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Festival Tabularasa. Pronti al gran finale con CORELLI, DICKIE, INTI ILLIMANI, BENNATO, FORTIS, PAOLINI

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Festival Tabularasa

Pronti al gran finale con

CORELLI, DICKIE, INTI ILLIMANI, BENNATO, FORTIS, PAOLINI

E che non piaccia a chi vuole che si taccia


Sono ancora numerosi gli appuntamenti da non perderedel Festival Tabularasa negli ultimi dieci giorni di luglio: lo chef Igles Corelli (lunedi 22 all’hotel Regent), il giornalista inglese di History Channel John Dickie (mercoledi 24 alla “Luna ribelle”, Torre Nervi), gli artisti Inti Illimani (martedi 23 all’Arena dello Stretto), Eugenio Bennato (giovedi 26 alla “Luna ribelle”, Torre Nervi) Alberto Fortis (giovedi 26 in piazza Municipio a Gioia Tauro), l’attore Marco Paolini (mercoledi 31 alla “Luna ribelle”, Torre Nervi), sono tra gli ospiti più rappresentativi della terza e ultima parte di Tabularasa.


Saranno ancora tre le tappe nelle quali sarà protagonista l’Ente Parco Aspromonte, a Gambarie (28 luglio), Palizzi (29 luglio) e Gerace (31 luglio)




Per tutta la rassegna stampa, aggiornata quotidianamente, le photogallery delle serate e i profili degli ospiti: www.tabularasafestival.com



MONREALE (PA): ARRESTATI DAI CARABINIERI DUE CITTADINI RUMENI PER FURTO DI RAME AL CIMITERO CITTADINO.

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MONREALE (PA): ARRESTATI DAI CARABINIERI DUE CITTADINI RUMENI PER FURTO DI RAME AL CIMITERO CITTADINO.

 

I Carabinieri della Compagnia di Monreale  hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato di rame e vilipendio di tombe, due cittadini rumeni identificati in  CIONTEA Covaci classe 1980 e TOPIRLEA Florin classe 1989, compiuto  presso il cimitero cittadino.

L'operazione è nata dopo che lo scorso17 luglio il cimitero di Monreale era stato oggetto di un raid da parte di ignoti malfattori avevano asportato da cappelle private delle grondaie e dei vasi di rame il c.d. "oro rosso" lasciando nello sgomento i parenti dei defunti, che avevano visto violentemente deturpato le tombe dei propri defunti.

I servizi di osservazione notturni, predisposti con militari occultati sia all'esterno che tra le sepolture, hanno dato i loro frutti: infatti nella tarda serata di mercoledì, è stata vista una vecchia autovettura modello BMW con due giovani a bordo, parcheggiarsi proprio di fronte all'ingresso del cimitero. Sin da subito gli investigatori non avevano alcun dubbio sul motivo della loro presenza in quel posto ed a quell'ora insolita. La telefonata di un onesto cittadino ha peraltro confermato all'operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Monreale, di aver notato due individui varcare il cancello del cimitero. Con grande soddisfazione dei militari che hanno potuto contare così anche sull'appoggio di onesti concittadini Monrealesi, sempre più operosi e collaborativi nel segnalare casi sospetti.

I due malfattori di origini rumeni, che avevano caricato il bagagliaio ed i sedili posteriori della loro autovettura con  circa 190 kg. di rame tra grondaie e canaline appena rubate, proprio quando hanno messo in moto, sicuri di averla fatta franca anche per questa volta, sono stati circondati e bloccati dai Carabinieri.

Tutta la refurtiva recuperata è stata sottoposta a sequestro unitamente al mezzo utilizzato dai due ladri.

Tratti cosi in arresto nella flagranza dei reati di furto aggravato e vilipendio di tombe, dopo aver passato la notte nelle camere di sicurezza, in sede di rito direttissimo il TOPIRLEA ha patteggiato la pena di mesi 8 mesi di reclusione e 300 euro di multa mentre il CIONTEA ha patteggiato per 4 mesi di reclusione, 300 euro di multa e due mesi di attività lavorativa di pubblica utilità.

Dall'inizio dell'anno ad oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, nell'ambito dei servizi volti al contrasto dei furti di arme, in tutta la Provincia di Palermo hanno tratto in arresto ben 49 malfattori e denunciato all'A.G. altre 19 persone.  
Palermo, 20 luglio 2013
 

 




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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Lista di Schindler Offro su Ebay

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Lista di Schindler Offro su Ebay. Per lo storico documento, la base d'asta sarà di tre milioni di dollari

 

Un elenco apparentemente originale dei nomi dei dipendenti ebrei dell'industriale tedesco 'Oskar Schindler del 1945 è offerto presso il sito di aste online eBay.

Il documento di 14 pagine, in cui 801 prigionieri ebrei sono elencati, tra gli altri, nome, data di nascita e professione, è stato (2.300.000 €) impostato il Venerdì con un prezzo di partenza di tre milioni di dollari da un'agenzia di aste della California sulla piattaforma.

Gli 801 nomi contenuti nelle 14 pagine datate 18 aprile 1945 sono quelli dei lavoratori che l'industriale tedesco Oskar Schindler fece lavorare nella sua fabbrica, salvandoli così dai campi di sterminio nazisti, come raccontato nel famoso film di Steven Spielberg.

Gary Zimet, uno degli attuali proprietari, ha sottolineato quanto sia raro che un documento di tale importanza venga messo sul mercato.

"Questa lista originale rarissima di Schindler è l'unica mai offerta sul mercato", riporta Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti" .

Due si trovano, secondo quanto riferito dai media statunitensi nel Memoriale dell'Olocausto Yad Vashem di Gerusalemme, il terzo in un memoriale degli Stati Uniti. La data di creazione della lista è il 18 Aprile 1945. In qualità di fornitore della lista, Gary Zimet e Eric Gazin, hanno dichiarato al "New York Post", che sperano di raggiungere un prezzo di vendita per l'importo di cinque milioni di dollari. Inoltre è stato scelto Ebay perché ha in tutto il mondo più di 100 milioni di membri, e questa è una cosa che riguarda tutti.

 




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Reggio Calabria - Colpo all’ex-QUIPER i Carabinieri arrestano il terzo complice.

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Reggio Calabria 20 luglio 2013 -Colpo all’ex-QUIPER i Carabinieri arrestano il terzo complice. Continuano i controlli del territorio per contrastare il fenomeno dei reati predatori. Un arresto da parte dei Carabinieri a Catona.

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Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Stazione di Rosario Valanidi, hanno assestato il terzo colpo contro gli autori del tentato furto all’interno dell’ex-QUIPER. E’ trascorso un mese da quando i militari nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria, nel corso di un controllo nelle adiacenze dell’ex-Supermercato “Quiperte”, chiuso per le note vicende finanziarie. Sin da subito i militari si accorgevano che vi era qualcosa di anomalo, notavano intanto che uno dei cancelli utilizzati dagli addetti per accedere nei magazzini posti al livello inferiore dell’esercizio commerciale era stato lasciato aperto. Poiché il negozio doveva essere chiuso i carabinieri approfondivano l’ispezione che veniva estesa anche ai locali interni. Con grande sorpresa i militari si accorgevano che vi erano delle persone al’interno impegna a smontare delle porte e completamente assorti nei lavori, a questo punto considerata la situazione non vi erano ulteriori dubbi, ci si trovava di fronte a una squadra di ladri, pertanto immediatamente veniva bloccato il primo uomo che stava smontando una porta in alluminio. Poiché si udivano dall’interno ulteriori rumori proseguiva il controllo anche all’interno dell’esercizio commerciale ove veniva individuata e bloccata una seconda persona, si trattava in questo caso di una donna. Nei locali interni la sorpresa maggiore, i malfattori attrezzati di tutto punto da fare invidia a qualsiasi addetto ai lavori avevano già provveduto a smontare numerosi telai per porte.

Il materiale rinvenuto, tra il quale vi erano numerosi attrezzi da scasso, venivano sottoposti a sequestro mentre scattavano le manette ai polsi dei due responsabili con l’accusa di furto aggravato:
-MORABITO Loris, reggino classe 75, pregiudicato;
-MARCOS IOLENA Bianca, rumena, classe 94.
Nel corso dell’operazione, uno dei ladri era riuscito a guadagnare la via d’uscita sfuggendo all’inseguimento di un militare, nella circostanza aveva anche messo a repentaglio l’incolumità del militare in quanto per assicurarsi la fuga gli aveva scagliato contro uno degli infissi che stava asportando. Fortunatamente il militare aveva scansato l’ostacolo rimanendo incolume. Per sfortuna del malvivente il carabiniere aveva fissato bene il suo volto. Le immediate indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Rosario Valanidi nell’ambito di soggetti gravati da precedenti specifici  nonché attraverso l’esame delle frequentazioni dei due arrestati, si risaliva all’identità del terzo autore del tentato furto nei confronti del quale il GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica, emetteva una misura cautelare degli arresti domiciliari che veniva eseguita nella mattinata di ieri nel quartiere Arghillà di Reggio Calabria dai militari della Stazione di Rosario Valanidi coadiuvati dai colleghi di Catona nei confronti di:
-PASSALAQUA FRANCESCO, ventiduenne di Reggio Calabria, pluripregiudicato.
Nella stessa mattinata i carabinieri della Stazione di Catona, nel corso di un servizio di controllo del territorio nell’ambito del piano di intensificazione della vigilanza disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria per garantire una maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini nel corso dell’estate, sorprendeva un malvivente mentre cercava di asportare del rame e un autoclave dall’interno di un’abitazione. Sono le 9 circa di ieri quando i militari nel transitare lungo una strada poco trafficata si accorgono che una porta finestra di un’abitazione è aperta e presenta degli evidenti segni di scasso, immediatamente i militari ispezionano il luogo circondando l’abitato, in questo modo riescono a bloccare GIOFRE’ Michele, reggino classe 70, pluripregiudicato, mentre cercava di darsi alla fuga scavalcando la finestra posteriore. Nel sopralluogo effettuato all’interno dell’abitazione i militari rinvenivano cavi, già tagliati per una lunghezza di metri 60 già approntati per essere asportati e un autoclave già smontata e pronta per il prelievo. Oltre alla refurtiva venivano rinvenuta una sacca all’interno della quale il GIOFRE’ aveva gli attrezzi del mestiere. Naturalmente si trattava di attrezzi da scasso e utili per tagliare i cavi di rame. Per questo motivo il predetto veniva tratto in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato in abitazione.

“BOSS” DELLA RICETTAZIONE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

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SORPRESO CON DOSI DI DROGA IN TASCA, I MILITARI SCOPRONO UN DEPOSITO A LUI IN USO CON PARTI DI AUTO, ATTREZZI DA LAVORO, GRUPPI ELETTROGENI, MATERIALE HI-TECH E STRUMENTI MUSICALI.


ROMA 20 Luglio 2013 – E’ stato fermato per un normale controllo dai Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, durante il quale è stato trovato in possesso di alcune dosi di marijuana. L’uomo, un cittadino albanese di 43 anni già conosciuto alle forze dell’ordine, è risultato molto evasivo quando i Carabinieri gli hanno chiesto dove abitasse: nonostante la sua reticenza, i militari sono riusciti a risalire al suo domicilio, nella zona di Tor Vergata, e ad un capannone a sua disposizione, ubicato a Guidonia Montecelio. E’ stato proprio in questo posto che i Carabinieri hanno scoperto il motivo di tanta riservatezza: un “tesoro” composto da un’ingente quantità di materiale di ogni tipo, di provenienza furtiva, gelosamente custodite in ogni angolo della struttura. In particolare, i militari hanno sequestrato parti di auto (parabrezza, paraurti, sportelli, interni di abitacolo completi, serbatoi, cruscotti, treni di gomme, centraline elettroniche di veicoli di marche e modelli differenti), una coppia di targhe relative ad un’auto risultata rubata nella provincia di Pescara a giugno scorso, centinaia di attrezzi da lavoro (trapani, smerigliatrici, idropulitrici, decespugliatori, martelli pneumatici, motoseghe e gruppi elettrogeni). Sempre nel capannone, sono stati recuperati anche due iPhone 5, 5 telecamere, 5 fotocamere digitali, un PC portatile e 12 navigatori satellitari e 4 chitarre, tutto verosimile provento di furto, e circa 50 grammi di marijuana.

Il materiale è custodito, in parte nella caserma della Compagnia Roma Casilina, in parte presso alcuni depositi giudiziari a cui è stato affidato.

Il cittadino albanese è finito in manette con l’accusa di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.


CENTRO STORICO - CONTROLLI ANTIBORSEGGIO DEI CARABINIERI.ARRESTATI ALTRI 10 LADRI.RESTITUITA REFURTIVA PER OLTRE 2MILA EURO IN CONTANTI.



ROMA – Proseguono i servizi antiborseggio dei Carabinieri di Roma a tutela dei turisti e dei cittadini della Capitale. Nelle ultime ore, dopo l’ondata di arresti dei giorni scorsi, altri 10 borseggiatori sono caduti nella rete dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro che, anche in abiti civili, sorvegliano i principali luoghi turistici e i mezzi pubblici. Gli arrestati sono tutti nomadi di età compresa tra i 17 e i 45 anni, appartenenti ai campi nomadi di via Pontina e di Castel Romano. In particolare, gli episodi sono avvenuti all’interno di Villa Broghese, Via dei Fori Imperiali, a bordo del famigerato autobus “64” e nei pressi delle fermate metropolitane, “Castro Pretorio”, “Lepanto”. Le vittime tutti turisti provenienti dall’India, Inghilterra e Messico. La refurtiva (oltre 2mila euro in contanti, banconote estere, carte di credito ed oggetti personali) è stata restituita alle vittime. Tra i 10 ladri, accusati di furto e tentato furto aggravato, nove sono stati accompagnati in caserma in attesa di essere processati con il rito per direttissima mentre una 17enne è stata accompagnata presso il centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Goletta Verde di Legambiente da lunedì nuovamente in Calabria iniziative lungo la costa tirrenica

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                                                    Tropea, 20 luglio 2013

 

La Goletta Verde di Legambiente torna in Calabria

L'imbarcazione ambientalista nel Tirreno con tappe a Tropea e Praia a mare

Si parlerà di "bella Calabria" e saranno presentati i risultati del monitoraggio scientifico dei biologi di Legambiente

 

Da lunedì 22 e fino al 24 luglio, torna in Calabria laGoletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Per il ventottesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati, è tornata a navigare per schierarsi contro i "pirati del mare". E dopo aver navigato nell'area jonica calabrese, ora la Goletta sarà sul Tirreno. Un viaggio si concluderà il 18 agosto in Toscana, dopopiù di30 tappe da nord a sud della Penisola per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell'ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, informando, coinvolgendo i cittadini con l'auspicio di promuovere esempi positivi all'insegna della sostenibilità ambientale.

La Goletta Verde porterà avanti la sua battaglia contro la mancata depurazione, l'abusivismo, la speculazione edilizia, la privatizzazione del demanio, l'illegalità e l'offesa delle trivellazioni petrolifere offshore. Ma premierà anche chi ha saputo invece tutelare il nostro patrimonio promuovendo un sano sviluppo sostenibile e rendendo il proprio territorio un esempio di eccellenza contro qualunque forma di sfruttamento.

Gli ultimi dati pubblicati sulle acque di balneazione in Italia e in Europa, che testimoniano la buona salute del mare italiano, non devono far abbassare la guardia sul rischio di inquinamento ancora presente, a partire dagli scarichi non depurati che continuano a confluire in mare. A tutt'oggi in Italia il 25% delle acque di fogna viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato e tante sono le situazioni critiche di depuratori malfunzionanti o scarichi abusivi. Per questo motivo con le Golette viaggia un team di biologi che conducono il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque.

Lunedì 22 la Goletta sarà a Tropea. Si parlerà di "bella Calabria" con la consegna del premio "CaraLabria Estate", con il quale Legambiente segnalerà le diverse realtà positive, le energie nascoste e le buone pratiche che rappresentano al meglio l'anima della Calabria, terra di bellezze, intelligenza e passione. 

Sempre a Tropea, martedì 23 luglio, saranno invece presentati i dati del monitoraggio scientifico dei biologi dell'imbarcazione ambientalista. Con Goletta Verde viaggia, infatti, un team di biologi che conduce il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque.

            La Goletta salperà poi verso Praia a Mare, ultima tappa del tour calabrese dell'imbarcazione ambientalista e per l'occasione sarà chiesta "Verità e giustizia per i morti della Marlane".

 

Il programma di Goletta Verde in Calabria

 

Lunedi 22 luglio - Tropea

Tropea – ore 19,00 Piazza Ercole. Incontro pubblico: "Mandiamo in onda la bella Calabria". Nel corso dell'iniziativa saranno premiate con il premio "CaraLabria Estate" le diverse realtà positive, le energie nascoste e le buone pratiche che rappresentano al meglio l'anima della Calabria, terra di bellezze, intelligenza e passione.  

Saranno presenti: Giuseppe Toscano, direttore Legambiente Calabria, Sebastiano Venneri, responsabile mare Legambiente, Nuccio Barillà, segreteria nazionale Legambiente, Matteo Cosenza, direttore de Il Quotidiano della Calabria.

 

Martedì  23 luglio - Tropea

Tropea ore 11,00. A bordo di Goletta Verde, ormeggiata presso la Marina di Tropea: Conferenza stampa di presentazione dei dati del monitoraggio delle acque in Calabria.

Intervengono: Giorgio Zampetti, responsabile scientifico Legambiente; Maria Caterina Gattuso, segreteria Legambiente Calabria; Franco Saragò, segreteria Legambiente Calabria. Sono stati invitati Arpacal, Capitaneria di Porto, Regione Calabria e i comuni del comprensorio.

 

Mercoledì 24 luglio – Praia a Mare

Ore 9.30. Appuntamento presso il Lido Florida di Praia a Mare insieme a Goletta Verde: Verità e giustizia per i morti della Marlane.

 

 

Goletta Verde è una campagna di Legambiente

 

Main partner: COOU

Partner tecnici: Corepla, Nau, Novamont, Solbian

Media partner: La Nuova Ecologia, PescaTv - canale Sky 236, Rinnovabili.it

 

 


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Luigi Palamara
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PALERMO : RAPINATORE ARRESTATO DAI CARABINIERI, AVEVA DIMENTICATO IL DOCUMENTO D'IDENTITA' NEL MOTOCICLO ABBANDONATO PER IL COLPO.

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PALERMO : RAPINATORE ARRESTATO DAI CARABINIERI, AVEVA DIMENTICATO IL DOCUMENTO D'IDENTITA' NEL MOTOCICLO ABBANDONATO PER IL COLPO.
 
