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Castorina, a Roccaforte prevale l'interesse individuale.

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CASTORINA SUL RISCATTO DI ROCCAFORTE DEL GRECO: SE NON C'E' RINNOVAMENTO E LEGALITA' IN CAMPO UN PROGETTO TERZO E DISTANTE DAL LAVORO FATTO FINO AD OGGI

Roccaforte del Greco e' un comune estremamente complesso ma con enormi potenzialità che potrebbero rilanciare questa realtà e l' intera area grecanica.

 La nascita del comitato Roccaforte Democratica ha sempre avuto come ambizione quella di stimolare la cittadinanza su tutta una serie di criticità che viveva e vive il territorio, superando le logiche passate che hanno portato a tre scioglimenti consecutivi per mafia provando a superare le vecchie liturgie di un passato recente dove il concetto dell'io aveva prevalso sull'idea del "noi".
 Ho sempre ritenuto che bisognasse valorizzare le risorse umane del territorio,specie per la scelta del delicato ruolo di primo  cittadino. 

Ho offerto la mia disponibilità al progetto in qualsiasi termine ed a qualsiasi livello e modo ma dentro uno spirito generazionale e di legalità sia nella composizione della lista sia che nella proposta politica da mettere in campo.
 Nei giorni scorsi sulla stampa e' apparsa la notizia della possibile candidatura di Mimmo Penna inserita dentro un contesto che vedeva coinvolto il comitato di cui lo stesso fa parte. 

Fermo restando la libertà' in capo ad ognuno di autodeterminarsi nelle scelte politiche e' bene chiarire che il comitato ha discusso ma non ha mai ne definito ne assecondato la sua possibile candidatura che non nascendo quindi da un ragionamento dentro il comitato stesso.

Sarebbe una iniziativa autonoma e totalmente diversa dal lavoro che in questi mesi abbiamo fatto e la cui origine è a me misteriosa e quindi non chiara.
 Non e' un caso infatti che oltre me, anche gli altri componenti che nei vari incontri pubblici programmati si erano esposti intervenendo ufficialmente non hanno condiviso quello che nei fatti e' un progetto terzo rispetto al percorso originario intrapreso dal comitato.

 La mia precisazione tra l'altro non deriva da un ambizione personale a fare il primo  Cittadino di Roccaforte del Greco ma da una reale preoccupazione per le sorti di una comunità che merita rispetto: e' infatti consequenziale e tra l'altro da me più volte ribadito la mia convinta volontà ad offrire tutto il mio sostengo e le mie competenze ad un progetto generazionale e di rinnovamento a prescindere dal ruolo personale da occupare ma e' evidente che quando al progetto prevale l'interesse personale senza che io ne conosca l'origine mi trovo costretto a manifestare la mia totale distanza da tutto quello che ne conseguirà.

Antonino Castorina
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT

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A Roccaforte Mimmo Penna si candida senza la "benedizione" del comitato Roccaforte Democratica

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Roccaforte del Greco (Reggio Calabria) 19 aprile 2014 - Uno scenario stravolto e per certi versi ambiguo, la candidatura di Mimmo Penna a sindaco di Roccaforte del Greco non ha il "consenso" del Comitato Roccaforte Democratica.

Strano ci sembra però che in alcuni articoli apparsi sulla stampa locale facessero sembrare la candidatura dllo stesso come espressione del Comitato. Anche alcuni suoi attuali sostenitori fino a ieri sera hanno dichiarato di essere il proseguimento di quel percorso.

Chiara e inquietante è stata la nota di Castorina, tra i fondatori del Comitato: SE NON C'E' RINNOVAMENTO E LEGALITA' IN CAMPO UN PROGETTO TERZO E DISTANTE DAL LAVORO FATTO FINO AD OGGI.

E allora le riflessioni da fare sono tante.
Penna a nome e per conto di chi scende in campo? Perchè non ha smentito gli articoli?

Creare confusione ed essere poco trasparenti di certo non porta da nessuna parte. Ancora una volta dobbiamo essere spettatori di vecchie dinamiche, oscure e poco trasparenti?

Roccaforte del Greco è già stato sciolto per infiltrazioni mafiose già per ben tre volte. A nulla è servito? Nessun insegnamento?

Ancora si scava nel torbido per  soddisfare i propri desideri di affermazione personale costi quel che costi?

Noi non ci stiamo, prima come cittadini e poi come probabili candidati alla tornata elettorale.
A questo punto ci viene il dubbio se essere e quindi presentare la lista di "legittimazione" democratica del voto a Roccaforte del Greco.

Ci viene il dubbio, ma a dire il vero è adesso una certezza, a Roccaforte nulla cambia. Sempre lo stesso modo di approcciarsi, un chiaro-scuro sempre più tendente al nero.

Stante così le cose e in mancanza di chiarezza, probabilmente faremo un passo indietro. Ma non è ancora detta l'ultima parola. Spazio dunque alla verifica se davvero Mimmo Penna e la sua lista abbiano o meno il consenso popolare. Che si scontrino con il quorum. Che raggiungano il 50% più uno dei voti.

E allora verificheremo se davvero avrà convinto i roccaforticiani. Certo non ci presteremo a questo modo di aprocciarsi alla politica. Solo ambizione, individualismo, interesse personale sono per noi distanti e non ci appartengono.

Ci piace la chiarezza, la legalità, la trasparenza, la partecipazione, ... a fatti e non a parole.

Mancano pochi giorni alla presentazione delle liste, ci piacerebbe comunque metterci in discussione. Ci piacerebbe avere una chance. Per questo però ci vogliono candidati disposti a mettersi in gioco, e con la voglia di vincere. Ci "servono", e la politica è servizio, candidati che abbiano la voglia di proporsi e soprattutto vogliano vincere non per sè stessi, ma per il paese tutto.

Non lasciamo ancora una volta che l'intero paese subisca l'onta di un nuovo scioglimento e soprattutto mettiamo in campo la parte migliore che in ognuno di noi c'è. Alla luce del sole e non con le dinamiche di chi finora ha solo dimostrato solo ambizione politica e personale.

Luigi Palamara Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT, ma soprattutto e prima di tutto cittadino di Roccaforte del Greco


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Luigi Palamara
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Le notizie del 19 aprile 2014

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BERLUSCONI: COLPITO DA SENTENZA MOSTRUOSA E DA INGIUSTIZIA ENORME** = Roma, 19 apr.  - «Sono stato colpito da un'ingiustizia enorme, contro di me c'è stata una sentenza mostruosa che mi ha accusato di aver commesso il reato di frode fiscale, a me che sono - con tutta probabilità - il primo contribuente italiano». Lo ha detto il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, in un passaggio della sua intervista al Tg5.
«Ho assoluta fiducia nel fatto che la Corte europea dei diritti dell'uomo annullerà completamente la sentenza», ha aggiunto Berlusconi.

BERLUSCONI, VINCEREMO POLITICHE, MAGARI SENZA ALLEATI ++ Obiettivo un governo con ministri tutti di Fi  - ROMA, 19 APR - Con i voti dei moderati «pensiamo di avere un ottimo risultato alle europee e dopo, poichè non si andrà avanti più di un anno un anno e mezzo, anche alle politiche. Pensiamo di avere una grande vittoria e una grande maggioranza in Parlamento, magari senza alleati, per eleggere un governo con ministri tutti appartenenti a Forza Italia». Lo dice Silvio Berlusconi al tg5. 

BERLUSCONI, ANDARE DA ANZIANI? NON MI DISPIACE AFFATTO Ci andavo con la mia mamma portando conforto e aiuti concreti  - ROMA, 19 APR - Il Tribunale di sorveglianza ha deciso per l'affidamento ai servizi sociali, «di andare ad una residenza di anziani a Cesano Boscone: questo non mi ha fatto assolutamente dispiacere perchè ho sempre cercato di aiutare chi ha bisogno, e sono andato spesso accompagnato dalla mia mamma a portare conforto e aiuti concreti»: così Silvio Berlusconi al Tg5.

EUROPEE: CAV, IN SCHEDA ANCHE NOME BERLUSCONI ++ Questo garantisce a moderati che io sono in campo  - ROMA, 19 APR - «Nella scheda elettorale ci sarà il nostro simbolo e anche il nome Berlusconi: questo garantisce ai moderati che io sono in campo»: così Silvio Berlusconi al Tg5.

BERLUSCONI, VINCEREMO POLITICHE, MAGARI SENZA ALLEATI   - ROMA, 19 APR - «Se riusciremo a renderli consapevoli che oggi in Italia non c'è democrazia forse la maggioranza numerica dei moderati riuscirà a trasformarsi in maggioranza politica», dice Berlusconi.

COREA:SU TWITTER LA PREGHIERA DEL PAPA PER VITTIME NAUFRAGIO - CITTÀ DEL VATICANO, 19 APR - Il Papa sta seguendo con apprensione la vicenda del naufragio del traghetto sudcoreano avvenuto il 16 aprile scorso. In un tweet lanciato questo Sabato Santo scrive: «Vi invito a unirvi alla mia preghiera per le vittime del tragico naufragio in Corea e per i loro familiari». Finora sono stati recuperati circa 30 corpi, ma ci sono oltre 270 dispersi. A bordo c'erano 475 passeggeri, in gran parte studenti sudcoreani in gita turistica all'isola di Jeju. Le operazioni di soccorso in cerca di eventuali superstiti proseguono senza posa. Il comandante del traghetto è stato arrestato sotto l'accusa fra l'altro, di negligenza e violazione del diritto marittimo. Il Pontefice ha in programma un viaggio in Corea del Sud nel prossimo agosto. 

DECRETO IRPEF, MORANDO: DAL 2015 VARIERANNO LE COPERTURE GIANNINI: SCELTE GIUSTE, LORENZIN: ORA RISPARMI INTELLIGENTI Il decreto con il quale il governo ha tagliato l'Irpef 'è solo l'iniziò: nei prossimi tre anni si andrà avanti, ma con 'una riconversione delle coperture: le ulteriori riduzioni del cuneo fiscale saranno finanziate con la lotta all'evasione; i frutti della revisione della spesa serviranno invece per creare un sistema universale di ammortizzatori sociali, per la formazione del capitale umano e per la ricercà. Lo rivela il viceministro dell'Economia Morando ad Avvenire. Il ministro dell'istruzione Giannini invece parla di scelte giustè perchè 'per una volta non ci sono stati i tagli lineari, ma sono state date risposte strutturalì. La collega Lorenzin si compiace per gli scampati tagli al Ssn e aggiunge: 'dalle nuove linee di programmazione contiamo di ricavare risparmi per 10 mld di euro in tre annì. ---. LAVORO: CGIL, 520 MILA IN CIG, -1.900 EURO IN BUSTA PAGA CGIA, FRA GLI UNDER-30 LE PAGHE PIÙ PESANTI PER I BANCARI Esplode la richiesta di cig, con oltre 100 mln di ore registrate lo scorso mese, ben oltre gli 80 milioni mediamente conteggiati da gennaio 2009 ad oggi. Lo comunica la Cgil secondo cui sono coinvolti da inizio anno circa 520 mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito per 1 mld, pari a 1.900 euro netti in meno per lavoratore. Uno studio della Cgia intanto evidenzia come fra gli under-30 le professioni che garantiscono le buste paga più pesanti sono bancario, autista di macchine per movimento terra e militare dell'esercito. Gli stipendi più leggeri vanno invece a baby sitter, massaggiatori e colf. ---. PASQUA: 14,4 MLN ITALIANI IN VIAGGIO, 6,3 MLD GIRO AFFARI CONFESERCENTI, MOLTI NEGOZI APERTI MA SOLO 1 SU 10 ACQUISTA Saranno quasi 14,4 mln gli italiani che si muoveranno, dormendo almeno una notte fuori casa, tra Pasqua ed i ponti del 25 aprile e del 1 maggio (+5% sul 2013). Di questi quasi 11 mln rimarranno in Italia, mentre 3,4 mln sceglieranno l'estero. Il giro d'affari è di 6,3 mld. Un sondaggio di Confesercenti intanto evidenzia che molti negozi rimarranno aperti per le festività ma solo un italiano su 10 ha intenzione di acquistare qualcosa. ---. TENTA ASSALTO A PORTAVALORI, RAPINATORE MUORE DOPO SPARATORIA È SUCCESSO ROMA, AVEVA PRESO UNA GUARDIA GIURATA IN OSTAGGIO Un uomo è morto a Roma dopo aver tentato una rocambolesca rapina. È avvenuto questa mattina sulla circonvallazione Aurelia, dove l'uomo - un romano di 39 anni con precedenti - ha provato ad assaltare un furgone portavalori di fronte ad un supermercato. Il rapinatore aveva preso in ostaggio una guardia giurata ma è intervenuta una pattuglia di carabinieri che era di passaggio. I militari e il malvivente hanno ingaggiato una sparatoria, durante la quale l'uomo è rimasto ucciso. ---. UCCIDE IL MARITO E SIMULA RAPINA, ARRESTATA PENSIONATA IL DELITTO IL 13 APRILE A SOMMA LOMBARDO NEL VARESOTTO Una pensionata di 64 anni di Somma Lombardo (Varese), Aita Melina, è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso il marito Antonino Faraci, trovato morto il 13 aprile scorso nell'abitazione della coppia. La donna aveva raccontato ai carabinieri che non era presente in casa al momento del delitto. Secondo gli investigatori invece avrebbe finto una rapina per nascondere l'uxoricidio. ---. TRAGHETTO AFFONDATO IN COREA, TROVATI TRE CORPI IN SCAFO AGGIORNATE LE CIFRE DELLA SCIAGURA, 29 VITTIME ACCERTATE I sommozzatori delle attività di ricerca e soccorso intorno al Sewol, il traghetto colato a picco mercoledì mattina al largo della Corea del Sud, hanno rilevato tre cadaveri all'interno dello scafo. È il primo avvistamento del suo genere: i corpi si trovano in una cabina con indosso i giubbotti di salvataggio. Le vittime accertate salgono così a 29, mentre continua il balletto delle cifre: i dispersi salgono a 273 (da 268); il numero di passeggeri è stato corretto in 476 e quello dei sopravvissuti in 174, cinque in meno di quanto reso noto in precedenza. Il comandante del traghetto prova intanto a difendersi dalle accuse a afferma di aver ritardato l'evacuazione della nave a causa del mare agitato e dell'assenza di imbarcazioni di soccorso. ---. È STATO CREMATO IL CORPO DI GABRIEL GARCIA MARQUEZ AMBASCIATORE, FAMIGLIA DECIDERÀ DOVE METTERE CENERI È stato cremato il corpo dello scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, morto giovedì scorso a Città del Messico. Lo ha confermato l'ambasciatore colombiano Josè Gabriel Ortiz. La radio colombiana Caracol in precedenza aveva affermato che il corpo dello scrittore era stato cremato già giovedì e che le ceneri sono state inumate nel cimitero J. Garcia Lopez di Città del Messico. La famiglia di Garcia Marquez secondo Ortiz non ha ancora deciso se le ceneri saranno portate in Colombia o se saranno divise fra il paese natale e quello di adozione. ---. F1: IN CINA POLE POSITION PER HAMILTON, ALONSO 5/0 IN PRIMA FILA ANCHE RICCIARDO, RAIKKONEN FUORI DALLA Q3 Il britannico Lewis Hamilton (Mercedes) ha centrato la pole position, la sua terza stagionale, nel Gp della Cina di Formula 1. In prima fila partirà l'australiano Ricciardo (Red Bull); in seconda fila il campione del mondo Vettel, sempre su Red Bull, e l'altro portacolori della Mercedes, Nico Rosberg. La Ferrari di Alonso ha chiuso con il quinto tempo, che vale la terza fila. In una sessione di prove condizionata dalla pioggia, l'altro ferrarista Raikkonen ha mancato l'accesso all'ultima sessione di qualifiche per soli 13 millesimi e partirà dall'11/a piazza.

