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Terza edizione della kermesse “Kalabria: suoni e sapori del Mediterraneo” 1-2 Settembre Lingomare Falcomatà

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Un importante momento d'incontro tra i popoli del Mediterraneo con Reggio Calabria che diventa per due sere,  la "culla" della gastronomia, dell'arte, della cultura globale. E' tutto pronto per la terza edizione della kermesse "Kalabria: suoni e sapori del Mediterraneo", ideata dall'associazione culturale "Kabuki" presieduta da Mimmo Porcino e patrocinata dalla Provincia, dalla Regione Calabria in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria. Per due giorni, il 2 e 3 Settembre sul lungomare Falcomatà, i reggini e non solo, potranno degustare i prodotti tipici negli appositi stand aperti al pubblico dalle ore 12 di lunedì prossimo sino alle 24 del martedì, e ascoltare della buona musica con gli spettacoli serali condotti dall'attore Giacomo Battaglia e Alessandra Giulivo.

Ad aprire la serata di giorno 2 Settembre alle ore 21, il noto gruppo etno-pop calabrese Akusma che proporrà un connubio tra antico e moderno, in una produzione di suoni con tecniche elettroniche e strumenti tradizionali quali lira calabrese, organetto, zampogna,  pipita, nonché percussioni, basso elettrico e chitarre. Sul palco poi, Gigi Miseferi e la Band Larga con un travolgente show a ritmo di musica Swing anni '30 e '40 in cui effetto "coinvolgimento" renderà protagonista il pubblico che potrà assistere ad una galleria di brani musicali tra i più simpatici, conosciuti ed orecchiabili, appartenenti all'inestimabile patrimonio mondiale di vere e proprie leggende dello Swing, quali Louis Prima, Fred Buscaglione, Dean Martin, Renato Carosone. E non mancherà la melodia con la cover dei "Modà, i romantici". A concludere la serata il duo di musica latino americana Los Locos composto da Roberto Boribello detto Borillo e Paolo Franchetto. Il 3 invece dopo il cortometraggio "Hakuna Matata" pellicola girata nel carcere di Reggio Calabria e presentata al Parlamento Europeo, si esibiranno Demo Morselli con la big band e Marcello Cirillo. In conclusione la consegna del  premio "Città del Mediterraneo".

"La manifestazione è uno scambio socio-culturale ed artistico, tra Paesi del Mediterraneo – spiega l'organizzatore Porcino – E' importante conoscere usi, costumi e tradizioni popolari degli Stati partecipanti per crescere e migliorarci. Obiettivo primario dell'evento è quello di scoprire non solo i sapori gastronomici, le tradizioni e i suoni dei popoli stranieri la cui cultura è per noi, fonte di arricchimento per lo sviluppo della nostra terra, ma anche un importante momento di unione, fratellanza ed un'opportunità per creare convergenze con i popoli esteri. Questa è una kermesse che vuole legare quindi, la cultura del Mediterraneo alla cultura del sapore, del gusto e delle tradizioni popolari estere".
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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Villa San Giovanni (RC), furto continuato, 27enne in manette.

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L’uomo si era impossessato di due telefoni cellulari in due esercizi commerciali.

Reggio Calabria 31 Agosto 2013. Nella giornata di domenica 29 agosto, personale del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore di Reggio Calabria, dott. Guido Nicolò Longo, ha tratto in arresto, per il reato di furto continuato, A.S classe 1986, pregiudicato.

L’uomo si era impossessato di due telefoni cellulari in due esercizi commerciali. L’arrestato è stato posto in regime degli arresti domiciliari, per come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito per direttissima che si è celebrato ieri con la convalida dell’arresto e l’irrogazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

LITE PER MOTIVI LEGATI ALLO SPACCIO DI DROGA, PREGIUDICATO ACCOLTELLA DUE “RIVALI”: ARRESTATO DAI CARABINIERI.

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COLLEFERRO (RM) 31 Agosto 2013 - I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 44enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, che al culmine di una lite, nata per problematiche  legate all’ambiente dello spaccio di stupefacenti, ha colpito con un coltello da cucina altri due soggetti mandandoli all’ospedale. I due “rivali”, un 42enne originario della provincia di latina ed un 62enne del posto, si sono portati presso gli ospedali di Colleferro e Velletri, dove hanno raccontato versioni diverse, senza mai indicare l’aggressore, a loro ben noto, asserendo di non sapere chi fosse.

Le immediate indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Colleferro hanno consentivano di individuare l’aggressore che è stato rintracciato nei pressi della propria abitazione mentre stava rincasando dopo essersi disfatto dell’arma, un grosso coltello da cucina, che è stato recuperato e sequestrato. Per lui sono scattate immediatamente le manette con la gravissima accusa di tentato omicidio e tradotto al carcere di Velletri.

I due soggetti aggrediti sono stati medicati presso gli ospedali e ricoverati in prognosi riservata per le coltellate ricevute all’addome ed al costato. Ambedue, però,  non sarebbero in pericolo di vita.

Proseguono le indagini dei Carabinieri per capire le esatte dinamiche che hanno portato al grave epilogo, da ricondursi, come detto, a contrasti tra i tre soggetti, tutti gravitanti nel mondo dello spaccio di stupefacenti.


POMEZIA – VENTENNE ARRESTATO PER DROGA DAI CARABINIERI.

POMEZIA (RM) – Dopo gli ultimi arresti degli spacciatori che si fingevano parcheggiatori lungo il litorale di Torvajanica, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia, durante le prime ore di questa mattina, hanno sorpreso nei pressi del centro cittadino, un giovane pregiudicato romano, residente ad Ardea, in possesso di 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e una dose di cocaina. Una più approfondita perquisizione personale permetteva ai militari di rinvenire nello zainetto di C.M. anche un bilancino di precisione, di quelli comunemente usati dai pushers per pesare la sostanza stupefacente, nonché denaro contante, in banconote di diverso taglio, probabilmente frutto di cessioni avvenute immediatamente prima. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

E’ questa l’ennesima operazione di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia, che da sempre pongono grande attenzione alle diverse problematiche di un territorio complesso, come quello del Litorale a sud di Roma.


IV MIGLIO – STALKER AGGREDISCE LA COMPAGNA E  LA INSEGUE FINO NELLA  CASERMA DEI CARABINIERI DOVE LA DONNA SI ERA RIFUGIATA PER DENUNCIARLO. IN MANETTE UN 31ENNE ROMANO.



ROMA – Un cittadino romano di 31 anni, incensurato, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma IV Miglio con l’accusa di atti persecutori. L’uomo, ieri sera, in un appartamento di via Galloro, a IV Miglio, al culmine di un litigio con la compagna, una 27enne romana, con la quale conviveva da dieci mesi, l’ha aggredita, minacciandola e strattonandola violentemente. La donna impaurita è fuggita via, correndo direttamente nella vicina caserma dei Carabinieri per denunciare l’accaduto. Lo stalker, non contento, l’ha inseguita fino all’interno della caserma, tentando di impedirgli di denunciarlo e continuando ad inveire contro di lei e a minacciarla. Immediatamente arrestato dai militari dell’Arma, il 31enne è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo. La donna ha raccontato poi ai Carabinieri che episodi analoghi si erano già verificati nei mesi scorsi e che per ben due volte, a causa delle botte subite, era dovuta ricorrere alle cure mediche in ospedale.

ROMA, ABUSIVISMO COMMERCIALE NEL CENTRO STORICO. 14 VENDITORI ABULANTI ABUSIVI SANZIONATI DAI CARABINIERI. INGENTE QUANTITATIVO DI MERCE SEQUESTRATA.

ROMA – Quattordici venditori ambulanti abusivi di acqua, elicotterini, cappellini, ombrelli, palline, occhiali in azione nel centro storico della Capitale sono stati fermati e contravvenzionati nel corso di un’operazione congiunta dei Carabinieri delle Stazioni Roma San Lorenzo in Lucina e Roma Piazza Farnese e del Comando Roma Piazza Venezia per arginare il fenomeno dell’abusivismo commerciale nei luoghi più frequentati dai turisti nel Tridente. Si tratta di 14 cittadini del Bangladesh, sorpresi a vendere in strada senza la prescritta licenza. Nei loro confronti i Carabinieri hanno fatto scattare le sanzioni amministrative per vendita ambulante abusiva. Oltre al sequestro di numerosi articoli, venduti senza autorizzazione (50 bottigliette d’acqua, 10 elicotterini telecomandanti, 90 cappellini, 45 ombrelli, 200 palline gommose), sono stati recuperati  60 foulard e 70 paia di occhiali delle più note “griffe”, tutte rigorosamente contraffatte, che alcuni venditori abusivi hanno abbandonato in strada per sfuggire ai Carabinieri.      


STAZIONE TERMINI – SFILA LA 24 ORE AD UN PASSEGGERO, CITTADINO MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARABINIERI.

ROMA – Un cittadino marocchino, di 27 anni e già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Scalo Termini con l’accusa di furto aggravato. L’uomo, ieri sera, all’interno della Stazione ferroviaria Termini, approfittando della confusione di viaggiatori in transito, ha sfilato la 24 ore con all’interno effetti personali e 350 euro in denaro contante ad un 43enne italiano. Una pattuglia dei militari dell’Arma ha notato la scena ed è immediatamente intervenuta bloccando il ladro e recuperando la borsa che è stata restituita alla vittima. Il manolesta arrestato è stato accompagnato in caserma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.

Ufficializzati i dati di traffico sul volo per Genova. Volotea partner serio e affidabile per l'Aeroporto dello Stretto

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SOGAS ufficializza i dati di traffico del volo da e per Genova 

VOLOTEA PARTNER SERIO ED AFFIDABILE PER L'AEROPORTO DELLO STRETTO

Dopo il volo per Venezia ottimi risultati anche il collegamento con la città ligure. Oltre 2600 arrivi in soli tre mesi. 




REGGIO CALABRIA - La Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto ufficializza i dati di traffico relativi al collegamento da e per l'Aeroporto di Genova operato dalla compagnia aerea Volotea. Ottenuti in soli tre mesi degli ottimi risultati. Dal 31 maggio al 24 agosto, infatti, i venticinque voli fino ad oggi operati sulla tratta da e per Genova registrano ben 2488 partenze e 2646 arrivi in città. Numeri di tutto rispetto che attestano la tratta attorno ad una media di oltre 100 passeggeri a bordo per ogni volo, equivalenti ad un load factor medio pari a circa l'80%. A tal proposito vale precisare che Volotea utilizza per questo collegamento aeromobili del tipo Boeing 717 con una configurazione a 125 posti. Tutti dati e scelte operative che rappresentano per Sogas una assoluta conferma della serietà e della affidabilità della compagnia Volotea quale partner ideale per l'Aeroporto dello Stretto. 

Attendavamo questo primo positivo riscontro – dichiara il Presidente Sogas Porcino –  già da fine Luglio quando, su iniziativa del Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, abbiamo avuto modo di incontrare a Reggio Calabria l'International Business Development Manager di Volotea, Loredana Tramontano. Dopo due anni avvertivamo, infatti, la necessità di tirare un po' le somme per pianificare nuove iniziative di promozione del territorio provinciale e per programmare insieme eventuali nuovi collegamenti da operare presso lo scalo reggino nel prossimo futuro. 

Proprio in tale occasione (nota bene: anche se ancora non sapevamo delle paradossali intenzioni di Alitalia di sopprimere il volo da e per Torino!) ci veniva manifestata l'intenzione da parte della compagnia di proseguire nel proprio percorso di crescita all'interno dell'Aeroporto dello Stretto. D'altronde – ricorda Porcino – in tale sede fu appunto lo stesso Presidente Raffa ad esortare Volotea per continuare a scommettere sull'Aeroporto dello Stretto. Tale disponibilità per come manifestata ci fa ancora oggi ben sperare. Una collaborazione quella tra Sogas e Volotea – precisa Porcino  - nata proprio grazie all'intuito del Presidente della Provincia, nostro socio di maggioranza, primo fra tutti a scommettere e credere nella bontà dei progetti di espansione della compagnia iberica.  Un accordo perfezionatosi in due successive fasi – prosegue Porcino – una prima in Bit 2011 a Milano, presenti unitamente ai rappresentanti di Volotea e di Sogas anche il Presidente Raffa e l'allora componente della Commissione Trasporti Nino Foti. Anche se la collaborazione prese poi definitivamente le sue prime mosse solo a seguire del successivo incontro svoltosi a Venezia che vide protagonista ancora una volta il Presidente Raffa con l'Amministratore Delegato nonché socio fondatore della compagnia iberica Carlos Muňoz. 

Una presenza quella di Volotea destinata ad espandersi in Calabria. Considerato, ad esempio, che subito dopo l'avvio del collegamento con l'Aeroporto di Venezia, Volotea ebbe subito modo di espandere il proprio raggio di azione anche sugli altri aeroporti calabresi. Fino ad arrivare ai giorni nostri, ai mesi di Aprile e Maggio ultimi scorsi, con la scelta della compagnia iberica di partecipare all'ultimo bando emanato della Regione per l'attivazione di nuove rotte sugli aeroporti calabresi, l'avvenuta aggiudicazione di tali oneri e la conseguente attivazione del collegamento su Genova, un aeroporto che peraltro quotidianamente accoglie buona parte dell'utenza anche del basso Piemonte oltre che della Liguria. Scelta rivelatasi assolutamente positiva. Almeno questo dicono i numeri. Un esempio concreto del fatto che se una compagnia aerea vuole crederci davvero può tranquillamente investire sulle reali potenzialità del bacino di riferimento dell'Aeroporto dello Stretto che, lo ricordo, interessa la città di Reggio Calabria e l'intero territorio provinciale dei suoi 97 comuni nonché la città di Messina, il suo hinterland compreso l'Arcipelago delle Isole Eolie, autentico volano di sviluppo dal punto di vista turistico per l'intera area. Ma questo siamo certi che Volotea lo sappia benissimo tanto che siamo certi continuerà ancora a credere e garantire la sua presenza presso il nostro aeroporto. Mentre altri scappano, lasciando a terra migliaia di passeggeri …


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Luigi Palamara
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L'Assessore Rao sulla prossima apertura della stagione venatoria

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Sulla Apertura Della Stagione Venatoria, L'assessore Rao augura ai Cacciatori Reggini: In Bocca Al Lupo…
E non poteva essere altrimenti… Non tarda ad arrivare, infatti, il caloroso nonché tradizionale "…in bocca al lupo" a tutti i cacciatori reggini da parte dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao. 

Il rispetto delle regole, dell'agricoltura e dell'ambiente costituiscono infatti le condizioni fondamentali per lo sviluppo dell'attività venatoria. Ma questo i cacciatori lo sanno bene. Così l'Assessore Rao rivolgendosi ai cacciatori reggini per l'avvio della nuova stagione venatoria, nella consapevolezza che l'agricoltura e l'ambiente trarranno beneficio dall'equilibrato e rispettoso esercizio dell'attività venatoria.  

Si respira una buona aria – dichiara Rao -  ricca di sinergia e spirito collaborativo tra le varie espressioni dell'associazionismo operanti sul territorio provinciale. Un contesto in riferimento che vede il Settore Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia impegnato di slancio a cercare soluzioni ed imprimere una accelerazione positiva alle politiche di sviluppo del comparto faunistico-venatorio. Ciò fa ben sperare per il proseguo – dopo gli interventi di ripopolamento faunistico effettuati già quest'anno -  della programmazione e realizzazione degli interventi di ricostruzione faunistico-ambientale che dovranno essere effettuati a brevissimo dall'Assessorato alla Caccia in collaborazione con gli Ambiti Territoriali di Caccia.

La caccia apre il primo settembre, esclusivamente per le specie della Tortora e del Colombaccio da appostamento e chiuderà il 30 gennaio 2014. Dal 15 settembre 2013 al 30 gennaio 2014 la caccia sarà consentita per tre giorni la settimana, a scelta del cacciatore, fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, con esclusione del martedì e del venerdì, giorni di silenzio venatorio a norma della legge 157 del 1992. La caccia al cinghiale sarà consentita a decorrere dal 29 settembre fino al 29 dicembre 2013.

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“Il giudice meschino” con Luca Zingaretti e Luisa Ranieri: 'si gira' anche a Gioiosa Ionica.

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Luca Zingaretti durante le riprese a Reggio Calabria.
LA BIRD PRODUCTION DI ALBERTO GATTO COLLABORA NELLE RIPRESE DELLA NUOVA FICTION CON LUCA ZINGARETTI E LUISA RANIERI.

Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) 31 agosto 2013. Ci sarà anche il vecchio carcere di Gioiosa Ionica a ospitare le riprese della miniserie televisiva “Il giudice meschino” per la regia di Carlo Carlei e che vedrà come attori protagonisti Luca Zingaretti e Luisa Ranieri.

La fiction, tratta dal noto romanzo dello scrittore calabrese Mimmo Gangemi, narra di un ex Pm d’assalto che col passare degli anni e dopo qualche delusione professionale (che ha spento ogni sua velleità di cambiare la società e la giustizia per renderle più giuste e più eque), diventa un cinico e disilluso magistrato che vivacchia alla giornata, fin quando la morte violenta di un collega non lo riporterà verso il ritorno ad una dimensione più etica e d’impegno civile.

La scelta del luogo è stata compiuta dalla casa di produzione “Italian International Film”, mentre la
fondazione Calabria Film Commission ha scelto come partner in loco, per curare logistica e fornitura di servizi vari, la Bird Production del regista gioiosano Alberto Gatto.

Una bella soddisfazione per quest’ultimo, alla vigilia del compimento dei primi dieci anni di una carriera
costellata di numerosi riconoscimenti per i vari cortometraggi realizzati e nella quale si è cimentato
anche nei videoclip, nel teatro, nelle arti figurative, in mediometraggi e in un progetto formativo.

Assolutamente entusiasta anche la locale amministrazione comunale che mediante il vicesindaco
Maurizio Zavaglia ha risposto all’invito dell’Italian International Film, sposando in pieno il
progetto e mettendo a disposizione funzionari e maestranze qualificate per l’allestimento del set e
per l’apertura e la chiusura del carcere.

Le riprese dovrebbero iniziare giovedì 5 settembre.

Associazione Culturale BIRD PRODUCTION.

Incidente a Reggio Calabria, 2 i feriti 3 le macchine coinvolte

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Reggio Calabria 31 agosto 2013 - Qualche minuto fa intorno alle 15 nei pressi dello svincolo della bretella, lato monte, 3 autovetture si scontrano tra di loro. Bilancio 2 feriti e danni ingenti alle autovetture. Sul posto la Polizia Stradale e l'ambulanza del 118.

Dettagli e video








Musica contro le mafie a Castiglione Cosentino

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Saranno gli artisti del progetto "Musica contro le mafie" gli ospiti della prima serata del festival "Ad Alto Volume", in programma lunedì 2 settembre alle ore 20.30 a Castiglione Cosentino, sul sagrato della chiesa matrice. L'iniziativa sarà introdotta dai saluti del sindaco Antonio Russo, del direttore artistico Antonello Dieni, del M° Antonella Barbarossa, direttrice del Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia, e di Mariangela Sicilia, presidente della Pro Loco.

<La Musica è sempre stata in prima linea nella lotta alle mafie, ma relegata ad un ruolo di colonna sonora delle lotte di quegli uomini che sono diventati eroi o martiri del nostro tempo.

"Musica contro le mafie", un libro con cd in allegato contenente un contributo letterario di 60 artisti.

La lotta alle mafie è oggi una nuova forma di resistenza, tutti devono esser partecipi per tentare di arginarle. La resistenza si fa "insieme", e con questo libro, abbiamo voluto unire il mondo della musica senza distinzione di generi, provenienza o importanza per urlare il loro dissenso, facendo rumore, perché "La Mafia uccide ed il silenzio pure> spiegano i curatori Gennaro de Rosa e Marco Ambrosi.

<Gli Artisti coinvolti hanno fornito un contributo letterario, non utilizzando la loro "solita" arte ma altre forme di espressione e comunicazione: dalla scrittura alla poesia, dagli aforismi agli slogan.
Una piccola rivoluzione guidata dalla forza dirompente della musica, delle sue parole e dei suoi protagonisti, con l'intento di sensibilizzare e di rendere attuale qualcosa di grave alla quale siamo ormai avvezzi e che permea il sistema Italia.

Una raccolta eterogenea di pensieri, idee, proposte ed impegno sul campo; la Musica Italiana contro le mafie alle quali non ci si deve abituare a rassegnarsi. Un condensato di rabbia, constatazioni, poesia e sentimenti, con tante menti unite verso un unico obiettivo, quello di sensibilizzare attraverso la Cultura, l'arte, l'istruzione, la musica, il senso civico e l'amore per le regole, sottolineando senza retorica o indulgenza il ruolo essenziale della Cultura per prevenire, controllare e cancellare l'opprimente giogo che pesa sulla società.

Siamo sempre più convinti che la mafia sia un «morbo» del quale siamo tutti dei portatori sani – riflettono i curatori del progetto – Gli artisti che hanno aderito a questo progetto lo hanno fatto perché consapevoli del fatto che questo volume di Musica contro le mafie potesse essere una cassetta di primo soccorso, una sorta di blando "integratore", un "integratore culturale"; 'Musica contro le mafie' nasce e vuole continuare a essere un supporto a coloro i quali spendono la loro esistenza in una lotta contro tutto ciò che può racchiudere e rappresentare la parola mafia>. 

Il Libro (con cd allegato) contenente i brani di alcuni degli artisti coinvolti nel progetto, insieme ai contributi degli artisti e alle prefazioni dei due curatori, raccoglie anche gli interventi di Carlo Lucarelli, dell'antropologo Vito Teti e di Don Luigi Ciotti dell'Associazione LIBERA (Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie) alla quale saranno destinati i proventi del volume.

 

31 agosto 2013



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Milano l'assessore Filippo Del Corno, esulta per la nomina del senatore a vita Claudio Abbado

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MILANO, ABBADO SENATORE A VITA. 
Del Corno: "Felice per la nomina di uno dei più grandi musicisti del mondo" 

Milano, 30 agosto 2013 - "Sono felice della nomina a senatore a vita di Claudio Abbado, uno dei piu' grandi musicisti del mondo, nato e cresciuto anche professionalmente a Milano, che ha dato tanto alla nostra città nel suo ruolo di direttore musicale al Teatro alla Scala - ha commentato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Era dal 1950  che un musicista non diventava senatore a vita, sono quindi grato al Presidente Napolitano per il riconoscimento che ha voluto tributare a quest'arte".


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Montebello Jonico (RC) L'insediamento del parroco, don Giovanni Gattuso, operaio della vigna del Signore

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Non c'è soluzione di continuità nella scelta dei cambi di sacerdoti  in provincia di Reggio Calabria. Un super-lavoro per il vicario mons. Antonino Iachino, impegnato globe-trotter, a viaggiare da una parrocchia all'altra per l'investitura ufficiale e per dare annunci alle varie comunità. Stavolta, 18 agosto 2013, meta del vicario della Diocesi di Reggio-Bova, è stata Montebello Jonico. Don Iachino, ha chiesto a tutti  i fedeli, discepoli del Signore, che amano la Parrocchia e che vogliono bene ai Sacerdoti di vivere con fede e con senso di responsabilità questo momento importante. Un  invito ad essere partecipi, in stretta comunione con don Giovanni Gattuso a vivere  questo passaggio importante e significativo; a condividere con amicizia e con senso di gratitudine, la partenza dell'uscente che comunque da un punto di vista pastorale ha preparato il terreno per accogliere con cuore aperto l'arrivo di don Giovanni. C'era anche il vicario zonale ed alcuni preti del circondario 

MONTEBELLO JONICO (RC), IL NUOVO PARROCO ARCIPRETE DON GIOVANNI GATTUSO,  ULTIMO OPERAIO DELLA VIGNA DEL SIGNORE, IN ORDINE DI TEMPO, DI ORIGINI REGGINE, ACCOLTO NELLA CHIESA DELL'ASSUNTA, CON SCENE DI VIVO ENTUSIASMO, DA UNA FOLLA DI FEDELI STRABOCCHEVOLE

Il parroco, rappresenta, nella comunità, un punto di riferimento. Nessuno degl'intervenuti, compreso il professore-giornalista Vincenzo Malacrinò che all'ambone non si è nascosto le difficoltà economiche, la particolare situazione sociale che vive oggi la piccola comunità di Montebello-Masella-Mastropietro; come del resto anche l'intera Calabria. Il che, richiede un impegno quotidiano maggiore da parte delle istituzioni: dialogo, alla cooperazione e all'ascolto, costruendo così una società dove prevale la verità, la concordia, la solidarietà e il rispetto reciproco, quali valori fondamentali del vivere comune. Il massimo delle attenzioni dev'essere rivolto ai nostri giovani, sempre più sfiduciati da una contesto sociale distante a capire le loro esigenze per garantire uno sbocco occupazionale, dopo grandi sacrifici fatti nello studio. Le statistiche, asettiche ed impersonali, bollano proprio la Calabria (con Sicilia e Campania), come la regione con il massimo dei disoccupati, che è poi, il minimo degli occupati 
Domenico Salvatore

MONTEBELLO JONICO (RC)- "Dio Padre, fonte di ogni dono e ministero, Cristo, maestro e pastore delle nostre anime, lo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità, sia con tutti voi. Carissimi, la nostra comunità parrocchiale di Montebello Jonico , riunita nel giorno del Signore [in questo giorno di festa 18 agosto 2013] vive un momento di particolare gioia e solennità, perché riceve dal Vescovo il suo nuovo parroco nella persona del presbitero don Giovanni Gattuso. Nella successione e nella continuità del ministero si esprime l'indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il Vescovo affida una porzione del suo gregge. …"Io credo in Dio, Padre onnipotente, (www.diocesi.torino.it), creatore del cielo e della terra. Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. "
Segue la lettura del decreto di nomina. Invochiamo ora lo Spirito del Signore, perché il parroco e i parrocchiani formino una sola famiglia, riunita nella fede, nella speranza e nella carità. "Figlio carissimo, davanti al popolo affidato alle tue cure rinnova le promesse fatte al momento dell'ordinazione. 

Vuoi esercitare con perseveranza il tuo ufficio come fedele cooperatore dell'ordine dei vescovi nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello Spirito Santo? Sì, lo voglio! Vuoi adempiere degnamente e sapientemente il ministero della parola nella predicazione del Vangelo e nell'insegnamento della fede cattolica? Sì, lo voglio! Vuoi celebrare con devozione e fedeltà i misteri di Cristo, secondo la tradizione della Chiesa, specialmente nel sacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione, a lode di Dio e per la santificazione del popolo cristiano? Sì, lo voglio! Vuoi implorare la divina misericordia per il popolo a te affidato, dedicandoti assiduamente alla preghiera, come ha comandato il Signore? Sì, lo voglio!"…Un fedelissimo, (che si accingeva "a vivere momenti  ricchi di fede e segno di un'esperienza ecclesiale viva e forte; ad esprimere i sentimenti di stima e di affetto dei nostri bambini, dei nostri giovani, degli adulti, degli anziani, dei nostri ammalati, delle nostre famiglie, delle associazioni, di tutti gli operatori pastorali"), sul sagrato, così commentava…"Per vedere folle di fedeli tracimanti ed osannanti, bisogna…insediare un nuovo parroco? ". L'aria di festa si toccava con un dito. I segni di giubilo, gioia, felicità ed euforia, si coglievano al volo. Le mura del paese, erano tappezzate di "Benvenuto don Giovanni, Evviva il nuovo parroco, Gloria a Dio nell'Alto dei Cieli". 

Le campane suonavano a distesa. La Cattedrale si riempiva poco a poco,  di "homines bonae voluntatis",sino al limite della capienza. Stavolta, non c'è il vescovo (oramai 'emerito', Vittorio Mondello dimissionario dal 21 ottobre 2012, per raggiunti limiti di età; sebbene abbia ordinato quasi un centinaio di sacerdoti; l'ultima "infornata", sabato 29 Giugno 2013, compreso don Giovanni Gattuso ). E nemmeno il sindaco. Il Comune di Montebello Jonico, è stato sciolto per mafia e la cosa pubblica viene retta da una terna commissariale sino a nuove elezioni; i commissari, si sono insediati in via Portovegno il 7 maggio 2013 intorno alle 13.30. Nel Comune dell'area grecanica, sciolto per mafia il 24 aprile 2013 dal Consiglio dei Ministri, è giunta la terna composta dal viceprefetto Mario Muccio, in servizio presso il Ministero dell'Interno di Roma, dal viceprefetto Antonio Giaccari, in servizio presso la prefettura di Brindisi e dal dott. Giuseppe Guglielmo Giliberto, funzionario economico finanziario, presso la Prefettura di Catania. Come si ricorderà, Domenica 19 settembre 2010, Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova, nel corso della significativa e ricca celebrazione liturgica presieduta dallo stesso, insediava ufficialmente, sul soglio della parrocchia intitolata a Maria Santissima Assunta, "il nuovo parroco" Don Roberto Aparo originario di Noto e da circa due anni vice parroco alla Chiesa dello Spirito Santo, 

nonché alla parrocchia di S. Gaetano Catanoso; parroco a Montebello e amministratore della parrocchia di Masella. Ad accogliere il nuovo parroco e il Vescovo oltre ai fedeli, scrive Vincenzo Malacrinò, c'era don Carmelo Perrello, sacerdote che ha servito con amore la comunità di Montebello per diversi anni. Un compito impegnativo per il sacerdote, già pronto a dare il meglio di sé e ad avviare ogni attività nelle due parrocchie. Significativa la liturgia preparata per l'insediamento. Durante il saluto da parte della comunità a don Roberto è stata riservata una sorpresa fuori programma: gli sono state consegnate delle chiavi su un cuscino rosso. Non erano però le chiavi del paese ma le chiavi di ogni abitazione e di ogni cuore dei montebellesi. Ringraziato anche don Carmelo Perrello, che ha servito la comunità fino al giorno prima e tutti i preti passati da quella parrocchia incluso chi ora dal cielo guarda il presente". Non ricordiamo bene tutti i parroci che si sono susseguiti nel dopoguerra. A lume di naso... don Domenico Sciarrone a don Rosario Caratozzolo sino a don Gesu Giordano, don Nuccio Cannizzaro e don Pietro Polimeni. Poi, venne don Rosario Marchionibus ed a seguire don Cosimo Latella, don Carmelo Perrello, don Roberto Aparo e don Giovanni Zampaglione. A parte le reggenze di altri parroci, per la verità abbastanza brevi. Scrive ancora Vincenzo Malacrinò sul suo sito…"

La celebrazione è stata ricca di segni forti come la professione di fede da parte di don Roberto davanti alla comunità e la promessa con le mani dentro le mani dell'Arcivescovo.La Chiesa Protopapale dell'Isòdia, oggi Arcipretale della Presentazione era gremita di fedeli. Non c'era più posto a sedere tanto che in diversi stavano fin davanti al portone centrale intendi a vivere ogni passo della liturgia.Forti le parole del Vescovo durante l'omelia il quale ha evidenziato la figura del presbitero così come il suo ministero volto al servizio della Chiesa e di Cristo vero sacerdote. Don Roberto, immerso nell'emozione ha affermato di affidare il suo essere prete a Dio, alla Madonna e a San Gaetano Catanoso, Santo reggino, parroco di Pentidattilo e Economo di Montebello per un periodo limitato, che andò da agosto del 1913 a Novembre dello stesso anno. Presenti alla celebrazione anche il segretario del Vescovo, don Luigi Cannizzo, il cancelliere don Antonello Foderaro, don Pino Sorbara, don Paolo Ielo, don Bruno Cipro, il diacono Rosario Surace, e diversi accoliti istituiti. Presenti le suore di Montebello e di Fossato. Presente il sindaco di Montebello Nino Guarna, il vice sindaco Romeo, l'assessore Crea, il capogruppo dell'opposizione Cuzzucoli, i consiglieri Pedà e Cuzzucoli ed altri ancora. 

Il Coro Polifonico Interparrocchiale dell'Isòdia "don Pietro Polimeni" ha animato la liturgia rendendola ancora più emozionante. Durante l'offertorio, oltre ai diversi doni è stata portata anche una casula regalata dai montebellesi a don Roberto e una stola offerta dal Comune. A conclusione della liturgia tutti i presenti si sono fermati nel salone parrocchiale per festeggiare con il giovane parroco il grande momento di gioia". Il cerimoniale è sempre lo stesso. Con qualche variante, è pacifico! Applausi spontanei, scroscianti, a scena aperta, ha  riscosso, ricevuto e conquistato, il neo-sacerdote dell'Assunta, don Giovanni Gattuso, al termine del suo intervento all'ambone.  Allorquando ha ricordato a se stesso l'applicazione-esercizio delle sette opere di misericordia corporale…Dar da mangiare agli affamati. Dar da bere agli assetati. Vestire gli ignudi. Alloggiare i pellegrini. Visitare gli infermi. Visitare i carcerati. Seppellire i morti.) e delle sette opere di misericordia spirituale…Consigliare i dubbiosi. Insegnare agli ignoranti. Ammonire i peccatori. Consolare gli afflitti. Perdonare le offese. Sopportare pazientemente le persone moleste. Pregare Dio per i vivi e per i morti. Don Giovanni Gattuso, non è parente del capitano del Milan e della nazionale Genna"Rino" Gattuso, oggi, trainer del Palermo, ma sembra avere la stessa grinta e mordente del popolare "Ringhio". Egli dovrà pascere le pecore del Signore; lasciare novantanove pecore al sicuro fra i monti, per andare a cercare la pecorella smarrita. Molto bella e ricca di significato, la presentation del vicario don Iachino, che ha badato più alla sostanza, che alla forma; seppure importante. Ci sono tutti i presupposti, affinchè il sacerdote, "muntebbeddhicianu" possa svolgere ed esercitare il suo ministero sacerdotale relativo ai primi canonici nove anni. Si legge in Matteo…"Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande". Allorquando, scatterà l'opzione per la firma di un secondo mandato; così come prevede il Diritto Canonico. Inizia così,  il cammino d'insieme;   illuminati dallo Spirito Santo; sotto la protezione della Madonna e l'intercessione del patrono della  comunità. Al termine della concelebrazione, è stato offerto un piccolo buffet sul sagrato, lato nord; proprio di fronte al castello dei Piromallo Capece Piscicelli, Conti di Montebello. La frazione capoluogo, che storicamente ha condiviso la denominazione con il comune di Fossato di Calabria, nonostante l'emigrazione, ma non chiamatela esodo o diàspora, rimane il cuore pulsante del Comune stesso. Ogni ciottolo, ogni sasso, trasuda Storia da tutti i pori. Montis Belli, nel 976 invasa da Abu Al Kasam, era nota ai Romani di Cesare Ottaviano Augusto, Cicerone e Pubblio Valerio. Per tutti. Anche per  gl'ignoranti, che hanno i paraocchi come i cavalli. Domenico Salvatore

 


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RIBUNALE ROSSANO, CAPUTO (PDL): "UN PLAUSO AL PRESIDENTE SCOPELLITI PER IL COSTANTE IMPEGNO"

