Negli anni Sessanta fu un’azienda italiana, la Olivetti, a guidare la rivoluzione informatica mondiale. Una svolta tecnologica pensata al di là del conflitto tra Socialismo e Capitalismo, raccontata dal docu-film di Michele Fasano “In me non c’è che futuro – Ritratto di Adriano Olivetti”, in onda su Rai5 venerdì 4 luglio alle 21.15.
La Olivetti di Ivrea, in provincia di Torino, arrivò a essere la più grande azienda italiana, grazie anche alle sue politiche sociali avveniristiche e al suo respiro internazionale, che furono alla base di un successo commerciale dai riflessi filantropici e mecenatistici.
La Olivetti di Ivrea, in provincia di Torino, arrivò a essere la più grande azienda italiana, grazie anche alle sue politiche sociali avveniristiche e al suo respiro internazionale, che furono alla base di un successo commerciale dai riflessi filantropici e mecenatistici.