EDITORIA: ORA CALABRIA; FNSI, SCONCERTO PER BLOCCO USCITE - CATANZARO, 19 APR - «Troviamo sconcertante e inaccettabile la decisione di cessare le pubblicazioni dell'edizione cartacea e oscurare il sito internet de 'l'Ora della Calabrià, assunta dal liquidatore Giuseppe Bilotta nel primo giorno di sciopero proclamato dai giornalisti, preoccupati dal grave stato di incertezza sul destino della testata e dei circa settanta lavoratori». Il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, e il vicesegretario nazionale, Carlo Parisi, segretario del Sindacato giornalisti della Calabria, dichiarano di essere «al fianco dei giornalisti del quotidiano calabrese». «L'azione di protesta - aggiungono - era stata assunta dall'Assemblea per richiamare l'attenzione sul tentativo di spegnere una voce libera e sulla preoccupazione che si potessero profilare gravi conflitti d'interesse e turbative sull'indipendenza dell'informazione. La chiusura sembra un atto ritorsivo, un'inutile e dannosa prova di forza che indebolisce ulteriormente il circuito della stampa libera in Calabria. Il Sindacato dei giornalisti resta vicino ai colleghi e lancia un appello alle istituzioni perchè sappiano, per una volta, assumere iniziative di garanzia volte a trovare soluzioni trasparenti per la ripresa delle pubblicazioni». «Il Sindacato - dicono ancora Siddi e Parisi - si attiverà con l'Autorità giudiziaria affinchè possa essere verificata l'opzione di un affidamento temporaneo di una gestione straordinaria del giornale, finalizzata all'individuazione di libere realtà imprenditoriali che possano rilevare la testata senza che, nel frattempo, sia disperso l'unico valore che sta sul tavolo: il bene informazione, immateriale quanto si vuole, ma capace di generare valore economico, oltre che culturale e civile, solo e quando sta in vita e mantiene aperto il filo del dialogo con i cittadini». Segretario generale e vicesegretario della Fnsi ritengono, inoltre, che «la cessazione traumatica delle pubblicazioni, persino di quelle online, che hanno un costo infinitamente basso, e quindi ancor più l'oscuramento sono un danno oggettivo per l'impresa e per chi vi lavora». «Senza ravvedimento del liquidatore nominato dalla vecchia proprietà, per quanto sia amaro e come estrema ratio, chiederemo - concludono Siddi e Parisi - l'intervento dell'Autorità giudiziaria perchè si riavvii l'attività editoriale». 

DL IRPEF: RENZI, SMENTITI GUFI, DIAMO GLI 80 EURO A MAGGIO TAGLI A STIPENDI MANAGER E AUTO BLU, SALVA LA SANITÀ Il consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto legge sui tagli alle tasse e alla spesa pubblica, che comprende anche gli 80 euro in più in busta paga da maggio per 10 milioni di lavoratori. «Parola mantenuta, alla faccia dei gufi», ha commentato Renzi. Nel decreto risparmi per 6,9 miliardi: tetto di 240.000 euro agli stipendi dei dirigenti pubblici e dei magistrati, non più di 5 auto blu per ministero, tagli alla difesa, agli F35, alla Rai, municipalizzate da 8.000 a 1.000, centralizzazione degli acquisti di beni e servizi, tassazione delle plusvalenze di Bankitalia. Niente tagli alla Sanità. ---. ALFANO, STOP A SACCHEGGI O DIVIETO CORTEI IN CENTRO ROMA NO A CODICE IDENTIFICATIVO PER LE FORZE DELL'ORDINE «È inaccettabile che il centro storico di Roma sia sottoposto al rischio di saccheggio ogni due o tre mesi. Non vorremmo che ci costringessero a vietare in queste manifestazioni l'accesso al centro storico». Lo ha detto ieri il ministro dell'Interno Alfano, a proposito degli scontri al corteo anti-austerity. Sul poliziotto che ha calpestato una manifestante il ministro ha detto «se qualcuno ha sbagliato, se ne occuperà chi di dovere». Poi però ha respinto l'idea di un numero identificativo per gli agenti: «Se questi sono i manifestanti, l'identificativo ci vorrebbe per loro, non per la polizia». ---. PAPA ALLA VIA CRUCIS, IL MALE NON AVRÀ L'ULTIMA PAROLA PREDICATORE PAPALE ATTACCA DENARO E SUPER-STIPENDI MANAGER «Il male non avrà l'ultima parola, ma l'amore, la misericordia e il perdono». Lo ha detto ieri sera papa Francesco alla Via Crucis al Colosseo, dinanzi a oltre 40 mila persone. Il tradizionale rito del Venerdì Santo ha rivissuto il calvario e la morte di Gesù attraverso i drammi sociali del mondo di oggi: le violenze, la crisi economica, la disoccupazione. In precedenza in San Pietro il predicatore pontificio Raniero Cantalamessa si era scagliato contro il denaro, «il vero nemico di Dio», e in particolare contro i super-stipendi e i manager che non vogliono rinunciarvi. ---. SECESSIONISTI: RIESAME NE LIBERA 7, DOMICILIARI A 5 SALVINI: BENE LA LIBERTÀ, MA RESTA VERGOGNA DEL CARCERE I giudici del tribunale del Riesame di Brescia hanno disposto ieri la libertà per 7 dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso, tra cui l'ex parlamentare Franco Rocchetta e il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato, mentre hanno disposto i domiciliari per altri 5. «Da Brescia arriva una buona notizia, ma resta la vergogna dei giorni di galera fatti a causa di un'idea», ha commentato il segretario della Lega Matteo Salvini. ---. MEGA VALANGA SULL'EVEREST, 14 SHERPA MORTI MESSNER: MORTI SUL LAVORO, CHIEDIAMOCI SE È GIUSTIFICABILE Sono almeno 14 gli alpinisti morti ieri sotto una valanga sull'Everest, sul versante nepalese. Una decina i dispersi. La maggior parte erano sherpa, guide nepalesi. La tragedia è avvenuta all'alba vicino al campo base. Per Reinhold Messner è stato «un incidente sul lavoro, non un incidente alpinistico». Le vittime erano «lavoratori stradali che preparano le piste per gli operatori turistici... dovremmo chiederci se il turismo alpinistico in queste circostanze sia giustificabile».

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OPERAZIONE IAGO. PALERMO: CARABINIERI ARRESTANO BOSS DI COSA NOSTRA. SCONGIURATA UNA NUOVA FAIDA DI MAFIA.

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PALERMO: CARABINIERI ARRESTANO BOSS DI COSA NOSTRA. SCONGIURATA UNA NUOVA FAIDA DI MAFIA.

I Carabinieri del Nucleo  Investigativo del Comando Provinciale di  Palermo  stanno  eseguendo 8 provvedimenti restrittivi, emessi dalla locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettante persone appartenenti al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, ritenute responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere di stampo mafioso”.
L’operazione, che ha decapitato i vertici della consorteria, ha consentito di scongiurare l’inizio di una faida tra famiglie mafiose del mandamento, in contrasto tra di loro per la leadership sul sodalizio.

PALERMO: CARABINIERI ARRESTANO BOSS DI   COSA NOSTRA.  SCONGIURATA UNA NUOVA FAIDA DI MAFIA.


PREMESSA
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo (Procuratore Capo dott. Francesco Messineo, Procuratore Aggiunto dott. Leonardo AGUECI, Sost. Proc. dott.ssa Francesca MAZZOCCO e dott.ssa Caterina MALAGOLI), hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo del P.M., per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, nei confronti di 8 persone, esponenti di vertice delmandamento mafioso di Palermo "Porta Nuova".
Il sodalizio, che si articola nelle famiglie mafiose di "Porta Nuova", "Palermo Centro" e "Borgo Vecchio",  riveste grande importanza nelle dinamiche criminali di "Cosa Nostra", in quanto opera nel cuore della città dove sorgono alcune tra le più importanti attività commerciali, i tre mercati storici ("Ballaro", "Capo", "Vucciria") e il porto.
I rilevanti interessi connessi con questo ambito cittadino costituiscono probabilmente la ragione per cui "Cosa Nostra", nonostante i durissimi colpi subiti negli ultimi anni, sia sempre riuscita ad assicurare un rapidissimo "rimpiazzo" di capi e gregari.
L'indagine "Iago" ha consentito di ricostruire l'attuale organigramma del mandamento mafioso, facendo emergere i ruoli dei loro capi e le dinamiche che hanno portato alle loro investiture, ma soprattutto ha permesso di scongiurare l'inizio di una pericolosa faida tra famiglie mafiose.
L'ASSOCIAZIONE  PER DELINQUERE
L'operazione è il risultato di un'attività d'indagine avviata nel gennaio del 2013 e incentrata su DI GIACOMO Giuseppe[1], braccio destro dell'allora reggente del mandamento, D'AMBROGIO Alessandro (arrestato nell'operazione "Alexander").
La leadership del DI GIACOMO, dapprima responsabile della famiglia mafiosa di "Porta Nuova", era stata acquisita anche grazie ad una importante parentela, quella con il fratello ergastolano DI GIACOMO Giovanni, uno dei componenti del gruppo di fuoco del boss mafioso Pippo CALO', storico capo del mandamento di " Porta Nuova".
Le intercettazioni delle conversazioni intercorse tra i due fratelli in carcere, oltre a delineare il ruolo apicale assunto da DI GIACOMO Giuseppe, hanno permesso di ricostruire le capacità operative dell'intera consorteria.
Determinante è apparso il ruolo di DI GIACOMO Giovanni, personaggio carismatico e di grande caratura criminale che, consapevole del ruolo di rilievo ricoperto dal fratello, lo guidava dal carcere consigliandogli le strategie criminali da intraprendere, soprattutto in relazione alla gestione della c.d. "cassa". A tal proposito, illuminante appare la conversazione, intercorsa tra i fratelli, in occasione della quale viene messo in evidenza  che per il pagamento delle c.d. "mesate" agli affiliati del mandamento era necessaria la somma complessiva di 11.500,00 euro:".... sì ... allora ... ora ti dico una cosa ...a quello nostro ... gli devo mettere ... ogni mese ... ogni mese si devono mettere undici e cinque".
GLI ASSETTI DEL MANDAMENTO E I SUOI VERTICI
Nel luglio del 2013, con l'operazione Alexander e l'arresto di Alessandro D'AMBROGIO, viene decapitato il vertice del mandamento mafioso. Senza temporeggiamenti, viene nominato, quale successore,  DI GIACOMO Giuseppe al quale tale decisione viene chiaramente comunicata dal fratello Giovanni in occasione di uno dei periodici incontri: "....ma poi c'è un'altra cosa che fuori non la sa nessuno ... questa te la dico a te ...
e ad un certo punto dovrà venire fuori ... a TE ti abbiamo fatto NOI ALTRI (ndr. I boss detenuti)......a LUI (ndr.DI GIOVANNI Gregorio) chi l'ha fatto... il NICCHI?!...e chi l'ha autorizzato????!!!!...e questi sono tutti abusivi sono... ricordatelo!
Ma tale situazione è destinata a suscitare presto risentimenti in mafiosi di rango che, scarcerati di lì a poco, non condividono la leadership del momento, nonostante Giuseppe DI GIACOMO non abbia mai fatto venire meno il  sostentamento  agli affiliati detenuti e ai loro familiari. 
Il 12 marzo 2014 Giuseppe DI GIACOMO viene ucciso in un agguato eseguito con le classiche modalità mafiose, nel cuore del mandamento di cui era reggente.
L'omicidio innesca nei familiari un'incontrollabile desiderio di vendetta e DI GIACOMO Giovanni e il fratello Marcello progettano di uccidere coloro che ritengono essere i responsabili del  delitto, convinti anche da alcune insinuazioni venute a conoscenza dell'ergastolano.  
GLI ALTRI PROGETTI OMICIDIARI
Gli incontri in carcere tra i fratelli Giovanni e Giuseppe DI GIACOMO sono costantemente incentrati sulla necessità di eliminare qualche personaggio ritenuto non in linea con la nuova gestione della consorteria. I due, al fine di rimarcare lo spessore della reggenza, parlano dell'opportunità di uccidere un sodale, che egoisticamente non vuole mettere a disposizione degli affiliati le proprie risorse economiche, e della necessità di eliminare un  uomo d'onore prossimo alla scarcerazione, in quanto ritenuto responsabile di un proposito omicidiario ordito dal boss CANCEMI Salvatore nei confronti di Giovanni quando quest'ultimo era in libertà. Inquietante, a tal proposito, lo scambio di battute tra i fratelli:
GIOVANNI:   ... hai capito? però ti metti sempre un uomo vicino...
GIUSEPPE:      ... certo
GIOVANNI:    ... TUM ... NEL SACCO ... L'IMPORTANTE CHE LO DOVETE "AVVRURICARE" (ndr.seppellire) ... tutto qua è il discorso
GIUSEPPE:      ... certo
GIOVANNI:    ... QUACINA ... QUACINA (ndr. calce) ... DI SOPRA
GIUSEPPE:      ... si ... eh ... eh
GIOVANNI:    ...GLI TOGLIETE I VESTITI
GIUSEPPE:      ... si ... lo so
GIOVANNI:    ... LE SCARPE ... hai capito?
GIUSEPPE:      ... si
GIOVANNI:    ... CI FAI IL TRATT ... PERO' QUANDO VIENE IL CRASTO ... "BATTITILO SEMPRE IN CAPO"
GIUSEPPE:      ... si
GIOVANNI:    ... PERCHÉ PUÒ AVERE QUALCHE... CAPITO?
GIUSEPPE:      ... si
GIOVANNI:    ... QUESTO E' IL DISCORSO... PER EVITARE "U' SCRUSCIO"
  ELENCO ARRESTATI :
1.             DI GIACOMO Marcello, nato a Palermo il 30.11.1967, affiliato alla famiglia mafiosa di Porta Nuova;
2.             LIPARI Vittorio Emanuele, nato a Palermo il 27.06.1961, affiliato alla famiglia mafiosa di Porta Nuova;
3.             LIPARI Onofrio, detto Tony, nato a Palermo il 14.05.1990, reggente della famiglia mafiosa di Porta Nuova;
4.             MILANO Nunzio, nato a Palermo il 26.08.1949, uomo d'onore della famiglia mafiosa di Porta Nuova;
5.             COMANDE' Stefano, nato a Palermo il 15.04.1986, affiliato alla famiglia mafiosa di Porta Nuova;
6.             ZIZZA Francesco, nato a Palermo il 01.06.1982, affiliato alla famiglia mafiosa di Porta Nuova;
7.             GIOELI Salvatore, nato a Palermo il 01.09.1966, reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro;
8.             LO PRESTI Tommaso cl.75, nato a Palermo il 22.10.1975, reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro successivamente a GIOELI Salvatore.






