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Piemonte, gli appuntamenti del 29 luglio 2014

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MARTEDÌ IN PIEMONTE - TORINO, 29 luglio 2014 - Avvenimenti previsti per martedì 29 luglio 2014, in Piemonte: 

* TORINO - ore 10 - Via Alfieri, 15 Riunione del Consiglio regionale. Presso Palazzo Lascaris. 

* TORINO - ore 10 - Via Maria Vittoria, 12 Riunione della Giunta provinciale. È prevista la presenza sindaco Fassino. Presso Palazzo Cisterna. 

* TORINO - ore 11 - C.so Casale, 476 Conferenza stampa presentazione nuovo amministratore unico della Ipla Spa, Igor Boni. Presso sede. 

* TORINO - ore 12 - P.za Palazzo di Città, 1 Riunione della Giunta comunale. Presso Palazzo Civico. 

* TORINO - ore 14 - C.so Stati Uniti, 21 Agricoltura: Comitato interprofessionale sulla docg Gavi, ore 15 tavolo verde con il partenariato agricolo, alle 16 Comitato interprofessionale sull'Asti spumante e sul Moscato. È prevista la presenza assessore regionale Ferrero Presso sede assessorato. 

* TORINO - ore 14.30 - Via Alfieri, 15 Incontro con delegazione del Comitato difesa ferrovie locali di Cuneo. Segue incontro con delegazione sindacato intercategoriale Cobas. È prevista la presenza presidente Consiglio regionale, Laus. Presso Palazzo Lascaris. 

* TORINO - ore 19 - Religione: primo incontro dei volontari che presteranno servizio durante l'Ostensione della Sindone. È prevista la presenza sindaco Fassino. Presso Duomo. 

* TORINO - ore 21.30 - Via Bogino, 9 Per la 3/a edizione rassegna «Oltre i limiti», ultimo incontro «Oltre i limiti dello sport» con Elisa Di Francisca e Andrea Macrì. Presso Circolo dei Lettori. 

* MONCALIERI (TORINO) - ore 10.30 - Via Alfieri, 13 Conferenza stampa presentazione campionati italiani di tennis in carrozzina a squadre. Presso biblioteca Arduino. 

* VINOVO (TORINO) - ore 14 - Calcio: vigilia amichevole Cesena-Juve, conferenza stampa di Allegri. Presso Juventus Center. 

* AVIGLIANA (TORINO) - ore 21 - Per la rassegna «Raccontare una scuola di educazione narrativa», incontro «Dire, fare, scrivere, narrare, leggere e cambiamento» tra Alessandro Bergonzoni e don Ciotti. Presso La Certosa. 

* GOVONE (CUNEO) - ore 21 - Prosegue «Elfi in Festa 2014», concerto di Goran Bregovic & The wedding and funeral band.

Lombardia, gli appuntamenti del 29 luglio 2014

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OGGI IN LOMBARDIA: 29/07/2014  MILANO, 29 luglio 2014 - Avvenimenti previsti per oggi, martedì 29 luglio, in Lombardia: 

CASTELFRANCO OGLIO (CREMONA) - Agritursimo 'L'Aironè ore 09:30 Forum Agriturist Lombardia sul tema 'L'agriturismo verso Expo 2015', con assessore regionale Gianni Fava e altri 

MILANO - Via Filzi 22 ore 10:00 Seduta Consiglio Regionale 

MILANO - via Filzi 22 ore 10:30 Presidio Fp Cgil e Uil Fpl su tavolo per il riordino delle Province Lombarde 

MILANO - via Solferino, 26 ore 11:00 Conferenza stampa di presentazione del Giro d'Italia 2015 

MILANO - P.za Città di Lombardia ore 11:00 Conferenza stampa di presentazione del programma 'La Lombardia verso Expo: dinamica, sostenibile, accogliente grazie ai progetti del Por Fesr', con presidente delle regione Lombardia Roberto Maroni e assessore Melazzini 

MILANO - Foro Bonaparte ore 11:00 Presentazione dell'Annuario R&S 2014 

MILANO - Museo Scienza Tecnologia ore 11:00 Anteprima stampa della mostra 'Fatte su misura. Bianchi 8Hp, Alfa Romeo 8C, Bisiluro DaMolNar' 

MILANO - Unioncamere, via Oldofredi 23 ore 11:30 Conferenza stampa di presentazione dei risultati delle analisi congiunturali dell'industria e dell'artigianato manifatturieri in Lombardia nel secondo trimestre 2014, con il presidente Unioncamere Lombardia, Francesco Bettoni 

MILANO - via Pacini 2 ore 12:00 Inaugurazione stazione di Bikemi con assessore Maran 

MILANO - Palazzo Marino ore 15:30 Seduta Consiglio comunale 

Cittanova, scoperta evasione fiscale per circa 4000mila euro

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GUARDIA DI FINANZA - REGGIO CALABRIA: EVASIONE FISCALE – SEQUESTRATI 16 TERRENI ED UNA SOCIETA’ DI CITTANOVA (RC), PER UN VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 400 MILA EURO.

I finanzieri della Compagnia di Palmi hanno sequestrato, in via preventiva, i beni di una società di Cittanova (RC), riconducibile ad un gruppo di imprese, già oggetto di provvedimenti cautelari nell’ambito della precedente “Operazione Principessa”.

L’attività investigativa, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Palmi F.F. – Dott. Emanuele CRESCENTI e dal Sostituto Procuratore Dott. Salvatore DOLCE – è da considerarsi una prosecuzione dell’attività precedentemente eseguita, che aveva consentito di portare alla luce l’esistenza di una associazione per delinquere, finalizzata allatruffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche-falso- emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, costituita da un gruppo di imprenditori legati da vincoli familiari.

I beni sequestrati dalle Fiamme Gialle, per un valore complessivo di circa 400 mila Euro, consistono in nr. 16 terreni, ubicati nei comuni di Taurianova (RC) e Cittanova (RC), oltre alle quote sociali dell’impresa coinvolta nell’indagine, in quanto utilizzata come vera e propria “cartiera” dedita esclusivamente all’emissione di fatture false.

I sequestri sono stati disposti a seguito di una complessa attività di polizia giudiziaria, delegata dalla locale A.G., cui è seguita un’accurata attività di verifica fiscale svolta nei confronti di una società operante nel settore edile, che ha portato alla denuncia del rappresentante legale e di altri 4 soggetti, per aver frodato il fisco per oltre un milione di euro e per il reato di appropriazione indebita.

L’operazione conclusa dai finanzieri testimonia il costante presidio economico-finanziario esercitato dal Corpo su tutto il territorio, con l'obiettivo di arginare il dilagante fenomeno dell’evasione fiscale e di tutelare i cittadini che operano nel pieno rispetto delle regole e della legalità, sottolineando, ancora una volta, il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nel concreto recupero a tassazione di somme illecitamente sottratte.

REGGIO CALABRIA: OPERAZIONE PRINCIPESSA, SEQUESTRATI 16 TERRENI - I finanzieri della Compagnia di Palmi hanno sequestrato, in via preventiva, i beni di una società di Cittanova riconducibile a un gruppo di imprese già oggetto di provvedimenti cautelari nell'ambito dell'operazione Principessa. In quella occasione era stata scoperta un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, costituita da un gruppo di imprenditori legati da vincoli familiari. I beni sequestrati dalle Fiamme gialle, per un valore complessivo di circa 400mila euro, consistono in 16 terreni ubicati nei comuni di Taurianova e Cittanova, oltre alle quote sociali dell'impresa coinvolta nell'indagine, in quanto utilizzata come vera e propria cartiera dedita esclusivamente all'emissione di fatture false. L'attività di indagine ha portato a un'accurata verifica fiscale svolta nei confronti di una società operante nel settore edile, conclusasi con la denuncia del rappresentante legale e di altri quattro soggetti per aver frodato il fisco per oltre un milione di euro e per il reato di appropriazione indebita.




“Dove c’è la descrizione della realtà non c’è arte”. Ampia discussione sul Bevilacqua di Pierfranco Bruni

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“Dove c’è la descrizione della realtà non c’è arte”. (P. Bruni).
Con successo il Bevilacqua di Pierfranco Bruni, uscito in questi giorni, pone una questione di fondo sul ruolo della letteratura come magia oltre il realismo e il descrittivismo e sottolinea l’importanza di una scrittura magica e non descrittiva. Un dibattito tutto aperto e con forti discussioni: da Tropea a Roma


Alberto Bevilacqua in un racconto tra il mistero, la letteratura e la vita.
Con il libro che Pierfranco Bruni dedicato ad Alberto Bevilacqua si apre, chiaramente, una discussione sia sul ruolo delle letteratura sia sul rapporto tra mistero e linguaggio.
In “Spegnersi per non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua” (Casa editrice Pellegrini) Pierfranco Bruni pone una seria questione che è quella del ruolo della letteratura e della scrittura oltre qualsiasi forma realista. Problema che ha sollevato già nel recente incontro al Premio di Letteratura Tropea di qualche giorno fa, nel momento in cui lo stesso Bruni ha, sostanzialmente, negato ad una letteratura realista uno spessore artistico ed ha contrapposto al realismo, di cui è fermamente critico, scrittori sia come Bevilacqua sia come Giuseppe Berto.
“Entrambi, ha sottolineato Pierfranco Bruni, hanno rigorosamente dichiarato di non essere scrittori annoverabili nel realismo nel quale non hanno mai credudo. Linea portante, ha detto Bruni, anche per Cesare Pavese che nella Prefazione a un suo scritto ha negato la sua appartenenza al realismo. Una linea, il realismo, che Bruni non riconosce come letteratura – arte ed è quella che va da Calvino a Vittorini, da certi scrittori meridionali che si decifrano nella rappresentazione del reale ad una letteratura chiamata impegnata”.
Infatti nel libro dedicato a Bevilacqua, già in distribuzione e già in edizione formato e – Book da Pellegrini, si sottolinea l’importanza sia di una estetica dei linguaggi sia il recupero metafisico sia il vivere la parola tra i simboli, i miti dello sguardo e gli archetipi.
“C’è sempre qualcosa di sacro, ha dichiarato Bruni, che va oltre ogni realtà ed è quella della religiosità, della magia e dell’esoterico. Aspetti che si trovano fortemente sia in Berto che in Alberto Bevilacqua”.
Il lavoro di Pierfranco Bruni, che vede la decisa collaborazione di Micol Bruni e un ricordo di Mauro Mazza, Direttore di Rai Sport, si arricchisce di un repertorio fotografico inedito e di una lettera di Bevilacqua indirizzata a Pierfranco Bruni nella quale emerge la grande umanità dello scrittore de “La califfa”.
 “Si tratta di un libro, sottolinea Pierfranco Bruni, scritto non solo con gli strumenti critici, ma soprattutto con l’anima e con il cuore. Avrei potuto sviluppare un libro di sole lettere, lettere completamente inedite e personali che Alberto mi ha inviato nel corso di circa tre decenni, ma ho preferito inserirne soltanto una per dare un senso alla nostra amicizia e al nostro affetto. Bevilacqua, aggiunge Bruni, resta un punto centrale della letteratura europea contemporanea”.
Il punto nevralgico di questo nuovo lavoro di Bruni è nella continuità della scrittore che ha dedicato testi a Pavese, alla magia Mediterranea, all’alchimia del mondo sciamanico. Oltre la realtà, dice Bruni nei suoi libri, c’è il mistero e il sublime dell’arte che è profezia.
Il libro verrà presentato a Roma il 7 agosto prossimo.

