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Le notizie del 29 giugno 2014, sera

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MONDIALI: OLANDA-MESSICO 2-1  - FORTALEZA, 29 GIU - Olanda-Messico 2-1 nell'ottavo di finale dei Mondiali, disputatosi oggi a Fortaleza. Olanda (5-3-2): Cillessen 6, de Vrij 6, Vlaar 6, Blind 6, Verhaegh 5,5 (11' st Depay 6), Wijnaldum 6, De Jong sv (9' pt Martins Indi 5), Kuyt 7, Sneijder 6,5, van Persie 5 (30' st Huntelaar 7), Robben 7. (13 Veltman, 23 Krul, 16 Clasie, 17 Lens, 7 Janmaat, 22 Vorm, 8 de Guzman, 19 Huntelaar, 18 Fer, 14 Kongolo). All.: L. van Gaal 6,5. Messico (3-5-2): Ochoa 7,5, Aguilar 6,5, Rodriguez 6, Marquez 6, Moreno 6 (1' st Reyes 6), Layun 6, Herrera 6,5, Salcido 6, Guardado 6, Peralta 6,5 (30' st Hernandez 5), dos Santos 6.5 (15' st Aquino 6,5) (8 Fabian, 17 Brizuela, 16 Ponce, 12 Talavera, 11 Pulido, 9 R.Jimenez, 1 Corona, 21 Pena). All.: Herrera 6,5 Arbitro: Proenca (Por) 6 Reti: nel st, 3' dos Santos, 43' Snejder, 48' Huntelaar (rig.) Angoli: 10-2 per l'Olanda Recupero: 5' e 6' Ammoniti: Aguilar e Marquez per gioco falloso, Guardado per proteste Spettatori: 60mila circa Note: al 31' del pt primo storico timeout («cooling break» di 3 minuti) nella storia del calcio deciso dall'arbitro Proenca. Secondo timeout al 30' del st. ** I GOL: - 3' st: sinistro improvviso da fuori area di Giovani dos Santos che non dà scampo a Cillessen. - 43' st: cross dalla destra, sponda di Depay per l'accorrente Snejder che dal limite dell'area non ha difficoltà ad insaccare - 45' st: rigore per l'Olanda per fallo commesso da Marquez su Robben. Dal dischetto Huntelaar non sbaglia.

MONDIALI: 2-1 AL MESSICO, L'OLANDA AI QUARTI ++   - ROMA, 29 GIU - L'Olanda batte 2-1 il Messico negli ottavi e si qualifica ai quarti di finale del Mondiale Brasile 2014. Il gol vittoria al 48' del secondo tempo, su rigore, di Huntelaar. Il Messico era andato in vantaggio al 3' st con Dos Santos, l'1-1 era stato realizzato da Sneijder al 43' st.

MONDIALI: TUTTI PAZZI PER JAMES,IL PREDESTINATO DEL GOL Timori brasiliani, l'asso della Colombia vuole regalo speciale  - BELO HORIZONTE, 29 GIU - E se il vero Neymar l'avessero loro? È un interrogativo che in queste ore circola in tutto il Brasile, assieme ai timori per una Selecao che non ingrana e per la prospettiva di doversela vedere con la Colombia in cui brilla un asso che sta facendo dimenticare Radamel Falcao. Finora è il Mondiale di James Rodriguez, figlio d'arte del pallone che il 12 luglio, un giorno prima della «grande finale» (qui la definiscono tutti così), compirà 23 anni e magari vorrebbe farsi un regalo speciale, anche se con un giorno di ritardo. Con la doppietta di ieri all'Uruguay, impreziosita da quello che in molti hanno definito il gol più bello (finora) di questi Mondiali, ovvero il primo dei due segnati, è diventato 'o artilheiro da Copà spodestando mostri sacri come Neymar e Messi e altri campioni annunciati come il tedesco Muller, e ora si candida come protagonista assoluto, visto che la Fifa già gli ha assegnato il premio di miglior giocatore della fase a gironi. Ma James, che a nemmeno 15 anni divenne con la maglia dell'Envigado il più giovane esordiente nella storia della massima serie colombiana, in realtà è una sorpresa solo per chi non ricorda che il Monaco ha pagato 45 milioni di euro per strapparlo al Porto, club abilissimo a scoprire campioni e poi a rivenderli a peso d'oro, come anche nel caso di Falcao. Si definisce «una mezzapunta creativa», segna a ripetizione ma è anche uno specialista degli assist, trascina la Colombia e avvisa il Brasile: «anche a Fortaleza giocheremo per vincere, per noi non c'è altro modo di intendere il calcio, e io cercherò di fare la mia parte», facendo aumentare, se possibile l'attesa, per una partita per la quale nel Cearà c'è un'attesa a dir poco spasmodica. Il sogno di questo ragazzo timido è un clamoroso 'Castelazò, intanto «andiamo avanti passo dopo passo», come twitta sicuro anche che «l'allegria è della Colombia, la gloria è di Dio». Il «loro Neymar», come lo chiamano adesso i brasiliani ansiosi di godersi il duello, ha avuto un padre calciatore, quel Wilson James Rodriguez che negli anni '80 e '90 ha vestito le maglie di Independiente Medellin, Cucuta, Tolima e delle nazionali giovanili colombiane, senza arrivare, come invece ha fatto il figlio, alla selezione maggiore. Calciatore professionista era anche lo zio Antonio, la cui storia finì in tragedia, visto che venne assassinato negli anni '90 per motivi ancora poco chiari: è anche per onorare la sua memoria che questo nuovo fenomeno va in campo. Ma i legami con il mondo del pallone non finiscono qui, perchè seppur così giovane James Rodriguez è già sposato: sua moglie Daniela è la sorella del portiere della nazionale, David Ospina. Ha cominciato a dare i primi calci a 3 anni e non si è più fermato. Ha stabilito un record di precocità anche in Argentina, dove è diventato il più giovane straniero, giocando a 17 anni con il Banfield, con cui ha vinto uno scudetto nel 2010. Il Porto lo scoprì in quella circostanza, e non se lo fece sfuggire, il mondo se lo gode adesso e qualcuno spera di strapparlo all'esilio dorato del Principato monegasco: di sicuro per trattenerlo la squadra del cuore del Principe Alberto dovrà come minimo raddoppiargli l'ingaggio, che attualmente sarebbe di soli 700mila euro a stagione. Intanto Valderrama, amatissimo in patria e che giocava quando James non era ancora nato, lo incorona suo erede: «nessuno è come lui, con James possiamo andare molto lontano». E tutti in Brasile incrociano le dita.

MONDIALI: DOMANI IL CONSIGLIO FIGC, È STALLO SUL CT Su successore Prandelli resta rebus.Si cerca assemblea 11 agosto - ROMA, 29 GIU - Appuntamento alle 12 in via Allegri: all'ordine del giorno la crisi profonda del calcio italiano. Il primo consiglio federale dopo il Mondiale, convocato d'urgenza direttamente nella notte di Natal, è chiamato a ratificare le dimissioni del presidente Abete con decadenza del consiglio e poi quelle del commissario tecnico Prandelli. Poi, nell'ordine, si cercherà l'accordo sulla data dell'assemblea elettiva e quello ancora più difficile sul nuovo titolare della panchina azzurra. Allegri, Mancini, Zaccheroni, Spalletti, Cabrini con Guidolin, Guidolin senza Cabrini, Rivera, Di Biagio, Cannavaro; e ancora un traghettatore o un tecnico internazionale, un 'federalè o un esterno di esperienza: l'ampio spettro di nomi - veri, presunti o solo suggestivi - e di profili fatti in questi giorni la dice lunga sullo stallo al quale sono inchiodati i dirigenti, peraltro impegnati nei posizionamenti per il rinnovo del governo del pallone. Abete ha già detto che nomi non ne farà in alcun modo, e come lui anche Albertini che si delinea come eventuale candidato futuro, non per l'elezione alle porte. Ma nessuno dei possibili candidati presidenti si vuole 'bruciarè con l'indicazione di un nome. A meno di una proposta che avrebbe del sorprendente - per il proponente più che per il proposto - si dovrà a quel punto, in assenza del nuovo ct, decidere sull'assemblea e forzare i tempi per arrivare all'11 agosto a votare. L'ufficio legale della Figc ha chiarito che i tempi tecnici ci sono, Tavecchio ha frenato adducendo la lentezza della macchina organizzativa dei Dilettanti: è lui il principale candidato alla successione di Abete, probabile che l'accelerazione post Mondiali lo abbia colto di sorpresa. Domani proverà per questo a far rientrare le dimissioni del presidente, che non retrocederà; anzi, Abete risponderà forzando la decisione dell'assemblea elettiva l'11, per poi arrivare al nuovo ct entro ferragosto. Tavecchio chiede più tempo perchè sa di avere i voti per l'elezione, ma non la maggioranza qualificata per un governo solido. La Lega di A non esce allo scoperto con un proprio candidato, al momento c'è un asse con Tavecchio che prevede un ritorno in primo piano in consiglio. Le componenti tecniche non hanno al momento un nome. Dunque, rimane tutto aperto, anche in chiave federale. Il consiglio di domani sarà preceduto dal consueto incontro informale, alle 10.30. Con Abete e i vicepresidenti Albertini e Tavecchio, ci saranno Beretta, Abodi, Macalli, Tommasi, Nicchi e Ulivieri. Ci si guarderà in faccia in cerca di un ct, poi si passerà al tavolo del consiglio per ratificare dimissioni e mancati accordi. Puntando a mettere una prima toppa alle falle l'11 agosto, con l'assemblea elettiva.

MONDIALI: GERMANIA-ALGERIA; FORMAZIONI - ROMA, 29 GIU - Probabili formazioni di Germania-Algeria, gara degli ottavi di finale dei Mondiali di Brasile 2014, in programma domani (ore 22 italiane) a Porto Alegre. Germania (4-2-3-1): 1 Neur, 20 Boateng, 17 Mertesacker, 5 Hummels, 4 Howedes, 16 Lahm, 7 Schweinsteiger, 16, Kros, 19 Goetze, 8 Ozil, 9 Muller. (12 Zieler, 22 Weidenfeller, 2 Grosskreutz, 3 Ginter, 6 Khedira, 9 Schurrle, 10 Podoloski, 14 Draxler, 15 Durm, 21 Mustafi, 23 Kramer, 11 Klose). All.: Loew. Algeria (4-2-3-1): 23 M'Bolhi, 20 Mandi, 4 Belkalem, 5 Halliche, 6 Mesbah, 14 Bentaleb, 12 Medjani, 10 Feghouli, 11 Brahimi, 18 Djabou, 13 Slimani. (1 Si Mohammed, 16 Zemmamouche, 2 Bougherra, 3 Ghoulam, 7 Yebda, 8 Lacen, 15 Soudani, 17 Cadamuro, 19 Taider, 9 Ghilas, 21 Mahrez, 22 Mostefa). All.: Halilhodzic. Arbitro: Ricci (Brasile). Quote Snai: 1,27, 5,75, 10.

PRESSING GOVERNO SU RIFORME, MA PESA INCOGNITA FI RENZI, GUIDA DI NAPOLITANO PRESIDIO IMPRESCINDIBILE Romani, se Forza Italia non le vota non passano. Obiettivo disinnescare fronde interne. In settimana incontri decisivi. D'Attorre, FI freno, non sia interlocutore unico. Civati,con taglio deputati meno costi più equilibrio. Renzi, capo dello Stato presidio solido in una stagione di riforme importante. ---. CORTE DEI CONTI: CAOS PARTECIPATE,A STATO COSTANO 26 MILIARDI ENTRO LUGLIO PIANO COTTARELLI, VERSO LA RAZIONALIZZAZIONE «Un disegno di ristrutturazione organico e complessivo» necessario, per Corte dei Conti, sulla miriade di partecipate pubbliche. Entro luglio piano Cottarelli. Commissario spending review ha contato 10.000 società, Corte dei Conti 7.500. Circa 5.000 dipendono da enti locali, un terzo di queste in rosso. ---. AVVOCATI, IDRAULICI, NOTAI, DA DOMANI SCATTA POS OBBLIGATORIO SOPRA 30 EURO, MA MANCANO SANZIONI. PER IMPRESE COSTO 5 MLD Confesercenti, batosta da 5 miliardi l'anno tra costi esercizio e commissioni. Cgia, pos costringe a costi inutili. Codacons, 'buffonatà, Stato non è in grado di farsi rispettare. Adusbef, ennesima farsa a favore banche. Sel, importante per lotta ad evasione. In Cdm accordo Italia-Usa antievasione da luglio. ---. FRANCESCO, LA MIA STRADA ÈDEFINITIVA, FINE PAPA ÈLA TOMBA DOPO PROBLEMI DI SALUTE, CHIEDE AI FEDELI DI PREGARE PER LUI Parla della paura di scelte definitive, come matrimonio e sacerdozio, contrapposte a cultura del provvisorio. A pochi giorni da «improvvisa indisposizione» che lo ha costretto ad annullare visita al Gemelli, celebra messa per Ss.Pietro e Paolo e recita Angelus. Ai vescovi, non cercate appoggi dal potere. ---. TENSIONE A GAZA, ISRAELE PRONTA AD ESTENDERE OPERAZIONI 60 RAZZI LANCIATI DA INIZIO GIUGNO. NETANYAHU, ANP SI MUOVE Razzi palestinesi su Sderot (Neghev), aviazione Israele reagisce colpendo nella Striscia nove obiettivi militari. Lieberman, Israele ha due opzioni: limitarsi a raid aerei o studiare occupazione Striscia. Portavoce militare: di oltre 60 razzi, 28 hanno colpito territorio stato ebraico. ---. ITALIA LA META VACANZIERA PIÙ CARA DEL MEDITERRANEO HOTEL E RISTORANTI 10% PIÙ 'SALATÌ CHE NEL RESTO D'EUROPA Emerge da analisi Coldiretti su base dati Eurostat 2013 che evidenziano come, superato spread finanziario, a frenare incassi turistici sia sovrapprezzo. Meno di un italiano su tre alloggerà in albergo (28%). Gettonata la casa in affitto (19%), seguita da villaggio turistico, bed and breakfast (7%) e agriturismo (3%). ---. MONDIALI: DOPO MORSO A CHIELLINI, SUAREZ VERSO IL BARCELLONA IL COLOMBIANO RODRIGUEZ GUIDA LA CARICA DELLE NUOVE STELLE In Spagna si parla di accordo fatto con attaccante di Liverpool ed Uruguay. Domani giorno decisivo per Kakà: Milan o San Paolo, in attesa dell'Orlando City. Rodriguez eroe nazionale fa sognare Colombia. Con due reti all'Uruguay trascina la nazionale fino ai quarti di finale del 'mundial', risultato mai raggiunto prima. ---. DIECI ANNI FA MORIVA MARLON BRANDO, LEGGENDA DEL CINEMA OBESO E SENZA SOLDI, A 80 ANNI SE NE ANDÒ MITICO KOWALSKI La fine il 2 luglio 2004. Viveva da solo sulle colline di Los Angeles, senza soldi, malato e obeso. Una vita di successi e disgrazie: la figlia Cheyenne suicida e un altro figlio, Christian, accusato di omicidio. Il crudele Kowalski di 'Un tram che si chiama desideriò era diventato una specie di barbone.