[1] DI GIACOMO Giuseppe, nato a Palermo il 31.10.1966, assassinato in data 12.03.2014;


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Nota OdG su chiusura Ora della Calabria

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Lo stop alle pubblicazioni de "L'Ora della Calabria" ennesimo grottesco episodio di una vicenda opaca

La vicenda che interessa "L'Ora della Calabria", dopo i passaggi inquietanti delle pressioni esercitate da editore e stampatore sul direttore Luciano Regolo perché evitasse di pubblicare una notizia che riguardava il figlio del senatore Gentile (passaggi che hanno giustamente innescato un "caso" nazionale e che hanno prodotto le dimissioni di Gentile da sottosegretario e l'apertura di una inchiesta da parte della Procura di Cosenza) rischia ora di diventare paradossale e grottesca. In risposta alla legittima e motivata decisione del Comitato di redazione e del Sindacato Giornalisti di proclamare tre giorni di sciopero, il liquidatore della società editrice ha ieri annunciato via mail al direttore ed ai redattori la cessazione delle pubblicazioni estesa anche al sito internet del giornale, prontamente fatto oscurare. Le motivazioni addotte sono oggettivamente fragili, tanto più ove si consideri quanto comunicato a direttore e redattori solo 24 ore prima allorchè il liquidatore aveva, sempre via mail, "tranquillizzato" tutti circa l'imminente pagamento delle spettanze arretrate. La sensazione, poi, che il liquidatore sia comunque in qualche modo affiancato da quello che ora si definisce "ex editore" della testata (non a caso intervenuto col direttore e con i redattori solo pochi giorni addietro per "raffreddare" la protesta che montava dopo una precedente comunicazione choc dello stesso liquidatore) rende ancora più opaca tutta la storia. Come ha giustamente sottolineato il direttore Luciano Regolo, con la decisione di ieri viene violentato il sacrosanto diritto dei giornalisti de "L'Ora della Calabria" di attivare tutte le iniziative sindacali previste dalla legge rispetto alle inadempienze della società editrice e di salvaguardare la propria autonomia professionale. Ci penserà il sindacato, come sempre, a dare, nelle sedi competenti, le adeguate e forti risposte alla inopinata e repentina decisione della società editrice. L'Ordine dei Giornalisti della Calabria manifesta lo sconcerto per quanto accaduto: si tratta di un nuovo inquietante episodio che mette in discussione la libertà di stampa e sottolinea la visione arcaica e padronale che ancora alligna in certi settori dell'imprenditoria calabrese. Siamo vicini al direttore Regolo, alla redazione ed ai collaboratori tutti de "L'Ora della Calabria" e li invitiamo a continuare la propria battaglia di libertà che è battaglia di tutti per affermare princìpi e valori non negoziabili che riusciranno ad imporsi rispetto a qualunque tentativo di intimidazione o di ritorsione.
Giuseppe Soluri
Presidente Ordine dei Giornalisti della Calabria



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Santelli (FI): Scopelliti candidato per il bene della Calabria, non è possibile sentirlo.

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EUROPEE: SANTELLI, SCOPELLITI BENE CALABRIA? NON SI PUÒ SENTIRE - TAURIANOVA (REGGIO CALABRIA), 19 aprile 2014 - «Io, dopo la sentenza di condanna, ho difeso Scopelliti, ma quando lui ora dice che si è candidato per il bene della Calabria, questo non è possibile sentirlo». Lo ha detto la deputata Jole Santelli, e coordinatrice regionale di Forza Italia della Calabria, in merito alla candidatura con il Nuovo centrodestra per le elezioni europee del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. «Forza Italia e Nuovo Centrodestra - ha aggiunto - non sono la stessa cosa. Sono contenta che tanti sono andati via. In Calabria, ma non solo, c'è una strategia contro Forza Italia messa in atto da gente che sta all'interno del Nuovo centrodestra, partito dal quale adesso vogliono scappare tutti». «Ci criticano - ha concluso Santelli - perchè abbiamo candidato medici e imprenditori alle europee, ma io campioni delle preferenze come Pirillo e Scopelliti non li voglio nella mia lista. Finiamola persino di citarlo perchè gli facciamo solo pubblicità».

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Ponti Pasqua 2014 - Esodo : 11 milioni italiani in viaggio per Turismo.

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IL LUNGO PONTE DI PASQUA E DEL 25 APRILE: 11 MILIONI, CONTRO LA CRISI MA IL TURISMO STA CAMBIANDO


Il Cescat- Centro Studi Casa Ambiente e Territorio -  prevede un movimento turistico di circa 11 milioni di persone in Italia : riposo e svago, ma anche cultura, sport e spiritualità per le mete di stranieri e italiani.


 Partono da Milano 410.000 (2,5milioni dalla Lombardia), da Torino 240.000, da Genova 170.000, da Bologna 130.000, da Firenze 90.000, da  Roma oltre 530.000. In leggero aumento rispetto al 2013. Resta breve la durata dei soggiorni e diminuisce lievemente la spesa pro capite.

Buoni risultati anche per i ristoratori: molti nelle campagne e nelle localita' turistiche registrano il "tutto esaurito" nelle prenotazioni.



Roma-Milano, 19 aprile 2014

 – La crisi sembra ormai alle spalle, almeno per gli 11 milioni di turisti che si apprestano a passare le proprie vacanze nel periodo pasquale; ma comunque non senza l'effetto di  un graduale mutamento dei costumi dei nostri concittadini, anche nel fare le ferie.


Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia e dell' Istituto Europa Asia riferendosi alla sottoesposta analisi del CESCAT, dichiara:

"Si va gradatamente affermando un nuovo modo di fare turismo teso, più che a procurare riposo e svago, a soddisfare interessi forti legati alla cultura, ad hobbies o a pratiche sportive ovvero ad aspirazioni di partecipazione e di presenza: un turismo senz'altro più dinamico di quello tradizionale.

Conoscere, vivere emozioni, partecipare sono dunque le grandi spinte che alimentano l'interesse turistico di questa epoca, soprattutto nei giovani".

              *     *     *

Nel turismo domestico - turisti italiani in Italia ( nel periodo l'87 % degli italiani ed il 75 % del totale-turismo) - saranno prevalenti i brevi spostamenti (in giornata od uno o due pernottamenti) nell'82% dei casi.
Nel restante 18% i viaggiatori effettueranno più pernottamenti prolungando il week end festivo.

Situazione opposta per gli oltre 2 milioni di stranieri per i quali nell'80% dei casi prevarrà un soggiorno di almeno tre notti.

Fra gli stranieri in crescita il turismo asiatico (oltre 200.000 presenze), e quello dell'Est Europa (stessa cifra) e soprattutto i russi. Ancora stabile e preponderante il turismo europeo (svizzero, francese , tedesco, inglese). In leggero calo il turismo statunitense.

Il Cescat, al fine di favorire una valutazione, in termini maggiormente selettivi, dell'orientamento del turismo, indica le seguenti categorie di destinazioni o mete turistiche: il 26% sceglierà la montagna-campagna e i laghi ( rispettivamente il 19,5 ed il 6,5 %) ( in testa il Trentino Alto Adige, seguito dalla Valle d'Aosta e, fra i Laghi, Benaco,Verbano,Lario,Orta,Iseo; ma anche i laghi laziali, Trasimeno, Bolsena, Nemi ) in gran parte per un relax sportivo.


Il 21 %  sceglierà città d'arte o luoghi sedi di eventi e manifestazioni culturali, con una crescita rispetto al 2013 ( 10%).

Sorprende il 7% di un turismo ecologico legato agli oltre 18.000 agriturismi del nostro Paese, e a luoghi dove vivere a contatto con la natura.
In questa fascia turistica prevalgono i giovani, le comitive giovanili e gli escursionisti.

Come pure l'oltre 4% del turismo religioso indirizzato prevalentemente su Roma, Assisi, Padova, o con destinazione i Santuari, fra i maggiori d'Europa, quali quelli di Pompei, Loreto, Oropa, San Giovanni Rotondo, Santa Rita Cascia, Treviglio.

Fra le mete in crescita quelle legate al turismo termale, spa e benessere con oltre il 3%.

Il restante 39% si indirizzerà verso le tradizionali mete marine: le più richieste saranno in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Campania (Costiera Amalfitana, Capri ed Ischia), Puglia, Calabria e Sardegna.


 Il 37% si reca presso amici e parenti, in casa di proprietà o in affitto: quest'ultimo in decisa crescita, rispetto al 2013, del 16 % .

Per gli spostamenti, classiche le scampagnate,le gite fuori porta di Pasquetta.
Storiche quelle ai Castelli romani.

              *      *      *
 Commento:

Nel 1950 un turista straniero su 5 sceglieva l'Italia, oggi lo fa solo  uno su 23; eravamo al primo posto tra le mete mondiali, ora siamo al quinto, e stiamo perdendo anche questa posizione. Nonostante in 60 anni si sia passati da 25 milioni a quasi un miliardo e 100 milioni di viaggiatori internazionali; nonostante abbiamo il maggior numero di siti Unesco; nonostante l'Italia sia la meta più ambita per il patrimonio culturale, la cucina, i paesaggi, è come la sora Camilla dell'aforisma di Aldo Bozzi: tutti la vogliono, ma nessuno la piglia.

I dati, non le considerazioni, sono del  Ministero dei Beni Culturali e si riferiscono al 2013.
L'apporto del turismo all'economia è stato di 63,9 miliardi di euro, il 4% del Pil nazionale. Una quota bassissima. Che calcolando il valore aggiunto dell'intera economia turistica (dai negozi di souvenir alla moda agli alberghi) sale fino a 161 miliardi che corrispondono a poco più del 10% del Pil. L'obiettivo proclamato è di portarlo al 20%. 
Dovrebbe essere un tema dominante nel dibattito sull'economia italiana, ma e' assolutamente trascurato, se non per il velleitario obiettivo di cui sopra. Mancano una visione programmatoria generale, una qualsivoglia politica turistica, un qualsivoglia progetto di organico impiego degli asset cultural-artistico-monumental-paesistici di cui siamo ricchi.
 Ma tant'e' : questo e' rimasto il campo del "fai da te" in cui ciascuno si coltiva il proprio orticello, fin che puo', contando sul grande volano della storia, della bellezza, della cultura che abbiamo alle spalle e tutt'intorno a noi.
 
Altri Paesi europei, anche se meno dotati del nostro quanto a ricchezze di beni culturali, sono riusciti ad occupare i gangli vitali della politica turistica europea egemonizzando il settore.
 
Da noi i grandi flussi turistici che giungono in Europa, provenienti dai Paesi emergenti, gestiti come sono prevalentemente da Francia e Germania, arrivano marginalmente. Rimane il turismo domestico che oggi risente pesantemente della generale crisi economica. Gli italiani, soprattutto i giovani, con sempre maggiore frequenza si danno ai viaggi all'estero.
 
Occorre,dunque, rafforzare la capacita' attrattiva, in questo campo, del nostro Paese, soprattutto agli occhi degli italiani i quali costituiscono ben  oltre il 60 % del bilancio nazionale del settore.
 
Ma anche la promozione dell'immagine-Italia all'estero, da quando si e' introdotta la competenza regionale in materia turistica, si e' frammentata ed in definitiva risulta grandemente ridimensionata.  Non c'e' nemmeno un grande tour operator in grado di concludere con l'estero opportuni accordi di collaborazione reciproca.
 
 
Che ne sara' degli oltre cento milioni di nuovi turisti che nei prossimi due o tre anni si affacceranno sul mercato turistico internazionale ?
Quanti ed in che modo riusciremo a "catturarne"? Chi se ne sta occupando? Almeno c'e' Expo 2015, con il suo appeal : ben venga e facciamone tesoro, a livello nazionale.
 
C'è inoltre la speranza che le già iniziate vacanze pasquali possano portare in "nero" le cifre del turismo in "rosso" da sei anni. Secondo il Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia per le festività in corso è previsto un discreto aumento di turisti – sia internazionali, sia domestici -  rispetto allo scorso anno. Alle mete tradizionali, città d'arte, laghi, e località balneari si aggiunge la montagna che, grazie alle eccezionali nevicate dello scorso inverno, vedrà in funzione fino ai primi di maggio gli impianti sciistici. Resta consistente la quota di italiani che si reca all'estero – uno su quattro – preferendo Spagna, Francia, Gran Bretagna e Grecia, favorita dalla coincidenza delle Pasque cattolica e ortodossa, che assume un rilievo particolare con feste e riti di notevole interesse. 

     Istituto Europa Asia
                  IEA
    Europe Asia Institute
                   e
Cescat-Centro studi casa e territorio



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Reggio Calabria - Morosini scrive ai giovani per la Pasqua

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Reggio Calabria, 19 aprile 2014

 

Miei cari giovani,

Voglio parteciparvi le mie riflessioni sulla speranza contemplata ai piedi della Croce.

E' stata l'omelia tenuta in cattedrale durante la celebrazione del Venerdì santo. Sono riflessioni fatte pensando a voi e al vostro impegno di speranza. Ponete queste riflessioni accanto al decalogo sulla speranza, che vi ho distribuito a suo tempo.

Dinanzi alla croce il venerdì santo giungono a termine diversi cammini di speranza, perché quel Crocifisso durante la vita si era presentato come il punto nevralgico e di non ritorno della speranza dell'uomo.

·         Io sono la via, la verità, la vita

·         Chi non raccoglie con me, disperde

·         io sono la vite e voi i tralci

La gente ci aveva creduto, ma ciascuno a suo modo; e a suo modo aveva sperato in quell'uomo. La sua morte sembrò a tutti la fine di queste speranze.

Nel susseguirsi degli anni, in ogni venerdì santo gli uomini si sono interrogati e si interrogano ancora se veramente Gesù di Nazaret è il punto di non ritorno della speranza dell'uomo.

Cari giovani, impegnati nel Sinodo diocesano in un cammino di speranza, voglio ripercorrere con voi queste speranze e perché possiate essere forti in questo vostro cammino, che mi auguro sia di non ritorno, per il bene vostro e per il bene della realtà che ruota attorno a voi.

Dinanzi alla croce di Gesù:

* C'è l'assenza degli apostoli, che sono fuggiti tutti all'arresto di Gesù e lo hanno abbandonato: La loro speranza si dissolse in un momento, segno di quanti hanno una speranza fragile e immatura, che ha bisogno di essere sostenuta e accompagnata.

 * C'è la speranza delusa di chi, ai piedi della croce, attendeva un segno straordinario di Dio per capovolgere gli eventi ed essere così certi che Dio c'è, ed è forte e potente. Chiede, perciò, a Gesù di scendere dalla croce. E' la speranza di chi vuole realizzare il bene solo con la potenza e i miracoli di Dio, che dovrebbero permettere all'uomo solo di stare a guardare, a gustarsi lo spettacolo di Dio che agisce.

* C'è la speranza irridente e sprezzante del potere politico e religioso del tempo, i sacerdoti, i farisei e i soldati romani. Loro erano soddisfatti che un altro provocatore è stato fatto fuori e così l'equilibrio religioso-politico è stato ricomposto.  E' la speranza di chi vuole che non cambi nulla nella vita e desidera che le cose restino sempre le stesse, seguendo la legge perversa del si è fatto sempre così. Per questi non c'è speranza perché nulla può e deve cambiare.

* C'è la speranza ribelle del cattivo ladrone. Lui aveva voluto costruire se stesso e il suo benessere attendando al bene degli altri e perciò bestemmia contro questo esito crudele della sua vita. E' la speranza di chi vuole raggiungere una situazione di benessere e di potere a discapito della felicità degli altri.

* C'è la speranza penitente e fiduciosa del buon ladrone, folgorato dalla grazia di Dio all'ultimo momento della sua vita, che riconosce il tempo perduto e ormai irrecuperabile e si affida fiducioso alla misericordia: ricordati di me. E' la speranza di chi solo all'ultimo recupera la coscienza di sé e di quel che sarebbe potuto essere e accadere nella sua vita, se fosse stata impostata meglio. Ma ormai egli è alla fine e piega umile il capo davanti a Dio, chiedendo misericordia.

* C'è la speranza di compassione e di condivisione di Giovanni e delle pie donne, che hanno percorso anche loro il cammino verso il Calvario: ai piedi della Croce adesso sostengono il dolore di Gesù e di Maria. Essi incarnano la speranza di chi traduce l'attesa di una realtà diversa, condividendo e alleviando il dolore di chi soffre.

* C'è la speranza realistica di Giuseppe d'Arimatea, che aveva confidato anche lui in Gesù, ma che ora, dinanzi alla tragedia della croce e della morte, accetta con coraggio il momento presente e si dà premura perché il corpo fosse sepolto prima del riposo sabbatico. E' la speranza di chi guarda il presente con realismo, e cerca con impegno il da farsi immediato, anche se limitato, senza false illusioni, rimandando al futuro decisioni più forti.

* C'è la speranza di compartecipazione di Maria, che partecipa della stessa speranza del Figlio. Con lui consuma dinanzi al Padre il fiat dell'annunciazione: Eccomi, sono la serva del Signore, e attende paziente che il Padre si riveli con le sue promesse: Si compia in me la tua parola. E' la speranza di chi si coinvolge tutto nella realizzazione del bene e sa attendere paziente l'ora di Dio, creando a Dio in un certo senso le condizioni del suo intervento.

* C'è, infine,  la speranza del Crocifisso, che è consapevole di aver compiuto la sua missione ed aver dato tutto, sino alla fine: Tutto è compiuto. E si raccomanda fiducioso al Padre, attendendo il compimento della speranza della vittoria del bene sul male, della vita sulla morte: Nelle tue mani affido il mio spirito. Con Maria egli attende la risurrezione, con la quale il Padre suggellerà e renderà credibile la sua opera di salvezza.


Cari giovani,

questa è l'unica vera speranza alla quale aggrapparci. Gesù è l'unico modello da imitare. Gesù è l'unico maestro da seguire. Egli orienta così il nostro cammino di speranza: Se il chicco di grano caduto in terra non muore, non porta frutto. E' la logica della Pasqua. E' la legge del bene. E' il percorso sicuro della speranza.

Cari giovani, seguite questo percorso e non resterete delusi.

Vi abbraccio e vi auguro Buona Pasqua.

Vi voglio Bene.

Sabato Santo 2014.

 





+ p. Giuseppe

Vostro Vescovo


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Gazzetta del Sud sempre protagonista. Una GAZZETTONSA continua ...

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Possibile che la Gazzetta non avesse altre foto di Bagaladi? Sembra irriguardoso pubblicare questa che ritrae il feretro di mio padre (Angelo Curatola ndr) in uscita dal Municipio, per una notizia di tutt'altro tenore. Federico Curatola (Su facebook)

Ancora una Gazzettonsa, l'ennesima. La Gazzetta del Sud continua il suo percorso con errori pacchiani e SGRADEVOLI. Un continuo, ogni giorno un bollettino di guerra. Didascalie sbagliate, approssimazione. Questa è la Gazzetta del Sud. Ricordiamolo, Capo Servizi per le pagine di Reggio Calabria e provincia il signor Paolo Toscano. Repetita Iuvant? Non credo.

P.S. La firma dell'articolo è del signor Giuseppe Toscano, fratello del sopracitato Paolo

RENZI, ORA AIUTI ALLE FAMIGLIE E SGRAVI AI PENSIONATI

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A giugno riforma giustizia, desecreteremo atti sulle stragi- ROMA, 20 aprile 2014 - «La rivoluzione è appena iniziata, gli 80 euro e l'Irap», per cui non ci sono problemi di coperture, «sono l'antipasto». Adesso serve «mantenere credibilità sui mercati. Sarà possibile se resta alta l'attenzione su tutte le riforme. Se ci riusciamo, allora presto potremo allargare il taglio delle tasse agli incapienti, alle partita Iva e ai pensionati». Così il premier Matteo Renzi in un'intervista a Repubblica, in cui ammette una «debolezza» nel bonus: «Ottanta euro dati a un single hanno un impatto diverso rispetto a un padre di famiglia monoreddito con 4 figli. Dobbiamo porci questo problema. L'Italia non si può permettere il lusso di trattare male chi fa figli». In tema di giustizia, «a giugno, dopo le elezioni, ascolteremo tutti e faremo la riforma. Iniziamo con il processo civile telematico», poi il processo penale «senza interventi ad personam che hanno segnato la sconfitta della politica in questi anni. C'è anche la giustizia amministrativa. Il sistema dei Tar non funziona come dovrebbe», dichiara Renzi, che annuncia: «Desecreteremo i documenti sulle stragi». «Entro un anno - prosegue il premier - daremo una 'identità digitalè a tutti. Daremo un pin a ogni italiano, che userà quel codice per entrare in tutti gli uffici della pubblica amministrazione restando a casa. Con quel pin potranno pagare le multe o le tasse, prenotare una vista all'Asl o disbrigare le pratiche della giustizia». «Voglio ridare fiducia al Paese, voglio che a Bruxelles e nelle altre capitali dell'Unione si dica: l'Italia è tornata in Europa», afferma Renzi. Quanto ai tempi necessari, «questa legislatura durerà fino al 2018. Anche Berluconi lo sa». Nell'intervista Renzi commenta anche le proteste delle banche: «Pagano le stesse tasse di tutti gli altri italiani, il 26%». Quanto ai magistrati, «con quale logica intervengono sulla formazione delle leggi? Non è indispensabile che un giudice guadagni più di 240mila euro all'anno»

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DL IRPEF: PADOAN, BONUS PERMANENTE O NON CREDIBILE

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'Crescita subito, lo tregua dei mercati non durerà in eterno' - ROMA, 20 aprile 2014 - «Mi aspetto che sia dal lato delle famiglie che delle imprese, che avranno un taglio dell'Irap del 10%, ci sia una maggiore propensione a spendere e a investire, e quindi una maggiore crescita dell'economia», ma «il bonus del decreto Irpef deve essere permanente, altrimenti non è credibile e non viene speso». A dirlo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in un'intervista al Corriere della Sera in cui assicura: «Cercheremo di allargare il più possibile la platea, compatibilmente con le risorse». Dare il bonus agli incapienti «sarebbe costato almeno un miliardo in più», spiega Padoan. «Per gli incapienti si interverrà probabilmente con la legge di Stabilità per il 2015, anno in cui ci attendiamo dalla spending review risorse sufficienti. Guarderemo anche ai pensionati a basso reddito». Sui tagli alla spesa, «Regioni ed enti locali dovranno fare la loro parte in egual misura che lo Stato, con meccanismi che premieranno chi spende meglio e penalizzeranno chi spende peggio. Sia i ministeri sia le autonomie locali hanno libertà su come tagliare nel 2014 i 700 milioni previsti, ma se non lo faranno - avverte Padoan - scatteranno i tagli lineari». «C'è un enorme problema di fiducia nell'Italia. Per questo dobbiamo innanzitutto fare le cose seriamente: riforme strutturali, coperture che garantiscano l'equilibrio finanziario. Fatto questo si può andare in Europa e dire: cerchiamo di essere ragionevoli e avere regole più attente alla crescita e all'occupazione», afferma il ministro, secondo cui «bisogna fare presto, perchè lo stato favorevole dei mercati finanziari non durerà in eterno. I tassi in America riprenderanno a salire e questo ci arriverà addosso. Dobbiamo sfruttare questa finestra di opportunità per fare le riforme e rilanciare l'economia». Parlando di inflazione, «se l'inflazione obiettivo per la zona euro, cioè il 2%, fosse effettivamente raggiunta, staremmo meglio tutti», chiosa Padoan.

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MNews.IT. Messaggio pasquale 2014

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Buona Pasqua (e Pasquetta) ai nostri lettori sovrani

Messaggio Pasquale per i lettori di MNews.IT

Domenico Salvatore

In occasione della Santa Pasqua (e Pasquetta), la direzione e la redazione porgono l'augurio di una serena festa e festività. Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi…ma la riscoperta della famiglia, come sottolineato da tutti i mass-media, almeno per una volta c'è concordia, rappresenta il punto ideale e morale imprescindibile. L'unico istituto, che seppure con i suoi limiti, riesca a superare, quantomeno a sopravvivere a tutte le crisi possibili ed immaginabili. Un refugium peccatorum, a cui si accosta sempre più la gente oberata da mille problemi. Non solo quello economico, politico, sociale e culturale ma soprattutto spirituale e morale. Ogni cittadino, vive la sua passione. Spesso in solitudine, un tarlo che uccide due volte. Ogni pater familias, deve portare la sua Croce come il Cireneo. Si passa dall'osanna al crucifige, perché non se ne può più. Ogni Governo, si lava le mani come Ponzio Pilato. Il povero contribuente, costretto a salire sul Golgota, obtorto collo, non sa più che santo pregare. 


Il Welfare si sta sgretolando; sta svanendo come neve al sole; ed aggiunge disagio al disagio. La disoccupazione in alcune zone del Paese è prossima all'80%. I pessimisti e pessimologi parlano di un Paese sull'orlo di una crisi di nervi. Un Paese ridotto alla fame. Scenari apocalittici per ora solo sulla carta. I governanti, rilanciano le loro immancabili e scontate, se non inevitabili promesse. Qualche gonzo ed allocco, ancora abbocca, ma la situazione non è proprio rosea. Per i cattolici credenti e professanti c'è l'obbligo morale e spirituale di andare a messa e comunicarsi; almeno una volta a Pasqua. 

Domani, se Giove Pluvio e Barbabianca lo permetteranno, ci sarà il momento del relax. Ai nostri lettori sovrani, agl'inserzionisti, ai collaboratori, ai nostri interlocutori istituzionali e non, vada l'augurio come detto, di una serena festività, per quanto possibile. Staccare la spina per qualche ora, fa bene all'anima ed al corpo, al fegato ed alla mente. Il nostro pensiero va pure ai diseredati, disabili, malati, carcerati, disoccupati, orfani e vedove, ragazze-madri, detenuti in attesa di giudizio, pensionati soli, se non abbandonati dallo Stato ( purtroppo in taluni casi, anche dai parenti; ma l'alternativa è l'ospizio, un rimedio peggiore del male). 

L'augurio va anche al nostro editore Bruna Italia Massara (ed a Luigi Palamara), che riescono miracolosamente a stare in piedi, nonostante la crisi abominevole. A tenere in vita il giornale. Ad avere fiducia nello scrivente. 

Il direttore


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NCD: SCHIFANI, SCOPELLITI? SARANNO PREFERENZE A GIUDICARE

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'Attacchi di Fi rischiano di creare distanza incolmabile'  ROMA, 20 aprile 2014 - «È una condanna in primo grado che potrà essere rivalutata nel merito in appello. Fino alla sentenza definitiva, Scopelliti è innocente. E poi, il 25 maggio si vota con le preferenze. Saranno eletti i candidati scelti dai cittadini. Lasciamo a loro il giudizio su Scopelliti». Così il senatore di Ncd Renato Schifani in un'intervista alla Stampa. 

«Contrariamente a quanto sostiene Berlusconi, non si voterà nel 2015 ma tra 3 anni almeno. Di qui ad allora, i metodi aggressivi, denigratori, estremistici nei nostri confronti rischiano di creare distanze incolmabili. Se non se ne renderanno conto, a cominciare da Berlusconi, finiranno per compromettere le speranze di vittoria del centrodestra aiutando di fatto Renzi», dichiara Schifani. 

«Nei dieci anni in cui siamo stati al governo, prima come Forza Italia e poi come Pdl, non siamo mai riusciti a rispettare tempi e programmi con la puntualità di questo esecutivo. Forse - osserva Schifani - si sono resi conto di avere commesso un errore, scegliendo l'opposizione». 

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PAPA: I SUOI AUGURI DI BUONA PASQUA, SOLO IN ITALIANO

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CITTÀ DEL VATICANO, 20 aprile 2014 - «Rinnovo il mio augurio di Buona Pasqua a tutti voi giunti in questa piazza da ogni parte del mondo», ha detto il Papa dalla loggia centrale della basilica vaticana al termine della benedizione Urbi et Orbi. Gli auguri di Pasqua sono stati pronunciati dal Pontefice solo in italiano, non più come con i predecessori nelle decine di lingue del mondo. «Estendo gli auguri pasquali - ha proseguito - a quanti, da vari Paesi, sono collegati attraverso i mezzi di comunicazione sociale». «Portate nelle vostre famiglie e nelle vostre comunità - ha aggiunto il Papa - il lieto annuncio che Cristo nostra pace e nostra speranza è risorto! Grazie per la vostra presenza, grazie per la vostra preghiera e per la vostra testimonianza di fede». Un «pensiero particolare e riconoscente» è stato rivolto dal Papa anche «per il dono dei bellissimi fiori», provenienti dall'Olanda. «Buona Pasqua a tutti! Buon pranzo e arrivederci!», ha quindi concluso, ricevendo il grande applauso della folla riunita in Piazza San Pietro. 

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Le notizie del 20 aprile 2014, mattino

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PAPA: SCONFIGGERE PIAGA FAME,CAUSATA DA NOSTRI SPRECHI ++ Proteggere bambini, donne e anziani sfruttati e abbandonati - CITTÀ DEL VATICANO, 20 APR - «Sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici». È l'auspicio di papa Francesco nel messaggio pasquale Urbi et Orbi. «Proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono», ha aggiunto.

RENZI, ORA AIUTI ALLE FAMIGLIE E SGRAVI AI PENSIONATI 'A GIUGNO RIFORMA GIUSTIZIA, DESECRETEREMO ATTI SULLE STRAGÌ 'La rivoluzione è appena iniziata, gli 80 euro e l'Irap sono l'antipastò. Lo assicura il premier Renzi che in un'intervista a Repubblica avverte, adesso serve 'mantenere credibilità sui mercati. Se ci riusciamo, allora presto potremo allargare il taglio delle tasse a incapienti, partita Iva e pensionatì. Renzi ammette che i bonus pesano poco sulle famiglie numerose e dice che 'l'Italia non si può permettere il lusso di trattare male chi fa figlì. Poi annuncia la riforma della giustizia 'a giugnò a partire dal 'processo civile telematicò, poi il processo penale 'senza interventi ad personam' e la giustizia amministrativa con interventi sui Tar. E infine 'desecreteremo i documenti sulle stragì. ---. 

DL IRPEF, PADOAN: BONUS PERMANENTE O NON CREDIBILE 'CRESCITA SUBITO, TREGUA DEI MERCATI NON DURERÀ IN ETERNÒ 'Mi aspetto che sia dal lato delle famiglie che delle imprese, che avranno un taglio dell'Irap del 10%, ci sia una maggiore propensione a spendere e a investire, e quindi una maggiore crescita dell'economià, ma 'il bonus del decreto Irpef deve essere permanente, altrimenti non è credibile e non viene spesò. A dirlo è il ministro dell'Economia Padoan al Corriere della Sera assicurando che 'cercheremo di allargare il più possibile la platea, compatibilmente con le risorsè. Dare il bonus agli incapienti 'sarebbe costato almeno un miliardo in piu«, spiega inoltre Padoan secondo il quale 'per gli incapienti si interverrà probabilmente con la legge di Stabilità per il 2015, anno in cui ci attendiamo dalla spending review risorse sufficienti. Guarderemo anche ai pensionati a basso redditò. ---. 

RECUPERATI UNA VENTINA DI CORPI DAL TRAGHETTO AFFONDATO SALE A 49 IL BILANCIO DELLE VITTIME ACCERTATE, 253 DISPERSI Sono saliti a 49 i morti accertati per l'affondamento del traghetto sudcoreano affondato. I dispersi sono 253, su 476 persone a bordo. I salvati restano 174. Lo ha reso noto la guardia costiera. I sommozzatori hanno recuperato finora quasi una ventina di corpi. Stamani 200 parenti delle vittime hanno ripreso una marcia di protesta dalla città di Jindo fino alla sede della presidenza a Seul, distante 420 km. ---. 

BAGNASCO CONDANNA SPETTACOLI TV CON RAGAZZI, 'IMMENSO DOLORÈ PRESIDENTE CEI AD OMELIA PASQUA, GIUDIZIO DI DIO SARÀ SEVERO 'Lo spettacolo provoca un immenso dolore, specialmente quando vede protagonisti giovani e ragazzì. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova durante l'omelia pronunciata durante la veglia pasquale. 'Verrà il giorno - ha ribadito riferendosi agli spettacoli televisivi che vedono i giovani protagonisti - in cui il giudizio di Dio sarà severo su coloro che inducono e speculano sui ragazzi per arricchirsì. ---. 

'NDRANGHETA: PROCESSIONE SOLO NEL COMUNE DI STEFANACONI DOPO COMMISSARIAMENTO ALL'OPERA VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE La processione dell'Affruntata di Stefanaconi si è svolta regolarmente stamane contrariamente a quella di Sant'Onofrio che è stata annullata dopo la decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha di fatto commissariato le due cerimonie. A Stefanaconi alle 10.30 di stamani, come da programma, è partita la processione e a portare le statue sono i ragazzi della Protezione civile, come disposto venerdì scorso dal comitato per l'ordine e la sicurezza. A Sant'Onofrio, invece, così come era stato deciso ieri al posto della processione ci sarà una messa celebrata dal Vescovo di Mileto, Luigi Renzo. ---. 

SCOSSA TERREMOTO NELLA NOTTE IN UMBRIA, NESSUN DANNO L'EPICENTRO LOCALIZZATO TRA GUBBIO, SCHEGGIA E PIETRALUNGA Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata avvertita ieri sera in provincia di Perugia. La scossa, nettamente avvertita dalla popolazione, ha avuto l'epicentro fra Gubbio, Scheggia e Pietralunga, ad una profondità di 8,4Km. Dalle verifiche effettuate non risultano danni. Diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco e richieste di informazione pure all'Osservatorio sismologico Bina di Perugia, poi nottata tranquilla. ---. 

UCRAINA: SPARATORIA A SLAVIANSK NELL'EST, 4 MORTI SCONTRO VICINO AD UN POSTO DI BLOCCO DEI FILORUSSI Quattro persone sono morte in una sparatoria ad un posto di blocco eretto da militanti filorussi vicino a Slaviansk, nell'Ucraina orientale. Lo afferma un responsabile locale, precisando che tre delle vittime sono filorussi e l'altro è uno degli assalitori. Slaviansk è totalmente sotto il controllo di milizie filorusse ed i militanti locali sono spalleggiati da uomini armati che si presentano come gruppi di autodifesa, che però Kiev e i paesi occidentali accusano di essere truppe di elite dei servizi speciali di Mosca. ---. 

AFGHANISTAN: UCCISO 'GOVERNATORE OMBRÀ TALEBANO DI KANDAHAR BOMBA SU BUS MINISTERO AGRICOLTURA,7 FERITI FRA KABUL E LOGAR Il governatore ombra dei talebani afghani per la provincia meridionale di Kandahar, Abdul Waseh, è stato ucciso ieri in una operazione militare. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza locale aggiungendo che l'operazione è stata condotta nel distretto di Maiwand. Almeno sette dipendenti del ministero dell'Agricoltura afghano sono rimasti feriti intanto dall'esplosione di una bomba sul veicolo su cui viaggiavano, fra Kabul e la provincia di Logar. Due sono gravi.

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT

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Federico l'invincibile

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I…" missili terra-aria balistici e da crociera" della serie Cruise, Pershing, Patriot e Scud", con effetti devastanti e demolenti, sono stati sganciati dalla rampa semovente del procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho:"Stiamo tentando di riunire la Calabria, Reggio Calabria, al resto dell'Italia.". Il Capo della DDA reggina ha lanciato pure alcuni missilotti di bazooka contro la stampa nazionale, che avrebbe stravolto il suo pensiero e contro quella locale, abituata a parlare un linguaggio scollato rispetto agli accadimenti; se non a fornire un'immagine distorta rispetto ai fatti:"Ragazzi, ricordate che la persona si misura dal suo Q.I.; dalla testa, dal pensiero, dalla mente. Mai dalla statura. Io…per esempio, mi sento…invincibile". La narrativa dal vivo del 'testimone di giustizia', Filippo Cogliandro, che ha avuto il coraggio di dire no alla 'ndrangheta che gli chiedeva il pizzo di solidarietà per "i cugini" di Pellaro. La lectio magistralis è partita con l'Inno "Fratelli d'Italia", cantato dal coro della scuola, applaudito sino a spellarsi le dita. Ha moderato Tiziana Cuzzupoli

L'INVINCIBILE FEDERICO
Domenico Salvatore

"Mister Volare", direbbe…" Ma come hai fatto?…". Estrapoliamo la domanda, e la giriamo alla dottoressa Teresa Marino, dirigente della scuola media 'F. Jerace ' di Lazzaro, agro di Motta San Giovanni. Non sappiamo se sia stata la fortuna dei novellini, il caso, la coincidenza, il sincronismo, la concomitanza od altra causa. E perché no, la bravura della 'preside'. O più probabilmente la cultura. Sicuramente, il dialogo fra le istituzioni. Scuola e magistratura, ma anche Letteratura, Saggistica, Giornalismo d'inchiesta, Ricerca Storica e quant'altro, si parlano. Non è poco in questa terra, di Calabria, dove i giornali parlano linguaggi diversificati, rispetto agli eventi unici ed univoci e diversi; e si scaglino gli uni contro gli altri. Mettere contemporaneamente, intorno al medesimo tavolo, due personaggi di respiro mondiale, non è impresa facile per nessuno. Federico Cafiero De Raho è il procuratore capo della Repubblica della città di Reggio Calabria, centro principale della 'ndrangheta; se non capitale mondiale della "Gramigna". Antonio Nicàso professore dell'Università di California, è tra i più esperti, se non il massimo esperto di mafia del pianeta. La "patata bollente" del moderatore/trice, è rimbalzata fra le mani della dottoressa Tiziana Cuzzupoli, della Pro Loco motticiana. 

In sostituzione della presidentessa Ida Cotrupi, reduce da una convalescenza. Forse, ha frequentato un corso accelerato di training autogeno per controllare bene: ansia, stress ed emozioni. L'anfitrione, pur dotato di un ottimo scilinguagnolo, ha dovuto combattere con la tensione che sfiorava i 380 V. e faceva tremare le vene dei polsi. Tutto sommato è andata a gonfie vele.  Un metronomo perfetto, che ha saputo scandire i tempi, in maniera armonica e melodiosa, senza annoiare né infastidire l'uditorio. L'aula magna era strapiena di studenti, di body-guard e qualche giornalista di straforo, Ma non potevamo perdere l'occasione di riabbracciare Antonio Nicàso, "vecchio lupo", nostro compagno di viaggio e d'avventura per diversi anni, Gazzetta del Sud, Oggisud. Sulla prima linea riggitana ai tempi della guerra di mafia; sulla frontiera calabrese nel periodo dell'anonima sequestri. Le solite, ingannevoli pantomime sull'assunzione in redazione, la laurea, la valigia ed i sogni. Il "signor Nessuno", (piccolo corrispondente da Caulonia RC, suo paese di nascita ) diventò un professore dell'Università americana in Canada e Stati Uniti; saggista, giornalista, scrittore, ricercatore, docente e consulente;  il massimo esperto di 'Ndrangheta a livello internazionale. Da solo od in coppia con il giudice Nicola Gratteri ed altri, ha scritto tutta una serie di libri, alcuni dei quali sono diventati best-sellers….

Alle origini della 'ndrangheta: la picciotteria (1990); Gli usurpatori e gli usurpati (1990);Deadly Silence: Canadian Mafia Murders (1993);'Ndrangheta: le filiali della mafia calabrese (1994); Io e la mafia: le verità di Giulio Andreotti (1995);Global Mafia: The New World Order of Organized Crime (1995) - tradotto in francese, ungherese, indonesiano, cinese e giapponese;Bloodlines: the rise and the fall of the Mafia's Royal Family (2001), tradotto in francese (Les liens du sang: l'apogée et la chute d'une grande famille de la mafia, 2001);Rocco Perri: The Story of Canada's Most Notorious Bootlegger (2004) - tradotto in italiano (Il Piccolo Gatsby, 2006);Angels, Mobsters and Narco-Terrorists: The Rising Menace of Global Criminal Empires (2005), - tradotto in francese (Trafic de drogue, 2006); Fratelli di sangue (con Nicola Gratteri, 2006);Senza Onore, antologia di testi letterari sulla 'ndrangheta (2007); 'Ndrangheta. Le radici dell'odio (2007);Il Grande Inganno: I disvalori della 'ndrangheta (con Nicola Gratteri e Michele Borrelli, 2008);Fratelli di sangue, Storie, boss e affari della 'ndrangheta, la mafia più potente del mondo (con Nicola Gratteri 2009) - tradotto in olandese (Bloedbroeders, 2009) e spagnolo (Hermanos de Sangre, 2009);

Cosenza, sangue e coltelli (con Nicola Gratteri e Valerio Giardina 2009);La Malapianta (con Nicola Gratteri) – 2010;La mafia spiegata ai ragazzi – 2010; La giustizia è una cosa seria (con Nicola Gratteri) – 2011;La mafia fa schifo (con Nicola Gratteri) – 2011; La mafia spiegata ai ragazzi (con Marco Pignotti) – 2011; Dire e non dire: i dieci comandamenti della 'ndrangheta nelle parole degli affiliati (con Nicola Gratteri) – 2012; Made Men, Mafia culture and the Power of Symbols, Rituals, and Mith (with Marcel Danesi) – 2013; Acqua santissima, La Chiesa e la 'Ndrangheta, storie di potere, silenzi e assoluzioni (con Nicola Gratteri) – 2013; Cacciatori di tracce, Storie e tecniche di investigazioni sulla scena del crimine (con Sergio Schiavone) - 2014. I Dik Dik direbbero…'Lasciò il suo paese all'età di vent'anni /  con in tasca due soldi e niente di più/aveva una donna che amava da anni/lasciò anche lei per qualcosa di più/Promise a se stesso di non ritornare/al vecchio paese della sua gioventù/dove nessuno voleva sognare/i campi d'arare e niente di più/Cominciò così a fare il vagabondo/girando paesi e città/cercando fortuna in quartieri del mondo/dimenticando la sua povertà/…'La lectio magistralis, era cominciata con l'Inno Nazionale. Un magic-moment, che ha esaltato la bravura del coro scolastico e dei maestri, pardon professori. Ma che ha elettrizzato il procuratore e non solo. Troppa grazia Sant'Antonio! Poi è salita in cattedra la dottoressa Teresa Marino, che non ha chiesto l'aiutino del personal trainer. 

Ma stormiva come le fronde allo Zefiro, messaggero di primavera. Tuttavia, il dirigente è riuscito a sua volta a tenere a freno l'emozione, che cavalcava come Xanto, Balio e Pegaso. La 'preside', ha affrontato en passant, il delicato argomento della bellezza. Un mare magnum nel quale è facile naufragare, in mancanza di una cultura di spessore o della disponibilità di tempo materiale necessaria per  poter affrontare l'argomento nelle varie sfaccettature. L'uditorio, ha gradito il suo intervento ed il suo senso della bellezza e lo ha sottolineato con un grosso applauso. Ma, che cos'è la bellezza, che filosofi, scrittori, poeti, musicisti, artisti contemplano e traducono nel loro linguaggio? Il solito dilemma: è bello ciò che è bello o ciò che piace? Nel concetto di bellezza, c'azzeccano o no i cinque sensi? C'entrano la virtù e la divinità per delineare la bellezza naturale? L'antica storia di Narciso per esempio tratta la distinzione fra bellezza e vanità…  Al riguardo, Kant nella Critica del giudizio, fonte Wikipedia, analizza il bello dandone quattro definizioni, che ne delineano altrettante caratteristiche:il disinteresse: secondo la categoria di qualità un oggetto è bello solo se è tale disinteressatamente quindi non per il suo possesso o per interessi di ordine morale, utilitaristico ma solo per la sua rappresentazione; l'universalità: secondo la quantità il bello è ciò che piace universalmente, condiviso da tutti, senza che sia sottomesso a qualche concetto o ragionamento, ma vissuto spontaneamente come bello; 

la finalità senza scopo: secondo la categoria di relazione un oggetto è da considerarsi bello senza che la sua contemplazione sia mirata a uno scopo preciso, ovvero la sua rappresentazione è finalizzata unicamente a se stessa; la necessità: secondo la categoria di modalità è bello qualcosa su cui tutti devono essere d'accordo necessariamente ma non perché può essere spiegato intellettualmente; anzi, Kant pensa che il bello sia qualcosa che si percepisce intuitivamente: non esserci quindi "principi razionali" del gusto, tanto che l'educazione alla bellezza non può essere espressa in un manuale, ma solo attraverso la contemplazione stessa di ciò che è bello. Senza scomodare Aristotele, Platone, Gianbattista Vico sino a Kant...il vero, il fatto, l'arte. Spazio alla tecnologìa. Una piccola ma importante particina, l'hanno avuta gli audiovisivi, con la proiezione di una slide. In aula c'erano ovviamente gl'insegnanti, che hanno lavorato al progetto. Il servizio d'ordine all'esterno era assicurato dalla Polizia e dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo diretta dal capitano Gennaro Cascone, presente alla manifestazione in prima fila; assieme al commissario capo della Polizia di Stato Gesualdo Masciopinto, in rappresentanza del questore di Reggio Calabria,  Guido Nicolò Longo, assente per improrogabili impegni istituzionali. La scaletta, prevedeva il saluto del sindaco di Motta San Giovanni, ing. Paolo Laganà. 

Il primo cittadino  "motticiano, non si è limitato ai soliti, scontati, inevitabili, doverosi saluti di facciata. Ha sottolineato le battaglie negli anni, del suo Comune, a sostegno della legalità. Compresa la costituzione di parte civile nei processi mafiosi. Ha ricordato pure, la decisione di assegnare un  bene immobile sequestrato alla mafia che sarà consegnato ad una famiglia, che casa non ha. Laganà ha parlato brevemente, quasi en passant di Mauro Rostagno; un sociologo e giornalista italiano. Cresciuto a Torino in una famiglia di umili origini, muore a 46 anni in Sicilia, vittima di un agguato mafioso. Oltre alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, vennero acquisiti i risultati di una perizia balistica che accertò che Rostagno venne ucciso con lo stesso fucile impiegato per eliminare il poliziotto Giuseppe Montalto nel 1995 e per compiere altri omicidi di mafia nella provincia di Trapani; come esecutore materiale del delitto Montalto era già stato condannato in via definitiva Vito Mazzara, capo della cosca di Valderice e strettamente legato al boss Vincenzo Virga: per queste ragioni, nel 2009 venne inviato un mandato di custodia cautelare in carcere per Virga e Mazzara, accusati di essere rispettivamente il mandante e uno degli esecutori materiali del delitto Rostagno. 

A Trapani, dal febbraio 2011, è stato riaperto ed è tuttora in corso, il processo per la morte di Rostagno, dopo 23 anni dall'uccisione del giornalista per mano mafiosa. E di  Peppino Impastato, giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue denunce contro le attività mafiose a seguito delle quali fu assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio 1978. Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole e lo ha condannato a trent'anni di reclusione. L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all'ergastolo. Qualche battuta , pure su Peppino Impastato un giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue denunce contro le attività mafiose a seguito delle quali fu assassinato; nacque a Cinisi (Palermo) nel 1948, in una famiglia mafiosa. 

Tiziana Cuzzupoli, ha  presentato ovviamente anche l'altro personaggio dello storico pomeriggio, il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho… Entra in Magistratura nel 1977, Pubblico Ministero a Milano e dal 1984 a Napoli, ha condotto numerose battaglie giudiziarie contro la Camorra, in particolare contro il Clan dei Casalesi facendo catturare numerosi latitanti e coordinando un pool di magistrati che ha indagato sulle cosche del casertano; negli anni 1990 e 2000 ha fatto parte del pool che ha coordinato le indagini contro il clan camorristico dei casalesi, attività investigativa che poi è sfociata nel famoso Processo Spartacus dove De Raho ha rappresentato la pubblica accusa facendo condannare centinaia di camorristi. Dal 2006 al 13 marzo 2013 è stato Procuratore aggiunto di Napoli; Il 13 marzo 2013 il plenum del CSM nomina, con 12 voti a favore contro gli 8 del procuratore di Caltagirone Francesco Paolo Giordano, De Raho nuovo procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. Il 4 maggio 2013 ha ricevuto il premio Gerbera Gialla per la giustizia, consegnatogli a Reggio Calabria dall'associazione antimafia Riferimenti. Scriveva Pino D'Amico su ReggioPress…giovedì 11 aprile 2013… Si è insediato il procuratore capo Federico Cafiero De Raho, stamani, nelle funzioni di Procuratore della Repubblica. La presa di possesso del nuovo ufficio è avvenuta al termine di una breve cerimonia, tenutasi negli uffici giudiziari del Cedir e presieduta da Luciano Gerardis, presidente del Tribunale. Il neo procuratore capo, ha poi salutato le autorità cittadine e della provincia, tra cui il prefetto Vittorio Piscitelli, il vice direttore generale della Pubblica sicurezza e direttore centrale della Polizia criminale, prefetto Francesco Cirillo, il primo presidente della Corte d'Appello Giovanni Battista Macrì, il procuratore generale Salvatore Di Landro e il prefetto Vincenzo Panico, coordinatore della Commissione Straordinaria del Comune di Reggio Calabria, il sostituto procuratore della Dna compente per il Distretto reggino Francesco Curcio nell'auditorium "Gianni Versace".

Successivamente, nella stessa sala, il dottor Federico Cafiero De Raho, introdotto dal presidente del Tribunale Luciano Geradis, e alla presenza del procuratore facente funzioni Ottavio Sferlazza, ha incontrato i rappresentanti della stampa. "Il percorso che si è aperto è importante, opereremo al meglio, senza dubbio, con una squadra come quella che esiste, i successi arriveranno. - ha detto il procuratore capo - Sono un uomo dello Stato e l'obbligatorietà dell'azione penale è un precetto costituzionale, l'uguaglianza di tutti davanti alla legge è un precetto costituzionale e noi osserviamo innanzitutto la legge. "La legge non si intimidisce mai, così come la giustizia. Di magistrati comunque passano e ne arrivano sempre di migliori". Così il procuratore Federico Cafiero de Raho ha risposto alle domande dei cronisti sulle intimidazioni ai magistrati reggini. Il nuovo procuratore ha poi aggiunto che è necessario "riuscire a cogliere gli stessi successi e tentare di dare la massima fiducia a tutti. Fare in modo che le associazioni possano operare, che i giovani siano vicini alla Giustizia e che la cultura della legalità si impadronisca totalmente di questo territorio". Seguiamo questo integerrimo rappresentante della Giustizia italiana da diversi anni. In maggior parte sulla stampa nazionale…Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 ore, Famiglia Cristiana, L'Espresso ecc. Ma poi, su internet. Ci siamo occupati anche noi, da sette anni on line, delle  operazioni storiche a Napoli effettuate dalla DDA da lui diretta. Famosa fu la sua netta opposizione allo sdoppiamento della DDA (con l'ipotesi "azzardata" di Napoli Nord).Due personaggi di successo si diceva e di respiro planetario. Ma non per caso, né per avventura. Frutto del loro destino, della loro fortuna, Unusquisque faber est fortunae suae? 

Della loro intelligenza e del loro impegno, della loro ambizione, del loro ingegno? Il successo dei due è dovuto a nostro avviso in maggior parte al carisma ed alla comunicabilità; a parte s'intende la cultura, il loro patrimonio lessicale, il sapere, la nozione,  la metodologìa. Sanno ammaliare meglio di Mandrake ed il mago di Hamelin. De Raho…Voi dite: abbiamo l'onore di. Ma nooooo, l'onore è mio. Mi ringraziate? Noooo sono io che ringrazio voi. Già mi avete emozionato con l'Inno Nazionale. Entrando poi in argomento Cafiero De Raho ha ricordato che il bene bisogna ripeterlo. Il male mai. 'Imparate a giudicare l'uomo dal suo Q.I. dalla testa, dal pensiero, dalla mente. Non dalla statura'. Celiando aggiunge… 'Io, per esempio mi sento…invincibile'. La scuola è importante perché educa l'uomo ed il cittadino. La vita in se stessa, non è l'unico bene. Ci sono i valori morali ed ideali. La mafia o uccide od infanga, ma spesso usa entrambe le armi. Una cosa è certa. La mafia si fonda sull'omertà e finisce, quando finisce l'omertà.  De Raho ha sottolineato che l'uomo nasca libero; l'uomo è uomo perché è libero. Oggi, non ci sono schiavi. La libertà è più importante. Oggi non ci sono schiavi. Ci sono persone perbene e persone che non lo sono. Bisogna difenderla coi denti e con le unghie…

Vim vi repellere licet (è lecito respingere la violenza con la violenza); esprime un antico principio di diritto, noto anche come legittima difesa, che consente ad un soggetto che subisce una offesa ingiusta di difendere i propri diritti con l'uso della forza, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. Anche il Codice Penale all'art. 52 prevede che "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa". Il moderatore/trice, ancora non dà la parola al professore Antonio Nicaso. Prima c'è l'importantissima parentesi del testimone di giustizia, Filippo Cogliandro, che ha raccontato la sua odissea. Galeotta fu  la richiesta del camorrista si sgarro… "Fai un'offerta per i cugini" quantificabile in trecento euro iniziali…la richiesta del famigerato pizzo, tangente o mazzetta:"I miei figli e parenti, che si sono dichiarati pronti a lottare al mio fianco, non mi avrebbero mai perdonato una simile follìa. Regalare la mia libertà e quella dei parenti su un piatto d'argento a malavitosi che non hanno mai lavorato in vita loro e vivono a scrocco sulle spalle della comunità. Non me la sono sentita. 

Non solo non ho pagato, ma sono andato dai Carabinieri a fare la denuncia, raccontando per filo e per segno, fatti, nomi, circostanze e tutti gli altri dettagli utili alle indagini. In calce, la mia firma ben leggibile e la testimonianza in Tribunale soprattutto assicurata; perché quella è importantissima. Sono convinto che se tutti i commercianti, gl'imprenditori i tourist operator, gestori ecc. e le altre figure connesse, faranno come me, la mafia verrà battuta. E soprattutto dobbiamo difendere la libertà e la democrazia, che sono veramente in pericolo. Io la mafia nella mia terra non la voglio e combatterò, perché ciò sarà un sicuro investimento sulla libertà, che non ha prezzo. Non voglio emigrare. Invece resterò nella mia terra che tanto amo e continuerò a parlare del bello, del territorio, della cucina e della legalità. Non finirò mai di ringraziare  pure don Luigi Ciotti, che mia ha sorretto, sostenuto ed incoraggiato. Ringrazio anche il Comando Generale dell'Arma Benemerita dei Carabinieri; il Comando Provinciale. In modo particolare, il capitano Gennaro Cascone, comandante della Compagnia di Melito Porto Salvo, che sono vicini a me, alla mia famiglia, alla mia attività".  Curiosa fu la modalità della notizia… Un giornale:"Un italiano si ribella al pizzo"; un altro giornale:" un calabrese, si ribella al pizzo". Una terza testata:" Un ristoratore della provincia di Reggio si rifiuta di pagare la 'mazzetta'". Un quarto giornale:"Vive sulla Costa Jonica il ristoratore che si rifiutò di pagare la tangente alla cosca dei Barreca". 

Un quinto giornale, scrisse che il ristoratore fosse del comune di Motta San Giovanni. E solo un sesto quotidiano, precisò che fosse di Lazzaro e tutti capirono che quel ristoratore si chiamasse, Filippo Cogliandro. L'omertà dei giornali? Ma di che cosa stiamo parlando? 

Poi è stata la volta del professore Antonio Nicaso che ha raccontato la sua vita e le sue esperienze private e professionali al servizio dell'uomo e del cittadino, della libertà e della democrazia e di tutti gli altri valori morali ed ideali, che hanno mosso i suoi passi. Piccolo corrispondente di Caulonia, alto Jonio reggino, per diverse testate giornalistiche. Le solite promesse da marinaio, di farlo entrare in redazione. Uno stipendio sicuro per non abbandonare la Calabria. Invece niente di niente. Solo inganni e falsità L'amarezza e la delusione, la rabbia, il dispiacere, la collera e la valigia. Un futuro incerto ed insicuro, tutto da inventare. Partire da zero, in…" terra straniera Quanta malinconia!/ Quando ci salutammo, non so perché/ tu mi gettasti un bacio e fuggisti via,/ eppure adesso, te lo confesso,/ non penso a te ... /Non li ricordo più quegli occhi belli/ pieni di luce calda ed infinita.../ Mi son dimenticato i tuoi capelli/ e la boccuccia ch'era la mia vita./ Ma sogno notte e dì la mia casetta,/ la mia vecchietta che sempre aspetta.../ L'amore del paese e della mamma/ è una gran fiamma che brucia il cuor!/Questa tristezza, questa nostalgia/ sono il ricordo dell'Italia mia!.../". 

La fortuna lo ha aiutato, unusquisque faber est fortunae suae, ma lui ci ha messo tutto se stesso, la sua classe, la sua intelligenza, il suo savoir-faire. Niente e nessuno gli hanno regalato nulla. La tenacia, la caparbietà, la cicciutaggine, ostinazione e testardaggine, caratteristiche del calabrese, sono state la sua arma migliore. Anni ed anni di studio matto e disperato sui libri, negli uffici a spulciare carte, con la pazienza certosina di San Francesco. Non si arriva per caso al successo; né con una sonora pedatona sul posteriore. Senza i "numeri" di fondo, l'ossatura, la gavetta, anni di sacrifici, privazioni, umiliazioni, rinunce non si va da nessuna parte. Mentre altri stavano in vacanza a sollazzarsi…Acapulco, Copa Cabana, Miami Beach, Seychelles, Sharm El Sheik, Maldive, Costiera amalfitana, Isole Eolia o Lipari, Versilia, Rimini, Riccione o altri paradisi artificiali della Polinesia, il "povero" Nicàso, oppresso dalla canicola rovente, trovava refrigerio e spulciava le sudate carte in qualche scantinato. Un servizio di smisurato valore culturale, si dirà. Fra comprensibili ristrettezze economiche e disagi morali, sociali, spirituali. Poi finalmente, il raggio di sole illuminante. La pista giusta. La strada maestra. La giusta ricompensa sacrosanta per 'l'uomo con la valigia'. 

Vicende che i lettori sovrani conoscono bene per averle estrapolate dai libri che Antonio Nicaso ha scritto a due ed a quattro mani con altri; ma che , ascoltate dalla viva voce del protagonista hanno ben altro sapore. In mezzo, anche l'intervento, della  presidente della Commissione regionale Pari Opportunità avv. Giovanna Cusumano, che ha portato il suo contributo alla discussione, sempre puntuale e tempestivo ma anche pertinente ed inerente, efficace e funzionale. Poi le domande per i due…"Procuratore De Raho, dall'11 aprile dello scorso anno si trova a dirigere una Procura al quanto delicata. Lei stesso ha affermato durante la cerimonia formale di insediamento "con i colleghi condividerò il mio impegno costante al contrasto della criminalità organizzata" Qual è a suo avviso la strada da percorrere al fine di estirpare definitivamente i condizionamenti mafiosi?...Un pentito, nel suo memoriale, ha riferito di voler ritrattare le sue dichiarazioni sostenendo di essere stato manovrato dai magistrati della Dda di Reggio Calabria, definiti "una cricca di burattinai", Procuratore De Raho non crede che ormai la mafia o la 'ndrangheta si stiano muovendo utilizzando strategie particolarmente raffinate e tra questa c'è anche quella che vuole provocare separazioni o divisioni tra coloro che la contrastano?...

Nel territorio di Reggio Calabria la 'ndrangheta subisce colpi durissimi da parte dello Stato e reagisce con vari atti, l'ultimo in ordine di tempo il ritrovamento dell'arsenale nella Piana di Gioia Tauro. Per l'occasione c'è stato un vertice fra lei ed il ministro Alfano con l'obiettivo di analizzare l'escalation della 'ndrangheta, ma anche una valutazione complessiva sulla situazione della criminalità organizzata in Calabria, senza dimenticare lo stato di salute degli enti locali che continuano a registrare infiltrazioni e collusioni con la stessa 'ndrangheta. Perché ancora ciò accade? Come bisogna intervenire?...Procuratore De Raho, lei in più occasioni ha esortato gl'imprenditori in modo particolare a denunciare e a non piegarsi alle estorsioni delle cosche. Coscienza economica e coscienza civile devono sovrapporsi. Può essere questa a suo avviso la giusta strada da percorrere per essere più ottimisti sul futuro di Reggio? " Ad alcune domande poste dai vari Consolato Marcianò, Beatrice Campolo, Alice Ligato, Adriana Caserta, ha risposto De Raho; ad altre, Nicàso. Son venuti fuori interessanti fatti, riportati dalla cronaca ma sconosciuti agli studenti distratti…5 tonnellate di cocaina sequestrate al megaporto di Gioia Tauro, negli ultimi due anni chissà quante ne sono uscite senza essere state scoperte. Sul riciclaggio del denaro sporco Nicaso, ( è vero o no, che sia tifoso del Milan?) precisa:" Prima bisognava seguire il denaro; ora non si sposta più. Non è facile scoprire gl'inghippi. 

Anche perché vi sono banche off-shore, che non chiedono la provenienza, né gl'interessa più di tanto. Sulla nuova Legge sullo scambio di voti, il professore sibila: fatta la legge trovato l'inganno. Qualcosa si sta muovendo, ma non siamo al top. Nicaso, vuole smentire il miti degli uomini d'onore. Ma quando mai!?!? Sono piuttosto uomini del disonore, ladri di galline che ammazzano donne e bambini a colpi di lupara e pistole o scariche di mitraglietta. Film come "Il Padrino" che si sono sostituiti al filone western. Si è parlato di Placido Rizzotto. Un sindacalista italiano, venne rapito e ucciso da Cosa Nostra nella serata del 10 marzo 1948, mentre andava da alcuni compagni di partito, per il suo impegno a favore del movimento contadino per l'occupazione delle terre. Mentre veniva assassinato, il pastorello Giuseppe Letizia assistette al suo omicidio di nascosto e vide in faccia gli assassini. Per questo venne ucciso con un'iniezione letale, fattagli dal boss e dottore Michele Navarra (il mandante del delitto di Placido Rizzotto. 

Il 9 marzo 2012 l'esame del DNA, comparato con quello estratto dal padre Carmelo Rizzotto, morto da tempo e riesumato per questo scopo, ha confermato che i resti trovati il 7 luglio 2009 dopo una lunga e difficile indagine condotta dagli uomini della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato PS di Corleone, all'interno di una foiba di Rocca Busambra a Corleone appartengono a Placido. I resti sono stati recuperati da personale specializzato per interventi speleologici del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Palermo. Il 16 marzo 2012 il Consiglio dei Ministri ha deciso i Funerali di Stato per Placido Rizzotto, svolti a Corleone il 24 maggio 2012 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il sindaco di Corleone, Antonino Iannazzo, ha accolto con grande soddisfazione la notizia. "Si chiude un mistero italiano che abbiamo chiesto di risolvere allo Stato. Già ci avevano provato i carabinieri con altri resti trovati nelle foibe, ma la comparazione del Dna non diede esito positivo. La famiglia, dopo tanti anni, avrà finalmente una tomba su cui piangere". Nelle more il procuratore ha sganciato alcuni missili terra-aria dalla sua rampa semovente, contro la stampa locale che, non sempre,  scrive né denuncia i fatti così come sono. Ma quella nazionale non esalta per precisione dei fatti. Anzi: non è raro il caso, in cui, li stravolga completamente. Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, ma par di capire che l'ultimo articolo del Corriere della Sera, non sia stato di suo gradimento… Ogni procuratore ha il suo fascino. 

A questo, per quanto di nostra competenza, gli riconosciamo, dialogo, confronto, dialettica, senso della comunicazione, efficienza, funzionalità, praticità, disponibilità ad uscire fuori dagli angusti àmbiti del suo ufficio. E soprattutto, ottimismo sino al midollo osseo. Non solo nella lotta alla mafia. Non si sottrae alla battuta:" Appena arrivato a Reggio Calabria, un   invito di cortesia al ristorante, da parte dei colleghi, era pure scontato, se non inevitabile…Entriamo, ci sediamo ed aspettiamo. Dopo un poco arriva un cameriere…-Signori buonasera, hanno prenotato? -I tavoli sono tutti vuoti…-No sono tutti prenotati ! Dopo un po'…-Vediamo se riusciamo a trovare qualche angolo…Quei tavoli, sono rimasti "disoccupati", anche quando siamo andati via. Reggio è staccato dall'Italia, sibila De Raho. Bisogna tentare di ricongiungerlo. Da Napoli, città dalla quale provengo per Reggio Calabria non ci sono voli. E nemmeno le navi. Bisogna scegliere fra treno, mediamente 4-5 ore; oppure la macchina. Ma come tutti sanno l'autostrada arriva sino a Salerno". Da Salerno in poi la si può chiamare come si voglia. L'allora ministro dei LL. PP. Antonio Di Pietro la bollò…"La mulattiera d'Italia". Ed ancora De Raho:" A me, piace assai il teatro ma non mi sembra che funzioni molto bene" .  Il pomeriggio, volge al termine. C'è spazio per le foto e le dichiarazioni alla stampa e qualche intervistina; ma anche per l'autografo di Nicaso, sul libro, una stretta di mano, una pacca, un batticinque. Sono persone garbate, cortesi, umili.

 Ragazzi della porta accanto, compagni di muretto e di giochi. Non sembrano quei giganti, che campeggiano sui mass-media e nelle loro sedi di competenza come l'Università americana e la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la più gettonata su scala internazionale. Puoi andare là, stringergli la mano, fare la battuta. La preside a bordo campo, serafica come Beatrice, passeggia sull'Empireo; tre metri sopra il decimo  cielo. La dignità glielo impedisce, ma le verrebbe voglia di darsi un pizzicotto sull'avambraccio; forse nell'iperuranio si è chiesto:sogno o son desta? Tiene un premio ch'era follia sperar. Come bigliettino da visita è davvero beneaugurante. Ma la cultura, sposta le montagne. Questo è certo! O no? Al di là delle dichiarazioni di circostanza, rimane il dato di fondo: l'educazione alla legalità che parte dalla famiglia, si concretizza nella scuola e si esplica nella società.

Domenico Salvatore
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Davide & Golia

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Risolte le spinose questioni di: Firenze, Torino, Bari e Salerno. In autunno, dopo la ratifica del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduto da Michele Vietti, il nuovo procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, dovrebbe inserirsi alla Procura della città del Giglio. Ha sbaragliato il campo, gremito da autentici pezzi da novanta della Magistratura nazionale. Sono rimasti con le pive nel sacco: Ilda Boccassini, procuratore aggiunto a Milano. Armando Spataro, 64 anni, anche lui procuratore aggiunto a Milano; il più accreditato per la guida della Procura di Firenze, che aveva revocato la sua domanda; dovrebbe andare alla Procura di Torino, Palazzo di Giustizia di corso Vittorio Emanuele, dopo aver superato la concorrenza dell'aggiunto torinese Sandro Ausiello e del procuratore di Novara, Francesco Saluzzo; Procura libera, dopo il ritiro per limiti di età del predecessore Giancarlo Caselli.  Spataro, che all'inizio degli Anni Novanta, nella prima stagione dell'antimafia milanese, nella neonata Dda curò importanti inchieste anti-'ndrangheta, come quella che smantellò il clan del padrino della 'ndrangheta, Franco Coco Trovato, egemone nel lecchese; e quella che portò all'arresto del boss Domenico Paviglianiti. C'era in lizza pure, Alfredo Morvillo, procuratore di Termini Imerese,fratello di Francesca, uccisa con il marito Giovanni Falcone a Capaci il 23 maggio 1992.Corrado Lembo, andrà a dirigere quella di Salerno. Giuseppe Volpe, sostituto Pg, come procuratore di Bari, che dovrà vedersela con l'aggiunto di Napoli, Fausto Zuccarello (Pepe) e il reggente della Procura di Bari Pasquale Drago (Palumbo). Salvo, gl'immancabili, scontati ricorsi 
GIUSEPPE CREAZZO,  PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA DI PALMI (RC) SI TRASFERISCE LARI, PENATI E MANI SULLE RIVE DELL'ARNO? 
Domenico Salvatore


Florentia…"Annuntio vobis gaudium magnum! Habemus Papam  cardinalem ac reverendissimum…qui se imposuit nomen, Joseph. Il cardinale camerlengo ha dato la novella, dopo che dai comignoli vaticani, era uscita la classica celeberrima fumata bianca. Il nuovo 'Pontefice' di Firenze. si affaccerà al balcone vaticano e darà la benedizione Urbi et Orbi, probabilmente in autunno. La decisione, spetta in ultima istanza al plenum del Palazzo dei Marescialli, che dopo il lavoro istruttorio, compiuto dalla quinta commissione provvederà a votare le designazioni. Anche qui, il Conclave di Palazzo dei Marescialli, ha ribaltato tutti i faciloni pronostici della vigilia. Ma il successore di Giuseppe  Quattrocchi, non è una meteora. Questo è certo. Figurati se il Consiglio Superiore della Magistratura, che valuta e passa tutto al setaccio, curriculum per curriculum vitae e nulla deve essere lasciato al caso, turbare o trapelare, possa permettersi il lusso di sbagliare. Il gioco cinico delle correnti, c'azzecca sino ad un certo  punto. Dipende anche dal modello di magistrato che si voglia intendere. L'età per esempio, nel bene e nel male, ha il suo peso. La militanza anche. Lo stato di servizio pure. Firenze, non è solo la Capitale mondiale dell'arte. È anche una Procura della Repubblica, fra le più importanti e prestigiose del Paese. Da qui, passò anche l'indimenticabile Pierluigi Vigna, pure Procuratore Nazionale Antimafia, prima di Piero Grasso e Franco Roberti. Scripta manent, verba volant. 

A Giuseppe Creazzo, mancava un pelino per agguantare la Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Il CSM, aveva una grande stima di questo magistrato valente, abile, capace, efficiente, funzionale, efficace, tetragono, monolitico, granitico, carismatico. Un vero "duro del Pentagono. Da ultimo, prima di essere nominato procuratore capo della Repubblica di Palmi (la stessa prestigiosa sede, per intenderci, diretta dell'ex procuratore della Repubblica di Napoli, Agostino Cordova e dall'attuale procuratore capo della DDA di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo). Creazzo, balzò agli onori della cronaca nazionale ed internazionale fra l'altro, per aver risolto in tempo record il mistero dell'omicidio di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, assassinato a Palazzo Nieddhu del Rio, durante le Primarie dell'Ulivo. Il locale di Locri, funestato dalla faida sanguinaria e sanguinosa scoppiata fra le cosche dei Cordì e dei Cataldo (& loro satelliti); allargato ai Commisso e Costa di Siderno & clan collegati (in pratica una vera e propria guerra di mafia, senza esclusione di colpi), era stato stoppato dalla "Provincia" massimo organo di autogoverno della 'ndrangheta planetaria. Ma la stampa di regime o così detta "nazionale" ha fatto finta di non accorgersene. 

Anche stavolta è stato così. Puntava su Morvillo, cognato di Falcone; Boccassini e Spadaro, aggiunti di Milano, vice di Edmondo Bruti Liberati. Liquidato come 'ousider". Ma quando maaaaiiiii!?!? Creazzo è una stella di prima grandezza del firmamento togato. Leggende metropolitane e  bufale, saranno casomai,quelle sbandierate, ammannite e contrabbandate da quella stampa politicizzata. La quinta commissione del Csm, che ha il compito di elaborare le proposte per il conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi, è presieduta dal magistrato Roberto Rossi e composta dai consiglieri Filiberto Palumbo, Guido Calvi, Giovanna Di Rosa, Alberto Liguori, Alessandro Pepe. Il relatore per l'incarico di procuratore di Firenze è l'avvocato Guido Calvi, ex senatore Pd e componente laico del Csm. La Nazione di Firenze, scrive…"Firenze, 17 aprile 2014 - Giuseppe Creazzo è il nuovo procuratore della Repubblica di Firenze. Lo ha deciso ieri sera la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura. Creazzo, 59 anni, siciliano di Messina come il suo predecessore Giuseppe Quattrocchi, era il capo della procura di Palmi...". Giuseppe Creazzo è entrato in Magistratura dal 1984, è stato sostituto procuratore a Enna fino al 1989, quando è stato trasferito a Reggio Calabria prima come sostituto procuratore presso la pretura, poi come giudice e ancora come consigliere alla Corte d'appello. 



È stato pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e si è occupato di diverse indagini tra cui quella su Francesco Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso nel 2005 a Locri all'interno di un seggio elettorale da un killer a volto coperto, con cinque colpo di pistola. Nel 2006 è approdato al ministero della Giustizia dove è stato vicecapo dell'ufficio legislativo. Ha fatto anche parte della Commissione per la riforma del codice di procedura penale presieduta da Giuseppe Riccio e di quella per la riforma del codice penale guidata dall'attuale sindaco di Milano Giuliano Pisapia.Outsider, scrivono i giornali, ma non siamo assolutamente d'accordo. Non per  indossare i panni del saccente e del saputello se non quelli dell'anticonformista o del bastian contrario. Il successore di Giuseppe Quattrocchi sarà Giuseppe Creazzo, calabrese di Reggio Calabria, 59 anni; da cinque, procuratore di Palmi, zona calda della Calabria che comprende anche il porto di Gioia Tauro. Quattro i voti ottenuti da Creazzo (Liguori, Rossi Palumbo e Calvi) il cui sfidante è il cognato di Giovanni Falcone Alfredo Morvillo. 

La rosa dei papabili, era abbastanza larga e comprendeva anche il procuratore di Termini Imerese;  il procuratore di Campobasso Armando D'Alterio; i due interni Giuliano Giambartolomei, che sta attualmente svolgendo le funzioni di procuratore capo, e Francesco Pappalardo; il procuratore aggiunto di Genova Vincenzo Scolastico, in magistratura dal 1969, oggetto di polemiche nel capoluogo ligure perché presunti 'ndranghetisti lasciavano intendere stretti rapporti con lui in conversazioni intercettate. Rapporti che il magistrato ha sempre negato. E' seguito dai colleghi Alberto Cozzella e Giancarlo Capaldo in sevizio a Roma; il procuratore di Livorno Francesco De Leo; quello di Rimini Paolo Giovagnoli; quello di Perugia Giacomo Fumu; l'aggiunto di Torino Sandro Ausiello;  toghe in servizio alla stessa procura di Firenze fra cui Domenico Manzione, vice del procuratore fiorentino Quattrocchi; il sostituto Pietro Suchan, da poco in ruolo a Eurojust, ma per tanti anni inquirente a Firenze; Pierluigi Maria Dell'Osso e Roberto Pennisi, della direzione nazionale antimafia; anche il procuratore di Agrigento Renato Di Natale;  il capo di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo e Antonella Giannelli, sostituto procuratore generale presso la corte d'appello di Salerno; 

Renato Di Natale, procuratore di Agrigento; Pierluigi Dell'Osso, sostituto procuratore nazionale antimafia; Francesco De Leo, procuratore di Livorno; Paolo Giovagnoli, procuratore di Rimini; Sandro Ausiello, procuratore aggiunto di Torino. Calabrese o siciliano, importa poco. Giuseppe Creazzo è un magistrato terzo fra i più prestigiosi del Paese. Nessuno, gli ha regalato niente. I suoi successi, al di là della citazione latina, 'Unusquisque faber est fortunae suae', si fondano sulla competenza, esperienza e professionalità; sulla serietà personale e professionale; sull'intelligenza, la versatilità, la polivalenza e l'ingegno. Un magistrato valente e di grande coraggio, che ha combattuto la mafia a viso aperto e con il Codice Penale, senza ricorrere a mezzucci e vie traverse. Questa è la nostra opinione sic et simpliciter. Anche la Procura di Bari lasciata vuota da Antonio Laudati è una sede prestigiosa Molti i concorrenti:i procuratori di Livorno, Francesco De Leo; Campobasso, Armando D'Alterio; Ariano Irpino, Luciano D'Emmanuele; Trani, Carlo Maria Capristo; Gela, Lucia Lotti. Ed ancora, gli aggiunti di Napoli, Giovanni Melillo; di Trani, Francesco Giannella e di Bari, Pasquale Drago. A parte il sostituto pg di Cassazione Giuseppe Volpe e gli aggiunti della Direzione Nazionale Antimafia Pier Luigi Dell'Osso e Gianfranco Donadio. 

Ma poi anche: Salvatore Vitello, ex procuratore di Lamezia Terme, attuale vice capo di Gabinetto al ministero della Giustizia; e dalla Dna i sostituti Francesco Mandoi e Leonida Primicerio.  Senza tener conto del procuratore di Vasto (Chieti), Francesco Prete; e di quello di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), Antonio Guerriero; o dei pm: di Bologna Antonella Scandellari e Antonio Gustapane e il sostituto pg di Salerno Antonella Giannelli. Completavano la lista anche gli aggiunti di Nola (Napoli) Maria Antonietta Troncone; di Brindisi, Nicolangelo Ghizzardi; di Taranto, Pietro Argentino e di Napoli Fausto Zuccarelli. Per chiudere: Francesco Agostinacchio e Ferruccio De Salvatore della Procura generale di Lecce e da quella di Bari, Cosimo Bottazzi.Va da sé, che tutte le sedi, siano più o meno prestigiose. Compresa, la chiacchierata Procura della Repubblica di Salerno. Uscita distrutta, dallo scontro con la Procura di Catanzaro sulle questioni giudiziarie relative all'attuale sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e alle sue inchieste Why Not e Poseidone condotte nella qualità di sostituto procuratore a Catanzaro, diretta in quel tempo dal defunto Mariano Lombardi. 

Il testimone di Luigi Apicella, punito dal Csm, con la sospensione dell'incarico da magistrato e dello stipendio, insieme ai pubblici ministeri Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani, obbligati al trasferimento venne raccolto dal capo della DDA di Napoli, Franco Roberti, che poi diventò procuratore Nazionale Antimafia. Tante, si diceva le candidature. Prima fra tutte quello di Corrado Lembo capo della procura di Santa Maria Capua Vetere già candidato alla guida della Procura di Salerno nel 2009. Poi anche: Leonida Primicerio, già sostituto della procura generale di Salerno e attuale componente della Direzione nazionale antimafia; Gianfranco Donadio: anche lui sostituto procuratore della Dna e membro della commissione pentiti;  Ugo Adinolfi, procuratore capo a Pisa; Enrico D'Auria, procuratore aggiunto a Salerno, e Alfredo Greco, sostituto procuratore presso il tribunale di Vallo della Lucania e già candidato, senza successo, alla Procura di Nocera Inferiore. Ed ora tutti a chiedersi, chi saranno i sostituti. A Palmi per esempio, potrebbe tornare un fuoruscito. Ma sono solo illazioni, è lapalissiano. 

