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"Sono convinto che con la determinazione, la passione e il talento che a loro non manca, le ragazze e i ragazzi del Team Wheelchair Basket Kleos potranno raggiungere traguardi sportivi importanti in questa nuova avventura".
E' questo l'augurio che il vicepresidente della Provincia, Giovanni Verduci, rivolge alla Polisportiva Kleos che domani, alle ore 18, presso il PalaMazzetto di Reggio, giocherà la sua prima gara nel campionato nazionale serie B di basket in carrozzina.
"Il capitano Roberta Cogliandro – prosegue il vicepresidente – già campionessa italiana di nuoto paralimpico, ha saputo in breve tempo creare un gruppo coeso, coinvolgendo atleti che giungono anche da Catanzaro e Vibo. Dopo l'impegno sociale, con le innumerevoli iniziative di sensibilizzazione volte all'abbattimento delle barriere architettoniche, l'attività sportiva è divenuta la giusta occasione per sostenere i tanti ragazzi che, pur trovandosi in difficoltà, hanno deciso di mettersi nuovamente in gioco, affrontando sacrifici e superando ostacoli che prima sembravano insuperabili. Con la convocazione in nazionale e la partecipazione ai Campionati Europei di basket a Francoforte, Roberta ha acquisito l'esperienza necessaria, è diventata vero punto di riferimento per lo sport calabrese.
Domani – conclude Verduci – indipendentemente dall'esito della gara contro la squadra palermitana, per la Calabria sarà una giornata importante che merita un "palaMazzetto"gremito, allegro, rumoroso e pronto a sostenere questi ragazzi".
Campionato nazionale di basket in carrozzina
Serie B – Girone D – Prima giornata di andata
TWBasket Kleos Reggio Calabria – I Ragazzi di Panormus Palermo
Sabato 18 gennaio – ore 18:00
Palestra Massimo Mazzetto (Centro sportivo Viola)
Reggio Calabria
Reggio Calabria, 17 gennaio 2014
f.l.
Milano, 17 gennaio 2014. Domani, sabato 18 gennaio alle ore 12, il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e l'assessore all'Area metropolitana, Casa e Demanio Daniela Benelli inaugureranno la Casa delle Donne nello spazio comunale di via Marsala 8.
Per il Comune di Milano interverranno anche la presidente della Commissione consiliare Pari Opportunità, Anita Sonego, e il delegato del Sindaco per le Pari Opportunità, Francesca Zajczyk. Saranno presenti inoltre le presidenti dell'Associazione 'Casa delle Donne di Milano', Nicoletta Gandus, Stella Okunkbowa e Camilla Notarbartolo.
La Casa resterà aperta il 18 e il 19 gennaio (dalle 12:00 alle 18:00) per accogliere tutte le donne che vorranno visitarla, associarsi e conoscere le attività, gli eventi e i gruppi di lavoro.
AGGRESSIONE AI PATRIMONI MAFIOSI La Direzione Investigativa Antimafia di Messina sequestra e confisca beni per un valore di 2,5 milioni di Euro |
La Direzione Investigativa Antimafia di Messina, nel contesto di due distinti provvedimenti emessi dal Tribunale di Messina, ha sottoposto a sequestro e confisca beni per 2,5 milioni di euro riconducibili a DI SALVO Salvatore e BARRESI Filippo, entrambi attualmente detenuti per reati di mafia,ritenuti esponenti di spicco del clan dei "barcellonesi", operante nella fascia tirrenica della provincia di Messina.
Le misure di prevenzione patrimoniale scaturiscono da accertamenti condotti dalla D.I.A. di Messina, sotto la direzione ed il coordinamento del Procuratore Capo, Dr. Guido LO FORTE e dei Sostituti Procuratori della Repubblica presso la locale D.D.A. di Messina, Dr. Vito di GIORGIO e Dr. Angelo CAVALLO.
Per quanto riguarda DI SALVO Salvatore, detto "Sam l'americano", il provvedimento riguarda l'esecuzione del sequestro di beni e disponibilità finanziarie, così distinte:
· quote societarie e compendio aziendale della "P.C.T. Costruzioni S.r.l. unipersonale", società attiva nel settore dell'abbigliamento, con sede in Barcellona P.G.(ME);
· 4 autovetture ed un rimorchio;
· 1 polizza assicurativa;
· conti correnti (saldi attivi), titoli e altre forme di investimento finanziario,
per un valore complessivo stimato in circa 500.000,00 euro.