E' accaduto nel tardo pomeriggio di ieri a Palermo, quando la pattuglia della squadra antirapina del Nucleo Investigativo Carabinieri, su disposizione dell'Operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale, interveniva in via Pignatelli Aragona, dove era stata segnalata una rapina presso un esercizio commerciale.
Gli investigatori dell'Arma, dopo aver contattato il titolare dell'attività commerciale, acquisivano immediatamente le prime notizie per addivenire all'identificazione dei malfattori. Pertanto si accertava che, poco dopo le 18,00, due giovani, erano entrati  nell'attività commerciale e, minacciando i titolari, riuscivano ad impossessarsi dell'incasso giornaliero, di un telefono cellulare nonché di due buste di semi di canapa indiana, per un valore di circa 40 mila euro, legalmente detenuti per la vendita. I semi di canapa indiana, infatti, non contenendo principio attivo, non sono classificati nelle tabelle delle sostanze stupefacenti e quindi sono di libera vendita. La pronta reazione delle vittime, che inseguivano i due malfattori per la pubblica via, obbligava i due malfattori a disfarsi di un casco di colore grigio, di una cerata di colore nero marca NIKE e di parte della refurtiva, consistente in una delle due buste di semi di canapa indiana. 
Le immediate indagini dei Carabinieri, consentivano di individuare, abbandonato nelle vicinanze della via Pignatelli Aragona, il mezzo utilizzato dai due rapinatori per effettuare il colpo, ancora con le chiavi appese, un Honda modello SH 150 di colore bianco.
A seguito di perquisizione, all'interno del vano sotto sella, gli investigatori rinvenivano un marsupio contenente vari effetti personali, tra i quali un documento d'identità, intestato a GALLIDORO Daniele, 30enne palermitano, nullafacente, volto noto alle forze dell'ordine.
Venivano pertanto diramate le immediate ricerche dell'interessato a tutte le pattuglie dei Carabinieri, che si concludevano con l'arresto del GALLIDORO.
Il prevenuto, tradotto in Caserma, non ha fornito alcuna collaborazione con gli investigatori, pertanto è stato dichiarato in arresto con l'accusa di rapina aggravata in concorso. La competente Autorità Giudiziaria per GALLIDORO Daniele, disponeva la misura cautelare in carcere, pertanto questi veniva associato all'"Ucciardone".
Le indagini dei Carabinieri comunque continuano, al fine di identificare l'altro complice del GALLIDORO, e non si escludono ulteriori sviluppi.
Palermo, 20 luglio 2013

 




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Il ministro Cancellieri a Reggio Calabria.

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 Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.
Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, Martedì 23 Luglio a Reggio Calabria garantirà la riapertura anche del L. Daga di Laureana di Borrello.

Reggio Calabria 20 Luglio 2013.Sono felice che martedì prossimo Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri sarà a Reggio Calabria per inaugurare il nuovo carcere di Arghilla'.

Finalmente dopo circa 15 anni vede la luce il nuovo istituto penitenziario la cui apertura sembrava avvolta nella nebbia a causa di una serie di problemi che nonostante tutto restano ancora in parte da risolvere.
Dispiace, infatti, che ancora persistano vari disagi come quelli relativi alla strada di collegamento con l’istituto e quelli per la metanizzazione dell’area, che certamente non rappresenteranno un bel biglietto da visita per il ministro.

In ogni caso, l’allocazione di circa 180 detenuti che sarà effettuata su due dei tre piani del reparto detentivo, in quanto la capienza ottimale di ogni piano è di 90 unità, contribuirà ad una migliore ripartizione detentiva nelle altre sedi e ad una migliore operatività del personale di polizia.

La visita del ministro Cancellieri sarà anche l’occasione per rassicurare il territorio rispetto alla riapertura dopo l’estate del carcere L. Daga di Laureana di Borrello, chiuso da nove mesi per mancanza di personale.
Lo spostamento dell’infermeria dal Daga al carcere di Arghillà avvenuto la scorsa settimana, in vista dell’inaugurazione di quest’ultimo aveva provocato non poche preoccupazioni, ma è certo che non appena le forniture previste per Reggio Calabria saranno consegnate, tutto ritornerà al proprio posto come è giusto ed opportuno che sia.

Le rassicurazioni avute in tal senso un mese fa a Roma e soprattutto quelle comunicatemi dall’ufficio di gabinetto del ministro pochi giorni fa mi soddisfano, ma è chiaro che sarà compito di tutti quelli che hanno a cuore le sorti dell’istituto di Laureana non abbassare la guardia sino a quando non verrà ufficializzata la data della riapertura.

Per queste ragioni, martedì pomeriggio dopo l’inaugurazione del carcere di Arghillà, insieme ad una delegazione del comitato pro-carcere di Laureana a cui va il plauso per la caparbietà dimostrata, saremo ricevuti in Prefettura dal ministro Cancellieri per ribadire le nostre ragioni e delineare il percorso che porterà alla riapertura del L. Daga.

Infatti, proprio a settembre il sottosegretario alla giustizia Giuseppe Berretta verrà a visitare il L. Daga, affinché, di concerto con il dipartimento nazionale dell’amministrazione penitenziaria si possa pianificare il lavoro utile alla ripresa delle attività con 110 detenuti.
Tutto questo credo che rappresenti il modo migliore per ridare speranza ad un territorio che troppo volte è stato derubato e calpestato nella propria dignità.

Reggio Calabria, Aurelio Chizzoniti a 'muso duro' contro la sua estromissione dal Consiglio Regionale.

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Avv. Aurelio Chizzoniti.
Questa volta ha ragione il Generale Pezzi! Fa bene ad esultare, ne ha ben donde, per la mia estromissione “ex abrupto” dal Consiglio regionale a seguito di inique, reticenti, e distorsive decisioni assunte da un minoritario schieramento di magistrati che non contribuisce al recupero della credibilità della Giustizia a Reggio Calabria. Già alquanto compromessa.

Il Gen. Pezzi, e non solo, potrà recuperare quella serenità che una Commissione composta da galantuomini ha unanimemente turbato attentando anche alle coronarie di un uomo di legge, che pur ostentando un invidiabile cursus Honorum, non resiste alla tentazione di inneggiare al ritorno in Consiglio di un pluriimputato contro il quale la Regione è costituita parte civile. L’importante, per l’ex tutore dell’ordine, è far fuori Chizzoniti che ha la pessima abitudine di ficcare il naso nelle giungla dei misteri della regione Calabria anche se ivi operano missionari governativi, intoccabili, perché autoreferenziali al punto da ritenersi protetti dall’immunità romana.

Prosit Generale! Che strano concetto della legalità è il Suo!.


Qualcosa di simile si verificò all’interno dell’hotel di Stato ”Ucciardone” di Palermo quando la mafia brindò per festeggiare la barbara esecuzione dei magistrati Falcone –Morvillo. Vedremo, sul punto, cosa ne penseranno a livello ministeriale ove, mio tramite, è già  approdato il testo della sua farneticante esternazione con la raccomandazione alla stampa di integrale pubblicazione.

Nel cui contesto si scopre che il Generale, si ritiene “onorato” infoltendo quindi la già folta schiera di “tanti onorati nostrani”. Ci mancavano pure quelli di importazione provenienti da allevamenti padani.

Può stare tranquillo il Generale in pensione, non solo per aver compensato il ritmo cardiaco, ma soprattutto perché il cigno prima di morire troverà tempi e modi per una capatina, non a Berlino, appannaggio esclusivo dei mugnai di turno che cercano di destreggiarsi acrobaticamente tra pastifici ed altro, ma a Piazza Matteotti di Catanzaro. Ove operano tanti magistrati inquirenti che sanno leggere le carte. Anche le più raffinate e sofisticate.

Un’altra cosa è certa: aveva ragione anche il Principe della risata quando demarcava gli uomini dai generali-rectius–dai caporali. Soprattutto da quelli di giornata. Effimeri e di transito. Quelli che difficilmente in questa nobilissima terra qualcuno rimpiangerà.


Aurelio Chizzoniti.

ANZIO/ARDEA – CONTROLLI DEI CARABINIERI SUL LITORALE. APPROFITTA DI UN MOMENTO DI RELAX DEI BAGNANTI PER TRAFUGARE FRA LE BORSE SOTTO GLI OMBRELLONI. ARRESTATO 19ENNE TUNISINO.

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ANZIO/ARDEA – CONTROLLI DEI CARABINIERI SUL LITORALE. APPROFITTA DI UN MOMENTO DI RELAX DEI BAGNANTI PER TRAFUGARE FRA LE BORSE SOTTO GLI OMBRELLONI. ARRESTATO 19ENNE TUNISINO.

 

ANZIO (RM)– Con l'arrivo dei turisti che affollano le spiagge aumentano i controlli della Compagnia di Anzio sul litorale di propria competenza, soprattutto durante il fine settimana. Ieri pomeriggio a finire in manette è stato un 19enne di origine tunisina che è stata acciuffato dai Carabinieri con le mani nel sacco. Da qualche giorno i militari della Compagnia di Anzio, nel tratto di litorale ricompreso fra Nettuno, Anzio ed Ardea, con uomini sia in divisa che in abiti civili, hanno predisposto diversi servizi lungo le spiagge dove si sono registrati alcuni furti perpetrati in danno dei bagnanti che, per godersi un meritato momento di relax, hanno spesso l'abitudine di lasciare i propri effetti personali incustoditi sotto l'ombrellone. Già la settimana scorsa a Nettuno sulla spiaggia attigua al Poligono Militare era stato arrestato un giovane algerino che, approfittando sia della distrazione dei bagnanti che della grande affluenza di persone, aveva asportato un iPhone trafugando fra le borse lasciate sotto gli ombrelloni; per sua sfortuna alcuni bagnanti si sono accorti della situazione dando subito l'allarme. I Carabinieri della Stazione di Nettuno, unitamente a quelli di vigilanza presso la struttura militare, hanno sorpreso l'uomo mentre cercava di guadagnarsi la fuga lungo la costa. Situazione identica si è verificata ieri presso uno stabilimento balneare di Lavinio dove i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Anzio, con la collaborazione di un bagnino e di alcuni bagnanti, hanno acciuffato un tunisino che, come nel caso precedente, aveva rubato un iPhone. Il responsabile è stato quindi arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo, mentre la refurtiva è stata restituita al proprietario.

