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Convention Forza italia, crescono le adesioni

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Caputo: "Regione, peggiore esperienza della mia vita"


Crescono le adesioni a Forza Italia: nove consiglieri comunali, il sindaco Giuseppe Antoniotti, amministratori, assessori, esponenti dell'associazionismo, cittadini. Sala gremita presso l'Hotel Roscianum di Rossano, dove aderenti e simpatizzanti del movimento azzurro si sono ritrovati per lo scambio di auguri natalizi. I ringraziamenti sono rivolti a tutti, tra questi l'ala giovane del movimento "L'esercito di Silvio" , non citata espressamente per involontaria dimenticanza, che ha supportato, però, l'iniziativa nella fase operativa e organizzativa. A coordinare i lavori il giornalista Marco Lefosse. Un saluto iniziale è giunto dal presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scarcello (Udc) che ha reso testimonianza dello straordinario rapporto mantenuto nel tempo con gli alleati di sempre, oggi confluiti in Forza Italia. Un rapporto franco e di reciproca lealtà, evidenziato da entrambe le parti alla vasta platea. In sala anche la delegazione coriglianese di Forza Italia, guidata dal Consigliere comunale Gioacchino Campolo. Il Consigliere regionale Giuseppe Caputo sottolinea il valore della "lealtà", in questa fase calpestato da molti: "Sono e rimango un uomo di destra – afferma il parlamentare regionale- non ho da abdicare a nulla". Ricorda i vari passaggi avvenuti nel tempo sin dalla militanza al Movimento sociale italiano, poi la straordinaria esperienza civica che lo proclama Sindaco della Città di Rossano nel 1993 (il primo in Calabria), l'adesione ad Alleanza Nazionale, il passaggio al Pdl e ora la decisione di condividere il percorso in Forza Italia. "Qualche cicatrice resta, ma ho scelto la strada della coerenza" - afferma Caputo, dal cui intervento si coglie l'amarezza per l'esperienza finora maturata in Consiglio regionale. Partendo da un'analisi politica nazionale, l'esponente di Forza Italia riserva una stoccata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che "confonde l'attuale Repubblica parlamentare con una Repubblica di tipo presidenziale, tanto è che decide chi convocare, quali riforme avviare, quale governo formare". Il Consigliere Caputo non risparmia accuse al "Nuovo centrodestra" i cui componenti non perdono occasione di manifestare vicinanza al Presidente Berlusconi ma nello stesso tempo decidono di stare dall'altra parte, magari perché legati alle poltrone, sempre più traballanti. In Calabria, la situazione è ben più grave: il parlamentare regionale denuncia con "sofferenza" lentezze, ritardi e difficoltà nel cambiamento. "È stata la peggiore esperienza della mia vita"– ammette con amarezza Caputo, abituato per formazione ed esperienza alla cultura del fare. "Chiederemo al Presidente Scopelliti un riequilibrio della giunta regionale, alla luce degli intervenuti mutamenti". Sul capitolo "sanità", nel premettere i disagi derivanti dagli effetti prodotti dal piano di rientro, confessa alcuni errori che dovevano e potevano essere evitati. Tra questi la chiusura ingiustificata dell'ospedale di Trebisacce, presidio di confine con la Basilicata. "Una scelta che accentuerà la migrazione sanitaria con grave danno per l'erario calabrese. E mentre da una parte si lavora per rientrare dal debito, dall'altra si alimenta la contrazione. È venuto meno inoltre – denuncia Caputo – il potenziamento della medicina del territorio, che non c'è stato. Avevamo preannunziato nei comizi elettorali, assieme a Scopelliti, l'ampliamento del servizio di elisoccorso, anche questo mai attuato". E ancora, le scelte adottate nell'ambito della riorganizzazione delle divisioni interne all'ospedale "spoke" Corigliano-Rossano, improntate prevalentemente a campanilismi e diseconomie. Sarebbe stato opportuno, invece, caratterizzare l'ospedale di Rossano per l'emergenza-urgenza e l'ospedale di Corigliano per la lungo degenza (reparti a freddo). Tutte scelte che il Consigliere Caputo bolla come "idiote", fatte con lo "zampino di qualcuno". Infine stigmatizza i ritardi accumulati nell'affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale in contrada Insiti. "Abbiamo predicato il cambiamento in campagna elettorale, ebbene non è cambiato nulla – tuona Caputo – la macchina regionale un pachiderma era e un pachiderma è rimasto. Non c'è stato un momento di rotazione nella burocrazia". Inefficenze nella gestione dei pagamenti, finanche nell'erogazione delle due mensilità ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Burocrazia ingessata, non c'è un minimo di innovazione o di snellimento delle procedure. Sul Tribunale di Rossano il Consigliere Caputo si dice fiducioso, nonostante le promesse del vice ministro Alfano da sempre irraggiungibile. "Un presidio giudiziario chiuso perché qualcuno è stato più capace di altri". Ricorda poi ai presenti l'iter referendario, promosso dallo stesso Caputo, che ha superato il filtro della Corte di Cassazione e attende la pronunzia della Corte Costituzionale sull'ammissibilità. Sul versante "rifiuti" il parlamentare regionale contesta l'incapacità di proposte alternative dopo lunghi anni di commissariamento. "Basta una frana a Pianopoli e il sistema si blocca. Il Presidente Scopelliti deve tornare a fare il Presidente, deve smetterla di andare a fare le conferenze a Panama o fare il dirigente nazionale. Se ha queste aspirazioni lasci pure la carica e si vada alle elezioni". Infine per l'esponente azzurro la sfida vera è il processo di area urbana "Corigliano-Rossano" che si augura possa tradursi in un un'unica realtà; è necessario abbattere gli steccati culturali che dividono le due città, magari anche attraverso il coinvolgimento delle scuole.Un passaggio ultimo è destinato a chi in ambito locale manifesta atteggiamenti poco leali: "È avvilente assistere a una opposizione folkloristica da parte di chi ha condiviso il nostro percorso politico per lunghi anni . Le scelte di autonomia sono legittime, ma che si abbia un momento di resipiscenza. Se si mettono in dubbio alcuni presupposti dell'esistenza politica per motivi personali o altro, non esiterò un istante a spiegare le ragioni di determinati comportamenti". Il Sindaco Giuseppe Antoniotti, nel suo intervento, ha sottolineato la gravità dei provvedimenti posti in essere dal Governo nazionale in materia sia di trasferimenti sia di prelievo fiscale. Provvedimenti che hanno determinato consistenti tagli, alcuni dei quali impopolari. "Nonostante tutto – afferma Antoniotti - riusciamo a offrire servizi che altri comuni, anche vicini, non riescono a garantire. Il Comune di Rossano – rassicura – non andrà in dissesto finanziario". L'Amministratore ricorda come l'Ente non abbia aderito alla Tares, optando per la Tarsu, così da evitare penalizzazioni per i cittadini e per i commercianti. Rileva poi l'importanza del depuratore consortile Corigliano-Rossano e la capacità dell'Amministrazione di intercettare finanziamenti per le scuole, per impianti sportivi, per la videosorveglianza. Ancora più significativi si rinvengono gli investimenti comunitari individuati nell'ambito dei Pisl e le agevolazioni derivanti dal riconoscimento della Zona Franca Urbana, nonché l'adozione del nuovo piano strutturale associato. Il primo cittadino denuncia, inoltre, la latitanza del Governatore Scopelliti sulla politica inerente la gestione dei "rifiuti" e la sua incapacità di trovare una soluzione alternativa all'unica discarica presente in Calabria (Pianopoli). Cosi come si sono registrati ritardi sulla vertenza dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Ancora più grave il comportamento del vice ministro Angelino Alfano che sulla questione del Tribunale di Rossano, nonostante le promesse e gli impegni assunti a Corigliano, ha ritenuto di non ricevere i sindaci del territorio. Infine, il Sindaco Antoniotti lancia un monito a chi tenta di destabilizzare la pubblica opinione: "Qualcuno avrebbe voluto dimissioni di massa, a questo qualcuno diciamo che non siamo abituati a sfuggire alle difficoltà, non lasciamo la nave in tempesta. Abbiamo la responsabilità di governare la città perché il 70% dell'elettorato ha espresso questa Ammistrazione".





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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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