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Oggi,1° Dicembre è la prima Domenica di Avvento del triennio liturgico. E' la domenica in cui si legge Isaia ("le spade si forgeranno in vomeri di aratro"), in cui si ritorna con gioia a Gerusalemme ritrovata (Salmo 121), in cui viene promesso il ritorno del Signore:" La notte è avanzata , il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre ed indossiamo le armi della luce", scrive Paolo ai Romani.
Importanza della memoria
Ci sono tre indirizzi nella storiografia della Resistenza di cui celebreremo il 70° anniversario, proprio in questo triennio. Tre indirizzi che ci propongono tre diversi atteggiamenti fondativi della nuova identità della Patria italiana.
Il primo indirizzo ispira una storiografia che guarda con maggiore attenzione alla Resistenza armata, con forte contenuto ideologico, e perciò portata a condannare l'attendismo, parola che contiene già un giudizio sfavorevole ad ogni forma di autogoverno responsabile
Il secondo indirizzo ispira la storiografia della guerra civile e della zona grigia: due minoranza politiche si sono affrontate in una guerra civile, mentre la maggioranza della popolazione era la "zona grigia" che cercava soltanto di sopravvivere.
Il terzo indirizzo ispira la storiografia della Resistenza civile che guarda con attenzione, accanto alle importanti e decisive operazioni armate, anche alla resistenza morale, che va dal sacrificio dei soldati che si immolarono anche senza avere ordini precisi, dall'internamento di militari che rifiutano l'arruolamento, al rifiuto della barbarie da parte delle popolazioni, del clero, delle donne e di tutta la società che accoglieva i perseguitati ed i sofferenti.
Come scrive Pietro Scoppola:"Il prendere le armi non si può considerare l'unica forma di partecipazione e coinvolgimento senza cedere proprio a quella concezione della Resistenza che i comunisti proponevano con la loro accanita polemica contro gli attendisti. È il concetto stesso di Resistenza che va ripensato recuperando il significato originale di resistere. Insomma il fenomeno della lotta armata, che conserva tutto il suo valore, non può essere isolato dalle innumerevoli forme di resistenza civile".
L'Associazione dei Partigiani Cristiani aveva preparato e presentato alla Presidenza del Consiglio, per il 70° anniversario della Resistenza un programma di studi e di ricerca dedicato al particolare significato di questo terzo indirizzo storiografico che spesso è stata tralasciato per l'egemonia esercitata dalla cultura politica dominante.
Il Progetto di ricerca dei Partigiani Cristiani
Il progetto aveva tre caratteristiche che lo rendevano perfettamente rispondente alla richieste dal bando per le Celebrazioni del 70° anniversario: la modernità degli strumenti, la dedicazione ai giovani, il contenuto formativo.
Partiamo dal contenuto formativo: il progetto, senza dimenticare gli avvenimenti conosciuti, si soffermava su tre aspetti ancora inesplorati:
1. Le stragi delle popolazioni inermi: gli episodi "apocalittici", punto massimo della follia ideologica che colpiva la civiltà umana, indicato da Dossetti come "segno dei tempi"da non dimenticare; (Dossetti, partigiano disarmato, è sepolto tra le vittime di quelle stragi!).
2. Il sacrificio dei sacerdoti. Tutte le località che hanno vissuto l'esecuzione del suo prete lo ricorda e lo commemora. Ma nessuno ha studiato il perché di questa particolare persecuzione, fortissima nel numero delle vittime e nelle modalità atroci delle esecuzioni. Forse per una disconoscenza voluta, forse causata dal fatto che i sacerdoti erano ritenuti dai tedeschi i capi naturali della Resistenza civile.
3. Il contributo delle donne: non solo il contributo nobilissimo delle combattenti e delle dirigenti di movimenti politici, ma anche il contributo umile, quotidiano, nella pietà cristiana, delle donne che nascondevano i perseguitati, curavano i feriti, seppellivano i morti e dividevano il pane, i vestiti e le speranze con i disperati. La pietas di un popolo, l'amore delle mamme che si sostituiva ad un'altra mamma lontana.
Per gli altri due aspetti il programma prevedeva una piattaforma informatica che fosse archivio di memorie, ma anche scuola permanente, organizzata per i giovani, interattiva e multimediale, ovviamente aperta a tutte le scuole storiografiche ed a tutti i contributi delle Associazioni e degli Istituti.
Il progetto ha, proprio per questo, partnership importantissime: una Università, (la LUMSA); un Istituto di ricerche storiche, l'Istituto Luigi Sturzo); un Istituto di ricerca politica, l'Istituto Alcide De Gasperi di Bologna; un'Associazione di promozione popolare, le Acli; un ufficio storico di un grande gruppo:l'ENI, fondato da Enrico Mattei, capo dei Partigiani Cristiani e fondatore dell'ANPC.