BARI: RAPINANO LO SCOOTER A DUE GIOVANI TENTANDO LA FUGA A BORDO DI AUTO RUBATA. TRE ARRESTI DEI CARABINIERI

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Nelle prime ore di lunedì, tre giovani pregiudicati, armati di bastone, hanno bloccato in strada un 20enne ed un 16enne e dopo averli aggrediti si sono impossessati dello scooter di proprietà di una delle vittime. Intercettati e bloccati dai carabinieri sono finiti in manette. Si tratta di un 20enne e due 18enni, tutti baresi già noti alle Forze dell’Ordine, arrestati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bari con le accuse di rapina aggravata, lesioni personali e ricettazione.
E’ accaduto in Viale Della Repubblica nelle prime ore di ieri quando i tre, bastone alla mano hanno colpito le vittime procurando loro lesioni al volto giudicate guaribili in 20 e 25 giorni, impossessandosi della moto in loro possesso. Sul posto, su segnalazione al “112” effettuata da alcuni testimoni, sono intervenuti i Carabinieri bloccando i tre mentre tentavano di dileguarsi a bordo di una Fiat 600 risultata rubata poco prima nel capoluogo pugliese in via Petrera. L’autovettura e la moto sono stati restituiti agli aventi diritto, il bastone sottoposto a sequestro mentre i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati presso la locale casa circondariale.
L’intervento dei Carabinieri rientra in ambito di specifici servizi disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati predatori nel Capoluogo, soprattutto le rapine e gli scippi in strada, non solo nel centro urbano ma anche nelle periferie.



Le notizie del 29 luglio 2014

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ROMA: VIOLENTA UNA CLIENTE, ARRESTATO TITOLARE AGENZIA SPEDIZIONI = Roma, 29 lug.   - Un cinese di 31 anni, C.S., è stato arrestato a Roma per violenza sessuale aggravata. Nella serata del 10 aprile scorso, personale della IV sezione della squadra mobile ha acquisito la denuncia resa da una cinese, fortemente provata e in evidente stato di agitazione, che ha raccontato la violenza sessuale subita da parte di un suo connazionale, all'interno di un'agenzia di spedizioni internazionali che lo stesso gestisce nei pressi di piazza Vittorio Emanuele. La vittima si era recata presso l'attività commerciale per alcune informazioni relative ad alcuni pacchi da lei commissionati e non ancora giunti a destinazione. Il cinese, gestore dell'agenzia, con uno stratagemma ha invitato la giovane donna a recarsi in agenzia durante l'ora di pranzo, al fine di poter restare da solo con lei. L'uomo, infatti, ha pianificato l'incontro, facendo trovare il negozio senza alcun cliente.
Appena la donna è entrata all'interno dello stesso, ha chiuso a chiave la porta, abbassando la saracinesca. La donna ha chiesto spiegazioni per l'insolita repentina chiusura. Il gestore dell'attività commerciale, a quel punto l'ha immobilizzata, buttandola a terra. Nonostante le ripetute richieste della stessa di fermarsi, l'uomo, minacciandola di farle del male, l'ha costretta a subire un rapporto sessuale. Successivamente la donna è riuscita a lasciare l'agenzia, ingannando l'uomo con la promessa di tornare da lui e dicendogli che, se non l'avesse liberata, presto tutti i suoi amici l'avrebbero cercata. L'autore della violenza, identificato per C.S., resosi conto che la donna non sarebbe mai più tornata e che probabilmente aveva già denunciato il fatto, ha chiuso l'esercizio commerciale e si è reso irreperibile. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno permesso di rintracciare l'indagato presso l'abitazione di un familiare lo scorso 26 luglio.

SICILIA: D'ALEMA AD ALCAMO PER FORUM DEL MEDITERRANEO = Palermo, 29 lug-.   - Massimo D'Alema sarà questa sera ad Alcamo (Trapani) insieme con il segretario regionale del Pd siciliano Fausto Raciti nell'ambito della settimana di formazione «Ithaka-Forum del Mediterraneo» organizzata in questi giorni ad Alcamo da Federazione Degli Studenti e Rete Universitaria Nazionale. Dalle 20 D'Alema e Raciti interverranno presso il Collegio dei Gesuiti, in piazza con Imen Ben Mohamed (deputata tunisina), Ahmed Sawan (scrittore egiziano).

MO: NOTTE DI RAID A GAZA, 16 PALESTINESI UCCISI E 150 OBIETTIVI COLPITI = BOMBARDATA CASA DI HANIYEH Gaza, 29 lug.  - Notte di raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Almeno 16 palestinesi sono stati uccisi e oltre 50 sono rimasti feriti, secondo quanto riferiscono testimoni e fonti mediche locali. Sono circa 150 gli obiettivi colpiti dai jet israeliani, fra cui la casa del numero due di Hamas, Ismail Haniyeh, che è stata distutta. L'abitazione era però deserta e nè Haniyeh, nè i suoi familiari risultano colpiti, ha riferito al Aqsa Tv, la rete televisiva di Hamas. Secondo il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al Qedra, nove palestinesi sono stati uccisi in un raid prima dell'alba nel campo profughi di al Bureji, mentre altri sette, tutti membri di una stessa famiglia, sono morti quando è stata colpita la loro casa a Rafah. 

CAGLIARI: VENDE CELLULARE INESISTENTE SU INTERNET, SCOPERTO E DENUNCIATO = Cagliari, 29 lug. - (Adnkronos) - I carabinieri di Carbonia (Carbonia Iglesias) hanno denunciato per truffa F.C. un 28enne di Castellamare di Stabia (Napoli) commerciante. L'uomo tramite un raggiro si è fatto accreditare sul suo conto corrente 259 euro da un ignaro acquirente di Carbonia, che qualche mese fa su un sito internet, aveva acquistato un telefono cellulare 'rigeneratò. L'uomo che aspettava il telefono con trepidazione non l'ha mai ricevuto e quindi si è rivolto ai carabinieri i quali a seguito degli accertamenti fatti in Campania hanno identificato l'autore della truffa.

CALCIO: BRASILE, RONALDINHO LASCIA L'ATLETICO MINEIRO = Belo Horizonte, 29 lug. -  - Ronaldinho lascia l'Atletico Mineiro. Il 34enne fuoriclasse verdeoro ha rescisso il contratto con il club di Belo Horizonte. Ronaldinho ha collezionato 88 presenze e 28 gol con la maglia dell'Atletico Mineiro, con cui ha vinto una coppa Libertadores nel 2013. Roberto De Assis, suo fratello e procuratore, ha precisato che Ronaldinho non ha intenzione di chiudere ora la sua carriera da calciatore: «Gioca fino a 42 anni», ha affermato De Assis, spiegando che il futuro dell'ex calciatore del Milan sarà reso noto domani in una conferenza.

MUSICA: MORTO COMPOSITORE E PIANISTA GIORGIO GASLINI (ANSA) - PARMA, 29 LUG - Il musicista Giorgio Gaslini è morto all'ospedale di Borgotaro (Parma), dove era ricoverato da circa un mese dopo una caduta. Era nato a Milano il 22 ottobre 1929. Compositore, direttore d'orchestra e pianista, è stato autore anche di colonne sonore. Nella sua lunga carriera ha tenuto circa quattromila concerti in tutto il mondo e all'impegno nel jazz ha affiancato anche la musica classica, con una copiosa discografia. 

MALTEMPO: MILANO; ESONDAZIONE 'CONTROLLATÀ DEL SEVESO Durante la notte riaffiora alle 4:47. 'Monitoraggio è costantè.  - MILANO, 29 LUG - Esondazione controllata, nella notte, per il fiume Seveso a Milano. Il corso d'acqua che da settimane tiene in scacco la città per via del maltempo, è infatti fuoriuscito a livello del piano stradale alle 4:47. I tecnici del Comune hanno operato per favorirne il deflusso, e stamani il livello è tornato sotto i limiti di guardia ma è costantemente monitorato. Il pericolo di nuove esondazioni, in caso di prosecuzione delle piogge, appare alto. 

CAGLIARI: CON GIOIELLI RUBATI TENTANO IMBARCARSI SU TRAGHETTO, 2 ARRESTI = Cagliari, 29 lug.   - Gli agenti della Polizia di frontiera della questura di Cagliari hanno arrestato due uomini di nazionalità georgiana al porto di Cagliari mentre tentavano di imbarcarsi su un traghetto per lasciare l'isola con un quantitativo considerevole di gioielli risultati rubati. I dettagli dell'operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà stamani alle 10 in Questura. Il 30 gennaio scorso i due georgiani, irregolari, furono fermati dai poliziotti della squadra mobile perchè all'interno di un'abitazione in Via Bosco Cappuccio a loro disposizione avevano trovato un ingente quantitativo di monili ed oggetti vari riconducibili ad una serie di furti in appartamento messi a segno in città. 

CAGLIARI: VENDE AUTO CON GANASCE FISCALI, DENUNCIATA = Cagliari, 29 lug. -   - I carabinieri di Narcao (Carbonia Iglesias) hanno denunciato una donna per truffa. C.D., 45enne residente in città, ha infatti messo in vendita su un sito internet la sua auto, una Fiat Punto, al prezzo di 1.250 euro. L'ignara acquirente, una donna di Perdaxius, paese vicino, solo dopo averla pagata si è accorta che la macchina era gravata dalle ganasce fiscali da parte di Equitalia che vantava un credito nei confronti di C.D. di 1.700 euro. La donna è stata quindi deferita all'autorità giudiziaria per truffa.

INCIDENTI: A1 MILANO-NAPOLI, MEZZO PESANTE SI RIBALTA, UN FERITO = TRATTO TRA FROSINONE E CEPRANO DIREZIONE NAPOLI RIAPERTO Roma, 29 lug. - Sull'autostrada A1 Milano-Napoli è stato riaperto il tratto compreso tra Frosinone e Ceprano in direzione Napoli precedentemente chiuso a causa di un incidente avvenuto al km 638 in cui un mezzo pesante si era ribaltato sversando in carreggiata carburante (gasolio) e parte del carico. Una persona è rimasta ferita. Lo riferisce Autostrade per l'Italia precisando che sul luogo dell'incidente ora il traffico in direzione Napoli scorre su due corsie, di cui una in carreggiata opposta (in scambio di carreggiata), per consentire il completamento delle operazioni di pulizia del piano viabile e recupero del mezzo. Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i notiziari «my way» in onda sul canale 501 di Sky Meteo24; su Rtl 102.5; su Isoradio 103.3 Fm; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network Tv Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21.

CAMORRA: OMICIDIO E DETENZIONE DI ARMI ILLEGALE, 4 ARRESTI A NAPOLI = Napoli, 29 lug.   - I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli stanno dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli a carico di 4 persone affiliate al clan camorristico degli «Amato-Pagano» e al gruppo della «Vanella Grassi», ritenute a vario titolo responsabili di omicidio premeditato e di detenzione e porto abusivi di armi da sparo comuni e da guerra aggravati da finalità mafiose. Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea i militari dell'Arma hanno individuato mandanti ed esecutori dell'omicidio di un affiliato al clan «Abete-Abbinante-Notturno» perpetrato a Melito di Napoli nel gennaio 2012 nel corso di un periodo di contrapposizione armata tra i clan.

SICILIA: RIPRENDE OGGI MARATONA D'AULA ALL'ARS PER LA FINANZIARIA TER = Palermo, 29 lug-.   - Riprenderà a mezzogiorno la maratona d'aula all'Assemblea regionale siciliana per l'approvazione della manovra Finanziaria ter. Ieri sono stati approvati soltanto undici articoli e altri quattro sono stati accantonati, sugli oltre 50 articoli della manovra. Alle 11.30 si terrà la tradizionale consegna del ventaglio al Presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, e subito dopo inizierà la seduta. Ieri non sono mancate le tensioni in aula, con il Governo andatao subito ko pochi minuti dopo l'avvio della seduta, su un emendamento dell'articolo 3. Ma poi la seduta è proseguita fino alle 22 con l'approvazione degli articoli. La manovra deve essere approvata entro il 31 luglio, quando l'Ars chiuderà per lavori di ristrutturazione.

SICILIA: SUB MORTO A USTICA, OGGI L'AUTOPSIA = Palermo, 29 lug-.  - Verrà eseguita oggi al Policlinico di Palermo l'autopsia sul corpo di Michele Talluto, il sub morto domenica durante un'immersione a Ustica, forse per un malore. I funerali di Talluto, molto noto non solo a Ustica ma in tutta la Sicilia per la sua attività di sub, si terranno domani a Caltanissetta, nella chiesa di San Pietro. 

