ROMA, 22 giugno 2014 - «Ieri ascoltando l'anatema del Papa ho avuto un sussulto al cuore: quelle parole inequivocabili e pesanti come macigni sono la miglior risposta a tutti quelli che in questi anni ci hanno detto 'Ma chi ve lo fa fare?'. Un momento storico per la Calabria, per la Chiesa e per tutti noi credenti impegnati nella società civile ad affermare il bene contro le forze del male».
Lo dice all'ANSA Aldo Pecora, fondatore del movimento antimafia «Ammazzateci tutti».
«Ovunque - spiega Pecora - vi è un tessuto economico e sociale debole, il male purtroppo si organizza, alimenta consenso e riesce a permeare visceralmente anche l'economia e la politica, così che quelli che sembravano semplici fenomeni, come il malaffare e la mafia, finiscono per divenire una patologia cronica di regioni come la nostra, generando rassegnazione».
«Papa Francesco ieri lo ha detto chiaramente - aggiunge il presidente di 'Ammazzateci tutti" - rivolgendosi proprio a noi giovani: non dobbiamo farci rubare la speranza, possiamo e dobbiamo coltivare il dovere della speranza, anche a costo di andare controcorrente per altri cento anni».
«Il vero coraggio - conclude - non è lottare con l'odio contro il male, ma lottare per il bene con la bontà. Organizzando la speranza, nel segno della strada tracciata dal Papa, la Calabria e tutto il sud riusciranno finalmente a liberarsi»
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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