Nel corso dei numerosi controlli eseguiti lungo la costa i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno anche denunciato alcuni parcheggiatori abusivi e passato al setaccio diverse  attività commerciali (per lo più bar e sale giochi). In particolare, nel corso di un servizio straordinario a largo raggio effettuato nella serata di ieri nella zona di Ardea, i militari hanno identificato circa 120 persone, controllato 70 mezzi, alcuni dei quali perquisiti, eseguito numerosi controlli ai soggetti sottoposti a misure restrittive, nonché elevato diverse contravvenzioni e sequestrato tre autovetture perché prive di copertura assicurativa. L'attività in oggetto  si inquadra in un più ampio programma di controllo del territorio che sarà ripetuto anche prossimamente, finalizzato prevalentemente alla prevenzione dei reati in genere ed in particolare di quelli contro il patrimonio, soprattutto in previsione delle imminenti vacanze estive.

200713




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Resoconto conferenza stampa presentazione edizione 2013 'Il Borgo Incantato' dal 24 al 28 luglio a Gerace

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C I T T À   D I    G E R A C E 


 

 

20.07.2013

 

 

Ancora pochi giorni di attesa e Gerace si trasformerà nuovamente ne "Il Borgo Incantato": durante le serate di mercoledì 24, giovedì 25, venerdì 26, sabato 27 luglio e domenica 28 luglio prossimi, i caratteristici vicoli del centro storico cittadino si tramuteranno in un palcoscenico d'eccezione per le esibizioni ricche di fascino di artisti di strada provenienti da ogni parte del mondo.

 

"Il Borgo Incantato: l'arte di strada nei vicoli" è un appuntamento irrinunciabile per chiunque non voglia perdere l'occasione di assistere alla riedizione in chiave artistica di quella magica fusione tra la tradizione locale e le culture straniere più disparate che ha fatto la storia di Gerace.

A partire dalle ore 21, per cinque serate, dal 24 al 28 luglio prossimi, ecco allora che la città dello sparviero diventerà nuovamente il punto d'incontro di culture, arti e suggestioni da tutto il mondo, ma anche una meravigliosa cornice in cui riscoprire il gusto – nel vero senso della parola – della tradizione. Le musiche, le luci e le emozioni dell'arte di strada affascineranno migliaia di visitatori, ma a prenderli per la gola saranno i sublimi profumi e sapori della cucina geracese incontrati lungo il ricco percorso di degustazione dei prodotti della gastronomia locale che attraverserà i mille vicoli del centro storico, dove pasta di casa con il sugo della capra o con lo stocco, zuppa di fagioli, cicerchia con le erbe, filetti di baccalà a' mulinara, zippuli, rafioli e tante altre prelibatezze faranno la felicità dei palati.

 

Questa mattina, nella Sala Consiliare del Municipio di Gerace, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'attesa kermesse. Il primo a prendere la parola è stato il Sindaco Giuseppe Varacalli, al cui fianco era presente l'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, che da ieri alla fine di luglio ha eletto la città dello sparviero quale domicilio da cui svolgere la consueta attività istituzionale. Varacalli ha innanzitutto tenuto a ringraziare Caligiuri «per aver scelto di lavorare a Gerace, da Gerace e per Gerace», sottolineando come «l'attenzione per Gerace significhi attenzione per l'insieme dei beni culturali dell'intera Calabria». Ripercorrendo la cronistoria de "Il Borgo Incantato" – nato nel 1999 come "Coast to Coast" su iniziativa dell'allora amministrazione provinciale –, il primo cittadino geracese si è soffermato sull'importanza del fatto che la Regione Calabria, attraverso l'assessorato alla Cultura, abbia riconosciuto la valenza del progetto presentato ad hoc dal Comune di Gerace nell'ambito degli eventi culturali storicizzati, tanto da accordare un cofinanziamento al 60% di 48.000 euro, sia per l'edizione 2013 e che per quella del 2014. «Una certezza che ci consentirà– ha spiegato Varacalli – di lavorare al meglio e fin dal 29 luglio prossimo all'edizione che verrà». «Per "Il Borgo Incantato" che si aprirà mercoledì 24– ha quindi concluso il Sindaco di Gerace – faccio invece appello al sostegno, alla partecipazione e al coinvolgimento e ai comportamenti di tutti i geracesi per facilitare la fruibilità del nostro centro storico, dei monumenti e delle attività commerciali ai tanti visitatori che attendiamo».

 

Dopo aver ringraziato il Sindaco Varacalli e la comunità geracese per l'accoglienza riservatagli, l'assessore Caligiuriha specificato che ha deciso di eleggere Gerace quale proprio domicilio perché ciò «significa assumere il domicilio nella Cultura calabrese». Caligiuri ha quindi sottolineato come la città dello sparviero, sperimentando felicemente il connubio tra forme diverse di cultura e arte – come nel caso de "Il Borgo Incantato" – si sia ritagliata «un ruolo originale nel quadro delle proposte culturali in ambito regionale, scongiurando il rischio della massificazione delle iniziative, e anzi, proprio come uno sparviero, ha saputo sfruttare la propria posizione per guardare più lontano».

L'assessore regionale alla Cultura ha quindi avanzato una proposta e una provocazione insieme, quella di lavorare sin da subito affinché nel 2014 "Il Borgo Incantato", contando sulla stabilità assicurata all'evento dal sostegno della Regione, da manifestazione legata all'arte di strada tra le più importanti del Meridione, a evento centrale a livello nazionale. «Nel 2014– ha proseguito Caligiuri – la Regione Calabria intende rilanciare altre due sfide che la Giunta Scopelliti ha particolarmente a cuore: trasformare due grandi "malati" in due grandi punti di forza della cultura calabrese, riaprendo il museo di Reggio Calabria, consentendo ai calabresi per primi di riappropriarsi, dei Bronzi di Riace, e recuperando gli scavi archeologici di Sibari». «Perché– ha concluso Caligiuri – contrariamente a ciò che si pensa, la Calabria è una regione ricca, che per superare il momento difficile che sta vivendo può e deve puntare sulla cultura. Come? In tre mosse: rendendo produttivi gli investimenti nel settore; facendo conoscere la quantità e la qualità delle iniziative culturali che si svolgono nella regione, in modo da far cambiare sia la nostra percezione che quella degli altri relativamente all'offerta culturale calabrese; e, infine, programmare e ragionare sulla cultura in un'ottica finalmente unitaria». 

 

Anche il responsabile amministrativo del Comune di Gerace, Loredana Panetta, ed il consigliere comunale con delega alla Cultura, Luca Marturano, hanno voluto dire la loro, concordando sul fatto che uno dei punti di forza de "Il Borgo Incantato" sia quello di permettere un proficuo connubio tra cultura ed economia, a vantaggio tanto dei visitatori quanto dei cittadini geracesi.

 

Come accennato, la novità principale dell'edizione 2013 de "Il Borgo Incantato" – organizzato dal Comune di Gerace con il sostegno dell'Unione Europea e della Regione Calabria (Operazione cofinanziata dal POR Calabria FESR 2007/2013 - Asse V - Linea di intervento 5.2.3.1), e con il patrocinio dell'Ente Parco Nazionale d'Aspromonte – sarà la durata della rassegna: alle "storiche" tre serate (26, 27 e 28 luglio) si aggiungeranno infatti quelle del 24 e 25.

 

Numerosi e molto diversi tra loro gli artisti che, sotto la direzione artistica di Gigi Russo, daranno vita alla coinvolgente magia dell'attesissimo Festival Internazionale dell'Arte di Strada di Gerace, che quest'anno conta sul partenariato con il Roccella Jazz Festival e con Reghion Travel di Reggio Calabria, e sul sostegno degli sponsor principali, l'Hotel Resort "Parco dei Principi" di Roccella Jonica e il Salumificio Artigianale "Sapori Antichi d'Aspromonte" di Antonio Stilo, con sede a Canolo. 

 

 

Si andrà dalle acrobazie di Martina Nova, capace di fondere teatro e danza, nuova arte circense e musica, acrobatica aerea e mimo, alle atmosfere create dalla musica e dalle danze tradizionali dei Watinoma (che significa "accoglienza"), un gruppo di cinque musicisti provenienti dal Burkina Faso che presenteranno il loro spettacolo dal titolo Espérance; dalla contagiosa allegria di El Kote, giocoliere, acrobata ed equilibrista cileno, agli ottantotto ottoni tonanti dei venti elementi – flauti, sassofoni alti, tenori e baritoni, trombe, tromboni, bassituba e percussioni – che costituiscono la fanfara di strada degli 88 Folli, nata a Torino nel 2009; dall'armoniche movenze del gruppo italo-cinese Italy Lion and Dragon Dance con le loro danze rituali dedicate agli animali più sacri del pantheon cinese, allo show comico-musicale Jukes and the box del duo composto da Pepino Sasòfone&Fedel Ukuléle, autodefinitisi "piazzisti della canzone, venditori di suoni e menestrelli del business"; e ancora, si rimarrà con il fiato sospeso e il naso all'insù ad ammirare lo spettacolo degli Eventi Verticali, in grado di trasformare le facciate dei palazzi in palcoscenici perpendicolari al suolo per le loro performance di danza verticale ad alta quota; sarà poi possibile conoscere la storia, la tradizione e le leggende dell'Etiopia grazie alle acrobazie, alle musiche e alle danze del giovane gruppo di artisti circensi Fekat Circus.

Anche la Calabria avrà i suoi rappresentanti tra gli artisti che animeranno "Il Borgo Incantato", la coloratissima e frizzante street band Takabum, che coinvolgerà il pubblico al ritmo di funky e jazz. 

