei consigli comunali per mafia, rivelatasi, anche agli occhi del più prevenuto tra gli osservatori, fonte generatrice di grave insoddisfazione per semplici cittadini ed amministratori locali,  ed, in egual misura, anche per importanti ed autorevoli figure istituzionali e dell'associazionismo che dalle rispettive postazioni ne hanno invocato una seria e rassicurante modifica.

E, sul punto, non s'è registrata differenza alcuna tra toga e tonaca, non potendosi trascurare il caritatevole grido d'allarme lanciato dal titolare di un ministero spirituale che sin dal suo esordio ha dato prova di sapere ascoltare ed interpretare la speranza del popolo metropolitano reggino.
Eventuali responsabilità di singoli non devono indiscriminatamente e solidalmente gravare sulla Collettività in genere o su terzi estranei: ciò, in particolare, vale per quel che concerne la possibilità che un ente locale venga sciolto, sia per quel che, invece, riguarda la inefficacia della conseguente gestione sostitutiva.

Questi sono risultati che rispecchiano una corretta declinazione del concetto di democrazia.
La stessa democrazia andata incontro a sospensione per mano incerta, anche plasticamente, di chi, al di sotto di un cielo stellato, ha dimostrato alla Nazione intera che ascoltava la legge morale che aveva dentro di sé, ma anche qualcosa di profondamente diverso!


LISTA SCOPELLITI PRESIDENTE
Il Coordinatore Provinciale Reggio Calabria
Avv. Oreste Romeo


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