MAFIA: OGGI COMMEMORAZIONE GIUDICE CHINNICI UCCISO 31 ANNI FA A PALERMO = Palermo, 29 lug. - In occasione del 31esimo anniversario della strage mafiosa di via Pipitone Federico a Palermo, in cui persero la vita il Consigliere Istruttore Rocco Chinnici, i carabinieri della scorta, maresciallo Mario Trapassi e appuntato Salvatore Bartolotta, ed il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi, la Fondazione che lo ricorda organizza una serie di eventi commemorativi, tutti in programma oggi in Sicilia. A Palermo, alle ore 9 in via Pipitone Federico, saranno deposte corone di fiori sul luogo della strage alla presenza delle autorità civili e militari. Sempre a Palermo, alle ore 9.30, nella chiesa di San Giacomo dei Militari presso il Comando Legione Carabinieri Sicilia, Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa di via Vittorio Emanuele 475, sarà celebrata la Santa Messa in memoria delle vittime della strage. La cerimonia religiosa sarà seguita da una Commemorazione Istituzionale. A Caltanissetta, alle ore 12 presso l'aula magna del Palazzo di Giustizia, si terrà una commemorazione promossa dalla Sezione Distrettuale di Caltanissetta dell'Associazione Nazionale Magistrati. Infine a Partanna (Trapani), alle ore 18 in piazza Umberto I, saranno deposte corone di fiori sul bifrontale dedicato a Rocco Chinnici.

GAZA: GIÀ 13 MORTI OGGI, BILANCIO 1.100. SIRENE A TEL AVIV RAID SU RAFAH E CAMPI PROFUGHI, COLPITA CASA LEADER HAMAS È già di 13 morti il bilancio di oggi nella Striscia di Gaza: oltre 1.100 le vittime palestinesi al 22mo giorno dell'offensiva israeliana. Nella notte i raid hanno colpito Rafah e il campo profughi di Bureij. Colpita anche la casa del leader di Hamas Ismail Haniyeh, nel campo di Shati. Sirene d'allarme a Tel Aviv, dove sarebbero stati intercettati almeno tre razzi. ---. RIFORME, RENZI:UNA SETTIMANA PER TRATTARE MA VOTO FINALE IL 2 PREMIER: VIA EMENDAMENTI. OGGI PRIMO VOTO IN AULA SENATO Stamani nell'aula del Senato il primo voto al pacchetto riforme. Renzi detta le sue condizioni: via gli emendamenti, ok a una settimana in più per trattare ma entro il 2 agosto il voto finale. Saltato intanto l'incontro tra il premier e Berlusconi. Sarà posta probabilmente oggi la fiducia al dl Madia sulla Pubblica amministrazione, che prosegue il suo iter alla Camera. ---. NUOVO BALZO FIDUCIA IMPRESE, LIEVE RIPRESA PRESTITI OGGI TAVOLI MERLONI E ALCOA, SCIOPERO DIPENDENTI ENI Nuovo balzo per la fiducia delle imprese, al livello più alto da agosto 2011. In ripresa, seppur lieve, anche i prestiti. Oggi al ministero dello Sviluppo economico tavoli per le vertenze Merloni ed Alcoa. Sempre oggi sciopero di 8 ore dei 30.000 dipendenti del gruppo Eni. Dagli Usa attesi i dati sull'indice della fiducia dei consumatori a luglio e la riunione della Fed. ---. UCRAINA, UE ESTENDE SANZIONI; OGGI NUOVA RIUNIONE COROPER USA ACCUSANO RUSSIA: TEST HA VIOLATO TRATTATO CONTROLLO ARMI La crisi ucraina: nuove sanzioni alla Russia saranno discusse oggi dal Comitato dei rappresentanti permanenti Ue. Sanzioni che raggiungono intanto altri oligarchi russi: il 'cerchio magicò di Putin. Ieri conference call tra Obama e i leader europei. E gli Usa accusano ora la Russia di aver violato il trattato sul controllo delle armi, con il test di un missile cruise. ---. PENSIONATO 75ENNE UCCISO PER ERRORE NEL NAPOLETANO COLPITO AL VOLTO IN REGOLAMENTO DI CONTI SU SCOOTER Un pensionato di 75 anni è stato ucciso per errore ieri a Portici, nel Napoletano. L'uomo stava rientrando in casa dopo aver fatto la spesa; sulla strada si inseguivano due scooter; da uno è partito un colpo di pistola verso l'altro, che ha centrato però in viso l'anziano: vittima innocente di un apparente regolamento di conti. ---. TAVECCHIO CASO INTERNAZIONALE, INTERVENGONO FIFA E UE DUBBI TRA I CLUB, MA GRANDI ELETTORI CONFERMANO APPOGGIO La frase di Tavecchio diventa un caso internazionale: la Fifa chiede un'indagine; «il razzismo non ha posto nel calcio», commenta l'Ue. «Io vado avanti», ribadisce però il candidato alla presidenza della Figc. «Ci ha messo in difficoltà», afferma l'altro candidato Albertini. Dubbi tra i club, ma i grandi elettori confermano il loro appoggio a Tavecchio.

VIOLENZA SESSUALE A MINORI,ARRESTATO CAMIONISTA DA CC VERONA - VERONA, 29 LUG - Un autotrasportatore portoghese è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Verona con l'accusa di violenza sessuale continuata nei confronti di minorenni. Era da più di un mese che i carabinieri indagavano su alcuni episodi accaduti nei parcheggi di un centro commerciale della provincia veronese. Tre le denunce complessive più altri episodi sicuramente, secondo l'Arma, non segnalati dalle vittime. L'autista, già condannato per fatti simili in Portogallo, è stato individuato dopo estenuanti indagini grazie ai filmati della video sorveglianza e sottoposto a fermo d'indiziato di delitto. Ora è in carcere, ma le indagini proseguono su fatti analoghi commessi anche in altre città del nord ovest d'Italia.

RAI3:REPORT CULT, “A PENSAR MALE”

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Nuovo appuntamento con "Report Cult", in onda martedì 29 luglio alle 24.05 su Rai3. Dopo lo spiaggiamento della Balena Bianca in seguito a Tangentopoli , i presunti eredi della DC hanno impiegato soltanto sette anni per dismettere l’intero patrimonio accumulato in più di mezzo secolo grazie ai soldi dei tesserati e delle donazioni.  Celati dietro l'alibi dei debiti dei padri da saldare, gli eredi hanno in realtà usato, svenduto, rivenduto e ricomprato cinquecento immobili attraverso patti di spartizione finalizzati anche a finanziare le loro carriere politiche. Inoltre, e per la prima volta,  l’inchiesta svela appropriazioni sospette orchestrate a beneficio di alcuni eredi che si sono portati a casa (propria) vecchie sedi DC a prezzi vantaggiosi e parte dei guadagni delle compravendite.

RAGAZZA MODA E SPETTACOLO

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Si svolgerà giovedi sette agosto 2014 presso il bellissimo ristorante su lungomare di Reggio Calabria “AL TEMPIETTO” la selezione provinciale valida per l’accesso alle finalu regionali del rinomato concorso nazionale ed internazionale RAGAZZA MODA E SPETTACOLO del Patron Tonino Galli.

La serata organizzata grazie alle collaboratrici provinciali Anna Spanti e Marianna Bevacqua e grazie all’apporto di alcuni sponsors sarà all’insegna della moda e della bellezza ma anche dello spettacolo perché alcune partecipanti alla sezione spettacolo si esibiranno in canto o danza e comicità.La giuria formata da esperti del settore dovrà eleggere tra le circa 20 partecipanti quattro o cinque ragazze che accederanno di diritto alle finali regionali che si svolgeranno a fine agosto e che daranno a dieci ragazze calabresi il pass per la finale nazionale che si svolgerà sempre in terra Calabria, come già avviene da quattro anni,dal 9 al 14 settembre tra Guardavalle dove le ragazze provenienti da tutta Italia e anche da paesi stranieri per il titolo della moda international,presso il Villaggio faro Punta Stilo dei F.lli Guido e Soverato dove si svolgeranno le due serate finali che vedranno sul palcoscenico artisti e presentatori di fama nazionale quali Beppe Convertini, Justine Mattera e Barbara Chiappini. 



Cosenza, colpiti di nuovo i Citrigno, dopo la condanna anche la confisca di beni immobili per cento milioni.Good bye 'Calabria Ora. L'Ora delle Calabria' ?

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Ex editore del quotidiano cartaceo “Calabria Ora”. Beni per 100 milioni di euro, tra cui quattro cliniche, sono stati confiscati dalla Dia di Catanzaro all'imprenditore cosentino Pietro Citrigno, condannato in via definitiva per usura a 4 anni ed otto mesi di reclusione e attualmente agli arresti domiciliari. La confisca riguarda beni già sequestrati nel gennaio scorso ai quali si è aggiunto il "Centro clinico Ortensia" di Cosenza. Confiscate anche società edili e immobiliari, 35 fabbricati, 4 terreni, 9 auto e rapporti finanziari.
C’ERA UNA VOLTA IL RE DELLA COMUNICAZIONE; SCIVOLATO SULLA BUCCIA DI BANANA DELL’USURA?
Domenico Salvatore