E, per la prima volta, per la parte riguardante l'eccidio dei sacerdoti, abbiamo ottenuto il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
A questo punto il progetto è stato obliterato per una strana congiuntura burocratico-organizzativa.
L'infarto burocratico
La Presidenza del Consiglio ha da sempre delegato l'esame dei progetti alla Confederazione delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, con un decreto che riconosce la loro autonomia nella selezione dei progetti da presentare.
La Confederazione, con un suo Comitato apposito, ha escluso dalla valutazione il Progetto per un vizio formale: la firma del Presidente dell'ANPC era in calce ad ogni parte del progetto, ma non era ripetuto in ogni pagina del progetto. Questo vizio formale ha provocato il rifiuto "tombale" ad esaminare il progetto.
Secondo la legge, l'Amministrazione pubblica in caso di bandi erga omnisè tenuta non solo ad accettare, ma addirittura a promuovere (come "amministrazione amica") la correzione dei difetti risolvibili. Ma il Comitato a ciò delegato non è un'amministrazione pubblica e, come Comitato privato si rifiuta di farlo.
L'invito da parte delle Amministrazioni competenti a correggere il vizio formale non è stato accolto. Il progetto che nessuno ha visto o letto non sarà presentato alla Presidenza del Consiglio, per questo conflitto burocratico-formale.
La cosa più dolorosa è che in questa vicenda tutti hanno ragione: l'Amministrazione dello Stato non vuole ledere l'autonomia della Confederazione delle Associazioni; la Confederazione, da parte sua, ritiene ingiusto correggere il vizio formale. Il progetto non sarà neppure esaminato. Una tragedia italiana? No, una farsa burocratica italiana, una fra mille.
Facciamolo insieme
Noi faremo in clandestinità ed in povertà il nostro progetto. Abbiamo già studiato il nostro Dossetti partigiano, nel nostro convegno del 13 febbraio 2013. Abbiamo già ricordato nel luglio scorso il programma di Camaldoli che avrebbe ricostruito l'Italia, che fu scritto, per l'appunto, nel luglio del 1943. Ricorderemo i soldati internati fra i quali, il nostro maestro Giuseppe Lazzati. Studieremo il significato dell'eccidio dei sacerdoti ed il contributo della pietas femminile.
Dispiace solo della ferita che viene inferta, per rigidità burocratica, alla fraternità i fra diversi indirizzi culturali e politici che era viva nella Resistenza, che era generativa nella Costituente. Offesa a cui non vogliamo dare significati politici.
Chiediamo aiuto a tutti gli uomini ed alle donne, ai giovani, che credono nella Resistenza, nella Costituzione e nell'Italia per realizzare questo progetto. Aderite ai Partigiani cristiani e lo porteremo a termine tutti insieme, ispirandoci al verso di una poesia, che ricorda la lettera di Paolo ai Romani di questa prima Domenica di Avvento, dedicata alla Resistenza da Padre David Maria Turoldo, partigiano cristiano,: "Riprendiamoci, amici, il nostro nome di battaglia ed armiamoci di luce".
(Pubblicato nel N.34 di www.camaldoli.org)
Milano, 1 dicembre 2013 – Domani, Lunedì 2 dicembre alle ore 11.45 presso gli spazi della Triennale Viale Alemagna,6 l'assessore al Commercio, Attività produttive Franco D'Alfonso presenta il convegno "Brevetto Unitario: una necessità di Milano e dell'Italia per la competitività delle Imprese".
Previsti gli interventi di: Daniela Mainini, Presidente del Centro Studi Anticontraffazione - Cesare Galli, Professore Ordinario di Diritto Industriale dell'Università di Parma - Mario Franzosi, Professore alla University of Washington - Pier Giovanni Giannesi, IP. Pirelli Confindustria - Antonio Salerno Professore del Politecnico di Milano - Paolo Markovina IP. Elettrolux e Presidente AICIPI - Francesco Macchetta IP. Bracco - Aldo Buratti Presidente Uniontessile, Confapi.
Milano, 30 novembre 2013 – La Giunta comunale ha approvato 2 delibere riguardanti progetti definivi, inseriti nel Piano Triennale delle opere pubbliche 2013, per un importo complessivo di 10 milioni di euro: si tratta di interventi di manutenzione e di recupero degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp).