DI SALVO Salvatore risulta gravato da molteplici procedimenti penali per associazione mafiosa, nell'ambito dei quali ha riportato numerose condanne e rinvii a giudizio. In particolare è stato:
· gravato da ordinanza di custodia cautelare nell'ambito del procedimento penale "MARENOSTRUM" per associazione mafiosa ed omicidio e successivamente condannato alla pena definitiva di anni 1 e mesi 6 di reclusione;
· indagato per avere, in concorso con altri, aiutato il noto SANTAPAOLA Benedetto a sottrarsi alle ricerche dell'Autorità Giudiziaria di Palermo;
· il 18.07.2003, gravato da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, in quanto le risultanze investigative dell'indagine "OMEGA-OBELISCO" evidenziavano come il DI SALVO"fosse organico"al gruppo criminale "barcellonese" capeggiato dal noto capo mafia Giuseppe GULLOTTI, di cui era stretto collaboratore ed incaricato di espletare gli incarichi più delicati;
· raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina il 24.03.2003 nell'operazione denominata "ICARO", nel cui ambito sono stati attribuiti episodi estorsivi svolti per conto del sodalizio dei barcellonesi nei confronti di diverse attività economiche ubicate nella zona tirrenica della provincia di Messina. Per tali fatti è stato condannato, in via definitiva, alla pena di anni 7 di reclusione ed alla multa di € 1.000,00;
· sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, poiché ritenuto colpevole di inosservanza a tali obblighi, Sam DI SALVO, come disposto dall'A.G. nel mese di ottobre 2010, è stato tratto in arresto, dovendo lo stesso espiare una pena residua di mesi dieci e giorni 14 di reclusione.
In ultimo, nell'ambito dell'indagine "GOTHA", con ordinanza emessa in data 16.06.2011 dal G.I.P. del Tribunale di Messina, DI SALVO Salvatore veniva indagato per associazione mafiosa ed estorsione in quanto ritenuto elemento apicale del clan del"Barcellonesi"almeno"…. dal 10.04.2003 (data della sentenza di condanna nel proc. penale c.d. "Icaro") …"e per avere, in concorso con BISOGNANO Carmelo (ora collaboratore di giustizia), "ricorrendo a minaccia costringevano il legale rappresentante della "GAS Spa" a consegnare, in almeno
due occasioni, circa 100 milioni di vecchie lire in ogni singola occasione (In Terme Vigliatore e località limitrofe, nel 2000-2001)".
Con sentenza emessa il 31.10.2012dal G.U.P. presso il Tribunale di Messina, il predetto è stato condannato in primo grado alla pena di anni 20 di reclusione ed alla multa di euro 2.000,00.
Le molteplici attività investigative poste in essere nei confronti del DI SALVO Salvatore, nonché le recenti dichiarazioni del collaboratore di giustizia BISOGNANO Carmelo, hanno consentito di poter tracciare sia la diretta partecipazione dello stesso all'organizzazione criminale barcellonese, nonché il ruolo di "leader" ricoperto in seno alla stessa, con particolare interesse diretto al settore dell'imprenditoria edile, finalizzato ad esercitare, anche a mezzo di attività estorsive, il totale controllo e l'aggiudicazione dei più importanti appalti pubblici e privati ad imprese direttamente e/o indirettamente riconducibili alla medesima organizzazione criminale, garantendone l'illecito arricchimento
Nello specifico, il DISALVO faceva parte di quel quadrumvirato che governava la consorteria mafiosa criminale "barcellonese", unitamente a OFRIA Salvatore (suo cognato in quanto fratello della moglie Santa), BARRESI Filippo e BISOGNANO Carmelo (ora collaboratore di giustizia ritenuto di elevata credibilità dalla locale D.D.A.).
Passando al secondo Provvedimento emesso nei confronti di BARRESI Filippo, trattasi dell'esecuzione di confisca di primo grado dei beni e delle disponibilità finanziarie disposta dal Tribunale di Messina a seguito del sequestro dei beni già eseguito dalla D.I.A. di Messina nel dicembre 2012.
La confisca ha riguardato l'intero capitale ed il compendio aziendale:
ü dell''impresa vivaistica "LO MONACO Nunziata",con sede in Barcellona P.G.;
ü della quota di diritto di azioni di 2.500 euro pari al 25% del capitale sociale, detenute da BARRESI Maria della"SALOON S.a.s. di CUCE' Vera & C."con sede in Barcellona P.G., avente per oggetto sociale, tra l'altro, la "…. gestione di bar, paninoteche, ristoranti, pizzerie ..",
nonché:
ü di 8 terreni agricoli ubicati a Barcellona P.G. e Castroreale, intestati, interamente o parzialmente, a Lo Monaco Nunziata;
ü di 2 fabbricati intestati alla LO MONACO, ubicati a Castroreale e Barcellona P.G.;
ü di 2 motocicli, un'autovettura e un autocarro intestati alla LO MONACO, nonché due vetture intestate alle figlie BARRESI Maria e BARRESI Cristina;
ü di conti correnti (saldi attivi), titoli e altre forme di investimento finanziario,
per un valore complessivo stimato in circa 2 milioni dieuro.
