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Il cordoglio del Vicepresidente Nicolò per la scomparsa di Lopez

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Reggio Calabria, 10.06.2014 - "Lascia sbigottiti e addolorati la perdita del dottor Nicola Lopez".
Lo afferma in una dichiarazione il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.
"Nulla lasciava presagire la tragedia che ha colpito i famigliari, ma anche  quanti, in questi anni, abbiamo avuto quotidianamente l'occasione di interloquire con lui, apprezzarlo sul piano umano e professionale, riconoscendo la lealtà con cui interpretava il suo ruolo. Non ricordo, a memoria mia, che egli abbia mai manifestato intransigenze e spigolosità nell'affrontare i problemi, proponendo sempre le soluzioni più efficaci. Oggi, ricordandone le doti di persona mite, avvertiamo tristezza e sentimenti di vivo cordoglio". 
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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Reggio Calabria, Daniele Romeo su degrado “Sorgente”

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 La situazione di degrado in cui versano alcune zone della nostra città è ormai drammatica. Interi quartieri abbandonati al proprio destino, svuotati dei servizi essenziali, dimenticati dall'amministrazione comunale che, tramite l'apparato burocratico, dimostra assoluta inadeguatezza di fronte alle esigenze di una città di 200 mila abitanti.  Con l'arrivo della stagione estiva, inoltre, alcuni dei problemi vissuti dai cittadini si acuiscono e a poco servono i continui appelli dei comitati di quartiere, delle associazioni, dei semplici reggini. Un esempio su tutti è rappresentato dallo scandaloso ed ignobile stato in cui versa la località cosiddetta "Sorgente". 

La strada d'accesso alla spiaggia ("sottopassaggio Ferrovia") è praticamente ostruita da materiale di ogni tipo che ha trasformato l'arteria in una vera discarica a cielo aperto senza registrare, purtroppo, nessun intervento delle autorità preposte. Tra il "tunnel" e il tratto che conduce al mare, vi è veramente il simbolo dell'abbandono dell'amministrazione comunale che, purtroppo, spesso si unisce all'inciviltà di molti. Ancora peggio è la situazione della spiaggia e, di conseguenza, del mare: i cittadini sono costretti a convivere con rifiuti (spesso molto pericolosi per la salute) e con cattivi odori che troppo frequentemente non ti permettono di trascorrere una tranquilla giornata estiva. A ciò si aggiunge anche la pericolosa presenza di cani randagi che non lascia sereni genitori e bambini.

E' una situazione davvero indegna a cui la Commissione Straordinaria, ma soprattutto l'apparato burocratico di palazzo San Giorgio, deve dare una seria quanto tempestiva risposta. Da una parte potrebbero iniziare spiegando perché, i fondi per la depurazione stanziati dalla Regione Calabria non sono stati ancora spesi, nonostante siano stati destinati al comune di Reggio già da un anno. Dall'altra gli stessi alti dirigenti del Comune potrebbero ogni tanto uscire dai palazzi, recarsi sul posto e rendersi personalmente conto del proprio operato. Magari chiedendosi se quanto fanno per la loro città e per i loro concittadini sia sufficiente. Intervengano subito e ristabiliscono alla "Sorgente" le condizioni di vivibilità garantendo ai reggini la possibilità di usufruire di uno scorcio stupendo della nostra spiaggia.


Sarebbe infine auspicabile un maggiore e continuo controllo da parte delle Forze dell'Ordine, ciò trasmetterebbe ai cittadini la giusta quanto doverosa sicurezza. Capisco le difficoltà in cui gli agenti sono costretti ad operare a causa di limitate risorse economiche, ma chiedo loro uno sforzo ulteriore che sarebbe particolarmente apprezzato dalla popolazione.
Daniele Romeo
Componente Assemblea Nazionale NCD
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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Rixi consegna due sacchi di rumenta al sindaco Doria

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Rixi consegna due sacchi di rumenta al sindaco Doria

Il capogruppo della Lega Nord in Comune a Genova ha affrontato la questione dell'emergenza di Scarpino in consiglio comunale durante il dibattito in Sala Rossa. "Giunta immobile sui temi caldi della città".

«Il sindaco Doria e la sua giunta sembrano vittime di una paresi davanti ai temi critici della città. Spero che la mia consegna simbolica di due sacchi di rumenta serva a destare dal torpore il primo cittadino e i suoi assessori e finalmente inizino ad affrontare in tempi accettabili le questioni più scottanti per il nostro territorio». Così Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord in Comune a Genova, che oggi, durante la seduta del consiglio comunale, ha consegnato al sindaco Doria due sacchi "neri".
«A poche ore dalla chiusura dell'unica discarica di Genova – commenta Rixi – siamo ancora in attesa di un piano B da parte di questa giunta che possa rispondere all'emergenza rifiuti. Sono settimane che chiediamo un consiglio monotematico che ancora non ci è stato accordato.
Purtroppo l'immobilismo del sindaco Doria non riguarda solo Scarpino, ma l'intera tenuta sociale della città. Il caso dello sgombero del Buridda - attuato con modalità chirurgiche dalle forze dell'ordine a cui va il nostro plauso per la grande professionalità dimostrata in questa difficile operazione - è esemplare. Dopo aver parlato di sgombero "a sua insaputa", oggi Doria aggiusta il tiro e ci viene a parlare del Buridda come un posto dove si combatteva la disoccupazione giovanile.
Ma in che mondo vive questo sindaco? Forse non sa che i veri disoccupati sono centinaia di famiglie genovesi che giorno dopo giorno non riescono più a pagare l'affitto, chiedono legittimamente una casa popolare, ma viene loro negata dal Comune?
Nel frattempo assistiamo all'occupazione di una scuola, la Garaventa, da parte degli "sfrattati" del Buridda probabilmente legittimati, da anni di lassismo politico della sinistra, ad appropriarsi con ogni mezzo ciò che è di proprietà pubblica per poi restituirlo in chissà quale stato tra qualche mese».
 Genova, 10 giugno 2014


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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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Il Comune di Venezia si costituirà parte civile. Dichiarazione di Sandro Simionato Sindaco facente funzioni del Comune di Venezia

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Il Comune di Venezia si costituirà parte civile
Dichiarazione di Sandro Simionato Sindaco facente funzioni del Comune di Venezia

Si invia la dichiarazione del sindaco facente funzioni, Sandro Simionato, in merito alla costituzione di parte civile dell'Ammnistrazione comunale di Venezia, a difesa del buon nome della città.

“Così come ho avuto modo di dichiarare ieri nel corso del Consiglio Comunale, riaffermo in modo chiaro l’assoluta estraneità dell’Amministrazione Comunale di Venezia nelle vicende sollevate in questi giorni delle indagini della Magistratura. E’ del tutto evidente che la Città di Venezia nella sua interezza si considera parte lesa in questa circostanza. Ritengo a questo punto necessario, a tutela del buon nome della città, delle persone oneste che ci lavorano, delle persone oneste che ci vivono, insomma di tutti i cittadini, procedere a tempo debito alla costituzione di parte civile contro quel sistema criminogeno che ha prodotto corruzione, concussione e malaffare, come per altro ribadito dal  documento presentato ieri dai gruppi di maggioranza".




Venezia, 10 giugno 2014

CANE PER DUE MESI SU TOMBA PADRONE, USTIONATO CON SIGARETTE

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A Frosinone, messa una taglia da Aidaa per trovare responsabili  

FERENTINO (FROSINONE), 10 giugno 2014- Da due mesi, da quando era morto il suo padrone, ogni giorno andava al cimitero a trovarlo, ma da alcune settimane 'Ciccio, un cane meticcio di 4 anni di Ferentino, in provincia di Frosinone, è stato vittima di maltrattamenti da parte di un gruppo di ragazzi che a più riprese lo hanno picchiato e gli hanno spento dei mozziconi di sigaretta sul pelo, causandogli ustioni permanenti. 

