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Le notizie del 22 gennaio 2014, sera

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L.ELETTORALE: TESTO, NELLE LISTE OBBLIGO 50% DONNE** = Roma, 22 gen.  - «A pena di inammissibilità, nel complesso delle candidature circoscrizionali di ciascuna lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50 per cento, con arrotondamento all'unità superiore, nella successione interna delle liste nei collegi plurinominali non possono esservi più di due candidati consecutivi del medesimo genere». Si legge nel testo della riforma elettorale.

CALCIO: MONDIALI; PROTESTA PACIFICA VICINO A STADIO DI NATAL Manifestanti contro alti costi durante visita Dilma Rousseff  - RIO DE JANEIRO, 22 GEN - Manifestazione pacifica, nei dintorni dello stadio di Natal, dove è in corso l'inaugurazione da parte della presidente del Brasile, Dilma Rousseff, e del segretario generale della Fifa, Jerome Valcke , in vista dei prossimi Mondiali di calcio. Un centinaio di dimostranti, legati a sindacati e a movimenti sociali, ha bloccato una pista dell'avenida Salgado Filho, strada vicina all'Arena das Dunas. La protesta si rivolge contro la governatrice dello Stato locale (Rio Grande do Sul), Rosalba Ciarlini, ma non risparmia neppure la stessa presidente della Repubblica, oltre ai governi regionali e federali, per gli alti costi della Coppa. I manifestanti trasportano fantocci giganti con le sembianze di Ciarlini e Rousseff. Si vedono inoltre una bara e delle croci a simbolizzare l'assenza di investimenti nel settore pubblico.

USA: ESERCITO ROBOT, SFIDA PENTAGONO PER TERZO MILLENNIO Si valuta di ridurre numero soldati e sostituirli con automi (di Valeria Robecco) (ANSA) - NEW YORK, 22 GEN - La sfida del Pentagono per il terzo millennio? Un esercito dei robot. Ovvero, puntare sulla tecnologia per ridurre il personale e fare fronte ai tagli sempre più pesanti inflitti al budget della Difesa. Le forze armate americane stanno dunque pensando di sostituire migliaia di soldati con degli automi: per la precisione, secondo quanto ha spiegato un alto ufficiale statunitense alla rivista militare «Defense News», si sta valutando di ridurre del 25% le dimensioni delle squadre di combattimento, rimpiazzando i soldati mancanti con robot e veicoli radiocomandati. L'organico dell'esercito potrebbe così essere alleggerito passando dalle 540 mila unità attuali a 490 mila unità entro la fine del 2014. E forse a meno di 450 mila unità entro il 2019. Non solo. A un simposio dell'Army Aviation ad Arlington, in Virginia, il generale Robert Cone, responsabile della formazione dell'esercito, ha fornito alcuni dettagli considerati sorprendenti. «Pensiamo al successo che la Marina ha avuto in termini di riduzione del personale sulle navì», ha affermato l'alto ufficiale. «Anche nelle nostre squadre - ha quindi aggiunto - ci sono funzioni che potremmo automatizzare riducendo le unità. Soprattutto perchè il personale rappresenta il nostro costo maggiore». Tra le idee al vaglio c'è, per esempio, quella di utilizzare veicoli o treni automatizzati al seguito di quelli guidati da persone in carne ed ossa nei convogli che trasportano i rifornimenti. Ma, in realtà, rimane per il momento lontana l'idea di vedere in prima linea robot in stile Terminator. Il progetto, del resto, ha già sollevato diversi malumori nei ranghi delle forze armate. Il processo di automatizzazione va tuttavia avanti. E il trend sembra non limitarsi alle forze armate: diversi esperti del settore si aspettano che nei prossimi decenni gli automi prendano il sopravvento sugli umani in gran parte dei lavori manuali. Secondo il nuovo libro di Ben Way, intitolato 'Jobocalypsè, nei prossimi 30 anni addirittura il 70% dei lavori tradizionali verrà svolto da robot. 

L.ELETTORALE: TESTO BASE, PREMIO DEL 18 PER CHI ARRIVA A 35%   - ROMA, 22 GEN - Il testo base della riforma elettorale, depositato in commissione, prevede, in caso di vittoria al primo turno, un premio di maggioranza del 18% a chi ottiene «almeno il 35% di voti validi del totale nazionale». Un premio che consente al vincitore di ottenere un totale che non può superare i 340 seggi alla Camera.