BARRESI Filippo, già noto dai primi anni '70 alle Forze di polizia per vicende giudiziarie per reati contro il patrimonio, strage, tentata estorsione, associazione per delinquere, detenzione illegale di armi, esplosivi e munizioni, lesioni personali, associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di reati in tema di stupefacenti, tanto da essere sottoposto per due volte alla misura della diffida e alla sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno nel Comune di Barcellona per 3 anni, il BARRESI è stato coinvolto nei principali procedimenti penali nei confronti delle associazioni mafiose operanti nella zona tirrenico - nebroidea della provincia dello stretto, quali quelli "Mare Nostrum" (conclusosi con la definitiva condanna ad 3 anni e 4 mesi per associazione mafiosa), "Icaro" e "Gotha" (processo in corso di svolgimento).
In quest'ultima operazione, il BARRESIè stato colpito dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Messina del 16.6.2011 perché gravemente indiziato di partecipare, in posizione verticistica, all'associazione di stampo mafioso dei "barcellonesi" per il periodo successivo al 1995. In occasione dell'esecuzione di tale misura cautelare, nella giornata del 24 giugno 2011, il medesimo si sottraeva alla cattura, rendendosi irreperibile. Il 28 gennaio 2013, a Milazzo,è stato tratto in arresto all'interno dell'abitazione di un complice.
BARRESI Filippo è stato descritto dai recenti collaboratori di giustizia BISOGNANO, GULLO, TRUSCELLO e CASTRO come elemento di vertice all'interno del sodalizio criminale, secondo solo a RAO Giovanni e accusato in prima persona di essere stato l'esecutore materiale di alcuni omicidi avvenuti nei primi anni '90 durante la guerra di mafia nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo stesso viene indicato inoltre come direttamente interessato ad attività estorsive.
Gli accertamenti investigativi, che hanno consentito l'emissione del suddetto provvedimento di confisca dei beni - per un valore stimato di 2 milioni di euro - hanno evidenziato come il BARRESI fosse il reale gestore del vivaio formalmente intestato alla moglie e, inoltre, che i fondi rustici destinati all'esercizio dell'attività d'impresa, i beni immobili intestati alla moglie, i veicoli citati, così come l'immobile adibito a civile abitazione sito in Barcellona P.G. Via Milite Ignoto e la quota azionaria della società Saloon s.a.s. di Cucè Vera e C., detenuta dalla figlia BARRESI Maria, "costituiscano il reimpiego dei proventi dell'attività criminosa esercitata dal BARRESI.
Messina, 17 gennaio 2014
50 partecipanti a livello nazionale, domani in Sicilia premiato il primo vincitore
Milano, 17 gennaio. E' dell'Istituto Tecnico Industriale Statale Majorana di Milazzo, in provincia di Messina, il vincitore del premio "Rappresentated'Istituto ScuolaZoodel mese"per il mese di Dicembre: la gratificazione che di volta in volta verrà assegnata ad uno dei 50 eletti in tutta Italia come rappresentante della propria scuola nella lista ScuolaZoo. Prerogativa per la vittoria del premio? Lo sviluppo, in modo innovativo, di una tematica assegnata a tutti i partecipanti.
Il premio, a cadenza mensile, può essere ottenuto solo dai ragazzi che nel mese di novembre hanno deciso di partecipare alle elezioni studentesche come rappresentante d'istituto e che hanno proposto un programma elettorale tanto interessante da aggiudicarsi il supporto di ScuolaZoo.
Solo i rappresentanti d'istituto che hanno vinto le elezioni godranno per l'intero anno scolastico dell'appoggio di ScuolaZoo per la preparazione dell'esame di maturità, per l'organizzazione delle feste scolastiche, per un supporto giuridico e molto altro.
IL TEMA DELLA GARA E LA VITTORIA
Tema della prima sfida: "Il Natale".
Tutti e 50 gli studenti del progetto R.I.S., tenendosi sempre in contatto attraverso un gruppo dedicato su Facebook, hanno accolto la proposta. Numerosissimo il materiale inviato: dalle foto di gruppo con alunni e professori vestiti di rosso, cori in aula, video e tanto altro!