Ora il cane è stato recuperato da alcune volontarie di Aidaa della zona e si trova al sicuro, ma l'associazione attraverso il suo presidente nazionale Lorenzo Croce ha deciso di andare fino in fondo mettendo una taglia di 5.000 euro sulla testa dei responsabili. Taglia che verrà pagata a chiunque aiuterà a trovare e far punire i responsabili delle torture subite da Ciccio. Il cane era vissuto per alcuni anni con un anziano del paese alle porte di Frosinone, quando due mesi fa il suo padrone era morto Ciccio si era suo malgrado trasformato in randagio ma non passava giorno che non andasse al cimitero a vegliare sulla tomba del suo padrone. 

Con il passare del tempo la presenza di Ciccio nella piazza del paese si è fatta notare ed un gruppo di giovani (si parla di ragazzi tra i 13 ed i 16 anni) lo ha preso di mira picchiandolo e torturandolo fino a provocargli sul corpo delle bruciature dovute allo spegnimento delle sigarette accese. «Ieri l'intervento di Francesca Monoscalco e di altre volontarie Aidaa - fa sapere l'associazione - ha permesso di mettere il cane in salvo che, dopo essere curato, sarà messo in adozione».

Genova, il report del Consiglio Comunale

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 10 giugno 2014

REPORT CONSIGLIO COMUNALE

RELATIVO ALLE PRATICHE AMMINISTRATIVE



Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.


Salvatore Caratozzolo (Pd) chiede quali problemi e quali opportunità comporti lo smaltimento della Costa Concordia.

Caratozzolo: non è ancora ufficiale, ma è quasi cosa fatta che la Costa Concordia venga nel nostro porto. Mi complimento con i nostri rappresentanti: autorità portuale, Regione, sindaco. La nave sarà portata nel porto di Pra’, dove saranno smaltiti arredi e suppellettili in modo da consentire un migliore galleggiamento e il successivo trasporto nel porto di Genova. I problemi consistono nel possibile inquinamento, specialmente acustico. È un’opportunità per il ponente genovese, soprattutto per Pra’, portato alla ribalta internazionale.

Risponde l’assessore Giovanni Crivello: il merito è di Genova e del suo porto. Se il lavoro sarà assegnato qua, sarà assegnato all’unico porto idoneo in Italia. Ho partecipato alla conferenza di servizi, delegato dal sindaco. Si tratta ancora di incontri di preparazione. Si parla di lavori per un miliardo di euro, un’occasione importantissima. C’è molta attenzione per le questioni ambientali; stiamo lavorando per il massimo di sinergia tra i vari enti interessati. È certamente un’opportunità importantissima per il porto di Pra’

Risponde l’assessore Francesco Oddone: il lavoro di squadra c’è stato, speriamo che il risultato sia quello sperato. Confermo grande attenzione per le questioni ambientali e in particolare per l’ambiente di Pra’.


L’articolata interrogazione di Andrea Boccaccio (M5S) formula le seguenti domande:

-      quanto paga il Comune all’A.s.p. Brignole per l’affitto dell’area “valletta Carbonara”?

-      esistono canoni arretrati dovuti dal Comune? Nel caso, a quanto ammontano e in quale posta di bilancio sono ricompresi?

-      quando scade il contratto di affitto, ovvero quando cade il primo termine utile per recedere dallo stesso?

Boccaccio: chiedo quale sia l’evoluzione dell’aspetto economico del rapporto con il Brignole, quali siano i canoni previsti, quale la prima scadenza utile per disdire il contratto, quale la situazione dei debiti pregressi.

Risponde il vicesindaco Stefano Bernini: sino alla fine del 2001 esisteva un contratto di locazione, che poi non è stato più rinnovato. Il Comune occupa l’area essenzialmente per il vivaio storico delle felci. Il vivaio Aster, che c’era all’inizio, è stato poi tolto. Il canone d’occupazione, cosa diversa da quello di locazione, concordato riguardava l’intera area, anche la parte occupata da Aster. La parte di canone corrispondente, 38 mila euro, era successivamente attribuito ad Aster. Non ci sono pregressi, non ci sono debiti. Adesso si può giungere a un accordo sull’uso futuro dell’area: mantenendo le felci storiche, possono essere interessati l’università e il Municipio. Si può pensare per esempio a un campus e a orti urbani, anche in collaborazione con l’università. È possibile ora approfittare dell’occasione per una migliore utilizzazione dell’area, anche grazie all’interessamento dell’università.


Mancata sostituzione e/o manutenzione delle scale scorrevoli del cimitero di Staglieno. E’ l’argomento proposto da Lilli Lauro (Pdl).

Lauro: mancano le scale per raggiungere in sicurezza i loculi in alto. Dopo la morte di una persona, il Comune avrebbe dovuto mettere in sicurezza le scale. A che punto è l’operazione?

Risponde l’assessore Elena Fiorini: i vialetti in quella zona non sono pavimentati. Questo non permette di utilizzare le scale a carrellopreviste dalla norma. Abbiamo completato uno studio complesso e acquisito il parere della sovrintendenza. Il costo dell’intervento, che si prevede in cantiere entro il 2015, è di 170 mila euro. Sono inoltre previste 26 nuove scale per la galleria Sant’Antonino, e 131 in generale per i cimiteri cittadini. Queste sono le soluzioni concrete a cui l’amministrazione ha lavorato.


Quando verrà sistemata la rotatoria nei pressi del pronto soccorso di S. Martino? Lo chiede Franco De Benedictis(Gruppo Misto).

De Benedictis: ci sono zone con il verde ben tenuto e ben curato, altre no. La rotatoria in questione è funzionante. Perché non si pensa ad abbellirla? Si potrebbe affidarne la cura al fiorista che ha il nogozio proprio lì.

Risponde l’assessore Gianni Crivello: un sopralluogo ha evidenziato la necessità di intervenire sul bordo, disancorato dai cordoli. È necessario perciò un intervento di Aster, che purtroppo si ripete periodicamente. Questo ripetersi del guasto comporta la necessità di rivedere la rotonda, di modificarla.


Alfonso Gioia (Udc) vuole conoscere le azioni che l’amministrazione vuole adottare per valorizzare tratti importanti del litorale genovese.

Gioia: mi riferisco alle spiagge libere, alla rimozione dei detriti, necessaria per consentire l’uso delle spiagge ai cittadini. Chiedo inoltre all’assessore che cosa si sia fatto per la prevista installazione di “acqua del bronzino” refrigerata sulle spiagge, perché poi non se ne sia fatto nulla. Quanto è costata l’iniziativa poi abortita?

Risponde l’assessore Valeria Garotta: grazie all’impegno del mio assessorato, si è ottenuta la balneazione sul litorale di Voltri. Nelle prossime settimane dovrebbe essere completato il rifacimento della spiaggia da parte dell’autorità portuale. A Vesima a fine stagione potrà partire il secondo lotto di lavori, che realizzerà un’opera di protezione. Intanto si sta intervenendo sulle varie spiagge, in particolare su quelle del Levante e del Medio levante. Abbiamo presentato i nuovi piani tariffari, che hanno l’obiettivo di incrementare il numero di cittadini genovesi che accedono ai nostri stabilimenti, in particolare Scogliera e San Nazaro. Questo è lo sforzo nell’immediato. In prospettiva ci sono ulteriori riqualificazioni, che saranno attuate previa ricerca dei fondi.


Gianni Vassallo (Pd) chiede quali siano le prospettive di produttività e occupazionali di Esaote.

Vassallo: si parla di 37 esuberi e 50 esternalizzazioni. Per il Comune è difficile incidere su questi temi, ma qui la situazione è diversa, perché ci sono gli strumenti: in particolare c’è il protocollo di intesa, che impegna Esaote a consolidare la propria attività presso il polo tecnologico degli Erzelli. In cambio, il Comune si impegnava ad attivare il procedimento per la presentazione di varianti al piano urbanistico. L’approvazione della variante fu rimandata in attesa della firma dell’accordo. La realizzazione della variante è subordinata alla realizzazione di quanto previsto dall’intesa. Gli strumenti dunque ci sono: come si intende utilizzarli?