PAPA: MIA STRADA È DEFINITIVA,FINE PONTEFICE È LA TOMBA Ai vescovi, non cercate appoggi e gratificazioni del potere (di Fausto Gasparroni) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 29 GIU - Un Pontefice ha una «strada definitiva», la sua fine è «nella tomba». Papa Francesco l'ha buttata lì come una battuta di spirito, ma la sua frase è di quelle che fanno discutere. Quando l'ha detta, ieri sera intorno alle 19.00 nei Giardini Vaticani, incontrava davanti alla Grotta di Lourdes un gruppo di giovani della diocesi di Roma in ricerca vocazionale. Dopo aver parlato loro del «senso del definitivo», d'obbligo nella scelta di chi vuol farsi prete e in diretta antitesi all'attuale e imperante «cultura del provvisorio», Bergoglio ha aggiunto: «credo che uno che ha più sicura la sua strada definitiva è il Papa! Perchè il Papa... dove finirà il Papa? Lì in quella tomba, no?». In giorni in cui si è molto discusso della salute del Pontefice, dopo i dubbi e le preoccupazioni innescate dall'«indisposizione» che l'ha costretto a rinunciare «in extremis», venerdì, alla visita al Policlinico Gemelli, Francesco ha ribadito così lo status «a vita» della carica papale. Un quadro in cui la possibilità - per quanto molto remota - di sue future dimissioni non è neanche contemplata. E dire che, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul volo di ritorno dalla Terra Santa, era stato lo stesso papa Francesco a lasciare aperta questa «porta», non escludendo che dopo Benedetto XVI potrebbero esserci altri Papi emeriti. «Io credo che un Vescovo di Roma, un Papa che sente che le sue forze vengono meno - perchè adesso si vive tanto tempo - deve farsi le stesse domande che si è posto Papa Benedetto», aveva detto. Ribadendo poi lo stesso concetto nell'ampia intervista al quotidiano spagnolo La Vanguardia. Incontrando però il 7 giugno le società sportive italiane in Piazza San Pietro, al termine del discorso aveva lasciato capire che l'idea della rinuncia non gli appartiene: «vi chiedo di pregare per me, perchè anche io devo fare il mio gioco che è il vostro gioco, è il gioco di tutta la Chiesa! Pregate per me perchè possa fare questo gioco fino al giorno in cui il Signore mi chiamerà a sè», aveva affermato. E oggi il suo nuovo riferimento all'essere Papa «fino alla tomba». Oggi, intanto, nell'impegnativa mattinata in cui ha celebrato in basilica la messa della festa dei santi Pietro e Paolo, con l'imposizione del «pallio» a 24 nuovi metropoliti (due gli italiani, Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria, e Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli), Francesco non ha tradito particolari stanchezze o stati di malessere. Ai vescovi ha anche riservato un forte monito: «per essere al sicuro», non devono cercare «l'appoggio di quelli che hanno potere in questo mondo» nè lasciarsi «ingannare dall'orgoglio che cerca gratificazioni e riconoscimenti». «Il nostro vero rifugio è la fiducia in Dio», ha detto, che «ci rende liberi da ogni schiavitù e da ogni tentazione mondana». All'Angelus, poi, un accorato richiamo alla situazione in Iraq, da cui giungono notizie «purtroppo molto dolorose. »Mi unisco ai vescovi del Paese nel fare appello ai governanti perchè, attraverso il dialogo, si possa preservare l'unità nazionale ed evitare la guerra«, ha detto. »Sono vicino alle migliaia di famiglie, specialmente cristiane - ha aggiunto -, che hanno dovuto lasciare le loro case e che sono in grave pericolo«. »La violenza genera altra violenza; il dialogo è l'unica via per la pace«, ha ribadito il Pontefice. Bergoglio ora è atteso da un'altra impegnativa settimana. Domani riceverà i nuovi reali di Spagna, Felipe VI e Letizia, in Vaticano per la loro prima visita all'estero. Da martedì a venerdì avrà la nuova riunione con i cardinali del C8 per affrontare il piano di riforma della Curia romana. Sabato andrà invece in visita in Molise. Il suo saluto ai fedeli, anche oggi all'Angelus, è stato quello che è diventato una specie di mantra: »per favore, non dimenticatevi di pregare per me«.



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