MAFIA: ANCHE INGROIA DOMANI A PALERMO A CORTEO PRO DI MATTEO = Palermo, 19 dic. - - Ci sarà anche il leader di «Azione Civile» ed ex pm antimafia, Antonio Ingroia, domani pomeriggio alla manifestazione in sostegno del procuratore Di Matteo e pool antimafia, impegnato nell'indagine sulla trattativa Stato-mafia. Cittadini, associazioni, organizzazioni politiche e sindacali scenderanno in piazza a Palermo per manifestare la propria solidarietà ai magistrati dopo le minacce di morte pronunciate dal boss Totò Riina. «C'è profonda preoccupazione che dietro i rabbiosi messaggi di morte di Totò Riina - spiegano gli organizzatori - si nasconda una strategia più ampia ed oscura, che impone un'attenzione alta e permanente». «Azione Civile - dice Ingroia -, unitamente a tante altre associazioni antimafia, sosterrà con un corteo pacifico il lavoro e l'operato dei servitori dello Stato, che con spirito di sacrificio ed abnegazione rischiano la loro vita e quella dei loro congiunti, per salvaguardare i cittadini dalla morsa della mafia. Noi non li lasceremo mai soli». Il concentramento è previsto alle 16.30 in piazza Politeama. Il corteo raggiungerà poi il Palazzo di Giustizia.
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OMICIDIO NEL MILANESE:ARRESTATI FIGLIA E GENERO VITTIMA Pm, piano studiato, volevano i soldi. L'uomo ha già confessato (di Salvatore Garzillo) - MILANO, 19 DIC - «È una storia tristissima, una storia di soldi e pochezza morale». Sono le prime parole del pm Alberto Nobili durante la conferenza stampa organizzata al comando provinciale dei carabinieri di Milano per il fermo dei presunti assassini di Anna Concetta Immacolata De Santis, la pensionata di 77 anni originaria di Brindisi ma residente a Milano, il cui cadavere era stato trovato l'11 dicembre scorso davanti a un cantiere edile a Cesano Boscone (Milano). Ad ammazzarla sarebbero stati sua figlia Daniela Angela Albano, di 39 anni, e il suo convivente Gianni D'Agostino, di 44, entrambi disperati per il recente licenziamento (lui è stato per 14 anni magazziniere in un autogrill) e spinti dalla voglia di impossessarsi dei soldi della pensionata per soddisfare il desiderio di gioco alle slot machine. «L'uomo ha già confessato - ha spiegato Nobili - la Albano, invece, non è stata ancora sentita ma ci sono intercettazioni ed elementi molto pesanti». A incastrarli, infatti, sarebbero state proprio alcune frasi riferite al trasporto del cadavere. «Il movente dell'omicidio è l'avidità - ha continuato il pm - e lascia sgomenti il pensiero di una tale violenza per cifre assolutamente misere». Si tratterebbe di poche migliaia di euro, oltre ad alcuni gioielli custoditi nella cassaforte dalla donna e rubati dalla coppia tra settembre e novembre. «Dalle nostre indagini - spiegano i carabinieri del nucleo investigativo - siamo riusciti a risalire ai compro oro a cui hanno venduto i preziosi, che gli hanno fruttato circa 5.500 euro. Se poi la vittima nascondesse un tesoretto o un'eredità favolosa, questo non siamo stati ancora in grado di scoprirlo. Ma è molto improbabile. L'unica proprietà che aveva è una casa a Termoli». Pochi soldi, dunque, ma comunque sufficienti per spingere Albano e D'Agostino ad architettare l'omicidio della donna che li aveva accolti in casa assieme ai loro bambini di 1 e 3 anni. «Non si è trattato di un raptus - ha precisato Nobili - ma di un piano premeditato, ben studiato nei dettagli. Secondo la nostra ricostruzione, il 5 dicembre i due hanno atteso che la vittima tornasse dalla sala bingo che era solita frequentare, hanno pranzato con lei, l'hanno soffocata in casa utilizzando dei guanti in modo da non lasciare impronte, l'hanno infilata in un sacco (che pare sia rimasto per qualche minuto sul balcone al riparo dalla vista dei bambini, ndr) e infine l'hanno trasportata in auto davanti al cantiere di Cesano, precisamente tra via Kolbe e via Trento». La stessa auto che proprio la De Santis aveva accettato di acquistare per i due in cambio del versamento mensile di 400 euro per pagare il finanziamento. Una volta abbandonato il corpo - ritrovato all'alba da un operaio - i presunti colpevoli hanno avvertito la famiglia della scomparsa dell'anziana e il giorno dopo hanno presentato regolare denuncia ai carabinieri. In questa occasione sarebbe avvenuto il primo depistaggio. In sede di denuncia, infatti, la 39enne avrebbe rivelato ai militari che prima della sparizione la madre era apparsa molto contrariata dopo una discussione avuta con un altro figlio, il quale le avrebbe chiesto 30 euro. «Non c'è stato solo questo tentativo di confondere le acque - hanno raccontato gli investigatori - I due hanno abbandonato il cellulare della vittima davanti a un supermercato sperando che qualcuno lo raccogliesse e restasse invischiato nella vicenda così da distogliere l'attenzione su di loro. Invece hanno avuto la 'sfortunà di imbattersi in un albanese onesto che ha subito restituito il telefono e messo in moto le indagini». Quando alle 14.30 di oggi i carabinieri hanno suonato alla loro porta, non hanno reagito. «Nonostante tutte le precauzioni prese per non essere scoperti - ha concluso Nobili - alla fine immaginavano che sarebbero stati arrestati»
'NDRANGHETA: UCCISA PERCHÈ TRADÌ MARITO BOSS, 2 CONDANNE - REGGIO CALABRIA, 19 DIC - Il gup di Reggio Calabria Carlo Alberto Indellicati ha condannato a 30 anni di reclusione Bruno Stilo e Fortunato Pennestrì, con l'accusa di essere stati il mandante e l'esecutore dell'omicidio di Angela Costantino. La donna, moglie del boss Pietro Lo Giudice, capo dell' omonimo clan di Reggio, secondo l'accusa fu fatta scomparire e uccisa il 16 marzo 1994 perchè avrebbe avuto una relazione extraconiugale mentre il marito era detenuto nel carcere di Palmi. Angela Costantino, che aveva 25 anni ed era madre di quattro figli, secondo l'accusa fu bloccata mentre in auto stava andando a fare visita al marito in carcere e strangolata. Il suo cadavere fu poi fatto sparire.
TANGENTI:GDF PERQUISISCE FINCANTIERI,'CORRUZIONE IN EMIRATÌ Per fornitura navi anche in Libia; indagata manager Finasi - MILANO, 19 DIC - La Gdf di Milano ha effettuato una serie di perquisizioni negli uffici di Fincantieri e della società milanese Finasi, attiva in diversi settori, nell'ambito di un'inchiesta su una presunta corruzione internazionale per la fornitura di navi militari da parte del colosso della cantieristica navale agli Emirati Arabi Uniti. Da quanto si è appreso, l'amministratrice della società Finasi, Enrica Pinetti, è indagata. Al centro dell'inchiesta anche un altro appalto di fornitura di navi in Libia.
TANGENTI:GDF PERQUISISCE FINCANTIERI,'CORRUZIONE IN EMIRATÌ (2) - MILANO, 19 DIC - L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, è una tranche dell'inchiesta che ha portato all'arresto, lo scorso aprile, per associazione a delinquere dell'ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito. Belsito, che è stato anche vicepresidente di Fincantieri, infatti, oltre a fornire molti dettagli sull'utilizzo dei fondi della Lega (la tranche dell'inchiesta a carico di Umberto Bossi e dei figli è stata già chiusa) e a parlare di presunte tangenti dalla multinazionale Siram a un ex esponente veneto del Carroccio, Enrico Cavaliere (tranche ancora aperta), ha messo a verbale anche elementi su una vicenda di presunta corruzione internazionale che vedrebbe coinvolto il gruppo della cantieristica navale. Buona parte dei verbali di Belsito, infatti, sono stati 'omissatì dagli inquirenti. Al centro della nuova tranche delle indagini ci sarebbero, da quanto si è saputo, presunte mazzette pagate per ottenere da parte di Fincantieri un appalto per la fornitura di navi militari agli Emirati Arabi Uniti. Un ruolo nella presunta corruzione sarebbe stato svolto da Enrica Pinetti, che risulterebbe amministratrice di numerose società off-shore, anche alle British Virgin Islands, e fondatrice della Finasi, società con sede a Milano che, a quanto risulta, si occupa sia di impianti petroliferi che di arredamenti per hotel di lusso in tutto il mondo. Al centro dell'inchiesta anche un appalto in Libia, che però nel 2009 non sarebbe stato preso da Fincantieri anche a causa delle rivolte culminate con la destituzione di Gheddafi.
ARRESTO ASSESSORE:PROCURA,PRESUNTO ACCORDO SESSO NON IN ATTI - PESCARA, 19 DIC - Non è negli atti di indagine relativi all'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, lo scorso 12 novembre per tangenti, il 'contratto per sessò che l' assessore avrebbe fatto firmare alla sua segretaria, finita anche lei ai domiciliari. Lo si apprende da fonti della Procura di Pescara.
COMUNI: FUMATA NERA PER ELEZIONE PRESIDENTE ANCI SICILIA = Palermo, 19 dic . - Fumata nera per l'elezione del nuovo presidente dell'Anci Sicilia. I sindaci dell'Isola, riuniti oggi, non hanno trovato l'accordo. E su richiesta, tra gli altri, dei primi cittadini di Palermo, Catania, Enna e Agrigento è stato chiesto il rinvio dell'elezione. Di fatto non è stato raggiunto un accordo all'interno del centrosinistra, che punta forte sulla presidenza in virtù del «peso specifico» di sindaci quali Leoluca Orlando (Palermo), Enzo Bianco (Catania), Paolo Garofalo (Enna) e Marco Zambuto (Agrigento). Secondo quanto si apprende, il sindaco di Catania Bianco sarebbe interessato a ricoprire il ruolo di presidente regionale dell'Anci. L'ufficio di presidenza uscente invece ha indicato l'attuale reggente, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni (Siracusa). Per la presentazione delle candidature ci sarà tempo fino al 14 gennaio; l'elezione del presidente è fissata per il 18 gennaio.
CAGLIARI: DELITTO DI GUAMAGGORE, FERMATO SOTTO INTERROGATORIO = Cagliari, 19 dic. - - I carabinieri del Nucleo operativo di Cagliari e i colleghi della compagnia di Sanluri hanno fermato un uomo, che è sotto interrogatorio, per il delitto di Guamaggiore. L'uomo sarebbe un compaesano della vittima, Antonino Pusceddu, 76enne, ex sindaco del paese dal 1985 al '90. Pusceddu è stato ucciso probabilmente stamani con alcuni colpi di fucile calibro 12 mentre lavorava nel suo uliveto alle porte del paese. Nel centro della Trexenta, a 5 km da Cagliari, si respira aria di sgomento per l'uccisione di Pusceddu, uomo benvoluto e stimato dai compaesani.
OMICIDIO NEL CAGLIARITANO: INTERROGATO VICINO DELLA VITTIMA - CAGLIARI, 19 DIC - È sotto interrogatorio da alcune ore, nella caserma dei carabinieri di Guasila, un vicino di terreno della vittima, sospettato di essere l'assassino di Antonino Pusceddu, 76 anni, l'ex sindaco di Guamaggiore ucciso a fucilate in località Su Paradisu (Il Paradiso) nelle campagne del paese della Trexenta in provincia di Cagliari. L'uomo non è ancora in stato di fermo di polizia, ma è stato tra i primi ad essere sentito dai carabinieri, che lo stanno interrogando insieme con il magistrato di turno Maria Virginia Boi. L'uomo è un vicino che tempo fa aveva avuto uno screzio per ragioni di confini fra terreni con la vittima, screzio che era finito poi in tribunale. Intanto a Guamaggiore la gente ha appreso con sgomento la notizia dell'uccisione dell'ex sindaco, una persona conosciuta e ben voluta da tutto il paese.
PENTITO EVADE:DETENUTO PER ALTRA EVASIONE,FINE PENA A GIUGNO - PESCARA, 19 DIC - L'allarme per il mancato rientro nel carcere pescarese di San Donato del pentito di camorra Pietro Esposito, 47enne, è scattato domenica 15 dicembre, trascorse le 12 ore di prassi. Il permesso era stato concesso - a quanto si è appreso - dalle 10,00 alle 18,00 di sabato 14. Esposito avrebbe dovuto finire di scontare una pena per evasione il 25 giugno 2014. Per lui non era il primo permesso premio.
MINACCIA CON COLTELLO COMPAGNI PER OCCUPARE SCUOLA,ARRESTATO - MILANO, 19 DIC - Uno studente di 16 anni è stato arrestato dalla polizia, a Milano, dopo aver minacciato con un coltello alcuni compagni nel corso di una lite scoppiata durante un tentativo di occupazione dell'istituto Carlo Tenca in via Bastioni di Porta Volta. Secondo quanto ricostruito finora, il 16enne avrebbe puntato l'arma contro i ragazzi restii all'occupazione di stamattina. Nel corso dei controlli gli agenti della Digos hanno trovato nelle tasche dello studente anche 26,14 grammi di marijuana.
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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