Risponde l’assessore Francesco Oddone: la situazione è sicuramente preoccupante, per i livelli occupazionali e perché mette a rischio l’intero perimetro industriale, una realtà considerata all’avanguardia anche dal punto di vista delle produzioni. In un settore estremamente dinamico a livello mondiale servono investimenti importanti. Negli anni è stato buono il rapporto con i sindacati, peggiore con l’azienda. I cambi di destinazione d’uso, lo dice l’esperienza, devono essere gestiti con cautela.

Risponde il vicesindaco Stefano Bernini:è stata fatta una variante su quella che era indicata come zona di trasformazione: si è dato un maggiore indice di edificabilità in presenza di un accordo per un aumento dei livelli occupazionali in città. Questo è a tutt’oggi il possibile percorso. Il consiglio ha la possibilità oggettiva di affrontare anche la questione di aree limitrofe. Come ho già sottolineato, i presupposti che hanno dato origine alla variante sono ora in discussione. Vale la pena di proseguire su questa strada se è mantenuto lo stesso vantaggio per la città; altrimenti la questione deve essere rivista.


Il presidente Giorgio Guerello alle 15.05 annuncia la disponibilità della giunta a incontrare i lavoratori di Esaote, che ringrazia per l’ottimo comportamento tenuto in aula, sottolineando che i lavori del consiglio non sono stati minimamente disturbati. Sospende la riunione per convocare la conferenza dei capigruppo.


Chiude il question time un articolo 55 sullasituazione sgombero del centro sociale Buridda.


Il sindaco Marco Doria ha premesso una considerazione sulla generale condizione giovanile nel Paese e nella nostra città. In questa prospettiva generale ha inquadrato il tema particolare delle realtà autogestite. Su questo aspetto l'Amministrazione comunale si è mossa in continuità con l'impostazione della amministrazione precedente condividendola e attribuendole valore. Il sindaco ha richiamato la delibera di Giunta del 2010 che aveva previsto la individuazione di spazi per le quattro realtà autogestite della città: piano superiore del mercato del Pesce al Buridda, uno spazio in area Lagaccio per il Terra di Nessuno, l'immobile demaniale dei magazzini del sale per lo Zapata e uno spazio a Fossato Cicala per il Pinelli. La utilizzazione di un'altra porzione del mercato del pesce era stata prevista in una forma non esclusiva bensì condivisa con altri soggetti e subordinata comunque alla possibilità di trasferimento della struttura commerciale. Nulla era previsto invece, né poteva esserlo, per l'immobile di via Bertani in quanto per quell'edificio era già  stata decisa la alienazione. Il successivo protocollo del 2011 sottoscritto con l'Associazione per gli spazi autogestiti si è mosso nella stessa direzione. Gli spazi già liberi del mercato del pesce sono stati messi a disposizione mentre l'amministrazione si è attivata, sulla base dello stesso protocollo, per ottenere una disponibilità temporanea di altre aree in caso di particolari eventi, come il Critical wine, e si è attivata ad esempio nei confronti della Porto Antico per il tendone delle feste.

Il sindaco ha sottolineato che l'Amministrazione comunale ha seguito con onestà e coerenza questo percorso, cercando una interlocuzione non semplice. Forse i risultati non sono stati quelli sperati e, in questo senso, ha condiviso il giudizio espresso da alcuni secondo cui lo sgombero dell'edificio di via Bertani può rappresentare una sconfitta della politica, ma è fuori dubbio che il Comune si sia mosso lungo la linea di confronto e di ricerca delle soluzioni già impostata dalla precedente giunta. Doria ha informato quindi che l'assessore Elena Fiorini, con grande senso di responsabilità, gli ha scritto rimettendo nelle sue mani il mandato di assessore. Il sindaco non ha tuttavia ravvisato nel suo operato alcun motivo specifico da indurlo ad accogliere le  dimissioni.

Lo sgombero di via Bertani è avvenuto per effetto di un decreto legittimo della magistratura risalente al 2012, adottato sulla base di una denuncia di privati cittadini. Dal 2012 il sindaco era stato messo al coerente di questo decreto della magistratura.

Dopo lo sgombero - ha proseguito il sindaco - sono accaduti alcuni fatti gravi. È stata assaltata la sede di un partito, il Pd, un atto da condannare, da parte di tutti, senza alcuna giustificazione. Si sono succeduti inoltre attacchi con parole violente contro l'Amministrazione della città. La critica va sempre accettata, non invece le  espressioni di violenza verbale. In ultimo, è stato occupato l'edificio della ex scuola Garaventa, una struttura appena resa disponibile a seguito del trasferimento delle scolaresche e destinata ad ospitare servizi e uffici dell'amministrazione, anche per risparmiare risorse pubbliche. Il sindaco ha ribadito la condanna per questa occupazione.

Per quanto riguarda la prospettiva, Doria ha ribadito che l'Amministrazione continuerà a muoversi  cercando il dialogo con le realtà giovanili, ciò che richiede però rispetto reciproco.


Di seguito, gli interventi dei consiglieri:


Rixi: non si sono utilizzati metodi violenti per lo sgombero. Le forze dell’ordine sono state in grado di gestire bene la situazione. Mi stupisce che l’amministrazione sia “caduta dalle nuvole” si sapeva che il Buridda sarebbe stato sgomberato. Ma allo sgombero è seguita una nuova occupazione; se ci si fosse mossi per tempo sarebbe stato meglio. Non vedo perché si concedano aree a chi occupa abusivamente, stante – oltretutto - la crisi degli alloggi.

Anzalone: ringrazio le forze dell’ordine che hanno ripristinato la legalità in un luogo dove da molti anni non vigeva più. Ringrazio anche il sindaco e l’assessore Fiorini. Solidarietà al Pd per l’episodio, gravissimo, della sede attaccata. Il fatto che alcuni consiglieri, tra l’altro di maggioranza, abbiano partecipato a un corteo dove si derideva il sindaco è un forte problema politico. Chi non è d’accordo può uscire dalla maggioranza.

Lauro: ho apprezzato il discorso del sindaco, la sua analisi. Ma condannare, e nello stesso tempo, tutelare è contraddittorio. Lei ha condannato l’occupazione del Garaventa ed è contro l’illegalità. Ma nello stesso tempo ha detto “avrei potuto sgomberare il Garaventa”. Tutti vogliamo agevolare i giovani, ma occupare illegalmente non va bene. Come mai due consigliere hanno partecipato a un corteo che attaccava il sindaco? Anche se sono all’opposizione condanno fermamente questo comportamento. Cosa farà il sindaco per liberare la Garaventa? I giovani devono avere spazi, ma non spazi pubblici occupati abusivamente.

Chessa: era forse un problema il centro sociale Buridda? Il problema è la disoccupazione giovanile al 46% e non l’aggregazione che, anzi, è un fatto positivo. Un centro sociale va tenuto in considerazione come antidoto contro la miseria. Il problema è un presidente di banca che ruba. Il problema politico è la capacità di dialogo e il riconoscimento di autonomie dei giovani. Noi di Sel riteniamo necessaria la ripresa del dialogo e ci mettiamo a disposizione per favorirlo.

Musso: sono d’accordo sul fatto che ognuno viva modelli sociali diversi da quelli consolidati nella società attuale. Va bene, che ci siano centri sociali. Ma ci devono essere condizioni: non devono essere lesi i diritti altrui e, in questo caso, ci sono state ripetute violazioni. 9.3 milioni sono stati offerti per l’acquisto del  Bertani, solo se fosse stato libero. La mancata vendita è un danno economico che le varie amministrazioni hanno inflitto ai cittadini genovesi. Inoltre, queste organizzazioni non dovrebbero essere finanziate dalla collettività. Infine, il metodo: per l’ennesima volta il Comune ha interpretato più parti in commedia.Dapprima il sindaco ha sostenuto di non sapere nulla, poi la questura ha fatto sapere che il sindaco e l’assessore Fiorini hanno partecipato alla riunione. Ora il problema è: lei, che prima in aula, ha condannato l’occupazione della Garaventa, adesso cosa fa?