"Anche queste opere, come quelle approvate nelle ultime sedute di giunta, fanno parte dei 260 milioni di euro di opere pubbliche per i quali abbiamo già chiesto il prestito alla Cassa Depositi e Prestiti che realizzeremo l'anno prossimo", dichiara l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. "Sono opere di riqualificazione delle case di proprietà del Comune situate in diversi quartieri della città: oltre alla qualità e alla funzionalità degli alloggi sarà migliorata la sicurezza. Questi interventi si inquadrano nell'ambito della politiche per la casa del Comune per le quali abbiamo già programmato la demolizione e ricostruzione delle torri di via Tofano, un piano di bonifica dell'amianto per oltre 4 milioni di euro, se arriva il contributo della regione Lombardia, e gli interventi di riqualificazione in via Santi per 2.200.000 euro".
La prima delibera riguarda gli interventi edili e impiantistici di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzati al recupero degli alloggi di edilizia residenziale sfitti e in cattivo stato: obiettivo dell'Amministrazione è di destinarli alle fasce sociali più deboli. Saranno finanziati con 5 milioni di euro di cui 4 ottenuti grazie alla partecipazione a un bando della Regione Lombardia e 1 a totale carico del Comune.
La seconda riguarda gli interventi edili ed impiantistici di manutenzione straordinaria finalizzati alla conservazione degli edifici urbani ed extraurbani ed al miglioramento della loro funzionalità. Sono interessati gli edifici di Via Rizzoli 15-45, Via Pascarella, 18-20, Via Inganni, 67, Via Bottoni, 16-18, Via Padre Luigi Monti 15, Via Satta, Via S. Bernardo 48-50, L.go Fatima, 8. Grazie al finanziamento di 5 milioni saranno realizzati, in particolare, interventi sulla pavimentazioni, la manutenzione e la realizzazione di nuovi servizi igienici e della rete idrico-sanitaria, l'assistenza edile agli impianti idrici, elettrici e termici. Sono previsti anche interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche e la messa a norma degli impianti elettrici, di illuminazione, di riscaldamento e dell'illuminazione ordinaria, di sicurezza, dei citofoni e delle antenne tv.
Un saggio che scava nelle "parti" nascoste del Vate.
Gabriele D'Annunzio a 150 anni dalla nascita. Un libro di Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni: "Io ho quel che ho donato".
Presentazione alla Fiela del Libro di Roma 7 dicembre -
Il saggio dedicato a Gabriele D'Annunzio di Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni dal titolo: "Io ho quel che ho donato", edito dalla Casa editrice Nemapress, con contributi di : Emanuela Forgetta per la Catalogna, Stefan Damian per la Romania, Arjan Kallco per l'Albania, Andrea Guiati per gli Stati Uniti d'America, André Ughetto per la Francia, Valentina Piredda per l'Austria, (Componenti dell'Associazione Internazionale dei Critici Letterari), sarà presentato ufficialmente, per i 150 anni della nascita di D'Annunzio, (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938) alla Fiera del Libro di Roma il prossimo 7 dicembre.
Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni hanno indagato tra le pagine e nella vita di D'annunzio tracciando delle linee originali e portando sullo scenario letterario una lettura innovativa, coraggiosa e ricca di importanti stimoli. E' considerato un saggio che apre delle prospettive nuove ad un D'Annunzio dentro tutto il Novecento tra letteratura, estetica e antropologia e scava nel "nascosto" letterario e umano di Gabriele.
Neria De Giovanni è Presidente dell'AICL, critica letteraria e saggista. Pierfranco Bruni è scrittore e Vice presidente del Sindacato Libero Scrittore oltre ad essere esponente di spicco dell'Associazione Internazionale dei Critici Letterari.
"Abbiamo voluto ricordare l'opera di D'Annunzio, a 150 anni dalla nascita, sottolineano Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni, constatando che non sempre la critica ufficiale, accademica ed universitaria, ha dato seguito a percorsi innovativi, a tutto campo, sull'attività letteraria del Vate all'interno dei processi letterari moderni. Il nostro studio cerca nelle pieghe della sterminata opera dannunziana, zone ancora poco esplorate o lette in maniera distorta, ideologicamente preconcetta".
Il saggio si esplica su alcuni percorsi e presupposti precisi. Infatti sia Bruni che De Giovanni dichiarano: "L'estetica è nel D'Annunzio che lega il senso del tragico al sublime. Un percorso in cui l'eros è nella sensualità, la quale assume una dimensione certamente "carnale" ma anche metafisica attraverso una griglia simbolica che trova nel romanzo che segna il Novecento Il fuoco un punto centrale. C'è una originalità che tocca elementi mitico – sacrali certamente ma si inserisce, il viaggio dannunziano, in una visione che è quella del magico e dell'alchemico. Si pensi al suo rapporto con gli oggetti".
