UOMO UCCIDE LA MADRE IN CASA A PARMA - PARMA, 27 DIC - Un uomo di circa 35 anni ha ucciso la madre a Parma nell'abitazione della donna in via Pacinotti. A quanto si è appreso la situazione familiare era molto degradata. Madre e figlio non convivevano ma erano note e frequenti le liti in famiglia. La donna, Dolores Leonardi, abitava da sola nell'appartamento al piano rialzato dov'è stata uccisa. È stata accoltellata, ma sul corpo sono stati trovati anche segni di strangolamento. Indagano la Polizia scientifica e la pm Lucia Russo. Una prima lite intorno alle 14.30, forse per i soldi che l'uomo spesso chiedeva alla madre, aveva richiamato anche i carabinieri in quell'abitazione, al civico 8 di via Pacinotti. Poi un secondo litigio, che si è concluso con la morte della donna. Il suo corpo è stato trovato verso le 17. Il figlio, Gabriele Montanari, è stato fermato e portato in Questura. Il padre era morto da tempo.
MPS: SINDACO SIENA, NESSUNO DOMANI STAPPI SPUMANTE 'Non è lotta tra 2 personè dice Valentini che incontra Mansi (dell'inviato Domenico Mugnaini) (ANSA) - SIENA, 27 DIC - «La cosa più importante è che domani nessuno stappi lo spumante perchè non è stata una battaglia tra due persone». Lo dice il sindaco di Siena Bruno Valentini dopo aver incontrato, insieme al presidente della Provincia Simone Bezzini, la presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi che, all'uscita dall'Assembla aveva assicurato la sua presenza domani ma a chi le domandava cosa succederà dopo aveva risposto, sorridendo, «non sono mica una strega». Poco più di un'ora prima dell'incontro a tre, l'Assemblea dei soci era stata rinviata a domani per mancanza del quorum e già in città crescevano le voci di possibili dimissioni del presidente di Banca Mps Alessandro Profumo. Con il quorum sceso a un terzo, la Fondazione possiede ancora il 33,5% delle azioni, Mansi darà il via libera all'aumento di capitale e al piano di ristrutturazione, ma potrà far passare lo slittamento della ricapitalizzazione di qualche mese rispetto alla data gennaio indicata da Rocca Salimbeni. Una soluzione che porterà a quella rottura che non pochi a Siena hanno auspicato negli ultimi mesi, quando la figura di Profumo, e anche quella dell'ad Fabrizio Viola (ora più defilato), è diventata «troppo ingombrante». Posizione certo non condivisa da Bezzini che ha sempre auspicato una mediazione tra il Monte e la Fondazione e ufficialmente neppure dal sindaco. Valentini, però, stamani a chi chiedeva cosa sarebbe successo se Profumo avesse scelto di lasciare, ha risposto con parole simili a quelle usate da Mansi qualche settimana fa: «sono un sindaco e dico che morto un sindaco se ne fa un altro anche se non sarebbe facile sostituire un manager come Profumo». Per il primo cittadino, comunque, la cosa più importante è che l'Assemblea dei soci «non segnerà il funerale della Banca ma un nuovo inizio». I nomi che circolano in città per prendere l'eventuale posto di Profumo sono quelli di Carlo Salvatori, di Divo Gronchi, Piero Barucci e anche quello di Bini Smaghi. In pole position ci sarebbe Salvatori, vicino all'attuale ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni che, secondo fonti senesi, è informato costantemente di quanto sta avvenendo al Monte. Tra l'altro, con la chiusura dell'esercizio in corso, anche la Fondazione dovrà confermare i propri vertici. Scadrà ad aprile, o al più tardi a giungo, infatti la presidenza di Antonella Mansi e con lei la Deputazione amministratrice. L'eventuale loro riconferma è legata al successo del salvataggio dell'Ente che pur diluendosi di molto vorrebbe restare nel capitale della Banca con una quota di circa il 5%. E magari da lì tentare dopo una nuova «scalata» se le condizioni economiche-finanziarie, prima o poi, dovessero consentirlo.
