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Magorno (PD), incontro a Reggio Calabria: in questo partito c'è tanta voglia di parlare e di essere ascoltati

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Reggio Calabria 29 gennaio 2014 - << Gli incontri che sto tenendo nelle federazioni provinciali del Pd mi confermano che in questo partito c’è tanta voglia di parlare  e di essere ascoltati – dice il candidato a Segretario Ernesto Magorno. Anche questo pomeriggio a Reggio, dove c’è stata una straordinaria partecipazione,  ho avuto conferma che il Pd, in Calabria,   può e deve liberare energie straordinarie che attendono  solo di essere valorizzate e messe in condizioni di esprimersi . Mi attendo molto dai prossimi incontri di   domani a Catanzaro, venerdì a Crotone e  sabato a Vibo Valentia.   Oggi   a  Reggio – dice ancora Magorno -  ho visto tanta voglia di voltare pagina e di avviare una nuova stagione,   basata sulla  fiducia e  sull’etica della politica, dopo i disastri combinati dal centrodestra negli ultimi anni. Il “modello Reggio” è stato un bluff, che purtroppo adesso i reggini pagano sulla loro pelle,  allo stesso modo con cui i calabresi pagano gli effetti  del “modello Scopellitti”,  che ha impoverito questa terra di servizi, risorse e soprattutto di prospettive. 

Per questo il Pd  ha grandi  responsabilità che non può più disattendere. Innanzitutto la responsabilità  di ridare un governo  credibile alla Calabria e, non meno importante, quella di far uscire i calabresi dal senso di  scoraggiamento e di rabbia che è stato causato  dalla disattenzione e dalla lontananza delle istituzioni regionali. Io ho voluto accettare questa sfida in prima persona, perché non si può generare  il cambiamento  se si praticano quei  tatticismi e quei bizantinismi che hanno portato il Pd  al commissariamento.  Ho deciso – aggiunge il candidato a Segretario - di metterci la faccia,  per  mettermi al servizio di quel  rinnovamento  che anche i democratici calabresi, come si è visto nelle ultime primarie,  hanno visto nella figura di  Matteo Renzi. Non cerco caselle o ruoli da occupare, quindi, come ho dimostrato rinunciando alla mia indennità di sindaco di Diamante, carica che non ricopro più,  e dimettendomi da consigliere e capogruppo del Pd alla provincia.  Chi  si concentra su di me fa finta di non vedere  i tanti democratici che nei territori   stanno costruendo una  storia nuova del Pd.  Il  9 febbraio, con quella che abbiamo definito “la nostra Leopolda”,  a Gioia Tauro metteremo in campo idee e progetti e daremo voce a tutti, come  il Pd calabrese non ha mai fatto. Voglio un Pd capace di dialogare con la Calabria migliore e reale  – dice infine Magorno  - . Per questo proseguo nei miei incontri, domani con   i rappresentanti delle sigle sindacali e con  i Rettori delle Università di Cosenza e dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.  Venerdì con il   Rettore dell’Università di Catanzaro e con il Presidente di Confindustria Calabria >>. 

29 gennaio 2014

A breve il video integrale dell'incontro e l'intervista. Una esclusiva di MNews.IT

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Lite temeraria per Equitalia che iscrive il fermo amministrativo illegittimo

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Stop Equitalia! In caso fermo amministrativo illegittimo perché relativo a tributi prescritti deve  pagare i danni per lite temeraria al cittadino che si trova l’auto bloccata dalle ganasce fiscali.

Risarcita in via equitativa l’insegnante che a causa dell’erroneo provvedimento risulta avere difficoltà per raggiungere il posto di lavoro. Per la responsabilità aggravata è sufficiente provare la scarsa prudenza dell’esattore e non il dolo o la colpa grave

 

È proprio il caso di dirlo: un brutto, ennesimo stop per Equitalia viene dalla sentenza n. 182 del 23 dicembre 2013 della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso che ha ritenuto giusto condannare per lite temeraria l’esattore, ordinando il risarcimento in via equitativa ad un contribuente cui era stato emesso un provvedimento di fermo amministrativo illegittimo perché relativo a crediti prescritti.

Nel caso di specie, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i giudici tributari hanno accolto il ricorso di un’insegnante che era stata messa in difficoltà a raggiungere il posto di lavoro a seguito del blocco fiscale della sua automobile a causa del mancato pagamento di alcune cartelle per crediti Inps nonostante tale richiesta fosse ormai prescritta, essendo decorsi, addirittura, oltre dieci anni.

La corte molisana ha quindi disposto l’annullamento dell’atto impositivo e ha anche concesso il risarcimento dei danni subiti a causa delle difficoltà conseguenti al mancato uso della propria automobile rilevando che ai fini della sussistenza della responsabilità per lite temeraria, stabilita dall’articolo 96 del Codice di Procedura Civile, dell’agente della riscossione che esegua il fermo di un autoveicolo per un credito tributario già prescritto, non si richiede né il dolo né la colpa grave, ma trattandosi di misura cautelare è sufficiente il difetto della normale prudenza, agevolmente configurabile nell’ipotesi in cui la prescrizione sia rilevabile dallo stesso provvedimento notificato al contribuente.

Ma v’è di più,  per i giudici, la liquidazione del danno da lite temeraria può essere effettuata secondo equità dal giudice (anche tributario) poiché è costituito non già dalla lesione della posizione materiale della parte vittoriosa, ma dagli oneri di ogni genere che essa abbia dovuto affrontare per essere stata costretta a contrastare l’ingiustificata pretesa della parte avversa e dai disagi sopportati per effetto di quella iniziativa, danni desumibili dalla comune esperienza.

Nella fattispecie, l’agente per la riscossione è stato condannato, quindi, non  solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a  versare 500 euro extra.

 




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EVENTO SPOSE "PANE, AMORE E...."

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EVENTO SPOSE “PANE, AMORE E….”

VENERDI’ 31 GENNAIO ORE 19,30 CHIESA SAN LUCA REGGIO CALABRIA

 

Il MASCI – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Comunità Reggio Calabria  4,  l'AFI (Associazione Famiglie Italiane) e la Comunità di Sant'Egidio, organizzano  una serata di beneficenza, per venerdì 31 gennaio 2014, a Reggio Calabria, nella Chiesa di San Luca: una sfilata di abiti da sposa, abiti che potranno essere ricevuti in cambio di un'offerta. Il ricavato servirà al sostentamento del "servizio mensa", che le tre associazioni svolgono, settimanalmente, a favore delle persone meno abbienti della nostra città.

Il servizio mensa è un'attività portata avanti, in spirito di gratuità ed esclusivo volontariato, da singole persone e associazioni. Ogni settimana vengono distribuiti in due giorni più di 150 pasti, direttamente nelle abitazioni delle famiglie in difficoltà e ai nostri amici di strada. E’ un servizio che si prefigge, seppure in minima parte, di sopperire ad un bisogno primario delle famiglie e  tenta  di provvedere anche ad altre necessità. Questa esperienza unisce nella relazione i volontari con  le persone che vivono disagi reali, ma che possiedono grandi ricchezze interiori dando  la possibilità e l'opportunità di riscoprire, attraverso l'incontro, i veri valori della vita.

L’evento spose è una grande occasione per tutti: la donazione di 90 abiti da sposa ci dà la possibilità di unire il piacere di realizzare una significativa manifestazione, in cui si uniscono competenze di professionisti e volontari,  sempre in totale gratuità, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la mensa.

La qualità ed eleganza degli abiti in esposizione è la caratteristica fondamentale dell’evento, che permette a chiunque (future spose, modelle, compagnie teatrali, etc) di poter acquistare capi d’alta moda con contributi decisamente contenuti sostenendo, contemporaneamente, una giusta causa.

(face book:  "Pane, amore e …" )

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Massimo Mauro premiato dai City Angels

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I “CITY ANGELS” PREMIANO MASSIMO MAURO

Nella tredicesima edizione de “Il Campione”, il premio che i City Angels assegnano a chi si distingue per solidarietà e impegno sociale, il presidente di Aisla Massimo Mauro è stato premiato per la sua attività a sostegno della ricerca sulla Sla e della tutela dei pazienti.


Milano, 30 gennaio 2014– Massimo Mauro, presidente di Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Lateriale Amiotrofica) è stato premiato dai City Angels per il suo impegno a favore della ricerca sulla Sla e dell’assistenza e tutela delle persone affette da questa patologia. Il riconoscimento è stato consegnato questa mattina a Palazzo Marino alla tredicesima edizione de “Il Campione”, il premio istituito dal fondatore e presidente dei City Angels Mario Furlan, il cui obiettivo è conferire il giusto riconoscimento a persone che, nel corso del 2013, si sono distinte per il proprio impegno sociale e civico, mettendosi al servizio della comunità e diventando portatori di valori etici e positivi.
La tredicesima edizione dell’iniziativa ha visto complessivamente la premiazione di 10 cittadini.
 
Massimo Mauro, che come gli altri premiati ha ricevuto una statuetta che rappresenta la sagoma di un uomo con un grande cuore in mano, ha ‘vinto’ nella categoria “Campione per lo sport”. Ex calciatore di Catanzaro, Udinese, Juventus e Napoli negli anni Ottanta e Novanta, oggi commentatore sportivo e opinionista per Sky Sport, Massimo Mauro si impegna da oltre dieci anni a favore della ricerca sulla Sla e della tutela e assistenza delle persone affette da questa patologia, attraverso Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e Fondazione Vialli e Mauro.

AISLA Onlus nasce nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA, favorendo l’informazione, la ricerca e la formazione sulla malattia e
stimolando le strutture competenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati.
L’Associazione attualmente conta 60 rappresentanze territoriali in 19 regioni italiane e circa 1636 soci grazie al lavoro di oltre 200 volontari e di 8 collaboratori.
 