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COMUNICATO I&C - Tribunale Rossano, Caputo (Pdl):
"Un plauso al presidente Scopelliti per il costante impegno"
Il presidente della I° Commissione "Affari Istituzionali" della Regione Calabria Giuseppe Caputo mostra maggiore ottimismo all'indomani del colloquio telefonico intercorso tra il presidente della Giunta regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti e il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri nel corso del quale il Guardasigilli ha espresso fiducia circa il mantenimento in vita del Tribunale di Rossano. Nel sottolineare l'impegno profuso dal Presidente Scopelliti nella battaglia a difesa del Tribunale,  il Consigliere regionale Caputo si sofferma sulla necessità impellente di un ritorno alla politica, pur sottolineando l'indispensabile azione di protesta messa in campo da settori della società civile, utile a tenere alta la tensione. "È la politica – sottolinea il parlamentare regionale – che deve farsi carico dei torti che la città e il territorio hanno subìto dalla decisione di sopprimere il presidio giudiziario rossanese". Per il rappresentante istituzionale è stato commesso un vero e proprio "abuso di ufficio" da parte di chi ha deciso per l'ingiusta chiusura del Palazzo di Giustizia, il cui provvedimento non tiene conto delle difficoltà notevoli circa i costi di riorganizzazione e assestamento di sedi, di uffici e personale, oltre ai disagi derivanti dalla collocazione logistica del Tribunale di Castrovillari (sede accorpante). "Violato il diritto alla mobilità" – rileva Caputo – che mette in risalto le distanze tra le popolazioni della "Sila Greca" e del Basso Jonio con il capoluogo del Pollino. Sottolinea come sia proprio il Tribunale di Rossano, rispetto agli altri tribunali calabresi, ad avere una maggiore distanza dal capoluogo di provincia. Il paradosso del decreto, a tutt'oggi immotivato formalmente, è che si sia preferito lasciare in vita il Tribunale di Paola a soli 20 km dal Palazzo di Giustizia di Cosenza a discapito del presidio di Rossano. La distanza tra Rossano e Castrovillari è di circa 60 km, mentre la distanza tra la maggior parte dei Comuni del Circondario e Castrovillari supera i 100 km.  Tutto questo in un territorio che soffre il sistema precario della viabilità: l'utenza dovrà percorrere la famigerata strada della morte, la statale 106 jonica, nonché l'arteria (unica carreggiata ristretta) che dallo svincolo di Cassano allo Jonio porta a Castrovillari. Un percorso tortuoso che, tra l'altro, non è garantito da mezzi pubblici: non vi è una rete ferroviaria né servizi di autolinee adeguati. Per Caputo si tratta dunque di un provvedimento illegittimo e inaccettabile, perché privo di criteri oggettivi e omogenei. "Non si tiene conto della estensione del territorio (la sola area urbana Corigliano-Rossano conta 80mila abitanti, la terza città della Calabria), del carico di lavoro, del numero degli abitanti, della situazione infrastrutturale, della criminalità organizzata".  Una scelta infondata, quella adottata dal Governo Monti, alla quale si spera che il ministro in carica ponga rimedio al più presto, mentre si ribadisce l'invito, forte, a non abbassare la guardia nella battaglia in atto per la difesa del Tribunale di Rossano e dei diritti di questo territorio.
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La Festa della Poesia, organizzata dall'Anassilaos,

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Reggio Calabria - La Festa della Poesia, organizzata dall'Anassilaos, prosegue sino a domenica 1° settembre, sempre presso il chiostro di San Giorgio al Corso  e sempre dalle ore 20,30. Oggi e domani si svolgerà un  concorso dedicato alla poesia in lingua con assegnazione di Premi ai vincitori. Sarà una giuria "popolare", diversa per ciascuno dei concorsi, e composta da studiosi, critici letterari, poeti, esponenti della società civile e giovani, ad esprimere, con voto palese, mediante palette recanti un numero da sei a dieci, con frazioni, il proprio giudizio insindacabile e a decidere la Poesia d'Estate 2013 in lingua e in vernacolo. 

Nelle serate di sabato e domenica l'Associazione Culturale Anassilaos consegnerà i primi riconoscimenti della 25^ Edizione del Premio Anassilaos di Arte Cultura e Scienze. A Carlo Ernesto Menga il Premio Anassilaos Città di Reggio Calabria per la Cultura; a Giovanni Favasuli, il grande poeta vernacolare calabrese, il Premio Anassilaos alla Carriera; a Maria Gabriella Trapani il Premio Anassilaos per la Poesia in Lingua nazionale per la raccolta "I gatti non portano le scarpe"; a Salvino Nucera il Premio Anassilaos per la Poesia in lingua non nazionale per la raccolta "Anima nel vortice- Spichì sto monòstrofidho" , a Carmelo Loddo, infine, il Premio Anassilaos per la Poesia Opera Prima per la raccolta "In origine". Sarà avviata, inoltre, la 1^edizione del premio Poesia Giovani "Luca Caccamo", intestato al giovane poeta reggino scomparso prematuramente. 

Nel corso di tutte le serate il Chiostro ospiterà un bookshop a cura di Città del Sole edizioni, dove sarà possibile acquistare tutti i libri di poesia al prezzo unico e speciale di 5 euro. Il Circolo culturale Anassilaos, diretto dall'instancabile presidente Stefano Iorfida, si conferma con questa iniziativa, come l'unica Associazione reggina attenta a valorizzare le realtà locali, senza alcuna concessione a spettacolarizzazioni provinciali e autoreferenziali. 

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Rossano: Tribunale, iniziato lo sciopero della fame

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Rossano: Tribunale, iniziato lo sciopero della fame

Questa mattina (sabato 31 agosto), davanti al palazzo di giustizia di Rossano, si è tenuta la conferenza stampa del Comitato pro-tribunale per fare il punto sulla situazione e illustrare i dettagli dello sciopero della fame che l'avvocato Mauro Mitidieri e il rappresentante di "Terra e popolo" Flavio Stasi hanno intrapreso come segno di protesta estrema per dire no al provvedimento del Governo. Dopo le notizie positive di ieri (venerdì 30 agosto) con le dichiarazioni del ministro e quelle del presidente della Regione Peppe Scopelliti che hanno espresso «fiducia» sulla questione Rossano, non si ferma il presidio permanente messo in atto dai manifestanti che – al contrario – vogliono innestare la marcia superiore per ottenere il prima possibile quel correttivo salvezza richiesto e osannato da diverso tempo ormai. Mitidieri e Stasi saranno costantemente monitorati dal dottore Ermanno Marino che ogni pomeriggio, intorno alle 19, redigerà un bollettino medico sulle condizioni di salute dei due.  Ad aprire la conferenza stampa di questa mattina è stato l'addetto stampa del movimento Antonio Salone che, dopo una breve introduzione, ha passato la parola al presidente del Comitato Maurizio Minnicelli che ha fatto un excursus sulle iniziative intraprese fino ad oggi per poi soffermarsi sullo spirito dell'estrema protesta messa in atto da Stasi e Mitidieri. «Abbiamo deciso di alzare il tiro – ha detto – perché bisogna attirare l'attenzione pubblica per l'assurdità che si sta perpetrando nei confronti del nostro tribunale. Non è a rischio – ha sottolineato Minnicelli – solo la presenza fisica del presidio giudiziario ma l'intero indotto che ruota attorno che verrebbe ridimensionato in maniera esorbitante. E inoltre – ha aggiunto – con la cancellazione del tribunale aumenterebbe il grado di disordine e pericolo sociale. E noi, l'intero territorio, non possiamo correre questo rischio. Lo sciopero di Mauro e Flavio – ha concluso il presidente Minnicelli – è il tassello di un'opera più generale finalizzata ad ottenere il correttivo». Presente alla conferenza il sindaco Antoniotti che ha annunciato che non abbandonerà il presidio e se sarà necessario allestirà una scrivania davanti al palazzo di giustizia per adempiere alla faccende che riguardano il Comune. «Lunedì mattina – ha annunciato il primo cittadino – vorrei raggiungere il prefetto di Cosenza per chiedergli di adottare tutto ciò che è di sua competenza». Tra le richieste che Antoniotti avanzerà anche quella di intercedere con il presidente del tribunale di Castrovillari, Caterina Chiaravalloti, affinché rinvii le operazioni di trasloco. E poi punta il dito contro il capo gabinetto del ministero Birritteri, reo di aver azionato la macchina infernale ai danni della città e del comprensorio. «Dobbiamo – ha detto Antoniotti – scongiurare il trasferimento dei nostri uffici almeno per 10 giorni. Io ritengo che la battaglia la possiamo vincere anche in virtù delle dichiarazioni della ministra e del presidente Scopelliti che si sono detti fiduciosi sul caso Rossano». L'avvocato Giuseppe Zumpano ha, invece, ripercorso le fasi che hanno caratterizzato la questione del tribunale di Rossano non risparmiando nomi e artefici "dell'infausto destino" del foro bizantino. Anche per lui il maggiore indiziato resta Birritteri, reo di aver preso in maniera "sciagurata" delle decisioni che non si sono rivelate «positive ed efficienti» per il sistema giustizia. «La giustizia – ha denunciato Zumpano – non risponde a logiche mercantilistiche. Qui c'è in mezzo la tutela per un territorio che, qualora dovesse subire questa perdita, ne risentirebbe in maniera catastrofica». Infine l'avvocato Luigi Pirillo che, dopo aver nuovamente ripreso la questione del carcere e di quanto si potrebbe ripercuotere con la cancellazione del tribunale, ha aggiunto: «Se malauguratamente le cose dovessero crollare non esiteremo a intraprendere qualsiasi tipo di vertenza con il Governo». A dare sostegno alla causa anche il moto club di Rossano e l'associazione "Di-vino club" presenti questa mattina (31 agosto) davanti al palazzo di giustizia.




