Campionato Uisp, grande match al "Saverio Spinella". I padroni di casa, sciuponi e sfortunati devono cedere l'intera posta in palio ai reggini, nelle cui file giocano vecchi frequentatori del "Marosimone"…Logozzo, Marra, De Paoli, Lo Gatto. Al termine di una gara tirata e sofferta sino all'ultimo scampolo di partita. I ragazzi di Vincenzo Anghelone, ritengono che finanche il pareggio, gli sarebbe andato stretto. Figurarsi la sconfitta. Bella la rete di Guido Zavettieri che aveva illuso i valligiani
UNA VALLE (TUCCIO) DI LACRIME PER I LOCALI MA A MONTE DELLA SCONFITTA CI SONO CLAMOROSI ERRORI NELLA MIRA E TRE PARATATONE DELL'UOMORAGNO OSPITE
I curatoliani hanno raccolto il massimo risultato con il minimo sforzo, ma anche con molta fortuna. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate. Nella ripresa la formazione reggina, apparsa meglio piazzata nella zona di centrocampo, costruisce diverse palle-goal, ma subisce lo svantaggio al quarto d'ora. Poi si scatena e va in rete un paio di volte.
Domenico Salvatore
MELITO PORTO SALVO (rc) Gli assenti hanno sempre torto. Tante domeniche senza reti o fatte di magre prestazioni e spettacoli indecenti con zuffe e risse, calci e pugni e botte da orbi. Ma stavolta, il prezzo del biglietto valeva lo spettacolo in campo; se non di più. Non c'era in campo Lionel Messi, amareggiato e deluso per aver perso il pallone d'oro, è sempre il migliore, ma l'anno scorso non ha vinto granchè, per esempio nemmeno la Champion League; pallone d'oro assegnato quest'anno a Cristiano Ronaldo, che non ha vinto niente; e Franck Ribery, che invece ha vinto tutto ciò che c'era da vincere, compresa la Coppa del mondo per club, è rimasto con un pugno di mosche in mano e non sa darsi pace. Nemmeno al secondo posto. Apriti cielo!" L'Equipe e France Football, che lo ha inventato e che lo gestisce da qualche anno insieme alla FIFA, sparano a zero. Col vecchio sistema, Ribery, avrebbe vinto a mani basse. Altro che terzo posto. Non esiste proprio. Ma quando mai !?!?!? Conta assai, la parola di Pelè ed anche quella di Maradona. "Ma che ce frega, ma che ce 'mporta/Si l'oste ar vino cià messo l'acqua;/E noi je dimo, e noi je famo:/"Ciai messo l'acqua e nun te pagamo"./Ma però noi semo quelli/Che j'arisponnemo 'n coro:/"Evviva er vino de li Castelli/E de 'sta zozza società"…./.
Rhett Butler, avrebbe risposto come a Rossella O'Hara in "Via col vento"…"Francamente me ne infischio". Non c'erano i fuoriclasse al Marosimone? Si che c'erano. Un nome per tutti? Logozzo, laterale a sostegno della gloriosa Nuova Melito dei fratelli Saverio e Nino Spinella, poi transitata di mano in mano sino alla fusione ed alla confusione, signore e padrone del centrocampo. Forse lui non lo sa ma ai suoi tempi c'era un gruppo di tifose (4 o 5 ragazzine) che facevano un tifo pazzesco ed urlavano come gli skinheads al concerto dei Beatles, se non Rolling Stones, U 2, Frank Sinatra, Joan Baez, Bob Dylan, Madonna, Céline Dion, Whitney Houston, Bruce Springsteen, Michael Jackson, Pink Floyd, Elvis Presley, Spice Girl. I trainers, non hanno gli elementi utili, ma sulla carta ci provano, a schierarsi con il modulo tattico classico il 4-4-2 così detto in linea; un modulo che predilige il gioco sulle fasce. Versione introdotta in Europa alla fine degli Anni Ottanta. Un'evoluzione tattica del c.d. calcio totale praticato principalmente negli anni Settanta dall'Ajax, dalla Nazionale olandese e dal Barcellona, tutte squadre allenate da Rinus Michels, dal Feyenoord di Happel, dalla Dinamo Kiev di Lobanovski e, in Italia, dal Napoli di Vinicio. I due "esterni" di centrocampo infatti, fonte Wikipedia, lavorano costantemente in collaborazione coi terzini: in fase offensiva dovrebbero ricevere l'aiuto dei difensori di fascia mediante le proposizioni o le sovrapposizioni; in fase difensiva invece, sono gli esterni, che devono aiutare i terzini, mediante coperture o raddoppi di marcatura.
Questo modulo, varia di efficienza e potenziale anche a seconda dell'atteggiamento tattico di una squadra o del pressing. Inoltre, è importante che la squadra non si "allunghi" e che tra un reparto e un altro, ovvero tra una linea ed un'altra, non ci sia troppa distanza; La difesa in linea è oggetto di numerosi lavori e movimenti tattici, l'allenatore infatti a seconda dell'atteggiamento della sua squadra decide se farla giocare "alta" o "bassa": nel primo caso l'intento è quello di pressare alti appunto e sfruttare la tattica del fuorigioco da impiegare contro gli attaccanti avversari, questo ovviamente implica una concentrazione massima. C'è tanta voglia di calcio; tanta passione. Certo i "pelati" sanno bene di dover fare i conti con la 'pancetta' fisiologica, con la lombo-sciatalgìa e l'arterio-sclerosi, ma anche con la cartilagine, i menischi ed i crociati. Contratture, stiramenti e strappi, sono più frequenti. Sebbene i più attenti e disponibili, arrivino ad effettuare almeno un allenamento a settimana. In alcuni casi, anche due; pure serali. Ma i fumatori, pagano dazio sull'elasticità dei polmoni e le funzionalità dei bronchi. FIGC, UISP e CSI se non PGS (si parla di una quinta federazione)hanno fatto tesoro dell'esperienza pregressa, scaglionando adeguatamente le fasce di età. Calcio per tutti, dopo accurata visita medica, sulla quale non si transige.