  

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Napoli, seconda parte - Il Consiglio ha approvato la delibera sul san Carlo

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Il Consiglio comunale ha approvato la delibera sul Teatro San Carlo
Sotto la presidenza del Vice Presidente Fulvio Frezza il Consiglio è passato all’esame della delibera che propone di sostenere la Fondazione San Carlo “anche attraverso il conferimento di beni immobili al fine di migliorare l’autonomia finanziaria e gestionale della stessa” (del. N. 5 dell’8.1.2014) a firma degli assessori Fucito, Piscopo e Daniele.  
La delibera è stata illustrata prima dall’assessore al Patrimonio Fucito. Si tratta di una delibera di indirizzo, ha spiegato Fucito, con la quale si attiva un procedimento per il trasferimento di beni a difesa del Teatro San Carlo in un contesto ordinario, con l’obiettivo, finito il commissariamento, di avviare il percorso di rilancio e di sviluppo del Teatro. La delibera – che propone l’indirizzo per il conferimento di beni per 20 milioni che, se gli altri soci fondatori faranno mancare il loro sostegno, possono diventare 40 - demanda ad una successiva delibera del Consiglio. E’ infatti al Consiglio, ha concluso, che spetta di deliberare sui beni del patrimonio del Comune, un patrimonio che, negli ultimi mesi, si è arricchito e continuerà a diventare ancora più corposo, ciò con l’acquisizione dei beni di enti disciolti (181 beni, alloggi in particolare, per un valore da 21 a 31 milioni di euro) e l’acquisizione dei beni demaniali (391 tra cui 12 immobili importanti e 17 caserme) sulla base del federalismo demaniale. 
L’assessore ai Beni comuni Piscopo ha ribadito che si tratta di esprimere il parere politico e culturale del Consiglio sul valore della cultura e della produzione artistica che vive dentro la nostra città, ed è di grande significato anche internazionale, in un momento difficile di dialogo tra le istituzioni. 
L’assessore alla Cultura Daniele ha definito la delibera di grandissima importanza per la città e il suo futuro, sottolineando come con questo atto si possa fare un’azione significativa per salvare il S. Carlo, una istituzione culturale che è emblema della grande bellezza e della ricchezza culturale di Napoli per la quale è inaccettabile un S. Carlo ridotto a dimensione locale. Il commissariamento ha mandato un segnale ingiusto, a dispetto del lavoro che si stava facendo, è stato un irrigidimento percepito come una grande ingiustizia. Con questo provvedimento vogliamo dimostrare che nonostante il commissariamento, che auspichiamo breve, si torni presto alla vita ordinaria di un organismo che abbia anche la possibilità di programmare il destino del Teatro. 
E’ intervenuta quindi la presidente della commissione Cultura, Lorenzi, che ha dichiarato necessario respingere il rischio di dover disperdere un grande patrimonio come quello del San Carlo e di dover difendere l’autonomia culturale dello stesso e della città con l’auspicio che il valore della cultura rappresentata dal San Carlo possa sempre più essere fruito dall’intera comunità cittadina.
Numerosi gli interventi dei consiglieri: Fiola (Pd) che non si è pronunciato nel merito della delibera ma si è soffermato sulla situazione generale ribadendo che il PD, pur mantenendo il ruolo di opposizione costruttiva, non farà mancare il proprio sostegno in ogni occasione nella quale si debba sostenere la città, nell’interesse esclusivo della città stessa; Lebro (Udc), per il quale il San Carlo è musicisti, maestranze, un mito per tante generazioni di napoletani, e quindi oggi non si discute solo un atto amministrativo ma si difende un mito della storia millenaria di Napoli; Coccia (Federazione della Sinistra – Laboratorio per l’Alternativa), ha annunciato voto favorevole ritenendo che la perdita del San Carlo sarebbe una perdita sostanziale per Napoli e i napoletani, anche di quelli che vivono all’estero, e ha auspicato che l’imprenditoria locale dovrebbe sostenere il Teatro che non è un luogo di cultura per ricchi ma ha dato e dà la possibilità di formazione, di crescita e di lavoro, direttamente o indirettamente, a tanti giovani artisti e artigiani napoletani; Moretto (Fratelli d’Italia), che ha invitato a tenere distinti i piani ideologici e quelli di sostanza, perché la situazione attuale è di incapacità dell’Amministrazione di mettere a reddito il proprio patrimonio e di effettuare la riscossione, come certificato dalla bocciatura del piano di rientro, criticando nel merito le scelte dell’amministrazione nel caso del San Carlo, scelte che non facilitano il dialogo tra le istituzioni e mettendo in guardia dal ripetere errori commessi nel passato, come nel caso della ricapitalizzazione di Bagnolifutura, oggi fallita, e ribadendo in ogni caso il ruolo di opposizione responsabile; Marino (Per una città ideale) richiamando la responsabilità etica, che è comune alla politica e alla cultura, sottolineando che con la delibera, che il suo gruppo sosterrà con grande convinzione, si prova a raccogliere e rilanciare il valore del San Carlo; Fellico (Federazione della Sinistra - Laboratorio per l’alternativa) che, concordando sulla delibera, ha formulato alcune osservazioni in merito alla scelta di proporre un’ampia rosa di beni del patrimonio nella delibera nella quale sarebbe stato invece preferibile inserire una precisa elencazione, e ciò in considerazione dei tempi troppo lunghi che il conferimento dei beni potrebbe avere, soprattutto nell’attuale situazione del patrimonio; Iannello (Ricostruzione Democratica) che, mettendo in guardia dal dare una rappresentazione teatrale della dimensione europea della città di Napoli, ha sottolineato che la situazione del San Carlo è la testimonianza dell’assenza di una classe dirigente, politica e amministrativa, nazionale e locale, che, nonostante la giusta e sacrosanta protesta dei lavoratori del San Carlo contro il decreto, ha di fatto consentito che questo fosse convertito e, nel merito della delibera discussa, ha annunciato il sostegno del proprio gruppo, nonostante vada criticata la natura di atto di indirizzo che sostanzialmente non affronta i problemi reali; Pace (Misto – Centro Democratico) sottolineando che la questione del San Carlo, che comunque in questi anni ha svolto una importante funzione di educazione alla musica, è importante anche perché si può invertire il percorso che ha finora privilegiato produzioni straniere e, di fatto, ha oscurato i percorsi di ricerca poderosa e le eccellenze artistiche napoletane; Palmieri (Nuovo Centro Destra) ha rivolto un ringraziamento al Sindaco per la prontezza con cui aveva risposto all’invito di discussione in commissione Cultura sulla questione S.Carlo ma ha affermato che oggi il tavolo istituzionale va ricostituito, e con il commissario e gli altri interlocutori va instaurato un dialogo per scrivere una nuova pagina; Maurino (Federazione della Sinistra - Laboratorio per l’alternativa) ha sostenuto che oggi si discute della scelta tra cultura come bene comune e cultura come merce, contro chi voleva danneggiare i lavoratori in uno scontro tra cultura dei tagli e cultura della partecipazione dei cittadini; Nonno (Fratelli d’Italia) per il quale tutti i consiglieri sono innamorati della cultura e di ciò che il S. Carlo rappresenta, ma va sottolineato che le scelte dell’Amministrazione sono state fallimentari, in continuità con gli errori commessi dalla sinistra nel corso di trent’anni di governo della città, per cui il Sindaco, se non intende dimettersi, deve denunciare i poteri forti che lo assediano; Gennaro Esposito (Ricostruzione Democratica) ricordando che Ricostruzione Democratica aveva per tempo denunciato, prima dello strappo istituzionale, la pericolosità del decreto al quale sarebbe stato opportuno reagire con un’iniziativa politica e amministrativa che mettesse in evidenza, sulla scorta delle denunce dei lavoratori, i problemi gestionali del Teatro, preannunciando la presentazione di un emendamento alla delibera che, comunque, rappresentando un semplice atto di indirizzo, va adottata; Russo (IDV) ha sottolineato che il San Carlo è una struttura di grande valore della città, senza colore politico, per la quale sono necessarie scelte di grande responsabilità politica e amministrativa che possono essere adottate in modo generalmente condiviso, invitando ad un maggiore dialogo nel Consiglio e ad una maggiore attenzione ai processi amministrativi, preannunciando la presentazione di emendamenti volti ad una migliore conoscenza dei beni che si intende mettere a disposizione e sollecitando la stessa accelerazione usata nel caso del San Carlo ad altre problematiche cittadine; Antonio Borriello (PD) il quale ha sostenuto che dal Consiglio comunale deve venire forte un sostegno ai lavoratori e al Teatro, ma occorre mettere in piedi una iniziativa, anche di carattere nazionale, volta a rafforzare l’attenzione e definire la strategia di rilancio e risanamento del Teatro, dopo il commissariamento, con la proposta di trasformare la delibera in una mozione che consentirebbe di raccogliere la volontà unanime di stare al fianco dei lavoratori e di intervenire a favore del San Carlo senza ricorrere alla sola strategia della ricapitalizzazione; Rinaldi (Federazione della sinistra – Laboratorio per l’alternativa) ha preannunciato il voto favorevole sulla delibera anche perché essa fa esplicito richiamo alla necessità di elaborare nuovi percorsi sulla cultura, anche se va criticato il ritardo con cui si interviene e la non sufficiente cura nella ricerca di alleanze, nell’ambito della città, nell’opposizione ai poteri forti.
Al dibattito è seguita la replica dell’assessore Fucito il quale ha ribadito che la delibera costituisce un indirizzo proposto dalla Giunta al quale dovrà seguire, con altri atti, il voto del Consiglio per il trasferimento dei beni. In risposta a quanti nel dibattito avevano sollevato il problema della non individuazione dei beni, l’assessore ha sostenuto che con una individuazione di beni specifici si sarebbe lesa la sovranità del Consiglio che potrà individuarli in concreto in funzione dell’effettivo conferimento.
Sotto la presidenza del Vice Presidente Frezza, il Consiglio ha quindi passato all’esame dei documenti presentati. Un ordine del giorno presentato dal consigliere Varriale, presidente della Commissione Patrimonio, con contenuti di “pregiudiziale” è stato ritenuto non accoglibile su parere uffici e del Segretario generale, per cui non è stato messo in votazione.
Sono stati invece accolti a maggioranza quattro emendamenti, dopo di che la delibera sul San Carlo è stata approvata, per appello nominale, con 29 voti favorevoli, 2 astenuti (Varriale e Pace) e 2 contrari (A. Borriello, A. Esposito).
Il Consiglio è quindi passato all’esame degli altri punti all’ordine dei lavori.
S E G U E ….Conclusa la seduta del Consiglio comunale

La seduta, sempre presieduta dal Vice Presidente Frezza, è proseguita con l’esame del secondo punto all’ordine dei lavori, l’ordine del giorno/mozione presentata dalla commissione Patrimonio sul bando di assegnazione dei locali della Galleria Principe di Napoli. Il consigliere Lebro, preliminarmente, ha rilevato come una parte del contenuto del documento assumerebbe carattere di pregiudiziale, in quanto entra nel merito dei criteri per l’assegnazione dei locali. Dopo la verifica del numero legale, effettuata su richiesta del consigliere Vasquez, e constatata in 27 consiglieri, è intervenuto il presidente della commissione Patrimonio Varriale che ha ricostruito l’iter della proposta, scaturita da oltre due anni di lavoro della commissione e volta ad arrivare ad una rapida emanazione del bando per l’assegnazione dei locali. Nel corso della successiva discussione sono intervenuti i consiglieri Crocetta e Attanasio, che ha richiesto al Segretario generale un parere sul carattere dell’atto e sui limiti per la partecipazione al bando indicati nella proposta. Il Segretario generale ha chiarito come sulla base dell’interpretazione letterale dell’art. 54 del regolamento, la mozione costituisce proposta di delibera e quindi deve rispettare tutte le regole in materia, a partire dalla necessità dei pareri di regolarità tecnica. Pertanto il documento in discussione deve essere correttamente considerato un ordine del giorno, con l’impegno per il Sindaco e la Giunta a deliberare in una certa direzione.
La discussione è proseguita con  gli interventi dei consiglieri: Attanasio, che ha avanzato la proposta, poi ritirata, di ritorno dell’atto in commissione per un’integrazione con le proposte di modifica presentate da altri consiglieri; Antonio Boriello e Fellico. L’assessore Fucito ha poi ricordato la ripartizione delle competenze tra assessori – Patrimonio, Cultura e Giovani - sulla Galleria per le diverse finalità e i diversi ambiti di intervento collegati alla destinazione dei locali. Sui contenuti del documento, l’assessore ha sottolineato che l’Amministrazione è nella condizione di fare proprie proposte per alcuni locali e per la parte rimanente emanare il bando. Il consigliere Lebro ha quindi proposto di passare all’esame degli altri punti all’ordine dei lavori per consentire, nel frattempo, ai presentatori delle proposte di modifica ed integrazione dell’ordine del giorno, di unificare in un unico atto i diversi suggerimenti. Dopo l’approvazione all’unanimità della proposta, ìl consigliere Moretto ha chiesto la verifica del numero legale, constatato in 22 consiglieri presenti, numero insufficiente a proseguire i lavori del Consiglio.

