Cinquefrondi (Reggio Calabria) - «Partiamo da una constatazione netta: la sentenza di primo grado emessa dalla magistratura reggina merita rispetto. Ciò detto, conoscendo l’uomo ed il politico Giuseppe Scopelliti, persona onesta e perbene e leader indiscusso del centrodestra calabrese, sono sicuro che avrà modo nei prossimi gradi di giudizio di rappresentare appieno tutta la sua innocenza». Il sindaco di Cinquefrondi ed esponente di punta del centrodestra reggino, Marco Cascarano, si fa avanti ed esprime il suo convincimento sulla vicenda della sentenza che ha colpito due giorni fa il dimissionario governatore Scopelliti non potendo tacere su un avvenimento che sta avendo ripercussioni a cascata sul mondo politico-istituzionale calabrese. «Il governatore è un uomo delle istituzioni – afferma Cascarano – ed ha tutto l’interesse a dimostrare la sua estraneità ai fatti e soprattutto la sua serietà politica che gli deriva dall’essere un uomo di destra. Le dimissioni non sono altro che figlie di un atto di responsabilità e di generosità politica nei confronti dei calabresi a cui Scopelliti ha voluto rimettere il proprio mandato e quello dell’intera Giunta e quindi del Consiglio, restituendo la parola alle urne per affidarsi senza timore alle scelte dei calabresi». Un sostegno politico senza riserve quello del primo cittadino della città pianigiana che scaturisce dalla comune matrice aennina e da un’amicizia personale che ha più di vent’anni di storia e che vede l’anagraficamente giovane – ma politicamente esperto - primo cittadino di Cinquefrondi rinnovare la fiducia senza indugi puntando tutto sulla innocenza (in fieri) dell’amico presidente, pur non lesinando equilibrio e prudenza sull’operato dei giudici. Circa i contraccolpi che questa sentenza-terremoto sta provocando, Cascarano non ha dubbi: «Scopelliti – prosegue il sindaco di Cinquefrondi - non è mai stato un uomo attaccato alla poltrona come molti erroneamente credono. Al contrario, egli è stato ed è il protagonista politico che ha reso possibile il processo di cambiamento, mettendo al centro del suo agire gli interessi dei calabresi e niente più». Un’analisi che si spinge in profondità quella di Cascarano, riassumendo che il progetto politico portato avanti da questa Giunta regionale era peculiare ed inscindibile dalla figura del governatore: dunque venendo meno il leader non c’era null’altro da fare se non azzerare tutto, Giunta e Consiglio. Non sarebbe stato possibile – per coerenza, dice Cascarano - passare la mano ad altri, facendo un passo a lato proprio per una questione di equilibri interni ma soprattutto di programma sottoscritto coi calabresi che aveva chiaramente nome e volto di Scopelliti. «Ora, credo sia doveroso – conclude Cascarano – specie in questo particolare momento storico per la Calabria ma anche per l’intero paese, superare i personalismi: perché chi è impegnato in politica in prima persona ha il dovere, prima di tutto, di tornare a parlare dei problemi che affliggono i cittadini. E noi, politici calabresi ad ogni livello, abbiamo prima d’ogni altra cosa, la responsabilità di spiegare ai cittadini quello che vogliamo e dobbiamo fare per questa nostra cara terra».
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT