IN RICORDO DI GIUSEPPE SANTOSTEFANO 1973/2013
![]()
Reggio Calabria - Il 31 luglio 1973, durante un comizio del Pci in Piazza Duomo, un gruppo di militanti comunisti armati di bastoni e coltelli aggredisce un uomo solo, il commerciante Giuseppe Santostefano, reo di aver applaudito il nome di Giorgio Almirante (storico segretario del Movimento Sociale Italiano) citato dall’oratore nel corso del comizio.
Santostefano, a causa delle ferite e dei traumi subiti muore poche ore dopo senza mai riprendere conoscenza. Aveva 50 anni.
Erano gli anni in cui ancora bruciavano le ferite dai “moti di Reggio” e la sinistra reggina, politicamente all’angolo, cercava di riaffacciarsi nelle piazze dopo un lungo periodo di vergognoso abbandono voluto dai vertici romani perché ritenevano Reggio una città fascista.
Per questo vile assassinio, nessun colpevole venne assicurato alla giustizia.
![]()
A 40 anni di distanza, il Centro Studi Tradizione Partecipazione – afferma il Presidente Giuseppe Agliano – intende ricordare il martirio di questo cittadino, vittima innocente dell’odio politico imperante in quegli anni, colpevole solo di aver espresso pacificamente e democraticamente il suo apprezzamento sincero ad uno dei leader politici più apprezzati dell’Italia repubblicana.
Per l’occasione, i militanti del Centro studi Tradizione Partecipazione, affiggeranno per le vie della città un manifesto in omaggio a questo onesto, pacifico e apprezzato padre di famiglia, stringendosi idealmente in un commosso abbraccio alla vedova, ai figli ed ai nipoti, i quali, dopo 40 anni, non hanno avuto nemmeno la consolazione di vedere gli assassini del loro congiunto pagare la giusta pena.
Santostefano, a causa delle ferite e dei traumi subiti muore poche ore dopo senza mai riprendere conoscenza. Aveva 50 anni.
Erano gli anni in cui ancora bruciavano le ferite dai “moti di Reggio” e la sinistra reggina, politicamente all’angolo, cercava di riaffacciarsi nelle piazze dopo un lungo periodo di vergognoso abbandono voluto dai vertici romani perché ritenevano Reggio una città fascista.
Per questo vile assassinio, nessun colpevole venne assicurato alla giustizia.
Per l’occasione, i militanti del Centro studi Tradizione Partecipazione, affiggeranno per le vie della città un manifesto in omaggio a questo onesto, pacifico e apprezzato padre di famiglia, stringendosi idealmente in un commosso abbraccio alla vedova, ai figli ed ai nipoti, i quali, dopo 40 anni, non hanno avuto nemmeno la consolazione di vedere gli assassini del loro congiunto pagare la giusta pena.