I due autori si soffermano anche sui simboli rappresentativi dei luoghi dannunziani.
Pierfranco Bruni chiarisce così: "I luoghi di D'Annunzio sono una lettura interpretativa degli oggetti. Il Vittoriale è ricco di segni e di simboli. La tartaruga è un rimando prettamente sciamanico. Come lo sono le aquile. Come lo è il Budda. Ci sono archetipi non solo classici occidentali ma i riferimenti provenienti dall'Oriente, in D'Annunzio, restano fondamentali. Una chiave di lettura ad intreccio che aprirà nuove prospettive interpretative. Il mondo tragico e quello sciamanico sono aspetti da leggere con molta attenzione".
Mentre Neria De Giovanni cesella: "Il D'Annunzio poeta viene affrontato nelle raccolte meno note, i libri delle Laudi del cielo, del mare, della terra, degli eroi (1903-1918)che per l'impostazione ideologica irredentista e nazionalista, non hanno avuto buona lettura, diremmo alcuna lettura, negli anni trascorsi alla luce di una preponderante ideologia impossessatasi anche dell'esercizio critico. Ovviamente lo stile letterario dannunziano è stato contestualizzato e storicizzato anche confronto con la coeva produzione poetica italiana".
Il volume è arricchito da una Appendice critica a cura di alcune esponenti nazionali dell'AICL- Associazione Internazionale dei Critici Letterari che hanno presentato la fortuna della traduzione delle opere dannunziane in Catalogna, in Romania, in Albania, negli Stati Uniti, in Austria e in Francia.
Il titolo scelto per l'intero volume è la famosa epigrafe che D'Annunzio stesso volle fosse apposta all'ingresso del Vittoriale, perché veramente egli molto ha donato...
Polistena (Reggio Calabria) – Incessante botta e risposta tra minoranza e maggioranza sulla questione scuola con la prima che torna alla carica stavolta pubblicando i decreti dirigenziali della Regione per attestare l'avvenuto trasferimento delle risorse a favore del Comune di Polistena - e di conseguenza - agli studenti in carico agli istituti cittadini per l'erogazione dei buoni libro, sui quali si lamentavano ritardi oltreché dubbi circa la fine degli stessi fondi. Il gruppo di minoranza ha inteso porre sull'argomento quattro specifiche domande alla maggioranza guidata dal sindaco Michele Tripodi - «E' vero che la mensa è iniziata con 67 giorni di ritardo rispetto all'inizio dell'anno scolastico, senza regolare bando di gara? E' vero che i Buoni libro alla Scuola elementare sono stati consegnati dopo 45 giorni dall'inizio dell'anno scolastico? E' vero che le borse di studio 2010/11 ed i buoni libro 2011/12 - 2012/13 e 2013/14, ad oggi non sono stati ancora consegnati agli studenti delle Scuole Medie e Superiori? E' vero che questi servizi l'Amministrazione precedente li somministrava in tempi assolutamente più rapidi?» - le cui risposte finora ricevute evidentemente non hanno soddisfatto la minoranza che proprio per fugare equivoci, pubblica - in evidenza - la corrispondenza dal 2011 al 2013 nella quale vengono rese note le cifre ed i dati messi a disposizione del Comune quali fondi destinati all'istruzione per la fornitura dei libri di testo. L'incalzare della minoranza su queste tematiche ha instillato non poche perplessità nella comunità polistenese che si attende quindi uno specifico chiarimento in materia anche perché la domanda che circola ricorrente - e che interessa più da vicino i cittadini - è «ma questi fondi – per poter essere ben utilizzati o mal utilizzati - sono effettivamente arrivati nelle casse comunali?».
Giuseppe Campisi
IMPRESE E UNIVERSITÀ, UN MATRIMONIO A PROVA DI CRISI
Alla Camera di commercio di Reggio Calabria, presentazione del bando per la sperimentazione
e lo sviluppo di tesi di dottorato presso le imprese reggine
Salone della Camera di commerico di Reggio Calabria, martedì 3 dicembre 2013 ore 16.00
Reggio Calabria, 2 dicembre 2013. Le nostre imprese spendono poco in ricerca e innovazione di processo e di prodotto per la ridotta dimensione delle stesse, per la rigidità del mercato del lavoro, per il taglio dei bonus per la ricerca. È possibile allora immaginare che le Università colmino questo vuoto, mettendo a disposizione delle imprese il proprio patrimonio di conoscenza generato dalla ricerca e personale altamente qualificato? Ne sono convinte la Camera di commercio di Reggio Calabria e l'Università degli Studi Mediterranea che hanno predisposto un bando per la sperimentazione e lo sviluppo di tesi di dottorato presso le imprese reggine, che sarà presentato domani, martedì 3 dicembre 2013, alle ore 16.00 alla Camera di commercio di Reggio Calabria.