Farello: il sindaco ha sottolineato il vero fatto che è successo. Si è interrotto un percorso di dialogo. E il dialogo ha dei costi. In questi due anni il percorso ha collassato, altrimenti non saremmo arrivati ai fatti della settimana scorsa. E’ su questo che l’amministrazione si deve interrogare. Cerchiamo di capire cosa non ha funzionato e cerchiamo di rimettere in moto il percorso. Non è sfoderando adesso i muscoli, sulla questione Garaventa, che si risolve il problema: o ricostruiamo la solidarietà tra le articolazioni dello Stato e le istituzioni o non si risolve il problema. Ci vuole un’assunzione di responsabilità più forte. Non giova  a nessuno un atteggiamento militare, ma non serve nemmeno collocare le scelte di percorsi difficili fuori dalle istituzioni. Quando si entra nelle istituzioni democratiche, ci si assumono responsabilità.

Pignone: parole chiave: dialogo, confronto, politica. Politica è stare nelle situazioni, essere presenti nelle piazze anche perché si ha un ruolo istituzionale. Mantenere un dialogo con la comunità di San Benedetto e Arci, non è un atto rivoluzionario. Respingo gli attacchi di Lilli Lauro: la nostra lista è stata protagonista di ripresa di quel dialogo interrotto, per la gestione degli spazi. Qualunque atto violento va deprecato,ma bisogna riaprire il dialogo per venire incontro ai giovani, creando un’alternativa alla movida del bere, che coinvolge anche il centro storico.

Putti: mi scuso perché, come politico di questa città, avrei dovuto parlare con quei ragazzi per confrontarmi. Noi adulti, lasciamo pochissimo spazi ai giovani. Ci sono tante attività dentro al Buridda, ne abbiamo parlato pochissimo. Ho sentito parlare di soldi che abbiamo fatto perdere.  Sprechiamo moltissimi soldi pubblici: forte Begato, Vaillant Palace, per esempio. L’unica cosa che annoto è che la giunta non doveva dire: “io non sapevo”. Occorre assumersi le colpe, e fare di tutto per ricostruire quel dialogo che si è interrotto.

Baroni: ci sono centinaia di luoghi di aggregazione nella nostra città, che non occupano spazi e non rompono le vetrine. Vi prego di ricordare che quando si dice “giovani, sociale, aggregazioni”, bisogna considerare quelli che non fanno notizia, perché si comportano bene. Quando si assegnano spazi pubblici, bisogna fare gare d’appalto. Bisogna favorire l’aggregazione dei giovani, ma nella legalità.


Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede due delibere di giunta:


-      Approvazione dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria per il Comune di Genova. Periodo 2015/2019.

Il documento viene approvato con 28 favorevoli e 8 astenuti (M5S e Lista Musso). Viene anche concessa l’immediata eseguibilità, con voto unanime.



-      Conferma di richieste di acquisizione di beni  demaniali di cui alla delibera di consiglio comunale n. 70/2013 e successive modifiche ed integrazioni.

L’approvazione arriva con 33 voti favorevoli e 3 astenuti (Lista Musso). Concessa anche l’immediata eseguibilità, con voto unanime.

                   

Vengono poi approvati i verbali delle sedute del consiglio comunale dal 3/12/2013 all’8/4/2014.


Chiude i lavori una discussione sulla situazione di Scarpino.

Assessore Valeria Garotta: attendiamo entro stasera la relazione della Protezione Civile, dalla quale scaturiranno le successive decisioni. I dati topografici raccolti da Amiu in questi giorni, confermano che non ci sono spostamenti di rifiuti all’interno della discarica. Domani ci sarà un vertice; se la relazione non convincesse la Provincia a far riaprire la discarica, il sindaco ed io faremo la nostra parte, anche ricorrendo ad una eventuale ordinanza. Abbiamo tenuto volutamente i toni bassi, ma in questi mesi non abbiamo mai perso di vista il percorso strategico per realizzare il ciclo dei rifiuti che abbiamo in mente, e che ci porterà ad usare Scarpino come una discarica di servizio. Nei prossimi mesi estenderemo la raccolta dell’organico a tutta la città. Amiu sta progettando un bio digestore. Abbiamo affidato uno studio di un macchinario per il trattamento spinto dei rifiuti. Il cda di Amiu è in riunione per deliberare la realizzazione dell’impianto per il trattamento secco/umido.

Rixi: Scarpino è un disastro annunciato: dal 1998, dopo la chiusura di Scarpino 1, nulla è stato fatto. Da almeno 10 anni, Amiu e Comune sapevano che era necessario prendere provvdimenti. Siamo una delle città con il più basso tasso di differenziata.

Gioia: i vertici di Amiu hanno presentato le dimissioni? Qualora non lo avessero fatto, l’amministrazione le chiederà, per loro incapacità manifesta?

Lauro: se la Provincia non darà il consenso alla riapertura, il sindaco emetterà un’ordinanza. Ma anche se la Provincia riaprirà Scarpino, cosa succederà? Il problema non è riaprire per qualche mese, ma avere un progetto.

Pignone: credo che stiamo vivendo un “già visto”, un effetto Napoli. Un’emergenza che si potrebbe trasformare in un incubo. Una discarica già in emergenza che si gestiva come fosse eterna. Se avessimo avviato qualche anno fa il discorso sull’impiantistica, oggi saremmo in una diversa situazione. La discarica è in discussione da un punto di vista strutturale. Allora chiedo alla Protezione Civile l’impegno a predisporre un piano di evacuazione della città, nell’eventualità gravissima che la discarica potesse riversarsi su Sestri

Farello: nella malaugurata ipotesi che Scarpino avesse problemi di agibilità, occorre un piano per affrontare la situazione, e non può essere una deroga. Il consiglio comunale fatica a prendere decisione, ma qualcuna l’abbiamo presa: è giunto il momento di chiedere ad Amiu un piano industriale. Una volta individuate le responsabilità, bisogna risolvere le situazioni. Il Comune deve affrontare anche i problemi dei comuni che conferiscono a Scarpino

Musso: si sono succedute i problemi attraverso le varie amministrazioni. Gli ultimi tre sindaci hanno proposto soluzioni diverse e nessuna di esse è stata portata a termine. La giunta, oggi, fa i conti con un problema di urgenza che prima non c’era.

Pastorino: emergenza gravissima, dobbiamo attrezzarci e informare i cittadini che è necessario differenziare i rifiuti. Avremmo già dovuto farlo.

Putti:è il momento di assumersi le responsabilità ci aspettiamo anche qualche qualche cambio sostanziale da parte di Amiu. Poi bisogna ridurre i materiali conferiti in discarica. Siamo disponibili per informare i cittadini. Ci aspettiamo una posizione netta e forte della giunta sul piano regionale dei rifiuti.



Il consiglio comunale si conclude alle ore 18.54.

Il Commissario Sarica nega lo svolgimento del Consiglio Comunale congiunto presso l’Ospedale di Locri

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Il Sindaco Calabrese: “Andremo avanti nella lotta con altre azioni”

Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, rende noto che il dott. Franco Sarica, Commissario dell’ASP di Reggio Calabria, ha NEGATO l’autorizzazione a poter svolgere il Consiglio Comunale unitario dei Comuni della Locride, che congiuntamente si era deciso insieme agli altri Sindaci di tenere giorno 19 giugno, presso il piazzale del Nosocomio locrese.

Il Sindaco Calabrese ha definito “ridicole” e “grottesche” le motivazioni addotte dal Commissario Sarica (come si evince dalla lettera allegata ed inviata allo stesso), condannando la mancata volontà di concedere lo spazio richiesto, dato che nulla poteva realmente ostacolare lo svolgimento della stessa assemblea in completa autonomia e senza ostacolare le normali attività ospedaliere.