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Tribunale Rossano, sciopero della fame: primo bollettino medico

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Comunicato Stampa del 31/08/2013

Tribunale Rossano, sciopero della fame: primo bollettino medico

Diramato in serata il primo bollettino medico da parte del dottor Ermanno Marino, che sta monitorando le condizioni dell'avvocato Mauro Mitidieri e del referente  del movimento "Terra e Popolo" Flavio Stasi i quali, da questa mattina, hanno iniziato lo sciopero della fame. Per il medico, "le condizioni psico-fisiche di ambedue i soggetti sono soddisfacenti  dopo il digiuno annunciato e messo in atto".  




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L’IPOCRISIA HA SEMPRE DELL’IMBECILLITA’ E LA MISERIA UMANA RESTA MERDUME - KITA AMSHU

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L'IPOCRISIA HA SEMPRE DELL'IMBECILLITA' E LA MISERIA UMANA RESTA MERDUME

"Mi viene riferito che io sarei un 'tipo' pericoloso, non affidabile, violento, odioso e coloro che praticano la mia vicinanza dovrebbero starsi attenti perché con me rischiano di compromettersi. C'è una voce che ha megafonato che io sarei stato abbandonato da tutti. Anche le persone più vicine a me, con il tempo, si sono do...vuti ricredere e da me si sono allontanate per ritornare sulla strada dell'avvertenza. Come sempre io non offro la mandibola a questo sussurro perché in questi sussurri c'è il miserabile che si nasconde, l'invidioso, l'irascibile e l'imbecille, ovvero il mediocre che non ha fatto altro che coltivare miserie.



Ma il problema non sta in questo. Il vero problema sta nel fatto che ci sono stati 'personaggi' che si sono prestati, si sono lasciati corrompere, si sono lasciati realmente compromettere. Nella vita nulla si manda a dire. Se si hanno i coglioni si affrontano le persone che vengono considerate pericolose, violente, odiose… L'ipocrisia non è un trucco di un gioco a carte. A carte si gioca e si truccano le carte ma bisogna essere dei geni. Chi è ipocrita e taglia la verità con la falsità e baratta il proprio comportamento con la mancanza di coerenza, restando in un negozio di scarpe per l'uso e l'abuso, rimane alla pari di chi sa solo sussurrare le parole del male. Ma io sono al di là del bene e del male. Perché sono altro.



C'è un punto in tutto questo: nessuno mi ha mai abbandonato. Sono stato io un minuto prima ad allontanarli. Così faccio sempre anche se oggi coltivo le rose del mio giardino e la volontaria solitudine come mi ha insegnato l'uomo che parlava con le tartarughe. Meglio abbandonare un minuto prima chi ti tradirà che lasciarsi tradire un giorno dopo. Non vale il detto guai ai vinti. Ma guai agli ipocriti, ai miseri, agli imbecilli e a tutti quelli che con l'ipocrisia pensano di tirare a campare.



O si vive con la testa alta, con la lealtà, la dignità, l'orgoglio del sorriso o si è delle nullità. Io non ho mai camminato con delle nullità. Nel momento in cui la loro nullità è diventata merdume ho creato una barriera. Forse questo fa male e infastidisce gli imbecilli, il merdume e gli ipocriti. La vita è fatta da chi ha la capacità di comprendere e fare delle scelte forti e da chi è convinto di remare due o tre barche contemporaneamente. Ma c'è sempre un limite a tutto.



Io marinaio di vecchio corso non mi lascio toccare dai marosi e dal vento anche trovandomi in onde di altura: conosco, osservo e vado per il mio mare e so, con i Silenzi Illuminanti, che posso superare anche le tempeste senza falsificare le onde".

KITA AMSHU



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La storia storta della donna di Magdala. Io vivo la mia riccioli biondi e Pietro Paolo e Ponzio sono sul mio cammino ma accolgo l’uomo di Nazaret in fratellanza con Giuda

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La storia storta della donna di Magdala. Io vivo la mia riccioli biondi e Pietro Paolo e Ponzio sono sul mio cammino ma accolgo l'uomo di Nazaret in fratellanza con Giuda
di Pierfranco Bruni
 
 
Aveva lo sguardo dritto. Camminava con passo lento ma deciso. Lo seguiva. C'era ancora un tratto di strada pesante per raggiungere il Calvario. Non aveva il pianto sul viso. Aveva tanto pianto nei giorni precedenti. Camminava con passo lento ma deciso. Si erano incontrati e lui aveva segnato sul terreno un inciso. Non è vero che l'avesse perdonata con un bacio.
Con un bacio si erano innamorati ed erano diventati l'una nell'altro. Lui, di nome Gesù, aveva sfidato tutto il suo popolo, i suoi seguaci, il suo ufficio stampa, le sue segreterie. Aveva semplicemente messo al centro la sua donna. Lei, la donna di Magdala, giovane, per necessità era diventata prostituta ma anche un po'per piacere, aveva visto nell'uomo chiamato Gesù, l'incantatore, il capo di un gregge che poi, come sempre, si sfilaccerà.

Gesù era stato abbandonato, tradito, messo in croce. La donna di Magdala lo aveva seguito sino alla morte, sino alla vita, sino ad ascoltare quelle straordinarie parole che hanno segnato la storia: "Dio mio perché mi hai abbandonato?". Tutto cominciò da qui. O tutto qui si decise. Ma il loro fu amore? In alcune pagine si racconta che lei fu la sua consorte.
Soprattutto un seguace che poi per tre volte lo rinnegò  fu acerrimo nemico della donna di Magdala. Paolo venne dopo. Luca racconta della bellezza di questa donna. Tra le pieghe del detto e non trovato scritto. La donna di Magdala, comunque, era bella con gli occhi azzurri e i biondi capelli.

Ma perché nella mia vita c'è sempre una donna dai biondi capelli. Ma la donna di Magdala non aveva corti capelli con i riccioli. Non aveva il volto d'Angelo. Un viso vissuto e un corpo con gambe robuste e quando si muoveva, pur nei lunghi vestiti, le forme del corpo erano trasparenti. Aveva avuto un vissuto di passioni, e come tutte le donne che si erano donate, portava sul corpo le linee degli amplessi mancati e di un eros tra le pieghe dell'inguine, dei capezzoli, delle cosce.
In trasparenza il suo corpo se pur vissuto portava le linee del vissuto. Gesù e la donna di Magdala si sono amati nella profondità del cuore. La leggenda ha fatto il resto. Ai piedi della croce sul monte del Calvario lei è rimasta sempre fedele. Qualcuno di voi mi tradirà. Disse l'ultima volta l'uomo di Nazaret. E ognuno di loro, i discepoli così detti, fu pronto a smentire. Ma i traditori furono due e coloro che fuggirono nel momento della dura battaglia nel luogo chiamato degli Ulivi non vengono ancora ricordati come fuggiaschi per paura, per timidezza e per viltà.
Le due, le tre donne rimasero oranti. Le due Marie piansero il pianto del perduto  nella lontananza del passato che rigò la storia e che la teologia copiò per farne una dottrina. Ma se la leggenda è diventata passaggio di parole tutti hanno potuto commentare e tutti hanno potuto recitare una versione diversa.
Il Ponzio si lavò le mani non soltanto per un gesto simbolico ma anche perché le sue rughe erano impastate di sabbia e di sangue. Tiberio queste cose le conosceva, Pietro era stato sempre sul filo dei pescatori incalliti che seguono le stelle e la luna e le parole metaforizzate. Giovanni era l'incompreso con la sua ingenuità. Marco ascoltava e scriveva ciò che riteneva meglio opportuno. Matteo mirava a diventare capo ufficio stampa. Ma non ci riuscì. Il posto gli venne usurpato da Luca che era ben raccomandato da Paolo ma poi sapeva scrivere meglio.

L'intellettuale Paolo giunse dopo e con la sua ragione e la sua fede cambiò le carte sul tavolo verde. Il gioco è fatto: a un ceto punto disse. Ma anche lui non mise nell'incastro della storia il fatto che il popolo si conta tra i girondini e i giacobini, tra i guelfi e i ghibellini. Si mise in viaggio per portare la parole dell'uomo di Nazaret. Predicò fino a quando non trovò un grande imperatore che la storia dipinse come il sanguinario. Nerone.