Ma la vittoria è andata a Fabrizio Cotugno, rappresentante dell'ITIS Majorana, che ha organizzato un vero e proprio "Christmas School Party"poi raccontato attraverso un montaggio video di 8 minuti, perfetto in ogni dettaglio: panoramiche della scuola, palestra invasa da alunni e prof con cappellini rossi che si divertono a ritmo di musica…non poteva non vincere!
Ecco il video: www.scuolazoo.com/post/and-the-r-i-s-del-mese-is-fabrizio-cotugno
IL PREMIO
Per Cotugno, primo vincitore delle competizioni che si susseguiranno, ScuolaZoo ha organizzato le cose in grande stile: un week end a Milano all'insegna del divertimento in compagnia di ScuolaZoo! Lo studente ha deciso di partecipare coinvolgendo tutta la scuola e organizzando un evento che ha permesso ai compagni di divertirsi, per questo ora sarà ScuolaZoo a far divertire lui e un suo amico, invitato speciale.
Tutto ha avuto inizio ieri con la presenza a sorpresa dello Staff ScuolaZoo per la consegna in stile "C'è posta per te" del "bigliettone" aereo. Cotugno aspetterà fino al primo week end di Febbraio per partire alla volta di Milano dove si divertirà partecipando al "Party di Ritrovo annuale di ScuolaZoo". Ovviamente riceverà un trattamento da V.I.P.: aereo, macchina brandizzata che lo attende in aeroporto, ingresso alla festa e free drink!
I R.I.S.
Il progetto è stato organizzato da ScuolaZoo, la community studentesca più numerosa del web con oltre 950.000 fan su Facebook. Lo scopo? Sensibilizzare i giovani all'impegno e alla responsabilità, ricordando che possono non essere slegati dal divertimento. Chi è sceso in campo con ScuolaZoo ha scelto infatti un modo unconventional per essere informato sui diritti e doveriin classe, godendo di notevoli vantaggi:
Per saperne di più:
www.scuolazoo.com/post/fantastico-mondo-dei-r-i-s-rappresentanti-istituto-scuolazoo
Contatti: Noemi Grillo – noemigrill
È proprio il caso di dire che stavolta i ladri sono fuggiti "a gambe levate", costretti ad abbandonare gli attrezzi ed i loro mezzi sul luogo del furto. È avvenuto ieri mattina a Villagrazia di Carini. Una banda di cinque persone, tra cui un minore ed un cittadino straniero, si è introdotta nell'azienda tessile Gulì, ormai dismessa dopo il fallimento ed in totale stato di abbandono, rompendo la catena che chiudeva il cancello scorrevole d'ingresso. Sono entrati nel piazzale dell'azienda con un autocarro e con una moto ape ed hanno richiuso il cancello bloccandolo dall'interno, per non attirare l'attenzione dei passanti. Una volta all'interno la banda ha approntato una vera e propria officina, con tanto di gruppo elettrogeno, flessori, trapani, smerigliatrici ed i malviventi hanno iniziato a smontare e segare gli infissi ed i telai, in alluminio e in ferro, delle porte e dei cancelli presenti all'interno del vastissimo capannone industriale.
Sembrava che tutto procedesse secondo i piani, quando all'improvviso sono giunti sul posto i Carabinieri della Compagnia di Carini. Sicuramente uno dei malviventi, il cosiddetto "palo", ha dato l'allarme ai suoi complici e, non avendo altra scelta, la banda ha dovuto mollare tutto sul posto e fuggire a piedi tra i numerosi capannoni industriali presenti nell'area circostante.
I militari dell'Arma, una volta all'interno dell'azienda, hanno rinvenuto un furgone, con il cassone già carico del materiale ferroso, una moto-ape, un gruppo elettrogeno ancora acceso a cui erano collegati gli attrezzi da lavoro dei malviventi. Nell'aria ancora l'odore di ferro bruciato. Perlustrando l'area, è stato ritrovato anche un telefono cellulare ancora acceso, probabilmente caduto accidentalmente dalle tasche di uno dei ladri. Da qui, sono iniziati gli accertamenti per addivenire agli autori del fatto. I militari ne individuano uno, che ammette il fatto e da li l'identificazione del resto della banda: P. G., pregiudicato di Carini classe 1979, ed il fratello minorenne, anch'egli di Carini e pregiudicato; i fratelli C. G. e C. S., entrambi pregiudicati originari di Carini classe 1974 e 1971; e uno straniero I. I., classe 1981, incensurato nato in Giordania.
Tutti i componenti della banda sono stati deferiti in stato di libertà e dovranno rispondere di tentato furto aggravato in concorso.
Palermo, 18 gennaio 2014