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AMMIREVOLE INTERVENTO SANITARIO IN EMERGENZA NEL COMUNE DI CONFLENTI

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ASP CATANZARO: AMMIREVOLE INTERVENTO SANITARIO IN EMERGENZA SU UN PAZIENTE CRITICO RESIDENTE NEL COMUNE DI CONFLENTI

(ASP) – Catanzaro, 30 gennaio 2014 – “Il Dott. Giovanni Paola, sindaco di Conflenti, esprime grande compiacimento per il modo assolutamente efficace di come è stata gestita una situazione di emergenza per un intervento medico di estrema gravità a beneficio di un abitante di Conflenti, per il quale si è reso necessario l’interessamento, in simultanea, sia dell’ambulanza che dell’elisoccorso, entrambi  mezzi in dotazione al servizio “118” “.
Esordisce così la nota inviata, tra gli altri, ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, al direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, nonché ai presidenti di Giunta e Consiglio regionali, per evidenziare la perfetta riuscita di un intervento di emergenza, che ha coinvolto la Centrale operativa “Servizio 118” Asp CZ, il “SUEM 118” ambito lametino, la “PET 118” -  Sede di Falerna e il Servizio Emodinamica U.O. Cardiologia A.O. “Pugliese–Ciaccio”. Un risultato reso possibile grazie all’esemplare coordinamento dei soccorsi e ad un’ottima tempistica, condizioni che hanno consentito di salvare la vita a un paziente con gravi problematiche cardiache.
Per il Dott. Paola “è il caso di dire che nella fattispecie tutto ha funzionato nel migliore dei modi: all’insorgenza di un forte dolore al petto, fortemente sospetto per essere un infarto acuto del miocardio, fra l’altro in un paziente che in passato ha sofferto dell’analoga patologia per la quale fu sottoposto ad una procedura di rivascolarizzazione con angioplastica coronarica e posizionamento di “stent” medicati (manovra che si rivelò di difficilissima esecuzione per la complicazione della “perforazione” reversibile del cuore), è intervenuto immediatamente un cardiologo del luogo il quale,  confermando l’esistenza dell’evento infartuale acuto, ha attivato immediatamente il servizio “118” dal quale è giunta una tempestiva risposta con l’invio contestuale dell’ambulanza dell’equipe di Falerna e dell’elicottero”.
Il sindaco di Conflenti spiega che “il mirabile coordinamento tra le quattro componenti (il cardiologo sul letto dell’ammalato, l’equipe dell’ambulanza, quella dell’elicottero ed il servizio di Emodinamica dell’Ospedale “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro) ha consentito una gestione corretta e tempestiva del paziente, portandolo praticamente dentro un’ora dall’esordio dei primi sintomi clinici, direttamente sul letto di emodinamica per la procedura della “Coronarografia Primaria”, avvenuta poi con successo per la rivascolarizzazione coronarica e la conseguente scomparsa dei sintomi ed il ripristino delle modificazioni elettrocardiografiche. In questa vicenda – aggiunge - si è assistito ad una quasi perfezione nelle tempistiche, perché si è eliminato di fatto il “ritardo evitabile” che spesso si accompagna a questi interventi condotti in area periferica”.
“Inorgoglisce – dice ancora il Dott. Paola - raccontare che a determinare la  sopravvivenza del paziente siano state più componenti, in azione più o meno simultanea tra loro, di un sistema sanitario regionale che ha dimostrato di funzionare correttamente e lo scrivente, nella sua qualità di Sindaco, ha la soddisfazione di poterlo rappresentare ai suoi concittadini per infondere rinnovata fiducia verso questi modelli organizzativi della Sanità Regionale che ha dimostrato, nei fatti, di essere capace di raggiungere ed offrire pari opportunità a qualsiasi cittadino che si trovi in stato di assoluta criticità”. “Finalmente – conclude il sindaco di Conflenti - qualcosa di estremamente lodevole per essere raccontata.”
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La scomparsa di Agostino Miglio, il cordoglio della comunità di Papasidero.

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Il sindaco di Papasidero (Cosenza) Fiorenzo Conte e il vicesindaco e assessore alla cultura Loredana Olivieri, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, hanno inviato un messaggio di cordoglio ai familiari di Agostino Miglio, già direttore del Museo e della Biblioteca Civica di Castrovillari, di cui ieri si sono celebrati i funerali. 

Questo il testo: 
La Grotta del Romito ha perso uno dei suoi “padri esploratori”. E’ morto Agostino Miglio, già direttore del Museo e della Biblioteca Civica di Castrovillari, ricercatore e  studioso appassionato. 
A lui si deve l’aver portato la Grotta alla ribalta della scena nazionale e all’attenzione degli archeologi, come Paolo Graziosi di Firenze, che condusse la prima campagna di scavi nel 1961.
Alla scoperta delle “tracce della storia” Miglio percorreva il Pollino in lungo e in largo a bordo della sua Vespa. Erano gli anni ‘50 e lo studioso di Castrovillari era già consapevole dell’enorme patrimonio storico, archeologico e antropologico che  si celava e si cela tutt’ora nel  “ventre” della terra calabrese e tra i monti lussureggianti,  al riparo dagli sguardi svogliati  e ignari.
Molti gli scritti di Agostino Miglio sulla Calabria archeologica e il Pollino. Tutti o quasi, frutto dell’attività, tutta personale, di esplorazione, ricerca e catalogazione. Pioniere di una disciplina, quella dell’archeologia, che di lì a poco si sarebbe diffusa anche in Calabria, disvelando la faccia autentica, seppur nascosta, delle tracce antiche, antichissime, dell’evoluzione dell’uomo. 
Agostino Miglio entra di diritto nel novero di coloro ai quali si deve la scoperta del Bos primigenius e quindi della Grotta del Romito e pertanto il suo nome rimarrà per sempre legato alla memoria storica di questo piccolo borgo. 

L’Amministrazione di Papasidero e i cittadini tutti, devono a lui grande riconoscenza per aver contribuito in maniera determinante alla diffusione della conoscenza di questo luogo e al fermento culturale che ne deriva e si stringono ai familiari per l’insostituibile perdita.

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Massimo Canale su dati Svimez

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REGGIO CALABRIA 30 gennaio 2014 - Dagli ultimi dati Svimez emerge per la Calabria un’amara verità: dal 2013 è la Regione più povera d’Italia, superata in coda dalla Campania. È per noi questo un segnale che deve fare emergere nella classe dirigente al governo della Regione un grande senso di responsabilità e soprattutto di colpa. Risulta assurdo infatti pensare che anziché creare azioni di sviluppo concrete per il territorio, i fondi regionali e i fondi europei del POR Calabria abbiano generato una decelerazione e ci abbiano addirittura regalato la maglietta di regione più povera d’Italia. 
A questo punto non possiamo che chiedere conto di quanto fatto nel 2012, anno in cui non si è raggiunto il limite minimo di spesa del 48%, e nel 2013 in cui lo si è raggiunto a fatica, sufficiente evidentemente a non farci perdere i fondi (come avvenuto invece nel 2012), ma non ad attivare sviluppo nei territori.

Se la politica comunitaria non basta e il bilancio regionale è bloccato e monopolizzato dalla spesa sulla sanità (della quale gestione ci sarebbe tanto da dire) sarebbe opportuno a questo punto cogliere tutte le occasioni possibili: dagli incentivi nazionali per l’agricoltura a quelli sulle zone industriali e sui poli di innovazione, ricordando a chi forse troppo spesso lo dimentica che sul territorio regionale sono presenti istituzioni e Università di livello elevato e soprattutto, infrastrutture di eccellenza come il Porto di Gioia Tauro. 

Noi ci metteremo il nostro massimo impegno e ci auguriamo di poter presentare al più presto le nostre proposte come segreteria regionale del Partito Democratico, garantendo non una via di fuga per i giovani, ma una ragione per restare.
Massimo Canale

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Casa di Manzoni. Comune, gia' programmata la rimozione delle scritte

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Rozza: “Intervento per rispetto della storia e della cultura della città”

Milano, 30 gennaio 2014 – Una squadra del Nuir del Comune di Milano ha effettuato stamattina un sopralluogo in via Visconti di Modrone 6, casa di Alessandro Manzoni, per verificare l’entità delle imbrattature che appaiono sui muri. E’ stato programmato un intervento di pulitura - che sarà effettuato non appena le condizioni del tempo lo consentiranno – escludendo soltanto la porta, in quanto lo stabile appartiene a privati.

“E’ un intervento dell'Amministrazione per rispetto di Manzoni, della storia, della cultura della città. Auspico che i privati collaborino con il Comune prendendosi cura di edifici come questo che appartengono al patrimonio di Milano”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza.



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Luigi Palamara
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'NDRANGHETA: OPERAZIONE IMMOBILIARE DA 450 MLN, 22 A GIUDIZIO

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Anche esponente Ira e padre calciatore Sculli. Aquino prosciolti   - REGGIO CALABRIA, 30 gennaio 2014 - Ventidue rinvii a giudizio, tre proscioglimenti e due richieste di accesso al rito abbreviato. Lo ha deciso il gup di Reggio Calabria Carlo Alberto Indellicati accogliendo ampiamente l'impianto accusatorio del procuratore aggiunto della Dda Nicola Gratteri, nell'ambito dell'operazione «Metropolis», eseguita dalla Guardia di finanza lo scorso anno a carico di presunti elementi di primo piano delle cosche della 'ndrangheta della Locride coinvolti in una gigantesca operazione immobiliare del valore di oltre 450 milioni di euro. Tra i rinviati a giudizio figurano anche Henry James Fitzsimons, 64 anni, di Belfast (Irlanda), appartenente all'Ira e incaricato dall'organizzazione terroristica che si batte per l'indipendenza dell'Irlanda del nord di ripulire i proventi ricapitalizzandone le risorse finanziarie, e Francesco Sculli (68), funzionario del Comune di Bruzzano Zeffirio, padre del calciatore Giuseppe. 

A giudizio, oltre a Fitzsimons e Sculli, sono finiti, tra gli altri, Rocco Aquino (53), indicato dagli inquirenti come il capobastone della 'ndrangheta di Marina di Gioiosa Ionica, e Rocco Morabito (53), figlio di Giuseppe il «tiradrittu». Prosciolti da ogni addebito Francesco Strangio (60), di San Luca, e Domenico e Nicola Rocco Aquino, quest'ultimo latitante perchè coinvolto nel processo «Crimine».