Il teatro-danza di Alberto Cacopardi e Valentina Elia creerà il dialogo e la compenetrazione tra arte e ambiente circostante, attraverso la forza del fuoco e la follia della fiamma, mentre l'acrobata, clown e giocoliere Simone Romanò darà prova della propria formazione circense acquisita presso il rinomato Espace Catastrophe in Belgio.

La Compagnia Scatola Rossa, vincitrice del premio Cantieri di Strada 2013 per la miglior nuova produzione di arte di strada, porterà in scena uno spettacolo dove acrobatica, equilibrismo, giocoleria, nuovo circo e teatro d'ombre si intrecciano per creare un'atmosfera magica e onirica.

Completano la formazione degli artisti di strada dell'edizione 2013 de �Il Borgo Incantato" il trio della Mabò Band, vulcanici musicisti marchigiani maestri dell'improvvisazione dal 1991, e il duo Teatro Scalzo, che con gli originalissimi spettacoli Chichì e Cocò, due grandi e simpatici polli su trampoli a molle, e Invasati (piante animate), gireranno tra il pubblico improvvisando sorprendenti sketch.   

 

Sul fronte dell'offerta gastronomica, gli angoli del gusto disseminati tra i vicoli del centro storico geracese saranno anche quest'anno circa una ventina, mentre i due main sponsor avranno un proprio spazio riservato nell'area antistante Palazzo Sant'Anna. Il belvedere Bombarde ospiterà invece numerose bancarelle artigiane, tra cui quelle di scultori e pittori.

 

Il divieto assoluto di transito nel centro storico per auto e motoveicoli consentirà ai visitatori ed ai geracesi di poter passeggiare amabilmente per le vie cittadine dopo aver parcheggiato la propria autovettura nei pratici parcheggi di Via Largo Piana e Contrada Bàrbara: da lì sarà poi possibile raggiungere il centro storico attraverso l'utilizzo del servizio navetta privato (al costo di un euro) o, a piedi, percorrendo il suggestivo percorso pedonale adeguatamente segnalato ed illuminato che partirà dal Borgo Maggiore e proseguirà lungo la salita di Santa Lucia o quella del Mergolo: un'ulteriore occasione per lasciarsi incantare dall'antico ma sempre vivido fascino del borgo geracese.


Per maggiori informazioni e per il programma dettagliato de "Il Borgo Incantato" è possibile consultare il sito istituzionale del Comune di Gerace (www.comune.gerace.rc.it) e la pagina Facebook "Il Borgo Incantato: l'Arte di Strada nei vicoli - Edizione 2013".

 





(N.B.: Nella foto allegata, da sinistra: Loredana Panetta, Mario Caligiuri, Giuseppe Varacalli, Vincenzo Femia, Luca Marturano).


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Giudice meschino, fiction con Luca Zingaretti. Oggi la presentazione.

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Tv: in Calabria riprese "Giudice meschino" da libro Gangemi Con Zingaretti e Luisa Ranieri. Scopelliti: occasione promozione - 


REGGIO CALABRIA, 20 luglio 2013 - Dureranno poco piu' di un mese le riprese della nuova fiction, di cui saranno protagonisti Luca Zingaretti e Luisa Ranieri, tratta dal romanzo ''Il giudice meschino'', di cui e' autore lo scrittore calabrese Mimmo Gangemi. I particolari sono stati illustrati in una conferenza stampa cui hanno preso parte lo stesso Zingaretti, Gangemi, il produttore Fulvio Lucisano, il regista Carlo Carlei, Gianluca Curti, presidente della film commission, ed il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. ''Questa terra e' la mia terra - ha detto Lucisano - ed in quel libro io ritrovo parte della mia infanzia. Spero, quindi in un risultato davvero eccezionale''. Carlei, giovanissimo regista di origine calabrese, ha detto che ''finora mai mi era capitato nel mio lavoro di trovare tanta concentrazione di location in brevissimo spazio, come nel centro storico di Reggio Calabria''.

Per Gangemi, ''si tratta di un'occasione irripetibile per la nostra terra. Voglio ringraziare il presidente Scopelliti che ha voluto promuovere questa iniziativa e mi auguro che il risultato contribuisca a restituire una immagine diversa e piu' bella della Calabria''. ''Sono veramente contento, e di questo sono grato ai calabresi tutti - ha detto Zingaretti - di come siamo stati accolti in questa terra io e la mia famiglia, con affettuosita' particolare. Qui passeremo circa un mese e mezzo di lavoro interessante e impegnativo. Quella del 'giudice meschino' e' una storia straordinaria, ricca di elementi, di chiaroscuri, che credo appassioneranno i telespettatori. Ogni nuovo film e' una nuova sfida. Montalbano e il 'giudice meschino' sono due mondi diversi, pur straordinariamente interessanti''. Scopelliti, nel suo intervento, ha voluto ringraziare il produttore Lucisano ''per la fiducia dimostrata per la Calabria.

Confesso che all'inizio eravamo tendenzialmente scettici sulla Film commission, ma la partecipazione di Luca Zingaretti e di Luisa Ranieri, la trama della fiction ed il bel libro di Gangemi, hanno contribuito certamente a diluire i dubbi. E' sicuramente una occasione per far conoscere meglio i nostri territori, di promozione dell'immagine migliore della nostra realta'. Infine, e non e' certamente poca cosa, molti saranno i calabresi impegnati nella realizzazione dell'opera, segno tangibile questo, che anche dalle iniziative culturali e' possibile creare lavoro ed aprire strade nuove a professioni finora poco sperimentate''. Il film sara' trasmesso in due puntate da Rai Uno tra febbraio e marzo del prossimo anno.

"Spero di ringraziare i calabresi per l'accoglienza ricevuta restituendo l'immagine di questa terra che sia all'altezza della sua fama". Lo ha detto l'attore Luca Zingaretti, l'ormai famosissimo interprete del "Commissario Montalbano", oggi a palazzo Campanella, sede del consiglio regionale, dove ha presentato la miniserie tv "Il giudice meschino", le cui riprese inizieranno il prossimo 22 luglio. La miniserie, che sara' trasmessa su Raiuno, e' tratta dal libro del calabrese Mimmo Gangemi e vedra' in Zingaretti l'attore protagonista, che per l'occasione tornera' a lavorare insieme alla moglie, Luisa Ranieri, a distanza di 9 anni dopo il loro primo incontro sul set.

All'incontro con la stampa sono stati presenti anche il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il produttore cinematografico Fulvio Lucisano, il regista Carlo Carlei (anch'egli calabrese), il presidente di "Calabria Film Commission" Gianluca Curti, e lo stesso autore del libro da cui e' tratta la serie, Mimmo Gangemi. La miniserie sara' trasmessa in due serate, e sara' girata quasi integralmente in Calabria, con diverse location a Reggio Calabria, ma anche a Scilla e Sant'Elia. Una brevissima trasferta in Germania sara' necessaria per girare alcune scene nella citta' di Colonia. "Passeremo un mese e mezzo qui in Calabria - ha affermato Zingaretti - lavorando a un progetto che ci appassiona molto, una storia straordinariamente ricca di elementi, chiaroscuri, situazioni personali, che spero non mancheranno di appassionare il pubblico". Il regista ha chiarito il senso della trama, che vedra' Zingaretti vestire i panni di un magistrato a Reggio Calabria: "Questa non e' una storia di 'ndrangehta, e' una storia di redenzione e di scelte morali, raccontiamo la storia di un uomo che si riappropria del proprio senso morale, come tutti dovremmo fare, e riuscira' a vincere la sua battaglia". "Abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa - ha spiegato il governatore Scopelliti - perche' oltre ad avere un protagonista eccezionale come Luca Zingaretti abbiamo avuto rassicurazioni dal produttore, che la miniserie servira' anche a valorizzare le bellezze naturali di questa terra".

A breve il video integrale.

Le Interviste





Melito, Minniti: I portatori di interessi privati e personali, devono avere la sensibilità di mettersi da parte.

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Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) 20 luglio 2013, intontita per la ‘sberla’ e per il caldo  è ancora alla finestra. Nonostante lo scioglimento del consiglio comunale per mafia, per tre volte; record che detiene assieme a Roccaforte del Greco ed a Taurianova. Il consigliere comunale Giuseppe Salvatore Minniti, candidato a sindaco nell’ultima tornata, veterano del civico consesso melitese, ritiene invece che bisogna dibattere, discutere e confrontarsi. Convinto del primato della politica e del ruolo della partitocrazia, lancia il sasso nello stagno, anche alla associazioni, al volontariato, alla Chiesa, ai boy-scouts e così via.

Lo spunto nasce dal comunicato stampa dell’associazione ”Melito Futura”, che in parte condivide ed in parte no. Pomo della discordia il PSA, Piano Strutturale Associato. Lo strumento, nato per promuovere la partecipazione allargata dei cittadini per la definizione degli strumenti urbanistici e delle politiche di sviluppo e governo dei territori comunali; per favorire una reale attività di partecipazione e condivisione collettiva nel rispetto del principio della sostenibilità. …art. 20 bis della Legge regionale n.19/2002 e s.m.i. (“Norme per la Tutela, Governo ed Uso del Territorio”), è lo strumento di pianificazione del territorio che deve essere predisposto dai Comuni associati che sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale o Programma di Fabbricazione. Pianifica le strategie per il governo dell’intero territorio interessato,indicando le finalità, le ragioni e le condizioni per conservare determinati suoi valori e caratteristiche,che oltre a identificarlo, rappresentano anche le potenzialità per lo sviluppo futuro…”: La Commissione Urbanistica Regionale, ha scongiurato il commissariamento.