Prontamente il Sindaco di Locri ha informato l’Assemblea dei Sindaci della Locride (alla quale ha chiesto una nuova convocazione), nonché tutti i colleghi Sindaci, i quali si sono fin da subito proposti di individuare tutti insieme nuovi percorsi di lotta per recuperare dalle ferite procurate negli anni dalle scellerate gestioni dell’Ospedale di Locri.

Allo stesso tempo, il Primo Cittadino locrese contesta l’inutilità delle riunioni come quella tenutasi quest’oggi del tutto infruttuosa per risolvere la problematica sanitaria, così come i confronti che si tengono al chiuso, lontani e distanti dagli operatori sanitari nonché dagli utenti. Infatti, solo affrontando l’importante tematica con la partecipazione attiva di tutti e di tutte le componenti coinvolte, si può raggiungere l’ambito obiettivo di ridare dignità al Presidio Ospedaliero della Locride.



Locri (Reggio Calabria), 10.06.2014


LA LETTERA



RAI: IN RICORDO DI BERLINGUER, A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA

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L’11 giugno del 1984, a Padova, moriva Enrico Berlinguer, segretario generale del PCI per oltre 12 anni, leader indiscusso del comunismo italiano ed europeo. In occasione del XXX° anniversario della sua scomparsa diverse le iniziative editoriali televisive dedicate da Rai alla ricorrenza. Già lunedì 9 giugno, in seconda serata su Rai3, e in replica mercoledì 11 alle 15.50, una puntata del programma Correva l’anno è stata incentrata sulla figura di “Berlinguer – Un grande leader del XX secolo”: dall’ascesa in politica, all’elezione alla Segreteria del Partito nel 1972, agli straordinari risultati elettorali, fino alle sconfitte.
Rai Storia propone, martedì 10 giugno alle 21.30 (in replica  mercoledì  11 giugno alle 9.30  e domenica 15 giugno, ore 17.30), per Eco della Storia "Berlinguer, passione politica". Una “passione” che sarà raccontata a Gianni Riotta da Emanuele Macaluso, Walter Veltroni e Ugo Magri. Interviste e testimonianze per capire, a trent'anni di distanza, cosa rimane dell'esperienza umana, personale e politica di Enrico Berlinguer. Prendendo spunto dalle sue parole, saranno ripercorse alcune delle esperienze più importanti e significative della vita politica italiana, dalla proposta del "compromesso storico", teorizzato su Rinascita nel dicembre 1973 dopo i fatti del Cile, al rapimento e uccisione di Aldo Moro, dall'austerità come strumento di trasformazione delle relazioni tra gli esseri umani alla centralità della "questione morale".
Mercoledì, nel giorno dell’anniversario, sempre su Rai Storia andrà in onda alle 20.50 e 23.30 (in replica venerdì 13 giugno alle 22.30, e sabato 14 giugno alle 21.30), "La voce di Berlinguer". Presentato all'ultimo Festival del Cinema di Venezia, il  film documentario di Mario Sesti e Teho Teardo, ripropone non solo la personalità e il pensiero di uno dei leader politici dell'Italia contemporanea più amati e stimati di sempre, ma anche una riflessione sui luoghi e i corpi della scena politica italiana. Sull'audio del discorso di chiusura del Festival Nazionale dell'Unita' nel 1981, a Torino, scorrono le immagini delle folle oceaniche che hanno vissuto le piazze del paese dal dopoguerra fino agli anni '70, insieme ai filmini amatoriali di manifestazioni, comizi, raduni, volti in ascolto. La voce di Berlinguer affronta temi quali la ricerca della felicità, le riflessioni sul miglior modello di sviluppo e la questione morale, con la forza e l'autorevolezza di un pensiero lontano dal vuoto di idee del dibattito pubblico odierno. La programmazione di Rai Storia dedicata al racconto di questi trent’anni, si conclude giovedì 12 giugno alle 19.20 ( in replica fino a domenica 15 giugno) con il cortometraggio “Enrico Berlinguer 1984-2014”, un percorso tra le parole dell’uomo politico nei suoi  dodici anni alla segreteria del PCI, cominciata il 17 marzo 1972 al XIII Congresso a Milano e terminata con la sua prematura scomparsa, alla vigilia delle elezioni per il Parlamento Europeo del 1984.
Si tratta di una selezione di brani estrapolati da Tribune politiche, interviste in studio - come Ring del 25 ottobre 1976, intervistato da tutti i giornalisti del neonato Tg2  - e dichiarazioni ai microfoni dei Tg Rai. Tra i brani presenti: l'intervento alla Camera dei Deputati la mattina del 16 marzo 1978, appena appresa la notizia del rapimento di Aldo Moro e dell'uccisione della scorta; le toccanti immagini di Berlinguer al funerale delle vittime di Piazza della Loggia a Brescia, il 31 maggio 1974, e nelle zone terremotate del Friuli, dopo il sisma del 6 maggio 1976; la commemorazione di Pio La Torre, dirigente PCI vittima di mafia, che Berlinguer pronuncia a Palermo il 2 maggio 1982. Sono parole estrapolate dall’immenso patrimonio dell'archivio Rai e selezionate per tematiche: l’austerità, il pacifismo, la lotta alla mafia e al terrorismo, l’Europa, il dialogo tra le forze democratiche. Parole di ieri che suonano ancora attuali. Il filmato sarà proiettato in anteprima nel corso della Commemorazione Ufficiale che si terrà alla Camera dei Deputati il 12 giugno.
Mercoledì 11 giugno, su Rai1 alle 23.20, anche “Porta a porta” dedicherà una parte della puntata al XXX° anniversario della morte di Berlinguer con ospiti in studio e filmati di repertorio. Tra le testimonianze proposte da Bruno Vespa, quelle di Alfredo Reichlin, Achille Occhetto, Fabrizio Cicchitto, Paolo Cirino Pomicino.     
Tutte le Testate Rai dedicheranno un’ampia  copertura informativa alla ricorrenza, a partire da martedì 10 giugno.

RAI1: SPECIALE TECHETECHETE' SUL CALCIO

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TecheTechete’ speciale sul calcio, sarà un viaggio nel pallone lungo 60 anni: tutte le gag, le canzoni, le emozioni che i telespettatori italiani hanno vissuto dall’avvento della televisione in merito allo sport più popolare. L’appuntamento, in prima serata su Rai1 è fissato per mercoledì 11 giugno alle 20.30. Alla vigilia dei mondiali di calcio, il fortunato programma di Rai1 che trasforma le immagini di repertorio  in percorsi logici di intrattenimento,  proporrà uno speciale interamente dedicato al calcio: dalle tradizionali  domeniche allo stadio alle grandi avventure in Azzurro,  dalla moviola alla schedina,  con tutti i volti e “i piedi”  dei campioni di questo sport che sono transitati sui nostri teleschermi  dal 1954 ad oggi.  Il calcio ha ispirato in questi 60  anni la vena comica e musicale di tanti artisti: si potranno rivedere  tutte quelle scenette, le parodie  e si riascolteranno quelle canzoni. Uno speciale che intreccerà comicità e attualità d’epoca, profili di atleti, di arbitri, di telecronisti, di tanti addetti ai lavori in un gioco della  memoria assieme esilarante e commovente, esaltante e toccante.

RAI2: IN PRIMA TV L'IMMORTALE CON JEAN RENO

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In prima visione tv Rai2 trasmette mercoledì 11 giugno il film drammatico "L'immortale" con Jean Reno. Il tradimento. Nel mondo della malavita, può portare a laceranti contraddizioni, terremoti di equilibri, feroci rese dei conti.
Nell'adattamento di una parte dell'omonimo romanzo di Franz-Olivier Giesbert, il regista Richard Berry ha costruito un'esistenza, mosaico di elementi tratti da una personale ricerca su realtà delinquenziali.
Come indicano i flashback, tutto ha inizio nell'adolescenza di tre amici che, stringendo tra loro un patto d'onore, entrano nelle organizzazioni d'affari illegali, assassine, che contano. Uno di essi punta sul traffico di stupefacenti, stringe legami con importanti esponenti politici e diventa nemico non dichiarato di quello più carismatico, ignaro e rimasto invece legato alla criminalità vecchio stampo, deciso a ritirarsi dalla scena per dedicarsi alla famiglia.
Quest'ultimo non considera però il monito d'insegnamento secondo il quale gli spargimenti di sangue avviano delle spirali infinite che non permettono di cambiar vita. Quindi, sopravvissuto incredibilmente ad un'esecuzione, inizia una lenta e inesorabile vendetta solitaria. A viso aperto, a differenza dei suoi carnefici. Tirando in ballo Marsiglia con l'ambientazione, attori locali nei ruoli minori, il meglio del film sta nel confronto a tre che coinvolge anche una poliziotta a cui è stato ucciso il marito-collega, mentre le altre due possenti figure protagoniste si devono a Jean Reno e soprattutto Kad Merad, che delinea un personaggio complesso, simpatico quanto minaccioso, impulsivo e pazzo incontrollabile.

RAI3: CHI L'HA VISTO E LA STORIA DI CONCETTA CONIGLIARO

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Nella puntata di "Chi l’ha visto?", in onda mercoledì 11 giugno alle 21.05 su Rai3, è  stato Salvatore Maniscalco a far ritrovare ai carabinieri i resti bruciati della moglie, portandoli sul luogo della distruzione del cadavere. In un primo momento aveva detto che era scomparsa volontariamente. Dopo il drammatico appello dei familiari  della donna a “Chi l’ha visto?”, l’uomo è stato interrogato. 
Il pm  ha poi disposto il fermo di Maniscalco con l'accusa di omicidio aggravato e distruzione di cadavere.  L’uomo è sospettato di avere ucciso la moglie Concetta Conigliaro, dalla quale era separato da alcuni mesi, e di averne bruciato il corpo.
Concetta, 27 anni e madre di due bambine, era scomparsa dal 9 aprile. Alcuni giorni fa era stato fatto trovare un sacco contenente frammenti ossei con un giubbino rosso, mostrato nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?” e riconosciuto dai parenti come quello della donna . I carabinieri hanno trovato, in un magazzino nelle campagne di San Giuseppe Jato, frammenti ossei attribuiti alla  vittima.
“Chi l’ha visto?” continua ad occuparsene. 
Gli spettatori più affezionati hanno la possibilità di assistere in diretta  prenotandosi attraverso il numero 06.8262 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica8262@rai.it.

RAI5: L’ODISSEA CON TERESA MANNINO

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Va in onda dal teatro Politeama di Genova su Rai5 il poema epico più amato dai lettori di tutti i tempi. Mercoledì 11 giugno alle 21.15 la quarta puntata del ciclo "L'Odissea" con “Le sirene, Scilla e Cariddi”. È l'ironia della comica siciliana Teresa Mannino a raccontarci l’incontro di Odisseo con le sirene e i due orrendi mostri marini Scilla e Cariddi. Odisseo sa che ascoltare il canto delle sirene significa morte. Lo salverà ancora una volta un astuto stratagemma: mette della cera nelle orecchie dei suoi marinai e si fa legare all’albero della nave, dove riuscirà a resistere a quel richiamo.

RADIO2: I MONDIALI DI CALCIO SU RADIO2

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Dal 12 giugno doppio appuntamento quotidiano con l’edizione ‘calcistico-carioca’ di  Un Giorno da Pecora,  a cui si aggiungeranno le versioni ‘mondiali’ dei programmi cult Caterpillar AM e Decanter Radio2
Dalle elezioni Europee ai Mondiali di calcio. Dal 12 giugno l’Anziano Sabelli Fioretti e il Simpatico Lauro si trasformeranno in ‘bomber’ di razza e ‘scenderanno in campo’ con ‘Un Giorno da Pecorao Mundiao’, versione calcistico-carioca del programma cult ‘Un Giorno da Pecora’, che con un doppio appuntamento quotidiano racconterà su Rai Radio2, in modo ironico e divertente, i Mondiali di calcio di Brasile 2014. Con loro, ad arricchire la proposta ‘mondiale’ di Radio2 ci saranno Filippo Solibello, Natasha Lusenti, Marco Ardegmani e Cinzia Poli con Caterpillar AM, e i maestri del gusto Fede e Tinto, con una versione molto particolare di Decanter Radio2.
“Dal 12 giugno non solo non lasciamo ma anzi raddoppiamo: con ‘Un Giorno da Pecorao Mundiao’, infatti, andremo in onda con due puntate quotidiane. La prima, nel nostro orario tradizionale, nella quale faremo il punto della giornata calcistica, e la seconda in cui seguiremo la partita del giorno trasmessa dalla Rai”, spiegano Sabelli Fioretti e Lauro. Che tipo di ‘radiocronache’ dovranno aspettarsi gli ascoltatori? “Ovviamente le radiocronache le faremo a modo nostro: con un politico in studio nella inedita veste di ‘prima voce’ e col meglio degli ospiti della cultura e dello spettacolo che lo coadiuveranno con il loro ‘commento tecnico’.Oltre che sulle frequenze di Radio2, ‘Un Giorno da Pecorao Mundiao’ sarà raccontato in modo crossmediale: ogni puntata  verrà trasmessa in streaming video sul web (cliccando sul sito ungiornodapecora.rai.it), e raccontata in diretta attraverso un live sugli account Twitter e Facebook del programma. Il programma Un giorno da Pecorao Mundiao è a cura di Cecilia Di Gennaro, la regia è di Fabrizio Libonati, in redazione Filippo Rossi, Laura Zullo, Federica Usai, Davide Campione, Andrea Corbo.Anche Decanter Radio2 seguirà le partite dei Mondiali di Brasile 2014: Fede e Tinto racconteranno i profumi e i sapori delle tradizioni culinarie dei Paesi in gara. Una vera e propria sfida nella sfida: prima di scendere in campo le nazionali si affronteranno a tavola a colpi di prodotti e ricette tipiche. A decretare il vincitore di ogni match culinario saranno gli stessi ascoltatori che potranno esprimere la loro preferenza sulla community facebook Decanter.
Schierare Balotelli o Cassano? Difesa a tre o catenaccio? Tifare Brasile o Argentina? Guardare i mondiali in jeans o in pigiama?  Rispondere a questi e ad altri dilemmi ‘mondiali’ costituirà da giovedì 12 giugno la missione di Caterpillar AM, il morning show di Rai Radio2, in onda dalle 6.00 alle 7.30 e condotto da Filippo Solibello, Natascha Lusenti, Marco Ardemagni e Cinzia Poli. Dal 12 giugno, infatti, Caterpillar AM, grazie all’orario di messa in onda, sarà la prima arena mediatica quotidiana ad occuparsi delle gare di Brasile 2014, che si svolgeranno, per noi italiani, soprattutto nel corso della sera e della notte. Gli ascoltatori di Rai Radio2 e i telespettatori di Rainews e Rai3, con cui Caterpillar AM si collegherà per tre volte durante ogni puntata, nel corso di uno spazio chiamato ‘Casa Caterpillar’, troveranno pane per i loro denti, in un infuocato dibattito in diretta in contemporanea alla radio e alla TV, a sottolineare la forte sinergia tra tutti i media Rai.
A Filippo Solibello, Natascha Lusenti, Marco Ardemagni e Cinzia Poli, si uniranno altri ospiti, a cominciare dagli Stadio, che hanno regalato al programma una sigla dalla storia nobilissima: la nuova canzone inedita, dal titolo “L'ala tornante”. Il testo del brano è del poeta bolognese Roberto Roversi, scomparso nel 2012, e autore dei testi di alcune delle più celebri canzoni di Lucio Dalla, mentre la musica è del leader degli Stadio, Gaetano Curreri e di Saverio Grandi. E poi un mondiale non è mondiale senza Paolo Rossi. Sarà infatti il comico milanese a offrire le sue perle di quotidiane di umorismo, approfittando della sua omonimia con l'eroe del Madrid 1982.  Regia di Sabrina Tinelli, in redazione Giada Messetti, al controllo del web e dei social network Laura Carcano.