Ma un ventenne, non si misurerà con un cinquantenne, salvo eccezione. Non avrebbe senso. Ma al di là di queste considerazioni, la partita di oggi è stata davvero valida sotto il profilo tecnico, tattico e agonistico. Le squadre, si sono fronteggiate a centrocampo; e nessuna delle due, ha superato l'altra, per tutto il primo tempo. Benchè, non siano mancate le occasioni da rete sugli opposti fronti. E nemmeno brividi, emozioni, sussulti e palpiti. Senza per questo rischiare di vedersi saltare il tappo della valvola mitralica od un ictus cerebralis. La fibrillazione atrio-ventricolare, ha fatto capolino però nella ripresa, quando le squadre sono andate in pressing. La parte del leone, l'ha fatta il maratoneta Abebe Bikila, come le sue tifose, avevano ribattezzato il laterale a sostegno Logozzo, nell'età dell'oro della Nuova Melito; se lo mangiavano con gli occhi; senza nulla togliere, ai play-boy: Santo Scambia, Demetrio Surace, Emilio Manganaro, Antonio Latella e Silvio Frascà; ed a nostro parere, la migliore difesa di tutti i tempi della storia calcistica calabrese a livello dilettantistico. Di quelle, che abbiamo visto in cinquant'anni di partite; dal Pollino allo Stretto. Questa, ovviamente, è la nostra opinione. Con quel 'piede sinistro di Dio', alla Carlos Alberto, può fare ciò che vuole. Son volati via 20 anni, ma lo smalto e la grinta sono rimasti intatti. Bene anche il dinamico Marra, inteso "Il Cosacco". Nelle file locali, si è visto un uomoragno davvero strepitoso.
Ferariu ha fatto miracoli, ma si è dovuto arrendere in almeno due occasioni. I ragazzi di Vincenzo Anghelone, ha schiacciato l'acceleratore a tavoletta per tornare in vantaggio, che ci stava tutto, ma per eccesso di precipitazione nelle conclusioni a rete, mira sbagliata e grandi parate di Batman-Scevola, il sogno non ha mai preso corpo ed anima. Anzi, nel finale thrilling e mozzafiato, ha pure subìto il danno e le beffa della seconda marcatura. Sic transit gloria mundi. Nelle file reggine figura un certo Nino Falduto, ottimo difensore giunto sino alla serie D, ma gli competeva almeno la serie B, se non altro. Vecchia conoscenza del Bagaladi calcio. Un secondo tempo da incorniciare nell'album di famiglia. Il bomber Ciccio Alati, stavolta non ha ricevuto quella quantità di assist, che gli ha consentito di segnare goal a grappoli. Sebbene sia stato guardato a vista da un 'pit-bull' ed un 'rott-weiler". Bella la prova dei fratelli medici Nino e Guido Zavettieri, èmuli di San Cosimo e Damiano. Nel finale convulso, pure uno scambio di opinioni, non proprio idilliaco. Il campionato UISP, riserva anche queste piacevoli gare, che lasciano traccia nella memoria:scripta manent, verba volant. Ben diretta da una terna esperta e competente.
Domenico Salvatore
Domenico Salvatore
IL TABELLINO DI DOSA
Valletuccio-Cecè Curatola 1-2, domenica 12 gennaio 2014
Valle Tuccio: Ferariu 6, Filippone 6, Modaffari, 6, Anghelone 6, Martino 6, Pansera, 6, Marrari 6, Sergi 6, Tringali Carmelo 6, Alati 6, Stelitano 6,
In panchina Zavettieri Guido, Franco, Zavettieri Antonino, Anghelone Carmelo, Marra, Nastasi, Tringali Domenico, Laface, Bordà, Falcomatà, Vadalà, Surfaro, Malaspina Scopelliti, Laganà
Dirigente accompagnatore, Vincenzo Anghelone 7
Allenatore, Anghelone V. 6
Cecè Curatola: Scevola, 7, Brancati 8, Candido 8, Marra, 9, Logozzo 10 , Cuzzocrea 8, Dattola 8, De Paoli 9, Romeo 8, De Filippo 8, Esposito 8, Luca 8.
In panchina Fascetti, Logatto, Luca, Meduri, Mucciola, Musolino, Nassera, Pirrello, Puntorieri, Rodà, Saccà, Toscano, Tripodi, Venanzi, Carlo, Arcidiaco, Caporale
Presidente, Caporale Domenico e Giovanni Brancati 10
Allenatore, Marino Pasquale, 10
Marcatori 15 s.t. Guido Zavettieri, 20 Venanzi, 30 Lo Gatto
Arbitri: Filippo Nucera 8, Antonino Rotta 8 , Giovanni Feno 8
Note, angoli 5-3; punizioni 13-15; falli laterali 14-13
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