Chi riscriverà la storia romana e la storia successiva si renderà conto che Nerone aveva capito tutto e non sfidava il popolo gregge con l'inganno. Era un poeta e voleva reggere la città recitando versi. Avrebbe dovuto ascoltare di più Seneca invece delle puttane che affollavano il suo palazzo. Pietro è il testimone di tutto ma anche l'esempio di chi conosce le tre imbarcazioni. I romani lo fecero impiccare o gli fecero tagliare la testa. Ora non ricordo. Paolo continuò a recitare la parte dell'intellettuale scrivendo lettere anche a Seneca. Ma anche a Paolo gli fecero rotolare la testa o lo impiccarono. Non ricordo neppure questo destino. Ma non cambia l'avventura.

La donna di Magdala, dopo la morte e la rinascita dell'uomo di Nazaret, cosa fece? Meglio non scoprire, in questo momento, le carte altrimenti verrei perseguitato ma conosco un'altra storia. Lei era molto bella. Ma meno fatale della mia donna dai riccioli biondi.
Caro lettore tu penserai ad una mia magica pazzia. Vero. Non mi fotte più nulla. Si amarono con un fuoco grande l'uomo di Nazaret e la donna di Magdala. Fu vero amore. Come vedi, mio beneficiario dell'inventario, hai ben capito. Sto scrivendo una storia storta su la donna di Magdala. L'unico che si salvò, oltre a mamma Maria, fu Giuda.

Giuda nel mio sguardo resta il vero protagonista di tutta questa leggenda. Poi vennero gli scrivani che rubarono i veri diari e i sacerdoti dettarono le loro regole e le loro leggi. Il mio prossimo viaggio sarà a Gerusalemme. Al ritorno porterò tutti i documenti rimasti sospesi nel vento.
Ma che fine ha fatto la donna di Magdala dopo la partenza del risorto uomo di Nazaret? Sarà il tema del mio prossimo libro perché ho criptato alcune lettere di Filippo e di Giuda, i quali si sono trovati tra le loro carte alcuni appunti della donna di Magdala,  nei quali appunti si narra che un giorno mentre lei e l'uomo di Nazaret facevano l'amore lui si mise ad elencare il progetto del suo  viaggio.

Non dirò il resto. Per oggi termino. La donna dai riccioli biondi e dalle labbra penetranti e viola mi aspetta. Meglio farsi una bella scopata e non pensare più. Non vorrei cedere proprio adesso alle lusinghe ma questa donna mi ha veramente incantato. È bionda, non una bionda liscia. Ha i capelli corti corti. Ha gli occhi penetrati dal vento e penetranti nei miei. Mi cerca con la passione dei suoi sensi.

Mi scrive in un messaggio: "Ho letto i tuoi libri. Sono il viso della malinconia. Ma sai essere erotico e mi giungi in sogno nella notte. Ti scrivo di notte e trovo i tuoi versi nell'alba. Ti prometto. Tutto".

Io rispondo: "Non promettermi nulla. Facciamo l'amore e basta. Tu sei la mia giovinezza, l'eleganza, hai stile e sai amare e non parliamo d'altro".
Lei mi dice: "Aspetto le tue parole al mio risveglio e vorrei fare l'amore con te la notte prima di addormentarmi e al mattino, al mio risveglio".

Caro lettore, la donna dai riccioli biondi non è una fantasia. C'è. Ha i riccioli biondi e gli occhi non più di mare ma di orizzonti infiniti. Basta sfogliare la mia vita e la trovi come un appuntamento fedele. Con lei parlo solo di poesia e di passione. Tutto il superfluo lo lascio a chi sa tradire.
Aveva lo sguardo dritto.  La donna di Magdala. Sembrava una danzatrice di Cartagine. Ma non aveva lo stile di Didone. Era bella. Ma era meno bella della mia donna dai riccioli biondi.
Giuda un giorno mi ha detto: "Mi hanno definito l'uomo che ha tradito. Perché non dicono che per il troppo amore mi sono ucciso?". Qui finisce veramente la mia follia. Chi vorrà credere alla mia follia è libero. Chi vorrà intrecciare pettegolezzi faccia pure. Io invento la vita senza miserie. Sotto la luna e i falò.

Scriverò il destino di Giuda e della donna di Magdala.
Poi con la donna dai riccioli biondi farò l'amore. Solo lei è nella mia vita. Non mi domanda nulla. Mi cerca. Io cercandola ho sconfitto ogni ricordo e non ho nostalgie. Finalmente ho scacciato i fantasmi.

La fantasia è un intreccio inevitabile che allontana la morte e avvicina il tempo. Non ho un ufficio stampa. Non accetto la realtà vivo il sogno.
Ponzio non è riuscito a viverlo con la sua Claudia.
Io me lo invento perché la donna dai riccioli biondi ha capito tutto. A dopo.

Pierfranco Bruni

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Partitella con gli amici e infortuni? Risponde delle lesioni subite dal giocatore il gestore del campo di calcio

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Partitella con gli amici e infortuni? Risponde delle lesioni subite dal giocatore il gestore del campo di calcio se non prova l'adeguatezza della struttura. Solo il caso fortuito può esentare il custode solo se l'evento è imprevedibile o provocato dallo stesso danneggiato

 

L'infortunio per la partitella con gli amici del fine settimana sarà più tutelato dopo la sentenza 19998 del 30 agosto 2013 della Corte di Cassazione? Di certo rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", dovranno prestare più attenzione il gestore o il proprietario del campo di calcio, i quali sono da ritenersi responsabili del danno subito dal giocatore se non provano l'inesistenza del nesso tra cosa ed evento, anche perché solo il caso fortuito può esentare da ogni responsabilità il custode. Nel caso di specie i giudici della sesta sezione civile hanno rigettato il ricorso del gestore di un campo da gioco avverso la decisione della Corte d'appello di L'Aquila che lo ha ritenuto responsabile per le lesioni subite da un giocatore durante una partita di calcetto.


La Suprema Corte, quindi, conferma la decisione della Corte di merito che ha riconosciuto la responsabilità in base all'evidenza del nesso casuale tra la conformazione della cosa (il palo metallico che sorreggeva la struttura del campo da gioco) e l'evento lesivo. In tal senso, gli ermellini hanno rilevato che la responsabilità per le cose in custodia statuita  dall'art. 2051 del codice civile, ha natura oggettiva e necessita, per la sua configurabilità, del mero rapporto eziologico tra cosa ed evento, tale da prescindere dall'accertamento della pericolosità della cosa stessa e da sussistere in relazione a tutti i danni da essa cagionati, sia per la sua intrinseca natura, sia per l'insorgenza in essa di agenti dannosi, essendo esclusa solo dal caso fortuito, sia pure a condizione dell'intervenuta prova del nesso causale tra queste ultime e il danno, ossia del fatto che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa.


In virtù di tale principio, il proprietario o gestore di un campo di gioco è responsabile degli infortuni occorsi agli utenti, ove non dimostri l'inesistenza del nesso di causalità tra la cosa (il campo) e l'evento (l'infortunio), quale può aversi, in un contesto di rigoroso rispetto di eventuali normative esistenti o comunque di una concreta configurazione della cosa in condizioni tali da non essere in grado di nuocere normalmente ai suoi fruitori, nell'eventualità di accadimenti imprevedibili e ascrivibili al fatto del danneggiato stesso, tra i quali una sua imperizia o imprudenza, o di terzi.

 




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Allarme doping. In Germania il possibile scandalo nel calcio professionistico

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Doping. In Germania il possibile scandalo nel calcio professionistico, ai giochi panamericani un pesista di 80 anni pizzicato. Una piaga che non conosce confini né età. 

 

É la piaga dello sport ed ha leggere le più recenti notizie che giungono dal mondo, paia ancora una volta arrivare la conferma che non conosce né confini né età. É il doping.

Mentre in Germania, infatti, pare stia scoppiando lo scandalo doping nel calcio professionistico a seguito della pubblicazione di uno studio del medico Tim Meyer della federazione calcistica tedesca relativo alla stagione 2008/2009 che ha riportato alla ribalta i valori di Epo di alcuni calciatori ben al di sopra della norma, a Colorado Springs in occasione dei giochi Panamericani Master un pesista di 80 anni tondi tondi, tale Don Ramos, é stato pizzicato e squalificato dall'Usada, l'agenzia americana antidoping e non potrà tornare a gareggiare prima del 2015, ossia quando avrà 82 anni.


Quindi, non solo ciclismo e atletica, ma anche il calcio professionistico potrebbe rivelarsi ancora una volta non immune dal fenomeno se i dati sviscerati dal medico della DFB, la federazione tedesca del calcio su uno studio del 2011 relativo ai dati della stagione 2008/09 nei quali 9 calciatori vennero beccati con valori al di sopra della soglia di normalità pari a 17 G/dl di Epo, venissero considerati come nelle altre federazioni sportive, così come la ricerca di prestazioni esagerate da parte di atleti non professionisti e addirittura della terza età. La ricerca delle prestazioni più esasperate ed oltre i propri limiti, un professionismo nel quale vale troppo spesso la regola del "mors tua vita mea", anche se poi alla fine di doping si può morire, il carrierismo, sono tra le cause, per gli esperti, come rilevato da Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". É chiaro, che date le proporzioni e i milioni di soggetti potenzialmente coinvolti, si tratta ancora una volta di guardare al sistema sanzionatorio nello sport professionistico con la massima severità possibile, ma anche di una riforma culturale nella società anche perché é noto che troppo spesso anche tra i dilettanti e gli amatori si ricorre all'aiutino di qualche sostanza proibita con una alterazione delle reali prestazioni e risultati nelle manifestazioni sportive, ma anche con conseguenti gravi rischi per la salute.

 




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Le notizie del giorno 1 settembre 2013

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India: arrestato guru accusato di violenza su minorenne - NEW DELHI, 1 SET - Asaram Bapu, un guru indiano di 72 anni accusato di aver abusato in un ashram (centro di meditazione) di una giovane di 16 anni, e' stato arrestato la notte scorsa ad Indore (India centrale) e trasferito oggi a Iodhpur, dove il reato sarebbe stato commesso. Lo scrive l'agenzia di stampa Pti. Il santone e' stato arrestato dalla stessa polizia di Jodhpur dopo giorni di latitanza resa possibile dalla complicita' di un gran numero di suoi sostenitori che hanno protestato stamani anche davanti all'aeroporto di New Delhi dove Bapu ha fatto scalo. Oggi l'uomo dovra' rispondere alle domande della polizia riguardanti il comportamento tenuto nel suo ashram di Jodhpur nei confronti di una giovanetta che i genitori gli avevano chiesto di curare. Secondo quanto ha denunciato la ragazza con dovizia di particolari il guru si sarebbe abbandonato ad oscenita', chiedendo prestazioni sessuali che sarebbero pero' state rifiutate. Di Bapu le cronache si erano interessate anche oltre otto mesi fa, nell'ambito della vicenda riguardante la violenza da parte di un branco nei confronti di una studentessa a New Delhi che causo' poi la sua morte. In quella occasione il guru sorprese l'opinione pubblica sostenendo che anche la ragazza deceduta ''deve essere considerata colpevole come i suoi aggressori''. ''Non solo le cinque o sei persone che l'hanno aggredita vanno viste come colpevoli'', disse il guru in un discorso in Rajasthan, aggiungendo, infine, che ''anche la vittima deve essere ritenuta responsabile. Avrebbe dovuto prendere il braccio del suo aggressore, chiamarlo fratello, implorandolo di smettere. Avrebbe cosi' salvato la sua dignita' e la sua vita''.
Nucleare:Fukushima,radiazioni a serbatoio 18 volte piu' alto Livello registrato uccide persona esposta in quattro ore - TOKYO, 1 SETT - Il livello di radiazioni nei pressi del serbatoio che contiene acqua contaminata nella centrale giapponese di Fukushima e' 18 volte piu' alto rispetto al 22 agosto, ovvero 1.800 millisievert all'ora. Una quantita' che uccide una persona esposta nel giro di quattro ore. Lo ha annunciato l'operatore Tepco. Il 22 agosto il livello, presso lo stesso serbatoio, era di 100 millisievert/ora. La legge giapponese fissa la soglia massima di esposizione a 50 millisievert/ora per i lavoratori delle centrali. 

OBAMA, PRONTO ATTACCO ALLA SIRIA, MA CHIEDERO' OK CONGRESSO PRESIDENTE USA FORMALIZZA RICHIESTA, OGGI KERRY IN TV Gli Stati Uniti sono pronti ad attaccare la Siria, ma prima il presidente Barack Obama attende l'ok da parte del Congresso, al quale ha chiesto formalmente l'autorizzazione ai raid militari. Voto Capitol Hill dopo 9 settembre. Sostegno di Cameron. Oggi il segretario di Stato John Kerry sara' in tv per spiegare agli americani le ragioni dell'uso della forza in Siria. Assad aspetta l'attacco 'con il dito sul grilletto'. ---. 

BERLUSCONI CI RIPENSA,'NESSUN ULTIMATUM, GOVERNO VADA AVANTI' MA FIRMA REFERENDUM RADICALI E AVVERTE, 'SE CADO IO,ADDIO PD' Cav da Pannella, ok quesiti sulla giustizia. 'Letta? L'ho voluto io, sta facendo cose egregie. Via ministri Pdl se decadenza? Spero di no, ma lo dicono loro... Se Pd sottrae fondatore del partito, assurdo pensare di collaborare'. Torna pallottoliere al Senato. Sonia Alfano: '15 di M5S pronti per governo con Pd'. ---. 

EPIFANI: SU DECADENZA DI BERLUSCONI CI SARA' VOTO COMPATTO SEGRETARIO PD:CAV DECIDA QUELLO CHE VUOLE,NON TEMIAMO RICATTI "Ma quali traditori...Ci sara' un voto compatto". Cosi' il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, ieri sera alla festa di Reggio Emilia parlando della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. "Decida quello che vuole decidere: aspetteremo la sua decisione con serenita' e fermezza, non abbiamo paura delle sue scelte e non temiamo ricatti", ha aggiunto. ---. 

NAPOLITANO FIRMA IL DECRETO IMU, RINVIATO SCONTO ALLE IMPRESE NIENTE IRPEF SULLE SECONDE CASE, 'MAZZATA' SULLE POLIZZE VITA Nuove norme in vigore. Clausola salvaguardia per copertura, se manca gettito aumento accise e acconto Irpef. Capannoni, rinvio a Legge Stabilita'. Dimezzato tetto di detraibilita' polizze vita. Gli immobili per la ricerca scientifica non pagheranno la tassa. Zanonato: 'Il sistema e' in ripresa, verso blocco aumento Iva'. ---. 

SERIE A: NAPOLI E JUVE GIA' IN FUGA, CHIEVO E LAZIO TRAVOLTE OGGI ROMA D'ANTICIPO, POI IN SERALE ALTRI SETTE MATCH Nette vittorie di Juventus e Napoli ieri negli anticipi della seconda giornata di campionato. I partenopei hanno espugnato Verona rifilando un netto 4-2 al Chievo, mentre i bianconeri hanno travolto la Lazio per 4-1, bissando la goleada della supercoppa. L'anticipo di oggi e' Roma-Verona, poi alle 20:45 gli altri sette match: Atalanta-Torino, Bologna-Sampdoria, Catania-Inter, Genoa-Fiorentina, Milan-Cagliari, Sassuolo-Livorno e Udinese-Parma. ---. 

VENEZIA: OGGI IN CONCORSO NUOVO FILM ANIMAZIONE MIYAZAKI ATTESA ANCHE PER PARKLAND, PELLICOLA SU OMICIDIO KENNEDY Attesa oggi al Lido per la proiezione del nuovo lavoro del maestro dell'animazione Hayao Miyazaki che, pero', non dovrebbe essere presente a meno di ripensamenti dell'ultimo minuto. In concorso anche Parkland, pellicola diretta da Peter Landesman sull'omicidio Kennedy dalla prospettiva dei medici che hanno tentato di salvarlo.

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Museo del Duomo Milano, Convenzione tra la Veneranda Fabbrica ed il TCI - Associazione Amici di Milano

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Presentata da Angelo Caloia e Franco Iseppi
CONVENZIONE FABBRICA DEL DUOMO-TCI
PER I VOLONTARI CULTURALI DEL NUOVO MUSEO



Colombo Clerici: "Una importante collaborazione per valorizzare la storia e l'anima di Milano"
 
Lunedì 2 settembre 2013, alle ore 11.00, presso la Sala Consiglio del Touring Club Italiano (Corso Italia, 10 – Milano), il Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo Prof. Angelo Caloia e il Presidente del Touring Club Italiano Dr. Franco Iseppi presentano il protocollo di convenzione, nell'ambito del progetto 'Aperti per Voi', per la collaborazione dei Volontari per il Patrimonio Culturale presso il Museo del Duomo e presso l'Archivio Storico della Veneranda Fabbrica: un'importante tappa per raccontare alla città il cammino verso il grande evento del 4 novembre.


Mancano infatti poche settimane al 4 novembre 2013, festa di San Carlo Borromeo e giorno che vedrà l'inaugurazione del Nuovo Grande Museo del Duomo di Milano e del riallestimento dell'Archivio della Veneranda Fabbrica: un grande racconto attraverso cui milanesi e visitatori riscopriranno l'identità più profonda della Città di Milano attraverso la Cattedrale, nata e cresciuta grazie all'impegno nel segno dell'armonica unione di esperienze secolari, fatica e suggestioni.

Il Nuovo Grande Museo del Duomo spalancherà infatti le proprie porte al pubblico nel complesso di Palazzo Reale, messo a disposizione dal Comune di Milano, totalmente rinnovato dalla Fabbrica nei suoi spazi architettonici e nel suo allestimento, pronto a ospitare il Tesoro della Cattedrale e le sue collezioni in 27 sale, 13 aree tematiche e oltre 2000 metri quadri di spazio espositivo. Con la stessa consapevolezza e determinazione, la Fabbrica si sta impegnando anche nel grande lavoro di riallestimento del suo Archivio, scrigno preziosissimo della storia di Milano, composto da oltre mezzo milione di cartelle dal XIV ad oggi tutte da riscoprire.

Foto: Achille Colombo Clerici con Angelo Caloia

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