RAI3: RIPARTE DOC3 CON UNO DI NOI, SOCRATES

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Ritorna il grande documentario in TV con la stagione 2014 di DOC3. La nuova serie andrà in onda in seconda serata su Rai3 dal'11 giugno al 3 settembre e presenterà tredici tra i migliori documentari della stagione, tutti di respiro internazionale.
Documentari d’autore da tutti i paesi del mondo: il Brasile di Socrates,  l'India dove la violenza sulle donne sta diventando un problema enorme, le soap-opera turche che stanno cambiando dall'interno il mondo arabo, l'Etiopia degli altopiani dove il sogno dei ragazzi non è diventare calciatore ma vincere i 10.000 metri alle Olimpiadi, l'Egitto della rivoluzione fallita. Storie inedite italiane, come le storie dei nostri immigrati in Cina, l'inferno dei Centri di Identificazione ed Espulsione e dei manicomi criminali, i famigerati OPG, Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il problema della droga fra i più giovani.  Mercoledì 11 giugno alle 23.15 su Rai3 alla vigilia dei Mondiali di Calcio DOC3 va in Brasile e ci va con una grande firma del cinema italiano.
Mimmo Calopresti racconta Uno di noi, Socrates la storia di Socrates, campione del calcio brasiliano e italiano. Laureato in medicina e molto sensibile ai temi sociali e politici, Socrates diede vita tra il 1982 e il 1983 alla famosa Democrazia Corinthiana, dove di fatto giocatori e allenatore autogestivano la squadra di San Paulo del Corinthians, scavalcando presidente e dirigenti. Nonostante tutti i luoghi comuni del calcio che vedono in un uomo forte e in un allenatore condottiero una delle formule più efficaci, la Democrazia Corinthiana non solo fu un modello vincente,  ma andò oltre i limiti dello stadio e del calcio,  perché in quel periodo il Brasile - appena uscito da una lunghissima dittatura militare - chiedeva la democrazia. Finita la carriera di calciatore, Socrates  riprenderà la sua professione di medico e si avvicinerà all’attività politica fino alla sua morte, avvenuta nel dicembre 2011.

DELL'UTRI: DIA GLI SEQUESTRA «CONSISTENTE SOMMA» DENARO

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E anche telefoni cellulari e agende - ROMA, 13 giugno 2014 - In esecuzione di un provvedimento della Procura Generale di Palermo, la Dia - secondo quanto apprende l'ANSA - ha sequestrato a Marcello Dell'Utri, all'aeroporto di Fiumicino, una «consistente somma» di denaro, alcuni telefoni cellulari e alcune agende.
Su disposizione della Procura Generale, che aveva disposto il sequestro di «cose relative al reato» per il quale è stato condannato, Marcello Dell'Utri, una volta atterrato a Fiumicino, è stato sottoposto negli uffici della Polaria a perquisizione personale da ufficiali della Dia giunti da Palermo. Sono stati anche perquisiti i suoi bagagli. Durante le perquisizioni sono stati trovati la «consistente somma» di denaro, i telefoni cellulari e alcune agende che gli uomini della Dia, in esecuzione del provvedimento dell'autorità giudiziaria, hanno sottoposto a sequestro. 

MONDIALI: MERKEL VOLA IN BRASILE PER ESORDIO GERMANIA

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BERLINO, 13 giugno 2014 - È notoriamente tifosa, Angela Merkel, e per l'esordio della nazionale tedesca ai mondiali 2014 volerà in Brasile, nel weekend. La cancelliera partirà domenica, secondo quanto ha reso noto oggi il portavoce Steffen Seibert, per assistere alla partita della Germania, in programma lunedì, contro il Portogallo, a Salvador da Bahia. Merkel sarà accolta dalla presidente brasiliana Dilma Roussef, che l'ha invitata per l'occasione, con gli onori di Stato.

OPERAZIONE CIRELLO - PALMI. SGOMINATO DALLA POLIZIA UN AGGUERRITO GRUPPO CRIMINALE DEDITO ALLO SPACCIO DI STUPEFACENTI

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 Palmi (Reggio Calabria) 13 giugno 2014 - Nella mattinata odierna, agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Palmi, coadiuvati da personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, dei Commissariati di Gioia Tauro, Siderno, Taurianova, Cittanova, Polistena, Villa San Giovanni, Condofuri, Bovalino e del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria”, con il supporto di unità cinofile e di un elicottero del V Reparto Volo di Reggio Calabria, hanno eseguito unordinanza di applicazione di misura cautelare emessa in data 10 giugno 2014 dal G.I.P. del Tribunale di Palmi Dott. Paolo RAMONDINO, su richiesta dei P.M. Giulia PANTANO e Salvatore DOLCE della Procura della Repubblica di Palmi, a carico di 18 individui ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso, dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto abusivo di armi.

I soggetti tratti in arresto sono:
1.                  AGOSTINO Alessandro, di anni 29, di Marina di Gioiosa Ionica, pluripregiudicato, già sorvegliato speciale di P.S.;
2.                ANANIA Antonino, di anni 44, di Palmi;
3.                BARBERA Francesco, di anni 43, di Rizziconi, pluripregiudicato, già Sorvegliato Speciale di P.S.;
4.                BRUZZESE Giuseppe, di anni 46, di Laureana di Borrello;
5.                 BRUZZESE Michele, di anni 21, di Laureana di Borrello;
6.                CALARCO Francesco, di anni 29, di Rizziconi; 
7.                 CALIMERA Rita, di anni 57, di Rosarno;
8.                CARATOZZOLO Cristian, di anni 23, di Palmi;
9.                FERA Francesco Giuseppe, di anni 50, di Reggio Calabria;
10.            GERACE Giovanni, di anni 33, di Rosarno, pluripregiudicato;
11.              LUCCI Giuseppe, di anni 27, di Rizziconi;
12.            PANETTA Salvatore, di anni 31 di Marina di Gioiosa Ionica, pluripregiudicato;
13.            SERAFINO Antonella, di anni 35, di Cittanova;
14.            TASSONE Giuseppe, di anni 33, di Laureana di Borrello;
15.             TROPEANO Rocco, di anni 28, di Castellace di Oppido Mamertina;
16.            VALENZISI Domenico, di anni 67, di Rosarno, pluripregiudicato;
17.             VALENZISI Giuseppe, di anni 36, di Rosarno, pluripregiudicato;
18.            ZANNINO Cosimo, di anni 53, di Marina di Gioiosa Jonica,





















Dei predetti AGOSTINO Alessandro, BARBERA Francesco, BRUZZESE Giuseppe, FERA Francesco Giuseppe,GERACE Giovanni, LUCCI Giuseppe, PANETTA Salvatore, TROPEANO Rocco VALENZISI Giuseppe sono destinatari di custodia cautelare in carcere mentre ANANIA Antonino, BRUZZESE Michele, CALARCO Francesco, CALIMERA Rita,CARATOZZOLO Cristian, SERAFINO Antonella, TASSONE Giuseppe, VALENZISI Domenico, ZANNINO Cosimo sono invece sono stati attinti da ordinanza di custodia agli arresti domiciliari.
Le indagini, condotte sotto il coordinamento del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Palmi Dott. Giuseppe CREAZZO, hanno accertato che i soggetti coinvolti operavano su tutto il territorio della provincia reggina, ma principalmente a Rosarno, Marina di Gioiosa Jonica, Laureana di Borrello e Rizziconi e i consumatori/acquirenti per rifornirsi di stupefacente provenivano da tutta la Calabria.
Alcuni dei soggetti oggi tratti in arresto (AGOSTINO Alessandro, PANETTA Salvatore, VALENZISI Domenico e VALENZISI Giuseppe) agli atti di questo Ufficio risultano contigui alle cosche di ‘ndrangheta dei PESCE di Rosarno e dei MAZZAFERRO di Marina di Gioiosa Jonica, cosche tradizionalmente coinvolte in attività di traffico di grandi quantità di stupefacenti.
Durante le indagini, iniziate nel 2010, è stata ricostruita la filiera dello spaccio dai consumatori/assuntori passando per gli spacciatori locali fino ad arrivare agli spacciatori/rifornitori di maggiori quantità.
Lo stupefacente a disposizione dell’organizzazione era costituito da cocaina, eroina e canapa indiana e nel corso dell’attività sono stati effettuati diversi sequestri di stupefacente.
Dopo le formalità di rito i destinatari delle misure cautelari in carcere sono stati associati alle case circondariali di Palmi, Locri e Reggio Calabria.