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Locri, il Presidente del CR Calabria incontra le società calcistiche della Locride

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Evento organizzato dalla Delegazione Distrettuale di Locri

Si è tenuto presso il Palazzo di Città di Locri un incontro – dibattito tra il Comitato Regionale Calabria FIGC - LND, presieduto da Saverio Mirarchi, e le società calcistiche della Locride. L’evento, organizzato dalla Delegazione Distrettuale di Locri presieduta da Carmine Barbaro, ha visto la partecipazione e la presenza di numerose personalità inerenti il mondo calcistico.

All’appuntamento hanno preso parte: il Sindaco della Città di Locri, Giovanni Calabrese, che ha portato i saluti dell’Amministrazione e della città, il Vicesindaco, Raffaele Sainato, la Consigliera Delegata alle Politiche Sportive, Domenica Bumbaca, il Presidente della Delegazione Distrettuale FIGC-LND di Locri, Carmine Barbaro, il Presidente del Comitato Regionale Arbitri, Stefanò Archinà, il Presidente della Sezione Arbitri di Locri, Roberto Rispoli, il Delegato regionale per il calcio a 5, Pino Della Torre, il Responsabile del Settore Giovanile e Scolastico regionale, Piero Lo Guzzo, il Responsabile provinciale degli allenatori di calcio, Saro Bellè, nonché il Presidente del Comitato Regionale FIGC - LND, Saverio Mirarchi.

Numerosi gli spunti emersi, da quelli positivi a quelli negativi, con l’intento di intervenire attivamente proprio su quelle che rappresentano ancora oggi delle difficoltà.
Le società sportive hanno avuto modo di esporre i propri problemi, nonché il proprio punto di vista, direttamente al presidente regionale, che con questa presenza sul territorio, dimostra una sensibilità proprio nei riguardi dei club più piccoli e che operano tra mille difficoltà, soprattutto con i giovani e per i giovani, apportando un valore aggiunto nell’ambito sia sociale che della legalità.
Un incontro positivo che potrà trovare seguito negli anni.

Locri, 30.01.2014

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Montebello Jonico, un villaggio fantasma, soffocato dall'amianto

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Come sono remoti i bei tempi di don Sciarrone e don Caratozzolo, operosi come San Giovanni Bosco, carichi di spiritualità come Sant’Agostino Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica; il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto; risoluti e tenaci come Krol Wojtyla
MONTEBELLO JONICO (Reggio Calabria) UN VILLAGGIO FANTASMA CHE MUORE GIORNO DOPO GIORNO. E FOSSATO, ANCHE
Domenico Salvatore

C’era una volta la ‘grandeur muntebbeddhiciana”. Un presepio di paese bello, pulito, onesto, laborioso, intelligente; dove la solidarietà era la regola e la fratellanza l’imperativo categorico. E non c’era mica bisogno, che il leggendario don Sciarrone dicesse…”Memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris”. Ne convertì tanti di pescatori sulla via di Damasco. La morale cristiana, non era un optional, ma regola di vita. La processione dei vari San Nicola, Sant’Antonio, San Francesco, San Cosimo e Damiano, il Corpus Domini, la Festa dell’Assunta. Poi venne don Rosario Caratozzolo e Montebello scoprì un nuovo Umanesimo. La fioritura delle arti e delle scienze; l’Avviamento Professionale. L’energico sacerdote abbandonò le novantanove pecore al sicuro fra i monti ed andò alla ricerca della pecorella smarrita. E per il ritorno del figliol prodigo alla casa del  padre, macellò il vitello più grasso. Dopo lo storico, misterioso incendio della chiesa-madre, negli Anni Sessanta, si adoperò in tutti i modi possibili ed immaginabili per ricostruirla. Più grande e più bella. Ed ancora è lì, maestosa e celeste. Grande personaggio del Cattolicesimo, diede a tutti i fedeli mariani e marinisti, la speranza, collegata con la fede e la carità. Una Chiesa ‘Faro delle genti’: sana, forte, incorruttibile, illuminante, dietro cui si accodarono intere generazioni, che raggiunsero nel tempo, posti di grande responsabilità nel consorzio civile, nella società civile e non solo. La povertà era un valore aggiunto. ‘Duo que maxima putantur onera, paupertatem et senectutem.

Quelli che sono reputati i due pesi più gravosi, la povertà e la vecchiaia’. La dignità della persona ‘al numero uno’. Fioccarono diplomati e laureati, come la neve a Cortina D’Ampezzo: maestri, ingegneri, dottori, architetti, medici, magistrati, giornalisti, professori, musicisti. Montebello era ‘veramente’ il centro della vita comunale. Grazie anche alla conquista della strada provinciale. I nostri politici del valore di Ignazio Pugliatti, Nino Stillittano, Paolo Barbaro, pressarono affinchè venisse migliorata ed arricchita. Il cavaliere Domenico Tripodi, il mitico “Bosso”, ottenne la concessione delle autolinee. Montebello era collegato con il mondo civile. A ridosso degli Anni Sessanta e Settanta, lo sarà anche la frazione montana di Fossato, ex sede di Comune, nel XIX° secolo. Anch’esso oramai, poco più di un villaggio fantasma. Tiene a malapena, per la forza che proviene dall’ulivicoltura, colonna portante dell’economia locale; assieme alla pastorizia. Tramontati invece, l’artigianato ed il commercio. Un giornalistalistucolo di nostra conoscenza, tacciato di essere…”fanatico, futurista, sognatore, utopista, Indro Montanelli, Enzo Biagi e Andrea Barbaro”, ebbe l’ardire di dirigere un settimanale “Il Provinciale”. E di indicare, non solo, da quelle colonne, un percorso virtuoso per la valorizzazione delle risorse e dei prodotti locali, unici e soli della Valle del Sant’Elia, se non del San Pietro. Che fine hanno fatti i dieci oleifici di Fossato (per difetto) …imbottigliamento dell’olio d’oliva e confettura dei prodotti locali come formaggi, ricotte, uova, cipolle, agli, rosmarino, prezzemolo; un salumificio; una pizzeria; un ristorante ecc. In maniera da dare lavoro ad una trentina di giovani, a parte l’indotto. Ma venne deriso, schernito, beffato e canzonato. 

“Ma chi ‘bbboli, un figghiu ‘i cummari Ciccia?”. Sic transit gloria mundi. La fine di tutte le Cassandre ed i Lacoonte. Molti disfattisti, fatalisti, confusionari, ciarlatani di piazza e demagogisti, sono già passati a miglior vita. Altri, invece ancora calpestano il sacro suol. Vittime della ‘sindrome di Stoccolma’. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. A questo punto solamente la bretelle o pedemontana grecanica, potrebbe salvare capra e cavoli. Darebbe lavoro ai bisognosi e sfogo alla disoccupazione dilagante; ma, al tempo stesso, salverebbe le comunità interne, con tanto di certificato di morte. Valvola di sfogo pure per la città di Reggio Calabria, che avrebbe un bacino congruo, ricco di prodotti tipici locali (carne bovina, suina, equina, cunicola, avicola, caprina, ovina ecc; prodotti dell’agricoltura su vasta scala, tutti al naturale; meglio dei così detti prodotti biologici) a cui attingere per l’approviggionamento idrico, senza dove elemosinare e pietire il miraggio del Menta se non della Menta. Non può fare lo gnorri, la politica così detta ufficiale, ma non solamente quella che fa capo al governatore Giuseppe Scopelliti od al presidente della provincia, Giuseppe Raffa. E prima ancora al sindaco defenestrato, Demi Arena. Serve uno scatto d’orgoglio, per un salto di qualità. Facciamola questa super-strada dell’area grecanica, in partenza dalla Vallata del Valanidi. 

Non perdiamo quest’altro treno; con pretesti che non hanno né capo, né coda; e che non stanno né in cielo, né in terra. L’Europa ci ‘bastona’ perché non abbiamo progetti seri ed inoppugnabili da presentare per un finanziamento pronto cassa? Bene, prepariamone uno, degno di questo nome. Per non doverci rivoltare nella tomba, quando sarà il nostro turno, tutte le volte che i poster, ci chiameranno in causa. Per le nostre responsabilità e competenze.Grazie a Dio, presto o tardi, la Gallico-Gambarie e la Villa San Giovanni-Campo Calabro-Gambarie prenderanno corpo ed anima. Così anche la Super-strada jonica e la trasversale Bagnara- Bovalino-Ardore. Ma al di là dei progetti…futuribili, intanto bisogna pensare al presente. Primum vivere, deinde philosophari. C’è un problema dei problemi, la mortalità nell’Area Grecanica, sino ad  Africo, che la Regione Calabria, ha voluto inserire nell’isola ellenofona. Non ha tutti i torti. Il vecchio Africo od Africo Antico, si trovava e si trova tutt’ora, se volessimo recuperarlo, nel cuore dell’Aspromonte; a ridosso di Roghudi e Roccaforte del Greco. Ma questo è un altro paio di maniche. Ora occupiamoci, hic et nunc, della salubrità dell’aria e delle acque, ma anche dei cibi. Vero punctum dolens. Per ora, ma solo per ora, lasciamo stare le navi dei veleni e gli esperimenti termo-nucleari per cielo, per terra e per mare. Sulla graticola di San Lorenzo, America, Francia e Russia.  Sebbene non sono le sole nazioni, che detengano la bomba atomica od altro materiale bellico. 

Homo homini lupus. Bisogna trovare il coraggio delle scelte. Ubi leonis pellis deficit, vulpina induenda est. Quando manca la pelle del leone, bisogna indossare quella della volpe. (Fedro). A cominciare dai tetti fantasma delle case. Autentici spettri che popolano le nostre contrade. I famigerati ondulati di amianto. Non possiamo scrollarci di dosso responsabilità che sono nostre. I cimiteri dell’area grecanica ( e non solo quella), hanno divorato negli ultimissimi anni, parte del nostro patrimonio economico. Cifre enormi, che ruotano intorno alla pratica del “caro estinto”, se non del funerale sic et simpliciter: corone di fiori, casse da morto, non solo per la qualità del legno (ebano, palissandro, ciliegio, tek, mogano, acero, frassino ecc.) ma anche dei tessuti interni e le imbottiture. Un funerale arriva ‘tranquillamente’ sino a due-tremila euri; se non, quattro-cinque. Poi c’è la cappella, alternativa al loculo singolo o in colombaio. Lì le cifre lievitano sensibilmente; a parte l’illuminazione, la Santa Messa per l’anima del defunto e così via. Ci sembra pure giusto, sacrosanto e legittimo, onorare i nostri cari morti, per carità. Dopo l’Editto di Saint Cloud, emanato il 12 giugno 1804 da Napoleone, che consentiva o stabiliva di seppellire i morti fuori dalle mura della città se non della chiesa, la cultura del cimitero conobbe giorni di grande civiltà. Soprattutto per merito di un grande poeta, Ugo Foscolo. 