MAFIA: RIINA SI LAMENTA DI LIMA, NON ANDÒ PIÙ A PARLARE CON ANDREOTTI = Palermo, 22 gen. - - «Io posso dire, parlando con voi, che questo Lima disse che lui non poteva andare più a Roma a parlare con Andreotti. Ma come? Prima quando gli portava 350mila voti a Lima, ad Andreotti. A chi li portava questi voti?». È un altro stralcio delle conversazioni del boss mafioso Totò Riina con il suo vicino di cella, Alberto Lorusso. Il capomafia di Corleone si lamentava con Lorusso dell'eurodeputato Salvo Lima, ucciso dalla mafia nel '92. Sembra, dalle parole di Riina, che Lima, che secondo gli investigatori sarebbe stato per anni il contato tra Cosa nostra e la politica, avrebbe fatto sapere che non sarebbe più andato a parlare con Andreotti. «Gli ha detto - dice Riina - a quella persona che gli parlò 'perchè l'avissi assicutatu andando a Romà», cioè se Lima fosse tornato a parlare con l'ex presidente del Consiglio sarebbe stato cacciato in malo modo«.

MAFIA: RIINA,ANDREOTTI? IL MASSIMO POLITICO DI TUTTI I TEMPI - PALERMO, 22 GEN - «Andreotti era il massimo politico di tutti i tempi...Quello era grosso...Berlusconi di fronte ad Andreotti è come le formiche nell'olio». A tributare il riconoscimento all'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti è Totò Riina conversando in carcere col capomafia pugliese Alberto Lorusso.

MAFIA: IN CONVERSAZIONI RIINA ANCHE BARBARA BERLUSCONI  - PALERMO, 22 GEN - Parla anche di Barbara Berlusconi Totò Riina, intercettato mentre conversa col boss pugliese Alberto Lorusso. «Barbarella è potentosa come suo padre - dice - perchè si è messa quello sotto, lui era un potente giocatore e non ha potuto giocare più». Spinto da Lorusso, che discute animatamente del caso Ruby, Riina commenta anche le notizie relative a regali in denaro che Berlusconi avrebbe fatto ad alcune ragazze. «Mubarak, Mubarak - dice riferendosi alla versione data dall'ex premier su Ruby nipote di Mubarak - che disgraziato». «Veda che -spiega riferendosi probabilmente all'ex premier - è un figlio di puttana che non ce ne è (come pochi ndr)»

L.ELETTORALE:ANCHE NCD FIRMA TESTO CON PD E FI ++ (ANSA) - ROMA, 22 GEN - Il testo della legge elettorale depositato in Commissione alla Camera è stato sottoscritto da Pd, FI e anche dal Nuovo Centrodestra. Lo si apprende da fonti della maggioranza che spiegano che il via libera di Ncd è arrivato dopo la cancellazione dall'Italicum della norma cosiddetta 'Salva Legà.

INCIDENTI STRADALI: INVESTITA IN BICI, MORTA 68/ENNE   - BERGAMO, 22 GEN - È morta la donna di 68 anni travolta oggi pomeriggio mentre si trovava in bici lungo viale Montegrappa a Treviglio, nella Bassa Bergamasca. L'anziana era stata trasferita all'ospedale di Treviglio in condizioni gravissime, ma è deceduta poco dopo l'arrivo al Pronto soccorso per le numerose ferite riportate nell'investimento. L'anziana viveva in centro a Treviglio e pare si trovasse in viale Montegrappa dopo aver fatto la spesa al vicino supermercato.