CAPO ULTRAS JUVE AGGREDITO,SI INDAGA MONDO TIFOSI E AFFARI Sottoposto a due operazione, resta in prognosi riservata - TORINO, 27 DIC - Un regolamento di conti all'interno dei gruppi di ultras della Juventus oppure un movente legato alla attività commerciali della vittima. Sono le ipotesi sulle quali si stanno concentrando le indagini sull'aggressione ad Umberto Toia, capo di 'Tradizionè, una delle tre fazioni in cui si articolano gli ultras della Juventus. Ferito lunedì sera fuori dal suo bar a Grugliasco (Torino), è in ospedale in gravi condizioni ma la sua vita non è in pericolo. Oggi è stato sottoposto a due interventi chirurgici, a un'orbita oculare e al naso. La prognosi resta riservata. Toia era stato sorpreso alle spalle mentre saliva in auto, dopo aver chiuso il locale, da un gruppo di incappucciati che lo avevano colpito a calci, bastonate e sprangate, lasciandolo esanime sull'asfalto. Ha riportato numerose fratture alla faccia e alle gambe. Sull'accaduto indaga la polizia, che ha ipotizzato, in prima battuta, che si sia trattato di un regolamento di conti inerente il tifo organizzato bianconero. In questo caso, le indagini vertono necessariamente sugli altri due grandi gruppi di ultras della Juve, i 'Drughì e i 'Bravi Ragazzì. Toia, 48 anni, è forse il più conosciuto dei supporters bianconeri. È stato per anni il leader dei 'Fighters', gruppo organizzato che poi è confluito insieme ad altri in 'Tradizionè, di cui ha assunto la presidenza. Tra le possibili ragioni dell'aggressione potrebbe esserci proprio la spartizione degli introiti relativi all'indotto del tifo: organizzazione di trasferte, vendita di capi di abbigliamento griffati (di cui Toia è titolare di una società) e di gadget vari oppure di biglietti per le gare. Col passare delle ore, però, si fanno più concrete anche piste estranee al calcio, che riguardano le attività personali del capo ultrà: questioni di denaro o di amicizie per cui potrebbe avere fatto dei torti a qualcuno. In particolare, si stanno svolgendo approfondimenti sulla situazione finanziaria di Toia e se eventualmente possa avere contratto dei debiti. Nel quartiere Gerbido di Grugliasco, dove ha sede il bar chiamato non a caso 'Black & Whitè, in tanti parlano bene dello storico capo tifoso. «È una persona perbene, rispettabile», dicono alcuni vicini, anche se altri non concordano, sostenendo che si tratti comunque di un violento: «Appena guarirà - dicono - di sicuro andrà a prendere i suoi aggressori di persona». Gli ultras di'Tradizionè, invece, sono compatti intorno al loro presidente e da martedì gli rivolgono messaggi di solidarietà, incitamento e auguri sul profilo Facebook.
MUSICA: BOMBINO, IL JIMI HENDRIX DEL DESERTO IN ITALIA PER 7 CONCERTI = IL PRIMO A MILANO IL 16 GENNAIO Roma, 27 dic. - Dopo i sold out nelle principali città americane ed europee e in Italia al MiTo di Milano e al Romaeuropa Festival di Roma, l'irresistibile groove di Omara Bombino, il «Jimi Hendrix» del deserto, com'è stato ribattezzato, tornerà in Italia per sette nuovi concerti: a Milano il 16 gennaio, a Novoli (Le) il 17 gennaio, a Firenze il 18 gennaio, a Trieste il 12 febbraio, a Bologna il 13 febbraio, a Siena (Colle val d'Elsa) il 14 febbraio e a Torino il 15 febbraio. 'Nomad', il suo ultimo album prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys, è al primo posto della classifica degli album world di iTunes ed è stato inserito da Rolling Stone America e dall'autorevole NPR radio nella classifica dei 50 migliori album del 2013. Astro nascente del desert blues, Bombino, è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell'Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l'imposizione dell'Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sè, iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell'italiano «bambino». Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger, Bombino intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato.