Il Foscolo, ha perduto la fede cristiana nell’immortalità dell’anima e considera la ragione, un dono malefico della natura; teoria, che era motivo di pessimismo e disperazione. Le tombe sono, dal punto di vista razionale, inutili, perché con la morte finisce tutto. Benchè Foscolo, creda in una nuova fede, in valori universali (la bellezza, l’amore, la libertà, la patria, la virtù, l’eroismo, la poesia, l’arte, la gloria) che danno un fine ed un significato alla vita dell’uomo. La più grande virtù, è la gloria,   l’unico mezzo di sopravvivenza ideale dopo la morte. Il sentimento della vita, che trionfa sulla morte; le tombe, sono necessarie, perché sono "tramite di corrispondenza di amorosi sensi tra l’estinto e i vivi", e segno della sopravvivenza ideale dell’estinto nel ricordo dei vivi. Ma al di là del valore spirituale o poetico, della cultura dei morti ecc. c’è un problema, legato e collegato alla vivibilità, ma c’è chi la chiami, sopravvivenza. Ci può essere una qualità della vita? Intanto, l’assedio della cronaca. Non passa giorno, senza che il tale sindaco, assessore, consigliere, sindacalista, esponente dell’associazionismo, del volontariato ecc., non lanci un anatema, una scomunica, un allarme sul pericolo leucemia, tumore ed altre malattie infettive, davvero poco allegre. 

Non solo a Melito, Bova, Brancaleone, Africo, Locri, Siderno, Marina di Gioiosa, Roccella, Caulonia, Stilo-Pazzano-Bivongi oppure a Villa san Giovanni, Bagnara, Palmi, Gioia Tauro, Rosarno, Cittanova, Polistena, Taurianova, Oppido, Delianuova eccetera, se non a Reggio Calabria, Motta San Giovanni, Montebello Jonico. Le cause e le concause…fattori ereditari, predisposizione, fattori ambientali, processo d’industrializzazione, discariche fantasma sui greti delle fiumare e torrenti, se non in Aspromonte; inquinamento delle falde acquifere? Sarà, ma intanto i bacini mortiferi, sono dentro i centri urbani, dove il cittadino inerme, suo malgrado è costretto a respirare se non ad odorare i miasmi, le esalazioni nocive, fetide ed irrespirabili, gli olezzi nauseabondi, puzzi, fetori e tanfi letali. In attesa che i camion della spazzatura levino il disturbo; se e quando. Ci sono zone, dove non arrivino da quattro e talora sei mesi. Male malissimo e tuttavia mal minore rispetto alla catastrofe della diossina, che si sprigiona con gl’incendi dei cassonetti. Inutilmente abbiamo pregato i piromani, ignoranti ed analfabeti, ma non sarebbe esagerati chiamarli killers urbani. Più pericolosi dei rifiuti solidi urbani stessi. Questi individui ignobili, spregevoli ed indegni, mettono a repentaglio la salute pubblica, compresa la loro stessa salute e quella dei  loro cari, che dicono di voler salvaguardare; invece, contribuiscono a distruggerla, senza rendersene conto e senza possibilità di salvezza. 

Le piccole nubi tossiche, partono dai cassonetti incendiati o dalla spazzatura bruciata ed entrano in tutti i quartieri, rioni, isolati, complessi residenziali, vie, strade e case. S’infiltrano subdole dappertutto e producono malattie terrificanti, che in poco tempo portano dritti al camposanto. Ma il pericolo costante è rappresentato anche dai tetti di amianto che  tappezzano i tetti delle nostre abitazioni. Gli ondulati di amianto. Piccole concentrazioni di polveri d’amianto, messo fuorilegge dalla legge 257 in vigore dal 28/04/1992,  sono già sufficienti per favorire malattie polmonari come le placche pleuriche, l’asbestosi, il cancro ai polmoni o il mesotelioma (un cancro della pleura o del peritoneo). Per decenni, sono stati tenuti nascosti i potenziali effetti devastanti di una prolungata esposizione alle polveri sottili dell'amianto. Intanto la gente moriva. Tra sofferenze atroci, continue, senza tregua ed incredibili dolori alla schiena che gli impedivano di distendersi, la chemioterapia. Lui o lei che si era trasformato in un cumulo di ossa, spalancava gli occhi e cercava l’ossigeno… I parenti dei malati si sottoponevano a strazianti tour de force in treno ed in macchina, se non con la nave e l’aereo. E s’indebitavano per affrontare la battaglia persa in partenza. Costose medicine, costose cure, costose trasferte, l’albergo e tutto il resto. Viaggi della speranza e della disperazione, che avevano una sola destinazione:il cimitero. Ecco quali disastri produca l’ignoranza. 

L’assenza della comunicazione. La mancanza d’informazione. Non è gratificante, sentirsi dire…”Toh senti chi parla, il professorone, il sapientone; o di essere apostrofato con un’arroganza disarmante…”Ma chi sei? Ma chi ti credi di essere? Non ho bisogno dei tuoi articoli! Io la cultura me la faccio da solo. Ho pure il computer valigetta”. Non pretendiamo di essere simpatici a tutti. Nemmeno Gesù Cristo lo era. Giuda Iscariota, lo tradì con un bacio per trenta denari. Noi esercitiamo il sacro diritto-dovere d’informare. Ognuno, dei nostri lettori sovrani, può liberamente scegliere di bere o non bere all’acqua della comunicazione. L’elettrosmog, infine, non ha quella caratteristiche catastrofiste di cui si parla; spesso a vanvera. Fermo restando il grado di inquinamento, che comunque c’è. Montebello Jonico, bello e impossibile; come dice Gianna Nannini. Ma conserva intatte le arcate medievali in buono stato. Sede di due castelli. Il primo dei baroni Abenavoli, era stato costruito in cima alla collina; nel punto dove oggi, sorge il cimitero. Il secondo dei conti Piromallo Capece Piscicelli, lo si può ammirare in piazza, di fronte alla chiesa dell’Assunta. Ci sono tante storie. Compresa quella del famoso “Reddito di Sant’Antonio”, che porta a villa Bellini a Catania. Montebello esisteva già prima dell’anno Mille; nel 974,  fu invasa dall’emiro arabo, Abu Al Kasam. Ma lo storico Pensabene collocava Montebello fra le roccaforti del generale Cesare Ottaviano Augusto e del suo plenipotenziario Messalla; durante la Guerra Siciliana, combattuta e vinta contro Pompeo Sesto, figlio di Gneo, rivale di Giulio Cesare, che aveva la sua roccaforte ai Giardini Naxos. Sarà, ma intanto bisogna procedere alla bonifica dei tetti di amianto. Un’occasione storica giusta per i commissari, che si sono insediati al Comune di Montebello, dopo lo scioglimento per mafia, per entrare e rimanere nella Storia. Sebbene, abbiamo i nostri dubbi. A titolo di cronaca si è insediato da poco, un nuovo parroco, Don Giovanni Gattuso, che pare, sia partito con il piede giusto e che abbia conquistato il cuore della gente.

Domenico Salvatore



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Polistena, Baglìo (Sel): «Per battere Tripodi servono solo verità e rinnovamento»

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Polistena (Reggio Calabria) – In vista della prossima tornata amministrativa per le comunali 2015, Sinistra Ecologia Libertà esplicita, apertis verbis, per mezzo del suo coordinatore cittadino i propositi di voler offrire all’elettorato polistenese una nuova possibilità di scelta con una vision fondata su di un imperativo:  rinnovamento. E non solo di idee ma anche (e soprattutto) anagrafico. E pur senza citarlo il riferimento a qualche "ingombrante" alleato appare chiaro. Facce nuove quindi, propositi moderni, con uno sguardo al migliore passato della tradizione politico-culturale polistenese ma con un’altrettanta attenzione rivolta alle vere esigenze della città: incoraggiare politiche per il lavoro, servizi sociali più calibrati ai bisogni, rigenerazione dell’assetto urbano, un piano di opere pubbliche realmente necessarie ed un continuo impegno contro la criminalità organizzata. «Si è aperta per noi – afferma Antonio Baglìo – un fase nuova che ci vede ancora più vicini alla gente per raccogliere le istanze che vengono dal basso». 


Una necessità che si concretizza «non più nelle segrete stanze del potere» ma lavorando ad un progetto serio e credibile che possa trovare il consenso dei cittadini. L’idea non è più quella di riproporre le grandi ammucchiate anti-Tripodi ma di concentrarsi alla costruzione di un programma condiviso con un’aggregazione civica dove a far da protagonista saranno le novità. «Le prossime comunali – chiarisce Baglìo - non dovranno essere una corsa a due tra i pro-Tripodi ed i contro Tripodi con progetti solo finalizzati alla sconfitta del sindaco: al contrario, dovranno essere una nuova possibilità di scelta per gli elettori». Un impegno arduo – s’intende - su cui occorrerà lavorare concretamente dialogando con tutti per poi fare una sintesi con le migliori scelte condivise, dando vita ad una sorta di operazione verità per informare su come la città sia stata realmente governata da Tripodi. «Il giovane sindaco non ha mai rotto col vecchio modo di fare politica – chiarisce – partendo dai metodi e finendo al linguaggio. E’ evidente che ciò è servito a mascherare il fallimento della sua amministrazione: hanno affossato l’economia ed effettuato una serie di scelte a solo danno della città, dalla rimodulazione dell’imu ai parcheggi, dai lavori pubblici all’assegno di sopravvivenza che ha solo tolto dignità non creando un minimo d’impiego come poteva pur fare. Dunque solo slogan». L’antidoto è allora la ricerca del dialogo a 360° dove si acclara che la figura del nuovo sindaco dovrà avere alcune irrinunciabili caratteristiche: essere una figura nuova che scinda col passato, che rappresenti il programma concretizzato dalle necessità della gente e che non perda tempo a rimbeccare le negatività dell’operato Tripodi. Anche sulla questione primarie cittadine avanzate da Cullari, Baglìo appare determinato: «hanno un senso solo se compiute nell’ambito della stessa aggregazione politica; diversamente potrebbero essere persino dannose». 


E poi incalza «abbiamo già sperimentato che non si vincono le elezioni con una mera accozzaglia numerica. E’ bene ribadire che si vince soprattutto spendendo la propria credibilità politica, non facendo liste contro, ma solo programmando a favore della città. La lunga stagione delle contrapposizioni perenni deve finire». Il fondamento di questi propositi saranno le scelte da fare. E Baglìo cita tre punti: cultura, che dev’essere resa massimamente fruibile attraverso una migliore pubblicità dei tesori della cultura polistenese; sanità, potenziando e modernando la struttura ospedaliera premendo allo scopo sulla politica regionale e le scuole, da tutelare e valorizzare poiché da sempre rappresentano un valore aggiunto alla città «che non ci si può permettere di sciupare».

 

Giuseppe Campisi 

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Il TAR accoglie il ricorso di Torino e Cuneo contro i tagli al trasporto pubblico

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Il TAR Piemonte ha accolto oggi i ricorsi fatti dai comuni di Torino e Cuneo sui tagli al trasporto pubblico previsti dalla Regione Piemonte: il tribunale ha accolto l’istanza di sospensiva dell’approvazione del nuovo Programma Triennale dei Servizi proposta dall’Amministrazione Comunale il 22 ottobre 2013.

 

Con la sospensiva il TAR ha fatto obbligo alla Regione Piemonte di rideterminare i provvedimenti in considerazione “dell’incidenza dei tagli disposti … sulle somme dovute per servizi già espletati, della centralità, nella materia in questione, del rispetto del principio della concertazione e della necessità, per misure come quelle oggetto di causa in grado di modificare sensibilmente il sistema dei servizi pubblici (già oggetto di stringenti provvedimenti di riduzione dei trasferimenti), di un’approfondita istruttoria, dell’adozione di criteri di calcolo condivisi nonché di una dettagliata motivazione”.

 

“Una sentenza giusta”, ha commentato Claudio Lubatti, Assessore ai Trasporti, Infrastrutture e Viabilità del Comune di Torino, “che certifica la necessità concreta di rivedere la ripartizione delle risorse, in assenza delle quali le aziende di trasporto pubblico locale non sarebbero in grado di soddisfare la domanda crescente dei territori”.

 

”Sono soddisfatto”, ha aggiunto Davide Dalmasso, Assessore all’Ambiente, Mobilità, Trasporti, Energia, Protezione Civile e Parco Fluviale del Comune di Cuneo, “nel vedere che il Tribunale ha accolto in via preliminare le nostre istanze. Confido ora in un accordo con la Regione Piemonte che ci consenta di definire risorse pubbliche che soddisfiNO l’esigenza di mobilità del nostro Comune”.

 

  

 

Torino, 30 Gennaio 2014

 


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Luigi Palamara
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Knox condannata a 28 anni e sei mesi e Sollecito a 25 anni

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Amanda: mi aspettavo di meglio dalla giustizia italiana. Raffaele: annichilito
Colpevoli
Knox  condannata a 28 anni e sei mesi e Sollecito a 25 anni
Dopo una grande attesa di più di 12 ore, poco prima delle 22, è arrivata la sentenza della Corte d'appello di Firenze per l'omicidio di Meredith Kercher uccisa il primo novembre 2007. Divieto di espatrio per Sollecito e nessuna misura cautelare per Knox. Impassibili i familiari di Meredith alla lettura della sentenza. Hanno stretto le mani ai loro legali e hanno scambiato qualche parola con il pg. La Knox in America, "impietrita, ma non ha pianto"; Sollecito non era presente

l giallo di Perugia
Amanda e Raffaele nuovamente condannati per l'omicidio di Meredith Kercher: 28 e 25 anni
Ribaltata la prima sentenza di appello: dopo oltre 12 ore di camera di consiglio, la Corte di Assise di Appello a Firenze ha stabilito il divieto di espatrio per Sollecito e nessuna misura cautelare per Amanda. Raffaele "annichilito", Amanda "mi aspettavo di meglio dalla giustizia italiana"

di Carlotta Macerollo
31 gennaio 2014
Dopo 12 ore di camera di consiglio, Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 anni per l'omicidio di Meredith Kercher: questa la sentenza della Corte d'Appello di Firenze che ha stabilito anche il divieto di espatrio per Sollecito, ma nessuna misura cautelare per Amanda Knox. Impassibili i familiari di Meredith Kercher alla lettura della sentenza di condanna: hanno stretto le mani ai loro legali e hanno scambiato qualche parola con il pg. L'avvocato della famiglia Kercher: giustizia è stata fatta con la sentenza. 

Amanda impietrita ma non ha pianto: "Mi aspettavo di meglio"
"Essendo stata in passato giudicata innocente, mi aspettavo di meglio dal sistema giudiziario italiano. Contro di me un apparato accusatorio inesistente". Così Amanda Knox commenta, in una nota, la condanna dalla Corte d'Appello di Firenze. La Knox è rimasta "impietrita" appena saputa la sentenza di condanna, ma non ha pianto e non ha parlato. Così uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova, che ha comunicato, via telefono alla studentessa americana che è a casa della madre, la decisione della corte d’appello di Firenze. L’altro suo difensore Luciano Ghirga ha commentato: "È stata una bella botta, faremo ricorso, Amanda è innocente". "Sono spaventata e rattristata da questa sentenza ingiusta", ha detto Amanda Knox alla Abc. 
Raffaele "annichilito"
Ha appreso della sentenza di condanna nell'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher
dalla televisione, Raffaele Sollecito, che è apparso "annichilito" ad uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori. Il giovane pugliese è rimasto senza parole.

"Impugneremo la sentenza"
"Impugneremo la sentenza", ha detto Giulia Buongiorno, legale di Raffaele Sollecito. Un processo "vuoto di prove e di indizi. Lo abbiamo dimostrato. Questo è solo un passaggio". "Questo processo - ha sottolineato l'avvocato Bongiorno - è andato non bene ma benissimo. Perché é assolutamente vuoto di prove e di indizi. Crediamo di averlo dimostrato. Il fatto che questo sia stato l'esito allunga solo la fatica e la sofferenza di Raffaele". Riguardo al ricorso in Cassazione, il difensore di Sollecito ha detto che "ci sarà ancora un ping pong". "Non credo - ha aggiunto - che possa esserci una motivazione idonea a giustificare la presenza di Raffaele nella casa del delitto. C'è una perizia geometrica che lo esclude".

Difesa Amanda: "Una bella botta"
"E' stata una bella botta, faremo ricorso, Amanda è innocente": così uno dei difensori di Amanda Knox, Luciano Ghirga, commentando la sentenza. "Sono molto dispiaciuto di questa decisione. Ho sempre creduto nella totale autonomia dei giudici di Firenze e dal punto di vista processuale non ho nulla da dire. Ma abbiamo ancora della strada da percorrere", ha detto Ghirga. "La lunga discussione - ha detto ancora il legale - dimostra che ci sono stati temi controversi. La strada del ricorso dopo il rinvio è molto difficile da determinare ma siamo pronti a una nuova battaglia".

Sollecito e Amanda assenti in aula
Sollecito, in aula in un primo momento, ha poi deciso di andare via e quindi non era in aula al momento della sentenza, ma a casa di alcuni parenti a Firenze. Uscendo ha anche stretto la mano e scambiato un sorriso con Patrick Lumumba, il musicista coinvolto nell’indagine sull’omicidio di dalle dichiarazione di Amanda Knox ma poi risultato estraneo al delitto e quindi prosciolto. Amanda Knox ha atteso la sentenza a Seattle insieme alla madre. I suoi avvocati, dopo averla sentita al telefono, l’hanno definita "agitatissima". 

Il processo
In primo grado, a Perugia, Amanda venne condannata a 26 anni e Raffaele a 25. In Appello vennero assolti. La Cassazione ha poi annullato quella seconda sentenza ordinando un nuovo appello, quello in corso a Firenze. "La strada per una nuova assoluzione è stretta", hanno più volte commentando i difensori. Il magistrato di Firenze ha scartato il movente del gioco erotico finito male prospettato dall'accusa a Perugia. Secondo la sua ricostruzione, la causa dell'omicidio sono vecchi attriti fra Amanda e Meredith per la pulizia della casa, che quella sera esplosero quando Amanda e Raffaele presero le difese di Rudy Guede (già condannato in via definitiva a 16 anni) che, ospite, era andato in bagno lasciandolo sporco.

Grande attenzione mediatica
Grande l'attenzione mediatica sul processo: dalla prima udienza sono accreditati 400 giornalisti di tutto il mondo. In questi ultimi due giorni il numero è salito a oltre 500.


Ecco la cronologia della vicenda:

1 NOVEMBRE 2007 - Meredith, studentessa inglese di 22 anni, in Italia per Erasmus, viene ammazzata in serata con una coltellata alla gola nel proprio appartamento. Il corpo viene trovato il 2 novembre in camera da letto, coperto da un piumone.

6 NOVEMBRE 2007- In carcere finiscono Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba Diya. Amanda, 20 anni, americana (di Seattle), era la coinquilina di Meredith e studia all’Università per stranieri di Perugia. Sollecito, 24 anni, pugliese, laureando in ingegneria, ha da un paio di settimane una storia con Amanda. Lumumba, 38 anni, originario dell’ex Zaire, dal 1988 vive in Umbria dove gestisce un pub in cui lavorava Amanda. Tutti e tre si dichiarano estranei all’omicidio. Contro Patrick ci sono le dichiarazioni di Amanda, ma lui sostiene che si trovava nel suo locale, cosa confermata da un professore universitario.

9 NOVEMBRE 2007- Il gip convalida i fermi.

15 NOVEMBRE 2007- Tracce del dna di Meredith e Amanda vengono rilevate su un coltello da cucina sequestrato a casa di Sollecito.

19 NOVEMBRE 2007 - Rudy Hermann Guede, 21 anni, ivoriano vissuto a lungo a Perugia dove è stato in affidamento presso una famiglia, è ricercato per omicidio aggravato e violenza sessuale.

20 NOVEMBRE 2007 - Patrick Lumumba viene rimesso in libertà mentre Rudy è bloccato dalla polizia a Magonza, in Germania.

6 DICMEBRE 2007 - Rudy è trasferito in Italia.

27 MAGGIO 2008 - Il gip Claudia Matteini archivia il procedimento penale nei confronti di Patrick Lumumba.

19 GIUGNO - I pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi depositano l’atto di chiusura indagini. Per loro Mez fu uccisa da Amanda, Raffaele e Rudy per futili motivi.

16 SETTEMBRE 2008 - Il gup Paolo Micheli accoglie la richiesta di rito abbreviato per Rudy Guede.

18 OTTOBRE 2008 - Al termine della loro requisitoria i pm chiedono al gup di Perugia la condanna all’ergastolo per Guede e il rinvio a giudizio per Sollecito e la Knox.

28 OTTOBRE 2008- Il Gup condanna a 30 anni di reclusione Rudy e manda a processo Amanda e Raffaele.


18 GENNAIO 2009 - Inizia il processo per Amanda e Raffaele.

18 NOV EMBRE 2009 - Si apre davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Perugia il processo d’appello nei confronti di Rudy Guede.

5 DICEMBRE 2009 - La corte d’Assise di Perugia,escludendo le aggravanti, condanna Amanda a 26 anni di carcere e Raffaele a 25.

22 DICEMBRE 2009- La corte d’Assise d’Appello riduce da 30 a 16 anni la pena inflitta a Rudy. Concesse le attenuanti generiche.

4 MARZO 2010 - Depositate le motivazioni della sentenza di primo grado nei confronti di Amanda e Raffaele. Hanno ucciso spinti da un movente «erotico, sessuale, violento».

22 MARZO 2010- Depositate anche le motivazioni sulla condanna a Rudy Guede: «concorse pienamente», scrivono i giudici della Corte d’Assise d’Appello, all’omicidio di Meredith.

24 NOVEMBRE 2010 - Si apre il processo d’appello per Amanda e Raffaele.

16 DICEMBRE 2010 - La Cassazione conferma la condanna a 16 anni per Rudy Guede. La pena diventa così definitiva.

18 DICEMBRE 2010 - La Corte d’assise d’Appello di Perugia accoglie la richiesta delle difese per una nuova perizia del Dna presente sul coltello considerato l’arma del delitto e sul gancetto del reggiseno di Mez. Gli accertamenti tecnici, diranno sei mesi dopo i consulenti della corte, «non sono attendibili».