EDITORIA:GIORNALI DIOCESANI,CRISI NON FERMI VOCE PERIFERIE Fisc per tutela opinione pubbliche e energie del territorio   - ROMA, 22 GEN - «Molti ci scrivono che per la crisi sono costretti a tagliare le spese e cancellare l'abbonamento». Ma il calo di centomila copie è inferiore rispetto ai numeri della crisi dell'editoria e il Papa ci chiede di andare nelle periferie, noi da sempre siamo la periferia, raccontiamo le energie e i problemi del territorio«. Così Francesco Zanotti, presidente della Fisc, riassume il senso dell'impegno di questo pezzo di Chiesa italiana, in un settore delicato come l'informazione, nonostante la crisi: alla Federazione aderiscono 187 periodici diocesani, che diffondono ogni settimana novecentomila copie, danno lavoro a 500 dipendenti, di cui 250 giornalisti, e a migliaia di collaboratori. Settanta di queste testate percepiscono contributi governativi per 1,7 milioni di euro, un 5% dal fondo per l'editoria e, dice Zanotti, »chiediamo che sia portato al 7%«. Zanotti fa il punto con l'Ansa a pochi giorni dal rinnovo del direttivo della Fisc che lo ha confermato presidente per il secondo mandato e all'unanimità ha votato un esecutivo composto dal presidente vicario Bruno Cescon di Pordenone, dal vicepresidente Chiara Genisio di Torino, dal segretario Francesco Cipolloni di Macerata, dal tesoriere Carmine Melloni di Salerno e da Sergio Criveller di Treviso, entrato nell'esecutivo in rappresentanza del Comitato tecnico. Nonostante la crisi, inoltre, la Fisc punta sui giovani e ha appena fatto partire un progetto per portare al Sir due stagisti ogni tre mesi, per due anni, coinvolgendo quindi 16 ragazzi e ragazze. I sedici dalle redazioni locali approderanno a Roma, presso la agenzia promossa dalla Cei che permette ai periodici Fisc di fornire accanto alla informazione locale, punto di forza sul territorio, informazione nazionale e internazionale. »Siamo locali solo per diffusione - precisa Zanotti - per il resto abbiamo un occhio attento all'Italia e al mondo, per raccontare storie, far circolare idee, contribuire all'opinione pubblica«. Nonostante la crisi che riduce le entrate delle famiglie, la diminuzione degli abbonamenti e del numero di inserzionisti, i tagli dei contributi all'editoria, infatti, Zanotti rimarca che la Fisc »crede ancora nella necessità di un'opinione pubblica e crede nei giornali«. Giornali di carta, anche se le testate Fisc hanno raccolto la sfida dell'on-line, tra l'altro come »opportunità per raggiungere un pubblico più giovane«. »Siamo molto radicati e forti sul territorio - spiega il presidente - ma nel passaggio dalla provincia alle grandi città c'è qualcosa che si inceppa, diventiamo deboli, facciamo fatica a dar voce a un pezzo di Paese che non è rappresentato, l'Italia dei piccoli centri, a fare informazione vicina alla vita concreta delle persone«. (giovanna.chirri ansa.it

NAPOLITANO,ITALIA INTERA STA RENDENDO OMAGGIO AD ABBADO Ha incarnato le virtù degli italiani migliori  - ROMA, 22 GEN - «È l'Italia insieme che sta rendendo omaggio a chi l'ha onorata nel mondo incarnando il talento e le virtù degli italiani migliori». Con queste parole dedicate al maestro Claudio Abbado il presidente della repubblica ha voluto ricordare personalmente il musicista e amico da poco scomparso. E lo ha fatto in una occasione particolare, cioè un concerto di Maurizio Pollini nell'ambito dell'Accademia di Santa Cecilia a Roma. Un evento che è stato proprio dedicato alla memoria di Abbado. Il presidente Napolitano è entrato nella sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica insieme a Maurizio Pollini e il pubblico presente li ha salutati con una lunga standing ovation. «Dopo averli tante volte ascoltati ed ammirati insieme, non c'è modo più appropriato - ha aggiunto il presidente riferendosi all'amicizia tra Abbado e Pollini - di salutarlo che dedicandogli questo concerto. Sappiamo - ha detto ancora - quale straordinario e ininterrotto sodalizio civile ed umano c'è stato tra loro per lunghi decenni».