Abbiamo quindi ancora un anno a nostra disposizione, ma non possiamo permetterci il lusso di rinviare alle calende greche o lavorare a compartimento stagno. Sulla base del dialogo e del confronto civile e democratico sui temi e sui problemi. Ho sempre sostenuto in Consiglio Comunale e nelle altre sedi opportune, la necessità di dotarci di una classe dirigente all’altezza della situazione. I Comuni di Melito Porto Salvo, Bagaladi, San Lorenzo, Roccaforte del Greco, Roghudi, Staiti, Bova e Condofuri, alcuni dei quali, anch’essi sciolti per mafia, devono darsi una mossa.  I portatori di interessi privati e personali, devono avere la sensibilità di mettersi da parte. Innanzitutto, va privilegiata  una linea politica, che guardi agl’interessi generali e della collettività. Mentre ancora è sotto gli occhi di tutti, che ci sia gente  in giro con l’occhio rivolto all’orticello di casa sua. Prima di guardare la pagliuzza del fratello, bisognerebbe guardare la trave del proprio occhio. Siamo disponibili ad un pubblico confronto.

A prescindere dalla canicola rovente. Non chiediamo ‘visibilità’ e narcisismi. Il nostro, come sempre, è spirito di servizio in favore del cittadino. Il PSA è un argomento importantissimo, se non fondamentale per lo sviluppo del territorio e dei singoli Comuni. Merita la massima attenzione. E’ tempo che ritorni il dialogo”
Minniti Giuseppe Salvatore

PRESENTAZIONE FESTA DEL MARE 2013

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Reggio Calabria 20 luglio 2013 - Dal 27 luglio al 4 agosto torna la Festa del Mare. Una nuova edizione targata Mediterraneo. Questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento il presidente del comitato organizzatore, Paolo Romeo, ha illustrato lo spirito e le ragioni che animano la kermesse 2013, "Reggio diverrà capitale del Mediterraneo. UNIMED - unione delle università del Mediterraneo - ha scelto la città dello Stretto per attivare  una serie di seminari e workshop sul tema della “Cittadinanza attiva e partecipazione dei giovani nella regione mediterranea", tra networking e mobilità, tutela dei diritti umani e innovazione: 34 università, rappresentate a Reggio Calabria da 100 studenti delle Università associate dell’UNIMED, 40 studenti dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, ricercatori, attivisti e formatori giovanili provenienti da 16 paesi del Mediterraneo".

I rappresentanti dei diversi Paesi entreranno in contatto con realtà locali d'avanguardia con la finalità di creare una rete stabile di collaborazione. Nel corso della festa del mare conosceranno da vicino, il progetto Calabriainnova, L'ecodistretto della Vallata del Gallico, il GAC dello Stretto ed ancora rappresentanti di  associazioni di cittadinanza attiva ed operatori della comunicazione e dell'informazione. Proprio su questo tema, l'edizione 2013 getterà le basi per la costruzione di un giornale online dedicato al Mediterraneo nonché per la realizzazione di un  master di secondo livello per giornalisti “Euro-Mediterranei”.



Alla conferenza erano presenti I consiglieri regionali, Giovanni Nucera, Pasquale Tripodi e Alessandro Nicolò; l'assessore alla cultura della provincia di Reggio Calabria, Eduardo Lamberti Castronuovo, il consigliere provinciale, Demetrio Cara; il dirigente comunale, Giuseppe Quartuccio ed il Presidente del comitato regionale del CONI Calabria, Domenico Praticò.
Una Festa che ha nel proprio DNA l'essere una grande prova d'insieme, come testimoniato dalla presenza di Giuseppe Livoti, Presidente dell'associazione "Le Muse" e responsabile degli eventi artistici; Giuseppe Bova, in qualità di rappresentate dell'università per stranieri "Dante Alighieri"; Giuseppe Dell'osso in rappresentanza dei ristoratori che daranno vita agli eventi enogastronomici; ed ancora Domenico Pietropaolo responsabile delle azioni a supporto di cittadinanza attiva; Enzo Amodeo, Presidente dell'associazione Valgallico e curatore della sezione sulla dieta mediterranea all'interno del libro "Degustibus";  Carlo Colella, Presidente del "circolo velico" e organizzatore della regata velica "Natale De Grazia"; Alice Muccini Grilletti, Presidente dell'associazione "carnevale 2001" e responsabile della mostra su costumi e cannoni di foggia rinascimentale, Giovanna Mandalari per l'accademia delle belle Arti ed il maestro grecofono Attilio Nucera.

La Festa del Mare, promossa dal Circolo Posidonia e giunta alla quinta edizione, sarà una performance corale ed eterogenea, ma ben definita: nove giorni e nove notti all'insegna di sport, arte, cultura, enogastronomia, antiquariato e musica. Un processo virtuoso che partito dal basso è cresciuto anno dopo anno ed oggi fa rotta verso i paesi del Mediterraneo, un ambizioso progetto che si pone l’obiettivo di aiutare a sviluppare un senso di identità e di cittadinanza mediterranea, ponte tra civiltà diverse tra memoria e futuro.

Reggio Calabria, sparatoria all'Arangea, 3 i feriti. Morta la cognata.

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SPARATORIA A REGGIO CALABRIA PER UN PARCHEGGIO, 4 FERITI - Reggio Calabria, 20 luglio 2013 - Un uomo di circa 70 anni ha sparato diversi colpi di fucile ferendo gravemente la cognata (che è morta qualche minuto fa ore 22,45) e altre tre persone. E' accaduto questa sera alle 19.50 circa a Reggio Calabria, in un vicolo di via Arangea, accanto a un notissimo bar della zona sud della citta'.

L'uomo, pare per vecchi rancori legati al parcheggio davanti casa, ha imbracciato un fucile da caccia e ha fatto fuoco per strada contro la cognata, ferendola gravemente. In preda alla furia omicida l'uomo ha esploso diversi colpi di fucile, e addirittura a un certo punto e' rientrato in casa dove si e' armato di un secondo fucile col quale ha continuato a far fuoco.

Sotto il piombo dell'uomo sono caduti feriti altri tre uomini, non e' chiaro ancora se appartenenti allo stesso nucleo familiare o se qualcuno di essi fosse solo un ignaro passante. Sul posto e' giunta immediatamente una volante, il cui equipaggio rischiando di essere colpito e' riuscito con estrema professionalita' a disarmare e ammanettare l'uomo, che e' stato subito condotto in Questura e le cui generalita' non sono ancora state rese note. Sul luogo della sparatoria attualmente vi sono gli investigatori della squadra mobile e gli esperti della polizia scientifica, che stanno eseguendo i rilievi del caso.



L’UOMO È STATO ARRESTATO
Reggio Calabria, lite per un parcheggio Settantenne spara e uccide la cognata
Antonio Canale ha sparato diversi colpi di fucile: ha ferito anche
il fratello e i due nipoti

Un uomo di 74 anni, Antonio Canale, ha sparato diversi colpi di fucile ferendo gravemente la cognata che è deceduta poco dopo in ospedale. A rimanere feriti, ma non in modo grave, anche il fratello e marito della donna e i loro due figli.

LA VITTIMA - La donna si chiamava Angela Putortì ed aveva 55 anni. È stata raggiunta da due colpi di fucile, uno al torace ed uno alla schiena. Nonostante il ricovero immediato in ospedale, la gravità delle ferite era tale che la donna è morta.

I FATTI - È accaduto intorno alle 19.50 a Reggio Calabria, in un vicolo di via Arangea, accanto a un notissimo bar della zona sud della città, a due passi dalla chiesa, proprio nell’ora dell’uscita dalla messa. L’uomo, pare per vecchi rancori legati al parcheggio davanti casa, ha imbracciato un fucile semiautomatico calibro 12 e ha fatto fuoco per strada contro la cognata. In preda alla furia omicida l’uomo ha esploso diversi colpi di fucile. Finiti i colpi l’uomo sarebbe rientrato in casa dove si è armato di un secondo fucile col quale ha continuato a far fuoco per un totale di 10-12 colpi.

IN MANETTE - Sul posto è giunta una volante, il cui equipaggio rischiando di essere colpito è riuscito a disarmare e ammanettare l’uomo, che è stato condotto in Questura. Sul luogo della sparatoria anche gli esperti della polizia scientifica, che stanno eseguendo i primi rilievi.L'UOMO È STATO ARRESTATO
Reggio Calabria, lite per un parcheggio Settantenne spara e uccide la cognata
Antonio Canale ha sparato diversi colpi di fucile: ha ferito anche
il fratello e i due nipoti

Un uomo di 74 anni, Antonio Canale, ha sparato diversi colpi di fucile ferendo gravemente la cognata che è deceduta poco dopo in ospedale. A rimanere feriti, ma non in modo grave, anche il fratello e marito della donna e i loro due figli.

LA VITTIMA - La donna si chiamava Angela Putortì ed aveva 55 anni. È stata raggiunta da due colpi di fucile, uno al torace ed uno alla schiena. Nonostante il ricovero immediato in ospedale, la gravità delle ferite era tale che la donna è morta.

I FATTI - È accaduto intorno alle 19.50 a Reggio Calabria, in un vicolo di via Arangea, accanto a un notissimo bar della zona sud della città, a due passi dalla chiesa, proprio nell'ora dell'uscita dalla messa. L'uomo, pare per vecchi rancori legati al parcheggio davanti casa, ha imbracciato un fucile semiautomatico calibro 12 e ha fatto fuoco per strada contro la cognata. In preda alla furia omicida l'uomo ha esploso diversi colpi di fucile. Finiti i colpi l'uomo sarebbe rientrato in casa dove si è armato di un secondo fucile col quale ha continuato a far fuoco per un totale di 10-12 colpi.