4 OTTOBRE 2011 - La corte d’Assise d’appello assolve i due imputati dall’omicidio «per non avere commesso il fatto» e ne dispone la scarcerazione. Il pg ne aveva chiesto l’ergastolo.

15 DICEMBRE 2011 - Depositate le motivazioni. Secondo i giudici di secondo grado i "mattoni" su cui si è basata la condanna "sono venuti meno": c’è una "insussistenza materiale" degli indizi, dalle tracce di Dna all’arma del delitto. E l’ordinamento "non tollera la condanna dell’innocente".

25 MARZO 2013 - Il processo ad Amanda e Raffaele approda in Cassazione. Il pg chiede l’annullamento della sentenza di assoluzione, definita un "raro concentrato di violazioni di legge e di illogicita".

26 MARZO 2013 - È da rifare il processo d’appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher: lo ha deciso la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del Pg che ha chiesto l’annullamento della sentenza di secondo grado con cui erano stati assolti i due ex fidanzati "perché il fatto non sussiste".
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Luigi Palamara
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DIRETTORE RADIO RAI COLTO DA MALORE, TRASPORTATO IN OSPEDALE

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ROMA, 31 gennaio 2014 - Il direttore di Radio Rai, Nicola Sinisi, è stato colto in serata da un malore e trasportato in codice rosso all'ospedale Umberto I di Roma. Sinisi avrebbe accusato un malore mentre si trovava ancora all'interno della sede Rai. 


14/11/2013
Rai: Nicola Sinisi alla guida della direzione Radio

Roma, 14 novembre 2013 - Il consiglio di amministrazione della Rai presieduto da Anna Maria Tarantola, nell'odierna seduta ha provveduto al completamento dell'assetto di vertice di Rai World, designando, su proposta del Direttore Generale, Luigi Gubitosi, per la carica di consigliere di amministrazione Bruno Socillo, indicandolo anche come Presidente e Stefania Cinque quale Direttore Generale. Inoltre il Consiglio, sempre su proposta del Direttore Generale, ha nominato Nicola Sinisi, Direttore della Direzione Radio e Paola Marchesini vice Direttore con delega sulle strutture Produzione e Risorse Radiofoniche. Nuovo Direttore dei Canali Radio di Pubblica Utilita' e' stato nominato Danilo Scarrone. Infine su proposta del Direttore Eleonora Andreatta sono stati nominati vice Direttori di Rai Fiction Luca Milano, Francesco Nardella e Ivan Carlei. Tutte le nomine - informa una nota della radiotelevisione di Stato - sono state votate all'unanimita'. 
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MALTEMPO: CROLLA TRATTO MURA MEDIEVALI A VOLTERRA

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Evacuate 11 famiglie, oggi chiuse alcune scuole - VOLTERRA (PISA), 31 gennaio 2014 - Un tratto di circa 30 metri delle mura medievali di Volterra, in provincia di Pisa, è crollato in seguito alla forte pioggia caduta nella zona. Il crollo si è verificato nel centro storico della città, dove anche la sede stradale ha ceduto. I disagi più gravi si sono verificati nel centro storico, in corrispondenza della piazzetta dei Fornelli dove sono crollati circa 30 metri di mura medievali oltre alla sede stradale. A causa del crollo sono state evacuate 11 abitazioni i cui proprietari sono stati collocati dall'amministrazione comunale negli alberghi o in altre abitazioni. Per la giornata di oggi il sindaco Marco Buselli ha emesso un'ordinanza per la chiusura delle scuole elementari e medie dell'istituto Jacopo da Volterra e dei licei della città. Stesso provvedimento a Saline di Volterra dove rimarranno chiuse le scuole elementari e medie a causa del livello di guardia raggiunto dal Cecina. Al momento risulta chiusa la strada comunale di Santa Margherita per una frana

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Comune di Milano, attività del 31 gennaio 2014

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EDUCAZIONE. COMUNE: ISCRIZIONI A NIDI E MATERNE DAL 14 FEBBRAIO AL 14 MARZO 
Cappelli: "Maggiore attenzione a chi ha perso il lavoro in questo momento di crisi" 

Milano, 31 gennaio 2014 – Dal 14 febbraio al 14 marzo sarà possibile presentare le domande on line per l’iscrizione ai nidi e materne nell’anno scolastico 2014/2015. 
Il Comune ha pubblicato oggi sul sito www.comune.milano.it (Come fare per > Educazione e Istruzione > Nidi d’infanzia > Nidi d’infanzia: come iscriversi) le procedure per l'iscrizione e i criteri per la formazione delle graduatorie, elaborati insieme alle rappresentanze cittadine dei genitori. Entro la fine di maggio verranno rese pubbliche le graduatorie definitive. 

“In questo momento di crisi abbiamo rivolto una particolare attenzione ai genitori che hanno perso il lavoro - ha detto l’assessore all’Educazione e Istruzione Francesco Cappelli - attribuendo un punteggio alto anche ai lavoratori atipici oggi disoccupati. L’Amministrazione ha lavorato insieme alle famiglie per la definizione dei criteri di iscrizione: continueremo a confrontarci con i genitori, perché la loro partecipazione è fondamentale alla vita dei servizi all’infanzia”. 

Le iscrizioni avvengono online, così come accade regolarmente dall’anno scolastico 2005-06. A partire dal 14 febbraio sarà disponibile sul sito web www.comune.milano.it un apposito percorso: “Iscrizioni 2014 – Servizi all’Infanzia”. Inoltre, per chi non ha la possibilità di accedere al web, è prevista la raccolta delle iscrizioni in alcuni sportelli in città, prenotando un appuntamento allo 02.02.02 (attivo 24 ore su 24) da martedì 18 a giovedì 27 febbraio. 

È importante ricordare che l’ordine cronologico di presentazione delle domande non costituisce in alcun modo un titolo di priorità nella formazione delle graduatorie. 

Gli open day nei Servizi all’Infanzia si terranno il 3, 4 e 5 febbraio dalle 16.30 alle ore 18.30. 

TAVOLO SVILUPPO. PISAPIA: “DECISI INCONTRI PERIODICI, LAVORIAMO SU CITTÀ METROPOLITANA” 

Milano, 31 gennaio 2014 – “Abbiamo deciso tutti insieme di fissare incontri periodici, ci vedremo almeno una volta ogni due mesi, per discutere le priorità e i bisogni della città. Il mio invito è stato accolto favorevolmente e di questo ringrazio tutte le parti sociali e le categorie che erano sedute al Tavolo. Si è trattato di un incontro costruttivo con uno spirito di collaborazione positivo, il miglior viatico per affrontare i problemi e trovare soluzioni efficaci”. 
  
 Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia al termine dell’incontro del Tavolo Sviluppo Milano. 

“Il primo tema su cui abbiamo stabilito di lavorare è quello della Città metropolitana. Nelle prossime settimane verrà definito il quadro legislativo in Parlamento ed è evidente che questo riguarda non solo le Istituzioni, ma anche tutte le categorie produttive. Ci saranno incontri e gruppi di lavoro che individueranno delle proposte concrete per cogliere meglio le opportunità della Città metropolitana, proposte che saranno poi valutate nelle riunione del Tavolo Sviluppo”, ha concluso il Sindaco Pisapia. 

DOMANI ALLE ORE 12 IL SINDACO PRESENTA LE NUOVE INIZIATIVE PER I GIOVANI 

Milano, 31 gennaio 2014 - Domani, sabato 1 febbraio 2014, alle ore 12 presso la Sala dei Pilastri della Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4 il  Sindaco Giuliano Pisapia presenterà le nuove iniziative dell'Amministrazione comunale per i giovani. Saranno presenti gli assessori alla Cultura Filippo Del Corno e alle Politiche per il lavoro Cristina Tajani, insieme al delegato del Sindaco per le Politiche giovanili Alessandro Capelli. 

TRIENNALE. PISAPIA: “POSITIVA SCELTA UNANIME DEL PRESIDENTE” 
Il Sindaco: “Buon lavoro a De Albertis” 

Milano, 31 gennaio 2014 - “Considero molto positivamente il fatto che il nuovo Consiglio di Amministrazione della Triennale abbia nominato all’unanimità il proprio Presidente. Questo dimostra che c’è una unità di intenti e di obiettivi che può solo giovare alla Triennale. Congratulazioni e buon lavoro a Claudio de Albertis che continuerà a guidare un’istituzione culturale importante e prestigiosa come è la Triennale”. 

Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia commentando la conferma di Claudio De Albertis a Presidente della Triennale. 

“Sono certo che il Presidente De Albertis proseguirà il lavoro svolto in questi anni valorizzando sempre più il ruolo della Triennale, un’istituzionale che sarà fortemente impegnata nell’offerta culturale di Milano in occasione dell’Esposizione Universale del 2015”. 

WELFARE. TERZO FORUM DELLE POLITICHE SOCIALI, GLI APPUNTAMENTI DI DOMANI DELL’ASSESSORE MAJORINO 

Milano, 31 gennaio 2014 – Domani, 1° febbraio, giornata conclusiva del Terzo Forum delle Politiche sociali. L’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, sarà presente ai seguenti appuntamenti: 

ore 9,30 – Sala Alessi, Palazzo Marino. Il lavoro per tutti. Davvero, però. La scommessa del CELAV, la nuova fase delle Cooperative di Tipo B. Interviene anche l'assessore alle Politiche del lavoro, Cristina Tajani. 

ore 11.45 – Viale Majno 3 - Presentazione del progetto “La casa delle relazioni” con gli operatori e il presidente di Comunità Nuova, Don Gino Rigoldi.  Viale Majno è uno dei beni confiscati alla mafia a un passo dalla Prefettura. Domani il Comune consegnerà le chiavi all’Associazione. 

ore 15 - via Padre Luigi Monti 16, presentazione del progetto “Riguarda Niguarda” in collaborazione con Diapason Cooperativa. Intervengono anche l’assessore alla Casa e Demanio, Daniela Benelli e l’assessore alla Sicurezza, Inclusione Sociale e Volontariato, Marco Granelli. 

ore 17 – Sala 400 in via Milazzo 9, proiezione del film La mafia uccide solo d’estate e dibattito “Dalla politica sociale la cultura della legalità e viceversa” presso Cinema Anteo. Intervengono il presidente onorario di Libera, Nando dalla Chiesa, la giornalista Barbara Sorrentini e il regista del film Pierfrancesco Diliberto in arte “PIF”.

ARTE CONTEMPORANEA. LUNEDI' AL PAC ASSESSORE DEL CORNO A PRESENTAZIONE MIART 2014 

Milano, 31 gennaio 2014 - Lunedì 3 febbraio, alle ore 12, presso il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, in via Palestro 14, l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno interviene alla presentazione della diciannovesima edizione di Miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea che si svolgerà a Milano dal 28 al 30 marzo 2014, e illustra le iniziative del Comune realizzate in occasione di Miart 2014. 

Intervengono Michele Perini, presidente Fiera Milano SpA, e Vincenzo De Bellis, direttore artistico Miart 2014. 


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TAVOLO TECNICO SU BUCITA. CONSIGLIO APPROVA ALL' UNANIMITA'

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TAVOLO TECNICO SU BUCITA

CONSIGLIO APPROVA ALL’UNANIMITA’

CAPUTO: “GRANDE RISULTATO”

 

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si impegna il Presidente Scopelliti e la Giunta a richiedere al Dirigente generale delle Politiche Ambientali l’insediamento di uno specifico tavolo tecnico al fine di valutare tutte le soluzioni possibili volte ad eliminare l’utilizzo dell’impianto di Bucita. A presentare il documento a inizio seduta il consigliere regionale di Forza Italia nonché presidente della I Commissione permanente affari istituzionali, Giuseppe Caputo, che ha chiesto e ottenuto una inversione dell’ordine del giorno. E’ seguito un dibattito che ha fatto registrare una serie di posizioni, ma anche una condivisione favorevole delle forze di opposizione presenti in aula. Dopo due ore di interruzione dei lavori consiliari si è pervenuti alla decisione di costituire un tavolo tecnico che dovrà essere immediatamente convocato.  Per il Consigliere Caputo si tratta di un “grande risultato” che consentirà di valutare attentamente soluzioni alternative all’impianto di Bucita. “Nei giorni scorsi – afferma il Consigliere Caputo - ho provato una sensazione di vergogna nel dover chiedere aiuto al Prefetto di Cosenza perché credo sia compito della politica dover affrontare e risolvere, mediante un’attenta capacità di ascolto, le problematiche di un territorio”.  L’obiettivo è quello di  rivedere il capitolato speciale d'appalto del bando per l'affidamento del servizio di accettazione, imballaggio, stoccaggio temporaneo, carico, trasporto, recupero e/o smaltimento in ambito internazionale comunitario dei rifiuti aventi codici CER (20.03.01) prodotti nel territorio della regione Calabria.  Un segnale chiaro che indica la volontà del Consiglio regionale di tutelare una fascia di territorio che ha già pagato tanto in termini di abbancamento di rifiuti e che ora non è più disposta a svolgere il ruolo di "pattumiera" della Calabria. Nella premessa, il Consigliere Caputo sottolinea infatti come quanto previsto dal bando abbia determinato la ferma mobilitazione del comprensorio, contrario a fare del sito di Bucita la meta di circa 750 tonnellate quotidiane di spazzatura da imballare e poi trasferire presso il porto di Corigliano dove è previsto l'imbarco su navi dirette in Olanda. A suscitare, inoltre, perplessità, è il fatto che tutto sia stato deciso senza coinvolgere le amministrazioni comunali interessate, i consiglieri regionali del territorio e la IV commissione regionale "Ambiente e territorio". A tutela della salubrità e dello sviluppo di questa fetta di comprensorio, il Consigliere Caputo ricorda che l'impianto di Bucita ricade in una zona ad alta densità agricola nonché a vocazione turistica, elencando gli insediamenti alberghieri presenti nelle vicinanze, che il prossimo anno assumeranno il marchio Valtur, nonché l'Acquapark Odissea 2000 che rappresenta una delle maggiori strutture ricettive del meridione. Entrando poi nello specifico, il Consigliere Caputo ribadisce come l'impianto tecnologico di Rossano, trattandosi di uno dei pochi funzionanti in Calabria, sia sempre stato usato in maniera sovradimensionata rispetto alle sue capacità divenendo anche meta, in seguito alle ordinanze emesse in passato dal Commissario delegato, di rifiuti provenienti dall'intera regione. Il che ha destato forte allarme nella popolazione, che si è costituita in comitati spontanei richiamando l'attenzione anche sul danno ambientale causato dall'ingente traffico di automezzi pesanti, nella contrada e lungo la ss 106 bis, e dalla scia di percolato seminata sull'asfalto. Ricordando, infine, come pur destinataria di un finanziamento specifico pari ad euro 3.905.112,40, la discarica di Olivellosa non sia ancora stata bonificata, il consigliere Caputo ribadisce al presidente Scopelliti che lo scorso 28 gennaio i sindaci di Rossano e Corigliano hanno incontrato il Prefetto di Cosenza al quale è stato chiesto di intervenire al fine di scongiurare l'ipotesi di utilizzare il sito di Bucita.




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Regione Calabria, 31 gennaio 2014: le dichiarazioni

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Reggio Calabria, 31. 01.2014 - “La politica non sta a guardare e, a fronte dell’efferato omicidio del piccolo Cocò, non ha esitato a farsi carico della doverosa esigenza di convocare la Commissione anti ’ndrangheta presso il Comune di Cassano allo Ionio proprio per lasciare un segno tangibile, direttamente sul territorio, ove a vincere non può essere sempre l’anti Stato”.
A dirlo, è il consigliere regionale Aurelio Chizzoniti che ha formalizzato la proposta della riunione itinerante della Commissione presieduta da Salvatore Magarò accolta all’unanimità dai componenti. “Non posso non sottolineare il grande senso di responsabilità di tutti i colleghi che, partecipando ai lavori, non hanno esitato a condividere l’iniziativa che vuole anche essere una risposta ed un incoraggiamento istituzionale alle Forze dell’Ordine ed alla magistratura impegnati in una delicatissima indagine alla cui conclusione guarda l’intera comunità calabrese. Siamo sicuri che i crudeli responsabili dell’eccidio non la faranno franca, restituendo, così, serenità e giustizia al laborioso popolo della Sibaritide”.    

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La Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, presieduta da Salvatore Magarò, ha espresso parere favorevole su entrambi i punti all’ordine del giorno della seduta odierna. 
L’organismo consiliare, riunitosi nel pomeriggio nel corso di una giornata intensa che ha visto l’inaugurazione del Polo culturale e la riunione del Consiglio regionale, ha dato il via libera alla proposta di legge che detta norme per l’esenzione dei tributi regionali per le vittime della criminalità organizzata, dell’usura, dei testimoni di giustizia e di coloro che abbiano riportato una invalidità permanente e dei loro superstiti. Disco verde anche alla proposta di legge al Parlamento che introduce norme in materia di contrasto alle organizzazioni criminali. 
Inoltre, la Commissione, accogliendo la richiesta avanzata dal consigliere Aurelio Chizzoniti e le sollecitazioni giunte dal consigliere Gianluca Gallo, ha deciso di tenere la prossima seduta a Cassano Ionio, anche a seguito dell’atto criminale perpetrato nei confronti del piccolo Cocò Campolongo, brutalmente ucciso e bruciato nella macchina insieme con due persone. 
“Non si tratterà di mera commemorazione: la morte del piccolo Cocò impone risposte e soluzioni serie e concrete- sottolinea il presidente Magarò-. Un atto che ci indigna e ci ferisce da cittadini e da rappresentanti delle Istituzioni che ancor di più hanno il dovere di rapportarsi, con spirito critico ed operativo, a quanto succede nella nostra terra dove il cappio della criminalità è sempre più asfissiante e blocca ogni tentativo di risalita. Oggi ancor più di ieri, in considerazione dell’efferatezza e della crudeltà che la malavita di cui la malavita ha fatto tragicamente sfoggio – dice ancora Magarò – è indispensabile reagire individuando e adottando proposte concrete, capaci di creare le condizioni per lo sviluppo sociale, culturale ed economico attraverso il quale giungere a debellare un male endemico che rischia di ipotecare pesantemente l’avvenire della terra di Calabria”. 
“Vogliamo dare un ulteriore e chiaro segnale della presenza delle istituzioni regionali al fianco delle popolazioni locali duramente provate dai recenti, tragici fatti di cronaca- dichiara Gianluca Gallo-. Ed è in quest’ottica che s’inserisce la missione cassanese della Commissione regionale antimafia, che fisseremo agli inizi della settimana entrante e che avrà comunque luogo entro la metà di febbraio”.

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“Sulla questione di Gioia Tauro e sulle armi chimiche siriane, la Conferenza dei capigruppo non può impedire al Consiglio regionale di discutere e deliberare. Non si può relegare l’Assemblea regionale ad un ruolo di esclusiva tribuna per una informativa deludente e priva di efficacia politica ed istituzionale da parte del presidente della Giunta regionale”.
A dirlo, è il consigliere regionale Carlo Guccione per il quale “alla luce di quanto è successo stasera, sarebbe stato persino più dignitoso se il Consiglio regionale non fosse stato investito di questa problematica”. 

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“La dichiarazione stizzosa e inconsistente dell’assessore provinciale Rao sull’istituendo ‘Distretto Agroalimentare di Qualita’ della Piana di Gioia Tauro si commenta da sola. Il tono utilizzato dimostra in modo lapalissiano che la sua è solo una banale polemica politica, frutto di livore generalizzato verso l’intera Amministrazione regionale”. 
E’ quanto afferma il Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” Candeloro Imbalzano, che ricorda come “in questi anni, checché ne pensi il solo Rao, si è sforzato di orientare l’attenzione della Regione con iniziative recepite all’unanimità dal Consiglio regionale, verso l’agricoltura, e non solo, della Piana di Gioia Tauro. Invece di apprezzare il rinnovato impegno verso questa parte del territorio reggino, con l’utilizzo dell’unico, vero strumento legislativo disponibile (Legge regionale 21/2004), e la comune, formale assicurazione con  l’assessore  Trematerra di destinare consistenti risorse dell’ormai imminente Programmazione Comunitaria (altro che 2020!) ai D.A.Q. regionali e quindi anche a quello annunciato della Piana-Area dello Stretto, egli si abbandona, stranamente, a considerazioni che cozzano frontalmente con i veri interessi della stessa Piana”, aggiunge Imbalzano. 
“Forse  Rao ha confuso per un qualsiasi convegno quella che era una autorevole conferenza stampa del Comitato promotore e della Regione per presentare un progetto reale, frutto dell’iniziativa, dal basso, del territorio nonché della virtuosa sinergia  tra Dipartimento Agricoltura regionale, GAL della Piana, Organizzazioni rappresentative di centinaia di produttori, Ente Parco dell’Aspromonte, associazioni di Categoria, Consorzio di Bonifica di Rosarno e decine di sindaci. Aggiungo – rilancia Imbalzano- che forse Rao, prima di ‘dichiarare’, avrebbe dovuto verificare se l’Ente del quale è assessore, non abbia per caso già aderito, con regolare atto deliberativo, allo stesso Comitato, indicando quale rappresentante il suo collega Giannetta”.
“Se così fosse – e lo invito personalmente a verificarlo – ha perso una ulteriore occasione per non abbandonarsi alle sue ormai ben conosciute ‘esternazioni’, frutto evidentemente di una strana ossessione: quella cioè di considerarsi l’unico vero assessore all’Agricoltura dell’intero Paese. Al contrario, pur rinnovandogli l’invito a una virtuosa collaborazione nell’interesse del territorio, credo che prima o poi dovrà farsi una ragione ben diversa di questa nostra iniziativa”.       



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