CALCIO: RESPINTI APPELLI PORTUGUESA E VASCO,VANNO IN SERIE B - SAN PAOLO, 27 DIC - Il tribunale superiore della giustizia sportiva brasiliana ha respinto l'appello della Portuguesa, penalizzata di 4 punti al termine del campionato nazionale per aver schierato in una partita un calciatore, l'attaccante Heverton, che non poteva essere utilizzato in quanto squalificato. Ciò significa che la squadra paulista, già condannata in prima istanza, scende a quota 44 punti nella classifica finale del 'Brasileraò e questo le costa la retrocessione in serie B. Si salvano invece il Fluminense, club campione nazionale nel 2012, che quest'anno aveva chiuso a quota 46 al terz'ultimo posto sul campo, e il Flamengo, anch'esso penalizzato di 4 punti e sceso a 45 punti per l'utilizzo di un calciatore, Andrè Santos, anche lui squalificato. Retrocede, sempre per un ricorso respinto oggi, anche il Vasco da Gama, che aveva chiesto di avere vinta a tavolino la partita per 5-1 l'8 dicembre scorso contro l'Atletico Paranaense. Proprio quest'ultima società non aveva assicurato, secondo il Vasco, le condizioni di sicurezza necessarie per lo svolgimento dell'incontro e che, a causa di ciò, l'arbitro era stato costretto a sospendere il match per 73' per via dei violenti scontri verificatisi sugli spalti tra gruppi delle due tifoserie. Ma, purtroppo per il Vasco e per il suo presidente Roberto Dinamite, l'alta corte della giustizia sportiva ha omologato il risultato del campo.
MILANO: VIGILE URBANO INSULTA KYENGE DU FB, SANZIONI DISCIPLINARI IN ARRIVO = Milano, 27 dic. - Un vigile urbano di Milano insulta via Facebook il ministro dell'integrazione Cecile Kyenge e per lui sono in arrivo pesanti sanzioni disciplinari. Lo conferma all'Adnkronos un dirigente del Comando di piazza Beccaria spiegando che «è inaccettabile che un appartenente alla Polizia Locale possa insultare un ministro della Repubblica. Anche perchè -osserva il dirigente- alla Repubblica ha fatto giuramento di fedeltà. Per questo useremo nei suoi confronti la mano pesante». Il vigile, Fulvio Riccardo Platania, aveva definito su Facebook una «primate scroccona» il ministro dell'integrazione perchè, il giorno di Natale, aveva servito pasti caldi in una mensa per profughi a Roma. Ora per il vigile non solo ci potrebbero essere sanzioni disciplinari pesanti, come ha confermato il dirigente, ma potrebbe anche rispondere penalmente di quanto ha scritto. Secondo quanto previsto dall'articolo 290 del codice penale, infatti, Platania potrebbe rispondere del reato di 'vilipendio della repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate«.
UBRIACO ALLA GUIDA PROVOCA INCIDENTE,5 FERITI E BIMBA GRAVE È successo ad Aprilia. Conducente è romeno di 20 anni - LATINA, 27 DIC - È di sei persone ferite, tra cui una bimba di 8 anni in condizioni gravissime, il bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri sera lungo la via Nettunense, nel territorio di Aprilia, in provincia di Latina. Il conducente dell'auto che ha provocato l'incidente, un ragazzo di 20 anni di nazionalità romena, guidava sotto l'effetto di alcol. Secondo la ricostruzione dell'incidente l'auto guidata dal ragazzo ha invaso la corsia opposta durante un sorpasso scontrandosi frontalmente con la Fiat Panda a bordo della quale viaggiava una donna, sua figlia di 8 anni, la sorellina più piccola e due ragazzi di 20 anni. La bimba di 8 anni è sbalzata fuori dall'auto e a causa delle sue condizioni gravissime è stata trasferita a Roma. Feriti anche gli altri occupanti della Panda e il 20enne romeno.