In questa sede non indulgeremo in difese d’ufficio; i Citrigno,  si sono già attrezzati; hanno già attivato da anni i loro legali di fiducia, che conoscono il Codice Penale meglio di noi, a memoria. Idem con patate per quello ‘Civile’. Sapranno bene, quali strategie di difesa studiare ed attuare per la tutela della dignità e dell’onorabilità dei loro assistiti. E non vogliamo mettere il naso, nelle decisioni dei giudici, che comunque hanno applicato il codice, in maniera asettica ed impersonale. Non ci sorprenderemo nemmeno dello sciacallaggio o maramaldeggiamento; figurarsi delle lacrime di coccodrillo di certe iene maculate. A parte la gogna mediatica, che comunque, a prescindere, deve sventolare ai quattro venti la notizia. Chi rompe paga ed i cocci sono suoi, si dice…è inutile piangere sul latte versato…piangere il morto son lacrime perse…chi ha sbagliato è giusto che paghi…Citrigno estingua il suo debito con la Giustizia, poi reclamerà ed altri luoghi comuni, scontati ed inevitabili. Rovinato per sempre o no, ai posteri l’ardua sentenza. Colpevole od innocente questo interessa fino ad un certo punto. La Giustizia deve fare il suo corso. Piaccia o no. Non può essere ignorato tuttavia, il ruolo esercitato da Pietro Citrigno & famiglia, nell’informazione; sulla comunicazione in Calabria. Al di là della vicenda giudiziaria, ‘Calabria Ora ‘ prima e ‘L’Ora della Calabria’ poi, hanno lasciato il segno nell’informazione, nella cultura e nell’opinione pubblica. Sono entrati dalla porta principale nel mondo della notizia, non solo calabrese. Ci sembra scontato e lo diciamo anche per esperienza diretta, che quando si operi a certi livelli, inevitabilmente spesso involontariamente, si cozza contro i poteri forti; i gruppi di pressione; le baronie economiche palesi ed occulte; le satrapie della finanza; i santuari della politica. In altri termini, è scontato, che si vada a pestare i calli a più di una persona, che conti politicamente, economicamente, socialmente, culturalmente, finanziariamente e via di seguito. Al momento buono, se non ci siano spalle larghe, ti silurano e defenestrano senza tanti complimenti. L’imprenditoria (piccoli artigiani, artigiani, piccoli industriali, industriali, commercianti ecc.) è la colonna portante dell’economia non solo calabrese. Per sviluppare i suoi progetti e realizzare i suoi programmi, ha bisogno della politica, anche questo ci sembra scontato. Gl’intrecci fra politica ed imprenditoria, senza voler criminalizzare niente e nessuno, non sempre sono stati leali, trasparenti, legali, come conferma la cronaca. Non vale la pena di citare qui quanti e quali imprenditori siano stati collusi con la ‘ndrangheta; peraltro regolarmente perseguiti, indagati, arrestati, processati e condannati. Queste riflessioni, non sono un processo all’imprenditoria, ovviamente. Ci mancherebbe altro. I  Citrigno, ci sembravano della persone perbene. Imprenditori-coraggio, che volevano rimanere nella loro terra a costruire qualche cosa d’importante per sé e per i loro figli. Ed erano guardati con un occhio benevolo, perché osavano cimentarsi in un settore delicato ed importante, come quello della comunicazione. Non sappiamo se i Citrigno, siano rimasti vittime di un raggiro. Ci torna difficile, credere ad una loro chiara volontà di affiliarsi ad una società segreta; alla ‘ndrangheta; ad un’associazione a delinquere di stampo mafioso, diretta od indiretta; se non a ‘giri’vorticosi di malavita, amicizie equivoche. Ma questa, è la nostra opinione, sic et simpliciter, che cozza contro le carte processuali. Sta di fatto però che, al di là della vicenda, si sia cantato il ‘de profundis’ per un altro giornale quotidiano edito in Calabria. Un requiem, a quanto pare ineluttabile. Lo compravamo anche noi, tutti i giorni all’edicola. Siamo stati contattati in illo tempore, ufficialmente, per ricoprire un posto di redattore a Reggio Calabria. Abbiamo pure scritto qualche rigo. Paride Leporace, Paolo Pollichieni,  Piero Sansonetti, Luciano Regolo, che l’hanno diretto ed hanno lasciato un’impronta indelebile, assieme ai tanti redattori e corrispondenti e maestranze, erano ( e sono, per quanto ci riguarda), operatori dell’informazione con la schiena dritta. Dopo la “scissione”, la maggior parte hanno seguito Sansonetti, ex Vicedirettore e Condirettore de ‘L’Unità’ nella nuova esperienza del “Garantista” . Tanti lettori della buon’anima di ‘Calabria Ora-L’Ora di Calabria’, non è il requiem, ci si perdoni l’indelicatezza e la poca sensibilità, chiedono a noi, notizie sulla “ripresa” delle pubblicazioni. Proviamo ad abbozzare…forse in autunno”; e, subito di rimando-di quale anno? Non siamo autorizzati a dare notizie, né in bene, né in male; e non le diamo infatti, se non nell’ambito di un pour parler salottiero. Certamente, ci farebbe piacere che il valoroso quotidiano cosentino, che ha arricchito la professionalità di tanti giornalisti, seriamente impegnato nella lotta alla mafia, altro solido punto di riferimento della cultura, tornasse in edicola. È proibito? Ma gli altri quotidiani dell’area, non si sono strappati i capelli né lacerati le vesti. Abbiamo scoperto l’acqua calda! Ma, non è solo questione di ‘mors tua vita mea’, invidia, gelosia, machissenefrega. Piuttosto è questione di mentalità, di filosofia, di cultura. In Calabria è raro riunirsi intorno ad un’idea comune; a fare quadrato. Quest’altra tegola tra capo e collo, non se l’aspettavano i Citrigno. Un danno economico pesante; ma potrebbe essere di converso anche, la pietra tombale, per le residue speranze di un ritorno di fiamma editoriale. Di un secondo quotidiano calabrese, però, se ne avverte la necessità. Le notizie, circa l’uscita prossima, non sempre certe e veritiere, lo danno per certo. Lo scetticismo regna sovrano. I potenziali lettori, che commentano, al crocicchio, sul Corso o sul Lungomare, sibilano…”Dopo che lo vedremo con i nostri occhi, ci riserviamo di credere o meno”. Domenico Salvatore

BAGALADI. Riparte l’Estate con la Pro Loco protagonista

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BAGALADI (Reggio Calabria). L’Associazione Pro Loco, si propone di promuovere il rinomato centro dell’Area Grecanica attraverso una serie di manifestazioni, qualcuna già realizzata in fase pre-estiva come la giornata ecologica, che a giudizio di tanta gente è riuscitissima. Aveva come scopo principale quello di rendere più pulita la simpatica cittadina e ancor più gradevole dal punto di vista dell’accoglienza. La Pro Loco ha chiesto e ricevuta la collaborazione delle altre associazioni operanti a Bagaladi, tra le quali “Avalon” e “Gagini”; nonché il patrocinio dell’Amministrazione comunale, patrocinio che si è trasformato anche in una fattiva collaborazione impiegando uomini, mezzi e materiali disponibili, ma sopratutto si è registrata la fattiva e numerosa partecipazione di tantissimi cittadini volenterosi che evidentemente hanno a cuore le sorti del piccolo paese, che è anche una delle caratteristiche “porte” di accesso al Parco Nazionale dell’Aspromonte . Oltre questo primo impegno, sono stati programmati altri eventi, tra i quali un importante concorso artistico dal titolo “ArtisticaMenteLegale” attraverso la realizzazione di 5 Murales lungo la via Matteotti che si terrà sabato 2 agosto 20144 in coincidenza con la festa del Gonfalone, per poi continuare martedì 5 agosto con la proiezione di un Film in piazza, immediatamente il giorno successivo (mercoledì 6 agosto) si disputerà “Giochi in Piazza”, per proseguire vigilia di ferragosto (giovedì 14 agosto) con “Sport, Salute e Benessere”; quindi per concludere alla grande domenica 24 agosto con la “Sagra dell’Olio” e prodotti tipici con l’intento di valorizzare quello che è il prodotto più importante dell’economia Bagaladese.

Le notizie del 30 luglio 2014. sera

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RENZI, RIFORME A OGNI COSTO. ITALICUM MODIFICHE A SENATO IL 'CANGURÒ È LEGITTIMO. SEL SUL PIEDE DI GUERRA Il premier: 'Approveremo riforma in prima lettura, nonostante urla e insultì.'Loro hanno finito tempo, noi non la pazienzà. Vendola: 'Rottura Pd porterà conseguenzè.Pd: 'Buone speranze di finire entro 8 agostò. Ancora clima teso, niente seduta mattutina al Senato. ---. 

GAZA, CANNONATE CONTRO SCUOLA ONU, 23 MORTI, ANCHE BAMBINI UNRWA ACCUSA ISRAELE. TREGUA DI 4 ORE MA RAZZI SU STRISCIA Colpito anche il mercato Sajaya con 17 morti. Hamas: no tregua, fini mediatici. Peres: Israele ha esaurito opzione militare. Save Children, ogni ora in media viene ucciso un bimbo. In 600.000 a rischio anche acqua potabile. Telefonata Kerry- ministro egiziano Shukry, riprendere i contatti. ---. 

ALITALIA, SI CERCA SOLUZIONE A POCHE ORE ULTIMATUM ETIHAD VERTICE GOVERNO CON AZIENDA E SOCI, 'LA RISPOSTA DOMANÌ Aumento di capitale potrebbe salire fino a 300 milioni. Lupi dopo vertice: 'Tutto benè. Palazzo Chigi: 'Incontro proficuo per risposta domanì. Poste: governo ha condiviso nostra posizione su mid-co; società si augura che firma arrivi presto, dopo colloqui Caio-Hogan giorni scorsi. ---. 

VOLA PIL USA, +4%, FED TAGLIA 10 MLD DI AIUTI A ECONOMIA AL SUD MENO DI 6 MLN HANNO LAVORO, ITALIA SPACCATA IN DUE Per Usa dato migliore attese analisti; Obama, ripagate decisioni. Banca centrale Usa, tassi fermi 'politica accomodante appropriatà. Allarme Svimez per Mezzogiorno: bruciato 13,3% di pil. Istat: donne pensionate più povere degli uomini, media 9mila euro contro 14.700. ---. 

CASSAZIONE, FU ILLEGITTIMA ESPULSIONE SHALABAYEVA IGNORATO DIRITTO ASILO, PUÒ OTTENERE RISARCIMENTO Per Suprema Corte, irruzione notturna immotivata, troppa fretta. Vicenda anomala e contraddittoria. Moglie dissidente kazako Abliazov aveva validi titoli soggiorno. Cassazione condanna il Viminale a pagare spese. Legali donna valutano iniziative per il risarcimento. ---. 

TAVECCHIO SOTTO ESAME, TAPPA CRUCIALE DA MALAGÒ LEGHE, NESSUN PRESUPPOSTO PER COMMISSARIAMENTO Su graticola anche per frasi 'sessistè. Interviene ufficio nazionale antirazzismo 'parole gravì. Nota congiunta di 'À, 'B', 'Prò e 'Dilettantì. Domani presidente Coni incontra i due candidati. Sacchi, 'troppo stress' lascia coordinamento giovanili dopo 4 anni. ---. 

MUORE ULTIMO AVIATORE USA CHE SGANCIÒ BOMBA SU HIROSHIMA OLANDESE LANCIÒ NEL 1945 'LITTLE BOY' SU CITTÀ GIAPPONESE Ultimo sopravvissuto del bombardiere Enola Gay, Theodore van Kirk, noto come 'l'olandesè, è morto a 93 anni, per cause naturali, in una casa di riposo in Georgia. Aveva 24 anni quando, insieme ai suoi undici compagni, il 6 agosto 1945, alle ore 08.15, sganciò la bomba. ---. 

MALTEMPO, BOMBE D'ACQUA E ALLAGAMENTI IN TOSCANA ESONDAZIONI A MODENA, RIENTRATA ALLERTA SENIGALLIA Estate che non c'è con maltempo soprattutto al centro-nord. Campeggi evacuati nel Livornese. Dopo le piogge di ieri nel Varesotto si contano i danni. Coldiretti lancia allarme per danni agricoltura. Voragine Milano: aperta inchiesta per crollo colposo.

RAI1: OVERLAND, ATTRAVERSO LA CINA

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Un passaggio obbligato verso l'Ovest, tra le ultime dune del deserto dei Gobi a Nord e le montagne innevate del Qilian Shan a Sud per arrivare nel monastero di Mogao. "Overland", in onda giovedì 31 luglio alle 23.40 su Rai1 continua il proprio viaggio, risalendo il corridoio di Gansu, in Cina. Un percorso che propone numerose testimonianze storico-artistiche, in parte descritte da Marco Polo che qui dimorò circa un anno: il più grande Buddha dormiente cinese di Zhangye, la tradizione dei cavalli galoppanti di Wewei, la fortezza del passo di Jiayu eretta dai Ming nel punto terminale della grande Muraglia. Una Via della Seta diventata, oggi, la via dell'oro nero, come dimostra l'oleodotto che trasporta il petrolio dai pozzi della Zungaria. Non manca, inoltre, la documentazione della vita quotidiana con la visita ai pittoreschi e affollati bazar di questa successione di città “oasi”. 
In chiusura, il monastero rupestre di Mogao, ai piedi delle dune di sabbia di Dunhuang: una parete di arenaria lunga un chilometro e mezzo nella quale sono state scavate quattrocento grotte che offrono quarantacinquemila metri quadrati di affreschi murali: la più alta espressione artistica dell'arte buddista cinese.

RAI2: BEAUTY & THE BEAST, UOMO O BESTIA?

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Vincent e Cat si trovano in disaccordo su come trattare con l’agente Reynolds. Ma presto la situazione precipita, arrivando a compromettere il loro rapporto. Come finirà? La risposta nell’episodio “Uomo o bestia?”, nuovo appuntamento con la seconda stagione di "Beauty & the beast", ispirata alla popolare fiaba "La bella e la bestia", in onda in esclusiva  su Rai2, giovedì 31 luglio, alle 22.50.  