Domenico Salvatore 


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Cinquefrondi, la tradizione pasquale si rinnova con "l'Affruntata". E una fiumana di gente invade la città

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) Domenica di Pasqua, 20/04/2014 - Un'emozione che si fa fatica persino a raccontare se non vissuta in presa diretta, con un dato poderoso che emerge su tutti nelle sua incontestabilità: questa è nient'altro che la celebrazione di un avvenimento neotestamentario rivisto attraverso gli occhi dell'umana pietas e raccontato scenograficamente con l'ausilio del  patrimonio inestinguibile della memoria collettiva. Corso Garibaldi e Piazza della Repubblica tracimanti di pubblico, gente assiepata in trepidante attesa per assistere allo storico ripetersi della rappresentazione più attesa della città: il rito arcaico "dell'Affruntata". 
Un turbinio di impressioni si affannano, pervadono e persino rincorrono la mente delle migliaia di spettatori che ogni anno più numerosi fanno di tutto per non mancare all'appuntamento prestando i sensi a godere l'impareggiabile teatro oramai quadro usitato che la città offre da decenni, strettamente correlato al cerimoniale delle ambasce di San Giovanni, dell'incontro col Risorto, dell'abbraccio e del ritrovo della Madonna che finisce per suggellare nient'altro che l'enunciazione della verità rivelata attraverso il portento del prepotente ritorno alla vita. 
Un copione radicato nelle attese dei fedeli che aspettano pazienti che si compiano le loro speranze di scorgere il triduo delle statue in confluenza verso quella che la fede evangelica ha rivelato nelle scritture come la manifestazione della gloria di Cristo, risorto dopo tre giorni dalla morte in croce, fedele immaginario di quanto l'umana coscienza aneli lo spirito celeste. Ed anche quest'anno la caratterizzazione non ha lesinato applausi che sono venuti copiosi e scoscianti all'indirizzo dei portatori - che sotto il giogo delle stanghe – hanno saputo rinvigorire ancora una volta il pathos popolare col piglio generoso ed altruista di chi sa bene di star compiendo un sacrificio personale per un bene più grande, per permettere la continuazione di una tradizione atavica che è un tutt'uno inscindibile con l'appartenenza alla città. Il Risorto che prende la via dell'incontro con la Madre declinando a passi lenti la tortuosa scalinata del duomo, il San Giovanni che incede deciso a fare la spola tra l'umano ed il divino lungo il selciato divenuto ardente per via dei passi svelti fatti saettanti che gli fanno volare il manto per bandire quella confermata notizia che Maria attende con la tensione indicibile che strappa anche a lei il mantello della tristezza per giungere d'un tratto a scorgere il Figlio, partendo, dapprima placidamente, dalla dimora del tempio del Carmine fino "all'Affruntata" conclusiva, fino cioè a fronteggiarsi in un tripudio di folla plaudente e lacrimante che attende di alimentare la propria fede popolare con un credo assoluto, l'apoteosi dell'acclamazione di migliaia di mani che stringono cuori e affidano preci mentre la banda festosamente suggella il momento con la melodia trionfale all'indirizzo delle sacre effigi. 
Un coacervo di emozioni, che arricchiscono e che fanno riflettere l'astante. La venerata "Affrontata" di Cinquefrondi dunque come riserva di cultura e tradizioni umane e popolari da custodire con gelosa cura per poter essere tramandata - come una sorta di contagio genetico icastico - alle discendenze future. Anche se quest'anno (e qui ci permettiamo una nota personale, nda) a scandire l'itinerario della vara del Risorto mancava il sorriso delle fatiche tollerate con l'altruismo gioioso di un portatore speciale: l'amico di tutti, Salvatore Zerbonia che, e ci conforta la cristiana certezza, percorrendo il suo viaggio etereo, la bellezza prospettica di questo spettacolo l'avrà patrocinata da una sede migliore.

Giuseppe Campisi
(Photo - Prof. Luigi Massara)  

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Le notizie del 20 aprile 2014, sera

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PAPA A MESSA PASQUA: SCONFIGGERE LA FAME, BASTA GUERRE 'PROTEGGERE BAMBINI, DONNE E ANZIANI. AIUTARE I MIGRANTÌ Nella messa di pasqua celebrata a San Pietro davanti ad almeno 150mila persone, papa Francesco ha lanciato un forte appello a 'sconfiggere la piaga della famè ed alla pace, con particolare riferimento a Medio Oriente, Ucraina, Siria, Africa e Venezuela. Bergoglio nel messaggio Urbi et Orbi ha invitato a 'proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anzianì, a 'curare i fratelli colpiti dall'ebola e da tante altre malattie che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estremà ed ha invocato il conforto su 'coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove sperare in un futuro migliore, vivere con dignità e professare liberamente la propria fedè. Poi un tweet «Cristo è risorto! Alleluia!». ---. 

PASQUA SENZA PROCESSIONE A SANT'ONOFRIO, VESCOVO CRITICA NON CELEBRATA L'AFFRUNTATA, 'SERVIVA UNA SCELTA CONDIVISÀ Per la prima volta il piccolo comune di Sant'Onofrio - circa tremila abitanti in provincia di Vibo Valentia - non ha celebrato l'antico rito dell'Affruntata, in segno di protesta contro le misure prese per evitare infiltrazioni di Ndrangheta nelle processioni. Il vescovo di Mileto Luigi Renzo, ha celebrato la messa ma ha criticato le modalità della decisione: 'Se si fosse trovata una soluzione condivisa ne avrebbero giovato tuttì. Si è svolta invece regolarmente la processione a Stefanaconi, in un paese presidiato dalle forze dell'ordine. ---. 

PASQUA: COLDIRETTI, PRANZO IN CASA PER 79% DEGLI ITALIANI AGNELLO È SEMPRE PIATTO FORTE SU 41% TAVOLE, CONSUMI IN CALO Quest'anno la spesa complessiva delle famiglie italiane per il menu di Pasqua è scesa sotto il miliardo di euro 'anche per la stagnazione dei prezzi di vendita rispetto allo scorso anno provocata dalla crisi. È la stima di Coldiretti secondo la quale circa il 79% degli italiani ha optato 'per il pranzo casalingo a casa propria o in quella di parenti e amici ma senza allontanarsi dalla propria citta«. Nonostante il calo dei consumi l'alimento più rappresentativo della tradizione pasquale resta la carne d'agnello. ---. 

STRAGE PALAGIANO: ALFANO, CHIEDO DI FARE L'IMPOSSIBILE MINISTRO A STAMPA, 'COLPITO DA SACRIFICIO PICCOLO DOMENICÒ In una lettera al Corriere del Mezzogiorno, il ministro dell'Interno Alfano chiede 'di fare l'impossibile, ciascuno per la propria partè, per assicurare alla giustizia i responsabili dell'eccidio di Palagiano (Taranto) del 17 marzo nel quale furono uccisi il detenuto in semi libertà Mimmo Orlando, la compagna Carla Fornari e il figlioletto di questa Domenico, di quasi tre anni. Riferendosi al bimbo ucciso, Alfano rileva che il suo 'sacrificiò non 'risponde a nessuna logica, se non al degrado etico, umano e morale al quale l'uomo senza regole può arrivarè e si dice certo che 'grazie al contributo di tutti riusciremo a identificare e arrestare gli autori dell'agguato. Nessun riflettore sarà spento su questo orribile criminè. ---. 

UCRAINA: SPARATORIA A SLAVIANSK NELL'EST, 4 MORTI FILORUSSI PROCLAMANO COPRIFUOCO; PAPA, PACE E DIALOGO Quattro persone sono morte in una sparatoria ad un posto di blocco eretto da militanti filorussi vicino a Slaviansk, nell'Ucraina orientale. Lo afferma un responsabile locale, precisando che tre delle vittime sono filorussi e l'altro è uno degli assalitori. Slaviansk è totalmente sotto il controllo di milizie filorusse ed i militanti locali sono spalleggiati da uomini armati che si presentano come gruppi di autodifesa, che però Kiev e i paesi occidentali accusano di essere truppe di elite dei servizi speciali di Mosca. ---. 

SIRIA: HOLLANDE, ELEMENTI SU USO ARMI CHIMICHE REGIME PRESIDENTE FRANCESE, MA NON ABBIAMO IN MANO NESSUNA PROVA La Francia ha degli »elementi« sull'uso di armi chimiche da parte del regime siriano, ma non dispone di »prove«. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande in un'intervista a radio Europe 1. »Abbiamo qualche elemento, ma non ho le prove per cui non sono in grado di produrle«, ha detto il presidente rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se il regime del presidente Assad avesse fatto uso di armi chimiche. ---. 

ALGERIA: UNDICI MILITARI UCCISI IN CABILIA IMBOSCATA A SOLDATI CHE RIENTRAVANO DA UNA MISSIONE Undici militari algerini sono stati uccisi ieri sera in un'imboscata in Cabilia. Lo annunciano fonti della sicurezza sottolineando che i militari sono stati attaccati mentre stavano tornando da una missione. La Cabilia, regione montagnosa a 100km a est di Algeri, è teatro delle operazione di al Qaida del Maghreb islamico che conduce attacchi contro le forze dell'ordine. Il presidente Bouteflika era stato costretto ad annullare un comizio in Cabilia, per le presidenziali del 17 aprile, a causa delle violenze nella regione. ---. 

F1: HAMILTON TRIONFA IN CINA, ALONSO CONQUISTA TERZO POSTO ROSBERG 2/O E DOPPIETTA MERCEDES, PER FERRARI IL PRIMO PODIO Il britannico Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto dominando il Gran Premio della Cina di F1, davanti al compagno di squadra Rosberg ed a Fernando Alonso, che conquista il primo podio stagionale per la Ferrari. Hamilton è al terzo successo di fila, la Mercedes alla terza doppietta. 'È stato un buon weekend, abbiamo migliorato la macchina e il terzo posto è una bella sorpresa, sono contentò, ha commentato Alonso. Per errore la bandiera a scacchi è stata mostrata al vincitore con un giro di anticipo: nessuna conseguenza sulla classifica finale.

PAPA A MESSA PASQUA: SCONFIGGERE LA FAME, BASTA GUERRE 'PROTEGGERE BAMBINI, DONNE E ANZIANI. AIUTARE I MIGRANTÌ Nella messa di pasqua celebrata a San Pietro davanti ad almeno 150mila persone, papa Francesco ha lanciato un forte appello a 'sconfiggere la piaga della famè ed alla pace, con particolare riferimento a Medio Oriente, Ucraina, Siria, Africa e Venezuela. Bergoglio nel messaggio Urbi et Orbi ha invitato a 'proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anzianì, a 'curare i fratelli colpiti dall'ebola e da tante altre malattie che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estremà ed ha invocato il conforto su 'coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove sperare in un futuro migliore, vivere con dignità e professare liberamente la propria fedè. ---. 

PASQUA SENZA PROCESSIONE A SANT'ONOFRIO, VESCOVO CRITICA NON CELEBRATA L'AFFRUNTATA, 'SERVIVA UNA SCELTA CONDIVISÀ Per la prima volta il piccolo comune di Sant'Onofrio - circa tremila abitanti in provincia di Vibo Valentia - non ha celebrato l'antico rito dell'Affruntata, in segno di protesta contro le misure prese per evitare infiltrazioni di Ndrangheta nelle processioni. Il vescovo di Mileto Luigi Renzo, ha celebrato la messa ma ha criticato le modalità della decisione: 'Se si fosse trovata una soluzione condivisa ne avrebbero giovato tuttì. Si è svolta invece regolarmente la processione a Stefanaconi, in un paese presidiato dalle forze dell'ordine. ---. 

PASQUA: COLDIRETTI, PRANZO IN CASA PER 79% DEGLI ITALIANI AGNELLO È SEMPRE PIATTO FORTE SU 41% TAVOLE, CONSUMI IN CALO Quest'anno la spesa complessiva delle famiglie italiane per il menu di Pasqua è scesa sotto il miliardo di euro 'anche per la stagnazione dei prezzi di vendita rispetto allo scorso anno provocata dalla crisi. È la stima di Coldiretti secondo la quale circa il 79% degli italiani ha optato 'per il pranzo casalingo a casa propria o in quella di parenti e amici ma senza allontanarsi dalla propria citta«. Nonostante il calo dei consumi l'alimento più rappresentativo della tradizione pasquale resta la carne d'agnello. ---. 

STRAGE PALAGIANO: ALFANO, CHIEDO DI FARE L'IMPOSSIBILE MINISTRO A STAMPA, 'COLPITO DA SACRIFICIO PICCOLO DOMENICÒ In una lettera al Corriere del Mezzogiorno, il ministro dell'Interno Alfano chiede 'di fare l'impossibile, ciascuno per la propria partè, per assicurare alla giustizia i responsabili dell'eccidio di Palagiano (Taranto) del 17 marzo nel quale furono uccisi il detenuto in semi libertà Mimmo Orlando, la compagna Carla Fornari e il figlioletto di questa Domenico, di quasi tre anni. Riferendosi al bimbo ucciso, Alfano rileva che il suo 'sacrificiò non 'risponde a nessuna logica, se non al degrado etico, umano e morale al quale l'uomo senza regole può arrivarè e si dice certo che 'grazie al contributo di tutti riusciremo a identificare e arrestare gli autori dell'agguato. Nessun riflettore sarà spento su questo orribile criminè. ---. 

UCRAINA: SPARATORIA A SLAVIANSK NELL'EST, 4 MORTI FILORUSSI PROCLAMANO COPRIFUOCO; PAPA, PACE E DIALOGO Quattro persone sono morte in una sparatoria ad un posto di blocco eretto da militanti filorussi vicino a Slaviansk, nell'Ucraina orientale. Lo afferma un responsabile locale, precisando che tre delle vittime sono filorussi e l'altro è uno degli assalitori. Slaviansk è totalmente sotto il controllo di milizie filorusse ed i militanti locali sono spalleggiati da uomini armati che si presentano come gruppi di autodifesa, che però Kiev e i paesi occidentali accusano di essere truppe di elite dei servizi speciali di Mosca. ---. 

SIRIA: HOLLANDE, ELEMENTI SU USO ARMI CHIMICHE REGIME PRESIDENTE FRANCESE, MA NON ABBIAMO IN MANO NESSUNA PROVA La Francia ha degli »elementi« sull'uso di armi chimiche da parte del regime siriano, ma non dispone di »prove«. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande in un'intervista a radio Europe 1. »Abbiamo qualche elemento, ma non ho le prove per cui non sono in grado di produrle«, ha detto il presidente rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se il regime del presidente Assad avesse fatto uso di armi chimiche. ---. 

ALGERIA: UNDICI MILITARI UCCISI IN CABILIA IMBOSCATA A SOLDATI CHE RIENTRAVANO DA UNA MISSIONE Undici militari algerini sono stati uccisi ieri sera in un'imboscata in Cabilia. Lo annunciano fonti della sicurezza sottolineando che i militari sono stati attaccati mentre stavano tornando da una missione. La Cabilia, regione montagnosa a 100km a est di Algeri, è teatro delle operazione di al Qaida del Maghreb islamico che conduce attacchi contro le forze dell'ordine. Il presidente Bouteflika era stato costretto ad annullare un comizio in Cabilia, per le presidenziali del 17 aprile, a causa delle violenze nella regione. ---. 

F1: HAMILTON TRIONFA IN CINA, ALONSO CONQUISTA TERZO POSTO ROSBERG 2/O E DOPPIETTA MERCEDES, PER FERRARI IL PRIMO PODIO Il britannico Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto dominando il Gran Premio della Cina di F1, davanti al compagno di squadra Rosberg ed a Fernando Alonso, che conquista il primo podio stagionale per la Ferrari. Hamilton è al terzo successo di fila, la Mercedes alla terza doppietta. 'È stato un buon weekend, abbiamo migliorato la macchina e il terzo posto è una bella sorpresa, sono contentò, ha commentato Alonso. Per errore la bandiera a scacchi è stata mostrata al vincitore con un giro di anticipo: nessuna conseguenza sulla classifica finale

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT

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Polistena, a Brogna il forte vento abbatte un pino maestoso

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Polistena (Reggio Calabria) - Tanto spavento per gli abitanti del quartiere Brogna stamani mattina. Attorno alle 5 infatti, a causa del fortissimo vento che ha spazzato la piana per tutta la nottata, un maestoso albero di pino collocato presso la via Scultore Parlato si e' sradicato abbattendosi rovinosamente al suolo fortunatamente senza danni alle persone provocando l'immediata interruzione nell'erogazione dell'energia elettrica creando panico e disagi che si sono inevitabilmente ripercossi sui residenti. Nella caduta il pino ha fortunosamente risparmiato le numerose autovetture in sosta a bordo via, scaraventandosi su di una tettoia di copertura di un fabbricato adiacente a lato. I residenti - destati dal tonfo sordo preso atto dell'accaduto - hanno immediatamente lanciato l'allarme richiamando sul posto gli uomini del distaccamento dei Vigili del Fuoco di stanza in città ed una pattuglia della locale stazione dei Carabinieri per il primo sopralluogo. In particolare i Vigili del Fuoco dopo aver messo in sicurezza l'area e provveduto a recidere i rami più pericolosi per la pubblica incolumità hanno passato le consegne agli operai del Comune prontamente anch'essi intervenuti nonostante la giornata festiva ed ai tecnici di pronto intervento dell'Enel allertati per ripristinare la fruibilità nell'erogazione dell'energia elettrica.                                   

Giuseppe Campisi


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