ARSO VIVO A BRINDISI: AMANTE OMICIDA AUTORIZZATA A LAVORARE Dora Buongiorno condannata a 15 anni è da agosto ai domiciliari - BRINDISI, 27 DIC - È stata autorizzata dal gup del tribunale di Brindisi Valerio Fracassi ad uscire dalla propria abitazione in cui vive agli arresti domiciliari e recarsi al lavoro Dora Buongiorno, la bracciante agricola di Carovigno (Brindisi) condannata a 15 anni di reclusione il 28 novembre scorso al termine di un processo con rito abbreviato per l'omicidio dell'amante, Cosimo Damiano De Fazio, imprenditore arso vivo il 26 dicembre 2012 e morto due giorni dopo in ospedale. A quanto riferisce l'avvocato della donna, Roberto Cavalera, il giudice ha deciso di concederle la possibilità di lasciare il proprio appartamento, in determinati orari, in considerazione del suo stato di necessità economica: non avrebbe mezzi di sostentamento per sè e per i suoi due figli, uno dei quali avuto proprio da De Fazio. La donna, rea confessa del delitto, avrebbe preso contatti con una società interinale e avrebbe già avuto una proposta di lavoro che la impegnerebbe una volta alla settimana per lavori di pulizia. L'assenso le sarebbe stato concesso anche in virtù della condotta impeccabile rispetto agli obblighi imposti, dimostrata dallo scorso agosto quando, uscita dal carcere, è passata agli arresti domiciliari. Il gup di Brindisi, nella sentenza di condanna, aveva riconosciuto alla Buongiorno le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, oltre allo sconto di un terzo della pena dovuto alla scelta del rito alternativo. La donna era accusata di omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà: aveva somministrato all'amante un farmaco soporifero, lo aveva condotto in campagna e aveva appiccato il fuoco all'altezza dei genitali. Ha poi raccontato agli inquirenti di essere da anni vittima di soprusi da parte dell'imprenditore di Brindisi, versione da sempre negata dai famigliari di quest'ultimo, sposato e padre di altri cinque figli, costituitisi parte civile.
CALCIO: ABETE, TRAP GRANDE ALLENATORE E PERSONA DI QUALITÀ = Roma, 27 dic. - - «Tutti quanti noi non vediamo l'ora che Trapattoni riprenda ad allenare». Giancarlo Abete, presidente della Figc, si esprime così su Giovanni Trapattoni. Il tecnico è stato accostato recentemente alla panchina della Lazio. «Trapattoni è un grande e non c'è bisogno che lo dica io: è nella hall of fame del calcio italiano una persona che, oltre alle qualità professionali, trasferisce anche quelle morali e capacità comportamentali di altissimo livello», dice Abete ai microfoni di Sky Sport24.
CASERTA: SPACCIAVA DROGA, ARRESTATO AUSILIARIO DEL TRAFFICO = Caserta, 27 dic. - - La squadra mobile di Caserta ha arrestato un ausiliario del traffico in servizio al Comune per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente. L'uomo è stato sorpreso a spacciare cocaina ad un giovane il pomeriggio del 24 dicembre e arrestato in flagranza di reato dai poliziotti della sezione antidroga della squadra mobile. Nel corso della successiva perquisizione personale, sono state sequestrate dosi di cocaina e un pezzo di hashish. Al termine degli accertamenti, il trentenne è stato portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
SI ADDORMENTA CON SIGARETTA, MUORE CARBONIZZATO IN CASA È accaduto a Terracina.Vittima 60enne, anziana madre intossicata - LATINA, 27 DIC - Un vasto incendio si è sviluppato all'interno di un appartamento di Terracina, cittadina sul litorale Pontino, e un uomo di 60 anni è morto carbonizzato mentre sua madre, una donna 82enne, è rimasta intossicata ed è stata salvata dai vigili del fuoco e trasportata in ambulanza all'ospedale Fiorini di Terracina. Secondo la ricostruzione dei vigili del fuoco le fiamme si sono sviluppate nella camera da letto e in pochi minuti hanno distrutto tutto. L'uomo, Giulio Cesare Mellony, è stato ritrovato carbonizzato nel letto. La palazzina, uno stabile su un unico piano, affaccia su via Roma la strada principale della città. I vicini di casa, allertati dal fumo, sono riusciti subito a scappare e a lanciare l'allarme. Una delle ipotesi è che l'uomo si sia addormentato mentre fumava una sigaretta, ma sul caso sono ora in corso le indagini dei vigili del fuoco di Terracina e della polizia scientifica che chiariranno con esattezza le cause del rogo.
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Luigi PalamaraGiornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.ITCell.: +39 338 10 30 287MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT