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Una sperimentazione su larga scala, oltre l'area metropolitana, che per la prima volta in assoluto in Italia vede la regia di una amministrazione pubblica.
Le adesioni raccolte fino ad oggi direttamente sul sito del Comune di Milano,sono raddoppiate solo nell'ultima settimana, portando il bacino potenziale di lavoratrici e lavoratori partecipanti a diverse migliaia.
"Non ci aspettavamo un risultato simile - ha dichiarato Chiara Bisconti - assessora alla Qualità della Vita, Benessere e Tempo Libero - e' la dimostrazione che stiamo intercettando tante esigenze diverse e diffuse che hanno bisogno di essere riconosciute, valorizzate, incentivate. Sperimentare in creto, anche se solo per un giorno, un ritmo di vita diverso in una grande area metropolitana come quella di Milano e' già un grande successo. Riuscire a coinvolgere un numero così alto di aziende ci fa capire che la strada e' quella giusta. Ora, in questi ultimi giorni, puntiamo alla cifra simbolica, ma rilevante, di cento adesioni"
La giornata del Lavoro Agile va ad intercettare le esigenze di un universo lavoro in profonda e rapida trasformazione, nella convinzione che per tantissime categorie di lavoratrici e lavoratori modificare i tempi di spostamento casa-ufficio e la rigidità degli orari al desk possa abbattere lo stress, consentire di dedicarsi più serenamente a se stessi e alla famiglia, con un positivo ritorno sulla qualità del lavoro, la competitività delle imprese. E sulla sostenibilità di tutta la città che godrà di meno traffico, meno emissioni di CO2 e polveri sottili, minori consumi energetici.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cefalù, unitamente al personale del Comando Stazione Carabinieri di Castelbuono, davano corso a un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, consumo di sostanze stupefacenti e controlli alla circolazione stradale.
Il piano di controllo del territorio è scattato a termine di una settimana che ha visto il centro madonita, protagonista di due episodi di incendio nei confronti di due aziende locali, destando notevole preoccupazione tra i cittadini castelbuonesi.
Il bilancio è di cinque denunce per minaccia a P.U. e guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche, nonché il sequestro di sette grammi di sostanza stupefacente seguite da altrettante segnalazioni alla Prefettura. I controlli alla circolazione stradale sviluppati lungo le principali arterie di comunicazione e nel centro abitato, permettevano l’identificazione di 92 soggetti e il controllo di 50 autoveicoli. Il servizio ha inoltre interessato anche le zone rurali, perquisizioni nei caseggiati abbandonati e vigilanze nel polo industriale durante l’arco notturno. L’impegno del personale dell’Arma, denota l’attenzione particolare che da sempre viene dedicata al controllo del territorio in aree sensibili, segnatamente all’impatto che determinati avvenimenti comportano sul piano sociale ed economico. Ulteriori servizi mirati sono in corso di pianificazione da parte del Comando Carabinieri di Cefalù per le settimane a venire.
Palermo, 03 febbraio 2014
SCUOLA – L’inerzia del Miur sul personale precario sta producendo licenziamenti illegittimi, solo in Piemonte rischiano in 300
Anief-Confedir: in tutta Italia per migliaia di docenti e Ata cresce la prospettiva di rimanere senza lavoro perché il loro contratto viene erroneamente considerato temporaneo anziché annuale.
Marcello Pacifico: serve un intervento urgente del Ministero dell’Istruzione, attraverso una nota che contenga la corretta disciplina da applicare. La mancanza di indicazioni produrrà un’enorme mole di contenziosi, con l’amministrazione destinata a pagare comunque gli stipendi ai supplenti più le spese processuali.
SCUOLA – L’inerzia del Miur sul personale precario sta producendo licenziamenti illegittimi, solo in Piemonte rischiano in 300
Anief-Confedir: in tutta Italia per migliaia di docenti e Ata cresce la prospettiva di rimanere senza lavoro perché il loro contratto viene erroneamente considerato temporaneo anziché annuale.
Marcello Pacifico: serve un intervento urgente del Ministero dell’Istruzione, attraverso una nota che contenga la corretta disciplina da applicare. La mancanza di indicazioni produrrà un’enorme mole di contenziosi, con l’amministrazione destinata a pagare comunque gli stipendi ai supplenti più le spese processuali.
Sta producendo le prime “vittime” professionali l’inerzia del Ministero dell’Istruzione sulle migliaia di nomine stipulate quest’anno dai dirigenti scolastici a docenti e unità di personale Ata per coprire i posti vacanti attraverso dei contratti “in attesa dell’avente diritto”. Ignorando le indicazioni fornite dallo stesso Miur e dai giuristi dello Stato, secondo cui questi contratti andrebbero considerati a tutti gli effetti annuali, continuano a pervenire notizie di supplenti trattati come se fossero temporanei. Applicando quindi nei loro confronti le penalizzazioni in busta paga previste nei casi di malattia di un precario assunto per pochi giorni. Ma soprattutto, facendo scattare nei loro confronti il licenziamento.
È accaduto in Piemonte, dove si è arrivati a calcolare che sarebbero 300 i lavoratori a rischiare di rimanere illegittimamente senza posto di lavoro. Uno di loro, un assistente amministrativo, ha già subìto questo trattamento: la signora, pur occupando un posto libero, quindi fino al 30 giugno, è stata licenziata perché ha superato il mese di malattia, consentito per le supplenze brevi, a seguito di una convalescenza di tre mesi.
“Stiamo assistendo – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir– a una situazione paradossale: sebbene si tratti di incarichi annuali, assegnati fino all'avente titolo, vengono considerati come supplenze temporanee.Applicando, quindi, la normativa su assenze e permessi relativa alle supplenze brevi. Vorremmo sapere perché il Ministero dell’Istruzione non prende posizione, dando seguito a quanto l’Anief aveva chiesto al Miur già nel mese di ottobre: occorre intervenire con una nota, da indirizzare a tutti i dirigenti scolastici, attraverso cui si chiarisca in modo inequivocabile la corretta disciplina da applicare al contratto stipulato”.
“La mancanza di indicazioni – continua Pacifico - rischia invece di produrre un’enorme mole di contenziosi. Come quello che l’Anief sta conducendo per l’assistente amministrativo licenziato ingiustamente in Piemonte: il sindacato ha già inviato una diffida indirizzata al dirigente scolastico, all'Ambito territoriale, all'Ufficio scolastico regionale e al Miur. A questo punto, in assenza di un intervento del Ministero, non rimane che impugnare il decreto di licenziamento. E lo stesso accadrà per tutti i lavoratori licenziati ingiustamente.Con l’amministrazione – conclude il sindacalista Anief-Confedir -destinata a pagare gli arretrati ai supplenti messi alla porta, con tanto di interessi, e le spese processuali”.
Quanto sopra denunciato non capiterà, invece, in Veneto dove l’Ufficio Scolastico Regionale, dopo aver chiesto il parere dell'avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia, il 12 marzo scorso ha emanato la nota prot. n. 2957. Questa chiarisce che “nel caso in cui il contratto stipulato “fino all'avente diritto” si riferisca a posto vacante (31 agosto) o disponibile (30 giugno) e pertanto la liquidazione delle competenze sia a carico degli Uffici del Tesoro, il contratto è equiparabile alla supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche”.
Mentre la nota n. 6677/12 del Miur non risolve il problema poiché stabilisce a posteriori i diritti del supplente annuale. Se l’assenza di oltre trenta giorni per malattia avviene prima della conferma sul posto annuale si applica il licenziamento. Chiediamo quindi al MIUR di intervenire sulla questione tenendo conto del parere, prot. n. 2957, dell'avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia.
Pertanto, il personale docente e Ata nominato in attesa dell’avente diritto che si è visto decurtare la retribuzione per assenza di malattia o che è stato licenziato, può rivolgersi alle sedi territoriali Anief o scrivere (anche se docenti) a ata@anief.net.
Per approfondimenti:
3 febbraio 2014
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“CineDreams”, questo il titolo della rassegna, ospiterà tutti coloro che vorranno incontrarsi ogni sera dopo la chiusura della fiera – cittadini, addetti ai lavori, appassionati, giornalisti – contribuendo anche a fare scoprire a chi ancora non lo conoscesse lo straordinario spazio architettonico del Planetario, realizzato da Piero Portaluppi.
La Giunta provinciale, sensibile alle problematiche del territorio e consapevole del valore storico, culturale e turistico del Parco Archeologico dell’antica Kaulonia, si è riunita oggi, in via straordinaria e d’urgenza, per predisporre quanto necessario a salvaguardare l’inestimabile patrimonio messo a rischio dalle violente mareggiate degli ultimi giorni.
Il Presidente Giuseppe Raffa e gli assessori competenti per delega, Giovanni Verduci, Eduardo Lamberti Castronuovo e Mario Candido, sentiti i tecnici provinciali che hanno svolto sopralluoghi nelle giornate di ieri e oggi, hanno assicurato alla Soprintendente ai Beni culturali della Calabria, Simonetta Bonomi, la massima disponibilità della Provincia a collaborare ed eventualmente intervenire per la messa in sicurezza del sito.
A seguito della previsione da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali di uno stanziamento di trecentomila euro per un primo intervento di messa in sicurezza del sito archeologico, in attesa di comunicazione ufficiale, gli uffici provinciali sono stati allertati affinché immediata e tempestiva sia la collaborazione con la Soprintendenza che dovrà, una volta confermato lo stanziamento, curare l’intervento.
“Stiamo seguendo con molta attenzione l’intera vicenda, senza lasciare nulla al caso – dichiara il Presidente Giuseppe Raffa. Già nei primi giorni di gennaio, a seguito di segnalazioni da parte del Comune di Monasterace e della Soprintendenza, la Provincia ha provveduto ad effettuare, con propri fondi, un primo intervento urgente realizzando una barriera che ha salvaguardato l’area denominata “zona del Tempio” dalle mareggiate dell’ultimo fine settimana. Siamo pronti – prosegue il Presidente – ad affiancare la Soprintendenza in questo delicatissimo intervento. Siamo stati i primi e ancora gli unici a prestare ascolto alle segnalazioni giunte dalle comunità locali, dagli addetti ai lavori, dagli storici e dagli archeologi che, come noi, hanno ribadito che non possiamo permetterci il lusso di mettere a rischio questo patrimonio storico che rende il nostro litorale unico al mondo. Finalmente, sembrerebbe, troviamo compagnia lungo il percorso che ci vede spesso soli a difendere il nostro territorio provinciale. Non ho dubbi che quanto annunciato a mezzo comunicato dal Ministero sarà confermato ufficialmente già nelle prossime ore e, per non perdere ulteriore tempo prezioso, oggi abbiamo voluto fare il punto predisponendo ogni atto propedeutico alla migliore e immediata realizzazione dell’intervento di protezione”.
Reggio Calabria, 3 febbraio 2014
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