RAI1: SUPERQUARK INCONTRA I GRIZZLY

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Destinazione Alaska: il viaggio della quinta puntata di "Superquark", con Piero Angela, in onda giovedì 31 luglio alle 21.20 su Rai1 si apre con un documentario dedicato a un luogo dove, grazie a una politica di protezione, si trova la maggior concentrazione di grizzly. Questi grandi orsi possono procurarsi cibo solo per metà dell’anno, mentre nell’altra metà devono vivere rintanati, consumando il grasso accumulato durante l’estate. Per questo e’ importante riuscire a insediarsi nei territori giusti, quelli più ricchi di cibo. Ma poiché tutti hanno la stessa esigenza, spesso nascono competizioni e scontri. I documentaristi della Bbc sono rimasti cinque mesi isolati in Alaska, per filmare i grizzly in azione, correndo anche rischi. Ne e’ nato un ritratto molto ravvicinato di questi giganteschi orsi, anche attraverso una storia familiare: quella di un’orsa che deve non solo accumulare grasso, ma difendere anche il suo piccolo.
"Superquark" indaga, inoltre, sulla missione spaziale Rosetta, la sonda che atterrerà sulla coda di una cometa nel prossimo agosto, mentre Paco Lanciano e Piero Angela, in studio, mostrano come funziona il pendolo di Foucault.
Obiettivo anche sui palombari: Alberto Angela racconta la loro storia e spiega tutte le evoluzioni tecnologiche legate, nel corso del tempo,  a questa professione affascinante.
Giovanni Carrada  con Andrea Pasquini sono, invece, andati ad Oxford per capire quali sono le strategie per sopravvivere alla rivoluzione tecnologica robotica e digitale, che rischia di distruggere più posti di lavoro di quanti ne potrebbe creare, secondo le teorie di alcuni ricercatori.
E ancora, dagli Stati Uniti, un esempio di come diventare cittadini - scienziati e fare scienza di alto livello con l'aiuto e la passione del pubblico. E l'idea di associare volontari a ricerche e scavi, ha conosciuto negli ultimi anni varie forme di partecipazione: Barbara Bernardini e Marco Visalberghi raccontano la storia di un’infermiera in pensione che ha realizzato il suo sogno, partecipare a studi scientifici sugli insetti. Un esempio di quanto un modello analogo ben organizzato di collaborazione con i cittadini sarebbe utile per la conservazione del patrimonio archeologico e artistico italiano.
Sempre in tema di scienza, la rivoluzione del grafene. Dagli schermi flessibili ai serbatoi per l'idrogeno, tutto quello che potremo fare con questo nuovo materiale meraviglioso, nel servizio di Paolo Magloggo e Francesca Marcelli. E, dalla Puglia, la storia di un aereo in fibra di carbonio al cento per cento che mostra come nuovi materiali, usati in modo creativo, possono aprire porte insperate a chi ha l’idea giusta.. E' stato costruito da un’ impresa fondata da due giovani trentenni, una vera startup. E ora l’impresa funziona, dopo varie peripezie per trovare dei veri finanziatori.
Spazio, infine, alle rubriche di "Superquark": Per Una questione di ormoni  il professor Jannini si sofferma sulle diversità tra uomo e donna;  per Dietro le quinte della Storia, con il professor Barbero racconta di un "combattente" muto e anonimo, ma indispensabile in tutte le guerre: il mulo, ancora oggi usato in Afghanistan dai marines; per la Scienza in Cucina, che dieta faccio questa estate?  La dottoressa Bernardi siega quali sono le tre molecole più studiate del momento che arricchiranno le nostre diete.

RAI MOVIE: IN VOLO CON "L'AEREO PIU' PAZZO DEL MONDO"

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Risate assicurate con un classico della comicità Usa, "L'aereo più pazzo del mondo" (1980), film senza tempo diretto dai fratelli Zucker, David e Jerry, insieme con Jim Abrahams, che Rai Movie propone giovedì 31 luglio alle 21.20. Il film è  interpretato, fra gli altri, da Lloyd Bridges nei panni di uno stralunato supervisore della torre di controllo di Chicago interpellato per salvare dal disastro un aereo rimasto momentaneamente privo del pilota.  In seguito a un avvelenamento alimentare avvenuto a bordo, e che ha colpito anche il comandante e gli altri copiloti, infatti, un aereo di linea rischia di precipitare. Un ex pilota (Robert Hays), ossessionato dal suo passato, che si trova tra i passeggeri, tenterà di far atterrare il velivolo.
Folle parodia del disaster movie, capostipite di un fortunatissimo filone, il film fu considerato a lungo solo una pellicola-barzelletta fino a quando, nel 2000 non fu inserito dal prestigioso American Film Institute  al decimo posto nella classifica delle migliori commedie americane di sempre. Il film ha avuto due anni dopo un sequel, “L’aereo più pazzo del mondo… sempre più pazzo”, con un altro regista (Ken Finkleman),  ma con la partecipazione di numerosi attori del precedente, che Rai Movie proporrà il prossimo giovedì 7 agosto. 

RAI5: "LA DANZA DI VIRGILIO SIENI” IN PRIMA TV

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E' un progetto di danza del coreografo Virgilio Sieni, realizzato appositamente per la tv con la regia di Felice Cappa, lo spettacolo dal titolo “La danza di Virgilio Sieni”, in onda su Rai5, nell'ambito di Rai Cultura, giovedì 31 luglio alle 21.15. Tre momenti distinti, ripresi nel febbraio 2014 presso Cango - Cantieri Goldonetta di Firenze: un breve estratto da un solo danzato dall'artista, dal titolo "Solo Goldberg improvisation", seguito da due coreografie create per la sua Compagnia: "Sonate Bach di fronte al dolore degli altri" ed "Esercizi di primavera".
Basato sulle “Variazioni Goldberg” di Bach eseguite dal vivo dalla pianista Mari Fujino, "Solo Goldberg improvisation"è un lavoro che non si fonda sull'improvvisazione, ma sul riconoscimento e il rinnovamento. Un atto di riflessione e introspezione dove niente appare se non un corpo "spellato".
Segue "Sonate Bach di fronte al dolore degli altri”, undici coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura, e ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti nei conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. Undici date emblematiche raccolte intorno agli undici brani che compongono le tre Sonate di Bach. La danza qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. Interpreti delle coreografie di Sieni sono Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Nicola Cisternino e Ramona Caia. Le Tre Sonate per violoncello e pianoforte di Bach sono eseguite dal vivo da Mari Fujino e dal violoncellista Peter Krause.
Infine "Esercizi di primavera": ispirato alla conferenza tenuta il 6 ottobre 1951 alla Bühlerhöhe da Martin Heidegger e intitolata “Poeticamente abita l’uomo”, lo spettacolo è una riflessione su una poesia tarda di Hölderlin, e sospende lo sguardo verso quelle comunità scomparse, fatte sparire, schiacciate, cui è anche dedicato. La coreografia è di Virgilio Sieni, mentre gli interpreti sono Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Paul Pui Wo Lee e Davide Valrosso. La musica è composta ed eseguita dal vivo dalla violoncellista Naomi Berrill.

RAI CULTURA: IL TEMPO E LA STORIA, ENRICO MATTEI

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E’ l’uomo più potente del dopoguerra italiano, l’ispiratore di una visione modernissima dell’economia e della politica e tra i maggiori artefici della ricostruzione italiana. "Enrico Mattei"è il protagonista dell'appuntamento con "Il Tempo e la Storia" di Rai Cultura, in onda giovedì 31 luglio alle 13.10 su Rai 3 e alle  20.50 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat. Ospite di Massimo Bernardini, lo storico Mauro Canali.
L’avventura di Mattei nel mondo dell’energia comincia il 28 aprile del 1945 con la nomina a Commissario Generale dell’Agip, e finisce il 27 ottobre del 1962 quando il suo l’aereo precipita, in circostanze mai del tutto chiarite, nella campagna di Bascapè, nel pavese. In questo arco di tempo l’Italia si lascia alle spalle le macerie della guerra e si avvia a diventare una Paese avanzato. Un risultato straordinario che molto deve proprio all’intraprendenza di Enrico Mattei, soprannominato “il petroliere senza petrolio”. Per alcuni è solo uno spregiudicato avventuriero, per altri, invece, un patriota che sogna un futuro migliore per l’Italia. Ma chi è veramente Enrico Mattei? Quando viene nominato Commissario Generale, l’Agip è un ente pubblico fascista in liquidazione, considerato un carrozzone dispendioso e improduttivo. “Mattei comprende che ci sono molte potenzialità nel sottosuolo italiano e che – dice il professor Canali - l’apparato tecnologico dell’azienda, nonostante tutto, è estremamente valido. Egli è convinto che non possa esserci indipendenza politica senza indipendenza economica e che questa passi necessariamente dal controllo strategico delle risorse energetiche”. Un modo di pensare e di agire ostacolato da numerosi oppositori alla nazionalizzazione dell’industria energetica, interni ed esterni. Mattei tuttavia non si lascia intimidire dalle pressioni internazionali. Nel 1953 il Senato approva la legge che istituisce l’Eni, l’Ente Nazionale Idrocarburi e lui ne diventa Presidente. In pochi anni trasforma un’azienda destinata al fallimento in una solida impresa di Stato.
Il programma è firmato anche da Alessandra Bisegna, Francesco Cirafici e Cristoforo Gorno. 

Diaspora, disordini, confusione, ingovernabilità, Ma che sta succedendo in Libia? E c'è chi rimpiange Gheddafi

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Libia in fiamme 29 luglio 2014-L'Italia ha deciso di inviare in Libia 7 canadair per contrastare gli incendi esplosi in depositi di petrolio e gas colpiti da razzi nei combattimenti per l'aeroporto di Tripoli. Lo riferisce sul proprio sito il governo ad interim libico che ieri aveva chiesto l'aiuto internazionale per domare le fiamme divampate domenica sulla strada per lo scalo della capitale."Su richiesta del governo libico provvisorio, il governo italiano e la società Eni hanno deciso di mandare in Libia 7 aerei antincendio con il loro equipaggio per contribuire al controllo dell'incendio dei depositi di petrolio e gas situati sulle strade che portano all'aeroporto", si legge nella nota in cui il governo di Tripoli "rivolge un appello a tutti i belligeranti affinché fermino i combattimenti per permettere ai pompieri di spegnere l'incendio al più presto possibile". Ieri l'esecutivo aveva ecovato il rischio di "catastrofe umanitaria e ambientale dalle conseguenze difficili da prevedere". Anche l'Austria ha deciso lo sgombero della propria ambasciata a Tripoli: tutto il personale, diplomatico e non, verra' trasferito, secondo quanto annunciato a Vienna dal ministero degli esteri. La precaria situazione di sicurezza suggerisce di lasciare il paese il prima possibile, si precisa. La misura vale anche per i turisti: dopo un avvertimento che sconsigliava viaggi in Libia, il ministero sollecita ora tutti i cittadini austriaci a lasciare il paese.  Tra i paesi che hanno deciso l'evacuazione dei propri cittadini, la Germania, la Gran Bretagna, la Francia e l'Olanda, mentre Gli Stati Uniti due giorni fa avevano trasferito tutto ilpersonale diplomatico fuori dal paese. L'Italia ha evacuato nei giorni scorsi oltre 100 italiani che avevano chiesto di lasciare il Paese; uno Stato del Nordafrica. La Libia, occupa la parte centrale del Nordafrica, affacciandosi sul Mar Mediterraneo intorno al Golfo della Sirte, tra il 10º e il 25º meridiano est; la Libia è il quarto paese dell'Africa per superficie, il diciassettesimo del mondo. Confina a nord-ovest con la Tunisia, a ovest con l'Algeria, a sud con il Niger e il Ciad, a sud-est col Sudan, a est con l'Egitto.
MA CHE STA SUCCEDENDO IN LIBIA?!?!? DOV’É FINITA LA “PRIMAVERA TRIPOLITANA? MA GHEDDAFI ERA ‘VERAMENTE’ UN ASSE D’EQUILIBRIO? A CHI E PERCHÉ CONVENIVA LA SUA MORTE?
Domenico Salvatore

Non abbiamo la pretesa e la presunzione di essere un esperto di cose estere. Il termometro della situazione non ce l’hanno nemmeno i “topi d’ambasciata’ che passano tutta la loro vita diplomatica sotto una bandiera, piantata in un ‘buco’cittadino delle Capitali estere. Ma nemmeno vogliamo (possiamo) lasciare a bocca asciutta i nostri lettori sovrani che ci telefonano, ci contattano de visu e distrattamente ci chiedono…”Domenico, ma che sta succedendo in Libia, oramai Cheddafi è morto e sepolto dunque…? E ci piantano un punto interrogativo grosso come l’Himalaya. Qualcosa abbiamo studiato sui libri di scuola d’accordo, ma poi? Un pochino ci hanno spiegato i nostri maestri e professori. Il resto l’ha completato la televisione, la radio, i giornali, le agenzie di stampa, i manifesti, le riviste ed i convegni. Morale della favola, una ‘qualche’ idea della Libia, sulla Libia & dintorni ce la siamo fatta. Tuttavia, chiediamo umilmente scusa e perdono ai nostri lettori sovrani perciò se, in questa sede, non saremo esaustivi ed esaurienti, come loro vorrebbero; e come sarebbe giusto, sacrosanto ed inalienabile. Internet, come al solito ci darà una mano. Do ut des. Il mitico “cicciodemetrio”, presunto ‘roi’ del Corso Garibaldi, ci consente di dare una sbirciatina ai titoli dei giornali, sottotitoli e sommari. Qualche “ugghiata” ce la rifila, pure lui a gentile richiesta, con quel suo stile tutto particolare e l’infarinatura è perfetta. Ma tale è; e tale rimane; se possa bastare…Il dottor Demetrio, ha una sua idea e nemmeno la nasconde, premesso che appartenga all’ala intellettuale, non molto larga se non dell’intellighencija melitota, ma è stato intervistato anche da radio e televisioni straniere. Un filologo di rinomata fama, poeta dialettale conosciuto. Insomma un personaggio degno di questo nome. Con lui, abbiamo convissuto le vicissitudini e le vicende di Muammar Gheddafi, non solo la fase dell’omicidio premeditato, aggravato. Va da sé che Gheddafi abbia pure commesso i suoi errori, per carità.  Con lui al potere gli sbarchi sulla “quarta sponda” erano nell’ordine delle decine e poi anche centinaia; oggi invece a migliaia di persone. Si sta profilando uno scenario imprevedibile. Non vogliamo essere scambiati per conservatori reazionari, ma la fine di Saddam Hussei, di Gheddafi, di Sadat, dell’Ayatollah Khomeini, del premier israeliano Rabin (la sera del 4 novembre 1995) ecc. ha segnato in qualche modo la politica delle loro nazioni, ma anche del Medioriente, se non dello scacchiere internazionale. Muammar Gheddafi, (Qasr Abu Hadi, 7 giugno 1942 – Sirte, 20 ottobre 2011), come ognuno può capire, cliccando su Wikipedia, è stato un militare e politico libico. Per quarantadue anni è stato la massima autorità del proprio paese, fino alla sua deposizione da parte del Consiglio nazionale di transizione (CNT) durante la Guerra civile libica del 2011, senza ricoprire stabilmente alcuna carica ufficiale ma fregiandosi soltanto del titolo onorifico di Guida e Comandante della Rivoluzione della Grande Jamāhīriyya Araba Libica Popolare. Gheddafi è stato infatti la guida ideologica del colpo di stato militare che il 1º settembre 1969 portò alla caduta della monarchia (accusata di essere corrotta ed eccessivamente filo-occidentale) del re Idris I di Libia e del suo successore Hasan. Gheddafi instaurò dapprima una dittatura militare, poi, si avvicinò al socialismo arabo di Gamal Abd el-Nasser, infine proclamò il "regime delle masse", basato sulla nuova ideologia, ispirata all'incontro tra Islam, socialismo e capitalismo, del libro verde. Gheddafi è stato ucciso dai ribelli del CNT e la sua morte ha segnato, almeno formalmente, la fine della guerra civile 

Ognuno di voi, ognuno di noi, cari lettori sovrani, può farsi una sua idea, essendo un cittadino libero. Ben difficile sarà invece, per quei cittadini, che liberi non sono(“La verità ci farà liberi, diceva Gesù nel Discorso della montagna”) asserviti ad un’ideologia, al sistema, alla logica del potere, agl’interessi di scuderia, campanile e municipio se non fazione, farsi un’idea autonoma ed indipendente; poiché in questi casi saranno come cagnolini al guinzaglio; incapaci ed impossibilitati a farsi una loro, propria idea. Non indulgeremo su giudizi, pareri ed opinioni, in questa sede. Intanto, perché non vogliamo convincere, persuadere ed indottrinare proprio nessuno, per carità; ma poi, anche perché, abbiamo il massimo rispetto per il nostro prossimo e per le sue idee. Gheddafi, a sfogliare i giornali a sentire le opinioni, era un ottimo governante per i favorevoli; un pessimo statista per i contrari. É notorio che Gheddafi fosse l’ottava persona più ricca del mondo e che una parte dei suoi tesori mobili ed immobili, siano stati sequestrati e confiscati; un’altra parte sono andati dispersi…” Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti”.  Le parole di Maḥmūd Jibrīl, un politico libico, a capo fino al 23 ottobre del 2011 del governo provvisorio del Consiglio nazionale di transizione libico, organismo formatosi durante la "rivoluzione del 17 febbraio" che si propone come “unico rappresentante del popolo libico”, hanno alimentato forti sospetti, secondo i quali, il vero esecutore del rais, non sarebbe stato un ribelle del CNT. La natura dell’uomo. Ai posteri, l’ardua sentenza, diceva Alessandro Manzoni. Ma il dopo Gheddafi è segnato da astio, rancore, odio, livore e ruggine. Armi belliche, ultramoderne, veloci, micidiali e belluine. E morti, tanti morti. Venti di guerra, fumo, fuoco, disordine, caos, insicurezza, squilibrio. Il 20 ottobre, viene catturato e ucciso nella sua città natale di Sirte Mu'ammar Gheddafi, portando di fatto alla caduta del suo regime e alla fine della guerra. da Corriere del Ticino…” Il nuovo governo libico di Ahmed Miitig, la cui elezione è stata contestata, ha annunciato di aver preso possesso della sede del primo ministro nonostante il rifiuto del premier uscente Abdallah al-Theni di cedere il potere. Miitig ha subito convocato i suoi ministri e ha annunciato che il suo governo è entrato in carica.”. 

Dal Secolo XIX° …La Corte Suprema libica ha definito oggi «anticostituzionale» l’elezione di inizio maggio del primo ministro Ahmed Miitig, aprendo così la strada ad una soluzione della crisi nel Paese, dove due governi si contendono il potere. Il premier uscente Abdallah al-Theni si è rifiutato di lasciare dopo che l’elezione di Miitig è stata invalidata. Molti Stati, a partire dalla Francia, hanno riconosciuto il Consiglio nazionale di transizione come unico rappresentante del popolo libico; altri Stati hanno stabilito legami diplomatici con il CNT mantenendo tuttavia un rapporto con il governo di Gheddafi. Il 17 ottobre, cade l'ultima città lealista pro-Gheddafi di Beni Ulid. I gheddafiani sono ormai asserragliati in poche zone nei dintorni di Beni Ulid e Sirte e la Libia si può considerare quasi interamente liberata dal regime di Gheddafi. Un Paese instabile in mano a bande armate e criminali. Molti italiani hanno pensato che rovesciare un amico di Berlusconi sia stato giusto, ma invece così non è stato. Ma l’Italia, non ha una ‘casa solida’ né economicamente, né moralmente. Il popolo sfiduciato e rassegnato aspetta un segnale, che tarda ad arrivare. La Libia, da quello che so, era un paradiso rispetto alle nazioni africane…. “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande”. La libia, era messa meglio anche di certi paesi europei in crisi, come l'Italia e il Portogallo nonostante il Pil Pro Capite più basso di tali paesi (per il fatto della conversione euro-dinaro). Lo stato provvedeva a tutto, era un mix di capitalismo e socialismo. Il petrolio costava meno di mezzo euro al litro, c'erano servizi di avanguardia e le donne erano emancipate. Guerra ed ancora guerra. E’ guerra a Tripoli. Quasi 100 morti e 400 feriti è il nuovo bilancio di due settimane di scontri nella sola capitale, dove le diverse milizie si contendono il controllo dell’aeroporto internazionale, in una prova di forza che non è solo territoriale e che si dimostra sempre più violenta. Anche a Bengasi, in Cirenaica, si contano solo oggi almeno 38 morti in scontri tra forze speciali libiche e gruppi armati islamici.Da dove viene la crisi, il Post: Secondo i media locali, fonte candidonews.wordpress.com/  sono tra i più gravi da quando è caduto il regime di Muammar Gheddafi nel 2011. Gli attacchi organizzati dalle diverse milizie hanno causato la chiusura di buona parte degli uffici governativi nel paese e hanno portato a diversi problemi di consegna delle merci, a partire da quelle di carburante.Milizie. Diverse milizie che controllano alcune parti della Libia sono finanziate, in maniera più o meno diretta, dal governo libico allo scopo di garantire la sicurezza in alcune zone del paese. Le forze governative non hanno infatti la capacità di tenere sotto controllo l’intera regione. Il problema è che le milizie stesse sono difficili da controllare e in molti casi fanno ciò che vogliono nei loro territori di competenza. 

Capita spesso che si combattano tra loro per conquistare pozzi petroliferi, da usare poi come contropartita con il governo per ottenere altri benefici. Alcuni miliziani hanno anche attaccato uffici pubblici e sedi ministeriali, sempre con l’obiettivo di trarre concessioni e vantaggi di tipo politico ed economico. Da Gheddafi alle elezioni di maggio 2014. Dopo la caduta di Gheddafi la Libia fu governata dal Consiglio di transizione nazionale, il comitato che raggruppava le opposizioni. Poi ci furono le elezioni parlamentari e il nuovo Parlamento, il 14 novembre 2012, nominò come primo ministro Ali Zeidan. L’instabilità politica ha portato a succedersi tre diversi primi ministri tra marzo e giugno. Il primo a dimettersi è stato lo stesso Ali Zeidan, sfiduciato per come aveva gestito la crisi di una petroliera sequestrata dai ribelli e rientrato in Libia un mese fa dopo un esilio in Germania. Gli è succeduto Abdullah al-Thani, ex ministro della Difesa che ha poi lasciato ad Ahmed Miitig. La sua elezione avvenuta all’inizio di maggio è stata però dichiarata incostituzionale dalla Corte Suprema della Libia a inizio giugno. Al potere è quindi tornato Abdullah al-Thani, con un incarico ad interim.Khalifa Haftar. Un personaggio da tenere d’occhio per comprendere la situazione in Libia è Khalifa Haftar, ex colonnello dell’esercito libico e a capo di una delle forze paramilitari più potenti. Lo scorso maggio ha organizzato a Bengasi, seconda città del paese per grandezza, una serie di offensive contro estremisti islamici accusati di “destabilizzare la Libia”. Ha poi condotto un attacco armato contro il Parlamento di Tripoli, nel quale sono morte almeno due persone.Un articolo apparso un mese fa sulla Stampa, che anticipava la degenerazione della crisi:Finora, la Libia bruciava dentro. Decine di morti ogni settimana negli scontri per strada, fucilate contro gli avversari, qualche lancio di granate anticarro, e comunque la vita continuava nel suo impossibile equilibrio. Ma ora questo fuoco comincia ad ardere di brutto, e la puzza e il fumo si allargano oltre i confini. Aveva cominciato la «battaglia del petrolio», con pozzi e raffinerie prese d’assalto: da 1 milione 700 mila barili al giorno, la produzione era precipitata a poco più di 130 mila, e quella che appariva una guerra per bande era poi, in realtà, il primo serio segno dell’attacco lanciato all’unità della Libia. Gran parte dei bacini di idrocarburi sono a Est, in Cirenaica; e la Cirenaica si sente derubata dal centralismo di Tripoli. Vuole autonomia, chissà anche indipendenza (ha già nominato un suo primo ministro «locale»), e poi è la regione dove sono acquartierati gli islamisti: Derna ne è la capitale, Bengasi una dépendance, e quella che era una delle primavere arabe si sta contaminando, anch’essa, in una guerra dove logiche tribali e tentazioni fondamentaliste si allargano a coprire il vuoto istituzionale del potere.  Autonomia, dunque, per una «più equa spartizione» dei petrodollari. 