IN MANETTE - Sul posto è giunta una volante, il cui equipaggio rischiando di essere colpito è riuscito a disarmare e ammanettare l'uomo, che è stato condotto in Questura. Sul luogo della sparatoria anche gli esperti della polizia scientifica, che stanno eseguendo i primi rilievi.
SPARATORIA A REGGIO CALABRIA: I 4 FERITI SONO TUTTI PARENTI -  - Appartengono tutti allo stesso nucleo familiare le quattro persone ferite a colpi di fucile da Antonio Canale, il 74enne che stasera a Reggio Calabria ha fatto fuoco contro la cognata e la sua famiglia per vecchi rancori familiari, pare legati al parcheggio davanti casa. I feriti sono la cognata dell'aggressore, suo marito, ossia il fratello dello stesso Antonio Canale, e i due figli della coppia, entrambi maggiorenni.















Approfondimenti e dettagli a breve

Reggio Calabria è morta Angela Putortì la donna ferita nella sparatoria ad Arangea.

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Spara a parenti: morta donna ferita da cognato - REGGIO CALABRIA, 20 luglio 2013 - E' morta la donna ferita a Reggio Calabria dal cognato che le ha sparato contro con un fucile calibro 12. La donna era apparsa subito la piu' grave dei feriti ed era stata portata nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Reggio. Nonostante l'intervento dei medici, pero', la donna non ce l'ha fatta ed e' morta poco fa.

La donna si chiamava Angela Putorti' ed aveva 55 anni. E' stata raggiunta da due colpi di fucile, uno al torace ed uno alla schiena. Nonostante il ricovero immediato in ospedale, la gravita' delle ferite era tale che la donna e' morta. Non sono gravi, invece, i tre feriti, il marito ed i figli della donna. Sono stati portati in ospedale per le cure del caso ma non destano preoccupazione.


L’UOMO È STATO ARRESTATO
Reggio Calabria, lite per un parcheggio Settantenne spara e uccide la cognata
Antonio Canale ha sparato diversi colpi di fucile: ha ferito anche
il fratello e i due nipoti

Un uomo di 74 anni, Antonio Canale, ha sparato diversi colpi di fucile ferendo gravemente la cognata che è deceduta poco dopo in ospedale. A rimanere feriti, ma non in modo grave, anche il fratello e marito della donna e i loro due figli.

LA VITTIMA - La donna si chiamava Angela Putortì ed aveva 55 anni. È stata raggiunta da due colpi di fucile, uno al torace ed uno alla schiena. Nonostante il ricovero immediato in ospedale, la gravità delle ferite era tale che la donna è morta.

I FATTI - È accaduto intorno alle 19.50 a Reggio Calabria, in un vicolo di via Arangea, accanto a un notissimo bar della zona sud della città, a due passi dalla chiesa, proprio nell’ora dell’uscita dalla messa. L’uomo, pare per vecchi rancori legati al parcheggio davanti casa, ha imbracciato un fucile semiautomatico calibro 12 e ha fatto fuoco per strada contro la cognata. In preda alla furia omicida l’uomo ha esploso diversi colpi di fucile. Finiti i colpi l’uomo sarebbe rientrato in casa dove si è armato di un secondo fucile col quale ha continuato a far fuoco per un totale di 10-12 colpi.

IN MANETTE - Sul posto è giunta una volante, il cui equipaggio rischiando di essere colpito è riuscito a disarmare e ammanettare l’uomo, che è stato condotto in Questura. Sul luogo della sparatoria anche gli esperti della polizia scientifica, che stanno eseguendo i primi rilievi.L'UOMO È STATO ARRESTATO
Reggio Calabria, lite per un parcheggio Settantenne spara e uccide la cognata
Antonio Canale ha sparato diversi colpi di fucile: ha ferito anche
il fratello e i due nipoti

Un uomo di 74 anni, Antonio Canale, ha sparato diversi colpi di fucile ferendo gravemente la cognata che è deceduta poco dopo in ospedale. A rimanere feriti, ma non in modo grave, anche il fratello e marito della donna e i loro due figli.

LA VITTIMA - La donna si chiamava Angela Putortì ed aveva 55 anni. È stata raggiunta da due colpi di fucile, uno al torace ed uno alla schiena. Nonostante il ricovero immediato in ospedale, la gravità delle ferite era tale che la donna è morta.

I FATTI - È accaduto intorno alle 19.50 a Reggio Calabria, in un vicolo di via Arangea, accanto a un notissimo bar della zona sud della città, a due passi dalla chiesa, proprio nell'ora dell'uscita dalla messa. L'uomo, pare per vecchi rancori legati al parcheggio davanti casa, ha imbracciato un fucile semiautomatico calibro 12 e ha fatto fuoco per strada contro la cognata. In preda alla furia omicida l'uomo ha esploso diversi colpi di fucile. Finiti i colpi l'uomo sarebbe rientrato in casa dove si è armato di un secondo fucile col quale ha continuato a far fuoco per un totale di 10-12 colpi.

IN MANETTE - Sul posto è giunta una volante, il cui equipaggio rischiando di essere colpito è riuscito a disarmare e ammanettare l'uomo, che è stato condotto in Questura. Sul luogo della sparatoria anche gli esperti della polizia scientifica, che stanno eseguendo i primi rilievi.

SPARATORIA A REGGIO CALABRIA PER UN PARCHEGGIO, 4 FERITI - Reggio Calabria, 20 luglio 2013 - Un uomo di circa 70 anni ha sparato diversi colpi di fucile ferendo gravemente la cognata (che è morta qualche minuto fa ore 22,45) e altre tre persone. E' accaduto questa sera alle 19.50 circa a Reggio Calabria, in un vicolo di via Arangea, accanto a un notissimo bar della zona sud della citta'.

L'uomo, pare per vecchi rancori legati al parcheggio davanti casa, ha imbracciato un fucile da caccia e ha fatto fuoco per strada contro la cognata, ferendola gravemente. In preda alla furia omicida l'uomo ha esploso diversi colpi di fucile, e addirittura a un certo punto e' rientrato in casa dove si e' armato di un secondo fucile col quale ha continuato a far fuoco.

Sotto il piombo dell'uomo sono caduti feriti altri tre uomini, non e' chiaro ancora se appartenenti allo stesso nucleo familiare o se qualcuno di essi fosse solo un ignaro passante. Sul posto e' giunta immediatamente una volante, il cui equipaggio rischiando di essere colpito e' riuscito con estrema professionalita' a disarmare e ammanettare l'uomo, che e' stato subito condotto in Questura e le cui generalita' non sono ancora state rese note. Sul luogo della sparatoria attualmente vi sono gli investigatori della squadra mobile e gli esperti della polizia scientifica, che stanno eseguendo i rilievi del caso.

Melito, revocata l'interdittiva alla Cooperativa Rinascita.

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Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) 22 luglio 2013 - Il  6 marzo 2013 la Prefettura di Reggio Calabria ha emesso informativa antimafia a carattere interdittivo nei confronti della cooperativa Rinascita sul presupposto dell’esistenza del pericolo di tentativi di infiltrazione mafiosa.

In conseguenza di detto atto è stato revocato il contratto relativo al servizio di assistenza domiciliare per persone anziane e disabili attivo per 142 persone sul distretto di Melito Porto Salvo.

Avverso al provvedimento del Prefetto di Reggio Calabria la cooperativa Rinascita ha proposto ricorso, chiedendone l’annullamento, previa sospensione cautelare degli effetti.

 In data 18 luglio 2013 il Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria ha sospeso gli effetti dell’interdittiva del Prefetto di Reggio Calabria, motivando in merito al periculum in mora ed al fumus boni iuris.

Nello specifico l’ordinanza del TAR precisa  che il mero vincolo parentalenon può costituire elemento sufficiente per una valutazione negativa ai fini dell’informativa interdittiva, come già statuito da questo Tribunale proprio in relazione alla stessa cooperativa ricorrente ed allo stesso soggetto socio (sent. n. 274/08).

 “inoltre su I.B. non sono emersi elementi concreti che lo facciano ritenere organico all’omonima cosca mafiosa”, posto che l’omonimia intanto non corrisponde ad alcuna parentela e la condanna riportata da detto soggetto riguarda fatti risalenti agli anni ’90, ai quali ha fatto seguito un documentato percorso di recupero;”

L’ordinanza conclude che, pertanto, non si ravvisano, allo stato, dati specifici dai quali desumere che la Cooperativa sia solo un “paravento” dietro il quale si celano gli interessi della cosca Iamonte; e ravvisando anche una situazione di pregiudizio grave ed irreparabile, connessa all’informativa, data la rilevante e variegata attività riconducibile alla società ed il numero di soci e dipendenti che essa annovera;”


Sembra la fine di un incubo che ha oppresso la cooperativa Rinascita ed i suoi 51 dipendenti.

Nella qualità di Presidente desidero ringraziare chi ha creduto, senza se e senza ma, alla nostra pulizia e totale indipendenza da dinamiche ed interessi mafiosi.

Grazie a tutti i colleghi e gli amici della cooperativa che hanno sostenuto con decisione le azioni consequenziali senza vacillare, anche quando tutto sembrava crollare.

E grazie anche a quelli che hanno preso le distanze da subito, e sono stati parecchi.

Ci hanno rafforzato e permesso di sperimentare una coesione ed un gioco di squadra che rafforza i legami ed orienta all’obiettivo.



Adesso, superato il giudizio, inizia la battaglia contro il pregiudizio che abbiamo amaramente sperimentato in questi lunghi mesi e che non riteniamo sia cancellato con un colpo di spugna! 



L'ORDINANZA

N. 00170/2013 REG.PROV.CAU.

N. 00277/2013 REG.RIC.           

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 277 del 2013, proposto da:


Società Cooperativa Sociale Rinascita Onlus, rappresentata e difesa dagli avv. Antonino Quattrone e Leo Stilo, con domicilio eletto presso Antonino Quattrone Avv. in Reggio Calabria, via Longitudinale, 57 - Pellaro;


contro

U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria in Reggio Calabria, via del Plebiscito, 15;

e con l'intervento di

Bartolo Iamonte, rappresentato e difeso dall'avv. Loris Maria Nisi, con domicilio eletto presso Loris Maria Nisi Avv. in Reggio Calabria, via Castello, 1;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

dell’informazione art. 91 D.lgs. n. 159/11 - prot. n.14564 del 6 marzo 2013 emessa dalla Prefettura di Reggio Calabria - Ufficio Territoriale del Governo – con cui si comunicava alla Provincia - Stazione Unica Appaltante della provincia di Reggio Calabria - la sussistenza del “pericolo di tentativi di infiltrazione mafiosa nell’ambito” della ditta odierna ricorrente;

- avverso, altresì, ogni atto pregresso, collegato e presupposto in quanto diretto a ledere i diritti e gli interessi dell’odierno ricorrente.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio dell’U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria e del Ministero dell'Interno;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 17 luglio 2013 il dott. Caterina Criscenti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto che il ricorso promosso dalla Cooperativa Sociale Rinascita Onlus, operante dal 1988 quale organizzazione non lucrativa di utilità sociale, appare prima facie assistito dal prescritto fumus boni juris;

che appare degna di positiva valutazione, sin nella sede cautelare, la dedotta carenza di motivazione e dei presupposti dell’informativa impugnata, poggiante sulla presenza all’interno della Cooperativa di persone legate da vincoli familiari con soggetti contigui a consorteria criminale, ossia la moglie (Sapone) e la fidanzata (Mafrici) di soggetti ritenuti contigui alla cosca Iamonte, condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso;

che il mero vincolo parentale (rilevante peraltro solo per uno dei due soggetti) non può costituire elemento sufficiente per una valutazione negativa ai fini dell’informativa interdittiva, come già statuito da questo Tribunale proprio in relazione alla stessa cooperativa ricorrente ed allo stesso soggetto socio (sent. n. 274/08);

che, peraltro, si tratta di soggetti che da diverso tempo non hanno più ruoli all’interno del Consiglio di amministrazione della Cooperativa (vd., da ult., produzione documentale della ricorrente del 5 luglio 2013);

che su Iamonte Bartolo non sono emersi elementi concreti che lo facciano ritenere organico all’omonima cosca mafiosa”, posto che l’omonimia intanto non corrisponde ad alcuna parentela e la condanna riportata da detto soggetto riguarda fatti risalenti agli anni ’90, ai quali ha fatto seguito un documentato percorso di recupero;

che, pertanto, non si ravvisano, allo stato, dati specifici dai quali desumere che la Cooperativa sia solo un “paravento” dietro il quale si celano gli interessi della cosca Iamonte;

Ravvisata anche una situazione di pregiudizio grave ed irreparabile, connessa all’informativa, data la rilevante e variegata attività riconducibile alla società ed il numero di soci e dipendenti che essa annovera;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria Sezione Staccata di Reggio Calabria

accoglie la domanda cautelare e per l'effetto:

a) sospende l’efficacia degli atti impugnati;

b) fissa per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 18 dicembre 2013.

compensa le spese della presente fase cautelare.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Reggio Calabria nella camera di consiglio del giorno 17 luglio 2013 con l'intervento dei magistrati:

Ettore Leotta, Presidente

Caterina Criscenti, Consigliere, Estensore

Salvatore Gatto Costantino, Consigliere



L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 18/07/2013

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)



Va in bici contromano su autostrada: panico tra automobilisti.

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Camperista era rimasto senza gasolio sull'autostrada A16 Napoli-Bari, nel tratto irpino tra Grottaminarda e Mirabella Eclano.


AVELLINO, 22 Luglio 2013  - Contromano sull'autostrada, in sella alla sua bicicletta.

Un camperista rimasto senza gasolio ha seminato il panico sull'autostrada A16 Napoli-Bari, nel tratto irpino tra Grottaminarda e Mirabella Eclano.

Rimasto bloccato - si è saputo dalla Polizia stradale - anziché chiedere soccorso, ha utilizzato la bicicletta che aveva sul camper per raggiungere la più vicina stazione di servizio dove ha riempito una tanica di gasolio. E' stato intercettato dalla Polizia stradale.

Tangenti nella Sanità, condannato in primo grado Del Turco: 9 anni e 9 mesi

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L'ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco.
Ex governatore della Regione Abruzzo  : 'Prima si riflette poi si parla, faremo appello'.

PESCARA 22 Luglio 2013 - Condanna a 9 anni e 9 mesi in primo grado per l'ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, nel processo "Sanitopoli", a Pescara, su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che il 14 luglio 2008 lo ha portato in carcere. Il pm aveva chiesto 12 anni.

La sentenza è arrivata dopo circa quattro ore di Camera di Consiglio del Tribunale collegiale di Pescara formato da Carmelo De Santis, Massimo De Cesare, Gianluca Falco. Il dispositivo della sentenza è composto da 7 pagine e in parte rimodula qualche capo di imputazione. Sono 27 gli imputati (25 persone e 2 società) entrati nel processo.

"Per ora non dico nulla. Sulle sentenze prima si riflette poi si parla". Sono le prime parole a caldo dell'ex governatore dell'Abruzzo, Ottaviano Del Turco, raggiunto al telefono dall'ANSA, dopo la condanna in primo grado dal Tribunale di Pescara, a 9 anni e 9 mesi. "Appello sicuro", ha detto.

Il tribunale collegiale di Pescara ha condannato anche l'ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu a quattro anni; l'ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga a nove anni; gli ex assessori regionali Bernardo Mazzocca e Antonio Boschetti, rispettivamente a due anni e quattro anni; l'ex segretario generale dell'ufficio di presidenza della Regione Lamberto Quarta a sei anni e sei mesi; l'ex capogruppo regionale del Pd Camillo Cesarone a nove anni.

Il Tribunale ha invece assolto l'ex assessore regionale alla sanità di centrodestra Vito Domenici, l'ex amministratore delegato della Humangest Gianluca Zelli, l'ex segretario dell' ex assessore Mazzocca, Angelo Bucciarelli. "Io siccome non ho fatto niente - ha detto Aracu - non accetto neanche la pena di un'ora e né di un euro. "Quindi - ha proseguito - è un'ingiustizia e basta. Vuol dire che c'é chi vede le condanne a modo proprio. Viva Berlusconi".

Cinque anni dopo l'arresto dell' allora presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, oltre ad assessori, consiglieri regionali e manager pubblici e privati, oggi la sentenza di primo grado relativo all'inchiesta 'Sanitopoli', su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che il 14 luglio 2008 travolse la Giunta regionale, portando l'Abruzzo a elezioni anticipate. Il 12 giugno scorso il pm aveva chiesto per Del Turco una condanna a 12 anni.

Sono 25 in totale le persone  giudicate per accuse che vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione, all'abuso, alla concussione, al falso, alla truffa, al riciclaggio.

Fra loro l'ex patron della casa di cura privata Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, "il grande accusatore": dalle sue rivelazioni ebbe inizio la vicenda. Fu proprio l' imprenditore, che nel processo è sia imputato (la richiesta del pm è di 3 anni) sia parte lesa (11 milioni di euro per danni morali la sua richiesta di risarcimento), a dichiarare ai magistrati di aver pagato tangenti per circa 15 milioni di euro, in cambio di agevolazioni, ad alcuni amministratori pubblici regionali di centrosinistra e di centrodestra. E fu sempre lui a fare il nome di Del Turco come beneficiario di tangenti.

Secondo l'accusa, in sostanza, dal 2003 al 2008 i vertici di due amministrazioni regionali, quella di Giovanni Pace prima e quella di Del Turco poi, sarebbero stati protagonisti di un malaffare che avrebbe portato pian piano al tracollo della sanità abruzzese.

Già condannato, invece, a due anni di reclusione dalla Corte d'Appello dell'Aquila per il reato di concussione per induzione, l'ex presidente di centrodestra della Regione, Pace che era stato assolto da tutte le accuse contestate. Nel procedimento, attualmente in corso nel Palazzo di giustizia pescarese, oltre alle 25 persone risultano imputate anche due società: Villa Pini d'Abruzzo e Barclays Bank. (Ansa)

PORTA PORTESE, VENDEVANO IPHONE E IPAD RUBATI ESPOSTI SUI BANCHI DEL MERCATO.

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3 STRANIERI  DENUNCIATI  DAI CARABINIERI  PER RICETTAZIONE.

INGENTE LA MERCE SEQUESTRATA.

ROMA 22 Luglio 2013 – Ieri, nell’ambito dei consueti controlli domenicali effettuati al mercato di Porta Portese, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno denunciato per ricettazione tre stranieri sorpresi a vendere numerosi apparecchi tecnologici tra cui iPhone e iPad.

I militari dell’Arma erano tra i banchi del mercato quando hanno notato i tre stranieri, due tunisini di 26 e 36 anni ed un marocchino di 28 anni, accanto ad una bancarella. Alla vista dei militari, i tre hanno assunto un comportamento sospetto cercando di nascondere qualcosa.

A quel punto è scattato il controllo che ha permesso ai Carabinieri di rinvenire 33 iPhone, 1 iPad, 26 cellulari di varie marche, 1 pc portatile, 45 sim card e 9 memory card. Tutto il materiale è stato sequestrato per accertamenti e i tre sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di ricettazione.
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