Reggio Calabria, 13 giugno 2014

REGGIO CALABRIA. Tribunale per il riesame: domiciliari all'ex ministro Claudio Scajola mentre Chiara Rizzo resta in carcere

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Chiara Rizzo
REGGIO CALABRIA 13 giugno 2014. Il Tribunale per il riesame ha concesso gli arresti domiciliari all'ex ministro Claudio Scajola mentre ha rigettato il ricorso di Chiara Rizzo, inoltrato dagli avvocati Carlo Biondi e Bonaventura Candito. La donna quindi dovrà rimanere nel carcere reggino di Arghillà dove ha saputo della notizia da uno dei suoi avvocati, Bonaventura Candido. 

Scajola, dopo che il provvedimento sarà notificato al carcere romano di Regina Coeli, dove è detenuto dall'8 maggio, sarà portato nella sua casa di Imperia. «Si tratta di una decisione che ci lascia sconcertati e addolorati per la reiezione della nostra istanza e dei chiarimenti forniti dalla nostra assistita». 

È questa la reazione degli avvocati Carlo Biondi e Bonaventura Candido, difensori di Chiara Rizzo alla decisione del Tribunale per il riesame. 

«La motivazione della decisione - proseguono i legali - ci è ancora ignota ma, se essa fosse dipesa dalla accettazione delle tesi del pm che la ha, in fase di udienza, mutato l'originale imputazione, allora la decisione del Riesame apparirebbe ancora più gravatoria rispetto anche alle decisioni assunte nei confronti di altri indagati. È a chiunque evidente come, inspiegabilmente, nell'ambito dello stesso procedimento, siano stati adottati due pesi e due misure, essendo del tutto ingiustificato e difficilmente accettabile che alla signora Chiara Rizzo sia stata applicata la misura più gravemente afflittiva. In ogni caso - concludono Biondi e Candido - ricorreremo alla Corte Suprema di Cassazione non appena saranno depositate le motivazioni».

Il passo indietro di Orsoni, si dimette e attacca il PD

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Orsoni si dimette e attacca il Pd
Il sindaco di Venezia annuncia le sue dimissioni e revoca la giunta. Parole dure contro i vertici del partito: "Grande amarezza, ma ho sempre operato nell'interesse della città"

Venezia 13 giugno 2014 - Non poteva andare diversamente considerando il rumore che lo scandalo Mose ha riscosso in tutta Italia. Giorgio Orsoni si è dimesso da sindaco di Venezia. Lascia criticando i vertici del Partito democratico, attacca il presidente del Consiglio che, secondo Orsoni, si è rivolto a lui con eccessiva superficialità. Parole dure per chi solo qualche ora prima del passo indietro aveva chiesto la sua testa.  

Lasciato solo. Quella di oggi è una "conclusione amara". A dirlo è lui stesso nella conferenza stampa in cui ha revocato anche la giunta. "Ho constatato che non c'è quella compattezza che mi era stata preannunciata per le cose urgenti da fare per la città e per questo ho voluto dare un segno chiaro della mia lontananza dalla politica e che si è concretizzato con la revoca della giunta, che vuole solo significare che e venuto meno il rapporto tra la mia persona e la politica che mi ha sostenuto fino ad ora". "E' un gesto solo politico, con una chiara pesa di distanza dalla politica". Sono certo di aver sempre lavorato per il bene della città", ha aggiunto, ribadendo un concetto già espresso ieri. Orsoni ha spiegato che le dimissioni saranno effettive tra 20 giorni ma che "potrebbero diventarlo prima a seconda degli eventi". L'ormai ex sindaco ha parlato di "conclusioni molto amare" dopo gli incontri di ieri con maggioranza e opposizione e di "gesti ipocriti anche da parte di persone che sostenevano le mia maggioranza". "Ho dovuto constatare - ha aggiunto - che non c'era la compattezza che mi era stata preannunciata per il da farsi per le cose urgenti". Orsoni ha quindi concluso dicendo di aver "voluto dare un segno chiaro della mia lontananza dalla politica".

Scaricato. Il sindaco di Venezia si è dimesso dopo quella che in molti hanno definito una scomunica da parte del Pd. "Siamo umanamente dispiaciuti per la condizione in cui si trova Giorgio Orsoni", avevano affermato in una nota Debora Serracchiani, vice segretario nazionale Pd e governatore del Friuli Venezia Giulia e Roger De Menech, segretario regionale del Pd Veneto, "ma dopo quanto accaduto ieri, e a seguito di un approfondito confronto con i segretari cittadino, provinciale e regionale del Pd, abbiamo maturato la convinzione che non vi siano le condizioni perché prosegua nel suo mandato di sindaco di Venezia". "Invitiamo quindi Orsoni a riflettere sull'opportunità nell'interesse dei cittadini di Venezia e per la città stessa di offrire le sue dimissioni". "Siamo convinti, inoltre, che non si debba disperdere quanto di buono il Pd di Venezia e tanti bravi amministratori hanno fatto e stanno facendo per la città. Per questo e per la necessaria chiarezza indispensabile in simili frangenti riteniamo che lo stesso Orsoni saprà dare prova di grande responsabilità".

Interrogato. Ieri mattina era tornato in libertà, patteggiando una pena di 4 mesi e una multa di 15mila euro nell'ambito dell'inchiesta sul Mose. Secondo quanto si apprende, avrebbe ammesso davanti ai pm ncilotto e Buccini l'esistenza dei finanziamenti illeciti. Inoltre avrebbe raccontato ai magistrati che furono i vertici del Pd veneziano Davide Zoggia (presidente della Provincia di Venezia dal 2004 al 2009 e ora deputato) e Michele Mognato a spingerlo da Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova, a chiedere soldi per la campagna elettorale.

Il sistema MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico)

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Il sistema MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte è costituito da schiere di paratoie mobili a scomparsa poste alle bocche di porto (i varchi che collegano la laguna con il mare e attraverso i quali si svolge il flusso e riflusso della marea) di Lido, di Malamocco e di Chioggia, in grado di isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal Mare Adriatico durante gli eventi di alta marea. Il Mose, insieme ad altri interventi come il rinforzo dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e la riqualificazione della laguna, garantirà, presumibilmente, la difesa di Venezia e della laguna da tutte le acque alte, compresi gli eventi estremi: è stato progettato per proteggere Venezia e la laguna da maree fino a 3 metri e attualmente la sua entrata in funzione è prevista per maree superiori a 110 cm[1]. L’esecuzione dei lavori è affidata al Consorzio Venezia Nuova[2] che opera per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato alle Acque di Venezia[3]. La realizzazione dell’opera è stata avviata nel 2003 contemporaneamente alle tre bocche di porto lagunari e ha raggiunto un avanzamento pari a circa l'80%[4]. Il 4 giugno 2014 sono scattati 35 arresti e 100 indagati eccellenti tra politici di primo piano e funzionari pubblici, per reati contestati quali creazione di fondi neri, tangenti e false fatture.
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