Però, poi, la Cirenaica confina con l’Egitto, e il suo petrolio libico fa gola al nuovo Faraone del Cairo, al-Sisi; il quale nell’Operazione Dignità che un generale in pensione, Khalifa Haftar, sta conducendo a suon di cannonate contro gli islamisti a Bengasi (ma fino a Tripoli) vede un’ottima occasione per mettere un semaforo egiziano sui pozzi nominalmente libici, oltre che ottenere la pulizia della frontiera da qualsiasi rimasuglio di Fratellanza Musulmana. Nel ri-disegno di una Mezzaluna che si sfalda dal Maghreb fino al Golfo, la nuova geostrategia regionale intreccia una lotta per l’egemonia che ormai non ha più frontiere. Haftar ha con sé l’Egitto e la Brigata Zintan (che sono 23 milizie dure come la pietra), contro gli stanno gli islamisti di Ansar al-Sharia e la Brigata Misurata (duri anch’essi come pietre, con 200 milizie, 40 mila uomini, e 800 carri armati rubati a Gheddafi).Potrebbe essere un’altra faccia delle guerre di religione che si combattono nel vicino Oriente, ora che Gheddafi non li tiene più a bada. Ma noi prendiamo dalla Libia il 23% dei nostri idrocarburi, e abbiamo a mal galleggiare in acqua centinaia di migliaia di migranti che partono dalle coste libiche. Se la Libia brucia, rischiamo di ustionarci di brutto.(In collaborazione con Mediterranean Affairs. Alla ricerca di un premier. Dopo gli ultimi mesi di schizofrenia politica, fonte www.termometropolitico.it, i libici sono chiamati nuovamente alle urne per eleggere il loro Primo ministro. Tra marzo e giugno tre uomini si sono avvicendati al potere: prima lo sfiduciato Ali Zeidan, poi il dimissionario Abdullah Al Thani, in ultimo Ahmed Maitik, la cui elezione è stata dichiarata incostituzionale. Sullo sfondo un contesto socio-economico turbolento e un uomo che muove le fila, il generale Kahlifa Haftar. Ex fedelissimo di Gheddafi rientrato in Libia al momento della caduta del regime per guidare le forze di terra del Consiglio di transizione, Haftar conduce oggi l’Operazione dignità, aspra offensiva contro le milizie islamiche nell’est del Paese. Vero regista della destituzione di Maitik, ha dalla sua parte le Forze speciali (ossia l’élite dell’esercito regolare), gli ufficiali di aria di Tobruk, la potente tribù cirenaica Al Barasa e le Brigate Zintan, che fanno base nel nord-ovest della Libia. Questo fronte ha come suo candidato Mahmud Jibril, attuale leader delle forze non islamiste in Parlamento. Libia. Dall’altra parte del ring la fazione islamista, il cui vero candidato rimane Maitik, rampante imprenditore nipote di Abdulrahman Swehli, influente leader di Misurata. Questa corrente vede come suo esponente di spicco il Presidente del Parlamento e della Repubblica ad interim Nuri Abu Sahimin ed è composto dal Partito della Giustizia e della Costruzione e dalle milizie di Misurata. Rimangono in campo Al-Thani, che fin dal principio aveva misconosciuto l’elezione di Maitik ed è l’attuale premier ad interim, e Ali Zeidan, rientrato nel Paese lo scorso 19 giugno dopo un periodo di esilio in Germania. Sullo sfondo della contesa elettorale, si pone il possibile golpe di Haftar che, in un futuro più o meno prossimo, non può essere escluso. A fare da cornice alle consultazioni è una situazione economica critica. 

Negli ultimi mesi, il blocco dei porti marittimi ha causato un crollo delle rendite petrolifere, con la produzione di greggio passata da un milione e mezzo a duecentocinquantamila barili al giorno. Parallelamente la valuta nazionale, il dinar, è crollata del 7% rispetto al dollaro. Un eventuale definitivo venir meno dello Stato assistenziale, alimentato dai proventi dell’olio nero e a lungo unico vero collante sociale del Paese, difficilmente sottrarrà la Libia da scenari anarchici. Considerazioni importanti vanno inoltre mosse sulle ingerenze esterne, che infiltrano e condizionano gli attuali conflitti domestici libici. In un Paese diviso e conteso da più di milleduecento milizie, la lotta fra laici democratici e radicalismo islamico vede sullo sfondo un duello più ampio: quello fra Arabia Saudita ed Emirati Arabi da una parte e Fratellanza Musulmana dall’altra, che si contendono la leadership della fede islamica nella regione mediorientale. Si tratta di una partita che non si gioca solo in Libia, ma anche (con dinamiche simili) in Egitto, Siria e Yemen.Il voto del 25 giugno non porterà un governo forte. È improbabile ipotizzare scenari di equilibrio politico se prima la Libia non troverà la sponda di un ente, consuetamente individuato nella comunità internazionale, capace di trovare una sintesi virtuosa fra i numerosissimi ed eterogenei localismi di cui si compone il Paese. Unione Europea e Stati Uniti, dopo aver chiuso l’epoca Gheddafi, hanno il dovere politico e morale di accompagnare Tripoli in una transizione che garantisca la stabilità, non solo mediorientale, ma anche occidentale. Matteo Anastasi (Mediterranean Affairs – Editorial board”. Tripoli ha bussato alle porte dell’Italia. E l’Italia ha risposto O.K. Ma intanto ecco un nuovo flash dell’Ansa emblematico della situazione…” Nuova tragedia dell'immigrazione al largo della Libia: almeno 20 persone sono morte e decine risultano disperse nel naufragio di un barcone a 100 chilometri ad est di Tripoli. Lo ha reso noto il portavoce della Marina libica. Secondo i 22 clandestini tratti in salvo, a bordo c'erano circa 150 migranti."Una pattuglia della marina ha messo in salvo 22 migranti immigrati clandestini che erano aggrappati ai resti del loro barca", ha detto il colonnello Kassem Ayoub, portavoce della marina libica, aggiungendo che oltre venti corpi sono stati recuperati. Secondo i sopravvissuti - ha riferito - circa 150 migranti, provenienti dall'Africa sub-sahariana, erano a bordo dell'imbarcazione diretta verso le coste italiane e affondata al largo di Al Khums, 100 km a est di Tripoli. I soccorsi - ha aggiunto - sono al lavoro alla ricerca di altri possibili sopravissuti. A Porto Empedocle nave con 112 migranti - Saranno trasferiti a Trapani i 112 subsahariani, fra cui 25 donne, che stanno sbarcando a Porto Empedocle, nell'Agrigentino. Nel centro d'accoglienza di Siculiana sono, al momento, ospitati 260 persone e non c'è posto per accogliere altri migranti.In serata atteso sbarco 404 profughi a Taranto - Questa sera, intorno alle 22, nave Zeffiro dovrebbe approdare al primo sporgente del porto mercantile di Taranto per fare sbarcare 404 migranti salvati nell'operazione 'Mare nostrum'. Tra i profughi vi sono 241 uomini, 62 donne (una delle quali incinta) e 101 minori, dei quali 52 non accompagnati, e 4 neonati. Ad annunciarlo è il Comando marittimo sud in attesa dell'ufficialità da parte del Ministero dell'Interno. Nello specifico, si tratta di 396 siriani, 6 sudanesi e 2 egiziani, che saranno smistati in centri di accoglienza prima di essere accompagnati in bus o treno verso altre destinazioni.

Nave con 114 somali ferma per malore migranti - E' ferma al largo di Torre dell'Orso, marina di Melendugno, a circa 35 miglia da Brindisi dov'è diretta, la Teesta Spirit, la chimichiera (trasporta gas e petrolio) battente bandiera delle Bahamas con a bordo 114 profughi (89 uomini e 25 donne) di nazionalità somala salvati mentre erano a bordo di un barcone al largo delle coste della Libia. Il mercantile è stato costretto ad uno stop improvviso per il malore di due profughi a bordo. La richiesta di aiuto, inoltrata al Comando generale della guardia costiera, è stata subito dirottata alle unità territoriali: una motovedetta della capitaneria di porto di Otranto ha condotto sulla nave medici che stanno valutando le condizioni dei due profughi per valutare se trasbordali sulla motovedetta e ricoverarli in ospedale”.  Fuga dalla Libia in fiamme, via anche francesi e tedeschi. Chiude ambasciata ParigiIl sito della Farnesina "Viaggiare sicuri" sconsiglia "tassativamente" di recarsi a Bengasi o in CirenaicaIl nuovo Parlamento libico terrà una riunione d'urgenza sabato a Tobruk, a est di Bengasi. Lo annuncia il deputato Abu Bakr Biira, che dovrà presiedere la sessione. Il Parlamento libico doveva prendere le sue funzioni originariamente il 4 agosto a Bengasi ma "vista la situazione di
pericolo"è stata spostata e anticipata a Tobruk.E' tregua temporanea a Tripoli tra le milizie che si combattono nei pressi del principale deposito di benzina e gas che rifornisce la capitale libica. Lo affermano fonti locali, precisando che il cessate il fuoco dovrebbe permettere di spegnere l'incendio che avviluppa l'impianto.L'economia tunisina "è precaria" e il Paese non è in grado di ricevere le migliaia di persone in fuga dalla Libia, tanto che Tunisi si dice pronta a chiudere le frontiere. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri tunisino, Mongi Hamdi, precisando che ogni giorno arrivano dalla Libia "tra le 5.000 e le 6.000" persone."Sono almeno 50" i cadaveri trovati stamani nella base delle Forze speciali libiche conquistata dai miliziani islamici a Bengasi dopo 48 di battaglia. Lo riferiscono fonti mediche citate dai media internazionali. Altri 25 cadaveri di persone uccise negli scontri sono stati portatinegli obitori degli ospedali. Tra i francesi evacuati dalla Libia, secondo fonti diplomatiche transalpine, c'è anche l'ambasciatore di Francia a Tripoli. "Tenuto conto della situazione di sicurezza, i locali occupati dalla nostra ambasciata sono temporaneamente chiusi", ha confermato all'Afp il portavoce aggiunto del ministero degli Esteri, Vincent Floreani.

Via francesi e britannici. La Francia ha evacuato dalla Libia un gruppo di cittadini francesi e britannici, "via nave". Lo ha riferito il portavoce del governo di Parigi, Stephane Le Foll al termine del consiglio dei ministri settimanale, senza precisare il numero di persone coinvolte. Gli evacuati, secondo precisazioni fornite da fonti diplomatiche transalpine, sono 55 francesi e sette cittadini britannici, individuati e radunati dall'ambasciata di Francia a Tripoli, rimasta aperta fino a ieri per assicurare l'operazione. A trasportarli fino in Europa è stata una nave della Marina francese.La Farnesina smentisce che l'Italia abbia deciso di inviare in Libia 7 Canadair per contrastare gli incendi divampati in depositi di petrolio e gas colpiti da razzi nei combattimenti per l'aeroporto di Tripoli. Lo si apprende da fonti della stessa Farnesina. L'Italia continua tuttavia a valutare tutte le opzioni per fornire aiuti alla Libia, in virtù del suo impegno nel Paese, tenendo conto delle enormi difficoltà tecniche e del fatto che l'area interessata è stata terreno di scontri tra milizie dal 13 luglio. L' ambasciata d'Italia continua ad assicurare il massimo impegno a tutela della collettività e degli interessi italiani in Libia. La notizia della decisione dell'invio di Canadair era contenuta in una nota di Tripoli diffusa sul sito del governo libico ad interim.Alla luce dell'intensificarsi degli scontri armati e del deterioramento della situazione di sicurezza, il governo di Belgrado ha invitato tutti i cittadini serbi a lasciare al più presto la Libia e ad astenersi dal recarsi in quel paese. Il ministro degli esteri Ivica Dacic, in un comunicato, ha detto che l'ambasciata serba a Tripoli resta aperta ma e' in condizioni di poter fornire una limitata assistenza consolare.Tutti i cittadini francesi attualmente in Libia "sono stati invitati a lasciare il Paese ed entrare al più presto in contatto con l'ambasciata a Tripoli a tale scopo". Lo ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri transalpino, precisando che "tutto il possibile è stato fatto per facilitarne la partenza". La comunità francese in Libia, sottolinea il Quai d'Orsay, "è al momento molto ridotta di numero". Già domenica il ministero aveva invitato i francesi a lasciare la Libia.La Germania ha richiamato il personale diplomatico dalla Libia. Lo ha affermato oggi a Berlino un portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa, parlando di ''evacuazione''. L'ambasciata a Tripoli, tuttavia, ''non è ancora'' chiusa, e impiegati locali sono tuttora in servizio. A causa della pericolosità della situazione, Berlino aveva invitato i cittadini tedeschi a lasciare il paese nel weekend, mettendo in guardia dal sito del ministero dal ''rischio di rapimenti e attentati''.Dopo l'incendio ad un deposito di benzina, colpito stanotte da un razzo durante gli scontri vicino Tripoli, ha preso fuoco un secondo serbatoio di carburante e la situazione è "molto pericolosa". Lo rende noto il governo libico parlando di rischio di "catastrofe umanitaria e ambientale dalle conseguenze difficili da prevedere".Nessun ordine di evacuazione, ma gli italiani che hanno voluto lasciare la Libia sull'orlo di una nuova guerra civile, hanno potuto farlo "sotto protezione". E sono più di 100, ha reso noto la Farnesina, quelli trasferiti fuori dal Paese negli ultimi giorni. 

"Di fronte dell'aggravarsi della crisi in Libia, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha disposto da giorni un piano di tutela dei connazionali nelle zone più a rischio" che "attraverso l'ambasciata a Tripoli e in raccordo con l'Unità di crisi, aveva già attivato un monitoraggio della presenza italiana" nel Paese."L'uscita dalla Libia è avvenuta con convogli via terra verso la Tunisia e con il ricorso a velivoli dedicati disposti dall'unita di crisi, uno dei quali è partito proprio questa mattina, grazie al concorso della nostra aeronautica militare, con destinazione Pisa", ha aggiunto la Farnesina nella sua nota, mentre fonti di governo sottolineano che il rientro va avanti da giorni "in modo tranquillo". "Su richiesta di alcuni governi - prosegue la nota - l'Italia si è occupata anche del trasferimento di persone di nazionalità diversa". Dopo l'evacuazione di ieri dell'ambasciata americana a Tripoli, oggi infatti sono stati alcuni Paesi Ue - Gran Bretagna, Germania, Olanda e Francia - a chiedere ai propri connazionali di lasciare il Paese al più presto. Il sito della Farnesina "Viaggiare sicuri" sconsiglia "tassativamente" di recarsi a Bengasi o in Cirenaica e invita "i connazionali ad evitare temporaneamente viaggi anche nella capitale". L'ambasciata a Tripoli resta comunque "aperta, operativa e sempre contattabile". "La nostra ambasciata - conferma la nota del ministero - continua ad assicurare il massimo impegno a tutela della collettività e degli interessi italiani in Libia". Dal canto suo, l'Eni ha infatti reso noto che "le attività proseguono regolarmente", pur monitorando "con attenzione l'evolversi della situazione". La primavera tripolitana? A Tripoli…” 1. Sai dove s'annida più florido il suol?/Sai dove sorride più magico il sol?/Sul mar che ci lega coll'Africa d'or,/la stella d'Italia ci addita un tesor./Refrain:Tripoli, bel suol d'amore,/ti giunga dolce questa mia canzon,/sventoli il Tricolore/sulle tue torri al rombo del cannon!/Naviga, o corazzata:/benigno è il vento e dolce è la stagion./Tripoli, terra incantata,/sarà italiana al rombo del cannon./2. A te, Marinaro, sia l'onda sentier;/sia guida Fortuna per te Bersaglier;/và e spera, soldato, Vittoria è colà.../Hai teco l'Italia che gridati: va!/Refrain: Tripoli, bel suol d'amore, ecc./3. Al vento africano che Tripoli assal/già squillan le trombe la marcia real./A Tripoli i turchi non regnano più:/già il nostro vessillo issato è laggiù.../Refrain: Tripoli, bel suol d'amore, ecc./4. Un bel militare voleva da me/un sì per qualcosa (sapete cos'è)./Gli dissi ridendo: "Tu avrai quel che vuoi;/ma prima, birbante, va' a Tripoli, e poi..."!/Refrain: Tripoli, bel suol d'amore, ecc./” Domenico Salvatore















Biasi (FI): Cultura al primo posto, la Calabria deve ripartire da qui.

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Quello andato in scena oggi è un ottimo esempio della Calabria che vogliamo e di quello che in particolare Forza Italia vuole per la nostra terra. Un incontro estremamente positivo, per il quale ringrazio nuovamente Edoardo Sylos Labini, che ha tracciato le linee guida di un pezzo importante della Forza Italia che si sta via via delineando come il Dipartimento Cultura. Un punto fermo dal quale proprio in Calabria si deve ripartire visto che la Calabria rappresenta per l'Italia un valore aggiunto, di tradizione, di cultura, di passioni ed energie che possono e devono fungere da volano per la ripresa del nostro Paese.  

E’ quanto dichiara in una nota il coordinatore di Forza Italia per la Provincia di Reggio Calabria Roy Biasi, in merito all’incontro di presentazione in Calabria del dipartimento Cultura di Forza Italia e delle sue linee guida. Durante l’incontro, moderato dal giornalista de “Il Giornale” Nino Spirlì, e al quale hanno preso parte tra gli altri, oltre allo stesso Roy Biasi, il Presidente del Dipartimento Nazionale Cultura di FI Edoardo Sylos Labini, la Coordinatrice Regionale di FI Jole Santelli, il Vice Coordinatore Regionale di FI Nino Foti, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Nicolò, il Consigliere Regionale Gesuele Vilasi, il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, il Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi e il Commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, oltre a  numerosi amministratori degli enti locali e ai coordinatori dei Club Forza Silvio della Provincia, è stata presentata l’iniziativa "Ci inchiniamo solo alla cultura", che si realizzerà a fine agosto ad Oppido Mamertina, paese al centro della recente cronaca per i fatti accaduti durante la processione della Madonna delle Grazie. 

Questo progetto ha proseguito Biasi, coinvolgerà artisti, uomini e donne di cultura e, come è stato spiegato, servirà a dare un segnale di solidarietà alla cittadinanza e alla neoeletta giunta comunale di Oppido, composta da giovani volenterosi e appassionati, di cui una cattiva informazione ha voluto dare un ritratto non veritiero e denigratorio. Sono molto soddisfatto per questa iniziativa e spero vivamente che possa contribuire a restituire a tutta la cittadinanza oppidese l’orgoglio di far parte di una splendida comunità come realmente è quella di Oppido. 

Quella odierna inoltre, ha aggiunto Biasi, è stata anche l’occasione per approfondire, in un incontro successivo all’evento con la Coordinatrice Regionale Jole Santelli e il Vice Coordinatore Regionale Nino Foti, la discussione in merito all’importante appuntamento che ci attende fra qualche mese con le elezioni amministrative nella città di Reggio Calabria consapevoli della responsabilità che grava su Forza Italia, quale partito guida della coalizione, nell’individuazione del candidato Sindaco. Sono state affrontate inoltre le diverse emergenze che gravano pesantemente sulla città di Reggio Calabria ipotizzando possibili soluzioni in tempi brevi.

Nel corso dell’incontro, ha concluso Biasi, sono stati discussi infine altri aspetti più prettamente tecnici relativi alla necessaria riorganizzazione dell’assetto della città in conformità a quanto previsto dal decreto Delrio che ha reso operative le Città Metropolitane. L’entrata in vigore di questa disposizione infatti rende necessaria, in previsione della formazione della nuova Città Metropolitana di Reggio Calabria, la suddivisione della città capoluogo della costituenda Città Metropolitana in più enti amministrativi o circoscrizioni. Il nostro Partito, che sta già lavorando da diverso tempo sulla questione, presenterà nei prossimi giorni una proposta agli organi di competenza per una soluzione ragionevole e condivisibile ed in relazione a detta proposta che prevede 5 circoscrizioni, saranno nominati altrettanti comitati,  in modo da garantire alla Città la completa rappresentanza territoriale. 

Giuseppe Falcomatà: appello a tutte le energie positive della città

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Reggio Calabria - La Reggio che vogliamo costruire è una città in cui ciascuno di noi abbia un nome, non sia solo un numero. Cittadino, non utente. Persona, non codice fiscale. Persone, non categorie di persone.

Già perché Reggio è migliore di come ce la raccontiamo. Ciascuno di noi, tuttavia, deve rinunciare alla “delega in bianco” alla politica e fare la sua parte. Proponiamo, dunque, un metodo diverso, quello del “tocca a noi” e non quello del “m’a viu jeu”. 

Per fare questo, però, è importante che ci si avvicini alla città con lo spirito di chi vuole dare senza pretesa di ricevere. È possibile amministrare Reggio solo se si è capaci di amare Reggio. Ognuno di noi, pertanto, ha il dovere di svolgere il proprio, di compito.

Le città combattono con il degrado, lo sappiamo. Ma il degrado più grande non sono i muri scritti o le mattonelle sconnesse. Il vero degrado è la solitudine, questa è, senza dubbio, l’angoscia principale per chiunque, oggi, si assume la responsabilità di essere classe dirigente in città. 
È proprio per questo che a Reggio dobbiamo operare affinché la piazza torni di mestiere a fare la piazza e non lo spartitraffico. Perché le strade parlino. Perché il centro sia un luogo di incontro e non solo di attraversamento. Perché la colonna sonora della città siano i passi e le voci, non il clacson e i motori o, peggio ancora, il silenzio. 

Allo stesso tempo però, bisogna tornare a educare i cittadini alla bellezza. Questi sono tempi di assuefazione e abitudine al brutto. Reggio, invece, ha un patrimonio di beni culturali, storici, artistici, architettonici e botanici inestimabile che va recuperato e valorizzato.

Educare alla bellezza è una forma di cultura. Cultura non significa solo ricordare ma anche investire nel futuro perché portare un bambino a leggere un libro significa educarlo a valori come lealtà, solidarietà, onestà, trasparenza, coraggio, sacrificio e quindi significa sottrarlo ai tentacoli della ‘ndrangheta. Senza paura.
E senza paura si costruisce un’idea di welfare condivisa insieme all’associazionismo, al volontariato, al mondo variegato del Terzo Settore. Sostenendo quelle esperienze che in città lasciano un segno di speranza, d’impegno quotidiano rivolto a chi chiede ascolto, affinché i diritti dei deboli non siano deboli. Una città finalmente inclusiva, solida e solidale.

Immaginiamo una città che non si vergogni dei propri rappresentanti e una classe politica che torna a guardare negli occhi le persone e dice “io per un periodo di tempo mi metto in gioco insieme a te e cerco di rappresentarti”.

Per realizzare tutto questo dobbiamo fare tre cose: coinvolgere, coinvolgere, coinvolgere. Tutte le energie positive della città, le associazioni, l’università, gli studenti, gli imprenditori, le forze cattoliche e moderate, i giovani, tutti coloro che hanno deciso di realizzare qui il loro futuro personale, professionale, familiare e lavorativo e che, finalmente, hanno la possibilità di essere protagonisti. A questa città ci rivolgiamo, nessun reggino che ha a cuore le sorti del posto in cui vive può, oggi, restare a guardare.
Non rassegniamoci a dare per scontato che i figli vivranno peggio dei padri.  L’idea che non valga più la pena combattere e impegnarsi è assurda. 
Un’altra Reggio è già qui: basta farla entrare.

Giuseppe Falcomatà
Candidato Sindaco del Centrosinistra

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