MAFIA: RIINA, NON HO MAI DATO IL 'PAPELLÒ A BRUSCA = Palermo, 22 gen. -   - «Non ho dato il 'papellò a Giovanni Brusca». Il boss mafioso Totò Riina smentisce a distanza l'ex picciotto di Cosa nostra Giovanni Brusca, oggi pentito. Secondo il collaboratore, come più volte ribadito nei processi più importanti, il boss mafioso Totò Riina venti giorni dopo la strage di Capaci, sarebbe andato a casa di Girolamo Guddo. «Riina mi disse che aveva fatto un papello di richieste, per fare finire le stragi». Qualche giorno dopo, Riina informò che era arrivata una indicazione: «Mi spiegò che avevano risposto, fecero sapere che le richieste erano assai. Ma non c'era una chiusura. E a questo punto Riina mi fece il nome di Mancino, la richiesta era finita a lui, così mi fu spiegato». Ma Riina, parlando in carcere con il suo vicino di cella, Alberto Lorusso, lo smentisce: «Brusca dice che Riina gli ha presentato un papello, ma questo papello non si trova. Brusca fa una dichiarazione cattiva». «Questo (Brusca ndr) è un pallista. Io ho detto a lui, a questo'beccò (cornuto ndr), interessati per tuo padre perchè io in Cassazione non posso fare niente, no che gli ho dato il papello. Perchè... io ora lo dico a voi... se io avessi avuto contatti, se noi altri avessimo avuto contatti con questi sbirri...»

CALCIO: ROMA; BURDISSO AI SALUTI, VICINO ACCORDO COL GENOA Difensore argentino lascia Capitale a titolo definitivo  - ROMA, 22 GEN - Nicolas Burdisso saluta la Roma. Come annunciato nei giorni scorsi, il difensore ha deciso di cominciare una nuova avventura lontano dalla Capitale per trovare più spazio e convincere il ct dell'Argentina a portarlo ai Mondiali in Brasile. Ad accoglierlo sarà il Genoa che ha trovato un accordo di massima con la società giallorossa per un trasferimento a titolo definitivo. Burdisso, che oggi è stato a Trigoria, firmerà un contratto fino al 2015 e già da domani dovrebbe mettersi a disposizione di Gasperini.

L.ELETTORALE:NO APPARENTAMENTI PRIMO TURNO E BALLOTTAGGIO   - ROMA, 22 GEN - In caso di ballottaggio, fra il primo turno di votazione e il ballottaggio, non sono consentiti ulteriori apparentamenti tra liste o coalizione di liste presentate al primo turno con le due liste o coalizioni di liste che hanno accesso al ballottaggio medesimo. È quanto si legge nel testo base della legge elettorale depositato questa sera in commissione Affari Costituzionali della Camera.

L.ELETTORALE: IN TESTO NON C'È IL 'SALVA LEGÀ - ROMA, 22 GEN - Non c'è, nel testo base della legge elettorale, la norma cosiddetta 'salva Legà, ipotizzata in un primo momento per tutelare i partiti radicati in alcune Regioni dalla tagliola delle soglie di sbarramento nazionali. Compaiono invece norme per la tutela delle minoranze linguistiche e restano seggi per candidati eletti all'estero

F1: USA, RESPINTA RICHIESTA MAXI-RISARCIMENTO CONTRO ECCLESTONE = SOCIETÀ STATUNITENSE CHIEDEVA 650 MLN DOPO CASO GRIBKOWSKY New York, 22 gen. -  - Un tribunale di New York ha respinto oggi una causa intentata da una società di investimento contro Bernie Ecclestone e legata alla vicenda della cessione delle quote della F1 al fondo di investimento Cvc, di cui il boss del 'circus' dovrà rispondere in un processo penale in Germania. La Bluewaters Communications, che aveva presentato l'offerta migliore per le quote poi vendute alla Cvc, si era rivolta alla corte statunitense chiedendo un risarcimento danni di 650 milioni di dollari (circa 480 milioni di euro). Ecclestone è accusato di avere pagato una tangente di 44 milioni di dollari a Gerhard Gribkowsky, ex presidente della banca tedesca Bayern LB, per convincerlo a cedere al fondo di investimento Cvc a lui vicino le partecipazioni della banca nel 'circus'. La Bluewaters Communications ha presentato denuncia anche contro la Bayern LB e il suo ex presidente. Ma secondo il giudice Eileen Bransten il caso non è di competenza del tribunale Usa bensì «soggetto alle leggi inglesi o tedesche» in quanto «gli eventi decisivi si sono verificati in Europa». Se riconosciuto colpevole dalla giustizia tedesca, Ecclestone rischia fino a 10 anni di carcere. Il magnate britannico è stato costretto a dimettersi dalla carica di direttore della Delta Topco Ltd, società controllata dal fondo CVC Capital Partners che detiene i diritti della F1: continuerà ad occuparsi della gestione su base quotidiana degli affari, ma sotto un controllo più stretto del board.

PD: CALABRIA; CONGRESSO 16 FEBBRAIO, COMMISSARIATO DA 4 ANNI  - CATANZARO, 22 GEN - Si svolgerà il 16 febbraio, dopo quattro anni di commissariamento, il congresso regionale del Pd calabrese. Il nuovo segretario regionale, in base a quanto deciso dagli organismi dirigenti nazionali del partito, verrà scelto con il sistema delle primarie aperte. Le candidature dovranno pervenire entro il 25 gennaio. La segreteria nazionale del Pd, intanto, ha scelto la terna dei garanti che dovranno sovrintendere alla regolarità delle fasi congressuali in Calabria. Si tratta dei deputati Demetrio Battaglia e Bruno Censore e dell'ex sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini.

GOOGLE 'LANCIÀ LA CERAMICA DI MONTELUPO, PROGETTO  - MONTELUPO FIORENTINO (FIRENZE), 22 GEN - La ceramica di Montelupo Fiorentino, punta di diamante dell'artigianato della Toscana, sbarca su google. È stato presentato a Roma il progetto Made in Italy: eccellenze in digitale, un'iniziativa lanciata dal motore di ricerca, che si pone l'obiettivo di accompagnare le imprese nell'economia di internet e promuovere le eccellenze dell'Italia. È prevista una piattaforma realizzata dal Google Cultural Institute in collaborazione con il Ministero per le politiche agricole e Unioncamere: www.gooogle.it/madeintaly. Il progetto avrà anche un percorso formativo rivolto alle piccole e medie imprese e 20 borse di studio per giovani che dovranno affiancare le aziende verso «l'economia digitale». In pratica la piattaforma propone 100 mostre digitali, 100 storie da scorrere on line per scoprire le migliori realtà produttive o e riscoprire manifatture di nicchia.

PESCATORE TROVATO MORTO A CAPRAIA, PM DISPONE ESAME ESTERNO Forse annegamento, ma ha ferita a testa per probabile caduta  - LIVORNO, 22 GEN - Il corpo senza vita di un pescatore di 54 anni di Capraia (Livorno) è stato ritrovato in acqua vicino alla sua barca, ormeggiata nello specchio di mare del porticciolo dell'isola, verso le 17 di oggi da un collega che ha poi dato l'allarme. Sul posto è intervenuta la capitaneria di porto. Inutili i tentativi di rianimarlo dei volontari del 118 e del medico dell'isola. Inutile anche l'intervento dell'elisoccorso Pegaso. Il decesso potrebbe essere avvenuto per annegamento, anche se il cadavere presenta una ferita alla tempia che non esclude un precedente malore o una caduta accidentale. Il 54enne infatti, secondo una prima ipotesi dei carabinieri, potrebbe essere scivolato e aver sbattuto la testa prima di finire in mare. Il magistrato, per chiarire le cause del decesso, ha comunque deciso di sottoporre il corpo all'ispezione esterna del medico legale che verrà effettuata domani, dopo che il cadavere sarà imbarcato sul primo traghetto in partenza per Livorno

MAFIA: RIINA, A DALLA CHIESA PREPARAI IL BENVENUTO Boss ricorda delitto del generale. Andreotti? il meglio politico (di Lara Sirignano) (ANSA) - PALERMO, 22 GEN - Dal delitto Dalla Chiesa, al papello. Da Lima e Andreotti al caso Ruby. E ancora i boss vicini ai servizi segreti e il compiacimento per la strage di Capaci. Totò Riina è un fiume in piena. Nelle ore di socialità che condivide col capomafia pugliese Alberto Lorusso parla a ruota libera di tutto. Attualità, storia della mafia, morti eccellenti. Parole, sprezzanti, irridenti quelle del padrino di Corleone incalzato dal compagno di carcere, un personaggio tutto da decifrare, che sembra spingerlo continuamente a parlare. Lo imbecca, lo provoca. Duro il racconto dell'attentato al generale Carlo Alberto dalla Chiesa di cui Riina si assume l'esclusiva paternità. «Loro sono convinti che a uccidere il padre fu lo Stato - dice alludendo ai figli del generale». «Ma c'è solo un uomo e basta. - dice in un delirio egocentrico - Ha avuto la punizione di un uomo che non ne nasceranno più». L'eliminazione dell'ex prefetto di Palermo il boss l'avrebbe decisa appena saputo del suo incarico siciliano. «Quando ho sentito alla televisione che era stato promosso prefetto di Palermo per distruggere la mafia ho detto: 'prepariamocì. Mettiamo tutti i ferramenti a posto, tutte le cose pronte per dargli il benvenuto», racconta. Poi i riferimenti alla lotta al terrorismo condotta da Dalla Chiesa e all'incapacità dei brigatisti rossi di eliminarlo. Missione riuscita a Cosa nostra anche grazie all'aiuto di talpe, fa capire il padrino di Corleone, che racconta i pedinamenti organizzati prima dell'omicidio. Nelle «esternazioni» di Riina non mancano riferimenti all'attualità: al caso Ruby ad esempio. «Mubarak, Mubarak - dice riferendosi alla versione data dall'ex premier sulla ragazza marocchina- che disgraziato». «Veda che -spiega riferendosi probabilmente all'ex premier di cui parla spesso- è un figlio di puttana che non ce ne è (come pochi ndr)». Anche per la figlia dell'ex presidente del Consiglio Barbara Riina ha un commento. «Barbarella è potentosa come suo padre», dice. Un riferimento si trova anche agli investimenti mafiosi nelle attività di Berlusconi. Ma Riina sembra non sapere nulla di preciso. Nei loro lunghi dialoghi i due carcerati fanno, poi, spesso riferimento alla strage di Capaci. «Ho vinto da strafare», esulta. Poi Riina racconta all'amico come seguì in tv la cronaca dopo l'attentato. «Mentre era al telegiornale...sono feriti lui e la moglie. Minchia feriti! Poi nel mentre il telegiornale: è morto Falcone. Ti metti là minuto per minuto, no? Ci siamo! Ci siamo! Ci siamo!», dice. «Minchia ho detto - racconta - ma guarda che bordello. La moglie è viva, è viva. Dopo dieci minuti dice l'hanno ammazzata pure». Spesso il boss corleonese fa riferimento a politici nazionali: come Giulio Andreotti che definisce «il più grande politico di sempre. Berlusconi di fronte ad Andreotti è come le formiche nell'olio», dice. Mentre sull'ex Guardasigilli Claudio Martelli è durissimo: «Minchia si è preso i voti nostri e dietro ce l'ha messa». Non è chiaro se Riina parli sapendo di essere intercettato. Se da un lato si autoaccusa di omicidi, eccellenti e non, stragi e complotti, dall'altro però smentisce uno dei capisaldi della tesi dei pm sull'esistenza della trattativa Stato-mafia: il papello, l'elenco con le richieste del boss per fare cessare le stragi. Il capomafia nega di averlo mai consegnato ad alcuno e definisce il pentito Giovanni Brusca, che racconta proprio del papello, un «pallista». Giudizi poco lusinghieri dà anche di un altro testimone dell'accusa, Massimo Ciancimino. Tantissimi gli spunti anche alla famiglia, ai figli. È di oggi peraltro la notizia della conferma della condanna all'ergastolo del primogenito Giovanni per alcuni omicidi di mafia. E non mancano cenni alla sua latitanza: Riina si vanta di averla passata da uomo libero fino al 15 gennaio del 1993, giorno del suo arresto. Da oggi il capitano dei carabinieri che lo catturò, Sergio De Caprio, in arte «Ultimo», è senza scorta.

L.ELETTORALE: TESTO, STOP ALLE CANDIDATURE MULTIPLE  - ROMA, 22 GEN - «Nessun candidato può essere incluso in liste con il medesimo contrassegno o con diversi contrassegni in più di un collegio plurinominale». Lo prevede il testo base della legge elettorale, depositato in commissione Affari costituzionali alla Camera.

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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