L'avviso, che scadrà alle ore 12.00 del 30 dicembre 2013, prevede il finanziamento di 6 borse di studiopost-dottorato di € 20.000 ciascuna, destinate a dottori di Ricerca dell'Università Mediterranea. Hanno la durata di un anno e presuppongono un periodo di sei mesi presso l'azienda selezionata e un periodo di sei mesi presso l'Università, con l'affiancamento di un tutor didattico
Possono partecipare le micro, piccole e medie imprese con sede e/o unità operativa nella provincia di Reggio Calabria che siano interessate a investire in innovazione e ricerca.
È un'ottima occasione per l'impresa, che può sviluppare un progetto di ricerca e sviluppo a costo zero, e per il dottore di Ricerca, che viene inserito attivamente in un contesto professionale.
Il bando integrale e la domanda sono reperibili sul sito dell'Università degli Studi Mediterranea (http://goo.gl/iwewD8).
L'iniziativa rientra nel progetto "Sostenere l'occupazione per sostenere la crescita" a valere sul "Fondo Perequativo. Accordo di programma MISE/Unioncamere 2011", che ha l'obiettivo di sostenere la crescita competitiva delle PMI dell'area dello Stretto.
Durante l'incontro saranno presentate le tesi realizzate nei corsi di dottorato dell'Università Mediterranea e l'esperienza dell'Oleificio Capogreco che ha partercipato al bando della scorsa edizione.
«Le Università e gli Enti di Ricerca possiedono un bacino di conoscenza immenso, che spesso non trova applicazione nella realtà industriale. È un'enorme quantità di energia potenziale, che fatica a trasformarsi in benefici concreti per le imprese. Il compito della Camera di commercio è far incontrare il mondo della ricerca e il mondo dell'impresa, ancora distanti nonostante l'intensa collaborazione tra l'ente camerale reggino e l'Università Mediterranea, con evidenti benefici reciproci. Dobbiamo costruire soluzioni comuni affinché l'innovazione diventi una costante delle nostre aziende», ha dichiarato il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola
Presentazione del bando per la sperimentazione
e lo sviluppo di tesi di dottorato presso le imprese reggine
Salone della Camera di commerico di Reggio Calabria, martedì 3 dicembre 2013 ore 16.00
PROGRAMMA
ore 16,00 Apertura dei lavori
Lucio Dattola, presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria
Felice Arena, prorettore al Trasferimento tecnologico dell'Università degli Studi Mediterranea
ore 16,20 Il bando
ore 16,35 Le tesi di dottorato
Presentano i lavori: Ottavio Salvatore Amaro, professore associato di Composizione architettonica (Dipartimento di Architettura e Territorio); Felice Arena, prorettore delegato al trasferimento tecnologico; Claudio De Capua, prorettore delegato per la ricerca; Attilio Gorassini, professore ordinario di Diritto privato (Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia); Domenico Enrico Massimo, professore associato di Urban Economics (Dipartimento Architettura e Territorio); Marco Poiana, professore ordinario di Scienze e tecnologie alimentari (Dipartimento di Agraria)
ore 17,05 L'esperienza dell'Oleificio Capogreco Giuseppe
Giuseppe Cardinali, vincitore di una borsa studio della prima edizione del bando
ore 17,15 Le imprese incontrano i dottori di ricerca
Nella serata di sabato scorso, i Carabinieri della Stazione di Trappeto hanno arrestato in flagranza di reato, con l'accusa di rapina, N.l. 17enne originario del luogo.
I militari dell'Arma, sono intervenuti su richiesta della denunciante, 73enne titolare di una salumeria del posto, che pochi minuti prima era stata vittima di una rapina ad opera di due giovani.
I due rapinatori, con il volto semicoperto da un cappellino ed armati di coltello, dopo aver fatto irruzione si erano fatti consegnare l'incasso, circa 400€ dileguandosi a piedi.
Immediatamente scattavano le indagini dei Carabinieri, che grazie alle descrizioni dei testimoni ed una pressante attività investigativa, riuscivano ad identificare uno dei due autori pochi minuti dopo.
Il giovane tratto in arresto con l'accusa di rapina aggravata in concorso, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria veniva associato presso l'istituto per minori "Malaspina" di Palermo.
Sono tuttora in corso indagini per identificare il complice.
Palermo, 2 dicembre 2013